Mario Premio Rifiuti Politkovskaya Quasimodo Soldati Pen 2009 editoriali Uccisa l’erede Nobel 1959

Nel 1980, Mario Finalisti del XIX Einaudi rifiuta Il Trucidata Natalya Cinquantenario Soldati (1906-1999) Premio Pen: quaderno di José Estemirova, erede dell’assegnazione Poets viene eletto VIII Loewenthal, Saramago perché ideale di Anna del Premio Nobel presidente del Pen Montefoschi, il premio Nobel Politkovskaya. a Salvatore Essayists Italia. Al suo fianco, Rodotà, Soriga attacca Berlusconi. Il Pen denuncia Quasimodo. Novelists lo scrittore chiama, e Viviani. Sabato Ne nasce un caso. altri cinque casi Manifestazioni come segretario 5 settembre, Storie di altri di intellettuali uccisi in molti Paesi del sodalizio, Mimy a Compiano, celebri dinieghi: o perseguitati e un’antologia P. E .N. CLUB P. E .N. CLUB P.P E.E.N.N. CCLLUUB B Piovene. il vincitore. motivati e no. da regimi dittatoriali. in settanta lingue. ITALIA ONLUS ITALIA onlus IITAALLIAIA O NonLUluSs Pagina 3 Pagine 4-5 Pagine 7-9 Pagina 12 Pagina 13

Trimestrale, Anno III, n. 8 • Luglio-settembre 2009 • Direzione: 20122 Milano, via Daverio 7 • Tel. 335/7350966 • e-mail: [email protected] • www.penclubitalia.org • CC postale n. 88341094 Poste italiane spa. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Milano • CC bancario Monte dei Paschi: Iban IT15R0103001609000000365918

i dice che ai suoi esordi la foto- S grafia abbia suscitato sospetti di poeti e romanzieri. Ma dev’essere una favola se il dubbioso Baudelaire posava per Nadar e l’oppositore di- chiarato Flaubert accompagnava Ma- xime du Camp nel primo reportage fotografico sui Paesi del Levante. Ben presto i rapporti divennero tan- to intensi che spesso i due linguaggi si sono fusi. Per questo il Pen Italia ha scelto un fotografo, Scianna, e un poeta, Adonis, per il Salone del Libro di Torino. Scrittura e fotografia si in- tersecano nell’avventura del viaggio, come nel caso di Nicolas Bouvier (1929-1998), alle cui fotografie ven- gono dedicate molte mostre (l’ultima ad Amsterdam) e le cui opere sono tradotte integralmente in Italia. Così lo ricorda l’amico Jean Starobinski nell’occasione della presentazione in Italia del suo libro più famoso, La polvere del mondo (Diabasis). SU NICOLAS BOUVIER Fotografia e scrittura

di JEAN STAROBINSKI

ocazione: viaggiatore. Professione: fotografo e V iconografo, cioè raccoglitore di immagini. E come legame fra tutto questo: scrittore. È così che una scheda segnaletica elencherebbe i diversi lavori di Nicolas Bouvier. Bisognerebbe subito aggiungere che tutti questi lavori li ha fatti per vivere, in ogni senso del termine, a cominciare dal più ampio. Quindi, per far vibrare e per consumare un’esistenza. Nessuno come Bouvier mi ha fatto pensare alla radice lessicale che stabilisce il legame tra il francese travail e l’inglese travel. La lontana etimologia, comune ai due termini, è il latino popolare tripalium, designante segue a pag. 2 Nicolas Bouvier: portico shinto (1965). È una delle immagini riprese durante il secondo viaggio in Giappone del fotografo francese I LIBRI DEL PEN POESIA a cura di MARIO SANTAGOSTINI Cesare Viviani, Credere all’invisibile, VotoMaurizio Cucchi, Vite pulviscolari, VotoTiziano Rossi, Faccende laterali, Voto Einaudi, pp. 88, Û 11 Mondadori, pp. 104, Û 13 Garzanti, pp. 124, Û 12 Versi essenziali di Viviani, dove Per la prima volta, Cucchi dichiara Con una scrittura in equilibrio fra la lingua raggiunge momenti di sintesi esplicitamente di avvertire la presenza prosa d’arte e narrazione, Rossi altissima. E inquieti. Tentano del nulla. E allora lascia scattare la più coniuga le sue commozioni di afferrare quanto sta oltre ogni 887radicale, terribile delle domande: per l’affanno quotidiano con la P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB P. E .N. CLUB conoscenza. E una fede estrema «Ma che cos’è il nulla?». Non freddezza dell’osservatore spietato. ITALIA ONLUS ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs nella poesia resiste a tutto, azzardando risposte, affonda nello È un libro di microracconti dove ITALIA anche alla consapevolezza che stupore più elementare e assoluto, si assiste al mescolarsi di farsa ogni forma verbale è destinata quello dell’uomo di fronte al tutto. e di tragedia e i protagonisti sono 2 a diventare «polvere». Lo stesso che, a volte, assaliva Pascoli. creature anonime e strane.

FOTOGRAFIA E SCRITTURA 2 L’intervento di Jean Starobinski su Nicolas Bouvier Obbiettivo o lapis per me pari son Viaggiare: alla ricerca della bellezza del mondo. Con ironia

segue da pag. 1 compiuti rifiutarono di lasciarsi «l’attrezzo che soggiogava i bovini trasformare in parole. I viaggi possono o gli equini ribelli, per ferrarli», per fallire, lo stato d’animo per scrivere estensione «lo strumento di tortura». può venire a mancare. Ho ragione di Scrive Nicolas Bouvier: «Se non si credere che Nicolas Bouvier fosse concede al viaggio il diritto raramente soddisfatto dei suoi primi di distruggerci un poco, tanto vale abbozzi. La misura del ritmo, il peso restare a casa». Il pesce-scorpione lo delle parole lo hanno impegnato a dimostra: questo traveller-travailleur, lungo. La sua verve di improvvisatore viaggiatore-lavoratore, si è sottoposto lasciò costantemente il posto alla ai tormenti. rielaborazione, sorvegliata e attivata n pungolo delizioso dalla sua consapevolezza di scrittore, e doloroso lo ha spinto a con una riuscita completa: i suoi libri Uraggiungere i «viaggiatori non hanno la minima pesantezza, il straordinari» evocati da Baudelaire, loro tempo musicale è incomparabile. «i soli che partono per il gusto di Da qualunque lato prenda le cose – e partire», inebriandosi «di spazio e lui conosce molti trucchi per di luce» per trarne «un amaro sapere». interrompere la monotonia della Come nel caso di Segalen e della sua linearità – la voce di Bouvier si eleva a ricerca del «diverso», come nel caso un recitativo di sua invenzione, in cui di Michaux i cui due libri di viaggio penetra un sospetto d’intonazione (Ecuador e Un barbaro in Asia) ginevrina, come se stesse parlando fra costituirono per lui una sfida, ci si amici. L’attacco melodico, il fraseggio, chiede quale fosse per Bouvier la formula conclusiva – che è una l’oggetto della ricerca. Era chiaro che Da sinistra: Nicolas Bouvier e l’amico Jean Starobinski nuova apertura – fanno sentire la grana non partiva solo per fare incetta di bei di una voce che commuove senza panorami. Ma ancor meno per indagare una privazione, l’idea di un prezzo da monotono, contratto da nazionalisimi forzare il tono; prende alla sprovvista, su etnie dimenticate o situazioni pagare. Prima nell’«appetito di dolore» distruttivi, nel contempo più degradato nel senso più forte del termine, cioè socioeconomiche. Non sperava di che, secondo le sue parole, «fa la e iperattrezzato per lo sfruttamento facendoci sentire quel che manca al tornare né con un repertorio di ricordi, giovinezza». Poi nell’educazione turistico. I suoi testi diventeranno nostro sapere. Ci dà una lezione di né con valutazioni obiettive compiute all’umiltà, quel tipo di gentilezza che preziosi per noi, perché offrono inquietudine. Ma Bouvier è tanto «sul campo». Il suo scopo non era né il obbliga a farsi straniero di fronte allo testimonianze riguardanti un aspetto aristocratico da non attribuirsi mai il piacere, né il sapere accademico. straniero che si incontra sulla propria della terra che non può più essere ruolo di colui che sa. Se è fuggito da Era al contempo più semplice e più strada. Come ha ricordato Bertil veramente visitato. Coloro che chi dava lezioni, non lo ha fatto certo complesso. Lasciar fare la bellezza o Galland, la legge seguita da Bouvier fu volessero imitare Bouvier per mettersi a dare lezioni a sua volta. l’avversità del mondo, fino alle questa: «Creare in sé l’ospitalità per ritroverebbero lo stesso ampio Lo stile in lui è un istinto, per cui fra reazioni-limite del riso o delle lacrime. ciò che ti è superiore». Non serve a orizzonte? due termini (seguendo il consiglio di Immagino la preghiera che avrebbe niente viaggiare per chi non esce da sé sservando le mappe, si nota con Roger Caillois) sceglie risolutamente il potuto rivolgere al suo dio peculiare. per fare incontri. Il dovere consiste nel un brivido l’estendersi delle minore, il meno greve, o il più Avrebbe incluso questo appello eretico: darsi a tutto ciò che la strada ci riserva, Ozone di crisi – aree di guerra, di imprudente. Lo si legge senza fermarsi, «Inducimi in tentazione», tutto dimenticando la meta e il ritorno. Se si integralismo, di traffici criminali – lasciandosi trasportare da salti inattesi sommato senza rinnegare il perdono tratta solo di arrivare a destinazione, sulle stesse rotte in cui Nicolas fra il grave e il buffo, da similitudini delle offese invocato nella preghiera basta prendere l’aereo. Viaggiare via Bouvier e Thierry Vernet avevano che disarcionano, da un andirivieni fra domenicale. Il viaggio comincia, per terra sarà anche anacronistico nell’era conosciuto l’antica consuetudine neri profondi e lampi di luce, fra le Nicolas Bouvier, dal superamento dei dei quadrireattori, ma che ne sarà della all’accoglienza. Per noi, ciò che fu impressioni subitanee e il commento, limiti, quindi dalla dogana fatidica in grande madre Asia se ci si accontenta l’ardente attualità del loro viaggio si è la miniatura postuma. Se la scrittura di cui Ramuz e Stravinsky vedono il loro di sorvolarla? La sfida autentica non è trasformata in rimpianto. Partito senza Bouvier esercita poteri così vividi è Soldato cadere nella trappola del la distanza da percorrere, ma la aver niente da dichiarare ai doganieri, forse, come lui stesso ammette al Maligno. «Chi i limiti passerà / in mio semplicità di spirito che bisogna Bouvier porta con sé ricchezze al suo termine de La polvere del mondo, poter cadrà» aveva annunciato il raggiungere. Qualche filosofo ha detto ritorno: appunti, scorci di vita, perché traccia un sentiero mistico a diavolo. Ma credo che un senso di molto bene che è l’assoluto di un volto registrazioni, cicatrici. Inizia allora un ritroso, che assume il vuoto, colpa non potesse evitare di a fronteggiarci. Nicolas Bouvier secondo viaggio, lungo lo spazio della «l’insufficienza centrale dell’anima», aggiungersi a questa scelta estetica. desiderava farne esperienza diretta, e pagina, che ha per scopo la come elemento propulsore. Vi si scopre Di un’educazione protestante non si auspicava che tale esperienza si ricomposizione armonica di un nel contempo una forma estrema di dimentica facilmente l’imperativo etico potesse attuare mediante la traccia che itinerario: lo scrittore traccia parole ingenuità – il richiamo a «partire» – e (si pensi a Kierkegaard e alla sua restava, furtivamente, senza con una penna dal becco largo, una tenace insofferenza per ogni offerta contestazione di una scelta di vita deformazione violenta, nella sua maneggiata come un pennello. Non è di tranquillità. Questo fu in lui una giustificata dal solo valore di ciò che è macchina fotografica. Da quel momento facile riafferrarsi per mezzo del sorta di ascetismo, ma reso bruciante e «interessante»). Cedere alla tentazione, in poi, il mondo di cui Bouvier parla è racconto: questa nuova operazione gli tormentoso da un’eretica preghiera: per Nicolas Bouvier, era anche far stato, in molte delle sue parti, coperto costava sempre più tempo del viaggio «Inducimi in tentazione». emergere immediatamente il bisogno di da un altro mondo: più brutale, più vero e proprio. In seguito, altri percorsi Traduzione di Massimo Scotti I LIBRI DEL PEN SAGGISTICA a cura di MARINA GIAVERI Julio Cortázar, Del racconto VotoTre generazioni di scrittori VotoStewart Gordon, Quando l’Asia Voto e dintorni, a cura di Bruno Arpaia, a confronto, a cura di Yugal Schwartz era il mondo. Storie di mercanti, Guanda, pp. 190, Û 17 e Gabriella Steindler Moscati, studiosi, monaci e guerrieri tra il 500 Dodici saggi, nati in varie occasioni Editoriale Scientifica, pp. 264, Û 20 e il 1500, Einaudi, pp. 224, Û 32 (fra cui America latina: esilio La nascita, lo straordinario Sorprendentemente ospitato in una e letteratura, pronunciato nel 884e variegato sviluppo della letteratura collana editoriale che fu gloriosa, P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB quadro d’attività del Pen) disegnano d’Israele, la sua ricezione in Italia il superficialeP. E .centoneN. CLUB si ispira le caratteristiche del genere più sono presentati e studiati da una e spudoratamenteITALIA O(maNLU S con benITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs congeniale allo scrittore argentino. serie di specialisti di Università minori competenze) al ben più ITALIA Stimolante l’accostamento racconto/ italiane e israeliane: un panorama serio e solido Life Along the Silk poesia e il tributo a Edgar Allan Poe. complesso ed esauriente. Road di Susan Whitfield. 3

I PRESIDENTI ITALIANI DEL PEN 1980: Mario Soldati (1906-1999) Sciascia: leggerlo per essere felici Scrittore, regista e sceneggiatore si ispirava a Fogazzaro di EMANUELE BETTINI Sofia Loren, dove le Valli di ario Soldati nasce a Torino nel Comacchio sono 1906 e si forma in un contesto cornice della M culturale particolarmente grande avventura stimolante. I suoi studi presso i padri del delta. Anche Gesuiti lo portano a frequentare la la produzione Torino di Piero Gobetti e del pittore letteraria di Felice Casorati. Conosce anche Mario Soldati continua Bonfantini, Giacomo Debenedetti, copiosa. Fra le Carlo Levi e Giacomo Noventa. Nel ’25 opere più pubblica il dramma Pilato, nel ’27 si importanti laurea in Storia dell’arte con Lionello ricordiamo Le Venturi e nel ’29 dà alle stampe il libro due città (1964) e di racconti Salmace. Il 1929 è anche L’attore (1970) l’anno in cui Soldati si scontra con il premiato al regime fascista e, su invito di Campiello. I Prezzolini, parte per New York. È il rapporti con periodo in cui l’Europa letteraria riflette sulla tragedia della Prima divengono più guerra mondiale e sul ruolo degli frequenti e Mario intellettuali. In Inghilterra viene Soldati si fondato l’International Pen (1921) con avvicina al Pen presidente John Galsworthy (poi premio Club italiano, dal Nobel), mentre in Italia Lauro de Bosis quale aveva fonda a Roma la sezione italiana del preso le distanze Pen Club (1922). Intanto, sullo durante il scenario letterario e politico italiano, si Ventennio. affacciano due figure di spicco, Filippo Questo Tommaso Marinetti e Carlo Govoni (che Lo scrittore Mario Soldati ripreso nella sua casa di Tellaro (fotografia di Ferdinando Scianna, 1988) avvicinamento lo diventeranno entrambi presidenti Pen). vedrà presidente Marinetti si schiera apertamente dalla 1941 arriva finalmente il successo. Il Capitale e partecipa alla Liberazione. del sodalizio nel 1980, con segretaria parte di Benito Mussolini e, attraverso suo ispiratore è Antonio Fogazzaro. Con Va come corrispondente di guerra sulla Mimy Piovene. Morta quest’ultima, egli il Futurismo, ne tesse le lodi. Anche Piccolo mondo antico (1941) e Linea Gotica per l’Avanti e l’Unità. si ritira e la sede romana viene sciolta. Lauro de Bosis si rifugia negli Stati Malombra (1942), Soldati riesce a Caduto il nazifascismo e nel nuovo Nel 1988, il Pen Club italiano si Uniti, dove Mario Soldati insegna alla toccare l’animo della gente, clima di rinascita culturale, Mario ricostituisce a Milano e nel 1989 la Columbia University e spera di proponendo temi di carattere popolare Soldati riprende i contatti con gli presidenza viene assunta da Mario ottenere la cittadinanza americana. tanto cari ai ricordi risorgimentali. scrittori amici di un tempo. Nel 1949, Luzi. Soldati diventa vice-presidente Purtroppo non riesce nell’intento e nel Il richiamo, presente in Piccolo mondo in collaborazione con Cesare Pavese e onorario. Dal 1960 in poi Soldati 1931 rientra in Italia, giusto per sapere antico, alla lotta patriottica contro Ennio Flaiano, dirige Fuga in Francia. decide di vivere fra Milano e Tellaro della tragica fine di Lauro de Bosis, l’Austria è il contrassegno della Quindi pubblica con Longanesi La sulla costa ligure orientale, dove morirà sparito misteriosamente dopo un volo posizione del regista, che si schiera giacca verde, Il padre degli orfani e La nel 1999. «Il mio sentimento di lettore su Roma per lanciare volantini contro il dalla parte di chi non accetta di finestra, che gli vale il premio letterario di Soldati da quando, per la prima volta regime. In quest’atmosfera di collaborare con il regime nazifascista. San Babila. su Il Mondo di Pannunzio, lessi un suo progressive chiusure culturali, Soldati Salutata come un capolavoro, la el 1952 dirige il film La racconto – ha scritto Leonardo sceglie di ritirarsi in un suo mondo pellicola trova il consenso tanto della provinciale, tratto dal romanzo di Sciascia, è qualcosa che somiglia alla privato; una piccola torre fatta di critica quanto del pubblico. NAlberto Moravia. Nel 1954 felicità». Anche Natalia Ginzburg lo ricordi newyorkesi nella quale scriverà Particolarmente apprezzata Alida Valli pubblica Lettere da Capri, il libro che ricorda in questa chiave: «Fra gli America primo amore (1935). La sua nel suo primo ruolo drammatico. lo consacra scrittore e che gli fa scrittori del ’900 italiano, Soldati è partecipazione alla vita letteraria di Piccolo mondo antico è un preludio a vincere il premio Strega. Nel 1954 l’unico che abbia amato esprimere, quegli anni è molto riservata, quasi ciò che succederà negli anni nasce la Televisione italiana. Due anni costantemente e sempre, la gioia di distaccata dalle vicende che porteranno successivi. Giunge il 1943, l’anno delle dopo, Mario Soldati si trova impegnato vivere. Non il piacere di vivere, ma la l’Italia verso la catastrofe delle leggi scelte difficili, l’anno in cui gli italiani come regista e conduttore dell’inchiesta gioia; il piacere di vivere è quello del razziali e della guerra. Conosce si schierano gli uni contro gli altri. televisiva Viaggio lungo la Valle del turista che visita i luoghi del mondo Marinetti, Govoni, Gallarati Scotti, ma Sono i giorni dell’odio e della vendetta. Po. Con questo documentario in Italia assaporandone le piacevolezze e le non entra nel Pen Club, di cui osserva Mario Soldati fugge da Roma con Dino nasce una nuova figura, quella del offerte ma trascurandone o piuttosto la decadenza ideologica. Nei De Laurentis. Questa avventura giornalista enogastronomico, di cui egli rifuggendone gli aspetti vili, o malati, o successivi dieci anni si dedica solo al diventerà un diario di viaggio dal titolo diviene il prototipo ineguagliato. Il suo crudeli; la gioia di vivere non rifugge cinema, lavorando come sceneggiatore Fuga in Italia. Dopo nove mesi legame con i luoghi del Po si fa sempre nulla e nessuno: contempla l’universo e con la Cines di Emilio Cecchi e come trascorsi a Napoli, dove lavora presso più profondo, come vedremo nel film lo esplora in ogni sua miseria e lo aiuto-regista di Mario Camerini. Nel la radio locale, Soldati rientra nella La donna del fiume, con protagonista assolve». I LIBRI DEL PEN NARRATIVA a cura di CAMILLA BARESANI Eugenio Baroncelli, Libro Voto Nicolai Lilin, Educazione siberiana, Voto Gaetano Cappelli, Volare basso, Voto di candele, Sellerio, pp. 308, Û 17 Einaudi, pp. 342, Û 20 Marsilio, pp. 286, Û 17,50 Affascinante catalogo di 267 vite Lilin mette in scena una storia di Torna, rivisto, un romanzo del ’94. ignote e illustri, ritagliate da uno formazione criminale ambientata in La scrittura di Cappelli, pimpante, scrittore erudito. In pochi Transnitria, Paese cuscinetto tra autoironica, mai lagnosa, ha dato capoversi ritrae individui 8 Russia e Moldavia. La mafia siberiana 6 alla narrativa italiana un Sud tutto 8 P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB P. E .N. CLUB che da figurine si trasformano in e i suoi codici, l’eredità della diverso dallo stereotipato cliché di ITALIA ONLUS ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs personaggi palpitanti. La scrittura, geopolitica staliniana, il senso del malavita e disgrazia. La Basilicata ITALIA esperta ed elegante, e l’originalità gruppo e il senso di sé in un romanzo come fosse periferia della del punto di vista avvincono quanto avvincente benché non sempre California, in un romanzo di 4 le vite colte «in due o tre pose». convincente. formazione e deformazione lucana.

COMPIANO 1 Sabato 5 settembre, il ballottaggio fra Loewenthal, Montefoschi, Rodotà, Soriga e Viviani cco i cinque finalisti della XIX in altri luoghi, Bompiani) e Cesare medioevale di Compiano, in Val di Capria, Francesco Biamonti, E edizione del premio Pen Viviani (Credere all’invisibile, Taro, in provincia di Parma. Le Mario Rigoni Stern, Alberto 2009: Elena Loewenthal (Conta le Einaudi). Il vincitore uscirà dalla precedenti edizioni, dal 1991 al Arbasino, Giuseppe Pontiggia, stelle, se puoi, Einaudi), Giorgio seconda votazione. Le schede 2008, sono state vinte, in ordine, , Carlo Sgorlon, Montefoschi (Le due ragazze con verranno aperte dal notaio lo da Susanna Tamaro, Antonio Giovanni Sartori, Antonia Aslan, gli occhi verdi, Rizzoli), Stefano stesso giorno della premiazione, Tabucchi, Paolo Maurensig, Claudio Magris, e Rodotà (Perché laico, Laterza), sabato 5 settembre prossimo, nella Ferdinando Camon, , (per la seconda Flavio Soriga (L’amore a Londra e sede abituale del Premio, il borgo Vivian Lamarque, Raffaele La volta). XIX Premio Pen: i finalisti

Elena Loewenthal Giorgio Montefoschi Stefano Rodotà Flavio Soriga Cesare Viviani Conta le stelle, se puoi Le due ragazze con gli occhi verdi Perché Laico L’amore a Londra e in altri luoghi Credere nell’invisibile Einaudi Rizzoli Laterza Bompiani Einaudi

oise Levi, giovane e iorgio Montefoschi tefano Rodotà (Cosenza, n questa miscellanea di brevi versi di Cesare Viviani Marmato solo di un carretto G (Roma, 1946) dimostra S1933) propone una Istorie apparentemente prive I(Siena, 1947) riprendono il di stracci, lascia alle spalle il grande abilità nel dipingere riflessione sulla laicità come di un filo conduttore, Flavio percorso di ascolto e di suo paese, il suo ghetto e la con accuratezza non solo elemento essenziale del Soriga (Uta, , 1975) meditazione, iniziato con sua povertà. Diventerà un noto l’intricato insieme di discorso pubblico in esamina diverse sfaccettature Preghiera del nome, L’opera commerciante di tessuti in personaggi, ma anche le democrazia, prendendo in di uno stesso sentimento. Una lasciata sola, Così non io, Una Piemonte e il bonario patriarca vicissitudini di tre considerazione sia le ragioni e madre lasciata dal marito e il comunità degli animi, di una famiglia, felice e generazioni di una famiglia le mancanze dello stato laico, figlio che ugualmente Silenzio dell’universo, benestante, la cui storia è al della borghesia romana. sia gli obiettivi e le critiche abbandona la sua isola davanti Passanti, La forma della vita. centro di questo romanzo. Catturando con precisione le mosse dalla Chiesa. Trattando all’Africa. Un giovane ballerino Adesso Viviani indaga Elena Loewenthal (Torino, vicissitudini della storia fra temi quali procreazione che rincorre se stesso e il l’«invisibile», inteso non come 1960) costruisce una saga Paolo e Laura, che si erano assistita, testamento biologico, proprio talento per le strade di qualcosa di trascendente, ma familiare insolita per una amati da giovani per poi obiezione di coscienza, unioni Londra, in attesa del padre. come un elemento concreto, famiglia di ebrei, scegliendo di separarsi e tornare quindi di fatto, diritti degli L’attrice, bellissima amante di che non può, però, essere soffermarsi sulla loro ad amarsi in età matura, omosessuali, limiti etici e un presidente sudamericano colto o compreso appieno. quotidianità e sui loro sforzi l’autore descrive la loro giuridici della ricerca sull’orlo del tracollo. La Fra i temi affrontati: i limiti silenziosi. Una famiglia che si crescita, le loro mutevoli scientifica, presenza della solitudine e i desideri di un dell’umano, la ricerca dirama nel mondo per scelta e tentazioni e i loro sensi di religione nella sfera pubblica, uomo, affacciato alla propria dell’autenticità, lo scorrere non per imposizione, in un colpa. Le due ragazze con gli Rodotà mette princìpi e morale finestra. Capitoli che si della vita, il confronto con Novecento volutamente occhi verdi è la celebrazione a confronto con la realtà. assottigliano sempre di più, l’angoscia della fine. epurato dagli orrori del di un amore adultero. Anche Guidato da un profondo come a testimoniare Sul piano stilistico, Viviani Fascismo. Dopo che «a quel dopo la prematura convincimento democratico e l’universalità dei sentimenti. sceglie una forma immediata, Mussolino prese un colpo nel scomparsa di Laura, Paolo non dall’idea di incompatibilità Atmosfere diverse, raccontate poesie brevi caratterizzate ’24», rimane continuerà fra Stato laico attraverso gli da un la densa ad amarla e Chiesa, occhi di un linguaggio quotidianità di attraverso la l’autore mette piccolo diretto, a una famiglia, figlia in evidenza esercito di tratti cui vengono ventenne, come sia italiani senza didascalico, risparmiati gli Maria, del possibile più patria, alla colloquiale. ostacoli della tutto simile ritrovare la via ricerca di se E di grande Storia. alla madre. del dialogo. stessi. impatto. I LIBRI DEL PEN LETTERATURA DI BALCANI E ANATOLIA a cura di NULLO MINISSI Luan Starova, Il tempo delle capre, Voto Nicolas Bouvier, La polvere Voto Aleksandr Gatalica, Secolo, Voto a cura di Marina Giaveri, del mondo, Diabasis, pp. 274, Û 18 prefaz. di Predrag Matvejevic´, Diabasis, pp. 176, Û 16 Scrittore e artista che poco esige, vaga Diabasis, pp. 150, Û 19,50 Chiamati come operai di fabbriche dalla Serbia all’Afghanistan, osserva Moderno centonovelle, ogni inesistenti, i pastori arrivano con le le genti, gli orizzonti aperti racconto è fissato a un anno capre. Ciò sconvolge la convivenza 8 e lo splendore della natura. A metà 8 e narra storie marginali, inventate 6 P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB tra società e dottrinarismo e provoca del XX sec. Bouvier si muove come o deformateP. Edal.N . reale,CLUB un difficile aggiustamento tra nell’impero ottomano e in un’Asia che nell’insieme,ITALIA comeONLUS vetriniI TALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs burocrati e cittadini. Un quadro involuta. La descrizione sobria e nitida d’un caleidoscopio, compongono ITALIA possente d’una società balcanica e l’immediatezza dell’espressione in unità un’epoca i cui contrasti sempre nuova e uguale. hanno la suggestione d’un racconto. si riflettono nell’inquieto presente. 5

COMPIANO 2 «Lo scrittore votato dagli scrittori» Nacque in Val di Taro, nel lontano 1991 Storia del premio fondato da Lucio Lami. E dei 18 vincitori di SILVIA DEVECCHI

crittori che scelgono scrittori. È questa l’idea che sta dietro al S premio Pen. Semplice, ma impegnativa. La necessità di far conoscere al pubblico il Pen italiano, rifondato nel 1988 dopo il ritiro di Mario Soldati e la scomparsa di Mimy Piovene, rappresentava certo un grande stimolo. Vincere le durezze della realtà burocratica, ottemperare al compito di trovare fondi e poi superare la miriade di problemi pratici, tutto questo richiese lo sforzo di molti. Alla fine però si riuscì nell’intento e il risultato fu un canale eccezionalmente adatto a promuovere autori che non fossero solamente fenomeni editoriali, ma veri talenti. A questo scopo si dedicarono soprattutto l’attuale presidente onorario del Pen, Lucio Lami, e altri collaboratori. Al clamore delle grandi città si preferì la tranquillità e la stimolante atmosfera del borgo in Val di Taro dove, nel 1991, nacque l’idea del Premio. Senza sapere da dove sarebbero arrivati i fondi, il sindaco di allora, Graziano Beltrani, e Lucio Lami decisero di cominciare. Gli sponsor vennero dopo: Comune, Regione, Provincia, banche, Comunità Montana e altri mecenati privati (Barilla, Bayer, Rotary, Cartiere Fedrigoni) hanno permesso al «Pen» di crescere nel tempo. E adesso, dopo molti anni, si può dire che l’ipotesi originaria di un sistema di doppia votazione, con progressiva selezione di titoli, abbia davvero garantito la trasparenza. Il principio sul quale il Premio si basa era, e rimane, molto semplice: gli scrittori-soci premiano ogni anno il libro dell’autore ritenuto più valido, non necessariamente socio. Un’idea estremamente efficace, come dimostra il successo immediato della manifestazione che la stampa non tardò a definire «l’antipremio». Slegato dai dettami delle case editrici, il «Pen» riesce a creare ogni anno un’occasione di incontro e di scambio fra artisti della parola. Tre giornate dove si crea quello che a Lucio Lami piace definire un clima di «comunione letteraria». Miscellanea di uomini e di stili. Compiano: immagini della manifestazione del 2008 (foto Mauro Del Grosso). Sotto: Alberto Arbasino mentre ritira il premio al tavolo della presidenza

I LIBRI DEL PEN LETTERATURA RUSSA a cura di JULIA DOBROVOLSKAJA Irina Ermakova, Ninna-nanna VotoSergej Dovlatov, Il giornale VotoNina Berberova, Il capo delle Voto per Odisseo, a cura di Alessandro invisibile, Sellerio, pp. 168, Û 11 tempeste, Guanda, pp. 226, Û 16 Niero, Interlinea, pp. 60, Û 12 Fu solo in America, da esule, Ambientato a Parigi negli anni che «Microantologia» di una poetessa che Dovlatov – nato e vissuto in seguono la Rivoluzione d’ottobre, russa delle inconfondibili intonazioni. Russia in era comunista – poté il libro ricorda la vicenda personale La Ermakova ha esordito all’epoca 776pubblicare i suoi romanzi e racconti della sua autrice. Protagoniste, P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB dell’implosione dell’Unione sovietica sull’homo sovieticus poststaliniano. tre giovani P.sorelle E .N. C russeLUB in esilio che ha sconvolto anche la vita Qui descrive il tentativo tragicomico e in cerca diIT AunLI Asenso ONLU S da dareI TallaALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs culturale e letteraria, ed è riuscita – fallito – di alcuni giornalisti russi vita fuori dal mondo spaesato ITALIA a ritagliarsi una zona propria, di fondare un periodico a New York, e malinconico dell’emigrazione che fra avanguardia e tradizione. per la colonia degli emigrati. si barcamena per restare a galla. 7

DOCUMENTI 1 La «querelle» fra l’Einaudi e José Saramago Questo libro non s’ha da stampar Negli scritti del premio Nobel, l’eco di padre António Vieira di GIANCARLO DEPRETIS

l clamore suscitato dall’esclusione de Il quaderno, I ultimo libro di José Saramago, dalla programmazione editoriale dell’Einaudi era scontato. Nei testi letterari e politici guidati dalla medesima vitalità espressiva e ideologica dei Quaderni di Lanzarote (tuttora inediti in Italia) si avverte, in più circostanze, un intimo interessamento quando non un’introspezione, sia letteraria sia storico-sociale, che Saramago ha da sempre nutrito per il nostro Paese. Gli scritti cominciarono ad apparire il 17 settembre dello scorso anno sul sito della Fondazione a lui dedicata nella Casa dos Bicos di Lisbona. Nella continuità e nella coerenza dei propri principî, il premio Nobel portoghese ha finito per imbattersi anche con personalità della nostra attuale politica, quali Silvio Berlusconi, cui il destino ha riservato oltre la presidenza del Consiglio la proprietà dell’Einaudi assorbita nel 1994 dalla Mondadori. L’abuso di potere, l’arbitrarietà di chi lo esercita e la cecità come infermità che colpiscono l’uomo – nodi tematici della scrittura di Saramago A sinistra: «Poema ottico» di Man Ray, pubblicato 1924 sulla rivista «391» di Picabia. A destra: il premio Nobel José Saramago a Lanzarote – quando dal profondo della fiction letteraria salgono alla superficie di di chi – e sono ancora molti – spirito». Soltanto in questa chiave un solo grande». Personalmente ho una realtà documentata ignora l’ossatura letteraria della di lettura si riescono a decifrare i una convinzione: il rifiuto determinano un impatto con il cultura portoghese trapuntata di temi forti e spinosi di Saramago editoriale non è da considerarsi lettore diventa diverso, più trafitture e d’indocili passioni. presenti in una scrittura censura né politica, né ideologica, pungente. Non deve, quindi, Negli scritti di Saramago si caratterizzata da attacchi bensí un’autosospensione cautelare sorprendere che si creasse un certo percepisce, nitida, l’eco dei provocatori, non lontana nel tempo dovuta probabilmente ad una imbarazzo fra gli amministratori sermoni di padre António Vieira, e per contenuti al registro disfunzione comunicativa della casa editrice torinese che da dei pensieri di Eça de Queiroz e comunicativo di padre António interculturale. Tuttavia non vent’anni pubblica le opere di dei sommessi soliloqui di Raúl Vieira. Difensore degli indios e dei possiamo sottrarre a Saramago Saramago. Disagio dettato da una Brandão, delle inquietudini di negri e per questo perseguitato il diritto ad esprimere le proprie comprensibile cautela che non ha Fernando Pessoa; ma anche delle dall’Inquisizione, nella prima metà inquietudini rispetto ai pericoli tardato a tradursi in un sofferto, ma voci di scrittori appartenenti ad del ’600, scriveva nel Sermone di di possibili manipolazioni anche fermo, diniego. Per contro altre culture: da Cervantes a Sant’Antonio ai pesci: «Non siete i dell’altro, grazie alle contraffazioni l’incomprensione e il risentimento, Borges, da Voltaire a Montaigne, soli a mangiarvi tra di voi, anche i del linguaggio, già altrettanto giustificati, da parte del da Kafka a Gogol. Sono richiami grandi mangiano i piccoli. Se fosse metaforicamente rappresentate in premio Nobel hanno contribuito ad che concordemente conducono, al contrario non sarebbe così grave. ambientazioni imprecisate da alimentare una querelle che come l’autore allude nel blog del 10 Se i piccoli mangiassero i grandi Harold Pinter accentuava il divario fra politica e luglio scorso, al proprio «albero ne basterebbe solo uno. Poiché in New world order e da lui letteratura, stravolgendone la genealogico», alle intime presenze sono i grandi a mangiare i piccoli identificate e documentate sostanza. In particolare agli occhi di una numerosa «famiglia dello non ne bastano cento né mille per come realtà già in atto. I LIBRI DEL PEN LETTERATURA FRANCESE a cura di FRANCA BRUERA Irene Némirowsky, I cani e i lupi, Voto Antonin Artaud, Balthus Voto Robert Desnos, La libertà Voto Adelphi, pp. 234, Û 18,50 e i surrealisti, a cura di Paola o l’amore!, a cura di Tania Collani, Con il ritmo di un’indagine storica, Lalario, Anancke, pp. 128, Û 14 Odoya, pp. 112, Û 13 sociale e psicologica, il romanzo Il volume presenta in Italia i Pubblicato nel 1927 e condannato affronta l’emarginazione vissuta contributi che Artaud ha dedicato dalla censura, il romanzo da Ada Sinner fra Kiev, negli anni 8 a Balthus, Masson e Bosschère fra 7 è uno sferzante susseguirsi 8 P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB P. E .N. CLUB che precedono la Rivoluzione, e il 1927 e il 1943. Doppio approccio, di geniali provocazioni contro ITALIA ONLUS ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs Parigi. Al centro, in uno stile febbrile critico e visionario, alle opere e agli il parassitismo e la morale ITALIA e a tratti ossessivo, un amore non artisti. Non manca alla curatrice utilitaristica. Sequenze narrative corrisposto in dialogo col percorso la capacità di ritrovare un modello dominate da un’insolita fauna mitica 8 di autoconoscenza della protagonista. del linguaggio teatrale artaudiano. dal sapore tutto surreale.

DOCUMENTI 2 Decine e decine gli scrittori rifiutati dalle case editrici Joyce? Un liceale che si gratta i foruncoli E Virginia Woolf respinse la pubblicazione dell’Ulisse

di MARIO BAUDINO

i sono infinite ragioni per cui i C libri vengono respinti dagli editori. Virginia Woolf, per esempio, si rifiutò di Accanto, pubblicare l’Ulisse di da sinistra: James Joyce per la Hogarth Virginia Press, la casa editrice Woolf e James artigianale fondata col marito Joyce. Leonard, asserendo di non Sotto, essere tecnicamente all’altezza da sinistra: di uno sforzo editoriale così Jack importante. Poi, quando il libro Kerouac – che le era stato caldeggiato da e Marco Belpoliti Thomas Stearns Eliot, uno dei suoi primi autori – uscì a Parigi per la piccolissima e altrettanto artigianale Shakespeare and Company, di Silvia Beach, consegnò ai diari le motivazioni vere. Nelle pagine del ’22 lo definisce «prolisso, torbido, pretenzioso e plebeo». In una nota del 16 agosto aggiunge di essere stata «divertita, stimolata e affascinata» fino a una certa scena. «E poi sono rimasta confusa, annoiata, irritata e delusa da questo liceale a disagio che si gratta i foruncoli». Da allora non è cambiato molto: i libri continuano ad essere accettati e rifiutati per i più svariati motivi. E ogni tanto ne nasce uno scandalo. Il più recente è quello di José Saramago: che ha innescato polemiche piuttosto acuminate sul rapporto tra politica e letteratura. Il Nobel portoghese si è visto respinto libri che diano del delinquente a Stampa, l’intricata e imbarazzante Einaudi nel ’75, ma non se ne era fatto dall’Einaudi, suo abituale editore in chicchessia. C’è chi ha ricordato casi vicenda di una lunga intervista con nulla. Ne erano poi uscite alcune parti in Italia, il libro di saggi politici, precedenti: un libro di Marco Belpoliti – Gustaw Herling (lo scrittore di origine edizioni minori, finché alla fine degli O quaderno, nell’edizione originale, nato sempre su Berlusconi – rifiutato dallo polacca stabilitosi dopo la guerra in Anni ’90 l’Einaudi aveva appunto deciso dagli interventi sul proprio blog. La Struzzo e migrato dall’editore Guanda. Italia, critico da sinistra del comunismo di pubblicarla integralmente in un grossa motivazione era chiarissima, e da un Un romanzo di Franco Cordelli di tema staliniano conosciuto in un gulag dopo il edizione per la collana dei «Millenni». Il certo punto di vista non faceva una analogo respinto con motivazioni di patto Ribbentrop-Molotov per la lavoro cominciò nel giugno dell’88, e grinza: non possiamo pubblicare un libro ordine letterario. Un secco no opposto a spartizione della Polonia), che doveva nell’autunno era finito: 45 pagine in cui dove si dà del delinquente al nostro una raccolta postuma di poesie di servire come prefazione al capolavoro di si affrontava Shalamov da tutti i punti di editore, e cioè al premier Silvio . Buttarla in politica è Shalamov, vista, sia letterari che politici e filosofici, Berlusconi, che attraverso la Mondadori è troppo facile, in certi casi. In questo, il I racconti della Kolyma. Si tratta, come discutendo anche di comunismo e – tesi anche il proprietario dell’Einaudi. Anzi, gran frastuono mediatico ha celebrato nell’Arcipelago Gulag di Solˇzenicyn, di cara a Herling – della forte simmetria tra come hanno scritto il presidente e però anche una sorta di contrappasso. uno straordinario affresco dell’universo gulag e campi nazisti, tema allora molto l’amministratore della casa editrice – L’Einaudi veniva in precedenza attaccata concentrazionario sovietico, in cui Varlam spinoso. L’intervista non uscì. Perché, Roberto Cerati e Antonio Baravalle – in per rifiuti editoriali che erano di tutt’altro Shalamov trascorse 17 anni. L’opera, come scrissero dall’Einaudi a Herling, si una lettera al quotidiano La Repubblica, profilo: come accadde nel 1999, quando salutata come un capolavoro, era già stata era deciso di cambiare collana. Ma rivendichiamo il diritto di non pubblicare Paolo Mieli svelò, in un articolo sulla segnalata da Vittorio Strada a Giulio quando il caso venne sollevato da Mieli, I LIBRI DEL PEN LETTERATURA ANGLO-AMERICANA a cura di SERGIO PEROSA L’incredibile storia di Olaudah Voto Ralph Ellison, Uomo invisibile, Voto Thomas Pynchon, Contro il giorno, Voto Equino, o Gustavus Vassa, detto Einaudi, pp. 604, Û 24 Rizzoli, pp. 1128, Û 32 l’africano, Epoché, pp. 282, Û 15 È il capolavoro, uscito nel 1952, Pynchon è un altro grande Rapito in Nigeria e fatto schiavo in di un afroamericano: memorie del secondo ’900, che mira al America: con due padroni imparò il dal sottosuolo di chi non ha nome, Mastodontico Romanzo Americano: mestiere di marinaio, e dopo soprusi 7 approda a New York e sentendosi 8 chi abbia tempo e pazienza, potrà 7 P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB e delusioni ottenne la libertà con 40 invisibile ai bianchi, scruta se deliziarsi conP. Efantasiose.N. CLUB avventure, sterline, frutto di piccoli commerci. stesso, concludendo che «diversità sogni utopici,IT AdenunceLIA ONLU Ssociali ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs Nel 1789 pubblicò in inglese è la parola». Un romanzo, campito e meditazioni sulla storia ITALIA la sua autobiografia, capostipite alla maniera di Dostoevskij, su un’astronave, fra ’800 e ’900, della letteratura anfroamericana. sulla sofferenza esistenziale. nel cielo e in giro per il mondo. 9

DOCUMENTI 3 Fra i «casi» italiani: Belpoliti, Cordelli, Raboni, Tamaro Rowling: Harry Potter rifiutato otto volte Uscì dopo che l’editore lo fece leggere alla nipotina di 7 anni

dimenticato sulla scrivania. Si mise a Accanto, leggere aspettando il commensale che era da destra: in ritardo, e non riuscì più a Stephen smettere. Lo propose King e Joanne subito alla Bloomsbury, Kathleen una casa editrice raffinata Rowling. e quotata in borsa, ma non Sotto, certo un gigante del da destra: mercato; il fondatore, Nigel Patricia Cornewell Newton, prima di prendere e Susanna una decisione lo fece leggere Tamaro alla nipotina di sette anni. Poi pagò un anticipo di 2500 sterline, e fece un’edizione da poche migliaia di copie, nel ’97. Il libro era Harry Potter e la pietra filosofale. Cominciò a vendere grazie al passa parola, schizzò in alto nel ’98 e non si fermò più. Parecchi anni fa pubblicai per Longanesi un piccolo libro, Il Gran Rifiuto, che proponeva un’antologia di casi esemplari. Verrà ora ristampato impossibile dall’editore Passigli, con lo stesso titolo. che Non che la situazione sia cambiata molto: convincessero i ma proprio il caso Rowling rappresenta, lettori. rispetto al periodo in cui uscì la prima Aggiunse che edizione, una sostanziale novità. invece le llora non esistevano i mega best piaceva seller, fenomeno degli ultimi anni, moltissimo il Adel tutto nuovo. Sono i libri che personaggio di riescono a vendere milioni di copie e Kay Scarpetta, restare in classifica per un periodo trovava originali e lunghissimo, ben oltre l’arco dei dodici affascinanti le sue mesi. In Italia ne abbiamo avuto uno caratteristiche e disse che avrei dovuto quando ancora non si era coniata la darle più spazio. Dopo la chiacchierata definizione: Va’ dove ti porta il cuore di mi sono messa a lavorare su una nuova Susanna Tamaro: che dopo il successo l’allora amministratore della casa editrice ad esempio, fu respinto sistematicamente storia che sarebbe diventata poi Post con Baldini & Castoldi, volendo spiegò, in risposta, che in realtà era dal ’67 al ’73, fino a quando riuscì mortem. Da lì, come sapete, non ho più cambiare editore, fece sapere di non «troppo giornalistica». Venne pubblicata fortunosamente a pubblicare Carrie cambiato percorso». A volte un consiglio, essere disponibile, in ogni caso, per chi quasi immediatamente dall’Ancora del imponendo di fatto un nuovo genere. Lo dato magari senza neppure pensarci, può aveva già rifiutato quelli precedenti. I Mediterraneo, con tanto di carteggio stesso accade a Jack Kerouac per Sulla cambiare la vita. A volte tutto si affida al destinatari di questa piccola rivalsa non Herling-Einaudi. E l’editore, Stefano De strada, a Patricia Cornwell per i primi tre caso. È noto che Harry Potter, il più erano pochi, perché l’autrice aveva Matteis, parlò apertamente di «tendenza romanzi col personaggio della detective grande best seller di tutti i tempi, diventò trovato, nella sua fase d’avvicinamento alla censura ideologica», accostando Kay Scarpetta. Gli editori non li tale dopo la solita trafila di rifiuti all’editoria e prima di cominciare a questo libro a un altro di Alberto volevano. Poi, accade qualcosa, come ha editoriali, otto, per l’esattezza. E ce la pubblicare per Marsilio, molte difficoltà. Cavaglion, La resistenza spiegata a mia raccontato lei stessa in un’intervista. Fece fece solo perché l’agente letterario scelto Si tramanda nell’ambiente che da una figlia, che aveva subito la stessa sorte un gesto che in genere viene sconsigliato, da un’ormai disperata Kate Rowling importante casa editrice le era arrivata prima di arrivare a lui. Al di là delle chiamò l’editor da cui era stata bocciata. (sull’elenco telefonico e in base al nome, anche una secca lettera firmata dal cautele deontologiche, ideologiche e «Mi disse – racconta – che le piacevano Christopher Little, che le suonava bene) direttore editoriale. Diceva più o meno magari legali, sono però soprattutto il sia il mio stile, sia le mie storie, ma che il fu abbastanza distratto da confondere il così: «Cara signorina, l’unico talento che gusto e la previsione di mercato a influire mio personaggio principale non dattiloscritto che intendeva sfogliare lei dimostra è la pervicacia nel ritenersi sui rifiuti editoriali. Gli esempi, funzionava. Il suo carattere e il suo modo durante un breve pasto al ristorante con una scrittrice». Pervicacia, occorre proverbiali, non mancano: Stephen King, di atteggiarsi non erano credibili ed era quello della scrittrice, arrivato per posta e ammettere, abbondantemente premiata.

I LIBRI DEL PEN LETTERATURA SPAGNOLA a cura di GIANCARLO DEPRETIS Antonio Gamoneda, Solo luce, VotoManuel Vázquez Montalbán, VotoJuan José Millás, Il Mondo, Voto trad. di Sara Zanghi, Assassinio a Prado del Rey, trad. di trad. di Paola Tomasinelli, Empirìa, pp. 184, Û 16 Hado Lyria, Feltrinelli, pp. 160, Û 13 Passigli, pp. 240, Û 18 Un’occasione per conoscere Antonio È l’ultimo thriller del romanziere Ricordi d’infanzia e d’adolescenza Gamoneda, uno dei maggiori poeti spagnolo, creatore di Pepe Carvalho. dell’autore valenciano, venata da del secolo XX (Premio Cervantes). 888Il personaggio conclude le sue sottile ironia che privilegia la zona P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB La sua poetica incentrata sul dolore investigazioni a Madrid, dove deve dell’inconscio.P. E . NMillás. CLU Bsegnala è, allo stesso tempo, canto alla risolvere l’enigma del decesso di l’indebolimentoITAL Idell’individualitàA ONLUS ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs bellezza e alla libertà. «Narrazione» Arturo Araquistain, trovato morto originaria per ricongiungersi con ITALIA nella quale simbolo e realtà sono negli studi storici della Televisione l’identità e le ossessioni d’ogni inscindibili. spagnola. possibile lettore e con il mondo. 11

I PREMI DEL PEN Vincitori: François Cheng e un italiano fra Damiani, Neri e Zavarone remi LericiPea 2009. Il poeta Paesaggi inospiti di Gianpiero Neri P franco-cinese François Cheng, (Mondadori) e Il viaggio stellare 80 anni (nella foto accanto, di Guido Zavarone (San Marco con la livrea di Accademico di dei Giustiniani). Una giuria popolare Francia) è il vincitore del premio di cinquanta lettori voterà il vincitore alla carriera. Per un autore italiano, fra i tre. I premi verranno consegnati la giuria tecnica – composta da domenica 27 settembre a Villa Massimo Bacigalupo, Giuseppe Marigola di Lerici (La Spezia), Benelli, Giuseppe Conte, Sebastiano nel corso della manifestazione Grasso, Stefano Verdino e Valentino dell’Associazione LericiPea (Adriana Zeichen – ha selezionato Sognando Beverini, Mayda Bucchioni, Grazia Del Li Po di Carlo Damiani (Marietti), Santo, Pier Gino Scardigli e Pia Spagiari). LericiPea: un cinese a Parigi di MICHELE BARALDI contemplarne i («colui che abbraccia l’unità») – Rembrandt, i personifica questa corrispondenza uando il pensiero dominante Vermeer, i incessante fra la parola e l’immagine e di un uomo si unisce a quello Ruisadel e in un ne fa anzi il trampolino creativo di un Q di un’intera civiltà, possiamo sublime turbinio dialogo che si traduce in un impegno attenderci grandi cose: è quanto di memorie etico e artistico, volto a far sì che gli accaduto a François Cheng, nato a pittoriche umani ricomincino a parlarsi con le Nanchang, capitale dello Jangxi, in attraversava con armi delicate e sottili della pace: la Cina, nel 1929. Figlio di finissimi agio Paesi, conoscenza, l’esercizio della parola e letterati aperti all’Occidente, arriva in secoli, forme, dell’ascolto, la creazione di opere Francia nel 1949, anno della approdando alle significative, durature, finalmente Rivoluzione. A Parigi conoscerà bene, opere e ai nomi belle. Oggi Cheng abita con la moglie fra gli altri, Henri Michaux, Roland di Cézanne, Micheline quasi al sommo della Barthes, Julia Kristeva, Marc Fumaroli, Klee, Matisse, Montagne Sainte-Geneviève, che egli Charles Malamoud, Yves Bonnefoy. Kandinsky, chiama la colline inspirée, a pochi passi Ancora studente, impartisce lezioni di Nicolas de Staël, della casa in cui visse Hemingway e lingua e scrittura cinesi a Jacques Vieira da Silva e non lontano da una via che sembra Lacan, dovendo sovente raggiungerlo dei suoi amici dipinta da De Chirico, la rue Rollin, da una lontana periferia nelle ore più Zao Wou-Ki e dove erano vissuti René Descartes – tarde della notte. Curiosamente lo Kim En-Joong. quando ritornava a Parigi dai suoi studio di Lacan, con il leggendario Questo fragile, soggiorni olandesi e scandinavi – e siparietto dietro il quale dimoravano umilissimo, Benjamin Fondane. «Tutto è come un oracolo L’origine du monde di chiaroveggente connesso», scriveva Hölderlin, tanto Gustave Courbet, si trovava proprio di maestro della caro a Cheng quanto lo sono Shelley e fronte a quell’Institut National de scrittura poetica Rilke. L’esilio, la solitudine, la lunga e Langues Orientales dove Cheng cinese conosceva paziente edificazione del testimone di avrebbe insegnato per la maggior parte l’Europa. Non un’immensa civiltà che diventa, al della sua vita professionale. A Parigi, dimenticherò tempo stesso, autore esemplare della Cheng scrive numerose raccolte di mai il momento cultura che l’ha accolto: poesia (culminate nell’antologia d’intensa ma paradossalmente, com’è avvenuto per gallimardiana À l’orient de tout, 2005), discreta, Beckett, Ionesco, Cioran e Littell, la saggi di lingua e letteratura (L’écriture silenziosa cultura francese, così gelosa della poétique chinoise, 1977 e 1996, Entre commozione che propria identità nazionale da averne source et nuage, 1990 e 2002), testi di ci prese fatto perfino un ministero, può dare i carattere etico e spirituale (Le dialogue, ch’egli espone nel suo ultimo rivedendo insieme Firenze dalla Torre suoi esiti più elevati proprio attraverso 2002, L’un vers l’autre, 2009), due Pèlerinage au Louvre, 2008. Nel 2002, dei Cavalcanti a Bellosguardo, una l’opera di uno scrittore che viene da un romanzi (Le dit de Tianyi, 1998 e primo asiatico, viene accolto notte in cui il cielo sembrava essersi irriducibile Altrove. Come se il compito L’éternité n’est pas de trop, 2002), scritti all’Académie Française. Quando lo rovesciato nella Val d’Arno, né quando della letteratura, e forse la sua essenza di calligrafia (Et le souffle devint signe, incontrai la prima volta, François visitammo gli affreschi del Beato stessa, fossero appunto quelli di 2001), stupendi libri d’arte su maestri Cheng mi conquistò parlando di Angelico a San Marco, meditando sul trascendere i confini tra gli uomini e le della pittura cinese antica (Vide et Leonardo, Raffaello e Michelangelo con significato materiale e teologico della frontiere tra gli Stati: come se la plein, 1979, L’espace du rêve, 1980, la competenza e la precisione di un «mandorla». Pochi uomini al mondo scrittura, nelle sue opere più incisive, Chu Ta, le génie du trait, 1986, Shitao, Vasari: pensava Giotto, il Masaccio, possono incarnare con tanta verità non potesse appartenere a un popolo se la saveur du monde, 1998, D’où jaillit Cimabue e Piero della Francesca, come l’oraziano ut pictura poiesis. François non a patto di significare, prima, le chant, 2000, Toute beauté est se li vedesse dall’interno del loro Cheng – il cui primo vero nome era attraverso e oltre di esso, la sua singulière, 2004), fino alla vasta proprio agire: raccontava delle sue Chi-Hsien («celebrante la saggezza»), travagliata e meravigliosa appartenenza meditazione sulla pittura occidentale visite alla Mauritshuis dell’Aia per seguito dal nom de plume Chéng Bàoyî a tutta l’umanità. I LIBRI DEL PEN LETTERATURA ARABA a cura di HADAM OUDGHIRI Nawal al-Saadawi, L’amore ai tempi Voto Mahmoud Darwish, Il letto Voto Adonis, Storia lacerata nel corpo Voto del petrolio, trad. di Marika della straniera, trad. di Chirine di una donna, trad. di Fawzi Al Macco, Il Sirente, pp. 144, Û 15 Haidar, Epoché, pp. 112, Û 12,50 Delmi, Guanda, pp. 180, Û 14 L’egiziana Nawal al-Saadawi in Considerato da Saramago «il più Il poema polifonico racconta questo romanzo, uscito in arabo nel grande del mondo» il poeta la leggenda di Agar, concubina 2001, condannato dall’università 7 palestinese Mahmoud Darwish 8 di Abramo e madre d’Ismaele, 8 P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB P. E .N. CLUB religiosa di Al-Azhar e censurato in (1941-2008), alza un inno alla donna cacciata via nel deserto col figlio. ITALIA ONLUS ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs Egitto, racconta di un’archeologa in uno stile altamente lirico che Adonis la trasforma in una donna ITALIA che scompare abbandonando casa e unisce sensualità e amore cortese, dal corpo libero, primo modello marito. Al suo ritorno, decide di raccontando l’esilio della donna di donna ribelle contro le religioni 12 andare a vivere con un altro uomo. nell’uomo e dell’uomo nella donna. che perseguitano le donne.

DISSIDENTI Assassinati tre reporter, arrestati un avvocato-scrittore e un poeta Se la democrazia esiste solo di facciata CECENIA Trucidata MESSICO Denuncia corruttele: giustiziato un’altra giornalista arlos Ortega Melo Camper, giornalista messicano Cdi 52 anni, è stato assassinato il 3 maggio 2009, di A. ECONOMU GRIBAUDO forze. Da notare la reazione del giornata in cui si celebra la libertà di stampa. presidente della Russia, Dmitrij Era corrispondente del quotidiano Tiempo di Durango quasi tre anni dal 7 Medvedev. Diversamente da City. L’accusa contro di lui era di avere indicato come Ottobre 2006, quando Putin, all’epoca della morte corrotti alcuni funzionari municipali. Coichiro Matsuura, venne trucidata Anna della Politkovskaya, Medvedev A Carlos Ortega direttore generale dell’Unesco, ha condannato l’uccisione. Politkovskaya, è stata uccisa ha dichiarato di essere Natalya Estemirova, sua «indignato». Che cosa ciò collaboratrice e erede ideale. significhi è presto per dirlo. MESSICO Il 15 luglio scorso, gli assassini Tutti ricordano che, a distanza hanno sequestrato Natalya sotto di anni, nulla si sa dei colpevoli Accusa 322 poliziotti: ucciso casa, a Grozny, capitale della dell’assassinio di Anna Cecenia, abbandonandone il Politkovskaya. Con la recente nche Eliseo Barrón Hernández, reporter de cadavere il pomeriggio dello riapertura del processo, A La Opinión, è stato ucciso a Durango, in Messico. stesso giorno ai ordinata dalla Aveva divulgato notizie relative a uno scandalo che bordi di un Corte suprema, implicava la polizia del Torreón con la conseguenza villaggio della si spera di che ben 302 poliziotti sono stati licenziati e altri 20 vicina repubblica arrivare alla messi sotto inchiesta. Il Writers in Prison Committee della Inguscezia. condanna degli chiede alle autorità di intraprendere un’imparziale Natalya aveva uccisori. È inchiesta sull’assassinio. Eliseo Barrón Hernández insegnato storia a infine doveroso Grozny. Divenuta ricordare giornalista, lavora l’emozione VIETNAM alla Tv locale sollevata in durante la seconda tutto il mondo Difende gli attivisti: in prigione guerra cecena. dall’assassinio, e Cong Dinh: eminente avvocato, scrittore dissidente, Nel 2000 entra a Teheran, di L nato nel 1968, è stato incarcerato il 13 giugno nell’Ong russa Neda Agha scorso. È accusato di avere difeso attivisti democratici, Memorial, Soltani, il cui difensori dei diritti umani, giornalisti e scrittori come smaschera e sacrificio non è Nguyen Van Dai, Le Thi Cong Nhan e il noto Dieu Cay. denuncia Natalya Estemirova bastato a Inoltre è accusato di avere svolto su Internet una pubblicamente soprusi e fermare la repressione. La campagna contro le autorità avanzando delle accuse ingiustizie. Divenuta amica e stampa internazionale ha Le Cong Dinh precise e documentate. collaboratrice strettissima della riportato immagini e commenti Politkovskaya, Natalya indaga arrivati proprio da tutto l’Iran soprattutto sulle tante al punto che Ahmadinejad CINA efferatezze e brutalità compiute l’ha accusata di incitare alla in quella Cecenia che Vladimir ribellione contro la Repubblica Detenuto ex presidente del Pen Putin ha affidato alle mani di Islamica. La burla del dieci onostante l’assenza di accuse precise, l’ex presidente Ramzan Kadyrov. «Guardate per cento delle schede Ndel Centro indipendente del Pen, Liu Xiaobo, è in un che fine fa un ribelle», è questa controllate, presentata dai carcere segreto per il sostegno dato a Carta 08, un appello la pedagogia che le bande di Guardiani della rivoluzione in favore di riforme politiche. Circa 20 anni fa era stato assassini dilaganti in Cecenia come prova della validità segnalato come appartenente al gruppo di intellettuali che somministrano alla popolazione delle elezioni, ha avuto un avevano messo sotto accusa il governo e che vennero poi e alla quale Natalya Esterova si seguito di scontri e di arrestati per la partecipazione alle proteste in Piazza oppone con tutte le proprie repressione feroce. Tienanmen. Liu Xiaobo

Pen Club Italiano Onlus Direttore responsabile Vice-presidente e tesoriere Responsabili regionali Sebastiano Grasso Carlo Montaleone Fabio Cescutti (Friuli-Venezia Giulia), Trimestrale italiano Redazione ([email protected]) Vittoria Coen (Emila Romagna), Giuseppe dell’International Pen Liliana Collavo e Rosa Lodesani Segretario generale Rando e Sarah Zappulla Muscarà (Sicilia), 20122 Milano, via Daverio 7 Registrazione Tribunale di Milano Emanuele Bettini Stefano Verdino (Liguria), P. E .N. CLUB P. E .N. CLUB P. E .N. CLUB n. 26 del 10 gennaio 2008 ([email protected]) Emma Giammattei (Campania), ONLUS Tel. 335/7350966 ITALIA ITALIA onlus ITALIA onlus Comitato direttivo Pen Laurana Berra, Marina Giaveri, Impaginazione: Officina d’arte grafica C.F. 97085640155 Presidente onorario: Lucio Lami Anna Economu Gribaudo, Lucini, Milano - www.lucinisrl.com www. penclubitalia.org ([email protected]) Paola Lucarini, Renato Minore, Stampa: La Tipografica Varese S.p.A. e-mail: [email protected] Presidente: Sebastiano Grasso Sergio Perosa, Anna Santoliquido 21100 Varese, via Cherso, 2 Tiratura: 20.000 copie ([email protected]) Segreteria: Elena Fontana Tel. 0332/330444 I LIBRI DEL PEN LETTERATURA ISRAELIANA a cura di JACK ARBIB Boris Zaidman, Hemingway VotoLizzie Doron, C’era una volta una VotoSara Shilo, La pazienza della Voto e la pioggia di uccelli morti, famiglia, Giuntina, pp. 136, Û 12 pietra, Giuntina, pp. 224, Û 15 Il Saggiatore, pp. 193, Û 16 Un altro documento sulla dicotomia Dalla fine all’inizio, le vicende Prima opera di un migrante fra due fra «paese di qua» e «terra di là». quotidiane di una seconda Israele culture: della ex Urss e di Israele. La In sette giorni rituali di lutto, una di comunità sefardite emarginate metamorfosi dell’intimidito bambino 767figlia intraprende un viaggio a ritroso in una periferia sociale, emotiva P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB Tolik nel giovane e impudente Tal, nell’esistenza della madre appena e geografica,P. Edove.N. C LlaU donna,B ormai disinvolto padrone di un lessico morta di una seconda morte, relegata in IunaTAL posizioneIA ONLUS di ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs da sabra, è seguita con malinconica sviluppando così la consapevolezza sottomissione rassegnata, emerge ITALIA ironia e con frequenti flashbacks di non poter essere altro che invece come chiaro riferimento su un gelido passato. «un caso di seconda generazione». di paziente stabilità. 13

ANNIVERSARI Stoccolma 1959: al poeta siciliano il grande premio di un piccolo Paese l 10 dicembre del 1959 un tiglio; da 17 anni è sede impareggiabile, con Mario e in altre città italiane. Verrà I Salvatore Quasimodo del Premio internazionale Cei e Alessandro Quasimodo, anche presentata un’antologia (1901-1968) riceveva di letteratura a lui intitolato), accompagnati dal chitarrista di versi di Quasimodo, tradotti a Stoccolma il Premio Nobel a Vienna e a Stoccolma. Flavio Minardo. Testi, in 70 lingue, curata dal figlio per la letteratura. Tavole rotonde con interventi fra gli altri, di Giovanni del poeta, Alessandro, e da L’avvenimento è già stato di studiosi, recite, concerti Dante Marianacci. Edita Verga, , ricordato in Ungheria, e la mostra itinerante dall’Istituto italiano di cultura a Balatonfüred (il poeta di fotografie e documenti Luigi Pirandello, Elio Vittorini di Budapest, vi hanno siciliano vi soggiornò inediti, curata da Raffaele e Gesualdo Bufalino. contribuito i novanta Istituti nel 1961, dedicandovi Polizzotti. Al Teatro Altre manifestazioni di cultura italiani sparsi una celebre poesia di Verdura di Milano è andata a Mosca (22 ottobre), in tutto mondo ed altre e piantantovi simbolicamente in scena La terra Messina, Roccalumera istituzioni italiane e straniere. Un Nobel per un poeta «quasi a modo» di ENRICO TIOZZO

ella storia, per lo piú ancora sconosciuta, del Nobel per la Nletteratura, il premio del 1959 a Salvatore Quasimodo – assieme ad altri significativi passi dell’Accademia di Svezia negli anni Cinquanta – rappresenta un importante spartiacque nei criteri di assegnazione dell’ambitissimo riconoscimento. Nella prima metà del Novecento infatti, come provano inequivocabilmente i documenti della commissione Nobel conservati nell’archivio dell’Accademia, molti premi – e tra questi quello a Pirandello – furono assegnati tenendo ampiamente conto sia del rango letterario occupato in patria dal candidato, che del gradimento espresso nei suoi confronti dal governo del suo Paese. Nel secondo dopoguerra, invece, i diciotto Immortali – come dimostra il premio a Pasternak del 1958, certo poco gradito all’Unione Sovietica – si sbarazzarono finalmente di questa sudditanza e cominciarono a decidere non solo prescindendo dalle sollecitazioni provenienti dai Paesi d’origine dei A sinistra: re Gustavo di Svezia premia Salvatore Quasimodo. Sopra: panoramica della cena di gala candidati, ma cercando addirittura, in alcuni casi, di contraddirle D’annunzio aveva portato ai limiti e che ancora negli anni Settanta 1959 e pochi mesi prima che fosse apertamente. Nel caso di Quasimodo, estremi». Quasimodo veniva però parlava con entusiasmo di quella conferito il Nobel al candidato italiano, la candidatura del poeta siciliano al apertamente preferito da Lundkvist ad lontana ed importante iniziativa a pubblicò a Stoccolma una significativa Nobel arrivò a Stoccolma per la prima Ungaretti, «rimasto nella sua favore di Quasimodo. Il volume curato scelta delle liriche di Quasimodo in volta nel 1958 assieme a quella di condizione appartata» e gli si da Lundgren e significativamente traduzione svedese per Italica, la Ungaretti, che però era avvantaggiato riconoscevano sia «il legame alla intitolato Och plötsligt är det afton «Ed benemerita casa editrice da poco dall’essere già stato candidato nel tradizione classica» che la capacità è subito sera» ebbe certamente un fondata da Giacomo Oreglia. Nel testo 1955 e nel 1956. Da parte svedese si poetica di saper «condurre un dialogo notevole peso nella valutazione che di accompagnamento dello stesso era ben consapevoli che in Italia sulla condizione umana». Del resto l’Accademia di Svezia diede dell’opera Quasimodo, a sua volta il poeta Ungaretti fosse considerato il Quasimodo, a differenza di Ungaretti, di Quasimodo nel 1959, ma la spinta elogiava il talento di Österling rappresentante di punta di già nel 1957, si era potuto avvalere di decisiva venne senza dubbio da saldando cosí definitivamente un un’importante scuola poetica che – un’intera antologia delle sue liriche Anders Österling, il socio piú rapporto di reciproca stima ed come scrisse Artur Lundkvist (poi uno (tratte da raccolte che andavano dal importante – in quel contesto – fra gli ammirazione che avrebbe a breve dei soci piú influenti dell’Accademia 1942 al 1953) nella traduzione e con Immortali perché, in quegli anni, trovato conferma nell’assegnazione del di Svezia) nel suo saggio critico del un’ampia e lusinghiera introduzione di riassumeva in sé le due cariche di Nobel. Ungaretti sarebbe stato 1958, Poeter i profil «Profili poetici», Arne Lundgren, uno specialista di segretario permanente dell’Accademia candidato ancora nel 1964, nel 1965, rappresentava «una reazione contro la lingue romanze che chi scrive ha avuto e di presidente della commissione nel 1969 e nel 1970, ma questa è poesia ridondante e assordante che come collega all’università di Göteborg Nobel. Österling stesso infatti, nel un’altra storia.

I LIBRI DEL PEN ARCHITETTURA a cura di FRANCESCA PATRIARCA Antonio Monestiroli, Ignazio VotoFederico Bucci, Franco Albini, VotoSatoshi Okada, I miei progetti, la mia Voto Gardella, Electa, pp. 82, Û 24 Electa, pp. 82, Û 24 architettura, Electa, pp. 182, Û 40 Ripercorsa l’attività progettuale di Raccontata la «poesia eccezionale» «Un’autobiografia architettonica» Ignazio Gardella (1905-1999): dalle di Franco Albini (1905-1977) che questa di Okada (Hyogo, 1962). opere giovanili come il «Dispensario privilegia gli spazi interni e il disegno Rigore, eleganza e semplicità sono antitubercolare» di Alessandria 787di dettaglio. Le tappe del percorso i caratteri della produzione dell’autore P.E.N. CLUB P.E.N. CLUB (1933-39), fino a quelle mature professionale dell’architetto lombardo? giapponese, P.il Ecui.N .percorso CLUB formativo come il «Teatro Felice» di Genova Arredamento e allestimenti espositivi, s’è snodato fraITA TokioLIA ON eLU NewS York.ITALIA onlus IPT.EA.LNI.A C oLnUluBs (1981-90), Gardella è stato maestro design con Franca Helg (Metropolitana Abitazioni unifamiliari, Millennium ITALIA insostituibile di realismo critico milanese). Ed ancora: museografia park, varie Prefetture per una sintesi e razionalità costruttiva. e docenza (Venezia e Milano). del suo lavoro. 15 Notizie Pen Italia Libri dei soci A Compiano l’assemblea dei soci L’assemblea annuale dei soci si terrà domenica 6 set- tembre, alle ore 10, nei saloni del Municipio di Com- piano. Ordine del giorno: rendiconto contabile del Pen Club Italia, varie ed eventuali. Informazioni Premio Pen Dal 27 agosto, per informazioni sul Premio Pen, i nume- ri di Compiano sono: 0525/825143 (tel.) e 0525/820022 (fax); e-mail: [email protected] Quote 2009

Nota per i soci: la quota annuale per il 2009 è di 65 eu- Adonis e Medhat Shafik Vera Agosti Filippo Bonfiglietti Franco Buffoni ro. L’importo può essere versato in Posta (conto corren- Alfabeto Ben Vautier Ormea Zamel te n. 88341094) o in banca (Monte dei Paschi di Siena: Colophon, pp. 16, Û 1.500 Prearo, pp. 180, Û 30 L’Arciere, pp. 94, Û 20 Marcosultra, pp. 220, Û 12 Iban IT15RO103001609000000365918) con bollettino intestato a Pen Club Italia Onlus. Premiato «Vulnera» di Lami Il libro di poesie Vulnera (Ed. Il Filo) di Lucio Lami ha vinto il «Premio Montale-Fuori di casa/sconfinando 2009». La cerimonia il 15 luglio nella Fortezza Firma- fede a Sarzana. In Austria il 75º Congresso mondiale Se Vienna è la capitale dell’Austria, Linz è la capitale europea della Cultura per il 2009. È in quest’ottica che il Pen austriaco dal 19 al 24 ottobre ospiterà il 75° Con- gresso dell’International Pen. Contemporaneamente al meeting si svilupperà il Festival della letteratura. Tema, Emilio Coco Alessandro Cortese de Bosis Maurizio Cucchi Anna Dolfi Liberate la Parola! «Parole, parole, nulla ma solo paro- Il dono della notte Sono entrati a Roma Vite pulviscolari Leopardi e il Novecento le… ?» vedrà come protagoniste le voci più importanti Passigli, pp. 66, Û 10 Pragmatica, pp. 258, Û 18 Mondadori, pp. 114, Û 13 Le Lettere, pp. 224, Û 25 della letteratura mondiale, impegnate in 30 eventi itine- ranti. Verrà eletto il nuovo presidente internazionale del Pen. Lutti: Ronfani e Riviello Altri due soci ci hanno lasciato. A maggio, a Milano (dov’era nato nel 1926), è morto Ugo Ronfani (83 anni); a giugno, a Roma, Vito Riviello (76). Vice-direttore de Il Giorno (di cui era stato per molti anni corrispondente da Parigi e inviato), Ronfani aveva lavorato anche per la Gazzetta del Popolo, Il Piccolo, Il Gazzettino e il Gior- nale di Sicilia. Saggista, narratore, poeta e autore di tea- tro, aveva pubblicato, fra l’altro, Perché De Gaulle. Sa- lotto parigino (premio Campione), Il nuovo teatro in Francia (premio Estense), Il teatro in Italia (premio Fabbri), Canzoniere per la sposa perduta, oltre a una Marina Giaveri (a cura di) Vivian Lamarque Maria Modesti Gino Pastega Starova, Il tempo delle capre La Gentilèssa Il poeta (omaggio a Luzi) La casa delle fiaccole quindicina di radiodrammi. Nato a Potenza nel 1933, Diabasis, pp. 180, Û 16 La Collana, pp. 74, Û 9 Raffaelli, pp. 58, Û 8 Marsilio, pp. 130, Û 12,50 Riviello aveva esordito nel ’55 con Città fra paesi. Poi, aveva svolto un lavoro di divulgatore culturale al Sud. Nel 1970, era «emigrato» a Roma, entrando a far parte del Gruppo 70 (poesia visiva). Fra i volumi di versi, L’astuzia della realtà (presentato da ), Da- gherrotipo, Poemi delle visite, Tabarin, Kakulatria, As- surdo e familiare, Livelli di coincidenza, oltre a libri su costumi e mutazione sociale del nostro Paese. Accordo Pen-Selpress Ricordiamo ai soci che, dal 30 settembre 2008, il Pen Club è dotato di una propria rassegna-stampa online. Il sito, realizzato e gestito da Selpress Media Monitoring & Newbank, è liberamente consultabile da tutti i soci, senza password d’accesso, all’indirizzo web www.sel- press.com/penclub e viene aggiornato settimanalmente, Sergio Perosa Tiziano Rossi Ferdinando Scianna Bijan Zarmandili ogni venerdì, con possibilità di accedere, in ogni mo- L’albero della cuccagna 2 Faccende laterali La geometria e la passione Il cuore del nemico mento, allo storico. Acc. Olimpica, pp. 202, Û 12 Garzanti, pp. 130, Û 12 Contrasto, pp. 256, Û 55 Cooper, pp. 258, Û 13,50 Via Torricelle, 1 32100 Belluno Italia c o l t o i . p e h t r o a n n a o r t h e p @ o l l o i b c . e w r o w . i w t

Monumenta Gannensia a cura di P. Roberto Comolli osb Edizioni Lativa, pp. 552, Û 21 in ricordo di Ernesto Redaelli Si possono richiedere le copie alle Edizioni Lativa, tel. 0332/330444 tel. 0039.0437.941480 cell. 335.6751854