La guida Una guida alle Guida alle feste del vino in Italia (EDT, 338 Piacere Barbaresco, dalla Sagra del Baccanali d’Italia feste del vino pagine, 23,50 euro), il nuovo libro di Pier Nostralino di Pietra Ligure a Sagralea, dal 46 in Italia, uno Ottavio Daniele, già collaboratore delle Franciacorta Summer Festival alla sagra strumento pensato per chi sceglie le guide Slow Wine e Osterie d’Italia. Nel dell’Uva di Cupramontana. A corredo, destinazioni in base alle caratteristiche volume vengono segnalati e raccontati oltre cento schede dei vini-simbolo Giovedì del terroir, ai vitigni e alle specialità quasi duecento eventi dislocati in celebrati e 58 box sui prodotti tipici e sulle 19 luglio gastronomiche. S’intitola Baccanale – trentasette territori, dalla Festa di Barolo a tradizioni locali 2018

Strapaese

P R Dal baccalà ai tortelli, tutti a tavola I M Vino sfuso, orchestre di liscio, fatta a mano, griglie fumanti e file alle casse... È tempo di sagre, ma attenzione alle imitazioni. Quelle autentiche O sono organizzate dalle Pro Loco e servono solo prodotti locali e di stagione P di LUCA IACCARINO, fotografie di DAVIDE GENTILE per RFood I A N O © DAVIDE GENTILE/FREAKLANCE DAVIDE ©

è quella dei maccheroni. Quella della volgono tortelli nella campagna lombarda e i contadi- ma di tutto, per legge, una sagra deve essere organizza- toma. Quella del cinghiale. Del pesce ni cilentani che fanno sobbollire ceci e fagioli, spiedi di ta da una Pro Loco. Per quel che riguarda il cibo, la sa- azzurro. Della rana. Del fungo. Della lu- tordi che sfrigolano sulle braci di Montalcino e tavoli gra o propone cucina tipica e stagionale o non è: lo spa- C’ maca. L’elenco potrebbe andare avanti all’ombra dei crotti, le tipiche grotte di Chiavenna. ghetto alle vongole in montagna o la festa degli aspara- per giorni, considerato che in Italia si Qualche sagra è addirittura diventata “evento”, s’è fat- gi in estate — e ce n’è — vanno abiurate. La sagra vera è contano 42mila sagre, 5,2 per comune ta comunicativa e celebre — il Cous Cous Fest di San Vi- senza scopo di lucro — al limite di autofinanziamento (lo dice la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi). to Lo Capo, il Festival del Brodetto di Fano; ad Asti c’è per le associazioni — , dunque fondata su volontari: è fa- Non c’è frazione, non c’è parrocchia o società operaia addirittura un metaevento, il Festival delle Sagre —, cile riconoscerli, sono pensionati e studenti, di solito in cui d’estate la Pro Loco non allestisca tavolacci e ma per capire l’essenza del fenomeno bisogna vederlo non trasudano professionalità ma passione. Essendo panche nel campetto da calcio, non monti cucine con in piccolo, come nella minuscola Luceto, provincia di basata su volontari, ha fisiologicamente durata breve. bombole a gas, non convochi pensionati e ragazzotti e Savona, sede della Festa della Madonna del Carmine Una sagra senza orchestra non è una sagra degna di tal non decida di celebrare la specialità locale. Il tutto, na- (dove sono state scattate le foto in pagina): «La faccia- nome: polka e mazurca esigono l’esibizione live. La ve- turalmente, d’estate: sempre secondo la Fipe il 25,6% mo sotto questi ulivi da decenni — racconta Giovanni ra sagra non sa fare comunicazione, si annuncia al limi- delle sagre si tiene a luglio e il 34 ad agosto. Un terzo di Debenedetti, l’ex ferroviere che coordina il lavoro del te con manifestini stampati a due colori. La vera sagra questi appuntamenti dipinge il quadro più bello della Circolo ricreativo-culturale-sportivo del paese — : tutti ha una sua tradizione e spesso affonda le radici in strut- cucina italiana: anziane signore con le cuffiette che gli anni 100 volontari tra ragazzini e anziani si mettono ture associative di stampo religioso, politico o sporti- stendono lasagne e friggono acciughe, tovaglie a qua- a pulir pesce, muscoli e totani per servire baccalà acco- vo: non è difficile trovare nello stesso comune un der- dri, pintoni e ricette tradizionali sotto le fronde. La sa- modato, focaccine, e fritto a più di 8000 perso- by tra quella organizzata dalla chiesa e quella del sin- gra “vera” è l’incarnazione dell’idea di tipicità: prodot- ne. Coi proventi abbiamo realizzato un ambulatorio, dacato, in puro stile Peppone-Camillo. Infine, la sagra ti locali, stagionali, consumati dalla comunità nei loro piantato alberi, finanziato l’ospedale Gaslini e gli asili può essere grande ma non deve diventare kermesse: luoghi d’elezione. Non è un caso che al di là delle radici in Emilia. Ma funziona perché ci mettiamo il cuore e «Amo le sagre, non i cosiddetti “Festival culinari” — di- mitologiche innervate nei riti propiziatori, la sagra facciamo qualità, tanto nel cibo quanto nel ballo: spen- ce Gabriele Rubini, aka Chef Rubio, cintura nera di cu- contemporanea viva la propria fortuna negli anni ses- diamo più di 10mila euro per sei serate danzanti. Le or- cina verace —. Le sagre sono gitane, fanno sognare i ra- santa del Secolo Breve, quelli del boom, delle feste chestre buone fan la differenza!», e mentre lo dice par- gazzini, li fanno stare assieme assaggiando cose buo- sull’aia immortalate dalla commedia all’italiana. te un walzer suonato dal Polidoro Group. Questo incan- ne, bevendo, ballando. Da giovane mi dividevo tra quel- Quell’universo esiste ancora, provinciale, agricolo, to è quello che si invera tutte le estati in 14.700 delle la delle lumache di Frascati, quella dei funghi di Rocca quasi rurale: le sagre sono il Bel Paese che sboccia nel- 42.000 sagre italiane: secondo la Fipe le altre 27.300 so- di Papa e quelle del litorale con i fritti di paranza: mer- lo strapaese. Il vino sfuso e la coda alle casse, le griglie no, invece, “farlocche”. Il motivo per cui l’associazione luzzetti, triglie, totani... E poi io adoro gli anziani che fumanti e l’indispensabile “ballo al palchetto” con l’or- che riunisce bar e ristoranti studia le sagre è che quelle ballano il liscio, è gente che sa divertirsi». Dunque la sa- chestra di liscio. E allora l’enorme pentola in cui frigge fake producono una concorrenza sleale valutata in un gra dev’essere tipica, no-profit, ruspante, buona e dan- il pesce azzurro nella ligure Camogli o i pescatori che fatturato di 558.909.000 euro. zante. Altrimenti fregatura ci cova. arrostiscono anguille sul delta del Po, le signore che av- Ma come distinguere la magia dalla fregatura? Pri- ©RIPRODUZIONE RISERVATA Matera Apre domani alla Fondazione sassi di Parma Il 23 luglio a Parma torna la Notte dei In mostra il pane e la terra Matera, la mostra “Pater”, anteprima La notte dei lievitati maestri del lievito madre, del progetto “La terra del pane”, parte l’appuntamento — alla quarta 47 del programma di Matera Capitale europea della cultura 2019. Una edizione — che riunisce i più importanti maestri pasticceri per collettiva, curata da Simona Caramia, che rilegge due elementi una serata di degustazione di lievitati artigianali. Appuntamento, antropologici distintivi della città lucana — il pane e la terra — grazie dalle 20 sotto i Portici del grano di piazza Garibaldi, con più di Giovedì alle opere di Mariantonietta Bagliato, Giulia Barone e Giusi Longo sessanta prodotti in assaggio 19 luglio 2018

DIECI FESTE DEL GUSTO

scelte da LUCA IACCARINO, illustrazioni di MARTA SIGNORI

Liguria. Bagnun d’acciughe IL BOCCALE Riva Trigoso (GE), 20-22 luglio di Luca Giaccone Fin dall’Ottocento i marinai del Levante buttavano in una pentola acciughe, pomodoro, P cipolle, olio e gallette e in un attimo il “bagnun” era fatto. Un sorso R A Riva lo festeggiano dal 1960 di poesia I

Abruzzo. Mugnaia M Elice (PE), 7-14 agosto Sagra della pasta tipica della l birrificio Foglie O zona, una sorta di tagliatellona I d’erba — il nome è grossolana nata nella vallata del preso dal titolo di una fiume Fino. In contemporanea celebre raccolta di P la rievocazione storica medievale poesie di Walt Whitman — ha “La notte nell’Ilex” appena festeggiato i suoi primi I dieci anni. Possono sembrare pochi, ma per la velocità a cui la A . Bollito misto scena birraria italiana si sta Predosa (AL), 8-15 agosto trasformando, sono sufficienti N Tutti associano il bollito misto alla ad inserirlo tra i nomi “storici” stagione fredda, ma la Pro Loco di del movimento. Gino Perissutti O Mantovana, frazione di Predosa realizza la prima cotta nel luglio nell’alessandrino, dimostra il del 2008, con un piccolo contrario. Agnolotti, brasati, bolliti impianto da 180 litri, collocato al e “si balla tutte le sere” piano terra dell’albergo di famiglia, l’Hotel Coton — soprannome dato al papà di Toscana. Panigaccio Gino, nato settimino e quindi Podenzana (MS), 10-16 agosto tenuto nel “cotone”, in tempi in Sagra dedicata al pane tipico del cui le incubatrici erano ancora il paesino toscano, un cerchio di futuro — in centro a Forni di farina, acqua e sale non lievitato Sopra. Nel 2012 il successo del cotto a legna in un testo rovente. birrificio costringe ad affrontare Da mangiare con salumi, un primo spostamento, in formaggi e salse “esilio” nella vicina Forni di Sotto, per poi tornare definitivamente, nel gennaio del Campania. Ciccimmaretati 2015, al paese natale, in un’ampia Stio (SA), 17-23 agosto struttura, perfettamente Castagneto, tavolacci, lucine integrata nel territorio, con un e soprattutto i “ciccimmaretati”, bell’impianto da 25 ettolitri. cioè la classica zuppa contadina Siamo in provincia di Udine, cilentana a base di farro, orzo, nelle splendide Dolomiti ceci, fagioli, grano, mais e un po’ Friulane: Gino è figlio di queste tutti i legumi che si trovino a tiro zone, montane, isolate, non conosciute come meriterebbero, ma meravigliose. Persona Puglia. Carne di cavallo concreta, attenta, molto esigente Seclì (LE), 18 agosto con le proprie birre e grande A dirla in salentino, bisognerebbe lavoratore: quando smette i scrivere “carne di cavaddhru”, ma panni del birraio, spesso indossa la sostanza è la stessa: per una quelli del pizzaiolo, nel locale di sera il centro di Seclì si trasforma mescita annesso all’albergo (un in una braceria dedicata alla posto dove si sta davvero molto carne più amata nella regione bene, e dove si respira un’atmosfera schietta); Gino vive tutti i giorni la bellezza che . Tortelli di zucca circonda il suo birrificio e la Villanova de Bellis (MA), 25-26 agosto trasferisce nelle sue birre, che Nel mantovano l’estate inanella sono eccellenti. Come la Babél, una sagra via l’altra. La più amata è prodotta con una sapiente quella del tortello che l’anno miscela di luppoli continentali e scorso ha prodotto ben 180mila americani (Tettnanger, “pezzi” fatti a mano. E dopo il Mandarina Bavaria, Citra, pasto, il ballo al palchetto Chinook, Centennial, Simcoe): profumatissima, somma personalità a scorrevolezza ed è Lazio. una di quelle birre che non Ariccia (RM), 31 ago-2 sett smetteresti mai di bere. O come Non è certo l’unica sagra della la Hopfelia, in cui pur porchetta dell’estate italiana, aumentando grado alcolico, ma è una delle più iconiche. Si potenza olfattiva e livello di mangia la celebre carne di maiale , si mantiene una speziata e si omaggia Cerere pericolosissima facilità di sorso, con una sfilata in costume grazie ad un equilibrio da manuale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA Sicilia. Pistacchio Bronte (CT), 22-23 e 28-30 sett A Bronte, ai piedi dell’Etna, si omaggia il pistacchio. Ci sono visite guidate, incontri, racconti ma soprattutto le celebri pennette al pistacchio, il , la torta e via così

Emilia Romagna. Anguilla Comacchio (FE) 28 sett-14 ott Uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, uno dei cibi più prelibati: Comacchio e le sue anguille. Ci sono le barche, le reti e ovviamente le griglie e gli spiedi Le immagini La foto di copertina e quelle in queste pagine sono state scattate lo scorso per cuocere il dolcissimo pesce Babél Una delle birre prodotte dal birrificio weekend a Luceto, provincia di Savona, durante la Festa della Madonna del Carmine Foglie d’erba a Forni di Sopra (UD)