DIREZIONE DIDATTICA DI DRONERO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA permanente (2014-2015) e progettuale

(a.s. 2014-2015)

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Sommario PARTE PERMANENTE ...... 3 PREMESSA ...... 4 PROPOSTA EDUCATIVA ...... 6 ACCOGLIENZA ...... 6 CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA ...... 8 L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI ...... 9 SCUOLA DELL’INFANZIA ...... 10 SCUOLA PRIMARIA ...... 13 SERVIZI E GESTIONE DELL’UNITÀ SCOLASTICA ...... 18 CONTESTO SOCIO CULTURALE E RISORSE ...... 19 BISOGNI EMERGENTI DALLA LETTURA DEL TERRITORIO ...... 21 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ...... 22 RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ...... 25 PARTE PROGETTUALE ...... 30 LE NOSTRE SCELTE PROGETTUALI...... 31 PROGETTI CHE INTENDIAMO ATTIVARE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ...... 32 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ...... 36 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE ...... 39 GRUPPI DI LAVORO E COMMISSIONI ...... 40

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PARTE PERMANENTE

(copertina della Maestra Virna Marchiò)

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PREMESSA

Il Piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale di ogni Scuola: “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” ai sensi del DPR 275 del 1999 (art. 3).

È, inoltre, strumento che i docenti costruiscono per perseguire le finalità generali e gli obiettivi curricolari dichiarati nei documenti normativi della Repubblica italiana:

- Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (Regolamento MIUR del 16 novembre 2012); - DPR 81 del 2009; - DPR 89 del 2009. È un atto di indirizzo interno, cioè intende orientare verso il conseguimento di finalità, armonizzando le attività che si svolgono; è una dichiarazione di intenti verso l’utenza.

Le finalità indicate per la scuola dai testi normativi sono il primo punto di riferimento per l’attività dell’istituto. L’applicazione dei documenti legislativi emanati a partire dalle leggi 133 e 169/08, con l’unico scopo di contenimento della spesa, ha scardinato l’ impianto normativo ed organizzativo costruito con fatica nei decenni precedenti (dalla stagione delle riforme degli anni 70 al riconoscimento dell’autonomia negli anni 90), generando lacerazioni e tentazioni alla sfiducia; non mancano e non possono mancare tentativi di riaffermare la dignità e l’importanza civile dell’istituzione scolastica. Per questo, pur riconoscendo e doverosamente accettando le conseguenze dei provvedimenti che hanno drasticamente ridotto le risorse e le possibilità di intervento della scuola, si enunciano con chiarezza i fondamenti del lavoro programmato, facendo i conti con la concreta disponibilità di risorse e di mezzi che, pur nella ristrettezza, sono orientati alla realizzazione degli obiettivi che la scuola si propone. Le scelte fondamentali che si intendono porre alla base del lavoro di questa istituzione scolastica hanno come riferimento: a) la letteratura pedagogica, nei limiti che le norme permettono di rispettare, b) norme ed indicazioni normative preesistenti, non abrogate ma da leggere attraverso i nuovi orientamenti in vigore. Negli ultimi anni si è lavorato a partire dal testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo, emanato nel 2012: questo è il punto di partenza per la revisione ed il miglioramento continuo dell’impostazione generale della progettazione e dell’azione didattica nelle classi. Nella progettazione educativa e didattica, è prioritario il riferimento ai valori pedagogici ed al quadro normativo. In seconda istanza, ma con pari importanza e peso, si deve guardare alla realtà territoriale e sociale in cui il lavoro concreto dell’istituto si attua. La lettura del territorio comporta una analisi attenta non solo della situazione socio culturale e delle richieste che da questa scaturiscono, ma anche da una ricognizione delle risorse, sia interne alla scuola, sia messe a disposizione dal territorio stesso, dagli enti e dalle associazioni presenti, dai soggetti che in qualunque modo si occupano o collaborano all’impegno educativo.

L’esperienza degli scorsi anni ha permesso di valutare l’importanza della comunicazione tra i plessi, dell’incontro dei bambini per attività comuni ed ha indicato come obiettivo la strada della specializzazione di ogni plesso, come una sorta di laboratorio che non faccia

4 disperdere le esperienze e che permetta a tutti di fruirne in modo adeguato senza ripetitività. Soprattutto i bambini dell’Alta Valle sembrano risentire della dispersione abitativa e della carenza di risorse aggreganti strutturate in modo da porsi come punto di riferimento costante e sistematico. I bambini della Bassa Valle non sono, tuttavia, privilegiati in quanto le proposte si succedono spesso in modo frammentario e sovrapposto. L’aspetto positivo del moltiplicarsi dei “luoghi dell’educare” mostra sovente l’altra faccia, tipica del mercato, di una dilagante soggettività fruitiva, “provocata dall’irruzione di un sistema ‘molecolare’ a domanda individuale” (Frabboni). Le varie agenzie sono spesso scollegate fra loro e non sempre emerge l’intenzionalità educativa. Si assiste, insomma, ad una proliferazione e polverizzazione del sistema extrascolastico in cui le famiglie ed i bambini debbono imparare ad orientarsi. In un contesto simile si rischia la deresponsabilizzazione dei bambini che, a volte, iniziano molte attività senza concluderne alcuna, lasciandole al presentarsi della prima difficoltà.

ED È PROPRIO OSSERVANDO E RISPETTANDO QUESTI PRESUPPOSTI CHE IL NOSTRO ISTITUTO INTENDE PORSI COME PROTAGONISTA DELL’EDUCAZIONE DI BASE E COME ENTE PROPONENTE SUL TERRITORIO, attuando appieno il principio dell’autonomia così come promossa dall’art. 21 della legge 59/1997. L’Istituto, dunque, si orienta sull’organizzare le attività progettuali, l’ampliamento dell’offerta formativa, gli interventi di formazione e l’aggiornamento, seguendo tre filoni principali:

- la relazione: valorizzazione del rapporto interpersonale, conoscenza dell’altro, diverse culture del territorio, capacità di comunicare, rispetto e sviluppo delle potenzialità di ogni singolo per costruire una società accogliente e stimolante;

- il rapporto con l’Ambiente in cui viviamo: educazione alla conoscenza dell’ambiente sia fisico-naturale sia storico-culturale (con particolare attenzione alla storia locale e a quegli episodi del Novecento che hanno lasciato un segno profondo nella comunità), al rispetto, alla scoperta, al riappropriarsi delle proprie radici, all’acquisizione di comportamenti adeguati e responsabili per vivere in un mondo sostenibile; educazione al risparmio energetico; educazione al fare con riguardo ai ritmi della natura;

- l’innovazione tecnologica: tecnologia intesa come mezzo per ampliare il rapporto con il mondo, per acquisire nuove conoscenze, per stare al passo con i tempi, per migliorare gli apprendimenti e la qualità del servizio offerto dalla Scuola.

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PROPOSTA EDUCATIVA

ACCOGLIENZA

ACCOGLIENZA ALUNNI

“Accogliere un bambino è anche accogliere il mondo interno del bambino, le sue aspettative, i suoi progetti, le sue ipotesi o le sue illusioni: significa non lasciar scorrere, come se fosse tempo inutile, il tempo che il bambino dedica alle attività simboliche o ludiche, o quello dedicato ad intessere relazioni ‘nascoste’ con altri bambini”. (G. Stacciali, in “Bambini” marzo 1996

Si ritiene che i momenti di accoglienza siano fondamentali sia nella scuola dell’infanzia sia nella scuola primaria. Per questo occorre aver presenti alcuni fattori essenziali:

*Promuovere lo star bene a scuola *Promuovere una buona accoglienza sia da parte dei docenti sia da parte dei collaboratori scolastici *Rendere gli ambienti scolastici il più possibile accoglienti con i mezzi che si hanno a disposizione *Favorire una buona accoglienza dei bambini disabili *Favorire nel bambino un senso di appartenenza alla scuola *Aiutare ad instaurare un buon rapporto fra adulto e bambino e fra coetanei.

Per la scuola dell’infanzia esiste uno specifico periodo di “accoglienza” all’inizio dell’anno scolastico, in particolare per gli alunni che frequentano per la prima volta.

Nel mese di maggio o nel mese di giugno dell’anno scolastico precedente si organizzano alcune giornate di scuola aperta per permettere ai bambini che frequenteranno dal settembre successivo di conoscere la struttura e le maestre, con la presenza dei genitori. Inoltre a giugno, in ogni plesso sia delle scuole dell’infanzia sia della primaria, viene effettuato un incontro tra gli insegnanti ed i genitori dei nuovi alunni iscritti: ciò consente la conoscenza del personale docente e la presentazione dell’organizzazione della scuola.

Nella scuola primaria, nella classe prima, l’accoglienza è preparata attraverso progetti di continuità con la scuola dell’infanzia.

Un discorso a parte deve essere fatto per l’accoglienza degli alunni stranieri che richiede particolare attenzione ed è articolata in precisi momenti. *Accoglienza dei genitori al momento delle iscrizioni; quando è possibile si consegna anche l’opuscolo con le regole di base per la frequenza e per i servizi in lingua originaria.

*Riunione della commissione stranieri allargata per valutare attraverso test predisposti in quale classe sia più opportuno l’inserimento

*Accoglienza dell’alunno nella classe dopo due o tre giorni dalla richiesta di inserimento.

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*Creazione di gruppi di prima alfabetizzazione, se necessari, ma molto limitati nel tempo onde evitare di ritardare l’immersione nel gruppo. *Intervento di mediatori culturali se disponibili e se necessarî. *Incontri programmati con le famiglie straniere. Occorre rilevare anche il momento di ansia iniziale che inevitabilmente tocca gli insegnanti accoglienti. Occorre mettere in gioco tutte le abilità per attivare all’interno del gruppo- classe ogni strategia possibile per comprendere la lingua e la cultura diverse ed imparare ad accettarsi vicendevolmente. I componenti della Commissione stranieri sono disponibili ad offrire le loro competenze a supporto dei colleghi.

ACCOGLIENZA GENITORI

L’accoglienza dei genitori passa attraverso canali fondamentali: *il momento delle iscrizioni (personale di segreteria, Dirigente Scolastico e collaboratori del Dirigente o eventuali membri della commissione stranieri); *incontri preliminari di presentazione della scuola e all’inizio dell’anno scolastico; colloqui (Dirigente scolastico e docenti); *accoglienza quotidiana all’ingresso e all’uscita (collaboratori scolastici, in alcuni casi gli stessi docenti).

ACCOGLIENZA PERSONALE SCOLASTICO

È importante infine prevedere momenti di accoglienza del personale trasferito, neoimmesso in ruolo, supplenti, tirocinanti. Per questo tipo di accoglienza il ruolo fondamentale è giocato dai colleghi di plesso sia docenti sia personale ausiliario e dal personale di segreteria. Una prima accoglienza, infatti, avviene in segreteria attraverso una modulistica precisa fornita nei tempi dovuti. È importante anche il momento informale in cui chi arriva è messo al corrente sul dove e sul come possa trovare materiali utili per la sua formazione e per l’approccio ai problemi che incontra. Il punto di riferimento per la trasmissione e l’archiviazione delle comunicazioni è sempre di più il sito Internet d’Istituto: www.direzionedidatticadronero.it

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CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA

La continuità tra i vari ordini di scuola è un requisito essenziale per realizzare una formazione adeguata dell’alunno dal punto di vista sia educativo sia cognitivo. Puntare sulla continuità verticale significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze acquisite ed insieme riconosca la specificità di ciascuna scuola. Riteniamo, inoltre, fondamentale la continuità orizzontale con la famiglia, il territorio e l’extrascuola. La continuità è quindi da noi intesa come: *atteggiamento di ricerca volto a comprendere la realtà in modo sempre più profondo; *focalizzazione dei contenuti “secondo la logica del fare ogni volta diversamente e non del fare prima o del fare per”; *coerenza del progetto formativo; *ricomposizione di un mondo spesso caratterizzato da frantumazione di eventi e relazioni; *integrazione e unitarietà di proposte messe a disposizione dai docenti, dalla scuola e dall’extrascuola; *arricchimento progressivo delle potenzialità; *espansione e crescita delle occasioni formative. La continuità è in stretta correlazione con l’uso dinamico della documentazione valutativa. La progettazione coordinata degli itinerari formativi vista come obiettivo prioritario del progetto Continuità dovrebbe anche cercare di neutralizzare precocismi e gerarchie, favorendo attività comuni nelle classi di passaggio. La continuità presuppone anche: *gestione coordinata dei laboratorî *utilizzo integrato di servizi e risorse presenti sul territorio (biblioteche, musei, riserve naturali ecc.) *corresponsabilità educativa scuola-famiglia-territorio *coordinamento di attività di interesse *iniziative coordinate per la formazione del personale: corsi di formazione sulla comunicazione tra docenti, docenti-alunni, docenti-famiglie *incontri periodici di raccordo tra docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria con programmazioni di attività comuni da sviluppare nelle classi di passaggio *incontri periodici di raccordo tra docenti di scuola dell’infanzia e scuola primaria e tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado per programmare interventi specifici di continuità per gli alunni che necessitano di interventi educativi mirati.

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L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

L’Istituto deve operare per l’integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno. Nella scuola non dovrebbero esistere barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap devono poter accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture.

È presente, in ottemperanza alla Legge, un gruppo di lavoro H di Istituto composto da tutti gli insegnanti di sostegno. In alcune occasioni, vengono invitati a partecipare i genitori dei bambini certificati.

FINALITÀ

*Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione. *Soddisfare al meglio le esigenze differenziate degli alunni disabili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere con i pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.

OBIETTIVI FORMATIVI

L'azione formativa è coerente con quella dell'intero Istituto. Essa si qualifica negli interventi di didattica orientativa e curricolare, che si caratterizzano per l'attenzione particolare all'autonomia, alla comunicazione, all'area cognitiva e a quella affettivo–relazionale per:

*creare condizioni favorevoli all'inserimento degli alunni disabili *orientare gli interventi individualizzati *creare una rete di informazioni e di sensibilizzazione.

PROGETTO DIDATTICO

Per i ragazzi che non possono seguire le stesse attività dei compagni si definisce una programmazione educativa individualizzata (PEI) basata sull'analisi del profilo dinamico funzionale dell'alunno (PDF). Anche per i bambini che vivono in un contesto socio- culturale povero o che presentano difficoltà di apprendimento e che necessitano di particolari attenzioni educative può essere stilato un piano di osservazione e intervento: il P.A.I. (Piano annuale d’Inclusività - allegato) accompagnato dal PDP (piano didattico personalizzato).

RAPPORTI CON L'ESTERNO

Durante l’anno scolastico vi sono regolari incontri con le famiglie, che possono essere intensificati per esigenza di una delle parti, insegnanti o famiglie. Si programmano inoltre incontri con gli operatori della neuropsichiatria infantile e dei servizi sociali che hanno preso in carico i minori.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

ATTEGGIAMENTO DELLE FAMIGLIE VERSO LA SCUOLA

Oggi, in un contesto sociale caratterizzato dalla multiculturalità, nella scuola dell’infanzia bambini ed adulti si misurano, spesso per la prima volta, con l’altro, il non familiare.

Entrano in contatto le culture della scuola, delle insegnanti e dei bambini, tra familiarità ed estraneità, tra solito ed insolito. Gestire questa coesistenza per poi trasformarla in incontro è un obiettivo non sempre facile. Talvolta la diffidenza che alcuni genitori dimostrano nei confronti della scuola nasce dal fatto che non ne hanno la conoscenza diretta. In questo contesto, così variegato, il ruolo della scuola dell’infanzia è identificato dai genitori in tre modi ben distinti: 1. alcuni le assegnano una funzione di preparazione, a volte di anticipazione, della scuola primaria; 2. altri le attribuiscono una funzione prioritariamente assistenziale, con richieste sempre maggiori di anticipo e prolungamento dell’orario; 3. la maggior parte si aspetta che sviluppi le competenze del bambino, utili al rafforzamento dell’identità personale, dell’autostima e della socializzazione

FINALITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia, secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo, si propone i seguenti obiettivi generali del processo formativo: *Maturazione dell’identità personale, acquisizione di un atteggiamento di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca, espressione e controllo delle emozioni proprie e sensibilità alle emozioni altrui, valorizzazione delle differenze.

*Conquista dell’autonomia, capacità di orientarsi in modo personale e di compiere scelte, impegno all’interazione costruttiva, interiorizzazione dei valori della libertà, della giustizia e della solidarietà. *Sviluppo delle competenze, consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive, lettura delle esperienze personali, esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata, capacità di produrre messaggi, testi e situazioni con molteplici strumenti. *Sviluppo del senso della cittadinanza, scoperta degli altri, dei loro bisogni, condivisione e rispetto delle regole, attenzione e rispetto del pensiero altrui, dialogo.

Tali finalità sono raggiungibili attraverso i cinque campi di esperienza: - Il sè e l'altro - Il corpo e il movimento - Immagini, suoni, colori - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo. Per ogni ambito, i docenti individuano le basi di partenza e procedono alla formulazione di obiettivi specifici di apprendimento ed alla scelta delle attività, stabilendo i percorsi, le metodologie e le modalità di verifica.

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L'organizzazione delle attività si fonda sulla flessibilità, in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento, oltre che alle motivazioni ed agli interessi dei bambini.

SCELTE ORGANIZZATIVE

Le sezioni della scuola dell’infanzia del Circolo sono composte da bambini eterogenei per età. L'organizzazione delle attività si fonda sulla flessibilità, in relazione alla variabilità individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento. Attraverso apposite mediazioni didattiche, la scuola riconosce come connotati essenziali del proprio servizio educativo:

- la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti nei vari contesti di esperienza, come condizione per pensare, fare ed agire; - la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni; - il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l'ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca.

Durante la giornata si alternano attività di sezione con la presenza di una sola insegnante ad attività di laboratorio dove i bambini vengono suddivisi in piccoli gruppi, nelle ore di compresenza delle insegnanti. Il laboratorio è luogo di apprendimento, è uno spazio di esperienze nel quale si concretizzano percorsi progettati, si sviluppano attività, rielaborazioni del fare e al conoscere, che seguono, nel rispetto delle “intuizioni dei bambini”, le fasi e la struttura del progetto. La scuola nelle varie attività proposte favorisce nel bambino l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; lo porta al saper descrivere il proprio vissuto e tradurlo in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi.

Le educatrici si incontrano con scansione periodica per ricercare strategie educative e programmare in forma organica e collegiale. La progettazione dell’attività educativa scaturisce dalla consapevolezza che la scelta dei contenuti è esclusivamente in funzione del bambino; pertanto è necessario che faccia leva sui suoi interessi, sulle reali possibilità di apprendimento, sulle esperienze di vita; dovrà inoltre essere proposta nel rispetto delle tappe di sviluppo e soprattutto in situazioni gratificanti.

VERIFICA

Le scuole dell’infanzia adottano strumenti propri: osservazioni sistematiche e compilazione di griglie quadrimestrali atte alla valutazione e al passaggio di informazioni al successivo ordine di scuola, concordate con le scuole primarie del territorio di appartenenza. Le osservazioni sistematiche vengono effettuate mediante griglie a fine anno per tutti i bambini, a fine primo quadrimestre solo peri bambini di cinque anni. La verifica permette di orientare l’attività didattica, di valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e del gruppo classe nel suo complesso, di ricalibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati via via raggiunti. Si osserva lo sviluppo affettivo, cognitivo, linguistico, relazionale e psicomotorio del bambino in maniera personalizzata.

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Il confronto con i genitori ed eventualmente con gli operatori dell’equipe è finalizzato al raggiungimento di uno sviluppo armonico e integrale. La verifica delle abilità acquisite e degli atteggiamenti maturati dai bambini viene condotta mediante osservazioni sistematiche, che usano come indicatori gli obiettivi indicati nel curricolo. Al termine di ogni anno della scuola dell’infanzia si descrivono i percorsi didattici seguiti e i progressi raggiunti da ogni singolo bambino.

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SCUOLA PRIMARIA

ATTEGGIAMENTO DELLE FAMIGLIE VERSO LA SCUOLA

Negli ultimi anni l’atteggiamento delle famiglie nei confronti della scuola primaria è spesso ambivalente e contraddittorio; non di rado si limita a richieste di tipo organizzativo ed assistenziale e non coinvolge la sfera educativa e didattica, rendendo difficile la condivisione e la coerenza degli interventi tra scuola e famiglia. In concreto, le richieste hanno riguardato l’offerta di tempi scuola differenziati, da cui è derivata l’organizzazione di una diversa offerta del tempo-scuola (articolato su 5 giorni con più rientri pomeridiani o su sei giorni) distribuita tra i vari plessi. In costante aumento è pure la richiesta di prestazioni aggiuntive, determinata da esigenze di lavoro dei genitori, quali pre – scuola, prolungamento dell’orario, mense, doposcuola.

I rapporti tra docenti e famiglie sono essenziali nella vita della scuola: i genitori degli alunni sono una componente della comunità scolastica, riconosciuta fin dalla legislazione degli anni 70 (l. 477/73 e successivi decreti delegati), chiamati ad esercitare precisi diritti nello stesso governo dell’istituzione, entrando a far parte degli organi collegiali, intervenendo in momenti formali ed informali dell’azione educativa e dell’organizzazione della scuola. Pur essendo chiaramente delineate le competenze ed i limiti delle stesse, si è verificata negli ultimi anni una confusione dei ruoli, favorita dal diffondersi di una cultura che esalta l’individualismo a danno del senso di appartenenza e del senso civico: si verificano spesso situazioni di conflittualità che vedono contrapposti da un lato i diritti e le non sempre giustificate esigenze, interessi e pretese dell’utenza, dall’altro le finalità e gli indirizzi normativi, ma anche le debolezze di risorse e le manchevolezze istituzionali della scuola. La scuola, nel regime di autonomia ormai consolidato, è e deve essere vincolata non solo a precise normative, ma soprattutto alle sue finalità, alle motivazioni del suo intervento a fianco ed al servizio di altri soggetti educativi e sociali. Risultano pertanto preoccupanti, e spesso sono causa di conflitti non facilmente gestibili, gli sconfinamenti dei genitori in campi che non sono loro propri; lo stesso sconfinamento può avvenire anche da parte del personale scolastico. E’ necessaria anzitutto una più attenta presa di coscienza del proprio ruolo da parte di tutti coloro che hanno funzioni di educatori: per quanto riguarda il personale scolastico, gli operatori devono confermare le proprie competenze, attraverso l’esplicita enunciazione ma soprattutto nell’esercizio quotidiano della loro attività sostenuta da una sicura deontologia professionale.

FINALITÀ DELLA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria, nelle Indicazioni nazionali, si propone i seguenti obiettivi generali del processo formativo: *Valorizzazione dell’esperienza del bambino *Valore della corporeità *Insegnamento-apprendimento laboratoriale *Esplicitazione dei valori e delle idee presenti nell’esperienza *Capacità di confronto interpersonale *Valorizzazione delle diversità delle persone e delle culture *Impegno personale e solidarietà sociale. La scuola è prima di tutto sede di apprendimento e suo compito è la formazione di una capacità di giudizio critico.

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Essa si propone che gli alunni, nell’ambito del loro processo evolutivo, acquisiscano consapevolmente contenuti, teorie e principi, concetti, termini, tematiche, argomenti, regole e procedure; sappiano applicare concretamente le conoscenze e rielaborarle criticamente, significativamente e responsabilmente anche in relazione e in funzione di nuove acquisizioni. Il compito fondamentale della scuola è quindi quello di garantire a tutti coloro che la frequentano: *lo sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui “vivono” (sia esso l’ambiente di più diretto riferimento o lo spazio sempre più esteso della comunicazione massmediale) *l’assimilazione e lo sviluppo delle capacità di comprendere, costruire, criticare, argomentare e discorrere, per dar significato alle proprie esperienze ed anche difendersi da messaggi talvolta truccati in termini di verità e di valori. Pertanto la scuola deve: *educare al valore della ricerca, dell’osservazione sistematica, della curiosità e della creatività intellettuali, della sperimentazione, della cultura della cooperazione *incrementare tutte le attività che sviluppano maggiori competenze in termini di metacognizione *Insegnare a gestire l’autonomia individuale e, insieme, la collaborazione di gruppo *Sviluppare la capacità di scelta *Sviluppare la capacità di autovalutazione *Insegnare a “fare”, cioè far acquisire le competenze necessarie per comportarsi efficacemente nelle situazioni reali.

SCELTE ORGANIZZATIVE

I bambini hanno bisogno di “camminare per molte contrade per trovare il senso del visivo, delle sensitività, della logica e dell’immaginario, dei sentimenti e dell’emozione”. (da I Cento linguaggi dei bambini) In ogni plesso si cerca di organizzare attività laboratoriali in relazione a progetti e proposte di arricchimento dell’offerta formativa volte a sviluppare potenzialità e superare difficoltà. Le attività individuate dai docenti sono coerenti con il POF, in particolare con le scelte educativo-didattiche elencate in premessa e scaturite dalla lettura delle esigenze prioritarie del contesto in cui insiste l’Istituto.

Tali attività prevedono spesso individualizzazione, flessibilità oraria, compresenza di insegnanti, lavori a gruppi misti orizzontali o verticali. L’ individualizzazione presuppone: *Strategie didattiche che mirino a dare l’opportunità a ciascun bambino di sviluppare le proprie potenzialità

*Responsabilità educativa dell’équipe docente nel progettare offerte formative calibrate sulle esigenze di ciascun alunno. *Disponibilità al superamento delle abitudini organizzative e maggiore flessibilità

*Uso il più possibile proficuo degli spazi *Uso di supporti didattici, in particolare quelli offerti dalle nuove tecnologie *Sviluppo di attività di aggregazione e integrazione *Uso di risorse esterne, collaborazioni con il territorio.

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LA FLESSIBILITÀ

La scelta di lavorare per progetti, di attuare laboratori comporta il superamento di orari rigidi e del gruppo classe, pur mantenendo l’identità di classe che dà sicurezza, soprattutto nei primi anni di frequenza della scuola primaria. L’organizzazione flessibile ha come obiettivo la realizzazione di un ambiente di apprendimento in cui ciascun bambino possa trovare occasione di divenire autonomo acquisendo: *Competenze per comprendere il reale *Capacità di interiorizzare le conoscenze e di riflettere sulle strategie di interiorizzazione *Capacità di integrare le conoscenze con le abilità. La flessibilità permette anche di strutturare l'organizzazione oraria settimanale in modo diversificato a seconda dei periodi dell'anno e delle attività o progetti a cui si intende aderire.

MODALITÀ DI FORMAZIONE DEI GRUPPI

La classe resta l’elemento primario di aggregazione in cui avviene l’apprendimento del singolo. I gruppi in cui si articolano le diverse attività sono, in un certo senso, integrativi della classe al fine di evitare apprendimenti paralleli e decontestualizzati. Nei laboratorî, ci si avvale delle competenze dei docenti e, talvolta, della collaborazione e dell’intervento di esperti esterni e delle strutture presenti sul territorio. Per il recupero e lo sviluppo, in casi molto specifici, si formano gruppi omogenei, tenendo conto, però, che il recupero in gruppi omogenei deve essere volto solo ad attività molto limitate e specifiche.

Nel regolamento d’Istituto sono indicate le modalità per la formazione delle classi iniziali della scuola primaria attraverso gruppi non rigidi per l’osservazione da parte dei docenti nelle prime settimane del mese di settembre.

RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

“Le mete sono importanti e non saranno perdute di vista, ma più importante è il come e perché raggiungerle”. (AA.VV.,I cento linguaggi dei bambini, Bergamo, Junior, 1995)

La valutazione, parte integrante del processo educativo, ha la duplice funzione di: a) controllo di *apprendimenti *processo di maturazione personale (attenzione, impegno, motivazione allo studio, autonomia di lavoro) e percorso compiuto dal bambino, tenendo conto dei livelli di partenza *competenze acquisite *attitudini dimostrate b) verifica dell'intervento didattico nel progetto educativo al fine di operare, con flessibilità e collegialmente, le modifiche necessarie per far superare all'alunno le difficoltà e le situazioni di insuccesso mediante percorsi formativi individualizzati.

In questo secondo senso, la valutazione permette di certificare il valore aggiunto apportato dalla scuola all’apprendimento del bambino.

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Dopo aver definito in modo preciso le competenze da raggiungere e attivato tutte le strategie possibili per il loro raggiungimento, si provvede alla rilevazione degli apprendimenti usando diversi tipi di prova (sia orale sia scritta) che rispecchino le attività svolte dagli alunni e che siano adeguate alle abilità richieste. Per ciascuna prova le consegne devono essere chiare e complete; le prove devono essere presentate come normali attività senza creare ansie ed aspettative eccessive.

Ogni docente organizza verifiche sistematiche e periodiche in relazione all'attività didattica svolta. Fin dalla classe prima, la valutazione sarà effettuata con i voti; possono essere utilizzati i simboli solo nei primi due mesi di scuola (settembre-ottobre); i voti verranno sempre usati nelle verifiche a fine dell'unità didattica per valutare gli obiettivi del curricolo di Istituto. Nelle attività giornaliere, durante i primi mesi di scuola, potranno essere utilizzati (classe prima) simboli concordati possibilmente a livello d’Istituto; in tutte le altre classi saranno utilizzati i voti accompagnati da giudizi.

Nella scuola Primaria, ai fini della valutazione, è previsto per ogni quadrimestre un congruo numero minimo di prove da svolgere. Le prove di fine quadrimestre e di fine anno di italiano, matematica e inglese saranno concordate a livello di classi parallele. Nello svolgimento delle prove e nelle relative registrazioni sul Registro si farà riferimento ai seguenti CRITERÎ: *annotazioni su registro del Docente degli esiti conseguiti, in riferimento a specifici obiettivi di apprendimento e alle competenze disciplinari finali; *registrazioni complessivamente in numero non inferiore al minimo stabilito per ogni disciplina; *registrazioni distribuite nell'arco temporale del quadrimestre; *tutte le prove concorrono alla definizione del voto quadrimestrale; *nel registro sono annotate, con legenda esplicitata dal Docente, anche le osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento, le quali concorrono alla determinazione del voto quadrimestrale. La valutazione dev’essere di aiuto agli insegnanti per verificare il proprio lavoro, all’alunno per condurlo a superare eventuali difficoltà incontrate e gratificarlo per i risultati raggiunti, alla famiglia per aiutarla a comprendere i progressi o le difficoltà del bambino e cercare strategie per aiutarlo, al Collegio Docenti per modificare eventuali programmazioni e curricoli o confrontarsi su modalità specifiche di intervento.

Gli alunni vengono coinvolti nel processo valutativo per sostenere, orientare e promuovere il loro impegno verso la piena realizzazione della propria personalità. In questo senso i Docenti, il singolo Docente o collegialmente i Docenti contitolari (scuola Primaria): *informano gli alunni circa le competenze e gli obiettivi di apprendimento attesi all'inizio delle attività di insegnamento/apprendimento; *informano anticipatamente gli alunni circa: -gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica scritta o colloquio orale; -le modalità di svolgimento del colloquio e/o della verifica scritta; -i criteri per la valutazione degli esiti. *informano gli alunni circa i risultati delle prove e definiscono i tempi dedicati per la riflessione individuale e/o collegiale. I giudizi relativi alle verifiche devono essere di immediata comprensione per i genitori.

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Le verifiche scritte o gli esiti conseguiti vengono consegnati agli alunni e alle famiglie affinché ne prendano visione (se la prova scritta non verrà restituita nel tempo stabilito, il Docente è autorizzato a non più consegnarla all'alunno); gli esiti dei colloqui orali vengono comunicati tramite il diario scolastico. È possibile prendere visione delle prove ed essere informati degli esiti delle verifiche orali nei colloqui individuali.

La valutazione in decimi degli alunni disabili tiene in considerazione i seguenti criteri: -il PEI/PAI/PDP; -la frequenza -il grado di integrazione raggiunto all'interno della classe; -i progressi conseguiti rispetto alla situazione di partenza in relazione agli obiettivi formativi definiti nella progettazione personalizzata. La valutazione per gli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (adeguatamente certificata) tiene conto delle diverse problematiche, pertanto nell'attività didattica e nelle prove sono adottati gli strumenti metodologici e didattici compensativi e dispensativi previsti dalla certificazione dell’ASL (L. 170/2010 e Linee guida per i DSA).

Nella valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione il Consiglio d'Interclasse procede, dopo la valutazione delle competenze di ingresso, all'eventuale adattamento degli obiettivi di apprendimento alle effettive capacità-potenzialità dell'alunno, individuando anche specifiche risorse orarie o modalità organizzative-didattiche.

Sul documento di valutazione sarà riportato il voto numerico ed un giudizio sintetico espresso dai docenti, nel rispetto dei principi della collegialità, concernente il livello di apprendimento raggiunto dall’alunno rispetto agli obiettivi proposti.

Il voto terrà conto del processo di maturazione e di apprendimento di ogni bambino.

LA VALUTAZIONE E I PROCESSI FORMATIVI

Accanto all’uso del giudizio numerico quadrimestrale, è prevista una valutazione di tipo sintetico che definisce il profilo intermedio e finale dell’alunno, esplicitando:

1) i progressi ottenuti in quanto è fondamentale da parte del team docente valutare i processi prima dei prodotti 2) le modalità di apprendimento 3) gli interessi manifestati 4) le attitudini promosse 5) le eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno dai traguardi minimi.

PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni della scuola primaria viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno ai sensi dell’art. 3, primo comma del D.L. del 1/09/2008 n°137, convertito con modificazioni dalla Legge 30/10/2008 n°169 e del DPR 122/2009.

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SERVIZI E GESTIONE DELL’UNITÀ SCOLASTICA

Il servizio di trasporto, particolarmente importante in un territorio molto articolato, funziona in tutti i Comuni. La mensa è stata attivata in tutti i plessi della scuola primaria e in tutte le sezioni della scuola dell’infanzia. Il servizio mensa è considerato un momento educativo molto importante nell’ottica dell’educazione alimentare e dell’autonomia. Infatti permette al bambino e alla famiglia di conoscere la composizione nutritiva dei cibi e di individuare diete adeguate alle esigenze fisiche ed al calcolo del proprio dispendio energetico. Stimola l’acquisizione di comportamenti corretti a tavola e può anche valorizzare la tradizione della cucina locale. Per questo motivo la scuola si è adoperata per sollecitare l’attivazione del servizio nei vari plessi. L’assistenza mensa nella scuola dell’infanzia viene effettuata dagli insegnanti nel normale orario di lavoro; per quanto riguarda la scuola primaria l’assistenza mensa è affidata a personale educativo fornito dal Comune. Il servizio di anticipo (pre-scuola) nelle scuole primarie e dell’infanzia e il prolungamento nella scuola dell’infanzia sono svolti da personale scolastico e/o comunale in collaborazione con i Comuni di Dronero, , San Damiano e . Il doposcuola nel plesso di Dronero cap. è svolto da personale qualificato in collaborazione con il Comune di Dronero nei giorni di martedì e giovedì.

RICEVIMENTO GENITORI

È stato elaborato un percorso di analisi dei colloqui scuola – famiglia che prevede:

1. Condivisione collegiale su modi e tempi dei colloqui. 2 Condivisione del team docente sulle modalità di comunicazione essenziale: chiarezza del linguaggio, esplicitazione delle intenzioni educative e didattiche. 3 Chiarezza degli scopi, messaggi congruenti fra docenti. 4 Gestione preparata del colloquio. 5 Atteggiamento di attenzione al destinatario. 6 Documentazione colloqui individuali e delle assemblee. 7 Possibilità di colloqui individuali extra e momenti assembleari.

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CONTESTO SOCIO CULTURALE E RISORSE

IL CIRCOLO DIDATTICO

La vastità del Circolo didattico, che insiste in Val su una lunghezza di oltre quaranta chilometri, fa sì che sussista una quantità di plessi scolastici tutti situati in territorio montano di dimensioni molto variabili. La scelta dell’Amministrazione scolastica di mantenere più plessi anche di piccole dimensioni è stata dettata da più fattori, ognuno dei quali ha un’incidenza più o meno prevalente a seconda della realtà territoriale:  · impossibilità di trasporto soprattutto nel periodo invernale;  · difficoltà di organizzazione dei trasporti;  · costi notevoli dei trasporti incidenti sulle famiglie;  · ogni plesso è già accorpamento di altri plessi esistenti in passato;  · da un plesso all’altro vi è una distanza superiore ai quattro chilometri;  · uniche scuole del Comune;  · tempo di percorrenza tragitto casa-scuola superiore ai venti minuti; · edifici scolastici di dimensioni limitate. Occorre anche evidenziare la rilevanza della scuola sul territorio come punto di riferimento e di aggregazione (non solo per i bambini) e come polo culturale in grado di interagire col territorio stesso. In un contesto tanto eterogeneo bisogna differenziare necessariamente il tipo di risposta che si intende dare ai bisogni prioritari. È compito dell’Istituto quello di dialogare con i protagonisti della vita socio-economico- politica della Valle e far “entrare il territorio nelle aule”.

SITUAZIONE ECONOMICA

L’Alta e la Media Valle sono caratterizzate da una bassa densità demografica e dalla presenza di un turismo volto alla scoperta delle bellezze artistiche e naturali. Le condizioni socio-economiche sono quelle tipiche della montagna cuneese. La Bassa Valle vede la presenza di due comuni: Dronero e Villar San Costanzo, ognuno caratterizzato da una propria identità socio-economica e, di conseguenza, da un differente configurarsi di bisogni. Dronero ha vissuto e sta vivendo una crisi economica che deriva dal progressivo disfacimento di un’identità precisa che era prevalentemente commerciale fino alla prima guerra mondiale (con punte massime nel XIX secolo e nell’epoca giolittiana), per divenire industriale, almeno fino agli anni Settanta. Attualmente un tentativo di aprirsi al terziario è molto faticoso. Si è assistito, invece, ad un incerto incremento di microimprese che producono per conto di grandi aziende; tuttavia anche questo settore, oggi, è in profonda crisi. Il livello occupazionale è critico poichè si tratta di un’occupazione continuamente a rischio la cui precarietà favorisce l’impiego di manodopera proveniente da paesi extracomunitari. A garantire una stabilità di livello occupazionale è, senza dubbio, la pendolarità. Non sempre alle straordinarie bellezze artistiche e naturali della Valle corrispondono strutture e offerte turistiche qualificate. Villar San Costanzo ha visto l’insediamento di piccole attività imprenditoriali con forte manodopera straniera, ma anche di imprese artigianali volte alla rivalutazione dei prodotti

19 di qualità. Permane, comunque, una fascia di lavoratori agricoli e di operai contadini che costituiscono ancora un tessuto culturale compatto. Il turismo punta su opere d’interesse artistico notevole quali il santuario di San Costanzo al Monte e la cripta della chiesa di Villar, sulla presenza della Riserva naturale dei Ciciu, su impianti sportivi e su strutture agrituristiche.

L’IMMIGRAZIONE

Occorre poi precisare che tutti e due i Comuni di fondovalle hanno conosciuto una forma di immigrazione a stadi: - negli anni Cinquanta e Sessanta una forte immigrazione dalla Valle Maira legata alla presenza di piccole e medie imprese e interessante anche l’area dei servizi; una lieve immigrazione dal Sud e dalla Sardegna; - negli anni Sessanta/Settanta una (peraltro poco marcata) immigrazione dal Sud; - negli anni Novanta un’immigrazione dai Paesi extracomunitari con proporzioni rilevanti; - tuttora una forte consistenza del gruppo di cittadini della Costa d’Avorio, del Marocco e dell’Albania. Nella sola scuola dell’infanzia si è passati dal 2% al 40% circa di alunni stranieri frequentanti, nel corso di pochi anni. Particolare è la situazione di che ha conosciuto una piccola immigrazione negli anni Cinquanta per la presenza della Centrale idroelettrica, un forte decremento della popolazione durato fino alla fine degli anni Novanta, una lieve ripresa, agli inizi del 2000, dovuta all'insediarsi di famiglie giovani. Mentre per l’immigrazione avvenuta in passato si è riscontrata una forte fase di assimilazione dei modelli culturali locali, oggi il piccolo straniero si trova a dover mediare fra la cultura della famiglia legata ai valori di origine e la società in cui si trova in cui sono impellenti altri valori.

LA FAMIGLIA E IL RUOLO DELL’INFANZIA

Non vi sono più famiglie estese di tipo patriarcale, tuttavia nella famiglia nucleare i nonni hanno un nuovo ruolo; perlopiù sono nonni ancora giovani ed inseriti nel mondo del lavoro che, talvolta, sopperiscono all’assenza dei genitori. Comincia ad avere una certa rilevanza anche in questo contesto la famiglia “duale” in cui sono presenti la madre e uno o, al massimo, due figli. I bambini hanno scarsa frequentazione dei coetanei: il primo vero e proprio rapportarsi a soggetti della stessa età inizia con la scuola dell’infanzia e l’impatto non è sempre facile. Il non avere l’adulto tutto per sé e il vedere altri bambini egualmente al centro dell’interesse provoca, spesso, difficoltà di inserimento nella scuola dell’infanzia e, a volte, conduce perfino alla rinuncia alla frequenza. La maggior parte dei genitori lavora, perciò le ore trascorse coi bambini sono, sovente, poche. Il tempo libero, quando non è passato davanti alla televisione, è quasi del tutto programmato dall’adulto. Le conoscenze dei bambini sono, a volte, frammentarie, spesso viene accumulato un sapere astratto, poco elaborato e poco controllato, si memorizzano nozioni confuse: la televisione modifica, ad esempio, le categorie spazio-temporali privilegiando una concezione ciclica, non tipica della civiltà occidentale. È rilevante il numero di bambini orientati alle attività sportive promosse ed incentivate dalle diverse società presenti sul territorio.

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BISOGNI EMERGENTI DALLA LETTURA DEL TERRITORIO

TERRITORIO ETEROGENEO

1. Frantumazione dei plessi, quindi: *Bisogno di aggregazione *Bisogno di comunicazione tra plesso e plesso per garantire la salvaguardia della differenza, ma anche lo scambio *Bisogno di essere parte di una Rete di Istituti presenti sul territorio *Bisogno di presentarsi all’esterno anche attraverso le nuove tecnologie costruendo un sito istituzionale e puntando sulle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione)

2. Graduale imporsi di culture altre, quindi: *Bisogno di riconoscimento autentico della cultura del luogo non tanto come imposizione esterna quanto come rivisitazione del proprio vissuto *Bisogno di far conoscere la propria cultura usando mezzi nuovi *Bisogno di aprirsi ad altre culture senza superficialità 3. Necessità di orientamento e valorizzazione del territorio, ovvero: *Educare alla coscienza del proprio territorio guardando alle tradizioni del passato, ma, soprattutto, alle possibilità dell'avvenire *Educare alla rivalutazione delle risorse locali *Sviluppare il raccordo con l’I.C. sia per la continuità verticale sia per rafforzare l’operato dell’istituzione scolastica sul territorio *Esigenza di un’educazione interculturale particolarmente sentita e sollecitata in un àmbito in cui si constata una forte immigrazione: la scuola può essere protagonista nella promozione di un’autentica convivenza democratica.

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STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Il Circolo didattico di Dronero comprende due ordini di scuola (infanzia e primaria) suddivisi nei seguenti plessi:

SCUOLA DELL’INFANZIA

Dronero Cap. Centrale 3 sezioni Orario: 8.00 - 16.00 Dronero Oltre Maira 2 sezioni Orario: 8,00 – 16,00 Per entrambi i plessi sono istituiti il servizio di anticipo alle ore 7,30 e l’uscita posticipata alle ore 17,30. Villar San Costanzo 2 sezioni Orario: 8,00 – 16,00 È istituito il servizio di anticipo alle ore 7,45 (a cura delle insegnanti). Le due sezioni di Villar San Costanzo sono situate nella frazione Morra.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI EDIFICI

Dronero Cap. Centrale: Il numero dei locali è sufficiente. La scuola dispone di 3 aule, 1 sala giochi con un angolo adibito alla lettura, 2 servizi igienici adeguati (1 per i bambini e 1 per il personale), 1 corridoio, 1 dormitorio (che durante la mattinata è usato per attività di pittura) 1 aula piccola usata il mercoledì per IRC e gli altri giorni per laboratori, 1 bidelleria. Al piano seminterrato ci sono: 1 locale mensa, servizi igienici, 1 corridoio.

Dronero Oltre Maira: Il numero dei locali è sufficiente, ma non adeguato al numero elevato di frequentanti.Piano terra: 3 aule, 1 corridoio, servizi igienici adeguati.

Seminterrato: 1 locale mensa in comunione con la scuola primaria, 1 cucina, 1 sala giochi e 1 dormitorio. La palestra è condivisa con la scuola primaria. Villar San Costanzo – Morra: si tratta di un edificio riadattato, disposto su due piani: comprende due aule, uno spazio per i giochi, un locale mensa condiviso con la scuola primaria, servizi igienici adeguati. Esiste anche uno spazio esterno attrezzato.

SCUOLA PRIMARIA

Il numero di alunni frequentanti subisce variazioni in itinere dovute a spostamenti delle famiglie solitamente per motivi lavorativi o di ritorno ai propri Paesi d’origine.

Dronero Cap. Centrale 9 classi Orario: MATTINO 8,10 – 12,10 POMERIGGIO 14,15 – 16,35 Rientri pomeridiani per tutte le classi: lunedì – mercoledì – venerdì. Tutte le classi svolgono un orario strutturato su 5 giorni. Dronero Loc.Oltre Maira 5 classi Orario: MATTINO 8,25 - 12,35 POMERIGGIO 14,50 – 16,50

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Rientro pomeridiano per tutte le classi: mercoledì. Le classi svolgono un orario strutturato su 6 giorni. Dronero Fraz. Pratavecchia Classe 1° Classi 2° e 3° - pluriclasse Classe 4° e 5°- pluriclasse Orario: MATTINO 8,25 - 12,35 POMERIGGIO 14,45 – 16,45 Rientro pomeridiano per tutte le classi: mercoledì. Tutte le classi svolgono un orario strutturato su 6 giorni. Prazzo 2 pluriclassi (I e III / II, IV e V) Orario: MATTINO 8,09 - 12,55 POMERIGGIO 14,00 – 17,10 Rientri pomeridiani per tutte le classi: lunedì Orario strutturato su 5 giorni. San Damiano Macra 2 pluriclassi (I e III / IV e V) Orario: MATTINO 8,00 - 12,45 POMERIGGIO 13,55 –17,10 Rientro pomeridiano per tutte le classi: martedì. Orario strutturato su 5 giorni. Villar San Costanzo 5 classi Orario: MATTINO 8,15 - 12,25 POMERIGGIO 14,05 –17,10 Rientri pomeridiani per tutte le classi: lunedì e mercoledì. Orario strutturato su 5 giorni.

In tutti i plessi del Comune di Dronero e nel plesso di Villar S.C. è istituito il servizio di pre – scuola dalle ore 7,30. Nel Comune di Prazzo è garantito il servizio di pre-scuola, dalle ore 7,40, a cura dei docenti del plesso. Dopo-scuola a Pratavecchia il lunedì e il giovedì e in Piazza Marconi il martedì e il giovedì.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI EDIFICI

Dronero Cap.Centrale Il numero di aule è sufficiente. Al momento l’ala est del piano rialzato, completamente ristrutturata, ospita tre sezioni . La scuola dell’infanzia usufruisce anche del seminterrato come locale mensa. La scuola primaria dispone di tutto il primo piano e dell’ala ovest del piano rialzato. Sono presenti: una biblioteca-museo, due piccole aule per il materiale di pittura ed altro materiale didattico, un’aula attrezzata per l’informatica, una palestra, un’aula per le riunioni dotata di LIM, servizi igienici adeguati. Esiste anche un cortile interno suddiviso in due zone: una per la scuola dell’infanzia e una per la primaria. È presente il collegamento a Internet wi-fi, funzionante al piano rialzato, assente al primo piano.

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Dronero Loc. Oltre Maira La scuola primaria, disposta su tre piani, comprende: sette aule, servizi igienici adeguati e un locale adibito a palestra nel seminterrato utilizzato anche dalla scuola dell’infanzia. È presente un’aula di informatica con macchine da aggiornare e in altre aule sono installate due LIM. È presente il collegamento a Internet wi-fi. Esiste uno spazio esterno recintato, usato in comune con la scuola dell’infanzia. L’ala ovest è occupata dalla scuola dell’infanzia, che ospita due sezioni, con ingresso autonomo.

Dronero Pratavecchia La scuola dispone di cinque aule, di servizi igienici adeguati, di un locale per la mensa e di uno spazio esterno di competenza comunale. È presente il collegamento a Internet wi-fi e in un’aula è installata una LIM.

Prazzo La scuola dispone di due aule, un atrio e di un più vasto locale polifunzionale. Sullo stesso piano è ospitata una scuola dell’infanzia paritaria. Gli spazi pertanto sono abbastanza angusti, ma tuttavia sufficienti per il numero di alunni iscritti. In un’aula è installata una LIM.

San Damiano Macra La scuola primaria ha un numero appena sufficiente di aule di dimensioni molto ridotte. Dispone di spazio esterno e può fruire di un locale comunale adibito a palestra. È presente il collegamento a Internet wi-fi. In un’aula è installata una LIM.

Villar San Costanzo La scuola elementare, ristrutturata nel corso del 2002, dispone di sette aule di cui una adibita a laboratorio multimediale e due attrezzate di LIM, una palestra, uno spazio adibito a biblioteca aperto anche all'esterno. È presente il collegamento a Internet wi-fi.

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RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Gli insegnanti di scuola primaria, nell’anno scolastico 2014-2015, sono: 35 di scuola comune (di cui 4 part – time) 3 di sostegno in organico di diritto + 24 ore in organico di fatto 3 di lingua inglese + 6 ore Religione cattolica 1 + 11 ore

Gli insegnanti di scuola dell’infanzia, nell’anno scolastico 2014-2015, sono: 15 di scuola comune (di cui 3 part-time) 20 ore di sostegno 1 docente di R.C. per 11 ore

14 collaboratori scolastici su tutto il Circolo (di cui 2 part – time) +18 ore 3 assistenti amministrativi 1 DSGA

Inoltre, altre risorse umane disponibili sono: *Ore suppletive degli insegnanti che danno la loro disponibilità *Flessibilità del personale interno, docente e ATA *Personale esterno (assistenti alle autonomie, volontari o animatori di specifici progetti, entro la disponibilità di fondi).

RISORSE MATERIALI

Sussidi Il nostro Circolo è dotato di diversi sussidi didattici quali lavagne luminose, episcopio, videoproiettori, registratori, macchine fotografiche, Polaroid, videocamere, due laboratori informatici, nove LIM, computer portatili per le esigenze delle classi e per integrare le postazioni dei plessi sprovviste di laboratorio, stampanti, scanner, collegamenti internet, televisori, videoregistratori. Tali sussidi, seppur in quantità e qualità non sufficienti alle esigenze didattiche, permettono di accostarsi alla tecnologia e utilizzare risorse preziose per la realizzazione delle diverse attività.

RISORSE ECONOMICHE

*Le risorse economiche del Circolo, oltre a quelle derivanti da fondi ministeriali, scaturiscono dai fondi erogati dal Comune capofila di Dronero ai sensi della legge regionale 49/85 e dal B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano). *La numerosità dei plessi, sul versante della gestione delle risorse, comporta una frammentazione ed una pluralità di progetti, che nascono dalle diverse fisionomie dei plessi e dalle diverse tipologie dei bisogni, si è cercato tuttavia di ricondurre le attività proposte ad un progetto di Istituto, favorendo le attività che prevedono lo scambio di esperienze o un coinvolgimento dei vari plessi.

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RISORSE EXTRASCOLASTICHE – RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Società sportive Biblioteche: collaborazione per visite, progetti di animazione alla lettura in collaborazione con l’assessorato alla cultura di Dronero Museo Mallè: visite e collaborazione a progetti Fondazioni bancarie: finanziamenti per progetti su temi che interessano tutto il territorio- formazione Oratori parrocchiali: collaborazione per il progetto “orti in condotta” a Dronero e altre attività Riserva naturale dei “Ciciu”: collaborazione didattica per lo studio dell’ambiente, visite guidate ASL: consulenza per l’handicap, protocollo di intesa per la somministrazione di farmaci in orario scolastico Consorzio socio – assistenziale Valli Grana e Maira: collaborazione sistematica sui casi a rischio Associazioni di volontariato: Raffaela Rinaudo Voci del Mondo Amici Oltre i confini Associazione Familiae Chaliar Cooperative sociali: sostegno alle famiglie, (mensa, materiale didattico, sostegno a scuola), alfabetizzazione stranieri (adulti, in particolare le mamme degli alunni), collaborazione per inserimento stranieri, attività di recupero per alunni in difficoltà, proposte di attività gratuite propedeutiche al benessere (yoga, coro), attività culturali e estive per i bambini, partecipazione a bandi europei per l’integrazione di stranieri Comune di Dronero: servizio mensa, doposcuola, trasporti, offerta di sala Giolitti e teatro civico. Comune di Villar San Costanzo: servizio mensa, trasporto, offerta sala polivalente Comune di Prazzo: servizio mensa, trasporto, offerta sala polivalente Comune di San Damiano Macra: servizio mensa, trasporto, palestra Centro migranti di Cooperativa L’Arca: collaborazioni volte all’integrazione e al rispetto della diversità con percorsi educativi, consulenze, mediatori culturali

CRITERI PER IL RACCORDO FRA L’ISTITUZIONE SCOLASTICA E GLI ENTI LOCALI TERRITORIALI

I rapporti fra l’istituzione scolastica e gli Enti locali territoriali sono improntati sulla collaborazione per quanto riguarda:

* Promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori dell’orario di lezione. * Promuovere un impiego delle risorse umane il più possibile integrato: funzioni miste e personale assistente alunni diversamente abili, ampliamento del tempo scuola

* Realizzare un impiego efficace delle risorse finanziarie che gli EE.LL. mettono a disposizione delle scuole. Criterî di raccordo e collaborazione con organismi associativi che operano sul territorio:

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* Mettere a disposizione degli alunni ampie possibilità di proposte educative che siano COERENTI CON IL POF

* Valorizzare l’opera di volontariato

* Costruire una scuola che propone al territorio e si avvale di collaborazioni esterne, ma NON subisce il “mercato educativo”

* Avviarsi gradualmente all’implementazione del bilancio sociale come forma di rendicontazione alla società di quanto avviene nella Scuola.

SERVIZÎ E GESTIONE DELL’UNITÀ SCOLASTICA

Il servizio di trasporto, particolarmente importante in un territorio molto articolato, funziona in tutti i Comuni. La mensa è stata attivata in tutti i plessi della scuola primaria e in tutte le sezioni della scuola dell’infanzia. Il servizio mensa è considerato un momento educativo molto importante nell’ottica dell’educazione alimentare e dell’autonomia. Infatti permette al bambino e alla famiglia di conoscere la composizione nutritiva dei cibi e di individuare diete adeguate alle esigenze fisiche ed al calcolo del proprio dispendio energetico. Stimola l’acquisizione di comportamenti corretti a tavola e può anche valorizzare la tradizione della cucina locale. Per questo motivo la scuola si è adoperata per sollecitare l’attivazione del servizio nei vari plessi. L’assistenza mensa nella scuola dell’infanzia viene effettuata dagli insegnanti nel normale orario di lavoro; per quanto riguarda la scuola primaria l’assistenza mensa è affidata a personale educativo fornito dal Comune. Il servizio di anticipo (pre-scuola) nelle scuole primarie e dell’infanzia e il prolungamento nella scuola dell’infanzia sono svolti da personale scolastico e/o comunale in collaborazione con i Comuni di Dronero, Villar San Costanzo, San Damiano Macra e Prazzo. Il doposcuola nel plesso di Dronero cap. è svolto da personale qualificato in collaborazione con il Comune di Dronero nei giorni di martedì e giovedì.

RICEVIMENTO GENITORI

È stato elaborato un percorso di analisi dei colloqui scuola – famiglia che prevede:

1. Condivisione collegiale su modi e tempi dei colloqui. 2 Condivisione del team docente sulle modalità di comunicazione essenziale: chiarezza del linguaggio, esplicitazione delle intenzioni educative e didattiche. 3 Chiarezza degli scopi, messaggi congruenti fra docenti. 4 Gestione preparata del colloquio. 5 Atteggiamento di attenzione al destinatario. 6 Documentazione colloqui individuali e delle assemblee. 7 Possibilità di colloqui individuali extra e momenti assembleari.

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SERVIZÎ AMMINISTRATIVI

ISCRIZIONI

Le iscrizioni alla scuola primaria avvengono ora on line, nei termini previsti dalle annuali circolari ministeriali. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione per le famiglie che richiedano assistenza, avvalendosi eventualmente, laddove necessario, della presenza di membri della commissione stranieri o dei docenti di classe e sezione, Collaboratori del Dirigente scolastico eccetera.

ORARIO UFFICIO DI SEGRETERIA

Gli uffici di segreteria, compatibilmente con le dotazioni di organico, garantiscono un orario di apertura al pubblico secondo le seguenti modalità: DAL LUNEDÌ AL SABATO:

DALLE 7,50 ALLE 9,30 e DALLE 12.00 ALLE 13.00 LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ: ANCHE DALLE ORE 16,00 ALLE ORE 17,00 NEI GIORNI PREFESTIVI E NEL PERIODO DAL 1° LUGLIO AL 31 AGOSTO IL SABATO E NEL POMERIGGIO L’UFFICIO È CHIUSO AL PUBBLICO.

Il Dirigente scolastico Alberto Perassi riceve dal lunedì al venerdì su appuntamento, preferibilmente concordato attraverso la segreteria (0171 918 138).

COMUNICAZIONE PERSONALE ATA E PERSONALE DOCENTE

Il Direttore dei servizi generali amministrativi fa parte dello Staff di Direzione al fine di assicurare la più vasta comunicazione tra i docenti e il personale ATA e per garantire la copertura finanziaria dei progetti e le modalità contabili connesse.

Gli assistenti amministrativi collaborano secondo le proprie competenze alla realizzazione dei progetti della scuola.

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E AUTO-VALUTAZIONE D’ISTITUTO

Le modalità di valutazione del POF tengono conto che la scuola ha due obiettivi strettamente correlati da valutare: -l’apprendimento dell’alunno -il servizio che riesce ad erogare, l’efficacia e l’efficienza dell’insegnamento nel contesto dell’autonomia. È costituita una commissione per la valutazione degli apprendimenti che elabora ed analizza una serie di prove oggettive di controllo elaborate dagli insegnanti delle classi. Per quanto riguarda il secondo punto occorre precisare che il servizio erogato dalla scuola non si limita all’insegnamento ma si apre alle prestazioni rivolte al bambino e alla famiglia: iscrizioni, certificazioni, rapporti con la segreteria, ma, soprattutto, a quelle legate alla gestione delle relazioni, all’uso dei tempi, degli spazi e delle attrezzature (questi ultimi costituiscono dei vincoli precisi, come lo è il monte ore dei docenti legato agli organici assegnati). Il bambino è considerato fruitore ma anche co-produttore in quanto contribuisce a produrre il servizio stesso. La commissione di valutazione degli apprendimenti ha il compito di elaborare modelli di indagine valutativa e di elaborare una sintesi delle informazioni raccolte mediante l’analisi dei documenti, l’osservazione e la costruzione di grafici riassuntivi.

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PARTE PROGETTUALE

(copertina della maestra Virna Marchiò)

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LE NOSTRE SCELTE PROGETTUALI

OBIETTIVI GENERALI DEI PROGETTI

A. Necessità che il bambino apprenda ad esplorare nuovi punti di vista, nuovi modi di guardare alla realtà: intendiamo quindi la diversità come risorsa. B. Attivazione di processi mentali in cui la metacognizione è considerata nel senso ampio di processo di riflessione su se stessi. C. Attenzione al gruppo e alla dimensione affettiva con il superamento del gruppo classe per alcune attività e la costituzione di gruppi eterogenei in quanto ad età e competenze. D. Costituzione, dove possibile, di piccoli gruppi per avviamento al cooperative learning volti all’interdipendenza positiva e alla crescita di responsabilità individuale e di gruppo. E. Attenzione al territorio inteso come luogo in cui sono reperibili fonti, linguaggi, risorse organizzative, tracce e segni. F. Attenzione al singolo alunno come “memoria” del proprio essere presente sul territorio su cui proiettare aspettative e progetti di vita. G. Supporto alle famiglie culturalmente in difficoltà rispetto alle sfide della società contemporanea.

TAPPE DELLA PROGETTAZIONE

a) Identificazione, scelta e delimitazione dei problemi da affrontare b) Identificazione delle possibili cause del problema c) Elaborazione del progetto alla ricerca di soluzioni praticabili: - Definizione degli obiettivi - Descrizione dei risultati attesi - Reperimento delle risorse umane e materiali - Assunzione di responsabilità - analisi dei costi e dei benefici - Controllo in itinere/monitoraggio d) Attuazione e) Valutazione finale e rendicontazione della ricaduta su tutti gli alunni e sul territorio.

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PROGETTI CHE INTENDIAMO ATTIVARE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Le attività progettuali che intendiamo attivare durante il corrente anno scolastico sono state suddivise in macro-aree secondo l’ente di riferimento.

MIUR – USR PIEMONTE – REGIONE PIEMONTE

- Progetto stranieri. NON ANCORA USCITO IL BANDO, appena uscirà verrà presentato e sarà volto a migliorare l’inserimento e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri e delle loro famiglie, a promuovere un atteggiamento positivo, che veda lo straniero come una risorsa e non come un problema, a stabilire un modello di integrazione condiviso all’interno del Collegio dei Docenti. Il progetto sarà incentrato anche su attività che permettano di intervenire sul fenomeno dell’analfabetismo diffuso tra le madri di alunni stranieri per migliorare il livello di coinvolgimento delle famiglie, intervenendo sulla diversa visione dell’infanzia e del ruolo della scuola nelle differenti etnie. Ci serviremo di mediatori culturali per facilitare la comunicazione scuola-famiglia e per meglio inserire i bambini neo-arrivati.

- Interventi a favore delle Fasce Deboli. NON ANCORA USCITO IL BANDO, appena uscirà verrà presentato. Sarà stilato privilegiando sia l’intervento su bambini e relative famiglie sia la formazione dei docenti. In particolare, saranno richiesti finanziamenti per svolgere attività di teatralità con i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, un corso di alfabetizzazione per le mamme straniere e un corso di aggiornamento sulla comunicazione. È tuttora in atto un corso di alfabetizzazione e cultura per le mamme straniere programmato sul progetto dello scorso anno.

- Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n. 482 art. 5). Presentato con la rete composta da Direzione Didattica di Dronero, I. C. di e I. C. di (scuola capofila), il progetto si inserisce come completamento ed integrazione di altri progetti già previsti per uno studio ampio e dettagliato del nostro territorio in tutte le sue sfaccettature. A questo progetto parteciperanno diverse classi della primaria e sezioni della scuola dell’infanzia. Prevede percorsi di danza e musica, di ricerca storica e scientifica e di scoperta linguistica riguardante la lingua occitana in relazione alle altre lingue presenti oggi sul territorio.

- Classi 2.0 (MIUR-USR-Regione Piemonte) Il progetto è rivolto agli alunni della pluriclasse di Prazzo e del plesso di Villar San Costanzo. L'ipotesi progettuale è quella di affiancare e potenziare l'insegnamento frontale con la formazione e l'esperienza a distanza attraverso il collegamento virtuale fra le due realtà scolastiche, avvalendosi di particolari strumenti e tecnologie della comunicazione quali: LIM, device, visualizzatori. Grazie alle tecnologie telematiche ed informatiche, la FAD costituisce una risorsa che, oltre a limitare i disagi della distanza fisica, arricchisce la didattica tradizionale di nuovi modelli di interazione, insegnamento ed apprendimento.

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Le insegnanti dei plessi interessati hanno concordato un tema comune sul quale lavorare: “IL NOSTRO AMBIENTE” analizzato sotto i diversi aspetti. Prospettano momenti di presentazione degli elaborati predisposti con possibile cadenza quindicinale, il pomeriggio del lunedì, giorno di rientro comune alle due scuole, per permettere a tutti gli utenti del plesso di Prazzo di partecipare alle videoconferenze. In particolare intendono esplorare il territorio dal punto di vista geografico, scientifico ed antropologico. Si prevedono, inoltre, momenti comunitari inerenti le attività didattiche legate alla lingua inglese.

FONDAZIONI BANCARIE

FONDAZIONE CR Cuneo

- Il mondo a scuola, a scuola di mondo. Prosegue dall’anno scolastico 2012/2013 e propone un percorso di formazione su alcuni temi portanti, quali, per esempio, l’acquisizione di competenze progettuali rispetto alle scelte del proprio istituto in materia di integrazione degli allievi stranieri e la progettazione di interventi sulla lingua, aperti tuttavia ad un solo docente per Istituto, che dovrà trovare tempi e modi per relazionare al Collegio sulle attività svolte.

- “Fra le nuvole ma non troppo”. Per la seconda annualità la scuola aderisce a questo progetto che si pone come finalità la creazione di un ambiente di apprendimento motivante e inclusivo attraverso il cloud computing e l’utilizzo costante e consapevole degli strumenti comunicativi propri del web 2.0 attraverso l'uso di una piattaforma dedicata in ambiente sicuro e protetto. Il progetto prevede due momenti: formazione dei docenti, progettazione in rete effettuata sia in presenza che a distanza e attività fra docenti e con le classi. Il primo momento di formazione dei docenti è stata realizzata nell’anno scolastico 2013/14; la seconda di progettazione e sperimentazione sarà effettuata nel corrente anno scolastico

- Officina didattica: Il progetto si pone l’obiettivo di sostenere la qualità del sistema di istruzione provinciale con l’ampliamento di iniziative che permettono:

 La formazione degli insegnanti  L’ applicazione di quanto appreso nelle classi  L’acquisto e l’utilizzo di nuove attrezzature didattiche  FONDAZIONE CR Torino

- Progetto Diderot: L’iniziativa si articola su 19 linee progettuali, con l’obiettivo di offrire agli studenti approfondimenti di matematica, computing, educazione civica, filosofia, arte, storia, etica, salute, sviluppo sostenibile. La scuola ha aderito al progetto Diderot per diversi percorsi adatti alla scuola primaria:

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1. Rinnova...mente fra codici e numeri 2. Appuntamento con la Costituzione 3. Ascoltar cantando....la figlia del reggimento 4. Occhi aperti 5. Spunti e spuntini: alle origini del cibo 6. Alla ricerca dell’armonia

IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

- La Direzione didattica di Dronero è scuola accogliente per le tirocinanti di Scienze della formazione primaria e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.

INIZIATIVE DI COMUNI O ALTRI ENTI TERRITORIALI

- Orti in condotta. Il progetto, ormai sviluppato da 10 anni in Italia, conta 435 orti e quasi 100 condotte Slow Food coinvolte. Insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali, le istituzioni sono gli attori del progetto, costituendo la comunità dell'apprendimento per la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell'ambiente. Il Comune di Dronero ha proposto questo progetto che ha avuto come obiettivo anche il recupero degli orti comunali e ha visto le scuole del territorio impegnate insieme all’ente stesso, a privati, Slow food e altri soggetti istituzionali. Per la scuola primaria di Piazza Marconi, lo spazio orto è quello a valle del Teatro civico e la classi coinvolte saranno le quarte e le quinte. Per Pratavecchia, i bambini di tutte le classi utilizzeranno una parte del terreno nel giardino della casa parrocchiale. Il progetto coinvolgerà, quest’anno, anche gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e gli alunni della classe prima della scuola primaria per attività di continuità.

- M’illumino di meno: Giornata del Risparmio Energetico lanciata da Caterpillar, Radio 2. Il progetto è proposto alla scuola dal Comune di Dronero, per sensibilizzare sul risparmio energetico. La scuola è invitata a svolgere attività laboratoriali o comunque a menzionare il progetto nell’ambito della normale attività curricolare; è invitata inoltre ad essere presente con una rappresentanza il 13 febbraio 2015, momento centrale dell’adesione nazionale all’iniziativa in cui, in nome della sostenibilità, si spengono monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni private.

- “IN-DIVENIRE” in collaborazione con la Cooperativa L’Arca e il Centro Migranti di Cuneo con l’obiettivo di:

 promuovere il diritto allo studio degli studenti stranieri, sostenendone l’accoglienza e l’inserimento;  facilitare il dialogo e la relazione scuola-famiglia-territorio;

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 favorire il dialogo interculturale in ambito scolastico e territoriale, l’educazione alla diversità, la promozione del multilinguismo e la valorizzazione dei patrimoni culturali di origine;  sensibilizzare e aggiornare il corpo docente sui temi accoglienza e orientamento in chiave interculturale.

UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE

Al momento dell’approvazione del POF siamo in attesa dei bandi sui disabili e sugli interventi straordinari per il disagio. Appena verranno comunicati, si intende aderire.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Intendiamo sviluppare diverse attività sia nella scuola dell’infanzia sia nella scuola primaria finalizzate a migliorare la qualità complessiva dell’offerta formativa, ottimizzando l’impiego delle risorse umane e finanziarie disponibili, puntando alla flessibilità, alla collegialità, alla continuità scolastica e territoriale, alla ricerca di metodologie didattiche innovative.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Attività sportive. Proposte per misurarsi con se stessi e sviluppare comportamenti relazionali e collaborativi attraverso percorsi ludici. - gli alunni di 4 – 5 anni di tutti i plessi n. 5 lezioni di judo a pagamento - giornata dello sport : coinvolgerà gli alunni delle diverse scuole dell’infanzia - psicomotricità per gli alunni di 3 anni - corso di nuoto presso la piscina di Vengono accolti inoltre gli interventi di esperti appartenenti ad Associazioni sportive del territorio che offrono lezioni gratuite nelle scuole.

Giochiamo con l’inglese. Ha la finalità di avvicinare il bambino alla conoscenza di altre culture e di altri popoli, attraverso uno strumento linguistico diverso dalla lingua italiana. Permette al bambino di familiarizzare con la lingua straniera, curando soprattutto la funzione comunicativa. Per gli alunni dell’ultimo anno di tutte le scuole dell’infanzia del Circolo a cura di insegnanti dell’Istituto.

Feste insieme: utili a creare un ambiente sereno e di aggregazione tra genitori, insegnanti e bambini. Per gli alunni della scuola dell’infanzia di Oltre Maira, recita natalizia. In tutti i plessi sono previsti feste e momenti di aggregazione con famiglie e altri soggetti del territorio.

Biblioteca: visite alla biblioteca cittadina con i bimbi dell'ultimo anno, con attivazione del prestito per il plesso di Dronero Capoluogo, volte a sviluppare nel bambino "l'amore" per la lettura.

Uscite sul territorio. Per familiarizzare con il territorio circostante, conoscere ambienti diversi e avvicinarsi a esperienze spesso non alla portata di tutti i bambini. Coinvolge gli alunni di tutte le scuole dell’infanzia del Circolo.

Spettacoli teatrali: eventuale partecipazione a spettacoli teatrali organizzati dal Circolo con compagnie teatrali proponenti.

Sicuri per scelta: progetto di Educazione stradale per i bambini di tre anni.

Progetto computer: per i bambini di 5 anni.

Frutta a scuola. Plesso di scuola dell’infanzia di Morra. Con la collaborazione dei genitori.

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La valigia di Affy fiuta pericolo ,tutti i plessi del circolo. Il progetto affronta il tema della sicurezza di vita stimolando i piccoli a sviluppare il senso del pericolo e della responsabilità.

Formica amica si svolgerà nella scuola dell'infanzia di Oltre Maira e Morra Villar San Costanzo

SCUOLA PRIMARIA

Attività sportive Proposte per misurarsi con se stessi e sviluppare comportamenti relazionali e collaborativi attraverso percorsi ludici-motori. - Plesso di Piazza Marconi e Prataveccchia : 8/10 lezioni di nuoto a pagamento - Plesso di Oltre Maira : bocce gratuito su tutte le classi (quarta e quinta) - Giornata dello sport : tutti gli alunni dell’intero circolo ( nel mese di Maggio ) - Mini basket e judo a pagamento Vengono accolti inoltre gli interventi di esperti appartenenti ad associazioni sportive del territorio che offrono lezioni gratuite nelle scuole ( pallapugno, …)

Istruzione domiciliare: permette ad una bambina di classe seconda di proseguire gli apprendimenti rispetto alla comunicazione dei bisogni e delle emozioni; non si focalizza su discipline scolastiche ma su percorsi di comunicazione e interazione.

Attività musicali:  Partecipazione a “In coro per un sogno”, concorso canoro proposto dal comune di Busca allo scopo di divulgare sempre più l’espressione artistico/musicale tra i bambini, (Oltre Maira e San Damiano)  Organizzazione di momenti canori gestiti a classi aperte o a classi parallele per l’esecuzione di canti legati a progetti realizzati sul plesso (orti, XXV aprile……)  Attività musicali proposte dalla sezione musicale della scuola secondaria di primo grado rivolte alle classe quinte e, in alcuni casi anche alle quarte.  “Cantar Relazionando” creazione di relazioni positive nel gruppo classe attraverso la musica (Oltremaira ).

Educazione sessuale per le classi quinte. Proposto e finanziato dall’associazione Familiae, in continuità con i passati anni scolastici, prevede un percorso con il Dott. e la Sig.ra Campanella articolato in due incontri, uno per i genitori e uno per gli alunni in cui, attraverso materiale strutturato e lezione collettiva, verrà affrontato il tema dello sviluppo sessuale in tutte le sue sfaccettature. Gli alunni potranno liberamente porre domande.

Stare bene insieme. Percorsi educativi e didattici per favorire il passaggio da un senso di inadeguatezza alla percezione delle proprie potenzialità. Tra i percorsi che verranno attivati:

 Recupero mirato: prevede lo svolgimento di attività di recupero e potenziamento delle diverse discipline in particolare italiano e matematica; tali attività sono rivolte a

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bambini con difficoltà di apprendimento, bambini stranieri che necessitano di potenziare le abilità nella lingua italiana o alunni inseriti in itinere. Vengono svolte sia durante le ore di lezione degli alunni con la compresenza di due insegnanti sia in orario extrascolastico. Durante la compresenza un'insegnante può effettuare le attività anche al di fuori del gruppo classe  Attività di recupero e consolidamento, concordate con le insegnanti e svolte sia durante l’orario scolastico sia nel pomeriggio, vengono svolte inoltre da alcune insegnanti in pensione dell’associazione “Raffaela Rinaudo”.

Biblioteca:  Sono previste visite e attività con la biblioteca cittadina volte a sviluppare nel bambino "l'amore" per la lettura.  È stato avviato il prestito dei libri della biblioteca-meseo MADRASA e, compatibilmente con le risorse a disposizione, saranno attivati laboratori  “Mi piace leggere”: progetto rivolto a tutti gli alunni del plesso di San Damiano; prevede letture dell’insegnante e fruizione dei libri della biblioteca (Madrasa o biblioteca comunale)

“R come rifiuti…ma anche risorse”: progetto legato alla differenziazione dei rifiuti per prendere coscienza dell’importanza del riciclo e del risparmio. Verso fine anno verrà proposto lo spettacolo teatrale “ROCLO’ il circo degli oggetti abbandonati” relativo al tema della riduzione dei rifiuti e del riciclaggio affrontato attraverso l’utilizzo, come elementi narrativi e scenografia, di imballaggi e oggetti di uso comune diventati rifiuti.

“Legami forgiati per il bene” legato alla festa di Sant’Eligio, patrono dei fabbri. La scuola primaria aderisce al sottoprogetto “Legaminsieme” che prevede visite all’azienda FALCI, al mulino Cavanna, un incontro con una psicologa e la realizzazione di lavori relativi al tema da esporre in occasione della festa di Sant’Eligio.

Presepi: Proposta del Comune di Dronero per la realizzazione di decorazioni natalizie da esporre nel centro storico

Formicamica: progetto proposto dall’associazione Altrocanto allo scopo di sensibilizzare i bambini alla generosità e alla solidarietà

Francese: grazie a un contributo del BIM gli alunni delle classi quinti effettueranno un breve corso di lingua francese con docenti e tirocinanti dell’Alliance francaise

Dai voce al tuo sentiero: il progetto riguardante il plesso di San Damiano si pone gli obiettivi di:

 conoscere il territorio  rispettare l'ambiente e gli elementi che lo costituiscono  lavorare in continuità con la scuola dell'infanzia

Il nostro orto: il progetto riguarda il plesso di Prazzo e prevede, per il secondo anno, la realizzazione dell’orto.

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Un cavallo per amico: il progetto coinvolge la Direzione Didattica e l’Istituto Comprensivo e prevede attività di ippoterapia per un’alunna che presenta disturbi della personalità.

Feste insieme: utili a creare un ambiente sereno e di aggregazione tra genitori, insegnanti e bambini. In tutti i plessi sono previsti momenti di aggregazione con famiglie e altri soggetti del territorio.

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FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La costante crescita culturale dei professionisti della scuola è strategica per la costruzione di una scuola di alta qualità. Il Collegio dei Docenti ritiene fondamentale sostenere e promuovere la preparazione del personale alle richieste educative della società contemporanea. Il Piano annuale della formazione e dell’aggiornamento del personale docente ed ATA si propone, quindi, di:  potenziare i processi di auto-formazione  potenziare le occasioni di formazione on-line  potenziare l’adesione a progetti di formazione locale, regionale e nazionale  favorire la collaborazione dei docenti a ricerche metodologiche e didattiche promosse dall’Università e rivolte ad accrescere l’efficacia dell’azione formativa  valorizzare in senso formativo le esperienze dei docenti e del personale ATA, soprattutto nei momenti collegiali  favorire la ricerca-azione  incrementare la documentazione delle ricerche e dei prodotti didattici  acquisire servizi di consulenza e assistenza offerti da esperti esterni anche attraverso apposite convenzioni  valorizzare le risorse umane interne all’Istituto.

Pertanto, prevediamo di attivare quanto segue:  percorsi a carattere specifico: intercultura, disabilità, valutazione e filosofia  formazione informatica per il personale docente: alfabetizzazione e LIM con il progetto “Tra le nuvole ma non troppo”  collaborazione come scuola accogliente con la facoltà di Scienze della Formazione primaria presso l’Università di Torino.  Utilizzo di prodotti multimediali  Raccolta materiali da riviste specializzate  Organizzazione di attività in rete con altre scuole o con enti territoriali.  Partecipazioni individuali ad iniziative di enti formativi riconosciuti.

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GRUPPI DI LAVORO E COMMISSIONI

GRUPPO DI COLLABORAZIONE CON IL D.S.

Si tratta di un gruppo, detto anche staff, che svolge un ruolo di raccordo organizzativo tra D.S. e insegnanti. È costituito in maniera permanente dal D.S. stesso, dai Suoi Collaboratori e dai Referenti di plesso, che rappresentano la scuola primaria e la scuola dell’infanzia. Vi partecipano, in base alle esigenze, le Funzioni Strumentali, il Comitato di Valutazione, il D.S.G.A.

COMMISSIONI

Il Collegio dei docenti è articolato nelle seguenti Commissioni e gruppi di lavoro permanenti:

 Continuità  Stranieri  Gruppo H di Istituto  Arte e Musica  Classi 2.0

ALTRE COMMISSIONI O GRUPPI DI LAVORO, CON DELEGHE SPECIFICHE DEL COLLEGIO DOCENTI, POSSONO ESSERE ATTIVATI IN BASE ALLE ESIGENZE EMERSE NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO E COMPATIBILMENTE CON LE RISORSE FINANZIARIE A DISPOSIZIONE.

FUNZIONI STRUMENTALI ALLA REALIZZAZIONE DEL POF

Il Collegio dei Docenti, per l’a.s. 2014-2015, ha individuato le seguenti aree per le Funzioni Strumentali: 1)Funzione Strumentale per la Documentazione e Nuove Tecnologie. La funzione Nuove Tecnologie viene suddivisa in due sotto-aree:  classi 2.0  aggiornamento didattico del sito

2)Funzione strumentale per il tirocinio.

3)Funzione strumentale per le iniziative interculturali e l’integrazione con gli obiettivi di migliorare l’inserimento e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri e delle loro famiglie promuovendo un atteggiamento positivo , che veda lo straniero come una risorsa e non come un problema, agire sul fenomeno dell’analfabetismo diffuso tra le madri di alunni stranieri e migliorare il livello di coinvolgimento delle famiglie, intervenendo sulla diversa visione dell’infanzia e del ruolo della scuola nelle diverse etnie.

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Sono stati, infine, assegnati incarichi per la gestione della biblioteca di Istituto e di predisposizione di laboratori legati al museo MADRASA, per i progetti sportivi e per il progetto “orti in condotta”

NOTA FINALE

Tutte le attività descritte nel presente capitolo del POF sono soggette a puntuale e completa rendicontazione ed autovalutazione, utilizzando strumenti e momenti specifici che saranno definiti ed approvati dal collegio docenti.

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