REGIONE

COMUNE DI GORGOGLIONE PROVINCIA DI

REGOLAMENTO URBANISTICO Art. 16 Legge Regionale 23/99

Elaborato VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ a VAS RAPPORTO PRELIMINARE

Il Sindaco Giuseppe Filippo Il Redattore Il Responsabile del Procedimento Arch. Salvatore BRUNO Geom.Gagliardi Vincenzo

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ a V.A.S. Rapporto Preliminare

1. Premessa

2. Riferimenti legislativi e metodologici 2.1 Dalla direttiva comunitaria ai provvedimenti regionali 2.2 Valutazione Ambientale Strategica e Rapporto Ambientale 2.3 Verifica di Assoggettabilità 3. Caratterizzazione Ambientale del Territorio Comunale 3.1 Inquadramento territoriale: l’area vasta ed il territorio comunale 3.2 Analisi componenti ambientali 3.3 Il sistema delle funzioni ambientali 3.3.1. La qualità dell’aria 3.4. Il clima 3.5. Idrografia 3.5.1 Quadro nazionale e regionale 3.5.2 Il servizio idrico per il comune di Gorgoglione 3.5.3 Qualità acque sorgive 3.6. Il suolo 3.6.1. Caratterizzazione geomorfologica 4. Sistema delle funzioni urbane 4.1. Sottosistema demografico 4.2. Sottosistema della residenza 4.3. Sottosistema dei beni storici 4.4. I servizi 5. Vincoli 5.1 Vincolo Paesistico 5.3 Piano Stralcio Autorità di bacino 6. Individuazione degli impatti potenziali 6.1 Lo Shema DPSIR 7. Caratterizzazione del RU 7.1 Il ruolo 7.2 I contenuti del RU 7.3 Scelte progettuali 7.3.1. La riqualificazione urbana 7.3.2. Il potenziamento e il rafforzamento della struttura urbana 7.3.3. Riequilibrio armatura urbana 8.0 Regimi urbanistici 8.1 Perimetrazione dei regimi urbanistici 8.2 Le aree interessate del RU 8.3 Indicazioni Ambientali per uno sviluppo sostenibile CONCLUSIONI

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1. PREMESSA

La presente relazione e gli elaborati grafici allegati costituiscono il “ rapporto preliminare “ richiesto ai fini della “ Verifica di assoggettabilità” relativa a “ piani e programmi che determinano l’uso di piccole aree a livello locale “, nell’amb ito della procedura della Valutazione Ambientale Strategica ( VAS ) , come definita dal D.legs 4 del 16 gennaio 2008 ( art.6, comma 3).

Il Rapporto preliminare è riferito alla Proposta di Regolamento Urbanistico del Comune di Sarconi ( PZ) redatto ai sensi della Legge regionale n 23 /1999 e s.m.i .

I contenuti della relazione e gli elaborati grafici allegati rispondono al dettato normativo definito dal Decreto Legislativo di riferimento( art.12 e dall’allegato 1 del Decreto legislativo).

Il Rap porto Preliminare è costituito dalla presente relazione .Di concerto con l’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione è inoltre allegata copia integrale su supporto magnetico di Regolamento Urbanistico.

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2. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E METODOLOGICI

2.1 Dalla direttiva comunitaria ai provvedimenti regionali

“ La Valutazione Ambientale Strategica ( VAS ) è finalizzata ad integrare preventivamente la componente ambientale nelle politiche di pianificazione e programmazione del territorio; funge da supporto alle decisioni ed alle scelte di pianificazione territoriale in funzione degli obiettivi di sostenibilità ambientale ; favorisce la trasparenza e la trasparenza e la pubblicità degli iter procedurali coinvolgendo le amministrazioni ed il pubblico ..... Non costituisce una fase estranea o conclusiva rispetto alla pianificazione ; essa è piuttosto una procedura che affianca e condiziona l’elaborazione del Piano in tutte le sue fasi... La valutazione ambientale , in altri termini, supporta il piano/programma in una fase in cui è ancora possibile apportarvi modifiche ; quindi è parte integrante del piano stesso” Cfr.” La valutazione ambientale nei piani e nei progetti”, a cura di L.Colombo, S.Losco,C.Pacella,Edizione Le Penseur ,2008,pag.12

La normativa di riferimento per l’elaborazione ,adozione e approvazione del regolamento Urbanistico di Sarconi è costituita dalla L.R. 23/99 “ Tutela ,governo ed uso del territorio” dal suo regolamento di attuazione e seguenti circolari esplicative .

La Valutazione Ambientale Strategica ( VAS ) valuta gli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e ha come obiettivo principale quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi.

La VAS è un processo che accompagna l’intera redazione del piano o programma e permette di indirizzare le scelte verso una maggiore sostenibilità. E’ un processo di valutazione, previsto dalla Direttiva europea del 2001, che affianca un piano o un programma per considerare i possibili effetti sull’ambiente, e aiutandolo a prendere scelte strategiche per uno sviluppo so sostenibile,

La VAS è stata introdotta nell’Unione Europea con la Direttiva 2001/42/CE , entrata in vigore il 21 luglio 2004.

In Italia la Direttiva è stata recepita dalla Parte Seconda del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n 152, “ Norme in materia ambientale” entrata in vigore il 31 luglio 2007- “ procedure per la valutazione ambientale strategica ( VAS ) , per la Valutazione d’impatto ambientale ( VIA ) e per l’autorizzazione integrata ambientale ( IPPC)”.

Il Decreto legislativo 16/01/2008 n 4 ( Correttivo) ha introdotto modifiche alla parte seconda del D.lgs 152/2006 ed è entrato in vigore 13 febbraio 2008.

In tale ultima versione , il D.Lgs 152/06, all’art. 6( oggetto della disciplina ) prevede che la valutazione ambientale strategica debba riguardare i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale.

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La LUR ( Legge Urbanistica Regionale) n 23/99 non prevedeva esplicitamente di incorporare in un unico processo di formazione della pianificazione gli strumenti di valutazione ambientale fra cui la VAS. Ma negli obiettivi ed anche negli strumenti indicati, la LUR lucana fornisce già importanti spunti per tale processo di integrazione. Basti ricordare , ad esempio , che fra gli elaborati necessari alla predisposizione dei Piani Strutturali-Regolamento Urbanistico è prevista la redazione del “ Bilancio Ambientale”.

2.2 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA e RAPPORTO AMBIENTALE

La VAS ha inizio con la stesura , unitamente al Piano , di un rapporto Ambientale ( RA ) , si sviluppa attraverso forme di consultazione istituzionale e popolare e si conclude con la pronuncia dell’Ente preposto e con il successivo monitoraggio degli effetti delle decisioni prese.

Il Rapporto Ambientale ( RA ) si compone , essenzialmente , di tre fasi principali :

- La fase conoscitiva , nella quale si illustra la situazione ambientale ex ante e si individuano le criticità e/o opportunità connesse all’attuazione del Piano ; - La fase valutativa , nella quale ( attraverso la costruzione di opportuni sistemi di indicatori) si stimano gli effetti delle azioni di piano sugli elementi costituivi dell’ambiente; - La fase di monitoraggio, nella quale viene elaborato ( sulla base di opportuni set di indicatori ) un programma di azioni per la valutazione del piano in corso di attuazione, tale da consentire anche eventuali interventi correttivi. Il monitoraggio, in sostanza, consiste in uno strumento di passaggio dalla valutazione ex ante , alla verifica in itinere ed ex post.

Pur in assenza di un quadro omogeneo di direttive tecniche , sono ormai diverse le VAS avviate ed i RA elaborati con interessanti applicazioni laddove lo sforzo è quello di individuare la dimensione fisica degli impatti attraverso l’intelligente utilizzo del GIS e delle Banche Dati regionali superando i limiti delle prime VAS prettamente discorsivi e con un’insieme di tabulati numerici. Poichè l’attendibilità dei risultati si fonda in buona misura sulla sufficiente e soprattutto omogenea disponibilità di dati a livello regionale, è opportuno costruire una base di dati unica ed omogenea a scala regionale in modo da dotarsi di un Bilancio Ambientale Territoriale, prodotti e/o utilizzati dall’ARPAB. In questo contesto di confusione e di non disponibilità di dati interviene e interpreta di classificare i RU nell’ambito di “ piani e programmi che determinano l’uso di piccole aree a livello locale”, per essi è prescritta la “ Verifica di assoggettabilità” ovvero un’esame preliminare che dovrà stabilire se il progetto o piano / programma , in relazione alla sua natura e caratteristiche richiede effettivamente la procedura valutativa .

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2.3 VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’

Il D.Lgs 152/06, all’art.6( oggetto della disciplina ) prevede che la valutazione ambientale strategica debba riguardare i piani e i programmi che possono avere inpatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale. In particolare , al comma 2 è previsto che venga effettuata una valutazione per tutti i piani e i programmi che sono elaborati per la valutazione e gestione della qualità dell’aria dell’ambiente, per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli e che definiscono il quadro di riferimento per l’approvazione, l’autorizzazione, l’area di localizzazione. Prevede inoltre che per i piani e i programmi di cui al comma 2 del predetto art. 6 del Dlgs 152/06 , che determinano l’uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi di cui al comma 2, la valutazione ambientale è necessaria qualora l’autorità competente valuti che possano avere impatti significativi sull’ambiente, secondo le disposizioni di cui all’articolo 12. 3- bis . L’autorità competente valuta , secondo le disposizioni di cui all’articolo 12,se i piani e i programmi , diversi da quelli di cui al paragrafo 2 , che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti, possono avere effetti significativi sull’ambiente. La Regione Basilicata inquadra il Regolamento Urbanistico all’interno delle procedure previste dall’art. 6 comma 3 del D.lgs 152 /06 e s.m.i., pertanto è necessario procedere alla VERIFICA di ASSOGGETTABILITA’ mediante la redazione di un RAPPORTO PRELIMINARE comprendente una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significati sull’ambiente e dell’attuazione del piano o programma , facendo riferimento ai criteri dell’allegato I del citato D.Lgs. 152/06 che prescrive i seguenti Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all’articolo 12 del Decreto Legislativo:

1. Caratteristiche del piano o del programma : in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione , la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; .in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; . la pertinenza del piano e del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; . problemi ambientali pertinenti al piano o al programma ; . la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente ( ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: . probabilità, durata , frequenza e reversibilità degli impatti; . carattere cumulativo degli impatti; . natura transfrontaliera degli impatti; . rischi per la salute umana o per l’ambiente ( ad es. in caso di incidenti); . entità ed estensione nello spazio degli impatti ( area geografica e popolazione potenzialmente interessate) ;

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. Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa : ° delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, ° del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo; . impatti su aree o paesaggi riconosciuti come aree protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

Il regolamento urbanistico non rientra tra i casi per cui è sempre necessaria la VAS è quindi necessario procedere alla verifica di assoggettabilità, il cui scopo è di valutare se il Regolamento Urbanistico può avere un impatto significativo sull’ambiente e deve essere sottoposto alla fase di valutazione secondo le disposizione del D.Lgs. 152/06.

L’art.12 del D.Lgs 152/06, prevede che “ l’autorità competente in collaborazione con l’autorità procedente, individua i soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmettere loro il documento preliminare per acquisire il parere.Il parere è inviato entro trenta giorni all’autorità competente ed all’autorità precedente. Salvo quanto diversamente concordato dall’autorità competente con l’autorità procedente, l’autorità competente, sulla base degli elementi di cui all’allegato I del presente decreto e tenuto conto delle osservazioni pervenute, verifica se il piano o il programma possa avere impatti significativi sull’ambiente. L’autorità competente , sentita procedente, tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al comma 1, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e , se del caso, definendo le necessarie prescrizioni. Il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, deve essere reso pubblico.”

1.4 CARATTERISTICHE DEL PIANO O DEL PROGRAMMA a) • in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione , la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;

Il Regolamento Urbanistico, che si realizza per mezzo delle Norme di Attuazione, ha vigore a tempo indeterminato. Esso è comunque soggetto a verifiche con scadenza quinquennale, che diano modo di verificare previsioni e prescrizione di piano e consentano l'eventuale aggiornamento dello stesso Regolamento, previo parere positivo degli Enti interessati e di concerto con gli strumenti urbanistici sovraordinati che , nel frattempo, siano entrati in vigore. Il Regolamento Urbanistico disciplina l'uso e le trasformazioni dell'intero territorio comunale, definendo l'assetto, e detta norme per l'attuazione delle previsioni in esso contenute, nonchè per il controllo degli strumenti di trasformazione urbanistica ed edilizia all'interno del perimetro urbano. Ogni intervento comportante trasformazione urbanistica ed edilizia ricadente nell'ambito del territorio comunale dovrà rispettare, oltre le leggi vigenti generali e specifiche, anche le prescrizioni ed i vincoli imposti dal regolamento Urbanistico, esplicati sia nelle tavole grafiche, sia nelle norme generali ed in quelle particolari relative alla zona urbana in cui ricade l'intervento.

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b) • in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;

Il Regolamento Urbanistico, operando , per sua stessa definizione, sulla città esistente, delimita e circoscrive il cosiddetto Ambito Urbano, costituito da una porzione di territorio sostanzialmente edificata, pienamente riconoscibile come unità insediativa, organizzata sia dal punto di vista sociale che urbanistico. All'interno del Perimetro dell'AU, possono ulteriormente distinguersi zone edificate ( Suoli Urbanizzati-SU), scarsamente edificate o non edificate del tutto ( Suoli non Urbanizzati-SNU). All'analisi dell'armatura urbana e della struttura urbana esistenti ed alla valutazione e classificazione dei suoli segue la perimetrazione dei Regimi Urbanistici generali, dettati dal Regolamento Urbanistico. Tali Regimi Urbanistici si distinguono in Regimi d'Intervento Generali,a loro volta suddivisibili in Regimi di Conservazione,Regimi di Trasformazione e Regimi di Nuovo Impianto, e Regimi d'Uso, suddivisi in Uso Insediativo-Residenziale e relativi servizi, Uso Produttivo,Uso Culturale e Ricreativo per il tempo libero, ed Uso Infrastrutturale o Tecnico e Tecnologico. Strumenti Urbanistici sovraordinati sono :

- IL PIANO STRALCIO PER LA DIFESA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - PIANO STRUTURALE PROVINCIALE - PIANO REGOLATORE GENERALE.

c)• la pertinenza del piano e del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

La progettazione del nuovo strumento regolatore del territorio comunale di Gorgoglione parte dal presupposto fondamentale della moderna disciplina urbanistica, che volge l’attenzione non più alla frenesia di conquista dello spazio che ha caratterizzato gli anni dell’entusiasmo speculativo, ma al recupero del patrimonio edilizio esistente, in un’ottica di salvaguardia integrata sia della città, che del territorio cui la città stessa appartiene. Nel suo excursus storico il concetto di tutela,infatti, se inizialmente rivolto al singolo manufatto artistico o architettonico definito nel 1939 “bene” o patrimonio dell’intera comunità,sì e andato via via ampliando fino ad includere al suo interno interi “comparti urbani” o pezzi di città. L’attenzione sempre più importante posta sulla valorizzazione del patrimonio storico ambientale ha portato, in Italia e nella stessa Europa, alla formazione di strumenti urbanistici specifici per il monitoraggio e la salvaguardia sia dei centri storici, con una progettazione di piccola scala, che guardi all’intervento puntuale e specifico inserito nel particolare contesto storico monumentale, sia del patrimonio ambientale, con progettazioni di respiro più ampio, in scala sovra comunale, regionale o finanche nazionale. E’ in quest’ottica che, nell’ultimo ventennio, si e provveduto alla tutela di larghe parti di territorio che, per la loro valenza paesaggistica e naturale, sono state incluse in operazioni di pianificazione ambientali impostate su regimi di vincolo e stretto controllo, quali per esempio i piani territoriali e strutturali.

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d)• problemi ambientali pertinenti al piano o al programma ;

Gli interventi previsti dalle norme di attuazione del RU, non comportano danni ambientali che possano compromettere la stabilità e la conservazione degli ecosistemi forestali. Il regolamento Urbanistico del comune di Gorgoglione imposta i propri criteri guida in base ad un’ottica di contenimento urbanistico e di conservazione del patrimonio edilizio esistente, in quanto rappresentativo dei caratteri precipui della cultura locale. Sulla base delle indicazioni del Piano Territoriale di Coordinamento, del Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico, della delimitazione delle superfici boscate e dell’analisi dello stato dei luoghi, sì è individuata una metodologia d’intervento legata fondamentalmente alla conservazione ed alla tutela dello stato di fatto, non delineando alcun tipo di uso del territorio difforme da una politica di contenimento edilizio e di mantenimento delle caratteristiche intrinseche del territorio. Per quanto riguarda il territorio di Gorgoglione l’unico fattore di criticità ambientale rimane legato, oltre che all’indice di rischio sismico piuttosto elevato, comune in queste aree, all’elevato rischio idrogeologico riportato dall’Autorità di bacino, ed esemplificato nel PAI, in zona urbana, entro la quale gran parte delle aree destinate all’espansione dal vecchio strumento urbanistico risultano oggi vincolate in base al fattore di rischio idrogeologico.

e)• la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente ( ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

L’applicazione del Regolamento Urbanistico è attuata nel pieno della normativa comunicatoria del settore ambientale (Rete Natura 2000,Parchi Nazionali). Possibili effetti significativi sull’ambiente derivante dall’applicazione del piano L’allegato VI della Direttiva richiede,al punto f) , che il rapporto ambientale contenga, tra l’altro, un’informazione circa i possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali aria e fattori climatici, acqua, suolo e sottosuolo,, rifiuti, ecosistemi naturali e biodiversità,ambiente urbano, paesaggio e patrimonio storico-culturale, popolazione e salute umana e l’interrelazione tra i suddetti fattori. A tal fine la matrice di seguito esposta mette in luce i possibili effetti che l' applicazione del Piano, può avere sull’ambiente. Occorre precisare che il Regolamento Urbanistico è uno strumento di pianificazione a scala comunale e i possibili impatti sulle componenti ambientali sono limitate sia per le estensioni interessate dagli interventi, sia per le modalità di esecuzione che per il contesto territoriale e normativo in cui si opera. La programmazione proposta nel RU e importata su una metodologia d’intervento legata fondamentalmente alla conservazione ed alla tutela dello stato di fatto, non delineando alcun tipo di uso del territorio difforme da una politica di contenimento edilizio e di mantenimento delle caratteristiche intrinseche del territorio. Il Regolamento Urbanistico del comune di Gorgoglione imposta i propri criteri guida in base ad un’ottica di contenimento urbanistico e di conservazione del patrimonio edilizio esistente in quanto rappresentativo dei caratteri precipui della cultura locale. La significatività e il grado degli impatti, riportati nella matrice, è desunta dai dati della letteratura e da numerose pubblicazioni del settore.

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1.5 LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE

Attraverso l’utilizzo di una apposita matrice di valutazione sono stati messi in evidenza, alla luce del quadro conoscitivo esistente in fase di redazione del RU, i potenziali impatti significativi, sia positivi che negativi per ciascuna componente ambientale. I livelli dei potenziali impatti sono stati rappresentativi attraverso l’utilizzo dei segni (positivo, negativo, nullo ).Per una corretta ed efficace lettura della matrice di valutazione si precisa di seguito la maniera in cui sono stati rappresentati i potenziali impatti: - potenziale impatto positivo significativo nei casi in cui l’intervento concorre direttamente al raggiungimento dell’obbiettivo ambientale ; - mancanza di potenziale impatto nei casi in cui l’intervento non presenta evidenti interazioni , né positive, né negative, con l’obbiettivo ambientale; - potenziale impatto negativo significativo nei casi in cui l’intervento presenta un impatto diretto potenzialmente negativo; - impatto incerto nei casi in cui non è possibile valutare, dalle informazioni disponibili, la presenza di eventuali impatti positivi o negativi.

Elementi ambientali Descrizione impatti Potenziali impatti aria L’ap plicazione del RU non ha effetti significativi sulla qualità dell’aria. Gli interventi previsti non comportano emissioni di gas di scarico(da mezzi, macchine) teli da compromettere la qualità dell’aria. acqua L’applicazione del RU non ha effetti sulla qualità dell’acqua e del ciclo idrologico. L’ecosistema è mantenuto ad alti livelli di efficienza funzionale.

L’applicazione del RU non comporta erosione del suolo e dissesto idrogeologico. Il RU non prevede l’apertura ex nuovo di strade. Il rispetto delle norme contenute nel Piano Stralcio per la Difesa dal suolo e sottosuolo Rischio Idrogeologico, porterà degli effetti positivi alle componenti suolo e sottosuolo. Attraverso la promozione di opere di difesa, di prevenzione e di manutenzione del suolo, si arriverà ad un miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio, + + privilegiando, ove possibile, gli interventi di riqualificazione e recupero delle caratteristiche naturali ed ambientali dei luoghi. biodiversita’ La pianificazione proposta nel RU assicura la conservazione delle popolazioni animali e vegetali presenti nell’ecosistema. Il RU è flora e fauna elaborato secondo le direttive forestali per i parchi nazionali, per cui non ha effetti negativi sul mondo vegetale e animale, anzi, la razionale gestione e pianificazione del territorio produrrà effetti positivi su di + + essi. L’applicazione del RU non comporta alterazioni dei luoghi e del paesaggio. Il RU prevede interventi volti alla tutela, conservazione e paesaggio miglioramento dello stato di fatto, quindi si avranno significativi effetti + + + positivi sulla qualità del paesaggio.

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popolazione L’applicazione del RU porterà sicuramente ad un miglioramento della qualità della vita, sia nell’ambito urbano che rurale, per cui si avranno umana significativi effetti positivi sulla popolazione umana. La gestione + + + sostenibile delle risorse conserva un interesse a proteggere e a conservare la risorsa stessa in un’ottica di sviluppo sostenibile. Salute L'applicazione del R.U non ha alcun effetto sulla salute umana umana

Legenda dei potenziali impatti : Potenziale impatto positivo significativo : + + + Potenziale impatto positivo : + + + Potenziale impatto neutro : Potenziale impatto negativo significativo : - - - - Potenziale impatto negativo : -

L’autorità procedente è il Comune di Gorgoglione, mentre i soggetti competenti in materia ambientale, ovvero le Pubbliche amministrazioni e gli Enti Pubblici che , per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, sono interessate agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione del R.U. sono:

1. Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente , Territorio, Politiche della Sostenibilità Ufficio Tutela e compatibilità Ambientale Ufficio Tutela della Natura e del Paesaggio Ufficio Urbanistica ed uso del suolo Ufficio Parchi naturali e aree protette Ufficio Foreste regionali Ufficio Salvaguardia Idraulico-forestale Ufficio Risorse naturali 2. Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata( ARPAB)

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3. CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIALE COMUNALE

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE: L’AREA VASTA ED IL TERRITORIO COMUN ALE AMBITO TERRITORIALE

La zona geografica della collina materana comprende una vasta zona che va dal centro-est della Basilicata ed arriva a ridosso della Piana di Metaponto . Si estende per circa 2.000 km² nella provincia di Matera 1.1 Collina materana 2 Il territorio della Collina Materana è come un ponte che collega il bacino del medio Basento con quello dell’Agri. E’ un territorio con le caratteristiche montane (con tutta la sua ermeticità nel conservare gli usi e le tradizioni di testimonianze storiche ed artistiche che hanno tramandato di padre in figlio, dai tempi più remoti) e collinari. Molti sono stati popoli che hanno lasciato segni indelebili in queste zone. In queste zone c’è una grande vocazione zootecnica (allevamenti bovini, ovicaprini e suinicoli) ed agricola. E’ bello ammirare gli uliveti di , di , i giardini di agrumi della zona di , fino a giungere ai pescheti di . Questa zona è anche caratteristica per i suoi calanchi descritta da Carlo Levi, durante il suo confinio con la stesura dell’opera "Cristo si è fermato ad Eboli". Molto suggestivo è il paesaggio della Foresta di Gallipoli Cognato dove è possibile trovare delle mandrie di bovini allo stato brado. I comuni che comprendono questa zona sono: , , , , , , , Gorgoglione , Aliano , Craco , Ferrandina e Salandra . Gorgoglione si adagia a circa 800 m s.l.m. dai versanti che si affacciano alla valle del fiume Agri , nella parte centro-occidentale della provincia. Il suo territorio, dal profilo irregolare segnato da elementi caratterizzanti della orografia dei luoghi e coperto di boschi di cerro tra cui il Bosco Le Manche . Il territorio è ricco di rocce di arenaria chiamata pietra di Gorgoglione . Fa parte della Comunità Montana Collina Materana . Confina a nord-est con il comune di Cirigliano (6 km), ad est con Stigliano (20 km) ed a sud con Aliano (16 km), ad ovest confina con i comuni di (PZ) (16 km), Guardia Perticara (PZ) (11 km), Missanello (PZ) (28 km) e (25 km) (PZ). Dista 95 km da Matera e 67 km da Potenza .

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2.0 AMBITO COMUNALE :

2.1. Il Territorio e la Comunità

Situata sotto un costone roccioso, lungo il torrente Vallone, una grotta carsica chiamata “Grotta dei Briganti” ,che lo storico Lacava ritiene essere stata abitazione dell’uomo primitivo, rappresenta sicuramente la più antica pagina della storia di Gorgoglione. Povero di riferimenti, se ne rinvengono tracce in alcune Bolle Pontificie del 1060 e del 1123 all’interno delle quali si fa riferimento alla costituzione della Comunità Parrocchiale in sede di riorganizzazione della Diocesi di operata da Godan 3° Primate di Lucania nel 1065. La Comunità Parrocchiale risultava allora costituita da numerose chiese rupestri quali S.Maria di Pergamo, S.Maria di Cugno dell’Acino, S.Reparata , S.Antonio Abbate, S.Canio, ( tutte corrispondenti ad attuali contrade) e dalla chiesa Madre S. Maria Assunta. Di esse risultano presenti sul territorio il solo Santuario di S. Maria di Pergamo( secondo una leggenda la statua della Madonna sarebbe stata trovata nel cavo di una quercia da un pastore che aveva trovato i suoi buoi inginocchiati in segno di adorazione dinanzi all’albero) e la chiesa Madre S. Maria Assunta. Suggestiva è la chiesa Madre di Santa Maria Assunta,costruita originariamente in stile romanico e trasformata in seguito in stile barocco. Il suo interno, a tre navate, custodisce una croce greca lignea del 1600 di arte orafa napoletana,una statua del 1400 di San Rocco, la statua settecentesca della Madonna del Rosario e una pregevole fonte battesimale. I nomi alcune contrade “Tempa dei Greci”, Sanguineta, vari termini dialettali di chiara estrazione etimologica greca, il ritrovamento di preziosi reperti archeologici, vasi apuli a figure rosse, conservati al Museo Ridola di Matera farebbero risalire le sue origini molto più in là nel tempo, intorno al IV sec. A.C. ma molta della storia del paese rimane avvolta nell’oblio del tempo. Alcuni ritengono che il nome di Gorgoglione deriva dall’antico “gurguglio- gurguglionis” che significa “insetto del grano”probabilmente deriva dalla forma sinuosa del paese rassomigliante alla sinuosità dell’insetto, altri , più suggestivamente ma meno verosimilmente, dal “gorgoglio” delle acque del torrente “Vallone” che lambisce l’abitato. Compreso nella contea di , nel 1160 apparteneva ad un certo patrizio che aveva sposato la vedova del normanna Alberto do Gorgoglione,. In seguito appartenne a Riberto di Gorgoglione padrone di Acquaviva di Puglia,. Verso il XIV secolo, il feudo normanno fu affidato alla famiglia dei “Della Marra” di Spinoso, poi venduto agli Spinelli e infine, al termine dell’epoca feudale fu ceduto al Marchese di Fuscaldo. Nel 1545 contava 224 fuochi, poi, a seguito della pestilenza, nel 1669 ne contò solo 77, così come si legge nella relazione “Gaudioso”redatta per conto del re di Napoli nel 1762. L’abitato, che sorge su una collina, ha origini antiche come è testimoniato dal ritrovamento sul territorio di alcune tombe risalenti al IV sec. A.c., in cui sono stati ritrovati vasi apuli a figure rosse, attualmente conservati nel Museo Ridola di Matera. Il centro appartenne ai Della Marra che nel 1070 edificarono il Castello la cui ultima torre fu demolita negli anni ’60, come si evince dall’antico stemma, che è in azzurro con un albero naturale, una torre e due leoni controcampati; successivamente fu dominio dei Carafa e degli Spinelli.

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A Maggio per tradizione viene preso un albero formato dalla congiunzione di un tronco di cerro e di un agrifoglio e sulla cima vengono legate alcune targhette indicanti dei premi ; un determinato numero di partecipanti spara per colpire la targhetta ed aggiudicarsi il premio corrispondente. Alla fine i premi rimasti vengono vinti da chi riesce a scalare il “ Maggio”( cioè l’albero). Il territorio è circondato da distese di uliveti e da aree boschive e la suggestiva posizione geografica Rende Gorgoglione un paese molto frequentato da turisti,soprattutto nel periodo estivo.

2.2 - Lineamenti e struttura del Territorio

L’abitato di Gorgoglione è distribuito lungo il versante sud-orientale di un rilievo collinare (di massima quota 961 slm), il quale è posto tra due corsi di acqua tra loro confluenti a formare la Fiumara di Cirigliano. Di questi il minore Fosso Vallone delimita i versanti occidentale e meridionale del sopradetto colle, mantenendosi in linea d’aria e non tanto distante dall’abitato. Il Maggiore invece Fosso Gorgoglione forma con la propria sponda destra il lato orientale mantenendo però l’alveo intervallato, secondo l’orizzontale, dal centro in questione. I manufatti dell’abitato si raggruppano in prevalenza, attorno ad un specie di sella, di modeste dimensioni (831 slm) che interrompe la regolarità del declivio del colle, il quale un media ha una pendenza di 30/35 gradi. Verso le parti periferiche gli isolati di abitazione si distribuiscono lungo una serie di cerchi concentrici, poste a quote sempre decrescenti man mano che si procede verso l’esterno: ciò è dovuto al fatto che non essendovi sufficiente spazio a concentrare tutte le abitazioni nella detta sella queste vanno interessando le pendici del colle sempre più verso il fondo della valle. Un piccolo gruppo di fabbricati rimane isolato dal resto dell’abitato ad una quota inferiore 30/40 m al di sotto dello stesso. Dal punto di vista morfologico le condizioni generali del colle sono abbastanza buone con media pendenza solo sul versante occidentale si mostra notevolmente più acclive.(oltre 45°). I terreni che compongono il colle fanno parte di un complesso di tipo fly-scioide, nel qualòe si alternano arenarie e calcari. L a fascia arenaria predomina alle quote inferiori verso l’alveo del fiume. Più verso l’alto invece, verso l’abitato si sostituisce la fascia calcareo-marmoso-argillosa. Tettonicamente il complesso non è molto disturbato. Solamente dove si notano le maggiori pendenze (lato occidentale) l’abitato di Gorgoglione mostra fabbricati lesionati. E’ da notare che questi fabbricati dissestati si addensano in 2/3 zone tra di loro separate da altri manufatti indenni .In questo settore occidentale si è potuto constatare che le zone di disturbo coincidono con i tratti in cui i detriti si concentrano. Le zone integre sono quelle rocciose. In definitiva si tratta di una serie di piccole doccie vallive riempite di terreno incoerente, l’andamento delle quali è tortuoso ed interrotto da affioramenti trasversali di roccia che rimangono compresi tra quelle piccole prominenze longitudinali che si spingono fino all’alveo del Fosso Vallone.

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2.3. Monumenti e luoghi di interesse

• La chiesa Madre di Santa Maria Assunta : costruita originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in stile barocco , è a tre navate. Conserva al suo interno una pregevole fonte battesimale, una statua di San Rocco del XV secolo ed una settecentesca della Madonna del Rosario , ed infine una croce lignea del 1600 di arte orafa napoletana.

• Il Santuario della Madonna del Pergamo : chiesa campestre situata in posizione panoramica a pochi chilometri dal paese. La sua esistenza è attestata già nel 1131 .

• La grotta dei briganti : situata a sud dell'abitato, ad un'altitudine di 760 m s.l.m. , sul versante sinistro di un affluente della fiumara di Gorgoglione. Si trova ai piedi di una parete rocciosa alta 40 metri, sulla cui sommità si trova l'abitato. La sua altezza massima è di 2 metri e presenta tracce di stillicidio e concrezionamento, costituito da piccole stalattiti di qualche centimetro. Nel periodo del brigantaggio fu utilizzata come dimora dai briganti , da cui ha preso il nome.

3.2 ANALISI DELLA COMPONENTE AMBIENTALE E TERRITORIALE

Le analisi dello stato di fatto dell’ambiente fanno riferimento all’azione ricognitive territoriale – analisi dello Stato di fatto –Sistemi ambientali -Sistemi Insediativi e Relazionali Tav.4.0.1e Tav.4.1.0 del R.U., documentazione di Piano. Esse suddividono il territorio in sistemi e sottosistemi per semplificarne la complessità. Per ciascun sistema , sono stati individuati i sottosistemi, per i quali è stata stilata una lista di indicatori in grado di descrivere e misurare le caratteristiche del territorio e dell’ambiente del comune di Gorgoglione.

I sistemi analizzati sono stati : 1) le funzioni ambientali; 2) le funzioni urbane .

I sottosistemi presi in considerazione nelle funzioni ambientali sono : ● l’aria ● l’acqua ● il clima ● il suolo ● la biodiversità

I sottosistemi presi in considerazione nelle funzioni urbane sono:

● il sistema demografico ● la residenza ● i rifiuti ● le attività produttive ● il sistema dei beni artistici ● i servizi

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3.3 IL SISTEMA DELLE FUNZIONI AMBIENTALI

3.3.1 LA QUALITA’ DELL’ARIA

Nel tema ambientale ATMOSFERA ,l’INDICATORE che meglio rappresenta la condizione ambientale sono le : Emissioni Inquinanti , espresse attraverso la produzione di CO2 equivalente per abitante. Questo indicatore descrive il contributo di produzione di rifiuti e consumi energetici alle emissioni di questo gas serra.

L’elemento predominante risulta essere l’anidride carbonica ( CO2). La sua presenza in atmosfera è naturale ( 0,03 ppm) .Si tratta di un gas non tossico che rappresenta , al contrario, un “ ingrediente “ essenziale della vita animale e vegetale . la CO2 presente in atmosfera ha un tempo di permanenza abbastanza elevato ( 3-4 anni ) e poi ritorna in ciclo sotto forma di carbonio organico( fissato dalla fotosintesi) o inorganico, come carbonato di calcio o di magnesio ( in seguito alle precipitazioni). La presenza di CO2 nell’atmosfera anche a concentrazioni superiori a quelle originarie, come quelle attuali, non pare avere effetti sulla salute umana .Il problema, tuttora in discussione , legato ad un aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera si riflette , piuttosto , indirettamente sulla vita dell’uomo comportando alterazione nella temperatura ambiente ( effetto sul quale il mondo scientifico non è unanimemente concorde) in quanto funge da schermo alle radiazioni infrarosse in uscite dall’atmosfera terrestre, provocando il ben “effetto serra “. Per definire la qualità dell’aria le sorgenti di inquinanti da considerare sono suddivise in :

1. civili, costituite principalmente da impianti di riscaldamento ( circa l’85% ); 2. attività produttive, costituite dalle combustioni nelle attività industriali presenti nell’area e dall’uso di gasolio ai fini agricoli; 3. traffico all’interno del centro abitato e sui principali assi viari del territorio; 4. la presenza dell'insediamento estrattivo -TOTAL

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Monitoraggio effettuato dall’ARPAB al 22/04/2010 in Basilicata

SO2 SO2 NO2 CO Pm10 Ozono Ozono Benzene Stazione (µg/m3) (µg/m3) (µg/m3) (mg/m3) (µg/m3) (µg/m3) (µg/m3) (µg/m3) media 24 h massima 1h massima 1h massima 8 h media 24 h massima 1h massima 8h media 24 h

Potenza - Parco Rossellino 10 21 n.d. n.d. 8 110 107

Potenza - Viale Unicef 0,6 16 0,5

Potenza - San Luca Branca n.d. n.d. 33 0,5 * 102 98 0,8

Potenza - Via Firenze 1,5 18

Melfi-AIAS STAZIONE TEMPORANEAMENTE FUORI SERVIZIO

Lavello n.d. n.d. 33 0,4 * 109 97 0,8

San Nicola di Melfi < 5 < 5 34 n.d. 11 137 123

Ferrandina < 5 5 33 0,3 * 96 92 0,1

Matera - La Martella < 5 < 5 28 0,3 * 132 129 0,9

Viggiano 7 29 33 0,3 * 124 114 0,5

Pisticci n.d. n.d. 41 0,4 131 125 n.d.

Valori limiti di riferimento

Parametri O3 SO2 SO2 NO2 CO Pm10 (µg/m3) Qualità (µg/m3) (µg/m3) (µg/m3) (mg/m3) (µg/m3) massima dell'aria media 24 h massima 1h massima 1h massima 8 h media 24 h Limiti oraria 24 h

Soglia di Allarme 500* 400* >240 Pessima

Superiore al >125 >350 >200 >10 >50 180-240 Scadente valore limite Entro Margine di 120-180 Accettabile Tolleranza

Valore Limite 0-125 0-350 0-200 0-10 0-50 0-120 Buona

Monitoraggio della Qualità dell’aria in val d’Agri

Dal 28 maggio 2009, sul sito dell’agenzia sono pubblicati i dati inerenti alle rilevazioni di qualità dell’aria effettuate mediante il mezzo mobile in dotazione all'Ufficio Aria del Dipartimento Provinciale di Potenza. Gli analizzatori presenti sul mezzo mobile rilevano sia parametri di inquinamento dell’aria

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(Monossido di carbonio, Ossidi di azoto, Biossido di zolfo, Ozono, Acido Solfidrico, Particolato sottile, Metano e Idrocarburi non Metanici) che parametri meteorologici (umidità relativa, pressione, irraggiamento totale, pioggia, direzione e velocità del vento). I primi dati ad essere pubblicati sul web afferiscono alle campagne realizzate a partire dal 2008 in Val d’Agri. Nelle tabelle successive sono riportati i riepiloghi delle campagne di monitoraggio eseguite. H S Acido Solfidrico 2

massimo delle minimo delle medie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 2,9 µg/m 0,8 µg/m 11

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 4,6 µg/m 2,1 µg/m 19

3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 11,1 µg/m 7,7 µg/m 9

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 3,5 µg/m 0,1 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 9,2 µg/m 0,9 µg/m 21

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 37,3 µg/m 0,1 µg/m 53

SO Biossido di Zolfo 2

massimo delle minimo delle medie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 1,7 µg/m 0,5 µg/m 10

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 6,8 µg/m 0,7 µg/m 20

3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 10,8 µg/m 8,1 µg/m 11

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 5,1 µg/m 0,1 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 47,9 µg/m 2,9 µg/m 21

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 106 µg/m 0,1 µg/m 53

NO Biossido di Azoto 2

massimo delle minimo delle m edie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 13,2 µg/m 4,2 µg/m 13

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 12,7 µg/m 1,6 µg/m 31

3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 12,5 µg/m 4,8 µg/m 18

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 11 µg/m 1,3 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 22 µg/m 5,3 µg/m 21

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 26,8 µg/m 3,4 µg/m 53

Monossido di Carbonio CO

massimo delle minimo delle medie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 0,2 µg/m 0,1 µg/m 13

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 0,5 µg/m 0,1 µg/m 31

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3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 0,6 µg/m 0,13 µg/m 11

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 0,6 µg/m 0,12 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 0,42 µg/m 0,14 µg/m 21

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 1,22 µg/m 0,01 µg/m 53

Pm Polveri sottili 10

massimo delle minimo delle medie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 n.d. µg/m n.d. µg/m n.d.

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 38,5 µg/m 8,6 µg/m 31

3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 54,3 µg/m 12 µg/m 18

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 26,9 µg/m 0,1 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 22,4 µg/m 9 µg/m 22

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 58,7 µg/m 0 µg/m 54

O Ozono 3

massimo delle minimo delle medie Campagna di misura N. giorni rilevati medie giornaliere giornaliere 3 3 Viggiano dal 08/05/08 al 20/05/08 1,7 µg/m 0,5 µg/m 10

3 3 Grumento Nova dal 24/09/08 al 26/10/08 6,8 µg/m 0,7 µg/m 20

3 3 Viggiano dal 28/08/08 al 21/09/08 10,8 µg/m 8,1 µg/m 11

3 3 Viggiano dal 19/03/09 al 23/04/09 5,1 µg/m 0,1 µg/m 33

3 3 Viggiano dal 10/07/09 al 31/07/09 47,9 µg/m 2,9 µg/m 21

3 3 Viggiano dal 07/10/09 al 30/11/09 106 µg/m 0,1 µg/m 53

Il territorio del Comune di Gorgoglione potrebbe essere interessato dal fenomeno delle piogge acide a causa delle estrazioni petrolifere presenti in località Tempa Rossa. Il vento è il principale motore del trasporto degli inquinanti: a questi fini le sue caratteristiche più importanti sono la velocità e la direzione. L’origine del vento è dovuta alla differenza nella distribuzione orizzontale delle pressioni mentre la direzione e la forza sono dovute alla forza di attrito correlata al territorio.

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3.4 IL CLIMA

Classificazione climatica di Gorgoglione La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia. In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Gorgoglione, assegnata con Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993.

Zona climatica Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. E

Gradi-giorno Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale 2.256 convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico.

Il territorio italiano è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche che variano in funzione dei gradi-giorno indipendentemente dall'ubicazione geografica.

Zona Gradi-giorno Periodo Numero di ore climatica

A comuni con GG ≤ 600 1° dicembre - 15 marzo 6 ore giornaliere

B 600 < comuni con GG ≤ 900 1° dicembre - 31 marzo 8 ore giornaliere

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C 900 < comuni con GG ≤ 1.400 15 novembre - 31 marzo 10 ore giornaliere

D 1.400 < comuni con GG ≤ 2.100 1° novembre - 15 aprile 12 ore giornaliere

E 2.100 < comuni con GG ≤ 3.000 15 ottobre - 15 aprile 14 ore giornaliere

F comuni con GG > 3.000 tutto l'anno nessuna limitazione

Puoi anche confrontare fra loro la classificazione sismica dei comuni della Provincia di Matera in un'unica tabella.

Per l’inquadramento climatico sono stati considerati i dati meteorologici relativi all’area del bacino del Fiume Agri e i dati provenienti da alcune stazioni meteorologiche situate sul territorio comunale . In particolar modo sono stati utilizzati i dati raccolti in questo ultimo decennio dalla centralina meteorologica gestita dall’Associazione di Volontariato di Protezione Civile – Gruppo Lucano sede di Viggiano presente sul territorio comunale. Il territorio regionale della Basilicata è caratterizzato prevalentemente da un clima tipicamente mediterraneo con estati calde e siccitose e con inverni miti sul versante ionico e più ricchi di precipitazioni nelle zone più interne del versante tirrenico. Sono stati diversi gli studi relativi alle serie storiche di pioggia in Basilicata al fine di valutare le caratteristiche pluviometriche della Regione. In particolare si sono presi in considerazione le Analisi dei Dati Pluviometrici in Basilicata (Conoscere la Basilicata) di A. De Stefano – M. Lo Russo (Tab.1) e gli annali idrologici dell’ Ufficio Idrografico e Mareografico di Catanzaro pubblicati nel febbraio 2002 (Tab.2).

MEDIA MEDIA NOME PRECIPITAZIONE PRECIPITAZIONE RAPPORTO BACINO QUOT STAZIONE ANNUA ANNUA [A/B] A (m.s.l.m.) 1991-2000 [mm] 1921-2000 [mm]

Viggiano Agri 830 850 961.37 0.87 – dalla tabella di Confronto tra le precipitazioni medie annue in Basilicata nel periodo 1991-2000 e 1921-2000 (SIMN - Sezione di Potenza).

L’andamento climatico del territorio comunale di Gorgoglione è caratterizzato durante la stagione invernale da precipitazioni nevose anche piuttosto abbondanti, solitamente collocate tra gli 800 e la quota più alta 1700 metri sul livello del mare. Normalmente le maggiori concentrazioni piovose si attestano nei periodi primaverili ed autunnali quando si hanno punte anche di 50-60 mm al giorno. L’esposizione dei versanti, escluso alcuni casi, è solitamente orientato a sud, per cui le nevicate non

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hanno un lungo periodo di permanenza, anzi tendono a sciogliersi presto, fermo restante l’andamento delle temperature che nel caso dovessero rimanere rigide, la neve tenderebbe a resistere per periodi maggiori .Il rischio idrogeologico, inoltre, si accentua durante la fine del periodo invernale e all’inizio del periodo primaverile quando in alcune occasioni si possono verificare anche abbondanti nevicate accompagnate successivamente da innalzamenti repentini della temperatura con un conseguente aumento delle precipitazioni piovose. In queste situazioni climatiche si verifica solitamente un ruscellamento superficiale abbondante e in molti casi la riattivazione di fenomeni franosi quiescenti per risalita della falda. Il periodo estivo, mentre, è generalmente caratterizzato da temperature elevate con punte massime che hanno raggiunto in questi ultimi anni anche i 36° - 37°, con clima secco e con periodi caldo-umidi contraddistinti da scrosci e temporali repentini di piogge improvvise. In queste situazioni climatiche si verifica un altro dei rischi principali, ossia quello degli incendi boschivi. Tale fenomeno, mai naturale, tende ad essere un pericolo quando i fronti si avvicinano alle abitazioni, alle strutture industriali e alle vie di comunicazioni. Talvolta, le condizioni peggiori si hanno in concomitanza delle ore più calde e con maggiore ventilazione. In queste condizioni i fronti sono spesso disastrosi e piuttosto rapidi. Di seguito sono state inserite delle tabelle riepilogative relativamente ai dati meteo raccolti presso la struttura di Protezione Civile Comunale di Viggiano in questi ultimi 10 anni.

ANNO TEMP. MEDIE anno PIOGGIA mm 2001 142* 2002 702 2003 604 2004 841 2005 889 2006 831 2007 571 2008 775 2009 705 – Dati meteo centralina meteorologica gestita dall’Associazione di Protezione Civile Gruppo Lucano –SedeViggiano.

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Dati meteo relativi alle precipitazioni piovose negli ultimi 9 anni.

3.5 . IDROGRAFIA

3.5.1 Quadro generale nazionale e regionale

Il Dlgs 152/99 , con i decreti attuativi e la Direttiva 2000/60/CE istituiscono il quadro di riferimento per le politiche in materia di acque e definiscono i principi di riferimento e gli obbiettivi ambientali di prevenzione , tutela ,risanamento e usi sostenibili della risorsa idrica. Nel 2006 il monitoraggio delle acque è stato effettuato dalle istituzioni ad esso preposte ai sensi del superato DLgs 152/99 e s.m.i, che comunque aveva anticipato, in parte , i contenuti della Direttiva 2000/ 60/ CE. L’avvio del monitoraggio in conformità alla Direttiva europea e al DLgs 152/06, con l’individuazione preventiva delle tipologie di corpi idrici e dei rispettivi siti di riferimento, era previsto per il 2008. Il DLgs 152/99 ha introdotto, per le acque superficiali, il livello di inquinamento da macrodescrittori ( LIM ), ossia un indice sintetico di inquinamento che descrive la qualità degli ambienti di acque correnti sulla base di dati ottenuti dalle analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Un altro indice che descrive la qualità delle acque superficiali è l’indice biotico esteso( IBE) che ha lo scopo di fornire una diagnosi di qualità per le acque correnti sulla base delle modificazioni nella composizione della comunità di macroinvertebrati indotte da agenti inquinanti nelle acque e nei sedimenti o da significative alterazioni fisico-biologiche dell’alveo bagnato. L’ultimo indice utilizzato è quello che descrive lo stato ecologico dei corsi d’acqua ( SECA) che stima l’impatto dei principali inquinanti di origine antropica da scarichi civili e fonti diffuse, nonché dalle alterazioni fisiche e morfologiche dei corsi che si riflettono sulla qualità delle acque, dei sedimenti o da significative alterazioni fisico-biologiche dell’alveo bagnato. La Regione Basilicata ha approvato le norme di applicazione, definito la delimitazione territoriale e la forma istituzionale dell’AATO di Basilicata .La Regione Basilicata , con L.R. 63/96 ( art. 2 , comma 1)

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ha provveduto a delimitare il territorio in un unico Ambito Territoriale Ottimale e a definire ( art.5, comma 1) le modalità di stipula della convenzione . Il 1 gennaio 2003 rappresenta l’avvio ufficiale del Servizio Idrico Integrato in Basilicata: da questa data al 30/06/2003, per poter consentire al Gestore di organizzare il servizio a scala dell’intero territorio regionale , con atto deliberativo, L’AATO ha invitato i Gestori precedenti a continuare il servizio per 6 mesi, riconoscendo il risarcimento , da parte di AL Spa , delle spese sostenute per la gestione temporanea, affidando ad AL la fatturazione dei volumi erogati. Il 02/ 05/ 2004, a seguito dell’accordo di Programma tra Puglia e Basilicata, AL S.p.a. ha acquisito la gestione di tutti i comuni della Regione ed il personale di AQP la cui attività prevalente era svolta in Basilicata.

3.5.2. Il servizio idrico per il Comune di Gorgoglione

Di seguito si riportano i dati medi di rilevamento delle acque potabili riferiti all’anno 2007, reperiti sul sito dell’Acquedotto Lucano.

PARAMETRI CHIMICI : VALORI MEDI ANNO 2014 COMUNE DI GORGOGLIONE

VALORI LIMITI DI PARAMETRI UNITA’ DI MISURA RIFERIMENTO AI VALORI SENSI DEL DLGS RISCONTRATI N 31/01 E S.M. I SARCONI

Durezza Gradi francesi °F Cons.15-50 17 ph Unità ph > 6.5 e < 9.5 7,93 alcalinità Mg/ CaCO3 167 conduttività µS/cm-1 2500 285 ammonio Mg/l 0.50 0,00 nitriti Mg/NO2 0.50 0,00 nitrati Mg/NO3 50 1 cloruri Mg/l 250 4 Residuo secco a 180° Mg/l 1500 199

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3.5.3. Qualità acque sorgenti e corpi idrici superficiali

Nome tipo captazione Periodo di Portata sorgente osservazione media l/s Vallone Affior. Sup. no Fiumara di Cirigliano Sauro

Il territorio comunale è caratterizzato da un sistema idrografico definito da due assi torrentizi principali quali: Il rischio idrogeologico , oggi, è da considerare anche per quelle infrastrutture che percorrono il territorio comunale, quali: oleodotti e metanodotti , che coinvolti da eventi franosi potrebbero arrecare ingenti danni all’ambiente e alle popolazioni.

3.6 IL SUOLO

3.6.1 CARATTERIZZAZIONE GEOMORFOLOGICA

L’abitato di Gorgoglione è distribuito lungo il versante sud-orientale di un rilievo collinare (di massima quota 961 slm), il quale è posto tra due corsi di acqua tra loro confluenti a formare la Fiumara di Cirigliano. Di questi il minore Fosso Vallone delimita i versanti occidentale e meridionale del sopradetto colle, mantenendosi in linea d’aria e non tanto distante dall’abitato. Il Maggiore invece Fosso Gorgoglione forma con la propria sponda destra il lato orientale mantenendo però l’alveo intervallato, secondo l’orizzontale, dal centro in questione. I manufatti dell’abitato si raggruppano in prevalenza, attorno ad un specie di sella, di modeste dimensioni (831 slm) che interrompe la regolarità del declivio del colle, il quale un media ha una pendenza di 30/35 gradi. Verso le parti periferiche gli isolati di abitazione si distribuiscono lungo una serie di cerchi concentrici, poste a quote sempre decrescenti man mano che si procede verso l’esterno: ciò è dovuto al fatto che non essendovi sufficiente spazio a concentrare tutte le abitazioni nella detta sella queste vanno interessando le pendici del colle sempre più verso il fondo della valle. Un piccolo gruppo di fabbricati rimane isolato dal resto dell’abitato ad una quota inferiore 30/40 m al di sotto dello stesso. Dal punto di vista morfologico le condizioni generali del colle sono abbastanza buone con media pendenza solo sul versante occidentale si mostra notevolmente più acclive.(oltre 45°). I terreni che compongono il colle fanno parte di un complesso di tipo fly-scioide, nel quale si alternano arenarie e calcari. L a fascia arenaria predomina alle quote inferiori verso l’alveo del fiume. Più verso l’alto invece, verso

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l’abitato si sostituisce la fascia calcareo-marmoso-argillosa. Tettonicamente il complesso non è molto disturbato. Solamente dove si notano le maggiori pendenze (lato occidentale) l’abitato di Gorgoglione mostra fabbricati lesionati. E’ da notare che questi fabbricati dissestati si addensano in 2/3 zone tra di loro separate da altri manufatti indenni.In questo settore occidentale si è potuto constatare che le zone di disturbo coincidono con i tratti in cui i detriti si concentrano. Le zone integre sono quelle rocciose. In definitiva si tratta di una serie di piccole doccie vallive riempite di terreno incoerente, l’andamento delle quali è tortuoso ed interrotto da affioramenti trasversali di roccia che rimangono compresi tra quelle piccole prominenze longitudinali che si spingono fino all’alveo del Fosso Vallone.

Dal punto di vista del rischio idrogeologico e della pianificazione dell’emergenza, tali aree di rischio interessano infrastrutture quali: • Viabilità; • Condotte; • Aree “industriali” (aree pozzo); • Aziende; • Abitazioni sparse

Rischio sismico di Gorgoglione La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico. In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Gorgoglione, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Deliberazione del Consiglio Regionale della Basilicata n. 731 del 19.11.2003.

Zona sismica Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 2

I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell' accelerazione orizzontale massima (ag) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.

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Zona Fenomeni riscontrati Accelerazione con sismica probabilità di superamento del 10% in 50 anni

1 Zona con pericolosità sismica alta . ag ≥ 0,25g Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti.

2 Zona con pericolosità sismica media , dove possono verificarsi 0,15 ≤ a g < 0,25g terremoti abbastanza forti.

3 Zona con pericolosità sismica bassa , che può essere soggetta a 0,05 ≤ a g < 0,15g scuotimenti modesti.

4 Zona con pericolosità sismica molto bassa . E' la zona meno pericolosa, dove le possibilità di danni sismici sono basse.

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3.7 RISORSE NATURALI E AMBIENTALI ( BIODIVERSITA’)

SIC –ZPS In Basilicata attualmente sono stati designati 16 aree ZPS e 49 SIC che appartengono alla lista di aree naturali protette della rete Natura 2000. Il territorio di Gorgoglione non sono inserite aree SIC e ZPS :

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Foto 1 –aree SIC e ZPS Basilicata

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4.0 IL SISTEMA DELLE FUNZIONI URBANE

4.1 Il sottosistema demografico

Il primo sottosistema indagato è quello demografico sociale. Prima di passare a descrivere le caratteristiche socio-demografiche del Comune di Gorgoglione è utile descrivere quelle che sono le tendenze a livello nazionale,regionale provinciale e della Collina Materana 2gri, di cui Gorgoglione fa parte. A livello nazionale si possono individuare le seguenti caratteristiche demografiche : ● Crescita della Popolazione nulla , e addirittura da qualche anno negativa, solo in parte controbilanciata dall’aumento della popolazione straniera; ● Il costante declino delle nascite, ha prodotto profondi cambiamenti nella struttura per età della popolazione, la quale anche grazie ad un allungamento considerevole della speranza di vita alla nascita, è oggi contraddistinta da un avanzato processo di invecchiamento; ● Profondi cambiamenti nei processi di formazione, composizione e dissoluzione dei legami familiari, con conseguente ramificazione delle forme di vita familiare; ● Crescita costante degli immigrati.

Il quadro nazionale si riflette sul contesto locale , sia regionale che provinciale. Per la regione Basilicata è però da rilevare, in contrasto con le regioni del centro –nord, il flusso costante di emigrazione verso il nord della penisola, con conseguente spopolamento.

3.1 – L’ andamento demografico

Il comune di Gorgoglione appartiene alla provincia di Matera e dista 98 km da Matera,capoluogo della omonima provincia. Ha una superficie di 34,2 chilometri quadrati per una densità abitativa di 34,47 abitanti per chilometro quadrato, conta al 2015 1010 abitanti e sorge a 800 metri sopra il livello del mare. Il comune di Gorgoglione ha fatto registrare nel censimento 1991 una popolazione pari a 1.179 abitanti mostrando quindi nel decennio 1991 –2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 15,48%. Gli abitanti sono distribuiti in 486 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,43 componenti. Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Gorgoglione dal 2001 al 2013. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

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La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero Media residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia

2001 31 dicembre 1.181 - - - -

2002 31 dicembre 1.166 -15 -1,27% - -

2003 31 dicembre 1.138 -28 -2,40% 483 2,36

2004 31 dicembre 1.119 -19 -1,67% 485 2,30

2005 31 dicembre 1.094 -25 -2,23% 483 2,27

2006 31 dicembre 1.078 -16 -1,46% 476 2,26

2007 31 dicembre 1.093 +15 +1,39% 482 2,27

2008 31 dicembre 1.082 -11 -1,01% 475 2,28

2009 31 dicembre 1.063 -19 -1,76% 470 2,26

2010 31 dicembre 1.064 +1 +0,09% 470 2,26

2011 (¹) 8 ottobre 1.073 +9 +0,85% 472 2,27

2011 (²) 9 ottobre 1.053 -20 -1,86% - -

2011 31 dicembre 1.049 -4 -0,38% 470 2,23

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2012 31 dicembre 1.019 -30 -2,86% 459 2,22

2013 31 dicembre 1.015 -4 -0,39% 449 2,26 (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011. La popolazione residente a Gorgoglione al Censimento 2011 , rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 1.053 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 1.073 . Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 20 unità (-1,86%).Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione. I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Gorgoglione espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Matera e della regione Basilicata.

Popolazione straniera residente a Gorgoglione al 1° gennaio 2013. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Una nota positiva è l'aumento della popolazione straniera nel comune di Gorgoglione , infatti rappresenta il 5-6 % della popolazione complessiva .

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I4.3 Il sottosistema dei beni storici e artistici

L’analisi condotta sui manufatti architettonici ha consentito di individuare i principali tipi edilizi che caratterizzano l’ambito Urbano di Gorgoglione.

• La chiesa Madre di Santa Maria Assunta : costruita originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in stile barocco , è a tre navate. Conserva al suo interno una pregevole fonte battesimale, una statua di San Rocco del XV secolo ed una settecentesca della Madonna del Rosario , ed infine una croce lignea del 1600 di arte orafa napoletana.

• Il Santuario della Madonna del Pergamo : chiesa campestre situata in posizione panoramica a pochi chilometri dal paese. La sua esistenza è attestata già nel 1131 .

• La grotta dei briganti : situata a sud dell'abitato, ad un'altitudine di 760 m s.l.m. , sul versante sinistro di un affluente della fiumara di Gorgoglione. Si trova ai piedi di una parete rocciosa alta 40 metri, sulla cui sommità si trova l'abitato. La sua altezza massima è di 2 metri e presenta tracce di stillicidio e concrezionamento, costituito da piccole stalattiti di qualche centimetro. Nel periodo del brigantaggio fu utilizzata come dimora dai briganti , da cui ha preso il nome.

4.4. I servizi ( rete fognaria-le gestione dei rifiuti- elettomagnetismo)

LA RETE FOGNARIA e IMPIANTO di DEPURAZIONE

Il Comune di Gorgoglione è servito da una rete fognaria che recapita ad un impianto di depurazione delle acque reflue urbane situato a sud dell'abitato.La Regione Basilicata, con L.R. 63/96 ( art. 2, comma 1) ha provveduto a delimitare il territorio in un unico Ambito territoriale Ottimale .Dal 01/07/2003 AL ( Acquedotto Lucano ) assume la gestione dei servizi di fognatura e depurazione in tutti i 131 Comuni della Basilicata. Nel maggio del 2007 sono stati realizzati lavori di manutenzione e adeguamento della rete fognaria e idrica su tutto l'abitato.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Il comune di ha avviato le gestione differenziata. La quantità di rifiuti solidi urbani prodotti in un determinato territorio , fornisce la rappresentazione della pressione ambientale che i rifiuti generano sul territorio stesso ( produzione annuale espressa in tonnellata /anno).Si precisa che la produzione dei rifiuti è strettamente connessa all’evoluzione della propensione delle famiglie al consumo, al numero dei residenti, a scelte dell’organizzazione ( rifiuti assimilati agli urbani), ai flussi turistici, alle aziende presenti , ecc… Ai comuni il D.Lgs. 22/97 attribuisce un ampio spettro di competenze in materia di regolamentazione 32

tecnica, individuando nel “ regolamento comunale” lo strumento ultimo per la definizione delle modalità di gestione del servizio di gestione dei rifiuti urbani.Il D.L.gs 22/97 prevede la gestione dei rifiuti urbani in Ambiti Territoriali Ottimali, organismi costituiti di comuni presenti all’interno di ogni territorio provinciali. Tali Ambiti , una volta costituiti , dovrebbero subentrare alle competenze dei singoli comuni. I dati ,aggiornati al 2005 ed espressi in tonnellate,riportano le produzioni totali e quelle procapite desunte dai MUD , dalle fatture della discarica comprensoriale gestita dalla CM Alto Agri, sita a Roccanova ( CM Medio Alto Agri), e dall’Osservatorio Regionale dei Rifiuti.

QUANTITA’ DI RSU SMALTITA NELL’ANNO 2009-10-11-12

COMUNE MESE TOTALE ANNO 2009 GORGOGLIONE Rifiuti C da Cont Be art V appare enitor Rifiut Fraz ni Vernic a et cchiatu Far i i ione Rifi Rifiuti du Batte i e ro Plas re ma T/FC Oli urba org uti Le metal Te re Ingo rie e inchio Oli Inerti ca 2 tica elettric ci (vedi veg ni anic di gn lici ssi vo mbra accu stri miner 17090 rto 0 150 he ed 20 CER etal (indif DATA a giar 0 o 1501 li li nti mulat adesiv ali 4 ne 102 elettro 01 1501 i feren umi dini 1 04 17 ori i 20 niche( 32 10 ziato da 0 04 resine 01 RAEE) 1501 ) 2 05 01 15010 11) 6 4 15 7 440 27 3285 11250 1 1280 5 10 60 4 0 70 70 0 0

33 COMUNE TOTALE ANN 0 2010 GORGOGLIONE Co nte Ri Rifiuti nit fiu da ori Ca V ti appar Fra T/F rta e M m ecchia zio Imbal C Rifiuti Rifi e tr et et T Beni ture Batter ne Plas laggi Farma (ve Vernici urban uti ca o all all e dure elettric ie e Oli Oli Inerti org tica mate ci di inchiostr i di rto 2 o ici s voli riali he ed accu veg mineral 1709 ani 0 150 20013 CE i adesivi (indiff DATA giar ne 20 1 si 170 misti elettro mulat etali i 04 ca 0 102 2 R resine erenz dini 20 01 5 li 405 1501 niche( ori umi 1 15 iato) 01 40 0 06 RAEE da 0 01 01 1 ) 2 10 0 15010 15 4 6 01 11) 1 2 4 36 488 17 5 3151 5912 1 1 840 30 0 80 9 40 0 4 0 0

COMUNE MESE TOTALE ANNO 2011 GORGOGLIONE

Cont Imb Imb enito Verni Perc allag Batt Cart all. Imba Imball Imballa ri ci olato Rotta Beni gi i erie a e Cart ll. in . In ggi Farm T/FC inchi disc Oli Rifiuti Iner Vetr Le mi di durev Ingo più e cart a e Vetr Plasti metalli aci (vedi ostri arica mi urbani ti o gn ferro oli mbr mat acc one cart o ca ci 2001 CER adesi R.S. ner (indiffer 170 DATA 20 01 o 200 17040 anti eriali um 200 one 15 0 15010 15010 32 1501 vi U. ali enziato) 904 02 140 5 misti ulat 101 150 107 2 4 10 resin 190 150 ori 101 1501 e 703 106 11) 1005 379 140 445 2.20 161 10.4 318.24 772 1 7900 2850 0 0 0 0 0 0 80 0 40

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COMUNE GORGOGLIONE TOTALE ANNO 2012

C ar ta V Conte e Imb Be Imball et Batt Imb nitori Vernic Ton Imb ca all. Rott ni Indu aggi i Batt all. Cart ro erie alla ami Med T/FC i er Rifiuti rt In dur men più erie Toner Inert in a e 2 al ggi di icina (vedi inchio per urbani o Pla evo ti materi e per i Vet carto 0 nich met ferr li CER stri sta (indiffer n stic li usati ali accu stampa 170 DATA ro ne 0 el allici o 180 15011 adesi mpa enziato e a 17 200 misti mul 080318 904 15 0 1501 1 1606 150 200 109 0 vi 080 ) 2 150 04 110 15010 atori 107 01 0 02 104 140 15011 resine 317 0 102 05 6 2 1) 0 1 0 1 3 8 923 3 747 601 60 480 257 1 5 6485 2 2450 120 4 16 322740 0 7 5 5 00 0 540 0 5

5.0 VINCOLI DELL’AREA Il territorio nazionale è soggetto ad una serie di vincoli ambientali e pertanto è necessario accertarsi se il territorio del comune di GORGOGLIONE ricade in aree a rischio o soggette a tutela o a vincoli dei quali si dovrà rigorosamente tenere conto in fase di realizzazione di opere, soprattutto all’interno dell’area interessata dal R. U..

5.1 VINCOLO PAESAGGISTICO

Il R. D. L. del 29.06.1939 n.1497 - Protezione delle bellezze naturali - regolamentato dal R. D. L. del 03.06.1940 n.1357 e la Legge 08.08.1985 n.431 - conversione in legge, con modificazioni, del D. L. del 27.06.85 n.312 ( Galasso ) - reca norme per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale-definisce le aree di particolare interesse ambientale in cui non si può modificare l’assetto del territorio o lo si può modificare previa autorizzazione delle autorità competenti. Queste leggi interessano il comune di Gorgoglione nel seguente ambito territoriale: ●I fiumi, i torrenti e i corsi d’acqua classificati pubblici, ai sensi del T. U. sulle acque dell’ 11.12.1933, n.1775 e le relative ripe per una fascia di 150 metri ciascuna. ●I territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento. ●Le zone gravate da usi civici. Nell’area comprese dal R. U. ( Ambito Urbano) ci sono zone interessate dal suddetto vincolo.

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5.3 PIANO DI STRALCIO DELL’AUTORITA’ DI BACINO Il territorio del comune di Gorgoglione ricade nella giurisdizione della Autorità di Bacino interregionale della Basilicata, nel Bacino del fiume Agri ed in parte nel Bacino del fiume Sinni ( Tavola 1 – Territorio di competenza dell’Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata ). Il Piano di Bacino ( Legge n.183/89 ) è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo oltre che alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche e ambientali del territorio. Le tematiche inerenti le inondazioni e i processi di instabilità dei versanti sono contenuti rispettivamente nel Piano delle aree di versante e nel Piano di stralcio delle fasce fluviali che, in base all’art. 25 delle Norme di attuazione vengono aggiornati entro il 30 Giugno di ogni anno, in funzione dello stato di realizzazione delle opere programmate, del variare della situazione morfologica ed ambientale dei luoghi ed in funzione degli studi conoscitivi intrapresi. Ad oggi sono stati approvati gli aggiornamenti che interessano sia le aree di versante sia le fasce fluviali negli anni dal 2002 al 2010.

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L’intero centro abitato di Gorgoglione, è soggetto al Rischio Idrogeologico elevato .

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Individuazione Aree a Rischio Per questo piano si è fatto riferimento alle aree a rischio individuate dal Piano Stralcio per la Difesa dal Rischio Idrogeologico (PAI 2010) redatto dell’Autorità di Bacino Interregionale della Basilicata. Gli studi eseguiti sono stati condotti conformemente con quanto richiesto dal Manuale Operativo -Linee Guida per il Rischio Idrogeologico predisposto dal Commissario Delegato O.P.C.M. 3624/2007 Decreto n. 1 21/112007. In particolare si è fatto riferimento alle Carte del Rischio per il territorio del comune di Gorgoglione. 505062, 505073, 505083, 505101, 505111, 505112, 505113, 505114, 505124. Le classi di rischio considerate nel PAI sono le seguenti: R4 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni tali da provocare la perdita di vite umane e/o lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici ed alle infrastrutture, danni al patrimonio ambientale e culturale, la distruzione di attività socio-economiche. R3 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti rischi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, la interruzione delle attività socio-economiche, danni al patrimonio ambientale e culturale. R2 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni minori agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, che non pregiudicano le attività economiche e l’agibilità degli edifici. R1 = area in cui è possibile l’instaurarsi di fenomeni comportanti danni sociali ed economici marginali al patrimonio ambientale e culturale. P = area che, pur presentando condizioni di instabilità o di propensione all’instabilità, interessano aree non antropizzate e quasi sempre prive di beni esposti e, pertanto, non minacciano direttamente l’incolumità delle persone e non provocano in maniera diretta danni a beni ed infrastrutture. ASV = (aree assoggettate a verifica idrogeologica) aree nelle quali sono presenti fenomeni.

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6.0 INDIVIDUAZIONE DEGLI IMPATTI POTENZIALI E DELLE AREE AD ESSI INTERESSATI

6.1. LO SCHEMA DPSIR

Sia pure a livello soltanto qualitativo , nella determinazione dei possibili impatti delle azioni del RU si è assunta a riferimento la metodologia DSIR ( Driving forces, Pressures,Impacts, States, responses) con particolare riferimento all’applicazione riportata di seguito¹. determinanti Componenti Indicatori di Indici di Indicatori di stato Risposte di piano ambientali pressione pressione Nuova atmosfera Emissione di Aumento della Adeguamento alla edificazione CO2 temperatura normativa delle Emissione di Aumento dei gas ad emissioni in Aumento gas ad effetto effetto serra atmosfera degli Di traffico serra impianti produttivi Produzione di Valori limite e Diminuzione dello esistenti e previsti CFC e di HCFC soglia di allarme stato di ozono dal RU stratosferico ed aumento delle radiazioni Emissione di Diminuzione del pH SO,NOX, NH£ di acque superficiali e suoli Aumento dell’ozono troposferico e degli Emissioni di ossidanti fotochimici NOX , CO,COV rifiuti Produzione T/ anno di RSU Quantità di RSU Incentivazione e Nuova totale e pro- 1.069.189 indifferenziati regolamentazione edificazione e capite di rifiuti ( ann0 2008) trattati/smaltiti della raccolta conseguente indifferenziati differenziata aumento di Produzione Rifiuti % raggiunta popolazione totale e differenziati residente procapite di smaltiti rifiuti differenziati suolo SAU/ST Alto Conservazione del Superficie comunale in % patrimonio naturale Nuova boscata con la riduzione del edificazione in carico insediativo territorio extraurbano , cambio di Uso del suolo SAU /ST Basso Conservazione con destinazione per agricoltura comunale in % la riduzione del d’uso del carico insediativo patrimonio edilizio agricolo per effetto dell’abbandono del’agricoltura

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Numero per il riuso Nuova Presenza di cave Presenza di n 1 cave e recupero delle edificazione : e di attività n.d. abbandonate Cave ( PSC). domanda di estrattive .Interruzione della materie prime continuità del paesaggio naturale

Aumento Elettromagnetismo Presenza di Limiti di Presenza Il Comune deve popolazione ripetitori per la esposizione ai dotarsi di un “piano residente telefonia mobile campi di rete” che si elettromagnetici: individui i siti 6V / m per idonei campo elettrico e 0,016 A/ m per il campo magnetico Acqua Dotazione Dotazione idrica Approvvigionamento Introduzione di Aumento pro.capite di ( l/ab Idrico buono norme ed incentivi popolazione acqua per uso giorno):… nell’edilizia nuova e residente domestico Valore Portata nel recupero per il media (l/s)….. contenimento dei Qualità delle Valori limite dei I risultati di verifica consumi idrici acque parametri di e di routine delle ( Regolamento destinate al qualità delle acque delle sorgenti Edilizio) consumo umano acque presenti sul territorio destinate a consumo umano confermano il rispetto dei limiti di normativa Individuazione e Individuazioni Lo stato qualitativo caratterizzazione dei corpi idrici dei corpi idrici dei corpi idrici superficiali e superficiali risulta superficiali e dell’area essere buono sotterranei circostante di tutela Crescente Ambiente Abusivismo Alterazione dei Assenza di Norme ed incentivi carico edilizio caratteri edilizi fenomeno rilevante per l’architettura Insediativo Urbano ed urbanistici bioclimatica originari Aumento dei servizi Dotazione di 18mq/ab Carenza di standards e degli standards Assenza di servizi e per mancata con interventi adeguati standard realizzazione pubblici e misure concorsi Qualità edilizia n.d Bassa qualità edilizia compensative.Tutelo privati alla Rispondenza a dello spazio realizzazione criteri ecologici extraurbano con delle e di risparmio norme di maggiore urbanizzazioni energetico contenimento e standards Mobilità n.d Viabilità inadeguata, dell’insediato carenza di parchegi e percorsi pedonali

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4.0. CARATTERISTICHE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO 4.1. Il ruolo del regolamento urbanistico ( RU ) nel processo di pianificazione definito dalla legge regionale n 23 1999.

La legge della Regione Basilicata n 23/1999 ( Tutela del governo ed uso del territorio) , ha profondamento innovato le procedure del territorio in Basilicata , fino al 1999 ancora sostanzialmente definite dalla leggge n 1150/42. Alla luce della nuova legge , limitandoci all’esame degli strumenti urbanistici di livello comunale,il Piano Regolatore Generale è eliminato e sostituito dal Piano Strutturale Comunale ( PSC) , dal regolamento Urbanistico ( RU) e dal Piano Operativo( PO). Il PSC è un piano programmatico e strategico,poiché è chiamato a definire le azioni di trasformazione dell’intero territorio comunale in un tempo non definito. Proprio perché è un atto programmatico, il PSC non ha valore conformativo della proprietà e si attua attraverso gli strumenti di pianificazione : RU ed il PO insieme ai Piani Attuativi già previsti dalla vigente normativa regionale e nazionale ( PP,PL,PdR, PIP ecc…). Il RU è un piano che regolamenta l’esistente sistema insediativo, perimetra ambiti e contiene una dettagliata normativa dell’insediamento esistente. Disciplina il sistema insediativo dell’abitato , anche in via di completamento ( ambito urbano),qualora rientranti nei suoli edificati e già parzialmente edificate e/o con previsione urbanistiche attuative in corso di realizzazione . 4.2 I contenuti del RU Premessa La descrizione dei contenuti del RU è analiticamente descritta negli elaborati di testo e grafici del RU che si riportano integralmente in allegato alla presente Relazione Illustrativa. Le previsioni relative al centro abitato e alle aree di completamento di tipo B sono state sostanzialmente portate a termine, le zone C di espansione, poste in posizione marginale rispetto all’abitato, e soggette a piani attuativi, come si evince dalla scheda n 1 risultano attuate. 4.3 Ambito urbano Il RU ,occupandosi del sistema insediativi esistente, individua le principali categorie di intervento di tutti i fabbricati presenti nel Centro Storico ( TA-tessuto di antica formazione );pone le condizioni urbanistiche per realizzare il recupero dei fabbricati esistenti, senza far ricorso a Piani Attuativi, costosi per le Amministrazioni e difficoltosi da porre in atto; le Norme Tecniche di Attuazione dettagliano con precisione gli interventi ammessi in merito alla classificazione dei fabbricati e dalle definizione dettate dal recente Testo Unico per l’Edilizia. Ancora il RU con la perimetrazione ricognitiva del vecchio piano e la nuova perimetrazione dell’Ambito Urbano cura il progetto dei “ limiti” ,ossia dei confini tra il vecchio piano e il nuovo RU , consentendo il completamento dei Suoli Urbanizzati all’interno dell’Ambito Urbano e prevedendo “ un continuum spaziale “quali previsioni strutturali e ricognitive , la cui attuazione è subordinata alla definizione di Piani Operativi e/o Accordi di localizzazioni( art.45,comma 1 .legge 23 -1999).

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Il RU di Gorgoglione si caratterizza per la netta prevalenza del Regime di Intervento della CONSERVAZIONE .Tutto il tessuto storico è soggetto a rischio Idraulico e Idrogeologico R2 e R3 secondo la classificazione dell'Autorità di Bacino della Basilicata e pertanto si rimanda alla specifica Normativa gli interventi prioritari da mettere in essere per l'incolumità delle persone e la difesa del territorio. Solo una porzione dell'Ambito urbano,situata a Nord dell'abitato in prossimità dell'area ex 167,di proprietà comunale è interessata a Nuovo Impianto ad uso residenziale

4.4 AREE EXTRAURBANE Per il settore produttivo in ambito extraurbano sono state individuati : -Produttivo Area PIP -Artigianale L'area Pip già attuata ed urbanizzata dal vecchio PRG , conserva la destinazione d'uso e i parametri edilizi ed urbanistici delle NTA del PRG . - Produttivo Eolico - Produttivo Estrazione mineraria ( "Tempa Rossa") -Produttivo Estrazione e Commercializzazione della Pietra

4.5 Territorio extraurbano

Nelle aree agricole si applica quanto previsto dal comma 7dell’art. 44 della L.R. n 23 /1999 così come introdotte dalla L.R. n 3/2002 di modifica e integrazione alla stessa L.R. n 23 che si riporta integralmente: In via transitoria , nei R.U. approvati ai sensi del precedente 1° comma , fino alla data di approvazione del PSC( o scheda strutturale comunale allegata al PSP) , gli interventi consentiti in “ zona agricola ( zona “E” D.M. n 1444/68 ) , previa dimostrazione della loro funzionalità all’attività agricola, sono sottoposti alle seguenti limitazioni: a) densità fondiaria massima residenziale = 0,03 mc/mq ; b) densità fondiaria massima per annessi agricoli = 0,07 mc/mq . Il progetto deve contenere la simulazione delle trasformazioni prefigurate ,anche mediante fotoinserimenti, e prevedere opere di mitigazione e compensazioni finalizzate alla tutela delle continuità ecologiche . Impianti di Trasformazione dei prodotti agricoli : nella zona agricola è consentita la realizzazione di impianti agro-alimentari utilizzando i seguenti parametri : superficie minima 5000mq, indice di fabbricabilità 0,8 mc/mq , indice di copertura del lotto 1/10 . In tale zona sono ammesse destinazioni d’uso residenziali, commerciali,per pubblici esercizi e/o attività di servizio ,agricola e zootecnica ,ed artigianali, con esclusione delle attività inquinanti.

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5.0. SCELTE PROGETTUALI Obiettivo prioritario del R.U. è la costruzione di un’identità urbana da perseguire mediante la la riqualificazione urbana e il potenziamento delle strutture urbane supportati da principi perequativi.

5.1. La riqualificazione urbana Riqualificazione Urbana del tessuto urbano con l’ individuazione delle soluzioni urbanistiche attuative in grado di risolvere : - i problemi delle aree vuote , e la messa in Sicurezza del Centro Abitato.

5.2. Il potenziamento e il rafforzamento della struttura urbana

Dal Bilancio Urbanistico, dai risultati dell’ascolto della comunità, da una attenta analisi dei dati demografici dell’ultimo censimento 2001 e dal recente avvio di importanti iniziative imprenditoriali nei settori produttivi: aree per la produzione,lavorazione e commercializzazione della Pietra ; del turismo - ricettivo ambientale ( Madonna del Pergamo); dall'indotto dell'estrazione petrolifero; dalla possibilità di essere inserito nei programmi " Matera 2019 " può ricavarsi una notevole vitalità nel territorio comunale di GORGOGLIONE , accanto alle necessità di riqualificazione, richiede il rafforzamento delle strutture urbane in considerazione anche: • delle necessità di meglio ospitare nell’abitato di GORGOGLIONE i numerosi i residenti del periodo estivo; • dell’interesse dei cittadini per l’investimento nella abitazione di proprietà che costituisce per GORGOGLIONE la prima forma di investimento dei risparmi Caratteristica irrinunciabile dei nuovi interventi dovrà essere la compatibilità con le connotazioni storiche e ambientali degli abitati. I paradigmi di riferimento per il RU sono stati la riqualificazione urbana, il potenziamento della struttura urbana e i principi della Sicurezza. Il miglioramento della qualità dei servizi e delle Attrezzature integrate, sociali e del tempo libero costituisce strumento essenziale per la realizzazione delle politiche di riqualificazione e sviluppo enunciate.

5.3. Edilizia Residenziale Per l’edilizia pubblica a fini residenziali, coscienti della tipologia ormai consolidata in Gorgoglione ossia lotto per villetta mono- bifamiliare , si è abbassato l’indice territoriale per ogni nuova area della , Trasformazione e Nuovo Impianto. La nuova previsione porta ad un insediamento così ripartito : nelle aree a carattere di TESSUTO in corso di Attuazione 95 ab di TESSUTO in corso di Trasformazione 130 ab di TESSUTO di Lottizzazione Privata 21 ab di TESSUTO di Nuovo Impianto 248 ab

Totale 470 ab

Per un totale di 470 ab che sommati ai 1010 ab esistenti si raggiunge una popolazione pari a 1480 ab che è inferiore a 6000 ab previsti ;

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5.4. Riequilibrio dell’Armatura Urbana

Con riferimento al dato dimensionale della popolazione ( popolazione al 2015 con un ipotetico incremento di 470 ab ) sono state elaborate le valutazioni dei fabbisogni di uso sociale del suolo , tramite le quote standard del DM 1444/68 , le quali risultano superiori a quelle indicate dal DM 1444/68, infatti dalla tabella sottostante si evince che il comune di Gorgoglione adotta per ogni abitante circa 40 mq di standards.

- Lo standard per Attrezzature per l'Istruzione ( AF1 ) è ormai ben definito nel quadro comunale, risulta attuato e superiore allo standard richiesto dalla legge che è di 4,52 mq/ab ; - Lo standard per Attrezzature di Interesse Comune ( AF2) risultano attuati e la previsione risulta ben superiore di quasi 20.000 mq) che è di 15,00 - Lo standard per Attrezzature a Verde Sportivo ed Attrezzato( AF3). La dotazione e previsione risulta ampiamente soddisfatta di circa 20,000 mq rispetto al DM 1444768; -Lo standard a Parcheggi ( AF4) , ,l'Amministrazione ha potenziato le aree a parcheggio con una sup. pari a 1000 mq in più a quella richiesta dallo Standard.

BILANCIO URBANISTICO Previsione R.U. Standard D.M. 1444/68 D.M. D.M. Previsione R.U. Previsione Art.3.D.M.1444/68 Zone R.U. 1444/68 1444/68Sup. S =Mq R.U. Mq/ab Mq/Ab 1480ab ISTRUZIONE Asili Nido AF1 4 5.920 6.694 4,52 Scuole materne Scuole Obbligo 4mq ATTREZZ. DI INTERESSE COMUNE AF2 2 2.960 22.316 15,00 Religiose- Culturali – Sociali Ass sanitarie - Amm. Pubb. Servizi SPAZI PUBBLICI ATTREZZATI AF3 4 5.920 26.902 18,17 Parco-Gioco-Sport PARCHEGGI AF4 2 2.960 3.520 2,37

Totale 12 17.760 59,432 40,06 Standards dimensionati su una previsione di 1010 ab + 470 = 1480 ab .

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8.3 . INDICAZIONI AMBIENTALI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

Lo sviluppo sostenibile , definito nelle carte e documenti internazionali da Rio de Janeiro in poi , è quello sviluppo che si propone i soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future. Un concetto , quello di sostenibilità, che integra oggi gli aspetti ambientali con quelli economici,sociali e istituzionali e che implica un approccio ed un metodo interdisciplinare .Un compito e un obiettivo che coinvolge tutti: istituzioni,imprese, associazioni,cittadini e consumatori. Quindi un processo di valutazione a supporto della pianificazione territoriale ed urbanistica nelle sue varie fasi : dalla definizione degli obiettivi , ideazione/progettazione, all’implementazione/ realizzazione delle azioni/ misure.

Gli obiettivi di sostenibilità del piano sono : 1. riqualificazione e potenziamento dei servizi alla popolazione ; 2. individuazione e contenimento delle criticità ambientali e miglioramento della qualità ambientale; 3. potenziamento della biodiversità; 4. mantenimento e sviluppo delle realtà agricole ; 5. tutela dei valori storici; 6. tutela dei valori paesistici; 7. riorganizzazione del sistema viario; 8.localizzazione della residenza contenendo l’uso del suolo; 9.localizzazione delle attrezzature e dei servizi pubblici contenendo l’uso del suolo.

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CONCLUSIONE

Il modello di assetto urbanistico proposto con il RU è stato definito tenendo conto dell’intero tessuto connettivo dell’urbano, ereditato dalla precedente pianificazione e delle linee tendenziali di sviluppo di Gorgoglione. Le scelte spaziali relative alle nuove aree di espansione sono state operate in assonanza con le attuali direttrici di espansione dell’abitato nonché del grado di urbanizzazione esistente. Operando in questa direzione si sono in primo luogo verificate le potenzialità ancora offerte dal PRG vigente senza “usurpare” altro territorio. Comparazione tra il PRG e RU

Piano Sperficie Volumetria PRG 57 Ha 574.418 mc RU 24 Ha 242.978 mc

Infatti la comparazione dimensionale tra il vecchio PRG e il R.U .mette in evidenza l'enorme risparmio di suolo ,di circa 20 ha a favore della nuova Pianificazione, ottemperando così alle disposizione europee per la riduzione di aree urbanizzate.. Successivamente , si è proceduto alla determinazione delle aree necessarie a soddisfare i fabbisogni emersi. Va ricordato che accanto alla necessità di munirsi di uno strumento urbanistico più efficace per il controllo e l’indirizzo dello sviluppo del territorio comunale ,l’Amministrazione avvertiva l’esigenza di avere , soprattutto attraverso una disciplina urbanistico-edilizia , uno strumento più adatto per cucire e gestire l’esistente. Considerando , quindi , le caratteristiche del territorio, l'azione pianificatoria di carattere innovativo per il comune di Gorgoglione dovrà coinvolgere una complessiva rilettura della struttura territoriale attraverso il potenziamento del: - Produttivo Eolico - Produttivo Estrazione mineraria ( "Tempa Rossa") -Produttivo Estrazione e Commercializzazione della Pietra -Produttivo Turistico

Infine si è cercato di ricreare l’identità perduta propria di Gorgoglione ossia quella di “ Città della Pietra- Città Energetica( parco eolico- estrazione petrolifera).

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