PROVINCIA AUTONOMA DI

Reg. delib. n. 481 Prot. n.

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE

OGGETTO: Approvazione del Disegno di legge provinciale avente per oggetto: "Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in "

Il giorno 17 Aprile 2020 ad ore 10:40 nella sala delle Sedute in videoconferenza in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita LA GIUNTA PROVINCIALE sotto la presidenza del

PRESIDENTE MAURIZIO FUGATTI

Presenti: VICEPRESIDENTE MARIO TONINA ASSESSORE MIRKO BISESTI ROBERTO FAILONI MATTIA GOTTARDI STEFANIA SEGNANA ACHILLE SPINELLI GIULIA ZANOTELLI

Assiste: IL DIRIGENTE LUCA COMPER

Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta

Pag 1 di 4 RIFERIMENTO : 2020-S039-00110 Num. prog. 1 di 43 Il relatore dà lettura della relazione accompagnatoria e del disegno di legge concernente la “Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino”.

Il presente disegno di legge provinciale si propone di disciplinare ex novo il sistema della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino, con l’intento di riorganizzare la materia su fondamentali nuovi ed adeguati ai profondi cambiamenti che il settore ha attraversato negli ultimi decenni.

Le principali modifiche riguardano: • il superamento dello storico concetto di turismo come settore per approdare ad una logica di “economia territoriale” in cui il turismo è un fattore di trasversalità che interseca pressoché tutti gli ambiti economici, culturali, sociali ed infrastrutturali; • la focalizzazione sui concetti interconnessi di prodotto turistico e di esperienza turistica, con lo scopo di tenere unite la qualità dell’offerta turistica rivolta agli ospiti con la qualità della vita dei residenti e con la professionalità degli operatori del settore turistico. • la definizione di tutto il territorio del Trentino come territorio turistico con la conseguenza che il gli ambiti territoriali che compongono le Aziende per il Turismo “coprono” tutto il territorio provinciale; • la previsione di specifici strumenti di formazione, sviluppo e supporto specialistico rivolti a tutti i soggetti del sistema del marketing turistico, compresi gli operatori; • la nuova architettura e le funzioni del marketing turistico, a partire dalle strutture più vicine al turista, vale a dire: • le Aziende per il turismo, operanti su un ambito territoriale definito, incaricate della qualità dell’esperienza turistica e dell’ospitalità e fidelizzazione del turista nei rispettivi ambiti territoriali; • le Agenzie territoriali d’area, operanti su più ambiti territoriali e responsabili dell’ideazione e costruzione del prodotto turistico interambito; • la Società Trentino Marketing con funzioni di promozione territoriale e marketing turistico del Trentino; • la Provincia stessa con ruolo strategico, di indirizzo, pianificazione, programmazione e coordinamento.

Costituiscono inoltre importanti innovazioni: la previsione formale e sostanziale delle Aziende per il turismo come enti privati assoggettati al vincolo della cd. “porta aperta” quindi con partecipazione consentita a tutti gli operatori dell’ambito che ne siano interessati, con una strutturazione della governance tale da evitare controlli pubblicistici e con la previsione di un vincolo di finanziamento pubblico minoritario comunque non superiore al 49 % complessivo; la previsione delle Agenzie territoriali d’area come soggetti nuovi che avvicinano le Aziende per il Turismo alla Società Trentino marketing grazie alla loro strutturazione come Agenzie della Società aventi sede nei territori ed alla presenza di un nucleo tecnico di estrazione territoriale in grado di orientare le scelte e le decisioni di competenza delle Agenzie stesse; il riconoscimento ed il sostegno delle Associazioni pro loco e della loro Federazione; le nuove forme di collaborazione e concertazione con le parti interessate ed attori del sistema turistico.

La previgente legge di settore, costituita dalla legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 viene abrogata ad eccezione degli articoli 2 ter (carta dei diritti del turista), 7 e 11 (personale), 13 (contributi per la commercializzazione) e 13 bis (contributi a soggetti diversi).

Infine il disegno di legge contiene alcune norme transitorie e finali per il passaggio dal sistema normativo previgente al nuovo sistema normativo introdotto appunto con questa proposta.

Pag 2 di 4 RIFERIMENTO : 2020-S039-00110 Num. prog. 2 di 43 Il Disegno di legge si conclude con le tabelle fondate sui comuni catastali come unità di riferimento che disegnano i nuovi ambiti territoriali delle Aziende per il turismo.

In applicazione delle direttive per la predisposizione degli atti normativi impartite con le deliberazioni della giunta provinciale n. 1444 del 2013, n. 1116 del 2014 n. 295 del 2015 e, da ultimo n. 355 del 2017, l’elaborazione del testo del disegno di legge è stata curata dal Dipartimento Affari e relazioni istituzionali in collaborazione con il Dipartimento competente (Dipartimento Dipartimento artigianato, commercio, promozione, sport e turismo).

Il disegno di legge è stato sottoposto al Consiglio delle Autonomie Locali, con lettera di richiesta parere del 28 febbraio 2020; il Consiglio delle Autonomie Locali della provincia di Trento, stante le difficoltà riconnesse alla emergenza sanitaria costituita dalla pandemia Covid-19 Coronavirus, ha espresso il proprio parere in forma scritta con lettera del 30/03/2020 prot. N. 0186435, formulando osservazioni anche di portata generale delle quali si potrà tenere conto nel corso della discussione della proposta di legge.

Ciò premesso,

LA GIUNTA PROVINCIALE - udita la relazione; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n. 1444 del 19 luglio 2013 e successive modificazioni e integrazioni, relativa alle direttive per la predisposizione degli atti normativi; - visti i pareri del Dipartimento Affari e relazioni istituzionali (prot. N. 142139 del 04/03/2020), del Dipartimento Affari Finanziari (prot. 131175 del 26/02/2020), del Dipartimento organizzazione, personale e affari generali (prot. 130886 del 25/02/2020), dell'UMST Semplificazione e digitalizzazione (prot. n. 126983 del 25/02/2020), UMST affari generali della Presidenza – Unità di Missione semplice per la protezione dei dati personali (prot. 146666 del 05/03/2020), del Servizio Pianificazione e controllo strategico (prot. 137095 del 03/03/2020) del Servizio Europa (prot. 136470 del 03/03/2020) ed infine del Servizio per la Gestione delle partecipazioni societarie (prot. 134443 del 26/02/2020) - visto il parere del Consiglio delle Autonomie Locali di data 30 marzo 2020, prot. PAT n. 0186435; - a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,

DELIBERA

1) di approvare il disegno di legge avente per oggetto “Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino” e la relazione illustrativa che, allegati alla presente deliberazione, ne formano parte integrante e sostanziale; 2) di trasmettere il disegno di legge al Consiglio provinciale per l’ulteriore corso

Pag 3 di 4 GC RIFERIMENTO : 2020-S039-00110 Num. prog. 3 di 43 Adunanza chiusa ad ore 11:50

Verbale letto, approvato e sottoscritto. Elenco degli allegati parte integrante

001 Disegno di legge

002 Relazione illustrativa DDL Turismo

IL PRESIDENTE Maurizio Fugatti IL DIRIGENTE Luca Comper

Pag 4 di 4 RIFERIMENTO : 2020-S039-00110 Num. prog. 4 di 43

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

DISEGNO DI LEGGE concernente Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino

Sommario Capo I ...... 3 Disposizioni generali ...... 3 Art. 1 ...... 3 Finalità e contenuti della legge ...... 3 Art. 2 ...... 3 Definizioni ...... 3 Capo II ...... 4 Disposizioni in materia di promozione territoriale ...... 4 Art. 3 ...... 4 La promozione territoriale del Trentino ...... 4 Capo III ...... 4 Finalità e funzioni del sistema del marketing turistico ...... 4 Art. 4 ...... 4 Finalità ...... 4 Art. 5 ...... 4 L’articolazione del sistema di marketing turistico trentino ...... 4 Art. 6 ...... 5 Programmazione e coordinamento delle attività ...... 5 Art. 7 ...... 5 Attività delle Aziende per il Turismo ...... 5 Art. 8 ...... 6 Attività delle Agenzie ...... 6 Art. 9 ...... 6 Attività della Società ...... 6 Art. 10 ...... 7 Ruolo della Provincia autonoma di Trento ...... 7 Art. 11 ...... 7

Num. prog. 5 di 43 - 2 -

Formazione, sviluppo e supporto specialistico in materia di turismo ...... 7 Capo IV ...... 7 Sistema del marketing turistico ...... 7 Art. 12 ...... 7 Coinvolgimento delle ApT ...... 7 Art. 13 ...... 8 Agenzie territoriali d’Area ...... 8 Art. 14 ...... 8 Società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino ...... 8 Capo V ...... 9 Risorse ...... 9 Art. 15 ...... 9 Imposta provinciale di soggiorno ...... 9 Art. 16 ...... 10 Finanziamento del sistema di marketing turistico ...... 10 Capo VI ...... 10 Strumenti di sistema ...... 10 Art. 17 ...... 11 Associazioni pro loco ...... 11 Art. 18 ...... 11 Elenco e finanziamento delle Associazioni pro loco ...... 11 Art. 19 ...... 11 Federazione trentina delle associazioni pro loco ...... 11 Art. 20 ...... 11 Strumenti a supporto dell'analisi del fenomeno turistico ...... 11 Art. 21 ...... 12 Forme di collaborazione e concertazione ...... 12 Capo VII ...... 12 Abrogazioni, disposizioni finali, transitorie e finanziarie ...... 12 Art. 22 ...... 12 Regolamento di esecuzione della legge ...... 12 Art. 23 ...... 12 Abrogazioni ...... 12 Art. 24 ...... 13 Disposizioni transitorie ...... 13 Art. 25 ...... 13 Disposizioni finanziarie ...... 13

Num. prog. 6 di 43 - 3 -

Capo I Disposizioni generali

Art. 1 Finalità e contenuti della legge

1. La presente legge sostiene, attraverso la promozione territoriale, i valori, le competenze, le tradizioni e le culture del Trentino in maniera sinergica e integrata in tutti i settori e riconosce il ruolo fondamentale del turismo come risorsa per lo sviluppo integrato, sostenibile ed equilibrato del territorio nonché la centralità del turista, in tutte le fasi del ciclo della vacanza. 2. A tali fini, la presente legge disciplina la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino, il suo sistema e la sua articolazione.

Art. 2 Definizioni

1. Ai fini della presente legge si intende per: a) “promozione territoriale”: insieme delle attività volte a far conoscere al mercato il territorio trentino nella sua dimensione generale, i suoi valori, le sue proposte e le sue attività in tutti i settori. Tale attività non ricomprende la fase di costruzione delle proposte e delle attività del territorio; b) “marketing turistico”: insieme delle attività volte alla definizione, costruzione, gestione e promozione dell’offerta turistica al fine di intercettare il mercato in maniera competitiva e adeguata alle potenzialità del territorio; c) “prodotto turistico”: lo strumento del marketing volto a integrare beni, servizi e altri fattori di attrattiva, anche con riferimento a settori diversi, al fine di comporre un’offerta in grado di rispondere alle esigenze della domanda turistica; d) “esperienza turistica”: l’insieme degli stati emotivi che il turista vive nella fruizione del prodotto turistico; e) “ciclo della vacanza”: insieme delle fasi che contraddistinguono la vacanza del turista e che ricomprendono l’ispirazione, la ricerca, la prenotazione, la permanenza, l’esperienza, nonché la restituzione del racconto e del ricordo della vacanza del turista; f) “ambito territoriale”: territorio di dimensioni ottimali costituito da uno o più comuni contigui o parte di essi, per il quale si esplica principalmente l’attività delle Aziende per il Turismo; g) “area territoriale”: la porzione di territorio che ricomprende più ambiti territoriali tra essi contigui, caratterizzati da prodotti turistici omogenei, attuali o potenziali; l’Area costituisce il territorio di competenza delle Agenzie territoriali d’Area; h) “attività di interesse generale”: attività rivolta alla generalità degli utenti e operatori di un ambito territoriale finalizzata a promuovere il territorio nel suo insieme.

Num. prog. 7 di 43 - 4 -

Capo II Disposizioni in materia di promozione territoriale

Art. 3 La promozione territoriale del Trentino

1. La Provincia riconosce il valore primario della promozione territoriale per lo sviluppo del suo territorio. La promozione territoriale avviene in particolare mediante l’identificazione dei valori identitari del Trentino e dei suoi fattori di attrattività, lo sviluppo di specifiche azioni di comunicazione, la gestione coordinata delle relazioni cooperative e competitive fra gli attori coinvolti, stimolando e facilitando lo sviluppo di un sistema di offerta territoriale. 2. Quale principale strumento di promozione territoriale, la Provincia, nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia, promuove l’adozione di un marchio e delle sue eventuali declinazioni come mezzo che riassume in sé e veicola i valori caratterizzanti l’intero territorio provinciale. 3. Con apposito regolamento di esecuzione è disciplinato quanto stabilito da questo articolo. Il medesimo regolamento individua le modalità di gestione che sono attribuite alla Società di cui all’articolo 5.

Capo III Finalità e funzioni del sistema del marketing turistico

Art. 4 Finalità

1. Il presente capo disciplina le funzioni, l’organizzazione e le risorse finalizzate al sistema del marketing turistico del Trentino per favorire la qualità dell’ospitalità e dell’esperienza turistica dei visitatori congiuntamente alla qualità di vita dei residenti e alla professionalità degli operatori del settore turistico.

Art. 5 L’articolazione del sistema di marketing turistico trentino

1. Il Trentino è considerato un territorio interamente a valenza turistica. Per consentire un’attività di marketing efficace, il sistema del marketing turistico del Trentino è strutturato su più funzioni tra loro integrate, svolte da: a) Aziende per il Turismo, responsabili della qualità dell’esperienza turistica e dell’ospitalità e la fidelizzazione del turista, nei rispettivi ambiti territoriali, che sono denominate ai fini della presente legge Aziende per il Turismo (ApT); b) Agenzie territoriali d’area, quali articolazioni organizzative assicurate dalla società prevista dalla lettera c), responsabili dell’ideazione e della costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali, di seguito indicate come “agenzie”; c) la società a cui sono affidati la promozione territoriale e il marketing turistico trentino, di seguito indicata come “Società”; d) Provincia autonoma di Trento, con ruolo strategico, di indirizzo, pianificazione, programmazione e coordinamento. 2. Ai fini di questa legge il territorio provinciale è organizzato in dieci ambiti territoriali, e in quattro aree territoriali così come riportato nell’allegato A “Tabella AMBITI ed AREE

Num. prog. 8 di 43 - 5 -

Territoriali”. 3. Con regolamento, a decorrere dall’anno successivo a quello della data di entrata in vigore di questa legge, anche su richiesta motivata del competente per territorio, possono essere ridefiniti gli ambiti e le aree territoriali di cui all’allegato A, fermi restando i numeri massimi previsti al comma 2, il principio di contiguità territoriale dell’ambito turistico e dell’area nonché, con riferimento agli ambiti, l’organicità rispetto ai fini del marketing turistico e un ottimale dimensionamento complessivo di almeno un milione di presenze turistiche annue; il regolamento può prevedere eccezioni al numero minimo di presenze in relazione al numero di posti letto alberghieri.

Art. 6 Programmazione e coordinamento delle attività

1. Il sistema di marketing turistico del Trentino di cui all’articolo 5 orienta le proprie attività secondo il metodo della programmazione in una logica di coerenza interna e in conformità alle indicazioni contenute negli strumenti previsti dalla legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4 (legge sulla programmazione provinciale 1996).

Art. 7 Attività delle Aziende per il Turismo

1. Le attività finalizzate al presidio della qualità dell’ospitalità e dell’esperienza del turista e alla sua fidelizzazione sono realizzate, nel rispettivo ambito territoriale, dalle ApT. 2. Ai fini del comma 1 le ApT realizzano le seguenti attività di interesse generale, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato: a) attività primarie 1) istituire e svolgere servizi di informazione e di assistenza turistica, nonché porre in essere le attività per la fruizione dei prodotti turistici, nell’ottica della costruzione dell’esperienza turistica; 2) organizzare e promuovere manifestazioni ed eventi nonché coordinare e promuovere quelli realizzati da altri soggetti nell’ambito territoriale; 3) attuare, in ambito locale, i progetti a livello provinciale e gli strumenti di sistema nonché i prodotti sviluppati dalle agenzie; 4) sviluppare i prodotti turistici di interesse del relativo ambito; 5) valorizzare l’utilizzo delle produzioni locali e le esperienze locali; 6) promuovere i valori del “Trentino” con riferimento a quanto previsto all’articolo 3; 7) affiancare e sostenere gli operatori turistici dell’ambito con riferimento ai seguenti temi: 7.1) coinvolgimento per la definizione e costruzione del prodotto turistico; 7.2) definizione di proposte tematiche e stagionali; 7.3) utilizzo delle piattaforme digitali di sistema; 7.4) coerenza tra il posizionamento della struttura e quello della località. 8) partecipare ai progetti di sviluppo di prodotto turistico attraverso la nomina del proprio rappresentante presso le agenzie; b) altre attività: 1) realizzare attività di marketing del proprio ambito con riferimento ai mercati di prossimità o prevalenti; 2) promuovere i marchi delle località; 3) concorrere alla valorizzazione e promozione del patrimonio paesaggistico,

Num. prog. 9 di 43 - 6 -

artistico e storico coerentemente con le finalità della promozione territoriale; 4) promuovere e gestire impianti, servizi e infrastrutture a carattere locale e non di rilevanza economica e di prevalente interesse turistico o sportivo; 5) sostenere iniziative per favorire attività a basso impatto ambientale. 3. Le attività individuate al comma 2 possono svolgersi anche al di fuori dell’ambito territoriale di riferimento con il coordinamento o il coinvolgimento delle altre ApT al fine di garantirne un’efficace realizzazione. 4. Le attività diverse da quelle previste dal comma 2 svolte dalle ApT non possono essere oggetto del finanziamento provinciale di cui all’articolo 16.

Art. 8 Attività delle Agenzie

1. Lo sviluppo del prodotto turistico interambito è svolto nell’area territoriale di competenza dalle agenzie. 2. Le agenzie svolgono le seguenti attività: a) analisi delle potenzialità dell’area di riferimento e delle esigenze della domanda turistica e attività di benchmarking; b) sviluppo dei prodotti turistici interambito; tale attività include anche il coordinamento dei diversi operatori coinvolti, che può essere effettuato anche con la collaborazione delle ApT; c) coinvolgimento delle ApT per la proposta ai turisti dei prodotti turistici interambito; d) attività di monitoraggio dei prodotti turistici offerti nell’ottica di un miglioramento continuo.

Art. 9 Attività della Società

1. La Società svolge le attività di promozione territoriale e le seguenti attività di marketing turistico: a) favorire lo sviluppo di alleanze strategiche e operative tra i diversi settori, anche non economici, al fine di valorizzare il territorio come destinazione turistica e migliorare le proposte turistiche, anche attraverso il coordinamento delle progettualità delle attività d’ambito e di area; b) monitorare l’andamento del sistema turistico per aumentare l’efficacia delle proposte attraverso una conoscenza dei dati del turismo e delle dinamiche di mercato anche mediante l’accesso alle banche dati in disponibilità alla Provincia relative al settore turistico; c) coordinare e controllare le attività delle agenzie, al fine di favorire l’innovazione della proposta e il miglioramento delle qualità dell’esperienza turistica; d) valutare la coerenza tra l’attività diretta a garantire la qualità dell’ospitalità e dell’esperienza del turista svolta dalle ApT e la propria attività di marketing turistico; e) individuare e presidiare i mercati, nazionali e internazionali, su cui proporre l’offerta turistica trentina, e realizzare le conseguenti iniziative di promozione e comunicazione; f) sviluppare le competenze digitali e gestire i sistemi di comunicazione e le piattaforme digitali funzionali al marketing turistico dell’intero territorio provinciale; g) ideare, programmare e gestire eventi a elevata rilevanza turistica promossi direttamente o assegnati sulla base della programmazione della Giunta provinciale. 2. La Società svolge attività di indirizzo, coordinamento e decisione relative allo

Num. prog. 10 di 43 - 7 - sviluppo di nuovi prodotti turistici che emergono all’interno delle aree territoriali.

Art. 10 Ruolo della Provincia autonoma di Trento

1. La Provincia assume nel settore turistico un ruolo di orientamento strategico e di definizione delle priorità di sviluppo del territorio provinciale, anche al fine di creare la consapevolezza tra i diversi soggetti operanti in Trentino del ruolo del turismo quale elemento fondamentale di sviluppo nonché alleanze intersettoriali e con soggetti esterni. In particolare, la Provincia svolge le funzioni di indirizzo, pianificazione, programmazione e coordinamento. 2. Nello svolgimento delle proprie funzioni, spetta alla Provincia garantire uno sviluppo armonico ed equilibrato dell’offerta turistica per tutti i territori dell’ambito delle ApT.

Art. 11 Formazione, sviluppo e supporto specialistico in materia di turismo

1. Per assicurare omogeneità e standard qualitativi elevati nell'organizzazione turistica del Trentino la Provincia, sentiti i soggetti fruitori, realizza programmi di alta formazione in materia di promozione territoriale e marketing turistico nonché iniziative di supporto specialistico allo svolgimento delle attività di marketing turistico da parte dei soggetti previsti negli articoli 7, 9 e 10 avvalendosi della società per la formazione permanente del personale prevista dall'articolo 35 della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino). 2. La Provincia può inoltre, anche attraverso i propri enti strumentali, promuovere attività di formazione nonché organizzare azioni di tutoraggio, supporto e accompagnamento qualificato finalizzate a ottimizzare l’attività di relazione con gli ospiti rivolta agli operatori del settore turistico. 3. Le attività previste da questo articolo sono svolte nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di stato.

Capo IV Sistema del marketing turistico

Art. 12 Coinvolgimento delle ApT

1. La Giunta provinciale finanzia in ciascun ambito territoriale una ApT avente i seguenti requisiti strutturali e organizzativi: a) possesso della personalità giuridica e forma giuridica societaria; b) presenza nell'organo amministrativo del soggetto di una rappresentanza delle associazioni di categoria della ricettività turistica; c) rappresentanza maggioritaria qualificata, nella misura di almeno due terzi, delle categorie economiche legate direttamente ai prodotti turistici nell’organo amministrativo del soggetto; le modalità di individuazione dei rappresentanti sono stabilite con proprio atto organizzativo; d) possesso di una struttura organizzativa che garantisca un’adeguata esecuzione

Num. prog. 11 di 43 - 8 - delle decisioni dell’organo amministrativo e l’individuazione della figura di direzione apicale mediante procedura selettiva; non si intende necessaria la procedura selettiva nel caso di rinnovo della figura apicale; e) svolgimento nell’ultimo triennio dell’attività di marketing turistico; f) dimostrazione di avere un bilancio superiore a cinque milioni di euro come somma dei risultati degli ultimi tre esercizi finanziari; con deliberazione sono stabilite le modalità di calcolo e le eccezioni che possono prevedere uno scostamento massimo del 5 per cento; g) tenuta e adozione di una contabilità separata per le attività previste dall’articolo 7; h) approvazione di un codice etico della società. i) adesione aperta a tutti i soggetti che esercitano un’attività stabile nell’ambito territoriale in uno dei settori connessi alla promozione territoriale e del marketing turistico; j) adesione aperta ai comuni e alle comunità collocati nell’ambito territoriale; in ogni caso l’ApT non può essere presieduta da un sindaco o da un presidente di comunità.

Art. 13 Agenzie territoriali d’Area

1. Al fine dello svolgimento delle attività di cui all’articolo 8 in modo efficace e tale da garantire il coinvolgimento dei territori, le agenzie sono costituite secondo quanto previsto dall’articolo 14, comma 4, lettera c), nel numero massimo corrispondente a quello delle aree territoriali, come stabilito all’articolo 5, comma 2, e sono collocate all’interno delle rispettive aree di competenza. 2. Per i fini di cui al comma 1, le agenzie sono dotate di un nucleo tecnico per le attività di proposta relative alla programmazione e alle azioni per lo sviluppo dei prodotti turistici in coerenza con le indicazioni programmatiche del sistema del marketing turistico provinciale. Il nucleo è formato almeno da un rappresentante per ciascun ambito coinvolto, nominato dalle ApT sulla base di specifici requisiti professionali e per una durata che garantisca la continuità delle attività, e dal responsabile d’area indicato dalla Società. Per i rappresentanti del nucleo tecnico non è previsto a carico della Società alcun compenso o trattamento comunque denominato.

Art. 14 Società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino

1. Per lo svolgimento della promozione territoriale e del marketing turistico del Trentino, la Giunta provinciale è autorizzata ad avvalersi di una società controllata in- house. 2. I rapporti tra la Provincia e la Società sono regolati da una convenzione che può individuare tra l’altro i contenuti e i criteri di gestione dell'attività della Società e i criteri per determinare i rapporti economici e finanziari tra le parti. 3. Ai fini del comma 1, la Società può avvalersi di una propria società in-house. 4. La società che esercita le funzioni della promozione territoriale e del marketing turistico del Trentino, deve garantire: a) la presenza di un consiglio di amministrazione; b) che siano previste modalità organizzative in grado di coinvolgere i territori tramite le agenzie, dotate di un nucleo tecnico con le caratteristiche indicate all’articolo 13, comma 2; c) che sia prevista un'adeguata struttura organizzativa che garantisca la separazione tra funzioni di indirizzo e funzioni di gestione e contempli l'individuazione di un dirigente di comprovata esperienza cui affidare la responsabilità gestionale della società.

Num. prog. 12 di 43 - 9 -

Capo V Risorse

Art. 15 Imposta provinciale di soggiorno

1. È stabilita l’imposta di soggiorno nella misura minima di euro uno e massima di euro tre a persona per ciascun pernottamento. 2. Sono tenuti al pagamento dell’imposta di soggiorno come soggetti passivi dell’imposta coloro che alloggiano nelle seguenti tipologie di strutture situate nel territorio provinciale: a) strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere previste dagli articoli 5 e 30 della legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 (legge provinciale sulla ricettività turistica 2002), ad esclusione delle case per ferie gestite direttamente dagli ospiti secondo quanto previsto dal regolamento di esecuzione della predetta legge provinciale; b) alloggi per uso turistico previsti dall'articolo 37 bis della legge provinciale sulla ricettività turistica 2002; c) le strutture ricettive all'aperto previste dagli articoli 3 e 23 della legge provinciale 4 ottobre 2012, n. 19 (legge provinciale sui campeggi 2012); d) gli esercizi di agriturismo previsti dall'articolo 2 della legge provinciale 30 ottobre 2019 n. 10 (legge provinciale sull'agriturismo 2019); e) i rifugi escursionistici previsti dall'articolo 23 della legge provinciale 15 marzo 1993, n. 8 (legge provinciale sui rifugi e sui sentieri alpini 1993). 3. Sono esentati dal pagamento dell'imposta provinciale di soggiorno: a) i familiari di pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie e ospedaliere; b) le forze dell'ordine e di protezione civile nell'esercizio delle loro funzioni. 4. Il regolamento di esecuzione di questo articolo, da emanare entro novanta giorni dall'entrata in vigore di questa legge, sentito il Consiglio delle autonomie locali e previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale, stabilisce le disposizioni applicative generali per l’attuazione dell’imposta di soggiorno e in particolare può stabilire: a) i criteri di gradualità dell’imposta in relazione alla tipologia della struttura ricettiva; b) un numero massimo di notti di soggiorno consecutive presso la medesima struttura, comunque non inferiore alle dieci, per le quali è dovuta l'imposta; c) modalità particolari di computo del numero massimo di notti con riferimento a soggiorni ripetuti che si interrompono nel fine settimana; d) le eventuali ulteriori categorie esentate dal pagamento dell’imposta, in aggiunta a quelle individuate al comma 3; e) l’età al di sotto della quale non è dovuto il pagamento dell’imposta; f) gli oneri di gestione dell’imposta. 5. Per l'applicazione del numero massimo di notti stabilito dal regolamento di esecuzione, nelle strutture ricettive e negli alloggi previsti rispettivamente dall'articolo 30, comma 1, lettera d), e dall'articolo 37 bis della legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 (legge provinciale sulla ricettività turistica 2002), si fa riferimento ai giorni di durata del contratto con il quale queste strutture sono concesse in locazione al turista, indipendentemente dall'effettiva fruizione della struttura e dalla consecutività delle notti di soggiorno; la predetta disposizione si applica anche ai contratti stipulati ai sensi dell'articolo 4, comma 8, e dell'articolo 5, comma 2, della legge provinciale 4 ottobre 2012, n. 19 (legge provinciale sui campeggi 2012). 6. Il gettito dell'imposta provinciale di soggiorno, al netto degli oneri di gestione, è destinato a finanziare, con le modalità previste dall’articolo 16 le attività e i soggetti ivi

Num. prog. 13 di 43 - 10 - individuati. 7. L'imposta provinciale di soggiorno riscossa nelle strutture indicate nel comma 2, lettera b) è trasferita, per una quota pari al 50 per cento, al comune nel cui territorio è stato prodotto il gettito. 8. L'imposta provinciale di soggiorno è dovuta alla Provincia autonoma di Trento ed è incassata dai gestori delle strutture indicate nel comma 4. 9. La riscossione, il controllo, il rimborso e ogni altra attività di gestione del tributo è affidata a Trentino riscossioni s.p.a. che a tale fine ha accesso ai dati contenuti nei sistemi informativi del turismo.

Art. 16 Finanziamento del sistema di marketing turistico

1. La Giunta provinciale, fermo restando quanto previsto all’articolo 15, comma 7, ripartisce il gettito dell’imposta provinciale di soggiorno secondo le seguenti modalità: a) alla Società che lo destina alle agenzie territoriali d’area, nella misura di almeno il 10 per cento dell’imposta raccolta in tutti gli ambiti territoriali di cui è costituita la relativa area; b) a ciascuna Azienda per il Turismo, per la rimanente quota dell’imposta raccolta nell’ambito territoriale di riferimento, come finanziamento delle attività previste dall’articolo 7, comma 2, fino alla misura massima del 100 per cento della spesa ammessa, da erogare secondo criteri, termini, modalità e condizioni definiti dalla Giunta provinciale con propria deliberazione, da sottoporre al parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale. Nella definizione dei criteri è valorizzato il grado di apporto finanziario da parte degli enti pubblici del territorio di riferimento. 2. L’ammontare complessivo della imposta provinciale di soggiorno da ripartire è calcolato sulla base dell’imposta effettivamente riscossa nell’anno precedente a quello di riferimento. 3. La Giunta provinciale può finanziare i soggetti di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a) e c), anche attraverso ulteriori risorse. 4. I comuni e le altre pubbliche amministrazioni o enti pubblici possono finanziare le attività delle Aziende per il Turismo. 5. In ogni caso il finanziamento delle attività e funzioni previste dall’articolo 7 non può superare il limite del 49 per cento del totale valore della produzione del conto economico. Concorrono a formare la quota massima del 49 per cento i finanziamenti o trasferimenti comunque denominati da parte di amministrazioni o di enti pubblici. 6. Con la deliberazione di cui al comma 1, lettera b), sono stabiliti i criteri, le modalità e le tempistiche per la quantificazione e il calcolo della percentuale del 49 per cento rispetto al totale valore della produzione del conto economico. 7. La quota di imposta di soggiorno che in base alle disposizioni del presente articolo non è finalizzata al finanziamento dei soggetti di cui all’articolo 5 comma 1 lettera a), è attribuita alla Società per lo sviluppo di specifiche attività promozionali dedicate all’ambito territoriale ove l’imposta è stata raccolta o per le attività proprie dell’agenzia territoriale d’area ove l’imposta è stata raccolta. 8. L’imposta di soggiorno non destinata al finanziamento dei soggetti di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a), può essere destinata anche alla realizzazione di investimenti funzionali allo sviluppo di nuovi prodotti turistici.

Capo VI Strumenti di sistema

Num. prog. 14 di 43 - 11 -

Art. 17 Associazioni pro loco

1. La Provincia sostiene le associazioni pro loco in quanto soggetti che concorrono alla valorizzazione turistica del territorio, delle sue risorse e dei suoi prodotti. 2. Le associazioni pro loco costituiscono, nel rapporto con le amministrazioni dei comuni, associazioni di riferimento per il coordinamento e la programmazione delle attività di cui al comma 1.

Art. 18 Elenco e finanziamento delle Associazioni pro loco

1. Per i fini dell’articolo 17, comma 1, le associazioni pro loco sono iscritte nell'apposito elenco istituito dal servizio provinciale competente in materia di turismo qualora svolgano le seguenti attività: a) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e storiche della località; b) realizzazione di attività di animazione turistica a carattere locale come iniziative di interesse turistico, ricreativo, sportivo e culturale; c) altre attività a carattere locale volte a favorire lo sviluppo della cultura dell'accoglienza turistica. 2. Le associazioni pro loco di cui al comma 1 utilizzano la denominazione "pro loco" nell'insegna e in tutte le forme di comunicazione. 3. Il regolamento di esecuzione di questa legge definisce i requisiti e le modalità di iscrizione nell'elenco di cui al comma 1 e i criteri e le modalità per la cancellazione dal medesimo. 4. Per la realizzazione delle attività previste dal comma 1 la Provincia può concedere contributi alle pro loco iscritte nell’elenco di cui al comma 1 nella misura massima del 90 per cento della spesa ritenuta ammissibile. 5. La Giunta provinciale stabilisce con propria deliberazione le tipologie di iniziative finanziabili, compresa l'adesione ai progetti strategici su scala provinciale, e i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi previsti da quest'articolo.

Art. 19 Federazione trentina delle associazioni pro loco

1. La Provincia promuove il ruolo di rappresentanza, assistenza, tutela e coordinamento delle associazioni pro loco svolto dalla federazione trentina delle associazioni pro loco più rappresentativa in sede provinciale. 2. La Giunta provinciale stabilisce con propria deliberazione i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi per il finanziamento delle attività di cui al comma 1, nella misura massima del 90 per cento della spesa ritenuta ammissibile. 3. Con apposita convenzione la Provincia può avvalersi della federazione di cui al comma 1 per effettuare le verifiche sulle attività delle pro loco per i fini di cui all’articolo 18.

Art. 20 Strumenti a supporto dell'analisi del fenomeno turistico

1. Al fine di migliorare i processi decisionali e sviluppare l’attività di analisi mirata ad approfondire specifiche tematiche funzionali alla conoscenza del fenomeno turistico, la struttura provinciale competente in materia di statistica fornisce i dati relativi al turismo in

Num. prog. 15 di 43 - 12 - provincia di Trento in forma aggregata e anonima alla struttura provinciale competente in materia di turismo, secondo le modalità previste dalla Giunta provinciale. 2. Nel quadro delle funzioni di cui alla presente legge e anche per i fini di cui al comma 1, la Provincia sostiene la realizzazione di infrastrutture e piattaforme digitali in grado di migliorare la relazione con l'ospite, l'integrazione e la partecipazione degli attori del sistema, e favorisce la creazione di una dorsale tecnologica per l'acquisizione di un flusso di dati sulla domanda turistica. La Provincia si avvale della società prevista dall'articolo 9 per la realizzazione e per la gestione di tali infrastrutture tecnologiche. 3. Nella gestione delle infrastrutture e delle piattaforme digitali di cui al comma 2, la società, in qualità di titolare del trattamento, può avvalersi di processi decisionali automatizzati e meccanismi di profilazione del turista per lo svolgimento delle funzioni affidate dalla Provincia, anche allo scopo di offrire esperienze personalizzate per il miglioramento qualitativo dell'offerta turistica. Con regolamento di esecuzione sono definite le modalità attuative del presente comma e le misure adeguate a tutela dei diritti, delle libertà e dei legittimi interessi dell'interessato, nel rispetto dei principi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016.

Art. 21 Forme di collaborazione e concertazione

1. Al fine di promuovere e di favorire la concertazione con i principali attori del turismo trentino, la Provincia, in relazione alle attività finalizzate al marketing turistico del Trentino, alla qualificazione dell'offerta turistica e in generale alle finalità di questa legge, promuove sistematiche e idonee forme di consultazione e collaborazione dei soggetti maggiormente rappresentativi dell'offerta turistica trentina e dei soggetti del marketing. 2. Nell’ambito delle attività di cui al comma 1 sono istituiti i seguenti organismi partecipativi: a) tavolo azzurro, finalizzato alle attività di analisi, condivisione e sviluppo delle linee di intervento volte alla valorizzazione dell’intero comparto. E’ presieduto dall’Assessore competente in materia di turismo. La Giunta provinciale definisce i componenti del tavolo e le modalità di funzionamento. I membri del tavolo azzurro non hanno titolo ad alcun compenso per la partecipazione alle attività del tavolo azzurro. b) rappresentanza delle ApT, finalizzata alla trattazione ed all’approfondimento delle tematiche di comune interesse delle ApT e del marketing turistico. Partecipano, sotto la presidenza dell’Assessore competente in materia di turismo, i Presidenti delle ApT. La Giunta provinciale definisce gli eventuali ulteriori componenti e le modalità di funzionamento; in ogni caso non è previsto alcun compenso per la partecipazione alle attività della Rappresentanza da parte di tutti i componenti.

Capo VII Abrogazioni, disposizioni finali, transitorie e finanziarie

Art. 22 Regolamento di esecuzione della legge

1. Il regolamento di esecuzione della presente legge è adottato previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale e del Consiglio delle autonomie locali.

Num. prog. 16 di 43 - 13 -

Art. 23 Abrogazioni

1. Con effetto dalla data di entrata in vigore della presente legge, è abrogata la legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 (legge provinciale sulla promozione turistica) ad esclusione dei seguenti articoli: articolo 2 ter (carta dei diritti del turista), articoli 7 e 11 (personale), articolo 13 (contributi per la commercializzazione) e articolo 13 bis (contributi a soggetti diversi).

Art. 24 Disposizioni transitorie

1. A decorrere dal 1 gennaio 2021, il finanziamento provinciale dell’attività previste dall’articolo 7, comma 2, riferite agli ambiti territoriali individuati da questa legge, è attribuito alle Aziende per il turismo esistenti ai sensi dell’articolo 9 della legge provinciale n. 8 del 2002 se si sono dotate dei requisiti previsti dall’articolo 12. Nel caso in cui l’ambito territoriale non coincida con quello preesistente, il finanziamento è attribuito all’azienda per il turismo esistente o nata dalla fusione tra le aziende per il turismo esistenti che, con riferimento alle porzioni di ambiti preesistenti ricadenti nel nuovo ambito, ha registrato il maggior numero di presenze nell'ultimo triennio antecedente l’entrata in vigore della presente legge. Le necessarie disposizioni attuative, anche di prima applicazione, sono definite con deliberazione della Giunta provinciale. 2. Il personale della Provincia già messo a disposizione delle ApT secondo quanto previsto dal comma 9 dell’articolo 11 della legge provinciale n. 8 del 2002, cessa di essere messo a disposizione delle nuove ApT dal primo gennaio 2021. Il personale è assegnato alle strutture organizzative provinciali ovvero è collocato presso altri enti del sistema territoriale provinciale integrato di cui all’articolo 79 dello Statuto, tenuto conto delle esigenze di servizio e delle situazioni personali. Nel caso di assegnazione alle strutture provinciali, l’onere rientra nei limiti di spesa di personale fissati ai sensi dell’articolo 63 della legge provinciale n. 7 del 1997 e tali dotazioni concorrono al raggiungimento dei limiti previsti dall’articolo 24 della legge provinciale n. 25 del 2012 e dall’articolo 7 della legge provinciale n. 20 del 2016. 3. Il personale delle Aziende per il turismo esistenti ai sensi dell’articolo 9 della legge provinciale n. 8 del 2002 e quello dei consorzi turistici di associazioni pro loco previste all’articolo 12 quater della legge provinciale n. 8 del 2002 è assunto dalle aziende per il turismo di cui al comma 1 secondo un accordo con le organizzazioni sindacali rappresentative. 4. Le disposizioni riguardanti la definizione della misura dell’imposta provinciale di soggiorno si applicano a partire dal 1 maggio 2021.

Art. 25 Disposizioni finanziarie

1. Dall’applicazione degli articoli 11, comma 1, 14, 15, comma 7, 16, commi 1 e 3, 18, 19 e 20, comma 2, di questa legge non derivano maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio nella missione 7 (Turismo), programma 1 (Sviluppo e valorizzazione del turismo), titolo 2 (Spese in conto capitale). 2. Dall’applicazione dell’articolo 14 di questa legge non derivano maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio nella missione 14 (Sviluppo economico e

Num. prog. 17 di 43 - 14 - competitività), programma 2 (Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori), titolo 2 (Spese in conto capitale). 3. Dall’applicazione dell’articolo 24, comma 2, di questa legge non derivano maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio per la spesa di personale. 4. Dall'applicazione degli altri articoli di questa legge non derivano spese a carico del bilancio provinciale.

Num. prog. 18 di 43

Allegato A)

TABELLA A – AMBITI ed AREE Territoriali

L’organizzazione territoriale delle Aziende per il Turismo e delle Agenzie Territoriali d’Area è individuata nella seguente tabella:

AREA “ DOLOMITI ”

1. Ambito Val di Fassa

Comune amministrativo Comune catastale

Campitello di Fassa CAMPITELLO-CIAMPEDEL CANAZEI-CIANACEI MAZZIN-MAZIN POZZA PERA VIGO DI FASSA-VICH SORAGA I Soraga SORAGA II FORNO MOENA I MOENA II

2. Ambito Val di Fiemme e Val di Cembra

Comune amministrativo Comune catastale

Predazzo ZIANO Panchià PANCHIÀ TESERO VARENA CAVALESE CASTELLO FIEMME Castello-Molina di Fiemme STRAMENTIZZO Capriana ROVER CARBONARE VALFLORIANA FAVER GRAUNO GRUMES VALDA SOVER SEGONZANO

Num. prog. 19 di 43 - 16 -

SEVIGNANO CEMBRA LISIGNAGO LASES Lona-Lases LONA GIOVO ALBIANO

3. Ambito San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi

Comune amministrativo Comune catastale

FIERA Primiero San Martino di Castrozza I TONADICO II SAGRON MIS IMER I Imer IMER II MEZZANO CANAL S. BOVO I CANAL S. BOVO II

AREA “ DOLOMITI DI BRENTA ”

4. Ambito Val di Sole e Val di Non

Comune amministrativo Comune catastale

AMBLAR -Don DON Borgo d’Anaunia VASIO I MALOSCO II BRESIMO BOZZANA Caldes SAMOCLEVO SAN GIACOMO I CAMPODENNO II DERCOLO I DERCOLO II Campodenno LOVER QUETTA I QUETTA II TERMON I

Num. prog. 20 di 43 - 17 -

TERMON II CAVARENO CAVIZZANA Cis CIS Cles MECHEL ALMAZZAGO DEGGIANO MASTELLINA I MASTELLINA II MESTRIAGO PIANO CUNEVO Contà FLAVON TERRES CROVIANA DAMBEL I Denno DENNO II CARCIATO PRESSON LIVO Livo PREGHENA ARNAGO BOLENTINA Malè MAGRAS MALÈ MONTES MENAS Mezzana MEZZANA ORTISÈ BREZ CAGNÒ Novella REVÒ OSSANA CELENTINO CELLEDIZZO COGOLO COMASINE PEIO CASTELLO Pellizzano TERMENAGO I TERMENAGO II COREDO I COREDO II DARDINE

Num. prog. 21 di 43 - 18 -

DERMULO MOLLARO PRIÒ SEGNO SMARANO TAIO TAVON TORRA TRES TUENETTO VERVÒ VION Rabbi RABBI Romeno SALTER MALGOLO I Ronzone RONZONE II Ruffrè-Mendola RUFFRÈ Rumo RUMO BANCO CASEZ SANZENO Sarnonico SEIO I SEIO II SFRUZ SPORMINORE TERZOLAS MASI DI VIGO Ton TOSS VIGO VERMIGLIO I Ville d'Anaunia TASSULLO II TASSULLO III

5. Ambito Madonna di Campiglio, , Val Rendena, Giudicarie Centrali e Valle del Chiese

Comune amministrativo Comune catastale

Bocenago Bondone BONDONE BRIONE I CIMEGO II Borgo Lares BOLBENO

Num. prog. 22 di 43 - 19 -

ZUCLO I II Caderzone CADERZONE I Carisolo CARISOLO II CASTELLO BLEGGIO INFERIORE GIUSTINO I Giustino GIUSTINO II I Massimeno MASSIMENO II PELUGO CRETO AGRONE COLOGNA Pieve di Bono Prezzo POR PREZZO STRADA I STRADA II Pinzolo PINZOLO DARÈ JAVRÈ VERDESINA VILLA RENDENA BONDO BREGUZZO I BREGUZZO II LARDARO I LARDARO II RONCONE BORZAGO FISTO MORTASO I MORTASO II STENICO II DARZO Storo LODRONE STORO I Strembo STREMBO II SAONE TIONE I TIONE II MONTAGNE I RAGOLI II

Num. prog. 23 di 43 - 20 -

6. Ambito Altopiano della Paganella e Piana della Rotaliana

Comune amministrativo Comune catastale

Andalo CAVEDAGO FAEDO FAI LAVIS MEZZOCORONA MEZZOLOMBARDO MOLVENO Roverè della Luna ROVERÈ DELLA LUNA GRUMO San Michele all'Adige SAN MICHELE SPORMAGGIORE Terre d'Adige I ZAMBANA II CIAGO II FRAVEGGIO II LON II

AREA “ GARDA TRENTINO ”

7. Ambito Garda Trentino, Giudicarie Esteriori (Terme di Comano), Valle di

Comune amministrativo Comune catastale

PREGASINA RIVA ARCO Arco OLTRESARCA ROMARZOLLO DRENA Dro DRO Nago-Torbole NAGO TORBOLE COLOGNA GAVAZZO PRANZO Tenno TENNO VILLE DEL MONTE Ledro BARCESINO BEZZECCA BIACESA ENGUISO LEGOS I LEGOS II LENZUMO LOCCA MEZZOLAGO

Num. prog. 24 di 43 - 21 -

MOLINA PIEVE DI LEDRO PRÈ TIARNO DI SOPRA TIARNO DI SOTTO BALLINO FAVRIO Fiavè FIAVÈ STUMIAGA BONO CAMPO CARES COMANO COMIGHELLO DASINDO Comano Terme DUVREDO GODENZO LOMASO LUNDO POIA TIGNERONE VIGO LOMASO BALBIDO CAVRASTO Bleggio superiore LARIDO MADICE RANGO PREMIONE SCLEMO Stenico SEO STENICO I VILLA BANALE ANDOGNO DORSINO San Loreno Dorsino SAN LORENZO TAVODO

Num. prog. 25 di 43 - 22 -

AREA “ CITTÀ, LAGHI E ALTIPIANI ”

8. Ambito Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Altopiano di Pinè e Valle dei Mocheni

Comune amministrativo Comune catastale

BASELGA CADINE COGNOLA GARDOLO MATTARELLO MEANO MONTEVACCINO POVO Trento RAVINA ROMAGNANO SARDAGNA SOPRAMONTE TRENTO VIGOLO VILLAMONTAGNA VILLAZZANO CIVEZZANO FORNACE CIMONE ALDENO GARNIGA Lona-Lases LONA-LASES II BEDOLLO BASELGA DI PINÈ I BASELGA DI PINÈ II Baselga di Pinè MIOLA I MIOLA II -Vlarötz FIEROZZO-VLARÖTZ -Garait FRASSILONGO-GARAIT Palù del Fersina-Palai en Bersntol PALU' MALA Sant'Orsola Terme SANT'ORSOLA CIAGO I COVELO FRAVEGGIO I LON I Vallelaghi MARGONE RANZO VEZZANO Madruzzo BRUSINO

Num. prog. 26 di 43 - 23 -

LAGUNA MUSTÈ I LAGUNA MUSTÈ II STRAVINO VIGO CAVEDINE

9. Ambito Altipiani Cimbri e Vigolana

Comune amministrativo Comune catastale

Folgaria LAVARONE LUSERNA CENTA

10. Ambito Valsugana - Tesino

Comune amministrativo Comune catastale

Bieno BORGO CARZANO SPERA I SPERA II STRIGNO IVANO FRACENA VILLA AGNEDO CASTELLO TESINO Castelnuovo CASTELNUOVO I Cinte Tesino CINTE TESINO II GRIGNO NOVALEDO Ospedaletto OSPEDALETTO PIEVE TESINO Roncegno RONCEGNO RONCHI Samone SAMONE SCURELLE TELVE DI SOTTO TELVE DI SOPRA TORCEGNO CALCERANICA CALDONAZZO LEVICO CANALE CANEZZA CASTAGNÈ

Num. prog. 27 di 43 - 24 -

COSTASAVINA ISCHIA MADRANO NOGARÈ PERGINE I PERGINE II RONCOGNO SERSO SUSÀ VIARAGO VIGALZANO Tenna TENNA FALESINA Vignola-Falesina VIGNOLA I VIGNOLA II

DA DEFINIRSI

Rovereto Vallagarina

Comune amministrativo Comune catastale

Besenello CALLIANO I CALLIANO II Calliano CALLIANO III CASTELPIETRA VOLANO TERRAGNOLO TRAMBILENO VALLARSA LIZZANA MARCO NORIGLIO ROVERETO SACCO Nomi NOMI I POMAROLO II Pomarolo SAVIGNANO I SAVIGNANO II CASTELLANO

Num. prog. 28 di 43 - 25 -

PEDERSANO VILLA LAGARINA BRANCOLINO NOARNA NOGAREDO SASSO FOLAS-REVIAN Isera LENZIMA MARANO PATONE BRENTONICO AVIO Avio BORGHETTO ALA CHIZZOLA PILCANTE Ala RONCHI SANTA MARGHERITA SERRAVALLE MANZANO MORI NOMESINO Mori PANNONE VALLE VARANO CHIENIS Ronzo-Chienis RONZO

Num. prog. 29 di 43 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

DISEGNO DI LEGGE

concernente

“Disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino”

Illustri Consiglieri, Le motivazioni della legge Il presente disegno di legge si prefigge il compito di riformare il sistema della promozione turistica del Trentino, rinnovando ex-novo l’attuale legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 “Disciplina della promozione turistica in provincia di Trento” per adeguarne l’impostazione ai profondi cambiamenti che il settore ha attraversato negli ultimi decenni e che hanno completamente rivoluzionato il contesto e le modalità del fare turismo. Fenomeni come la globalizzazione, l'internazionalizzazione, la digitalizzazione, la ricerca dell’esperienza e la sua personalizzazione hanno avuto sul turismo un impatto significativo, che il sistema trentino è riuscito ad affrontare solo in parte. Il nostro territorio si è sufficientemente attrezzato dal lato dell’approccio al mercato, mentre per quanto riguarda la costruzione del prodotto turistico e i rapporti fra i soggetti del sistema si è evoluto di meno: ciò ha attenuato in parte gli sforzi legati a proposte e situazioni virtuose. Nel corso dell’ultimo decennio, inoltre, sono state introdotte numerose novità normative che impattano sulle modalità di gestione dell’attività sia per gli enti di diritto pubblico che per quelli di diritto privato, aspetti da considerare nella costruzione della nuova architettura del sistema. È necessario quindi un nuovo approccio – e qui sta il cuore della proposta – capace di valutare gli elementi di innovazione del mercato e delle norme per puntare ad una maggiore efficienza ed efficacia delle azioni messe in campo, ridefinendo le modalità con le quali la nostra provincia si propone ai propri ospiti.

Finalità e contenuti della legge La legge, superando lo storico concetto di turismo come settore, approda ad una logica di “economia territoriale”, che riconosce il turismo come fattore di forte trasversalità che tocca molteplici elementi, quali ambiente, agricoltura, cultura, servizi, commercio, mobilità e viabilità, produzioni, etc.. Pertanto, disciplina non solo il marketing turistico del Trentino, il suo sistema e la sua articolazione, riconoscendo il ruolo fondamentale del turismo come risorsa per lo sviluppo integrato, sostenibile ed equilibrato del territorio. Ma disciplina anche, a monte, la promozione territoriale del Trentino – leva fondamentale per lo sviluppo dell’industria del turismo – sostenendo, attraverso essa, i valori, le competenze, le tradizioni e le culture del nostro territorio in maniera sinergica e integrata in tutti i settori. Così operando si crea il necessario raccordo con altre leggi di settore quali quelle del mondo agricolo, economico, culturale, sportivo laddove rinviano al sistema integrato e competente di promozione e marketing del nostro territorio e del nostro “fare”, valorizzando nello specifico il concetto di “brand territoriale” che deve accompagnare ed essere un valore comune a tutti i settori.

Gli aspetti innovativi della riforma La riforma del 2002 (L.P. 8/2002) ha introdotto una significativa variazione rispetto al modello precedente che era imperniato su soggetti interamente pubblicistici e su una nozione di promozione turistica, passando ad un concetto innovativo di marketing territoriale, orientamento al mercato e sostanziale privatizzazione della promozione. La L.P. 8/2002 ha subito importanti modificazioni con le leggi provinciali 17 giugno 2010, n. 14 e 30 dicembre 2014, n. 14: si è spostata l’attenzione sulla governance del sistema e sul concetto di prodotto, introducendo nuovi meccanismi di finanziamento quali l’imposta di soggiorno e nuovi strumenti di sistema quali la Trentino Guest

1

Num. prog. 30 di 43 Card. Con la presente legge si fa un deciso passo in avanti verso la piena consapevolezza del ruolo del turismo come motore dell’economia trentina, attraverso il riconoscimento del Trentino, per la prima volta, come un territorio interamente a valenza turistica, con l’eliminazione delle cosiddette zone fuori ambito. Viene data inoltre centralità al turista e alla qualità della sua esperienza, evoluzione del precedente concetto di prodotto turistico. E vengono gettate le basi – strutturali, gestionali e finanziarie – per affrontare al meglio la sfida che un territorio maturo e affermato dal punto di vista turistico come è il Trentino deve raccogliere, ossia la gestione del successo. Il tutto all’interno di un contesto in cui si prevede di favorire la qualità dell’ospitalità e dell’esperienza dei visitatori, congiuntamente alla qualità della vita dei residenti e alla professionalità degli operatori del settore turistico. L’impostazione dell’intera legge è caratterizzata da un approccio che tiene conto del punto di vista del turista come ospite del Trentino. In questo senso la strutturazione e l’articolazione dei principali soggetti preposti al marketing turistico e alla promozione territoriale tratta dapprima quelli più vicini al turista stesso, le Aziende per il Turismo, passando poi alle Agenzie territoriali d’area, successivamente alla Società Trentino marketing ed infine alla Provincia, come ente regolatore dell’intero sistema. L’architettura del sistema di marketing turistico è dunque strutturata su più funzioni, tra loro integrate, svolte da: - Aziende per il Turismo, responsabili della qualità dell’esperienza turistica e dell’ospitalità e la fidelizzazione del turista, nei rispettivi ambiti territoriali; - Agenzie territoriali d’area, responsabili dell’ideazione e della costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali; - Trentino Marketing, con funzioni di promozione territoriale e marketing turistico del Trentino - Provincia autonoma di Trento, con ruolo strategico, di indirizzo, pianificazione, programmazione e coordinamento. L’impostazione data è fortemente orientata a dare evidenza e sostanza al prioritario e strategico ruolo che svolgono i territori, i quali vengono confermati come gli attori principali del “fare” turismo, sia per quanto riguarda il nevralgico compito di ospitare e fidelizzare l’ospite attraverso la qualità dell’esperienza turistica, sia per la necessaria competenza, diretta o mediata, di pensare, produrre o proporre i nuovi prodotti turistici, specifici, intersettoriali o interambito che dovranno caratterizzare lo sviluppo della proposta turistica del territorio. Aziende per il Turismo (Apt) Per quel che riguarda le Aziende per il Turismo la sfida è quella di costituirle come soggetti in grado di agire con snellezza ed efficacia sul mercato per svolgere al meglio il loro importante compito verso gli ospiti, cercando di sviluppare quella qualità dell’esperienza e dell’ospitalità, che oggi è fondamentale per migliorare la competitività del sistema turistico rispetto ai competitors più forti, e per fidelizzare i turisti. Dal punto di vista gestionale si rinforza l’impronta privatistica, intesa come forma giuridica che consente l’azione agile e con minori vincoli che tradizionalmente riguardano le amministrazioni o gli organismi pubblici. Le Apt continueranno ad essere organismi di diritto privato, costituiti in forma societaria, come nella precedente legislazione. La legge affianca al criterio formale definitorio per cui un’APT è qualificata come soggetto privato il criterio sostanziale costituito dal limite massimo del finanziamento pubblico - di qualsiasi provenienza - fissato al 49 % del totale del valore della produzione del conto economico. Questa scelta ha due implicazioni fondamentali: - che almeno il 51 per cento delle risorse finanziarie devono provenire da fonti private, utilizzabili peraltro per attività anche di carattere privatistico e commerciale (tenendo una

2

Num. prog. 31 di 43 apposita contabilità separata); - che il restante 49 per cento proveniente dal pubblico servirà a sostenere esclusivamente le attività di interesse generale che le Apt sono chiamate a svolgere. Le attività generali di stampo pubblicistico si ripartiscono in due gruppi: attività primarie e altre attività. Le prime rappresentano il cuore delle funzioni di interesse generale e sono quelle orientate al turista che soggiorna nel territorio, come ad esempio le attività di informazione e promozione, di sviluppo di prodotti turistici locali e di supporto nella costruzione dell’esperienza. Le seconde, le “altre attività”, sono funzioni ulteriori che riguardano aspetti meno prioritari ancorchè di sistema che rivestono comunque interesse generale. Le attività di interesse generale continueranno ad essere finanziate a valere su risorse pubbliche attraverso quota parte del gettito dell’imposta di soggiorno riscosso nel rispettivo ambito di competenza e, qualora ne ricorrano i presupposti, da una quota integrativa complementare determinata dalla Provincia sulla base di specifiche progettualità o per funzioni perequative ovvero attraverso altre risorse pubbliche. La legge supera il concetto di “riconoscimento” delle APT. Viene introdotto il principio per cui in un singolo ambito può essere beneficiario del finanziamento provinciale un solo soggetto che garantisca alcuni requisiti fondamentali e che avrà il titolo per fregiarsi della denominazione di Azienda per il Turismo. In questo quadro gli elementi di novità sono rappresentati dall’obbligo di tenuta della contabilità separata che renda conto distintamente delle spese per le attività di interesse generale e delle spese per le attività privatistiche anche di tipo commerciale, nonché dalla dimostrazione di avere un bilancio superiore a 5 milioni di euro come somma dei risultati degli ultimi tre esercizi finanziari: ciò al fine di avere degli organi dotati della necessaria solidità finanziaria per poter realizzare in modo efficace le attività attribuitegli. Rimangono inoltre nel sistema i tradizionali requisiti della particolare forma di rappresentanza delle categorie economiche interessate dal turismo ed il principio della “porta aperta” per cui ad ogni operatore dell’ambito sarà consentito di entrare nell’APT. Per quel che riguarda la definizione degli ambiti in cui opera ciascuna Apt, la legge prevede la definizione di una dimensione ottimale minima pari ad almeno 1 milione di presenze turistiche annue, e ciò per avere un livello sufficiente di finanziamento proveniente dall’imposta di soggiorno, tale da garantire non solo la copertura dei costi di gestione ma la possibilità di realizzare efficacemente le principali attività, anche tenuto conto del fatto che al finanziamento pubblico si affiancherà nel nuovo modello la raccolta privata. Gli ambiti sono individuati nel numero massimo di 10 e sono armonizzati e ridisegnati sulla base del prodotto turistico e suddivisi sulla base dei Comuni catastali per una maggior fedeltà alla logica del prodotto turistico. Il percorso proposto per il passaggio dal sistema preesistente a quello disegnato dalla nuova normativa prevede che, qualora il nuovo ambito territoriale coincida con quello del precedente ordinamento, l’ApT già operante su tale ambito debba dotarsi dei nuovi requisiti. Qualora invece il nuovo ambito non coincida con quello precedente, dovrà attivarsi un meccanismo di nuova costituzione che preveda la fusione o l’incorporazione o altre eventuali modalità per l’unione fra Apt. La legge introduce il principio secondo cui una delle Apt coinvolte nel procedimento di fusione o incorporazione ottiene il finanziamento pubblico: il criterio discriminante è costituito dalla scelta di attribuire il finanziamento all’Apt con il maggior numero di presenze turistiche con riferimento alle porzioni di ambiti turistici esistenti e ricadenti nel nuovo ambito. La Giunta provinciale individua le disposizioni attuative del principio appena formulato. Sarà compito del sistema turistico provinciale impostare azioni di promozione e marketing turistico che tengano conto e sviluppino iniziative anche rivolte ai territori con un più basso indice di turisticità: ciò è la naturale conseguenza del fatto che tutto il territorio provinciale è dichiarato di interesse turistico. A salvaguardia di tutti i territori armonizzati la legge stabilisce in capo alla Provincia la potestà di garantire uno sviluppo armonico ed equilibrato dell’offerta turistica per tutti i territori del nuovo ambito delle Apt. Le preesistenti Apt in quanto enti privati possono decidere in autonomia la prosecuzione o

3

Num. prog. 32 di 43 cessazione della loro attività, nel rispetto del proprio statuto, pur tenuto conto della cessazione del riconoscimento e dei finanziamenti pubblici. Il personale della Provincia già messo a disposizione delle Apt sarà ricollocato nel sistema pubblico provinciale. La legge prevede la riassunzione del personale appartenente alle Apt e ai Consorzi Pro Loco del precedente ordinamento, secondo un accordo con le Organizzazioni Sindacali rappresentative.

Agenzie territoriali d’Area La legge introduce un livello intermedio tra quello principale delle Apt d’ambito e quello provinciale di competenza della Società Trentino Marketing, in cui operano le Agenzie territoriali d’area. Si tratta di articolazioni responsabili dell’ideazione e della costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali. Le aree sono individuate sulla base dell’omogeneità di prodotto turistico ad esse correlate e determinate in numero massimo di quattro. Gli ambiti costitutivi delle aree debbono essere fra di loro contigui. In tal modo si prevede di riuscire ad essere ancora più incisivi nell’elaborazione di specifici prodotti e di superare una visione ancora in parte ancorata ai confini territoriali e amministrativi, allineandosi dunque alla visione del turista che non vede alcun tipo di confine ma che ricerca esperienze indipendenti dal luogo di produzione delle stesse. Tali agenzie saranno finanziate attraverso una parte della quota di risorse pubbliche provenienti dall’imposta di soggiorno raccolte nei rispettivi ambiti di riferimento. Altro obiettivo che si intende cogliere è la riduzione delle distanze ora presenti fra i diversi attori che lavorano a vari livelli nel turismo, in particolare nei rapporti fra Apt e Società Trentino Marketing. Infatti le Agenzie si configurano come articolazioni territoriali della Società Trentino Marketing con sede in ciascuna delle quattro aree territoriali e, in un’ottica organica ed armonica del sistema nel suo complesso, operano sulla base di programmi di attività inclusi nella programmazione di Trentino Marketing. Il legame con le Apt è garantito dal fatto che le Agenzie territoriali d’area si avvalgono di un nucleo tecnico “pensante” indicato dai territori e finalizzato a proporre azioni per lo sviluppo dei prodotti turistici. E’ quindi proprio nell’ottica di garantire il coinvolgimento dei territori e svolgere al meglio le proprie funzioni che il nucleo tecnico è formato almeno da un rappresentante per ciascun ambito coinvolto, nominato dalle ApT sulla base di specifici requisiti professionali e per una durata che garantisca la continuità delle attività, e dal responsabile d’area della Trentino Marketing, selezionato secondo specifici criteri. Le Agenzie territoriali d’area possono anche finalizzare l’utilizzo di quota parte dell’imposta di soggiorno eventualmente resa disponibile per lo sviluppo dell’infrastruttura di tipo turistico del territorio di competenza. In conclusione la legge definisce le Apt d’ambito e le Agenzie territoriali d’area come soggetti di presidio territoriale, rivolti le prime all'arricchimento dell’esperienza del turista (Apt) e le seconde alla creazione del prodotto turistico interambito, nonchè all’eventuale sviluppo infrastrutturale.

Società Trentino Marketing Per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino, continua ad operare Trentino Marketing, società di capitali in-house della Provincia, autonoma rispetto a Trentino Sviluppo e dotata di proprio consiglio di amministrazione. Alla società spetta dunque il compito di promuovere e comunicare il Trentino sui mercati, proponendo il territorio anche attraverso eventi a elevata rilevanza turistica ideati, programmati e gestiti direttamente o assegnati sulla base della programmazione della Giunta provinciale. Si aggiunge una forte spinta su nuovi importanti temi di cui Trentino Marketing si dovrà occupare. Sono temi legati all’osservatorio e al monitoraggio dei fenomeni turistici, funzionale ad aumentare

4

Num. prog. 33 di 43 l’efficacia delle proposte e la tempestività delle risposte al mercato, e legati allo sviluppo di competenze digitali e alla gestione dei sistemi di comunicazione e di piattaforme digitali funzionali al marketing turistico dell’intero territorio provinciale. Accanto a tali competenze, la proposta di legge prevede una titolarità di indirizzo, decisione e coordinamento di investimenti strutturali funzionali allo sviluppo di nuovi prodotti turistici, sulla base delle scelte di sviluppo che emergono all’interno delle Aree territoriali. Tali indirizzi contribuiranno a definire le politiche di investimento disposte dalla Provincia, anche a mezzo delle proprie società di sistema. Infine, c’è una forte spinta nel valorizzare il territorio nel suo insieme e nel favorire alleanze strategiche e operative tra i diversi settori, anche non economici, e ciò al fine di superare l’ancora bassa integrazione tra settori.

Provincia Autonoma di Trento Conclude la definizione dei ruoli del sistema di marketing turistico la Provincia Autonoma di Trento. La presente proposta di legge ha voluto confermare la centralità della Provincia stessa, ruolo di orientamento strategico e di definizione delle priorità di sviluppo del territorio provinciale, in quanto ente pubblico che ha nelle sue competenze la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio stesso. Si ribadisce in capo alla Provincia il ruolo di garantire lo sviluppo equilibrato del territorio anche nella nuova configurazione delle Apt.

Associazioni Pro-loco e Federazione A complemento dell’attività dei quattro soggetti descritti, la legge continua a riconoscere l’importante attività di valorizzazione turistica del territorio, delle sue risorse e dei suoi prodotti realizzata dalle Associazioni Pro loco, e rafforza il ruolo della Federazione delle Pro Loco come ente di supporto e riferimento per tutte le Associazioni Pro Loco del Trentino. Scompaiono invece i Consorzi Pro Loco, perché anche le zone oggi fuori ambito che erano presidiate dai Consorzi, diventano parte di ambiti turistici.

Formazione sviluppo e supporto specialistico La Proposta di legge dedica specifica attenzione all’importante tema della formazione finalizzata al raggiungimento di standard qualitativi elevati nella proposta turistica, prevedendo attività di supporto, formazione e tutoraggio a tutti gli attori del sistema, costituiti sia dai soggetti di questa legge, sia più in generale dagli operatori del settore turistico.

Forma di collaborazione Per orientare in maniera organica e coordinata l’attività di tutti i soggetti coinvolti nel sistema di marketing turistico del Trentino e per favorire la concertazione con i principali attori del turismo trentino, la proposta di legge promuove sistematiche e idonee forme di consultazione e collaborazione dei soggetti maggiormente rappresentativi dell'offerta turistica trentina, istituzionalizzando in legge il cosiddetto Tavolo Azzurro, finalizzato alle attività di analisi, condivisione e sviluppo delle linee di intervento volte alla valorizzazione dell’intero comparto, e la Rappresentanza delle Aziende per il Turismo, finalizzata alla trattazione e all’approfondimento delle tematiche di comune interesse delle Apt e del marketing turistico. Tali scelte, congiuntamente al fatto che le decisioni dell’intero sistema sono orientate in una logica di coerenza interna e in conformità alle indicazioni contenute nei principali strumenti di programmazione provinciale, ha portato alla decisione di abolire le “Linee guida” previste dall’attuale legge, che col tempo si sono dimostrate uno strumento non al passo con i rapidi cambiamenti del mercato. Il richiamo ai documenti di programmazione provinciale e la continua condivisione all’interno dei due tavoli previsti sono ritenuti essere strumenti più efficaci.

5

Num. prog. 34 di 43 Risorse Nel rimandare alla relazione di impatto organizzativo e finanziario per gli aspetti di dettaglio, si rappresenta come il disegno di legge preveda di rivedere il meccanismo di finanziamento dell’intero sistema, per quel che riguarda l’imposta di soggiorno e la sua ripartizione tra i soggetti. A partire dal 1 maggio 2021 è prevista un’imposta di soggiorno omogenea per tutto il territorio trentino, senza differenze tra ambiti, che potrà variare da un minimo di 1 euro ad un massimo di 3 euro a persona per pernottamento, a seconda della tipologia di esercizio ricettivo. La norma prevede direttamente alcune ipotesi di esclusione, mentre rinvia al successivo regolamento di esecuzione la definizione di aspetti generali e di casi particolari di applicazione dell’imposta di soggiorno. Viene mantenuta la disposizione della spettanza ai Comuni del 50 % del valore dell’imposta di soggiorno relativa agli alloggi turistici situati nel loro territorio. Per quel che riguarda la ripartizione dell’imposta di soggiorno, la proposta di legge precisa un importante criterio applicativo generale: il parallelismo, per definizione, fra l’ambito territoriale dove l’imposta viene raccolta e la sua utilizzazione. L’imposta raccolta in ciascun ambito è quindi riversata, come già avveniva precedentemente, alle Apt dell’ambito territoriale in cui è stata raccolta e concorre a coprire, ferma restando la possibilità di una eventuale quota perequativa derivante da altre risorse, il finanziamento delle funzioni di interesse generale che le Apt sono tenute a svolgere. Tuttavia, sono stati introdotti due meccanismi correttivi che vanno ad incidere sull’ammontare dell’imposta riversata alle Apt, che quindi non coincide con il 100 per cento dell’importo raccolto, oneri di gestione esclusi. Il primo riguarda il trasferimento di parte dell’imposta raccolta alle Agenzie territoriali d’area, per finanziarne l’attività, nella misura di almeno il 10 per cento dell’imposta raccolta in tutti gli ambiti territoriali di cui è costituita la relativa area. Il secondo ha a che fare con il fatto di evitare che le ApT, in ragione del valore dell’imposta di soggiorno, si trovino ad inquadrarsi come organismi di diritto pubblico. Per questo l’imposta di soggiorno di spettanza delle ApT, unitamente a qualsivoglia altro finanziamento pubblico, non potrà mai superare, come precedentemente indicato, il livello massimo del 49% rispetto alla consistenza del valore della produzione del conto economico del bilancio delle Apt stesse. In questo modo si ottengono due ordini di risultati: il primo è che le APT sicuramente opereranno come soggetti privati che fa venir meno l’obbligo di dover applicare, nel proprio ordinamento, norme di derivazione pubblicistica obiettivamente incompatibili con lo svolgimento delle funzioni in maniera rapida, snella ed efficace che si richiedono ad un tale ente. Il secondo ordine è che la limitazione al 49 % di finanziamento pubblico porterà le Apt a sviluppare un modello di raccolta di risorse private, con l’esito di coinvolgere realmente gli operatori territoriali nell’attività della loro Apt. In altre parole, quanto maggiore sarà la raccolta privata, tanto maggiore sarà il finanziamento pubblico, ovviamente con il limite massimo costituito dalla consistenza del gettito dell’imposta nel territorio dato, decurtato della spettanza delle Agenzie, della percentuale di spettanza dei Comuni per gli alloggi turistici e degli oneri di gestione o altri accessori eventuali. La proposta prevede comunque una salvaguardia nella destinazione del gettito all’ambito di riferimento. Nel caso infatti in cui la raccolta privata non raggiunga proporzioni tali da assorbire nel bilancio delle Apt l’intero gettito spettante dell’imposta di soggiorno, la quota eccedente sarà attribuita alla Società Trentino Marketing per lo svolgimento di attività promozionali dedicate all’ambito territoriale dell’Apt stessa o per le attività proprie dell’Agenzia territoriale d’area ove l’imposta è stata raccolta in quota dell’APT che ha generato il gettito.

6

Num. prog. 35 di 43 Conclusioni La visione alla base di questa proposta legge è pertanto il concetto del turista al centro. Si introduce infatti un importante cambio di prospettiva: alla base di ogni ragionamento sul sistema turistico trentino deve esserci il turista, l’ospite, con tutti i suoi bisogni, necessità e aspettative. A questo cardine della riforma si aggiungono due parole che vogliono essere chiave all’interno di questo fondamentale comparto dell’economia trentina, ossia qualità e redditività. Il Trentino deve lavorare per migliorare ulteriormente la qualità dell’ospitalità, del territorio, della mobilità e del paesaggio, elementi fondamentali per proporsi anche ad un turismo internazionale esigente. L’obiettivo finale è quello di aumentare la redditività delle imprese turistiche e con questa le condizioni per i lavoratori e – più in generale – il PIL trentino, tra indotto diretto e indiretto. Parliamo di un Trentino da vivere 365 giorni all’anno e di un turismo sempre più occasione e opportunità per le imprese trentine e per lavoratrici e lavoratori a cui offrire rapporti di lavoro stabili e duraturi nel tempo. D’altro canto, la stessa grande opportunità delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sarà colta per migliorare la qualità complessiva dell’offerta trentina, intesa come insieme di ospitalità, servizi ed infrastrutture. Chiaramente, rifacendoci a quello che è lo stato attuale della nostra provincia, dobbiamo avere anche il coraggio – per la prima volta – di affermare come tutto il Trentino debba essere considerato un territorio a valenza turistica. Esistono infatti sia zone ad alta intensità turistica che altre località in cui si sono sviluppate – nel corso degli anni – alcune esperienze di successo volte ad un turismo cosiddetto slow, rurale, a contatto con la natura. La forza del turismo del Trentino del 2030 è pertanto quella di coniugare questi diversi turismi, perché è proprio dall’eterogeneità dell’offerta turistica della nostra provincia che ricaviamo le massime soddisfazioni. Veri interpreti e attori di tutto ciò sono le Aziende per il Turismo, delle organizzazioni che vogliamo sempre più efficienti ed efficaci. La sfida delle APT d’altro canto è quella di agire con snellezza sul mercato per svolgere al meglio l’importante compito loro affidatogli. Curare la qualità dell’esperienza e dell’ospitalità così come la fidelizzazione sono aspetti fondamentali per migliorare la competitività del nostro sistema turistico rispetto a quella dei competitor più forti.

Lo stato attuale del sistema di marketing turistico del Trentino lo conosciamo tutti: un’alta disomogeneità tra le organizzazioni dei diversi ambiti turistici e una presenza, non indifferente, di zone ‘fuori ambito’, quasi abbandonate a loro stesse. A tutto ciò aggiungiamo una Trentino Marketing che a lungo è stata considerata centralista, lontana sia dai territori che dalle categorie economiche. Chiaramente, è anche necessario dare una svolta ad un sistema di governance disegnato negli anni ’80 per renderlo il più possibile competitivo in un mercato in costante evoluzione. Con questo fine di fondo, il disegno di legge coglie l’occasione per una riforma generale di tutti gli istituti della normativa, andando a svolgere un’opera di armonizzazione del territorio trentino, ridisegnando gli ambiti turistici. D’altra parte il turismo cambia di anno in anno e ciò, in un mondo veloce e pienamente globalizzato, coincide con la necessità di rimanere competitivi in un mercato aggressivo e con migliaia di destinazioni in concorrenza. In questo senso, il nuovo sistema turistico provinciale dovrà tenere conto di diversi aspetti, tra i quali spicca sicuramente l’importanza della cosiddetta ‘customer journey’, nel nostro settore specifico il ciclo della vacanza. Se nella fase dell’ispirazione e in parte in quella della prenotazione è fondamentale l’attività di marketing volta alla promozione dell’immagine della destinazione, con l’evoluzione dei tempi e delle tecnologie assume sempre più importanza la fase della permanenza e dell’esperienza: il turista non deve solo arrivare in Trentino ma deve vivere una vacanza indimenticabile, fatta di scoperte, emozioni, esperienze, gusti e incontri che possano arricchirlo e lasciargli un segno, dei ricordi che possano sfociare in un suo ritorno. Alla luce di tutto la fase della permanenza del turista e delle esperienze che può vivere nel mentre della sua vacanza è quella cruciale e fondamentale per il ripetersi del ciclo. Ebbene, è proprio in questa particolare fase che le nuove Aziende per il Turismo dovranno compiere i più importanti passi, occupandosi e curando maggiormente tutti questi aspetti con il fine di creare una vacanza su misura per ogni turista, una vacanza che possa essere ricordata e – in particolare – raccontata. Per questi motivi occorre evolvere e rafforzare il ruolo delle Aziende per il Turismo, organizzazioni che troveranno sempre più dialogo e sinergia

7

Num. prog. 36 di 43 con la Trentino Marketing della quale rimane fondamentale il compito della promozione del Trentino in tutte le sue componenti e nelle sue innumerevoli particolarità ed eccellenze, grazie anche allo sviluppo di tecnologie e strumenti efficaci e competitivi. Nel comun pensiero il compito delle APT è ancora quello delle ‘Aziende di promozione turistica’, ossia quello di far conoscere la località in cui queste operano con lo scopo di attrarre nuovi turisti sulla base di un’offerta turistica presente in quel momento nell’ambito. Oggi noi rovesciamo questa impostazione. Le APT non devono più essere esclusivamente aziende vocate al marketing e alla comunicazione di un marchio, ma anzi devono legarsi sempre più alla società in cui operano, diventando rete delle reti, sviluppatrice delle località e luogo di aggregazione delle istanze turistiche del territorio. Tutto ciò nasce anche da una constatazione: i turisti cercano sempre di più uno spazio in cui vivere, in cui fare esperienze, in cui trovarsi bene a contatto con tutto quello che il territorio offre. Il pericolo o rischio da scongiurare è pertanto quello di focalizzarci sull’attrarre nuovi visitatori senza poi accertarci che quello che abbiamo propagandato sia in realtà all’altezza delle aspettative del turista che ci ha scelto. È evidente che questo ultimo aspetto non è per nulla di secondo piano – specie nell’era digitale – sicché il curarne ogni dettaglio diviene una delle principali competenze che una APT dovrà svolgere. La necessità di presentare al visitatore un territorio all’altezza, che funzioni non solo negli aspetti turistici ma anche in generale nel normale vivere di quel territorio (es. mobilità) ci riporta ad uno degli aspetti fondamentali che dovranno seguire le APT: queste devono poter dialogare con tutti i soggetti del territorio, facendo nascere sinergie e possibili cooperazioni che vadano a vantaggio sì dell’ospite ma anche del residente. Ciò vuol dire dialogo con l’agricoltura, con la cultura, con l’artigianato, il commercio e così via, oltre che dialogo con le amministrazioni pubbliche e confronto in tempo reale sulle necessità e le criticità legate alla permanenza dei visitatori. Alla luce di tutto ciò, il ruolo delle APT nel turismo del Trentino 2030 diventa ancor più cruciale di quello che non lo è stato fino ad oggi. Vero, veniamo da anni di crescita continua delle presenze nell’intero territorio del Trentino, una crescita costante che potrebbe creare dubbi sul perché si riformi il sistema proprio ora, in un momento in cui va bene. Ciononostante, la sfida che affrontiamo è un’altra, quella della competitività. Come in ogni settore dell’economia anche il mercato turistico è oramai globale, ciò significa che ciascuna delle nostre destinazioni è in concorrenza con migliaia di altre destinazioni nel mondo. Questa è la chiara conseguenza dell’abbattimento delle barriere dei trasporti, della lingua, della moneta, della prenotazione e dell’acquisto delle informazioni. Negli anni ’80, quando è nato l’attuale sistema turistico della Provincia Autonoma di Trento, internet era ancora uno strumento sconosciuto alle masse. Se negli anni, specialmente nell’ultimo decennio, è stato fatto un forte passo verso la digitalizzazione, il sistema di marketing turistico, la sua governance e le sue competenze sono ancora ferme a prima della nascita del world wide web (1991), ignoranti delle diverse dinamiche di evoluzione del mercato turistico che si sono susseguite negli ultimi anni. Il rischio, concreto, è quello dell’obsolescenza definitiva del sistema di marketing turistico trentino, per questo motivo dobbiamo cogliere il momento per fare un passo in avanti. Bisogna avere il coraggio e la forza di fare quel passo in più che ci possa portare per una volta ad essere i primi di molti, adottando uno sguardo e un’impostazione che possa guardare al 2030 e oltre. D’altra parte i prossimi anni saranno un’incognita, quello che è sicuro però è il fatto che il successo o meno di una destinazione sarà garantito dalla presenza di eccellenze. Il turista è più esigente del passato, ha sottomano diverse possibilità di vacanza e non è di certo la leva del prezzo quella che consentirà la maggior competitività per i nostri territori. Anche per questi motivi le APT devono adottare una strategia orientata al futuro: quali sono i prodotti turistici da abbandonare perché obsoleti e fuori mercato? In quali prodotti devo credere e innovare per differenziarmi sul mercato turistico? Quali sono i punti di forza che devo rafforzare ulteriormente? È chiaro che concentrarsi su alcuni prodotti turistici chiari, in cui si eccelle, dà un vantaggio competitivo non indifferente rispetto ai tanti competitor che ancora presentano diversi temi di vacanza mischiati tra di loro, senza eccellenze e attrattive di peso. Di fronte a questo quadro già attuale va da sé che l’APT necessita di un’organizzazione tale da consentirle di agire su questi quesiti e trovare le risposte in sinergia con il proprio territorio. Il compito di ciascuna destinazione è pertanto quello di posizionarsi su alcuni prodotti turistici

8

Num. prog. 37 di 43 d’eccellenza, che non siano solo il ‘contorno’ di una vacanza qualsiasi al lago, in città o in montagna. Le APT devono fare una seria analisi su quali siano i flussi turistici rilevanti per il proprio ambito oggi e in futuro, e sulla base di questi deve fare un’analisi su cosa può essere sviluppato (ex novo o meno) e cosa no. Nel domani esisteranno sempre più destinazioni orientate a pochi temi di vacanza (es. sci, bike, enoturismo, lago, pesca etc.) ma di qualità ed eccellenza. Addirittura, come già avviene in diversi casi in Europa, questi prodotti turistici e temi vacanza saranno più forti del nome della destinazione stessa, diventando il primo motivo di scelta di una località. Chiaro che un’APT piccola non ha la forza di sviluppare un prodotto che possa eccellere o quantomeno competere su un mercato globale (e forse nemmeno su quello nazionale). Di fronte ad un’evoluzione di questo tipo l’APT – grazie anche all’opportunità aggiuntiva data dall’Agenzia territoriale d’Area – assume una responsabilità di forte rilievo, ossia quella di compiere i giusti investimenti per sviluppare la destinazione e le sue eccellenze rapportandosi con tutti gli attori, comprese le realtà non turistiche, come quelle dell’agricoltura, dell’artigianato, della cultura, del commercio o dell’industria. Sulla base di quanto detto, possiamo pertanto affermare come la dimensione di una destinazione abbia chiaramente un influsso sulla competitività di questa. A questo punto la domanda da farsi è la seguente: qual è la dimensione ottimale di una APT? Innanzitutto, per rispondere a questa domanda, occorre specificare una differenza fondamentale che spesso viene travisata nella dialettica di tutti i giorni. Le Aziende per il turismo sono in primo luogo organizzazioni, pertanto quando parliamo di APT il primo aspetto da considerare non è quello del marchio e dell’identità dello spazio territoriale nel quale queste organizzazioni operano ma quello della struttura e dell’efficienza dell’organizzazione che ne è a capo. D’altro canto nel corso degli anni, a seguito della globalizzazione e della rivoluzione digitale, la dimensione minima di un ambito turistico per stare sul mercato è aumentata sempre più. In Europa l’asticella si è spostata a 1 milione di pernottamenti annui: questa è la soglia minima per essere considerati una destinazione in cui ha senso investire. Al contrario, si parla di grande destinazione al raggiungimento di una quota di almeno 3 milioni di presenze. Ebbene, solo le APT con una dimensione del proprio ambito di almeno 1 milione di pernottamenti potranno affrontare le difficili sfide dei prossimi anni con sufficiente tranquillità, senza correre il rischio di arretrare. Ma perché – si dirà – si fanno questi ragionamenti quantitativi anziché focalizzarsi sulla sostanza dell’offerta turistica di ogni zona? In realtà vi sono due motivazioni. Come affermato in precedenza, la prima motivazione è puramente di ordine strutturale e organizzativo: la creazione di un ambito di queste dimensioni minime consente di avere un’organizzazione efficiente, professionale, con figure che possano specializzarsi in una mansione e farla bene. Si creerebbero poi delle economie di scala, sia abbattendo i costi organizzativi che dando più forza all’azione e ai servizi sul territorio. D’altra parte – come questo disegno di legge ha voluto rimarcare sin da subito – l’ottica che dobbiamo assumere è quella del turista, un turista che non vede di certo i confini politici e amministrativi che ci siamo dati tra territori magari turisticamente omogenei. È a questa logica che risponde pertanto la necessità della razionalizzazione e armonizzazione degli attuali ambiti attraverso la ricollocazione di alcuni territori sulla base del prodotto turistico e della ricomprensione delle zone fuori ambito. Quando parliamo di ridefinizione degli ambiti turistici una delle questioni più delicate – giacché legata all’identità di una valle o di una località - è sicuramente quella del marchio. Ebbene, occorre sin da subito affermare la separazione tra l’esistenza di un marchio e la presenza di una sua struttura organizzativa di riferimento. Se esaminiamo i marchi oggi presenti in Trentino ci accorgiamo come già adesso siano di più del numero delle APT trentine, questo perché in alcuni casi di precedenti fusioni si è voluto – anche correttamente – mantenere il marchio di ogni zona. Questo ragionamento non è sbagliato, ciononostante la premessa deve essere legata alla forza di un marchio in termini turistici e non solo all’identità di una località o valle. Chiaramente, per ragioni di competitività, dobbiamo affermare come non tutti i marchi utilizzabili debbano avere una propria APT esclusiva. La soluzione è quella di dividere la gestione dei marchi dalla necessità di avere un’organizzazione per ciascuno di questi. Del resto, è doveroso affermare come sia necessario utilizzare i marchi nei mercati dove ha senso farlo (ossia dove sono conosciuti e dove possono creare un effetto positivo) e, al contrario, ‘nasconderli’ dietro un marchio più forte in altri mercati e situazioni. Un esempio

9

Num. prog. 38 di 43 chiaro e attuale sull’armonizzazione di ambiti turistici è quello di Innsbruck und seine Feriendörfer (Innsbruck e le sue località turistiche). Con una riforma l’organizzazione turistica della capitale del Nordtirolo ha infatti inglobato circa 40 località turistiche nei dintorni comprensive delle rispettive associazioni turistiche fino a quel momento indipendenti. Oggi, le varie destinazioni di Sonnenplaeteau Mieming, Tirol Mitte, Kühtai – Sellraintal (per fare alcuni esempi) sono ancora presenti come submarchi, ma la vera attività di marketing è fatta sotto il cappello, più forte, della città di Innsbruck. Questa evoluzione – tra l’altro – ha portato l’organizzazione turistica di Innsbruck e le sue località turistiche ad avere a disposizione 18 milioni di euro di budget e circa 70 dipendenti per una serie di servizi e attività per ciascuna zona del nuovo ambito allargato impensabili fino a prima. L’esempio di Innsbruck non è che uno dei tanti che ci fa capire come la scelta di procedere con una riduzione del numero degli ambiti turistici sia dettata da un fine preciso: creare organizzazioni efficienti ed efficaci che possano aumentare la competitività di tutto il nuovo ambito di riferimento facendosi forza sulle diverse peculiarità ed eccellenze che ogni angolo di quel territorio può offrire. In definitiva, dopo aver percorso alcuni punti della visione di politica turistica alla quale l’articolato si rifà, occorre ribadire come questa proposta di legge vuole guardare al 2030 mettendo al centro il turista, i suoi bisogni e necessità, aspetti che vanno sicuramente oltre i confini e la cornice che ci diamo di tempo in tempo. La sfida del nuovo sistema di marketing turistico del Trentino è quella di valorizzare il ruolo di ciascun attore di questa architettura, cercando di aumentare la competitività dell’intero Trentino. Per questo fine, fondamentale sarà il ruolo delle Aziende per il Turismo, protagoniste in ciascun territorio di competenza nel sviluppare quella qualità dell’esperienza e dell’ospitalità che oggi è fondamentale per migliorare la redditività e qualità del nostro sistema turistico rispetto a quella dei competitor più forti, un’azione che si può fare al meglio solo agendo con snellezza ed efficacia, diventando quella rete delle reti pronta ad intervenire in ogni momento di necessità. Questa nuova proposta di legge pone le basi per un sistema del marketing turistico e della promozione territoriale al passo con i tempi ed in grado di fungere da infrastruttura centrale per uno sviluppo coordinato ed armonico di tutte le componenti del turismo e per una crescita dell’economia ad esso riconnessa.

Commento dell’articolato della proposta di legge

La legge è suddivisa in sette capi per 25 articoli ed un allegato (allegato A).

Come impostazione generale si è scelta una formulazione duale, che prevede il raggruppamento da un lato delle funzioni dei diversi soggetti operanti nella promozione territoriale e nel marketing turistico, e dall’altro lato della forma giuridica e strutturale di tali soggetti. Questa scelta è dettata dalla necessità di mettere l’accento sulla dominanza delle funzioni del sistema del marketing turistico, che sono compresenti, distinte ed interconnesse, rispetto invece agli aspetti riguardanti la strutturazione e la forma giuridica dei soggetti chiamati a ricoprire tali funzioni, aspetti che si considerano pur importanti ma recessivi nell’ottica del turista.

Passando al commentario per ciascun articolo, la legge si apre con il Capo I intitolato Disposizioni generali, che contiene 2 articoli.

L’articolo 1 è rubricato: Finalità e contenuti della legge Questo articolo pone un’accentuazione particolare sulla centralità del turista e sulla duplice finalità della legge come strumento di promozione territoriale e di marketing turistico.

L’articolo 2 è rubricato: Definizioni Ha un carattere definitorio. Si tratta di una disposizione interpretativa dei concetti che ricorrono all'interno del testo normativo, e che consente, attraverso l’uso di un linguaggio comune, di assegnare a ciascuna definizione un significato univoco. 10

Num. prog. 39 di 43 Il Capo II della legge contiene esclusivamente l’articolo 3 rubricato: La promozione territoriale del Trentino La promozione territoriale viene riconosciuta per il suo valore primario e come elemento per lo sviluppo del territorio della Provincia. Lo strumento che viene individuato, sia pure nell’ambito dei limiti costituiti dalle potestà statutarie e dalla normativa comunitaria, è la promozione dell’adozione di un marchio come veicolo dei valori caratterizzanti il territorio.

Il Capo III riguardante il marketing turistico costituisce il punto focale della nuova disciplina ed è composto da otto articoli, dal 4 all’11.

L’articolo 4 è rubricato: Finalità Esso descrive in generale le finalità del sistema del marketing turistico ricollegando in un orizzonte unitario i tre ambiti costituiti dalla qualità dell'esperienza del turista, dalla qualità della vita dei residenti nel Trentino, e dalla professionalità degli operatori del turismo.

L'articolo 5 è rubricato: L’articolazione del sistema di marketing turistico trentino Esso fonda la totalità del territorio della Provincia come territorio turistico e ciò costituisce la base per la scelta di garantire che nella ripartizione degli ambiti territoriali a fini turistici sia compresa la totalità del territorio, superando la previgente suddivisione fra territori “coperti” dalle Apt e territori non coperti. Gli ambiti turistici sono fissati in numero di 10. In prima fase la struttura e le dimensioni degli ambiti turistici è definita direttamente dalla legge, attraverso la tabella che forma parte integrante della legge stessa. La norma a regime contenuta nel terzo comma consente la successiva modifica degli ambiti turistici pur nei limiti prescritti, fra cui la contiguità territoriale dell’ambito ed il dimensionamento complessivo di almeno un milione di presenze turistiche annue. Il comma 2 dell’articolo elenca i soggetti che compongono la funzione del Marketing turistico, le Apt, le Agenzie territoriali d’area, la Società Trentino Marketing e la Provincia di Trento. Eccettuata la Provincia, tutti gli altri soggetti trovano compiutamente definite le proprie funzioni negli articoli seguenti.

L’articolo 6 è rubricato: Programmazione e coordinamento delle attività Introduce il metodo della programmazione secondo le logiche generali previste dalla legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4 anche per il sistema del marketing turistico.

L’articolo 7 è rubricato: Attività delle Aziende per il Turismo. Innanzitutto la legge ricompone le attività delle Apt nel macro-insieme del presidio della qualità e dell’esperienza del turista e della sua fidelizzazione. Quindi il destinatario prevalente e principale delle attività delle Apt è il turista che ha deciso di soggiornare nel territorio dell’ambito (qui va ripreso il concetto di “ciclo della vacanza”). Le attività delle Apt individuate in quest’articolo sono quelle che potranno beneficiare del finanziamento provinciale e sono considerate per questo attività di interesse generale. Il comma 2 contiene un elenco costituito da due sottoinsiemi: le attività primarie, specificamente coinvolgenti il turista e l’affiancamento ed il sostegno agli operatori turistici: in questo elenco si trovano gli elementi principali costituiti dall’informazione ed accoglienza turistica che garantisce la relazione fra Apt ed ospite, dalla organizzazione, promozione e sostegno di eventi e manifestazioni, che compongono una parte importante dell’esperienza turistica, e lo sviluppo dei prodotti turistici, ideati nell’ambito o proposti dalle agenzie territoriali d’area, finalizzati ad arricchire la vacanza degli ospiti. Fra le ulteriori attività si segnala quella di portata “tecnica” ma di fondamentale importanza che riguarda la titolarità delle Apt alla nomina del proprio rappresentante nel nucleo tecnico delle Agenzie territoriali d’area. Il secondo sottoinsieme è costituito dalle altre attività di pertinenza delle Apt, che ricalcano i

11

Num. prog. 40 di 43 compiti più tradizionali delle Apt, come il marketing nei mercati di prossimità o prevalenti, intendendosi eventuali mercati in cui l’Apt ha già radicato la propria presenza ed offerta turistica, la promozione dei marchi delle località che fanno parte dell’Apt, la promozione del patrimonio paesaggistico, artistico e storico. Tenuto conto che l'esperienza del turista non si assoggetta ai confini dell’ambito delle Apt, esso potranno collaborare con altre Apt per svolgere attività anche al di fuori dei propri margini. L’articolo si chiude con una norma di carattere orientativo che specifica che le Apt, considerata la loro veste di soggetti privati, possono svolgere anche tutte le ulteriori attività che ritengono opportune, pur non potendo contare in tal caso su finanziamenti provinciali.

L’articolo 8 è rubricato: Attività delle Agenzie Individua le attività delle agenzie nello sviluppo del prodotto turistico interambito, che consiste nell’analisi delle potenzialità turistiche dell’area, nella ideazione e proposta di prodotti turistici, e nelle attività conseguenti affinchè sia implementato negli ambiti territoriali delle Apt.

L’articolo 9 è rubricato: Attività della Società Riguarda le attività della società che si occupa del marketing turistico, ed in particolare lo sviluppo di alleanze strategiche fra i diversi settori anche non economici (cultura, sociale ecc.) allo scopo di valorizzare la dimensione turistica del territorio, effettua il monitoraggio dell’andamento del sistema turistico, coordina e controlla le attività delle Agenzie territoriali d’area, valuta l’allineamento fra le attività delle Apt e la propria attività di marketing turistico e realizza le tradizionali funzioni della sua missione.

L'articolo 10 è rubricato: Ruolo della Provincia Autonoma di Trento Esso definisce il ruolo della Provincia nel marketing turistico, costituito essenzialmente dalle funzioni di indirizzo, pianificazione programmazione e coordinamento. Vi è un focus particolare a garantire uno sviluppo armonico ed equilibrato dell’offerta turistica per tutti i territori dell’ambito delle nuove Apt, e si tratta di una norma volta proprio a garantire che nei nuovi ambiti turistici di pertinenza delle Apt vi sia una concreta valorizzazione di tutti territori, in particolare modo delle porzioni di territorio che entrano a far parte delle nuove Apt.

L’articolo 11 è rubricato: Formazione, sviluppo e supporto specialistico in materia di turismo E’ una disposizione che punta ad accompagnare nella crescita attraverso programmi di formazione, tutoraggio e supporto le diverse soggettività del sistema del marketing turistico, compresi gli stessi operatori della ricettività.

Il Capo IV riguarda la struttura dei soggetti del marketing turistico, ed è composto di tre articoli, collegati ciascuno ai corrispondenti articoli 7, 8 e 9 del capo III

L’articolo 12 è rubricato: Coinvolgimento delle Apt Questo articolo prevede il finanziamento di un solo soggetto per ciascun ambito, e stabilisce i requisiti strutturali ed organizzativi per avere il titolo al finanziamento provinciale. Fra le innovazioni salienti si marcano l’obbligo di separare la contabilità per le attività a finanziamento pubblico rispetto a quella privatistica o commerciale, la dimostrazione di avere un bilancio oltre i 5 milioni di € nel triennio di riferimento.

L’articolo 13 è rubricato: Agenzie territoriali d’Area Le agenzie territoriali d’area corrispondono alle aree territoriali. L’aspetto saliente consiste nel fatto che si tratta di articolazioni organizzative della società Trentino Marketing, ma con specifiche caratteristiche. essere collocate nel territorio di pertinenza, ed essere dotate di un nucleo tecnico formato da un rappresentante per ogni Apt raggruppata nell’area territoriale. I rappresentanti del nucleo tecnico non ricevono alcun compenso o trattamento economico a carico dell’Agenzia.

12

Num. prog. 41 di 43 L’articolo 14 è rubricato: Società per la promozione territoriale e il marketing turistico del Trentino L’articolo prevede che la Giunta provinciale si possa avvalere di una società in House a partecipazione totalitaria della provincia. E’ previsto un consiglio di amministrazione e la previsione di quattro agenzie (che sono le Agenzie territoriali d’area già illustrate sopra) per il coinvolgimento dei territori.

Il Capo V riguarda le Risorse ed è costituito di 2 articoli.

L’articolo 15 è rubricato: Imposta di soggiorno Si tratta di un articolo dal contenuto tecnico che prevede l’istituzione dell’imposta di soggiorno con la previsione uniforme per tutto il territorio provinciale, eliminando le variazioni territoriali previste nella precedente normativa. L’imposta è fissata nelle misure minime e massime da uno a tre euro per persona per pernottamento. Sono previste alcune eccezioni testuali e un rinvio al regolamento per le norme di dettaglio. Sono soggetti passivi dell’imposta tutti gli ospiti di tutte le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, compresi gli alloggi turistici, i campeggi, gli agriturismi e i rifugi escursionistici. Come situazioni residuali sono esclusi, come oggi, i rifugi alpini e le case per ferie gestite direttamente dagli ospiti.

L’articolo 16 è rubricato: Finanziamento del sistema di marketing turistico Questo articolo stabilisce le modalità per la ripartizione, a favore dei diversi soggetti del marketing turistico, dell’imposta di soggiorno, che per definizione transita a favore dei territori ove è stata riscossa. L’articolo definisce le modalità attraverso cui sono finanziate le agenzie territoriali d’area, e stabilisce il meccanismo per coordinare il gettito complessivo dell’imposta di soggiorno con il dato sostanziale del limite del 49 % oltre il quale non è possibile l’erogazione del finanziamento pubblico. Viene cioè introdotto un rapporto fisso di 51 % di risorse private che dà accesso ad un 49 % di risorse di provenienza pubblica. In questo modo si introduce un principio di responsabilità per cui il finanziamento pubblico è in un rapporto di funzione della raccolta privata e non può mai superarla come valore complessivo. Tolta la percentuale assegnata alle agenzie d’area, e ferme le percentuali tecniche necessarie per la gestione dell’imposta, essa concettualmente sarà destinata per intero alle Apt che saranno in grado di raccogliere una quota corrispondentemente maggiore di risorse private. In caso di impossibilità di reperire risorse private, la quota di imposta di soggiorno eccedente sarà devoluta alla Società del marketing turistico per l’effettuazione di azioni che ricadano a diretto beneficio del territorio interessato, comprese spese per investimenti finalizzati al prodotto turistico. Viene conservata la possibilità per la Giunta provinciale di finanziare il sistema del marketing turistico con ulteriori risorse.

Il Capo VI riguarda gli strumenti di sistema ed è composto di cinque articoli.

L’articolo 17 è rubricato: Associazioni pro loco Contiene la previsione del finanziamento delle Associazioni pro loco riconosciute come soggetti importanti nella valorizzazione turistica del territorio.

L’articolo 18 è rubricato: Elenco e finanziamento delle Associazioni pro loco Questo articolo prevede il finanziamento delle Associazioni pro loco e identifica le attività finanziabili e le relative modalità.

L’articolo 19 è rubricato: Federazione trentina delle associazioni pro loco riguarda la promozione del ruolo di rappresentanza, assistenza e tutela delle associazioni pro loco e prevede uno strumento di finanziamento di tali attività.

13

Num. prog. 42 di 43 L’articolo 20 è rubricato: Strumenti di supporto dell’analisi del fenomeno turistico Esso prevede le modalità per l’utilizzo dei dati statistici raccolti in connessione con il fenomeno turistico e le attività di governo da svolgersi attraverso l’utilizzo di tali dati.

L’articolo 21 è rubricato: Forme di collaborazione e concertazione Riguarda le forme di condivisione di concertazione con i principali attori del turismo trentino. Viene stabilita la costituzione del Tavolo Azzurro, e della rappresentanza dei presidenti delle Apt, due distinti soggetti presieduti dall’Assessore competente in materia di turismo e finalizzati alla conduzione di attività di analisi, sviluppo e valorizzazione dell’intero comparto turistico.

Il Capo VII e ultimo riguarda le abrogazioni, e le disposizioni finali, transitorie e finanziarie. E’ composto di quattro articoli.

L’articolo 22 è rubricato: Regolamento di esecuzione della legge. Prevede l’adozione del regolamento di esecuzione, previa audizione della competente commissione consiliare e con il coinvolgimento del Consiglio delle autonomie locali.

L’articolo 23 è rubricato: Abrogazioni Riguarda le norme da abrogare nella legislazione turistica previgente.

L’articolo 24 è rubricato: Disposizioni transitorie Riguarda la fase di transito dal precedente al nuovo sistema del marketing turistico. Prevede i criteri per la costituzione delle nuove Apt rispetto ai nuovi ambiti territoriali, stabilisce le regole rivolte al personale provinciale ancora operativo presso le Apt e i Consorzi Pro Loco, e stabilisce una clausola finalizzata a regolare le tematiche del personale appartenente alle Apt del precedente ordinamento e la decorrenza dell’imposta di soggiorno.

L’articolo 25 è rubricato: Disposizioni finanziarie Riguarda la disciplina per la copertura degli oneri ed investimenti derivanti dalla proposta di legge.

Allegato A)

L’allegato, in forma tabellare, riporta le puntuali aggregazioni territoriali che, partendo dai “comuni catastali”, si riferiscono ai “comuni amministrativi”, agli “ambiti” e alle “aree”. Dall’allegato deriva la aggregazione delle dieci Apt e delle quattro Agenzia Territoriali d’area.

Trento, 17 aprile 2020

IL PROPONENTE ASSESSORE ALL’ARTIGIANATO, COMMERCIO, PROMOZIONE, SPORT E TURISMO - Roberto Failoni -

14

Num. prog. 43 di 43