Allegato D. 7

Identificazione e Quantificazione degli Effetti delle Emissioni in Acqua e Confronto con i Relativi Standard di Qualità

D. 7 - 1 INTRODUZIONE

Nel presente Allegato si riporta l’analisi dei potenziali impatti sulla componente acqua generati dai reflui liquidi della Centrale di Flumeri.

L’obiettivo è quello di verificare il grado di soddisfazione della proposta impiantistica, per la quale si richiede l’Autorizzazione Integrata Ambientale, al criterio riportato all’art. 3 comma 1 b) del D. Lgs. n. 59 del 2005 relativo all’ “assenza di fenomeni di inquinamento significativo” applicato all’aspetto ambientale emissioni in acqua.

Il presente Allegato riporta:

• Una descrizione degli scarichi idrici che recapitano in corpo idrico superficiale e del sistema di trattamento della Centrale; • Una descrizione generale del bacino idrografico di appartenenza del torrente corpo ricettore degli scarichi idrici e le sue caratteristiche principali; • Una valutazione degli impatti degli scarichi sulla componente.

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 1 D. 7 - 2 CARATTERISTICHE DELLE EMISSIONI IN ACQUA DELLA CENTRALE E SISTEMI DI TRATTAMENTO

L’utilizzo delle acque per lo svolgimento dell’attività produttiva di Centrale e gli eventi meteorici naturali concorrono alla formazione dei reflui liquidi che sono raccolti e suddivisi per tipologia:

• acque industriali; • acque oleose; • acque meteoriche; • acque biologiche.

Le acque industriali recuperabili (condense del ciclo termico, blow down della caldaia, ecc.) sono inviate, previo raffreddamento se necessario, alla vasca acqua industriale/antincendio e da qui reintegrate nel ciclo termico. Le acque industriali non recuperabili (eluati neutralizzati dell’impianto di demineralizzazione, scarichi del lavaggio compressore TG, acque di lavaggio di aree di stoccaggio chemicals) saranno raccolte ed inviate, tramite la rete acque industriali, nella vasca di raccolta acque reflue industriali e trasportate mediante autobotte all’impianto esterno di depurazione consortile. Non sono, pertanto, previsti scarichi di acque industriali in corpo idrico superficiale.

Non sono, inoltre, previsti scarichi di acqua da raffreddamento del ciclo termico e degli ausiliari in quanto il progetto di impianto prevede l’utilizzo di aerotermi.

Gli scarichi oleosi, raccolti dalla rete acque oleose, vengono inviati alla vasca di raccolta acque oleose dove, per mezzo di pompe di trasferimento, vengono inviate al disoleatore. Il disoleatore è un separatore lamellare, dove per differenza di caratteristiche chimico – fisiche, la fase oleosa si separa da quella acquosa. Una successiva flottazione contribuisce ad aumentare la separazione dell’acqua dall’inquinante. Le acque così depurate dalla frazione oleose vengono re immesse nella rete acque meteoriche di stabilimento ed inviate allo scarico in corpo idrico superficiale, Fiume Ufita (punto di scarico S1).

Le acque di prima pioggia, ovvero i primi 5 mm di acqua piovana, vengono convogliate tramite la rete di raccolta acque meteoriche ed inviate alla vasca di trattamento acque oleose. Le acque piovane provenienti dalle aree non contaminate da olio o quelle raccolte dopo circa quindici minuti dall’inizio dell’evento vengono raccolta direttamente dalla rete di raccolta meteoriche ed inviate direttamente al fiume al fiume Ufita. I reflui biologici vengono raccolti dalla rete acque nere e convogliati alla rete fognaria consortile (punto di scarico S2).

I reflui che recapiteranno nel fiume Ufita saranno pertanto costituiti essenzialmente da acque meteroriche di prima pioggia e acque oleose opportunamente trattate, e da acque di seconda pioggia (che non necessitano di trattamento).

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 2 Il sistema di disoleazione previsto dal progetto di Centrale consentirà il rispetto dei limiti imposti dalla Tabella 3, Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs.152/06 , per scarichi in corpo idrico superficiale (si veda Tabella B.10.2 ).

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 3 D. 7 - 3 CARATTERIZZAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO SUPERFICIALE

Il territorio del Comune di Flumeri, sito della Centrale, è delimitato da due fiumi, Ufita e Fumarella, che fanno parte del bacino idrografico del fiume .

Il fiume Ufita è un corso d’acqua di natura torrentizia che nasce sulle montagne del Formicoso, tra Bisaccia, Vallata e Trevico e percorre circa 49 km. Dopo un lungo corso, quasi sempre parallelo al fiume , ne diventa un suo affluente di destra nel punto in cui quest’ultimo volge ad ovest presso la stazione di Apice.

Nel primo tratto, fino a Grottaminarda, il fiume attraversa una piana alluvionale a destinazione irrigua (soprattutto tabacco) che contrasta solo con l'area industriale di Flumeri. Lo stesso fiume risulta essere la principale fonte di approvvigionamento irriguo della zona.

Dal punto di vista amministrativo il fiume Ufita ricade per il 95% nella Provincia di Avellino e per la restante parte nella Provincia di Benevento prima della confluenza nel fiume Calore in corrispondenza della località di Iscalonga di Apice. Durante il suo percorso attraversa diversi territori comunali tra cui ricordiamo Ariano Irpino, Melito Irpino e Grottaminarda.

Il sottobacino idrografico del fiume Ufita si estende per circa 456.48 km 2. Il suo spartiacque topografico è definito da rilievi montuosi non eccessivamente alti e nella sua parte meridionale confina con il bacino del fiume Calore Irpino lungo la cresta del Monte Cerreto e del Monte Forcuso.

La parte settentrionale del bacino sconfina in territorio pugliese comprendendo i rilievi intorno ad Anzano di Puglia con altezze medie tra gli 800 e i 900 m s.l.m. Procedendo verso valle corre lungo le linee di cresta disegnate dai colli dei territori comunali di Ariano Irpino e , per poi degradare dolcemente lungo le dorsali collinari che costeggiano il torrente Mescano fino alla sua confluenza con l'Ufita che segna il limite a valle del tratto di competenza provinciale sul fiume Ufita, nonché il confine con la provincia di Benevento.

Il torrente Fiumarella nasce presso Anzano di Puglia, dal Piano delle Mandrie (m 913). Affluente di destra del fiume Ufita presso Case cognola, ha una lunghezza di circa 30 km e attraversa le Province di Avellino e Foggia. Il sottobacino idrografico del torrente Fiumarella ha un’ampiezza di 151.03 km 2.

D. 7 - 3.1 QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI DEL FIUME UFITA

In attesa della messa a punto dei programmi di monitoraggio da parte di APAT, conformi alle disposizioni della Direttiva n°60/2000/CE ed agli indirizzi del D.Lgs n. 152/2006, nel 2006 l’ARPAC ha effettuato dei monitoraggi organizzati secondo l’ex D.Lgs n. 152/99 con riferimento particolare agli

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 4 indicatori di qualità chimico fisica, biologica ed a specifici inquinanti chimici riferibili a sostanze prioritarie.

La qualità ambientale di un corpo idrico è definita dal D .Lgs n. 152/99 sulla base dello stato ecologico e chimico dello stesso. Gli indicatori scelti per valutare la qualità ambientale del fiume Ufita sono di seguito elencati:

• I.B.E (Indice Biotico Esteso): indice della qualità biologica delle acque fluviali che fornisce una stima indiretta delle alterazioni di natura chimico- fisica e biologica prodotte nel corso d’acqua sulla base dell’analisi della struttura delle popolazioni di macroinvertebrati bentonici in termini di composizione e di abbondanza. Assume valori variabili da 1 a 12, a seconda che si registri la presenza di soli taxa tolleranti ovvero di taxa più sensibili. A valori crescenti di IBE corrispondono classi di qualità biologica decrescenti da 5 a 1 al crescere della qualità delle acque fluviali; • L.I.M (Livello Inquinamento Macrodescrittori) : Indice di inquinamento della qualità delle acque fluviali. Esso è costruito sulla base del calcolo del 75° percentile dei valori di 7 parametri chimico-fisici e microbiologici di base (ossigeno in percentuale di saturazione, BOD5, COD, azoto nitrico e ammoniacale, fosforo totale ed E.coli monitorati nel corso di un anno. Il suo valore può oscillare tra <60 e 560 a livelli variabili da 5 a 1 al crescere della qualità delle acque fluviali; • S.E.C.A (Stato Ecologico Corsi d’Acqua) : indice della qualità degli ecosistemi acquatici ottenuto incrociando il valore del LIM con quello dell’IBE per lo stesso tratto fluviale e considerando il peggiore dei due risultati per l’attribuzione della classe di qualità che va da 5 a 1 al crescere della qualità delle acque. • S.A.CA (Stato Ambientale dei Corsi d’ Acqua) : indice sintetico della qualità dei fiumi definito incrociando i valori dello stato ecologico (indice SECA) con quelli dello stato chimico (presenza di metalli pesanti quali Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, Pb, pesticidi, clorurati e solventi clorurati) del corpo idrico e considerando il peggiore dei due risultati per l’attribuzione della classe di qualità che varia da “Pessimo” ad “Elevato” al crescere della qualità delle acque.

Lungo il corso del fiume sono state collocare 5 stazioni di monitoraggio (U1, U2, U3, U4, U5), ma una di esse (U4) è inattiva. Tra le stazioni attive la più vicina al sito è la U3. In Figura D7 3.1a viene mostrata la loro localizzazione:

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 5 Figura D7 3.1a Ubicazione delle Stazioni di Monitoraggio della Qualità delle Acque sul Fiume Ufita

Nelle Tabelle riportate di seguito vengono mostrati i valori degli indicatori che caratterizzano il fiume Ufita. Essi si riferiscono al periodo 2001-2006 e sono espressi secondo le metodologie previste dal D.Lgs n°152/99 e dal D .Lgs n°258/00.

Tabella D7 3.1a Valori dell’ Indice IBE

Corpo Bacino Cod. Classe Comune Località Prov. IBE idrico idrografico Staz. IBE Vallone di Ufita Volturno U1 Vallata AV 8/9 2 Torre San Ufita Volturno U2 AV 9 2 Martino Ponte di Ufita Volturno U3 Grottaminarda AV 6 3 Melito Stazione di Ufita Volturno U5 Apice AV 6/7 3 Apice

L’indice I.B.E., il cui scopo è quello di formulare valutazioni di qualità sulla base delle modificazioni nella composizione della comunità di macroinvertebrati indotte da fattori di inquinamento delle acque e sedimenti, mostra una Classe 2 (qualità biologica delle acque buona) in corrispondenza delle stazioni U1 ed U2, mentre in prossimità delle stazioni U3 ed U5 il valore

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 6 dell’IBE diminuisce indicando quindi un peggioramento della qualità biologica delle acque che rientrano così nella 3° classe.

In Tabella D7 3.1.b sono riportati invece i valori del LIM e le corrispondenti classi di appartenenza per ciascuna delle 4 stazioni di monitoraggio:

Tabella D7 3.1b Valori dell’ Indice LIM

Corpo Cod. 100 - BOD5 COD NH4 NO 3 P Tot Escherichia LIM Classe

idrico Staz. OD (O 2 (O 2 (N (N (P Coli LIM (%sat) mg/l) mg/l) mg/l) mg/l) mg/l) (UFC/100 ml) Ufita U1 67,0 0,0 20,0 0,06 1,5 0,000 71.000 295 2 Ufita U2 65,0 0,0 25,0 0,13 2,2 0,000 400 255 2 Ufita U3 69,8 0,0 27,5 0,98 3,5 0,000 870 220 3 Ufita U5 25,0 7,7 28,4 0,20 4,1 0,500 2.450 105 4

I valori riportati in Tabella mostrano che in corrispondenza delle stazioni U1 ed U2 la qualità delle acque è buona, in prossimità della stazione U3 è sufficiente ed in corrispondenza della stazione U5 è scadente.

In Tabella D7 3.1.c vengono riportate le classi di appartenenza calcolate in base all’indice S.E.C.A. e la distribuzione dei valori del S.A.C.A. nelle classi di qualità.

Corpo Bacino Cod. Classe Comune Località Prov. S.A.C.A. idrico idrografico Staz. S.E.C.A. Vallone di Ufita Volturno U1 Vallata AV 2 Buono Torre San Ufita Volturno U2 Carife AV 2 Buono Martino Ponte di Ufita Volturno U3 Grottaminarda AV 3 Sufficiente Melito Stazione di Ufita Volturno U5 Apice AV 4 Scadente Apice

Gli indici S.E.C.A. e S.A.C.A. confermano, in sostanza, quanto stabilito dall’indice LIM. Infatti possiamo vedere che in corrispondenza delle stazioni U1 ed U2 la qualità delle acque è buona, in prossimità della stazione U3 è sufficiente ed in corrispondenza della stazione U5 è scadente.

D. 7 - 3.2 CONCLUSIONI

In base ai valori riportati nelle Tabelle precedenti è possibile affermare che la qualità delle acque è buona in prossimità delle stazioni U1 e U2 mentre tende a peggiorare in corrispondenza delle stazioni U3 ed U5. In prossimità del comune di Flumeri, il Fiume si trova ad attraversare i comuni come Grottaminarda ed Apice che hanno una densità abitativa abbastanza elevata che può contribuire ad peggiorare la situazione precedentemente riscontrata.

Gli impatti derivanti dall’esercizio della futura Centrale sul Fiume Ufita sono da considerarsi comunque trascurabili sulla base delle seguenti considerazioni:

EDISON SPA – AIA CTE FLUMERI ALLEGATO D7 D. 7 - 7 • Parte delle acque industriali saranno recuperate nel ciclo termico di Centrale (in particolare condense del ciclo termico, blow down della caldaia, ecc.);

• Le acque industriali non recuperabili saranno trasportate mediante autobotte all’impianto esterno di depurazione consortile;

• Non sono, inoltre, previsti scarichi di acqua da raffreddamento del ciclo termico e degli ausiliari in quanto il progetto di impianto prevede l’utilizzo di aerotermi;

• Gli scarichi oleosi saranno inviati alla vasca di raccolta acque oleose dove, per mezzo di pompe di trasferimento, saranno inviati al disoleatore. Le acque così depurate dalla frazione oleose saranno re immesse nella rete acque meteoriche di stabilimento ed inviate allo scarico in corpo idrico superficiale, Fiume Ufita (punto di scarico S1);

• Le acque di prima pioggia, ovvero i primi 5 mm di acqua piovana, verranno convogliate tramite la rete di raccolta acque meteoriche ed inviate alla vasca di trattamento acque oleose. Le acque piovane provenienti dalle aree non contaminate da olio o quelle raccolte dopo circa quindici minuti dall’inizio dell’evento vengono raccolta direttamente dalla rete di raccolta meteoriche ed inviate direttamente al fiume al fiume Ufita.

Il sistema di disoleazione previsto dal progetto di Centrale consentirà il rispetto dei limiti imposti dalla Tabella 3, Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs.152/06 , per scarichi in corpo idrico superficiale (si veda Tabella B.10.2 ).

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