L’educatore Oreste Morelli condusse la compagnia di orfani a lui affidata per una gita al laghetto Redecesio. Qui ebbe luogo la tragedia: due orfani sfuggiti alla sorveglianza dell’educatore, entrarono in acqua dove trovarono la morte.
ZONA REDECESIO
La zona Redecesio è in provincia di Milano, sotto il comune di Segrate. Per Redecesio le interpretazioni sono due: alcuni ritengono che il nome sia frutto dell’unione dei due termini Re (rivo) + de scés (di siepe), oppure Red (rete) + scés (siepe); per altri invece il toponimo si riferirebbe allo scricciolo, una specie di uccello un tempo molto diffuso nel milanese , chiamato in dialetto Re de Sces (re di siepi).
Nome: Remo Cognome: Ancelotti Anni: 15 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Il ragazzo era vicino all’educatore, quando un compagno, Ferrari, venne ad avvisare che due ragazzi erano annegati. Dichiara inoltre di essere già stato in quel luogo gli anni precedenti e di aver anche fatto il bagno insieme al signor Varesi.
Nome: Achille Cognome: Ancona Anni: 14 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Il ragazzo stava parlando con l’insegnante Morelli dell’Abissinia, quando sentì delle grida provenire dal laghetto e vide: Morlandi e Patrono che stavano annegando e Chiesa che si stava vestendo. Anche lui dichiara di essere già stato in quel luogo con il signor Varesi, il quale stava fuori dall’acqua e faceva entrare i ragazzi a fare il bagno pochi alla volta per controllarli. Nome: Luigi Cognome: Brambilla Anni: 14 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Il ragazzo era sulla riva del laghetto con altri ragazzi e stavano prendendo le rane, quando sentì le urla dei suoi compagni e corse con il signor Morelli a vedere cosa era accaduto, solo che rimase indietro. Arrivato sul luogo dell’accaduto vide i vestiti di Patrono e Morlandi e Chiesa che si stava vestendo. Anche lui dichiara di essere già stato in quel luogo, e di aver fatto il bagno con il signor Varesi, il quale li faceva entrare pochi alla volta per controllarli meglio.
Nome: Giovanni Cognome: Chiesa Anni: 15 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Il ragazzo dice che stava passeggiando intorno al laghetto con l’educatore Morelli. Morlandi e Patrono avevano chiesto all’insegnante di potersi allontanare per fare i loro bisogni. Ad un tratto sente delle urla e vede Morlandi e Patrono che stanno annegando allora si tuffa in acqua per salvarli ma non riesce. Dichiara inoltre di essere già stato al lago, ma di non aver mai fatto il bagno, ne lui ne i suoi compagni. Nome: Angelo Cognome: Gini Anni: 13 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Gini dice di essere andato a comprare l’uva da un carrettino vicino all’osteria e di essere stato avvisato da Angelo Colombo che due suoi compagni erano morti annegati. Infine dice di aver raggiunto gli altri ed di aver dato l’uva a Volpi. Inoltre dichiara di essere già stato in quel luogo ma di non aver mai fatto il bagno. La sua testimonianza è uguale identica a quella di Pini Angelo.
Nome: Angelo Cognome: Pini Anni: 13 Data: Milano 23 settembre 1935 Testimonianza lasciata: Pini dice di essere andato a comprare l’uva da un carrettino vicino all’osteria e di essere stato avvisato da Angelo Colombo che due suoi compagni erano morti annegati. Infine dice di aver raggiunto gli altri ed di aver dato l’uva a Volpi. Inoltre dichiara di essere già stato in quel luogo ma di non aver mai fatto il bagno. La sua testimonianza è uguale identica a quella di Gini Angelo. Nome: Elio Cognome: Vegetti Anni: 13 Data: 23 9 1935 Testimonianza lasciata: Elio Vegetti mentre ascoltava il sig. Morelli che raccontava delle cose riguardanti la sua vita passata sentì delle grida provenire dal lago. Corse insieme al sig. Morelli sul luogo della disgrazia e vide Chiesa che si vestiva e si asciugava. Nel frattempo alcuni compagni gli riferirono che Morlandi e Patrono erano morti.
Nome: Pasquale Cognome: Riva Anni: 14 Data: 23 9 1935 Testimonianza lasciata: Pasquale Riva era seduto su una panchina dell’osteria quando sentì un grido provenire dalla cascata. Alcuni ragazzi gli riferirono che erano morti due compagni. A questa notizia rimase incredulo ma quando guardò il viso spaventato del sig. Morelli corse sul posto della disgrazia ma non vide più nulla. Nome: Cesare Cognome: Carrara Testimonianza lasciata: Il Carrara non era a riva, ma poco lontano, dove stava cercando una canna per pescare. Vide tutta la scena dell’annegamento, con il Chiesa che cercò di salvare gli amici e due uomini che tentarono di rompere due rami per porgerli ai due ragazzi in acqua. Carrara dichiara che anche il Morelli era lì.
Nome: Leopoldo Cognome: Rossi Anni: 12 Data: 23 9 1935 Testimonianza lasciata: Leopoldo Rossi era vicino alla barche quando sentì gridare. Andò di corsa insieme al sig. Morelli e ai suoi compagni sul luogo della disgrazia e assistette agli ultimi momenti di vita di Patrono.
Nome: Giuseppe Cognome: Villa Anni: 14 Data: 23 9 1935 Testimonianza lasciata: Giuseppe Villa era seduto fuori dall’osteria con altri suoi compagni mentre mangiava l’uva. Sentì gridare e vide il sig. Morelli e altri compagni correre verso il lago. Allora anche lui li raggiunse ma non vide nulla perché i suoi compagni erano già morti.
IL FASCISMO IN ITALIA
Il fascismo è un movimento fondato in Italia da Benito Mussolini nel 1919 con la conseguente conquista del potere nel 1922. Benché non costituisca un fenomeno esclusivamente italiano, il fascismo ha avuto origine nel nostro Paese come reazione e conseguenza della grave crisi politica ed economica seguita alla prima guerra mondiale.
Prima Guerra Mondiale Benito Mussolini
INTRODUZIONE
Il coinvolgimento nella vita politica, anche da parte dei maestri, è in gran parte influenzata da situazioni ed esperienze di vita diverse . Infatti l ’adesione al fascismo si può considerare un fenomeno di facciata. Il regime non riesce a far penetrare la propria ideologia nella maggioranza degli insegnanti. Tra gli insegnanti più anziani e quelli più giovani, che sono educati nella scuola fascistizzata, vi sono notevoli differenze, sia per quanto concerne il livello dell’interesse per la politica, sia sul piano delle opzioni politico ideologiche. La percentuale più bassa di adesione si registra tra gli individui nati prima del 1900. I poli dell’ orientamento politico delle maestre e dei maestri sono quasi sempre gli stessi dei loro genitori. L’ATTEGGIAMENTO DEGLI INSEGNANTI ASSUNTO DURANTE IL FASCISMO
L’adesione piena e senza riserve non è frequente, l’opposizione totale e decisa neppure. Il "modus vivendi" con il regime al quale comunque si deve pervenire, d’altra parte, non è affatto privo di segni di sincero apprezzamento. Circa un terzo degli insegnanti (poco più i maestri, poco meno le maestre) danno al fascismo un’adesione "con riserva". Le maestre si distinguono dai loro colleghi per essere state un po’ più indifferenti (29% contro 25%) e un po’ meno critiche. Considerando l’interesse per la politica, troviamo che quando il suo livello è alto risultano più marcate le posizioni decise(piena adesione totale dissenso);quando è basso o inesistente sono invece molto più numerose sia le adesioni con riserva che le posizioni abbastanza critiche.
ione Nazionale domestici.