COMUNE DI PROVINCIA DI FORLI’ –

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P.) NOTA DI AGGIORNAMENTO

2018/2020

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INDICE GENERALE

PREMESSA IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEGLI ENTI LOCALI (DUP) I NUOVI DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE LA COMPOSIZIONE DEL DUP

SEZIONE STRATEGICA 1. LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2. QUADRO NORMATIVO 3. ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

4.ANALISI DI CONTESTO

5. ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE

6 .EQUILIBRI DI PARTE CORRENTE E GENERALI DI BILANCIO ED EQUILIBRI DI CASSA

7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

8. INDIRIZZI E OBIETTIVI STRATEGICI

SEZIONE OPERATIVA- PARTE PRIMA 1.VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI 2. ANALISI DELLE RISORSE

3. EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE E IN CONTO CAPITALE BILANCIO PLURIENNALE 2018/2020 4.PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA 5. STRUMENTI URBANISTICI

SEZIONE OPERATIVA – PARTE SECONDA 1. OBIETTIVI OPERATIVI PER MISSIONI E PROGRAMMI 2.QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER MISSIONE 2

3. PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE E PIANO OCCUPAZIONALE 2018/2020 4. PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE 5. PROGRAMMAZIONE ACQUISTI DI BENI E SERVIZI- ARTICOLO 21, COMMA 1 D.LGS 50/2016 (importo superiore a Euro 40.000) Biennio 2018/2019.

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Il Documento unico di programmazione degli enti locali (DUP)

Il principio contabile della programmazione all. 4/1 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede un nuovo documento unico di programmazione, il DUP , in sostituzione del Piano Generale di Sviluppo e della Relazione Previsionale e Programmatica. La programmazione nelle pubbliche amministrazioni garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è diretta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse pubbliche secondo i canoni della efficacia, efficienza ed economicità. Essa inoltre rende concreto il principio della democrazia partecipativa, in quanto fornisce gli strumenti per “valutare” l’operato dell’azione amministrativa conoscendo preventivamente gli obiettivi dichiarati e, successivamente, i risultati raggiunti. In sostanza, dunque, un corretto processo di programmazione è espressione di una amministrazione moderna che intende fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative ed anche finanziarie. Già l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, scriveva nel 2003, come la programmazione rappresenti “il «contratto» che il governo politico dell’ente assume nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del sistema di bilancio stesso. L’attendibilità, la congruità e la coerenza dei bilanci è prova della affidabilità e credibilità dell’Amministrazione. Gli utilizzatori del sistema di bilancio devono disporre delle informazioni necessarie per valutare gli impegni politici assunti e le decisioni conseguenti, il loro onere e, in sede di rendiconto, il grado di mantenimento degli stessi”.

La riforma intende superare questo deficit, rafforzando il ruolo della programmazione attraverso:

a) l’anticipazione e l’autonomia del processo rispetto a quello di predisposizione del bilancio. L’art. 170 del Tuel prevede che il DUP venga approvato entro il 31 luglio dell’anno precedente a valere per l’esercizio successivo. Questo evita di ricadere nell’errore di invertire il processo di programmazione ed appiattirlo su quello della predisposizione del bilancio, come accaduto sinora. Il DUP infatti non costituisce più un allegato al bilancio – come la RPP - ma piuttosto costituisce la base di partenza per l’elaborazione delle previsioni di bilancio, da formularsi nei mesi successivi;

b)la riduzione dei documenti di programmazione, che da cinque diventano principalmente tre: il DUP, il bilancio di previsione ed il PEG.

Il successo della riforma è tuttavia strettamente correlato ad un parallelo processo di riforma della finanza locale, necessario per restituire certezza sulle risorse disponibili e garantire in questo modo efficacia ed efficienza del processo di programmazione. Senza questo presupposto fondamentale la nuova programmazione è destinata a rimanere “un sogno nel cassetto”.

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I NUOVI DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE

DOCUMENTO UNICO BILANCIO DI PIANO ESECUTIVO DI PREVISIONE DI PROGRAMMAZIONE FINANZIARIO GESTIONE/PIANO PERFORMANCE

Copre 5 anni per la Ha valenza triennale Ha valenza triennale parte strategica e Per il primo anno le Per il primo anno le 3 anni per la parte previsioni sono previsioni sono operativa anche di cassa anche di cassa

SEZIONE SEZIONE STRATEGICA OPERATIVA 5 anni 3 anni

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La composizione del DUP

Il principio contabile della programmazione all. 4/1 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede un nuovo documento unico di programmazione, il DUP , in sostituzione del Piano Generale di Sviluppo e della Relazione Previsionale e Programmatica. La programmazione nelle pubbliche amministrazioni garantisce l’attuazione del principio costituzionale del buon andamento (art. 97) in quanto è diretta ad assicurare un ottimale impiego delle risorse pubbliche secondo i canoni della efficacia, efficienza ed economicità.

Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento che coincide con quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. In particolare: - la Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato, Mission, Vision e indirizzi strategici dell’ente, in coerenza con la programmazione di Governo e con quella regionale. Tale processo è supportato da un’analisi strategica delle condizioni interne ed esterne all’ente, sia in termini attuali che prospettici, così che l’analisi degli scenari possa rilevarsi utile all’amministrazione nel compiere le scelte più urgenti e appropriate. - la Sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento di supporto al processo di previsione di indirizzi e obiettivi previsti nella Sezione Strategica. Questa infatti, contiene la programmazione operativa dell’ente, avendo a riferimento un arco temporale triennale. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. I programmi rappresentano dunque il cardine della programmazione, in quanto, costituendo la base sulla quale implementare il processo di definizione degli indirizzi e delle scelte, sulla base di questi verrà predisposto il PEG e affidati obiettivi e risorse ai responsabili dei Settori. La Sezione Operativa infine comprende la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti, il decreto 20 maggio 2015 di modifica del Dlgs 118/2011 istituisce il Dup semplificato.

Il ciclo di programmazione degli enti locali

Il ciclo di programmazione e rendicontazione disegnato dal principio all. 4/1 e dal nuovo Tuel, prevede, in particolare: a) entro il 31 luglio l’approvazione del DUP per il triennio successivo; b) entro il 15 novembre la nota di aggiornamento al DUP e l’approvazione dello schema di bilancio; c) entro il 31 dicembre l’approvazione del bilancio di previsione; d) entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio l’approvazione del PEG; e) entro il 31 luglio la salvaguardia e l’assestamento generale di bilancio; f) entro il 30 aprile l’approvazione del rendiconto della gestione.

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In merito all’applicazione della contabilità economico patrimoniale e del bilancio consolidato l’Ente, con delibera di GC. n. 37 del 16/07/2016 ha deciso di posticipare l’applicazione al 2017 la contabilità economico patrimoniale ed il bilancio consolidato.

NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2018/2020 (Dup)

Il Documento Unico di programmazione (DUP) 2018/2020 è stato approvato con delibera di Giunta comunale n. 43 del 27/07/2017 e approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 27/09/2017 con atto n. 33.

Unitamente allo schema di bilancio 2018-2020 la Giunta ha predisposto anche la nota di aggiornamento al Documento Unico di programmazione (DUP) 2018/2020.

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Si sintetizzano di seguito le integrazioni al documento:

SEZIONE STRAGETICA

2. aggiornamento quadro normativo

3. analisi delle condizioni esterne

5. analisi strategica delle condizioni interne

SEZIONE OPERATIVA - PARTE PRIMA

2. analisi delle risorse 3. equilibri della situazione corrente e in conto capitale bilancio pluriennale 2018/2020 4. prospetto verifica rispetto dei vincoli di finanza pubblica

SEZIONE OPERATIVA - PARTE SECONDA

1. obiettivi operativi per missioni e programmi 2. quadro generale degli impieghi per missione 3. programmazione del fabbisogno di personale e piano occupazionale 2018/2020 4. piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare 5. programmazione acquisiti di beni e servizi – articolo 21, comma 1 Dlgs 50/2016 (importo superiore a € 40.000) biennio 2018/2019

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

SEZIONE STRATEGICA

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PERIODO 2014-2019

1. LA SEZIONE STRATEGICA

La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo. Nella sezione strategica vengono riportate le politiche di mandato che l’ente intende sviluppare nel corso del triennio, declinate in programmi, che costituiscono la base della successiva attività di programmazione di medio/breve termine che confluisce nel Piano triennale ed annuale della performance. Il di Roncofreddo., in attuazione dell’art. 46 comma 3 del TUEL ha approvato, con deliberazione di C.C. n. 32 del 05/06/2014 il Programma di mandato per il periodo 2014/2019. Attraverso tale atto di Pianificazione, sono state definite le linee strategiche che rappresentano le politiche essenziali da cui sono derivati i programmi, progetti e singoli interventi da realizzare nel corso del mandato.

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1.LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO

Le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione n°32 del 05/06/2014 hanno delineato gli ambiti di intervento e le relative policies per il mandato amministrativo in corso, che si concluderà nel corso dell’esercizio 2019. L’azione amministrativa e gestionale sarà improntate al perseguimento delle seguenti politiche:

AMBITO POLICIES/FINALITÀ

Riorganizzazione della struttura dell’ente in termini di economicità, efficacia ed efficienza per Struttura dell’Ente garantire la semplificazione delle procedure, la trasparenza ed il miglioramento dei servizi offerti al cittadino.

Sostegno alla partecipazione attiva dei giovani alla vita della comunità, alla loro Politiche giovanili socializzazione , alla prevenzione del disagio sociale. Potenziamento dell’offerta formativa attraverso il miglioramento dei servizi connessi alle strutture scolastiche( trasporto pubblico, messa in sicurezza dei locali, connessione alla banda larga, ecc), la collaborazione con gli Istituti scolastici per l’attuazione di progetti Politiche scolastiche didattici, il supporto alla realizzazione di progetti con le associazioni del territorio per le attività di supporto scolastico.

Sostegno e promozione al sistema dell’associazionismo presente sul territorio, risorsa Associazionismo imprescindibile per garantire i servizi fondamentali alla persona.

Decentramento e Valorizzazione del ruolo fondamentale dei Consigli di Frazione quale recettore delle istanze ed partecipazione-Frazioni iniziative locali attraverso una maggiore partecipazione all’attività del Consiglio Comunale, rifunzionalizzazione e miglioramento delle sedi dei consigli di frazione e delle attività che si svolgono al loro interno.

Sviluppo sostenibile e Realizzazione di interventi per la sostenibilità ambientale e il riequilibrio territoriale, tutela del territorio e elementi fondamentali per il benessere dei cittadini, il loro senso di appartenenza alla dell’ambiente comunità, lo sviluppo economico. Attuazione degli impegni previsti nel PAES per la riduzione 11

delle emissioni di CO2 ed il risparmio energetico Realizzazione e gestione di un sistema di videosorveglianza per il controllo del territorio e Sicurezza l’attuazione di concrete misure per la sicurezza attiva e preventiva . Potenziamento della raccolta differenziata per il raggiungimento deglii obiettivi regionali, mediante Gestione dei rifiuti riorganizzazione del servizio e attività di sensibilizzazione dei cittadini Pianificazione di un servizio di intervento strutturato sul territorio formato dalle diverse Protezione civile componenti comunali (COC), da altri enti e personale del volontariato, in modo da garantire l’immediata operatività nelle emergenze e calamità naturali Sostegno alle associazioni sportive del territorio per la migliore gestione degli eventi ed impianti Sport e tempo libero sportivi. Attuazione dei programmi di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione degli spazi sportivi. Promozione dello sviluppo locale e il sostegno alle imprese insediate attraverso il potenziamento Sviluppo economico e delle attività del SUAP e la semplificazione delle pratiche burocratiche; rimozione del digitale competitività divide.

Realizzazione di tutte le azioni volte a riconoscere nel turismo un’importante risorsa economica , occupazionale e d’identità territoriale. Sostegno a tutte le iniziative sul territorio, come il turismo Turismo sportivo, il turismo enogastronomico, ecc.. che ne valorizzano le bellezze culturali e paesaggistiche. Realizzazione del welfare di comunità i cui caratteri di fondo sono: l’attenzione alla Welfare persona, la qualità e flessibilità dei servizi, la valorizzazione e messa in rete delle risorse del territorio, in particolare del volontariato, la progettazione partecipata Favorire la nascita di nuove imprenditorialità attraverso il potenziamento delle attività del SUAP e Lavoro la semplificazione delle pratiche burocratiche. Istituzione di punto informativo, anche in forma telematica, per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro sul territorio Attività di mantenimento, recupero e rifunzionalizzazione del patrimonio storico- architettonico, in particolare per quei beni che necessitano di urgenti interventi di restauro e messa in sicurezza. Sostegno e promozione di tutte le attività che compongono l’offerta culturale del Comune, Beni e attività culturali condivisa fra il settore pubblico e le associazioni culturali del territorio; individuazione delle potenzialità delle proposte culturali e di intrattenimento che ogni territorio può esprimere. Attività di implementazione del fondo librario, di rifunzionalizzazione e promozione di tutte le attività museali, da attuare attraverso finanziamenti pubblici e privati. Sostegno allo sviluppo delle imprese agricole, soprattutto quelle di minori dimensioni attraverso le seguenti azioni: sostenere la qualità dei prodotti, facilitare il risarcimento dei danni, da eventi Agricoltura, politiche calamitosi o sulle produzioni da avifauna, semplificazione del processo burocratico per la agroalimentari realizzazione di presidi necessari alle coltivazioni, miglioramento della viabilità rurale. Valorizzazione della qualità dei prodotti tipici con interventi dedicati e promozione turistica

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2. QUADRO NORMATIVO

Il pareggio di bilancio e il contenimento del debito

La legge n. 243/2012 è entrata in vigore il 1° gennaio 2016 . Il legislatore, con la legge di stabilità 2016 (la legge n. 208/2015) ha dato attuazione ai nuovi obblighi disciplinando le regole sul pareggio di competenza in sostituzione del patto di stabilità interno. La RGS, con la circolare n. 5/2016, ha chiarito che le restanti regole sul pareggio trovano applicazione a partire dai bilanci predisposti nel 2016 per gli esercizi 2017 e successivi. Nel frattempo è intervenuta la modifica ad opera della legge n. 164/2016, con la quale sono stati alleggeriti gli obiettivi connessi al pareggio di bilancio, superando il pareggio di cassa e l’equilibrio economico-finanziario. Resta pertanto confermato, a regime, l’equilibrio finale in termini di competenza inteso come saldo tra entrate finali e spese finali. Per quanto riguarda la contrazione dei mutui, viene inoltre a meno l’obbligo di raggiungere intese regionali che garantiscano l’invarianza del debito a livello territoriale.

La legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) ha introdotto per tutte le autonomie territoriali nuovi vincoli di finanzapubblica: il patto di stabilità interno (disapplicato dal 2016) è stato infatti sostituito dal pareggio di bilancio, attuativo della legge n. 243/2012, in base al quale tutti gli enti devono garantire un saldo non negativo in termini di competenza pura, tra le entrate finali e le spese finali. Viene quindi abbandonato il sistema della competenza mista (competenza per la parte corrente e cassa per la parte capitale) e favore della competenza pura, che prende in considerazione solamente accertamenti ed impegni di competenza. Per il solo anno 2016 negli aggregati rilevanti di accertamenti ed impegni viene considerato il FPV di entrata ed il FPV di spesa, fatta eccezione per le quote provenienti dal debito. Con la legge n. 164/2016 è stato modificato l’articolo 9 della legge n. 243/2012, prevedendo il solo obbligo del pareggio in termini di competenza pura tra entrate finali e spese finali e superando definitivamente l’obbligo del pareggio di cassa e dell’equilibrio economico finanziario. Il pareggio è determinato quale saldo non negativo tra entrate finali e spese finali. Per quanto riguarda la rilevanza del FPV, la norma prevede: a) per il triennio 2017-2019, che sia la legge di bilancio a stabilire l’inclusione ai fini del pareggio, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. L’accordo tra l’ANCI e il Governo sarebbe per una “quotazione” del FPV per soli 600 milioni di euro; b) dal 2020, la rilevanza del FPV finanziato da entrate finali. Non entra nel pareggio quindi il fondo finanziato da mutui e avanzo. Sotto il profilo soggettivo vengono assoggettati agli obblighi anche i comuni fino a 1.000 abitanti – sinora esclusi - e i comuni istituiti a seguito di processo di fusione, i quali beneficiavano di una esclusione per i primi cinque anni dalla nascita. Sotto il profilo oggettivo la nuova disciplina presenta indubbi aspetti migliorativi e di vantaggio per gli enti, tra i quali evidenziamo: _ un minore carico della manovra a carico degli enti locali e invarianza dell’obiettivo; _ il rilancio degli investimenti locali; _ rilancio della funzione programmatica dei documenti contabili, avvilita in passato dalle continue modifiche degli obiettivi e della normativa; _ garanzia di una gestione ordinata del bilancio, grazie alla quale viene reso più semplice e controllabile il rispetto dei vincoli; _ riduzione del grado di dipendenza dallo Stato e dalle regioni connesso alla riscossione dei trasferimenti; _ superamento del blocco dei pagamenti a favore dello smaltimento dei residui passivi di parte capitale; 13

Nella sostanza quindi ogni ente potrà finanziare spese attraverso applicazione dell’avanzo di amministrazione o ricorso al debito, limitatamente agli spazi disponibili pari a: _ spesa per rimborso quota capitale mutui (Tit. IV); _ fondo crediti di dubbia esigibilità e altri accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione _ disavanzo di amministrazione. Sono previsti meccanismi di compensazione orizzontale e verticale sia a livello nazionale che a livello regionale. _ neutralità nelle gestioni degli enti capofila e degli enti di area vasta.

Il Documento di Economia e Finanza 2018

Il Documento di economia e finanza (DEF), previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n. 39, viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno. E’ il principale strumento della programmazione economico-finanziaria in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal Governo e approvato dal Parlamento. Si compone di tre sezioni e di alcuni allegati. 1) Programma di stabilità per l’Italia 2017; 2) Analisi e tendenze della finanza pubblica 3) Programma Nazionale di riforma 2017

La “Nota di aggiornamento” viene presentata alle Camere entro il 20 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, l’11 aprile 2017, il DEF (documento di economia e finanza) 2018, il principale strumento con cui si programma l’economia e la finanza pubblica in Italia nel breve e medio termine, in stretto coordinamento con la politica europea. Il documento indica anche le coperture ad eventuali spese o le tasse di nuova introduzione utili a rientrare nel bilancio previsto. Per il 2018 si conferma una previsione di crescita dell’1,1%; per il deficit, la prospettiva è quella del 2,1% entro la fine di quest’anno. Il Governo ha deciso, inoltre, di inserire in via sperimentale un primo gruppo di indicatori di benessere equo e sostenibile nel processo di bilancio, quali:  reddito medio disponibile  indice di diseguaglianza  tasso di mancata partecipazione al lavoro  parametri relativi alle emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti

Il Documento è accompagnato da una manovrina da 3,4 miliardi. La “manovrina” definisce le politiche economiche principali dello Stato in tutti i settori chiave per la crescita in attesa della prossima Legge di Bilancio.

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Le principali novità introdotte dal DEF 2018 sono le seguenti:

Riduzione del Deficit e il conto con l’Europa: Riduzione di 0,2 punti del rapporto tra deficit e Pil, richiesta dall’Unione Europea, al fine di evitare la procedura di infrazione e il commissariamento sulle scelte di politica economica. Il deficit dovrà passare, per l’esattezza, dal 2,3 al 2,1%: per farlo è necessario stanziare 3,4 miliardi di euro.

Rinnovo dei contratti degli statali: Il Def ha infatti previsto lo stanziamento, nella prossima Legge di Bilancio, di 2,8 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del settore pubblico e l’aumento medio in busta paga di 85 euro al mese.

Rimandata la riforma del catasto e niente nuove tasse: Il rinvio della riforma viene rimandata e dalle linee generali fissate dal DEF si prevede che non vi siano nuove tasse in arrivo.

Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2018

La “Nota di aggiornamento” viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma. Il Consiglio dei Ministri, ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) 2017, cui è allegata anche la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012. La Nota, propedeutica alla legge di bilancio che è presentata al Parlamento entro il 20 ottobre, registra i più recenti effetti positivi delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal Governo negli ultimi anni e aggiorna di conseguenza le stime sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo, nonché gli obiettivi programmatici rispetto a quelli contenuti nel DEF dell’aprile scorso. In particolare: Grazie al costante confronto con gli interlocutori della Commissione europea, l’Italia oggi può, ancora una volta, adottare una manovra per il prossimo anno con caratteri espansivi e più marcati rispetto a quelli previsti nel DEF di aprile, con conseguenti vantaggi per la crescita economica, l’occupazione e la lotta alle disuguaglianze. Verranno completamente disattivate le cosiddette ‘clausole di salvaguarda’ per il 2018, evitando quindi aumenti dell’Iva e delle accise. Il prodotto interno lordo stimato in crescita dell’1,1% per l’anno in corso ad aprile, viene ora previsto in aumento dell’1,5%. Per il 2018 la crescita del PIL è stimata allo stesso livello, contro l’1% indicato nel DEF. L’indebitamento netto proseguirà il trend di miglioramento che lo ha caratterizzato negli ultimi anni. Il rapporto tra disavanzo e PIL è previsto attestarsi al 2,1% nel 2017, per scendere ancora fino all’1,6% il prossimo anno. Nel nuovo scenario programmatico, in coerenza con la Comunicazione alla Commissione europea del maggio scorso, l’aggiustamento strutturale di bilancio tra il 2017 e il 2018 viene previsto di 0,3 punti percentuali, invece che di 0,8 punti come era stato indicato nel DEF. Il percorso di riduzione del disavanzo proseguirà ad un ritmo sostenuto negli anni successivi consentendo di raggiungere il sostanziale pareggio di bilancio nel 2020.

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In particolare per gli Enti Locali:

-Risorse per Province e Città metropolitane. Viene riconosciuto un contributo alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario per l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia di scuole, strade. – Investimenti Enti locali. Per sostenere gli investimenti degli Enti locali sono previsti spazi finanziari, per gli anni 2018-2023, che consentono l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione Si riconoscono, inoltre, ai comuni contributi, per il triennio 2018-2020, per rilanciare gli investimenti in opere pubbliche. Per gli Enti locali si concretizzano pertanto maggiori spazi di spesa: per i Comuni che hanno realizzato risparmi sui propri bilanci è previsto infatti un finanziamento aggiuntivo da 200 milioni che porterebbe a 900 milioni il valore del Patto nazionale. Per gli Enti che invece non registrano invece alcun avanzo ci sarebbe un contributo diretto di circa 150 milioni per il prossimo anno. – Rimborsi ai Comuni per minor gettito. Sono assegnate risorse per l’anno 2018 in favore dei Comuni penalizzati dalla sostituzione dell’IMU sull’abitazione principale con la TASI su tutti gli immobili. – Risorse in favore delle Regioni. Sono stanziate per l’anno 2018 risorse in favore delle regioni per la riduzione del debito e per la riduzione della manovra a loro carico. Inoltre, sono previste anticipazioni di liquidità per la copertura del disavanzo sanitario 2016 della Regione Sardegna. – Rinnovo contratti Pubblico Impiego. Sono stanziate le risorse per avviare il rinnovo, dopo molti anni, dei contratti del Pubblico Impiego.

D.L 50/2017 “La manovrina” – Le novità per gli Enti Locali

Con D.L. 24.04.2017 n. 50 sono state approvate “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”. Il Decreto è stato convertito on Legge 21.06.2017 n. 96. Di seguito si riportano sinteticamente le norme di particolare interesse per gli enti locali:

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GIOCHI Riduzione degli apparecchi da divertimento :Viene prevista una riduzione del 30% del numero dei nulla osta di esercizio degli apparecchi new slot. Un decreto ne determinerà le modalità attuative DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GIUSTIZIA Vengono introdotte novità in materia di: TRIBUTARIA Reclamo e mediazione Definizione agevolata delle controversie tributarie DISPOSIZIONI SULLE ENTRATE LOCALI E SULLA Intervento in materia di imposta di soggiorno: Le novità non riguardano FINANZA COMUNALE esclusivamente lo “sblocco” dell’imposta di soggiorno, ma ridefiniscono maniera più chiara il regime fiscale cui vanno assoggettate le locazioni brevi. Riparto del Fondo di solidarietà comunale: Viene modificata ulteriormente la disciplina del Fondo di solidarietà comunale, già innovata con la Legge di bilancio 2017 (commi 448-453), con l’obiettivo di assicurare una dotazione stabile di risorse (già incluse negli stanziamenti destinarti ai Comuni) per fini di mitigazione degli effetti più accentuatamente negativi della perequazione 16 comunale. In particolare:  si prevede che la dotazione del FSC 2018 venga incrementata di 11 milioni di euro, che corrispondono al contributo non distribuito (in quanto eccedente il fabbisogno) destinato alla compensazione della perdita di gettito da macchinari cd. “imbullonati”.  si prevede invece una riduzione da 80 a 66 milioni di euro della quota, prevista dal co. 449, destinata a garantire a ciascun Comune l’equivalente del gettito Tasi abitazione principale stimato ad aliquota base, nei casi in cui il gettito effettivo 2015 risulti inferiore (Tasi sotto standard), a fronte della quantificazione effettiva in circa 66 mln. di euro del fabbisogno per il ristoro in questione. I 25 mln. di euro annui così ottenuti sono destinati, attraverso un’apposita integrazione, per gli anni 2018-2021, tra i Comuni che presentino una variazione negativa della dotazione netta del FSC per effetto dell’applicazione dei criteri perequativi, in misura proporzionale e nel limite massimo della variazione stessa, che viene considerata a valle della correzione di cui al comma 450-bis di seguito descritta. A decorrere dall’anno 2022, la predetta quota di 25 milioni di euro del FSC viene destinata all’incremento del contributo straordinario ai Comuni che danno luogo a fusione o ad incorporazione. Queste modifiche strutturali del riparto del FSC hanno effetto dal 2018, ne fornisce la copertura finanziaria all’interno del FSC, attraverso la riduzione di 11 mln. di euro delle somme destinate al ristoro “imbullonati”. Viene prevista un correttivo interno al FSC 2017 che agisce quando la variazione delle risorse assegnate a ciascun Comune, da un anno all’altro, risulta superiore o inferiore al +/- 4% delle risorse storiche considerate al netto dei tagli. Attraverso questo dispositivo viene di fatto assicurato che le penalizzazioni maggiori non superino comunque la misura del -4%. Si prevede inoltre, per l’anno 2017, l’assegnazione a favore dei Comuni più penalizzati dalla perequazione, quale correttivo statistico “esterno” del meccanismo, di 25 milioni di euro. Tali risorse aggiuntive una tantum sono ottenute con lo stesso metodo già descritto a regime (dal 2018 in poi): 14 mln. di euro dallo stanziamento di 80 milioni di euro per i Comuni con TASI “sotto standard”; 11 mln. dai residui non assegnati per compensazione del minor gettito dei fabbricati cd “imbullonati” per l’anno 2016. Acquisto immobili pubblici: La limitazione in materia di acquisto di immobili non si applica agli enti locali che acquistano immobili a valere su risorse stanziate 17

con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica o cofinanziate dall’Unione europea o dallo Stato o dalle regioni e finalizzate all’acquisto degli immobili stessi. Semplificazioni: Nel 2017, limitatamente agli enti in regola con l’approvazione del rendiconto e del pareggio di bilancio non si applicano i vincoli previsti dall’articolo 6 del dl 78/2010 in materia di spese per studi ed incarichi di consulenza (comma 7); per relazioni pubbliche, convegni, pubblicità e di rappresentanza (mentre restano validi i limiti di spesa per le mostre, comma 8); per sponsorizzazioni (comma 9); per attività di formazione (comma 13). Disposizione in materia di rendiconti 2016: Per il solo 2017 viene prorogato il termine di approvazione. Disposizioni in materia di fusioni di comuni: Viene incrementa di un milione di euro, per ciascuno degli anni 2017 e 2018, il contributo straordinario a favore dei comuni risultanti dalle fusioni di cui all’articolo 15, comma 3, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o dalle fusioni per incorporazione di cui all’articolo 1, comma 130, della legge7 aprile 2014, n. 56. Vengono dettate nuove regole, in caso di fusioni, per assunzioni e tariffe dei tributi. Impiego dell’avanzo destinato a investimenti degli enti locali per estinzione anticipata di prestiti: Nelle operazioni di estinzione anticipata di prestiti, qualora l’ente non disponga di una quota sufficiente di avanzo libero, nel caso abbia somme accantonate per una quota pari al 100 per cento del fondo crediti di dubbia esigibilità, può ricorrere all’utilizzo di quote dell’avanzo destinato a investimenti, solo a condizione che garantisca, comunque, un pari livello di investimenti aggiuntivi. Misure urgenti in tema di riscossione viene estesa la possibilità di effettuare la riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali da parte del nuovo soggetto AdeR (Agenzia delle Entrate- Riscossione, che subentrerà.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DISSESTO E Vengono introdotte le seguenti modifiche: PREDISSESTO Termine per l’invio delle certificazioni relative agli obiettivi di saldo finanziario da parte degli enti locali in dissesto Procedura di riequilibrio finanziario e di dissesto e piano di rientro

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI Assunzioni stagionali I comuni possono finanziare le assunzioni di personale INCOMPATIBILITA’ E INCONFERIBILITA’ stagionale mediante contratti di sponsorizzazione o accordi di collaborazione con 18

soggetti privati, laddove dette assunzioni siano finalizzate all’erogazione di servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari, di servizi pubblici non essenziali o prestazioni verso terzi paganti. TURN OVER nei comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, per gli anni 2017 e 2018. Per i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 3.000 abitanti che rilevano nell’anno precedente una spesa per il personale inferiore al 24 per cento della media delle entrate correnti registrate nei conti consuntivi dell’ultimo triennio, la predetta percentuale è innalzata al 100 per cento». Misure premiali per il corretto impiego della spesa Nel 2018, i comuni che rispettano il saldo di bilancio, lasciando spazi finanziari inutilizzati inferiori all'1% degli accertamenti delle entrate finali dell'esercizio nel quale è rispettato il medesimo saldo, beneficiano di un’estensione della capacità assunzionale pari al 90% della spesa per il personale cessato. Servizi per conto terzi del personale di PM Si prevede che decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio dell'ente, sono poste integralmente a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell'evento e le ore di servizio aggiuntivo effettuate dal personale di polizia locale in occasione dei medesimi eventi non sono considerate ai fini del calcolo degli straordinari. Le modalità di utilizzo di tali risorse sono definite in sede di contrattazione integrativa. Assunzioni nelle Unioni di Comuni si prevede ora che i comuni possano cedere, anche parzialmente, le proprie capacità assunzionali all'Unione di comuni di cui fanno parte. Inoltre vengono semplificate notevolmente le procedure di mobilità volontaria all’interno delle gestioni associate, prevedendo che il passaggio diretto di personale tra l'unione e i comuni ad essa aderenti, nonché tra i comuni medesimi avviene senza necessità di pubblicare un bando di mobilità aperto. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI Incompatibilità e inconferibilità degli amministratori locali : Possono INCOMPATIBILITA’ E INCONFERIBILITA’ essere conferiti gli incarichi aventi ad oggetto prestazioni professionali, conferiti a titolari di cariche elettive di Regioni ed enti locali da parte delle citate pubbliche amministrazioni, purché la pubblica amministrazione conferente operi in ambito territoriale diverso da quello dell’ente presso il quale l’interessato al conferimento dell’incarico riveste la carica elettiva. Rientrano invece tra gli incarichi di cui al primo periodo quelli conferiti dal comune presso il quale il professionista è titolare di carica elettiva o da enti pubblici a carattere associativo, consortile o convenzionale, volontario o obbligatorio, di cui faccia parte il comune stesso. 19

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CULTURA Spese per mostre: Al fine di favorire lo svolgimento delle funzioni di promozione del territorio, dello sviluppo economico e della cultura in ambito locale, i vincoli di contenimento della spesa pubblica di cui all’articolo 6, commi 8 e 11, del decreto- legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, non si applicano alle spese per la realizzazione di mostre effettuate da regioni ed enti locali o da istituti e luoghi della cultura di loro appartenenza.

Di particolare interesse alcune disposizioni introdotte dal D.L. 50/2017, convertito in Legge 96/2017, relative alle limitazioni di spesa previste dall’articolo 6, commi 7/8/9/13 del D.L. 78/2010, convertito nella L. 122/2020 e dalle disposizioni cosiddette “taglia carta”.

L’articolo 21 del D.L. 50/2017 stabilisce la cessazione dei vincoli in materia di incarichi di consulenza, studio, ricerca, formazione del personale, sponsorizzazioni, spese per relazioni pubbliche, mostre, convegni, pubblicità e rappresentanza, l’anno 2017, a favore dei Comuni che abbiano rispettato il pareggio di bilancio 2016 ed abbiano approvato il rendiconto di gestione 2016 entro i termini di legge (30/4/2017).

A decorrere dal 2018 le norma di favore si applica a tutti i Comuni che approvano il bilancio entro il 31 dicembre dell’anno predente a quello di riferimento e che dimostrino di aver rispettato il saldo fra entrate e spese finali (pareggio di bilancio). Il comma 5 quater dell’articolo 22 del D.L. 50/2017 conv. in Legge 96/2017, stabilisce che i comuni e le società da essi partecipate, possano superare (a prescindere dai vincoli del rispetto dei termini di approvazione dei documenti di bilancio) il tetto del 20% della spesa sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009 per le mostre e ciò al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni di promozione del territorio, sviluppo economico e della cultura in ambito locale Permangono invece i limiti in materi di :

-spese per autovetture, la cui spesa non può essere superiore al 30% della spesa sostenuta nel 2011 (acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture nonché acquisto di buoni taxi). Sono escluse dal limite le spese per servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ed i servizi sociali e sanitari svolti per garantire livelli essenziali di assistenza; spese per acquisto di mobili ed arredi i cui limiti sono di nuovo operanti dal 2017, ai sensi dell’articolo 1, comma 1414 della L. 228/2012, che ha imposto il limite di spesa pari al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011. Sono escluse dal limite le spese per arredi scolastici e servizi all’infanzia e quelle relativi ad acquisti funzionali alla riduzione di oneri connessi alla conduzione degli immobili.

-spese per acquisto di immobili: permane il divieto di acquisto di immobili da parte degli enti locali con esclusione dei casi in cui sia comprovata l’indispensabilità ed in dilazionabilità, come previsto dall’articolo 12, co. 1 del D.L. 98/2011, convertito in L. 111/2011. Il D.L. 50/2017 ha stabilito che non si applica l’obbligo di dichiarare l’indispensabilità ed in dilazionabilità dell’acquisto del bene, per immobili acquisito con risorse del CIPE o cofinanziati dalla UE, ovvero dallo Stato o dalle Regioni. In tali casi non occorre neppure l’acquisizione dell’attestazione di congruità del prezzo da parte del Demanio.

D.L n. 148 del 16/10/2017 collegato alla Legge di Bilancio 20

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge n. 148/2017 che introduce disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Tra le misure principali, si segnalano le seguenti: Neutralizzazione aumento Iva - Si reperiscono ulteriore risorse per evitare l’aumento delle aliquote Iva previsto nel 2018, che sarà completamente neutralizzato con le misure che saranno adottate con la legge di bilancio. Estensione della definizione agevolata dei carichi fiscali e contributivi - La misura, conosciuta come ‘rottamazione delle cartelle’, amplia la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con il DL 193/2016, di mettersi in regola e accedere alle agevolazioni previste per il pagamento del debito tributario o contributivo affidato all’agente della riscossione (si versano le cifre del tributo e gli interessi legali senza sanzioni ed interessi di mora). In particolare: viene consentito al debitore di effettuare entro il 30 novembre 2017 il pagamento delle rate della definizione agevolata dei carichi scadute a luglio e a settembre 2017. In questo modo i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non avevano potuto effettuare i versamenti vengono riammessi alla ‘rottamazione’ senza ulteriore addebito; viene data la possibilità di accedere alla definizione agevolata dei carichi ai debitori che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31/12/2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016. Tale facoltà può essere esercitata presentando istanza all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017. I contribuenti interessati dovranno versare entro il 31 maggio 2018 le rate non corrisposte dei piani di dilazione. In caso di mancato versamento l’istanza è improcedibile; si amplia il raggio d’azione della definizione agevolata che potrà essere applicata anche ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017 (la precedente ‘rottamazione’ comprendeva i carichi fino al 31 dicembre 2016). Il contribuente dovrà presentare domanda entro il 15 maggio 2018 e il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di pari importo nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.

Estensione dello split payment a tutte le società controllate dalla P.A. – Il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’Iva sull’acquisto di beni e servizi, strumento efficace per contrastare l’evasione fiscale e attualmente previsto per tutte le amministrazioni dello Stato, gli enti territoriali, le università, le aziende sanitarie e le società controllate dallo Stato, viene ulteriormente esteso. Vi rientrano gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche, le società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica e quelle partecipate per una quota non inferiore al 70% da qualsiasi amministrazione pubblica o società assoggettata allo split payment. Investimenti pubblicitari – Le imprese e i lavoratori autonomi possono fruire anche per gli investimenti sostenuti nella seconda metà del 2017 del credito di imposta previsto per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, e sulle radio e tv locali. Il credito di imposta è pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, e aumenta al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative. Alitalia – E’ esteso sino al 30 aprile 2018 il termine per l’espletamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia e delle altre società del medesimo gruppo in amministrazione straordinaria, che sono in corso di svolgimento. Il prestito statale oneroso, già disposto in favore di Alitalia, è conseguentemente integrato per il tempo (fino al 30 settembre 2018) e nella misura necessaria (300 milioni di euro) a garantire la continuità del servizio di trasporto aereo sino all’effettivo trasferimento dei complessi aziendali. La misura si è resa necessaria anche in ragione dell’evoluzione del contesto di mercato nell’ambito del quale sono in corso di svolgimento le predette procedure. Disposizioni anti-scorrerie - Per migliorare il grado di trasparenza e salvaguardare il corretto funzionamento del mercato, accrescendo il livello di informazione degli stakeholder nelle operazioni di acquisizione societaria, si è esteso il contenuto degli obblighi di comunicazione che gravano sui soggetti che acquisiscono partecipazioni rilevanti in una società quotata, imponendo agli stessi di chiarire le finalità perseguite con l’operazione. 21

Revisione della disciplina della Golden Power – E’ stata modificata e integrata la disciplina dei poteri speciali al fine da un lato, di colmare talune lacune evidenziate in sede di applicazione della normativa, dall’altro di potenziare gli strumenti di garanzia anche nell’alveo della tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. In questa prospettiva si è provveduto ad estendere, con esclusivo riferimento alle ipotesi di operazioni poste in essere da soggetti esterni all’UE, l’ambito di applicazione dei poteri speciali nel quadro della garanzia della sicurezza ed ordine pubblico. In particolare, con appositi regolamenti, saranno individuati ai fini della verifica in ordine alla sussistenza di un pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, i settori ad alta intensità tecnologica oggetto della nuova disciplina, quali, ad esempio, le infrastrutture critiche o sensibili, tra cui immagazzinamento e gestione dati e le tecnologie critiche, compresa l'intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, le tecnologie con potenziali applicazioni a doppio uso, la sicurezza in rete, la tecnologia spaziale o nucleare, ecc.. Inoltre, è stata inserita una specifica ipotesi sanzionatoria per il caso di mancata notifica nei casi in cui la stessa è obbligatoria, ipotesi che risultava, a legislazione vigente, contemplata solo nell’ambito dei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni. Sostegno grandi imprese in crisi – Nell’ambito del fondo per la crescita sostenibile è istituito uno specifico stanziamento destinato all’erogazione di finanziamenti in favore di imprese di grande dimensione che presentano rilevanti difficoltà finanziarie ai fini della continuazione delle attività produttive e del mantenimento dei livelli occupazionali. Fondo garanzia PMI – Viene incrementata la dotazione del Fondo di 300 milioni per l’anno 2017 e di 200 milioni per il 2018. FS – E’ prevista una rimodulazione delle dote finanziaria per il contratto di programma delle Ferrovie dello Stato. Liberalizzazione in materia di diritti d’autore – E’ superato il monopolio della SIAE in materia di raccolta dei diritti d’autore, estendendo a tutti gli organismi di gestione collettiva - ossia gli enti senza fine di lucro e a base associativa - operanti sul territorio dell’UE la possibilità di operare direttamente sul mercato italiano, senza alcuna intermediazione da parte della SIAE. Missioni internazionali di pace – Sono incrementati gli stanziamenti per garantire la prosecuzione delle missioni internazionali per l’ultimo trimestre del 2017 e introdotte talune modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, concernente la partecipazione dell’Italia alle missioni, volte a semplificarne i procedimenti con particolare riferimento ai profili finanziari. Il decreto prevede, infine, il finanziamento del Fondo occupazione e di specifici obiettivi connessi all’attività di ricerca, assistenza e cura relativi al miglioramento dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ulteriori interventi per esigenze indifferibili in materia di assunzioni di personale nel comparto sicurezza, nonché disposizioni contabili per l’Associazione della Croce Rossa italiana.

LA LEGGE DI STABILITA’ 2018: SINTESI DELLE PRINCIPALI MISURE DI INTERESSE DEI COMUNI

Il disegno di legge di bilancio per il 2018, varato dal governo, ed all’esame del parlamento, quindi ancora suscettibile di modifiche, per gli Enti Locali può essere così sintetizzato: tributi congelati e maggiori risorse per gli investimenti. I punti salienti per gli Enti locali sono i seguenti: Tributi Comunali: Proroga a tutto il 2018 dell’esenzione Imu/Tasi per gli immobili inagibili ubicati nelle zone terremotate e estensione di un ulteriore anno del blocco degli aumenti dei tributi comunali, con alcune eccezioni. Il disegno di legge di bilancio 2018 contiene alcune prevedibili misure che riguardano le entrate dei comuni In base all’articolo 8, comma 3, del Dl 74/2012, le unità immobiliari ubicate nelle zone colpite dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012, se dichiarate inagibili, sono esenti da imposte patrimoniali fino alla ricostruzione e agibilità delle stesse e comunque non oltre il 31 dicembre 2014. Quest’ultimo termine è stato più volte prorogato da disposizioni di legge fino al 2017. Nel Ddl di bilancio 2018 si prevede una ulteriore proroga per l’anno prossimo.

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Il blocco dei tributi comunali ’altra disposizione annunciata riguarda l’estensione al 2018 del blocco dei tributi comunali, disposta per la prima volta per l’anno 2016. In particolare, la previsione riguarda le sole entrate tributarie, con espressa eccezione della Tari, che invece resta liberamente manovrabile. Ne consegue pertanto che può essere aumentato, ad esempio, il Cosap, nei comuni in cui sostituisce la Tosap, mentre il canone di autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari, sostitutivo dell’imposta sulla pubblicità, avendo natura tributaria, è soggetto al vincolo. Vale ricordare al riguardo che secondo le Faq delle Finanze il divieto in esame non è aggirabile, ad esempio, incrementando talune aliquote Imu e riducendone altre, al fine di mantenere un certo equilibrio nella pressione fiscale complessiva. In tale eventualità, infatti, sempre secondo le Finanze, il contribuente sarebbe legittimato a disapplicare le aliquote maggiorate e a tener conto di quelle ridotte. Rientra ugualmente nel blocco la revoca di eventuali agevolazioni adottate a livello locale. Si pensi ad esempio all’assimilazione all’abitazione principale delle case in proprietà di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero. Con riferimento alla Tari, si ricorda che dal 2018, in assenza di modifiche, perde efficacia la facoltà del Comune di derogare i limiti minimi e massimi dei coefficienti di produttività dei rifiuti (Dpr 158/1999), sino alla soglia del 50 per cento. Inoltre, sempre a decorrere dall’anno prossimo, i comuni dovrebbero tener conto dei fabbisogni standard nella elaborazione del piano economico finanziario. Un discorso a parte deve essere fatto con riferimento all’imposta di soggiorno. Ai sensi dell’articolo 4 del Dl 50/2017, «a decorrere dal 2017» i comuni possono istituire il tributo o deliberare aumenti delle relative tariffe. Ne deriva che, in assenza di una espressa e specifica disposizione contraria, l’imposta di soggiorno deve ritenersi esclusa dal blocco dei tributi. Tanto, in ragione della evidente specialità della previsione.

Incentivi alle fusioni di Comuni: Il testo della manovra presentata per il prossimo anno rafforza anche gli incentivi per la fusione di Comuni. Dal 2018 è infatti previsto, a favore dei comuni che danno luogo ad un fusione, un contributo straordinario elevato al 60 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010 (nel 2017 la percentuale è pari al 50 per cento). Inoltre, dall'anno 2018 il limite agli stanziamenti assegnati a ciascun ente sarà innalzato a tre milioni di euro, anziché gli attuali due milioni previsti per il 2017. Ciò sempre nei limiti degli stanziamenti a disposizione del ministero dell'interno per tale scopo. Le novità interessano le fusioni di Comuni realizzate a partire dal 2012. Ai fini dell'attribuzione del contributo erariale, le regioni devono inviare al Ministero dell'interno, entro e non oltre il mese successivo all'adozione del loro provvedimento, copia della legge regionale istitutiva della fusione.

Fornitori inadempienti con il fisco:La norma in vigore oggi, introdotta dall’articolo 2, comma 9 del Dl 262/2006, impone a tutte le pubbliche amministrazioni e alle società a partecipazione pubblica di verificare la posizione fiscale dei beneficiari di pagamenti per acquisti di beni e servizi per somme superiori ai 10mila euro. Nel caso in cui il creditore risulti inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a questo importo, i soggetti pubblici tenuti a effettuare l’accertamento non procedono al pagamento, segnalando la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio, per consentire l’esercizio dell’attività di riscossione. Il pagamento è sospeso fino alla concorrenza dell’ammontare del debito comunicato per un massimo di 30 giorni successivi a quello della comunicazione. Si dovrà tuttavia precedere all’erogazione delle somme eccedenti l’ammontare del debito per il quale si è verificato l’inadempimento, al lordo delle spese e degli interessi di mora dovuti. La bozza della manovra di bilancio per il 2018, modifica infatti l’articolo 48-bis, primo comma, del Dpr 602/73 e il decreto 40/2008 dell’Economia disponendo l’obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni di sospendere, per un massimo di 60 giorni (invece degli attuali 30), il pagamento di somme superiori ai 5mila euro (anziché gli attuali 10mila) nei confronti dei propri fornitori che non sono in regola con il fisco. Le finalità di recupero dei crediti erariali e contributivi sono importanti, ma va osservato tuttavia che le novità, che si applicheranno dal 1° marzo 2018, rischiano di appesantire le procedure amministrative.

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Tesoreria unica: La manovra interviene anche in tema di tesoreria unica, con la proroga di ulteriori quattro anni, fino al 31 dicembre 2021, del termine di sospensione del sistema di tesoreria mista, disciplinato dall’articolo 7 del Dlgs 279/97 e in seguito modificato dall’articolo 77-quater, comma 7, del Dl 112/2008. La tesoreria mista è rimasta in vigore fino al 24 gennaio 2012, quando l’articolo 35, commi da 8 a 13, del Dl 1/2012 ne ha sospeso l’efficacia fino al 31 dicembre 2017. Secondo questo sistema contabile, le entrate costituite da assegnazioni, contributi e quanto altro proveniente direttamente dal bilancio dello Stato devono essere versate nelle contabilità speciali infruttifere intestate agli enti presso le sezioni di tesoreria provinciale dello Stato. Tra queste entrate sono comprese quelle provenienti da operazioni di indebitamento assistite, in tutto o in parte, da interventi finanziari dello Stato, sia in conto capitale sia in conto interessi. Qualunque somma, anche a destinazione vincolata, che non provenga direttamente dal bilancio statale deve essere versata presso il conto corrente (fruttifero) di tesoreria, su cui affluiscono entrate vincolate (trasferimenti regionali, della comunità europea, mutui Cdp eccetera) e libere (entrate tributarie e patrimoniali in genere). Con il sistema di tesoreria unica, istituito con la legge 720/1984, gli enti locali devono invece accendere due contabilità, una fruttifera e una infruttifera, presso la tesoreria provinciale dello Stato, e tutte le movimentazioni finanziarie devono confluire in esse. Nella prima sono versate tutte le entrate proprie dell’ente, e dunque le entrate tributarie, le extratributarie, le somme derivanti da vendite di beni e servizi, i canoni e gli indennizzi vari e, in generale, tutti gli introiti provenienti dal settore privato. Nella contabilità speciale infruttifera confluiscono invece le assegnazioni, i contributi e quanto altro proveniente direttamente dal bilancio dello Stato nonché i mutui assistiti da contribuzione statale. Tutti i pagamenti devono essere prioritariamente addebitati sul conto fruttifero.

Limiti Indebitamento: Con la prossima legge di bilancio cessano infine i limiti “programmatici” all’indebitamento di province e comuni fissati dall’articolo 77- bis, commi 10 e 11 del Dl 112/2008, e di fatto mai attuati.

Fondo Crediti Dubbia Esigibilità: Esce dai vincoli di finanza pubblica l'intero stanziamento del fondo crediti di dubbia esigibilità, anche per la parte finanziata da avanzo di amministrazione. La novità arriva nell'articolo dedicato alla semplificazione del pareggio di bilancio inserito nella bozza della manovra di bilancio per il 2018. Il Fondo crediti di dubbia esigibilità è stanziato tra le spese di ciascun esercizio, per un ammontare determinato in considerazione delle previsioni delle entrate, della loro natura e dell'andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). Lo stanziamento del Fcde non è oggetto di impegno e genera un'economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. La normativa vigente prevede che ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica gli enti territoriali, in sede di predisposizione del bilancio di previsione, escludano dalle spese finali il Fcde destinato a confluire nel risultato di amministrazione esclusivamente per la quota finanziata con entrate proprie, mentre non possono escludere la quota finanziata dall'avanzo di amministrazione. Dal prossimo anno, invece, gli enti potranno utilizzare tutto lo stanziamento dell' Fcde, anche per la quota finanziata da avanzo di amministrazione. In base alle disposizioni contenute nell'articolo 187, comma 2 , del Tuel gli enti possono impiegare l'eventuale quota del risultato di amministrazione “svincolata”, in occasione dell'approvazione del rendiconto (sulla base della determinazione dell'ammontare definitivo del Fcde), per finanziare lo stanziamento riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilita' nel bilancio di previsione dell'esercizio successivo a quello cui il rendiconto si riferisce.

Pareggio di bilancio e spazi finanziari: Anticipo di calendario per la concessione degli spazi finanziari e maggiori incentivi ai lavori pubblici. Sono le due leve tese a favorire gli investimenti degli enti locali contenute nella bozza di legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri .

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La concessione di spazi finanziari consente di realizzare gli investimenti attraverso il ricorso all'indebitamento e all'utilizzo dei risultati di amministrazione, oltre i margini consentiti dai propri vincoli di finanza pubblica. Per gli anni 2018 e 2019 aumenta la “torta” a disposizione degli enti locali fino a complessivi 900 milioni di euro (anziché i 700 attuali), di cui 400 riservati all'edilizia scolastica (invece che 300 milioni). L'incentivo sarà previsto anche nelle annualità 2020/2023 con un fondo aggiuntivo di 700 milioni annui (modificato il comma 485 dell'articolo 1 della legge 232/2016). La richiesta di spazi dovrà essere effettuata entro il 20 gennaio 2018, mentre a regime la domanda scadrà il 20 ottobre dell'anno precedente a quello di competenza degli spazi. Gli enti locali beneficiari e l'importo degli spazi concessi per edilizia scolastica saranno individuati con un apposito Dpcm entro il 15 febbraio (a regime il termine scadrà il 15 novembre dell'anno precedente a quello di competenza). Gli altri spazi saranno invece determinati entro il 20 febbraio (a regime il 20 novembre dell'anno precedente a quello dell'esercizio di competenza). L'ordine di priorità per l'assegnazione degli spazi sarà individuato tenendo conto anche degli investimenti finanziati con avanzo di amministrazione o mediante operazioni di indebitamento la cui progettazione definitiva e/o esecutiva è finanziata dai contributi previsti all'articolo 41-bis del Dl 50/2017 per i Comuni compresi nelle zone a rischio sismico. L' ente locale è tenuto ad attestare l'utilizzo degli spazi finanziari concessi con l'invio della certificazione di verifica del rispetto dell'obiettivo di saldo di finanza pubblica. Il mancato o parziale utilizzo degli spazi comporta la perdita del beneficio nell'esercizio finanziario successivo a quello della certificazione.

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Altre Norme di interesse degli Enti Locali

Nella seconda parte del 2017 sono usciti una serie di decreti di interesse degli enti locali. Alcuni di questi hanno reso operativa in parte la Riforma Madia (Legge 124/2015), riforma che interessa vari settori della PA (dirigenza pubblica, riorganizzazione dell'amministrazione statale centrale e periferica, digitalizzazione della PA, semplificazione del procedimenti amministrativi, razionalizzazione e controllo delle società partecipate, anticorruzione e trasparenza). In particolare il D. Lgs. n. 175 del 19/08/2016 recante il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica ha disposto nuove regole a cui devono adeguarsi le società partecipate (modifiche alla governance, limite ai compensi degli amministratori ecc.) e nuovi obblighi per i Comuni relativamente all’obbligo di dismettere le società che non soddisfano specifici requisiti: nuova revisione straordinaria obbligatoria delle partecipazioni direttamente ed indirettamente detenute dalla P.A. e piani di razionalizzazione annuali da inviare alla Corte dei Conti. Altri decreti prevedono una generale riorganizzazione dei servizi pubblici locali e la riforma del pubblico impiego; si sottolinea anche il D.Lgs.97/2016 che prevede la revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza. Novità importanti interessano anche le nuove regole del Pareggio di Bilancio. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 29 agosto 2016, è stata pubblicata la legge 12 agosto 2016, n. 164, recante "Modifiche alla Legge n.243/12, in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti Locali". La legge 164/2016 prevede: - un unico obiettivo costituito dall'equilibrio fra entrate e spese finali in termini di sola competenza: - l'inclusione del fondo pluriennale vincolato nel saldo - l'introduzione di un doppio mercato, a livello regionale e nazionale, per il finanziamento delle spese in conto capitale mediante debito e avanzo di amministrazione. La legge affronta anche la questione del fondo pluriennale vincolato, ossia della copertura degli investimenti già finanziati che richiedono più anni per essere portati a compimento. Attualmente, il fpv vale ai fini del pareggio solo per il 2016, creando così disagi per le amministrazioni che hanno programmato interventi più a lungo termine; ora la legge 164/2016 invece, lo ingloba nel saldo, in modo stabile a partire dal 2020, anche se limitatamente alla quota finanziata da entrate finali (titolo 1-5 dello schema del bilancio armonizzato), mentre per il prossimo triennio 2017-2019 la legge di bilancio (comma 466) lo ingloba nel computo del saldo finale di competenza al netto della quota rinveniente da debito. L'obiettivo di saldo non negativo fra le entrate e le spese finali non considera gli stanziamenti non finanziati dall'avanzo di amministrazione del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Inoltre (comma 466) il saldo non considera la quota del fondo pluriennale vincolato di entrata che finanzia gli impegni cancellati definitivamente dopo l'approvazione del rendiconto dell'anno precedente. Questa nuova norma conferma la necessità di stabilire un collegamento fra fondo pluriennale vincolato e fonte di finanziamento Il saldo da rispettare è calcolato solo in termini di competenza. La cassa rileva comunque per le previsioni di bilancio, che devono essere formulate anche in termini di cassa per il primo esercizio, rispettando il vincolo secondo cui le previsioni di pagamenti non possono superare il fondo cassa iniziale sommato alle previsioni di riscossioni. Di recente con decreto n. 113 del 24/06/2016 intitolato “Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio” sono state apportate novità soprattutto relativamente alle spese di personale: all’articolo 16 è stata abrogata la lettera a) dell’articolo 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 eliminando 27 definitivamente l’obbligo di riduzione della spesa di personale qualora l'incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti fosse crescente negli anni.

Le gestioni associate nella legislazione regionale

Un tassello fondamentale del processo di razionalizzazione della spesa pubblica è rappresentato da disegno di riordino istituzionale. In questo contesto la legge regionale n. 21/2012 ad oggetto “Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”. Con questa legge la Regione Emilia Romagna ha inteso dare attuazione all’articolo 14, commi 27 e 28, del decreto legge n. 78/2010 (conv. in legge n. 122/2010) sull’esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali da parte dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, salvo diversa decisione della regione di appartenenza.

“La legge n. 21/2012 muove dall’idea che la massima efficienza del sistema amministrativo nel suo complesso possa raggiungersi principalmente attraverso il consolidamento del ruolo delle Unioni di comuni che sembra rappresentare l'unica strada (oltre alle fusioni), specie per i Comuni di piccole dimensioni, per superare le crescenti difficoltà, garantendo il raggiungimento di economie di scala, l'efficienza dei servizi nonché un adeguato livello di preparazione tecnica a fronte di competenze amministrative che vanno via via aumentando. La cooperazione intercomunale è rafforzata attraverso una molteplicità di strumenti, principalmente disciplinati all'art.7 del progetto di legge. In particolare, si prevede:

1) il coinvolgimento nelle gestioni associate obbligatorie sia dei Comuni di piccole dimensioni, già obbligati ai sensi della normativa statale, sia dei Comuni più grandi, inclusi anch’essi obbligatoriamente nei medesimi ambiti ottimali (tranne i comuni capoluogo). Del resto, la concreta applicazione della normativa statale, considerando il nostro specifico contesto territoriale e, in particolar modo, l'ubicazione (a macchia di leopardo) dei comuni “sotto soglia” statale, chiama necessariamente in causa anche i comuni con più di 5.000 abitanti (o 3.000 nelle zone montane) qualora si voglia effettivamente garantire la dimensione “omogenea e ottimale per area geografica”, la funzionalità e la capacità di generare economie di scala, nonché l'apporto di alta esperienza gestionale da parte dei Comuni di maggiori dimensione demografiche. (...) Il progetto di legge precisa che tutti gli obblighi di gestione associata possono essere realizzati attraverso la costituzione di sub-ambiti gestionali finalizzati ad una migliore organizzazione del servizio, qualora vi sia coincidenza tra l'ambito ottimale e il territorio dell'unione e ciò sia espressamente previsto nello statuto della stessa unione. _

2) la costituzione all’interno di ciascun ambito di una sola unione al fine di favorire, attraverso meccanismi incentivanti, la sua tendenziale coincidenza con l’ambito territoriale ritenuto ottimale ai fini della gestione obbligatoria, nonché l'individuazione di parametri demografici minimi che ciascuna Unione di Comuni è tenuta a rispettare (10.000 abitanti o 8.000 se nei territori montani); qualora nell'ambito vi siano più unioni pre-esistenti la previsione secondo cui all'interno di ciascun ambito non può che esservi una sola unione, comporta,per i comuni ivi aggregati, l'obbligo di adeguarsi alla previsione normativa, anche ricorrendo all’aggregazione delle forme associative che insistono nel medesimo ambito.

3) il rafforzamento della cooperazione funzionale di tutti i Comuni inclusi nell'ambito anche attraverso la previsione dell'obbligo di gestione delle funzioni ex- provinciali che saranno conferite ai Comuni all'esito del processo di riordino provinciale (fatta salva diversa disposizione legislativa); 4) la previsione di meccanismi che incentivano la costituzione delle unioni”.

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Unione Rubicone e Mare

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 286 del 18 marzo 2013 sono stati individuati gli ambiti territoriali ottimali per l’esercizio in forma associata delle funzioni ai sensi della LR n. 21/2012. Per la Provincia di Forlì-Cesena – distretto Rubicone Costa, l’ambito ottimale è stato individuato nell’ambito del distretto socio-sanitario, che ricomprende i seguenti 9 comuni, per una popolazione complessiva di circa 93 mila abitanti:

. . . . * . . Roncofreddo . * . * . * Comuni aderenti all’Unione dei Comuni del Rubicone

Ricordiamo che la presenza all’interno del territorio di un Unione già esistente precludeva la possibilità di istituirne una seconda, come pure di creare dei sub- ambiti per la gestione delle funzioni, il cui esercizio in forma associata doveva essere garantito mediante: a) convenzione ex art. 30 del d.Lgs. n. 267/2000 tra tutti i comuni; b) unione di comuni; c) fusione. i comuni appartenenti all’ambito devono svolgere in maniera associata: - le funzioni che saranno conferite dalla legge regionale ai Comuni, in attuazione del processo di riordino delle funzioni amministrative provinciali; - sistemi informatici e le tecnologie dell'informazione ; - almeno tre tra le seguenti sette funzioni fondamentali: 1. pianificazione urbanistica e territoriale; 2. servizi sociali; 3. polizia municipale; 4. protezione civile; 5. gestione del personale; 6. gestione dei tributi; 7. sportello unico telematico per le attività produttive (SUAP).

I comuni fino a 5.000 abitanti dovranno gestire in forma associata tutte le funzioni. Il termine è stato rinviato più volte. L’Unione dei Comuni del Rubicone è stata pertanto allargata agli altri enti del distretto e trasformata in Unione Rubicone e Mare con la sottoscrizione dello 29

Statuto in data 01/04/2014. Le funzioni conferite tramite apposite convenzioni sono: - Gestione del personale - Gestione servizi Informatici; - Gestione Servizi Sociali - Gestione programmazione Protezione Civile

Il termine per l’avvio delle gestioni associate era fissato al 1° gennaio 2014, salvo rinvio al 1° gennaio 2015 per i comuni sopra i 5.000 abitanti che ne facevano richiesta. L’Unione Rubicone e Mare ha chiesto la proroga al 01/01/2015 alla Regione. La Regione Emilia Romagna, con delibera della Giunta Regionale n. 166/2014 in data 17/02/2014 ha accolto la richiesta di proroga al 2015. Al 01/01/2015, a seguito di apposite convenzione i suddetti servizi sono stati trasferiti all’Unione Rubicone e Mare da parte di tutti i Comuni aderenti. L’Unione Rubicone e Mare gestisce anche: - Servizi Educativi e Scolastici per conto dei Comuni di Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone; - Polizia Municipale per conto di Gatteo, Savignano sul Rubicone, Borghi, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone. - Servizio di Centrale Unica di Committenza per conto di Borghi, Gambettola, Gatteo, Longiano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Sogliano al Rubicone. - Elaborazione PSC per conto di Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone.

Il riordino delle Province e l’attuazione della legge n. 56/2014

La Legge 56/2014 (“Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”), nota con il nome di “legge Delrio” ridisegna – a Costituzione invariata - il sistema di governo locale, circoscrivendo il proprio raggio di azione alle città metropolitane, alle province ed alle unioni e fusioni di comuni. Le legge infatti ha dato corpo alle prime, rivoluzionato il modo di essere delle seconde, innovato sensibilmente le terze. Essa si connette anche il disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V, Parte seconda, della Costituzione.

La Legge 56/2014 ha previsto che le Province siano configurate quali enti territoriali di area vasta, trasformandole da enti territoriali direttamente rappresentativi delle proprie comunità ad enti di secondo livello, titolari di rilevanti funzioni fondamentali. Sulla base della legge Delrio, le funzioni attualmente conferite alle Province sono sottoposte ad un complesso processo di riordino, all’esito del quale le stesse potranno essere confermate in capo alle Province, conferite a Comuni o a loro forme associative, ovvero ricondotte in capo alla Regione. La Legge Delrio ha definito il percorso di riordino delle Province attraverso il seguente iter che comprende:

 l’individuazione, mediante accordo in sede di Conferenza Unificata, delle funzioni conferite alle Province oggetto del riordino;

 la previsione con D.P.C.M., previa intesa in Conferenza unificata, dei criteri per la determinazione dei beni e delle risorse connesse all'esercizio di tali funzioni;

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 l’attuazione dell’accordo da parte delle Regioni. Fino al completamento del processo di riallocazione di funzioni da parte delle Regioni, le Province devono continuare ad esercitare le funzioni finora loro attribuite.

La Regione Emilia Romagna ha dato avvio, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 56/2014, ad una ricognizione delle funzioni, delle risorse umane, strumentali, immobiliari e mobiliari delle Province. Il personale dipendente dalle Province alla data della ricognizione (Dicembre 2014) è di 3.980 unità circa.

Contestualmente, la Regione Emilia Romagna, come previsto dall’Accordo Stato-Regioni per l’attuazione della Legge Delrio partecipa ai lavori dell’Osservatorio nazionale per l’attuazione della Legge Delrio e svolge le attività di coordinamento dell’Osservatorio regionale, appositamente costituito quale sede di concertazione tra i diversi livelli istituzionali. In tale sede la Regione opera attraverso il coinvolgimento di tutte le Direzioni generali e di tutti i rappresentanti delle Province interessate dal percorso di riordino delle funzioni amministrative ed al conseguente trasferimento del personale e delle risorse strumentali.

La Legge 208/2015 – Legge di Stabilità 2016 prevedeva che “Per le amministrazioni pubbliche interessate ai processi di mobilita' in attuazione dei commi 424 e 425 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, le ordinarie facolta' di assunzione previste dalla normativa vigente sono ripristinate nel momento in cui nel corrispondente ambito regionale e' stato ricollocato il personale interessato alla relativa mobilita'. Per le amministrazioni di cui al citato comma 424 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2014, il completamento della predetta ricollocazione nel relativo ambito regionale e' reso noto mediante comunicazione pubblicata nel portale «Mobilita.gov», a conclusione di ciascuna fase del processo disciplinato dal decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione 14 settembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2015. Per le amministrazioni di cui al comma 425 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2014 si procede mediante autorizzazione delle assunzioni secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Il Dipartimento della Funzione Pubblica, nel mese di luglio 2016 (nota p.37870 del 18/7/2016) ha comunicato che la Regione Emilia Romagna il ripristino delle facoltà di assunzione di personale, stante l’assenza di ulteriore personale dell’area vasta da ricollocare.

3. ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo

Gli enti locali sono chiamati direttamente a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di governo principalmente attraverso: a) il rispetto del pareggio di bilancio ed il contenimento del debito; b) le misure di risparmio imposte dalla spending review ed i limiti su specifiche voci di spesa; c) i limiti in materia di spese di personale; d) i limiti in materia di società partecipate.

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Il pareggio di bilancio per gli enti locali dal 2016

ENTRATE FINALI meno SPESE FINALI ≥ ZERO

SPESE CORRENTI SPESE RIMB. ENTRATE CORRENTI meno ≥ ZERO PRESTITI

Nel rispetto del principio dell’equilibrio intertemporale, l’articolo 10 prevede che le operazioni di indebitamento vengano effettuate contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell'investimento. In tali piani deve essere evidenziata l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri e le modalità di copertura degli oneri corrispondenti. Per quanto riguarda l’equilibrio territoriale, annualmente le regioni e gli enti locali stabiliscono, tramite intesa, l’equilibrio finale di cassa che intendono raggiungere e gli investimenti che intendono realizzare attraverso l’indebitamento. Ciascun ente territoriale può in ogni caso ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di previsione.

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Le spese di personale

Trattandosi di una delle maggiori voci di esborso per le finanze pubbliche.

Il D.L. 113/2016 (articolo 16) ha abrogato la lettera a) dell’articolo 1 comma 557 della L. 296/2006 superando l’obbligo di atttuare la riduzione percentuale delle spese di personale sulle spese correnti al valore medio 2011/2013.

Di seguito si riepilogano i vincoli per gli enti locali in materia di spesa di personale ed assunzioni:

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Le Spese di personale è da tempo uno degli obiettivi del Governo. Il quadro normativo pressoché consolidato, contenuto nell’articolo 1, commi 557 e seguenti, della legge n. 296/2006 e nell’articolo 9 del decreto legge n. 78/2010 (conv. in legge n. 122/2010), è stato recentemente modificato ad opera del decreto legge n. 90/2014, con il quale è stata concessa maggiore flessibilità nella copertura del turn-over, garantendo a regime (dal 2018) l’integrale sostituzione del personale cessato.

Il DL 50/2017 (convertito in legge 96 del 21.06.2017), all’art 22 comma 2 ha modificato l’art. 1 comma 228 della Legge 28.12.2015 n. 208 disponendo la di innalzare al 100% la possibilità di assunzione nei comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti, per gli anni 2017 e 2018.

La spending review

La legge n. 122 del 30/07/2010 ha imposto agli Enti Locali, a partire dall’anno 2011 una serie di riduzioni di spesa previste nei provvedimenti legislativi in materia di spending review:

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Riduzioni per spese relative a mostre, convegni, pubblicità, relazioni pubbliche, rappresentanza escluse le feste nazionali previste per legge(art. 6 comma 8 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010)

A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza consulenza non può superare il 20% di quella sostenuta nell'anno 2009. L’articolo 21 bis del D.L. 50/2017 convertito in Legge 96/2017 (c.d. manovrina) consente nell’anno 2017 ai comuni, alle unioni ed alle altre forme associative tra enti locali che hanno approvato il conto consuntivo 2016 entro lo scorso 30 aprile e che hanno rispettato i vincoli del pareggio di bilancio, di superare il tetto di cui all’articolo 6, comma 8, del DL n. 78/2010, disposizione per la quale la spesa per relazioni pubbliche, convegni, pubblicità e rappresentanza non deve essere superiore al 20% di quella sostenuta allo stesso titolo nel 2009. Il tetto del 20% permane in ogni caso per la spesa relativa a mostre.

A partire dall’anno 2018 i comuni per potere utilizzare queste deroghe devono obbligatoriamente approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre dell’anno precedente (quindi relativamente al bilancio del 2018 entro il 31 dicembre 2017) ed è inoltre necessario che essi abbiano rispettato il vincolo del pareggio di bilancio. Il comma 5 quater dell’articolo 22 del D.L. 50/2017 conv. In Legge 96/2017, stabilisce che i comuni e le società da essi partecipate, possano superare (a prescindere dai vincoli del rispetto dei termini di approvazione dei documenti di bilancio) il tetto del 20% della spesa sostenuta allo stesso titolo nell’anno 2009 per le mostre e ciò al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni di promozione del territorio, sviluppo economico e della cultura in ambito locale

Incarichi di studio, ricerca e consulenza (articolo 6, comma 7 D.L. n. 78/2010 conv. in Legge n. 122/2010, articolo 1, comma 5, del D.L. n. 101/2013 conv. in Legge n. 125/2013),

Tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato ha l’obbligo di ridurre dal 2011 la spesa annua per studi e incarichi di consulenza in misura pari all’80% di quella sostenuta nell’anno 2009. Sono comprese le spese per incarichi conferiti a pubblici dipendenti. Viene stabilito che l’affidamento di incarichi in misura superiore al limite costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale. Dal 2014 il limite non può essere superiore all'80 per cento del limite di spesa per l'anno 2013 e, dal 2015, al 75 per cento dell'anno 2014.

L’articolo 21 bis del D.L. 50/2017 convertito in Legge 96/2016 (c.d. manovrina) consente nell’anno 2017 ai comuni, alle unioni ed alle altre forme associative tra enti locali che hanno approvato il conto consuntivo 2016 entro lo scorso 30 aprile e che hanno rispettato i vincoli del pareggio di bilancio, di superare il tetto di cui all’articolo 6, comma 7, del DL n. 78/2010, norma per la quale la spesa per gli incarichi di consulenza e studio non deve essere superiore al 20% della spesa sostenuta allo stesso titolo nel 2009.

A partire dall’anno 2018 i comuni per potere utilizzare queste deroghe devono obbligatoriamente approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre dell’anno precedente (quindi relativamente al bilancio del 2018 entro il 31 dicembre 2017) ed è inoltre necessario che essi abbiano rispettato il vincolo del pareggio di bilancio. 35

Divieto sponsorizzazioni(art. 6 comma 9 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010) A decorrere dall'anno 2011 sono vietate le erogazioni di denaro, da parte delle Amministrazioni, per contratti di sponsorizzazione

Riduzione spesa per formazione.(art. 6 comma 13 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010)

A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua di formazione non può superare al 50 per cento della spesa

L’articolo 21 bis del D.L. 50/2017 convertito in Legge 96/2016 (c.d. manovrina) consente nell’anno 2017 ai comuni, alle unioni ed alle altre forme associative tra enti locali che hanno approvato il conto consuntivo 2016 entro lo scorso 30 aprile e che hanno rispettato i vincoli del pareggio di bilancio, di superare il tetto di cui all’articolo 6, comma 13, del DL n. 78/2010, norma per la quale la spesa per la formazione del personale non deve essere superiore al 50% di quanto sostenuto allo stesso titolo nel 2009; A partire dall’anno 2018 i comuni per potere utilizzare queste deroghe devono obbligatoriamente approvare il bilancio preventivo entro il 31 dicembre dell’anno precedente (quindi relativamente al bilancio del 2018 entro il 31 dicembre 2017) ed è inoltre necessario che essi abbiano rispettato il vincolo del pareggio di bilancio.

Riduzioni spese per trasporti di servizio(art. 6 comma 14 del del D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010; art. 5 comma 2 D.L. 6 luglio 2012, n. 95, art. 1 commi 143 e 144 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228; art. 1 comma 3 del D.L. 101/2013; art. 15 D.L. 24 aprile 2014, n. 66; DPCM 25 settembre 2014)

A decorrere dall’anno 2011 il legislatore ha imposto diverse riduzioni e limitazioni per le spese per l’acquisto, il noleggio, la manutenzione e l’esercizio di autovetture ed ha introdotto il censimento permanente delle autovetture. Dal 1° maggio 2014 con il D.L. 66/2014 è stata disposta un’ulteriore riduzione al 30% della spesa prevista per il 2011. Il DPCM 25 settembre 2014 ha precisato altresì che sono escluse dal censimento le auto utilizzate dal Servizio di Protezione Civile e per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete stradale comunale. Fino al 31/12/2016 era previsto ai sensi dell’art.1 comma 1 del D.L. 101/2013 il divieto di acquistare autovetture e, ai sensi dell’art. 1 comma 14 della legge 228/2012, il divieto di acquistare beni mobili e arredi nella misura superiore al 20% della medesima spesa sostenuta nel biennio 2010/2011. Con deliberazione n. 15/2011/PAR la Corte dei Conti Sezione di Controllo della Regione Emilia Romagna ha specificato che: -l’esclusione dalla limitazione della spesa relativa ai servizi istituzionali dell’ordine e della sicurezza pubblica possa estendersi anche ai servizi di polizia locale e che la limitazione deve comunque intendersi riferita alle sole “autovetture”; -la deroga sugli acquisti di cui al comma 144, esclude anche i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero i mezzi destinati all’assistenza domiciliare, al trasporto persone disabili, al trasporto sociale anziani e altri impieghi affini;

Spese per organi collegiali(Art. 6, comma 3 D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010)

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A decorrere dal 1° gennaio 2011 le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni o le altre utilità comunque denominate, corrisposti ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati ed ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo, sono automaticamente ridotte del 10 per cento rispetto agli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010.

Spese per missioni(Art. 6, comma 12 D.L. 78/2010 convertito con modifiche in L.122/2010)

A decorrere dall'anno 2011 è prevista la riduzione delle spese per missioni, anche all'estero del 50 per cento rispetto alla spesa sostenuta nell'anno 2009. Gli atti e i contratti posti in essere in violazione della suddetta disposizione costituiscono illecito disciplinare e determinano responsabilità erariale. Il limite di spesa stabilito può essere superato in casi eccezionali, previa adozione di un motivato provvedimento adottato dall'organo di vertice dell'amministrazione, da comunicare preventivamente agli organi di controllo ed agli organi di revisione dell'ente. Il limite non applica alla spesa effettuata per lo svolgimento di compiti ispettivi.

Spese per acquisto di mobili ed arredi( Art. 1, comma 1414 della L. 228/2012) Per l’acquisto di arredi il limite di spesa è pari al 20% della spesa media sostenuta negli anni 2010 e 2011. Sono escluse dal limite le spese per arredi scolastici e servizi all’infanzia e quelle relativi ad acquisti funzionali alla riduzione di oneri connessi alla conduzione degli immobili.

Spese per acquisto di immobili:(Art. 12, co. 1 del D.L. 98/2011, convertito in L. 111/2011) Permane il divieto di acquisto di immobili da parte degli enti locali con esclusione dei casi in cui sia comprovata l’indispensabilità ed in dilazionabilità. Il D.L. 50/2017 ha stabilito che non si applica l’obbligo di dichiarare l’indispensabilità ed in dilazionabilità dell’acquisto del bene, per immobili acquisito con risorse del CIPE o cofinanziati dalla UE, ovvero dallo Stato o dalle Regioni. In tali casi non occorre neppure l’acquisizione dell’attestazione di congruità del prezzo da parte del Demanio.

La Corte costituzionale con sentenza n. 139/2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera n. 26/2013 hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo e che è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell'ente. Fra le spese per studi e consulenze, non devono essere considerate le attività conferite per gli adempimenti obbligatori per legge, mancando in tale ipotesi qualsiasi facoltà discrezionale dell'amministrazione. Sono, pertanto, da escludere gli incarichi riferiti a prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi obbligatori per legge (qualora non vi siano uffici o strutture dell'ente a ciò deputati), gli incarichi di rappresentanza in giudizio per il patrocinio dell'amministrazione; gli appalti per esternalizzazione di servizi necessari a raggiungere gli scopi dell'amministrazione. Nell'analisi delle sponsorizzazioni sono da intendersi quelle spese derivanti da contratti onerosi a prestazioni corrispettive, a cui, a fronte del ritorno di immagine derivante dal sostegno economico a una manifestazione, l'ente eroga somme di denaro. Non sono tali i contributi alle associazioni. L’amministrazione in relazione ai limiti sopra esposti, ha approvato, da ultimo con deliberazione di Giunta n. 46 del 15/3/2016 un atto ricognitivo di tutti i limiti di spesa per il periodo 2016/2018 in attuazione delle disposizioni riguardanti il contenimento della spesa pubblica.

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Le società partecipate

Il quadro normativo che regola le società partecipate degli enti locali presenta da oramai parecchi anni una forte instabilità. Di fronte ad un favor legislativo registratosi a partire dagli anni ’90 sino al 2005, dal 2006 in avanti inizia un cambio di rotta, anche a causa del dilagare del fenomeno delle partecipate, spesso sinonimo di cattive gestioni, elusione dei vincoli finanziari e foriero di oneri per i bilanci degli enti locali derivanti dall’obbligo di ripianamento delle perdite. Nascono quindi una serie di disposizioni volte a limitare, o in alcuni casi a vietare l’istituzione o il mantenimento delle società partecipate, ovvero ad estendere alle partecipate stesse i vincoli previsti per gli enti soci. Il riferimento va, principalmente: _ all’articolo 18 del decreto legge n. 112/2008 in merito all’assoggettamento al patto di stabilità interno e ai limiti sul personale; _ all’articolo 14, comma 32, del decreto legge n. 78/2010 (L. n. 122/2010), che vieta ai comuni fino a 30.000 abitanti di istituire nuove società e consente il loro mantenimento solo nel caso di gestioni virtuose; _ all’articolo 1, commi 27-32 della legge n. 244/2007, che imponeva la ricognizione delle società partecipate funzionali al perseguimento dei fini istituzionali nonché all’obbligo di rideterminazione della dotazione organica in caso di esternalizzazione dei servizi.

Con la legge di stabilità del 2014 (legge n. 147/2013) si compie l'ennesimo e ormai ricorrente cambio di strategia del legislatore in ordine all'obiettivo, sempre rappresentato, di ridurre drasticamente l'universo delle partecipazioni degli enti locali, ovviamente con l'esclusione delle società emittenti strumenti finanziari quotati e le loro controllate. Il legislatore rinuncia ad intervenire attraverso l'imposizione puntuale di singoli obblighi, vincoli o divieti (difficili da monitorare in ordine all'esatto e puntuale adempimento, nonché oggetto delle pi diverse e in qualche caso fantasiose interpretazioni giuridiche da parte dei soggetti tempo per tempo obbligati, ed ancor pi difficili da sanzionare in caso di inosservanza), e compie una consistente abrogazione di norme che a vario titolo proibivano la costituzione o il mantenimento di partecipazioni in società o altri enti. La nuova strategia si realizza, con una certa coerenza anticipatrice della logica di gruppo pubblico locale e di consolidamento dei conti di bilancio, mediante l'imposizione di una diretta correlazione tra bilanci previsionali degli enti locali coinvolti e i risultati di esercizio delle società (ed enti) partecipate. A partire dall'esercizio 2015 infatti, ovvero nel Bilancio preventivo relativo a tale esercizio, si dovrà procedere ad un graduale e progressivo vincolo di somme disponibili nella parte corrente dei bilanci, nel caso in cui società (ma anche aziende speciali, ASP ed istituzioni) partecipate registrino risultati negativi. Tale accantonamento si dovrà realizzare pro-quota di partecipazione detenuta, alle perdite risultanti nel triennio precedente (l'applicazione della norma in questione viene graduata attraverso un meccanismo/algoritmo che fa riferimento a valori medi, nel merito del quale non si entra qui, ma che non è detto che favorisca le situazioni in miglioramento nel periodo). Tale disposizione non fa venir meno il divieto di ripiano delle perdite (ex DL 78/2010 art. 6, comma 19), ma tende solo a congelare una quota di risorse dell'Ente, al fine di disinnescare ogni tentativo opportunistico di spostare diseconomie al di fuori del ilancio comunale. Per le sole società in house inoltre la norma prevede, nel caso di reiterate perdite per successivi esercizi, prima una riduzione dei compensi degli amministratori e un riconoscimento di 'automatica' giusta causa per la loro revoca, ed oltre ancora un obbligo di liquidazione (con danno erariale a carico dei soci che omettano). Il quadro di parziale deregulation introdotto dalla legge di stabilità per il 2014 non è tuttavia da considerarsi definitivo. Uno degli obiettivi enunciati dal Governo è infatti quello di ridurre il numero delle società partecipate, anche in capo agli enti locali.

In questo contesto la legge di stabilità del 2015 (L. n. 190/2014) si è inserita operando una netta distinzione tra norme relative alla riorganizzazione ed alla riduzione delle partecipazioni pubbliche e misure volte specificamente alla promozione delle aggregazioni organizzative e gestionali dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. La prima categoria di disposizioni presenta prevalentemente natura di indirizzo politico attraverso un piano triennale di razionalizzazione predisposto da ciascuna amministrazione e recante un cronoprogramma attuativo ed il dettaglio dei risparmi da conseguire, da approvare entro il 31/3/2015 38

(art. 1, comma 611). L’obiettivo di tale ultimo intervento normativo è quello di conseguire la riduzione in termini numerici delle società partecipate ed il contenimento della spesa. Gli enti pubblici e quindi il Comune di Roncofreddo, sono chiamati ad adottare entro il 31 marzo 2015, un piano di razionalizzazione delle proprie società partecipate dirette e indirette da inviare poi alla Sezione regionale della Corte dei Conti.

La Corte dei Conti in diverse occasioni ha avuto modo di rappresentare la rilevante importanza da annettere al riordino della disciplina relativa alle partecipazioni azionarie delle amministrazioni pubbliche e ai servizi pubblici locali di interesse economico generale. In dette evenienze la Corte ha dichiarato di condividere la scelta politica di un intervento organico in materia di organismi partecipati, tenuto conto dell’aumento, nel corso del tempo, del numero delle società a partecipazione pubblica centrale e locale, nonché degli interventi legislativi recanti discipline speciali che hanno affiancato, sostituito ed integrato la disciplina civilistica.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 210 del 8 settembre 2016 è stato pubblicato il decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 175 recante “Testo Unico in materia di società partecipate dalla pubblica amministrazione” , in vigore dal 23 settembre 2016.

Il nuovo Decreto pone in capo agli enti locali importanti adempimenti da attuarsi secondo il seguente scadenziario:

1) Adeguamento degli statuti sociali previsto dal comma 1 dell’art. 26 “Le società a controllo pubblico già costituite all’atto dell’entrata in vigore del presente decreto adeguano i propri statuti alle disposizioni del presente decreto entro il 31 dicembre 2016”. Le modifiche, prima di essere approvate dalla Assemblea dei Soci, devono essere approvate dall’organo di governo dell’ente socio ovvero degli enti soci – naturalmente con identico testo – laddove c’è una partecipazione pluricomunale. Occorre tenere presente che il comma 2 dell’art. 11 prevede che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quindi entro il 23 marzo 2017, venga emanato un decreto ministeriale che definirà i criteri in base ai quali, in luogo dell’amministrare unico previsto di norma, si potrà nominare un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri, ovvero adottare uno dei sistemi alternativi di amministrazione e controllo previsti dal codice civile.

2) Ricognizione straordinaria delle partecipazioni da effettuare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, quindi entro il 23 marzo 2017. L’adempimento è previsto dall’art. 24 che è rubricato “Revisione straordinaria delle partecipazioni dell’Ente”. Pi che di una vera e propria revisione si tratta di una ricognizione delle partecipazioni esistenti da intendersi come aggiornamento del Piano di razionalizzazione già adottato dal Consiglio Comunale ai sensi del comma 612 dell’art. 1 della legge n. 190/2014, di competenza, dunque, del Consiglio Comunale. La relativa delibera va trasmessa al MEF e alla sezione regionale della Corte dei Conti regionale. Entro un anno dalla delibera di ricognizione, ai sensi del comma 4 dell’art. 24, vanno alienate le partecipazioni non ammesse ai sensi dell’art. 4.

3) Analisi delle partecipazioni. L’art. 20, comma 1 e 3, prevedono che entro il 31 dicembre di ogni anno gli enti locali soci debbano approvare un atto deliberativo concernente la “Analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate dall’Ente”. Qualora da tale analisi emergano casi tra quelli elencati al comma 2 dell’art. 20 che comportino la necessità di interventi di razionalizzazione (quali fusione, soppressione, messa in liquidazione, cessione, dismissione, ecc.) occorre predisporre entro il 31 dicembre il Piano di razionalizzazione, di competenza del Consiglio Comunale.

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4. Piano periodico di razionalizzazione delle società partecipate da adottarsi se dalla delibera annuale di “Analisi dell’assetto complessivo delle società partecipate dall’Ente” emergano casi di società non ammesse ai sensi del comma 2 dell’art. 20 del Decreto. Ai sensi della disposizione transitoria di cui al comma 11 dell’art. 26, alla prima razionalizzazione periodica si procede a partire dal 2018, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2017.

Il decreto Legislativo 16.06.2017 n. 100, prevede disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo 19.08.2016 n. 175, in particolare prevede che l’Ente entro il 30.09.2017, con provvedimento motivato, provveda alla ricognizione di tutte le partecipazioni detenute, direttamente o indirettamente, al 23 settembre 2016, individuando quelle che, ai sensi di quanto previsto dal Dlgs 175/2016 devono essere alienate ovvero oggetto di misure di razionalizzazione. Tale ricognizione deve essere effettuata con provvedimento motivato in cui sono illustrate le ragioni alla base della scelta dell’Amministrazione.

COMUNE DI RONCOFREDDO - PROVINCIA DI FORLI' - CESENA CONSORZI E SOCIETA' PARTECIPATE DAL COMUNE DI RONCOFREDDO

N. DENOMINAZ.CONS./SOC. % PARTEC. INDIRIZZO CAP- Comune ATR-AGENZIA PER 1 LA MOBILITA' * 0,201 Via Lombardini 2 47100 FORLI' START ROMAGNA 2 SPA 0,01366 Via A. Spinelli 140 47521 CESENA 3 HERA SPA 0,00002 Via Carlo Berti Pichat 2/4 40127 47039 SAVIGANO SUL 4 UNICA RETI SPA 0,32935 Via Rubicone dx, 1° Tratto n.RUBICONE(FC) 1960 5 ACER- AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA0,684 Via G Matteotti 44 47100 FORLI' 6 CEV- Consorzio Energia Veneto 0,09 Corso Milano 55 37138 Verona (VR) 7 Asp del rubicone 13,64 Via Manzoni 19 San Mauro Pascoli 8 Lepida Spa 0,0015 Via A.Moro 64 Bologna S.i.l. Soggetto Piano succ.Com. Montana Intermed. Locale n.13 quota valore nominale App.Centrale Soc, 9 Cons. A R.L. € 75 Via XX settembre 76 57037 Sanseplcro (AR) Piano succ. Com.Montana ai comuni di Borghi, Sogliano al Rub., 10 L'Altra Romagna Roncofreddo Viale Roma 24 11 Terme S.Agnese Spa azioni v.n. € 5,20 Piazzetta delle Terme 5 47021 12 Cesena Fiera Spa n.1 azione v.n. 517,00 Via Dismano 3845 Cesena 13 AMR Stl Consortile 0,08 Via Giordano Bruno n.160 Cesena

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*Ad avvenuta attuazione del progetto di scissione parziale di elementi patrimoniali attivi e passivi di ATR soc. cons. a r. l. a favore della società Livia Tellus Romagna Holding Spa (deliberazione C.C. 35 del 27/9/2017), la partecipazione dell’ente nella società sarà del 1,2531%.

PARTECIPAZIONE ACQUISITE PER EFFETTO DI QUANTO DISPOSTO DAL PIANO SUCCESSORIO DELLA COMUNITA’ MONTANA APPENNINO CESENATE

Premessa:

 con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 118 del 19.06.2014 (pubblicato sul BUR n. 176 del 24.06.2014) è stato approvato il “Piano Successorio della Comunità Montana Unione dei Comuni dell’Appennino Cesenate”, ai sensi dell’art. 11 della L.R. n. 21/2012 e del Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 122 del 25.6.2013, per la successione nei rapporti attivi e passivi e per il subentro delle Unioni di comuni “Valle del Savio” e “Rubicone e Mare”, o di singoli Comuni, nelle funzioni, compiti, attività di competenza della soppressa Comunità Montana dell’Appennino Cesenate;  con deliberazione G.C. 162 del 04.11.2014 ad oggetto “Attuazione Piano Successorio della C.M. Unione dei Comuni dell’Appennino Cesenate approvato con Decreto Presidente della Giunta Regionale n. 118 del 19/06/2014”, in esito agli accordi intercorsi tra le Amministrazioni interessate, è stato stabilito il riparto delle immobilizzazione finanziarie assegnate dal Piano Successorio ai Comuni di Sogliano al Rubicone, Roncofreddo e Borghi;  con deliberazione C.C. n. 6 del 31.03.2015 è stata approvata l’acquisizione delle predette partecipazioni da parte del Comune di Sogliano al Rubicone e precisamente:  Terme S. Agnese Spa – con sede in Bagno di Romagna – Via Fiorentina n. 17 – Partita Iva 00281560409 - n. 1.008 azioni – valore nominale € 5,20;  S.I.L. – soggetto intermediario locale appennino centrale s.c.a.r.l. – Via XX Settembre 46 – Sansepolcro (AR) – Partita Iva 01589770518 n. 13 quote;  relativamente alle altre partecipazioni previste nel piano successorio è stata approvata la seguente destinazione:  Lepida Spa – n. 1 azione →Comune di Roncofreddo;  Cesena Fiere Spa – n. 1 azione →Comune di Roncofreddo;  L’Altra Romagna s.c.a.r.l. →cessione gratuita della quota all’Unione Rubicone e Mare.

Con delibera di Consiglio Comunale n. 4 del 29.03.2016 è stata approvata la relazione conclusiva sul processo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie ai sensi dell’art. 1 comma 612 Legge 190/2014 come segue.

“…il Comune partecipava al capitale delle seguenti società:

• A.T.R. S.R.L. Consortile ,con una quota dello 0,201% • HERA S.P.A. con una quota de 0,0002% (HERA Spa è quotata sul mercato di borsa italiano); • LEPIDA S.P.A. con una quota dello 0,0016%; • START ROMAGNA S.P.A. con una quota dello 0,01366% • UNICA RETI S.P.A., con una quota del 0,32935%

Le partecipazioni societarie di cui sopra sono tutte oggetto del Piano 2015, ad eccezione della quota in HERA Spa essendo la stessa quotata sui mercati regolamentati.

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Per completezza, si precisa che il Comune di Roncofreddo fa parte: . dell'Unione Rubicone e Mare

Trattandosi di “forme associative” di cui al Capo V del Titolo II del D.lgs. 267/2000 (TUEL), non sono oggetto del presente Piano.

Il Comune detiene partecipa, inoltre a:  ACER- Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Forlì-Cesena- (Ente pubblico economico)  ASP del Rubicone - (Ente pubblico economico)

Enti le cui partecipazioni non sono oggetto del Piano.

Conclusioni del Piano di Razionalizzazione 2015

Il Piano prevedeva:

1. di confermare, per le ragioni specificate nel Piano stesso, la partecipazione nelle società di seguito elencate, strategiche per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente anche con riferimento all’art. 2 dello Statuto Comunale: A.T.R. Soc. Cons. a r.l. HERA S.P.A. LEPIDA S.P.A. UNICA RETI S.P.A. 2. di confermare la dismissione della Soc. START ROMAGNA S.P.A. La deliberazione di approvazione del Piano incaricava i Responsabili dei Settori interessati, anche con l’eventuale supporto di esperti, all’adozione di tutti gli atti necessari e conseguenti a dare efficacia ai contenuti del piano stesso.

Azioni svolte e stato dei procedimenti Soc. START ROMAGNA S.P.A- Con determina del Responsabile Area Finanziaria n. 244 del 18/12/2015 è stato approvato il verbale di gara (deserta) per l’alienazione delle partecipazioni azionarie detenute dal Comune di Roncofreddo nella Società Start Romagna SpA.

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Lepida SpA Il Comune di Roncofreddo, ha proceduto nel 2016 alla cessione dell’azione Lepida Spa alla società medesima (derivante dall’attuazione del Piano successorio della Comunità Montana Unione dei Comuni dell’Appennino Cesenate approvato con Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna n. 118 del 19/06/2014 così come risulta dalla delibera di C.C. n. 12 del 27/04/2015) tenuto conto della irrilevanza di detenere una azione eccedente la prima. (Valore nominale €1.000)

S.I.L. Soggetto Intermediario locale Appennino Centrale . scarl Tenuto conto della necessità di dare attuazione alle determinazioni del Consiglio Comunale relativamente alla dismissione delle suddette partecipazioni ed in assenza di comunicazioni da parte delle società interessate, i Sindaci dei Comuni di Borghi, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, hanno richiesto, con nota congiunta alle società S.I.L. s.c.a.r.l. quanto segue: 1) di dare attuazione ai contenuti del Decreto del Presidente della Giunta Regionale Emilia Romagna 19/06/2014 n. 118 di approvazione del Piano Successorio della Comunità Montana – Unione dei Comuni dell’ Appennino Cesenate, che costituisce titolo per le trascrizioni, volture catastalie ed ogni altro adempimenti derivante dalla successione, e conseguentemente di effettuare le relative trascrizioni; 2) di comunicare i dati necessari per la determinazione del valore delle azioni finalizzata alla loro cessione; 3) la preventiva autorizzazione alla vendita da partecipazione da parte del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dallo statuto societario. Il Sil attualmente è in liquidazione.

Terme S. Agnese Nel corso dell’esercizio 2015 il Comune di agno di Romagna (FC), socio di maggioranza della società “Terme Sant’Agnese”, con nota pr. 2995 del 13/03/2015 ha comunicato agli enti soci la necessità di definire un programma di dismissione concertato, finalizzato a preservare l’integrità del patrimonio sociale, evitando forme di exit che possano comprometterlo. Tenuto conto della necessità di dare attuazione alle determinazioni del Consiglio Comunale relativamente alla dismissione delle suddette partecipazioni ed in assenza di comunicazioni da parte delle società interessate, né da parte del socio di maggioranza di Terme S.Agnese Spa, in data 04.03.2015 (nota pr. 1014), i Sindaci dei Comuni di Borghi, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, hanno richiesto, con nota congiunta alle società Terme Sant’Agnese e S.I.L. quanto segue: 1) di dare attuazione ai contenuti del Decreto del Presidente della Giunta Regionale Emilia Romagna 19/06/2014 n. 118 di approvazione del Piano Successorio della Comunità Montana – Unione dei Comuni dell’ Appennino Cesenate, che costituisce titolo per le trascrizioni, volture catastali ed ogni altro adempimenti derivante dalla successione, e conseguentemente di effettuare le relative trascrizioni; 2) di comunicare i dati necessari per la determinazione del valore delle azioni finalizzata alla loro cessione; 3) la preventiva autorizzazione alla vendita da partecipazione da parte del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dallo statuto societario.(n. 1008 azioni – valore nominale € 5,20)

Con nota prot.n.7280 30/12/2016 si manifestava la volontà di procedere all’alienazione delle partecipazioni azionarie in Terme Sant Agnese e si chiedeva la dovuta autorizzazione. Con nota prot.n.12 del 02/01/2017 Terme Sant Agnese autorizzava l’ente a procedere all’alienazione. 43

L’ente con determina n. 1 del 01.02.2016, è stato approvato il bando di gara relativo alla vendita delle Azioni di Terme S.Agnese. Con determina n. 5 del 16.03.2016 è stato approvato il verbale, con il quale si prendeva atto del fatto che la gara era andata deserta. Con nota prot.n. 2544 del 16.05.2017 L’Ente ha chiesto alla partecipata, considerato l’esiguo valore della partecipazione, di poter ottenere il rimborso della quota in una unico soluzione, la società ha risposto con nota protocollata al n. 5427 del 19.10.2017 che la liquidazione della quota averrà in 20 anni.

GAL – Altra Romagna Società Consortile La partecipazione ( valore nominale € 750,00) assegnata ai Comuni di orghi , Sogliano al Rubicone e Roncofreddo, dal Piano successorio della Comunità Montana Unione dei Comuni dell’Appennino Cesenate approvato con Decreto del Presidente della Regione Emilia Romagna n. 118 del 19/06/2014 così come risulta dalla delibera di C.C. n. 12 del 27/04/2015, è stata ceduta gratuitamente all’Unione Rubicone e Mare.

Nuova Partecipazione 2017 A.M.R. SRL – Agenzia della Mobilità Romagnola. Dal 01.03.2017, l’ente in quanto socio di ATR, è socio anche della società A.M.R. Srl nata in una ottica di razionalizzazione del sistema del trasporto pubblico locale. AMR, Agenzia della Mobilità Romagnola nasce dall’aggregazione delle tre agenzie per la mobilità della Romagna, AM Rimini, AM RA Ravenna e ATR Forlì-Cesena.

L’Ente in materia di società partecipate, inoltre, ha provveduto con delibera di CC n. 34 del 27/09/2017, alla ricognizione straordinaria prevista delle società partecipate ex art. 24 del D.Lgs 175/2016, modificato dal D.Lgs 100/2017. In tale revisione l’Ente ha confermato la decisione, già assunta con i precedenti piani di razionalizzazione, di dismettere le seguenti Società:  Start Romagna spa  Terme di Santa Agnese Spa

Individuazione degli enti da considerare per la predisposizione del bilancio consolidato

In attuazione del Decreto Legislativo 23/06/2011, n. 118 recante norme in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, e del principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato (Allegato A/4 del citato decreto), al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, gli enti capogruppo predispongono due distinti elenchi concernenti:

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1) gli enti, le aziende e le società che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica, in applicazione dei principi indicati nel paragrafo 2 dell’allegato A/4, evidenziando gli enti, le aziende e le società che, a loro volta, sono a capo di un gruppo di amministrazioni pubbliche o di imprese; 2) gli enti, le aziende e le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato.

Con DM 11 agosto 2017 sono state apportate delle modifiche al principio applicato concernente il bilancio consolidato, le cui novità si applicano a partire dal 2018.

Con tale decreto vengono apportate le seguenti modifiche: 1) definizione di bilancio consolidato: “Il ilancio consolidato è un documento contabile a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del “gruppo amministrazione pubblica”, attraverso un’opportuna eliminazione dei rapporti che hanno prodotto effetti soltanto all’interno del gruppo, al fine di rappresentare le transazioni effettuate con soggetti esterni al gruppo stesso. Il bilancio consolidato è predisposto dall’ente capogruppo, che ne deve coordinare l’attività. ……. Il bilancio consolidato è quindi lo strumento informativo primario di dati patrimoniali, economici e finanziari del gruppo inteso come un'unica entità economica distinta dalle singole società e/o enti componenti il gruppo, che assolve a funzioni essenziali di informazione, sia interna che esterna, funzioni che non possono essere assolte dai bilanci separati degli enti e/o società componenti il gruppo né da una loro semplice aggregazione. In quest’ottica si deve tener conto della natura pubblica del Gruppo Amministrazione pubblica per quanto riguarda l’individuazione dell’area di consolidamento e dei criteri di valutazione ritenuti pi idonei ai fini del conseguimento dell’obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta.” …. Il bilancio consolidato supera le divisioni rappresentate dalle singole personalità giuridiche di enti, istituzioni, società ecc., che vengono di fatto assimilate a settori operativi del “gruppo amministrazione pubblica” dell’ente locale e devono: - seguendo le istruzioni della capogruppo, rispettare il presente principio; - collaborare fattivamente per la riuscita, nei risultati e nei tempi, del processo di consolidamento.

2) definizione di “gruppo amministrazione pubblica”: Costituiscono componenti del “gruppo amministrazione pubblica”: 1. gli organismi strumentali dell’amministrazione pubblica capogruppo come definiti dall’articolo 1 comma 2, lettera b) del presente decreto, in quanto trattasi delle articolazioni organizzative della capogruppo stessa e, di conseguenza, già compresi nel rendiconto consolidato della capogruppo. Rientrano all’interno di tale categoria gli organismi che sebbene dotati di una propria autonomia contabile sono privi di personalità giuridica;

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2.gli enti strumentali dell’amministrazione pubblica capogruppo, intesi come soggetti, pubblici o privati, dotati di personalità giuridica e autonomia contabile. A titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano in tale categoria le aziende speciali, gli enti autonomi, i consorzi, le fondazioni; 2.1 gli enti strumentali controllati dell’amministrazione pubblica capogruppo, come definiti dall’art. 11-ter, comma 1, costituiti dagli enti pubblici e privati e dalle aziende nei cui confronti la capogruppo: …… e) esercita un’influenza dominante in virtù di contratti o clausole statutarie, nei casi in cui la legge consente tali contratti o clausole. L’influenza dominante si manifesta attraverso clausole contrattuali che incidono significativamente sulla gestione dell’altro contraente (ad esempio l’imposizione della tariffa minima, l’obbligo di fruibilità pubblica del servizio, previsione di agevolazioni o esenzioni) f) che svolge l’attività prevalentemente nei confronti dell’ente controllante. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con enti o aziende, che svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti presuppongono l’esercizio di influenza dominante.

L’attività si definisce prevalente se l’ente controllato abbia conseguito nell’anno precedente ricavi e proventi riconducibili all’amministrazione pubblica capogruppo superiori all’80% dei ricavi complessivi. Non sono comprese nel perimetro di consolidamento gli enti e le aziende per i quali sia stata avviata una procedura concorsuale, mentre sono compresi gli enti in liquidazione.

3. le società, intese come enti organizzati in una delle forme societarie previste dal codice civile Libro V, Titolo V, Capi V, VI e VII (società di capitali), o i gruppi di tali società nelle quali l’amministrazione esercita il controllo o detiene una partecipazione. In presenza di gruppi di società che redigono il bilancio consolidato, rientranti nell’area di consolidamento dell’amministrazione come di seguito descritta, oggetto del consolidamento sarà il bilancio consolidato del gruppo. Non sono comprese nel perimetro di consolidamento le società per le quali sia stata avviata una procedura concorsuale, mentre sono comprese le società in liquidazione; 3.1 le società controllate dall’amministrazione pubblica capogruppo, nei cui confronti la capogruppo: a) ha il possesso, diretto o indiretto, anche sulla scorta di patti parasociali, della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria o dispone di voti sufficienti per esercitare una influenza dominante sull’assemblea ordinaria; b) ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un’influenza dominante, quando la legge consente tali contratti o clausole. L’influenza dominante si manifesta attraverso clausole contrattuali che incidono significativamente sulla gestione dell’altro contraente (ad esempio l’imposizione della tariffa minima, l’obbligo di fruibilità pubblica del

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servizio, previsione di agevolazioni o esenzioni) che svolge l’attività prevalentemente nei confronti dell’ente controllante. I contratti di servizio pubblico e di concessione stipulati con società, che svolgono prevalentemente l’attività oggetto di tali contratti presuppongono l’esercizio di influenza dominante.

L’attività si definisce prevalente se la società controllata abbia conseguito nell’anno precedente ricavi a favore dell’amministrazione pubblica capogruppo superiori all’80% dell’intero fatturato.

In fase di prima applicazione del presente decreto, con riferimento agli esercizi 2015 – 2017, non sono considerate le società quotate e quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile. A tal fine, per società quotate si intendono le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati.

3.2 le società partecipate dell’amministrazione pubblica capogruppo, costituite dalle società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell’ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione. A decorrere dal 2019 con riferimento all’esercizio 2018 la definizione di società partecipata è estesa alle società nelle quali la regione o l’ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota significativa di voti, esercitabili in assemblea, pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata.

3. individuazione degli enti da considerare per la predisposizione del bilancio consolidato

Gli enti e le società del gruppo compresi nell’elenco di cui al punto 1 possono non essere inseriti nell’elenco di cui al punto 2 nei casi di: a) Irrilevanza, quando il bilancio di un componente del gruppo è irrilevante ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del gruppo. Sono considerati irrilevanti i bilanci che presentano, per ciascuno dei seguenti parametri, una incidenza inferiore al 10 per cento per gli enti locali rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria della capogruppo: - totale dell’attivo, - patrimonio netto, - totale dei ricavi caratteristici

In presenza di patrimonio netto negativo, l’irrilevanza è determinata con riferimento ai soli due parametri restanti.

Con riferimento all’esercizio 2018 e successivi sono considerati irrilevanti i bilanci che presentano, per ciascuno dei predetti parametri, una incidenza inferiore al 3 per cento. La valutazione di irrilevanza deve essere formulata sia con riferimento al singolo ente o società, sia all’insieme degli enti e delle società ritenuti scarsamente significativi, in quanto la considerazione di più situazioni modeste potrebbe rilevarsi di interesse ai 47 fini del consolidamento. Si deve evitare che l’esclusione di tante realtà autonomamente insignificanti sottragga al bilancio di gruppo informazioni di rilievo. Si pensi, ad esempio, al caso limite di un gruppo aziendale composto da un considerevole numero di enti e società, tutte di dimensioni esigue tali da consentirne l’esclusione qualora singolarmente considerate. Pertanto, ai fini dell’esclusione per irrilevanza, a decorrere dall’esercizio 2018, la sommatoria delle percentuali dei bilanci singolarmente considerati irrilevanti deve presentare, per ciascuno dei parametri sopra indicati, un’incidenza inferiore al 10 per cento rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria della capogruppo. Se tali sommatorie presentano un valore pari o superiore al 10 per cento, la capogruppo individua i bilanci degli enti singolarmente irrilevanti da inserire nel bilancio consolidato, fino a ricondurre la sommatoria delle percentuali dei bilanci esclusi per irrilevanza ad una incidenza inferiore al 10 per cento.

Al fine di garantire la significatività del bilancio consolidato gli enti possono considerare non irrilevanti i bilanci degli enti e delle società che presentano percentuali inferiori a quelle sopra richiamate. A decorrere dall’esercizio 2017 sono considerati rilevanti gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo, le società in house e gli enti partecipati titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo, a prescindere dalla quota di partecipazione.

In ogni caso, salvo il caso dell’affidamento diretto, sono considerate irrilevanti, e non oggetto di consolidamento, le quote di partecipazione inferiori all’1% del capitale della società partecipata.

1) Elenco degli enti, organismi strumentali e società controllate e partecipate che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica

Di seguito si evidenziano gli enti, gli organismi strumentali e società controllate e partecipate che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Roncofreddo, in applicazione dei principi indicati nel paragrafo 2 del Principio Contabile Applicato n. 4 allegato al D.Lgs. 118/2011:

48

Tipologia Denominazione Quota Organismi strumentali Enti strumentali ASP del Rubicone 13,64% partecipati ACER Azienda Casa 0,684 Società partecipate a totale AMR srl cons. 0,08% partecipazione Lepida Spa 0,0015 pubblica affidatarie

dirette di servizi pubblici locali

 ATR Soc. Cons.arl e PMR Soc Cons. Arl non vengono considerate nel GAP in quanto pur essendo società di capitali a totale partecipazione pubblica non sono affidatarie di servizi pubblici locali.

 Start Romagna spa e Unica Reti Spa non vengono considerate nel GAP i quanto non affidatarie dirette da parte degli Enti partecipati di servizio pubblico locale;

 Terme di Santa Agnese Spa e S.I.L. soc. cons. a r.l. in liquidazione non vengono considerate nel GAP in quanto società non a totale partecipazione pubblica;

 Hera Spa non viene considerata nel GAP in quanto società quotata, nonchè società non a totale partecipazione pubblica;

2) Elenco degli enti, organismi strumentali e società controllate e partecipate componenti del Gruppo Amministrazione Pubblica compresi nel bilancio consolidato

In base alla modifica apportata con il DM 11 agosto 2017, a far data dall’esercizio 2017 sono considerati rilevanti gli enti e le società totalmente partecipati dalla capogruppo, le società in house e gli enti partecipati titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo , a prescindere dalla quota di partecipazione. Pertanto in base all’elenco 1) in cui vengono evidenziati tutti gli organismi partecipati dall’Ente che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Roncofreddo sono considerati rilevanti:

49

Società partecipate a AMR srl cons. 0,08% totale partecipazione Lepida Spa 0,0015% pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali

Sono considerati irrilevanti in quanto la partecipazione è inferiore all’1%:

 Azienda Casa Emilia Romagna (ACER) – 0,658%;

Ai fini della verifica della irrilevanza dei bilanci rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria del Comune di Roncofreddo (in applicazione a quanto indicato nel paragrafo 3.1 del Principio Contabile Applicato n. 4 allegato al D.Lgs. 118/2011), sono stati utilizzati i dati 2015, tenuto conto che i dati economico patrimoniali dell'ente per l'esercizio 2016 saranno approvati in sede di rendiconto 2017 per effetto delle rinvio dell'applicazione della contabilità economico patrimoniale al 2017 ai sensi dell’articolo 232 del Tuel. Parimenti sono stati utilizzati i dati di bilancio degli organismi partecipati che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Roncofreddo con una partecipazione superiore all’1%, relativi all'esercizio 2015.

 Dati Comune di Roncofreddo (2015): Patrimonio netto: 8.399.854,95 Totale attivo: 14.842.026,37 Totale ricavi caratteristici: 2.253.540,51

 Dati Asp del Rubicone – quota partecipazione 13,64% Patrimonio netto: 18.296.273,00 Totale attivo: 19.931.413,00 Totale ricavi caratteristici: 2.002.820,00

Si individuano pertanto i seguenti enti, organismi strumentali e società controllate e partecipate componenti del Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Roncofreddo compresi nel bilancio consolidato di esercizio 2017, in relazione alle modifiche apportate al principio contabile concernente il bilancio consolidato approvate con DM del 11/08/2007:

50

RAGIONE SOCIALE PART.%

ASP DEL RUBICONE 13,64 AMR SOC. CONS. ARL 0,08

LEPIDA SPA 0,0015

Così come previsto dal citato Principio Contabile Applicato n. 4, entrambi gli elenchi saranno verificati e se necessario aggiornati alla fine dell’esercizio 2017, per tenere conto di quanto avvenuto nel corso della gestione.

4.ANALISI DI CONTESTO

Situazione socio-economica del territorio

Il contesto territoriale

Roncofreddo è un comune di 3.402 abitanti (dato 31/12/2013) situato ai confini meridionali della Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia Romagna, a circa 18 km da Cesena. Il territorio comunale occupa una vasta zona di 51.53 kmq di superficie.

Il Comune confina con i comuni di Borghi, Cesena, Longiano, , ,Sogliano

Le strutture viarie sono così rappresentabili: - Km. strade statali 1,20 - Km. strade provinciali 38,76 - Km. strade comunali 51,30

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Roncofreddo, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale dell'Emilia-Romagna n. 1435 del 21.07.2003.

51

Zona sismica Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 2

La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia.

In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Roncofreddo

Zona climatica Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. E

Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima Gradi-giorno confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di 2.558 temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico.

52

La popolazione

Distribuzione della popolazione 2017 - Roncofreddo Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale /Nubili /e /e /e % 0-4 141 0 0 0 62 79 141 4,2% 44,0% 56,0%

5-9 141 0 0 0 71 70 141 4,2% 50,4% 49,6%

10-14 166 0 0 0 82 84 166 4,9% 49,4% 50,6%

15-19 155 0 0 0 79 76 155 4,6% 51,0% 49,0%

20-24 146 5 0 0 78 73 151 4,5% 51,7% 48,3%

25-29 144 28 0 0 89 83 172 5,1% 51,7% 48,3%

30-34 126 62 0 0 93 95 188 5,6% 49,5% 50,5%

35-39 109 117 1 5 113 119 232 6,9% 48,7% 51,3%

40-44 118 163 0 8 157 132 289 8,6% 54,3% 45,7%

45-49 91 211 1 12 157 158 315 9,3% 49,8% 50,2%

50-54 57 203 8 13 152 129 281 8,3% 54,1% 45,9%

55-59 37 200 13 12 121 141 262 7,8% 46,2% 53,8%

60-64 19 151 10 15 112 83 195 5,8% 57,4% 42,6%

65-69 18 132 16 2 84 84 168 5,0% 50,0% 50,0%

70-74 16 120 23 4 82 81 163 4,8% 50,3% 49,7%

53

75-79 16 86 28 5 72 63 135 4,0% 53,3% 46,7%

80-84 9 41 45 1 35 61 96 2,8% 36,5% 63,5%

85-89 8 23 43 0 25 49 74 2,2% 33,8% 66,2%

90-94 4 4 27 0 8 27 35 1,0% 22,9% 77,1%

95-99 0 1 11 0 3 9 12 0,4% 25,0% 75,0%

100+ 0 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%

Totale 1.521 1.547 226 77 1.675 1.696 3.371 100,0% 49,7% 50,3%

Distribuzione della popolazione per età scolastica 2017

Distribuzione della popolazione di Roncofreddo per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2017. Elaborazioni su dati ISTAT. Età Maschi Femmine Totale 0 12 16 28 1 13 15 28 2 11 17 28 3 14 13 27 4 12 18 30 5 14 14 28 6 19 10 29 7 9 15 24 8 12 12 24 9 17 19 36 10 13 18 31 11 15 16 31 12 15 15 30 13 17 16 33 14 22 19 41 15 12 20 32 54

16 17 13 30 17 14 13 27 18 17 17 34

Popolazione straniera residente a Roncofreddo al 1° gennaio 2017 Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Roncofreddo al 1° gennaio 2017 sono 341 e rappresentano il 10,1% della popolazione residente.

55

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Bulgaria con il 23,5% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (21,7%) e dall'Albania(15,5%).

Struttura della popolazione dal 2002 al 2017 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

56

Anno 0-14 anni 15-64 65+ anni Totale Età 1° gennaio anni residenti media 2002 403 1.909 511 2.823 41,4 2003 413 1.928 536 2.877 41,7 2004 443 1.983 547 2.973 41,3 2005 451 2.040 549 3.040 41,3 2006 462 2.058 556 3.076 41,2 2007 449 2.109 555 3.113 41,4 2008 487 2.210 574 3.271 41,2 2009 494 2.233 588 3.315 41,4 2010 485 2.272 608 3.365 41,9 2011 479 2.281 611 3.371 42,2 2012 470 2.276 632 3.378 42,6 2013 466 2.276 655 3.397 43,1 2014 454 2.277 659 3.390 43,4 2015 451 2.261 672 3.384 43,8 2016 459 2.248 679 3.386 43,9 2017 448 2.240 683 3.371 44,2

Indicatori demografici Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Roncofreddo. 57

Anno Indice di Indice di Indice di Indice di Indice Indice Indice di vecchiaia dipendenza ricambio struttura di di mortalità strutturale della della carico natalità (x 1.000 ab.) popolazione popolazione di figli (x 1.000 ab.) attiva attiva per donna feconda

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic 2002 126,8 47,9 131,3 93,2 19,1 11,9 7,7 2003 129,8 49,2 133,3 97,5 18,9 10,6 12,0 2004 123,5 49,9 121,5 97,9 19,1 11,3 9,6 2005 121,7 49,0 117,6 100,2 20,2 8,5 8,5 2006 120,3 49,5 124,1 102,8 18,5 9,0 12,6 2007 123,6 47,6 110,9 104,4 20,9 11,3 9,4 2008 117,9 48,0 104,4 103,5 20,0 9,1 8,5 2009 119,0 48,5 104,1 108,1 21,4 7,2 7,8 2010 125,4 48,1 111,8 112,7 19,8 7,4 11,6 2011 127,6 47,8 114,5 118,7 20,9 8,3 6,2 2012 134,5 48,4 122,7 122,5 19,0 9,2 8,0 2013 140,6 49,3 113,3 129,0 20,1 7,4 9,7 2014 145,2 48,9 111,9 138,4 21,0 8,0 7,7 2015 149,0 49,7 118,5 146,3 20,1 8,0 10,6 2016 147,9 50,6 116,9 151,2 20,6 8,9 11,8 2017 152,5 50,5 125,8 149,4 21,1 - -

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Glossario

Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2017 l'indice di vecchiaia per il comune di Roncofreddo dice che ci sono 152,5 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Roncofreddo nel 2017 ci sono 50,5 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Roncofreddo nel 2017 l'indice di ricambio è 125,8 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.

Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.

Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.

Economia e Lavoro

Nel territorio comunale sono presenti le seguenti attività commerciali alla data del 23.06.2017: n. 8 negozi alimentari 59 n.17 negozi nn alimentari n.2 esercizi di grande struttura n.23 esercizi di somministrazione(bar, ristoranti) n.1 alberghi n.7 circoli privati n.6 Bed and Breakfast n.1 affittacamere n.2 case e appartamenti per vacanze n.4 appartamento ammobiliato per uso turistico n.08 agriturismo

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- STRUTTURE OPERATIVE ESERCIZIO IN PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Tipologia CORSO Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Anno 2020 Asili nido n. posti 0 0 0 0 0 n. Scuole materne n. posti 80 75 75 75 75 n. Scuole elementari n. posti 85 68 68 68 68 n. Scuole medie n. posti 48 45 45 45 45 n. Strutture residenziali n. posti 0 0 0 0 0 per anziani n. Farmacie comunali n. 0 n. 0 n. 0 n. 0 Rete fognaria in Km - bianca 12,50 12,50 12,50 12,50 - nera 7,50 7,50 7,50 7,50 - mista 10,00 10,00 10,00 10,00 Esistenza depuratore Si X No Si X No Si X No Si X No Rete acquedotto in Km 75,00 75,00 75,00 75,00 Attuazione servizio idrico integrato Si X No Si X No Si X No Si X No Aree verdi, parchi, giardini n. 19 n. 19 n. 19 n. 19 hq. 6,50 hq. 6,50 hq. 6,50 hq. 6,50 Rete gas in Km 36,16 36,16 36,16 36,16 Raccolta rifiuti in quintali - civile 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 - industriale 0,00 0,00 0,00 0,00 Si X No Si X No Si X No Si X No - racc. diff.ta Esistenza discarica Si No X Si No X Si No X Si No X Mezzi operativi n. 2 n. 2 n. 2 n. 2 Veicoli n. 6 n. 6 n. 6 n. 6 Centro elaborazione dati Si X No Si X No Si X No Si X No Personal computer n. 22 n. 22 n. 22 n. 22 Altre strutture (specificare)

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5. ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI INTERNE

Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali

Servizi gestiti in economia, anche tramite appalto

Servizio Appaltatore Modalità di svolgimento

Gestione (manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria conservativa, pronto intervento) della pubblica illuminazione Appalto HERA S.p.A

Gestione (conduzione, manutenzione ordinaria, tele-gestione e terzo responsabile) degli impianti termici a Appalto Hera Servizi Energia S.r.l. – servizio dei 7 fabbricati di proprietà comunale operatore individuato ex art. 328 del d.P.R. 207/2010

Appalto Cils Cooperativa Sociale Onlus Servizio di disinfestazione, disinfezione monitoraggio ovitrappole e derattizzazione del territorio comunale individuato ex art. 328 del d.P.R. 207/2010

Appalto C.I.S. Rubicone Soc. Coop. Sociale a Pulizia edifici comunali r.l. ONLUS

Kyocera Document Solution Italia S.p.A. Nolo fotocopiatrici Appalto individuato ex art. 328 del d.P.R. 207/2010

Servizi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro di cui al D. Lgs. n.81/2008 e s.m.i. Appalto Studio Massari

Appalto Bama srl Manutenzione servoscala e ascensori edifici comunali individuato ex art. 328 del d.P.R.

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207/2010

Sgombero neve Appalto Vari operatori

Servizio di materiale affissione di manifesti, avvisi, locandine Appalto I.C.A. La spezia

Appalto ATR societa' consortile e Servizio di trasporto scolastico linee responsabilita' limitata

Servizio assistenza scolastica alunni diversamente abili Appalto Il Millepiedi Coop Sociale

Gestione dei servizi cimiteriali Obiettivo solidale Soc.Coop Sociale Appalto Gestione dell’illuminazione votiva AMGA Energia Concessione

Servizi gestiti in concessione a privati

Servizio Affidatario

Riscossione Tassa rifiuti e riscossione coattive entrate tributarie e patrimoniali Sorit Spa

Società Sportiva Gestione impianto sportivo capoluogo FC RONCOFREDDO

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Servizi gestiti tramite enti o società partecipate

Servizio Modalità di svolgimento Soggetto gestore/Comune capofila

Gestione patrimonio di edilizia residenziale pubblica Concessione Acer – Provincia Forlì-Cesena

Start Romagna spa per il tramite di ATR e Servizio di trasporto pubblico locale Appalto Agenzia Mobilità – AM

Servizio gestione rifiuti urbani Hera S.p.A. – Affidato da ATERSIR Appalto

Servizio Idrico Integrato Hera S.p.A. – affidato da ATERSIR Appalto Servizi gestiti tramite delega di funzioni o gestioni associate

Servizio Modalità di svolgimento Soggetto gestore/Comune capofila Scadenza affidamento

Servizi sociali Funzione trasferita Unione Rubicone e Mare

Servizio di polizia municipale Funzione trasferita Unione Rubicone e Mare

Servizio Informatica Unione Rubicone e Mare Funzione trasferita Servizio Protezione Civile Unione Rubicone e Mare Funzione trasferita Servizio Centrale Unica committenza Unione Rubicone e Mare Funzione trasferita Servizio personale Funzione trasferita Unione Rubicone e mare

Scuola materna Gualdo Gestione associata Comune di Sogliano al Rubicone

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L’Unione subentra al comune nei rapporti in essere con soggetti terzi, in relazione alle materie oggetto del conferimento in conformità agli atti di programmazione approvati dagli organi dell’Unione e dei singoli Enti. Il conferimento delle funzioni è integrale senza che residuano in capo ai comuni attività amministrative e compiti riferibili alla stessa funzione. Al fine di assicurare una gestione realmente efficace ed efficiente l’art. 14 comma 29 DL m. 78/2010 dispone a carico degli enti locali un doppio divieto di sovrapposizione fra gestioni diverse: -la medesima funzione non può essere svolta da più di una forma associativa -la funzione gestita in forma associata non può essere parzialmente gestita dal singolo comune.

Col Peg verranno evidenziante le risorse assegnate in gestione ai responsabili dell’Unione al fine di garantire un razionale andamento dei servizi associati alla luce dei principi vigenti in materia. Pertanto in conformità agli indirizzi assunti dall’Unione il Peg assegnerà determinati capitoli di entrata e di spesa ai dirigenti dell’Unione che agiscono per conto dei comuni ai sensi delle convenzioni, gli stessi possono così svolgere in modo pieno e razionale la propria funzione di organo gestionale al servizio del comune appartenete all’Unione.

Risorse finanziarie

Una componente essenziale dell’analisi strategica è costituito dalle risorse finanziarie a disposizione dell’ente per la realizzazione dei propri programmi. Va preliminarmente osservato come il contesto di riferimento – mondiale, europeo e nazionale – delineato in precedenza, alquanto complesso e caratterizzato da una fortissima crisi economica, unito ad un percorso di riforma federalista incompiuta e ad un legislatore ondivago che fa e disfa il quadro normativo con devastanti effetti destabilizzanti, rende alquanto difficoltosa la gestione dei bilanci comunali.

Spese per investimenti pro capite dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanza del Territorio ) - rif. anno 2015

Spese per investimenti Comune ISTAT pro capite BAGNO DI ROMAGNA 040001 239,34 040003 128,73 BORGHI 040004 65,96 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 118,50 CESENA 040007 122,50 CESENATICO 040008 138,48 65

Spese per investimenti Comune ISTAT pro capite 040009 191,02 040011 99,53 FORLI' 040012 146,61 040013 141,00 040014 198,02 GAMBETTOLA 040015 95,49 GATTEO 040016 252,99 LONGIANO 040018 231,52 040019 100,32 MERCATO SARACENO 040020 94,39 040022 90,72 MONTIANO 040028 66,95 040031 123,04 040032 124,22 040033 192,27 040036 178,01 RONCOFREDDO 040037 71,73 SAN MAURO PASCOLI 040041 134,88 SANTA SOFIA 040043 52,87 SARSINA 040044 211,32 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 50,40 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 291,45 040049 323,05 040050 50,03

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Programma Lavori Pubblici dell’Amministrazione 2018/2020

Con delibera di G.C n.61 del 10/10/2017 è stato adottato ai sensi del D.L.gs 18/04/2016 n. 50 il programma triennale O.O.P.P., anni 2018/2020 ed elenco annuale 2018, che in relazione al quadro delle risorse disponibili dell’ente previste per il periodo 2018/2020 si rende necessaria una rimodulazione della programmazione e pertanto si ridetermina il programma triennale delle O.O.P.P. ed elenco annuale 2018 così come sotto esposto (come da proposta di delibera di Consiglio Comunale n. 45 del 25.11.2017)

2018 2019 2020 Totale

Messa in sicurezza 408.437,00 0 408.437,00 adeguamento sismico e ripristino e mantenimento funzionalità edificio scolastico efficentamento energetico

TOTALE 408.437,00 0 0 408.437,00

Indirizzi generali in materia di tributi e tariffe dei servizi pubblici

Entrate tributarie pro capite dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanzia del Territorio ) - rif. anno 2015

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Entrate tributarie Comune ISTAT pro capite BAGNO DI ROMAGNA 040001 630,99 BERTINORO 040003 506,49 BORGHI 040004 372,86 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 534,06 CESENA 040007 624,85 CESENATICO 040008 913,78 CIVITELLA DI ROMAGNA 040009 581,73 DOVADOLA 040011 645,32 FORLI' 040012 737,76 FORLIMPOPOLI 040013 514,35 GALEATA 040014 572,89 GAMBETTOLA 040015 496,87 GATTEO 040016 724,82 LONGIANO 040018 470,67 MELDOLA 040019 593,09 MERCATO SARACENO 040020 611,48 MODIGLIANA 040022 684,17 MONTIANO 040028 587,05 PORTICO E SAN BENEDETTO 040031 817,13 PREDAPPIO 040032 618,08 PREMILCUORE 040033 760,05 ROCCA SAN CASCIANO 040036 656,07 RONCOFREDDO 040037 497,17 SAN MAURO PASCOLI 040041 567,87

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Entrate tributarie Comune ISTAT pro capite SANTA SOFIA 040043 731,46 SARSINA 040044 723,38 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 546,32 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 285,13 TREDOZIO 040049 736,10 VERGHERETO 040050 735,41

Si propone inoltre di sviluppare ll’azione di controllo dell’evasione dei tributi comunali e di recupero di basi imponibili non completamente dichiarate, con particolare riferimento all’IMU ed alla TARI;

Indirizzi generali in materia di gestione del patrimonio

Il patrimonio immobiliare può rappresentare contemporaneamente una fonte di reddito ed una voce di spesa. Una fonte di reddito in quanto, in un quadro di riduzione complessiva delle entrate degli enti, la valorizzazione del patrimonio pubblico assume una rilevanza strategica sia per ridurre i costi che per innalzare il livello di redditività. Una voce di spesa in quanto il patrimonio immobiliare assorbe notevoli risorse per essere mantenuto ad un livello di decoro soddisfacente. La manutenzione degli edifici è strumento fondamentale per affermare un diffuso senso di cura che si riflette, inevitabilmente, su un generale miglioramento della qualità urbana. Il tema del decoro urbano che comprende sia la manutenzione della viabilità, dei marciapiedi, del verde e degli arredi urbani, che la manutenzione degli edifici pubblici (scuole, municipio, cimiteri, ecc.) è da sempre uno dei temi sensibili nell’ambito dei rapporti con la cittadinanza. Le possibilità di intervento in questi ambiti sono fortemente limitate dai vincoli imposti dal pareggio di bilancio e solamente con un’efficace programmazione (pluriennale) degli interventi è possibile far fronte alle esigenze fisiologiche (dovute alla normale usura) del patrimonio e mantenere una efficace capacità di intervento per bisogni straordinari ed emergenze. Altro elemento che influenza notevolmente la gestione è dato dalla “dispersione” del patrimonio, ovvero dalla presenza di numerose infrastrutture sparse (scuole, cimiteri, ed altri immobili). Questo comporta un dispendio di risorse elevate in termini di consumi di risorse energetiche, manutenzione degli edifici e degli impianti tecnologici. Sotto questo punto di vista dovranno essere individuate modalità gestionali in grado di conciliare esigenze di contenimento della spesa con quelle di efficientamento degli interventi e di ottimale impiego delle risorse disponibili.

Per concludere, quindi, gli indirizzi strategici in materia di gestione del patrimonio sono i seguenti: a) valorizzazione del patrimonio e miglioramento dei livelli di redditività, anche attraverso sinergie con soggetti privati; b) valutazione e ponderazione delle esigenze allocative di spazi pubblici; 69 c) miglioramento del livello di manutenzione del patrimonio in grado di garantire un impiego ottimale delle risorse;

Il reperimento e l’impiego di risorse straordinarie ed in conto capitale

Le risorse di parte capitale su cui l’ente può contare sono in parte derivanti dai proventi dei permessi di costruire, la cui entità già poco rilevante in relazione alla fascia da appartenenza del Comune ai fini dlel’applicazione degli oneri di urbanizzazione, si è ulteriormente ridotta per effetto della crisi economica che ha colpito in maniera significativa anche il settore dell’edilizia.

Per il finanziamento degli interventi programmati sarà altresì necessario attivate ulteriori canali quali finanziamenti regionali e/o di altri enti pubblici, fondi europei ecc.

Indebitamento

L 'ente ha in ammortamento alcuni mutui con la Cassa Depositi e Prestiti.

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione:

Anno 2016 2017 2018 2019 2020 Oneri finanziari 28.333,00 25.738,00 23.077,00 20.455,00 18.187,00 Quota capitale 55.518,26 58.058,00 60.716,00 51.849,00 54.111,00 Totale 83.851,26 83.796,00 83.793,00 72.304,00 72.298,00

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L’indebitamento dell’ente subisce la seguente evoluzione:

Anno 2016 2017 2018 2019 2020 Residuo debito (+) 677.260,03 619.951,07 561.893,07 501.177,07 449.328,07 Nuovi prestiti (+) 0,00 0,00 0,00 Prestiti rimborsati (-) 55.518,26 58.058,00 60.716,00 51.849,00 54.111,00 Estinzioni anticipate (-) Altre variazioni +/- (da specificare) -1.790,70 Totale fine anno 619.951,07 561.893,07 501.177,07 449.328,07 395.217,07

L’incidenza degli interessi passivi RISPETTA i limiti di cui all’ art. 204 del TUEL;

2016 2017 2018 2019 2020 Interessi passivi 28.271,18 25.738,00 23.077,00 20.455,00 18.187,00 entrate correnti 2.055.650,45 2.032.530,86 2.164.403,08 2.164.903,08 2.164.903,08 % su entrate correnti 1,38% 1,27% 1,07% 0,94% 0,84% Limite art.204 TUEL 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00%

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Indice di indebitamento (%) dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanzia del Territorio ) - rif. anno 2015

Indice di indebitamento Comune ISTAT (valori %) BAGNO DI ROMAGNA 040001 79,32 BERTINORO 040003 56,49 BORGHI 040004 32,69 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 25,88 CESENA 040007 20,77 CESENATICO 040008 116,76 CIVITELLA DI ROMAGNA 040009 94,64 DOVADOLA 040011 71,73 FORLI' 040012 81,96 FORLIMPOPOLI 040013 42,75 GALEATA 040014 137,36 GAMBETTOLA 040015 35,62 GATTEO 040016 66,13 LONGIANO 040018 -1,56 MELDOLA 040019 119,86 MERCATO SARACENO 040020 62,09 MODIGLIANA 040022 39,60 MONTIANO 040028 2,20 PORTICO E SAN BENEDETTO 040031 76,09 PREDAPPIO 040032 71,57

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Indice di indebitamento Comune ISTAT (valori %) PREMILCUORE 040033 56,01 ROCCA SAN CASCIANO 040036 84,98 RONCOFREDDO 040037 33,32 SAN MAURO PASCOLI 040041 48,92 SANTA SOFIA 040043 65,24 SARSINA 040044 74,14 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 16,09 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 0,65 TREDOZIO 040049 132,04 VERGHERETO 040050 141,15

Debito pro capite dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanza del Territorio ) - rif. anno 2015

Comune ISTAT Debito_pro_capite BAGNO DI ROMAGNA 040001 959,67 BERTINORO 040003 369,98 BORGHI 040004 238,63 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 188,67 CESENA 040007 196,24 CESENATICO 040008 1.564,60 CIVITELLA DI ROMAGNA 040009 683,75

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Comune ISTAT Debito_pro_capite DOVADOLA 040011 626,83 FORLI' 040012 867,91 FORLIMPOPOLI 040013 280,50 GALEATA 040014 1.427,15 GAMBETTOLA 040015 231,49 GATTEO 040016 657,19 LONGIANO 040018 -9,60 MELDOLA 040019 863,67 MERCATO SARACENO 040020 468,31 MODIGLIANA 040022 408,58 MONTIANO 040028 14,94 PORTICO E SAN BENEDETTO 040031 1.493,63 PREDAPPIO 040032 565,72 PREMILCUORE 040033 680,16 ROCCA SAN CASCIANO 040036 691,03 RONCOFREDDO 040037 199,61 SAN MAURO PASCOLI 040041 355,89 SANTA SOFIA 040043 885,07 SARSINA 040044 1.492,14 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 107,48 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 24,92 TREDOZIO 040049 1.394,60 VERGHERETO 040050 1.192,08

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6 .EQUILIBRI DI PARTE CORRENTE E GENERALI DI BILANCIO ED EQUILIBRI DI CASSA

Equilibri di parte corrente

L’art. 162, comma 6, del TUEL impone che il totale delle entrate correnti (i primi 3 titoli delle entrate, ovvero: tributarie, da trasferimenti correnti ed entrate extra tributarie) sia almeno sufficiente a garantire la copertura delle spese correnti (titolo 1) e delle spese di rimborso della quota capitale dei mutui e dei prestiti contratti dall’Ente.

All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalle entrate correnti (entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge. In particolare, la Legge di Stabilità 2016, Legge 208/2016 - articolo 1 comma 737 - ha previsto che , per gli anni 2016 e 2017, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni possano essere utilizzati per una quota pari al cento per cento per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, e per spese di progettazione delle opere pubbliche.

Dal 2018 la destinazione delle concessioni edilizie è vincolata, il comma 460 dell’articolo 1 della legge 232/2016, elenca dettagliatamente , le opere alla cui realizzazione devono essere destinati gli oneri di urbanizzazione. La lista comprende la realizzazione manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione, il risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, interventi fi riuso r di rigenerazione edilizia, interventi di demolizione di costruzioni abusive, acquisizione realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano. Òa possibilità di destinare le entrate da oneri a spesa corrente non sarà totalmente esclusa, sarà possibile realizzare opere relative alle infrastrutture urbani del territorio e alla salvaguardia del patrimonio edilizio esistente.

Autonomia finanziaria (%) dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanzia del Territorio ) - rif. anno 2015

Autonomia Comune ISTAT finanziaria (valori %) BAGNO DI ROMAGNA 040001 96,63 BERTINORO 040003 94,00 BORGHI 040004 94,51 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 95,92 CESENA 040007 95,81 75

Autonomia Comune ISTAT finanziaria (valori %) CESENATICO 040008 95,88 CIVITELLA DI ROMAGNA 040009 93,71 DOVADOLA 040011 92,20 FORLI' 040012 93,17 FORLIMPOPOLI 040013 97,42 GALEATA 040014 98,94 GAMBETTOLA 040015 94,49 GATTEO 040016 94,55 LONGIANO 040018 94,86 MELDOLA 040019 94,97 MERCATO SARACENO 040020 97,30 MODIGLIANA 040022 92,57 MONTIANO 040028 94,36 PORTICO E SAN BENEDETTO 040031 57,09 PREDAPPIO 040032 94,15 PREMILCUORE 040033 82,81 ROCCA SAN CASCIANO 040036 93,40 RONCOFREDDO 040037 93,16 SAN MAURO PASCOLI 040041 94,23 SANTA SOFIA 040043 98,61 SARSINA 040044 85,71 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 93,31 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 99,52 TREDOZIO 040049 92,15 76

Autonomia Comune ISTAT finanziaria (valori %) VERGHERETO 040050 92,64

Rigidità finanziaria del bilancio (valori %) dei Comuni della provincia di Forlì Cesena (statistica Regione Emilia Romagna – Finanzia del Territorio ) - rif. anno 2015

Rigidità finanziaria Comune ISTAT del bilancio (valori %) BAGNO DI ROMAGNA 040001 41,95 BERTINORO 040003 26,68 BORGHI 040004 33,64 CASTROCARO TERME E TERRA DEL SOLE 040005 29,25 CESENA 040007 27,39 CESENATICO 040008 28,72 CIVITELLA DI ROMAGNA 040009 28,27 DOVADOLA 040011 34,28 FORLI' 040012 30,52

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Rigidità finanziaria Comune ISTAT del bilancio (valori %) FORLIMPOPOLI 040013 28,25 GALEATA 040014 36,53 GAMBETTOLA 040015 27,70 GATTEO 040016 25,42 LONGIANO 040018 24,16 MELDOLA 040019 21,58 MERCATO SARACENO 040020 29,94 MODIGLIANA 040022 30,66 MONTIANO 040028 12,95 PORTICO E SAN BENEDETTO 040031 23,46 PREDAPPIO 040032 27,75 PREMILCUORE 040033 41,60 ROCCA SAN CASCIANO 040036 32,38 RONCOFREDDO 040037 35,86 SAN MAURO PASCOLI 040041 27,90 SANTA SOFIA 040043 29,14 SARSINA 040044 26,86 SAVIGNANO SUL RUBICONE 040045 21,80 SOGLIANO AL RUBICONE 040046 9,75 TREDOZIO 040049 32,12 VERGHERETO 040050 15,55

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Equilibrio finale

L’equilibrio finale considera il totale delle entrate e delle spese, al netto delle anticipazioni di tesoreria e dei servizi per conto di terzi. Dal 2016, in attuazione della legge n. 243/2012, l’equilibrio finale è garantito senza la gestione dell’indebitamento (assunzione prestiti e rimborso di prestiti).

TIT. ENTRATE SPESE TIT.

I Entrate tributarie Spese correnti I

II Entrate da trasferimenti correnti II Spese in c/capitale

III Entrate extra-tributarie

IV Entrate da alienazioni III Acquisizione attività finanziarie

V Riduzione di attività finanziarie

EQUILIBRIO LEGGE 243/2012 EQUILIBRIO LEGGE 243/2012

VI Accensione mutui IV Spese per rimborso di prestiti

TOTALE A PAREGGIO TOTALE A PAREGGIO

La Legge 164/2016 ha ridisegnato la mappa dei vincoli di finanza pubblica che le amministrazioni territoriali dovranno rispettare dall’esercizio 2017. Si prevede come unico obiettivo il saldo finale in termini di competenza. Sono stati, quindi, cancellati i riferimenti al saldo corrente ed alla cassa. E’ stato inoltre inserito un nuovo comma 1-bis, che individua le entrate e le spese rilevanti: per entrate finali si intendono quelle dei primi cinque titoli e per spese finali quelle dei primi tre titoli del bilancio armonizzato. Rimangono fuori dalle entrate valide ai fini del pareggio, come già con il vecchio Patto, l'avanzo di amministrazione e il ricorso al debito. Per utilizzare tali leve, l'art. 10 prevede, come detto, la possibilità di stipulare un'intesa a livello regionale o nazionale che garantisca il rispetto del pareggio a livello aggregato.

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Al bilancio di previsione è allegato un prospetto obbligatorio contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di rendiconto ai fini della verifica del rispetto del pareggio di bilancio. A tal fine, il prospetto allegato al bilancio di previsione non considera gli stanziamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi spese e rischi futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. La nuova formulazione del vincolo non considera più i movimenti di cassa, ma si basa esclusivamente sugli impegni e gli accertamenti di competenza.

Equilibri di cassa

Il Comune non fa ricorso ad anticipazione di tesoreria. Nel periodo 2018-2020 si intende proseguire nel rafforzamento degli equilibri di cassa, grazie anche all’introduzione, con il nuovo ordinamento contabile, dell’obbligo di accantonare al Fondo crediti di dubbia e difficile esazione la percentuale delle entrate non riscosse negli ultimi cinque esercizi

7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La struttura organizzativa dell’ente ha subito, nel corso del 2015, variazioni dovute al conferimento di funzioni all’Unione Rubicone e Mare con decorrenza dal 01.01.2015. A conclusione della gestione transitoria prevista nelle convenzioni per il periodo 01.01.2015/30.06.2015 il personale addetto alle predette funzioni è stato trasferito all’Unione con decorrenza dal 01.07.2015 Con deliberazione del Consiglio Comunale è stata inoltre approvata la convenzione per il conferimento all’Unione Rubicone e Mare delle funzioni di Polizia municipale e polizia amministrativa locale (art.7 comma 3 L.R. 21/2012, succ. modif, lr 24/2003, succ. modif, decreto legge n. 78/2010, art. 14, comma 27, lett.ii). Il Consiglio dell’Unione, con deliberazione n. 11 del 12.06.2015 ha recepito l’ approvazione dello schema di convenzione relativo al servizio di Polizia Municipale trasferito con decorrenza dal 01.07.2015. Con delibera di G.C. n.31 del 26/06/2015 è stata approvata la nuova struttura dell ente adeguata all’assetto organizzativo e alla dotazione organica modificati ed adeguati per effetto del trasferimento delle funzioni all’Unione Rubicone e Mare.

Con Delibera di Giunta Comunale n. 20 del 07.04.2016 si è provveduto all’approvazione della riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali mediante assegnazione di funzione e compiti ai responsabili di area, come segue:

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N AREA Servizi e principali procedimenti Dotazione Organica e copertura del posto

Anagrafe, Leva/Servizio sostitutivo, Stato Civile, Servizi demografici Elettorale, statistiche, Istruttore Direttivo Amministrativo (cat. D) Vacante 1 DEMOGRAFICA/ SEGRETERIA/ Servizio Attività censimenti, toponomastica, Istruttore Direttivo (cat. D) Coperto ATTIVITA’ PRODUTTIVE Produttive delegazioni, commercio, Istruttore Amministrativo(cat. C) Coperto Segreteria, URP industria, agricoltura, SUAP, Collaboratore Professionale Amministrativo (cat. Coperto archivio, protocollo, organi B3) Coperto istituzionali, contratti, Relazioni Collaboratore Professionale Amministrativo (cat. con il pubblico ecc.. B3)

Servizio Finanziario Bilancio, Mutui, IMU, ICI, Istruttore Direttivo Contabile (cat. D) Coperto 2 FINANZIARIA Servizio Acquisti TARI,altri Tributi, Economato, Istruttore Direttivo Contabile (cat. D) Coperto Servizio Tributi Forniture generali ecc.. Istruttore Contabile (cat. C) Coperto

Scuole, Trasporto scolastico e Servizi alla persona TPL, mense, Centro Culturale (Istruzione, Cultura, Polivalente, biblioteca, fiere e 3 SERVIZI ALLA PERSONA Sport, Tempo Libero, manifestazioni, contributi , Istruttore Direttivo Amministrativo (cat. D) Coperto Promozione del gestione impianti sportivi, Territorio) Autorizzazioni varie

Strumenti Urbanistici, ERP,repressione abusi, catasto, Istruttore direttivo tecnico (cat. D) Coperto Edilizia, Lavori Pubblici, sopralluoghi, LL.PP., Istruttore tecnico (cat. C) Coperto 4 TECNICA Ambiente manutenzione edifici, strade, Istruttore tecnico (cat. C) Vacante verde, illuminazione pubblica, Collaboratore Tecnico (cat. B3) Vacante viabilità, sicurezza sul lavoro, Esecutore tecnico specializzato P.T. 50% (cat. B) Vacante servizi isdrici, fognature, rifiuti Esecutore tecnico specializzato P.T. 50% (cat. B) Coperto ecc..

Schema aggiornata alla DG n. 65 del 24.10.2017

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LA SPESA PER LE RISORSE UMANE Rispetto vincoli di spesa in materia di personale:

Limite di spesa ai sensi dell’ articolo 1 comma 557-quater della L. 296/2006:

Media 2011/2013 Previsione Previsione Previsione 2008 per enti non 2018 2019 2020 soggetti al patto Spese macroaggregato 101 513.287,72 420.850,00 423.465,00 423.465,00 Spese macroaggregato 103 Irap macroaggregato 102 30.649,97 32.170,00 32.170,00 32.170,00 Altre spese: reiscrizioni imputate all'esercizio successivo Altre spese: Buoni pasto 1.906,50 1.906,50 1.906,50 Altre spese: rimborsi 47.480,00 47.480,00 47.480,00 Altre spese: da specificare………… Totale spese di personale (A) 543.937,69 502.406,50 505.021,50 505.021,50 (-) Componenti escluse (B) 35.836,97 54.466,48 54.466,48 54.466,48 (=) Componenti assoggettate al limite di spesa A-B 508.100,72 447.940,02 450.555,02 450.555,02 (ex art. 1, comma 557, legge n. 296/ 2006 o comma 562

La previsione per gli anni 2017, 2018 e 2019 è inferiore alla spesa media del triennio 2011/2013 che era pari a euro 508.100,71.

8. INDIRIZZI E OBIETTIVI STRATEGICI

Il piano di governo

Il perseguimento delle finalità del Comune avviene attraverso un'attività di programmazione che prevede un processo di analisi e valutazione, nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, della possibile evoluzione della gestione dell'Ente e si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto ai piani e programmi futuri. Essa rappresenta il "contratto" che il governo politico dell'Ente assume nei confronti dei cittadini, i quali devono disporre delle informazioni necessarie per valutare gli impegni politici assunti e le decisioni conseguenti, il loro onere e, in sede di rendiconto, il grado di mantenimento degli stessi.

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Struttura dell’Ente

Il nuovo assetto territoriale ci vede collocati nell’unione “RU ICONE E MARE”; l’obbligo normativo di gestione in forma associata di tutte le funzioni fondamentali dell’ente ci introduce all’interno di un nuovo scenario: abbiamo convenzionato il conferimento all’Unione dei Comuni Rubicone e Mare dei seguenti servizi: Servizi Sociali, Sistemi Informatici, Protezione Civile, Personale, Polizia Locale. Infine è stata istituita presso l’Unione Rubicone e Mare la Centrale Unica di Committenza (C.U.C.). Pertanto è fondamentale riorganizzare la struttura in termini di economicità, efficacia ed efficienza per garantire la semplificazione delle procedure, la trasparenza ed il miglioramento dei servizi offerti al cittadino: grande attenzione per l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) affinché esso sia in grado di erogare, in modo pi puntuale e rispondente ai bisogni dei cittadini, non solo i normali servizi d’informazione, ma rappresentare anche un vero “sportello unico delle imprese” ed un punto d’incontro fra domanda ed offerta di lavoro. Oggi più che mai vogliamo che si torni al sano e costruttivo confronto Amministrazione Pubblica-Cittadino, ma per far ciò abbiamo bisogno che i cittadini collaborino con le proprie idee, con la possibilità reale di partecipare anche attraverso la valorizzazione del ruolo fondamentale dei Consigli di frazione, quale perno delle istanze ed iniziative locali ; i Consigli di Frazione sono infatti uno strumento fondamentale per l’organizzazione dei servizi alla persona, per lo svolgimento di attività amministrative, sociali, ricreative. Per questo l’ente si impegnerà ad individuare, per loro, sedi e spazi di aggregazione e ritrovo. Sarà cura di questa Amministrazione garantire anche una continuità di presenza nelle frazioni.

Turismo – Sport - Tempo libero

Il Turismo è un’importante risorsa economica ed occupazionale ma anche un fattore fondamentale d’identità territoriale e culturale per il quale vanno realizzate azioni integrate turismo/imprese/ambiente in grado di coinvolgere politiche territoriali, imprenditoriali, urbanistica, attività culturali e sviluppare progetti sui turismi vocazionali (bicicletta, MTB, escursionismo, turismo enogastronomico ecc.). Per questo riteniamo necessaria la costituzione di un comitato costituito dagli organizzatori di ogni manifestazione che svolga azione di coordinamento e supporti e faciliti la realizzazione degli eventi stessi (fornendo assistenza burocratica per le autorizzazioni, fornitura di materiale, ricerca di sponsorizzazioni, ecc). Lo sport e le attività per il tempo libero non sono solo un’attività sana e socializzante, ma soprattutto come un utile strumento contro il disagio giovanile e come facilitatore di “stili di vita sani”. È quindi necessario fornire Sostegno alle associazioni sportive e ricreative del territorio per la migliore gestione degli eventi ed impianti sportivi e dare Attuazione dei programmi di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione degli spazi sportivi e delle aree ricreative

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

La sostenibilità ambientale, la qualità urbana, la valorizzazione paesaggistica, il riequilibrio territoriale sono elementi fondamentali per il benessere dei cittadini, il loro senso di appartenenza alla comunità, lo sviluppo dell’economia locale: dall’agricoltura, al terziario, ai servizi. Tale consapevolezza è tanto più importante dopo gli avvenimento franosi intrervenuti nel febbraio 2015, che hanno messo in evidenza la grande vulnerabilità del nostro territorio. Il territorio va difeso con una costante opera di manutenzione, capace di mantenere efficienti i sistemi di difesa idraulica, di coordinare le competenze e le conoscenze sulla gestione delle opere di bonifica, di prevenzione e difesa delle colline dalle frane. Saranno realizzati interventi di riequilibrio territoriale, di adeguamento delle infrastrutture e di messa in sicurezza della viabilità Con l’adesione al Patto dei Sindaci , il nostro preciso impegno è quello di mettere in campo tutte le azioni possibili per incoraggiare il consumo di prodotti e servizi efficienti dal punto di vista energetico. Consapevoli che la scala locale non è sufficiente per risolvere i gravi problemi ambientali, occorre proporre tutte 83 quelle iniziative che, se diffuse in tutto il territorio nazionale, possono contribuire in maniera significativa al contenimento delle emissioni dei gas nocivi per l’ambiente e alla tutela delle risorse naturali e dei beni comuni. Il nostro impegno sarà orientato a realizzare l’efficientamento e ad adottare l’utilizzo di energie rinnovabili per l‘illuminazione e il riscaldamento degli Edifici Pubblici; a tutelare e valorizzare gli spazi a verde; a incentivare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per quelle attività produttive artigianali, agricole e commerciali che in questo modo possono avviarsi verso l’autosufficienza energetica; ad adottare campagne di informazione per la cittadinanza per educare al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi idrici, al consumo consapevole, alla diminuzione della produzione dei rifiuti, alla raccolta differenziata; a introdurre i metodi più efficaci per differenziare e smaltire i rifiuti, per ridurre progressivamente la quantità che si conferisce in discarica, o si destina all’incenerimento, anche allo scopo di arrivare ad una progressiva riduzione delle tariffe.

Scuola

I bisogni crescenti della popolazione scolastica e delle loro famiglie costituiscono una priorità di questa Amministrazione, in particolare le azioni previste mirano al potenziamento dell’offerta formativa attraverso il miglioramento dei servizi connessi alle strutture scolastiche (trasporto pubblico, messa in sicurezza dei locali, connessione alla banda larga, ecc, a sostenere e a promuovere l’integrazione scolastica, il diritto allo studio e il supporto agli alunni disabili e/o in situazione di difficoltà, in collaborazione con l’Istituzione Scolastica, con soggetti privati e del volontariato; a supportare gli alunni disabili e/o in situazione di difficoltà

Lavoro e Welfare

“Darsi una mano per dare una mano”. Vogliamo costruire l’identità di una comunità solidale e coesa attraverso l’apporto e la partecipazione di tutti per poter governare al meglio i profondi mutamenti in atto anche nella nostra comunità. Mutamenti che toccano, anche in profondità, le variabili fondamentali del vivere, i suoi caratteri, i suoi profili, le identità. L’obiettivo di fondo è realizzare un Welfare di Comunità che valorizzi e supporti il ruolo delle famiglie i cui caratteri di fondo sono: l’attenzione alla persona; la qualità e flessibilità dei servizi; la valorizzazione e messa in rete delle risorse del territorio, in particolare del volontariato; la progettazione partecipata. Sarà istituito un punto informativo per favorire l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, garantendo i percorsi di orientamento scolastico, formativo e professionale. Sarà predisposta una ‘ anca del Tempo’ e delle competenze per fornire disponibilità alle attività di volontariato presenti sul territorio. E’ necessario che i concittadini possano usufruire dei servizi sanitari pi facilmente a loro raggiungibili; l’ente cercherà, fra l’altro, d’istituire un servizio permanente di trasporto degli anziani. L’Ente pone il tema del genere come un valore ricco di opportunità e garanzie e promuovere iniziative finalizzate alla rimozione di ostacoli che impediscono una reale parità; l’Ente promuove la lotta contro le discriminazioni per la piena integrazione di tutti i cittadini lungo l'assioma del rispetto dei diritti e dell'assunzione dei doveri.

Artigianato e Commercio Questa Amministrazione, riconoscendo il valore sociale ed economico delle piccole e medie imprese vuole favorirne il massimo il sostegno attraverso: il potenziamento delle attività del SUAP e la semplificazione delle pratiche burocratiche; la realizzazione di azioni dedicate a rendere attrattivo il territorio per il

84 mantenimento delle imprese esistenti e l'impianto di nuove attività: tale prospettiva deve trovare risposta definitiva il tema del Digital Divide che, nonostante la presenza delle rete Lepida, di altre dorsali di cavo ottico, non si è ancora tradotto in vantaggio competitivo per tutte le imprese ed i cittadini. Sarà inoltre necessaria l’istituzione di un comitato, costituito dagli organizzatori di ogni manifestazione, che svolga azione di coordinamento tra le imprese che intendono promuoversi e che supporti e faciliti la realizzazione degli eventi stessi (fornendo assistenza burocratica per le autorizzazioni, fornitura di materiale, ricerca di sponsorizzazioni, ecc).

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

SEZIONE OPERATIVA

Parte prima

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1. VALUTAZIONE GENERALE SUI MEZZI FINANZIARI

Il quadro generale della finanza locale ha assunto in questi anni un carattere endemico di forte instabilità, a causa delle persistenti modifiche delle fonti di finanziamento decise - a livello centrale - da un legislatore ondivago ed affetto da quello che, oramai, pare una incurabile bulimia normativa. Sul fronte della tassazione immobiliare si è registrato, nel 2012 il debutto dell’IMU in luogo dell’ICI, suddivisa in quota comunale e quota statale; nel 2013 il riparto del gettito tra comuni e Stato si è modificata attraverso la devoluzione pressoché integrale del gettito IMU a favore dei comuni, fatta eccezione per gli immobili del gruppo D, accompagnata dalla introduzione del Fondo di solidarietà comunale quale strumento di compensazione delle sperequazioni a livello territoriale volto a superare il sistema dei trasferimenti erariali. Sempre nel 2013 si è assistito al graduale superamento dell’imposizione sulla prima casa e su altre fattispecie imponibili (fabbricati merce, fabbricati rurali strumentali, ecc.), il cui mancato gettito è stato sostituito dai trasferimenti compensativi statali. Sul fronte della tassazione sui rifiuti e sui servizi, sempre il 2013 ha visto – in attuazione del DL n. 2012/2011 - l’entrata in vigore della nuova TARES, composta dalla quota di prelievo sui rifiuti (sostitutiva della TARSU/TIA) e dalla quota sui servizi indivisibili dei comuni (pari a €. 0,30/mq), incassata direttamente dallo Stato. NEL 2014, quando la legge n. 147/2013 ha introdotto la IUC, di cui si dirà specificatamente in seguito, che include l’IMU, la TASI e la TARI. La Tasi, in particolare, sostituisce l’IMU sulla prima casa ed il tributo sui servizi indivisibili.

Sembra invece dissolta la riforma della fiscalità locale in chiave federalista, che dal 2015, in base al D.Lgs. n. 23/2011, doveva portare al debutto dell’IMU secondaria (sostitutiva della TOSAP e della imposta di pubblicità). La legge n. 208/2015 ha infatti abrogato l’articolo 11 del d.Lgs . n. 23/2011 che prevedeva l’IMU secondaria.

Nella manovra di bilancio approvata dal governo è confermato anche per il 2017 il blocco totale dei tributi locali. Il congelamento delle aliquote riguarderà Imu Tasi e tributi minori mentre resterà eslcusa dal blocco ta Tari (tassa sui rifiuti).

A livello generale l’attuale scenario è quindi caratterizzato da gravi incertezze sull’ammontare delle risorse disponibili per gli enti locali, che può precludere ogni serio tentativo di programmazione volta a garantire efficacia ed efficienza nella gestione delle risorse e nella erogazione dei servizi ai cittadini, nonchè aumentare i rischi di squilibri dei bilanci locali,anche a causa di una progressiva erosione di risorse disponibili per il finanziamento delle spese.

Le risorse provenienti dallo Stato sono oggetto di continui tagli, non solo legati al processo di razionalizzazione della spesa pubblica (la cosiddetta spending review). Nei fatti quindi, ancora prima del completamento del processo di revisione della spesa attraverso i costi e fabbisogni standard, tutta la perequazione fiscale dei comuni viene finanziata dai comuni stessi attraverso il fondo di solidarietà comunale, che preleva una quota di gettito perché venga redistribuito in funzione della capacità fiscale (gettito IMU/TASI stimato ed effettivo).

Le riduzioni del gettito IMU non vengono adeguatamente compensate dai trasferimenti compensativi, in quanto basati su stime mai supportate dagli effettivi incassi. Anche in prospettiva quindi, complici anche i vincoli di finanza pubblica imposti dal patto di stabilità interno, i comuni dovranno fare i conti con una certa e consistente riduzione di risorse a disposizione. 87

In uno scenario dove i trasferimenti dello stato sono ormai inesistenti , la leva fiscale nel Comune di Roncofreddo è ad aliquote massime.

2. ANALISI DELLE RISORSE

Analisi in materia di tributi e tariffe

In uno scenario dove i trasferimenti dello stato sono ormai inesistenti , la leva fiscale nel Comune di Roncofreddo è ad aliquote massime.

Per effetto di quanto stabilito dall’art.1 comma 26 della legge n.208/2015 (Legge di stabilità 2016) non è possibile aumentare per l’anno 2017 la misura delle aliquote dei tributi.

Imposta Municipale Propria (IMU)

L’imposta municipale propria (IMU), introdotta dagli artt. 8, 9 e 14 del decreto legislativo 14.03.2011 n° 23, originariamente a decorrere dall’anno 2014, e anticipata al 2012 dall’art. 13 del D.L. 6.12.2011 n° 201, convertito dalla legge 22.12.2011 n° 214, ha per presupposto il possesso di immobili e non si applica, con le modifiche normative intervenute nel corso del 2013, al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;

A decorrere dal 2016, la Legge di Stabilità 2016(legge 28/12/2015 n.208) ha stabilito:

-Riduzione IMU del 50% della base imponibile per le unità immobiliari(con eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado(genitori/figli) che la utilizzano come abitazione principale a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in italia e risieda anagraficamente o dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale fatta eccezione per le unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1,A/8 E A/9;

- Modifica della tassazione IMU sui terreni agricoli : viene ripristinata l’esenzione per i terreni agricoli come prevista inizialmente dalla Circolare 9 giugno 1993: il Comune di Roncofreddo risulta classificato COMUNE MONTANO pertanto con esenzione totale dell’IMU sui terreni agricoli

- Riduzione delle aliquote IMU per abitazione locate a canone concordato di cui alla legge 9/12/1998 n.431. l’aliquota deliberata dal Comune è ridotta al 75%(riduzione 25%)

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- Esenzione estesa alle unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari , anche in deroga al requisito della residenza anagrafica;

- Esclusione nella determinazione della rendita catastale degli immobili censiti nelle categorie catastali D ed E dei macchinari, congegni, attrezzature e impianti funzionali allo specifico processo produttivo(cosidetti IMBULLONATI)

I fabbricati rurali strumentali sono esenti dall’IMU come previsto dall’articolo 1, comma 708 della L. 147/2013 ma soggetti alla TASI nella misura massima dello 0,2%.

Sono assimilati per regolamento ad abitazione principale: a) l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’abitazione non risulti locata;

TASI (tributo per i servizi indivisibili)

La legge di Stabilita 2014 ha introdotto il tributo per i servizi indivisibili (TASI). E’ demandato al regolamento del consiglio comunale l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI e diretta. Il presupposto impositivo della TASI e il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale, e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell'IMU, a eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. La base imponibile coincide con quella determinata ai fini IMU e l’aliquota e fissata in misura pari all’1 per mille, ferma restando la facolta per i Comuni di ridurla fino ad azzerarla. Eventuali modifiche in aumento dell’aliquota sono ammesse purche la somma tra l’aliquota TASI e l’aliquota IMU non sia superiore alla misura massima consentita dalla legge in materia di IMU al 31 dicembre 2013 in relazione alle diverse tipologie di immobile. Tale aliquota massima e pari a 10,6 per mille. . Come per la TARI, i Comuni possono inoltre introdurre riduzioni o esenzioni nei casi di unico occupante, abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale, locali, diversi dalle abitazioni, a uso stagionale, soggetti residenti all’estero, fabbricati rurali a uso abitativo, Il D.L. 16/2014 precisa che sono esenti dal tributo gli immobili posseduti dallo Stato, nonche gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dalle comunita montane, dai consorzi fra detti enti, ove non soppressi, dagli enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Sono esentati dal versamento della Tasi gli immobili che godono gia delle esenzioni IMU. La legge di stabilità 2016 (Legge n.208/2015)ha eliminato la TASI sull’abitazione principale nonche la quota TASI a carico degli occupanti/inquilini quando per l’inquilino l’immobile in locazione è abitazione principale.

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ALIQUOTE IMU E TASI ANNO 2018 invariate RISPETTO AL 2017

Aliquota IMU 2018 Aliquota Tipologia TASI Detrazione Comune Stato 2018 Abitazione principale del possessore e pertinenze “categorie 3,5 ‰ - 0 € 200,00 di lusso” (Categorie catastali A1, A8, A9) “ Abitazione principale del possessore e NESSUNA esente - esente pertinenze (Altre DETRAZIONE categorie catastali) Fabbricati strumentali esente - 1,00 ‰ - all’attività agricola Tutte le altre tipologie di fabbricati non 8,1 ‰ - 2,50 ‰ - indicati in precedenza Terreni agricoli esente - esente

Tari(Tassa Rifiuti)

La Legge di stabilità 2014 ha introdotto il tributo sulla componente relativa alla gestione dei rifiuti (TARI)in sostituzione della TARES. Il gettito TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi d’investimento e di esercizio delservizio a esclusione del trattamento dei rifiuti speciali non assimilati o non assimilabili. Il presupposto della TARI è indicato dall’articolo 1, comma 641 della L. 147/21013 , alternativamente, nel possesso e nella detenzione di locali o aree scoperte, indipendentemente dal loro effettivo uso, purché si tratti di immobili potenzialmente in grado di produrre rifiuti urbani. Non viene ripreso, all’interno della formulazione della nuova TARI, il concetto di “occupazione”, presente nei regimi impositivi precedenti. Il comma disciplina, inoltre, l’esclusione dal 90 pagamento della TARI delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e delle aree comuni condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

Il comma 651 prescrive che nella determinazione delle tariffe il Comune tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 (Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani). In ogni caso deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente (comma 654). Le tariffe TARI sono determinata sulla base del Piano Finanziario, approvato dal soggetto competente, secondo le modalità previste dall’articolo 8 del DPR 158/1999; Alla TARI è applicato il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504;

La tariffa Tari è determinata sulla base del Piano Finanziario, approvato dal soggetto competente, secondo le modalità previste dall’articolo 8 del DPR 158/1999. Il soggetto competente all’approvazione del Piano Finanziario è l’Agenzia Territoriale per i Servizi Idrici e rifiuti (ATERSIR)

Il comune puo deliberare, con proprio regolamento, ulteriori riduzioni e esenzioni e la relativa perdita di gettito può essere coperta attraverso autorizzazioni di spesa. In questo caso la copertura deve essere assicurata attraverso il ricorso a risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso, senza limiti percentuali. I Comuni che hanno realizzato un sistema di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva in luogo della TARI. In tal caso, la tariffa e applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani

Addizionale Comunale All’irpef

Allo scopo di avviare il decentramento fiscale finalizzato alla trasformazione in senso federale dello Stato sono state istituite le due addizionali all’Irpef , una regionale e una comunale. L addizionale regionale è in vigore fin dal 1998 mentre quella comunale a partire dal periodo d imposta 1999. A Roncofreddo l’addizionale comunale è stata istituita a decorrere dall’anno 2000 nella misura pari allo 0,2%. Nel corso degli anni è sempre stata in aumento e nell’anno 2018 è prevista la conferma nella misura massima prevista pari allo 0,8%.

Di seguito si riporta l’analisi dell’addizionale comunale all’Irpef effettuata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine della determinazione del gettito atteso per l’anno 2018:

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Comune di Roncofreddo

Dati dichiarati nell'anno di riferimento - Anno d'imposta 2015

Imponibile ai fini dell'addizionale comunale: 41.587.697 Addizionale comunale dovuta: 331.183 Aliquota media: 0,80

Dettaglio di output calcolo del gettito atteso Soglia di esenzione (Euro) 0

Aliquota (%) 0,80

Gettito minimo (Euro) 308.244 Variazione gettito: da (%) -6,93

Gettito massimo (Euro) 376.744 a (%) 13,76

Lista dei risultati Esenti / Non tenuti Gettito Numero Reddito prevalente variazione % dichiaranti Numero % importo min importo max % su totale variazione % da variazione % a (su 2015) Lavoro dipendente 1.379 229 16,61 - 4,98 188.690 230.622 61,21 - 6,94 13,74 Lavoro autonomo 18 3 16,67 0,00 7.636 9.332 2,48 - 3,68 17,73 Impresa 112 27 24,11 0,00 13.822 16.894 4,48 - 3,32 18,16 Partecipazione soc. di pers. 172 51 29,65 0,00 21.335 26.077 6,92 - 3,77 17,61 Immobiliare 97 57 58,76 - 1,72 3.379 4.129 1,10 - 7,71 12,79 Pensione 787 187 23,76 - 1,06 72.619 88.757 23,56 - 8,72 11,57 Altro 26 16 61,54 0,00 763 933 0,25 - 5,78 15,16 Totale 2.591 570 22,00 - 2,56 308.244 376.744 100,00 - 6,93 13,76

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Il Fondo di solidarietà comunale

La legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228/2012), nell’attribuire ai comuni la maggior parte del gettito IMU – ad eccezione degli immobili del gruppo D - ha sostituito al comma 380 il Fondo sperimentale di riequilibrio con il Fondo di solidarietà comunale, alimentato prevalentemente da una quota parte degli incassi IMU che vengono trattenuti dai comuni per poi essere ripartiti secondo criteri perequativi. Il Fondo di solidarietà comunale – esteso anche alle regioni a statuto speciale - mantiene le stesse dinamiche del Fondo sperimentale di riequilibrio (e dei soppressi trasferimenti), nella misura in cui subisce variazioni connesse alle disposizioni di legge che impongono tagli ai comuni. A tale proposito ricordiamo: a) l’articolo 16, comma 6, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, come da ultimo modificato dal decreto legge 35/2013, conv. in legge n. 64/2013 (art. 10- quinquies, comma 1), con il quale è stata disposta una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio nonché dei trasferimenti erariali spettanti ai comuni della Sicilia e della Sardegna di 500 milioni per il 2012, di 2.250 milioni per l’anno 2013, di 2.500 per l’anno 2015 e di 2.600 a decorrere dal 2016. Dal 2013 tale riduzione viene applicata “in proporzione alla media delle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012, desunte dal SIOPE, fermo restando che la riduzione per abitante di ciascun ente non può assumere valore superiore al 250 per cento della media costituita dal rapporto fra riduzioni calcolate sulla base dei dati SIOPE 2010-2012 e la popolazione residente di tutti i comuni, relativamente a ciascuna classe demografica di cui all'articolo 156 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”. Per l’anno 2014, ferma restando la riduzione complessiva, i tagli non sono applicati nei confronti dei comuni colpiti dal terremoto dell’Abruzzo del 6 aprile 2009, rientranti nel cosiddetto “cratere sismico” (art. 20, comma 6, del d.L. n. 16/2014); b) l’articolo 9 del decreto legge 6 marzo 2014, n. 16, convertito in legge n. 68/2014, il quale ha esteso a tutti i comuni, in proporzione alla popolazione residente, il taglio di 118 milioni di euro previsto dall’articolo 2, comma 183, della legge n. 191/2009 per i costi della politica; c) l’articolo 47, commi da 8 a 13 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, che ha ridotto di ulteriori 375,6 ml per il 2014 e di 563,4 ml per il triennio 2015- 2017 le risorse spettanti ai comuni, in relazione a risparmi di spesa connessi alle autovetture, agli incarichi di studio, ricerca e consulenza e co.co.co. e alle acquisizioni di beni e servizi da effettuarsi tramite convenzioni CONSIP o altri strumenti messi a disposizioni dalle centrali di committenza; d) la legge n. 190/2014 che ha ridotto ulteriormente il FSC di 1,2 miliardi a partire dal 2015. e) la legge n. 208/2015 che ha previsto:  una quota incrementale per il mancato gettito IMU e TASI (3.7 miliardi);  revisione delle capacità fiscali in base ai costi e fabbisogno standard, il cui peso è aumentato dal 20% al 30% nel 2016, ed è destinato ulteriormente a d incrementarsi nel 2017 e successivi;  minore quota di prelievo dal gettito IMU ad a limentazione del FSC (dal 38,22% al 23,8%).

La Legge di ilancio 2017, attualmente all’esame del Parlamento prevede una dotazione del fondo di 6.197 miliardi di cui 2.768 miliardi assicurati attraverso la quota di alimentazione prelevata dal gettito IMU. La quota del gettito da ripartire in base alle entrate Imu-Tasi sarà pari a 3.767 miliardi mentre la quota da assegnare in base a capacità fiscale e fabbisogni standard sarà pari a 1.885 miliardi. E’ prevista una clausola di salvaguardia che sterilizza le variazioni in più o

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in meno superiori all’otto per cento.

Si rimanda per approfondimenti alla nota metodologica presente sul sito www.finanzalocale.it

Fondo di solidarietà comunale 2018

Per l’anno 2018 si prevede attualmente uno stanziamento del Fondo di Solidarietà pari ad € 337.000 come per l’anno 2017, eventuali adeguamenti saranno recepiti in corso d’anno con l’assegnazione definitiva.

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE 2018 337.000,00

ALIMENTAZIONE FONDO SOLIDARIETA’ COMUNALE 2018 153.988,76

94

Analisi risorse finanziarie

Quadro riassuntivo di competenza

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento 2015 2016 2017 2018 2019 2020 della col. 4 rispetto ENTRATE (accertamenti) (accertamenti) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) alla col. 3 1 2 3 4 5 6 7 Tributarie 1.686.903,38 1.462.570,65 1.471.170,29 1.471.698,00 1.471.698,00 1.471.698,00 0,035 Contributi e trasferimenti correnti 139.117,88 484.072,36 567.546,33 478.420,08 478.420,08 478.420,08 - 15,703 Extratributarie 206.509,60 158.532,26 219.537,05 214.285,00 214.785,00 214.785,00 - 2,392 TOTALE ENTRATE CORRENTI 2.032.530,86 2.105.175,27 2.258.253,67 2.164.403,08 2.164.903,08 2.164.903,08 - 4,155 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 manutenzione ordinaria del patrimonio Avanzo di amministrazione applicato per 0,00 0,00 0,00 0,00 spese correnti Fondo pluriennale vincolato per spese 301.436,00 18.440,70 115.507,74 0,00 0,00 0,00 -100,000 correnti TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE 2.333.966,86 2.123.615,97 2.373.761,41 2.164.403,08 2.164.903,08 2.164.903,08 - 8,819 CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) Alienazione di beni e trasferimenti capitale 274.880,75 411.928,71 1.175.296,96 534.469,00 40.400,00 40.400,00 - 54,524 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 investimenti Accensione mutui passivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Altre accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Avanzo di amministrazione applicato per: - fondo ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00 - finanziamento investimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato per spese conto 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 capitale TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATI A 274.880,75 411.928,71 1.175.296,96 534.469,00 40.400,00 40.400,00 - 54,524 INVESTIMENTI (B) Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000 Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 508.132,72 526.293,82 526.293,82 526.293,82 3,574 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) 0,00 0,00 508.132,72 526.293,82 526.293,82 526.293,82 3,574 TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.608.847,61 2.535.544,68 4.057.191,09 3.225.165,90 2.731.596,90 2.731.596,90 - 20,507

95

3. EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE E IN CONTO CAPITALE BILANCIO PLURIENNALE 2018/2020

Gli equilibri della situazione corrente e generali del bilancio

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio (-) 0,00 0,00 0,00 precedente

B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 2.164.403,08 2.164.903,08 2.164.903,08 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti (+) direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 2.117.787,08 2.113.054,08 2.110.792,08 di cui - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 52.701,60 62.001,88 62.001,88

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-)

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e (-) 60.716,00 51.849,00 54.111,00 prestiti obbligazionari di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 - di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e 0,00 0,00 0,00 successive modifiche e rifinanziamenti)

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) -14.100,00 0,00 0,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (**) (+) 0,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (+) 14.100,00 0,00 0,00 specifiche disposizioni di legge di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento (-) 0,00 0,00 0,00 in base a specifiche disposizioni di legge

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione (+) 0,00 0,00 0,00 96 anticipata dei prestiti

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (***)

O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di (+) 0,00 investimento (**)

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 (+) 534.469,00 40.400,00 40.400,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti (-) direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (-) 14.100,00 0,00 0,00 specifiche disposizioni di legge

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo (-) termine

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di (-) attività finanziaria

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento (+) 0,00 0,00 0,00 in base a specifiche disposizioni di legge

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione (-) 0,00 0,00 0,00 anticipata dei prestiti

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 520.369,00 40.400,00 40.400,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+)

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E 0,00 0,00 0,00

97

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (+)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo (+) termine

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di (+) attività finanziaria

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessioni crediti di breve termine (-)

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessioni crediti di medio-lungo (-) termine

Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività (-) finanziarie

EQUILIBRIO FINALE

W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00

Saldo corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali (4): Equilibrio di parte corrente (O) 0,00 0,00 0,00 Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di (-) 0,00 spese correnti (H) Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli 0,00 0,00 0,00 investimenti pluriennali

98

4.PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

COMPETENZA ANNO COMPETENZA DI RIFERIMENTO DEL COMPETENZA ANNO EQUILIBRIO DI BILANCIO DI CUI ALL'ART. 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 ANNO BILANCIO 2019 2020 2018

A1) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (dal 2020 quota finanziata da entrate (+) 0,00 0,00 0,00 finali)

A2) Fondo pluriennale vincolato di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (+) 0,00 0,00 0,00 (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

A3) Fondo pluriennale vincolato di entrata per partite finanziarie (dal 2020 quota finanziata da (+) 0,00 0,00 0,00 entrate finali)

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata (A1 + A2 + A3) (+) 0,00 0,00 0,00

B) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (+) 1.471.698,00 1.471.698,00 1.471.698,00

C) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi finanza pubblica (+) 478.420,08 478.420,08 478.420,08

D) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) 214.285,00 214.785,00 214.785,00

E) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) 534.069,00 40.000,00 40.000,00

F) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie (+) 400,00 400,00 400,00

G) SPAZI FINANZIARI ACQUISITI (1) (+) 0,00 0,00 0,00

H1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 2.117.787,08 2.113.054,08 2.110.792,08

99

H2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+) 0,00 0,00 0,00

H3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (2) (-) 52.701,60 62.001,88 62.001,88

H4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione) (-) 0,00 0,00 0,00

H5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3) (-) 0,00 0,00 0,00

H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (H=H1+H2-H3-H4-H5) (-) 2.065.085,48 2.051.052,20 2.048.790,20

I1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 520.369,00 40.400,00 40.400,00

I2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota (+) 0,00 0,00 0,00 finanziata da entrate finali)

I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (2) (-) 0,00 0,00 0,00

I4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3) (-) 0,00 0,00 0,00

I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4) (-) 520.369,00 40.400,00 40.400,00

L1) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 0,00 0,00 0,00

L2) Fondo pluriennale vincolato per partite finanziarie (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) (+) 0,00 0,00 0,00

L) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria (L=L1 + L2) (-) 0,00 0,00 0,00

M) SPAZI FINANZIARI CEDUTI(1) (-) 46.000,00 15.000,00 0,00

(N) EQUILIBRIO DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 (4) 67.417,60 98.850,88 116.112,88

100

5. STRUMENTI URBANISTICI

Strumenti urbanistici generali

Regolamento Urbanistico Edilizio(RUE) si

Delibera di approvazione: CONSIGLIO COMUNALE N.50 DEL 28/07/2014

VARIANTE CONSIGLIO COMUNALE N.43 DEL 03/11/2016

101

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

SEZIONE OPERATIVA

Parte seconda

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1. OBIETTIVI OPERATIVI PER MISSIONI E PROGRAMMI

Sono definiti, per ciascuna missione e programma, gli obiettivi operativi da realizzare nel periodo di riferimento del bilancio.

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Valorizzazione del ruolo dei Consigli di 01 01 Frazione attraverso la revisione del regolamento del Consiglio Comunale SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI Organi Istituzionali E DI GESTIONE Supporto tecnico-amministrativo agli organi istituzionali a garanzia di un rapporto trasparente con la 02 cittadinanza Potenziamento delle competenze dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico Segreteria Generale (URP).

Potenziamento dell’informatizzazione

dell'attività di protocollo

Incentivazione dell'uso della posta elettronica e della pec, abbattendo i tempi di trasmissione ed i costi di spedizione Assicurare l’efficacia e l’efficienza dell’impiego delle risorse nel rispetto 03 dei vincoli di finanza pubblica Attuazione dei principi di Gestione economica, finanziaria armonizzazione contabile programmazione e provveditorato Attività di dismissione delle partecipazioni individuate nel piano di razionalizzazione delle società partecipate

Potenziamento dell’attività di recupero dell’evasione dei tributi comunali per 04 garantire una maggiore certezza delle entrate

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Revisione regolamenti sui tributi al Gestione delle entrate tributarie e fine di agevolarne la semplificazione servizi fiscali

Attività di messa in sicurezza ed attuazione dei programmi di 05 manutenzione straordinaria degli edifici comunali, in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel Gestione dei beni demaniali e rispetto dei vincoli di finanza pubblica patrimoniali Realizzazione di interventi di

efficientamento dei fabbricati pubblici e del sistema di illuminazione pubblica in un ottica di risparmio energetico e di attuazione del PAES Valorizzazione di quella porzione del patrimonio disponibile dell’ente che presenta potenzialità economiche

Attuazione del programma di 06 mandato attraverso la realizzazione del programma delle Opere Pubbliche 2018-2020, in relazione alle Ufficio Tecnico risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

Elezioni politiche previste per il 2018, 07 elezioni comunali 2019

Elezioni e Consultazioni Popolari – Anagrafe e StatoCivile

La funzione dei servizi informativi è stata totalmente trasferita all’Unione 08 Rubicone e Mare alla quale l’Ente trasferisce le risorse finanziarie necessarie al suo funzionamento, nel Statistica e sistemi informativi rispetto di quanto previsto dal piano di razionalizzazione delle spese

104

Riorganizzazione dei servizi comunali al fine di potenziarne l’efficacia e 10 garantire l’efficienza dei servizi offerti dall’Amministrazione Comunale Risorse umane Potenziamento della attività di collaborazione e interscambio tra le unità organizzative ai fini della semplificazione amministrativa

11 Spese per attività di patrocinio e di consulenza legale a favore dell’ente Altri servizi generali

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

La funzione relativa alla Polizia Locale 03 01 è stata totalmente trasferita all’Unione Rubicone e Mare con impegno finanziario dell’ente al ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Polizia Locale e Amministrativa trasferimento delle risorse

02 Ampliamento del Sistema di videosorveglianza sul territorio Sistema integrato di sicurezza urbana

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Mantenimento della convenzione con 04 01 la Fondazione Giovannni XXIII per la gestione dell’asilo del capoluogo.

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO Istruzione prescolastica Mantenimento della gestione STUDIO associata delle scuola dell’infanzia di Gualdo e Saiano con i comuni di Sogliano e Cesena

105

Supporto tecnico-amministrativo alla fondazione Giovanni XXII per la realizzazione della nuova sede dell’asilo nido e della scuola per l’infanzioa del capoluogo. Mantenimento delle risorse per il funzionamento delle strutture scolastiche 02 Attivazione dei programmi di messa in sicurezza e manutenzione Altri ordini di istruzione straordinaria degli edifici scolastici esistenti in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica Realizzazione della connessione alla banda larga della scuola primaria e secondaria del capoluogo, in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica Potenziamento della collaborazione con l’Istituto Comprensivo per l’attuazione di progetti didattici

06 Mantenimento e razionalizzazione del servizio di trasporto scolastico Servizi ausiliari all’istruzione Supporto alla realizzazione di progetti con le associazioni del territorio per le attività di supporto scolastico

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Valorizzazione del patrimonio storico- architettonico di Roncofreddo 05 01 attraverso il sostegno e la promozione di tutte le quelle attività che ne consentano la fruizione e la TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI Valorizzazione dei beni di interesse promozione a fini sociali, culturali e di BENI E ATTIVITA’ CULTURALI storico promozione turistica.

106

Attività di mantenimento, recupero e rifunzionalizzazione del patrimonio storico- architettonico, in particolare relativamente a quei beni che necessitano di urgenti interventi di restauro e messa in sicurezza (vedi Torre Montecodruzzo, Mura Malatestiane Molino Diolaguardia), in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

02 Sostegno e promozione di tutte le attività che compongono l’offerta Attività culturali e interventi diversi culturale del Comune, condivisa fra il nel settore culturale settore pubblico e le associazioni culturali del territorio; individuazione delle potenzialità delle proposte

culturali e di intrattenimento che ogni

territorio può esprimere.

Attività di implementazione del fondo librario, di rifunzionalizzazione, e promozione di tutte le attività museali, da attuare attraverso finanziamenti pubblici e privati.

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Sostegno alle associazioni sportive del territorio per la migliore gestione 06 01 degli eventi ed impianti sportivi.

Attuazione dei programmi di POLITICHE GIOVANILI, SPORT E Sport e Tempo Libero manutenzione straordinaria e TEMPO LIBERO rifunzionalizzazione degli spazi

sportivi, in relazione alle risorse

finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

Attuare progetti per la prevenzione del disagio sociale giovanile

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

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Realizzazione di tutte le azioni volte a riconoscere nel turismo un’importante 07 01 risorsa economica , occupazionale e d’identità territoriale. TURISMO Sviluppo e valorizzazione del Sostegno a tutte le iniziative sul turismo territorio, come il turismo sportivo, il turismo enogastronomico, ecc.. che ne valorizzano le bellezze culturali e paesaggistiche.

Valorizzazione delle tipicità del territorio MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Predisposizione del POC. Monitoraggio, aggiornamento ed 08 01 eventuale potenziamento degli strumenti di pianificazione urbanistica ASSETTO DEL TERRITORIO ED Urbanistica ed assetto del territorio Attuazione di interventi di EDILIZIA ABITATIVA riqualificazione urbana del capoluogo e delle frazioni in relazione alle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI

Garantire l’attuazione di programmi di 09 02 riequilibrio territoriale e di sostenibilità ambientale SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA Tutela, valorizzazione e recupero Manutenzione e potenziamento delle DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE ambientale aree verdi e degli spazi all’aperto quali luoghi di aggregazione

Potenziamento della raccolta differenziata per il raggiungimento 03 degli obiettivi regionali, mediante riorganizzazione del servizio e attività di sensibilizzazione dei cittadini Rifiuti

04 Realizzazione degli interventi di nuova realizzazione delle reti idriche Servizio idrico integrato ove non presenti, di messa a norma 108

e manutenzione

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Mantenimento del servizio di trasporto pubblico locale di 10 02 collegamento con i principali centri urbani TRASPORTO E DIRITTO ALLA Trasporto pubblico locale MOBILITA’ Mantenimento in condizioni di sicurezza del reticolo viario di 05 collegamento con i diversi ambiti del territorio Realizzazione di investimenti sulle Viabilità e infrastrutture stradali strutture viarie del territorio comunale, tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili e degli obiettivi di finanza pubblica MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 01 Mantenimento delle rete di servizi esistente da attuare attraverso MISSIONE 12 Interventi per l’infanzia ed i minori l’Unione Rubicone e Mare e per asili nido DIRITTO SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIE

Mantenimento delle rete di servizi in favore degli anziani da attuare 03 attraverso l’Unione Rubicone e Mare

Potenziamento delle attività dello Interventi per gli anziani sportello sociale presso il Comune e presso i consigli di frazione per le attività di prima accoglienza, al fine di creare un canale di dialogo dinamico tra cittadini e pubblica amministrazione Realizzazione delle opere di manutenzione ordinaria e 09 straordinaria di tutti i cimiteri comunali

109

Attuazione dei programmi di Servizio necroscopico e cimiteriale costruzione di nuovi loculi in base alle necessità, in relazione alle disponibilità finanziarie e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 01 Fondo previsto dall’art. 166 del Tuel, si rimanda a quando detto MISSIONE 20 Fondo di Riserva nell’apposita sezione della nota integrativa al Bilancio FONDI E ACCONTONAMENTI

Fondo previsto dall’art. 167 del Tuel, si rimanda a quando detto 02 nell’apposita sezione della nota integrativa al Bilancio Fondo Crediti di dubbia esigibilità

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI 50 01 Pagamento degli interessi su mutui

DEBITO PUBBLICO quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

02 Pagamento quote captale su mutui

quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI L’anticipazione di cassa è prevista dall’art. 222. MISSIONE 60 01

ANTICIPAZIONI FINANZIARIE Restituzione anticipazione di Tesoreria

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MISSIONE PROGRAMMI OBIETTIVI Spese per ritenute previdenziali assistenziali al personale, ritenute MISSIONE 99 01 erariali, spese per conto terzi, servizio per conto terzi e partite di anticipazioni servizio economato, restituzione depositi cauzionali giro

SERVIZIO PER CONTO TERZI E PARTITE DI GIRO

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2.QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER MISSIONE

QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER MISSIONE

Gestione di competenza ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Codice Spese per Spese per Spese per Spese per rimborso Spese per rimborso Spese per rimborso missione Spese correnti Totale Spese correnti Totale Spese correnti Totale investimento prestiti investimento prestiti investimento prestiti e altre spese e altre spese e altre spese 1 798.409,92 100.000,00 0,00 898.409,92 776.574,64 0,00 0,00 776.574,64 771.661,06 0,00 0,00 771.661,06 3 93.304,01 55.632,00 0,00 148.936,01 93.304,01 0,00 0,00 93.304,01 93.304,01 0,00 0,00 93.304,01 4 439.146,00 308.437,00 0,00 747.583,00 442.146,00 0,00 0,00 442.146,00 442.146,00 0,00 0,00 442.146,00 5 5.015,00 0,00 0,00 5.015,00 4.957,00 0,00 0,00 4.957,00 4.896,00 0,00 0,00 4.896,00 6 769,00 0,00 0,00 769,00 680,00 0,00 0,00 680,00 590,00 0,00 0,00 590,00 7 20.500,00 0,00 0,00 20.500,00 20.500,00 0,00 0,00 20.500,00 20.500,00 0,00 0,00 20.500,00 8 1.611,91 0,00 0,00 1.611,91 1.611,91 0,00 0,00 1.611,91 1.611,91 0,00 0,00 1.611,91 9 325.740,36 0,00 0,00 325.740,36 327.667,36 0,00 0,00 327.667,36 327.591,36 0,00 0,00 327.591,36 10 180.487,00 56.300,00 0,00 236.787,00 183.967,00 40.400,00 0,00 224.367,00 183.424,00 40.400,00 0,00 223.824,00 11 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12 193.144,28 0,00 0,00 193.144,28 193.144,28 0,00 0,00 193.144,28 193.144,28 0,00 0,00 193.144,28 20 59.201,60 0,00 0,00 59.201,60 68.501,88 0,00 0,00 68.501,88 71.923,46 0,00 0,00 71.923,46 50 458,00 0,00 60.716,00 61.174,00 0,00 0,00 51.849,00 51.849,00 0,00 0,00 54.111,00 54.111,00 60 0,00 0,00 526.293,82 526.293,82 0,00 0,00 526.293,82 526.293,82 0,00 0,00 526.293,82 526.293,82 99 0,00 0,00 1.140.500,00 1.140.500,00 0,00 0,00 1.140.500,00 1.140.500,00 0,00 0,00 1.140.500,00 1.140.500,00 TOTALI: 2.117.787,08 520.369,00 1.727.509,82 4.365.665,90 2.113.054,08 40.400,00 1.718.642,82 3.872.096,90 2.110.792,08 40.400,00 1.720.904,82 3.872.096,90

112

Gestione di cassa ANNO 2018 Codice Spese per Spese per rimborso Spese correnti Totale missione investimento prestiti e altre spese 1 926.418,17 112.414,16 0,00 1.038.832,33 3 113.051,99 55.632,00 0,00 168.683,99 4 498.985,33 315.922,92 0,00 814.908,25 5 10.128,56 41.874,05 0,00 52.002,61 6 769,00 8.203,97 0,00 8.972,97 7 28.647,28 0,00 0,00 28.647,28 8 1.611,91 0,00 0,00 1.611,91 9 411.552,45 40.443,00 0,00 451.995,45 10 234.067,32 404.639,00 0,00 638.706,32 11 0,00 0,00 0,00 0,00 12 234.540,69 0,00 0,00 234.540,69 20 100.000,00 0,00 0,00 100.000,00 50 458,00 0,00 60.716,00 61.174,00 60 0,00 0,00 526.293,82 526.293,82 99 0,00 0,00 1.153.850,30 1.153.850,30 TOTALI: 2.560.230,70 979.129,10 1.740.860,12 5.280.219,92

113

Entrate previste per la realizzazione della missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 898.409,92 1.038.832,33 776.574,64 771.661,06

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento correnti investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 898.409,92 798.409,92 100.000,00 776.574,64 776.574,64 771.661,06 771.661,06 Cassa Cassa Cassa Cassa 1.038.832,33 926.418,17 112.414,16

114

Entrate previste per la realizzazione della missione: 3 Ordine pubblico e sicurezza

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 148.936,01 168.683,99 93.304,01 93.304,01

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 3 Ordine pubblico e sicurezza 1. ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 93.304,01 55.632,00 148.936,01 93.304,01 93.304,01 93.304,01 93.304,01 Cassa Cassa Cassa Cassa 55.632,00 168.683,99 113.051,99

115

Entrate previste per la realizzazione della missione: 4 Istruzione e diritto allo studio

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 747.583,00 814.908,25 442.146,00 442.146,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 4 Istruzione e diritto allo studio

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 747.583,00 439.146,00 308.437,00 442.146,00 442.146,00 442.146,00 442.146,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 814.908,25 498.985,33 315.922,92

116

Entrate previste per la realizzazione della missione: 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 5.015,00 52.002,61 4.957,00 4.896,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 5.015,00 5.015,00 4.957,00 4.957,00 4.896,00 4.896,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 10.128,56 41.874,05 52.002,61

117

Entrate previste per la realizzazione della missione: 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 769,00 8.972,97 680,00 590,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 769,00 769,00 680,00 680,00 590,00 590,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 769,00 8.203,97 8.972,97

118

Entrate previste per la realizzazione della missione: 7 Turismo

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 20.500,00 28.647,28 20.500,00 20.500,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 7 Turismo

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 20.500,00 20.500,00 20.500,00 20.500,00 20.500,00 20.500,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 28.647,28 28.647,28

119

Entrate previste per la realizzazione della missione: 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 1.611,91 1.611,91 1.611,91 1.611,91

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 1.611,91 1.611,91 1.611,91 1.611,91 1.611,91 1.611,91 Cassa Cassa Cassa Cassa 1.611,91 1.611,91

120

Entrate previste per la realizzazione della missione: 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 325.740,36 451.995,45 327.667,36 327.591,36

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 325.740,36 325.740,36 327.667,36 327.667,36 327.591,36 327.591,36 Cassa Cassa Cassa Cassa 40.443,00 451.995,45 411.552,45

121

Entrate previste per la realizzazione della missione: 10 Trasporti e diritto alla mobilità

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 236.787,00 638.706,32 224.367,00 223.824,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 10 Trasporti e diritto alla mobilità

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 56.300,00 236.787,00 40.400,00 40.400,00 180.487,00 183.967,00 224.367,00 183.424,00 223.824,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 638.706,32 234.067,32 404.639,00

122

Entrate previste per la realizzazione della missione: 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 193.144,28 234.540,69 193.144,28 193.144,28

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 193.144,28 193.144,28 193.144,28 193.144,28 193.144,28 193.144,28 Cassa Cassa Cassa Cassa 234.540,69 234.540,69

123

Entrate previste per la realizzazione della missione: 20 Fondi e accantonamenti

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 59.201,60 100.000,00 68.501,88 71.923,46

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 20 Fondi e accantonamenti

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 59.201,60 59.201,60 68.501,88 71.923,46 71.923,46 68.501,88 Cassa Cassa Cassa Cassa 100.000,00 100.000,00

124

Entrate previste per la realizzazione della missione: 50 Debito pubblico

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 61.174,00 61.174,00 51.849,00 54.111,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 50 Debito pubblico

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 458,00 60.716,00 61.174,00 51.849,00 51.849,00 54.111,00 54.111,00 Cassa Cassa Cassa Cassa 458,00 60.716,00 61.174,00

125

Entrate previste per la realizzazione della missione: 60 Anticipazioni finanziarie

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 60 Anticipazioni finanziarie

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82 Cassa Cassa Cassa Cassa 526.293,82 526.293,82

126

Entrate previste per la realizzazione della missione: 99 Servizi per conto terzi

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO MISSIONE 1.140.500,00 1.153.850,30 1.140.500,00 1.140.500,00

Spesa prevista per la realizzazione della missione: 99 Servizi per conto terzi

ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese per Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale Spese correnti rimborso prestiti Totale investimento investimento investimento e altre spese e altre spese e altre spese

Competenza Competenza Competenza Competenza

1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 Cassa Cassa Cassa Cassa

1.153.850,30 1.153.850,30

127

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 1 Organi istituzionali

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Organi istituzionali No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 151.155,00 155.931,75 151.655,00 151.655,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 4.776,75 Previsione di competenza 169.278,45 151.155,00 151.655,00 151.655,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 155.931,75 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 4.776,75 Previsione di competenza 169.278,45 151.155,00 151.655,00 151.655,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 155.931,75

128

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 2 Segreteria generale

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Segreteria generale No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 156.084,33 170.419,43 158.084,33 158.084,33

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 14.335,10 Previsione di competenza 213.318,02 156.084,33 158.084,33 158.084,33

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 170.419,43 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 14.335,10 Previsione di competenza 213.318,02 156.084,33 158.084,33 158.084,33

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 170.419,43

129

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Gestione economica, finanziaria, No programmazione, provveditorato

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 120.510,69 140.465,45 122.969,98 123.347,40

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 19.954,76 Previsione di competenza 139.935,41 120.510,69 122.969,98 123.347,40

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 140.465,45 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 19.954,76 Previsione di competenza 139.935,41 120.510,69 122.969,98 123.347,40

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 140.465,45

130

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Gestione delle entrate tributarie e servizi No fiscali

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 76.540,00 94.546,73 76.540,00 76.540,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 18.006,73 Previsione di competenza 82.255,00 76.540,00 76.540,00 76.540,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 94.546,73 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 18.006,73 Previsione di competenza 82.255,00 76.540,00 76.540,00 76.540,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 94.546,73

131

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Gestione dei beni demaniali e patrimoniali No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 152.873,00 182.105,66 54.691,71 53.200,71

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 16.818,50 Previsione di competenza 65.942,12 52.873,00 54.691,71 53.200,71

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 69.691,50 2 Spese in conto capitale 12.414,16 Previsione di competenza 87.131,53 100.000,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 112.414,16 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 29.232,66 Previsione di competenza 153.073,65 152.873,00 54.691,71 53.200,71

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 182.105,66

132

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 6 Ufficio tecnico

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Ufficio tecnico No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 90.427,00 122.661,12 93.042,00 93.042,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 32.234,12 Previsione di competenza 103.615,61 90.427,00 93.042,00 93.042,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 122.661,12 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 32.234,12 Previsione di competenza 103.615,61 90.427,00 93.042,00 93.042,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 122.661,12

133

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 7 Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Elezioni e consultazioni popolari - No Anagrafe e stato civile

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 42.500,00 45.135,03 46.300,00 42.500,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 2.635,03 Previsione di competenza 45.295,04 42.500,00 46.300,00 42.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 45.135,03 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 2.635,03 Previsione di competenza 45.295,04 42.500,00 46.300,00 42.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 45.135,03

134

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 8 Statistica e sistemi informativi

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Statistica e sistemi informativi No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 24.521,62 29.078,83 24.521,62 24.521,62

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 4.557,21 Previsione di competenza 33.117,99 24.521,62 24.521,62 24.521,62

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 29.078,83 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 4.557,21 Previsione di competenza 33.117,99 24.521,62 24.521,62 24.521,62

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 29.078,83

135

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 10 Risorse umane

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Risorse umane No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 24,62

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 24,62 Previsione di competenza 335,77

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 24,62 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 24,62 Previsione di competenza 335,77

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 24,62

136

Missione: 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Programma: 11 Altri servizi generali

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione Servizi istituzionali, generali e di gestione Altri servizi generali No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 83.798,28 98.463,71 48.770,00 48.770,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 14.665,43 Previsione di competenza 116.920,47 83.798,28 48.770,00 48.770,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 98.463,71 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 14.665,43 Previsione di competenza 116.920,47 83.798,28 48.770,00 48.770,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 98.463,71

137

Missione: 3 Ordine pubblico e sicurezza Programma: 1 Polizia locale e amministrativa

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 2 Ordine pubblico e sicurezza Ordine pubblico e sicurezza Polizia locale e amministrativa No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 93.304,01 113.051,99 93.304,01 93.304,01

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 19.747,98 Previsione di competenza 96.344,31 93.304,01 93.304,01 93.304,01

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 113.051,99 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza 6.000,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 19.747,98 Previsione di competenza 102.344,31 93.304,01 93.304,01 93.304,01

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 113.051,99

138

Missione: 3 Ordine pubblico e sicurezza Programma: 2 Sistema integrato di sicurezza urbana

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 2 Ordine pubblico e sicurezza Ordine pubblico e sicurezza Sistema integrato di sicurezza urbana No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 55.632,00 55.632,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza 55.632,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 55.632,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 55.632,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 55.632,00

139

Missione: 4 Istruzione e diritto allo studio Programma: 1 Istruzione prescolastica

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 3 Istruzione e diritto allo studio Istruzione e diritto allo studio Istruzione prescolastica No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 207.614,00 245.006,51 207.614,00 207.614,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 37.392,51 Previsione di competenza 168.977,17 207.614,00 207.614,00 207.614,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 245.006,51 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 37.392,51 Previsione di competenza 168.977,17 207.614,00 207.614,00 207.614,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 245.006,51

140

Missione: 4 Istruzione e diritto allo studio Programma: 2 Altri ordini di istruzione

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 3 Istruzione e diritto allo studio Istruzione e diritto allo studio Altri ordini di istruzione No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 384.969,00 414.676,74 76.532,00 76.532,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 22.221,82 Previsione di competenza 81.263,10 76.532,00 76.532,00 76.532,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 98.753,82 2 Spese in conto capitale 7.485,92 Previsione di competenza 383.890,83 308.437,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 315.922,92 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 29.707,74 Previsione di competenza 465.153,93 384.969,00 76.532,00 76.532,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 414.676,74

141

Missione: 4 Istruzione e diritto allo studio Programma: 6 Servizi ausiliari all’istruzione

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 3 Istruzione e diritto allo studio Istruzione e diritto allo studio Servizi ausiliari all’istruzione No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 155.000,00 155.225,00 158.000,00 158.000,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 225,00 Previsione di competenza 171.499,99 155.000,00 158.000,00 158.000,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 155.225,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 225,00 Previsione di competenza 171.499,99 155.000,00 158.000,00 158.000,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 155.225,00

142

Missione: 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Programma: 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 4 Tutela e valorizzazione dei beni e attività Tutela e valorizzazione dei beni e attività Valorizzazione dei beni di interesse No culturali culturali storico

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 41.874,05

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 2 Spese in conto capitale 41.874,05 Previsione di competenza 47.774,05

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 41.874,05 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 41.874,05 Previsione di competenza 47.774,05

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 41.874,05

143

Missione: 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali Programma: 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 4 Tutela e valorizzazione dei beni e attività Tutela e valorizzazione dei beni e attività Attività culturali e interventi diversi nel No culturali culturali settore culturale

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 5.015,00 10.128,56 4.957,00 4.896,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 5.113,56 Previsione di competenza 18.322,00 5.015,00 4.957,00 4.896,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 10.128,56 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 5.113,56 Previsione di competenza 18.322,00 5.015,00 4.957,00 4.896,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 10.128,56

144

Missione: 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero Programma: 1 Sport e tempo libero

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 5 Politiche giovanili, sport e tempo libero Politiche giovanili, sport e tempo libero Sport e tempo libero No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 769,00 8.972,97 680,00 590,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 855,00 769,00 680,00 590,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 769,00 2 Spese in conto capitale 8.203,97 Previsione di competenza 75.300,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 8.203,97 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 8.203,97 Previsione di competenza 76.155,00 769,00 680,00 590,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 8.972,97

145

Missione: 7 Turismo Programma: 1 Sviluppo e la valorizzazione del turismo

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 6 Turismo Turismo Sviluppo e la valorizzazione del turismo No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 20.500,00 28.647,28 20.500,00 20.500,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 8.147,28 Previsione di competenza 35.500,00 20.500,00 20.500,00 20.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 28.647,28 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 8.147,28 Previsione di competenza 35.500,00 20.500,00 20.500,00 20.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 28.647,28

146

Missione: 8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa Programma: 1 Urbanistica e assetto del territorio

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 7 Assetto del territorio ed edilizia abitativa Assetto del territorio ed edilizia abitativa Urbanistica e assetto del territorio No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.611,91 1.611,91 1.611,91 1.611,91

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 1.611,91 1.611,91 1.611,91

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 1.611,91 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 1.611,91 1.611,91 1.611,91

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 1.611,91

147

Missione: 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Programma: 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 8 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Tutela, valorizzazione e recupero No e dell'ambiente e dell'ambiente ambientale

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 11.530,00 35.368,51 13.530,00 13.530,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 23.838,51 Previsione di competenza 45.051,88 11.530,00 13.530,00 13.530,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 35.368,51 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 23.838,51 Previsione di competenza 45.051,88 11.530,00 13.530,00 13.530,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 35.368,51

148

Missione: 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Programma: 3 Rifiuti

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 8 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Rifiuti No e dell'ambiente e dell'ambiente

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 314.210,36 376.183,94 314.137,36 314.061,36

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 61.973,58 Previsione di competenza 314.279,36 314.210,36 314.137,36 314.061,36

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 376.183,94 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 61.973,58 Previsione di competenza 314.279,36 314.210,36 314.137,36 314.061,36

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 376.183,94

149

Missione: 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Programma: 4 Servizio idrico integrato

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 8 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Sviluppo sostenibile e tutela del territorio Servizio idrico integrato No e dell'ambiente e dell'ambiente

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 40.443,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 2 Spese in conto capitale 40.443,00 Previsione di competenza 40.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 40.443,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 40.443,00 Previsione di competenza 40.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 40.443,00

150

Missione: 10 Trasporti e diritto alla mobilità Programma: 2 Trasporto pubblico locale

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 9 Trasporti e diritto alla mobilità Trasporti e diritto alla mobilità Trasporto pubblico locale No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 6.400,00 6.400,00 6.400,00 6.400,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 6.400,00 6.400,00 6.400,00 6.400,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 6.400,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 6.400,00 6.400,00 6.400,00 6.400,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 6.400,00

151

Missione: 10 Trasporti e diritto alla mobilità Programma: 5 Viabilità e infrastrutture stradali

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 9 Trasporti e diritto alla mobilità Trasporti e diritto alla mobilità Viabilità e infrastrutture stradali No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 230.387,00 632.306,32 217.967,00 217.424,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 53.580,32 Previsione di competenza 212.558,91 174.087,00 177.567,00 177.024,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 227.667,32 2 Spese in conto capitale 348.339,00 Previsione di competenza 560.419,26 56.300,00 40.400,00 40.400,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 404.639,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 401.919,32 Previsione di competenza 772.978,17 230.387,00 217.967,00 217.424,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 632.306,32

152

Missione: 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma: 1 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 11 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Interventi per l'infanzia e i minori e per No asili nido

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 140.778,06 176.298,93 140.778,06 140.778,06

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 35.520,87 Previsione di competenza 139.660,64 140.778,06 140.778,06 140.778,06

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 176.298,93 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 35.520,87 Previsione di competenza 139.660,64 140.778,06 140.778,06 140.778,06

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 176.298,93

153

Missione: 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma: 3 Interventi per gli anziani

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 11 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Interventi per gli anziani No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 39.816,22 39.887,00 39.816,22 39.816,22

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 70,78 Previsione di competenza 41.119,14 39.816,22 39.816,22 39.816,22

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 39.887,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 70,78 Previsione di competenza 41.119,14 39.816,22 39.816,22 39.816,22

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 39.887,00

154

Missione: 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Programma: 9 Servizio necroscopico e cimiteriale

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 11 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Diritti sociali, politiche sociali e famiglia Servizio necroscopico e cimiteriale No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 12.550,00 18.354,76 12.550,00 12.550,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti 5.804,76 Previsione di competenza 5.860,00 12.550,00 12.550,00 12.550,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 18.354,76 2 Spese in conto capitale Previsione di competenza

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE 5.804,76 Previsione di competenza 5.860,00 12.550,00 12.550,00 12.550,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 18.354,76

155

Missione: 20 Fondi e accantonamenti Programma: 1 Fondo di riserva

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 13 Fondi e accantonamenti Fondi e accantonamenti Fondo di riserva No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 6.500,00 100.000,00 6.500,00 9.921,58

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 7.500,00 6.500,00 6.500,00 9.921,58

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 100.000,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 7.500,00 6.500,00 6.500,00 9.921,58

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 100.000,00

156

Missione: 20 Fondi e accantonamenti Programma: 2 Fondo crediti di dubbia esigibilità

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 13 Fondi e accantonamenti Fondi e accantonamenti Fondo crediti di dubbia esigibilità No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 52.701,60 62.001,88 62.001,88

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 44.063,67 52.701,60 62.001,88 62.001,88

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 44.063,67 52.701,60 62.001,88 62.001,88

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa

157

Missione: 50 Debito pubblico Programma: 1 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 14 Debito pubblico Debito pubblico Quota interessi ammortamento mutui e No prestiti obbligazionari

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 458,00 458,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 1 Spese correnti Previsione di competenza 1.041,00 458,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 458,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 1.041,00 458,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 458,00

158

Missione: 50 Debito pubblico Programma: 2 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 14 Debito pubblico Debito pubblico Quota capitale ammortamento mutui e No prestiti obbligazionari

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 60.716,00 60.716,00 51.849,00 54.111,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 4 Rimborso Prestiti Previsione di competenza 58.058,00 60.716,00 51.849,00 54.111,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 60.716,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 58.058,00 60.716,00 51.849,00 54.111,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 60.716,00

159

Missione: 60 Anticipazioni finanziarie Programma: 1 Restituzione anticipazione di tesoreria

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 15 Anticipazioni finanziarie Anticipazioni finanziarie Restituzione anticipazione di tesoreria No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa Avanzo amministrazione - Fondo pluriennale vincolato - 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82 Altre entrate (non direttamente collegate al programma) TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 526.293,82 526.293,82 526.293,82 526.293,82

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 5 Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere Previsione di competenza 508.132,72 526.293,82 526.293,82 526.293,82

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 526.293,82 TOTALE GENERALE DELLE SPESE Previsione di competenza 508.132,72 526.293,82 526.293,82 526.293,82

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 526.293,82

160

Missione: 99 Servizi per conto terzi Programma: 1 Servizi per conto terzi e Partite di giro

Linea Descrizione Ambito strategico Ambito operativo Durata G.A.P. Responsabile politico Responsabile gestionale 16 Servizi per conto terzi Servizi per conto terzi Servizi per conto terzi e Partite di giro No

Entrate previste per la realizzazione del programma

Descrizione Entrata ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 Competenza Cassa TOTALE ENTRATE FINANZIAMENTO PROGRAMMA 1.140.500,00 1.153.850,30 1.140.500,00 1.140.500,00

Spesa previste per la realizzazione del programma

Titolo Residui presunti al Previsioni Previsioni 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 31/12/2017 definitive 2017 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 13.350,30 Previsione di competenza 1.226.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 1.153.850,30 TOTALE GENERALE DELLE SPESE 13.350,30 Previsione di competenza 1.226.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00 1.140.500,00

di cui già impegnate di cui fondo pluriennale vincolato Previsione di cassa 1.153.850,30

161

3.PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE E PIANO OCCUPZIONALE 2018/2020

Ai sensi dell’art. 91 del Testo Unico dell’Ordinamento degli enti locali, ai fini della funzionalità e dell’ottimizzazione delle risorse, gli organi di vertice delle Amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensiva delle unità di cui alla legge 68/1999 e finalizzata alla riduzione delle spese di personale, così come già previsto dal comma 1 e seguenti dell’art. 39 della legge 449/97. In termini generali l’art. 6 comma 1 del D.Lgs. 165/2001 stabilisce che nelle pubbliche amministrazioni l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche sono determinate in funzione delle finalità indicate nell’art. 1 comma 1, previa verifica degli obiettivi fabbisogni e previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi dell’art. 9; il comma 3 dello stesso art. 6 prevede che alla definizione degli uffici e delle dotazioni organiche si debba procedere periodicamente e comunque a scadenza triennale, nonché ove risulti necessario a seguito di riordino, fusione, trasformazione o trasferimento di funzioni; infine, il comma 4 bis dell’art. 6 chiarisce che la programmazione triennale del fabbisogno di personale ed i suoi aggiornamenti annuali sono elaborati su proposta dei competenti dirigenti, i quali individuano i profili professionali necessari allo svolgimento di compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti.

Dato atto che il Consiglio Comunale di Roncofreddo con deliberazioni nn. 65-66-67-64-63 del 27.11.2014, tutte esecutive, ha approvato gli schemi di convenzione per il trasferimento all’Unione Rubicone e Mare, con decorrenza 01.01.2015, dei seguenti servizi: - sistemi informatici e tecnologie dell’informazione; - personale; - sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; - pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; - Centrale unica di committenza ( C.U.C.); - Polizia Municipale

Accertato che sulla base del fabbisogno dotazionale di cui l’Unione necessita per l’implementazione della gestione dei servizi conferiti e da tempo operanti ed, inoltre, per la gestione in forma unificata dei nuovi servizi che i Comuni hanno conferito dal 01.01.2015, il Comune di Roncofreddo è stato chiamato a conferire complessivamente n. 1,97 unità di personale;

Vista la propria deliberazione n. 84 del 30.12.2014, esecutiva, attraverso la quale è stato assicurato parte dell’apporto del Comune di Roncofreddo alla nuova dotazione di personale dell’Unione Rubicone e Mare attraverso il comando di un’unità di “Istruttore direttivo Assistente Sociale” categoria D1, già assunta a tempo parziale su un posto a temo parziale pari all’83,33% del tempo lavoro ad orario pieno;

Evidenziato che per la residua quota di personale, pari a 1,1367, il Comune di Roncofreddo effettuerà a conclusione della fase transitoria, e quindi dell’avvio effettivo dei servizi trasferiti una verifica sulla propria organizzazione, anche sulla base dei carichi di lavoro, al fine di completare l’apporto all’Unione;

- Rilevato che nel corso del corrente anno 2015 è intervenuta la cessazione di una unità di personale part-time 50% inquadrata nel profilo professionale di “Esecutore tecnico specializzato” cat. 1 – posizione economica B2 – assegnata al Settore Tecnico non ancora ricoperto.

162

Per effetto del trasferimento delle funzioni all’Unione Rubicone e Mare Con delibera di GC. n.31 del 26/06/2015 è stato disposto il trasferimento di personale n.3 unità e contestuale rideterminazione della propria dotazione organica;

- Con delibera di G.C. n.39 del 16/07/2015 sono state adottate nuove disposizioni organizzative per assicurare il parziale apporto del Comune di Roncofreddo alla nuova dotazione del personale in aggiunta alle unità già individuate attraverso l’istituto del comando al 50% dell’istruttore direttivo amministrativo inquadrato in categoria D1 presso l’area socio-culturale dal 01/08/2015;

Nel corso dell’esercizio 2017 è avvenuta la cessione di una unità di personale full time inquadrata nel profilo professionale di “Esecutore tecnico specializzato” cat.B1 cat. Economica B3, attualmente non ricoperto.

Dal 01.07.2017 è stata concessa la mobilità definitiva, ad una unità di personale part-time 28 ore settimanali, inquadrata nel profilo di Istruttore direttivo Tecnico cat. D1, cat. Economica D1, presso il comune di Reggio dell’Emilia.

Con delibera di Giunta n. 65 del 24.10.2017 si è proceduto alla trasformazione di un posto vacante di "Esecutore Tecnico Specializzato" cat. B1 che si è reso vacante con decorrenza 1° aprile 2017 e già assegnato all'Area Tecnica in un posto di "Collaboratore Tecnico" cat. B3.

COMUNE DI RONCOFREDDO PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE 2017/2019

Settore Profilo Cat. n. posti Anno di Modalità di professionale copertura copertura Tecnico Collaboratore B3 1 2017 Modalità tecnico consentite dalla legge Vari Vari varie --- 2017-2018- Copertura a 2019 tempo indeterminato dei posti che si renderanno vacanti secondo le modalità e nei limiti consentiti dalla legge - 163

nelle more della conclusione delle procedure per la copertura dei posti che si renderanno vacanti assunzioni a tempo determinato – verifica della possibilità di implementazione del tempo lavoro dei rapporti di lavoro attualmente in essere a tempo parziale

Con delibera di Giunta Comunale n. 70 del 21.11.2017 l’ufficio personale ha effettuato la revisione della dotazione organica, ricognizione annuale delle eccedenze di personale e l’approvazione del piano triennale dei fabbisogni del personale per il triennio 2018-2020.

Il piano triennale dei fabbisogni del personale 2018/2020 è il seguente

164

ASSUNZIONI 2018

POSTI COMPLESSIVI Profilo Professionale Istruttore Direttivo Contabile --- Istruttore Direttivo --- D1 Istruttore Direttivo Amministrativo --- Istruttore Direttivo Tecnico --- Istruttore Contabile --- C Istruttore Amministrativo --- Istruttore Tecnico --- Collaboratore Professionale Amministrativo --- B3 Collaboratore Tecnico 1 B1 Esecutore Tecnico Specializzato P.T. 50% --- Totale complessivo 1

Nel piano dei fabbisogni del personale per il triennio 2018/2020 sono ricompresi anche eventuali assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici, nel rispetto della normativa vigente in tema di ricorso al lavoro flessibile, di contenimento della spesa di personale, nonché di quanto contenuto nella deliberazione adottata da parte della Giunta dell’Unione Rubicone e Mare n.71 del 26.10.2016, avente ad oggetto “Contenimento della spesa per il lavoro flessibile – determinazione in merito al rispetto dei limiti negli enti facenti parte dell’Unione e Mare”.

4. PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Ai sensi dell’art. 58 del D. L. n° 112 del 25/06/2008 viene redatto un apposito elenco dei beni immobili di proprietà comunale, non strumentali all’esercizio della funzione istituzionale e suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. L’inserimento degli immobili nel piano, ne determina la conseguente classificazione come Patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico - ambientale.

La deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione determina le destinazioni d’uso urbanistiche degli immobili. La deliberazione del consiglio comunale di approvazione dl piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale variante, in quanto relativa a singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni. La 165 verifica di conformità è comunque richiesta e deve essere effettuata entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricevimento della richiesta, nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli dallo strumento urbanistico generale vigente, ovvero nei casi che comportano variazioni volumetriche superiori ai 10% dei volumi previsti dal medesimo strumento urbanistico vigente”.

Con proposta di delibera n. 47 del 25.11.2017 è stato proposto il PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI per l’anno 2018, tale piano risulta essere NEGATIVO . Non si prevede quindi per l’anno 2018 l’alienazione di propri beni immobili .

5. PROGRAMMAZIONE ACQUISTI DI BENI E SERVIZI- ARTICOLO 21, COMMA 1 D.LGS 50/2016 (importo superiore a Euro 40.000) Biennio 2018/2019.

Programma annuale forniture e servizi 2018 tipologia cod. int. Codice Unico Responsabile del Importo contrattuale Amm.ne Servizi Forniture Intervento Descrizione contratto Procedimento presunto 4 X " Gestione mensa scolastica Lucchi Andrea 54.000,00 4 x " Acquisto derrate Alimentari Lucchi Andrea 75.000,00 4 x " Trasporto scolastico Lucchi Andrea 150.855,84 5 x " Illuminazione Pubblica Pasini Alice 97.250,00

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Programma annuale forniture e servizi 2019

tipologia cod. int. Codice Unico Responsabile del Importo contrattuale Amm.ne Servizi Forniture Intervento Descrizione contratto Procedimento presunto 4 X " Gestione mensa scolastica Lucchi Andrea 54.000,00 4 x " Acquisto derrate Alimentari Lucchi Andrea 75.000,00 4 x " Trasporto scolastico Lucchi Andrea 150.933,62 5 x " Illuminazione Pubblica Pasini Alice 97.250,00

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