PAGINA 10   21 GENNAIO 2018  ALIAS DOMENICA 

Medardo Rosso, Fu Luciano Fabro a fare conoscere Ecce puer, 1906, Alla Galleria d’Arte Moderna, via Crispi, Piacenza, arte moderna, a Sharon Hecker l’arte di Medardo Rosso Galleria Ricci Oddi scuola torna Francesco Trombadori, un caso saggi e la sua «contemporaneità»: ne è venuto romana che Roberto Longhi, nel 1925, vedeva fuori «Un monumento al monumento», sotto specie olandese. Nature morte, MEDARDO edito in Italia da Johan & Levi TROMBADORI ritratti, paesaggi: sempre «filtrare il vero»

tistici a non artistici, nonché opere di epo- di MASSIMO RAFFAELI che differenti, applicata da Medardo Ros- so nel 1887 quando a Venezia espone  AUX POUCES  mmirato dal lume  VÍRIDE  la Ruffiana sul battente di una porta, e nel lenticolare di una na- Transnazionale 1903 quando presenta nel proprio studio tura morta che as- alcunisuoilavorimoderniaccantoasueri- semblava da destra a produzioni di opere antiche. sinistra un bricco da Lavorando su piccola scala, con mate- Indovina: caffè, un ventaglio, La Duline, riali a buon mercato e dotandosi di una un violino e un piat- propria fonderia, rende inoltre la scultu- due Leoni toinceramicaa stria- chioma integrale ra facilmente trasportabile, più economi- ture bluettes (la piccola tela che dematerializzato Apoteva rammentare persino ca e libera dalle grandi commissioni. In a Auxerre e mucca verde anticipo con i tempi, cerca così di alimen- un Baschenis era esposta alla tare il mercato e al contempo di control- «Terza Biennale Romana», Pa- larlo vendendo i suoi lavori direttamente lazzo delle Esposizioni, prima- instudioecompiendo«performance»nel-  vera del 1925), pare che Rober-  lasuafonderiadovesiesibisce nellafusio- Simone Facchinetti to Longhi annotasse sul taccui- Andrea Di Salvo prima di tutti ne del bronzo. no una firma del tutto onora-  ria, Rachel van Trombadorhuy-  Cambiare le date e i titoli sum. Il suo era un atto di ricono- di ILARIA BERNARDI casculturaottocentesca,costituiràlaprin- Èanchetraiprimiacaptarelepotenzialità utti i paesi sono uguali: «1618». Il foglio di soggetto scimento e, insieme, di affezio- bitare il paesaggio passa cipale caratteristica del suo percorso. della fotografia nel controllo dell’immagi- in qualche modo si femminile ha anche lui una neperun’artediperiziaolande- inevitabilmente per una pratica eggere la storia dell’arte quale Già nel 1883, infatti, viene espulso ne pubblica: per questa ragione, distribui- Trispecchiano in loro cifra (135), il mese di «aprile» se che nei decenni si sarebbe Aattiva che senza sosta lo reinventa. incessante ripetere o negare le dall’Accademia di Brera per aver realizza- sce ai clienti fotografie che lo ritraggono stessi. Faticano a riconoscere e la data «1619». L’uomo ha confermata. L’artista allora Reinterpretando le fisionomie di quella ricerche di volta in volta prece- to un «sovversivo» monumento funebre: nello studio e foto-cartoline da lui firmate una parte diversa, straniera o un vistoso collare inamidato quarantenne, Francesco Trom- dimensione esperienziale e immaginativa denti,significa aderire aquella ne La Riconoscenza, anziché scolpire, secon- e ritoccate raffiguranti sue sculture. borderline. Ciò avviene che gli incornicia il volto badori (Siracusa 1886-Roma assieme che stiamo imparando a intendere che nel 1973 Harold Bloom de- do la tradizionale scultura monumentale Ma la grande rivoluzione di Medardo frequentemente, almeno sorridente, tratteggiato con 1961), era già riconoscibile fra i come «ecosistema in artificio». Una finì the anxiety of influence. Il con- dell’epoca, una figura femminile assorta Rosso include anche la prassi di cambiare, nell’ambito delle aste. pochi colpi di matita nera. La cautimodernistioelettivamen- scrittura di azioni, che, sulla pelle del cetto di «influenza» non è però, inpreghiera,poneaterra, eliminandoilti- oltre alle date, i titoli delle opere tenendo Intendo quelle minori, luce che colpisce il naso, gli te classicisti di «Valori Plastici» pianeta, insegue l’immediatezza di un sempre e solo, unidirezionale: pico piedistallo, una donna prostrata su contodella linguadella cittàdove sarebbe- periferiche, ovvero le meno occhi e il mento, è ottenuta e tuttavia era spesso equivoca- pensiero che si invera facendo, e che è fatto ogni artista influenza il successivo pas- una tomba aperta, con i piedi nudi e i san- ro state esposte. Così facendo, precorre la sorvegliate. È lì che si con un gesso bianco. Il segno to, a quella altezza, o confuso di osservazione, intuizioni sensoriali, Lsandogli il testimone, ma al contempo dali veri poggiati vicino. confutazionedeiconcettidi tempo,di spa- registrano le sviste più è sicuro, abilmente costruito con i fossili di una tradizione ri- sperimentazioni e rifunzionalizzazioni. chi viene dopo può influenzare la lettura Maèconiltrasferimentonel1889aPari- zio e di appartenenza nazionale attuata eclatanti. Gli spagnoli da una mano senza tardataria o talune comparse Tanto più nel caso di quel dell’operadelsuo predecessoreportando- gi, città dove risiederà fino al 1922, che la dall’arte del ventesimo secolo. riconoscono gli spagnoli, incertezze. La medesima che più o meno dialettali che ogni processo-prodotto culturale che è la ne alla luce potenzialità rimaste seconda- sua «rivoluzione» giunge a compimento: i Non appare quindi strano che sia molto non parliamo degli olandesi, ha dato il volto giornositrovavanoalCaffèAra- «coltivazione» del vino, quando riesce a rie o nascoste. classici temi eroici della scultura ottocen- ampioilnoverodegliartistiinfluenzati,se- figuriamoci i francesi. Gli documentario, quasi privo di gno in via del Corso. (Tanto per raccontare le mille tracce e armonie del A darne un’implicita conferma è la mo- tesca sono sostituiti da uomini, donne e condo Sharon Hecker, dal suo lavoro: americani si salvano quasi espressione, della donna. Ma dire, due anni prima, recensen- paesaggio detto che in sé racchiude. Una nografiadi SharonHecker Unmonumen- bambini, emarginati, malati (Enfant mala- l’elenco va da Constantin Brancusi a Um- sempre, pragmaticamente, e quale pittore francese tra il do la «Seconda Biennale», Emi- scrittura di azioni che, come nel caso dei to al monumento Medardo Rosso e le origini de, 1893-’95), malinconici oppure ridenti, berto Boccioni, da Alberto Giacometti a quando non sanno che pesci 1618 e il 1619 è in grado di lio Cecchi aveva parlato dei co- vignai da Duline, Federica Magrini e della scultura contemporanea, pubblicata da che non modella realisticamente, ma HenryMoore,dagliitalianiGiuseppePeno- pigliare, mettono un bel realizzare dei ritratti del lori di costui come di un affoga- Lorenzo Mocchiutti, può prendere innesco Johan & Levi Editore (pp. 320, € 33,00). Si frammentaefondenellacera(suomateria- ne, Giovanni Anselmo, Mario e Marisa «Continental School», che ha genere? Forse ? toio in cui rapprendano lo zuc- Le piazze e le rovine da politiche ribellioni contro quanto tratta di un interessante studio in cui, ol- le d’elezione) o nel bronzo, dematerializ- Merz, agli stranieri Joseph Beuys, Wolf- il suono sordo di una pietra Oppure ? chero fuso e la caramella nera. ritenuto ingiusto, inventare soluzioni tre a ripercorrere cronologicamente l’atti- zandoli. Sovente li inclina arditamente in gang Lai, Anish Kapoor e Urs Fischer. tombale. L’ultimo dipinto ? O Anche se Cecchi, va pure detto, essenziali, etiche, in un orizzonte di cura vità dello scultore, se ne rilevano gli aspet- avanti(in Impression de boulevard. Paris la nu- Questa grande fortuna postuma di un importante di è l’altro Nicolas, Regnier? In dell’arte sua contemporanea per il futuro del pianeta, tutto, sempre sul ti che altri artisti hanno colto ex post e che, it, 1896-’99), oppure ne elimina il corpo e i autore che ha fatto del fuggire da etichet- passato a Barcellona, ogni caso sarebbe un pittore non intendeva praticamente filo di una dimensione estetica che aspira da loro condotti a sviluppo, sono divenuti connotati individuali (in Madame X, ca. te,movimentiartisticieconfini nazionali, ovviamente come opera di francese stregato dall’Italia, nullanémaisispinseoltrel’ole- alla generazione di bellezza. Di queste caratteristici dell’arte del nostro tempo. 1896). L’antieroismo, la frammentazione, un aspetto chiave del suo percorso verso un anonimo spagnolo. o, più precisamente, ografia mite e assennata di un scritture in azione interpella ora la vicenda La tesi su cui si fonda il volume è infatti la dietro gli occhiali fumé la dematerializzazione, il disassamento e un’arte transnazionale, fluida, demateria- Ricordo molto bene dall’eredità di . ArmandoSpadini).Chevicever- il libro di Simonetta Lorigliola È un vino pae- seguente:l’originedell’artemodernarisie- l’astrazione intrinseci alle sue sculture, lizzata, conferma quanto J.R.R. Tolkien so- quell’asta perché il Questo spiegherebbe la sa l’arte di Trombadori avesse saggio.Pratiche e teorie di un vignaioloplanetario de in Medardo Rosso, non solo in Rodin a sottolinea Sharon Hecker, sono poi dive- stienenellacitazionesceltadaSharonHec- banditore aveva perfino presenza delle scritte con i precocemente rinvenuto una studente a Roma in Accademia netta, un allestimento sobrio e grafia per le edizioni di «Circo- in Friuli (postfazioni di Ilaria Bussoni e cui si è soliti attribuire il ruolo di solitario nuticapisaldidell’artecontemporanea,as- ker come epigrafe del volume: «Non tutti perso la voce (a forza di mesi espressi in lingua propria autocoscienza illimpi- dal 1907, coincide con gli ulti- un buon impianto di illumina- li», avesse parlato già nel ’38 Michele Spanò, Deriveapprodi, pp. 192, € ed eroico innovatore. siemeallapraticadiaccostareelementiar- gli erranti sono perduti», anzi! urlare), oltre che il controllo italiana, come avrebbe dendo la finalità di una pittura mi fasti della Secessione, ma il zione nonostante la disparità della sua ispirazione come di 15.00). Biografie generazionali e della potuto fare semprebastevoleaséstessa,ni- senso comune del divisioni- dei vani che la ospitano. Al pia- una costanteintuizionelirica). etnografiche di territori che, dopo gli 1992, la visita a Barzio situazione. solo un tida e spoglia, è riprova non so- smo presto in lui viene a emul- no intermedio stanno le natu- Eproprio qui, tra Piazzadel Po- abbandoni dei filari di viti e gelsi maritati, Lavolontàdirintracciarel’influenzadiMe- Non artista lo la precoce intuizione di Lon- sionarsi, fino a spegnersi, nella re morte in cui Trombadori ri- polo, Campo de’ Fiori e la Pira- vedono le irregolari varietà colturali dardo Rosso sull’arte moderna e contem- riusciva a perfettame ghi ma il percorso quasi asceti- grafica e in affiches di così spigo- conosce finalmente sé stesso mide Cestia, nella totale diser- risucchiate nell’omologante imbuto della poraneaderivaforsedallaparticolareocca- capacitarsi nte co nella propria cadenza che losa pregnanza da rinvenire in (e sono opere talora meta-pit- zione di ogni essere vivente, chimica e di una meccanizzazione tesa sione in cui Sharon Hecker si trovò a «in- del fatto che ambientato viavialaconsegnaaesiti,insen- sottofondo non tanto la neona- toriche, come quella, ’42, che nella neutralità paradossale solo alla quantità delle rese, impoverendo contrarlo» per la prima volta. Come ricor- il quadro di qui da noi. so etimologico, di straordina- ta grammatica cubista (ne dice include a sotto-piatto una co- del puro spazio-ambiente, fertilità di suoli e saperi; geografia di da nell’introduzione del libro, fu Luciano uno Ma sarà ria essenzialità. in catalogo il contributo di Glo- pia del «Selvaggio» dell’amico proprio qui Roberto Longhi trasmigrazioni minerali, geologiche, di Fabro, assieme alla figlia Silvia e alla sua sconosciuto proprio riaRaimondi)quantolalezione Maccari); a piano terra i ritrat- (sileggail necrologio in «Para- sedimenti e incroci di culture multiple; biografa Jole De Sanna, ad accompagnarla stesse così? No. Novità a Villa Strohl-Fern progressiva, implacabile, di Cé- ti,dove sialternano omaggial- gone», ’64) vedrà culminare genealogie di sensibilità che a partire dallo nel1992aBarzio,avisitareilMuseoMedar- moltiplican Chi ha un Dunque non è un caso che la Francesco Trombadori, zanne nel trapasso della Gran- lo spirito del tempo (c’è anche una luce intatta, verticale, e specifico della vigna si fanno ambientali a do Rosso. Fabro considerava infatti do quasi 100 po’ di mostra allestita alla Galleria Il Colosseo, 1958, Roma, de Guerra che per Trombadori, un Italo Balbo, del ’27, ma forse nelfrattempo totalmentecol- dimensione planetaria, di capacità di quest’ultimouno dei principalipunti di ri- volte il confidenza d’Arte Moderna di Roma, via Galleria d'Arte Moderna; ferito e decorato, sancisce la fi- inconsciamente appiattito e lassata,inuna «Roma incanta- ascolto, lettura e invenzione di pratiche. ferimento del suo lavoro, che pertanto prezzo di con la Crispi, a cura di Giovanna Ca- qui sopra, l’artista ne dell’età dell’innocenza. Per- quasi spento nei toni) e riusci- ta, desertica, d’alto meriggio, Nel senso del sapere incorporato in un non poteva essere compreso senza prima stima. pittura terina de Feo in collaborazio- in un autoritratto ciòla sua adesione a «Valori Pla- te memorabili quali l’Elena dove però il pieno sole è abba- saper fare creativo; un far bene, averconosciutol’operadelloscultoredies- Anche uno italiana del necon AriannaAngelelli,siin- fotodinamico realizzato stici»noncorrispondeaunapo- Graziani del ’30, nella cui com- gliato dagliocchialineri, qua- eticamente, che è insieme definirsi di so ispiratore. Da allora Sharon Hecker ha degli ultimi Seicento titolioggiL’essenzialeveritàdelle presso lo studio etica ma più che altro a una sal- postezza e nella opalescenza si scambiandosi con un silen- soggettività protagoniste, con relativa intrapreso lo studio di Medardo Rosso, di dipinti di identifica cose(finoall’11febbraio,catalo- dei fratelli Bragaglia vezza nell’arte come tale, nella dellosguardofissorivivequal- zioso plenilunio». produzione, precipitazione di linguaggio. cuioggi ètralemassime esperte,cercando Artemisia all’istante go Maretti Editore, pp. 199, € suamaterialeeferiale(«olande- cosa del picassiano Portrait Erano gli anni in cui France- Con tanto di immaginifiche di rintracciarne l’influenza anche sugli ar- Gentileschi è stata battuto a un disegno di Ottavio Leoni 30.00), a trent’anni e più dall’ se») consistenza, nella sua più d’Olgadansunfauteuil(del1918) sco Trombadori usciva da Villa denominazioni come Chioma integrale (la tisti più recenti. Bruxelles con l’attribuzione (1578-1630). Il più celebre antologica allestita nel 1986, e elementare operosità. che il visitatore può avere am- Strohl-Fern, a orari improbabi- pratica di evitare la cimatura della pianta Ma chi era quell’indomito scultore che a un anonimo pittore ritratto di Caravaggio davvero fu un evento, all’Acca- Nell’opera di Trombadori mirato poche ore prima alle li, non per dipingere ma per fo- in una logica di riequilibrio delle sue il critico d’arte tedesco JuliusMeier Graefe olandese (il Belgio ha gli (quello, per intenderci, che demia di San Luca da Maurizio c’è il mondo ma non vi esisto- Scuderie del Quirinale. tografare certi siti dell’Urbe. dinamiche e temporalità) o Mucca verde definì «caparbiamente refrattario a qua- occhi sull’Olanda, viceversa campeggiava sulle vecchie Fagiolo dell’Arco e Valerio Ri- no più gli esseri umani se non Sviluppate le foto, le quadretta- (l’utilizzo dell’erba medica con la funzione lunque vaga forma di compromesso»? Gli meno). La morale è che si centomila lire) è uscito dalle vosecchi. Ma allora si trattava come macchie laterali e im- Un omaggio a Morandi vaepercosìdireletraducevaco- di aerare e non arare il suolo). ottocapitolidicuisicomponeUnmonumen- possono fare delle scoperte sue matite colorate. Idem didecifrareunpalinsesto, oggi percettibili, perché il suo mo- Ma la maniera grande e ultima me tesseremusaiche, perfram- Dall’impianto come rito comunitario della toalmonumento,benneripercorronolasto- sensazionali in quelle zone dicasi per l’effigie di Galileo invece di integrare e definire dello, d’ora in avanti, è la re- di Trombadori è nei paesaggi menti successivi, su tela, quin- solenne siepe mista e arborata che ria e le opere. grigie della storia dell’arte Galilei, giusto per stare nel un percorso sulla base di ulte- plicainfinita diuna Montaigne del secondo dopoguerra che la didallatelaletraguardavarove- circonda la Duline, presidio di biodiversità Nato a Torino il 20 giugno 1858, Medar- che si trovano Pantheon italiano. A partire riori documenti ordinati a Vil- Saint Victoire dove solo la natu- GAM colloca al terzo piano. sciando a cannocchiale la pro- che entra in risonanza con il paesaggio; do Rosso si trasferisce con la famiglia a Mi- momentaneamente dal gennaio 1615, il nostro la Strohl-Fern, atelier, dimora a ra morta può dirsi finalmen- Qui il siracusano di Ortigia at- cedura cézanniana che dal qua- alla sperimentazione di una simbiosi lano nel 1877. Lì espone per la prima volta espatriate. Ma veniamo a un autore ha iniziato a segnare vita e ricettacolo di un artista, tevivanella simmetriadei vo- tinge a momenti l’altezza dei dro, viceversa, aggettava per temporanea con le api; alle riceppature una sua scultura, L’alienato, in occasione caso concreto. Il 1° ottobre su ogni ritratto il mese e pure tanto austero e defilato, lumi e nella gamma di colori suoi grandi coetanei e compa- via diretta al profilo della Mon- che privilegiano la pluralità genetica, alle dell’«Indisposizione di belle arti» del 1881. scorso nella regione francese l’anno di esecuzione, che non smise mai di entrare vividichela luce sa filtrare,at- gni di via, da Scipione a Mafai e taigne Sanit Victoire. Raccontano potature e forme di allevamento, ancora Il titolo della mostra è profetico: l’indispo- della Borgogna-Franca assieme a un numero nell’arengoconarticolidicriti- tenuare, senza spegnerli: an- specialmente Morandicui ren- che quando per la prima volta controcorrente, tese alla longevità dei sizione a piegarsi all’eroica e nazionalisti- Contea, a Auxerre, sono progressivo. Ecco spiegata la ca militante (su quotidiani e ri- chei ritrattiper cuiandò cele- de un silenzioso omaggio de- (nel ’51, alla Galleria del Pin- vigneti, fino alla custodia delle vigne transitati due fogli molto presenza delle due cifre. viste, da «Gente nostra» a «Cir- bre(basterebbe quello chean- ducendone la luce equanime, cio) espose le vedute lunari di storiche, tutto si fa per un vino che si interessanti, entrambi Leoni era celebre per la coli») come testimonia in cata- nuncia la mostra, il nudo di sovrana.Qui,comescrive ilni- Roma, uno ancora più malevo- costruisce specialmente in vigna, dove schedati come «école rapidità con cui abbozzava logo la ricca silloge, databile Fanciulla che legge, 1929) sono poteDuccioTrombadori, sias- lo di Cecchi, e cioè il poeta Vin- conta conoscenza e rispetto della fisiologia française» (Auxerre Enchère, un ritratto. Gli bastava uno tra il ’29 e il ’38, la quale antici- infatti interpretabiliallastre- siste allo spettacolo di un arti- cenzo Cardarelli, gli si avvici- della pianta, alla ricerca del matrimonio Ampio il novero degli artisti lotti 241-242). Quello di sguardo per ricavarne uno pa idealmente, non soltanto gua di volumetrie o di para- sta che, negli anni di massimo nasse per dirgli soltanto: «Tro- tra terra e varietà. E quanto poi, soggetto maschile (qui «alla macchia»: «così detti cronologicamente, l’attitudi- dossali nature morte. contenzioso fra realismo e vo che hai capito molte cose. coerentemente amplificando espressività, da lui influenzati: da Brancusi riprodotto) reca il numero perché si fanno solo con ne di un altro grande siculo Quanto a ciò, la mostra (una astrazione, sceglie una postu- Però c’è sempre la tua vecchia avverrà in cantina, con «tempo e legno». Un e Henry Moore, agli italiani «124» (che, come vedremo vedere una volta il soggetto, che sempre lo guardò come un sessantina di tele databili fra il raterza eoriginale, lastessa di tavolozza». Voleva essere una conoscere nominando, un pensiero tra poco, corrisponde al e per così dire, alla sfuggita». battistrada e un maestro, nien- ’19 e il ‘61, unitamente a dise- chi si propone di «filtrare il ve- esecuzione ed era invece, del produttivo che con vinopaesaggio – sorta di Penone, Anselmo, i Merz, numero di una sequenza), Quelli di Auxerre dalla temeno Renato Guttuso. gni, alcuni stupendi di nudo ro» senza subirlo né rigettar- tutto fortuita, l’incoronazione neologismo che aspira a restituire il seguito dal mese di «macchia» sono L’antefatto di Trombadori, femminile, e materiale docu- lo. (E non è affatto un caso che di Rachel van Trombadorhuysum, condensato di terroir – ci invita al fino a Kapoor e Fischer «dicembre» e dalla data fortunatamente usciti. prima autodidatta dentro una mentario) viene ordinata su il poeta Adriano Grande, pre- il maggiore, il più coerente dei godimento e al brindare al ben fare. famiglia di librai e legatori poi tre piani, ha scansione molto sentandoloinunabrevemono- nostri olandesi.