Comunità Parrocchiale di Rovellasca

A BetlemmeBetlemme è unun ccontinuoontinuo aabbassarti:bbassarti: pperer eentrarentrare nnellaella BasilicaBasilica ddellaella NNatività,atività, pperer eentrarentrare nnellaella cappellacappella ddellaella GGrotta,rotta, pperer cchinartihinarti ssulul luogoluogo ddoveove DDioio ssii fecefece carne.carne. NNonon potevapoteva cchehe eesseressere ccosì,osì, nnelel luogoluogo inin cuicui DioDio sisi è fattofatto piccolo,piccolo, ssii è abbassato,abbassato, è diventatodiventato uuomo.omo. il bollettino - dicembre 2010 sommario

Scrive il parroco... 3

Note di redazione... 5 Vita parrocchiale Un saluto e un grazie 6 Donate la vostra voce 7 “Anche tu così” in oratorio 8 Castagnata oratorio 9 Alcool e adolescenti 10 Ho fatto un sogno 11 Impressioni fidanzati 2009-2010 12 Ciao Nonna Pina 14 La corale si rinnova 15 Ci scrivono dalle missioni… 16 Assemblea Missionaria Diocesana 17 Dio è con noi: l’Emanuele 18

Dall’archivio 20 Rifl essioni Basta un poco di zucchero e la pillola … 23 Il premio Nobel per la medicina: scelta discutibile? 24

Correva l’anno 1965 26 Appunti Educare alla vita buona del Vangelo 28

Religiocando 30

Betlemme. Ingresso della Basilica della Natività scrive il parroco... Discepoli di un Dio ingombrante: vuole a tutti i costi farsi carne!

tiamo camminando tutti verso il pieno la Chiesa: pur di non entrare in collusione con compimento della storia: ogni anno che il sentire ha preferito il mantenimen- Sviviamo non è uno in meno da vivere ma to del minimo possibile, senza mai chiedere la un anno in più di vita! E la vita, lo sappiamo, radicalità evangelica se non per qualche ecce- non è solo respiro. È libertà, volontà, emozio- zione… Ci troviamo a vivere un cristianesimo ne, amore… Ci dobbiamo chiedere che cosa ne slavato, senza mordente, senza identità: essere abbiamo fatto del tempo che ci è stato regalato, battezzati o no, cambia quasi niente nelle scelte come l’abbiamo vissuto, quali obiettivi abbia- ordinarie e quotidiane! mo raggiunto, dove vogliamo andare… Questo Cavoli, Gesù ha attuato degli strappi con la per dire quale alta considerazione abbiamo del- mentalità del tempo che non può lasciarci in- la storia! Non è per niente vera quell’accusa di differenti: ai suoi discepoli ha dichiarato aper- Marx che tacciava la fede come “oppio dei po- tamente “se hanno odiato me odieranno anche voi”! poli”. Non è vero che chi crede in Dio può disin- Allora Gesù non è venuto a farci le coccoline teressarsi della storia considerando il caso serio come spesso vogliamo credere, ma “è venuto a solo la vita oltre! La vita di adesso è talmente portare il fuoco sulla terra”! Un fuoco non di giu- seria, è così determinante, da condizionare so- dizio, non di punizione ma di entusiasmo e di stanzialmente la vita oltre! Già ora possiamo propositività! Se Gesù prende il cuore non si riconoscere come la vita vissuta sia quello che accontenta di darci l’occasione per fare un po’ siamo adesso: noi siamo quello che abbiamo di festa e un po’ di ferie a Natale e Pasqua… ci scelto e quello che abbiamo amato nel passato! spinge ad un amore senza confi ni! Ci sprona ad Noi siamo la nostra storia, non esistiamo a pre- occupare il tuo tempo perché ogni uomo spe- scindere dal tempo che abbiamo vissuto! rimenti una gioia abbondante! Ci incoraggia a È da questa analisi che mi sento in dovere di lottare contro una vita anonima e autosuffi cien- sollecitare ciascuno di voi che leggete a fare del- te! Ecco: vorrei tanto essere un discepolo che le scelte, a dichiarare quello che volete essere, a non conserva l’esistente per quieto vivere ma scegliere quello che volete davvero per i vostri crea domande, interrogativi, ambizioni… fi gli o nipoti! È inutile che continuiamo a lamen- So di aver scombussolato il trantran di tante fa- tarci di un mondo che non va, di persone false miglie proponendo la catechesi al sabato mat- e indegne, di giovani sbandati: se è vero che la tino e alla domenica: ma pensate che a Maria, storia è la sintesi delle nostre scelte, quello che quando le si è presentato l’Angelo Gabriele, non è non è altro che l’esito di una generazione che le sia ribollito il sangue? Oppure quando Pietro ha faticato ad imprimere una e Andrea, Giacomo e Giovanni, intenti nel loro direzione precisa all’edu- lavoro di pescatori, si sono sentiti rivolgere l’in- cazione. Quel principio vito di Gesù a seguirlo non hanno sconquassa- balordo che è passato to la vita? Gesù se passa non lascia indifferenti! nella coscienza comune Scombina piani e progetti: Lui vuole l’esclusiva per cui ognuno può fare della vita, non ci sono storie! E non ha paura de- quello che vuole, nessu- gli abbandoni… no può imporre niente, sta Dai, cambiamo un po’ la storia! Rimettiamoci mostrando i suoi frutti: oggi a considerare seria ogni nostra decisione! Non si pagano anni di totale anar- permettiamo che il mondo ci faccia scegliere chia valoriale e si constata quello che ci mette sotto il naso non lasciando come la libertà priva di spazio per l’alternativa! Seriamente l’out out paletti sia rovinosa e che Gesù pone tra Dio e la ricchezza è quan- annichilente! to mai attuale: e non vuol dire che se si sceglie Lo stesso identi- Dio bisogna essere poveri, straccioni, intransi- co ragionamen- genti, bacchettoni… ma, semplicemente, che la to è da farsi per ricchezza viene dopo Dio! Nel calderone della

3 scrive il parroco...

ricchezza ci metterei dentro tante cose: l’io per- Gesù Cristo non è come gli idoli che “hanno boc- sonale, le simpatie, il benessere, i week end, lo ca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno sport, il lavoro… Oppure è tutta una fi nzione: orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Le noi stiamo bene, non c’è bisogno di Dio! Dio è loro mani non palpano, i loro piedi non camminano; solo un riempitivo di abitudini rodate che, per dalla loro gola non escono suoni!”(Sal 115)! Il Dio tradizione, è giusto non intaccare… di Gesù Cristo è avvenimento, è ciò che nella Fratelli carissimi, non arrabbiatevi! Io non sono storia è tangibile! Gesù non chiede di essere ve- arrabbiato con nessuno, desidero amarvi tutti nerato ma di essere seguito: “non chi dice «Signo- con tutte le forze che possiedo! Come un papà re, Signore» entrerà nel regno dei cieli ma colui che voglio dirvi dei sì e dei no perché ho in mente fa la volontà del Padre mio”. E qual è la volontà dove portarvi: sogno uomini e donne che seria- del Padre “che chiunque vede il Figlio e crede in lui mente si mettono in ascolto del vangelo e, pur abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo nella fragilità di volontà povere e mancanti, ten- giorno”. Non me le sto inventando queste cose: tano una fedeltà a Gesù! sono il Vangelo! Permettiamo che la sua Parola Siamo ormai prossimi al Natale: non è altro che risuoni nella nostra vita e ci sconvolga… la memoria di un Dio che si è fatto carne, di un Dio che è storia, di un Dio che si mette ancora Don Natalino al nostro fi anco e ci chiede di seguirlo! Il Dio di programma Novena PerP ragazzi elementari e medie alle ore 17.10 dal 17 al 24 Dicembre PerP giovani e adulti alle ore 6.30 Liturgia Venerdì 17 Dicembre Recital natalizio presso Santa Marta

Giovedì oreo 23.30 Veglia di preghiera / 24.00: Santa Messa 23 Dicembre

Sabato NataleN del Signore 25 Dicembre S. Messe orario festivo

Domenica S. Messe ore 8.00 - 10.00 26 Dicembre

Venerdì oreo 18.00 Santa Messa con il canto del 31 Dicembre Te Deum Confessioni SSabato 18 Dicembre: 9.30 IV elem - 10.30 V elem LLunedì 20 Dicembre: c/o Manera ore 20.30 (tre preti disponibili) MartedìM 21 Dicembre: 15.00 I media c/o ore 20.45 Celebrazione penitenziale (6 preti disponibili) MercoledìM 22 Dicembre: 20.45: CELEBRAZIONE PENITENZIALE COMUNITARIA (6 preti disponibili) GiovedìG 23 Dicembre: Confessioni 8.00-12.00 e 15.00-19.00 c/o Caslino ore 20.45 Celebrazione penitenziale (6 preti disponibili) VenerdìV 24 Dicembre: 7.30-12.00 e 14.30-18.00

4 note di redazione... Pietoso pietismo e pietà cristiana

elle ultime settimane abbiamo assistito Sì perché occorre che ci ricordiamo che stia- ad un vero e proprio bombardamento mo parlando di persone, o meglio di dire di fra- Nmediatico riguardante ai tristissimi epi- telli e sorelle. sodi di cronaca nera che nel nostro Paese si sono Senza questo punto fermo, senza avere collo- ripetuti con una frequenza preoccupante. cato ogni vicenda nel suo corretto alveo di va- Da Milano a Roma, passando dalla Puglia, i lenza, tutto e relativo. giornali, le TV e le radio ci hanno fatto conosce- Allora ha senso solo parlare di mostri o di- re le storie di miseria e lutto che hanno avuto le sadattamento sociale, o di razzismo e violenza loro vittime e i loro carnefi ci. urbana, allora la spasmodica voglia di dettagli Ore di programmazione televisiva, radiofo- e di giustizialismo o garantismo assume un va- nica e chilometri di parole si sono spese per “ca- lore totalizzante, senza rispetto nemmeno per pire” per indagare. vite che non ci sono più. Purtroppo, però, permettetemi di dirlo, lo Viviamo in un’ epoca che molti sociologi de- hanno fatto guidati da un paradigma che non fi nisco dei reality, e forse è vero che l’oste serve condivido e, forse, in modo pretenzioso, nessun solo ciò che gli chiede il cliente, ma è pure vero cristiano dovrebbe sposare. anche che in questo circolo vizioso di domanda Il sensazionalismo dello scoop, la caccia ai e risposta, occorre avere il coraggio di riaffer- colpevoli, o peggio il gusto del macabro, della mare i valori a cui diciamo di credere. lacrima indotta, hanno preso il sopravvento ri- Chi si è fermato a pregare per i protagoni- spetto alla Pietà. sti di queste storie, chi oltre a rabbia e voglia Pietà, appunto, nella sua accezione cristiana, di vendetta o peggio di amnistia incondiziona- non il pietismo becero e populista di chi, con ta, ha posto lo sguardo sulle anime di queste non poca bramosia maniacale, spera solo di po- persone? Se è vero come è vero che non spetta ter piangere per il gusto di dire “poverino/a”. a noi giudicare, allora sarebbe anche il caso di sforzarci di tornare ai nostri valori che dinnanzi Per chi dice di condividere i valori del Van- a tanta miseria devono prevalere. gelo, non possono contare i dettagli macabri, le ridda di voci e smentite dei vari protagonisti, Certo non è semplice andare controcorrente, ma dovrebbe prevalere l’insegnamento di Cri- è più semplice, facile e immediato farsi trascina- sto sulle vicende dell’umana miseria. re dall’enfasi della massa, ma che grande dono è quello di poter vivere da cristiani queste tristi In tanti giorni di dirette non mi è pratica- vicende umane. mente capitato mai di sentire qualche opinioni- sta fermarsi a rifl ettere sulle persone (vittime e E allora si potrebbe riscoprire la grandezza del- carnefi ci), a voler andar oltre il gusto della ricer- la misericordia e della Pietà, quella vera, quella ca dell’assassino, del muovente. che ci dice che occorre pregare per le vittime e per i carnefi ci, quella che rifi uta il sensazionali- smo a favore dell’Amore, che piange le vittime e consola che affl itti, ma che nel contempo è ca- pace di perdono.

Costa fatica fratelli, ma se siamo tali in Cristo, non abbiamo alternative.

Alessandro Marangoni

5 vita parrocchiale Un saluto e un grazie arissimi tutti della comunità di Rovellasca. C Che dirvi? Ho tanta tanta nostalgia di voi, come comunità, come persone generose, soprattutto del mio “matrimonio con l’asilo” in tutte le sue realtà. Ho vissuto questi anni trascorsi con voi con tutto il cuore, nel bene e nel male, come sono stata capace, anche nei fallimenti. Quanta mancanza sento delle sorelle sr Estela e sr Daniela (torello e la bella camelia), insom- ma vi penso tutti. Le distanze quando si vuole bene non contano. Vero? Tutti i giorni vado a Messa in Porziuncola e tutte le mattine, nell’Eucarestia siete con me. Come non potrei farlo? Sono certa, che S. Francesco fa presente a Gesù tutte le vostre neces- sità spirituali e materiali. E’ l’unico strumento che posseggo e lo ritengo il più importante per dirvi che vi voglio bene. Certamente Rovellasca sarà sempre nel mio cuore! Per questo motivo ho creato, nella mia camera, un angolo speciale per le foto e gli scritti dei bambini dell’asilo. Pensate non sono stata mai così romantica! Non mi riconosco più! Che dirvi della mia giornata qui a S. Maria degli Angeli? Come sempre continuo a fare confusione. Una cosa certa che posso dire, è che nella fraternità mi trovo bene, pur essendo tutta un’altra realtà, cioè non è parrocchiale . Mi manca il clero diocesano ( è una battuta, ma è vero), però ho una grande possibilità di diventare più buona e questo mi è tanto di consolazione. S. Francesco mi ha sempre contagiata, per questa ragione, ora che vivo nella sua terra desidero farne tesoro: S. Francesco andò con i suoi frati dal Papa per chiedere che a tutti coloro che visitano la Porziuncola concedesse l’indull’indulgenzagenza plplenariae detto comunemente Perdono di Assisi, inindulgenzadulgenza ccheh ci riporta tutti allo stato battesimale, deside- rava portareportare tutti in Paradiso! Con questo spirito desidero vivere la mmia permanenza qui a S. Maria degli Angeli, poter annunciareann e vivere la grande gioia di un Padre che ci perdona.per NonNon nanascondos che nonostante tutto mi manca la vita di PParrocchia,arroc specialmente i due sacerdoti. TeneteveliTeneteveli cari! RinnovoRinno a tutti il mio pensiero pensandovi impe- ggnatina in Parrocchia e mi rivolgo anche a coloro chech non la frequentano invitandoli a partecipare perché potranno ricevere l’aiuto per vivere bene la loro vita in seno alla comunità Cristiana. Date lavoro ai nostri giovani sacerdoti!!! Un saluto particolare all’Oratorio, che è sempre con me.

Suor Marina

6 vita parrocchiale Donate la vostra voce

a lettura è un piacere: ci informa, ci istru- audio, ma il “valore isce, ci fa rifl ettere, ci diverte, ci distoglie aggiunto” di que- Ldai pensieri tristi... ma, anche se magari sti testi sta proprio non ci facciamo caso, poter leggere è una gran- nel fatto che chi li de fortuna. ascolta non sente un L’anno scorso, un articolo letto per caso su una metallico, anonimo, rivista, mi ha ricordato che esistono moltissime sintetizzatore, ma persone che per svariati motivi non sono in gra- una vera voce uma- do di leggere autonomamente. Si tratta princi- na... la nostra voce! palmente dei non vedenti, ma anche di anziani, Per diventare Dona- ragazzi dislessici, persone con diffi coltà fi siche tori è necessaria una o psichiche. buona capacità di Continuando a leggere ho scoperto che esiste la lettura ad alta voce, possibilità di aiutare queste persone attraver- cioè saper leggere so il Centro Internazionale del Libro Parlato e i in modo chiaro, con suoi volontari: i Donatori di Voce! Da un anno tono non monotono sono Donatore di Voce anch’io! e senza infl essioni Cosa vuol dire? Questa troppo accentuate mette a disposizione particolare defi nizione (la dizione corretta indica una persona che non è indispensabi- un po’ del suo tempo, mette a disposizione le, ma è auspicabile un po’ del suo tempo, e comunque col tem- senza bisogno di senza bisogno di muo- po si può sempre… muoversi da casa versi da casa, e realizza imparare); basta di- al computer delle regi- sporre di un compu- strazioni di testi “audio- ter e acquistare una libri”, che attraverso il Centro, vengono messi a cuffi a adatta ad effettuare delle registrazioni di disposizione di chi non può leggere in maniera buona qualità, (meglio quelle suggerite dal Cen- autonoma. tro, sicuramente adatte allo scopo). L’articolo che ho letto mi ha molto incuriosito Il Centro fornisce al Donatore il programma e e, dopo qualche momento di titubanza e dopo tutto il supporto necessario (non occorre essere aver curiosato un po’ nel sito, mi sono messa in dei super esperti informatici, basta un po’ di pa- contatto con la coordinatrice della nostre pro- zienza, soprattutto all’inizio, imparare a usare il vince, Maria Cristina Solazzi, (la sede del Cen- programma non è diffi cile). tro si trova a Feltre, ma i volontari sono sparsi Il lavoro non manca; servono sempre nuove un po’ in tutta Italia) e seguendo le sue istruzio- braccia, anzi, nuove voci, per mettere a disposi- ni... è cominciata l’avventura! zione di chi è in diffi coltà il piacere della lettura. Si sostiene un provino, registrando due brevi Se avete voglia di mettervi in gioco con la vostra testi e, una volta superato, si diventa Donatori a voce, come nella parabola dei dieci talenti, se vi tutti gli effetti. ho incuriosito almeno un po’, se avete voglia di Si leggono libri di ogni genere, prevalentemente saperne di più... su richiesta degli utenti… testi di narrativa, po- www.libroparlato.org esia, riviste periodiche, saggi, testi per la scuola e il lavoro. Sono infatti numerose le persone che tel. 0439 – 880425 utilizzando gli audiolibri realizzati dal Centro oppure, se volete parlarne... a voce… vi aspetto hanno potuto completare gli studi fi no alla lau- in farmacia a Rovellasca rea o inserirsi nel mondo del lavoro. Certo, oggi Elena Giudici la tecnologia mette a disposizione varie tecniche

7 vita parrocchiale “Anche tu così” in oratorio

Il tema di questo anno pastorale 2010- 2011: “Anche tu così”. È Ma un paio di domande giustamente sor- gono: “anche tu” chi? “così” come? Cominciamo con dare una risposta alla prima domanda: tu, proprio tu che stai leggendo, ma anche tu che hai deciso di intraprendere un cammino, anche tu che ti prendi cura del pros- simo, anche tu che sei amato da Gesù e te ne sei accorto, anche tu che appartieni ad una co- munità e che quindi sei un “anche” e non un “solo”… Anche per la seconda domanda - così come? - i ragazziniragazziini delleddelle elementariellementtarii e delledelllle mediemeddiie aan nonon la risposta è semplice: così come Lui, così come abbandonare la loro innata santità, tanto cara quel Gesù di Nazaret che ci ha amati, così come a Gesù, invitandoli ad essere anche loro “così” chiunque abbia scelto con decisione e fermezza come Lui ci ha insegnato. di essere come Lui!!! Questo invito però non vale solo per loro ma vale Sì perché ogni persona che decide con fermez- anche per tutti noi che di fronte alla chiamata za di seguire Gesù è innanzitutto un esempio schietta del Signore “va a fa’ anche tu così” non per tutti noi che, nella quotidianità comune a possiamo tirarci indietro: un anno di animazio- quella dei santi, cerchiamo di seguire i Suoi in- ne che impegna quindi sì i bambini, ma anche segnamenti. Ecco perché fulcro dell’animazione noi animatori e voi genitori ad essere testimoni delle domeniche pomeriggio di quest’anno è la di quel “così” che non può non stupire. testimonianza che questi santi ci hanno dato e li prendiamo come riferimento per invitare tutti Animatori PROGRAMMA ANIMAZIONE ORATORIO DI ROVELLASCA 2010/2011 TI ASPETTIAMO ALLE 14.30 NELLE SEGUENTI DATE!! 17-12 /ore 20,30 in Santa Marta: spettacolo natalizio con la partecipazione dei bambini dai 6 agli 11 anni. dal 17 al 24 dicembre alle 17,10 in chiesa: novena di Natale per bambini e ragazzi (ore 6,30 quella degli adulti). 31/12 /ore 20,00: cena e festa di Capodanno per i ragazzi dalla 2° media in avanti dal 2 al 5 gennaio: Campo invernale a Pedenosso (SO) per gli adolescenti dalla prima superiore in avanti. 6 gennaio tombolata in oratorio 23 gennaio: “San Siro” in Oratorio! Torneo di calcetto per Genitoriori e FiFigli!!gli!! 29 gennaio: Genèe 6 febbraio: Torneo di Wii! DATE CORSO ANIMATORI: 27 febbraio: Sfi lata di Carnevale!! 20 marzo: Tutto il giorno in ritiro con le famiglie! GIOVEDÌ 27/01, 24/02, 24/03, 28/04 15 maggio: FESTA DELLA FAMIGLIA!

8 vita parrocchiale Castagnata oratorio 2010

nche quest’anno, la castagnata di benefi cienza ha voluto contribuire con il ri- cavo a favore dell’oratorio. Come animatori, abbiamo organizzato un pome- Ariggio di animazione. Purtroppo, la brutta giornata del 24 ottobre ha costret- to noi a ritirarci all’oratorio femminile e i bambini a restare nelle loro case... Direi che non è andata come ci aspettavamo, ma in fondo è stato comunque un piacere ripropor- re le attività le domeniche successive. Musica e diversi stand, ognuno dei quali allesti- to diversamente con vari giochi come: il “mercante in fi era” oppure una sorta di “gira la ruota”, il “tiro al bersaglio” con i bicchieri, e infi ne per i più piccoli: delle sagome di castagne di cartoncino da assemblare accompagnate da poesie sulle castagne e da indovinelli ... E... per chiudere l’articolo... Piccolini!?... A voi la soluzione!! SSONOONO DDURA,URA, TONDETTA,TONDETTA, CCOLOROLOR CAFFCAFFÈ SSTOTO CHIUSACHIUSA ININ UNUN RICCIO,RICCIO, MMAA NONNON PERPER CAPRICCIO!CAPRICCIO! MMII TROVOTROVO ININ MONTAGNA,MONTAGNA, MMII CCHIAMO...... !!HIAMO...... !!

Margherita

ome consuetudine ci siamo ritrovate anche quest’anno per realizzare le tagliatelle con farina di castagne, da proporre in ottobre per la “castagnata dell’Oratorio”. CVisti i precedenti risultati, con rinnovato entusiasmo ci siamo date appuntamen- to presso l’abitazione di alcune volonterose che hanno messo a disposizione per qualche giorno la cucina (e anche il soggiorno poichè il prodotto va lasciato essiccare) e in base ai programmi quotidiani di ciascuna, abbiamo ritagliato del tempo per questa attività che ci ha tenuto impegnate alcuni pomeriggi.

Il risultato è stato molto apprezzato, ed è stata per noi un’occasione per incontrarci ed ag- giornarci sulle situazioni familiari, scambiarci ricette, consigli e tecniche per velocizzare i tempi di preparazione dei cibi.

AbbiamoA superato la produzione dello scorso anno. Un grazie di cuore quindi a tutte le don- nen esperte e principianti e a coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa.

LaL foto dà un’idea dell’operato e mostra la no- stra soddisfazione.

Rita.

9 vita parrocchiale Alcool e adolescenti

resso l’Oratorio Maschile, grazie a don di camminare o di parlare… Alberto, abbiamo potuto invitare alcuni ma quella sera ci hanno tra- Pragazzi del Centro Diurno “Il Ritorno”di smesso la loro gioia di es- Seregno, vittime di incidenti stradali. sere vivi e la loro volontà È stato possibile abbinare la serata di prevenzio- a ricominciare. ne su “Alcool e adolescenti” organizzata dall’As- Grazie a questo mes- sociazione Adotta Renata con l’idea di riunire saggio i tanti ragazzi pre- la nostra band, “I Vampires’ Kiss”, in Oratorio e senti hanno preso consapevolezza dedicare le nostre canzoni agli utenti di questo di quanto la vita sia bella e unica: bisogna sce- Centro, dove ho svolto attività di volontariato gliere per esistere! l’estate scorsa. Sarebbe bello che l’Oratorio, come quella sera, Le toccanti testimonianze di Lorenzo, Michela, potesse divenire un centro in cui i ragazzi pos- Gaia e di Donata, la mamma di Eleonora, sono sano incontrarsi per parlare di argomenti a loro arrivate non solo alle nostre menti ma diretta- vicini e per ascoltare un po’ di musica, nostro mente al nostro cuore. Erano ragazzi della no- “pane quotidiano”. stra età e, per una distrazione (dimenticanza del Noi, I Vampires’Kiss, siamo a disposizione per casco) o per colpa di altri che guidavano in stato regalare la nostra musica come sfondo a mo- di ebbrezza, attualmente si trovano in una realtà menti di interesse comune. più diffi cile che impedisce loro la piena autono- mia. Hanno perso amici, fi danzati, la possibilità Marco Terraneo ...... insiemeinsieme ssii ppuò...uò...

2266 ssettembreettembre 22010010 Donazione alla Croce Azzurra di Rovellasca di un’autovettura per i servizi secondari.ndari. wwww.adottarenata.itww.adottarenata.it

10 vita parrocchiale

26 settembre 2010 ore 23:30 buonanotte di Andrea Renata accompagnato al sax da Elia Clerici. Days 2010 HHOO FFATTOATTO UUNN SSOGNOOGNO for Michela) Ho fatto un sogno... era una bellissima domenica mattina e Rovellasca era ( deserta... passeggiando per il paese sentii un brusio arrivare dal sagrato... erano tutti li per la messa... lo scambio della pace durò 40 minuti perché ognuno di noi aveva qualcosa da cui farsi perdonare. Dopo la messa eravamo tutti più felici. In questo sogno, a Rovellasca, non c’era la politica, maggioranza / opposizione, destra o sinistra ma solo persone di buon senso che riuscivano ad unirci ed una scuola elementare per ognuno di noi... dove voleva. Ho sognato un quotidiano che non vedevo l’ora di leggere, solo buone notizie... non esistevano fame, guerra e la sanità era per tutti ...in questo sogno i nostri bambini potevano girare da soli e l’oratorio era pieno...alle 16 centinaia di gazzose con la stringa come cannuccia... Quanti sorrisi ho rivisto in questo sogno... eravamo tutti contenti per gli altri e nessuno a giudicare o fare conti in tasca, o puntare il dito, bastava essere insieme... ecco... eravamo più aperti. E non era necessario morire per ottenere un riconoscimento. C’ero anch’io nel sogno... molto più giovane... avevo anche i capelli (biiip). Ero diverso, niente aveva sconvolto la mia vita eppure... eppure mi donavo agli altri. Matilde già dodicenne... e già più matura di me. All’orizzonte sbucò suor Marina e tutto il palaburghé si alzò a tributargli un applauso . Ho sognato i ns. don... don Natalino Papa a 50 anni... don Alberto (egoisticamente) sempre con noi. Un paese intero recitò un’Ave Maria per Renata e Dio ebbe pietà di noi. Nel sogno incontrai Gianni Agnelli che disse: lo scudetto del 2006 non lo voglio. Angelo Moratti gli fece eco... disse... non lo voglio nemmeno io. Arrivò Preziosi e se lo prese. Ho sognato i tanti amici conosciuti in questi anni di girovagare per ospedali, cliniche ed istituti riuscire a dormire e sognare serenamente per una notte. Ad un certo punto del sogno mi sono trovato davanti ad una scala che saliva altissima nel cielo, non avevo altra via ed ho cominciato a salirla... avevo molta paura... ho incontrato il vento, la tempesta, avevo dolori ovunque ma dovevo continuare... e la scala sembrava non fi nire mai... e più salivo e più prendevo forza... e più capivo che non mi sarei mai fermato qualsiasi cosa fosse accaduta... arrivai in un grande prato, c’era luce ovunque e Michela e Renata correvano insieme e baciavano tutti e tutti a fare il tifo per loro e per tutte le Michela e Renata di questo mondo.

... forse sto sognando ancora

la festa è fi nita, grazie, grazie a tutti, buonanotte e sogni d’oro.

11 vita parrocchiale Impressioni fi danzati 2009-2010

ell’ultimo biennio la diocesi di ha fl essione personale e il confronto tra noi due: un introdotto un cambiamento signifi cati- momento valido e utile per far affi orare e discu- Nvo nella preparazione al matrimonio: si tere argomenti e tematiche che raramente ven- è passati infatti dal “corso”, improntato sull’ac- gono affrontati senza essere stimolati. quisizione di contenuti, al “percorso”, cioè ad Abbiamo fatto il Percorso con largo anticipo ri- un itinerario di maturazione della fede di tipo spetto alla data delle nostre nozze, con serenità catecumenale. e senza alcun pregiudizio o costrizione… un La nostra comunità ha avviato l’Itinerario di consiglio: chi non se la sente o lo reputa troppo fede per fi danzati a partire dallo scorso anno lungo, lo “scarti” a priori, o faccia altre scelte (ad pastorale: ne sono state protagoniste tredici esempio il matrimonio civile)”. coppie. Laura ed Angelo Diamo spazio alle loro rifl essioni. Esse stimolano la comunità tutta a camminare razie per le cose nuove che abbiamo ap- nella fede, senza timore, con fi ducia ed entusia- “Gpreso e per quelle che già conoscevamo smo. e che il percorso ci ha aiutato ad approfondire”. Alice e Carmine ome spesso accade per le nuove espe- “Crienze, noi partiamo con un po’ di diffi - artiti un po’ scettici, il percorso si è rive- denza. Ci si pongono sempre le solite domande: “Plato interessante e coinvolgente. È stato “Ma è obbligatorio?”, “Sarà proprio necessario?”, bello condividerlo con persone diverse per idee o esclamazioni del tipo “Ma chi ce lo fa fare!”. e storia, ma tutte con l’obiettivo di sposarsi nella Invece già dal primissimo incontro siamo rima- Chiesa. Abbiamo realizzato che chi come noi ha sti entusiasti dell’ambiente venutosi a creare e la fortuna di vivere un’esperienza di coppia può della solidità del gruppo nel partecipare attiva- concretamente toccare la presenza di Dio che si mente alle rifl essioni. fa carne nella carne dell’altro”. Il bello è che durante questi mesi abbiamo af- Susanna e Alberto frontato tematiche sulle quali non si è soliti sof- fermarsi a discutere. Lo abbiamo fatto insieme ogliamo prima di tutto esprimere la no- e soprattutto in coppia, per fare in modo che “Vstra soddisfazione per il percorso e rin- emergessero aspetti e considerazioni che nella graziare voi tutti (coppie guida e don Natalino) vita di tutti i giorni, forse un po’ per colpa no- per il tempo che ci avete dedicato/donato. Ve- stra o per carattere, non vengono esternate. niamo quindi alle impressioni. In questo cammino abbiamo inoltre capito Ci è piaciuta molto l’organizzazione dei vari quanto la fi gura del Signore incida in un per- appuntamenti, a partire dal ritrovo prima della corso matrimoniale, quanto è presente in noi, e messa con l’introduzione di don Natalino: que- quanto lo sarà in futuro a fronte di una famiglia sto momento ci ha permesso di vivere la e sempre maggiori responsabilità”. celebrazione in maniera “privilegiata”, poichè Federica e Angelo più consapevoli dei gesti e della Parola che avremmo ascoltato. stata un’esperienza positiva, che ci ha ar- Interessanti e stimolanti i temi presentati du- “È ricchiti come singoli e come coppia. rante gli interventi di don Natalino e delle cop- Fin dal momento della nostra adesione siamo pie guida: il signifi cato profondo del matrimo- stati consapevoli di ciò a cui saremmo andati nio cattolico (l’essere una sola carne), i rapporti incontro in termini di tempo, impegno e serietà; con la famiglia d’origine, la fede nel rapporto di possiamo quindi dire che per noi è stato un per- coppia (il rapporto con la Messa), la sessualità corso verso il matrimonio costruttivo, cosciente (intimità nella coppia). e importante. Momento principale dell’incontro, che abbiamo Più di ogni altra cosa abbiamo apprezzato la ri- vissuto con grande impegno e soddisfazione,

12 vita parrocchiale

è stato quello più intimo della rifl essione per- di Avvento al fi danzamento, come attesa di un sonale e di coppia: ci siamo ritrovati spesso a qualcosa che segnerà la nostra vita, oppure ac- parlare di argomenti trattati già fra di noi ma costare il gesto della donazione di Gesù durante in modo diverso e, soprattutto, in un contesto l’ultima cena al gesto di donarsi completamente diverso. al coniuge, come dimostrazione di fi ducia in- Infi ne il momento di condivisione/confronto, condizionata. che purtroppo è rimasto un po’ sacrifi cato: cre- Nella due giorni a Eita (fi datevi se il don dice diamo che la diffi coltà a vivere questo momento che mancano 5 minuti al rifugio ... intende il suo sia legata principalmente alla scarsa propensio- passo, non quello di una persona normale!) ci è ne a parlare di sé con chi non si conosce o si stato spiegato il rito del matrimonio in tutte le conosce solo in modo superfi ciale. sue fasi, con particolari che noi non conosceva- Tra gli aspetti positivi vorremmo ancora sotto- mo e che ci hanno fatto rifl ettere sull’importan- lineare il ritiro di aprile (molto bello) e la “gita” za ancora maggiore del passo che ci accingere- in Val Grosina dove, tra le altre cose, abbiamo mo a fare. affrontato il tema del rito del matrimonio ed il Alla fi ne cosa ci è rimasto di questo corso? Tanto, signifi cato dell’Eucarestia”. almeno a noi: la consapevolezza che il Signore Sara e Marco ci è vicino in ogni momento, e ci dona un amore incondizionato, senza vincoli, che dovremmo ll’inizio eravamo un po’ spaventati essere capaci di replicare verso gli altri. “A dall’idea di affrontare un percorso lungo Grazie alle nostre coppie guida, che ci hanno un anno. Già dal primo incontro a casa di una fatto capire e vedere con le loro testimonianze delle coppie guida, però, siamo rimasti ben im- di vita vissuta quanto bene fa il Signore in mez- pressionati; lo scopo non è fare delle lezioni, ma zo a loro. Un grazie veramente di cuore a don far capire alle coppie di fi danzati come vivere Natalino per tutto…”. il loro essere coppia secondo gli insegnamenti Elisa e Matteo della Chiesa e all’interno della comunità, ver- so la quale non ci deve essere una chiusura ma P.S. L’equipe è grata alle coppie di fi danzati un’apertura. anche per i loro suggerimenti - qui omessi per In ogni incontro abbiamo affrontato un argo- ragioni di spazio -, dei quali si farà certamente mento che ha un’infl uenza sul nostro rapporto tesoro! di coppia, come ad esempio collegare il tempo

13 vita parrocchiale Ciao Nonna Pina

on questo breve articolo vorremmo ri- cordare Giuseppina Cattaneo, la nostra Cnonna Pina. L’abbiamo sempre chiamata nonna, ed è stata mamma e nonna di tante generazioni pur non avendo mai avuto fi gli. Il suo amore e la sua devozione per la famiglia l’hanno portata a dedicare se stessa agli altri; in- fatti fi n da ragazza si assunse la responsabilità di crescere le fi glie della sorella che morì preco- cemente. Stessa triste sorte toccò anni dopo ad una delle sue “fi glie”, Mariuccia, come la chia- mavano in paese, che le lasciò due bimbi piccoli, i nostri genitori Carlo e Mirella. Il suo percorso non fi nì di certo qui! Si prese cura anche di noi. Dunque i nostri ricordi riguardano solo gli ulti- mi vent’anni della sua lunga vita. “Cara!” era l’appellativo con cui usava chia- marci. Amava restare sul balcone, guardare il resprespiro.iro nostro andirivieni e scambiare qualche parola Probabilmente è stata proprio la sua grande con noi, di tanto in tanto la sorprendevamo a fede che le ha donato quella serenità e quel sor- cantare canzonette ormai dimenticate. Arrivate riso che l’ha sempre contraddistinta ed è così le 18:00, puntuale accendeva la radio ascoltando che a noi piace ricordarla. e insieme recitando il rosario ad un volume tale Nonna speriamo che da lassù ti arrivi il nostro che tutti noi riuscivamo a sentirla. Quante volte saluto. Ti vogliamo bene, l’abbiamo sentita recitarlo..!! Sì, perché la fede è le tue care Francesca, Giulia, Marta e Federica. stata la sua compagna di viaggio fi no all’ultimo

2288 nnovembreovembre 22010010 PPalestraalestra ccomunale:omunale: IINIZIONIZIO ddellell’’ANNOANNO LITURGICOLITURGICO

14 vita parrocchiale La corale si rinnova

er chi non si è ancora accorto dei cambia- Non è sempre facile... capita sovente di ritrovar- menti in atto da alcuni mesi a oggi faccia- mi tra l’incudine e il martello quando, nella stes- Pmo un passo indietro... a quando, qualche sa corale, chi il medesimo canto lo trova troppo mese fa, don Natalino mi comunicò che le due vecchio e chi troppo giovane, chi troppo lento messe delle 9.30 e delle 11.00 sarebbero state e chi troppo veloce, chi troppo triste e chi trop- soppresse per farle convergere in un’unica mes- po allegro e via dicendo... non è sempre facile sa comunitaria delle 10.30. far capire il senso di alcune scelte che derivano La mia domanda fu subito: come ci organizzia- dallo studio della liturgia e della musica cora- mo per l’animazione dei canti, dato che la messa le, e non dal personalissimo gusto del direttore, delle 9.30 era sempre stata quella animata dai che viene sempre in secondo ordine, perché è la ragazzi e dalle chitarre mentre quella delle 11.00 liturgia che comanda! Ma alla fi ne, un po’ con era quella anticamente detta solenne, cantata, la pazienza, un po’ con qualche diktat (ahimé...), animata dalla corale accompagnata dal nostro stiamo camminando bene... magnifi co organo? Il frutto di queste fatiche (non solo mie ma di Vedevo profi larsi all’orizzonte il rischio che si tutti i volontari) è la bellezza di vedere e ascol- ritornasse ai favolosi anni ‘80 e ’90, dove, sen- tare, in occasione delle solennità più importan- za nulla togliere alla bontà e all’operosità delle ti, l’insieme creato da 40 e più coristi giovani e persone impegnate allora, si erano creati una se- meno giovani, accompagnati dall’organo e dalle rie di cori, coretti e corali, ciascuno ben distinto chitarre, animare la messa. dall’altro, con i propri canti, i propri strumenti, il Che corale magnifi ca e che esempio di comu- proprio repertorio... certamente belli, ma desti- nione e di servizio! nati a fi nire, come poi effettivamente è successo, Sarebbe bello che i coristi aumentassero ancora, a causa della inevitabile dispersione delle forze... che qualche giovane in più si accostasse a que- Perché allora non cogliere l’occasione per co- sto servizio che necessita di impegno e costan- struire qualcosa di nuovo, di diverso e di ve- za, che altri strumentisti venissero a suonare, ramente comunitario per l’animazione della S. in modo da arricchire sempre di più la nostra Messa della domenica? presenza. Ecco l’idea: mettere insieme tutte le forze di mu- Chiunque desideri cantare o suonare (non solo sica e canto che la comunità ha a disposizione la chitarra; magari un fl auto, un violino, un per formare un’unica corale che animi le litur- oboe, una tromba...) ci troviamo tutti i giovedì gie: non più giovani o meno giovani ma tutti sera alle 21.00 per le prove nella saletta sopra la insieme in un unico gruppo; non più chitar- sacrestia grande, e tutte le domeniche cantiamo re o organo, ma entrambi gli strumenti che si alla messa delle 10.30. arricchiscono l’un l’altro e giocano nei diversi Non è diffi cile contattarci, basta la voglia e un momenti della celebrazione; non più Picchi o po’ di buona volontà. Giombini, latino o italiano, canti vecchi o nuovi, Vi aspettiamo ma un repertorio che, tenendo conto di criteri liturgico-musicali seri, integra le più belle com- La corale e il direttore posizioni della tradizione e di oggi; non più la Sebastiano Galbusera corale della preconciliare messa can- tata solenne, ma un coro che dialoga con l’assemblea di cui fa parte; non la grande corale solo durante le solenni- tà dell’anno liturgico, ma l’animazione di tutte le messe domenicali dell’anno, seppur con delle rotazioni e turnazio- ni dovute ai molti impegni dei volon- tari.

15 vita parrocchiale Ci scrivono dalle missioni… …ho ricevuto l’offerta e vi ringrazio di cuore…ci adoperiamo in particolare per i ragazzi poveri e abbandonati, per le … Vi ringraziamo per il denaro ricevuto in casette ai senzatetto, le adozioni a favore della nostra scuola. distanza e l’aiuto ai seminaristi. Ora anche il Governo si è mostrato interessato Ogni iniziativa è occasione per la ad aiutarci perché diventi sempre più grande. diffusione del Regno di Dio. Tutte le famiglie sono curiose di incontrare i loro sostenitori perciò invitiamo tutti i bene- Padre Dino Colussi - India fattori a farci visita… L’amministrazione scolastica di Kinaaba - Uganda … qui diventa più caldo ogni giorno e sarà così fi no a febbraio. Sono molto … grazie tanto dei vestiti e delle scarpe che ci preoccupata di cercare un po’ di cibo avete mandato. Adesso noi stiamo costruendo per i nostri angioletti, 15 bambini malati una cucina per i bambini perché fi di AIDS; nessuno li vuole perché dicono no ades- so mangiano fuori e cucinano fuori, dopo si che sono maledetti. Abbiamo anche due costruirà anche un refettorio… bambini orfani e altri due con i genitori Suor Agrippina – Burundi malati di Aids e la mia mamma si sta prendendo cura di tutti. Per caso, avete qualche amico che può aiutarli? ANNO 2010: ATTIVITÀ PROMOSSE Questi ultimi casi hanno bisogno solo di DAL GRUPPO MISSIONARIO PARROCCHIALE un aiuto a distanza per la scuola (divisa, GRAZIE ALL’AIUTO DI TUTTI scarpe, un po’ di materiale, quota per la scuola)… ALLE NUMEROSE RICHIESTE DI AIUTO Suor Jesca - Kenya LA NOSTRA COMUNITÀ HA RISPOSTO COSÌ: •OFFERTE IN DENARO •SOSTEGNO PER LO STUDIO PER 55 RAGAZZI SCUOLA DI KINAABA – UGANDA •SOSTEGNO A SEMINARISTI E SACERDOTI KENIA – INDIA •COMPLETAMENTO DELLA CHIESA RUKOOKA - UGANDA •ACQUISTO CUCINA A LEGNA SCUOLA PER ORFANI MABAYI - BURUNDI •SPEDIZIONE PACCHI E FARMACI A MISSIONARI SPARSI NEI VARI CONTINENTI •DIFFUSIONE DI PRODOTTI DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE •PARTECIPAZIONE A INCONTRI DI FORMAZIONE MISSIONARIA •MOSTRA-MERCATO DI OTTOBRE •DIFFUSIONE STAMPA MISSIONARIA •NUOVE FORME DI SOLIDARIETÀ OFFERTE IN DENARO IN OCCASIONE DI EVENTI FELICI •(MATRIMONIO, BATTESIMO...) O LUTTUOSI DELLA VITA

16 vita parrocchiale Assemblea Missionaria Diocesana

la nostra vita di cristiani deve possedere solide RADICI PER PARTIRE basi prima che ognuno di noi pensi ad inoltrarsi su qualsiasi tipo di percorso. alla vigilia della nuova missione diocesana Qual è il vero fondamento su cui è costruita la a Carabayllo in Perù nostra vita di cristiani? Le nostre radici sono nate e cresciute grazie MACCIO di (Co) all’incontro con Gesù e il suo Vangelo? O siamo come la paglia che, in un giorno di fuo- 14 Novembre 2010 co, brucerà completamente senza lasciare trac- cia di sé… (Malachìa 3,19-20) nntitoloquellodell’assembleadi titolo, quello dell’assemblea di Solo se siamo ben radicati in Cristo, possiamo quest’anno, che utilizza una fi gura re- pensare di partire o di ripartire o di essere in- Utorica per creare un particolare effetto. viati, in qualsiasi direzione e luogo, lontano o Eh sì! perché le radici, lo sanno anche i bambini, vicino, portando il Vangelo o essendo pronti a hanno la funzione di trattenere, di bloccare, di riceverlo, lasciandoci stupire dagli incontri quo- rendere stabile, e quindi non sono tanto collega- tidiani che facciamo e che creano a loro volta bili ad una partenza quanto al suo esatto con- radici di storia, di affetti, di speranza, di miseri- trario. cordia, di fede, di missione. Chi è ben ancorato al terreno, non può certo E mentre di fuori una triste pioggia rendeva partire! grigia la domenica di molti, dentro la chiesa di Ed è proprio ragionando su questa antitesi che Maccio una grande luce avvolgeva l’assemblea la platea è stata provocata e insieme sollecitata riunita attorno a due sacerdoti fi dei donum in all’ascolto e alla partecipazione. partenza per il Perù, don Umberto Gosparini e I diversi relatori dell’Assemblea, Luca Mosca- don Savio Castelli, che durante la celebrazione telli, biblista e collaboratore dell’Uffi cio di Pa- eucaristica presieduta dal Vescovo hanno rice- storale Missionaria della Diocesi di Milano. vuto il mandato missionario. don Giusto, appena rientrato in Italia dopo 13 Una comunità li ha inviati e una comunità ora li anni di missione in Cameroun, e il Vescovo, sostenga con la preghiera. mons. Diego Coletti, hanno chiarito il signifi ca- to dell’espressione , che intende signifi care che Maria Grazia Giobbio

Si ricorda che il Gruppo Missionario e il Gruppo Caritas offrono il loro servizio il martedì dalle ore 18 alle ore 19, il giovedì dalle ore 15 alle ore 17 e il venerdì dalle ore 10 alle ore 11 presso la sede in Via Carducci, 2.

17 vita parrocchiale Dio è con noi: l’Emanuele

on è solo il tema del presepio, in fase di realizzazione a Rovellasca presso la NChiesa di Santa Marta sita nel cuore del Parco Burghè, ma vuol essere un inno all’im- portanza del sentirci vicini al nostro unico vero Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo e che la Chiesa proclama attraverso il dogma della San- tissima Trinità. Isaia profetizza: “Ecco la vergine concepirà e partorirà un fi glio che si chiamerà l’Emanuele”. Il Padre manda il Figlio per salvarci dalle pene dell’inferno cui noi umani arriveremmo percor- rendo una strada rettilinea senza diffi coltà in- contrando i piaceri della vita (egoismo, rancori, invidia, denaro e sesso) e soprattutto mancanza di amore che non signifi ca buonismo. - Betlemme con le sue immense grotte sca- Gesù ha detto di porgere l’altra guancia quando vate nella montagna e poi la parte desertica si è schiaffeggiati, ma quando è stato necessa- depressionaria fi no al Mar Morto; rio ha usato la forza per scacciare i mercanti dal - Le strade della fede in salita perché credere ai Tempio. dogmi, in particolare quello dell’Immacolata e della Santissima Trinità ci vuole fede; L’Emanuele è nato a Gerusalemme, - Il fi ume Giordano dove Gesù riceve il battesi- il Profeta Michea disse: mo e Dio entra in prima persona chiamando e Tu Betlemme di Efrata Gesù suo fi glio; così piccola per essere fra i capoluoghi di Giudea - L’icona di Gesù maestro di vita; da te mi uscirà colui - I pastori con i loro greggi testimoni della che deve essere il dominatore di Israele; nascita del buon pastore e il suo gregge che è le sue origini sono dall’antichità, l’intera umanità; dai tempi remoti. - Il castello di Re Erode dove regna il peccato, Perché Dio li metterà in potere altrui l’egoismo, la lussuria ed il potere; fi no a che colei che deve partorire partorirà; - L’inferno con il demonio tentatore ed il fuoco e il resto dei tuoi fratelli ritornerà eterno. ai fi gli di Israele, con la maestà del nome Sarà un presepio tutto da ammirare nella sua del Signore suo Dio. scenografi a con l’acqua che scorre, l’effetto di Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande luci e colori curato nei particolari e con le statu- fi no agli estremi confi ni della terra. ine in movimento. Il presepio in Santa Marta è un vero presepio Dopo questa breve introduzione sul tema vi vo- realizzato dal nulla di anno in anno: nessuno glio illustrare il presepio 2010, totalmente inno- dei suoi componenti è prefabbricato, ogni singo- vato rispetto agli altri anni. lo pezzo viene realizzato con tempo, pazienza e tanta fantasia senza trascurare la parte tecnica La scenografi a, molto attinente al tema, creata di costruzione (i realizzatori si improvvisano con diffi coltà e pazienza (tant’è vero che i miei idraulici, elettricisti, meccanici, scenografi , e collaboratori Silvio Borella a tempo pieno, Lucia- carpentieri per le impalcature di due piani con no Nicoli e Luca Saibene all’occorrenza oltre al un’altezza di 4mt ed una superfi cie orizzontale giovane Francesco Quarti con la loro compren- di 5x6 per un totale di quasi 30mq). sione mi hanno sopportato e soggiogato ma sen- Lo scorso anno è stato visitato da oltre 5.000 za di loro non avrei fatto nulla) è così strutturata: persone.

18 vita parrocchiale

Dal giorno 18 dicembre 2010 i presepi realizzati dai partecipanti al “concorso presepi” faranno REGOLAMENTO CONCORSO PRESEPI da cornice al mega presepio. Per partecipare al concorso si dovrà ritirare in 1) I presepi dovranno essere realizzati su apposite Parrocchia il regolamento e una tavola da 60x60 tavole cm 60x60. cm dove, con il solo ausilio della propria fan- 2) Le tavole consegnate saranno numerate ma tasia, dovrà essere realizzato un presepio fatto completamente anonime. Il numero corrispon- con materiale non acquistato ma improvvisato. dente alla persona che le avrà ritirate sarà scrit- Venerdì 17 dicembre 2010 alle ore 21:00, in to su di un apposito registro da colui che con- occasione dell’inizio della novena, presso la segnerà la tavola e sarà tenuto segreto fi no al 9 Chiesa di Santa Marta si terrà una rappresen- gennaio 2010. tazione sul tema del presepio. 3) Il presepio potrà essere realizzato da uno o più Alfredo Zauli persone e sarà basato sulla creatività più - luta. Pertanto non saranno graditi manufatti acquistati (tipo statuine, case, alberi, etc.) men- PROGRAMMA PRESSO LA CHIESA tre verranno maggiormente apprezzati se rea- lizzati dall’esecutore o esecutori. DI SANTA MARTA 4) Il presepio realizzato dovrà essere consegna- to entro il giorno 18 dicembre 2010 presso la VENERDì 17 DICEMBRE 2010 Chiesa di Santa Marta negli orari di apertura ore 21:00 - recita teatrale sul tema del presepio: delle visite del presepio. Tutti i presepi perve- “L’Emanuele, Dio è con Noi” nuti entro questa data saranno esposti fi no al 9 gennaio 2010. SABATO 18 DICEMBRE 2010 5) I presepi consegnati saranno giudicati da due Consegna presepi in concorso. giurie: Sarà possibile votare i presepi durante l’orario di - Giuria di qualità, composta da cinque giudici visita dal 19 Dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 nominati dal Parrocco Don Natalino Pedrana, fi no alle ore 12:00 - Giuria popolare, composta da tutti i visitatori dei presepi che vorranno votare il loro preferito. DOMENICA 9 GENNAIO 2011 La premiazione avverà nella Chiesa di Santa ore 17:00 - Premiazione presepi in concorso Marta il giorno 9 gennaio 2010 alle ore 17:00 6) Verranno premiati i primi cinque classifi cati ORARI DI VISITA AL PRESEPIO dalla giuria popolare ed i tre giudicati dalla giu- NELLA CHIESA DI SANTA MARTA ria di qualità come: - Il più artistico Giorni Feriali - Il più originale dalle ore 15:00 alle ore 18:00 - Il più spontaneo 7) La partecipazione al concorso è totalmente Giorni Festivi gratuita. dalle ore 10:00 alle ore 12:15 8) A tutti i partecipanti verrà consegnato un di- dalle ore 15:00 alle ore 19:00 ploma di partecipazione e un premio di conso- lazione. Si precisa che il 24 dicembre la visita al presepio sarà aperta solo dopo la Messa della mezzanotte Il concorso presepi è sostenuto e sponsorizzato e che il 25 dicembre sarà possibile accedere al dalla UBI Banca Popolare di Bergamo, su interes- presepio solo dalle ore 10:00 alle ore 12:15. samento della fi liale di Rovellasca in Via Volta.

19 dall’archivio Battesimi

D’Onofrio Francesca di Michele e Delle Noci Carmela Negri Federico di Andrea e Volontè Daniela Frizzarin Alberto di Alessio e Volontè Roberta Grazioso Thomas di Giuseppe e Bozzato Silvia Bozzato Valentina di Marco e Guerrieri Simona Garruto Gabriele di Emilio e Cancellieri Giuseppina Fiadino Davide di Germano e Furco Barbara Ugolini Alice di Marco e Mason Sonia Clerici Edoardo di Carlo e Branciforti Alessandra Cattaneo Martina di Roberto e Bianchi Silvia Basilico Francesco Andrea di Daniele e Uboldi Elena Basilico Federico di Giuseppe e Cleva Daniela Conventi Leonardo di Moris e Corda Simona Carmen Vitolo Nicola di Roberto e Colamartino Marisa Lara di Davide e Cefereda Natakia Ceriani Mateusz di Valentino e Dagmarea Krolicka Azzato Cristian di Daniele e Guzzetti Roberta Deservi Gaia di Mauro e Di Viesti Valentina Bellotti Denise di Luca e Vitalini Monica Cortesi Jacopo di Andrea e Gambino Cristina Cattaneo Camilla di Luca e Cattaneo Danila Carnelli Gaia di Giorgio e Festa Fabiola Donato Martina di Walter e Curcio Rosalinda Gioia Melissa di Gabriele e Monti Alessandra Cattaneo Edoardo di Roberto e Falzone Laura Mandolaro Andrea di Michele e Salvaderi Silvia Sposi in Cristo Falciano Carmine e Fedele Alice Cattaneo Marco e Discacciaii Claudia Monti Fabrizio e Pagani Erica Folli Enio e Perissinotto Stefania Fuccillo Lucio e Cattaneo Micol Mascheroni Alberto e Ferraris Stefania

20 dall’archivio In attesa della risurrezione

Discacciati Pierina Guaraldi Achille Colognesi Laura Battiato Salvatore Filippini Gianni

Garavello Palmira Fusi Annunciata Angelina Cattaneo Giuseppa Caimi Maria

Turconi Giuseppe Colombo Flora Cattaneo Giuseppina Da Mutten Ines Tavola Federico

✞ Ciliberti Rocco ✞ Mazzola Bruna

Moltrasio Mario Marzolla Wanda Borella Guido Discacciati Rosa

21 offerte

SETTEMBRE NOVEMBRE Ammalati 415 Ammalati 755 Matrimonio 1100 Battesimi 200 Bollettino 120 Da privati 300 Processione Mambruk 63 Bollettino 20 Gruppo genitori 15 Video Assisi 75 Pro Tetto oratorio 100 Coscritti 1945 50 Battesimi 630 Coscritti 1952 70 In memoria di Pavani Ada 300 Matrimoni 100 In memoria di Guaraldi Achille 150 In memoria di Colombo Flora 200 In memoria di Discacciati Piera 300 In memoria di Turconi Giuseppe 200 Anniversario Matrimonio 50 In memoria di Mazzola Bruna 500 Anniversario Matrimonio 50 In memoria di Cattaneo Giuseppe 200 In memoria di Da Mutten Ines 200 OTTOBRE In memoria di Colombo Flora Ammalati 415 (dai condomini) 175 Battesimi 450 In memoria di Tavola Federico 300 Coppie Giovanissime 30 In memoria di Tavola Federico Da privati 60 (dai condomini) 240 Pro Tetto oratorio 50 In memoria di Moltrasio Mario 300 Coscritti 1935 150 In memoria di N. N. 50 Anniversario Matrimonio 150 Anniversario di Matrimonio 100 In memoria di Battiato Salvatore 250 Anniversario di Matrimonio 50 In memoria di Garavello Palmira 100 Coscritti 1941 100 In memoria di Fusi Annunciata 100 In memoria di Marzolla Wanda 150 In memoria di Filippini Gianni 150 Gruppo fi danzati 470 In memoria di Filippini Gianni Offerta N.N. 2275 (da condomini) 205 In memoria di Guffanti Santina 360 In memoria di Moltrasio Angelina 500 In memoria di Moltrasio Mario sono In memoria di Caimi Maria 100 stati devoluti a favore dei bambini 1849.57 In memoria di N.N. pro Tetto Oratorio 500 In memoria di Gianni Filippini sono stati devoluti a favore dei bambini 2064.85

ato a Rovellasca il 6 giugno del 1917, N diventato prete il 18 maggio del 1940. Parroco di dal 1940 al 1950. Parroco di Caslino al Piano dal 1950 al 1969). Parroco di dal 1969 al 1975). Dal 1975 Canonico del Duomo e arciprete fi no al 1991. Dal 1991 Cappellano del Monastero della Visitazione. Tutt’ora confessore stimatissimo in Duomo. A Mons. Angelo tutta la nostra stima e gratitudine per questi settant’anni di servizio donati con gioia alla Chiesa di Como e l’augurio di una perseverante azione di santifi cazione personale a servizio della comunità.

22 rifl essioni Basta un poco di zucchero e la pillola …

l nostro martoriato e sfortunato pianeta non scienziati e umanità varia, meningi spremute, ra- gode di buona salute. In medicina verrebbe con- gionando al maschile, sono approdati sconsolata- I siderato in prognosi riservata, ma così riservata mente a conclusioni inconcludenti. da spingere la Chiesa ad indire per il 1° Settembre Centro delle attenzioni la donna, la sua volontà e la 2010 una “Giornata per la salvaguardia del Creato”. salvaguardia del suo corpo. Una chiamata di responsabilità rivolta, oltre che alle Al nascituro pochi diritti e tutti subordinati alla vo- comunità ecclesiali, a tutte le istituzioni locali, na- lontà e alla salute della madre. zionali e internazionali. Nella parte ricca del pianeta, là dove ci si barcamena Noi, abitanti di questo pianeta, stiamo infatti dimo- tra l’invecchiamento della popolazione e la penuria strando una sorprendente abilità e intraprendenza di nascite, si è scelto sostanzialmente di vivere di nel minare le nostre fonti di vita. più scoraggiando l’incremento demografi co. Secondo i calcoli del Global Footprint Network con- Per esempio nella nostra bella Italia, avanzata e siderati attendibili dal Wwf, il 21 Agosto 2010 la Ter- produttiva, aumenta l’età media ma ringiovaniamo ra ha esaurito per quest’anno 2010 la sua capacità grazie agli immigrati e la maternità non gode di di fornire spontaneamente e gratuitamente i suoi molta popolarità. Spesso è equiparata alla malattia servizi (acqua, suolo coltivabile, risorse della pesca) e viene considerata un intralcio alla carriera profes- ed ha pure esaurito la sua capacità di smaltire l’ani- sionale. Un debito più che una risorsa. dride carbonica e gli altri inquinanti. I nostri legislatori, assieme ad irrisori aiuti socia- Dal 22 Agosto 2010 e sino al 31 Dicembre 2010 si li alle mamme e alle famiglie, hanno sfornato una sono intaccate le riserve del pianeta arricchendo legge abortiva applicata a volte come contraccettivo l’atmosfera di anidride carbonica . alternativo. Sempre secondo questi ricercatori oggi alla Natura In tema di nascite la comunità scientifi ca internazio- servirebbero 18 mesi per rige- nale non ha ancora ben capito nerare le risorse consumate quando considerare iniziata la in 12 mesi: una previsione in- la maternità non gode di molta vita ma è riuscita benissimo a quietante se non intervengono stroncarla sul nascere. drastici cambiamenti compor- popolarità. Spesso è equiparata alla Hanno mirato al cuore del tamentali. malattia e viene considerata un problema e l’industria farma- Come comportarci? ceutica ha sommerso il mon- Visto che siamo cattolici e che intralcio alla carriera professionale. do con un variegato pillolame la Chiesa ha pensato bene di atto a risolvere ogni situazio- indire quella “giornata per la Un debito più che una risorsa ne indesiderata. salvaguardia del Creato”, una Il maschio, creatura privilegia- maggiore attenzione ai nostri ta, viene omaggiato di una pil- comportamenti dovremmo considerarla. lola blu che prolunga artifi cialmente una virilità irri- Tra le cause più controverse e discusse del males- mediabilmente calante: un estremo appiglio in leggera sere terrestre una delle più gettonate è l’aumento controtendenza con la necessità di limitare le nascite. demografi co incontrollato per le conseguenze che Per le donne la scelta è varia e articolata. Accanto comporta in termini di approvvigionamenti, con- alle diverse discusse e non sempre ortodosse possi- sumi e inquinamento. bilità di concepire per quelle coraggiose che inten- Di questo vogliamo parlare. Secondo alcuni siamo dono diventare mamme (recente il Nobel conferito in troppi, quindi occorre regolare le nascite. all’inventore dei “fi gli della provetta” criticato dai Secondo altri c’è posto per tutti: occorre aiutare cor- vertici ecclesiali e ottimo argomento di confronto), rettamente e non sfruttare i Paesi sottosviluppati. il mercato offre a chi vuole rinunciare o ritardare la La Chiesa ricorda che la vita è un dono divino non maternità un ventaglio di opzioni atte a soddisfare gestibile a proprio piacimento. ogni esigenza: la pillola anticoncezionale, quella del E qui cominciano i guai e le discussioni. Contro prima e del giorno dopo e ultimamente la pillola questo limite invalicabile, non negoziabile posto killer fi nale. Quest’ultima, bontà loro, da ingerire dalla Chiesa, la mente illuminata dell’homo che si solo previo ricovero in ospedale. crede sapiens perché libero da vincoli religiosi si è Tutto questo pillolame ha riscosso un signifi cativo indignata scatenando la fantasia. successo. È facilmente reperibile, dovremmo por- Esperti più o meno accreditati, tuttologi, politici re maggiore attenzione ai nostri comportamenti e,

23 rifl essioni

come si canticchia ai bambini, “basta un poco di Cattolica che si ostina a difendere sempre e comun- zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù…” que la vita umana. Ma è veramente questa la giusta strada da percor- Una tesi che sopravvaluta la diffusione e l’infl uenza rere oppure, ancora una volta, siamo vittime di una della Chiesa, una Chiesa che attualmente non gode società sempre più egoista e indifferente ai proble- di ottima salute e popolarità. mi che la Chiesa, piaccia o non piaccia, pone alle In conclusione rimane sempre aperta la disputa: coscienze? l’aumento demografi co è un danno o una risorsa? Alla realtà contraddittoria del mondo ricco occiden- Noi siamo sicuri che il buon Dio, nella sua a noi sco- tale si contrappone la precaria sopravvivenza del nosciuta saggezza, ha previsto tutto e conosce il ri- terzo e quarto mondo. medio per soddisfare le esigenze delle sue creature. Là dove vince la miseria e l’arretratezza sociale la Gli antichi Padri cristiani parlavano dell’ironia di- popolazione è in continua crescita nonostante l’alta vina: l’Onnipotente si prende gioco della presun- mortalità infantile. Le soluzioni e i mezzi proposti zione umana nel voler prevedere un futuro di cui per arginare il fenomeno non hanno soddisfatto le Egli solo conosce il mistero. aspettative. La causa, secondo i soliti esperti, oltre E la pillola che annulla queste certezze non sarà mai alle diffi coltà economiche e culturali è l’ostracismo in vendita. opposto dalla religione e in particolare dalla Chiesa Enzo C. Il premio Nobel per la medicina: scelta discutibile?

Lo scorso mese di ottobre sono stati assegnati i Pre- che disciplina la procreazione assistita intesa come mi Nobel e, per quanto riguardo il Premio per la l’insieme degli artifi ci medico-chirurgici fi nalizzati medicina, la scelta del Karolinska Institutet di Stoc- a “favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivan- colma è caduta sul Dott. Robert Edwards “padre e ti dalla sterilità o dall’infertilità umana [...] qualora non pioniere” della fecondazione umana in provetta. vi siano altri metodi effi caci per rimuovere le cause di ste- Il premio è stato, infatti, assegnato con la seguen- rilità o di infertilità” vietando comunque l’eugenetica. te motivazione: “for the development of in vitro fertili- La scelta di premiare il Dott. Robert Edwards ha zation (per lo sviluppo della fecondazione artifi ciale)” e, suscitato reazioni contrastanti, non solo nel mondo sempre nella motivazione, viene spiegato che “le sue della medicina. scoperte hanno reso possibile il trattamento della sterili- In Italia, in particolare, l’assegnazione del premio è tà che colpisce un’ampia porzione dell’umanità e più del stata accolta con molto favore dal ginecologo Seve- 10% delle coppie nel mondo”. rino Antinori, presidente dell’Associazione mondia- Lo studioso britannico (fi siologo della riproduzio- le della medicina riproduttiva, secondo il quale il ne ed embriologo) divenne noto in tutto il mondo, premio Nobel assegnato ad Edwards è “una grande quando, nel 1978, venne alla luce, in Gran Bretagna, ingiustizia perché lo meritava 30 anni fa, ma è comunque Louise Brown, la prima bambina “concepita in pro- una vittoria contro tutti i pregiudizi etici e morali”. vetta”, evento al quale contribuì anche il ginecologo Analoga approvazione è stata espressa anche da Patrick Christopher Steptoe, morto nel 1988, che ri- Rita Levi Montalcini, secondo la quale il riconosci- vestì un ruolo altrettanto decisivo nell’introduzione mento assegnato al Dott. Robert Edwards “è ben me- della tecnica della fecondazione in vitro (FIV) e del ritato in quanto il suo lavoro scientifi co è di fondamentale trasferimento embrionario in utero (ET). importanza per il progresso della biomedicina”. La tecnica Fivet (fertilizzazione in vitro con embryo Per contro, la scelta del Karolinska Institutet di Stoc- transfer) ha un principio relativamente semplice: si colma è stata duramente attaccata dalla Santa Sede tratta di fecondare in vitro un ovulo estratto dal- che ha espresso tutta la propria contrarietà e per- le tube della paziente con uno spermatozoo sano, plessità alla nomina del Prof. Edwars con le parole per poi reimpiantare uno degli embrioni generanti del monsignor Ignacio Carrasco de Paula, presiden- così ottenuto nell’utero della donna entro 72 ore. Le te della Pontifi cia Accademia per la Vita, il quale, possibilità di gravidanza sono pari al 18% dei cicli pur riconoscendo altri e diversi meriti scientifi ci ovulatori femminili: tre quarti di queste gravidanze allo studioso britannico, lo accusa di essere causa arrivano al parto. del “mercato degli ovociti” e del relativo commer- In Italia il primo parto FIVET risale al 1983 e la pro- cio, degli embrioni congelati in attesa di essere creazione medicalmente assistita è attualmente re- trasferiti negli uteri (nel migliore dei casi) ma che golata dalla Legge n. 40 del 19 febbraio 2004: legge probabilmente fi niranno per essere abbandonati o

24 rifl essioni per morire e dello “stato confusionale della procrea- cazioni di tecniche riproduttive originariamente zione assistita, con fi gli nati da nonne o da mamme utilizzate in zootecnica all’uomo, in tal modo con- in affi tto”. sacrando la santifi cazione laica della “produzione Monsignor Carrasco conclude affermando che con dell’uomo da parte dell’uomo”: si consacra, cioè, il la fecondazione in vitro il Dott. Edwards non ha, di capovolgimento stesso della creazione mediante il fatto, risolto il problema dell’infertilità ma si è limi- dominio tecnico-scientifi co sul concepimento e sul- tato ha trovare una soluzione di facile applicazione la procreazione. che lascia aperte tutta una serie di problematiche La Chiesa cattolica, infatti, pur riconoscendo l’im- dal punto di vista etico e morale. portanza della scoperta scientifi ca del prof. Robert Anche per il Dott. Roberto Colombo, docente Edwards, ribadisce come la fecondazione in vitro dell’Università Cattolica di Milano e membro della debba suscitare interrogativi morali quanto al ri- Pontifi cia Accademia per la Vita e del Comitato na- spetto della vita umana: non tutto ciò che è scien- zionale di bioetica, la fecondazione in vitro suscita tifi camente e clinicamente possibile, oltre che giu- gravi interrogativi morali quanto al rispetto della ridicamente consentito, può essere, per ciò stesso, vita umana nascente e alla dignità della procreazio- considerato esente da questioni etiche, familiari e ne umana. sociali. Radio Vaticana ha affi dato il commento della scel- Chiarisce il Vaticano che non possono essere di- ta del Premio Nobel al Presidente dell’associazione menticate il numero elevato di vite umane, ancor- Scienza e Vita, Lucio Romano, che ha sottolineato ché è allo stato embrionale che vengo interrotte “l’inaccettabilità delle tecniche di fecondazione in dalle condizioni sperimentali della loro coltura in vitro, che comportano la selezione e soppressione vitro, dalla selezione sulle stesse operata e dal man- di esseri umani allo stato biologico di embrioni” cato impianto in utero. aggiungendo che “il premio disattende tutte le pro- La questione pone indubbie problematiche. blematiche di ordine etico e rimarca che l’uomo, in È corretto ricercare un fi glio ad ogni costo? tal modo, può essere ridotto da soggetto a oggetto”. È corretto ricorrere a tecniche scientifi che per sod- In realtà, fi n dalle prime sperimentazioni sull’uomo, disfare assolutamente il desiderio di maternità e pa- gli studi del Dott. Edwards hanno suscitato forti op- ternità? posizioni che anche il comitato per l’assegnazione Non credo di essere in grado di rispondere. dei premi Nobel ha ricordato: ad esito delle prime Credo che la vita umana debba essere tutelata, con fecondazioni di uova prelevate da alcune donne, qualunque mezzo. infatti, il Medical Research Council decise di non Credo anche che il desiderio di maternità e paternità fi nanziare la continuazione del progetto per le forti ben possa essere soddisfatto con il ricorso a istituti implicazioni etiche e gli interrogativi che la medici- meno invasivi, fi sicamente e psicologicamente, ma na riproduttiva poteva generare. altrettanto appaganti dal punto di vista emozionale. Solo grazie ai contributi di privati Edwards e Step- C’è l’adozione; c’è l’affi do temporaneo. toe poterono continuare le loro ricerche alimentan- In tal modo non solo si esprime il proprio essere do in tal modo il vivace e controverso dibattito etico madre e padre, ma, soprattutto, si fornisce tutela ed in materia. affetto a soggetti che spesso sono minori, deboli ed Dibattito che si concentra sul problema etico della indifesi. selezione embrionale e dell’alta percentuale di em- Forse sarebbe opportuno una maggior informazio- brioni sacrifi cati per ottenere una gravidanza, ri- ne su queste possibilità alternative, che non tutti co- marcando il fatto che tale tipologia di procreazione noscono e che molti hanno paura di affrontare. sicuramente non ha risolto il problema della sterilità Non contesto a priori la scelta dell’assegnazione del e dell’infertilità. premio Nobel per la medicina. Non solo. Esprimere un giudizio personale sarebbe diffi cile e, Spesso si sottace la circostanza che un’elevata per- forse, poco opportuno in questa sede. centuale di donne (si parla del 70% almeno) che È ben vero che un premio Nobel non muta né i ri- decide di far ricorso a questo metodo, non riesce sultati scientifi ci né la valutazione etica: ma la scelta comunque ad aver un fi glio e si trova costretta ad af- operata quest’anno può - o forse deve - essere l’oc- frontare - senza i necessari supporti - il peso di que- casione per affrontare le implicazioni etico - morali sta tecnica fi sicamente e psicologicamente invasiva. ad esso correlate e riaprire una seria rifl essione sul Ciò che alimenta il dibattito etico e morale e che su- signifi cato umano della procreazione e sul dovere scita perplessità è che, mediante l’assegnazione di di tutelare la vita di tutti i fi gli, anche allo stato em- un premio Nobel, possa essere stato riconosciuto brionale. meritevole di consacrazione l’artefi ce delle appli- Avv. Alessandra Lorenzi

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Correva l’anno… 1965 l lettore con adeguata ana- suasiva parola”,, grafe e discreta memoria ritraendolo “as-- I non faticherà a ricorda- siduo al confes-- re che proprio da quell’anno parecchie novità sionale e in ognii hanno fatto il loro ingresso nelle nostre chiese, attività parroc-- rivoluzionando il modo di vivere la liturgia. chiale”. Non è La riforma liturgica ha introdotto, per esem- diffi cile crederee pio, l’uso della lingua italiana in alcune parti che abbia lascia-- della messa, nella celebrazione del Battesimo, to un bel ricor-- dell’Estrema Unzione, delle esequie ai defun- do soprattuttoo ti, ha previsto le risposte corali del popolo, la fra i suoi giova-- possibilità di distribuire l’eucarestia sotto le due ni. In uno deii specie, la concelebrazione da parte di più sacer- primi incontri,, don Giovanni Rezzonico doti di un’unica messa su un unico altare. L’in- rivolgendosi a loro, ebbe a dire: “È necessario novazione forse più visibile, e cioè quella che che noi costruiamo qualcosa di solido. Ebbe- riguarda il sacerdote rivolto verso l’assemblea e ne voi siete la stoffa che il buon Dio mi mette non più con le spalle al popolo, ha reso prati- a disposizione, io cercherò di essere il sarto. Se camente inservibili i vecchi altari, costringendo la stoffa sarà docile nelle mani del sarto, certa- ad installarne di nuovi. Il nostro altare maggio- mente uscirà qualcosa di bello”. E ancora: “Non re viene consacrato da mons. Castelli, Vicario c’è tempo da perdere in chiacchiere, ma biso- Generale della diocesi di Como, domenica 19 gna rimboccare le maniche e incominciare con dicembre. rinnovata lena il cammino. Preghiera, azione, Il senso della riforma è di far partecipare, capi- sacrifi cio mai disgiunti porteranno in tutti i gio- re, vivere l’azione liturgica. Se si partecipa atti- vani di buona vo-- vamente - si dice - la messa “apparirà più bella, lontà la vera gioiaa sarà più ricca di meriti, sembrerà più corta”. Si e la bellezza dellaa raccomanda la puntualità, si invitano i fedeli a loro gioventù”. non isolarsi in fondo alla chiesa, o dietro le co- Il nuovo vicario,, lonne, ma ad occupare i posti davanti, a parteci- don Rocco Paggii pare col messalino o col foglietto, recitando solo di Albonico, fa ill preghiere e canti relativi alla messa. suo ingresso uf-- A distanza di quasi mezzo secolo occorre rico- fi ciale a Rovella-- noscere con franchezza che certe abitudini li- sca il 10 ottobre,, turgiche sono dure a morire. nell’ambito dellaa festa di S. Vittore,, Va di moda, oggi, defi nire “epocali” alcune tra- consegnando allee sformazioni. Probabilmente quella liturgica lo è cronache questee stata, e su scala planetaria. Altri cambiamenti, parole: “L’oratorioo invece, investono ambiti più ristretti e sono, per non è e non puòò don Rocco Paggi così dire, “di routine”. Come l’avvicendamento essere un luogo di balordi, ma sarà sempre dei preti in una parrocchia, per esempio. u n r i t r o v o i m p r o n t a t o a s c h i e t t a e t r a n q u i l l a Alle ore 13.30 dell’11 luglio, dal piazzale della allegria”. Chiesa parte un corteo. Dopo dieci anni, l’assi- stente don Giovanni Rezzonico lascia Rovella- Intanto, fra i problemi nostrani, ce n’è uno in sca, “promosso alla prepositurale di Delebio”. particolare che preoccupa il parroco: crepe, in- Era giunto dalle nostre parti nell’estate del 1955 nalzamenti e abbassamenti rendono improroga- (il 31 luglio) per sostituire don Gentile. Il bollet- bile un corposo intervento sul pavimento della tino lo saluta sottolineandone la “facile e per- chiesa, che alleggerirà le casse parrocchiali di

26 correva l’anno... circa 15-20 milioni. I lavori vengono effettuati in affl itta per avere incontrato tante sventurate, il estate e dal 12 luglio per le funzioni si utilizza la cui numero mi colpì ancor più attorno al San- chiesa di S. Marta. tuario della Madonna. Quando mi portarono Per rimanere in tema di soldi, apprendiamo che, alla Piscina e venni immersa nell’acqua, sentii a partire da quell’anno, per funerali e matrimo- un grande calore alle gambe. Durante il secon- ni entrano in vigore tariffe uniche, minime ed do bagno, ebbi la netta sensazione che le acque uguali per tutti. Dispiace sinceramente sentir non mi avessero bagnati gli arti inferiori. Alla parlare di tariffe a proposito di riti religiosi. Alla terza immersione non provai nulla di partico- sensibilità moderna tale prassi appare poco ele- lare. Quando fui accompagnata alla Grotta del- gante, per non dire antipatica. Ma tant’è, le cose la Vergine per assistere alla S. Messa, sentii un allora andavano così. grande desiderio di alzarmi e di camminare. Durante la celebrazione all’oratorio maschile Sapendo però di essere paralitica, mi guardai della festa dell’ammalato, la cui organizzazio- attorno cercando una infermiera che mi sorreg- ne da parte dell’Unitalsi strappa al parroco pa- gesse. In quel momento erano tutte distanti da role di elogio, don Fasola si guarda attorno e os- me e non ne feci nulla.” serva barellieri, crocerossine, i cosiddetti sani, Nel ritorno da Ventimiglia la donna sente di soffermandosi infi ne sui malati, imprigionati nuovo il desiderio di camminare. “Lo dissi con nelle carrozzine o sorretti da grucce. Con com- una malata accanto a me, in un lettino dello mozione annoterà sul Bollettino: “Noi, che pur scompartimento. L’amica cercò una infermiera sappiamo di latino e greco, di storia e fi losofi a che mi aiutasse, ma nel frattempo io mi ero al- e altre chincaglierie, ci sentimmo vuoti di fron- zata dalla barella, le ero andata vicino e l’avevo te alla ricchezza doviziosa del dolore, di fronte toccata con una mano sulla spalla. Quella ha a quegli umili che Dio innalzava, di fronte alla trasalito vedendomi in piedi da sola, senza so- lezione di vita che aleggiava tutt’intorno.” stegni, ed ha cominciato a gridare”. Alla stazione di Parma, il marito l’attende, con- Per cercare almeno di mitigare tanta quotidiana fuso tra la folla. La cerca invano adagiata sui sofferenza, di ieri come di oggi, desideriamo ri- lettini che gli sfi lano davanti. Ma lei è nascosta portare il racconto di un episodio eccezionale, dietro un fi nestrino. Scende per ultima dal tre- riferito dal Bollettino di quell’anno, che ha per no e va quasi di corsa incontro al marito, gli get- protagonista Virginia Cerati. ta le braccia al collo e scoppia a piangere. La donna, 41 anni, vive a Vicoboneghisio, una La domenica seguente, durante la messa, il par- frazione di 600 anime di Casalmaggiore (Cre- roco dice: “Voi vedete che abbiamo oggi tra noi mona), col marito, Pilade Cantarelli, che gesti- una nostra compaesana che è venuta alla messa sce il negozietto di generii alimentari del paese, e col fi - glio che frequenta un istitutoo tecnico. Virginia, colpita daa sclerosi a placche, si ritrovaa paralizzata agli arti inferiori,, impossibilitata a reggersi inn piedi e a camminare. Dopoo un periodo di cure che nonn sortiscono effetto alcuno,, compie, come tanti nelle suee condizioni, un pellegrinag-- gio a Lourdes. A questo pun-- to, conviene lasciare a lei laa parola, per vivere “in diret-- ta” la sua esperienza. “Giunta a Lourdes mi senti-- vo il corpo stanco e l’animaa don Giovanni Rezzonico ed i suoi giovani

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con le proprie gambe, mentre da tre anni non si reggeva da sola. Tutti l’avete vista nel suo letto di dolore in questi tre anni, avete assistito al suo trasporto in barella al treno della speranza che Anno 1965 l’ha condotta a Lourdes. Adesso cammina da Matrimoni 30 sola. Non tocca a me gridare al miracolo, però Battesimi 70 vi ripeto: guardate quello che è accaduto sotto i Morti 45 vostri occhi”. Merce davvero preziosa, il miracolo, ma - ahimè Età media 66 anni - alquanto rara, almeno a viste umane. Grande Il più longevo 90 anni permane, avvolta nel mistero, la realtà del do- lore. Ed è così che da due millenni l’uomo non si stanca di invocare: Signore, liberaci dal male!

Fabio Ronchetti Educare alla vita buona del Vangelo

on c’è nulla, nella nostra azione, uomini di buona volontà a ritrovare una passio- che non abbia una signifi cativa ne educativa, e intende dedicare all’educazione ”Nvalenza educativa”: così si legge un intero decennio, “a partire dall’incontro con nella presentazione degli Orientamenti pastorali Gesù Cristo e il suo Vangelo” (Educare alla vita dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 buona del Vangelo n.4). In 55 paragrafi coronati che hanno come titolo Educare alla vita buona dall’affi damento a Maria Santissima e dal di- del Vangelo. Che è come dire che siamo sem- scorso del Santo Padre all’Assemblea Generale pre testimoni della Speranza che abita in noi, della Cei di questo maggio, il do- che non siamo mai esonerati ccumentoum ci introduce alla scuola di dall’educare con l’esempio, dal GesGesùù Cristo, maestro e pedagogo, tirar fuori dagli altri il meglioo rrisortoiso da morte, per imparare ad che c’è in loro testimoniando laa eeducaredu in un mondo che cambia. Fede e la Carità che c’è in noi. CComeom non ricordare gli Ordina- L’interesse dei Vescovi dellala mmentien Pastorali dello scorso decen- Chiesa italiana per l’educazionene ninioo 2000-2010 Comunicare il Van- nasce dalla constatazione chehe gegelol in un mondo che cambia? La la passione educativa nella ffa-a- ChChiesa italiana osserva da tempo miglia, nella scuola, nella socie-ie- iill continuo mutarsi ed evolversi tà sembra essere scomparsa: da ddi questo nostro mondo e desi- molti anni si è passati dall’«edu-du- ddera farci sentire l’urgenza di care» all’«istruire», riducendondo ttradurrer nella diffusa assenza l’educazione all’apprendere deter-ter- ddel senso di Dio e della propria minate abilità e contenuti; col mol-mol- iinteriorità “la buona notizia del tiplicarsi delle «istruzioni» l’unitàunità VVangelo che può trasformare dei valori si è frantumata e gli edu-edu- il cuore dell’uomo, restituen- catori si sono trovati in situazionizioni dodogligli ragioni di vita e di speranza” sempre più complicate, spesso contrastati dalla (Educare alla vita buona del Vangelo n.8). cultura del nulla. Educare, cioè formare l’identità personale Negli Orientamenti pastorali 2010-2020 l’Epi- dell’altro, richiede che l’educatore sia a sua vol- scopato, preoccupato dal clima di scetticismo ta formato e in continua verifi ca della propria sulla possibilità stessa di educare, invita tutti gli formazione: gli Orientamenti pastorali 2010-2020

28 appunti si rivolgono appunto a tutti coloro che sentono la quale esortava a farsi carico dell’educazione urgente non solo l’educazione delle nuove gene- delle nuove generazioni e a non temere laddove razioni, ma anche la formazione delle loro iden- risultasse diffi cile “trasmettere da una genera- tità alla vita buona del Vangelo. zione all’altra qualcosa di valido e di certo, rego- Per ogni singola persona, è necessario ri- le di comportamento, obiettivi credibili intorno comporre la frattura tra razionalità e affettività: ai quali costruire la propria vita” perché le dif- in un mondo che ci propone l’istinto come pas- fi coltà che si incontrano nell’educare sono l’altra so e meta del nostro cammino, dobbiamo pren- faccia della medaglia della nostra libertà eser- dere atto che soddisfare il piacere del momento citata responsabilmente e, nell’affrontare queste non equivale al conseguimento del nostro bene, diffi coltà, non siamo mai soli perché abbiamo dobbiamo accettare la sfi da che ci promuove un Dio Padre che è Amore e ci sostiene. alla pratica della virtù in una stretta collabora- Nel maggio dello stesso anno il nostro Ve- zione di ragione e intimo sentire. scovo Diego aveva dedicato una serie di rifl es- In famiglia: è necessario recuperare i rap- sioni al tema Educare: come e perché, indicando porti tra le generazioni, laddove giovinezza, nella famiglia e nella Chiesa i luoghi privilegiati maturità e senilità vivono l’una accanto all’altra dell’educazione e riconoscendo sei insidie all’at- come isole, bisognose di servizi e considerazio- tività educativa: l’autoritarismo e, al suo oppo- ne, senza sentirsi chiamate a intessere relazioni sto, l’anarchia; il moralismo, fatto di divieti e per fortifi care il proprio bene e dare esempio permessi, e, al suo opposto, l’astrattismo, dove di bello e vero all’infanzia, alla fanciullezza e i grandi ideali non sono concretizzati nel quo- all’adolescenza. tidiano; infi ne, una sorta di protezionismo, che Nel sociale è necessario passare dall’acco- tiene gli educandi sotto una campana di vetro, glienza all’integrazione, perché nei confronti e, al suo opposto, “un’educazione ruspante, allo dell’altro non è suffi ciente creare spazio, magari sbando, lasciata attraversare da qualsiasi vento spostandosi un po’ più in là per stare più como- di dottrina senza anticorpi e con un alto tasso di, ma bisogna prendere consapevolezza della di immunodefi cienza, cioè senza la capacità di propria identità per stabilire una relazione con maturare un atteggiamento critico nei confron- l’identità dell’altro, avendo cura che le diverse ti della società che ti circonda”. Il mese succes- identità non si perdano e che nessuno perda la sivo, giugno 2008, monsignor Diego Coletti ha propria dignità. reso pubbliche le Proposte pastorali per il biennio In parrocchia: è necessario intraprendere 2008–2010 dal titolo Il Maestro è qui e ti chiama, un cammino di relazione e fi ducia avendo Lui, individuando nel cammino una triplice meta: Gesù, come Maestro. Per cominciare, tutto qui: l’educazione alla fede, l’educazione alla morali- Santissima Eucaristia e Carità fraterna. Dio edu- tà e l’educazione alla socialità. Arriviamo allo ca da sempre il suo popolo con la sua Parola e la scorso mese, novembre 2010: il nostro Vescovo sua Presenza viva e vivifi cante, la Chiesa si oc- ha presieduto il primo di una serie di cinque in- cupa di tradurre il linguaggio e l’amore di Dio contri presso la Biblioteca comunale di Como su nel nostro quotidiano: la parrocchia siamo tutti EDUcare. La responsabilità di educare e la “crisi” noi che ci decidiamo per Cristo e ci mettiamo dei soggetti perché tutti siamo chiamati ad assu- alla Sua sequela. mere, o a riassumere, una responsabilità per la Tertulliano diceva che cristiani non si nasce, formazione dei giovani. ma si diventa: di qui l’impegno degli educatori Anche la nostra parrocchia, tre mesi fa, si che per primi devono testimoniare o riscoprire è occupata di educazione offrendo le Medita- (o scoprire...) la vita buona del Vangelo in cui zioni sull’educare alla scuola della Parola di Dio di credono per poter formare gli educandi alla vita Pierangelo Sequeri contenute nel testo L’oro e la secondo lo Spirito. È un invito che riguarda tut- paglia come pezzo forte degli esercizi spirituali ti: educare alla Fede ci è necessario! parrocchiali di settembre e, da qualche tempo, un gruppo di genitori si incontra con regolarità Già nel gennaio 2008 papa Benedetto XVI sul tema dell’educare cristiano. aveva inviato una Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, nel- Miriam

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ORIZZONTALI VERTICALI 1. Giunti a Betlemme, Maria e Giuseppe non vi trovano posto 2. Gli animali di Babbo Natale 4. Dove dormiva Gesù 3. Gesù lo è di Dio 6. Il nome del bambino nato la notte di Natale 4. Il nome della mamma di Gesù 8. Lo riempiamo di palline e luci a Natale 5. Il colore del vestito di Babbo Natale 10. Insieme all’asino nella capanna 7. Luogo dove maria dà alla luce Gesù 11. Sono tre Re e vanno con i cammelli da Gesù 9. La stella che guida i Magi alla capanna 12. Il nome dell’imperatore che ordina il censimento 13. Con quale mezzo Babbo Natale porta i regali 14. Città dove nasce Gesù 15. Il nome del papà di Gesù 16. Nome dell’Angelo che annuncia a Maria la nascita di Gesù 17. Porta i dolcetti con la scopa

il vero dono del Natale

...ma uno soltanto Tanti regali riceverò ... mi renderà felice...... Gesù nasce per me!!!

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il bollettino - dicembre 2010 Periodico d’informazione della Comunità Parrocchiale di Rovellasca

Responsabile: Don Natalino Pedrana

Responsabile di redazione: Rupert Magnacavallo

Comitato di Redazione Pietro Aliverti, Amelia Adamo, Manuela Carugati, Silvia Ceriani, Avv. Alessandra Lorenzi, Gabriele Forbice, Alessandro Marangoni

Si ringrazia per la gentile collaborazione Suor Marina, Elena Giudici, Margherita e Rita, La redazionere del bolettino Alfredo Zauli, Marco Terraneo, Andrea Sperlinga, Gruppo fi danzati, auaugurag un sereno Maria Grazia Giobbio, e Santo Natale Francesca, Giulia, Marta e Federica, a tutti i suoi lettori. Enzo Cattaneo, Fabio Ronchetti, Miriam.

Chi volesse scriverci o raccontarci esperienze di vita cristiana, può farlo inviandoci una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected] Il materiale deve pervenire entro e non oltre il 31 gennaio 2011

DOMENICA: gravidanza, scoprendone lo spessore Ciò che sta a cuore ai vescovi è che non GIORNO DEL SIGNORE di grazia. si attenui nei fedeli l’attesa della risurre- SS. MESSE zione dei corpi, temendo invece che la Sabato ore 18.00 MATRIMONI dispersione delle ceneri affi evolisca la Domenica ore 8.00 I fi danzati che hanno in prospettiva, memoria dei defunti, a cui siamo inde- 10.00 - 18.00 anche molto futura, il desiderio di spo- lebilmente legati nella partecipazione al Giorni feriali ore 9.00 - 18.00 sarsi cristianamente contattino al più destino comune dell’umanità’’. Giovedì ore 20.30 presto il Prevosto. I percorsi di fede Per i funerali, abitualmente, ci attenia- pensati per prepararsi al matrimonio mo a queste indicazioni: CONFESSIONI incominciano nella prima domenica - Rosario alle 18.30 Sabato dalle ore 15.00 d’Avvento. Il percorso per fi danzati in Chiesa Parrocchiale alle ore 17.30. non è la tassa da pagare per sposarsi in - Rito esequiale al mattino alle 10.00 Il Parroco è disponibile ad incontrare chiesa, ma è l’accompagnamento della e al pomeriggio alle 14.30 gli ammalati e le persone che non pos- comunità per una scelta più consape- sono uscire di casa; mettersi in contat- vole ed evangelica possibili.. to con lui. PARROCO e VICARIO: FUNERALI Don Natalino Pedrana BATTESIMI ‘’Nella nuova edizione del Rito delle Via G.B. Grassi I battesimi vengono amministrati nor- Esequie è previsto un formulario speci- Tel. 02 963 42 501 malmente nella quarta domenica del fi co per quanti scelgono la cremazione. [email protected] mese. Le mamme e i papà che deside- Come è noto, la Chiesa, pur preferendo Don Alberto Erba rano iniziare alla fede cristiana i loro la sepoltura tradizionale, non riprova Via S. Giovanni Bosco bambini contattino il Prevosto. Sareb- tale pratica, se non quando è voluta in di- Tel. 02 963 42 221 be bello che lo si facesse ancor prima sprezzo della fede, cioè quando si inten- [email protected] della nascita dei bambini per poter de con questo gesto postulare il nulla a accompagnare anche il tempo della cui verrebbe ricondotto l’essere umano.

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PRO MANOSCRITTO