BergamoGaetano 1797 Donizetti - 1848

Pazzi per Progetto (1830) farsa in un atto di Edizioni Otos

Orchestra Sinfonica "" di Bergamo Direttore: Fabrizio Maria Carminati Cinzia Rizzone e Anna Gemmabella: soprani/sopranos Enzo Dara, Andrea Porta, Giovanni Guerini, Enzo Di Matteo, Alessandro Battiato: bassi/basses.

Produzione: Andrea Maria Panzuti per Concerto Gaetano Direzione artistica: Raffaele Cacciola Registrazione: Bartok Studio (Bernareggio, Milano) Pazzi per Progetto Ingegnere del suono: Raffaele Cacciola Donizetti Traduzione testi: Agenzia IBIS Orchestra del Teatro Donizetti di Bergamo Direttore: Fabrizio Maria Carminati live recording Pazzi per Progetto Pazzi per Progetto Il tema della follia come specchio deformato e deformante della vita quotidiana è molto antico. Dagli The theme of the folly, as a distorted mirror and distorting daily life, is very old. From the rough terri- impervi territori della mistica (“Appo Iddio i savi sono pazzi e i pazzi savi”), alla grande letteratura (Re tory of the mystical (“Appo Iddio i savi sono pazzi e i pazzi savi (“the wises are crazy and the crazy Lear), sino al mondo delle arti figurative (pensiamo a certi Caprichos di Goya), la pazzia accompagna wise”), to the great literature ( King Lear), up to the world of figurative arts (think about certain fedelmente la quotidianità come un’ombra inquietante. Per sua natura questo tema si presta natural- Caprichos of Goya), madness faithfully accompanies every day life as a disturbing shadow. For its nature, this theme naturally, lends to be treated also in a comic way, and just in this format it became mente ad essere trattato anche in chiave comica, e proprio in questa veste era divenuto assai popola- very popular in the late eighteenth century (we remind, among all L’arcifanfano, re dei pazzi (King re nel teatro del tardo Settecento (ricordiamo, fra tutti, L’arcifanfano, re dei matti del Goldoni). A que- of crazies) by Goldoni). Even Donizetti refers to this trend when, in 1830 dedicated himself to music sto filone si riallaccia anche Donizetti quando, nel 1830, si dedicò a musicare il testo di Domenico the text of Domenico Gilardoni, the librettist with whom he started to cooperate three years earlier in Gilardoni, il librettista con cui aveva inziato a collaborare tre anni prima nel melodramma romantico the romantic Opera Otto mesi in due ore(eight months in two hours). In turn Gilardoni was inspired Otto mesi in due ore. Gilardoni a sua volta si ispirava ad una fortunata commedia del barone Giovan by a fortunate comedy of the baron Giovan Carlo Cosenza (Naples 1765-1851), who in turn was Carlo Cosenza (Napoli 1765-1851), a sua volta ispirato (il gioco dei “rimandi”, quando si tratta di opere inspired (when it concerns opera successfully, the game of “in turn”, may be very long...) by the farce di successo, può essere molto lungo…) alla farsa dello Scribe: Una visita a Bedlam (Bedlam era un of the Scribe: A visit to Bedlam (Bedlam was a renowned English mental hospital). The opera debuted celebre manicomio inglese). L’opera debuttò al Teatro San Carlo di Napoli il 6 di febbraio del 1830 e, at the Theatre San Carlo in Naples on February 6 1830 and, quoting the same words of Donizetti, who shortly thereafter wrote to his father “it was brilliant: it must be because I am well liked, but anything nelle stesse parole di Donizetti, che ne scrisse al padre poco dopo “riuscì brillantissima: sarà perché I do here comes out good”. After all, the chosen attraction of the Bergamasco composer with the son ben veduto ma io qui tutto ciò che faccio, tutto va bene”. Del resto, l’affinità elettiva del composi- Neapolitan city is too well known. So much so that, in Naples the opera remained on the playbill until tore bergamasco con la città partenopea è sin troppo nota. Tant’è che a Napoli l’opera rimase in car- 1845, while only the following year in Rome, he met a complete fiasco. But within the roman estab- tellone sino al 1845, mentre solo l’anno successivo, a Roma, incontrò un fiasco completo. Ma nell’am- lishment a new taste was already being established, decisively prone to the new romantic sensitivity, to biente romano già si era diffuso un nuovo gusto, decisamente incline alla nuova sensibilità romantica, which these farces of eighteenth century flavour could not but seem already obsolete and foreign. The al quale queste farse di sapore settecentsco non potevano che risultare ormai obsolete ed estranee. La plot: Norina suspects that her husband Blinval, the Dragoons colonel from whom she has been sepa- trama. Norina sospetta che suo marito, il colonnello dei Dragoni Blinval, da cui è separata da tre anni rated for three years due to his military commitments, is not faithful. Counselled by her uncle Darlemont, who directs a mental hospital, she feigns to be crazy in order to understand if her husband a causa dei suoi impegni militari, non le sia fedele. Consigliata dallo zio Darlemonot, che dirige un still loves her or not. When Blinval understood the game, he himself feigns to be also crazy..until the manicomio, si finge pazza per capire se il marito l’ami ancora oppure no. Quest’ultimo, capito il gioco two give up every pretence and make up. The music: A fresh and sound Opera (Donizetti had already della moglie, si finge pazzo a sua volta…sinchè i due, nel finale, abbandonano ogni finzione e si ricon- obtained good successes in the same genre with Le convenienze, Il giovedì grasso, L’ajo nell’imbaraz- cialiano. La musica. Opera fresca e sicura (Donizetti aveva già riscosso dei buoni successi nello stesso zo(the conveniences,Fat Thursday, L’ajo in the embarrasment), I Pazzi per Progetto present some genere con Le convenienze, Il giovedì grasso, L’ajo nell’imbarazzo), I Pazzi per progetto presentano elements of the amount of style of Donizetti: the great melodic inspiration, tender-hearted and jolly; the alcuni elementi della cifra stilistica donizettiana: la grande vena melodica, tenera e gaia; il senso di uno sense of exquisite humour, which often borders with the pathetic; a great sense of the theatre; all ele- squisito umorismo, che spesso confina con il patetico; un grande senso del teatro; elementi tutti che ments which make of this opera a small pearl. Besides the unusual distribution of voices (two Sopranos fanno di questa opera una piccola perla. Notevoli soprattutto - oltre all’inconsueta distribuzione delle and five Bassos) which creates interesting contrasts, are remarkable above all the following arias: “Ma che razza di dottori” (“But what sort of doctors are these”) Aria by Darlemont, “All’udir che il voci (due soprani e cinque bassi!) che crea interessanti contrasti - le arie seguenti: “Ma che razza di mio tesoro” (in hearing that my darling) a Cabaletta by Norina, “Io son pazzo e non son dottori” (aria di Darlemont), “All’udir che il mio tesoro” (cabaletta di Norina), “Io son pazzo e non pazzo” ( I am crazy and am not crazy) Aria by Blinval and the final duet by Norina and Darlemont son pazzo” (aria di Blinval), e il duetto finale di Norina e Darlemont (“Donne care qui fra noi”). “Donne care qui fra noi” (Dear women among us). Several are also the citations from Rosssini Numerose anche le citazioni rossianiane: “Qual mesto gemito da quella tomba”, il Largo concerta- works: “Qual mesto gemito da quella tomba”,( what a sorrowful wail from that tomb) the concert- to di Norina dal finale del primo atto, è tratto dalla Semiramide, mentre una cabaletta del Barbiere di ed Largo by Norina from the final of the first act, taken from the opera Semiramide, while a cabalet- Siviglia fa capolino in un tema strumentale, nella scena in cui Blinval accompagna alla viola Norina che ta from the Barbiere di Siviglia peeps out in an instrumental theme, in the scene where Blinval accom- sta esercitandosi al pianoforte. panies with the viola Norina who is practicing on the piano. Sala, con tavolini, sedie, DARLEMONT DARLEMONT cembalo, vari strumenti Quasiché non mi prestassi Ha ragione, ha ragione, cara mia. Pazzi per Progetto musicali. ad ognuno di vero core, sempre arriva alcun munito CRISTINA Scena prima e di lettere e biglietti... (beffarda) Darlemont, quindi Frank, Cara mia? Così dicon tutti... Cristina e Venanzio. FRANK (introducendo Cristina e VENANZIO PAZZI PER PROGETTO (1830) DARLEMONT Venanzio) È una matta, che me povero… Ah! ah! soliti rapporti! Favoriscan, ponno entrare. Farsa in un atto di Domenico Gilardoni (leggendo dei fogli) CRISTINA Ma che razza di dottori! CRISTINA È falso; è bugia. NORINA, sposa di Blinval SOPRANO Non vorrebbero che morti, (a Darlemont) Non è povero, no, un CRISTINA, giovane francese, innamorata di Blinval SOPRANO tutti pazzi dal furore; Ella è forse le maitre des foux? doganiere; BLINVAL, colonnello de’ Dragoni BASSO l’un consiglia bastonate, non è povero, al certo, un avaro; EUSTACHIO, trombetta del reggimento di Blinval BASSO l’altra piglia legature, DARLEMONT che col pegno vi presta il denaro. DARLEMONT, direttore dell’Ospedale de’ pazzi, zio di Norina BASSO e le menti traviate Non signora. Le monete, che il vecchio papà VENANZIO, vecchio avaro, tutore di Cristina BASSO così credono sanar. nel morir, lasciò tutte a moi, FRANK, servo di Darlemont BASSO Vi vuoI altro che catene! CRISTINA le vorrebbe attrappar pour lui, vi vuoI altro che bastoni! Oh! di già me ne accorsi. sans epoux, rinserrandomi ici. Son visage, sa grace, son tout. (a Darlemont) FRANK Voi, che siete un homme de PAZZI PER PROGETTO (1830) (portando una lettera) DARLEMONT talent, lascerete rubarvi A voi signore. (imbarazzato ) l’argent? Farce in one act by Domenico Gilardoni Questo foglio... Oh! Signor... DARLEMONT NORINA, bride of Blinval SOPRANO DARLEMONT VENANZIO Ha ragione, ha ragione. CRISTINA, young French woman, in love with Blinval SOPRANO D’onde viene ? (a Darlemont) BLINVAL, colonel of the Dragoons BASSO Signore, ell’è una... VENANZIO EUSTACHIO, trumpeter of Blinval’s regiment BASSO FRANK È una matta. DARLEMONT, director of the mental Hospital, uncle of Norina BASSO Un vecchietto n’è il latore. CRISTINA VENANZIO, old stingy, tutor of Cristina BASSO DARLEMONT È una saggia, educata ragazza... Scena seconda FRANK, servant of Darlemont BASSO (legge) che quel furbo per forza vuoi Eustachio Brodolosius di “Raccomando la pupilla pazza: dentro e detti. Premiere: Naples, Theatre San Carlo, February 6 1830 d’un amico doganiere; ballo, suono ogni pezzo di il cui senno che vacilla canto, EUSTACHIO Characters: Darlemont, director of the mental hospital, uncle of Norina; Norina, Blinval’s bride; sol per te può riacquistar; so a memoria tragedie, (da dentro) Blinval, colonel of the Dragoons; Cristina, young French woman, in love with Blinval; Venanzio, la raccomanda il tuo Claudio” commedie, Eustachio Brodolosius old stingy, tutor of Cristina; Eustachio, trumpeter of Blinval’s regiment; Frank, Darlemont’s servant (A Frank) tutto il Tasso, Molière, l’Alfieri... penetrare potest? Fa’ che passi (a Darlemont) colla giovane il tutore. State lì come un palo VENANZIO, DARLEMONT, senza offrirmi nemmen da CRISTINA e FRANK FRANK seder? Altra gente! Chi sarà? Sì signore vi ho capito. (esce) Eustachio, sulla porta. DARLEMONT Ippocrate. Mancava don Eustachio preteriti. Osservate. EUSTACHIO CRISTINA Lei venga avanti. Il conte Figaro qui ancor mi per farmi bestemmiar. (mostra degli scatolini) (Tenete: ella per questi, No. celebra, il conte Sfrittola qui che son quattro, sarà furiosa.) EUSTACHIO m’alza e venera, FRANK DARLEMONT (a Cristina) EUSTACHIO Mille salve a tutti quanti. Jokò il banchiere, Barbleu il Oh, che tempesta è questa! Ma queste... Non sono Il polso? Dunque siete pazza d’ottava Darlemont?.. mercante Non ho più testa in testa commendatizie. specie. e in tante e tante che sinagoga è questa? CRISTINA DARLEMONT commendatizie Che voci acute e stridule! EUSTACHIO Ma siete veramente un CRISTINA Se il brama è qua. col Suo sanissimo, anzi Che ferreo cicalar! Ma che mai son le lettere phisicien? E voi, bestia di nono genere. Ma il suo nome, il suo casato? vastissimo, in faccia a queste pillole? occhio acutissimo conoscerà DARLEMONT Parla da sè quest’innocente EUSTACHIO DARLEMONT EUSTACHIO quel don Eustachio che in ogni E così finalmente frutto Non parlate spagnolo! (Viva il dottor! Ma viva più la Don Eustachio Brodolosi: età... vi siete ammutoliti? colto dopo vent’anni pazza.) un dottor de’ più famosi della terror dei medici sempre sarà. scorsi fra giorno e notte CRISTINA Costui è un ciarlatano: vecchia e nuova età. (Parlata come questa CRISTINA in sudori, rappigli e scarpe rotte: Dissi se siete un medico. divertirmici voglio. soltanto la gran testa Pour moi non parlo pas. frutto che fa guarire TUTTI del sommo don Eustachio e diventare i pazzi più sfrenati EUSTACHIO FRANK Donde diamine è sbucato! poteva scaricar.) DARLEMONT matematici, astronomi, Signora, avete accanto un (entrando a Darlemont) Ha del goffo in verità. No, parli pure. avvocati. Paracelso. Signor, quel colonnello EUSTACHIO CRISTINA Ne fia quel suo discorso Voglio mangiare anch’io che ieri il giorno giunse, Per me vi parlino le tante lettere (Parbleu! che lingua è questa!) (additando Eustachio) col soccorso di questo, DARLEMONT ed andò alla locanda, ed il cui (presenta lettere e pillole) Com’è spedita e lesta! da tanti francesismi tempestato. e passar come voi per uomo (ad Eustachio) nome che a voi dirigono patrizi e Ma non mi lascio vincere, onesto. Ebbene? conoscer m’imponeste, è nobili, la voglio superar . VENANZIO venuto in persona, che in me trovarono per lungo (a Darlemont in fretta) Ha ragion Darlemont: che DARLEMONT VENANZIO e brama visitar quest’Istituto. spazio Io so a memoria tutto l’Alfieri, indiscrezione. Signor... Darlemont è ben Che vi pare? un profondissimo, enorme io so a memoria tutto Molière: conosciuto, DARLEMONT merito io canto e ballo, quel non è EUSTACHIO e voi... esaminate questa EUSTACHIO Il suo nome? pei miei specifici, contro i povero. Oh! La sarebbe bella! giovane Vi sentite appetito? malefici (segnando Venanzio) Dopo aver fatto un’ora s’è pazza o non è pazza. FRANK e per le pillole, che senza Io non son pazza. Io canto il d’anticamera (indica Cristina) CRISTINA Blinval. iperbole, Tasso, Non poter…. Assaissimo. dan lungo vivere all’uman io canto Alfieri. Io non son EUSTACHIO DARLEMONT genere. pazza... DARLEMONT (fra se) EUSTACHIO Desso! (II marito di Norina!) Signor, leggetele, eccole qua (ironicamente) (Lingua, prudenza in dir Dormite poi di notte? (piano a Frank) (mostra la lettera) DARLEMONT Perdonate? bestialità.) Va’, dille di Trachia il principe che a sua (Di ciarle è una tempesta, CRISTINA che il colonnello è il suo memoria sconvolta m’ha la testa!) EUSTACHIO VENANZIO Poco, perche il tutor mi manda consorte istesso, terracquea statua mi fece erigere; Ma pian, signori, pausa! Niente, niente. (piano a Eustachio dandogli a letto sans souper . che or sarà da lei. più d’Esculapio qui m’alza e Più flemma nel parlar . Fra noi che siamo i primi del denaro) venera professori (Dite ch’è pazza e avrete EUSTACHIO FRANK la dama Colica che m’ha nei VENANZIO Non vi debbon essere etichette. cinque scudi.) In conseguenza non starete Vo ad obbedirvi. visceri; Non ho più testa in testa Son noti i nostri meriti indigesta. (parte) qui, qui mi nomina il nuovo che sinagoga è questa? ai presenti, ai futuri e ai DARLEMONT DARLEMONT DARLEMONT a riveder la moglie, il colonnello ascolta, NORINA (a Venanzio e Cristina) (a Eustachio) Sì, lo vedrete. che dopo pochi mesi d’unione prendo un’oncia d’antacido alla Dunque egli venne per Cari i miei signori, (Indegno!) E voi? dovette esserne priva per tre volta. seguirla? perdonino un momento: EUSTACHIO anni, fa d’uopo ch’io riceva un EUSTACHIO Fate presto, vi prego. viene in un sito ove non v’han NORINA DARLEMONT colonnello. Ah!... L’anno scorso lo conobbi che pazzi. Che cos’è, mi sembrate un po’ Il vedremo. appunto DARLEMONT smarrito EUSTACHIO quando perduto aveva quasi il Sì, prestissimo. Scena quarta EUSTACHIO Un colonnello! respiro (gli altri partono) Eustachio e detta EUSTACHIO (Che diamine li stanno E con una di queste Blinval innamorato di costei? No; parlando così del borbottando?) CRISTINA (mostrando le pillole) E chi sa di quant’altre! EUSTACHIO colonnello Un colonnel? acquistò tanto fiato Non ha poi tanto torto mia (entrando scorge Norina; fra sé) rammentar mi faceste DARLEMONT che il pallone di Orlando avria nipote una giovine!…fosse… d’una certa Cristina... una Per mettere alla prova DARLEMONT gonfiato. se lo chiama infedele; pupilla, la fedeltà di lui, una scena Blinval ma quando si vedranno NORINA cui Blinval, essa dice, eseguirmi tu dovresti DARLEMONT in segreto fra lor s’aggiusteranno. Che brutta figuraccia di dar la mano promise, che a voi donne TUTTI (a Cristina a Venanzio) (parte) (osservandolo) quando, salute a noi, non costa fatica alcuna. Blinval! Oh! entrate in queste stanze, ed la moglie passerà tra i morti suoi. aspettate Scena terza EUSTACHIO NORINA DARLEMONT ciò che deciderà il collegio Norina sola. Mo’ siam sicuri… NORINA E quale? Tanto stupore? medico. Ah! scellerato! NORINA NORINA DARLEMONT EUSTACHIO EUSTACHIO All’udir che il mio tesor Come sarebbe a dir? EUSTACHIO Fingerti pazza, e deplorar, con (Il colonnello del reggimento Ed io che fo? qui dal campo ritornò, Che è successo? arte, mio!) nel mio seno acceso il cor non EUSTACHIO la morte del tuo sposo. Io ero sua trombetta, e disertai. DARLEMONT si mosse, ma balzò; V’è succo. O brodo? Scena quinta Egli me non conosce per tuo zio; (Cassetta mia, siam nati a In quest’altre rimanete; finché il e la pace che perdé, Darlemont e detti; indi Frank. io come direttor dell’istituto passar guai.) collegio stesso tutta amor gli ridonò. NORINA in questa sala il condurrò; giudicherà del vostro gran Però quando fosse morta sua Ah! capisco... No, no: non NORINA e vedrai DARLEMONT specifico, moglie, che finora invan cercò, dubitate. Mio zio! se all’aspetto del misero tuo stato Lo conoscete voi? Donne mie, perche, perche? Norina io son, nipote di piangerà, o riderà. EUSTACHIO In segreto vel dirò: Darlemont; e voi? DARLEMONT VENANZIO I medici son molti? amor è per noi il solo diletto; Hai saputo nipote? NORINA Per mia somma disgrazia: fui un core feroce racchiude nel EUSTACHIO Oh! uomo incomparabile! costretto DARLEMONT petto Il dottor Eustachio Brodolosi NORINA Solo il vostro intelletto in mia casa alloggiarlo. E di somma cultura. che il suon di sua voce non E che ho saputo? poteva escogitar sì bel giunge a piegar. NORINA Quel don Eustachio ha detto progetto. CRISTINA EUSTACHIO Di teneri ardori ei scalda le Di grazia, avete visto il che qui v’è una pupilla, Facevamo all’amour, (Vi farò una tristissima figura!) vene, dei miseri cori ei fuga le colonnello? a cui Blinval... EUSTACHIO e sposarmi promise. pene, ci fa tra le lacrime la (Ahimè, di che si tratta?) CRISTINA gioia spuntar. EUSTACHIO DARLEMONT VENANZIO lo poi vedrò Blinval? Vorrei saper frattanto perchè mai Non signora, nol vidi: è cosa Lo so. NORINA Però quando fosse morta sua il mio signor marito, seria! Va bene! moglie. invece di recarsi alla sua casa Quando l’orecchio mio DARLEMONT EUSTACHIO EUSTACHIO e a mendicare andò; BLINVAL EUSTACHIO Va benone! Hum!... L’abito, per pietà! ma se mi cade in trappola, Vi son per una perfida, Il bastone sul groppone (Norina parte) imprigionar lo fo. per una tigre indomita, già mi sento e mi percuote, BLINVAL BLINVAL c’ha il volto più adorabile, e il bacchetto di Caronte; EUSTACHIO Se qui tornerà. . Si volti! Ah! EUSTACHIO ma d’una furia il cor. passo il letto d’ Acheronte; (Eh! non è matta.) Tu qui? Se parla di ritratto sì, vo a Pluto immantinente Grazie al ciel, se ne andò. EUSTACHIO conforme e somigliante, EUSTACHIO la mia scienza a fiorettar. Eh!... EUSTACHIO anch’io le do per fatto, (Oh, Dio!) Ma come, o Dio, (parte) DARLEMONT Che tu ? Che qui? che il corpo, il suo sembiante, spiegatevi, Signor dottor, se viene il BLINVAL Mi porti più creanza! presentano l’estratto che il cielo ce ne liberi, sareste...? Scena settima colonnello Ma la lingua ne ha o non ne ha? d’un celebre cantante, Darlemont e Blinval. vi prego tenergli compagnia, Malcreato tizzone, BLINVAL che Napoli lasciò, BLINVAL fin che torno. or gliela scioglierò col mio Perdon! Mi colpì e a Londra se n’andò, Son maniaco. Cioè… cioè… DARLEMONT bastone. Certa rassomiglianza. per far quella pecunia Chieggo mille perdoni, o EUSTACHIO ch’io vedo si e no. EUSTACHIO colonnello, Non posso... udite. EUSTACHIO EUSTACHIO Misericordia! se aspettaste. Non s’incomodi. La perdoniamo, addio. BLINVAL DARLEMONT (per partire) Adunque è tutto equivoco. BLINVAL BLINVAL Or vengo. BLINVAL Io son pazzo e non son pazzo, Perdoni? Tralasciate con me (parte) Oh’…, capperi. BLINVAL EUSTACHIO or ragiono, or non ragiono; queste espressioni. Parmi Eustachio il trombetta! (lo tira per un braccio) Mi creda è tutt’equivoco… ho in modello il suo cervello EUSTACHIO Ma pure quella faccia!... che ha cangiato e trasformato DARLEMONT Ma sentite... è partito! E a don EUSTACHIO BLINVAL in ricette le trombette, Diceste poc’anzi essere venuto Eustachio (E vergine ti perdo, o mia EUSTACHIO Ebben, la forza! Il vero scoprirò. onde gli uomini ammazzar . alfin di visitar quest’istituto? affidar dovea cassetta.) Ma dico, per la faccia E ad un tratto uscendo matto, un tal ricevimento! Oh, Dio! (per andare) vuol rompermi le braccia? EUSTACHIO il bastone qual cannone, BLINVAL Colui (Oh! diavolo!) La forza? darà morte alla consorte, Del qual per ogni dove va sempre provveduto d’un BLINVAL BLINVAL Ah no, fermatevi: a quel core ingannatore, la fama annunzia tanti e tai bastone Si fermi... Insomma, poche chiacchiere, la tromba, il corno, il piffero, e a te pure se in quell’ora prodigi. e poi mena le mani ch’è un di qui non muova il piè. a’ suoi comandi è qua. mi ti vieni a presentar . piacere. EUSTACHIO (s’inginocchia) DARLEMONT Ah! è desso? Ci siam! Lo Ma mi lasci! EUSTACHIO EUSTACHIO Che spesso il vero esagera. riconosco Insomma, in poche BLINVAL Ah! che pazzo, più che pazzo: Non v’è dubbio, a quel grande corpaccione BLINVAL chiacchiere, Via t’alza. più che pazzo, non ragiona; che finora ogni cura e riconosco ancor quel tal Un momento!... si può saper perche? e il cervello, poverello, felice mi riuscì... bastone. EUSTACHIO se n’è andato, svaporato: veh! Ma d’una io dispero. EUSTACHIO BLINVAL E posso crederlo? che mosse, veh! che mosse! Scena sesta Più tardi... or vò di fretta. Quel naso aperto e piatto, Che accigliato, stralunar , BLINVAL Blinval ed Eustachio. quel grugno da polpetta, BLINVAL e il cervello, poverello. E qual? BLINVAL quel suo color mulatto, Finisci di tremar. se n’è andato, svaporato. BLINVAL (tirandolo per l’abito) quell’occhio a cipolletta, DARLEMONT Mi dica dove è andato Ma questa è inciviltà. presentano il ritratto EUSTACHIO BLINVAL Di certa giovane Darlemont? d’un giovane trombetta, Ma qui, signor. di grazia, Son maniaco! Bum, il a me raccomandata che un giorno disertò, che cosa state a far? cannone… da un amico di Lione. BLINVAL DARLEMONT e sul campo trovasti e bomba e DARLEMONT BLINVAL e in piena libertà qui la Lione? È furiosa? (a Blinval) tomba! Guarirà, guarirà. Dragoni? lasciassi? Tacete. Punirti io voglio, indegna. DARLEMONT BLINVAL BLINVAL FRANK Coll’armi tue medesime. Volesse il cielo! Sarìa di già BLINVAL (forte) (per inginocchiarsi) Già voi siete il colonnello. Pazzo anch’io fingerommi per guarita! L’ho conosciuta. lo son vivo! Lasciate che ai suoi piedi… dolore Ma è così malinconica BLINVAL che mia moglie mori; e concentrata, che impossibile DARLEMONT DARLEMONT DARLEMONT Avanti...avanti… il caso ha qui condotto ancor parmi Madama (trattenendolo) (davanti a Norina) Cristina, al senno ricondurla. Signore! Con permesso, signore. FRANK e per mezzo di quella Potete rimanere, ma là in fondo, NORINA Colei, che tutta allegra vendicarmi saprò contro Norina. senza avanzare un passo. Ah!... BLINV AL BLINVAL andava ripetendo: arriverà... Guai per chi si frappone, (a Darlemont) Ma dirle io voglio almen… gli parlerò... Pazza colei? sia Darlemont, il Trombetta, il BLINVAL DARLEMONT Ell’è mia moglie, non è ver Scherzate. servitore. Non temete, Come vi sentite? Norina? DARLEMONT Legnate, bastonate, Suo servitore. BLINVAL e se occorrono ancor le Scena ottava NORINA NORINA (parte con Norina, chiudendo Non è pazza ed è nipote a cannonate.) Norina in abito scomposto, ed Ov’è il mio sposo? Chi è mai costui, che s’agita e la porta) Darlemont? ... (parte) estatica, camminando contorce? (Sì, è vero, questi è quel zio lentamente, e detti; poi Frank. DARLEMONT BLINVAL che mi accennò una volta.) FRANK Verrà, verrà, sperate. DARLEMONT Oh! chiudi quanto vuoi, di qui E co’ Dragoni che ha che far? Quest’è pazzo, arcipazzo. BLINVAL Un uomo. non parto. (fra se) (Che figura graziosa!) BLINVAL Che amasse Scena nona (È dessa, è dessa.) BLINVAL FRANK qualch’ufficiale, e ciò dove Eustachio e Frank DARLEMONT (a Darlemont) E’ il tuo Blinval Scusate: è qui venuto Eustachio succedere (da se, seguendo Norina) Signore... lasciate ch’io la il medico? pria che fosse mia moglie EUSTACHIO (Che si tradisca temo.) vegga. NORINA poiche l’istesso giorno che i (di dentro) Blinval è morto. BLINVAL Dragoni Aiuto, aiuto! NORINA NORINA Perché? partirono, partì il mio Salvami Frank! (osservando Blinval) (Egli m’ama.) BLINVAL reggimento. (esce col viso impolverato) (L ‘ha ingrassato il viaggio! No, è vivo, è vivo: ei t’ama, egli FRANK Or che ne’ fogli ha letto che Non reggo alla sua vista, ma DARLEMONT t’adora. Riuniti sono tutti i dottori ritornano, FRANK coraggio!) (a Blinval) premurosa ed ansante Che avvenne? Qual mesto gemito da quella Distrarla non potete. DARLEMONT BLINVAL qui è corsa ad incontrar l’antico tomba! Ma volete che vada sulle furie? Per risanar Norina dalla pazzia? amante. EUSTACHIO Ei cadde immobile. NORINA (mostrando una scatola) sotto una bomba, lo sposo Oh. mio Blinval! BLINVAL FRANK FRANK Guardala. misero. Oh Dio! Non mi conosce! Che? Vostra moglie è pazza? (II colonnello è diventato Tanto meglio. BLINVAL Norina? La nipote del signor ossesso.) FRANK (Mi chiama!) DARLEMONT Darlemont, Oh, Dio! Voi siete tutto graffiato! BLINVAL Madama, entrate meco, e voi… che per le poste ier sera a BLINVAL Darlemont NORINA rompicollo (Dunque d’accordo son nipote EUSTACHIO Norina per la gloria BLINVAL qui giunse ad incontrare il e zio, lo vivo per miracolo! abbandonasti; Son io la cagione di sua pazzia! reggimento de Dragoni? perch’io l’abbandonassi, FRANK BLINVAL BLINVAL BLINVAL EUSTACHIO BLINVAL E come? (A Frank) Dove fuggì colui? Quel trombone, (È in furore, o figlia mia) (come sopra) Ti ferma, ti trattieni! In pegno a me tu resta. che mi fece da Mercurio Dunque intona il ritornello! EUSTACHIO coll’amabile Cristina BLINVAL Quella strega, EUSTACHIO EUSTACHIO come sta? Che fa? Dov’è? Mia carina... mia carina! CRISTINA mentr’è tutta francese, per mia Ohimè! Colui che è in pegno (a Norina ridendo) disgrazia, (si allontana) dov’è, da voi si sa. EUSTACHIO CRISTINA Voi sua moglie, voi sa femme! aveva l’unghie all’inglese. Pian, piano, bel, bello! Se per poco mi lasciate (Et pourquoi vous nous quittez? BLINVAL qui condurvelo prometto. Pourquoi?) EUSTACHIO FRANK BLINVAL E vuoi ch’io faccia il morto (a Blinval piangendo) Dite... Ci avete un’altra pilloletta? Dunque Norina è morta? ma questo è un pensar corto. NORINA EUSTACHIO (Per pietà non mi svelate.) Tue ricette svergognate (per non farmi massacrar.) EUSTACHIO EUSTACHIO EUSTACHIO (corre verso Blinval) CRISTINA Che? ...È ritornata? Ohibò, non vuoI morir. (Qui solo, solo Eustachio porre in atto non permetto. BLINVAL (a Blinval) farà questo signore Godi meco. Ah! vous badinez. FRANK FRANK che per la gran paura BLINVAL La moglie è un vieille, non ha No, pel colonneIlo. V’è tutta la speranza il fiato perderà.) Ah! mia cara, mio tesoro! CRISTINA denti in bouche, (abbraccia Norina) (No, restez, monsiuer, restez!) è sorda a un’oreille, infetta chi EUSTACHIO BLINVAL NORINA E fia ver che torni a me? touche, Non l’hanno incatenato? (a Frank) Che m’avessero ingannata? EUSTACHIO è guercia d’un oeil, le manca Chi sei tu, disperato, (entra inosservata) NORINA (non vo’ farmi massacrar.) una jambe, FRANK che annunzi la speranza? Ragionava poco fa! Sì, mi abbraccia, o mio consorte, e sopra un fauteil si fa trascinar! È pazzo da catena! Qui celata, inosservata, riconosci in me Norina. NORINA Insomma è un horreur, un FRANK scoprirò la verità. (a Cristina) monstre esecrable, EUSTACHIO (tremando) BLINVAL Ah, tu scellerata, appena ch’elle meure l’afferra Blinval? Son Frank!. BLINVAL (come sopra) che i mariti va rubando! le Diable, È venuta, è capitata! Ah, Norina è in braccio a morte; Jaurais de Flimond la main ed il FRANK BLINVAL (accorgendosi di Norina) godi meco, o mia Cristina. CRISTINA coeur, Il colonnello. (afferra Frank per un braccio) Or l’aggiusto come va. Qual marito v’ho rubato? e il vecchio tuteur morrà (parte) Autor dannato! EUSTACHIO chagriné. EUSTACHIO (Gambe, a voi mi raccomando, BLINVAL EUSTACHIO FRANK (Ed un’altra n’è sbucata! siate fide!) (a Eustachio) NORINA Quell’è una iena! Restate, che il padrone Or veder vo’ come va.) (per fuggire) Ah! sei tu, tromba scordata, (a Cristina, imitandola) vo intanto ad avvertire. che vuoi farmi un La moglie è una vieille, non ha Scena decima (esce) BLIN AL CRISTINA contrabbando! denti in bouche Norina, Cristina, Blinval e Sicchè dunque in conclusione. (entra, e trattiene Eustachio) è sorda a un’oreille, infetta chi detti, ciascun a suo BLINVAL (a Eustachio) Arrêt les pieds! EUSTACHI touche (a Eustachio) Tremi?.. Hai Freddo?.. Son dottor privilegiato. è guercia d’un oeil, le manca BLINVAL Ti trattieni! Mio Venanzio! EUSTACHIO una jambe, (contro Eustachio) (Scena terza, arresto, e detti!) NORINA e sopra un fauteil, si fa trascinar? Morte, perché non vieni? EUSTACHIO EUSTACHIO (come sopra) Insomma è un horreur, un (E in tanto con costui (Sono Eustachio!) CRISTINA Nol conosci il colonnello? monstre esecrable ho tanto de FRANK mi lascia a testa a testa!) (contorcendosi) (piano ad Eustachio) coeur, pupilla del Diable! (Qui il colonnello!) (Di’, Blinval è in frenesia?) O lasci Blinval, o monto in fureur, Scena undicesima DARLEMONT CRISTINA CRISTINA CRISTINA e insiem col tuteur farò un Darlemont e Frank. Ma dite, che vi accade? Vi tacete? Dolce, affabile, simpatico! (con ira) fricassée. Ah! Fripon! Ah! ventre-bleu! DARLEMONT EUSTACHIO EUSTACHIO EUSTACHIO Non mi vuoi tu secondar? EUSTACHIO Eh! vanne... II colonnello. Il colonnello, Non accordo favori. Il tempo Ma a che tante cerimonie? Oh, povero me! Salute a chi nel riveder la moglie e la pupilla, stringe. EUSTACHIO resta! FRANK preso da un ghiribizzo tutto (per partire) CRISTINA (Ah! coraggio non ho più! Eppure vi dico che a un tratto nuovo, Geniale, amabilissimo! Ah! quell’unghie fan tremar!) BLINVAL divenne forsennato. Ei ragionò die’ di piglio alla celebre sua CRISTINA (ad Euslachio) fintanto che parlava della mazza... (Si prenda coll’amore.) EUSTACHIO CRISTINA Da’ fiato alla tromba, moglie, e quando disse… E... solo il cielo ed io sappiamo Ah! Perché tante e tante smorfie? Se ti nieghi a quel che dico, che tromba scordata mia quante (sospirando languidamente) vo’ graffiarti, rovinarti, moglie è gia morta; DARLEMONT ne ha consegnate a queste CRISTINA vo’ strapparti, vo’ svisarti, trallallerallà! Va’ chiudi la porta, Bada per l’avvenire ingenue piante EUSTACHIO Gelsomino, fior d’arancio! quel nasaccio vo’ strappar . non apra la tomba di tacer quanto vedi e quanto Figlia, figlia, tu mi squarci il core! subissa la chiave, ond’ella non senti: DARLEMONT EUSTACHIO EUSTACHIO sorta, ritirati Oh, poveretto... CRISTINA Ma perché quel gelsomino? Dammi il foglio. ne più dalla fossa ritorni per me! Ebbene, il colonnello dovrà Caro, caro a me tu sei! (a Norina) FRANK sentirmi CRISTINA CRISTINA Amata Cristina un ballo Don Eustachio. EUSTACHIO Tulipano, girasole! Ah! lo accetti? intrecciamo, (parte incontrando Eustachio) EUSTACHIO Grazie, grazie, ti saluto. (graziosa) che morta Norina, consorti noi Peggio! EUSTACHIO Ah! mio caro medichetto siamo; Scena dodicesima CRISTINA Ma perché quel tulipano? io ti voglio sempre amar’. dottore trombetta, diletta Eustachio e Darlemont DARLEMONT Sempre star con te vorrei. Ma perché quell’espressioni? (Donne, donne, com’io faccio sposina, Oh! questo l’ho deciso, e voglio state attente ad imparar.) e sera e mattina faciamo jassé. EUSTACHIO farlo EUSTACHIO CRISTINA Quondam don Eustachio! Ah! (parte) Con me ne un sol minuto. Perché quel picciol foglio, EUSTACHIO EUSTACHIO Ora non v’è che il suo a Blinval che porti io voglio. (prende il foglio) Che tromba, che fiato oh! languente spirito. Scena tredicesima CRISTINA (Quando parti il foglio straccio, povero me! Cristina e detti. Ma con me. Avec moi EUSTACHIO mille pezzi ne vo’ far.) O gente accorrete! Che chiave, DARLEMONT A Blinval? che porta? Sedetevi. (sull’uscio) EUSTACHIO CRISTINA Mi manca la veste! Vi sono (Scrissi a Blinval perché da Nol posso, affè, in verità CRISTINA A Blinval lo porterai? obbligato! EUSTACHIO questa casa Sì, al colonnello. Salute a chi resta: bel nodo Non posso. mi salvi e meco parta. CRISTINA EUSTACHIO facciamo: Pel medico... vorrei Ah! Mio vago fischietto! EUSTACHIO (esitando) e siamo da capo, aiuto signore, DARLEMONT con questo foglio dirgli i sensi Mon très cher, aimable ami! Ah! lei sbaglia; tal figura Sissignora... che muore un dottore facendo Perché? miei.) Mon charmant, gracieux, joli non la faccio, no. jassé! Mi fareste un favore? CRISTINA EUSTACHIO EUSTACHIO CRISTINA Veramente? Partono. La nervatura EUSTACHIO (Veh! Che ladra, che furbetta, No? sta tutta per sedersi in (Che volesse denaro?) come l’esca sa tirar! EUSTACHIO sepoltura, Com’è fina, com’è dotta!) EUSTACHIO Nonsignora... No. CRISTINA Scena quindicesima NORINA NORINA NORINA BLINVAL Come? Come? Darlemont, Blinval, Norina. Acceso d’altri amori Grazie, grazie da voi Servitori, se vedete Olà! accorrete, la pazza è in Norina si pone al cembalo Tirsi il suo ben tradiva, non voglio tanto incomodo. la pupilla parigina, furia: EUSTACHIO ed eseguisce un arpeggio; e Clori si moriva struggendosi al papà la condurrete medici, pillole, per carità! Nonsignore... sissignore... Blinval prende a una così, BLINV AL ch’ei la brama a se vicina, Io, mia civetta, non fo il (Ah! volpetta, malandrina, posta una viola e suona. ma ognor fedele! Oh! non fa nulla. (lo crepo!) che per caso se un’altr’ora corriere, non la staffetta: a me dai la sopra scritta, a vederla indugia ancora, l’avventuriere onde a lui la letterina BLINVAL BLINVAL NORINA il meschino, poverino, non vo aspettando, non vo possa io stesso consegnar!) (Per non parlarmi s’è messa a (fedele!) Madama ed tenente Piuttosto se mandar poteste piangerà, singhiozzerà. incontrando i reggimenti, ed i (partono) suonare; che qui attendete, non cantate almeno. tenenti, allora suonerò anch’io qualche niente? BLINVAL ne per le poste, a rompicoste, Scena quattordicesima istrumento.) BLINVAL Ma se mai questa madama non lascio la casa, la mia città. Darlemont e Blinval (a Norina) NORINA Chi mai? è pazza, Perché mi fate Signore, e la pupilla le dirai che il consorte NORINA DARLEMONT l’accompagnamento? (alzandosi) NORINA quando ancor giurava fè Olà! Accorrete, il pazzo è in Si, il dottor Don Eustachio. Suonate ciò che più vi aggrada che seguitaste fin nell’ospedale Qualche ordinanza. il credè vero furia: e pare, dei matti, al vostro suono presto, legatelo, per carità! BLINVAL ch’io suono quel che più mi va non ispira altro tema e miglior BLINVAL NORINA Il gran dottor delle trombette? a capriccio. tuono? Sì, signora. (Ora scoppio!) Come me, parla? BLINVAL Infelice, chi mai sei? DARLEMONT NORINA BLINVAL NORINA BLINVAL Ti compiango, fai pietà! E come c’entran qui le (Veh! Com’è diventato brutto e Vi dirò, l’amor mio è d’una Sentite: che gli dica, appena il Le dirai, se non è pazza, trombette? nero: fresca data: vede, che ignoravo che un tenente NORINA il core gli si mostra la vostra fiamma è assai più che Norina l’attende a braccia dei Dragoni Sventurato, ti perdei, BLINVAL sul viso ma più l’amo!) inveterata, aperte. ella amava pria di me. e nel meglio dell’età! Appena, appena, fin da prim che aveste sposato Che non dorme... non mangia... può dirsi, o mio signore, BLINVAL quel tal Eugenio Blinval. NORINA BLINVAL un cattivo trombetta disertore (È diventata più geniale e BLINVAL (Lei l’ha con me?) Qui, qui c’era! simpatica... NORINA (Adesso la scanno!...) Ah, ah, ah, poverino, la pupilla DARLEMONT Sta attento... pensa che ti tradì... (Ebben, che se lo creda!) conducete, NORINA Lo aveva immaginato. Cangiam strumento ) Ah! si, quell’adorato uffizialetto! NORINA ei la brama a se vicino, Che? Oh! caro... Ch’ella sospira per lui sol, la il papà vuoi la pupilla BLINVAL NORINA (Un nome... Oh! diavolo!... notte e il dì, il papà, poverino, piangerà, BLINVAL Oh! ecco la vostra pazza! (canta e Blinval l’accompagna L ‘ho trovato!) che pace allora avrà. singhiozzerà. Il cervello. (guardando tra le scene) col contrabbasso) Oh! mio caro Augusto Novel! lo, sor ciarlone, non fo all’amore, Tirsi lontan da Clori Alfin ti vedrò dopo tre anni di BLINVAL non fo l’ Adone, il rubacore: NORINA DARLEMONT lieto vivea contento, cruda lontananza. Basta così! non dico a quella: sei la mia E poi? Sì, e bisogna che sia e Clori nel tormento Ehi! Sergente, appena spunta stella, sola con quel che soffre egual temea le notti e i dì BLINVAL de’ Dragoni il reggimento, a questa t’amo, te sola bramo, BLINVAL pazzia. per quel crudele. Se comandate, io stesso a madama già consunta non vo spacciando, ne Tutto svaporò! incontro a lui n’andrò, l’avvertite immantinente. cicalando: BLINVAL e qui precipitar ve lo farò. La meschina, poverina mia moglie è vecchia, presto NORINA (Crudele!) Mancherà, tramortirà. morrà. Non è ver, ne ho un tantinello e provartelo saprò. Domani a casa torno, sistema DARLEMONT CRISTINA CRISTINA BLINVAL cangierò: È partito il colonnello? Vecchia, e presso à mourir Creperai tu malvagio, Tutt’è per me cangiato, mattina, notte e giorno in festa io sto très bien e godo della lor l’affanno è terminato; istante ognor sarò. FRANK BLNVAL felicità: più felice Avrò compagno al ballo un Eccolo, vien di là. Ma chi fu il primo che spiegossi (a DarLmont) di questo non si dà. qualche maresciallo, amante? prego soltanto voi al gioco un generale, al pranzo Scena diciassettesima a non darmi di nuovo NORINA un uffiziale. Blinval e detti. CRISTINA in mano a questo avvoltoio. Sposo, Cristina, zio! A spasso un bel tenente, a cena Moi. che mi piacevate tanto, Ah! qual felicità! un buon sergente, DARLEMONT tanto. DARLEMONT e sino un tamburino avrò per Colonnello, a voi chiede questo Sì, meco resterete CRISTINA, EUSTACHIO e mio lacchè. disgraziato NORINA finche per mezzo mio non vi sì BLINVAL Cervello, colonnello, ce n’è o un permesso, e se ai pregi di E chi disse che era vecchia la renda Tutt’è per me cangiato, non ce n’è? Darlemont... moglie? ciò che a voì spetta l’affanno è terminato; e tolse quell’avaro. istante più felice BLINVAL BLINVAL BLINVAL di questo non si dà. Adesso monto in sella, l’ltalia Lasciate che rivegga Norina, e Io per togliermi questa VENANZIO girerò, tutto sanguisuga. (Io muoio dalla bile.) NORINA ed ogni antica bella a riveder io vi perdonerò. Donne care, qui fra noi, andrò: NORINA DARLEMONT non neghiamo il nostro impero a Roma una contessa che fa per Scena ultima E n’andavi a Parigi, invece che Chiedo scusa pertanto ai sapienti ed agli eroi: me l’ossessa, Norina. Cristina, Venanzio e a Lione? al colonnello. noi cangiamo il bianco in nero. a Genova una attrice a Parma detti. Siamo serve ma regnamo; una pittrice, BLINVAL BLINVAL ma siam nate a comandar. a Lodi una modista a Napoli NORINA Onde accertarmi d’un Se con un progetto di pazzia un’artista; Venite senza paura, io non tradimento, e tu coll’ali ai piedi riacquistar mi faceste e fino una servetta chiamata sono pazza giungesti Qui ieri sera. una tenera e amabile consorte? Maramè. CRISTINA NORlNA NORINA Partono ambedue. Que est, que est ça? Per avere tue notizie. disleale! La qual non altro brama che di riaver quel core, Scena sedicesima VENANZIO BLINVAL dolce compenso Darlemont ed Eustachio, indi Qual violenza è questa? Hai ragione, sono io l’ingrato al più costante amore. Frank. Che potei dubitar della tua Piacer sì... nuovo e grato NORINA fede! soave cor mi scende, EUSTACHIO Quando farvi sua sposa penso alle mie vicende, Darlemont, a voi m’affido. quel signore giurò? Cristina sviene e parmi di sognar; non più fra tante pene DARLEMONT CRISTINA NORINA palpiterai, mio core. Lasciate fare a me: Quando la moglie andava nel Ah! Ah! Ha vinto, ha vinto amore, Frank, ove sei? tombeau. ritorno a respirar . VENANZIO FRANK NORINA La pupilla è crepata! Comandate. E qual era lo stato della moglie?