CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA

VI COMMISSIONE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE

Incontro n. 18 dell’11 maggio 2017

Il giorno 11 maggio 2017, alle ore 10:00, presso la sede del Consiglio regionale, la VI Commissione consiliare procede all’audizione con la Consulta Ambiente e Territorio del Basso , in merito all’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnavabili ubicato nel di e all’istanza di modifica sostanziale dell’AIA – proponente A2A Ambeinte Spa.

Sono presenti per la Commissione i Consiglieri:

Luca MARSICO Presidente Lino FOSSATI Vice Presidente Agostino ALLONI Laura BARZAGHI Silvia FOSSATI Giampietro MACCABIANI Giuseppe VILLANI

Sono presenti inoltre i Consiglieri:

Silvia PIANI Iolanda NANNI

Assistono alla seduta la dirigente della Commissione Emanuela PANI, il responsabile della posizione organizzativa Riccardo MATERA e il funzionario Andrea PIETRO PAOLO con funzione verbalizzante.

Sono presenti i Signori:

Enrico BERNERI Sindaco del Comune di e Presidente della Consulta Ambiente e Territorio Giuliano SPIAGGI Sindaco del Comune di Pietro SCUDELLARI Sindaco del Comune di Ottavio DEHO’ Sindaco del Comune di Elio GROSSI Sindaco del Comune di Ferdinando ORSINI Vice Sindaco del Comune di San Zenone al Lambro

L’audizione ha inizio alle ore 10:10. 2

Presidente Luca MARSICO Buongiorno. Iniziamo l’audizione in merito all’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ubicato nel comune di Corteolona e Genzone e all’istanza di modifica sostanziale dell’AIA – proponente A2A Ambiente Spa - con la Consulta Ambiente e Territorio del Basso Pavese. Abbiamo il Sindaco del Comune di Monticelli Pavese Enrico Berneri, il Sindaco del Comune di Spessa Spiaggi Giuliano, il Sindaco del Comune di Linarolo Scudellari Pietro, il Sindaco del Comune di Santa Cristina e Bissone Elio Grossi, il Vice Sindaco del Comune di Miradolo Terme Dehò Ottavio e, infine, il Vice Sindaco Orsini Ferdinando del Comune di . Vi do il buongiorno e il benvenuto. Questa richiesta di audizione nasce da una missiva inviata dalla Consulta Ambiente e Territorio, il cui Presidente è anche il Sindaco di Monticelli Pavese. Al fine di darci un’organizzazione, tenuto conto che il tempo a disposizione è di circa trenta minuti, volevo capire come intendiate suddividervi il tempo, signori Sindaci, se intendiate prendere tutti la parola o se solo il Presidente, nonché Sindaco, abbia intenzione di rappresentare i propri colleghi. A seconda della risposta che mi darete determinerò la suddivisione del tempo.

Dottor Enrico BERNERI In linea di massima siamo rimasti d’accordo che io rappresento tutti gli altri cinque colleghi qui presenti e i diciassette che fanno parte della Consulta. Oggi siamo in sei in rappresentanza di diciassette comuni. Ci siamo organizzati in modo tale che sarò solo io a parlare.

Presidente Luca MARSICO Molto bene. D’altra parte la coralità delle istanze che lei rappresenterà è rappresentata anche plasticamente dalla presenza di così tanti Sindaci. Saluto anche la collega Piani che oggi fa parte di questa Commissione. La parola al signor Sindaco.

Dottor Enrico BERNERI Ringrazio il signor Presidente. Innanzitutto volevo ringraziare lei, Presidente, e i membri della Commissione che hanno accettato la nostra richiesta di ascoltarci su un tema che per noi è importante e scottante. È la seconda volta che veniamo in VI Commissione. Presidente, non so se si ricorda che siamo stati qui anche nel 2013 quando allora era nata la VIA favorevole di Regione del 1 agosto 2013. Nell’incontro di oggi a nome dei miei colleghi vorrei cercare di esternare una sensazione di amarezza e di disappunto su come è stata gestita tutta la questione della triplicazione dell’inceneritore di Corteolona. Mi permetto di fare un brevissimo excursus sulla situazione ambientale in provincia di . La provincia di Pavia, insieme alla provincia di Brescia, all’interno di regione Lombardia è una delle province più inquinate per una serie di motivazioni e di dislocazioni di impianti di diverso genere. Abbiamo i tassi di mortalità più alti della regione e della media nazionale; sono dati ASL del 2009, gli ultimi che ho trovato. Ci saranno anche dati più recenti, ma credo che non avranno variato la sostanza. Il territorio provinciale vede la presenza di numerosi impianti altamente impattanti che in maniera sintetica, ma non esaustiva - avendo fatto una ricerca circa un anno e mezzo fa - posso sintetizzare come di seguito: inceneritori di e Corteolona, centri integrati e pilota di trattamento e smaltimento rifiuti a Corteolona e , discariche attive o in post gestione ad , Corteolona, Sannazzaro de’ Burgondi, , , Gambolò e ; discariche di cemento amianto a , Sannazzaro e altra richiesta 3 a per ora momentaneamente ferme in attesa del ricorso al TAR presentato dal proponente; dodici impianti di trattamento fanghi di depurazione; spargimento fanghi in agricoltura su circa quindicimila ettari; raffineria più grande d’Europa nei comuni di Ferrera Erbognone e Sannazzaro de’ Burgondi, la Fibronit di , sessantotto impianti di produzione di energia elettrica da biogas, quindici impianti di produzione di energia elettrica tramite combustione di biomassa legnosa e molti stabilimenti dismessi con presenza di sostanze inquinanti, come la Vinal di . Probabilmente in quest’ultimo anno e mezzo ci saranno state altre richieste d’insediamento di impianti e autorizzazioni concesse. Io sono aggiornato a circa un anno e mezzo fa. Ho detto che la Consulta aggrega diciassette comuni, ma dalla Consulta è nato un protocollo d’intesa a livello provinciale che raggruppa settanta Sindaci. La sensazione che noi abbiamo è che - qui purtroppo esterno la mia amarezza e il mio disappunto - l’Amministrazione regionale voglia privilegiare il territorio della provincia di Pavia come il luogo più adatto, come se fosse ad hoc vocato per tale tipologia di impianti altamente impattanti, forse perché l’estensione è grande e la densità abitativa è bassa. C’è da tener conto che, essendo in Pianura Padana ed essendo nella Bassa Padana, il ricambio d’aria è quello che è e le polveri sottili PM10 e PM2,5 si trovano a volontà, basta vedere le centraline ARPA dislocate a Pavia e altri punti della provincia. Dico questo per fare un piccolo cappello sulla sensazione che noi amministratori abbiamo in riferimento a questo comportamento regionale. Adesso vorrei entrare in maniera sintetica e veloce, per poi fare alcune considerazioni, sul triplicamento dell’inceneritore di Corteolona citando come introduzione alcune date. L’iter è iniziato a novembre del 2009. La prima Conferenza dei servizi si è svolta a Corteolona presso il centro integrato A2A il 1 aprile 2010. La seconda Conferenza dei servizi di concertazione in Regione si è svolta il 16 novembre 2012 qui in Regione. Allora l’Amministrazione provinciale, rappresentata dall’Assessore, dalla dirigente e da alcuni funzionari, e i ventitre comuni del nostro Piano di zona espressero parere contrario al triplicamento presentando una serie di osservazioni e richieste di integrazione. Il giorno 1 agosto 2013 arriva il provvedimento n. 7338 di Regione Lombardia che esprime parere favorevole alla VIA senza tenere in debito conto, a nostro avviso, le osservazioni presentate in fase di VIA che non sono state totalmente controdedotte; forse sono state parzialmente e superficialmente controdedotte. In quel periodo estivo la Regione Lombardia approva una moratoria, essendo in corso la VAS del Piano regionale dei rifiuti, che blocca la costruzione e il potenziamento di nuovi impianti fino all’approvazione del nuovo Piano dei rifiuti. Questo è un deliberato regionale. Mi risulta che il 28 novembre 2013 la VI Commissione con lei, signor Presidente, come Relatore, abbia approvato la risoluzione n. 9 che prevede la non costruzione e il potenziamento di nuovi impianti d’incenerimento, ma la progressiva disattivazione degli impianti e delle singole linee di combustione coerentemente con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano indifferenziato residuo a livello regionale. Il 4 dicembre 2013 il Consiglio regionale approva definitivamente una risoluzione con l’appoggio di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio che prevede la dismissione di parte del parco inceneritori dando mandato alla Giunta regionale di agire in tal senso. La Giunta regionale nella seduta del 20 giugno 2014 con deliberazione n. 10 del 1990 approva il Piano regionale di gestione dei rifiuti che prevede il progressivo smantellamento degli impianti d’incenerimento più obsoleti e la non costruzione di nuovi impianti. Adesso è ripreso l’iter autorizzativo; la prima conferenza dei servizi per l’AIA si è svolta in provincia il 31 gennaio 2017 e la prossima si terrà il 20 giugno 2017. Nella seduta del 4 maggio 2017 è andato in discussione al TAR il ricorso presentato da quindici comuni contro il triplicamento. Il TAR si è riservato di emettere la propria sentenza entro sessanta 4 giorni dal 4 maggio. Si è rifiutato di tener conto delle osservazioni integrative presentate in questi ultimi tre anni relativamente a cose accadute sul territorio e nel Centro integrato perché dice di esaminare fino al momento del ricorso. Quello che qui mi sento di dire è che la Regione non ci ha aiutato in questo senso perché l’avvocato regionale che ha presentato le sue motivazioni a sostegno della VIA regionale poteva aiutarci in questa fase considerato che c’erano stati provvedimenti regionali. Noi avevamo chiesto un prolungamento e avrebbe potuto aiutarci in tal senso, ma si è astenuto e, pertanto, il Presidente ha deciso così. Ne prendiamo atto perché i giudici sono sovrani. La Regione, in sostanza, ha avvallato la decisione del TAR, va benissimo. Questo comportamento, tuttavia, ci lascia perplessi e un po’ preoccupati perché conferma la responsabilità politica di Regione, dimostrando ancora una volta, a nostro avviso, che la Regione è controparte, non è un’istituzione sensibile alle esigenze del territorio. Partecipando alle varie conferenze dei servizi abbiamo la sensazione che la Regione sia già schierata a favore del triplicamento dell’inceneritore e abbia già preso posizione perché nelle varie conferenze dei servizi si ha la sensazione che i funzionari non siano completamente super partes. Sembra quasi che siano consulenti del proponente, è una forzatura, ma la sensazione è questa. È chiarissimo che il triplicamento dell’inceneritore è funzionale solo ed esclusivamente all’interesse economico di A2A. Io non ho niente contro A2A, ma, probabilmente, se fossi anch’io l’amministratore delegato di A2A ragionerei e mi comporterei in tal senso, ma secondo me gli organi politici superiori dovrebbero avere una diversa posizione di tutela del territorio e dell’ambiente. Questo impianto non mi sembra nemmeno coerente con la programmazione politica, territoriale e agricola di Regione Lombardia, infatti la legge regionale n. 28 del 17 novembre 2016 chiamata “Salva ” vieta la costruzione di nuovi inceneritori di rifiuti all’interno della rete ecologica regionale. La sensazione che continuiamo ad avere è che l’attuale politica regionale abbia una concezione poco virtuosa dell’agricoltura, utilizzata quasi come un luogo di discarica dove ammassare tutto quello che nella parte Nord della regione o dall’altra parte può dare fastidio. Sembra quasi che la provincia di Pavia possa diventare la pattumiera lombarda. Abbiamo questa sensazione e questo dubbio e abbiamo chiesto appositamente questo incontro per esternarlo. È nostra convinzione che la VIA dell’1 agosto 2013 sia stata la riprova che le lobby dell’incenerimento abbiano lavorato molto bene all’interno degli apparati regionali politici e dirigenziali. C’è anche da dire che A2A gode in Regione Lombardia di un regime di quasi monopolio, pertanto l’Autorità garante per la concorrenza le ha imposto di vendere l’impianto di Montanaso Lombardo, il quale è andato a una ditta del Trentino che, se ricordo bene, si chiama Tournéer. Siamo nell’assurda situazione in cui l’Autorità garante impone la vendita di un impianto e a livello regionale - e poi, magari, anche a livello provinciale - autorizziamo il potenziamento di un nuovo impianto. Mi sembra che in questo non ci sia coerenza. Durante la conferenza dei servizi del 31 gennaio 2017 in provincia, alla quale ho partecipato, si scopre che sul sito Centro Integrato di Corteolona è in atto un sospetto piano di caratterizzazione per l’inquinamento della falda. Tale inquinamento era stato evidenziato da ARPA nel 2012 e tenuto nascosto. Se è stato fatto nel 2012, la Regione non poteva non saperlo perché ARPA è l’Agenzia Regionale per l’Ambiente. Perché questo discorso non è comparso nella VIA? Nel mese di marzo sono andato in provincia per un mese a fare gli accessi agli atti, quindi abbiamo passato al nostro legale e ai nostri consulenti il CD di cui disponiamo affinché verifichino se vi sono gli estremi per intervenire a livello legale. È inconcepibile che nel 2013 non si sappia qualcosa che è stato rilevato nel 2012. Dal mio punto di vista, nel mio Comune sono a conoscenza di un fatto il giorno dopo in cui questo avviene. Qui non è possibile che non si sappia a distanza di un 5 anno, c’è qualcosa che avalla il dubbio di cui ho parlato prima, ovvero che la lobby ha lavorato molto bene e non è una cosa piacevole. La VIA è stata favorevole nonostante quello che c’è stato nel 2012. Noi Sindaci - siamo in diciassette ma prima ho detto che il protocollo d’intesa ne raggruppa settanta - non possiamo più fidarci degli organi sovraordinati e superiori, in particolare della Regione, per cui utilizzeremo tutti i mezzi legali che la legge ci consente per opporci a questo triplicamento nelle sedi opportune. Il messaggio deve essere chiaro: se il TAR ci darà torto, noi andremo anche al Consiglio di Stato chiedendogli di tenere conto anche di quello che è nato negli ultimi due o tre anni e, soprattutto, approfondiremo molto il discorso dell’inquinamento in atto dal 2012 e di cui siamo venuti a conoscenza solo il 31 gennaio 2017. Per questo motivo, come ho detto prima, settanta Sindaci sono al corrente di questo, ci sostengono e ci sosterranno nella nostra battaglia. Noi saremo pressanti, coesi e implacabili. Ringrazio per la gentilezza e la cortesia di averci ascoltato. Forse sono stato un po’ violento nell’essere concreto, ma non potevo sottacere queste cose, soprattutto il fatto di non essere venuto a conoscenza di una situazione cinque anni dopo. È assurdo e inconcepibile, pertanto approfondiremo la questione. Continuiamo l’accesso agli atti in Provincia e, se sarà il caso, lo faremo anche in Regione e nel Comune interessato al fine di approfondire tutto. Se il Padre Eterno vuole che l’impianto sia realizzato, sarà fatto, ma noi avremo la coscienza a posto di poter dire ai nostri elettori che abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre forze per opporci a una decisione insensata. Non so se la Regione Lombardia possa dire altrettanto in tema di VIA e i funzionari regionali e politici, al di là di quello che la politica sostiene, possano affermare questo. Io ho dei dubbi.

Presidente Luca MARSICO Ringrazio il signor Sindaco. Prima di cedere la parola ai colleghi laddove ve ne fosse richiesta, mi lasci esprimere un sentimento di forte rammarico per le parole che lei ha testé pronunciato, ma non rammarico perché le ha dette, bensì per il contenuto e perché, evidentemente, se c’è sfiducia da parte di un così nutrito numero di Sindaci nei confronti di Regione Lombardia, questa cosa non può passare come l’acqua sulla pietra e ci deve porre degli interrogativi e portarci a capire se è fondato questo sentimento di sfiducia e, laddove lo fosse, quale tipo di correttivo porre in essere per riportare a un differente sentimento i Sindaci del territorio nei confronti di Regione Lombardia. Mi dispiace che i Sindaci, che dovrebbero sentire la Regione come partner a sostegno del proprio territorio, vengano in VI Commissione a enunciare quello che lei ha argomentato. Saluto il Consigliere Iolanda Nanni e, avendo chiesto di intervenire, le do la parola.

Consigliere Iolanda NANNI A corollario di quello che Lei, Presidente, ha detto, aggiungo che è un po’ difficile che i nostri Sindaci possano sentirsi in partnership con la Regione quando al TAR la trovano come parte avversa perché, come abbiamo sentito, si è costituita in giudizio non per contestare un provvedimento di valutazione di impatto ambientale del tutto iniquo e inopportuno, ma per avallarlo contro le istanze del territorio e dei Sindaci. Questo è politicamente molto grave. Aggiungo che a mio parere - è una mia considerazione per conoscenza del mio territorio - c’è un concorso di colpa se oggi la Provincia di Pavia si trova in questo stato gravissimo. La Regione ha sicuramente fatto la sua parte e l’ha fatta male in termini di programmazione di sviluppo ambientale del nostro territorio e di rispetto della sua vocazione preminentemente agricola, ma devo anche dare atto che anche la Provincia di Pavia in questi anni ha proceduto a una serie di autorizzazione di impianti, discariche, 6 impianti di inertizzazione delle polveri e impianti fanghi che hanno contribuito alle decisioni della Regione che reputo scellerate. Concludo dicendo che il nostro territorio subisce effettivamente la mancanza di rappresentatività negli organi preposti, Provincia e Regione, di rappresentanti eletti dal territorio che siano in grado di portare avanti le istanze come meriterebbe. Fatta questa doverosa premessa, perché c’è stata anche un’esternazione politica al riguardo, voglio ricordare che, per contestualizzare questo iter attualmente in corso presso la Provincia di Pavia per l’autorizzazione dell’AIA, la prima seduta si è tenuta il 31 gennaio e ci è stato indicato che la prossima sarà a giugno. In questa seduta dovrà essere riportata la relazione dell’Istituto medico che dovrà effettuare lo studio sanitario sul quale ho già manifestato delle perplessità perché, a nostro parere, un serio studio sanitario che riporti le patologie e i decessi avvenuti in questo ultimo decennio sul nostro territorio direttamente correlati a impianti ambientali non si può fare certamente in cinque mesi. Nella precedenza esperienza dell’inceneritore di Retorbido fu richiesta la stessa cosa e poi, in sostanza, lo studio dell’Istituto Mario Negri confermò che, tutto sommato, l’inceneritore si poteva fare. In questo caso devo riconoscere che la Regione Lombardia alla fine non ha concesso l’autorizzazione grazie ha una grandissima mobilitazione, oltre che degli amministratori locali, dei cittadini dal basso. In questo specifico caso, al fine di chiarire questo punto rispetto all’opinione dell’Assessore regionale Terzi, dopo la conferenza dei servizi ho presentato un’interrogazione depositata agli atti il 15 febbraio nella quale facevo presente che, nel frattempo, è intervenuta la famosa legge regionale n. 28 del 2016. Questa legge regionale all’articolo 11, comma 5, dice chiaramente che nella RER non possono essere insediati nuovi impianti rifiuti. È molto interessante la risposta che mi ha fatto pervenire l’Assessore Terzi non più tardi del 20 aprile scorso dando atto per iscritto che, per quanto riguarda la legge regionale, si applica in particolare a due nuove porzioni di terreno che ricadono nel corridoio RER, la Rete Ecologica Regionale, e non sono attualmente comprese nell’ambito delle due AIA operanti con riguardo al Centro Integrato esistente di A2A. Rispetto a queste due specifiche porzioni, la Regione attesta che il divieto di localizzazione, ex articolo 11, comma 5, risulta a tutti gli effetti operante. Considerato che bisogna fare un’operazione chirurgica in questi processi, iter e conferenze di servizi e andare a fare pressioni mettendo il pelo nell’uovo, la mia domanda ai Sindaci, che ho già anticipato al Sindaco Berneri con un’e-mail del 5 maggio scorso, è la seguente e la pongo a tutti i Sindaci davanti a questa Commissione: rispetto alle due porzioni di terreno, che sembra si trovino sul lato Ovest, che non sono comprese nelle due AIA vigenti, considerato che i Sindaci hanno in mano i mappali, non ritenete opportuno individuare esattamente queste aree in modo tale che, sapendo già che sulle stesse vige il divieto della legge regionale del 2016, si possano fare pressioni nella prossima seduta della Provincia con carte alla mano e portando un vincolo in più che possa ostacolare A2A perché la costringerebbe a rivedere completamente il suo progetto?

Presidente Luca MARSICO La parola al collega Villani.

Consigliere Giuseppe VILLANI Grazie Presidente. Ringrazio il Sindaco Berneri e i rappresentanti di parte del territorio della Bassa Pavese presenti a quest’audizione. Come sempre, naturalmente spetta alla Commissione esprimere valutazioni di merito e so bene che il nostro ruolo qui è fare domande e, eventualmente, dare suggerimenti per il lavoro che deve essere portato avanti, ma voglio premettere due cose. Rimango profondamente convinto della giustezza della risoluzione che insieme avevamo concepito e approvato all’interno di questa Commissione 7 e che si è tramutata in una presa di posizione del Consiglio regionale, peraltro qualche giorno prima dell’autorizzazione del triplicamento di Corteolona quando abbiamo detto che per ragioni di carattere generale si doveva andare verso un diverso sistema di raccolta, di stoccaggio e di smaltimento dei rifiuti e la linea da seguire doveva essere la raccolta differenziata spinta, la marginalizzazione delle discariche e l’interruzione del raddoppio degli inceneritori, portando avanti qualche azione di revamping di ammodernamento in quelli esistenti, ma tendendo a questo tipo di obiettivo. Rimango profondamente convinto di questo. Credo che la Regione Lombardia debba decisamente portare avanti questo tipo di impostazione, dare indirizzi di questo tipo e lavorare per la sua attuazione. Bisogna dare atto, tuttavia, che il Piano regionale dei rifiuti era ispirato a queste linee guida e a questi indirizzi di carattere generale che noi abbiamo cercato di portare avanti. Può essere che qui esista una prima contraddizione tra ciò che abbiamo detto e le politiche concrete all’interno dei territori. Per quanto concerne la seconda questione, anch’io intravedo la responsabilità della Regione Lombardia, ma su un punto fondamentale di fondo che riguarda la programmazione. Io credo che A2A faccia i suoi interessi legittimi, così come li facciano altre imprese, anche private, e noi li rispettiamo. Ritengo che il tema che dovrebbe essere portato avanti sia quello della mancata programmazione non solo in campo ambientale, anche in campo economico sociale, e da questo punto di vista scontiamo dei ritardi perché la situazione in questa Regione, come nel resto d’Italia, è cambiata profondamente; ci sono nuovi paradigmi di carattere economico e sociale, lo sviluppo dovrebbe essere orientato in altro modo e credo che da questo punto di vista ci sia un limite. Questo limite naturalmente apre e consente degli spazi a chi si occupa legittimamente dei propri interessi e delle proprie attività da costruire o da incrementare. Faccio salvo queste due questioni e da questo punto di vista ritengo che occorra fare un lavoro nel territorio e mi rendo pienamente disponibile a colmare le lacune e cercare di portare avanti questo tipo di ragionamento. Dopo di che, conosco anch’io la situazione e so che ci sono settanta Sindaci che si sono espressi contro questo triplicamento, ma pongo una prima domanda: considerato che sappiamo tutti che i settanta Sindaci sono stati aggregati su basi molto importanti e significative perché sono quelli che hanno più a cuore i problemi di carattere ambientale, ma provengono dalle realtà della provincia di Pavia dove insistono le maggiori criticità - voglio dire, si aggregano quelli attorno a Retorbido piuttosto che quelli attorno alla discarica di Ferrera, Cava o altre realtà, quindi sono settanta Sindaci più sensibili su centonovanta e ben vengano - la domanda che pongo a Berneri e agli altri Sindaci presenti è - tenuto conto che abbiamo un po’ di tempo a disposizione - se non si debba costruire un lavoro e un percorso per coinvolgere maggiormente l’Amministrazione comunale di Corteolona, in primis, che mi risulta non sia neanche presente a quest’audizione e, in secondo luogo, anche agli altri comuni del territorio della Bassa Pavese che oggi non sono presenti e che, magari, non sono ancora stati sufficientemente sensibilizzati. C’è, ad esempio, il Comune più grande, il Comune di Belgioioso. Io credo che anche da questo punto di vista debba essere fatto e portato avanti un lavoro per raggiungere l’obiettivo che il territorio si pone. Sono d’accordo con la collega Nanni quando dice di inserire l’elemento della RER all’interno della conferenza dei servizi, quindi aggiorniamo e integriamo le motivazioni che ci hanno portato finora a esprimere questa valutazione. Credo che tutti insieme dobbiamo andare avanti e lavorare molto nel merito della questione, ad esempio sugli aspetti sanitari. Tanti elementi sono già emersi e sono evidenti, ma credo che oltre al TAR e a una battaglia di fondo di carattere generale dobbiamo concentrarci molto per dimostrare la fattibilità o meno di questo triplicamento e di questo impianto. 8

Mi sento di dare questi ulteriori suggerimenti, cercando di tenere conto dell’insieme del territorio per rafforzare un’azione che mi sembra corretta e non ho motivi per metterla in discussione, ma proprio per questo occorre rafforzarla presentando il massimo possibile di argomenti, di valutazioni di merito e di soggetti che dimostrino una reale compattezza e volontà verso il territorio. Il fatto che la conferenza di servizi sia stata fissata con questo margine di tempo - non dico rinviata - credo che, oltre a quest’audizione molto importante, occorra mettere in atto una serie di iniziative sul territorio di coinvolgimento di tutti per cercare di rendere incisiva la nostra azione, dimostrando che è quella giusta e reale.

Presidente Luca MARSICO Collega Villani, al di là delle azioni territoriali che, ovviamente, sono sempre ben accette e foriere di cose positive, voglio capire se c’è anche a richiesta di estensione di audizione al Comune di Corteolona piuttosto che ad altri Comuni, se ho individuato questo tipo di richiesta nelle pieghe della sua argomentazione. Se così fosse, la faccio mia. Se non ci fosse, la faccio io. Voglio dire, io ritengo che sia opportuno avere una panoramica totale e uno spaccato territoriale più ampio possibile, atteso che credo che vi sia una convergenza complessiva e un comune sentire rispetto all’argomento. Se i colleghi non considerano ridondante la richiesta di ulteriore audizione, io la proporrei. Se, viceversa, si ritiene che lo spaccato sia quello e nulla possa essere aggiunto, la ritiro.

Consigliere Giuseppe VILLANI Presidente, direi che possiamo tranquillamente chiederla insieme perché una voce in più ci può aiutare a raggiungere l’obiettivo che sosteniamo.

Presidente Luca MARSICO Chiedo la collaborazione per andare a indicare i comuni. Corteolona c’è sicuramente, ma se fate pervenire alla Segreteria della Commissione una precisa indicazione dei Sindaci che desiderate siano auditi, a quel punto concludiamo il panorama conoscitivo. Dopo di che, resta aperta la questione su quale impostazione dare, tenuto conto che questa Commissione si è espressa con l’atto di più ampia rappresentatività e pregnanza che ha a disposizione. Ricordo, peraltro, che l’Ufficio di presidenza ha calendarizzato per il 1 giugno una risoluzione dei colleghi - forse il primo firmatario è il Consigliere Maccabiani - che riguarda l’aggiornamento del programma regionale di gestione dei rifiuti. Quella potrebbe essere un’occasione e un luogo in cui poter far convergere i risultati delle prossime venture audizioni. La parola al Consigliere Silvia Piani.

Consigliere Silvia PIANI Grazie Presidente. Ringrazio i Sindaci oggi presenti. Come Consigliere pavese mi rammarico, come ha detto il Presidente Marsico, delle parole del Sindaco. Direi che la domanda è più o meno sovrapponibile a quella posta dal Consigliere Iolanda Nanni, ovvero se in conferenza dei sindaci il progetto di ingrandimento di A2A interferisca almeno parzialmente con la RER e possa essere un eventuale elemento ostativo. In riferimento a quest’argomento ho scritto una lettera all’Assessore Terzi chiedendo di richiamare, in sede di approvazione, la Provincia - perché spetta a lei la seconda AIA – su questa interferenza parziale con la RER in virtù della legge che abbiamo approvato in Consiglio regionale. In merito volevo chiedere al Presidente di provare a capire con la Direzione Ambiente se l’eventuale rivisitazione del progetto di A2A, sulla base dell’interferenza con la RER, 9 possa riportarci alla VIA e riprendere l’iter iniziale. Secondo me sarebbe interessante capire con la Direzione Ambiente se un’eventuale rivisitazione del progetto possa riportarci allo stato iniziale delle cose e comportarci diversamente rispetto a quello che è successo.

Presidente Luca MARSICO Credo che la dottoressa Scotto, che è presente, abbia già fatto proprio questo tipo di richiesta che sarà riproposta all’esito delle audizioni perché ritengo che sia un ulteriore punto da esplorare. La parola al signor Sindaco, la prego di fare una veloce risposta.

Dottor Enrico BERNERI Volevo semplicemente chiedere se posso cedere i miei minuti di disponibilità a dire qualcosa al mio collega perché ha qualcosa da dire. Aggiungo solo che nei prossimi giorni invierò a tutti i Consiglieri regionali un’informativa in riferimento a questo tema, quindi gli ottanta Consiglieri regionali riceveranno una mia informativa, così come altri enti. La sostanza è la stesse che ho detto prima, quindi non stupitevi se voi presenti li riceverete insieme agli altri vostri colleghi. Partirà nei prossimi giorni. Se mi consente, cederei la parola al mio collega che ha qualcosa da dire.

Presidente Luca MARSICO Certamente sì. Ricordo i due livelli - siamo tutti amministratori - che non sempre arrivano a congiungersi in una comune decisione perché c’è un livello politico - e fa bene ad interpellare gli ottanta Consiglieri - e un livello burocratico amministrativo che ha un suo piano di autonomia che garantisce diritti e interessi legittimi che poi passano al vaglio o meno delle sedi giudiziarie. Do la parola al Sindaco di Santa Cristina e Bissone.

Dottor Elio Giovanni GROSSI Intervengo telegraficamente per ambientare e rispondere ai Consiglieri regionali che avevano posto dei problemi. La prima informazione è un dato curioso. Io sono il capofila per il ricorso al TAR, avrei dovuto ricevere tutta la documentazione, ma, purtroppo, non ho ricevuto le integrazioni che ha prodotto A2A il 31 dicembre 2015; ho fatto richiesta di accesso agli atti in Provincia per la sovrapposizione dei mappali rispetto alle autorizzazioni già in essere, quindi stiamo verificando il tutto. Vi è, inoltre, una nota di colore: nel mese di aprile ho ricevuto una memoria scritta che la Regione Lombardia ha inviato al TAR contro la nostra opposizione e mi ha fatto sorridere. Secondo Regione Lombardia sembra che l’unico Comune titolato a ricorrere al TAR fosse Santa Cristina perché è nei due chilometri dall’impianto. Altri comuni sono a due chilometri, cento metri e duecento metri, quindi se ragioniamo a livello politico saremmo sempre in difficoltà perché ci sono varie interpretazioni di normative. Ora rispondo al Consigliere Villani su ciò che è stato il lavoro fatto sul territorio. Noi ci siamo autofinanziati. Dal 2010 abbiamo commissionato degli studi, sono stati coinvolti tutti i ventiquattro comuni del nostro Piano di zona, tutti hanno partecipato alle spese volte a sostenere questi studi che hanno prodotto il risultato del ricorso al TAR perché la Regione Lombardia, A2A, non ha recepito le nostre argomentazioni. Tutto il territorio è al corrente ed è stato sollecitato ad approvare delle delibere consiliari in cui sia evidente la presa di posizione di tutto il territorio e lo faranno, quindi il territorio è stato informato. Voglio sottolineare anche un altro fatto: ci stiamo assumendo le nostre responsabilità perché negli anni indietro abbiamo notato una certa tiepidezza con questi impianti e questo ha prodotto l’impianto in essere e tutte le autorizzazioni che si sono succedute. Anche 10 l’anno scorso è stato approvato un impianto per il trattamento ceneri, l’impianto pilota, che dovrebbe trattare diecimila tonnellate l’anno e sicuramente andrà bene tutto. Abbiamo capito che il sito di Corteolona e Genzone è strategico per A2A, ma abbiamo anche compreso che la politica deve farsi carico delle proprie responsabilità. In modo ruspante posso dire che siamo stati sulla Luna cinquant’anni fa, i sistemi ci sono. Noi Sindaci abbiamo girato mezza Italia per vedere gli impianti per il recupero e il riuso del rifiuto e ci sono, quindi avrei ritenuto necessario un impianto di incenerimento subordinato alle autorizzazioni di altri impianti, invece si privilegia una speculazione. Noi paghiamo caramente il conferimento dei rifiuti e la società guadagna tre volte su questo, quindi è la politica che deve intervenire e dare delle precise indicazioni agli investitori sul modo in cui devono investire. Per quanto concerne i controlli, io ho detto ad A2A che non possono farsi le domande e darsi le risposte. Se spendono una determinata cifra all’anno, lo devono mettere sul tavolo e il territorio gestisce i controlli. Non li ho più sentiti. Avrei tantissime altre argomentazioni da dire, ma dico questo per evidenziare che non stiamo facendo la guerra a Regione Lombardia e alla Provincia di Pavia, noi stiamo promuovendo un diverso uso o gestione dei rifiuti che rappresentano un importante problema per la salute, per l’ambiente e per le nostre tasche. Noi siamo estremamente determinati a proseguire e stiamo valutando che direzioni prendere sul campo, non solo assemblee o convocazioni. Confido in Regione Lombardia come ente collaboratore nella capacità di risolvere il problema. Noi sappiamo che il problema è grande e non abbiamo la bacchetta magica, benché meno l’Assessore e il Consiglio regionale, ma si tratta di mettersi sul tavolo in modo produttivo e diligente e ragionare seriamente sulla soluzione dei problemi, acquisendo le esperienze direttamente dai territori. La nostra richiesta è la seguente: la politica deve farsi carico delle proprie responsabilità, deve fare la sua parte e non deve continuare a delegare formalmente l’avvocato o qualcun altro.

Presidente Luca MARSICO Ringrazio il signor Sindaco. Le ricordo, e lo dico con una punta di rammarico, che il vaglio della giurisdizione amministrativa è un vaglio che, a volte, non valorizza il lavoro della politica perché usa criteri che nel bene o nel male sono utilizzati dall’aspetto più amministrativo e burocratico che rappresenta il pane degli uffici. Detto ciò, condivido le sue doglianze. Abbiamo iniziato il percorso, ma lo proseguiamo perché, per la verità, già nel 2013, quindi dopo qualche mese dall’insediamento di questa X Legislatura, l’avevamo affrontato con un piglio da amministratore e non da politico con la “p” minuscola, quindi abbiamo dato buona prova di quello che la politica con la “p” maiuscola può fare. Attendo che i Consiglieri del territorio ci facciano pervenire le richieste di ulteriori audizioni e poi faremo la sintesi dei nostri lavori. Chiudo l’audizione e ringrazio i signori Sindaci del contributo e del cuore che mettono nella gestione del proprio territorio. Chiedo ai colleghi, tenuto conto che è arrivato l’Assessore, che ad una certa ora deve andar via e che ha delle cose importanti da dirci rispetto alle richieste che abbiamo formulato, se acconsentano ad un’inversione dell’ordine dei lavori, ma guardo informalmente anche il professor Cenci. Se i colleghi me lo consentano, ma soprattutto se il professor Cenci non ha problemi di orario, proporrei un’inversione dell’ordine del giorno, quindi inizierei i lavori della Commissione che doveva iniziare alle ore 11.00, quindi nessun collega può eccepire di non essere presente perché questo è l’orario. Diamo tre minuti per permettere ai colleghi di raggiungerci. In coda alla seduta di Commissione faremo l’audizione con il professor Cenci, quella che si sarebbe dovuta tenere alle ore 10.30. Guardo i colleghi per capire se da parte loro vi sia un assenso. Il Vice Presidente è 11 d’accordo? Non c’è il collega Segretario dell’Ufficio di presidenza. Il professor Cenci mi dà il suo consenso. Chiudiamo l’audizione, aspettiamo cinque minuti per permettere ai colleghi di arrivare e iniziamo la Commissione vera e propria. Ringrazio ancora i signori Sindaci.

Il Presidente MARSICO dichiara chiusa l’audizione alle ore 11:00.

IL PRESIDENTE (Luca MARSICO)

IL RESPONSABILE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Riccardo MATERA)

IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE (Andrea PIETRO PAOLO)