DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI RIGENERAZIONE URBANA

L.R. 21/2008 “NORME PER LA RIGENERAZIONE URBANA“

REDATTORE: ING. CLAUDIO CONVERSANO

COMUNE DI TUGLIE DI TUGLIE PROVINCIA DI

PREMESSA

Il progetto di riqualificazione urbana appare spesso agli occhi dei cittadini un lungo e difficile percorso in cui esigenze della popolazione, iniziative delle Amministrazioni, sollecitazioni normative e finanziamenti pubblici (e più difficilmente privati) convergono per trasformare una porzione di spazio pubblico, un contesto urbano che evidenzia fenomeni di degrado fisico e/o sociale. In fase progettuale, spesso, non ci si rende conto di come questo disegno, non indirizzato alla realizzazione di grandi strutture od opere di forte impatto sia invece parte di un essenziale percorso di conoscenza e di interpretazione della città finalizzato al migliorare contesti urbani assecondando e condividendo le volontà dei cittadini fruitori. Da sempre, da quando cioè i luoghi di vita organizzata, comuni e città, sono sorti, gli uomini hanno tentato di configurarsi il proprio contesto abitato non come un luogo racchiuso, ma come un ambito urbano connesso, in un sistema di relazioni atto ad evocare l’idea di comunità. Questa immagine, comune ad ogni localizzazione, ognuna legata tuttavia ai propri colori, forme e materiali, costituisce per ogni abitante, per ogni frequentatore di quell’ambito, un substrato straordinario di memorie e di relazioni, oggi come ieri. Forse è per questo motivo che il generarla o i modificarla pone in essere un’azione intuibile, leggibile a tutti, che muove le corde dell’identità e degli affetti: sono emozioni e pensieri che legano incessantemente gli uo- mini alle città, allo spazio fatto di pietra di cui sono fatte le stesse città. Ecco perché è spesso lungo e difficile il percorso del progetto dello spazio pubblico. Perché a chiunque mette mano al disegno di uno spazio pubblico, alla sezione di una strada, al verde ur- bano non spetta solo il compito di adoperarsi per adattarne fattori impiantistici e funzionali, ma anche quello di ricostruire legami antichi, interpretare i tratti identitari, comprendere la lettura che ne fanno i cittadini e, a volte, anche raccontare le storie del luogo. La Regione Puglia con la Legge Regionale sulla Rigenerazione Urbana ha inteso promuovere la rige- nerazione di parti di città e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali e intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli inse- diamenti umani e mediante strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati. I programmi integrati di rigenerazione urbana sono strumenti volti a promuovere la riqualificazione di par- ti significative di città e sistemi urbani mediante interventi organici di interesse pubblico. I programmi si fon- dano su un’idea-guida di rigenerazione legata ai caratteri ambientali e storico-culturali dell’ambito territoriale interessato, alla sua identità e ai bisogni e alle istanze degli abitanti. Essi comportano un insieme coordinato d’interventi in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico e disagio socio-economico. Alla base dei Programmi vi sono le tre parole-chiave che ricorrono in tutte le azioni regionali in materia: in- tegrazione, sostenibilità ambientale e partecipazione degli abitanti. La rigenerazione è intesa come intervento integrato, che coinvolge non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli sociali ed economici del degrado urbano; è questo che induce a parlare non solo di riqualificazione, ma an- che di rigenerazione. Inoltre, è uno strumento per rendere più attrattivi città e sistemi urbani attraverso la valorizzazione delle risorse storiche, culturali, paesaggistiche e affrontando nello stesso tempo le gravi questioni di degrado dell’ambiente fisico, sociale, economico che connotano alcune loro porzioni, sulla base degli orientamenti della politica di coesione comunitaria per i comuni e le città. Il Comune di Tuglie, in ottemperanza al dettato normativo innanzi specificato, ha definito gli ambiti territoriali COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE che rendono necessari interventi di rigenerazione urbana ed a tal fine ha predisposto un documento pro- grammatico per la rigenerazione urbana, messo a punto con la partecipazione degli abitanti ed adottato con delibera di Consiglio Comunale. Il documento programmatico per la rigenerazione urbana del Comune di Tuglie ha individuato porzioni di città e sistemi urbani, conformemente all’art. 3 della L.R. 21/2008 “ I programmi devono interessare ambiti territoriali totalmente o prevalentemente edificati...”, aventi le caratteristiche innanzi specificate che richie- dono interventi prioritari di riqualificazione urbana. Basandosi sull’analisi dei problemi di degrado fisico e disagio abitativo e socio-economico e in coerenza con gli indirizzi dettati dal documento regionale di assetto generale (DRAG), il documento ha definito: • gli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale da perseguire a livello urbano; • gli ambiti territoriali da sottoporre a programmi integrati di rigenerazione urbana; • le politiche pubbliche, in particolare abitative, urbanistiche, paesaggistico-ambientali, culturali, socio-sa- nitarie, occupazionali, formative e di sviluppo, che concorrono al conseguimento degli obiettivi di cui alla lettera a); • le iniziative per assicurare la partecipazione civica e il coinvolgimento di altri enti e delle forze sociali, eco- nomiche e culturali alla elaborazione e attuazione dei programmi.

2. QUADRO CONOSCITIVO

2.1. Introduzione Il Comune di Tuglie è in provincia di Lecce; ha una dimensione demografica piccola con una popolazione che dopo aver raggiunto un massimo di 6.100 abitanti negli anni 50 del secolo scorso è andata via via ca- lando sino ai 5.261 ab. dell’ultimo censimento (2011) ed agli attuali 5.214 ab. al 31.12.2016. Il territorio comunale si estende per 8,5 kmq ed è sito nell’entroterra del versante ionico del , ada- giato sulle propaggini settentrionali delle serre salentine; confina con i comuni di , , , . L’altitudine del territorio comunale varia tra i 57 s.l.m., nella zona piana verso Alezio, e i 142 metri s.l.m. della collina di Monte Grappa. L’abitato invece è posto a un’altezza media di circa 70 s.l.m ed è diviso in due parti nettamente distinte: la parte bassa, coincidente con l’originario tessuto urbano, sviluppata in senso longitu- dinale lungo l’asse Sannicola-Parabita, e la parte alta, comprendente la località di Montegrappa, una località dapprima turistico-residenziale, oggi residenziale a tutti gli effetti, sviluppatasi a partire dalla fine degli anni quaranta intorno al Santuario della Madonna del Montegrappa. Il comune si trova a 36 km da da Lecce. Ai comuni limitrofi è collegato con una raggiera di strade provinciali alcune delle quali ricche di tratti panora- mici; ha una stazione ferroviaria delle Ferrovie Sud Est posta sulla linea Lecce - e dista circa 80 km dall’aeroporto del Salento (Brindisi). incremento percentuale delle famiglie in 40 anni Censimento 2011- Famiglie per numero di componenti Anno Abitanti Famiglie Incremento % 1 persona 692 2.2 La popolazione famiglie 2 persone 602 Tuglie, come anzi detto, ha al 31.12.2016 una popolazione di 5.214 abitanti. Al precedente censimento del 1971 5.336 1.631 3 persone 399 2001 risultavano 5.308 residenti con 2.017 famiglie; nel 1991 con 5.601 abitanti il numero di famiglie era di 1981 5.715 1.906 16.85 4 persone 399 1.965ed ancora, nel 1981 erano stati registrati 5.715 abitanti con 1.9206 famiglie ed infine, al censimento 1991 5.601 1.965 3.09 5 persone 89 precedente, 5.336 abitanti con 1.631 famiglie. 2001 5.308 2.017 2.64 6 o più persone 20 In quarant’anni cioè, a fronte di una popolazione sostanzialmente stabile, è andato costantemente crescen- 2011 5.264 2.201 9.12 Totale 2.201 COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE do il numero di famiglie con un tasso di crescita medio decennale superiore di circa l’8%. carta dell’uso del suolo Tale dato è indicativo del cambiamento della struttura familiare; il relativo trend evidenzia che si passa da una composizione media della famiglia di 3.27 unità nel 1971 a 2.99 nel 1981, a 2.85 nel 1991, a 2.63 nel 2001 ed infine a 2.39 nel 2011. Il calo dei componenti il nucleo familiare è costante ed è di circa il 27% nel quarantennio considerato. E’ notevole il numero di iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), peraltro in costante aumento a significare le difficoltà economiche in cui versa il paese.

Iscritti AIRE Censimento 2001 1765 Censimento 2011 1934 31.12.2016 - Dato comunale 2007

Risulta costante l’incremento del numero di stranieri residenti con netta prevalenza della provenienza dalla Romania; è personale prevalentemente dedito all’assistenza agli anziani. Il totale comincia ad avere consi- stenza significativa; all’ultimo censimento era circa il 2% del totale.

2.3. La situazione abitativa La rilevazione del 2011 ha censito nel comune di Tuglie un totale di 3.080 abitazioni delle quali circa il 34% sono di costruzione antecedente al 1946, quindi del periodo prebellico, e circa il 44% prima del 1960, cioè sono costruzioni ormai “antiche”. Il dato dimostra un ricco patrimonio edilizio di antica fattura a conferma di un centro storico caratterizzato da un insediamento urbano antico che connota fortemente la città. I dati ISTAT relativi al patrimonio edilizio consentono di cogliere solo alcuni aspetti delle trasformazioni in atto sul territorio, sono dati quantitativi dei quali si deve riconoscere i limiti nella loro capacità di descrivere una realtà territoriale, tuttavia danno indicazioni importanti su alcune tendenze in atto. La consistenza totale del patrimonio edilizio è 3.286 abitazioni. La quantità di residenze totali, va dalle 1.909 abitazioni del 1971 alle 2.453 del 1981, alle 2.873 del 1991, COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

3.080 al 2001 ed infine 3.286 al 2011 con un incremento nel quarantennio di 1.377 unità pari al 72% quasi raddoppiando la consistenza abitativa. La percentuale di abitazioni non occupate si attesta sul 33%; una percentuale alta rispetto alla media dei comuni non litoranei del Salento dovuta però sia ad un consistente numero di iscritti all’AIRE, cioè di cittadini italiani residenti all’estero che conservano e/o aspirano a realiz- zare la casa nel proprio paese, sia all’abitudine antica di costruire la seconda casa su Monte Grappa, per trascorrere il periodo estivo. Tale consuetudine permane ancora oggi anche se spesso tali abitazioni vengo- censimento 2011 censimento 2011 no utilizzate come prima casa, o vengono affittate come case vacanza, o edificate per tale scopo. Inoltre su edifici residenziali per epoca di costruzione aditazioni occupate da persone residenti per numero di Monte Grappa è stato realizzato un quartiere di edilizia economica e popolare di cui si dirà più avanti. stanze

2.4. La struttura economica ed occupazionale I settori di attività economica in cui viene censita la distribuzione della forza lavoro sono l’agricoltura, l’indu- stria ed i servizi e la ripartizione tra i settori nel corso del ventennio considerato si è modificata significati- vamente. Il dato aggregato mostra con evidenza che il settore primario, cioè l’agricoltura, non costituisce più, come nel dopoguerra quando occupava oltre il 50% , il principale settore occupazionale; segno della crisi e delle censimento 1991-2001-2011 profonde trasformazioni produttive che hanno interessato il settore. occupati per sezione di attività economica Dai censuari del 2011 si rileva che su un totale di 1.622 occupati: - il settore agricoltura occupa il 6,79% della popolazione attiva (110 occ.); - il settore dell’industria occupa il 26,81% della popolazione attiva (431 occ.); - il settore del commercio, alberghi, ecc., occupa il 66,40/ della popolazione attiva (1.077 occ.); Il contesto locale ha un trend economico, nell’ultimo ventennio, negativo, in linea con quello provinciale, re- gionale e, più in generale, nazionale, ma gli effetti portati dalla crisi economica si sono maggiormente sentiti in una economia che è stata, nel dopoguerra, prevalentemente legata al settore primario ( nel 1971 su 1872 occupati ben 801 erano in agricoltura cioè circa il 43%! Il fenomeno dell’apertura globale dei mercati ha avuto un’influenza diretta sull’economia locale con un de- cremento del numero di addetti nel settore primario, un pari decremento nell’industria, essendo venuto meno il settore manifatturiero che molto aveva contribuito all’occupazione nel Salento, una maggiore presenza di occupati nel settore terziario; dati convergenti con quelli provinciali. La attuale difficoltà economica si traduce in crisi occupazionale con i lavoratori alla ricerca di una migliore condizione di vita, spesso con l’abbandono del proprio paese; questa migrazione, differentemente dalle migrazioni post belliche, interessa frequentemente soggetti con grado di istruzione elevato, potenzialmente foto dal punto panoramico di in grado di produrre innovazione e ricchezza, sottraendo così importanti risorse umane al mercato locale. Montegrappa La riduzione notevole di occupati nel settore primario è dovuta sia alla crescente meccanizzazione, sia agli alti costi di produzione rapportati peraltro ad una perenne aleatorietà di risultato, dovuta alle condizioni at- mosferiche, ed una bassa remuneratività. Come anzi detto le colture prevalenti, conseguenza della scarsità idrica, sono i seminativi, e, soprattutto, l’ulivo, come ben evidenziato nella carta dell’uso del suolo che rende ben visibile come il territorio sia una continua, rigogliosa distesa di ulivi. Non può sottacersi che la produzione olivicola è stata negli ultimi decenni sostenuta da contributi dell’Unio- ne Europea così che, per un verso, si è registrato un incremento produttivo, per altro, proprio facendo leva sull’integrazione economica comunitaria, ci si è poco ingegnati ad affinare le produzioni, a specializzare, a trovare nuovi e più articolati canali di vendita. Il diffondersi da qualche anno, e purtroppo proprio a partire dalla zona di Alezio-Gallipoli, limitrofa al territorio di Tuglie, della “Xilella fastidiosa” sta distruggendo un comparto produttivo che, nella zona, è sempre stato la base dell’economia agricola. Se sino a qualche anno fa era auspicabile che istituzioni e produttori agissero di concerto, seguendo l’e- COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE sempio dei viticoltori pugliesi ed in particolare salentini, che in pochi anni sono riusciti a trasformare, grazie a sapienti investimenti e notevole lungimiranza, il loro prodotto da “vino da taglio” a prodotto di eccellenza assoluta, per creare marchi e valorizzare la produzione olivicola locale, ora la speranza è che si possa tro- vare un antidoto all’epidemia che limiti i danni economici e paesaggistici che vanno ogni giorno di più ad assumere le caratteristiche della catastrofe. Comunque si riesca a porre rimedio alla desertificazione degli uliveti è indubbio che ormai rischiano di venir meno le splendide distese di imponenti ulivi secolari (il cui cultivar, la “ogliarola”, è la varietà maggiormente colpita) che forse saranno sostituite un giorno da specie resistenti alla “Xilella fastidiosa” ma di modeste dimensioni ed alta produttività (l’esempio sono gli uliveti dell’Andalusia in Spagna). Anche il settore commerciale è uno dei settori che sembra risentire del periodo di difficoltà economica con la riduzione dei consumi e con un apparente fermento di iniziative che sembrano rappresentare più un ten- tativo di reinserimento nel mondo del lavoro, che la risposta ad una effettiva domanda.

2.5. Turismo Un discorso a parte merita il turismo cui volutamente si dedica una particolare attenzione. Tuglie, nonostante abbia una naturale vocazione all’ospitalità turistica, sembra ad oggi non aver del tutto col- to le opportunità offerte da un settore dell’attività economica che ha visto la Puglia, ed in particolare l’intero Salento, territorio leader nel turismo nazionale con un costante aumento delle presenze, anche negli ultimi anni, pur in un momento di complessiva recessione e di decremento dei flussi. Tuglie, pur avendo un territorio poco esteso, è fortemente attrattiva sia per la splendida collina di Monte Grappa, da cui si gode un suggestivo panorama che abbraccia l’intera costa ionica, sia per un impianto ur- bano, specie nella parte antica, estremamente caratteristico fatto di numerose corti in ognuna delle quali si affacciano più abitazioni secondo un sistema insediativo che faceva della solidarietà tra vicini il fulcro di un sistema di vita basato sulla condivisione di speranza e problemi e sulla fratellanza. Tuglie tuttavia ha fatto registrare una costante crescita del numero di presenze turistiche, seppur con una lieve flessione nel 2014; interessante è anche il numero di presenze di stranieri, circa il 22% del totale. Di pari passo sono aumentate le strutture ricettive nel periodo considerato. Le strutture che hanno fatto registrare il maggiore incremento e che incontrano il favore dalla clientela sono tuttavia gli agriturismi che in 4 anni hanno visto quasi il numero dei posti letto crescere sino a rappresentare i 2/3 (44) del totale (68), ed i bed and breakfast. Appare evidente la potenzialità che può esprimere il settore se opportunamente incentivata e guidata verso modelli di ospitalità che coniughino richieste del mercato e offerta locale da promuovere attraverso una ac- centuazione dell’offerta legata alla peculiarità dei luoghi, dei manufatti edilizi e delle strutture esistenti. Nell’ottica di favorire la conoscenza e la fruizione del territorio l’Amm.ne Com.le di recente ha realizzato un Centro di Informazione ed Accoglienza turistica localizzato in un frantoio ipogeo sottostante il Mercato coperto di via Trieste, al centro del paese, recuperato attraverso un intervento finanziato nell’ambito del PSR/2013. Tuglie, ha conservato nel corso dei secoli alcune manifestazioni di carattere religioso e civile alcune segna- late qui di seguito, volte alla valorizzazione delle origini, dei prodotti, della cultura, delle tradizioni antiche: • Fiera del bestiame, degli attrezzi agricoli e dei prodotti casalinghi in concomitanza con la Festa Patronale della SS. Annunziata 25 marzo • Festa SS. Annunziata 25 marzo • Festa di Maria Santissima del Carmelo 16 luglio • Festa della Beata Vergine del Grappa 4 agosto Numerose sono le iniziative, pressocchè quotidiane, che specie nel periodo estivo contribuiscono ad incen- tivare l’interesse per la città ed a stimolare le presenze turistiche; dalle rassegne in vernacolo, alle mani- COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE festazioni sportive (ciclismo, basket, calcetto, bocce, automobilismo, ecc.), dalle sagre gastronomiche alle rassegne cinematografiche, dalle rappresentazioni teatrali all’aperto alle manifestazioni culturali. Il comune ha due strutture museali localizzate una in un antico frantoio ipogeo e l’altra nel Palazzo Guarini in Piazza Garibaldi: • Museo della Radio • Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari Salentine Si tratta quindi di incentivare tale naturale vocazione della cittadinanza a valorizzare storia e tradizioni legata al fascino del suggestivo centro storico, alla amenità della collina che consente, anche nei giorni di afa esti- va, di vivere splendide serate nella frescura favorita anche da una vegetazione ricca di pini e di ulivi. Vanno incoraggiati gli investimenti rivolti all’ospitalità turistica ed al relativo indotto legandoli sia alla ricet- tività tipica del borgo antico all’interno della quale ipotizzare iniziative del tipo “albergo diffuso” secondo la L.R. 17/2011 “Istituzione e disposizioni normative dell’attività ricettiva di albergo diffuso” ed il relativo Rego- lamento attuativo n. 6 del 22 marzo 20, sia al turismo all’aria aperta, assecondando un orientamento che, a prescindere da ogni attività di incentivazione-indirizzo da parte delle istituzioni pubbliche, sembra venga raccolto dagli operatori privati le cui iniziative, come anzi detto, sono in costante aumento.

2.6. Le risorse sociali Nella presente sezione si è inteso indagare sull’insieme delle “risorse sociali” presenti nel territorio comuna- le. Con tale definizione si intendono le realtà associative e i servizi di base che occupano un ruolo importante nel campo dell’assistenza, dell’educazione e della qualità della vita del cittadino. L’elenco di seguito propo- sto, dunque, riporta le associazioni suddivise per settori (assistenza, cultura e sport).

CATEGORIA ASSISTENZA e VOLONTARIATO 1. Associazione “Gli occhi dei randagi di Tuglie” - Via Vittorio Veneto 33 2. Amici dei bambini - Via Santa Maria Goretti 8 3. Fidas Tuglie - Via Quarto

CATEGORIA CULTURA 1. Amici della Biblioteca - Via Risorgimento 2. Associazione Teatrale Culturale “La Calandra” - Largo Fiera 3. Associazione “Terracunta” - Via Grappa 33 4. Tuglie Cultura - via Giuseppe Ria 1. Via Nino Bixio CATEGORIA SPORT 2. A.S.D. Podistica Tuglie - Via Verdi STRUTTURE SANITARIE 1. Casa di cura “Villa Luisa” in corso di ristrutturazione - Via Martiri di Marcinelle CATEGORIA VARIE 1. Azione Cattolica - Piazza Garibaldi - Parrocchia Maria SS. Annunziata STRUTTURE Autorizzate per minori (Ambito Sociale Territoriale Gallipoli) 2. Comitato “Noi Tuglie” - Via Nazario Sauro 70 1. Micro nido “Giocondolandia” 2. Coop. Sociale Jonathan - Comunità alloggio per gestanti e madri con figli a carico ELENCO SCUOLE MATERNE, ELEMENTARI, MEDIE 3. Centro aperto polivalente per minori “San Matteo” - Scuole dell’infanzia: 1. Scuola dell’infanzia - Via Genova STRUTTURE Autorizzate per disabili (Ambito Sociale Territoriale Gallipoli) - Scuola elementare 1. Centro diurno socio-educativo e riabilitativo “Primula” di Sol Levante s.r.l. 1. Via C. Battisti 2. Centro Diurno Integrato per supporto affetti da demenza “San Gabriele“ - via Tito Schipa - Scuola media COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

3. VALUTAZIONE DEL QUADRO CONOSCITIVO 3.2. Punti di forza

3.1 Analisi SWOT - Quadro di sintesi • Posizione geografica ottimale per intercettare i flussi turistici

Il comune si trova a circa 8 km da Gallipoli che rappresenta da qualche anno meta turistica primaria del turismo balneare specie giovanile. Nei mesi di maggio-giugno e di settembre-novembre comincia ad esserci una consistente presenza di un turismo più maturo, fatto di famiglie, di anziani,, ecc., italiani e anche stranieri attratti sia dal clima, sia dalla possibilità di fruire delle spiagge in condizioni di una tranquillità inimmaginabile nel periodo estivo, dagli aspetti storico-architettonici e culturali; è a tale tipo di turismo e a quello che anche nel periodo di alta sta- gione gradisce la vacanza distensiva, in campagna, magari usufruendo del mare solo per qualche ora al giorno, che va rivolta e sostenuta l’offerta turistica tugliese. Il comune peraltro vanta tradizioni di tutto rispetto e ben conosciute nel Salento nel settore della enologia e della pasticceria. Tuglie ha inoltre una stazione ferroviaria che la collega a Lecce, e da qui a Brindisi ed al relativo aeroporto del Salento, che proprio per la possibilità di consentire un facile e comodo accesso ad un turismo sempre meno interessato agli spostamenti su gomma, può assumere un aspetto significativo per l’incremento di una economia legata alle vacanze.

• Una notevole valenza urbanistica ed architettonica del contesto urbano antico

Dalla descrizione del paesaggio delle serre ioniche del PPTR: “Elemento dominante del paesaggio salenti- no meridionale, le serre sono modeste dorsali tabulari strette ed allungate, orientate in direzione NNW-SSE e NW-SE; questi rilievi sono degli alti morfologico–strutturali che raggiungono la quota massima di circa 200 metri .... Le Serre occidentali hanno in genere una maggiore evidenza morfologica rispetto a quelle orientali che sono meno estese ed elevate...Nelle piccole valli, tra le serre, si interpongono zone depresse e pianeg- gianti dove la presenza di pozzi ha favorito in passato l’insediamento umano: si addensano così numerosi centri abitati di piccole dimensioni, molto vicini gli uni agli altri. La dorsale più evidente inizia ad ovest, dalle alture di S.Mauro in territorio di Sannicola, per poi snodarsi verso est incontrando i paesi di Tuglie, Parabita, e Casarano....” La morfologia del terreno su cui è insediata Tuglie che è di tipo pianeggiante alla base per poi divenire colli- nare, con la via principale del paese che la collega da un lato a Sannicola e dall’altro a Parabita che segna sostanzialmente la cesura tra le due zone. proprio la parte in pendenza ha indirizzato la tipologia costruttiva della parte antica, con viuzze irregolari, piccoli slarghi improvvisi e sopratutto tante corti su cui si affacciano una pluralità di abitazioni. Sotto l’aspetto residenziale questo contesto conserva intatta la sua attrattività e consente di legare moder- nità e tradizione, attualità e consuetudini antiche in un mix che esalta il livello di qualità della vita. L’aver saputo custodire il senso autentico di comunità, di solidarietà tra vicini, di difesa della propria ap- partenenza, della propria storia contribuisce a fertilizzare un humus del sentire comune che i tempi della contemporaneità rischiano comunque di intaccare. Tale vissuto moderno pur così legato alla tradizione, l’insieme urbanistico, lo spontaneismo edilizio frutto dello stato di necessità più che di una programmazio- ne, le costruzioni in pietra con le volte di varia architettura, costituiscono la testimonianza della storia dei luoghi che appassionano i forestieri, che fanno di ognuno di tali contesti degli unicum che hanno già oggi, ma avranno ancor di più in futuro, se ben tutelati, un alto valore non solo storico-culturale e identitario ma una notevolissima valenza turistica e quindi economica. COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

falda acquifera a qualche metro sotto il piano campagna. • Una significativa consistenza del patrimonio residenziale rurale (furnieddi, lamie, masserie, ecc.) e arche- La fitta trama agraria è caratterizzata da campi, generalmente di modeste dimensioni, intervallati da più ologico (menhir) ampi appezzamenti, talvolta incolti specie sulle parti acclivi, le cui giaciture, adattandosi alla morfologia del terreno, sono ora regolari e uniformi (sui pianori o lungo i tratti di strada rettilinei), ora irregolari e frammentati La campagna coltivata è disegnata per la componente vegetazionale da colture legate, nella parte alta, alla (sui pendii o in presenza di rocce affioranti). scarsità della risorsa idrica, quindi uliveti, e nella parte piana, verso Alezio, anche da colture orticole e frutteti Una fitta rete di muretti a secco sottolinea il disegno di questa trama minuta. per la abbondante ricchezza della falda freatica poco profonda. La struttura insediativa è caratterizzata da un sistema di strade principali che fungono da intelaiatura del La parte alta, pietrosa, è fortemente caratterizzata da manufatti in pietra sia finalizzati a perimetrare le pro- sistema stradale minore, costituito a sua volta da fitte ramificazioni spesso interpoderali atte a raggiungere prietà - muretti a secco -, sia desinati al ricovero notturno e talvolta estivo di uomini, attrezzi e componenti atti ogni appezzamento. all’agricoltura - furnieddi, lamie, pagghiare, ecc. -. Tali beni, sia per la tutela del paesaggio, che non ha solo Ne deriva un paesaggio densamente strutturato che si sviluppa su un agro in parte collinare ed in parte un valore estetico e testimoniale, ma anche economico, per l’attrattività che esercita ai fini turistici, vanno pianeggiante con la contemporanea presenza di colture estremamente diversificate che rappresentano un recuperati, secondo i dettami delle Linee guida del PPTR per i manufatti in pietra, quali testimonianze della autentica ricchezza del territorio. sapienza e della fatica contadini, sia, laddove possibile, ai fini turistico-ricettivi. Nella parte piana, anche in adiacenza al contesto urbano, esistono delle Masserie, che sono dei beni di no- 3.3. Punti di debolezza tevole valenza sia per le architetture sia per i materiali locali impiegati e contestualmente costituiscono testi- monianze di una modalità insediativa nel contesto rurale legata alla conduzione dei campi ed alla pastorizia • Centro storico che ha parzialmente perso la sua funzione residenziale e rischia di vedere intaccata la sua e quindi autentiche espressioni dei caratteri identitari del territorio. Sono gli immobili che meglio si prestano, antica conformazione edilizia ed architettonica. una volta recuperati, ad esercitare l’attività agrituristica. Il centro antico rappresenta oggi, così com’è stato come nell’antichità, il fulcro intorno a cui si è sviluppato Tuglie è luogo di insediamento antichissimo e ne sono testimonianza i menhir, qui di seguito elencati, alcuni l’insediamento urbano. di recente scoperta: L’impianto urbano, è irregolare; vie, viuzze, vicoli, passaggi, stretti camminamenti, sottopassi e poi improvvi- • Menhir Monte Prino, rinvenuto nel 1962. si slarghi, piazzette, scalinate. Chi lo percorre rimane sorpreso dalla varietà di un abitato minuto la cui con- • Menhir Nove Croci. formazione è tipica di un’evoluzione urbanistica improvvisata, spontanea, basata prevalentemente sull’edi- • Menhir Caruggio ficato di “necessità” senza alcuna regola di indirizzo. • Menhir Scirocco. Piccole unità residenziali che si sviluppano tra piano terra e 1^ piano formano un fronte continuo interrotto episodicamente da edifici di maggiore valenza e talvolta da qualche palazzotto. Con il miglioramento delle condizioni economiche, una parte dei cittadini di Tuglie, ha via via abbandonato il • Una posizione panoramica e fortemente attrattiva dell’insediamento sulla collina di Monte Grappa centro antico, cercando condizioni abitative più confortevoli e più idonee alle evoluzioni dei costumi, anche stabilendosi, come anzi detto, sulla collina di Monte Grappa; questo ha provocato, come successo in tutti Monte Grappa ha rappresentato nel primo dopoguerra il naturale luogo in cui i tugliesi hanno costruito la centri salentini, un progressivo parziale svuotamento della parte antica della città. propria seconda casa in cui passare il periodo estivo sia per la piacevolezza estetico-panoramica, sia per Tale vuoto, negli ultimi decenni, è stato parzialmente riempito (esistono numerosi casi di edifici in abbando- quella climatica. no) da chi vi ha acquistato una seconda casa per passarvi il periodo di vacanze. Negli anni, pur continuando a crescere con l’edificazione di seconde, sono stati molti quelli che lo hanno Occorre preservare con accorte azioni il centro antico che ci pervenuto quasi nella sua integrità e su cui scelto per edificare la propria residenza primaria. gli interventi edilizi vanno “indirizzati” assecondando alcune naturali spinte all’utilizzo legate alla modernità Resta indubbiamente un luogo estremamente attrattivo in cui l’edificazione va accuratamente indirizzata (cambi di destinazione d’uso, accorpamento di più unità abitative, risanamenti igienici, ecc.) ma conser- così da contemperare l’esigenza di salvaguardare vegetazione e naturalità con una antropizzazione non vandone le caratteristiche architettoniche, i particolari di pregio caratterizzanti gli edifici (portali, balaustre, invasiva e che preservi da una banalizzazione dei luoghi che potrebbe comprometterne la valorizzazione cornici, basamenti, zoccolature, ecc.), gli uni e gli altri significativi dell’evoluzione storico-architettonica, l’e- anche ai fini turistico-ricettivi. liminazione degli elementi dissonanti introdotti negli ultimi decenni, l’uso di tecniche e materiali tradizionali, Monte Grappa va pubblicizzata e valorizzata poichè rappresenta il naturale hinterland di Gallipoli per un turi- tinteggiature secondo la tradizione, ecc. smo che voglia coniugare la fruizione del mare, la tranquillità della campagna, l’amenità di un luogo in altura L’arredo urbano, le pavimentazioni, i colori, l’accortezza nell’installazione degli impianti a rete, devono con- che consente di godere uno splendido panorama e di abbracciare con lo sguardo l’intero arco ionico che ne tribuire alla rigenerazione di un contesto che pur nella naturale evoluzione connessa ai tempi deve conser- disegna l’orizzonte sino alle coste calabresi. vare le caratteristiche stratificatesi nei secoli e che è doveroso tramandare alle generazioni future.

• Una minuta infrastrutturazione della campagna che ne rende agevole la fruibilità • Territorio a rischio idraulico e geologico La sensibilità idrogeologico è strettamente alla sua orografia ed alla caratteristiche del terreno. Il paesaggio agrario di Tuglie è caratterizzato, come anzi detto, da colture legnose, prevalentemente olivi, La notevole acclività del versante della collina su cui sorge gran parte dell’abitato comporta notevoli disagi e nella parte alta, e da colture intensive come ortaggi e frutteti nella parte bassa per la presenza di una ricca pericoli in occasione di ogni pioggia con particolare rilevanza in occasione di piogge di forte intensità come COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE si è ripetutamente verificato negli ultimi anni. rigenerare questa proprio del proprio comune sita all’estremo nord dell’abitato anzi proprio all’estremità del La parte bassa, oltre la strada tangenziale, tende ad allagarsi ad ogni evento meteorico di una qualche signi- centro satellite di Montegrappa. ficatività; l’Amm.ne Com.le, negli ultimi anni, ha posto in essere una serie di interventi di fogna bianca con il Gli sforzi fatti, che andranno a trovare compimento con la proposta legata alla programmazione POR 2014- relativo recapito finale ancora tuttavia parziali ed insufficienti a limitare una problematica di forte impatto e 2020, hanno prodotto il risultato di riqualificare tale area alla quale va tuttavia prestata costante attenzione che suscita allarme per la pubblica incolumità. per un suo sempre più organico inserimento nel tessuto urbano, evitare così ogni forma di emarginazione Occorre procedere gradatamente alla messa in sicurezza del territorio, specie della parte urbana, attraverso fisica e sociale. interventi mirati che aiutino a risolvere una problematica strettamente connessa alla morfologia dei luoghi e che una continua antropizzazione, talvolta imprevidente, ha contribuito ad accentuare. 3.5. Minacce • La ferrovia opera una cesura netta tra il comune ed il suo insediamento in collina con scarsi ed angusti punti di attraversamento (sottopassi) • Attacco agli splendidi uliveti della “Xilella fastidiosa” ormai giunta alle porte del territorio di Tuglie La linea ferroviaria Nardò-Casarano-Gagliano che passa per Tuglie, prosecuzione della Lecce--Nar- La recente comparsa della “Xilella fastidiosa” un microrganismo che dal 2013, con un primo focolaio sco- dò, è stata inaugurata nel 1910 e dal 1931 è stata assorbita dalla Ferrovie Sud-Est. perto nelle campagne tra Gallipoli e , si sta rapidamente diffondendo nella penisola salentina e Scorre a nord-est dell’abitato ed all’epoca in cui fu realizzata ne costituiva il margine urbano poichè poche e che provoca il disseccamento, dapprima della chioma fogliare, e poi dell’intera pianta, rischia di provocare modeste erano le costruzioni situate al di là dell’asse , sulla collina di Montegrappa. danni incalcolabili sia all’economia agricola sia ai paesaggi sconvolgendone completamente l’aspetto. Furono fatti 4 sottopassi, in corrispondenza della viabilità esistente, di modesta sezione tanto da consentire Un immenso patrimonio verde, ricco di piante ultrasecolari che rappresentano delle vere sculture viventi, attualmente il solo traffico automobilistico di una sola autovettura per volta. degli autentici monumenti che la natura ha donato,va inesorabilmente ad essere distrutto, in breve arco di Gli altri attraversamenti resisi necessari a seguito dell’espansione urbana, su via C. Battisti e Piazza M. D’A- tempo, facendo venir meno l’identità stessa di luoghi che la storia ha legato a questa splendida e generosa zeglio sono regolati da barre mobili. pianta. L’attuale conformazione dell’abitato tuttavia, per come si è andato configurando nel dopoguerra, risente L’auspicio è che gli sforzi per arginare questo flagello possano non solo avere successo, ma possano aver- notevolmente della cesura della linea ferroviaria, cui sarà necessario porre rimedio con attraversamenti più lo in tempi rapidi, per evitare un autentico disastro paesaggistico-ambientale ed economico. ampi e sicuri specie in corrispondenza della Piazza d’Azeglio su cui aggetta il Municipio. • Presenza di detrattori paesaggistici ed ambientali costituiti da cave dismesse a confine con Parabita Un tempo la realizzazione di cave non era accompagnata da un piano di recupero; questo ha determinato 3.4. Opportunità situazioni di degrado sul territorio da superare solo grazie ad accorte azioni di recupero paesaggistico e, laddove possibile, anche funzionale con attività compatibili con le stesse. • Notevoli margini di crescita nel settore turistico Nelle aree produttive, una volta considerate marginali e nelle quali si è sempre stati in passato poco attenti Il turismo risulta in Puglia nell’ultimo ventennio in costante crescita così da diventare una meta privilegiata alla qualità di decoro urbano, di architettura e di finitura degli edifici, dei cromatismi, ecc., occorre procede- nell’ambito nazionale; anche i flussi stranieri cominciano ad essere consistenti specie nell’ultimo quinquen- re, in conformità alle indicazioni/prescrizioni del PUG, ispirate dalle disposizioni del PPTR, ad una attenta nio. Tuglie, tra le località non litoranee, occupa una posizione geografica di rilievo stante la ridotta distanza riqualificazione facendo leva anche sugli incentivi volumetrici che possono fungere da volano per attivare da Gallipoli, il collegamento diretto con l’Aeroporto di Brindisi a mezzo della linea ferroviaria e la ridotta di- interesse ed iniziative dei privati. stanza dalla S.S. 274 Lecce - santa Maria di Leuca. Le numerose iniziative estive dell’Amm.ne Com.le insieme alla valenza del territorio, grazie anche alla sua morfologia, all’attrattività del centro antico, alla ricchezza dei prodotti della campagna, alle risorse storiche 4. L’IDEA-GUIDA DEL PROCESSO DI RIGENERAZIONE URBANA - archeologiche - paesaggistiche - ambientali sono elementi atti ad esaltare le potenzialità del territorio ed indirizzarlo verso uno sviluppo che veda il turismo, come nel primo dopoguerra è stata l’agricoltura, l’asse L’Idea-guida di rigenerazione urbana si candida a svolgere le funzioni di motore dell’azione amministrativa portante dell’economia e dell’occupazione locale. ed esprime l’orizzonte di lungo periodo da realizzarsi progressivamente attraverso la concretizzazione del- le politiche, degli obiettivi e delle azioni contenuti nel Documento Programmatico di Rigenerazione urbana, • Riqualificazione delle periferie e riammagliamento al centro urbano della Zona 167 che devono ispirare e fungere da indirizzo costante all’azione del governo cittadino. Molte zone per edilizia economica e popolare, per le quali all’atto della realizzazione si era posto, qualche L’Idea-guida di rigenerazione urbana opera attraverso una visione complessiva inerente il contesto urba- decennio fa, il problema da parte della pubblica amministrazione dell’acquisizione dei suoli e dei loro costi, no, gli insediamenti ed il paesaggio dell’abitato e del territorio, le risorse naturali e tutte le relazioni – vi- nella nobile ottica di realizzare abitazioni per la le fasce più deboli della popolazione, sono state localizzate cine e lontane – che alimentano e che influenzano la comunità di Tuglie; conformemente al dettato della nell’estrema periferia ed anche oltre divenendo spesso delle enclave staccate dal contesto abitato. L.R.21/2008, l’idea-guida mira ad orientare “il processo di rigenerazione urbana e di legare fra loro inter- I programmi di rigenerazione posti in essere anche in Puglia dal 2008 in poi (L.R. 21/08) sono stati in gran venti diversi afferenti alle politiche abitative, urbanistiche, ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazio- parte finalizzati proprio al recupero urbano di tali aree. nali, formative e di sviluppo”. Anche Tuglie ha operato ripetutamente in tale direzione, utilizzando le risorse ed i programmi comunitari per COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

L’Idea-guida di rigenerazione urbana sintetizza le ragioni delle politiche ed indirizza le azioni sia di breve prima dichiarazione dell’UE sullo sviluppo sostenibile (Bergen, 1990), il concetto si è fortemente evoluto sia, sopratutto, di lungo periodo, muovendo dalla consapevolezza che, come l’esperienza dimostra, tanto passando da un approccio squisitamente ambientalista ad uno orientato all’integrazione delle componenti in una città, quanto nel territorio in cui essa si colloca, è aleatorio pensare di ottenere cambiamenti se non ambientali, sociali ed economiche.” con una costante azione che abbia un orizzonte ben definito. L’Idea-guida di rigenerazione urbana, pertanto, non si concretizzerà soltanto in “importanti” interventi di ri- 4.1.2. Un comune attento alla coesione sociale assetto urbano, ma anche in interventi minori – quando non esplicitamente ed anche esclusivamente di tipo La realtà sociale è molto complessa ed ampie e profonde sono le trasformazioni che negli ultimi decenni immateriale - che tuttavia siano in sintonia con il sentire comune e vadano ad incidere nella vita quotidiana hanno mutato il quadro demografico, l’economia, le formazioni di base della società, i rapporti interperso- dei cittadini indirizzandone ed assecondandone le aspirazioni volte ad avere un habitat urbano di gradevole nali, i comportamenti e la cultura dei cittadini. vivibilità. Sono cambiati i bisogni, le domande e le aspettative di vita della popolazione e dunque, parallelamente, le L’Idea-guida di rigenerazione urbana non va intesa come una chimera di incerta realizzazione, ma come un modalità e gli strumenti con cui le istituzioni pubbliche e la società civile, nel loro complesso, rispondono quadro di riferimento concreto che serve ad orientare e singole scelte ed azioni compiute quotidianamente alle attese dei cittadini. in modo che tra di loro siano coerenti e che contribuiscano nel loro insieme ad indirizzare verso i cambia- Insieme ad un incremento del benessere, aumenta la complessità della società e, di pari passo, si registra menti voluti. un elevato indebolimento delle reti di protezione primaria e maggiori rischi di isolamento ed esclusione so- Cambiamenti che da un lato devono attentamente tener conto del patrimonio ambientale, storico e sociale ciale, soprattutto per gruppi e categorie di cittadini più fragili. di cui già si dispone, e dall’altro debbono essere finalizzati a sviluppare le forme e le tendenze maggiormen- I minori, in particolare, specie quando sono privi di una reale tutela; gli anziani quando si trovano in diffi- te suscettibili di incrementare la vivibilità e la coesione sociale. Il futuro di una città dipende non solo dal coltà economiche e in precarie condizioni di salute; gli immigrati che rimangono sprovvisti di ogni mezzo contesto territoriale in cui è immersa, ma è scritto soprattutto nelle storia e nelle tradizioni della comunità di sostentamento e di rete parentale e/o amicale; i disadattati che hanno perso il sostegno della famiglia che la abita. e/o la casa, e/o il lavoro; le persone con patologie mentali che spesso non sono sostenute nei processi L’Idea-guida di rigenerazione urbana è destinata ad influenzare per lungo tempo l’azione di governo del ter- di inclusione sociale; gli ex detenuti che, se non accompagnati con progetti mirati, rischiano l’esclusione ritorio: per questo è fondamentale che sia discussa e condivisa il più possibile dai cittadini; non deve essere sociale, ecc. una costruzione intellettuale, ma un patrimonio comune comprensibile da tutti e, come tale, di facile lettura Nell’area famiglia e minori emergono differenti bisogni rispetto al passato in quanto, la famiglia, intesa nella e lineare elaborazione. sua complessità ed interezza, vive oggi una condizione di estremo disagio, dovuto sia ad un’accelerazione dei ritmi di vita, sia ad un indebolimento della sua struttura, intesa sempre meno come elemento fondante 4.1. L’IDEA-GUIDA DI RIGENERAZIONE URBANA: I MACRO-OBIETTIVI della società. L’area anziani chiede risposte adeguate ai propri bisogni; nel particolare, ciò che è emerge è la richiesta di 4.1.1. Valorizzazione delle risorse e peculiarità del territorio in sintonia con le programmazioni pro- servizi alternativi al ricovero in casa di riposo, istituzione di centri diurni, condivisione di progettualità comu- vinciali e regionali ni con strutture residenziali, accompagnamento, trasporto per anziani che versano in situazione di estrema L’idea-guida di rigenerazione urbana per Tuglie si fonda innanzitutto sulla ricerca della massima sintonia solitudine, potenziamento di animazione ed integrazione. possibile con le idee di territorio e di società sulle quali sembrano già convergere gran parte delle politiche L’area dei diversamente abili registra, allo stato attuale, una serie di ostacoli quotidiani alla piena integra- messe in campo, ai vari livelli, per il territorio in questione, anche al fine di intercettare tutte le opportunità e zione delle persone diversamente abili, portando ad aumentare il carico di cura che grava quasi esclu- le risorse da queste rese disponibili. Questo fattore “convergenza” si presenta come particolarmente decisi- sivamente sulle famiglie; si rendono inoltre necessari costanti interventi per l’abbattimento delle barriere vo per un territorio ricco di attrattive paesaggistiche e turistico-culturali, come quello di Tuglie. architettoniche nell’ottica di dovute azioni finalizzate alla loro inclusione nella quotidianità del vivere. Esiste un filo conduttore, una stretta “parentela culturale” tra la filosofia dei programmi di rigenerazione Infine adeguate risposte esige l’area immigrazione per la quale anche per prevenire naturali fenomeni di urbana ex L.R. 21/2008 quella dell’ultimo POR, in particolare l’Asse 12 “Sviluppo Urbano Sostenibile”, e violenza, connessi al disadattamento, vanno create condizioni di integrazione assicurando decorosa resi- quella dell’attuale programmazione regionale dei fondi comunitari. denza e strutture di caratteri sociale che aiutino all’inserimento nella nostra società. Tale “parentela culturale” si fonda sull’obiettivo di promuovere la rigenerazione e l’innalzamento della vivibi- A Tuglie è in forte e costante aumento, secondo comunque un analogo trend nazionale, il numero di citta- lità e qualità (anche architettonica) oltre che di un approccio ecologico ed ecosostenibile dei contesti urbani, dini stranieri residenti che nel 2010 si sono attestai complessivamente a 100 unità che rappresentano circa la riduzione del disagio abitativo, la riqualificazione ecologica finalizzata alla riduzione del consumo delle il 2 % della popolazione. risorse e alla chiusura dei cicli naturali. Tali obiettivi vengono raggiunti tramite azioni quali l’efficientamento La Relazione 2016 dell’Ambito sociale territoriale di Gallipoli (che comprende i comuni di Gallipoli, Ale- energetico degli edifici pubblici, il potenziamento del patrimonio residenziale pubblico, la permeabilizza- zio, , , , Sannicola, Taviano e Tuglie) così descrive il fenomeno migranti a Tuglie : “ zione e il rinverdimento delle superfici artificiali, il miglioramento del microclima urbano, la realizzazione di La popolazione migrante residente è così suddivisa per sesso: 29 maschi, 71 femmine, per un totale di 100 infrastrutture verdi, lo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale, l’incremento della accessibilità ed elimi- migranti. Di questi 19 sono minori di cui 3 ucraino, 1 polacco, 14 rumeni e 1 brasiliano. nazione delle barriere architettoniche, il riuso di vecchi immobili pubblici. I paesi di origine dei migranti presenti nel territorio sono i seguenti: Francia, Polonia, Portogallo, Romania, Elemento cardine che deve ispirare ogni intervento di pianificazione e/o di rigenerazione è il “principio della Albania, Moldavia, Ucraina, Costa d’Avorio, Marocco, Tunisia, Brasile, Cuba, Repubblica Popolare Cinese, sostenibilità”, principio “...ormai diffusamente conosciuto come quello che soddisfa i bisogni delle popola- Pakistan. zioni esistenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Dalla Non sono presenti strutture di prima e/o seconda accoglienza. E’ invece presente il servizio Asl di sportello COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE per esenzione ticket. I migranti che si rivolgono al Segretariato Sociale e ai Servizi Sociali in genere presen- una sempre maggiore quantità di turisti che cercano l’autenticità dei luoghi e dei prodotti della terra). tano prevalentemente istanze di natura socio-economica nonché relative all’inserimento lavorativo. Una incentivazione della mobilità ciclopedonale e una limitazione di quella motorizzata specie nell’ambito Sul territorio è presente un centro diurno polivalente dove si svolgeranno attività ludico-ricreative anche in urbano contribuisce a migliorare le condizioni di vita e a prevenire fenomeni di inquinamento; Tuglie sta favore di minori stranieri. da tempo operando in tale direzione con l’approntamento di una serie di percorsi ciclabili prevalentemente Si sono verificati episodi di violenza in famiglia, su cui i Servizi sono intervenuti in raccordo con il Tribunale, localizzati nella parte alta, collinare, e di collegamento con i comuni limitrofi. la Procura e il supporto dello Sportello Immigrazione di Ambito.” Attenzione è stata rivolta anche all’efficientamento energetico degli edifici pubblici, ancora in fase di com- A differenza di quanto accade in molte realtà a Tuglie non si registra una presenza significativa di extra- pletamento, ricorrendo, per l’utilizzo di energie da fonti alternative sia al fotovoltaico ed al solare termico sia comunitari; si tratta quasi esclusivamente di cittadini europei il cui insediamento è legato a occupazioni al geotermico nell’ottica anche di suscitare un effetto emulativo nella popolazione con la pratica dimostra- connesse con l’assistenza di persone anziane. zione dei risparmi ottenibili non solo di natura ambientale ma anche, e sopratutto economica. Un altro fenomeno che comincia ad avere un significativa rilevanza sociale è la migrazione stabile su Tuglie di cittadini provenienti dai paesi limitrofi e segnatamente Gallipoli ed Alezio. L’affermazione di Gallipoli quale 4.1.4. Un comune capace di qualificare e diversificare l’offerta turistica località primaria del turismo nazionale, ed ormai anche internazionale, ha portato di riflesso un interesse Il turismo costituisce il potenziale, autentico volano di sviluppo economico ed occupazionale di Tuglie anche forte per l’acquisizione di abitazioni da parte di una clientela non locale che ha fatto rapidamente lievitare i quale naturale hinterland di Gallipoli. prezzi in misura esponenziale e non sostenibile per i gallipolini residenti. Il turismo rappresenta un’autentica opportunità per il recupero del ricco patrimonio dei manufatti in pietra Da circa un ventennio è cominciato un processo di migrazione verso Alezio, legato a costi di edilizia resi- quali furnieddi, pagghiare, lamie, ecc., da realizzare secondo il disposto delle Linee guida regionali del denziale accessibili e comfort abitativi decisamente superiori; da qualche anno però l’eccessiva migrazione PPTR; un patrimonio che, con il declino dell’attività agricola, sarebbe destinato ad un irreversibile degrado, da Gallipoli verso Alezio ha fatto anche qui lievitare i costi, per ovvie ragioni di mercato, così che lo stesso come è avvenuto negli ultimi decenni. fenomeno e per le stesse motivazioni è ora in corso, sia da parte di gallipolini sia di aletini, una migrazione Stessa attenzione e stesse modalità di recupero vanno rivolte anche alle masserie, autentici gioielli dell’edi- verso Tuglie. lizia rurale, ciascuna unica nella sua articolazione costruttiva e decorativa che costituiscono un giacimento Specie ad Alezio tale fenomeno, anche per la sua entità che interessa circa il 20% degli attuali residenti, ha culturale ed architettonico che caratterizzano il territorio in maniera unica ed inimitabile e sono in grado di provocato e provoca notevoli problematiche di integrazione che abbisognano di tempo e di iniziative pubbli- garantire un’offerta turistico-ricettiva “rurale” di assoluto valore. che e private per essere superate. Il centro antico rappresenta oggi, così com’è stato come nell’antichità, il fulcro intorno a cui si è sviluppato La scuola, per chi ha figli in età scolare, la pratica sportiva per i giovani (e spesso per i genitori accompa- l’insediamento urbano. gnatori), le manifestazioni culturali per gli adulti, ecc. sono tutti modi e luoghi che favoriscono l’integrazione; E’ necessario favorire i processi, già parzialmente in atto, perché l’intero contesto diventi una “Comunità risulta necessario tuttavia promuovere luoghi ed iniziative rivolte direttamente a questa “immigrazione di Ospitale” cioè un luogo in cui i turisti-ospiti si sentano cittadini, seppur temporanei, del borgo antico; dove i vicinato” così da favorire una rapida e piena integrazione e facilitare un processo piena partecipazione alla sopratutto i tugliesi-residenti ma nache gli operatori economici e gli amministratori pubblici condividano una vita della nuova comunità. strategia unica di accoglienza. Essere parte attiva, sentirsi inseriti oltre ad evitare fenomeni di emarginazione ed, a volte, di autoemargina- Una fruizione, specie se destagionalizzata, può aiutare al recupero ed alla rivitalizzazione del centro antico zione serve a prevenire ed ad isolare episodi di malcostume se non di criminalità. per evitare il progressivo abbandono da parte dei Tugliesi residenti alla ricerca di un comfort che le antiche La pratica sportiva infine è ben diffusa ed è rivolta a diverse discipline anche non tradizionali come volley, abitazioni non possono offrire. basket, bocce, ciclismo, tennis, ecc.; lo stesso dicasi per gli aspetti culturali che vanno dall’archeologia, alla Le residenze dell’ospitalità localizzate in strutture del nucleo edilizio storico, vanno allocate in edifici ben musica, al teatro ed etnici tesi ad esaltare i luoghi, le abitudini antiche e le tradizioni locali. ristrutturati ove ogni dettaglio e tipologia architettonica va conservata e valorizzata. Ogni residenza deve essere arredata con gusto, disporre dell’angolo cottura e di ogni attrezzatura o accessorio per soddisfare 4.1.3. Un comune in equilibrio con il suo ambiente piccole esigenze quotidiane (lavare e stirare indumenti, ad esempio). Essere in sintonia con l’ambiente significa, per Tuglie, innanzitutto preservare la zona collinare impedendo- Si tratta di incentivare un modello di offerta turistica nel quale la città antica e la sua comunità costituiscono ne una antropizzazione non rispettosa dei caratteri di naturalità dei luoghi. la destinazione e la motivazione della vacanza attraverso un sistema di ospitalità moderno, sostenibile sul Un eccesso di costruzioni può dare l’illusione di alimentare momentaneamente l’economia del luogo, di sod- piano ambientale ed attento al carattere identitario locale. disfare gli appetiti di investitori interessati, di assecondare le aspettative di qualche cittadino ma costituisce, Entrambi questi modelli di ricettività si rivolgono ad un turismo prevalentemente familiare, vacanziero, pro- in una visione prospettica, un danno irreversibile. Il territorio è un bene unico, non riproducibile e come tale grammato, di durata almeno settimanale. va per un verso salvaguardato e, per altro, utilizzato al meglio. Le linee strategiche individuate sono finalizzate al recupero di una forte identità territoriale, orientata in ter- La campagna coltivata, la campagna della quotidiana produzione di ortaggi, frutta, verdura, sita nella parte a mini moderni verso il futuro, che reinterpreti le vocazioni storiche ed ambientali del territorio per costruire valle del comune, rappresenta una componente essenziale dell’equilibrio ambientale. La produzione agrico- nuove strategie produttive e funzionali. la oggetto di quotidiano consumo a “kilometro zero” serve per un verso ad esaltare il valore della campagna L’obiettivo generale da perseguire, quindi, mira alla realizzazione di una crescita produttiva più adatta alle e dei contadini, sostenendone l’economia, ad evitare inquinamenti connessi al trasporto di prodotti non lo- reali peculiarità del territorio, alla luce di una attenta lettura della geografia urbana e territoriale, che possa cali, avere un diretto controllo sulle modalità di produzione, quindi sull’uso di fitofarmaci e valorizzare come valorizzare i diversi ambiti del comune e le loro connessioni, senza alterarne l’equilibrio ambientale, pae- consumo produzioni biologiche, incentivare il turismo offrendo prodotti genuini (elemento discriminante per saggistico, storico e culturale. COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

Alla luce di queste considerazioni, la linea strategica d’intervento che coniuga in maniera costruttiva lo Articolazione degli obiettivi di rigenerazione urbana del Comune di Tuglie sviluppo e la valorizzazione del territorio, assecondandone la naturale vocazione, prevede il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta turistica attraverso una sua diversificazione, in grado valorizzare i numerosi attrattori ambientali e culturali.

4.2. GLI OBIETTIVI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA, INCLUSIONE SOCIALE E SOSTENIBILITÀ AM- BIENTALE

Alla luce dell’idea-guida di rigenerazione urbana sopra tratteggiata si enunciano nel seguito gli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale. Gli obiettivi sono articolati in un sistema a tre livelli (finalità, obiettivi generali e obiettivi specifici), secondo lo schema sotto riportato. La visione prospettica enunciata una volta validata dall’Amministrazione Comunale sulla base dei risultati del processo di partecipazione e condivisione dei cittadini, e in particolare a valle del positivo esito positivo della valutazione del loro grado di perseguimento, costituirà il prerequisito per procedere alla valutazione della fattibilità dei programmi di rigenerazione urbana sottoposti all’approvazione del Comune, secondo le modalità indicate dalla LR 21/2008.

FINALITÀ: Promuovere la rigenerazione di città e dei sistemi urbani

OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI

A1. Promuovere la riqualificazione della città esistente attraverso la cura degli spazi pubblici, la redazione di un piano del colore e dell'arredo urbano che indirizzi interventi pubblici e privati.

A2. Implementare il verde urbano al fine di limitare l'effetto isola di calore, migliorare la vivibilità urbana, creare habitat gradevoli alla fruizione ed alla vista. A. Migliorare la qualità del sistema A3. Contenere il rischio idraulico attraverso idonee opere di prevenzione insediativo A4. Incrementare la permeabilità dei suoli nelle aree urbane anche attraverso la disimpermeabilizzazione di aree urbane dismesse e/o abbandonate.

A5. Riprogettare i margini urbani conformemente al disposto del Progetto sperimentale "Patto città - campagna" del PPTR

B. Ripensare il sistema di mobilità urbano in B1. Implementare gli spazi pubblici, specie nelle parti antiche, ai fini della loro valorizzazione, da fruire solo con mezzi non motorizzati. favore della ciclopedonabilità, per B.2 Favorire la creazione di greenways o almeno di viali alberati, sia nell'abitato, sia nelle zone periurbane nell'ottica di connettere i cittadini con ridurre l'emissione di le risorse della città e con i centri di vita degli insediamenti urbanistici. gas climalteranti e prevenire fenomeni di B.3 di Implementare i percorsi pedonali e migliorarne la fruibilità garantendone l'uso ai diversamente abili inquinamento dell'aria

C1. Riqualificare ed espandere le reti pubbliche e no profit che erogano servizi di welfare nell'interesse delle fasce deboli della popolazione, come gli anziani, i bambini ed i portatori di handicap

C. Sostenere la coesione C2. Razionalizzare la rete di servizi collettivi, dalle reti dei servizi sanitari a quelle per lo sport e il tempo libero, nella logica di garantire un sociale e l’integrazione adeguato livello nella qualità delle prestazioni e una costante attenzione alle fasce deboli della popolazione. di sistemi di welfare pubblico, privato e no- C3. Incentivare e promuovere la fruizione di luoghi pubblici (per lo sport, per la cultura, per il tempo libero, ecc.), compresi i plessi scolastici profit nelle ore di non lezione, al fine di favorire l'integrazione intergenerazionale, tra fasce sociali diverse, tra popolazione locale e migranti, tra migranti COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

5. GLI AMBITI TERRITORIALI DA SOTTOPORRE A PROGRAMMI INTEGRATI DI RIGE- perimetrazione degli ambiti su ortofoto NERAZIONE URBANA

L’analisi conoscitiva propedeutica alla definizione dei perimetri oggetto dei programmi di rigenerazione ha evidenziato su gran parte degli ambiti individuati la presenza di degrado edilizio, urbanistico e problematiche di disagio sociale. In particolare si rileva la presenza di luoghi di forte attrattivà non sufficientemente valo- rizzati, situazioni con problematiche idrogeologiche, opportunità di implementare la mobilità ciclopedonale, incrementare il verde urbano, provvedere all’efficienza energetica di strutture pubbliche oltre alla necessità di migliorare i servizi per la cittadinanza e per i turisti. Si evidenzia inoltre la mancanza di funzioni collettive, di spazi pubblici e qualificati in grado di esprimere qualità urbana, senso di sicurezza e di appartenenza. L’analisi condotta per l’individuazione degli ambiti oggetto del programma, ha inoltre tenuto conto sia dei ca- ratteri sociali ed urbanistici del territorio sia della presenza di precedenti esperienze di programmi complessi sia delle strategie di sviluppo territoriale già poste in essere dall’Amm.ne. L’identificazione di specifici ambiti per i quali redigere programmi e progetti di rigenerazione urbana di di- mensioni significative scaturisce dalla volontà di prefigurare un sistema di azioni integrate, a carattere ma- teriale e immateriale, in grado di innescare un processo virtuoso di riqualificazione urbana e sociale e di sviluppo economico. Gli obiettivi di rigenerazione della città, come anzi detto, devono costituire una prospettiva di lungo periodo cui indirizzare l’azione amministrativa da concretizzare con tutti gli interventi materiali ed immateriali, di mo- deste o consistenti dimensioni, sostenute da finanziamenti europei, nazionali, regionali o comunali sulla cui consistenza “tarare” di volta in volta progetti ed opere. Nel seguito si riporta l’elenco degli ambiti interessati da interventi di rigenerazione urbana:

• Ambito 1 – Il centro antico La parte antica de comune è già stata oggetto negli ultimi anni di interventi di riqualificazione; abbisogna tuttavia di cure attente e puntuali per migliorare l’habitat urbano, salvaguardare i caratteri identitari edilizi ed urbanistici, intervenire sulle situazioni di rischio idrogeologico per l’acclività del terreno, provvedere all’effi- cientamento di strutture pubbliche, recuperare contesti ed aree degradate.

• Ambito 2 – Montegrappa e la zona 167 La collina di Montegrappa, , pur essendo stata oggetto di ripetuti interventi di riqualificazione da parte della pubblica amministrazione ha un insieme di problematiche connesse all’essere divenuta nel dopoguerra prima solo un luogo di villeggiatura per i tugliesi e successivamente sia un grande quartiere urbano sia un luogo di 2^ case per locali e non. La localizzazione della zona 167, una volta marginalizzata a causa della sua localizzazione all’estremo nordest della collina ha comportato, come anzi detto, reiterati interventi di riqualificazione fisica dei luoghi e recupero sociale degli abitanti; la collina alle cui falde sorge il paese, determina situazioni di rischio da ac- que meteoriche cui l’Amm.ne com.le sta da tempo rivolgendo la propria attenzione anche ai fini di prevenire situazioni di pericolo pubblico. L’accesso alla collina presenta delle problematicità legate alla presenza delle ferrovia (che amplifica anche le situazioni di rischio idraulico). La valenza della collina ai fini ambientali ed economici del paese indirizza a valutare tutti gli aspetti connessi alla rigenerazione di ogni suo contesto, al recupero di ogni luogo di degrado fisico e di insufficiente coesione sociale.

COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

• Ambito 3 – Quartiere “Aragona”

E’ un ambito che segna il limite ovest del paese in cui antichi edifici, un tempo inseriti in pieno contesto agricolo, ora fanno parte dell’insediamento urbano che negli anni li ha letteralmente avviluppati. La zona presenta elementi di degrado dovuti sia ad un non definito confine tra paese e campagna, sia alla difficoltà di disegnare agevoli percorsi che ne consentano la connessione a Monte Grappa, cui è limitrofa, per la forte acclività e per la cesura determinata dalla linea ferroviaria, superabile solo da un antico e stretto sottopasso. L’area va ripensata, o meglio rigenerata, attraverso un complesso di azioni, in linea con quelle previste dalla L.R. 21/08, ai fini di superare le situazioni di degrado e conferirle condizioni di adeguato habitat urbano.

• Ambito 4 – Quartiere Sud-Est 6. IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE E’ un quartiere posto a monte della linea ferroviaria, in adiacenza al quale, nella parte alta a nordest nel dopoguerra è stato realizzato l’istituto provinciale per la cura del tracoma oggi in fase di restauro e riconver- sione. Ad est insiste l’ampio bacino delle cave dismesse che, dopo la fase di coltivazione, sono in stato di abbandono. L’intero contesto va ripensato ai fini del recupero delle situazione di degrado e di una comples- siva riqualificazione urbanistica ed edilizia

5. IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE

La riqualificazione urbana unita alla crescita economica e occupazionale, allo sviluppo culturale e sociale, può essere perseguita solo se tutti gli attori operano insieme al fine di utilizzare al meglio gli strumenti della programmazione e le risorse finanziarie. Diventa fondamentale informare e coinvolgere i soggetti istituzionali, le associazioni ed in genere le partner- ship locali ed istituzionali e i cittadini nel processo di costruzione del programma, attraverso un approccio partecipativo che coinvolga il maggior numero di soggetti operanti sul territorio affinché il modello di sviluppo sia sostenuto dal sistema socio-istituzionale locale. I primi orientamenti, i temi rilevanti, gli indirizzi e le linee di azione dovranno emergere attraverso opportuni momenti di discussione, incontri e laboratori tematici finalizzati ad individuare le azioni attraverso cui realiz- zare gli scenari immaginati per la rigenerazione urbana.

5.1. LE TAPPE DI ATTIVAZIONE DEL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE 1. Presentazione del Documento programmatico del programma di rigenerazione urbana agli organi di governo, amministrativi e tecnici del comune La presentazione interna all’Amministrazione comunale si svolge con l’obiettivo di informare e coinvolgere dall’inizio i soggetti a vario titolo protagonisti e destinatari dei processi di sviluppo locale. Per questo motivo si prevede un primo incontro di presentazione ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale (la Giunta e Consiglio Comunale) e, quindi, degli uffici tecnici e dei settori interessati. Durante l’incontro sarà illustrato il programma di lavoro, le fasi in cui è articolato il DPRU ed il metodo adot- tato.

2. Presentazione del programma di rigenerazione urbana alla comunità ed ai portatori di interesse Affinché la fase di ascolto risulti significativa ed efficace, deve essere preceduta da azioni di informazione e COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE di comunicazione volte a dare notizia dell’avvio del processo e a mettere al corrente i principali stakeholders • l’incremento di servizi di quartiere e di spazi di aggregazione in relazione ai bisogni specifici della popola- e la società civile sui modi di partecipazione e metodo di coinvolgimento. zione residente; Solo formalizzando – e quindi accreditando - il processo inclusivo, si potrà garantire la più ampia disponibi- • l’incremento della dotazione di alloggi di edilizia residenziale sociale al fine di ridurre il disagio abitativo lità a collaborare e a partecipare a laboratori, interviste, questionari. rispondendo ai bisogni di categorie La conoscenza consapevole e critica delle previsioni del DPRU costituisce la base dell’efficacia delle stesse. • disagiate quali anziani, giovani coppie, diversamente abili, famiglie monoparentali con minori a carico, L’avvio del processo di pianificazione avverrà tramite una presentazione pubblica rivolta a tutta la società ecc..; civile: altri enti territoriali, soggetti istituzionali, scuole di diverso ordine e grado, autorità, associazioni, fonda- • l’incremento degli spazi verdi urbani al fine di migliorare l’habitat, la permeabilità delle superfici, le isole di zioni, operatori economici, attori del mondo socio assistenziale e culturale, rappresentanti della cittadinanza. calore, ecc. Gli inviti saranno fatti tramite locandine da affiggere presso luoghi istituzionali e ad alta frequentazione; inviti • la chiusura del ciclo delle acque con il miglioramento delle reti, la messa in sicurezza ai fini idrogeologici; via e-mail e posta ordinaria. • l’implementazione della mobilità lenta; Saranno contestualmente comunicate le modalità (via email, con nota scritta, ecc.) per far pervenire le os- • la realizzazione di interventi e l’adozione di tecniche costruttive atte a perseguire gli obiettivi di sostenibilità servazione ed i contributi di cittadini e portatori di interesse all’Amm.ne Com.le. ambientale e tutela delle risorse naturali in relazione alle specifiche caratteristiche dell’area di intervento. La fattibilità di un programma integrato di rigenerazione urbana sarà affidata, oltre all’efficacia dell’azione 3. L’ascolto del territorio pubblica, alla convergenza che la parte pubblica e la parte privata potranno trovare e sancire in appositi Nel processo di costruzione del programma, particolare interesse assume l’attività di ascolto del territorio, protocolli di intesa finalizzati alla loro attuazione volti a garantire: finalizzata all’analisi e alla valutazione dei problemi, delle risorse e dei punti di vista espressi dai diversi • l’individuazione dei soggetti coinvolti nell’attuazione del programma, le relative competenze, la quantifica- “soggetti interessati”. zione e la natura delle risorse finanziarie; Fondamentale, quindi, coinvolgere il maggior numero di soggetti operanti sul territorio affinché il modello di • le idonee garanzie finanziarie degli operatori pubblici e privati coinvolti nell’attuazione dei programmi. sviluppo sia sostenuto dal sistema socio-istituzionale locale. Il processo avviato rappresenta un’opportunità per elaborare in modo partecipato una visione futura del territorio e della città e mettere in rete attori e progetti, sia materiali che immateriali, di rilevanza strategica. Il programma di rigenerazione potrà così consentire un maggiore e più efficace coinvolgimento della comu- nità locale nei processi decisionali, una più ampia condivisione dei temi di interesse e delle priorità in riferi- mento ad obiettivi strategici consapevolmente e costantemente valutati e condivisi.

6. I CRITERI PER VALUTARE LA FATTIBILITÀ DEI PROGRAMMI

I criteri per valutare la fattibilità dei Programmi di rigenerazione urbana sono individuati sulla base della rispondenza agli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale da perse- guire a livello comunale posti a base del presente documento programmatico nonché agli obiettivi di qualità posti a base degli politiche pubbliche che concorrono al conseguimento degli obiettivi di rigenerazione urba- na e della pianificazione strategica del territorio. Gli interventi devono essere analizzati in primo luogo attraverso: • le valutazioni economiche relative ai costi/benefici dell’intervento, sia diretti che indiretti; • le valutazioni sociali, che devono guidare l’intero processo di progettazione; • le valutazioni sulla qualità urbanistica e architettonica; • le valutazioni sulla sostenibilità ambientale e il contenimento energetico. Un ulteriore parametro di valutazione riguarda l’aspetto delle ricadute di interesse pubblico e collettivo che ogni trasformazione produce e costituiranno ulteriori elementi di valutazione; • la coerenza e l’integrazione tra gli interventi previsti in relazione alla natura del Programma ed alle carat- teristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, urbanistiche e socio economiche; • l’accuratezza dello studio di relazioni tra l’ambito di intervento ed il sistema urbano complessivo; • le sinergie con programmi sociali e l’attivazione di servizi a favore di soggetti deboli quali anziani, bambini, diversamente abili, ecc..; COMUNE DI TUGLIE PROVINCIA DI LECCE

realizzare prototipi di interventi a contenuto innovativo rispetto alle prassi correnti e capaci di orientare il Appendice sistema istituzionale e socio-economico a un uso più frequente di alcuni strumenti ordinari delle politiche pubbliche regionali in tema di rigenerazione urbana e di sostenibilità ambientale quali le leggi regionali n. Il P.O. FESR-FSE 2014-2020/Azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” 21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana” e n. 13/2008 “Norme per l’abitare sostenibile”. Il POR FESR-FSE Puglia 2014 - 2020 stabilisce le strategie, le priorità e gli obiettivi specifici da perseguire La rigenerazione di tali aree ha come fine l’innalzamento della loro vivibilità e qualità (anche architettonica), in merito allo Sviluppo urbano della Regione in coerenza con le indicazioni dell’Agenda urbana europea, la riduzione del disagio abitativo, la riqualificazione ecologica finalizzata alla riduzione del consumo delle dei Regolamenti dei Fondi Strutturali di investimento europei nonché dell’Accordo di Partenariato nazionale. risorse e alla chiusura dei cicli naturali. Tali obiettivi vengono raggiunti tramite azioni quali l’efficientamento Le strategie, le priorità d’investimento e gli obiettivi specifici sono delineate e perseguite nel POR attraverso energetico degli edifici pubblici, il potenziamento del patrimonio residenziale pubblico, la permeabilizza- l’Asse 12 “Sviluppo Urbano Sostenibile” (SUS). zione e il rinverdimento delle superfici artificiali, il miglioramento del microclima urbano, la realizzazione di La necessità di affrontare la sfida dello “sviluppo urbano sostenibile” attraverso interventi che perseguano in infrastrutture verdi, lo sviluppo della mobilità ciclabile e pedonale, l’incremento della accessibilità ed elimi- maniera sinergica più obiettivi specifici, così come individuati negli strumenti di programmazione comunita- nazione delle barriere architettoniche, il riuso di vecchi immobili pubblici a fini sociali, il superamento del ria, ha infatti portato alla definizione di un asse prioritario a ciò dedicato, prevedendo per lo “sviluppo urbano disagio abitativo, il porre in essere azioni tese all’inclusione sociale. sostenibile” l’adozione di strategie basate su azioni integrate che siano in grado di rafforzarsi vicendevol- La definizione degli interventi va condivisa,come ogni programma di rigenerazione urbana, con la cittadi- mente. nanza attraverso la sollecitazione ad una partecipazione efficace della stessa. Il coinvolgimento degli abi- tanti si va a sostanziare in un ruolo attivo e di responsabilità sia in fase di definizione delle scelte progettuali Da ciò la scelta di individuare azioni riconducibili ad altri assi del Programma Operativo Regionale Puglia che di gestione e presa in carico delle attrezzature e servizi, attraverso una mutazione dei comportamenti, 2014-2020 incentrate sui seguenti Obiettivi Tematici nell’ambito dei quali l’OT4 e l’OT9 assumono valenza dei modelli culturali e delle abitudini, volti al più generale miglioramento della qualità della vita. prioritaria ed ineludibile:

- OT4: Energia sostenibile e qualità della vita inerente le Azioni 4.1 - Interventi per l’efficientamento energe- tico degli edifici pubblici - e 4.4 - Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane - ; - OT5: Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi inerente le Azioni 5.1 - In- terventi di riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera -; - OT6: Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali inerente le Azioni 6.4 - Inter- venti per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici - e 6.6 - interventi per la valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale - ; - OT9: Inclusione sociale e lotta alla povertà inerente le Azioni 9.13 - Interventi per la riduzione del disagio abitativo - e 9.14 - Interventi per la diffusione della legalità.

Per rispondere a questi fabbisogni, l’Asse XII del POR FESR-FSE 2014-2020 identifica delle azioni integrate nelle seguenti priorità di investimento (PI):

• Sostenere l’efficienza energetica, la gestione intelligente dell’energia e l’uso dell’energia rinnovabile • Promuovere strategie di bassa emissione di carbonio per tutti i tipi di territorio • Promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi • Investire nel settore delle risorse idriche • Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale • Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle zone urbane e rurali.

I Comuni singoli e le Aree Urbane individuano strategie che, facendo leva su azioni tra di loro integrate, dan- no soluzioni ai problemi urbani presenti in aree caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado fisico ed ambientale, inefficiente uso delle risorse e dell’energia. Tali strategie devono essere finalizzate a