3 I siti naturalistici e paesaggistici dell’Appennino Bolognese

I siti naturalistici e paesaggistici dell’Appennino Bolognese I Parchi e siti Le Vette ed I Passi 1 Parco dei Gesi 1 Monte di Stagno, 2 Parco di Monte Sole e Caprara, 2 Monte Cataralto, Castiglione dei Pepoli 3 Parco dei 2 Laghi, Castiglione/ 3 Monte di Vigo, Camugnano - Chiapporato, Castiglione dei Pepoli 4 Passo della Futa - Vetta di Stagno, Castiglione dei Pepoli 5 Passo delle Crocette Castiglioe dei Pepoli 4 Parco del Corno alle Scale, 6 Passo della Raticosa Firenzuola - Vetta della Croce, Lizzano in Belvedere 7 Le Pietre della Raticosa Firenzuola - Cascate del Dardegna, Lizzano in B. 8 Sasso Rosso Castiglione dei Pepoli 5 Parco di Montovolo, 9 Vetta cataralto Castiglione dei Pepoli - Castagni, Grizzana Morandi 10 Sasso della Mantesca - Vetta Vigese, Grizzana Morandi 6 Parco di Monte Paderno Alberi Monumentali 7 Parco del Pliocenico, Fonte: IBC Istituto beni culturtali - Vetta Adone, Curato dall’ ass. quercia antica di Paola Campori Camugnano - Grotte delle Fate, Monzuno 1 Osteria del Burgon, Badi Castel D’aiano 8 Parco regionale dell’ abbazia di Monteveglio 2 Castagni millenari di Montovolo Grizzana M. 9 Marmo Bolognese di Lagaro Castiglione dei P. 3 Cipresso della Scola Grizzana Morandi - Cava e Affioramenti, Castiglione/Grizzana 4 Pino Silvestre di Montesole Grizzana Morandi 10 Lago di Castel delle Alpi, San Ben. V. di S. 5 Quercia di Capossena Grizzana Morandi 11 Ponte medioevale di Castrola 6 L’acero della Beata Vergine Madonna dell’ 12 Ponte medioevale di Acero 13 Poranceto, Castiglione dei Pepoli 7 Castagno La Martina Campeggio 14 Mulino degli Elfi, Castiglione dei Pepoli 8 Castagno di Tolè 15 Monte Venere, Monzuno 9 Roverella di Baragazza Castiglione dei Pepoli 16 Orto Botanico di Tavernola, Grizzana Morandi 17 Orto Botanico di Sparvo, Castiglione dei Pepoli I Fiumi 18 le Sassane di pietracolora . 1 La Cascatona di Lagaro, Castiglione dei P. 19 Le grotte di Labante Castel d’Aiano 2 La Cascate del Mulino di Tarello, Cast. dei P. 3 Le cascate del Dardagna, Lizzano In B. 4 Cascate del Moraduccio, Castel del Rio 5 Cascate di Bruscoli, Firenzuola

Gli Osservatori Astronomici Medelana, Marzabotto

Link siti internet: Alberi monumentali: online.ibc.regione.emilia-romagna.it/mtrees I Parchi: 1 Parco dei Gessi

Dolina e grotta della spipola Considerata tra le maggiori cavità europee scavate nei gessi, la Grotta della Spipola, venne scoperta nel 1932 dal grande speleologo bolognese Luigi Fantini. L'ingresso è posto sul fondo della dolina maggiore di tutto il complesso dei gessi bolognesi (oltre 700 metri di diametro): al suo interno trovano spazio doline minori e numerosi inghiottitoi (buche nel terreno) da cui si accede ad altrettante grotte. Estesi boschi rivestono invece il fondo e i versanti più freschi, mentre prati coltivi e un rado bosco a roverella, interrotto dagli affioramenti, occupano le aree più assolate e i declivi. Altopiano di miserazzano Altopiano dal quale si gode una bella vista sulla valle del Savena caratterizzato da vegetazione tipica degli affioramenti a cui si aggiunge una varieta di arbusti mediterranei.

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 2 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 25’ 41.31’’N 11° 23’ 31.92’’ E Alt 176m slm Link Internet………………………………………………….

2 Parco di Monte Sole e Caprara Trincee e quartier generale tedesco ristrutturate

Parco Storico di Monte Sole ricopre quasi interamente l’area coinvolta nell’eccidio di Monte Sole del 1944, quando la violenza nazifascista portò in queste terre la morte per centinaia di inermi civili, anziani, donne e bambini. Proprio per mantenere viva la memoria di questa storia drammatica, sulle vicende della Brigata Partigiana Stella Rossa, delle distruzioni apportate dalla guerra, nel 1989, con la L.R. 19, è stata istituita questa Area Protetta, il cui principale obiettivo, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, è la diffusione di una cultura di pace rivolta soprattutto alle giovani generazioni. Il Parco copre un’area di circa 6.300 ettari compresa nel territorio dei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi. Si comunica che dal 1° gennaio 2012 Il Parco Storico di Monte Sole confluisce nella Macroarea per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale. La sede della Macroarea è: Piazza XX Settembre, 1 – 40043 Marzabotto. Web: www.enteparchi.bo.it

Web: www.enteparchi.bo.it

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 18’ 26.26’’N 11° 13’ 06.16’’ E Alt 477. slm Link Internet www.parcostoricomontesole.it 3 Parco dei 2 Laghi

Lago di Suviana L’invaso artificiale di Suviana con la sua capacità di 46 milioni di mq rappresenta una delle più grandi raccolte d’acqua della regione Emilia Romagna; formatosi a seguito della costruzione di una diga alta 91,5 metri, iniziata nel 1928 ed ultimata nel 1932 il bacino è alimentato principalmente dal torrente Limenta di Treppio.Le due sponde bagnano il di Camugnano ad est ed il comune di Castel di Casio ad ovest. Sul lago si affacciano i paesi di Suviana, Badi, Bargi e Stagno. La diga di Suviana venne costruita dalle Ferrovie dello Stato allo scopo di alimentare con le acque del lago una centrale idroelettrica, che esiste tuttora a valle della diga, affinché fornisse energia alla nuova linea ferroviaria Bologna- Firenze, detta la Direttissima. Negli anni settanta poi, Enel ha costruito una nuova centrale a monte, che viene alimentata anche dalle acque del vicino e sovrastante bacino del Brasimone, il quale è collegato al lago di Suviana da una conduttura che sfrutta il dislivello tra i due invasi (circa 380 m). Il lago è un importante meta turistica estiva grazie alle numerose opportunità di svago e riposo che offrono le sue sponde nel periodo estivo. Il Brasimone L’invaso del Brasimone con un capacità di circa 6 milioni di metri cubi d’acqua si è formato a seguito della costruzione della diga delle Scalere terminata nel 1911; realizzato con finalità idroelettriche è oggi, grazie anche alla sua collocazione suggestiva ai piedi del monte calvi, meta turistica sia per appassionati degli sport acquatici, che per coloro che amano passeggiare nella fresca ombra di faggio secolari. Stagno E un piccolo borgo quattrocentesco situato nel comune di Camugnano, dall’architettura tipica appenninica fatta di coperture a lastra di arenaria, edicole, portoncini e pietre lavorate a mano da mastri scalpellini, che danno al visitatore l’impressione di camminare nel passato. La chiesa attorno alla quale si trova il piccolo borgo è stata edificata nel 1570 come oratorio, oggi chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo. Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 05pr 40,57sec 11°04pr 03sec E alt 837m slm Link Internet…………………………………………………. 4 Parco del Corno alle Scale

Vetta della Croce

Il Corno alle Scale Il Corno alle Scale (1.945 m s.l.m.) deve il suo nome alla particolare conformazione della parete settentrionale, costituita da una serie di balze rocciose a gradinate che altro non sono che stratificazioni arenacee le “scale” del Corno.. La cima più settentrionale è Punta Sofia (1939 s.l.m.) da cui seguendo il crinale è possibile raggiungere le altre due cime Corno alle Scale (1944 m) e Punta Giorgina (1927 m). In estate la cima del Corno è facilmente raggiungibile dai Balzi dell’Ora ed è qui possibile ammirare stupende fioriture di rare specie rupicole oltre a poter godere di un panorama unico in Appennino. La nuda Separato dal Corno alle Scale dal passo del Vallone si trova verso nord il monte La Nuda, oltre la linea del bosco si estendono praterie sassose e vaccinieti ricchi di specie rupicole. Dalla sua cima è possibile ammirare gran parte del territorio del Parco.

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 08’ 01.10’’N 10° 49’ 15.42’’ E Alt 1426m slm Link Internet…………………………………………………. 5 Parco di Montovolo

L'Oasi di Montovolo si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC IT4050013) nel Comune di Grizzana Morandi (Bo), un paesaggio caratterizzato da montagne ricoperte di boschi di Leccio e altre piante Termofile. Sulle due cime (Montovolo e Monte Viggese), alcune specie di uccelli rapaci, vi hanno trovato riparo, e un habitat a loro congeniale, tornando a nidificare e ripopolare le cime in questione, diventate così in seguito zona di Protezione Speciale (ZPS IT4050013).

Sito Curato dall’ Ass. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 12’ 56.16’’N 11° 05’ 36.80’’ E Alt 911m slm Link Internethttp://www.santuariomontovolo.it/pagine/parco_di_montovolo.htm 6 Parco di Monte Paderno

Il Parco di Monte Paderno, aperto al pubblico nel 1974, si trova a poca distanza da Porta San Mamolo; Occupa la sommità del monte Paderno che con i suoi 356 metri è la più alta delle colline suburbane. Meta già a partire dal XIX di visitatori che si recavano sulla collina per godere della bella vista sui boschi, i prati e le aree calanchive circostanti.

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 27’ 06.62’’N 11° 19’ 10.72’’ E Alt 316m slm Link Internet…………………………………………………. 7 Parco del Pliocenico Vetta Adone

La Riserva, istituita nel 2006, è la più estesa della regione. Tutela il maestoso fronte roccioso che si sviluppa per una quindicina di chilometri trasversalmente alle valli di Reno, Setta, Savena, Zena e Idice, culminando negli scenografici rilievi dei monti Adone (654 m), Rocca di Badolo e Rosso, e poco oltre il confine dell'area protetta termina nel Monte delle Formiche (638 m), su cui sorge il santuario di Santa Maria di Zena. Le arenarie delle pareti rocciose conservano importanti testimonianze fossili risalenti al Pliocene (5-2 milioni di anni fa). L’etereogenicità morfologica delle pareti dovuta all’azione dell’erosione crea ambienti diversificati di grande interesse floristico e faunistico per la presenza, sulle pareti assolate, di piante mediterranee e di una rara avifauna, mentre nei versanti settentrionali, meno scoscesi e rivestiti dai boschi, dominano faggi, agrifogli e altre specie tipiche dei territori montani. Interessanti le particolari abitazioni di Livergnano, in parte scavate nella parete di arenaria.

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 21’ 35.39’’N 11° 17’ 16.15’’E alt 424m slm Link Internet…………………………………………………. 8 Parco dell’Abazia di Monteveglio

Il Parco regionale dell'Abbazia di Monteveglio è un'area naturale protetta in provincia di Bologna istituita nel 1995; occupando una superficie di 878,31 ha è il più piccolo dei parchi regionali dell’Emilia Romagna.Un ambiente variegato costituito da boschi, vigneti, calanchi e affioramenti argillosi accanto a testimonianze storiche di epoca matildica, oratori e vecchi nuclei rurali. La Valle del Samoggia La Valle del Samoggia comprende i comuni di Savigno, Castello di Serravalle, , Monteveglio, Bazzano, Crespellano. La valle grazie alla sua conformazione e alla ricchezza idrica, ha permesso lo sviluppo di un’agricoltura intensiva improntata sulla coltura vitivinicola, frutticola e cerealicola. La vallecola del rio ramato La vallecola del Rio ramato è la zona di maggior interesse naturalistico del Parco in quanto presenta aspetti conservazionistici di particolare pregio. Il rio Ramato nasce dalle pendici di Monte Gennaro e sbocca nei pressi dell’abitato di Monteveglio; deve il suo nome alla ‘sorgente ramata’ colorata dai depositi di ossidi e idrossidi di ferro.

Sito Curato dall’ Ass…………………………………………. Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 27’ 50.82’’N 11° 04’ 47.68’’ E Alt 234m slm Link Internet…………………………………………………. 9 Marmo Bolognese

Marmo ormai divenuto raro per lo sfruttamento, conosciuto sin dall’epoca romana,” come testimoniano le 5 tombe trovate poco al di sotto dell’ affioramento limitrofo a Lagaro”, si estende per circa 3 Km. lungo la dorsale dei fiumi Brasimone e Setta fino alla località di Pian di Setta. Alcuni massi li abbiamo trovati in località Collinetta, al disotto dell’oratorio dedicato a SanVincezo Ferreri. Il famoso Geologo Vinassa de Regny lo descrive come calcare bianco e cristallino. Nelle nostre ricerche abbiamo trovato oltre alle tombe alcune calcine, sottostanti la cava di lagaro un po’ più in alto dell’alveo del fiume Brasimone. Leggende di paese raccontano che il marmo di Lagaro, sia stato usato per la costruzione della Basilica di San Petronio a Bologna, e anche per la sua imponente gradinata che dà sulla piazza Maggiore, inoltre per una chiesa di Milano, non meglio identificata, “ nessuna documentazione accerta la veridicità o meno di queste dicerie locali”. Altre ricerce ci spingono a pensare a un probabile passaggio di Michelangelo Buonarroti, nel suo viaggio che da Firenze lo portò a Bologna per la costruzione dell’ Arca di San Domenico.

Sito Curato dall’Ass ABC Appennino Bene Culturale Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 13’ 20.01’’N 11° 10’ 02.55’’E Alt 436m slm Link Internet www.gruppom1.it/wp-content/uploads/2012/04/mtm_appennino.pdf · PDF file 10 Lago di Castel delle Alpi

Il lago di Castel dell'Alpi è un piccolo invaso naturale che si trova nell'Appennino Bolognese, presso l'omonima frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro. Il lago è situato nell'alta valle del Savena, a circa 700 metri sul livello del mare. Si è formato in seguito a una grande frana che, nel febbraio del 1951, si è staccata dal versante sinistro della valle e ha bloccato, proprio come una diga, il corso del torrente Savena, qui lungo appena 6 km. Il borgo di Castel dell'Alpi, prima situato proprio sulla sponda sinistra del torrente, venne completamente distrutto da questo evento, che tuttavia risparmiò la chiesa e il suo campanile. Ora il borgo è stato in parte ricostruito sulla sponda destra del lago, il quale è ora diventato una gradita meta turistica, soprattutto in estate. Questo piccolo lago è l'unico della provincia di Bologna ad essersi formato in modo naturale: infatti i laghi di Suviana, Brasimone, Santa Maria e Pavana sono tutti artificiali.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 11’ 00.96’’N 11° 16’ 56.05’’E alt 755m slm Link Internet https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Castel_dell%27Alpi 11 Ponte medioevale di Castrola

Ponte dall’anno 1000 sul fiume Limentra faceva parte della via di comunicazione tra Bologna e loa Toscana. Le prime notizie che ci giungono di questa direttiva sul Reno, furono intorno al basso medioevo, nella campagna che Carlo Magno tenne in Italia contro i Longobardi,altre notizie furono redatte dai crociati intorno al XII XIII Sec. Come Ponte a campata unica a schiena di Asino, è una rara testimonianza delle antiche infrastrutture del territorio Appenninico, è in completo stato di abbandono ed incuria da parte degli enti preposti, come ormai e divenuta prassi normale che li caratterizza! Non è assolutamente praticabile, nella nostra ultima perlustrazione abbiamo notato il distacco di massi dal centro della campata, per cui, da qui a pochi anni non resterà più nulla di questa struttura storica.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 11’ 03.46’’N 11° 03’ 25.86’’E Alt 305m slm Link Internet viviappennino.com/chi-siamo/item/6567-il-ponte-romano-di-castrola 12 Ponte medioevale di Castel del Rio

Ponte edificato lungo il Fiume Santerno, questo bellissimo ponte fù costruito da Andrea Guerieri su commissione del Conte Obizzio Alidosi. Ponte a campata unica a schiena d’Asino, lungo circa 42 metri per 19 di altezza veniva anticamente usato come ponte commerciale, univa Castel del Rio alle altre comunità presenti dalla parte opposta del Fiume Santerno.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 4 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 12’ 53.35’’N 11° 30’ 22.65’’E Alt 172m slm Link Internet: http://prolococasteldelrio.it/ 13 Parco del Poranceto

All’interno del parco dei laghi di Suviana e Brasimone, il bosco del Poranceto accoglie i suoi visitatori con maestosi e secolari alberi, di cui la prevalenza del castagno si fa subito notare, un sottobosco dominato da Felci Aquiline, e il suo simpatico e didattico Museo. Museo del Bosco, completo di percorso Itinerante, interessante per i bambini. Via Porancè 8 - Loc. Poranceto - Baigno 40032 Camugnano (BO) Tel. 0534/46712

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 07’ 57.42’’N 11° 05’ 44.39’’E Alt 887m slm Link Internet www.parks.it/parco.suviana.brasimone/cen_dettaglio.php?id=118

14 Mulino degli Elfi

L'agriturismo è stato ricavato da un antico mulino antecedente al '700, funzionante fino al 1982 in seguito abbandonato. Dopo una minuziosa ristrutturazione, durata 17 anni, questo edificio immerso nel bosco ha ripreso vita in ogni suo ambiente. La cucina che troverete al Mulino degli Elfi è quella semplice e casalinga, ricca di piatti emiliani, ma con una forte influenza toscana tipica di questa terra di confine. Il menù è fisso, deciso e variato quotidianamente voi dovrete solo sedervi e gustare i piatti che di volta in volta vi porteranno. Due sono le camere in cui potrete soggiornare in completo relax. Sono entrambe matrimoniali e arredate in stile con il resto della struttura.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 07’ 56.23’’ N 11° 10’ 56.34’’E alt 534m slm Link Internet www.mulinodeglielfi.it

15 Monte Venere

Il monte Venere è una montagna del medio-alto Appennino bolognese che si eleva sullo spartiacque della valle dei torrenti Savena (a est) e Sambro (a ovest), lo stesso di cui fa parte, più a valle, il monte Adone. Il piccolo massiccio di monte Venere, interamente incluso nel comune di Monzuno, il cui capoluogo sorge alle sue pendici, è composto da solo due vette ragguardevoli:

 Monte Venere (965 m);  Poggio monte Venere (822 m), un po' più spostato verso nord. Da questa piccola catena hanno origine piccoli corsi d'acqua che tributano nel Savena (il rio Maoro e il rio Terra), nel Sambro (il rio Lama) e nel fiume Setta (il rio Cozzo).

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44°15’44.18’’N 11° 15’ 22.35’’E Alt 947m slm Link Internet: https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Venere_(Appennino_bolognese) 16 Orto Botanico Tavernola

Orto botanico inserito nella borgata medioevale del paese di Tavenno, Insediamento di sprone del XIV Sec. ove esercitava fin dal 1200 il famoso Notaio Ribaldino “Notarius Sacri Palatii”. Sede comunale fino al 1882. È visitabile a piccoli gruppi, nell’orto botanico è presente flora spontanea protetta e rara Appenninica.

Sito Curato dal Prof. Mingarelli e ABC Appennino Bene Culturale Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 14’ 18.45’’N 11° 08’ 34.40’’E Alt 643m slm Link Internet…………………………………………………. 17 Orto Botanico Sparvo

Nuovo concetto di giardinaggio che sposa gli elementi naturali del paesaggio con cultivar nuove e antiche inserite seguendo il concetto di giardino in movimento.

Un frutteto che è parte integrante del giardino realizzato con frutti antichi.

L’orto sopra terra, è realizzato con ortaggi mescolati tra di loro e con fiori annuali.

Sito Curato dall’A.ag. Le formiche e le cicale sulla via di Sparvo. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps nb44° 11’ 51.91’’N 11° 11’ 29.18’’E alt 435m slm Link Internet…………………………………………………. 18 Le Sassane di pietracolora

A un chilometro in linea d’aria da Pietracolora c’è un suggestivo complesso arenario a strapiombo sul torrente Marano: dovuto a pietre arenarie lavorate nei millenni da venti e fiumi, spesse fino ad una decina di metri ed alte ben 120 metri,alla base dello stesso complesso vi è la nascita di alcune sorgenti (di cui una di acqua sulfurea). Notissimo già in tempi antichi (accanto allo stesso, in alto, vi passava un percorso romano detto Cassiola), nel 1300 compare riguardo al grande balzo la dizione di Sassane, come rivela un oratorio detto di Sancte Rayne de Sassana (la Madonna regina), ora non più esistente e sostituito da un oratorio dedicato a S. Maria Maddalena. Percorrendo la SS 64 Porrettana da Bologna a Porretta si raggiunge il paese di Marano. Svoltare a dx per la SP67 (Via della Chiesa) e salire fino a raggiungere l'abitato di Pietracolora. Giunti in paese, svoltare a sx in direzione Gaggio Montano (Via del Soldato) e proseguire per circa 1,6 Km fino ad un bivio sulla sx con indicata la località Sassane. Scendere a valle fino a che la strada non arriva nel parcheggio del complesso oratoriale di S. Maria Maddalena.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet www.pietracolora.altervista.org 19 Le Vette e i Passi Monte di Stagno

Meravigliosa veduta della vetta del Monte di Stagno, nelle mattine serene e con poca foschia, in lontananza, si riesce a vedere bene San Luca di Bologna ed intravedere anche Alpi, stagno è il borgo sottostante , piccolo borgo quattrocentesco situato nel comune di Camugnano, dall’architettura tipica appenninica fatta di coperture a lastra di arenaria, edicole, portoncini e pietre lavorate a mano da mastri scalpellini, che danno al visitatore l’impressione di camminare nel passato. La chiesa attorno alla quale si trova il piccolo borgo è stata edificata nel 1570 come oratorio, oggi chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo.

Sito Curato dall’Ass. ………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps. 44° 06’ 40.65’’N 11° 04’ 31.07’’E Link Internet: www.adparcodeilaghi.it/chisiamo.aspx 20 Grotte di Labante

Le acque che sgorgano da una sorgente plasmano il Travertino formando le Grotte, con roccia calcarea detta "sponga". Si tratta delle più grandi grotte primarie nei Travertini d'Italia e probabilmente anche d'Europa. Sopra la grotta principale è presente una cascata naturale alimentata dalla sorgente che ha costituito il deposito di roccia calcarea e che sgorga in un piccolo e limpido laghetto.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 15’ 37.44’’N 11° 02’ 09.85’’E Alt 602m slm Link Internet http://www.sassomolare.it/grotte_di_s_cristoforo_di_labante.html# 21 Monte Cataralto La Bandiera degli Alpini

Costruito dalla ditta EGET di Mario Vagelli, il monumento in ricordo della Battaglia di Monte Cataralto avvenuta nei giorni tra il 30 Sett, e il 1 di Ott.1944, tra il 16° SS Panzer Btg.Tedesco e la 24^ brigata inglese “composta da: 1^ brigata Irlandese, 1^ brigata Scozzese”, facente parte della 6.a divisione Sudafricana. Battaglia molto cruenta, finita con la ritirata degli invasori Tedeschi, lasciando a terra circa 250 caduti e innumerevoli feriti, in memoria della sanguinosa battaglia, le Pipe Bands Scozzesi suonano una canzone diventata classica militare, intitolata Monte Catarelto. Nel museo Guidotti di Castiglione dei Pepoli, è stato posto un cippo commemorativo in ricordo di essa.

Sito Curato dall’Ass. ABC Appennino Bene Culturale Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps: 44°12’13.62’’N 11°10’ 44,34’’ E Link Internet…………………………………………………. 22 Monte di Vigo

Piccolo massiccio ai piedi del monte Vigese 1.100 metri. Lungo le sue pareti, alte 50 metri a monte e 70 a valle, è presente una ferrata e 5 vie per arrampicata libera, sempre scalabile d’inverno. E vietato l’uso: In primavera ed estate per la nidificazione del Falco Pellegrino, del Barbagianni e del Picchio Muratore. NO assolutamente arrampicate nei Mesi di: Marzo Aprile Giugno.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 12’ 09.08’’ 11° 04’ 37.73’’E Alt 685m slm Link Internet…………………………………………………. 23 Passo della Futa

Cimitero di Guerra, gestito direttamente dal Volksbund Deutsche Kriegsgraberfursorge, un ente statale Tedesco che si occupa di rintracciare i caduti e di curare tutti i cimiteri di guerra, sia in Germania che all'estero, quello della foto è il maggiore sacrario Germanico in italia per numero di salme. Il più importante per dimensioni , “ubicato nel comune di Firenzuola”, ove riposano oltre 30.000 soldati Tedeschi., Dei centodiecimila caduti nella campagna d' Italia , oltre 30.000 sono lì sepolti, in un sacrario che non concede spazio all'orgoglio o alla retorica, ma che rappresenta una vera e propria lezione di pace e di umanità. Questo è un luogo da visitare con grande rispetto e da osservare come monito per il futuro, per non cadere negli errori del passato. Non c'è nulla che abbia più impatto , per capire le atrocità della guerra , che ve dere 30.000 tombe dispiegarsi davanti agli occhi,dimostrando le dimensioni reali della tragedia della guerra, come i soli numeri sulle carte non sanno dare. Altri cimiteri militari sul nostro territorio sono quello dedicato ai caduti Sudafricani, allestito a Castiglione dei Pepoli, quello Brasiliano, situato a Pistoia e, dei caduti Polacchi, ubicato a Bologna.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 05’ 41.70’’N 11° 16’ 41.70’’E Alt 907m slm Link Internet…………………………………………………. 24 Passo delle Crocette

Bellissimmo passo dell’Appennino Tosco Emiliano, zona di alto pascolo tra monte Tavianella e la zona al di sopra di in Toscana.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet…………………………………………………. 25 Passo della Raticosa

Il passo della Raticosa è un valico dell'Appennino tosco-emiliano posto ad un'altitudine di 968 m s.l.m. È ubicato in provincia di Firenze, nel comune di Firenzuola, lungo la ex strada statale 65 della Futa. Durante la seconda guerra mondiale fu presidiato dalla linea difensiva tedesca denominata Linea gotica. Un aspetto curioso di questo passo (comune a tutte le strade dell'alto Appennino tosco-emiliano e tosco-romagnolo, ma qui particolarmente accentuato) è l'essere punto di sosta e di "ritrovo" per i motociclisti provenienti sia dall'Emilia-Romagna (con Bologna e come principali provenienze) sia dalla Toscana (Firenze, e parzialmente Prato): soprattutto nei fine settimana primaverili ed estivi è usuale che il piazzale corrispondente alla sommità del passo (presso cui è presente anche un locale di ristoro) sia affollato da motociclette e relativi conducenti e passeggeri, creando una sorta di "salone a cielo aperto" ben conosciuto dai centauri locali.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 10’ 22.10’’N 11° 20’ 20.08’’E Alt 970m slm Link Internet: https://it.wikipedia.org/wiki/Passo_della_Raticosa 26 Sasso Rosso

Bellissima pietra, di origine vulcanica, presente sul territorio. Alta circa 50 metri. Dalla cima si può godere una bella visuale del panorama circostante. Ai suoi piedi scorre un piccolo torrente, posto frequentato da amanti del trekking.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 14’ 34.84’’N 11° 09’ 39.83’’E Alt 334m slm Link Internet…………………………………………………. 27 Sasso della Mantesca Passo della Raticosa

Il Sasso della Mantesca (...o Maltesca) è un agglomerato di grandi blocchi alloctoni di rocce metamorfiche. Come aspetto ricorda litotipi di natura intrusiva. Al tatto dura ma, in alcuni punti, poco coesa. Geologicamente, fa parte delle ofioliti (dal greco ofios serpente), rocce che, da tempo immemorabile, venivano associate ad emanazioni di natura diabolica (...come il vicino Sasso di San Zenobi).Accesso: Provenendo da Bologna, occorre percorrere la S.P. 7 della Valle dell'Idice. In salita verso il valico del Passo della Raticosa, superati gli abitati di , Bisano e San Benedetto del Querceto si arriva in località Palazza. Lasciandosi sulla destra il Ristorante La Palazza si arriva ad un bivio ( a sx ) con indicazioni per la località La Martina ( via Casoni di Romagna ). Lo svincolo è riconoscibile per le indicazioni all'omonimo campeggio e per alcuni cassonetti dell'immondizia (44.221013,11.352296). Si sale fino alla località citata. Superato l'abitato, dopo alcuni tornanti, si arriva ad un ampio slargo posto sul crinale tra la Valle dell'Idice e quella del Sillaro. Tutto il percorso finora descritto è asfaltato. Qui si possono lasciare i mezzi e proseguire a piedi per circa 1,2 km. La forestale che si percorre è anche segnata con il segnavia C.A.I 801. Si tratta del noto percorso Flaminia Minor che dal valico con la Toscana raggiunge Ozzano nell'Emilia. In circa 20 miniti si scorgono sulla destra i grandi blocchi che sporgono da una fitta macchia boschiva. In prossimità di un passaggio tra i rovi si accede, seguendo delle tracce, alla base dei vari blocchi.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 4 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 11’ 27.0’ 58.80’’E Alt 795m slm Link Internet https://www.falesia.it/it/crag/598/sasso-della-mantesca.html 28 Alberi Monumentali Castagno Osteria del Burgon di Badi

Chiamato Osteria del Burgon perché all’interno del castagno, si trovava un tavolo con una panca, adesso tolta. Di proprietà di Bernard Donati, questi è curato e tutelato nelle dovute maniereIl Donati ha ristrutturato gli edifici tutt’attorno compreso l’essiccatoio posto vicino al castagno. Il castagno ha circa 1700 anni ... il sig. Barnard l’ha fatto analizzare … Il luogo e stato tutto recintato per evitare vandalismi, visitabile su prenotazione nel mese di agosto.

Sito Curato dall’Ass. Quercia Antica Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 06’ 28.58’’N 11° 02’ 09.47’’E Alt 785m Slm Link Internet…………………………………………………. 29 Castagni millenari di Montovolo

Luogo di notevole interesse naturalistico per la presenza di castagni millenari i quali sorgevano sull’antica strada di accesso al Santuario di Montovolo. Nelle ricerche nei dintorni dell’oasi, sotto il Santuario, abbiamo trovato, fotografato e mappato altri 3 alberi millenari, l’albero di questa foto ha una circonferenza di 7,5 metri, tra i più antichi d’ Italia, il più grande è di quasi 9 metri, patrimonio nazionale, e purtroppo sta morendo. Come innumerevoli siti in Italia, esso è in totale stato di abbandono e incuria, da chi è preposto a tutelarlo.

Sito Curato dall’Ass Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 12’ 59.32’’N 11° 06’ 00.26’’E Alt 630m slm Link Internet…………………………………………………. 30 Cipresso della Scola

Alto circa 20 metri, 5 di diametro con i suoi 700 anni è il più antico d’Italia. Albero di rara bellezza naturale. Cresciuto in una borgata del XIII Sec. che, per storia e bellezza, è tra le più importanti dell’Appennino Bolognese.

Sito Curato dall’Ass. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 12’ 56.03’’N 11° 04’ 17.61’’E Alt 476m slm Link Internet…………………………………………………. 31 Pino Silvestre di Montesole

Questo popolamento spontaneo di alberi del ceppo Pino silvestre, si trova sull’Appennino Bolognese nel parco di Montesole, e ampio circa 10 ettari, la piccola foresta conta circa 100 fusti di 12 metri d’altezza media, lo stato sanitario e abbastanza buono. Forse unico sito in Appennino, dove sono presenti questi tipi di piante.

Sito Curato dall’Ass Quadrante 3 posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet…………………………………………………. 32 Quercia di Capossena Grizzana Morandi

Una Roverella di 20 metri di altezza per 4,10 mt. di diametro, presente nel comune di Grizzana Morandi. Una delle querce più antiche in Appennino, recintata curata conta di un facile accesso, è visibile

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet…………………………………………………. 33 Acero della Beata Vergine Madonna dell’ Acero

Sicuramente l’acero più grande ed antico dell’Appennino, nato poco prima dell’ aparizione mariana, conta un’altezza di Altezza 15 m con 4,80 mt. di diametro.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 08’ 53.13’’N 10° 49’ 23.59’’E Alt 1189m slm Link Internet…………………………………………………. 34 Castagno Campeggio La Martina

Bellissimo esemplare di Castagno pluricentenario, alto circa 15 metri per 4,00 di circonferenza, si trova nell’omonima borgata nei dintorni di ove viene curata e tutelata.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps 44°12’ 59.22’’N 11°22’43’’ Alt m slm Link Internet…………………………………………………. 35 Castagno di Tolè

Questo castagno è probabilmente tra i più grandi, insieme a quelli di Montovolo presenti sul territorio Bolognese, alto 10 m per 9 di circonferenza è un perfetto esemplio di pianta monumentale.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet…………………………………………………. 36 Roverella di Castiglione dei Pepoli

Considerando la crescita molto lenta delle querce, questa è tra le più antiche del territorio Bolognese, alta 24 metri, con un diametro di 5,20 mt. “Enorme” è un perfetto esempio di albero monumentale.

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 3 Posizione del sito o

Posizione Gps…………………………………………………. Link Internet…………………………………………………. 37 Gli Osservatori astronomici Medelana, Marzabotto

L'Osservatorio Astronomico "FELSINA" è stato inaugurato il 19 Giugno 1999, esso è composto da due strutture separate: una Specola ed una Biblioteca.

- La Specola Leano Orsi dispone di un telescopio riflettore Marcon di 400 mm di diametro in configurazione Newton/Cassegrain con lunghezza focale di 2000/8000 mm, montatura equatoriale a forcella e sistema di puntamento attivo FS2. Un telescopio guida, rifrattore di 120 mm di diametro e lunghezza focale di 1800 mm dotato di ottiche Zen. Una camera Schmidt di 200/250/500 mm. - La Biblioteca Franco Marchesini dispone di camera oscura, sala riunioni con materiali bibliografici, video multimediali per la ricerca e la divulgazione; sono inoltre disponibili per i frequentatori un binocolo da 70 mm di diametro ed un telescopio Schmidt- Cassegrain da 200 mm.

Sito Curato dall’Associazione astrofili Bolognesi Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 21’ 22.58’’E 11° 09’ 09.41’’ E Alt 652m Link Internet www.associazioneastrofilibolognesi.it 38 Loiano

Stazione inaugurata nel 1976, con l’installazione di 2 telescopi ottici, alloggiati nella torre settecentesca della Specola, l’osservatorio è stato intitolato al Prof. Gian Domenico Cassini. Attualmente amministrato dal: Dipartimento di astronomia dell’ università di Bologna con sede a Palazzo Poggi in via Zamboni 33

Sito Curato dall’Ass…………………………………………. Quadrante 1 Posizione del sito o

Posizione Gps 44° 15’ 32.92’’N 11°20’ 03.82’’ Alt 754m slm Link Internet………………………………………………….