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questo lavoro viene sco- Bono in “Someone Else’s modato addirittura Orazio, Tears”. Non meno interes- citando la sua Ars Poetica santi sono le composizioni e i parametri necessa- originali, come “Prancing ri per misurare un’opera Horse”, dai vivaci colori poetica degna di questo latini, e il morbido blues nome. Peppino stesso “Once in a Bluemoon”. La paragona le sue compo- chitarra di Sotti, ora classi- sizioni a dei dipinti in mu- ca, ora acustica, ora elettri- sica e qui ne propone gli ca, accompagna, contrap- ANI DI FRANCO noscesse - è oggi uno dei elementi tecnici di base punta, dialoga con gli altri Allergic To Water più importanti produttori e alcuni brani chiave del e conquista la scena da Righteous Babe di video didattici chitarri- suo repertorio. Con tanto solista, legando i brani in Ritorna dopo due anni Ani stici del mondo, con un di relativi file Guitar Pro. un discorso musicale che Di Franco con un album catalogo di oltre 300 corsi Un’esperienza fondamen- attraversa tutte le tracce. di inediti. Se le ultime due interattivi offerti dai più tale per chiunque voglia Francesco Sestito prove di Red Letter Year grandi nomi come Larry entrare nel mondo di uno (2010) e Which Side Are Carlton, Andy Timmons, dei protagonisti della chi- FOO FIGHTERS You On? (2012) avevano Robben Ford, Tony McMa- tarra acustica moderna. Sonic Highways visto la cantautrice altale- nus, Tommy Emmanuel Stefano Tavernese Sony narsi tra intimismo, batta- (non dimentichiamo che I Foo Fighters ritornano nel glie per i diritti civili e tributi nel gruppo c’è anche il FABRIZIO SOTTI panorama musicale con la a Woody Guthrie, questo nostro Massimo Varini...). A Few Possibilities loro ultima fatica a tre anni disco segna un ritorno alle Sono DVD interattivi che Incipit Records di distanza dal successo sue origini più folk. offrono una completa Egea Music commerciale di Wasting La chitarra è sempre la esperienza didattica strut- Talento italiano trapiantato Light che li aveva proietta- principale protagonista con turata attorno a un sof- in America ancora ado- ti sul tetto del mondo del accordature aperte e in- tware che permette di lescente, Fabrizio Sotti è rock. Questo nuovo disco trecci con il basso di Todd usufruire sul proprio PC o un chitarrista, produttore è in realtà il prodotto di Sickafoose che si incorpora MAC delle lezioni in video e compositore che vanta un progetto assai ben più alla perfezione con le per- (tre telecamere) con testi prestigiose collaborazioni articolato di un semplice cussioni funky di Terence descrittivi, spartiti in dop- con artisti di fama interna- album di studio. È un tribu- Higgins, dando all’album un pia notazione (anche inta- zionale. Per la sua ultima to alla musica americana e colore chiaroscuro molto volatura, ovviamente...), fatica discografica ha chia- agli studi di registrazione gradevole. possibilità di rallentare il vi- mato intorno a se alcuni che ne hanno fatto la sto- Canzoni molto intense deo e di creare dei loop per di questi e ha rivisitato in ria. Dave Grohl e soci han- sono la titletrack e l’ener- studiare specifici passaggi. chiave jazz, ma non solo, no scelto otto città ameri- gico brano di apertura “Di- Metronomo e accordato- brani capisaldi della musica cane (Austin, Chicago, Los thering”, oltre alla funky e re sono la ciliegina sulla pop, compiendo un percor- Angeles, Nashville, New pimpante “See See See” torta. Pratico e funzionale. so in qualche modo simile Orleans, New York, Seattle e alla meravigliosa e deli- Nel caso specifico si tratta a quanto fatto da Herbie e Washington) che sono cata “Careless Word”, una della prima esperienza con Hancock in Possibilities state esplorate da cima a ninna nanna per la figlia ap- TrueFire di Peppino D’A- (e anche il titolo dell’al- fondo per capire cosa le pena nata. gostino, un artista che se- bum non ci pare messo lì ha rese speciali e per farlo Svaniscono i dubbi sulla guiamo fin dagli inizi della a caso), accostando a essi sono stati visitati i posti più vena artistica di Ani che sua avventura oltreoceano. proprie composizioni. Così, significativi, intervistando negli ultimi dischi sembra- Ormai considerato pratica- a seguito di una struggen- gli artisti che hanno contri- va un po’ persa e ritrovia- mente italo-americano da te “One” che apre l’opera, buito a renderle famose. Il mo una musicista che ha gran parte del pubblico, è possibile ascoltare “Wai- risultato di questo lavoro di ancora molto da dire. Peppino ha basato il suo tin’ In Vain” di Bob Marley musicologia è una raccolta Francesco Coniglio successo sulle sue capa- cantata da Shaggy e Res. di otto documentari di cir- cità di mettere assieme “Another Brick In The Wall ca un’ora l’uno (in onda su PEPPINO D’AGOSTINO come pochi altri - con la pt. II”, interpretata da Ice Sky) che culminano con la Acoustic Poetica simpatia e la comunicativa T e M1 dei Dead Prez, si registrazione di una canzo- (DVD Interattivo) che lo contraddistinguono - tinge di venature hip-hop, ne che ricalca lo stile musi- TrueFire.com tecnica e senso melodico. mentre Zucchero dà voce cale della città e le parole TrueFire - per chi non lo co- Nella presentazione di e musica alle parole di riassumono i temi trattati

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mente musicale, destinato Evolution dal punto di vista probabilmente a cadere qualitativo non possiamo presto nel dimenticatoio. che evidenziare i notevoli Per ora non sono state progressi registrati dalla programmate date in Ita- band, se confrontiamo lia. Nota per i chitarristi: la quest’ultimo lavoro con Gibson ha rimesso in com- dischi come Legacy Of mercio la ES-335 Dave Kings e Renegade, veri Grohl (una versione modi- anthem per i defenders di ficata del modello Trini Lo- mezzo mondo, ma dallo nei singoli documentari. Le pez) con l’uscita dell’album sulla chitarra o esperimenti spessore tecnico netta- canzoni sono state prodot- e come prevedibile sta an- compositivi di stile, ma di mente inferiore a (r)Evolu- te assieme all’ormai collau- dando a ruba. brani che vantano quella tion. dato Butch Vig (produttore Marco Delle Donne magia tipica della musi- Basta scorrere in rassegna anche di Nevermind dei ca classica di disegnare le armonizzazioni di “Tain- Nirvana). Dal punto di vista DANIELE GOTTARDO paesaggi, ambientazioni, ted Metal”, i riff sincroniz- musicale il trio chitarristi- Non temperato emozioni, stati d’animo, zati di “Hector’s Hymn”e co funziona sempre bene, officialdanielegottardo.com di raccontare storie con l’eleganza di una power con i riff di Grohl alternati Non temperato è il secon- la chitarra elettrica come ballad quale “Winter is Co- agli assolo di Chris Shiflett do cd di Daniele Gottardo, strumento narrante princi- ming”, per constatare il molto tecnici e veloci; a uno dei chitarristi che più pale. Il lavoro compositivo decisivo cambio di marcia completare il quadro c’è il mondo ci invidia. Se dal dell’autore è sorprenden- operato dalla band di Gote- Pat Smear che con i suoi suo primo cd e dai video su te, basato su una grande borg, gia da anni un punto accordi in stile punk rende YouTube, ci erano già chiari conoscenza dell’armonia, di riferimento per il fioren- il suono ancora più corpo- il talento e la maestria tec- classica ma anche e so- te ed effervescente movi- so. Dal punto di vista ar- nica di Daniele, in questo prattutto contemporanea. mento metal scandinavo. tistico possiamo valutare nuovo album ci stupisce La sua abilità sullo stru- Decisamente oliati gli Sonic Highways con due ancor di più la sua capacità mento è nota a tutti, ma intrecci sonori tra i due chiavi di lettura diverse. compositiva che va oltre il stupisce ancor di più in un Se lo analizziamo come semplice ma verace rock e contesto così unico e sur- soundtrack degli otto do- al di là del sofisticato jazz, reale. Un cd di non facile cumentari, benchè non superando anche i confi- ascolto: di sicuro non per brillino per originalità, le ni della elegante fusion. tutti i palati, e ha bisogno canzoni sembrano svolge- Potremmo azzardare e della giusta predisposizio- re adeguatamente il loro definirlo un cd di musica ne d’animo, ma è pieno ruolo di pezzo di chiusura classica contemporanea, di tanta bella musica che sulla falsa riga del docu- talmente ‘contemporanea’ merita e necessita di esse- mentario Sound City gira- da miscelare oboe, archi, re ascoltata e riascoltata. to da Dave Grohl qualche flauto, corno francese- Se Gottardo voleva stupirci chitarristi, anno fa. Se lo analizziamo inglese e clarinetto con i direi che ci è riuscito in pie- e Pontus Norgren, veri come album tout court, suoni distorti della chitar- no: italians do it better. cultori del Maiden sound invece, le aspettative sono ra elettrica. Attenzione, Simone Gianlorenzi - vedere alla voce Origins state disattese. Il mate- non si tratta del “solito” - ma è tutta la band che riale non sembra molto rock neoclassico con l’or- HAMMERFALL gira a mille, regalandoci un elaborato, vengono ripro- chestra, alla Malmsteen (r)Evolution disco di sostanza, pieno posti riff presi da album per intenderci. In questo Nuclear Blast zeppo di potenziali classici precedenti ma come ele- caso si tratta realmente Gli Hammerfall dopo tre da proporre nel tour euro- mento di novità ritroviamo di composizioni di musica anni di silenzio, interrotti peo, con tappa a Milano in alcune ballad rock che nei classica contemporanea dall’uscita di un album dal gennaio. lavori precedenti avevano soprattutto nella scrittura e vivo nel 2012, tornano sul Roberto Villani dei connotati più acustici. stesura dei brani, non solo mercato con un nuovo al- Possiamo tranquillamente nell’accostamento dell’or- bum in studio che spazia JOHN MELLENCAMP dire che questa volta i Foo chestra alla band. Nei dieci dal power metal più tradi- Plain Spoken Fighters hanno badato più brani, scritti e orchestrati zionale a tracce che virano Universal all’aspetto commerciale da Gottardo, la musica è verso un heavy di scuola Coerente con il raffinato del progetto, con buoni ri- al centro di tutto, non si Saxon e Judas Priest. e colto percorso inaugu- sultati, che a quello pretta- tratta di esercizi di tecnica Analizzando i brani di (r) rato con Life Death Love

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and Freedom (il capolavoro accompagna John Mellen- della maturità), John Mel- camp nel suo raccontarsi lencamp ribadisce, ancora questi maledetti “Lawless una volta con la misuratis- Times”, come se fosse sima produzione di T-Bone “Highway 61 Revisited” Burnett, quella cifra stilisti- rifatta da Johnny Winter. ca che rimette il rock’n’roll Forte del suo sound asciut- al centro di una visione to ed essenziale, dichiarato adulta e consapevole, con tale fin dal titolo, Plain Spo- un taglio nitido verso la ken è l’ennesima dimostra- canzone d’autore. Plain zione che Mellencamp, vecchia conoscenza come di “How You Remind Me”, Spoken è tutto costruito sulla distanza, si sta dimo- Bill Laswell. Travolgente ma ogni band ha diritto di intorno alle chitarre che si strando il più profondo e “Dear Johann” con un lun- intraprendere un percorso destreggiano in tanti ara- lucido dei songwriter della go e intenso assolo del chi- di crescita che in alcuni beschi ritmici, molto misu- sua generazione, Tom Pet- tarrista ungherese, che si casi si discosta dalla strada rati e discreti, tutti destinati ty, Jackson Browne, Tom nutre tanto di Jimmy Page che i fan vorrebbero veder a delineare senza esitazio- Waits e Bruce Springsteen e Tony Iommi quanto di percorrere ai loro idoli (e ni e senza una sbavatura compresi. McLaughlin, Scofield e Fri- spesso molti fan non vor- che sia una il songwriting Marco Denti sell. “Bhajan” è misteriosa rebbero nemmeno sentir di Mellencamp. Mike e incalzante, mentre nella parlare di nuove strade). Wanchic e Andy York lo JÜ MEETS MØSTER lunga e bella “Morze (for Tutto lecito, ma poi arriva seguono con scrupoloso JÜ Meets Møster Ágoston Béla)” l’atmosfe- “Edge Of The Revolu- rigore, lasciando l’incom- Rare Noise ra si fa diradata e meditati- tion”: un singolo anti-Wall benza dei contrappunti al Che succede quando un va, chitarra e sax dialogano Street, anti-CIA, anti-tutto, violino in “Trouble Man”, trio ungherese under- in un mare di quiete per che difficilmente potrà es- o a un occasionale piano- ground dal sound spregiu- poi riesplodere con violen- sere considerato credibile, dicato e potente incontra il za nell’estatica e orienta- soprattutto perché in pochi suono estatico del sasso- leggiante “Hassassin”. La vorranno affidare le proprie fono del norvegese Kjetil breve “KJU” torna al free speranze di cambiamento Møster? Esattamente l’op- jazz di improvvisazione e a una serie di banalità ri- posto di quel che si potreb- fa da prologo ai 15 minuti voluzionarie cantate da chi be supporre accostando di “One”, il brano più spe- ha le sopracciglia curate due mondi geograficamen- rimentale e introspettivo. dall’estetista e che nello te e artisticamente distan- Davvero niente male per stesso disco duetta con il ti. La chitarra infuocata di un’opera prima. rapper Flo Rida. Ádám Mészáros, il basso Alessandro Staiti In sintesi, con questo di- forte in “Sometimes The- distorto di Ernö Hock e sco i Nickelback confer- re’s God”, per poi rincor- le compulsive segnature NICKELBACK mano ciò che di buono rersi, brillanti ed eleganti, poliritmiche del batterista No Fixed Address hanno fatto vedere nei nell’intreccio delle acusti- Andras Halmos in realtà Republic/Universal dischi precedenti, galleg- che di “The Isolation Of sposano perfettamente Venti milioni di dischi non giando sapientemente in Mister”, poi arricchito da le meditazioni musicali si vendono per puro caso, quel pop-rock che piace uno svolazzo di organo e del sassofono di Møster. soprattutto da quando il a tutti e che fa incazzare i da un’armonica molto dy- All’ottima riuscita dell’ope- download – legale o meno rockettari vecchia scuola; laniana (come del resto è razione – chi si pone come – ha sferrato un durissimo ci sono ballate che sicu- gran parte dell’atmosfera un convincente manifesto colpo a band e case disco- ramente appagheranno le di Plain Spoken) e “The programmatico e sincre- grafiche. C’è sicuramente fan della band e pezzi più Company of Cowards” o tico di suggestioni che del buono nei Nickelback lanciati che portano alcuni “The Courtesy of Kings”. vanno da John Coltrane, e nonostante in parecchi ascoltatori occasionali – in- Le chitarre elettriche ven- Pharoah Saunders, Albert possano storcere il naso guaribili ottimisti che non gono tirate fuori dalle cu- Ayler al jazz rock più duro e davanti al quartetto cana- si sono ancora rassegnati stodie per gli arpeggi della strumentale alla Last Exit, dese, sarebbe superficiale – a chiedersi “cosa sareb- splendida “Tears in Vain”, Ronald Shannon Jackson non considerare la loro abi- be successo se avessero e in “The Brass Ring”, fino ad arrivare al blues rock lità di songwriter. Ok, Chad sfruttato in maniera diver- non sono mai appariscenti di Jimi Hendrix e Allman Kroeger ha tagliato i capelli sa il loro potenziale?” o fuori dalle righe, anche Brothers - non è estranea e il look di “Photograph” è La risposta è chiaramente quando una slide tagliente l’abile mano al mixer di una piuttosto diverso da quello la più semplice possibile:

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non avrebbero venduto ristico del grande Django. così tanto, punto. L’idea - ambiziosa - era Lorenzo Gandolfi quella di presentare final- mente un libro di riferimen- STEVE HILLAGE to per chi vuole conoscere Rainbow 1977 o anche approfondire Gonzo Multimedia ulteriormente lo stile ma- Tratto dall’ultima serata del nouche o gipsy jazz, quel- Motivation Radio Tour al lo nato negli anni trenta famoso teatro londinese del secolo scorso grazie nel 1977, questo live si dif- Radio. Da non perdere, so- a intrecciare le sue trame al genio di Reinhardt, ri- ferenzia - eccetto che per prattutto per la bella mini con la poesia del fretless. cordato oggi come uno la presenza di “Electrick suite di 15 minuti “Sear- Non cè spazio per facili dei pionieri della chitarra Gypsies” - dallo show di al- ching for the Spark”. soluzioni solistiche, l’o- come strumento solista cuni mesi prima, sempre al Alessandro Staiti biettivo è concettuale: una in grado di improvvisare Rainbow, immortalato su musica futuristica in cui anche nel jazz. La sua mi- Live Herald. Anche la mu- COLIN EDWIN l’impasto etereo, sospeso scela sapiente di elementi sica è differente da quella LORENZO FELICIATI e raffinato del suono sposa etnici mitteleuropei e jazz del video Germany ‘77. Twinscapes la primordialità del ritmo. classico dell’epoca con- Hillage uno dei chitarristi RareNoise Consigliatissimo. dita con sapori melodici e più atipici e riconoscibili Il progetto Twinscapes è Fabio Fraschini guizzi strumentali degni di del panorama internazio- l’incarnazione delle visioni un grande innovatore, vie- nale associato fin dai tardi dei due bassisti Lorenzo ne qui interpretata e ripro- anni 60 con il versante più Feliciati e Colin Edwin. La posta intelligentemente sperimentale della scena strada è quella indicata da da Geri che espone una di Canterbury ha deciso Jensen-Barbieri-Karn e da lunga serie di esercizi utili di assemblare questo al- una certa scuola inglese a familiarizzare con i rivol- bum dopo aver ascoltato ma laccento è posto mag- ti degli accordi, i fraseggi, Gon Go Long, un bootleg giormente sulla ricerca gli aspetti ritmici che ca- molto popolare, aggiun- del groove e sullutilizzo ratterizzano lo stile. I suoi gendo alcuni brani. Anche massiccio dellelettronica. quattro compagni di av- il booklet interno riproduce I brani alternano momenti ventura intervengono so- il libretto del concerto. I più dilatati come la splendi- prattutto nella terza parte, brani, con unottima qua- da ”Trasparent”, arricchi- entrando ancora più a fon- lità audio, sono scintillanti ta dalla tromba sognante do a turno nello specifico. grazie anche alla robusta di Nils Petter Molvaer, ad In conclusione, l’immanca- sezione ritmica tutta ame- altri più serrati in cui l’inca- MAURIZIO GERI bile jam sulla classica “Mi- ricana (con Joe Blocker alla stro ritmico e sonoro dei La chitarra jazz nor Swing”, sulla quale si batteria e Curtis Robertson due bassi è punto di forza manouche alternano tutti i solisti (la al basso) che aggiunge una (“Conspiracy”). L’album Fingerpicking.net base è chiaramente a di- vena a tratti quasi funky è magistralmente missato È un libro che pesa e il sot- sposizione nel DVD allega- alle prolifiche invenzioni da Bill Laswell che riesce a totitolo spiega anche il per- to). Molto chiare le riprese chitarristiche di Hillage e di farci apprezzare ogni detta- ché: “Dalle basi agli eser- video degli esempi, con le Miquette Giraudy al synth. glio tra suoni distorti, delay cizi avanzati, da Django due telecamere che non la- La tracklist, molto godibi- spaziali, loop percussivi Reinhardt ai nostri giorni”. sciano dubbi sui movimen- le e imperniata sui lunghi e sintetizzatori impazziti. La quantità di materiale ti e posizioni delle mani. assolo cosmici e liquidi di Mick Karn è il punto di ri- è ingente e, se Geri è il Gran bel lavoro. Hillage, comprende ma- ferimento, giusto tributo principale responsabile Stefano Tavernese teriale tratto dagli album al suo originale stile fatto dell’opera, c’è però vo- solisti di Steve Fish Rising di slide improvvisi e linee luta la collaborazione di (“Solar Musick Suite part contorte ma magicamente altri quattro validi chitar- 2”, “The Salmon Song”), funky. Ma ciò che maggior- risti per realizzarla, Augu- L (le belle cover di Dono- mente colpisce è un’intelli- sto Creni, Tolga During, van “Hurdy Gurdy Man” genza compositiva fuori dal Jacopo Martini e Dario e di George Harrison “It’s comune, mai banale, come Napoli, tutti impegnati a All Too Much”, “Electrick in ”Sparse” dove è anco- fondo da anni nella divul- Gypsies”) e da Motivation ra una volta H.P. Molvaer gazione del verbo chitar-

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