Della Società Ligure Di Storia Patria

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Della Società Ligure Di Storia Patria DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA NUOVA SLRJE UHM XWYI ■ ¡f « ■ ¡ ¡ ¡ ■ p i (CX) FASC. 1 ®MBB®i®WÉÌSSiÌS« ^ e m ^ m m s M (.,1 ,\()\ \ _ 'U M\( \ I NELLA SEDE l^EIJ A SOC1E1À LIGURE DI STORIA PATRIA PAI AZZO DUCALE PIAZZA MAI 1 LOTTI, 5 ■ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 1181 mit M Ä .S O T O T m » » 1 M 0 , ittn n »bl m s Ä ag, )1 fiaasÄ»i|»|i.i!pi@ li® m m mwcm { m m • i m m « a r o » c ü b s i c » . m m m (SftfflMBULfc - WHO I l i » « « - Mtó®flO> <®MMI áMt«tHÜLÁ\ itírtas® <si Émrnñdtes ummm; Si® (Cimm 4 jM iüB95iiE Jfto sfe ib jpt., M /M K i 'H a MhittA Ji (QmÿÿtsÈM Imifahnm. iktmtg @ mkämMt Sì m H § m M m <Smwm umwmäi JM f m Ä S I - Ä i iUlki € m êi Gamm dtik Ccmmmmi äl&mit äfätfaam WB ei ]ff7/ß a <s«® dB Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 fl f i 4 iï i Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA NUOVA SERIE XXXVI (CX) FASC. I GENOVA — MCMXCVI NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE - PIAZZA MATTEOTTI, 5 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 MARIA STELLA ROLLANDI A GROPPOLI DI LUNIGIANA. POTERE E RICCHEZZA DI UN FEUDATARIO GENOVESE (secc. XVI-XVIII) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 Abbreviazioni: ASCG - BS = Archivio Storico del Comune di Genova, Fondo Brignole Sale ASF = Archivio di Stato di Firenze ASG = Archivio di Stato di Genova ASM = Archivio di Stato di Massa AVS = Archivio Vescovile di Sarzana Ringrazio Liana Saginati, direttore dell’Archivio Storico del Comune di Genova e i suoi collabo­ ratori, Raffaella Ponte e Stefano Patrone, per la disponibilità e gentilezza dimostratemi nella consultazione del fondo Brignole Sale, in corso di riordinamento. A Giorgio e Valeria Felloni devo il privilegio di un costante e amichevole aiuto. Paola Massa mi ha offerto un sostegno indispensabile. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 SOMMARIO: Premessa. I. Uacquisto del feudo, 1. Il feudo - 2. La famiglia Brignole Sale - 3. Lo Statuto. - II. Il potere signorile e la comunità. 1. Il ruolo politico del feudatario -2.1 prestiti alla comunità -3.1 debiti in derrate e il loro rimborso - 4. La beneficenza - 5. Le privative: il mulino e il torchio. - III. La ricchezza: le proprietà terriere e i censi. 1. I risultati di un’accumulazione bi­ secolare - 2. Le componenti patrimoniali minori: mutui e censi - 3. La proprietà allodiale: natu­ ra, acquisizione e dinamica - 4. La razionalizzazione dell’allodio: le permute. - IV. La legge sui feudi. 1. Un lungo contenzioso - 2 . 1773: una sconfitta e un rimborso. - Appendice documentaria. P r e m e ssa Lo studio su Groppoli ha preso lo spunto dalla opportunità di conosce­ re più da vicino un feudo mediceo che, pervenuto nella famiglia Brignole Sa­ le, ha permesso ai suoi primogeniti di fregiarsi a lungo del titolo nobiliare di marchese. Seguire le vicende di questo lembo di Lunigiana nel periodo che va dall’infeudazione di Giulio Sale nel 1592 fino agli anni Settanta del XVIII secolo, al momento cioè della pubblicazione della legge sui feudi, imposta dal governo di Firenze, ha consentito di seguire in età moderna parte delle vicen­ de di un feudo governato da alcuni fra i più brillanti rappresentanti della vita culturale e finanziaria della Repubblica di Genova. Divenendo marchesi di Groppoli, i Brignole Sale fanno parte di quella nuova feudalità di creazione medicea, che dalla fine del XVI secolo governa parte della popolazione toscana. Nuovi a questo genere di attività e ben lon­ tani da esperienze in ambito agricolo, i finanzieri genovesi si adattano imme­ diatamente al contesto in cui vengono a operare. Su un’area marginale e peri­ ferica, lontana da influenze cittadine, con una forte presenza della comunità, essi sono il punto di riferimento amministrativo e politico: svolgono il ruolo di sostegno della comunità nei contrasti di confine, così importanti in un’eco­ nomia povera come quella lunigianese, la sostengono nei periodi di emergen­ za alimentare. Là dove prevale una sorta di economia domestica, in cui sono - 1 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 più gli uomini a spostarsi (e per tempi limitati) che le merci, un «elevato gra­ do di vulnerabilità»1 accompagna l’andamento economico, soggetto a squili­ bri e crisi improvvise per gli scarsi raccolti, le carestie, le avversità climatiche. Ai Brignole Sale, detentori di ricchezza, si rivolgono sia la comunità sia i singoli per la stipulazione di prestiti e contratti di censi, che hanno il momen­ to di maggiore intensità negli anni dal 1620 al 1660, in corrispondenza delle più gravi emergenze alimentari, e rallentano una volta superato il punto più critico delle crisi secentesche. Questa attività impegna dunque i Brignole Sale nel feudo proprio all’indomani del loro arrivo in Lunigiana, ma da quanto si è potuto riscontrare, essa non è condotta con la «voracità» che contraddistin­ gue interventi simili illustrati per altre zone dall’indagipe storiografica. Di primo piano è soprattutto il continuo processo di acquisizione di be­ ni, che si svolge sia in estinzione di debiti contratti e individualmente e dalla comunità, sia, in prevalenza, per acquisto diretto delle terre: direttamente o indirettamente l’incremento della proprietà allodiale avviene a scapito di al­ tri, per lo più piccoli proprietari, sui quali comunque premono difficoltà di li­ quidità. Tuttavia non mancano acquisti di beni venduti da aristocratici resi­ denti in zone vicine o pervenuti tramite permute con titoli del debito pubbli­ co del Monte di San Pietro in Roma. Più in generale, infatti, l’elemento che accompagna la presenza dei Brignole Sale a Groppoli è la costante attenzione per l’estensione della proprietà terriera nelle loro mani, soprattutto con l’o­ biettivo di creare accorpamenti omogenei intorno ai nuclei inizialmente ac­ quisiti con l’atto di infeudazione e, nella fase finale del loro governo come feudatari, nell’intento di creare zone agronomicamente omogenee. Parrebbe quasi registrarsi un interesse di nuovo tipo per la terra intorno alla seconda metà del ‘700 e ciò non esclude che, fra i tanti, sia anche questo uno dei mo­ tivi della forte, ma inutile, opposizione alla legge lorenese sui feudi che, con la fine dell’antico regime, impone il progressivo distacco di questa famiglia dalla Lunigiana. La diversa personalità dei feudatari e i differenti momenti storici ed eco­ nomici in cui si svolge la storia di Groppoli hanno contribuito in maniera si­ gnificativa alla formazione della documentazione relativa al feudo. Il diverso 1 L’espressione è in M. C atoni, Problemi di liquidità e prestito ad interesse nelle campagne emiliane secc. XVLXVII, in «Studi Storici Luigi Simeoni», XXXIII (1983), p. 123. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2016 interesse che questo di volta in volta rappresenta per la famiglia genovese e quindi le differenti attività svolte si riverberano anche sulla varietà e sulla ti­ pologia della documentazione del fondo Brignole Sale conservato presso l’Archivio Storico del Comune di Genova2. La contabilità generale del feudo è tenuta nei Libri di Groppoli, una sorta di mastri dell’azienda redatti dal­ l’amministratore, che presentano caratteristiche diverse fra di loro e vari cri­ teri nella compilazione, compreso l’uso di una differente unità monetaria: lira di Groppoli nel primo e lira di Genova nel secondo. Il primo di essi, che va dal 1607 al 1637, è a sua volta diviso in due parti distinte, dal 1607 al luglio 1618 e dal luglio 1618 al 1637, che vedono registrazioni effettuate spesso a notevoli intervalli l’una dall’altra, probabilmente «a posteriori» rispetto al momento dell’accaduto. L’altro, dal 1683 al 1777, è redatto in termini più consueti, ma a un controllo analitico risulta mancante di voci che, da altre fonti di informazione, dovrebbero trovarsi registrate in questa sede. Mutilo nella parte finale, riporta in allegato un inventario dei beni posseduti a Grop­ poli del tutto eterogeneo rispetto ad esso e compilato nel 1804, forse su ri­ chiesta di Anna Pieri, tutrice del figlio Antonio. Per il periodo dal 1637 al 1653 è menzionato un registro, purtroppo perduto, e per gli anni dal 1654 al 1682, probabilmente, non ne fu tenuto alcuno. C’è dunque una lacuna di quasi cinquant’anni, che risale quasi certamente al secolo scorso dal momen­ to che la numerazione progressiva data dalla stessa amministrazione Brignole Sale è senza soluzione di continuità3. Esistono poi gruppi di documenti che rispecchiano il tipo di interessi coltivati dai feudatari. Per buona parte del ‘600 Groppoli è vista quasi esclusi­ vamente come uno dei tanti settori in cui diversificare gli investimenti, con in 2 Vedi su questo fondo R. P o n te, Il recupero di due archivi familiari di interesse europeo, in I Duchi di Galliera. Alta finanza, arte e filantropia tra Genova e l’Europa nell'Ottocento, a cura di G. Assereto, G. D oria, P. M assa P iergiovanni, L. S aginati, L. Tagliaferro, I, Genova 1991, pp. 317-326; sull’importanza di ricostruire la formazione e l’ordinamento di un archivio per lo storico economico vedi B. Farolfi, he voci del tempo. Tradizione documentaria e storiografia eco* nomica nel Novecento italiano, Bologna 1995. 3 Da parte dell’amministratore di Groppoli, alla vigilia della pubblicazione della legge granducale, in più parti si accenna a mancanze e lacune nella documentazione relativa al feudo. Sulla veridicità di tali affermazioni è difficile dare un giudizio, anche se resta il dùbbio, da sfu­ mature e vaghi accenni fatti dallo stesso amministratore, che certe carte non siano sparite per pu­ ro accidente.
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