EUROPANEWS n.5 del 18/01/2012 Anno XXIV sped. in A.P. 45% Art. 2 comma 20/B Legge 662/96 Fil. di Padova Contiene I.P.

10 N. 65 Novembre-dicembreANNI 2012

Rivista di informazioni e servizi del settore calzaturiero e pelletteria www.businesshoes.it

DIADORA, in un libro i 50 anni della famiglia DANIELI 2 www.luigicarnevali.com N. 60 Gennaio-febbraio 2012

10 ANNI

Non ci resta che affidarci alle “quattro A”

Anche per il 2013 occorre affidarci alle “quattro A”, le eccellenze italiane. Abbigliamento-moda, Arredamento, Alimentari, Apparecchiature indu- striali: i settori trainanti del Made in Italy sono quantomai essenziali per la nostra ripresa. L’Italia delle “quattro A” deve necessariamente confron- tarsi con un orizzonte internazionale se vuole uscire dalla crisi. Quello delle “quattro A” è un mondo fatto per lo più di piccole e medie imprese, che acquistano forza e capacità di penetrazione sui mercati esteri facendo network all’interno dei distretti industriali. In Veneto il solo Sistema Moda è composto da 23 mila imprese (5mila industriali, 7mila artigiane -pari al 20% del manifatturiero regionale ve- neto - e quasi 11mila del commercio) ed oltre 100mila addetti. E recen- temente le quattro maggiori organizzazioni datoriali del settore moda del Veneto (Confindustria, Confartigianato, Cna e Confesercenti) hanno voluto, come primo atto formale del neo Tavolo Regionale di Concer- tazione, scendere in campo a difesa del “Made in” contro la decisione dell’Unione Europea. Un’azione unica nel suo genere in Italia, condivi- sa anche dai tre sindacati regionali veneti dei lavoratori (Filctem CGIL, Femca CISL e Uilta UIL) che hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Governo italiano per sostenere la tracciabilità del “Made in” a livello europeo, essenziale per una corretta informazione del consumatore. Imprese e lavoratori sono pronti per la sfida difficilissima che il 2013 riserva: possiamo dire lo stesso della classe dirigente che uscirà dalle urne?

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4 ANNO XI N. 65

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Federico Lovato Nicola Brillo Diego Mazzetto 3 EDITORIALE. Non ci resta che affidarci alle “quattro A” Erica Trincanato Maurizio De Pra 6 ATLANTE. Brevi dal Mondo Germano Franceschin Giambattista Marchetto 8 DIADORA/1. Una storia di passione Amministrazione, 12 DIADORA/2. Un cammino che prosegue con successo redazione e pubblicità Mavi Srl - via Guolo, 15 FOND. BORGONOVO. Triangolare di calcio 30031 Dolo (Venezia) 16 Tel & Fax 041.466334 e-mail: 19 CONSULTA TERRITORIALE. Lancia la sfida [email protected] www.businesshoes.it 20 IL LUSSO. E’ il rimedio per ripartire

Tipografia 24 CALZATURE: Le linee della prossima estate Grafiche Leone Dolo (Venezia) 26 AZIENDE A NORDEST. Calzaturificio Martina supplemento a EUROPANEWS n. 5 DANIMARCA. del 18/1/2013 Anno XXIV 30 Bisettimanale di informazione, politica e attualità MERCATINO. Tutte le occasioni Editrice, direzione, 46 redazione Mopak srl Strada 66 - 35129 Padova

Direttore Responsabile Alberto Zuccato Autorizzazione del Tribunale di Padova n° 1214 del 12/5/90

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RADICCHIOPREMIO D’ORO

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5 Made in Italy, volano le esportazioni di scarpe verso Est I mercati russo e dell’area C.S.I. si confermano un bacino economico-commerciale di grande interesse per il Made in Italy calzaturiero. Lo dimostrano innanzitutto i dati delle esportazioni e i numeri delle rassegne che ANCI, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, organizza semestralmente: da Obuv’ Mir Koži di Mosca ai due appuntamenti con la Mostra Italiana della Calzatura Italiana di Almaty e Kiev. Le collettive italiane hanno incontrato l’interesse dei buyer provenienti da tutte le regio- ni dell’area, con cui sono stati intrapresi contatti e conclusi accordi commerciali che rispecchiano la vitalità e il fervore di un mercato che ha ulteriori forti potenziali di sviluppo e che dimostra di apprezzare sempre di più il prodotto calzaturiero italiano. Nei primi sei mesi del 2012, le esportazioni in valore hanno conosciuto aumenti a due cifre sia in Russia (+15,1%) che in Kazakistan (+22,3%), rispetto allo stesso periodo del 2011. Consumatori ma anche retailer, quindi, dimostrano la propria volontà di consolidare i rapporti con le imprese italiane, aziende leader che durante le rassegne da poco concluse hanno presentato collezioni create appositamente per i mercati dell’area - Russia, Ucraina, Kazakistan ma anche Bielorussia e Paesi centro- asiatici.

MODA Made in Italy, festeggia i 20 anni a Monaco MODA Made in Italy, la 40ma rassegna dedicata alla calzatura di alta gamma organizzata da ANCI, l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, darà appuntamento presso i pa- diglioni del MOC di Monaco dal 24 al 26 marzo 2013. L’evento si rivolge in particolare agli operatori del settore della Germania centro sud, dell’Austria e della Svizzera, che da 20 anni mostrano interesse verso l’eccellenza del Made in Italy calzaturiero. Su una superficie di 12.000 mq lordi, 200 espositori, presenteranno ai circa 2.600 visitatori le creazioni dedicate alla stagione autunno/inverno 2013. In totale saranno circa 600 le collezioni in mostra, con calzature prodotte in Italia ed in Europa che si collocano nella fascia medio- alta. MODA Made in Italy si conferma dunque quale appuntamento privilegiato per in- trodurre sul mercato della Germania le nuove tendenze moda, oltre a rappresentare l’occa- sione ideale per completare ed arricchire gli ordini approfittando dell’ultima opportunità del calendario fieristico in un’atmosfera rilassante ed amichevole. Per la celebrazione dei 20 Aanni di MODA Made in Italy, ANCI presenta una serie di attività che renderanno la fiera ancora più ricca e interessante sia per gli espositori che per i visitatori, come un pac- chetto di incentivi per tutte le aziende che si iscrivono alle prossime tre edizioni della fiera; un servizio navetta gratuito per il collegamento con l’aeroporto e il centro città; servizi di matchmaking; un servizio di catering; cocktail party e musica; seminario sulle tendenze moda; nuovo sito Web Moda Made in Italy e molto altro. 6 Funziona l’accordo di ACRiB, artigiani e sindacati contri i falsi Potremmo dire con molta tranquillità che il lavoro fatto con l’accordo del 2010 tra l’Associazione dei Calzaturieri del Brenta (ACRiB), l’Associazione Artigiani e P.I. della Riviera del Brenta e le Organizzazioni Sindacali di FILCTEM Cgil e FEMCA Cisl del Veneto, sul tema della Legalità, oggi sta dando i suoi frutti. Leggiamo sulla stampa dell’importante azione di repressione e contrasto, svolta dalle Forze dell’Ordine e dalle Istituzioni preposte ai controlli, che ha portato alla luce, un fenomeno che proprio grazie alla determinazione dei soggetti firmatari di quell’accor- do, si denunciava. “Non possiamo che esprimere tutta la nostra condivisione e l’auspicio che si continui su questa strada e che allo stesso tempo, questa prassi, che vede un fronte comune tra imprenditori e organizzazioni sindacali, possa vedere un ampliamento, con l’adesione di tutti i soggetti interessati a far si che il rispetto delle leggi, dei contratti, siano garan- tite e siano contrastate tutte quelle forme di sfruttamento che portano solo scredito ad un settore che basa la sua forza sulla qualità, creatività e legalità come fondamento del suo operare”, spiegano dall’ACRiB. “In questi giorni vediamo come la Legalità ritorni ad essere un tema di interesse gene- rale e questo non ci può che far piacere - prosegue la nota dei calzaturieri - Per questo come Associazione dei calzaturifici della Riviera del Brenta, insieme a Confindustria di Venezia e Padova, all’Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città Riviera del Brenta”, alle Organizzazioni Sindacali ribadiamo con forza come la legalità all’inter- no del distretto, sia sempre stato oggetto di massima attenzione, in quanto ritenuto elemento essenziale di crescita e difesa della qualità e della professionalità presente ed essenziale ad evitare che attraverso l’utilizzo di forme di sfruttamento delle persone, con il non rispetto delle leggi e del contratto nazionale di lavoro, si generi una con- correnza sleale nociva a tutto il settore produttivo”. Lo scorso 27 ottobre nella prestigiosa sede di villa Benzi a Caerano San Mar- co (Tv) si è svolta la presentazione del libro “Scarpe Diem” scritto da Gian Paolo Ormezzano, che racconta cin- quant’anni di storia della Diadora attra- verso le testimonianze dei membri della famiglia Danieli. L’evento, anticipato da una partita benefica in favore della Fondazione Stefano Borgonovo Onlus allo stadio di Caerano San Marco, è sta- to fortemente voluto da Diego Danieli che, insieme ai fratelli Roberto e Pierlu- igi, purtroppo deceduti, è stato protago- nista dei successi mondiali dello storico marchio trevigiano. Per queste ragioni Business Shoes ha ri- tenuto doveroso dedicare un ampio articolo ripercorrendo le vicende di una storica azienda del mitico Nordest cresciuta attraverso grandi intuizioni e capacità imprenditoriali giungendo nel 1997, anno del suo massimo storico, a impiegare 650 operai con un fatturato consolidato di 550 miliardi di vecchie lire. “Questo libro – afferma Diego Da- nieli – era stato pensato e scritto nella primavera del 1998 per rendere omag- gio alla figura di nostro padre e per fe- steggiare i cinquant’anni della Diadora. Noi fratelli avevamo pensato di fare una grande festa, come già per i trentacin- que e i quarant’anni, insieme a tutti i dipendenti e con tanta gente amica. Questo non è avvenuto perché in breve tempo è andata a concretizzarsi la ces- sione dell’azienda (nel 1998 fu acquista- ta dall’Invicta, poi dalla Seven e infine dal gruppo Geox, attuale proprietario N.d.R.). Mai avremmo pensato che ciò accadesse, purtroppo però da soli non riuscivamo più a sostenere il confronto con lo strapotere finanziario messo in DIADORA: UNA STORIA DI SPORT E PASSIONE campo dai nostri principali concorrenti. Eravamo rimasti quasi l’unica azienda Nella prestigiosa sede di villa Benzi a Caerano San Marco (Tv) si è svolta la presentazione del libro “Scarpe Diem” scritto da Gian di proprietà famigliare a combattere contro le multinazionali”. Paolo Ormezzano, che racconta cinquant’anni di storia dell’azienda trevigiana attraverso le testimonianze dei membri della fami- Una storia, quella dei Danieli, che ha glia Danieli. Nella stessa giornata si è tenuto un triangolare di calcio per aiutare la Fondazione Stefano Borgonovo Onlus. origine in tempi lontani quando “lavo- 8 rare” voleva dire ore e ore di sacrificio riuscendo a guadagnare spesso appena il necessario per vivere. Tutto ha inizio con Marcello Ottavio “Castaldo” Danieli, papà di Roberto, Pierluigi e Diego. Da antologia il rac- conto della sua vita, narrata attraverso le pagine del libro: “Ho dentro di me tanti ricordi, il più vivido è forse quel- lo del sonno che mi è sempre mancato. Ero un ragazzo, ultimo di otto fratelli, e per questo chiamato anche Ottavio, e all’una dopo mezzanotte smettevo di lavorare su ordine di mia mamma. Lei sapeva che alle cinque e mezza dovevo alzarmi”. Marcello Danieli ha fatto il calzolaio, anzi lo “scarpèr” come si dice da que- ste parti, per mezzo secolo fermandosi soltanto su ordine dei medici, preoccu- pati per la sua salute. “Forse a Bormio e nella Valtellina ci sono ancora scarpe mie – confidava Marcello a Gian Paolo Ormezzano - scarpe a tre cuciture, che eseguivo in pelle conciata ingrassata e idrorepellente. Un fornitore mi favoriva mandandomi dalla Toscana, dalla zona del Chianti, le sue pelli che erano le mi- gliori. Ho percorso tanti chilometri in bicicletta, ho preso la patente nel 1960 e guidavo una giardinetta comprata usata da un carrozziere. Nella mia vita ho sempre avuto un pensiero fisso: non mettere i figli sulla strada. Ce l’ho fatta, questa è la mia vittoria”. E il nome Diadora che Marcello ha voluto dare alle sue scarpe, quando il suo piccolo calzaturificio ha iniziato a decollare? Ecco ancora la sua testimo- nianza: “Da qualche anno avevo inizia- to la mia attività artigianale producendo e vendendo i miei prodotti in maniera DIADORA: UNA STORIA DI SPORT E PASSIONE anonima, senza un marchio. Andavo io stesso a vendere e poi mi feci aiutare Nella prestigiosa sede di villa Benzi a Caerano San Marco (Tv) si è svolta la presentazione del libro “Scarpe Diem” scritto da Gian da un rappresentante, il signor Colussi. I clienti ci chiedevano di denominare il Paolo Ormezzano, che racconta cinquant’anni di storia dell’azienda trevigiana attraverso le testimonianze dei membri della fami- prodotto, di firmarlo con un marchio, glia Danieli. Nella stessa giornata si è tenuto un triangolare di calcio per aiutare la Fondazione Stefano Borgonovo Onlus. per poi ricordarne l’origine, in modo da di Diego Mazzetto facilitarne anche la vendita. Cominciai 9 A sinistra Pierluigi, Roberto e Diego Danieli nel 1954. A destra Marcello e Rina Danieli

a pensarci su, ero indeciso nella scelta. Roberto Danieli diceva di sé e dei suoi so in azienda proseguimmo su questa Fare come i miei colleghi della zona di fratelli: “Il nostro in azienda è stato un strada, producendo anche doposci, la Montebelluna e legarmi a nomi che equilibrio giusto, lo abbiamo costru- cosiddetta scarpa da riposo, fino al 1976 richiamassero le nostre montagne? Le- ito, ne siamo orgogliosi e dobbiamo quando pensammo di sviluppare una gare il nuovo marchio ai nostri nomi di riconoscere di aver avuto la fortuna di produzione per tutto l’anno che non famiglia? Coinvolsi allora anche il mio vivere in una bella era, un’epoca buona fosse legata a una disciplina sportiva sta- rappresentante, appunto Colussi, che per certe iniziative industriali”. Rober- gionale; una scarpa che fosse a servizio mi chiese, con un po’ di soggezione e to s’incaricò della parte commerciale, dello sport e si pensò al tennis affidan- timidezza, cosa pensassi del nome Dia- Pierluigi dell’amministrazione e degli doci a un messaggero che si chiamava dora come futuro marchio. Gli chiesi aspetti legali dell’azienda, mentre Die- Bjorn Borg. Ricordo che dissi: lo voglio. ovviamente quel che voleva dire e ricor- go creò e perfezionò il Centro Ricerche Martin Mulligan ci aiutò a contattarlo e do ancora che mi rispose con un filo di Diadora associando la bioingegneria (in a contrattarlo. Andammo a Montecarlo, voce rotta dall’emozione che Diadora collaborazione con il centro di Milano) io e Marzio Brombal, uno dei nostri. Fu era il nome antico di Zara, la città dal- alla più moderna indagine informatica, firmato il contratto audacissimo e pe- mata in cui era nato e da dove aveva do- con risultati assolutamente straordinari santissimo. Per tutto il viaggio di ritor- vuto fuggire, profugo verso l’Italia. Gli per lo sport. no, cinque ore e passa, non una parola. risposi che il nome era bello, mi piaceva Si incarnò in quell’epoca il mito della Arrivati a Caerano, ognuno se né andò e suonava bene: insomma sarebbe stata “scarpa divinità”. E cogliamo quest’a- a casa sua, sempre in silenzio. Soltanto quella la mia scelta. Lui pianse”. spetto ancora dalle parole di Roberto: il giorno dopo trovammo il coraggio di Il tempo trascorse, e i figli iniziarono a “La prima produzione di nostro padre entrare in tema. Dal momento di quella entrare nell’azienda di famiglia. Papà è stata quella di scarpe da lavoro nei firma, però, smettemmo come Diadora Marcello cominciava ad avanzare con campi e da boscaiolo, ampliata con la di essere degli sconosciuti ottenendo in l’età e Pierluigi, Roberto e Diego sen- scarpa da roccia e lo scarpone da sci, in seguito anche l’attenzione dei ragazzi tivano di avere progetti importanti da ossequio alla moda della montagna per che elessero la scarpa da tennis come sviluppare attraverso i loro talenti. i cittadini sciatori. Con il nostro ingres- calzatura di moda casual al di fuori del 10 Sopra I fratelli Danieli con Roberto Bettega A sinistra Pierluigi Danieli con Ben Jonhson contesto sportivo. Il nostro marchio, suoi fratelli che permise di spianare la tre palloni d’oro: , nato nel 1972 con i cerchi olimpici, strada alla Diadora a fianco degli atle- George Weah e . Sen- l’anno successivo assunse la forma della ti più importanti: dei grandi nomi che za dimenticare, rimanendo ancora nel freccia alata, opera di un grafico di Cae- nel mondo dello sport facevano sognare mondo del calcio, che dalla stagione rano, Bruno Garbuio detto Bugar”. intere generazioni. Eccone una piccola 1985/86 la Diadora è stata sponsor del- Si concretizzava in quei momenti la parte: Bjorn Borg, Goran Ivanisevic, la nazionale italiana di calcio, compreso nuova idea commerciale dei Danieli di Jim Courier, Boris Becker per il tennis; il commissario tecnico Enzo Bearzot. modificare la “rotta” produttiva, privi- Gabriella Dorio, Venanzio Ortis, Stefa- Sono Diadora le divise degli azzurri nei legiata inizialmente verso lo scarpone no Mei, Edwin Moses, Sebastian Coe, tre mondiali consecutivi di Messico ’86, da sci, nei confronti delle calzature e Ben Johnson per citare i nomi più noti Italia ’90 e Usa ’94. dell’abbigliamento sportivo. L’incre- dell’atletica leggera. Impressionante la Ma non è solo calcio. Nel 1979 con Ita- mento di vendite fece capire che la lista dei calciatori che affidarono i loro lo Forni l’azienda si occupa di atleti del strada era quella giusta e ben presto l’a- piedi all’azienda di Caerano: Rober- motocross cui fanno seguito altre disci- zienda si proiettò sulla realizzazione di to Bettega, Salvatore Bagni, Giusep- pline quali il motociclismo, la boxe, la calzature per tutti gli sport, accanto a pe Dossena, , Daniele canoa, il rugby, il basket, il ciclismo, il grandi campioni delle più varie discipli- Massaro, , Marco volley, la scherma, lo sci e perfino nella ne, arrivando perfino a costruire “scarpe Tardelli, il mitico Artur Antunes Coim- formula uno con testimonial d’eccezio- su misura” per le varie esigenze degli at- bra detto Zico, Antonio Cabrini, Wal- ne tra cui Niki Lauda e John Watson. leti che si consigliavano con Diego Da- ter Zenga, Roberto Mancini, Stefano Una parata di stelle nel firmamento nieli, sempre pronto a progettare nuovi Tacconi, Roberto Donadoni, Paolo dell’universo Diadora che come si è prototipi. Maldini, Stefano Borgonovo, Frank detto ha fatto sognare, davvero, intere Fino a quasi tutti gli anni Ottanta la Rijkard, Claudio Caniggia, Dino Bag- generazioni di appassionati e di sportivi, sponsorizzazione dei singoli campio- gio, Pep Guardiola, Giuseppe Signori, portando nei mitici anni Ottanta-No- ni è stata determinante. Un’intuizione Alen Boksic, Clarence Seedorf, Gian- vanta l’azienda di Caerano San Marco straordinaria quella di Roberto e dei luca Vialli, Francesco Totti. E poi ben ai vertici dello sport mondiale. 11 DIADORA, UN CAMMINO CHE CONTINUA CON SUCCESSO

Alla presentazione del libro laborazioni con soggetti esterni, sui cinquant’anni di Diadora come ad esempio la Saint Mar- della famiglia Danieli era pre- tin’s School di Londra, che è da sente anche l’attuale Presiden- sempre una fucina di alcuni dei te dell’azienda di Caerano San più grandi designer sulla scena Marco, Enrico Moretti Pole- mondiale. gato. Un giovane imprendito- Il successo della Diadora si è re che si è preso l’impegno di dimostrato determinante nel riportare lo storico brand tra i passato grazie all’affiancamen- nomi che più contano nel mon- to di grandi campioni sportivi do dello sport. A lui chiediamo in qualità di testimonial. Se- di stilare un bilancio a quasi condo lei è ancora attuale que- tre anni dall’acquisizione della sto investimento d’immagine? Diadora. Il DNA sportivo di Diadora Il bilancio di questi tre anni di rimane una componente fon- gestione non può che essere mol- damentale dell’identità dell’a- to positivo. Diadora è una realtà zienda, e il nostro impegno in italiana in crescita nel mondo, questo campo è confermato dal- ma anche, e nonostante la crisi, le sponsorizzazioni di sportivi di nel mercato domestico. La stra- primo piano come per esempio tegia di rilancio di un marchio Antonio Cassano. Al suo fianco così prestigioso, operata dalla Diadora supporta il campione nostra famiglia, non era sconta- del ciclismo Cadel Evans, e ha ta, ma il nostro lavoro sta dando un Running team che sta otte- i suoi frutti. nendo ottimi risultati in molte Dopo esserci concentrati sulla delle più importanti maratone riorganizzazione dell’azienda, della stagione. Il nostro impegno abbiamo avviato quest’anno una non si esaurisce con gli sport più serie d’investimenti destina- noti. E’ da tempo una nostra ti essenzialmente allo sviluppo scelta quella di spenderci anche del prodotto e alla comunica- per sport talvolta considerati “di zione. Stiamo ampliando il set- nicchia”, come per esempio il tore dell’abbigliamento e delle beach volley con una sponsoriz- calzature leisure, e per farlo ab- zazione della Federazione che ci biamo attivato una serie di col- ha portato un’enorme visibilità

12 durante i Giochi Olimpici appe- vo online store. na trascorsi. Rispetto al passato Quanto importante è in un’a- di Diadora, però, che era certa- zienda come la Diadora la ricer- mente focalizzato sullo sport, il ca e l’innovazione tecnologica? nostro presente e il nostro fu- Quali passi state compiendo? turo sono concentrati anche su La calzatura sportiva è sinonimo una serie di iniziative mirate al di tecnologia, per questo la spin- mondo dei giovani. ta continua verso l’innovazione, Le nostre piattaforme digitali, sia stilistica che tecnologica, è per esempio, sono in continua uno dei focus costanti del nostro crescita, con una percentuale lavoro, che mira a trovare l’equi- di incremento dell’interattivi- librio perfetto tra comfort e im- tà e del gradimento veramente magine. impressionanti. Abbiamo intra- Dalla prima collaborazione tra preso una serie di collaborazioni il reparto di Ricerca e Sviluppo

Cadel Evans

con musicisti di primissimo li- di Diadora e il laboratorio di ri- vello come Cesare Cremonini e cerca Geox è nata, due anni fa, gli Skunk Anansie, e stiamo ac- la tecnologia Net Breathing Sy- compagnando alcune delle gio- stem™ che risolve in modo del vani promesse della musica ita- tutto inedito il problema della liana, come Emis Killa, Entics e traspirazione del piede durante Nesli. Queste collaborazioni, at- l’attività sportiva. Dove una tra- tivate anche attraverso una serie dizionale suola in gomma impe- di linee “limited edition” dedica- disce al sudore di uscire, portan- te agli artisti, ci hanno avvicina- do al surriscaldamento dei piedi, to moltissimo ai giovani, come Net Breathing System™ consente dimostra il successo che queste al piede dell’atleta di rimanere a scarpe, diventate subito vere e temperatura costante, evitando proprie icone, hanno avuto pres- non solo una sensazione di fasti- so di loro e gli ottimi risultati dio e affaticamento, ma soprat- Enrico Moretti Polegato ottenuti attraverso il nostro nuo- tutto permettendo un aumento 13 Nesli

di potenza e di precisione. L’in- Emis Killa vestimento che viene compiuto sulla tecnologia orientata alla performance, poi, diventa profi- cuo per tutto il catalogo prodotti nel momento in cui viene decli- nato, come abbiamo fatto, a col- lezioni più prettamente lifestyle. Una transizione di successo che vorrei segnalare a questo propo- sito, per esempio, è quella della suola Net Breathing System ™ che è passata dallo sport prati- cato all’area leisure e lifestyle, all’interno della quale è stata in- serita con particolare attenzione ai benefici che poteva apportare ai prodotti dedicati al bambino. In un momento come quello at- tuale di crisi e stagnazione dei mercati, quali strategie posso- no essere importanti per il fu- turo delle aziende del Nordest? Cesare Cremonini Parlando per un momento da os- servatore, oltre che da imprendi- 14 Enrico Moretti Polegato tore, credo che ci sia un comune Antonio Cassano denominatore nelle aziende ita- liane, non solo venete, che stan- no riscontrando un buon succes- so nonostante una congiuntura economica estremamente sfavo- revole. Si tratta di una commistione molto italiana di spinta interna- zionale e anima locale. I sociologi lo chiamano “glocal”, in realtà si tratta di capire che, anche se l’Italianità è in molti casi quello che ci rende appetibi- li all’estero, l’identità non deve diventare un freno o un limite, ma dev’essere supportata da un modello di business internazio- nale, gestito in accordo con un management di alto livello, e da una visione quanto più ampia possibile di come i consumi si stanno evolvendo a livello mon- diale. Diego Mazzetto 15 Diadora e Fondazione Borgonovo uniti per la ricerca

Diego Mazzetto

La pioggia insistente non ha impedito ra. L’occasione della partita ha dato fica (SLA), nonché il sostegno anche una grande affluenza di grandi e pic- modo di ricordare l’intenso impegno psicologico dei loro familiari. Negli coli allo stadio di Caerano San Marco che Stefano Borgonovo, insieme a ultimi due anni la Fondazione Ste- per assistere al triangolare di calcio or- Chantal, porta avanti per sensibiliz- fano Borgonovo Onlus ha erogato ganizzato dalla Diadora lo scorso 27 zare l’opinione pubblica e le istitu- rilevanti finanziamenti a favore di ottobre per ricordare i cinquant’anni zioni sulla malattia neurogenerativa Associazioni ed Enti ospedalieri e di d’impegno nel mondo dello sport progressiva per la quale al momento ricerca sul territorio nazionale. della famiglia Danieli e per dare un non esiste una cura. Scopi e finalità In particolare, la Fondazione sostiene aiuto concreto alla fondazione Stefa- della Fondazione Borgonovo sono la le attività dell’Associazione Neuro- no Borgonovo Onlus che raccoglie promozione della ricerca scientifica in thon Onlus di sperimentazione con fondi a favore della ricerca contro la ogni sua forma (in ambito medico, ri- cellule staminali cerebrali umane nei Sclerosi laterale Amiotrofica (SLA). abilitativo, biomeccanico e protesico pazienti con SLA, nell’ambito di un Presente all’evento Chantal Borgono- in genere), incluso lo studio e la rea- progetto che ha visto la creazione del vo, moglie di Stefano, affiancata nel lizzazione di tutte quelle applicazioni Laboratorio di Cellule Staminali, Cell calcio d’inizio della partita da Rober- e apparecchiature che possano aiutare Factory e Biobanca presso l’Azienza to Baggio. le persone colpite dalla malattia a me- Ospedaliera Santa Maria di Terni, di- La partecipazione del campione vi- glio sopportarne il disagio effettuata retta dal Prof. Angelo Vescovi, da uti- centino non era dettata dal caso. da università ed enti di ricerca, sia lizzare per la sperimentazione clinica Oltre ad essere stato per trent’anni pubblici che privati di ogni tipo, an- sulle malattie neurodegenerative. testimonial della Diadora, Baggio, in- che con istituzione di borse di studio La partita “evento” di Caerano San fatti, ha militato insieme a Borgono- e secondo le modalità previste dalla Marco è stata organizzata da uno vo nella grande Fiorentina degli anni vigente normativa in materia; l’elar- degli ex titolari della Diadora Die- Ottanta: un incontro sportivo che gizione di contributi per l’assistenza go Danieli e Pietro Gallonetto, per in quei momenti si tramutò in una domiciliare e ospedaliera a favore dei vent’anni dirigente dell’azienda spor- grande amicizia, che prosegue tutto- malati di Sclerosi Laterale Amiotro- tiva. “I tanti amici di Diadora ancora 16 oggi hanno confermato la loro stima – ha detto Danieli dopo aver illustra- to tutti i campioni che hanno indos- sato il marchio negli anni. E’ impor- tante ricordarli in questo momento assieme ai miei fratelli, oggi non più tra noi, perché insieme abbiamo fatto la storia dello sport e dell’imprendi- torialità trevigiana. Ringrazio la fa- miglia Polegato che ora ha rilevato l’azienda e sostiene l’evento che ha la doppia finalità di ricordare l’impegno aziendale della mia famiglia e di dare un aiuto concreto alla Fondazione Borgonovo”. “E’ importante onorare un’azienda Testimonial Diadora come la Diadora che ha fatto grande il nostro territorio partendo dal nulla – ha posto l’accento il presidente del- la provincia di Treviso Leonardo Mu- raro durante l’incontro con la stampa – e ancor più per la finalità benefica che accompagna questo evento”. E, come si diceva all’inizio, la gente non ha abbandonato l’iniziativa, nono- stante le inclementi condizioni at- mosferiche. Presenti tanti personaggi che hanno fatto la storia del marchio Diadora e dello sport internazionale facendo rivivere ricordi ed emozioni. In divisa verde molti dei più famosi testimonial dell’azienda caeranese tra cui , Giancarlo I giornalisti di Tv Pressing Pasinato, Dino Baggio, Damiano Tommasi affiancati da atleti di altre discipline come Claudio Chiappuc- ci, Salvatore Bettiol e Ben Johnson. In maglia rossa le vecchie glorie del Caerano e, in divisa celeste, la forma- zione dei giornalisti trevigiani di TV Pressing tra le cui fila hanno trova- to posto personaggi dello spettacolo come Moreno Morello, Luca Cassol (meglio conosciuto come “capitan Ventosa”), e Alessandro Casillo, vin- citore del Festival di Sanremo Gio- vani 2012. A commentare in diretta l’incontro, arbitrato dal fischietto di Fabio Gava, le inconfondibili voci storiche della RAI Bruno Pizzul e Giorgio Martino. Vecchie glorie Caerano San Marco 17 Mario Boselli

Roberto Baggio e Chantal Borgonovo LA CONSULTA TERRITORIALE CALZATURIERA LANCIA UNA SFIDA E CHIAMA LE ISTITUZIONI

La Consulta territoriale per il set- tore calzaturiero (organismo parite- tico costituito da 6 rappresentanti imprenditoriali e 6 rappresentanti sindacali) ha firmato un importan- te documento di politica industriale con lo scopo di tracciare un percorso comune volto a prospettare scenari e strategie di sviluppo del distretto sia a livello occupazionale che di re- cupero di competitività ed efficienza dello stesso. “In un momento di crisi internazio- nale come quello che si registra oggi appare quanto mai necessario met- tere in atto una profonda trasforma- zione del distretto della Riviera del Brenta e condividere una proget- tualità comune nella consapevolez- za che il futuro dipende anche dalla capacità di trovare risposte alla sfida che la competizione globale richie- de”, spiegano i sottoscrittori. Le soluzioni non potranno che arri- vare da progetti ed azioni di qualità, nei quali la legalità, i diritti, le po- aziende in Riviera del Brenta sud- dello sviluppo strategico dello stes- litiche energetiche, l’ambiente (sia divise tra calzaturifici, accessoristi, so”. di lavoro, interno alle aziende che modellisti e ditte commerciali conta “Documento – dichiarano le Orga- di vita, esterno alle aziende) siano i circa 570 aziende, che complessiva- nizzazioni Sindacali – che trova an- valori fondanti di un nuovo model- mente occupano 10.500 lavoratori; che una condivisione su come attra- lo di sviluppo. Insieme imprendito- la produzione si attesta su quasi 20 verso questi percorsi si creino quelle ri e sindacati pertanto lanciano una milioni di paia di calzature di cui il necessarie iniziative che permettano nuova sfida per il futuro del distret- 95% sono scarpe femminili di tipo di competere, sulla qualità, sull’in- to. Chiamano in causa anche le Isti- lusso e fine; il giro d’affari supera novazione, sulla costruzione di reti tuzioni affinchè assumano un ruolo 1,65 miliardi di euro di cui il 91% tra imprese e per conseguire quei attivo e si rendano disponibili per viene esportato. risultati che possano garantire con- l’avvio di un confronto costruttivo. “L’elaborazione del documento di tinuità occupazionale al distretto e L’obiettivo sarà di mettere in campo politica industriale testimonia anco- che possano continuare a rappre- le sinergie più adeguate per garan- ra una volta – afferma il Presidente sentare una importante risorsa per tire continuità a questo significativo ACRiB Siro Badon - la logica con il territorio; allo stesso tempo apra settore economico-produttivo che cui nasce la Consulta; i componenti una riflessione su quanto sia ridut- vanta secoli di tradizione e rappre- della stessa si fanno infatti portatori tivo continuare a pensare che sia il senta un’importante risorsa per il di interessi comuni volti alla salva- costo del lavoro, il responsabile della territorio. guardia del distretto calzaturiero, scarsa competitività del sistema pro- Ancora oggi, infatti, il numero delle dei lavoratori e alla costante ricerca duttivo”. (Federico Lovato) 19 Il vero rimedio per il 2013? Il lusso

Erica Trincanato

La parola chiave per il 2013? Lusso, flussi di turismo che interessano il +44,3% ; Prada con +36,5%, Salva- lusso ed ancora lusso! In barba alla nostro Paese. tore Ferragamo con +22,9% e Guc- crisi, all’incombente stato di reces- Secondo la consueta analisi con- ci con +17,7%. sione e ai problemi di governo del dotta da Pambianco Strategie In base a cosa si è calcolato questo nostro Paese. L’Italia? L’estero? Pare di Impresa, sulle semestrali del- dato? Molto semplice, in base all’e- non esserci alcuna differenza tra le Aziende italiane ed estere della bitda ossia il nostro margine opera- la prima ed il secondo: la soluzio- Moda e del Lusso quotate, è emer- tivo lordo: il campione italiano si ne comune è proprio il settore del so che nel primo semestre 2012 il attesta a 22,4% e quindi un dato lusso. In tempi difficili la soluzio- lusso continua ad ignorare la crisi davvero eccellente, mentre quello ne è rappresentata dal lusso? Pro- assieme alle aziende del settore che relativo alle aziende estere è attorno prio così! Beffa o meno i dati so- proseguono ad incrementare i pro- al 17,7%. In merito a tali risulta- stengono questa tesi e sembra che pri fatturati e le redditività andan- ti Patrizio Bertelli - Ceo di Prada gran parte delle economie globali do ad intercettare a livello globale – ha dichiarato: “Sono soddisfatto saranno trainate per la maggiore da un numero sempre maggiore di di questi risultati raggiunti in un questo piccolo segmento di mer- consumatori. Nei primi sei mesi ambiente economico estremamente cato che tanto piccolo più non è, dell’anno è importante evidenziare difficile con il mercato che continua soprattutto se guardiamo le cifre di un aspetto che nessuno si sarebbe a premiare Prada per il suo inflessi- cui stiamo parlando e se si fa un’a- aspettato: ossia che secondo le cifre bile impegno nello stile e nella ri- nalisi di esso in termini di cifre che calcolate, le aziende italiane sono cerca della qualità”, mentre Brunel- sono davvero impressionanti e che cresciute di più, anche se poco, di lo Cucinelli - Ceo e presidente di stanno crescendo sempre di più. quelle estere e dettaglio da non sot- Brunello Cucinelli - ha affermato:“I Una crescita che si nota in due dire- tovalutare, si è trattato di una cre- sani risultati conseguiti in questo zioni: sia all’estero per le griffe ita- scita accelerata. Tra i brand di casa primo semestre hanno confermato liane e non, ma anche sul territorio nostra “più performanti” troviamo: il buon momento che sta vivendo il nazionale per via dei grossi e diversi Bottega Veneta di PPR Group con brand Brunello Cucinelli a livello 20 globale e lasciano prevedere numeri elevati del rapporto prezzo/qualità a difendere questa italianità della in crescita per l’intero esercizio sia dove controlla quote di mercato filiera, anche se spesso ignorano, in termini di volumi che redditivi- notevolmente maggiori anche ri- o fingono di ignorare, l’importan- tà. Una crescita che, sin dagli inizi, spetto ai competitor francesi. Alta za delle produzioni a monte”. Le abbiamo immaginato sostenibile e qualità ed antica tradizione per uno ricerche Pambianco hanno inoltre garbata”. stile riconoscibile ovunque: quel- evidenziato che spingere al massi- Un altro messaggio molto chiaro lo italiano. Il Made in Italy dovrà mo sul livello di qualità e distinzio- che è emerso anche dal Convegno quindi salvaguardare la propria ric- ne è la variabile chiave per vincere Pambianco 2012 tenutosi poco chezza in quanto valore unico ed oltre confine. Dai dati raccolti inol- tempo fa come di consueto a Palaz- inconfondibile ed in quanto carat- tre è confermato che non basta più zo Mezzanotte a Milano è “A tutto tere distintivo. essere Made in Italy o proporsi con lusso verso l’estero”. Dunque an- “Occorre ricordare – ha dichiara- vaghi richiami stilistici alla tradi- che in questo caso la parola lusso to Mario Boselli, Presidente di Ca- zione italiana. Sono necessari piani ritorna e diventa protagonista non mera Nazionale della Moda Italia- strategici di medio lungo periodo solo per la realtà nazionale ma so- na – che l’Italia è tra i soli 5 Paesi e investimenti sul posizionamento prattutto per quella internaziona- del G20 che nel 2011 ha avuto un del brand, preferibilmente associati le. Il motivo? Molto semplice: se saldo positivo delle partite corren- a una rete di negozi diretti. I dati ci si proietta verso il 2013 diventa ti. Ma occorre spingere su questa sono il risultato di uno studio sui imprescindibile crescere oltre fron- capacità. Perciò “producete il più bilanci di 23 gruppi italiani della tiera sia in termini di produzione possibile in Italia – ha continuato moda e del lusso con fatturato su- che di fatturati. E come farlo? Po- Boselli – con tessuti Made in Italy, periore a 250 milioni e sui bilanci sizionandosi nella fascia più alta del valorizzando la filiera anche con si- e un sondaggio a questionario in- mercato ovvero nel segmento lusso nergie tra grandi gruppi e piccole viato a 335 aziende con fatturato che fortunatamente per quanto ri- aziende. È un appello che vale an- inferiore a 250 milioni. La prima guarda l’Italia, si trova ai livelli più che per gli stilisti, i più interessati indicazione che emerge è la con- 21 ferma di una relazione diretta tra tre per le aziende lusso la percentua- dimensioni, quota di export e Cagr le dei propri ricavi esteri è del 45% (compound annual growth rate) lontano dall’Europa, e per i gruppi è sugli ultimi cinque anni. addirittura la maggior parte (il 59%). Ma è andando a differenziare il cam- Dunque nell’anno appena iniziato pione anche in termini qualitativi tutti dovremmo farci trovare assolu- che emergono le novità: mentre 12 tamente non intimoriti ma bensì pre- gruppi classificati di “lusso” registra- parati, soprattutto le aziende italiane no una quota export pari al 74%, per che dovranno fare tesoro di queste gli 11 individuati come “non lusso” ricerche, dei dati elaborati da Pam- (con un fatturato medio di 796 mi- bianco e mettere in pratica i sugge- lioni di euro) si scende a quota 55%, rimenti forniti da molti dei “guru” a una percentuale che è di parecchio Mario Boselli capo di alcune delle realtà più presti- inferiore anche a quella delle 25 giose che abbiamo in Italia. Ci sono aziende posizionate nel lusso (giro (sempre sui cinque anni). La spro- ottime prospettive di buona riuscita d’affari medio di 98 milioni), le quali porzione diventa anche più evidente per l’anno che verrà, grandi prospet- esportano il 69% del prodotto. In- se si considerano le quote di export tive per uscire da questo periodo di somma, la dimensione, quando si in- extra-europeo, ovvero nelle aree che crisi e tutti ci auguriamo che presto crocia con il posizionamento, perde oggi rappresentano il principale mo- le sorti del governo italiano possano la relazione lineare con la capacità di tore delle vendite. Il non lusso fa an- migliorare e prendere la direzione vendere all’estero. Con conseguenze cora più fatica: i gruppi vendono al di giusta per il sollevamento dell’econo- dirette sul Cagr che, per le aziende fuori del Continente appena il 29% mia nazionale con positivi riscontri di lusso è pari a 6,7%, mentre per del totale esportato (le aziende non anche su quella europea e quindi i gruppi non lusso si ferma al 3,7% lusso addirittura solo il 19%). Men- mondiale. 22 TECHNICAL AND FASHION RIBBONS FOR FOOTWEAR AND CLOTHING

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23 Le linee moda della prossima estate

Federico Lovato

La stagione estiva 2013 sarà tutta al punto di non sentirle con suole i colori vanno dal pastello all’albi- sotto il segno dell’ottimismo e della extra-sottili e flessibili. Con queste cocca, al limone, alla menta, al lillà, rinascita. Tecnica ed innovazione, confortevoli scarpe stringate, boots ai bon-bon rosa e blu. Colori che sportività e futurismo si incontra- e pantofole, sfoderate e con suole diventano irresistibili se comple- no con una dolce nota di roman- extra-sottili e flessibili, ci si lascia tano scarpe in camoscio o in pelle ticismo retrò ed una espressiva ele- quasi scivolare silenziosamente at- nabuk, ma anche nelle varianti di ganza etnica. E’ quanto è emerso traverso la giungla della moda. quelle in vernice. nell’ultima fiera GDS di Dussel- High Shine Shaded Metals dorf. Indipendentemente se si tratta di “Light” invece di metalli pesanti è I temi vintage sono decisamente in pumps, ballerina o peeptoe, tutti i il motto che esprimono le ballerine declino, verranno sostituiti da un colori sia accesi che delicati risalta- e i sandaletti quando nel loro avan- aspetto moderno e da un elegante no in modo particolare. E in questa zare diventano dei pezzi di gioielli look retrò. I colori giocano tra quel- stagione l’uso delle pelli lucide non scintillanti, lucidi e metallici. Oro, li accesi della giungla lussureggian- si ferma nemmeno davanti alle cre- argento e platino, ma anche colori te alle tonalità pastello delicate e ai azioni di calzature maschili. Rifini- metallizzati emanano un’energia ra- neutri perlati. Nella moda calzatu- ture in bianco o nero conferiscono diosa di moda e fanno divenire dei riera e nelle borse della prossima ai modelli maschili degli accenti semplici articoli degli oggetti di alta estate si ritorna alla vernice lucida e affascinanti. moda con un look di lusso. Partico- alla pelle metallizzata. Ma andiamo Iced Pastels larmente elegante quelli metallizza- a vedere da vicino le nuove tenden- Marshmallows e sorbetti fungo- ti mescolati con pelli naturali. ze della Primavera/Estate 2013. no da modello per questo tema di Colour Accents Natural Softness colori, che può essere visto sia in I colori rimangono un motore im- Pelli morbide come il burro, forme modo sportivo che femminile. Dol- portante, ma l’uso del colore è più semplici per queste calzature su- ce come gelato ed artificiale come sottile. Nella prossima estate i colo- perleggere che avvolgono il piede la glassa sulla torta di compleanno, ri accesi non li troveremo ovunque, 24 ma leggermente accennati. Come nome e si presentano come bootie delle culture serve ai disegnatori accenti nei lacci per scarpe, nelle di moda con una soletta interna o come fonte d’ispirazione. La moda applicazioni o negli intarsi, brille- vivacemente colorati con un mix di calzaturiera tocca dettagli etnici ranno intensi talvolta fluorescenti tonalità. Tutto ciò che è vistoso è di tutto il mondo. Completamen- colori sul dorso e sulle suole, tra- permesso: stampe mimetiche, dise- te alla moda sono i robusti stiva- sformando in questo modo perfino gni floreali e pizzi, applicazioni di li estivi che seducono con la loro i modelli classici in originali artico- rivetti multicolori, dettagli di ban- morbida e spesso perforata pelle di li di moda. diere conferiscono accenti di moda. camoscio. Perline di legno, frange e Original Trainer Prints Variations piume come pure mix decorosi di L’entusiasmo per i temi sportivi Nella prossima estate verrà stam- materiali adornano gli stili etnici rivive uno slancio nell’estate del pato tutto quello che la pelle o il che rappresentano l’Urban dell’e- 2013. Sneaker retrò in stile running tessuto riuscirà a sopportare. Fio- state 2013. o jogging festeggiano un grandioso ri, animali, frutta, ma anche tutti i Pantoffel Shapes ritorno. I colori accesi dominano tipi di grafiche che trasformeranno Loafer-ballerina, gentlemen-slip- e si mostrano volentieri in un mix i sandaletti ed i pumps in “oggetti per, pantofole papali o stile Prince con un bianco puro. Chiari mini- d’arte in movimento”. Su tutta la Edward: allo stesso modo se reale o tacchi e applicazioni a colori come superficie o come un sigillo orgina- clericale (la gamma di nomi diversi strisce, stelle e stampe di logo sot- le di qualità all’interno della suola per queste tipo di calzature-panto- tolineano l’autentica dichiarazione oppure sui tacchi, le stampe sono fole è senza confine). Innovative sportiva dell’”Original Trainer” per piene di fantasia, sprizzano origina- ed ultra femminili sono certamen- lei e per lui. lità e forza innovativa. E apportano te le nuove ballerina con accenti Fashion Sneaker un’atmosfera di buon umore. raffinati e profondi decolletè. An- Ai primi posti si trovano tutti i Tribal Remix cora più belle se con dolci nuances modelli con le suole vulcanizzate. Protaginisti l’Amazzonia e i Carai- o in un look retrò con stampe de- Fashion Sneaker fanno onore al loro bi, l’Africa ed Asia. Il pot-pourri gli anni 50. 25 Continua il viaggio di Business Shoes tra le aziende artigiane del Nordest: aziende che si distinguo- no per le capacità manuali, l’inven- tiva e la passione per la tradizione calzaturiera della Riviera del Bren- ta. In questo numero conosciamo il calzaturificio artigiano Martina di Campagna Lupia (Venezia) della famiglia Massarotto.

Non è certo facile trovare nel distret- to calzaturiero brentano un’azienda portata avanti da un’intera famiglia di ben cinque persone. Eppure, andan- do a Campagna Lupia in via dell’arti- gianato questa bellissima realtà si in- contra nel calzaturificio Martina, di proprietà della famiglia Massarotto. Gianni, il capofamiglia, dopo cin- quant’anni non si è ancora stancato a stare con il coltello da “tajadòre” in mano. “La passione è tanta – egli rac- conta – e non riesco a pensare di an- dare in pensione, oggi ancor più che ho la soddisfazione di avere tre figli che amano il lavoro che io e mia mo- glie abbiamo scelto e che facciamo da una vita”. Ed è una storia, quella di Gianni Massarotto e Mirella Zanta, iniziata molti anni fa nell’ambito calzaturie- ro. “Io sono originario di Campono- Fossò, il mio paese natale “. gara – prosegue Gianni – e all’età di Dopo varie esperienze presso altre dodici anni ho iniziato a lavorare nel fabbriche, sia Gianni che Mirella settore calzaturiero. In bicicletta mi CALZATURIFICIO entrarono alle dipendenze del calza- recavo a Fiesso d’Artico a imparare turificio Pellico di Fossò, dove si co- il mestiere. In quegli anni nessuno nobbero e successivamente si fidan- si poneva il problema che a quell’età zarono. La coppia era molto affiatata MARTINA eravamo solo dei bambini, anzi, biso- e presto si sposarono ed ebbero tre gnava darsi da fare per portare a casa figli. qualche soldo”. Trascorsi alcuni anni, Gianni pensò UNA STORIA La stessa esperienza anche per Mirella che era giunto il momento di ten- che iniziò a lavorare addirittura qual- tare qualcosa in proprio. Insieme al che anno prima. “A otto anni sono cognato realizzò un calzaturificio a DI FAMIGLIA andata a imparare il mestiere di mi- Saonara, ma l’esperienza non andò a stra (orlatrice) in un calzaturificio di buon fine e terminò dopo un anno e 26 AZIENDE A NORDEST

Pian piano, un po’ inaspettatamen- te, i tre figli di Gianni e Mirella, cre- scendo, si sono inseriti con successo in azienda. La prima a farlo è stata Martina che, dopo gli studi, ha deci- so di seguire l’ufficio amministrativo affiancando l’impiegata Patrizia Car- raro che Gianni Massarotto definisce “una delle colonne portanti dell’a- zienda”. Il secondo ingresso è stato quello di Andrea, oggi trentaseienne. Anche lui si è appassionato al lavo- ro delle calzature e, dopo un corso al Politecnico Calzaturiero di Vigonza, è sceso in fabbrica e oggi segue tutto quello che riguarda la produzione e la costruzione della scarpa. Il terzo figlio, Pietro, anche lui oggi poco più che trentenne, è stato la vera sorpresa della famiglia. Pietro oggi dirige il reparto modelleria. “Ini- zialmente avevo intrapreso la strada di un impiego completamente di- verso, quello della ristorazione – egli confida sorridendo. Dopo il comple- tamento degli studi alla scuola alber- ghiera, ebbi la fortuna di compiere un’esperienza lavorativa di otto mesi in Inghilterra: esperienza che mi per- mise di imparare bene l’inglese. Al ri- torno, nell’attesa di trovare un nuovo lavoro, iniziai a lavorare con la mia mezzo, anche a causa delle difficoltà famiglia e fui incuriosito del mondo di spostamento del socio che abitava delle calzature. Fu un incontro folgo- a Bassano del Grappa. Gianni non si rante. La curiosità si trasformò pre- CALZATURIFICIO sto in passione, vedevo nelle scarpe perse d’animo e continuò il suo so- gno investendo su una nuova attività un mondo fantastico che mi avrebbe calzaturiera a Camponogara e poi a permesso di esprimere la mia creati- MARTINA Prozzolo. Il lavoro iniziava a ingrana- vità. Mi iscrissi al corso di modelleria re e gli spazi erano ormai piccoli per presso il Politecnico Calzaturiero di le nuove esigenze. Fu così che venti- Vigonza e mi impegnai ad acquisire UNA STORIA tré anni fa la famiglia Massarotto ac- le basi della modelleria; conquistai quistò un pezzo di terra a Campagna anche un premio a un concorso in- Lupia, in quella che era destinata a detto da Lineapelle a Bologna per DI FAMIGLIA diventare la nuova zona artigianale. designers emergenti. Finito il corso Qui fu costruito il calzaturificio, con accadde una circostanza fortuita, co- adiacente l’abitazione. nobbi un agente tedesco alla ricer- 27 AZIENDE A NORDEST ca di un’azienda che potesse creare delle calzature per signora classiche- eleganti per il mercato europeo. Egli aveva già in mano il marchio di rife- rimento Donna Laura Venezia e mi propose di lavorare con lui per rilan- ciarlo attraverso una nuova collezio- ne. Mi impegnai a fondo, e credetti in questa sfida che si dimostrò vin- cente. Disegnai un campionario di pochi modelli in coordinato con bor- se che furono venduti nelle principali fiere internazionali. La produzione partì con qualche migliaio di paia ed è cresciuta con il passare degli anni acquisendo nuovi mercati in forte espansione come la Russia, il Kaza- kistan e l’Ucraina”. Una linea nuova, dunque, che si è affiancata alla pro- duzione tradizionale distribuita con il consolidato marchio “Martina”. Ma il calzaturificio ha un valore ag- giunto in più che la famiglia Massa- rotto tiene a sottolineare con orgo- glio: la produzione è fatta al 100% in Italia, nel rispetto totale del vero Made in Italy, con metodi di lavo- razione altamente artigianali. Una caratteristica, quest’ultima, tangibile nella qualità dei materiali e delle la- Gianni Massarotto vorazioni e nella calzabilità e comodi- tà delle calzature che, come provano i commenti positivi da parte dei clien- ti, non stancano mai il piede di chi le indossa. “Siamo ancora quelli di una volta – ci salutano sorridendo Gianni e Mirella – lavoriamo instancabilmente tante ore al giorno e non abbiamo orari, spesso ci chiediamo chi ce lo fa fare a stare qui ancora, dopo anni di impe- gno e sacrifici”. La risposta a Gianni e Mirella la diamo noi di Business Shoes. Anzi, è forse la stessa che si portano loro nel cuore. Le scarpe ar- tigianali sono prima di tutto una pas- sione… e poi con tre figli così, come si fa a mollare? Pietro e Andrea Massarotto Diego Mazzetto 28 Produzione: stringhe per industrie, stringhe appaiate per calzolai e centri commerciali Cordoncini poliestere , cotone e cerati per bigiotteria e abbigliamento

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29 Danimarca la sirenetta che attira capitali esteri

di Maurizio De Pra Consulenza e formazione finanziaria [email protected]

La Danimarca è un Paese piccolo. Technology (ICT), soprattutto per locali favoriscono il loro arrivo dal Ha un prodotto interno lordo ugua- quanto riguarda le tecnologie wire- punto di vista delle infrastrutture, le a circa il 15% di quello italiano e less e quelle mobili; le biotecnolo- da quello normativo e da quello dei al 10% di quello tedesco, ha poche gie; le tecnologie marittime legate servizi necessari alle aziende este- materie prime, un sistema finanzia- in particolare ai trasporti e alle atti- re per operare sul mercato danese, rio di dimensioni limitate e non ha vità offshore; e infine i servizi per la nella consapevolezza che gli inve- un’industria pesante di rilievo. Ma logistica e la grande distribuzione, stimenti esteri sono una fonte im- la Danimarca è un Paese da sempre che rappresentano forse il settore portante di crescita, di impiego e di molto aperto al commercio estero, più naturale per un Paese come la modernizzazione. che ha sempre avuto molto appeal Danimarca. Le imprese a capitale estero sono nei confronti degli investitori esteri Le aree di eccellenza appena citate solo l’1% del totale, ma impiega- nonostante la sua estensione ridotta sono indubbiamente favorite dalla no circa il 18% della forza lavoro e e le dimensioni della sua economia. posizione geografica della Dani- generano quasi il 22% del fatturato I motivi di questo interesse da par- marca, tra la Germania e la Scan- totale. Inoltre il personale che tro- te dei capitali esteri vanno ricercati dinavia, a metà strada tra l’Europa va impiego nelle aziende estere con soprattutto nella posizione geo- Centrale e quella del Nord; ma va sedi o basi in Danimarca è media- grafica strategica della Danimarca, anche detto che le autorità danesi, mente più istruito e meglio pagato, che copre l’intera area scandinava e consapevoli dei punti di forza del fattore che spinge al miglioramento baltica, ma anche nella presenza nel loro Paese, hanno sempre conside- della qualità delle strutture scola- Paese di alcune aree produttive di rato prioritario favorire gli investi- stiche dal momento che tende ad eccellenza. Tra queste vale la pena menti esteri diretti. Per questo le alzare il livello delle competenze ri- di citarne cinque: le tecnologie “gre- aziende straniere possono trovare in chieste alla forza lavoro. Insomma, en” nei campi dell’energia eolica, Danimarca una collocazione ideale la presenza delle imprese estere vie- delle biomasse e dei veicoli elettrici; al centro di una vasta area di inten- ne favorito dalle autorità (che ope- l’Information and Communication si scambi commerciali, e le autorità rano attraverso apposite agenzie di 30 promozione, a livello sia nazionale dal momento che il 96% dei giova- flessione nel 2009 gli investimenti che territoriale) perché contribuisce ni ha un titolo di scuola superiore, il diretti esteri in Danimarca sono sta- ad aumentare la competitività del 47% è laureato, il 60% parla l’ingle- ti pari a 94,6 miliardi di euro nel sistema economico danese nel suo se e il 50% il tedesco; la Danimarca 2010 e sono saliti a 105,73 miliardi complesso. è poi nelle prime posizioni a livello di euro nel 2011, facendo segnare Dal punto di vista delle aziende mondiale nelle tecnologie pulite, un aumento dell’11,78%. estere, invece, la Danimarca risul- nelle scienze della vita, nel settore Come abbiamo già accennato l’eco- ta attraente per diversi motivi. Tra farmaceutico e in quello informa- nomia danese è piuttosto limitata le principali caratteristiche parti- tico; la qualità della vita è molto come dimensioni assolute rispetto a colarmente apprezzate dagli inve- alta con elevati livelli di welfare, quelle dei grandi Paesi dell’Unione stitori esteri possiamo ricordare, assistenza medica ed educazione Europea, tuttavia anche negli ulti- rielaborando i dati del Ministero gratuita; e infine l’amministrazione mi anni caratterizzati dalla crisi ha degli Affari Esteri e del Ministero pubblica è estremamente efficiente mostrato ottimi risultati e buoni dello Sviluppo Economico italiani: e in grado di garantire tempi ristret- fondamentali. Il Pil, dopo il -5,8% il livello di corruzione molto basso; ti per aprire un’attività commercia- registrato nel 2009, ha ripreso a la possibilità di operare all’interno le o produttiva, quantificabile in un crescere guadagnando l’1,7% nel dell’Unione Europea; le ottime in- solo giorno (servono invece appena 2010, l’1,1% nel 2011 e (secondo frastrutture stradali, navali e aeree, 5 settimane per ricevere la residenza le ultime stime) l’1,6% nel 2012. tra le quali vanno citati l’aeroporto e il permesso di lavoro). L’inflazione ha raggiunto il 2,7% di Copenaghen che è il principale È quindi comprensibile che gli in- nel 2011 dopo il 2,6% del 2010, hub della rete nordica e baltica, e vestimenti esteri siano attratti dal mentre nel 2012 dovrebbe attestar- i frequenti e capillari collegamenti mercato danese e dalle possibilità si al 2%: in buona parte la crescita navali con tutti i Paesi scandinavi, che offre: secondo gli ultimi dati dell’inflazione è comunque attribu- baltici ed europei; l’altissima dispo- disponibili forniti dalla Denmar- ibile alle nuove imposte sugli ali- nibilità di forza lavoro qualificata, ks Nationalbank, dopo una lieve menti meno salutari che ha fatto sa- 31 lire il prezzo di molti beni presenti gli ultimi dati disponibili le espor- tazioni cinesi verso la Danimarca, nel paniere usato per la rilevazione, tazioni danesi, che hanno un peso si sono assestate nel 2011 sui valori e all’incremento dei prezzi dell’e- pari al 55% del Pil, sono cresciute del 2009 dopo la crescita formida- nergia. Il tasso di disoccupazione è del 7% nel 2011 rispetto all’anno bile del 2010 (+ 25,9%). Il miglior rimasto praticamente invariato nel precedente, così come le impor- incremento percentuale è risultato triennio 2010-2012 attestandosi su tazioni, salite del 5,4% (contro il invece quello della Norvegia, che valori poco superiori al 6%, ancora 3,5% nel 2010). ha fatto registrare un aumento del lontano dal 2,7% del 2008. L’elenco dei principali Paesi for- 27,2%. I consumi privati hanno registrato nitori della Danimarca è rimasto Per quanto riguarda le esportazioni, un lieve miglioramento nel 2012 (+ sostanzialmente immutato nel nel 2011 si sono verificati aumen- 0,9%) e per il 2013 è previsto un 2011 rispetto agli anni precedenti: ti più o meno marcati rispetto al ulteriore +1,1%; nonostante questo continuano a dominare le imprese 2010 in tutti i principali mercati di dato sia abbastanza positivo, la fi- tedesche e svedesi, mentre l’Italia sbocco delle merci e dei servizi da- ducia dei consumatori è scesa nella rimane il settimo fornitore (dopo nesi. Particolarmente significativa prima metà del 2012. Come con- Germania, Svezia, Paesi Bassi, Cina, è stata la crescita dell’export verso seguenza della scarsa propensione Regno Unito e Norvegia). L’Italia il Regno Unito (+32,49%), men- al consumo e agli investimenti dei ha registrato un risultato positivo, tre l’incremento verso Svezia, USA, consumatori, le aziende investito con un incremento in termini di Francia e Cina ha fatto segnare un poco nell’ultimo anno malgrado i valore pari all’11,3%, superiore sensibile rallentamento. La posi- bassi tassi d’interesse e i risparmi a quello dei primi tre Paesi della zione dell’Italia è rimasta stabile e privati sono cresciuti fino al 9% del graduatoria, che le ha consentito ha visto il nostro Paese rimanere Pil, raggiungendo il livello più alto di posizionarsi davanti a Francia e l’ottavo cliente della Danimarca, degli ultimi quarant’anni. Belgio, con cui nel 2010 condivide- con una quota del 2,8% sul totale Per quanto riguarda infine il com- va la stessa quota di mercato. Vale la e una crescita in termini di valore mercio estero, va detto che secondo pena segnalare anche che le espor- del 9,8%. 32 NOVITA’

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35 PARATA DI STELLE ALLA XIV EDIZIONE DEL PREMIO RADICCHIO D’ORO

Durante una serata di gala sono sta- ti assegnati lo scorso 19 novembre, presso l’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (Treviso) i premi “Radicchio d’Oro 2012”. Li hanno ricevuti, nella serata con- dotta da Giorgio Martino e Susanna Galeazzi vari big della cultura, dell’e- conomia, dello spettacolo, della te- levisione, della cucina, della solida- rieta’ e dello sport. Per quest’ultimo settore, il riconoscimento è andato al canoista Daniele Molmenti e al se- gretario del Coni Raffaele Pagnozzi. All’atleta Alvise De Vidi è stato asse- gnato il premio Casatella trevigiana. Nato nel 1999, il premio “Radic- chio d’Oro” ha assunto in questi anni prestigio e notorietà a livello nazionale. E’ patrocinato dalla pro- vincia di Treviso e dal Consorzio dei ristoranti del radicchio costituito da Egidio Fior (Hotel-ristorante Fior), Giovanni Zanon (La Corte Relais & Il campione paralimpico Alvise De Vidi Chateaux), Arturo Filippini (da Al- fredo – El Toulà), Maurizio e Gerry Chantal Nardin (miss Veneto 2012) produttore italiano di latte. Menegon (da Gerry), Pietro Bernar- e Beatrice Barazzutti (miss Friuli Ve- Il Premio Radicchio d’Oro 2012 per di (Pedro Eis), Mirco Migotto (al nezia Giulia 2012), si sono avvicen- l’enogastronomia è stato consegnato Migò), Giancarlo Pasin (alla Pasina), dati al microfono i vari vincitori. al ristorante “La Peca” di Vicenza, Guido Albertini (Albertini) e Giu- Per le segnalazioni dalla terra veneta gestito dai fratelli Portinari, che ol- seppe Agostini (Teatro al Golf). Il (enogastronomia) un noto volto te- tre a due stelle Michelin vanta molti comitato d’onore è formato da Leo- levisivo: Gianluigi Secco, impegnato altri riconoscimenti dalle principali nardo Muraro, presidente della Pro- da anni nella promozione della cul- guide del settore. Ancora per l’eno- vincia di Treviso; Cesare Bellò, Furio tura veneta attraverso il gruppo sto- gastronomia ha ritirato il Premio Bragagnolo, Walter Brunello, Sergio rico Belumat, e non solo. Radicchio d’Oro 2012 il giornalista Campana, Antonio Carlenizza, Gui- Sempre per le segnalazioni dalla Paolo Marchi, noto per numerose do D’Ubaldo, Paolo Duprè, Egidio terra veneta (imprenditoria) è stato pubblicazioni riguardanti i piaceri Fior, Pietro Gallonetto, Beppe Gio- premiato Ennio Doris, presidente della tavola. ia, Mario Maffucci, Gianfranco Ma- di Banca Mediolanum che ha rac- Il premio per la cultura/spettacolo ha rabelli, Renato Mason, Carlo Ori- contato le origini del suo successo visto salire sul palco due personaggi chuia, Pierluigi Ronzani, Giovanni nel campo finanziario e i suoi attuali amati dal grande pubblico televisivo: Schiavon ed Ercole Spallanzani. impegni tra cui la gestione della te- Ricky Tognazzi e Simona Izzo che Durante la serata della presentazione nuta di Torviscosa, fra le più grandi hanno dato vita a divertenti mono- del premio, avvenuta alla presenza di per estensione in Italia (3000 ettari) loghi sulla loro variegata attività di Giusy Buscemi (miss Italia 2012), che lo vedono al primo posto come attori, registi, doppiatori e scrittori. 36 Un momento della serata con, al centro, il campione olimpico della canoa Daniele Molmenti

Di grande spessore anche il nome che ha ricevuto il Premio per la cultura/giornalismo: la giornalista Carmen Lasorella. “Tutti coloro, e sono ormai tanti, che dal 1999 si sono presentati all’Hotel Fior per ricevere il Premio – sottolineano gli organizzatori – se ne sono anda- ti con la consapevolezza di aver vissuto una serata indimenticabile grazie all’accoglienza tipicamente veneta, che unisce serietà e convivialità, all’atmo- sfera amichevole e professionale che la famiglia Fior ha saputo donare. Il radicchio di Treviso, fiore che si mangia, è stato ed è testimone di tutto ciò. Trionfa sui piatti e sui decori come un principe nel- la sala del trono, attorniato da illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, dell’arte, della letteratura, della moda, della TV, della can- zone, della cucina, della solidarietà e dell’impresa. Il Radicchio d’Oro non è uno dei tanti premi, è soprattutto una festa, un convivio tra persone di- verse per attitudine e abilità, ma accomunate dagli stessi sentimenti, dalle stesse passioni e dagli stessi valori”. Miss Italia Giusy Buscemi Diego Mazzetto 37 Dona il tuo 5x1000: C.F. 92218540281

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SPETTACOLO: L’INIZIO DEL 2013 A TEATRO Nuovo anno e giro di boa per le stagioni teatrali in Veneto: ecco alcuni ap- puntamenti all’Astra di Vicenza, Villa dei Leoni di Mira e Aurora di Marghera.

A Vicenza sabato 9 febbraio va in scena l’Ac- da Antonio Tarantino. Attraverso queste figu- cademia degli Artefatti in “MY ARM”, tratto re femminili, Tarantino riporta i miti nella sto- dall’omonima opera prima diTim Crouch. È ria recente, nei sobborghi di città degradate o la storia di un trentenne che un giorno, da distrutte dalla guerra. A seguire, Silvia Gribau- bambino, ha portato un braccio sopra la te- di insieme a Anna Piratti presentano “TOYS? sta per verificare quanto a lungo sarebbe ri- MOVE ON!”: uno spettacolo per danzatrici, uscito a tenercelo. Per sfidare se stesso, le bambole e pubblico in cui centinaia di bam- proprie possibilità, la propria noia e quel- bole sono gettate a terra, scomposte, senza la universale; vent’anni il suo braccio reso abiti, etichettate tutte allo stesso modo con un inattivo rimane l’unico superstite al resto del codice a barre. Info: www.teatrovilladeileoni.it corpo. Venerdì 22 febbraio arriva sul palco- scenico del Teatro Astra “ANTROPOLAROID”, A Marghera (VE), il contemporaneo del Tea- lo spettacolo tra “cunto e innovazione” vin- tro Aurora per carnevale organizza, lunedì 11 citore del Premio della Critica 2011 e firma- febbraio, un appuntamento per i più piccoli: to da Tindaro Granata. Venerdì 8 marzo è la Francesca D’Este propone nella Sala Consiliare volta di Marta Cuscunà, che presenta “LA della Municipalità di Marghera “LA VERA STO- SEMPLICITÀ INGANNATA” per “dare voce alle RIA DI HANSEL E GRETEL”, rivisitata in chia- testimonianze di alcune giovani donne che, ve alimentare. A marzo, all’Aurora, ci saran- già nel Cinquecento, lottarono contro le con- no poi i primi appuntamenti con il progetto venzioni sociali, rivendicando libertà di pen- SALA TRAVAGLIO, che la stagione dedica alle siero e di critica nei confronti dei dogmi della giovani compagnie: sabato 16 marzo doppio cultura maschile”. Info www.teatroastra.it appuntamento alle 21 e alle 22 con H2O non potabile e Itineris Teatro. I primi propongono A Mira (VE) giovedì 14 febbraio andranno in “COMMA 212”: espressione che simboleggia scena Teatro Stabile del Veneto, Teatri Spa, e una situazione senza soluzione, per uno spet- Arteven con “IL VENTAGLIO”: “In questa, che è tacolo che porta in scena una società in cui l’ultima grande commedia corale di Goldoni, ogni bene pubblico è monetizzato. A seguire, tutto avviene per via di un semplice oggetto Itineris propone “DI DOPPIO ANDARE”: in un che passa di mano in mano con un ritmo india- immediato dopoguerra, due donne appaiono volato”, commenta il regista Damiano Michie- tra le macerie. Giovedì 21 marzo, protago- letto. La stagione prosegue sabato 23 febbraio nisti all’Aurora con PINOCCHIO saranno Gli con una nuova replica di “ANTROPOLAROID”: Amici di Luca e Babilonia Teatri, che spiega- “Allontanandomi dal modello originario di tra- no: “Perché Pinocchio? Perché farlo con per- dizione orale del Cunto, riscrivo e reinterpre- sone uscite dal coma? Abbiamo chiesto agli to il passato della mia famiglia intrecciandolo “Amici di Luca”: perché fate teatro? Risposta: ad episodi di cronaca avvenuti nel mio paese “La società ci ha respinti, accantonati, isolati, di nascita, nella mia Sicilia”. Sabato 9 marzo fare teatro è l’unica possibilità per tornare a doppio appuntamento: Kismet mette in scena mettere un piede dentro la società”. “PICCOLA ANTIGONE” e “CARA MEDEA, scritti Info: http://questanave.wordpress.com 42 43 Produzione e Commercio Minuterie Metalliche

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