numero52011

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

This must be the place

di Paolo Sorrentino

SETTEMBRE/OTTOBRE 2011 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SETTEMBRE/OTTOBRE 2011 - Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE speciale Incontri del Cinema d’essai I premi - Le anteprime I vincitori del referendum ANNO XI - NUOVA SERIE - N.5ANNO XI - NUOVA -

interviste anteprime Aleksandr Sokurov La kryptonite nella borsa Avati, Comencini, Cvitesic, di Ivan Cotroneo Faenza, Farhadi, Fassbender, Il mio domani Genovesi, Johnson, Lagi, di Marina Spada Marchioni, Martelli, Mezzapesa, Rho La Pina di Wenders FRANCESCO PAMPHILI DISTRIBUITO DA CHRISTIAN LELLI presenta PER IRIS FILM UNA PRODUZIONE FILM KAIRÓS IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

IL CLAUDIA GERINI MIO DOMANI un film di MARINA SPADA con le musiche di PAOLO FRESU e BEBO FERRA

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L’edizione 2011 cade nell’anno della crisi, dei tagli, delle 15 Aleksandr Sokurov (Barbara Corsi) incertezze… Si è però intensificato il confronto, la voglia di dibattere e proporre soluzioni per 16 Cristina Comencini (Federico Pontiggia) uscire dal guado, senza proclami né facili tentazioni di azzeramento (ché quando si parla di 18 Pippo Mezzapesa (Federico Pontiggia) cultura la tentazione in alcuni è sempre forte). Alcuni spunti recenti palesano una piena 20 Marina Spada (Franco Montini) sintonia con quanto sottolineiamo da tempo. 22 Massimo Martelli (Marco Spagnoli) La crisi e la concertazione: governo centrale, regioni ed enti locali si sono riuniti di recente agli 24 Alessandro Genovesi (Franco Montini) “Stati generali di cultura e turismo” promossi da Federculture con le associazioni di comuni, 25 Roan Johnson (Barbara Corsi) provincie, regioni, l’Agis. Lanciato l’ennesimo allarme sui tagli alla cultura, importante fattore 26 Wim Wenders (Anna Maria Pasetti) di crescita e sviluppo economico, è stata affermata la necessità (sono le parole del 27 Ivan Cotroneo (Barbara Corsi) rappresentante dell’Anci, Andrea Ranieri) di “un metodo di concertazione permanente, una 30 Pupi Avati (Davide Zanza) cabina di regia nazionale per programmare insieme i fondi per la cultura”. Aggiungeremmo, a 31 Roberto Faenza (Barbara Corsi) beneficio dei cinema di città che danno voce all’espressione di autori e correnti 32 Francesco Lagi (Franco Montini) cinematografiche non omologati, l’obbligo di ribadirne la funzione sociale, culturale, 34 Zrinka Cvitesic (Federico Pontiggia) economica anche attraverso una strategia di sostegno degli investimenti e della 35 Michael Fassbender (Anna Maria Pasetti) digitalizzazione – ad esempio con un costante confronto Stato-Regioni per armonizzare le Rubriche politiche d’intervento. 4 Notizie - Festival di Roma Il mercato: giudichiamo con molto favore la ripresa del dialogo con i produttori e distributori 51 Detour (Umberto Ferrari) dell’Anica, da pochi mesi sotto la guida di Riccardo Tozzi, convinti della necessità di rilanciare 49 Polvere di stelle (Giovanni Maria Rossi) un mercato oggi a doppia velocità, valorizzando coloro che lottano più degli altri per una 50 Mondo d’essai produzione culturalmente ricca: non si tratta di “salvare il panda” ma di affermare elementari Marco Spagnoli (Marta Proietti) diritti ad essere considerati un anello importante della catena cinematografica, non un 51 Cult dvd (Gabriele Spila) semplice “punto vendita” ma un volano per la diffusione del cinema d’autore e con esso di 52 Docuclub (Maurizio di Rienzo) linguaggi cinematografici di stimolo per le nuove generazioni, anche nell’era di Internet. 53 Cinema di carta (Chiara Barbo) Rapporti commerciali stratificati nei decenni vanno aggiornati, superando strozzature e 54 Colonna sonora (Mario Mazzetti) rendite di posizione in nome della circolazione delle opere e in definitiva dei diritti dello spettatore. La tecnologia digitale è al servizio di tale cambiamento, purché la si voglia Schede critiche cavalcare come strumento di condivisione e non di ulteriori condizionamenti. In 47 AMICI DI LETTO quest’ottica di sviluppo del mercato, salutiamo la nascita di nuove realtà distributive, come 45 ARRIETTY 47 ATTACK THE BLOCK la Parthenos costituita da un pool di colleghi il cui primo passo è stato distribuire Io sono Li 42 BAR SPORT di Andrea Segre. 42 CAVALLI 35 A DANGEROUS METHOD I cinema d’essai: un “giovane dentro” come Lorenzo Ventavoli, la cui azienda torinese 39 FAUST festeggia gli 80 anni di attività, ha una volta ancora indicato il cammino con una lettera alla 46 JANE EYRE 46 LARRY CROWNE Fice dello scorso giugno, riflessioni su una stagione incerta, su un pubblico distratto, esortando 40 MELANCHOLIA a non lasciarsi andare ma a rinnovare il rapporto con gli spettatori. Ne riportiamo alcuni 38 MIRACOLO A LE HAVRE passaggi: “Un dato impressionante è l’invecchiamento dei nostri clienti abituali: i giovani 43 MISSIONE DI PACE 45 ONE DAY ignorano il film d’autore. Almeno, in sala”, “Il nostro primo, fondamentale problema è il 37 PINA mercato, più delle amministrazioni”, “Creiamo i nostri canali di comunicazione (facebook, siti 42 I PRIMI DELLA LISTA 40 QUANDO LA NOTTE ecc.) ed inseriamo le nostre presenze professionali in questo ambito nazionale. Cerchiamo di 46 RESTLESS far capire, cioè, che ci siamo anche noi”. 38 SCIALLA! Con i migliori auguri a lui, a noi stessi, al pubblico e al cinema d’autore di qualsiasi bandiera. 34 IL SENTIERO 39 UNA SEPARAZIONE 47 SUPER MARIO LORINI 37 THIS MUST BE THE PLACE presidente FICE 43 IL VILLAGGIO DI CARTONE

Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico Via Dalbono 35, Roma ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale VIVILCINEMA Barone, Barbara Corsi, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Mario n° 61358016 intestato a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Bimestrale d’informazione Mazzetti, Franco Montini, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Numeri arretrati euro 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. cinematografica Marta Proietti, Giovanni Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila, Davide Zanza ADVERTISING srl - Via Tor de' Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - fondato da Claudio Zanchi ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: Geppy Sferra 06.89015167 - www.apsadvertising.it, [email protected] n°5/2011 nuova serie ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 Settembre/Ottobre 2011 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier di Firenze, pubblicata del 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731, fax 06/440.42.55 ... Chiuso in redazione il 30/09/2011 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti Impagin. e stampa: Inprinting srl, Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it 3 notizie fice

••• RAVENNA: I VINCITORI ••• MARTONE E MORETTI IN CORSA PER L’EFA Il V Mosaico d’Europa Film Fest è stato vinto Come ogni anno, si apre a settembre la gara dei premi della European Film Academy al da If I want to whistle, I whistle del romeno miglior cinema europeo, con la selezione di 45 film delle diverse nazionalità (ben 9 donne Florin Serban, menzione speciale ai giovani tra i registi) sottoposti al giudizio della giuria di 2500 professionisti: le candidature saranno interpreti di Honey di Semil Kaplanoglu, Die rese note ai primi di novembre, i premi assegnati il 3 dicembre a Berlino, sede fremde di Feo Aladag e She-Monkeys di Lisa dell’Accademia fondata da Ingmar Bergman e presieduta da Wim Wenders. Soltanto due Aschan. Alta affluenza al cinema Corso per il quest’anno gli italiani in lizza, Habemus papam e Noi credevamo (al premio del pubblico concorso, l’omaggio a Lorenza Mazzetti e il concorre però Benvenuti al Sud, si vota sul sito europeanfilmawards.eu). Parte favorito Il premio alla carriera a Carlo Lizzani. discorso del re, tra i film visti in Italia o lodati ai festival da segnalare La pelle che abito di Almodovar, Attenberg della Tsangari, Balada triste de trompeta di de la Iglesia, ••• INTERESSE CULTURALE Cirkus Columbia di Tanovic, Elena di Zvyagintsev, Essential killing di Skolimowski, Il La dg cinema del ministero ha dichiarato di ragazzo con la bicicletta dei Dardenne, In un mondo migliore della Bier, Stopped on interesse culturale, e automaticamente d’essai, i track di Dresen, Loverboy di Mitulescu, Mothers di Manchevski, Neds di Mullan, Silent seguenti film: Vedere nel buio di Silvio souls di Fedorchenco, Pa negre di Villaronga, Surviving life di Svankmajer, Beyond della Soldini, Il comandante e la cicogna ancora di August, Tambien la lluvia della Bollain, Tomboy della Sciamma, The Turin horse di Tarr e Soldini, Diaz di Daniele Vicari, Morta di soap infine film che vedremo a breve in Italia come Le Havre di Kaurismaki, Melancholia di di Antonietta De Lillo, Mi fido di te di Luca von Trier, The artist di Hazanavicious, Almanya di Samdereli, Piccole bugie tra amici di Barbareschi, Nemesi di Vittorio De Seta, Sono Canet, We need to talk about Kevin della Ramsay. un pirata sono un signore di Eduardo Tartaglia, Il giorno dopo di Ruggero Deodato, ••• TORINO CELEBRA EUGÈNE GREEN Dracula di Dario Argento. Tre le opere prime e Al cineasta e drammaturgo Eugène Green il Torino Film Festival (25 novembre – 3 dicembre) seconde, qualifica tra gli altri a L’ultimo dedica l’omaggio della sezione Onde. Ha esordito a 50 anni, tra Flaubert e Bresson, con terrestre e a sceneggiature di Luigi Lo Cascio, Toutes les nuits, Premio Delluc 2001; Religiosa portuguesa, a Locarno nel 2009, è il suo Alina Marazzi, Emma Dante, Leonardo Di quarto film. Tra i massimi studiosi del teatro barocco, affronta nelle sue opere di rarefatta Costanzo, Edoardo Gabbriellini. Ammessi tra i poesia il rapporto tra ragione e sentimento, istinto e cultura. Il direttore del festival di cortometraggi anche i documentari (sotto i 75’) Torino, Gianni Amelio, ha ottenuto a Toronto il premio Fipresci per Le premier homme, di Teresa Marchesi Pivano Blues, di Pietro dal romanzo postumo di Albert Camus. Marcello Il silenzio di Pelesjan, di Giovanni Piperno Ernesto Nathan raccontato a un ••• AND THE WINNER IS... bambino, di Patrizio Trecca Luigi Tenco: il Autunno: si avvicinano le nomination e le cinematografie di tutto il mondo segnalano il giovane angelo senza spada. proprio candidato per la cinquina dell’Oscar al miglior film straniero. L’Italia lancia Terraferma di Crialese (i più degni concorrenti erano Martone e Moretti); targato Italia ••• 80 ANNI DI CINEMA A TORINO anche il candidato svizzero, Giochi d’estate di Rolando Colla. Tra i titoli già resi noti, il Esercente, distributore, studioso, memoria nostro favorito è il finlandese francofono Le Havre di Aki Kaurismaki (una favola, amara storica e carismatico punto di riferimento, quanto si vuole, a lieto fine: Hollywood apprezzerà?). E poi: dalla Francia la tragicommedia Lorenzo Ventavoli festeggia gli 80 anni di Valérie Donzelli La guerre est declarée (storia vera del tumore infantile che ha d’attività dell’azienda torinese avviata dal sconvolto la vita della regista/attrice e del coprotagonista ed ex compagno Jérémie padre Giordano Bruno e per l’occasione ha Elkaim), dall’Iran il meritato Orso d’oro Una separazione di Asghar Farhadi, dalla organizzato al cinema Romano una rassegna Germania la sensuale immersione in 3D nell’arte di Pina Bausch ad opera di Wenders; è un gratuita, per tutto il mese di ottobre, con alcuni documentario anche il portoghese José e Pilar di Miguel Gonçalves Mendes, che film che hanno caratterizzato il locale e un ripercorre la vita coniugale del premio Nobel Saramago e della giornalista spagnola Pilar omaggio a Mimmo Calopresti e Danis Tanovic, del Rio; esordi al femminile da Svezia (Beyond di Pernilla August) e Norvegia (Happy, entrambi presenti a Torino. happy di Anne Sewitsky); l’Ungheria segnala The Turin horse di Bela Tarr, il Belgio Bullhead di Michael R. Roskam, il Marocco Omar m’a tué di Roshdy Zem, la Romania ••• ANNECY ITALIANA Morgen di Marian Crisan, la Russia Il sole ingannatore 2 (e non Faust!) dell’influente Dal 27/9 al 4/10 si è svolta la 29^ edizione di Michalkov. Zhang Yimou rappresenta la Cina con The flowers of war, i veneziani A Annecy Cinéma Italien, rassegna di cinema simple life di Ann Hui e Warrior of the rainbow di Wei Te-sheng rispettivamente Hong italiano curata da Jean A. Gili: in concorso Et in Kong e Taiwan. Cinquine annunciate il 24 gennaio, i premi consegnati il 26 febbraio, terra pax, Scialla!, Tutti al mare, Sulla maestro di cerimonie Eddie Murphy. strada di casa, Sette opere di misericordia, Tatanka, Il gioiellino, Maledimiele, Corpo ••• RASSEGNE E FESTIVAL celeste e poi doc e anteprime della più recente XXXII edizione del Premio Medaglie d’Oro – Una vita per il Cinema per le maestranze produzione nazionale, una retrospettiva sul dell’industria cinematografica; fondato da Alessandro Ferraù, è al centro di una serata di Michel Piccoli italiano, attore diretto e gala il 14 ottobre con autori, attori e produttori …Viareggio Europacinema (9-16 fortemente voluto da Ferreri, Bellocchio, ottobre) ha celebrato Mario Monicelli proponendo immagini inedite di Pioggia d’estate, Cavani, Del Monte fino a Moretti; un omaggio che vi fu girato nel ’36. In concorso 12 opere europee …Fino al 22 ottobre al Macro di alla Sicilia vista dai nostri autori; il premio Roma Asiatica Filmmediale, oltre 50 film provenienti da tutto il continente con incontri Sergio Leone a Daniele Gaglianone e la dedica e anteprime; apre Una separazione di Farhadi, chiude Autumn dell’indiano Aamir Bashir alla memoria di Mario Monicelli. …Dal 28 ottobre al 13 novembre 34° Festival del film italiano di Villerupt, focus su Napoli e oltre 60 titoli in cartellone …Dal 10 al 13 novembre a Trieste Science+Fiction, ••• INCONTRI CON GLI AUTORI festival della fantascienza, horror e fantasy con tre concorsi internazionali, focus sulla 9 film, da Io sono Li a Et in terra pax, da Russia e tante anteprime, tra cui L’arrivo di Wang, l’olandese Sint di Dick Maas e il croato Ruggine a Black Block; 18 incontri con gli The show must go on di Nevio Marasovic …Pitigliani Kolno’a Festival sul cinema autori, 8 sale dell’Emilia Romagna per israeliano alla Casa del Cinema di Roma, dal 12 al 16 novembre …Stessa sede per il (ri)proporre film d’autore nostrani poco visti MedFilmFest sul cinema mediterraneo, dal 18 al 27 novembre …Fino al 15 novembre su dal 25 settembre al 10 novembre, dando voce viaemiliadocfest.tv si possono vedere i 30 doc in gara, in lizza il premio del pubblico che alla ricchezza e varietà di talenti e facendo si affianca ai tre titoli designati dalla giuria guidata dal regista Giuseppe Bertolucci: i votare su facebook il film più amato dal finalisti si vedranno a Modena (e poi a Reggio Emilia) dal 18 al 20 novembre …Nuove date pubblico: “Riusciranno i nostri eroi. I nuovi per Orobie Film Festival sul documentario di montagna: dal 4 all’11 febbraio 2012, scad. autori del cinema italiano incontrano il 15 novembre (teamitalia.com) …Annunciato con largo anticipo il nuovo Perugia pubblico” è organizzato dalla Fice regionale. International Film Festival, dal 22 al 25 marzo 2012, direttore artistico Karen Arikian Programma completo su www.cineweb- con focus sull’opera di costumisti e scenografi, tra gli ospiti il cineasta D.A. Pennebaker. er.com/ficeweb.

4 VIVILCINEMA settembreottobre11 festival di roma ••• SI GIRA IN ITALIA Marco Bellocchio ha confermato di lavorare a un film ispirato alla figura di Eluana Englaro, La bella addormentata, produce Cattleya …Massimo Andrei (Mater Natura) prepara Benur dalla pièce di Giovanni Clementi, con Nicola Pistoia ed Elisabetta De Vito, storia di un ex stuntman invalido che si fa fotografare al Colosseo THE LADY LE AVVENTURE DI TINTIN vestito da Centurione, della sorella che lavora a una hotline e di un immigrato bielorusso. Musiche di Nicola Piovani …Cristiano Bortone (Rosso come il cielo) gira 10 regole per fare innamorare, Avventura, impegno, eros scritto con Fausto Brizzi, Pulsatilla e Annalaura Ciervo: lezioni di seduzione Buona presenza nazionale e temi di sicura presa nei primi titoli del chirurgo estetico Vincenzo Salemme al figlio 18enne Guglielmo Scilla annunciati dalla rassegna capitolina, che parte il 27 ottobre con …Riccardo Scamarcio e la francese Clara Ponsot, innamorati tra musica e G8 in “The lady”, cinebiografia di un Nobel illustre a firma Luc Besson Cosimo e Nicole di Francesco Amato (Ma che ci faccio qui!) …Umberto ••• Sarà The lady del regista francese Luc Besson, che racconta la storia di Aung San Suu Kyi, Carteni (Diverso da chi?) dirige Fabio premio Nobel per la pace nel 1991, ad inaugurare il prossimo 27 ottobre la sesta edizione del Festival Volo ed Ennio Fantastichini, avvocati in Internazionale del Film di Roma, in programma nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Parco della Studio illegale …Anche il comico Paolo Musica fino al 4 novembre. Insomma sarà un’apertura in chiave decisamente politica, con un film Ruffini esordisce alla regia con Non c’è problema, commedia on the road con dedicato a colei che da sempre è la più coraggiosa contestatrice della dittatura militare della Gigi Proietti nonno. Birmania. Ma la kermesse romana proporrà anche momenti di grande spettacolo, a cominciare dall’attesissimo nuovo film di Steven Spielberg, Le avventure di Tintin. La pellicola è stata realizzata ••• SI GIRA NEL MONDO con la tecnica del motion capture, che trasforma in cartoni gli attori in carne ed ossa e, a presenziare Supercast per il thriller politico The alla proiezione romana, prevista nella seconda giornata del festival, il 28 ottobre, in assenza di company you keep di Robert Spielberg, impegnato nella lavorazione di War Horse, ci sarà l’attore che ha dato le fattezze a Tintin: Redford: Richard Jenkins, Susan Jamie Bell, già protagonista di Billy Elliot. Dagli Usa arriveranno anche Richard Gere e Michael Sarandon, Stanley Tucci, Nick Nolte, Mann. Il primo per ricevere il Marc’Aurelio alla carriera e presenziare alla personale che gli sarà Shia LaBeouf e Julie Christie affiancano dedicata e che comprende anche la proiezione della copia restaurata de I giorni del cielo, film del lo stesso Redford nella storia di un ex 1978 di Terrence Malick, cui seguirà un incontro pubblico con l’attore. Michael Mann sarà attivista radicale in fuga …Ralph protagonista di una lezione di cinema per la sezione Extra. E ancora, sul red carpet dell’Auditorium Fiennes dopo Coriolanus prepara The sfileranno Nikki Reed e Jackson Rathbone, i vampiri Rosalie e Jasper del nuovo capitolo della saga invisible woman, l’amore segreto tra Twilight. Anche Wim Wenders sarà a Roma: verrà a presentare il suo primo lavoro tridimensionale, Charles Dickens e l’attrice Ellen Ternan un documentario dedicato a Pina Bausch, intitolato Pina 3D, di cui parliamo diffusamente in questo …Doppio progetto per Ridley Scott: un numero. Sul fronte italiano, per la serie Duetti, si annuncia infine un confronto tra Sergio Rubini e nuovo adattamento di Philip K. Dick Riccardo Scamarcio. dopo Blade runner, la serie tv The man Per tornare ai film, nella rassegna romana, il cui cartellone definitivo non è stato ancora comunicato in the high castle, e Reykjavik, sul nel momento in cui andiamo in stampa, è comunque certa la presenza di due autentici cult movie summit Reagan-Gorbaciov nel 1986 in che per l’argomento affrontato, il sesso, e il divertimento della messa in scena hanno già scatenato in piena Guerra Fredda …Michael Radford alle prese con Wodehouse’s war, rete un’infinità di interventi. Sono Turn me on–Goddammit! della regista norvegese Jannicke biografia del creatore del Systad Jacobsen, protagonista una ragazzina che vuole fare l’amore ad ogni costo e frequenta hot maggiordomo Jeeves accusato di line con uomini adulti; e Hysteria di Tanya Wexler, con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy e Jonathan simpatizzare con la Germania nazista Pryce, che racconta come, nell’Inghilterra vittoriana, venne inventato, per scopi terapeutici, il primo …Un adolescente regista prodigio al vibratore. Fuori concorso sarà presentato Too big to fail – Il crollo dei giganti del premio Oscar centro di Play it like Godard, esordio Curtis Hanson, thriller politico/finanziario incentrato sui retroscena del fallimento del colosso Lehman di Jonathan Zaccaï …Joe Wright ritrova Brothers. Nel cast: William Hunt nel ruolo del segretario al Tesoro Henry Paulson, Paul Giamatti in Keira Knightley come (improbabile) quello del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke e ancora Billy Crudup, Bill Pullman, James Anna Karenina nel 25° adattamento Woods. Parla di realtà anche Project Nim di James Marsh che, in cartellone nella sezione Extra, del capolavoro di Tolstoj, sceneggiato racconta la vera storia di uno scimpanzé adottato da una famiglia di scienziati americani (l’autore da Tom Stoppard. Nel cast Jude Law, presentò proprio a Roma, prima di vincere l’Oscar, l’emozionante Man on a wire). Aaron Johnson, Emily Watson …Marc Nonostante le numerosissime presenze nazionali alla Mostra di Venezia, anche a Roma la Fitoussi trasforma Sandrine Kiberlain partecipazione italiana si annuncia ricca e corposa, con un mix di nomi illustri e di giovani emergenti. (Le donne del 6° piano) in Pauline Fra i primi, Giuliano Montando con L’industriale, protagonista Pier Francesco Favino nel ruolo di un detective, nel cast Claudio Santamaria imprenditore senza scrupoli costretto ad affrontare una difficile crisi economica; Pupi Avati con il …Il cavallo Jappeloup e il fantino personale e nostalgico Il cuore grande delle ragazze e Roberto Faenza con Un giorno questo Pierre Durand (Guillaume Caunet, dolore ti sarà utile, interamente girato in Usa e tratto dal romanzo di Peter Cameron. In concorso anche sceneggiatore) vinsero le per il Marc’Aurelio ci saranno Marina Spada con il suo film Il mio domani, protagonista Claudia Olimpiadi 1988 nel salto a ostacoli: il Gerini nel ruolo di una donna solo apparentemente realizzata alle prese con il proprio passato film di Christian Duguay con Daniel irrisolto, e lo scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo, esordiente in regia con la commedia napoletana Auteuil, Marina Hands, Jean Rochefort La kryptonite nella borsa. Fra le altre presenze nazionali, anche l’esordio di Pippo Mezzapesa Il ne ripercorre intesa e imprese …Colin Firth è un ex ufficiale prigioniero dei paese delle spose infelici, tratto dal romanzo di Mario Desiati e, sul fronte documentari, il film di giapponesi in cerca di vendetta in The Sabina Guzzanti, Franca la prima, doveroso omaggio all’inimitabile Franca Valeri. railway man di Jonathan Teplitzky. • FRANCO MONTINI

VIVILCINEMA settembreottobre11 5 speciale incontri fice Man

EMOTIVI ANONIMI Parola d’ordine: concertazione Leoni e Orsi d’oro tra le numerose anteprime, ospiti di pregio (Golino, Herlitzka, Marchioni, la Comencini, i fratelli De Serio e i Manetti Bros…), i film di Venezia e una maggiore apertura alla città: sono gli “Incontri del cinema d’essai” di Mantova

••• All’XI edizione, la terza un’interprete e un misterioso cinese (trama da illustrerà i dati raccolti sulla penetrazione dei consecutiva a Mantova, gli Incontri del cinema non svelare e finale ricco di effetti speciali); film d’essai europei nel mercato grazie d’essai continuano a mobilitare centinaia di più delicato, a tratti quasi rohmeriano, Giochi all’attività delle sale aderenti, sottolineando il professionisti del settore e vedono accresciuto d’estate di Rolando Colla ritrae un gruppo di miglior lavoro svolto dai film d’essai “puri e l’interesse dei distributori specializzati, ragazzini alle prese con padri assenti o duri” e la necessità di maggiori sforzi affermati o emergenti che siano, e dei opprimenti. Tra le sorprese veneziane, a promozionali (e di sostegno) a beneficio di produttori italiani indipendenti, ansiosi di Mantova arrivano l’esordio Louise Wimmer, sale strategiche per la produzione nazionale. Il presentare opere mediaticamente meno una donna tutta sola al tempo della crisi; secondo appuntamento è la tavola rotonda “appetibili” delle commedie affermate e degli l’opera seconda di Marjane Satrapi e Vincent Essai domani… – Innovazione, incentivi, autori di punta. Il risultato è un panorama Paronnaud Poulet aux prunes e l’esplosivo mercato che vede coinvolti rappresentanti articolato, spalmato sui tre schermi della Killer Joe del “recidivo” William Friedkin, dell’amministrazione statale (il dg cinema del Multisala Ariston e al cinema Mignon, anche noir adrenalinico sopra le righe, conteso da ministero Nicola Borrelli), delle Regioni (come grazie alle rinnovate collaborazioni con il diversi distributori. L’elenco completo delle il sottosegretario al cinema della Lombardia, Comune e La Biennale di Venezia: molte anteprime è pubblicato di seguito, come Massimo Zanello), dei produttori e dei infatti le proiezioni gratuite per il pubblico quello dei premiati nella serata del 12 ottobre distributori in una riflessione a tutto tondo mantovano, molte delle quali provenienti al Teatro Bibiena, condotta dal giornalista sullo stato di salute del settore, sulle dalla Mostra del Cinema, una vera e propria Maurizio Di Rienzo: un anno di cinema prospettive, su temi quali la digitalizzazione rassegna nella rassegna sin dalla pre- d’autore celebrato dalla Fice e dai lettori di che avrebbe bisogno di incentivi per accelerare inaugurazione la sera del 10 ottobre col film questa rivista attraverso il nostro referendum, i tempi, sui vantaggi che ne deriverebbero in italiano più applaudito, Scialla!, prima regia parte integrante del programma mantovano termini di programmazioni diversificate. dello sceneggiatore Francesco Bruni (intervista assieme ai trailer dei film che scopriremo nei Purché vi siano ampia condivisione all’interno nel numero scorso, esce il 18 novembre). Non prossimi mesi, alle prime immagini di film della professione cinema e maggiore può mancare Faust, Leone d’oro distribuito italiani – come La kryptonite nella borsa concertazione tra stato e regioni. dalla veterana del cinema d’essai Vania Traxler che Ivan Cotroneo illustra in compagnia della Protti, al centro di una delle conversazioni al protagonista (e premiata) Valeria Golino –, Le anteprime femminile assieme a Cristina Comencini, che alla convegnistica concentrata in due I titoli delle anteprime per la città di Mantova con il produttore Riccardo Tozzi presenta appuntamenti. Uno è il focus Gli schermi di li abbiamo in parte svelati: L’arrivo di Wang Quando la notte, al di fuori dei clamori qualità e la performance dei film d’essai, dei Manetti Bros., Il cacciatore di anatre di lagunari e in anteprima sull’uscita di fine promosso dal progetto speciale “Schermi di Egidio Veronesi, il Leone d’oro Faust di ottobre. Artigiani graffianti come i Manetti qualità” che incentiva un’ampia diffusione, Aleksandr Sokurov, Giochi d’estate di Bros. presentano L’arrivo di Wang, anche in provincia, del cinema europeo Rolando Colla, Killer Joe di William Friedkin, sorprendente kammerspiel con un funzionario d’autore: il professore Gianni Celata Louise Wimmer di Cyril Mennegun, Poulet dell’intelligence (ottimo Ennio Fantastichini), dell’istituto Cattid della Sapienza di Roma aux vinaigre di Satrapi-Paronnaud, Quando

6 VIVILCINEMA settembreottobre11 tova 2011speciale incontri Fice

ALMANYA

MON PIRE CAUCHEMAR

THE HELP

la notte di Cristina Comencini, Scialla! di Stone e Viola Davis. 4 settimane in vetta IL SENTIERO Francesco Bruni e A simple life di Ann Hui. alle classifiche Usa, in pole position per di Jasmila Zbanic (Bosnia Erzegovina) Dei film che saranno presentati agli gli Oscar. Opera seconda della regista che scava nel presente accreditati, nel numero record di 16, alcuni del dopoguerra balcanico tra modernità e MONEYBALL sono in anteprima assoluta e usciranno nei tradizione, attraverso una coppia che spera di di Bennett Miller (Usa) mesi a venire. Di seguito una scheda sintetica. avere un figlio ma si perde nella scelta ortodossa Come rendere competitiva una squadra dell’uomo. Applaudito a Berlino. ALMANYA di baseball senza risorse finanziarie? di Yasemin Samdereli (Germania) Dopo l’esordio con Capote, Miller dirige UNA SEPARAZIONE Avventuroso e tragicomico ritorno in patria di Brad Pitt, Jonah Hill e Philip Seymour di Asghar Farhadi (Iran) una famiglia turca ormai integrata in Hoffman nel film d’apertura di Toronto. Dopo la conferma di un autore poco in Germania, buon successo a Berlino. Uscita linea con la nostra idea di cinema iraniano, una MON PIRE CAUCHEMAR prevista: dicembre. vicenda corale che si dipana dalla richiesta di di Anne Fontaine (Francia) divorzio di due coniugi. Orso d’oro e premio agli LA CHIAVE DI SARAH L’amicizia tra i figli porta all’incontro tra attori a Berlino. di Gilles Paquet-Brenner (Francia) una raffinata esperta d’arte e un Apprezzamenti internazionali per il film che precario ex galeotto. Ingaggiato per dei SETTE OPERE DI MISERICORDIA prende spunto dal rastrellamento del lavori, l’uomo farà molto di più… di Gianluca e Massimiliano De Serio (Italia) Velodromo d’Inverno di Parigi per narrare, Protagonisti Isabelle Huppert e Benoit In corti e documentari di pregio hanno affermato tra il 1942 e il 2009, le vicende della Poelvoorde, affiancati da André uno stile rigoroso; il loro esordio dal titolo ragazzina che nasconde il fratellino ai nazisti Dussolier. caravaggesco, in concorso a Locarno, accomuna i e di una giornalista (Kristin Scott Thomas) destini di una clandestina che vive in una MOSSE VINCENTI che indaga su quel che accadde dopo. baraccopoli e di un misterioso anziano (Herlitzka). di Thomas McCarthy (Usa) EMOTIVI ANONIMI Il regista de L’ospite inatteso dirige Paul SHAME di Jean-Pierre Améris (Francia) Giamatti, avvocato alle prese di giorno di Steve McQueen (Gran Bretagna) Il proprietario di una fabbrica di cioccolato e con gli affari in declino, di sera con la Ha scosso la platea veneziana il ritratto di un una cioccolataia di talento sono molto timidi squadra di lotta greco-romana che trentenne ossessionato dal sesso, alle prese con una e riservati e non osano confessare i propri allena nella scuola locale, in una sorella non meno instabile e costretto a fare i conti sentimenti… Ottimi interpreti (Isabelle Carré commedia dolceamara. con se stesso. Avvincente ed efficace opera seconda e Benoit Poelvoorde) per una commedia con Michael Fassbender, miglior attore a Venezia. QUANDO LA NOTTE molto apprezzata in patria. di Cristina Comencini (Italia) A SIMPLE LIFE EVA Il disagio della maternità e l’attrazione di Ann Hui (Hong Kong) di Kike Maillo (Spagna) per una guida alpina misantropa Meritato premio per la migliore attrice a Venezia, è Passato fuori concorso a Venezia, è l’esordio al centro del film che l’autrice ha tratto la vicenda autobiografica di un produttore e della di un regista di videoclip all’insegna dal proprio romanzo, reduce dal donna che ha cresciuto 4 generazioni della sua dell’intelligenza artificiale, protagonisti una concorso veneziano. famiglia. Segnalato per l’Oscar al film straniero. ragazzina molto carismatica e un ingegnere SCIALLA! SULLA STRADA DI CASA cibernetico (Daniel Bruhl). di Francesco Bruni (Italia) di Emiliano Corapi (Italia) THE HELP Un ex professore, un ragazzo sbandato Un imprenditore in crisi si ricicla come corriere della di Tate Taylor (Usa) che scopriremo presto essere suo figlio: ‘ndrangheta, tra crescenti pericoli. Un ottimo Dramma tutto al femminile tra segregazione confronto divertente e avventuroso con Vinicio Marchioni affiancato da Donatella razziale e lotta per l’emancipazione, nel cast sceneggiatura ed interpreti in stato di Finocchiaro e Daniele Liotti. Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain e Sissy grazia, ricorda la freschezza della prima • MARIO MAZZETTI Spacek, al fianco delle protagoniste Emma Archibugi.

VIVILCINEMA settembreottobre11 7 speciale MantovaPREMI FICE 2011

LA DONNA CHE CANTA Paolo Sorrentino Valeria Golino

HABEMUS PAPAM Tutto un altro film La stagione 2010-2011 ha rivelato opere di qualità, apprezzate dal pubblico: nel nostro referendum “La donna che canta” ha battuto per un soffio “Il discorso del re”, mentre “Habemus papam” ha stravinto tra gli italiani. A Mantova ospiti d’onore Sorrentino, Crialese, Golino, Herlitzka, Marchioni

••• Un panorama confortante di a Venezia con la commedia militare Missione l’apprezzamento del pubblico si evince dai autori affermati, giovani leve e attori di pace di Francesco Lagi e l’anno prima con Il voti minoritari ma significativi espressi per carismatici compone il parterre dei premi Fice primo incarico di Giorgia Cecere (due esordi), film piccoli ma evidentemente apprezzati. Ad 2011 agli Incontri di Mantova, i “Nuvolari ancora in programmazione al Mexico di esempio, Le donne del sesto piano, la cui d’oro”. È l’anno della consacrazione Milano dopo cinque mesi! E poi gli esercenti uscita a giugno non gli ha consentito di internazionale per Paolo Sorrentino, a Alessandro e Betty Giacobbe, paladini del guadagnare più voti, Poetry o Precious e, tra Mantova alla vigilia dell’uscita di This must be cinema d’essai a Genova. gli italiani, Il primo incarico e Into the place che segna il felice incontro con Il referendum promosso dalla nostra rivista, lo paradiso. Sean Penn. È anche l’anno di Emanuele leggere di seguito, ha incoronato La donna • MARIO MAZZETTI Crialese, impegnato in giro per il mondo a che canta e Habemus papam: mentre il presentare Terraferma: stretto tra i festival di primo ha battuto sul filo di lana, quasi un Rio de Janeiro e Londra, a Mantova sarà ballottaggio all’italiana, Il discorso del re ed è degnamente rappresentato da uno dei una vittoria sorprendente, frutto del protagonisti del film. E poi Alice passaparola dopo il successo a Venezia e agli Rohrwacher, il cui esordio Corpo celeste ha Incontri di Mantova 2010, il secondo ha invece colpito pubblico e critica a Cannes, mentre a stravinto, doppiando i voti del secondo Venezia l’esordio nel lungo del classificato, il film di “interesse culturale” documentarista Andrea Segre, Io sono Li, Benvenuti al Sud. Come sempre, IO SONO LI ha riempito le sale con il ritratto di una cinese nella comunità di Chioggia. È anche l’anno del giusto QUESTI I FILM PIÙ VOTATI Roberto Herlitzka riconoscimento a tre FILM D’ESSAI IN GENERALE FILM D’ESSAI ITALIANI attori anagraficamente 1. La donna che canta di Denis Villeneuve 1. Habemus papam di Nanni Moretti diversi ma accomunati da 2 Il discorso del re 2 Benvenuti al Sud talento e versatilità: 3 The tree of life 3 Noi credevamo Valeria Golino, oltre a 4 Uomini di Dio 4 20 sigarette presentare il film di Ivan 5 Habemus papam 5 Una sconfinata giovinezza Cattaneo e a riscuotere il 6 Hereafter 6 La pecora nera meritato premio per una carriera all’insegna 7 Il ragazzo con la bicicletta 7 Passione del cinema d’autore, è anche alle prese con il 8 Inception 8 Sorelle Mai primo film da regista, dopo il bel corto 9 I ragazzi stanno bene 9 Una vita tranquilla Armandino e il Madre. Roberto Herlitzka è 10 Another year 10 Corpo celeste un talento che non smette di stupire – 11 127 ore 11 La solitudine dei numeri primi basterebbe la scena della confessione ne 12 Il cigno nero 12 Vallanzasca L’ultimo terrestre per comprendere la Tra gli altri film votati: Le donne del sesto piano, Tra gli altri film votati: Il colore del vento, grandezza che si cela dietro un’apparenza Poetry, Il colore del vento, Precious, Il primo incarico, Notizie degli scavi, comune e posata. Vinicio Marchioni, emerso American life La bellezza del somaro, Into paradiso. con 20 sigarette e prima ancora con la serie Romanzo criminale, ha due film a Mantova I FORTUNATI VINCITORI TRA I NOSTRI LETTORI (Scialla!, poche ma memorabili scene, e Sulla Tra il migliaio di schede pervenute per il referendum “Vota il film d’essai dell’anno”, la FICE ha strada di casa) e consensi in forte ascesa messo in palio due tessere di libero ingresso nei cinema associati Anec-Agis per il 2012 e dieci (presto lo vedremo in Cavalli). abbonamenti annuali a Vivilcinema. Tra le professioni del cinema, premiato Questi i fortunati sorteggiati: (tessere) Lucia Biamonte di Imola (Bo) e Stefania Merisio di quest’anno il montatore Marco Spoletini Caravaggio (Bg); (abbonamenti) Guglielma Tognetti di Endine Gaiano (Bg), Rocco Bigoni di (Gianni e le donne, Scialla!, Gorbaciof, La Milano, Giordano Rampazzi di Roma, Alina Pinardi di Budrio (Bo), Adriana Cudilli di Milano, Antonella Fasciolo di Genova, Valentina Gravina di Roma, Antonio Bertola di Piano di bella gente) mentre tra i produttori viene Mommio (Lu), Enrico Brusati di Piacenza, Giovanna Novelli di Montopoli Valdarno (Pi). celebrata Donatella Botti della Bianca Film,

8 VIVILCINEMA settembreottobre11 intervistaVinicio Marchioni

FILMOGRAFIA - Feisbum! Il film (2009), Diciotto anni dopo (2009), 20 sigarette (2010), Sulla strada di casa (2011), Cavalli (2011), Scialla! (2011)

SULLA STRADA DI CASA SCIALLA! 20 SIGARETTE Il meglio deve ancora venire Cresce la popolarità dell’attore lanciato da “20 sigarette”, con tre film in uscita di cui due a Mantova. Eppure, la testa rimane saldamente sulle spalle…

••• “Un attore è un attore: dove ti Anche quando nel 2000 facevo spettacoli con Parliamo di Scialla? chiamano a fare il tuo mestiere lo fai. Sia per cinque spettatori, il mio pensiero era sempre Un piccolo gioiello: sono molto grato a il cinema che per la televisione che in teatro. quello di guardare avanti, perché vorrei fare Francesco Bruni per avermi offerto la La cosa più importante è cercare di l’attore per tutta la vita e per farlo ho possibilità di prendermi in giro e di giocare mantenere sempre lo stesso tipo di impegno, bisogno di un progetto. Per costruire un un po’ con il personaggio del Freddo in di preparazione nello studio senza prendere lungo progetto hai bisogno di strutture Romanzo criminale. in considerazione quale sarà la destinazione portanti solide: se faccio scemenze oggi, E poi c’è Sulla strada di casa… ultima del tuo lavoro. Noi siamo attori invece, è finita mentre io sento di dover Un film molto strano e affascinante, perché indipendentemente dalla grandezza dello ancora fare tutto. Credo che il meglio debba pellicola d’autore e al tempo stesso thriller schermo o del palco su cui ci troviamo a ancora venire… che racconta lo scontro tra due poveracci per recitare”. Vinicio Marchioni dimostra grande Cosa ti guida verso alcuni progetti? un carico misterioso da portare al Nord. Una saggezza e lungimiranza quando commenta Gli attori sono fondamentalmente una guerra tra due poveri, interpretati da me e la singolare coincidenza che lo vede vincere il categoria di pigri: per resistere a questa Daniele Liotti, sullo sfondo della crisi riconoscimento come migliore attore di serie pigrizia ognuno di noi risponde in una certa economica. televisiva al Roma Fiction Fest, mentre è maniera, mettendo in moto delle cose. Un anno ricco di soddisfazioni… pronto ad andare a Mantova a ritirare il Questo mestiere si fa al meglio quando La soddisfazione più grande è quella di premio della Fice. Icona di un modo nuovo e succedono gli incontri tra le persone. Mi riuscire a mantenere quanto ho costruito: la moderno di intendere il lavoro tra cinema e considero un interprete più legato al dramma mia impressione è che in questo lavoro tutto televisione, l’ex Freddo di Romanzo criminale che alla commedia, sebbene stia cercando di possa infrangersi da un momento all’altro e guarda al suo lavoro di attore con serenità: andare anche in quella direzione. Un che tutto finisca. D’altro canto sento il “Ogni volta che reciti tenti di dare il meglio di protagonista deve poter dialogare con il pericolo di “andare di moda”: preferisco te stesso, per te, cercando di crescere e di regista per evitare di fare film ipocriti. quindi starmene a casa per un po’ e a breve migliorare sempre”, prosegue l’attore che Cosa l’attirava di Cavalli? tornare a teatro con Un tram che si chiama nella città lombarda presenta Scialla! di L’assoluta assenza di psicologia di personaggi desiderio. L’anno prossimo, poi, verso la Francesco Bruni, presentato con grande che alla fine dell’Ottocento sono del tutto primavera penserò a cercarmi qualche altro successo a Venezia nella sezione deprivati di ogni sovrastruttura. Assomigliano ruolo. Controcampo italiano (che ha vinto), e Sulla ad alcune figure immaginate da Eschilo e da Quale qualità ritiene che la definisca strada di casa di Emiliano Corapi. Sofocle: sono come “incisi”, incastonati in un meglio di ogni altra? Quanto è difficile mantenere l’integrità mondo che li obbliga a seguire strade Spero di poter continuare a della propria visione e del proprio differenti. Mi piaceva la possibilità considerarmi un approccio al lavoro? di muovermi in spazi professionista. La mia Più scivoli al centro della lente di larghissimi sulle professionalità è la ingrandimento da parte del pubblico e degli montagne, in mezzo prima cosa. Recitare è addetti ai lavori, più devi essere attento a far alla neve. un mestiere, perché fronte alle aspettative. Non solo degli altri, Ha imparato ad ritengo abbia a che ma anche le tue, riguardo le motivazioni che andare a cavallo? fare con le antiche ti hanno spinto a fare questo mestiere. Cerco Sì, ma non bene. corporazioni delle di scegliere i progetti e le sceneggiature che Sono pure arti. Se non c’è un mi fanno crescere: non lo vivo come un caduto… È stato un apprendistato, grande sacrificio, i meravigliosi cachet di film difficilissimo, uno studio, una qualche anno fa non ci sono più e quindi non perché aveva ricerca costante, è un problema dover rinunciare a cifre che animali, bambini e il non vai da cambiano la vita. Detto questo, le mie scelte sessanta per cento nessuna parte. non hanno mai riguardato l’immediato. girato in esterni. • MARCO SPAGNOLI ROMANZO CRIMINALE

10 VIVILCINEMA settembreottobre11 intervistaMichele Rho

Il regista Vinicio Marchioni A perdita d’occhio “Cavalli”, opera prima dal racconto di Pietro Grossi, è la storia di due fratelli (Michele Alhaique e Vinicio Marchioni) che vivono in una remota vallata e compiono scelte di vita all’opposto, pur restando molto legati

••• “Quando ho letto per la prima come gestirli, regala loro due cavalli. Questi appeal: ha una linea drammatica chiara volta il racconto Cavalli ho provato una porteranno i fratelli per due strade diverse, mentre il personaggio interpretato da Vinicio piacevole sensazione di déjà vu, come se nella fino a scoprire quanto sono differenti e allo è molto più sfaccettato e complesso. È alla mia testa questa storia esistesse già”. Parola di stesso tempo legati. Nel racconto c’è una continua ricerca di un centro che non trova Michele Rho, che esordisce alla regia con minima parte della storia: abbiamo sviluppato mai. Importante è stato il lavoro con il cavallo. un’opera difficile e così lontana dalle storie un’infanzia che nel libro veniva raccontata in Hanno fatto una preparazione con gli animali che popolano il cinema italiano, quasi un una riga, abbiamo introdotto personaggi che perché erano spesso con loro. Questo avrebbe western girato in costume, con due fratelli non c’erano come la madre, cercando di cambiato la loro recitazione e mi interessava protagonisti interpretati da Michele Alhaique rimanere nel solco della storia, quasi fosse una che il loro rapporto fosse vero. e Vinicio Marchioni. Il film è stato presentato parabola biblica. C’erano degli archetipi: la Sin dalle prime immagini ti rendi conto di a Venezia, nel Controcampo italiano. madre premurosa, il padre che aveva trovarti all’interno di un’opera che Sono passati cinque anni dalla lettura del problemi di relazione con uno dei fratelli, i sembra armonizzare tutti gli elementi a racconto alla realizzazione del film. due antagonisti, c’è Pancia che fa da secondo disposizione, in particolare il paesaggio a Ho trovato il libro Pugni di Pietro Grossi per padre. perdita d’occhio. caso. Leggo molto, cerco di tenermi All’interno del film troviamo la grande Abbiamo fatto una precisa scelta di regia, una aggiornato. Credo che il rapporto tra cinema forza di tre donne. storia diversa, estrema. Dicevo ai ragazzi: “sì, e letteratura in questo momento sia molto Quando ho fatto i provini dicevo a tutti gli facciamo le prove ma vi assicuro che quando proficuo. I produttori ricercano spesso storie attori e attrici che questo è un film di uomini sarete in mezzo alla vallata tutto cambierà: dai libri piuttosto che un soggetto originale. Il mandato avanti da donne. Le tre donne del rumori, sapori, odori”. Volevo che lo libro è formato da tre racconti. Mi sono subito film sono la madre (Asia Argento), la ragazza spettatore respirasse. C’è stato un anno di innamorato del secondo, Cavalli appunto. In di Pietro, Veronica (Giulia Michelini), e location scouting per trovare grandi spazi in appena trenta pagine c’era la sintesi di quello Amanda (Antonella Attili), che è la moglie di cui muovermi a 360 gradi. Volevo avere la che per me è il cinema. Si parlava innanzitutto Pancia (Duccio Camerini). La madre, pur possibilità di girare la macchina da presa e non dell’essere umano, nascosto dietro a un morendo presto, è come se li seguisse nella avere pali, segni di modernità, sembrava di western che non è un western, ambientato in crescita. Veronica è la figura di colei che tornare indietro nel tempo. Volevo seguire la un non luogo e soprattutto in modo molto ricostruisce una famiglia e dice a Pietro di storia ma senza necessariamente far sentire la asciutto e diretto. Stavo cercando una storia andare a cercare Alessandro. Amanda mia presenza, volevo far emozionare particolare, andando al cinema provavo un rappresenta la figura materna che era venuta tutti perché è una storia senso di claustrofobia: nel cinema italiano, che a mancare. universale. Abbiamo girato tra tra l’altro amo molto, vedevo delle storie Come hai lavorato con Vinicio Toscana e Abruzzo. incentrate sui soliti drammi. Ho proposto il Marchioni e Michele Cosa ti aspetti dall’uscita del progetto al mio produttore Gianluca Alhaique? film? Arcopinto, che aveva già letto il libro, anche Vedevo i due fratelli come Non uscirà in tantissime lui se ne era innamorato. Siamo partiti con il fossero un’unica figura, copie. Dovremo portare prendere i diritti che erano già occupati. Poi si rappresentando due tante persone in sala, sono liberati e Rai Cinema ha azionato lo aspetti dell’animo di l’uscita veneziana è sviluppo del progetto non appena ha letto il una persona. Quello stata stranissima. Le racconto. C’erano alcuni elementi che non si inquieto che vuole grosse testate non lo vedevano da un po’ nel cinema italiano. partire, l’altro che hanno visto mentre Entriamo all’interno del racconto filmico. vuole restare. Poi hanno quelle più piccole si. I protagonisti del film sono Alessandro e lavorato separatamente Non so come uscirà a sud Pietro, i cavalli e il paesaggio. Cavalli è la ciascuno sul proprio di Roma, faremo Giulia Michelini storia di due fratelli legati da un amore personaggio. Come ruolo e Michele Alhaique un’anteprima a Palermo fraterno fortissimo. Si godono la vita e non quello di Pietro perché li c’è la Sellerio, hanno problemi, sono due animali selvaggi. (Alhaique) era più editrice del libro di Grossi. Alla morte della madre, il padre, non sapendo semplice, con maggiore • DAVIDE ZANZA

12 VIVILCINEMA settembreottobre11 LE IDI DI MARZO

EXCLUSIVE MEDIA GROUPECROSS CREEK PICTURESPRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CONCRYSTAL CITY ENTERTAINMENT UNA PRODUZIONESMOKEHOUSE/APPIAN WAY RYAN GOSLING GEORGE CLOONEY PHILIP SEYMOUR HOFFMAN “LE IDI DI MARZO”(THE IDES OF MARCH) PAUL GIAMATTI MARISA TOMEI JEFFREY WRIGHT EEVAN RACHEL WOOD CASTINGELLEN CHENOWETH SUPERVISORE MUSICHELINDA COHEN MUSICHEALEXANDRE DESPLAT COSTUMILOUISE FROGLEY MONTAGGIOSTEPHEN MIRRIONE, A.C.E. SCENOGRAFIASHARON SEYMOUR DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIAPHEDON PAPAMICHAEL, ASC PRODUTTORI ESECUTIVILEONARDO DICAPRIO STEPHEN PEVNER NIGEL SINCLAIR GUY EAST TODD THOMPSON NINA WOLARSKY JENNIFER KILLORAN BARBARA A. HALL TRATTO DALL’OPERA TEATRALE “FARRAGUT NORTH” DIBEAU WILLIMON SCENEGGIATURAGEORGE CLOONEY & GRANT HESLOV EBEAU WILLIMON PRODOTTO DAGRANT HESLOV GEORGE CLOONEY BRIAN OLIVER DIRETTO DAGEORGE CLOONEY Time and the Red Border Design are trademarks of Time Inc., which are registered in the U.S. and certain other countries. Used with permission. 2011 © Ides Film Holdings, LLC. All rights reserved. intervistaAsghar Farhadi

FILMOGRAFIA - Dancing in the dust (2003), (2004), Fireworks Wednesday (2006), About Elly (2009), Una separazione (2011)

Farhadi Guardarsi dentro Esce in Italia il trionfatore di Berlino 2011, “Una separazione”, sguardo disincantato e inedito sull’Iran contemporaneo

••• Asghar Farhadi, nato 39 antipropaganda al regime. Tutto ciò separazione. Bisogna anche considerare che anni fa ad Isfahan (città dell’Iran risponde automaticamente alla domanda. Nader rifiuta di partire a causa della malattia meridionale), vive ogni giorno con la Allora torniamo alle origini di Una di suo padre: un impedimento privato, non “sindrome Panahi”. I motivi sono di separazione, che pare abbia preso politico. Diciamo che le carte in tavola sono evidenza didascalica ma non così banale: forma in una cucina di Berlino… parecchie e alquanto complesse da smistare. come tutti gli artisti e i cineasti che hanno Esattamente: nel marzo 2010 mi trovavo Come ha gestito il progetto di Una deciso di rimanere in patria, è sottoposto al nell’appartamento di amici vicino separazione con il governo iraniano, rischio di una censura governativa sempre Alexanderplatz. Dalle vicinanze proveniva che notoriamente controlla tutto? più lapidaria. “L’arte è espressione musica iraniana: mi sono reso In Iran va fatta una distinzione netta tra i dell’uomo libero”, dicono gli artisti. “L’arte improvvisamente conto di voler scrivere un progetti cinematografici (e artistici in è espressione della grandezza dell’Iran”, nuovo film in Iran, abbandonando il generale) per i quali si chiedono fondi dice il regime di Ahmadinejad. Due assunti progetto a cui invece stavo lavorando. Ed è pubblici e quelli indipendenti. Per i primi il in ovvia contraddizione da cui il regista, così che, rientrato a Teheran, mi sono messo controllo è ad ogni grado di sviluppo, per i Orso d’oro in carica per Una separazione, a scrivere Una separazione. secondi è sufficiente sottoporre al visto non può prescindere. Per Farhadi, regista La storia di una coppia in via di censura il soggetto, in cui sono descritti i ma anche sceneggiatore e produttore dei separazione, ma evidentemente anche temi di fondo del film. Una separazione è propri progetti, la “sopravvivenza” alle di altro. Cosa ci può dire dei vari frutto di un progetto totalmente restrizioni imposte dal suo paese significa significati del film? indipendente. Una volta che i suoi dare fondo alle possibilità del linguaggio Con il mio cinema tendo a preferire le argomenti – di chiaro stampo privato, artistico, nella fattispecie cinematografico. domande piuttosto che le risposte. Mi piace vertendo sui dissidi all’interno di una Scegliendo temi privati dagli sfondi solleticare lo spettatore a porsi delle famiglia e poi tra due nuclei – hanno avuto eloquenti, utilizzando metafore, questioni, ad aprire nuove indagini sui e con l’ok dal governo, non abbiamo più avuto universalizzando i soggetti. “Questi sono i i personaggi, a trovare dentro di sé una, se problemi. Vorrei aggiungere una postilla: il miei trucchi”, dice rispetto al magnifico Una non più risposte. È per questo che amo tema delle restrizioni femminili è centrale separazione ma anche al precedente film, lasciare aperti i finali, come quelli di Una nella nostra cultura. Oggi i movimenti per About Elly. Entrambi con donne al centro separazione e di About Elly. Gli sfondi l’emancipazione delle donne sono i più forti della vicenda, entrambi premiati a Berlino (il delle storie valgono quanto le azioni in in Iran, ed è per questo che metto loro come primo per la regia) a due anni di distanza. E primo piano: noi ci comportiamo così perché nucleo dei miei film. mai come al festival di quest’anno il il contesto delle nostre vite ne condiziona Dei problemi di censura sono invece massimo riconoscimento è stato acclamato scelte e andamenti. Ma certamente la vittime parecchi suoi colleghi. Come da tutti: critica, pubblico e all’unanimità complessità dell’essere umano va in convive con questa spada di Damocle dalla Giuria che ha deciso di infilare nel parallelo al suo tessuto socio-politico. I miei sul collo, il rischio di arresto e palmarès anche gli Orsi d’argento al cast personaggi sono anzitutto esseri umani interdizione dalla professione? femminile e maschile. Eventi rari e meritati. universali, pensanti e strutturati, Cerco di non esporre le mie idee ai quattro Farhadi, è stupito o addolorato che la comprensibili anche da chi è estraneo venti. Posso averle ed esprimerle usando il notizia della vittoria dell’Orso d’oro (e all’Iran. linguaggio del cinema, che se ben sfruttato due d’argento) non abbia trovato Ma la separazione è una marcata può fare miracoli. Ci vuole prudenza, però. risonanza nei media iraniani? metafora dell’esilio. Di cui peraltro si Sono molto in pena per i miei colleghi in Quest’anno a Berlino era massicciamente parla, essendo Simin, la moglie, pronta arresto o appunto in interdizione presente un “certo” tipo di Iran: dal giurato a lasciare l’Iran avendo ottenuto i dall’esercizio della professione per 20 o 30 assente honoris causa Jafar Panahi al mio passaporti per tutta la famiglia. anni. Cioè una vita. film, che era in pole position per la vittoria. Certo. Ma il tema può essere anche la reale In che rapporto è con Jafar Panahi? Insomma, un clamore insolito. Ed in tale opportunità di uno straniero di radicarsi Lo conosco bene, gli sono vicino. Lui è un contesto, non casualmente, i ministri altrove, specie per i più piccoli come la loro emblema per tutti noi. Spero che la sua culturali di Ahmadinejad hanno lasciato figlia preadolescente, che con evidenza situazione vada risolvendosi. anzitempo la Berlinale, accusandola di soffre questa paventata “doppia” • ANNA MARIA PASETTI

14 VIVILCINEMA settembreottobre11 Aleksandr Sokurovintervista

FILMOGRAFIA - La voce solitaria dell'uomo (1987), Mournful unconcern (1987), Elegia moscovita (1987), I giorni dell'eclisse (1988), Salva e custodisci (1989), The second circle (1990), The stone (1992), Whispering pages (1993), Madre e figlio (1997), Moloch (1999), Taurus (2000), Arca russa (2002), Padre e figlio (2003), Il sole (2005), Elegia della vita (2006), Alexandra (2007), Faust (2011)

Sokurov Johannes Zeiler Anton Adasinsky Condannato ad essere uomo Trionfatore a Venezia, il “Faust” conclude la tetralogia sul potere del maestro russo con un personaggio letterario anziché storico, in un’opera di grande fascinazione visiva

••• Aleksandr Sokurov, trionfatore questo caso si usa dire che così Dio ha voluto… quotidiana si riferiscono a quel tipo della 68^ Mostra di Venezia con il Leone Più che ricevere una punizione infernale, d’iconografia ottocentesca. Per riprodurne d’oro a Faust, è “Artista emerito della il suo Faust sembra a suo agio nel luogo l’atmosfera abbiamo cercato oggetti d’epoca Russia”, riconoscimento che gli spetta a dove il diavolo lo porta nel finale, e in Austria, in Germania e in tutta Europa, pieno titolo e non solo limitatamente alla sembra destinato a nuove avventure… ricostruendo esattamente dettagli anche madre patria. Ironico, spiazzante, colto e È sicura di aver trovato Mefistofele in questo minuti della vita quotidiana, come i vestiti, i profondamente umanista, il maestro russo film? È la forza dell’abitudine a far credere cuscini, le lenzuola, le tazze e il cibo. I cavalli persegue una sua personalissima e questo. Al posto del diavolo c’è Mauricius che si vedono nel film sono frisoni, la razza potentemente pittorica idea di cinema fin dai l’usuraio, un personaggio del tutto umano, equina più antica, di cui ormai sopravvivono tempi della censura imposta ai suoi film pre- che dice di credere in Dio ma forse sta solo sessanta esemplari nel mondo. Partivamo Perestroika, fino alle affermazioni mentendo, perché gli uomini sono molto dal presupposto che l’uomo è una razza in internazionali di opere come Madre e irresponsabili, dicono una cosa e il contrario di evoluzione ed è molto importante avere figlio, Elegia di un viaggio, Arca russa. essa. Secondo la tradizione il diavolo è un memoria del nostro passato. Uno dei compiti Faust, molto liberamente ispirato alla angelo caduto, ma possiamo considerarlo un principali del cinema è far rinascere il tempo, tragedia di Goethe, è l’ultimo tassello della avversario temibile se è così stupido da cercare con tutti i suoi particolari. tetralogia sugli uomini di potere iniziata nel di combattere Dio? Noi possiamo essere sicuri Il trucco, la sequenza iniziale con gli 1999, che comprende Moloch su Adolf solo dell’esistenza dell’uomo, quella di Dio effetti digitali e quella finale sul vulcano Hitler, Taurus su Lenin e Il sole su Hirohito, possiamo solo immaginarla, e per quanto sono molto spettacolari. Come le ha dai quali Faust si differenzia per essere un riguarda il diavolo possiamo certamente realizzate? personaggio letterario e non storico. affermare che è un’invenzione letteraria, una Per il corpo di Mauricius ho messo insieme Che relazione c’è fra i potenti del ‘900 e metafora della meschinità dell’uomo. Per noi è tante fonti di ipirazione secondo la mia un personaggio leggendario come il molto difficile accettare di poter cadere così in personale fantasia, e ho realizzato dottor Johann Faust, che è il simbolo basso, di poter commettere cose terrificanti, gradualmente l’immagine con l’aiuto della dell’impotenza dell’uomo a diventare nonostante le lezioni della storia. Gli artisti in costumista e di specialisti che hanno divino? particolare non riescono a crederci. collaborato con Hollywood. La sequenza In Lenin, Hitler, Hirohito non c’è niente di Quali sono i riferimenti pittorici del finale è stata girata con elicotteri speciali in speciale o di unico, sono uomini con i tratti mondo fantastico e insieme così realistico Islanda sul cratere del vulcano Eyjafjallajokull, caratteristici di qualsiasi uomo. In più degli di Faust, e che tipo di lenti ha usato per qualche tempo prima dell’esplosione. In un altri hanno il potere, ma non vi sono stati ottenere gli effetti deformanti? certo senso ora quest’immagine ha anche un obbligati. Nessun uomo è condannato a stare Abbiamo usato strumenti ottici di grandi valore etno-geografico, perché quel luogo al potere, e nessun uomo può essere angelo, dimensioni e lenti speciali non esiste più. diavolo, dio o gatto. L’uomo è condannato a originali, realizzate in Russia, La caratteristica comune dei film della essere uomo e Faust in questo senso che il direttore della tetralogia è un’esasperata fisicità… rappresenta l’uomo che vuole essere fotografia Bruno Solo il cinema può trasmettere in modo qualcos’altro. Delbonnel ha usato per la così reale un’atmosfera, una percezione. Questo è l’ultimo capitolo di una prima volta. L’ispirazione Il cinema ha in comune con la musica tetralogia o la serie continuerà? viene dalla pittura l’”intonazione”, una caratteristica che Questa tetralogia non rappresenta una linea europea dei primi può agire in modo molto forte sullo ma piuttosto un circolo oppure un quadrato decenni spettatore, se l’opera è fatta con senza inizio né fine. La prima idea dei dell’Ottocento, intelligenza e arte. Per questo il quattro film risale al dicembre 1980, ma soprattutto quella cinema e la televisione sono potevo solo sperare di rimanere vivo e avere tedesca. I colori, i mezzi potenti e pericolosi, la possibilità di portare avanti un progetto volti dei personaggi, e possono far litigare così complesso, perché il cinema, al contrario l’immagine della popoli interi. della letteratura che può essere anche città e i dettagli • BARBARA CORSI solitaria, richiede tempi lunghi e costi alti. In della vita Isolda Dychauk

VIVILCINEMA settembreottobre11 15 intervistaCristina Comencini

FILMOGRAFIA - Zoo (1988), I divertimenti del- La coppia Timi-Pandolfi la vita privata (1990), La fine è nota (1992), Va’ dove ti porta il cuore (1996), Matrimoni (1998), Liberate i pesci! (2000), Il più bel giorno della mia vita (2002), La bestia nel cuore (2005), Bianco e nero (2008), Quando la notte (2011)

L’autrice L’angoscia del quotidiano “Quando la notte” descrive un incontro in montagna tra una giovane madre e un uomo solitario (Claudia Pandolfi e Filippo Timi) ma ha al centro il nodo del rapporto madre-figlio

••• Tratto dal romanzo omonimo materno le difficoltà. Invece la maternità si romanzo: mi piace pensare che il libro della stessa regista, scritto a quattro mani con paga, ti ruba qualcosa. rimanga tale e il film sia un’altra cosa. Amo Doriana Leondeff, Quando la notte di Qualche rimando a Cogne? lavorare su più drammaturgie, d’altronde Cristina Comencini è la storia di un incontro Non volevo evocare Cogne, anche se mi sono anche il film parte dalla scrittura, ma con l’età tra una giovane madre, Marina, in vacanza col accorta una volta finito il film che le immagini prendono autonomia e mio suo bambino, e il suo affittacamere, l’ostico l’accostamento era legittimo. A me padre (Luigi Comencini, NdR) si stacca da me: montanaro Manfred, alle pendici del Monte interessava la fatica che si fa ad emergere dai una volta la scrittura era solo mia, io facevo Rosa. Interpretati da Claudia Pandolfi e propri conflitti. Del resto, non si vuol sentir libri e lui no, era la mia indipendenza. Per Filippo Timi, entrambi hanno più d’una zona raccontare la maternità, agli uomini fa schifo. molto tempo ho preferito la scrittura, d’ombra: Marina vive una tardiva crisi post- Eppure, le tette non sono solo seduzione, ma condividere qualcosa con tuo padre rende parto, alternando momenti di profonda allattamento: mi chiedo, perché agli uomini tutto più difficile. tenerezza e altri in cui vorrebbe che il figlio non interessa la maternità? In montagna ha dichiarato di andarci non fosse mai nato, mentre Manfred, già Ambivalente è anche il rapporto tra spesso: si è mai sentita sola come abbandonato per un amore americano dalla Marina e Manfred. Marina? madre, è stato lasciato dalla moglie, che si è Manfred si identifica col bambino e sente che Stavo con mio marito e i bambini: no, lo portata via i loro due bambini. Prodotto da Marina potrebbe essere molto pericolosa, spaesamento non l’ho mai provato ma ho Cattleya con Rai Cinema, già in concorso a viceversa Marina capisce che l’odio per le amiche che la solitudine in maternità l’hanno Venezia, arriva nelle sale alla fine di ottobre. donne di Manfred nasce dalla sua paura sperimentata. Soprattutto in Italia, dove lo Comencini, dopo La bestia nel cuore gigantesca dell’abbandono materno: si Stato lascia sola la famiglia: non fa niente, né porta al cinema un altro suo romanzo. rispecchiano l’uno nell’altra, e ci fanno capire per le donne né per la maternità, ed è una Inquadro la relazione molto forte, spaesante come stanno le cose. contraddizione assoluta in un paese cattolico. tra una donna e uomo: due persone fragili Appunto, come stanno? Quale crede sia la ragione ultima di che non hanno mai trovato un interlocutore. Non ho mai creduto alla bufala dell’uomo che questa situazione, pardon, sfacelo? E riporto la maternità nel rapporto d’amore deve aiutare la donna ad accudire il bambino; Non siamo un paese moderno: nessun welfare con l’uomo: nel presepe Giuseppe è sempre viceversa penso che, quando serve, l’uomo femminile, nessuna politica per il Sud. Non c’è separato, in Quando la notte no. debba sapere allontanare il bambino dalla una visione concreta della situazione in cui L’accoglienza a Venezia non è stata donna. versiamo: 28% di disoccupazione giovanile, buona. Ma non c’è solo la maternità. donne che abbandonano il lavoro dopo aver Evidentemente in certi festival non sono Prima di quella tra madre e figlio, c’è un’altra studiato, figli che non si possono fare, mezzo accettate le emozioni. È un film molto relazione che la precede e che mi premeva Sud in mano alla camorra. silenzioso, fatto di pochissime parole. analizzare, quella d’amore tra due adulti. Ed è Il cinema, almeno il suo, che contributo Abbiamo mantenuto solo due-tre momenti altrettanto problematica, perché la vita stessa può dare? emotivamente forti. Per il resto abbiamo è thrilling: il quotidiano è fatto di momenti di Nel mio caso, l’impegno non è mai legato cercato di oggettivare il romanzo attraverso le angoscia, raffigurabili con il rintocco delle ore, all’attualità politica ma al cambiamento delle immagini. la pioggia che cade, il silenzio. Come ho relazioni umane e della visione del mondo: Qual è il tema principale? cercato di fare in Quando la notte. quando riesci a raccontarli, fai un’operazione Il nodo tra madre e figlio: indagare fino in Film e romanzo si rispecchiano? politica più importante del rispetto fondo il desiderio, l’indifferenza e C’è fedeltà, ma anche diversità: nel romanzo, i dell’agenda. Non credo ci sia qualcosa di più l’antagonismo, perché la madre è la prima monologhi sono interiori, eppure, sebbene lo mutato del rapporto uomo-donna, che è il donna di un uomo, ma va abbandonata per facciano solo due o tre volte, nel silenzio cardine su cui organizziamo la nostra società. costruirsi una propria vita. La maternità come brutale hai la sensazione che Manfred e Quindi, come sono i suoi film? l’amore è sempre intesa naturale, dolcissima, Marina si parlino per empatia. Nel film, Con La bestia nel cuore, e ora con Quando fantastica ma in realtà i sentimenti sono viceversa, il flusso di coscienza diventa la notte, penso di aver fatto film politici. Non ambivalenti, e finisco sempre per raccontarlo. oggettività: un thriller psicologico, con la in senso tradizionale, ma sono politici. L’ambivalenza del rapporto madre/figlio? montagna per osservatore. • FEDERICO PONTIGGIA Sì, le donne non ne parlano mai, preferiscono Lei che preferisce: letteratura o cinema? nascondere sotto il cappello dell’istinto È la seconda volta che adatto un mio

16 VIVILCINEMA settembreottobre11 DAL 14 OTTOBRE AL CINEMA

thismustbetheplace.yahoo.it intervistaPippo Mezzapesa

FILMOGRAFIA - Lido Azzurro (corto, 2001), Zinanà (corto, 2003), L'altra metà (corto, 2009), Pinuccio Lovero (doc., 2009), Il paese delle spose infelici (2011)

L’età di mezzo Esordio nel lungo, “Il paese delle spose infelici” è incentrato su due adolescenti di opposta estrazione alle prese con i primi dolori

••• Veleno e Zazà. Due adolescenti, dell’adolescenza, un’età di mezzo con nulla di hanno regalato tanto. Nella fase di riscrittura, due amici, due vite agli antipodi che sono designato. Si può seguire il grande sogno, la la loro collaborazione è stata preziosa. destinate a convergere, a consumarsi insieme: grande illusione oppure rimanere attaccati Che film è, commedia o dramma? Veleno, figlio di borghesi, vuole sporcarsi, alla realtà: mi ha interessato come Desiati In principio la strada è quella della ferirsi; Zazà insegue un altro futuro, lontano esplorasse questo mondo e come ritrovasse leggerezza: inizia lieve, con la storia di dalla criminalità, dalla droga. Gli basterebbe questo mondo anche in una ragazza che un’amicizia adolescenziale tra strada e campi solo assecondare il suo talento calcistico e adolescente non è più come Annalisa, che di pallone. Poi c’è drammaticità, quando il seguire gli insegnamenti del mister Cenzoum, non sa se rimanere o andare. È un dolore entra in campo, provato da una per costruirsi un destino diverso. Ma quando personaggio molto accattivante, Annalisa è persona più adulta: è la soglia, per questi hai quindici anni e l’unica tua guida è forte, vive il dolore e deve capire come ragazzini un tuffo precoce nell’età adulta. l’istinto, tutto diventa più arduo. Note di superarlo. Comunque, non è una commedia. Inutile regia, note di debutto al lungometraggio di Come l’hai adattato? nascondersi: non bisogna assecondare per finzione: è Il paese delle spose infelici, Con Antonio Leotti e Antonella Gaeta forza il pubblico, questo è un film onesto, è diretto da Pippo Mezzapesa (Pinuccio l’abbiamo scarnificato per arrivare all’essenza evidente cosa voglio raccontare, il tono e il Lovero – Sogno di una morte di mezza dei personaggi, per cercare di farli rivivere registro del film assecondano la storia. estate). Prodotto da Fandango con Rai cinematograficamente, preservare la loro Annalisa pare ricordare Pinuccio Lovero: Cinema e Apulia Film Commission, è tratto anima e, insieme, gli intenti del romanzo, che sbaglio? dal romanzo omonimo di Mario Desiati e prende momenti diversi della vita dei Lei inquadra la precarietà della vita mentre la interpretato da Nicholas Arzella, Luca personaggi: io mi sono limitato alla loro stabilità della morte veniva evocata da Schipani, Aylin Prandi, Nicola Rignanese, adolescenza, in cui esprimono di più loro Pinuccio. Come lui, Annalisa si trova in un Valentina Carnelutti, Teresa Saponangelo, stessi. Il focus è sul rapporto tra i ragazzi e luogo di passaggio, un luogo dell’anima tra la Antonio Gerardi e Rolando Ravello. Annalisa, mediato dal fascino della morte. vita e la morte. Non sa che fare, Annalisa, Pippo, perché un romanzo per la tua Quindi l’hai tradito? cerca e forse trova il modo per una rinascita. opera prima? Inizialmente è stato un tradimento molto A far da poli sono anche proletariato e Conosco Mario Desiati da tempo: siamo forte, poi il film ha riavvicinato il romanzo borghesia, con Zazà e Veleno: Veleno è un entrambi pugliesi, abbiamo la stessa età e nell’anima. Le sue atmosfere sono state borghese che vuole sporcarsi di vita, rotolare conosceva i miei lavori. Ho letto una bozza restituite dal film. nel fango, mentre Zazà è un randagio, fin del romanzo e ho riconosciuto nei personaggi Come hai travasato le tue precedenti troppo sporco di vita. Un ragazzino borghese caratteri molto simili ai miei lavori precedenti. esperienze, comprese le escursioni nel che vive nella sua bolla, con una famiglia Veleno, Zazà e Annalisa sono piccoli cinema del reale? iperprotettiva, vuole andare a esplorare la personaggi che gravitano in un mondo di L’incursione nel cinema del reale di Pinuccio libertà della vita, che poi porta a scontrarsi provincia fatto di illusioni, frustrazioni: si Lovero mi ha insegnato a inserire e studiare i con quello che è il dolore della realtà. Volevo trovano a vivere un momento come quello luoghi, utilizzare le location come se fossero vedere come i due mondi entrassero in altri personaggi, meglio, qualcosa che contatto e comunicassero: qui si ha il completa i personaggi. Nella provincia superamento dello stato borghese, perché tarantina ci sono scorci meravigliosi, una Veleno si trova nella dimensione del reale, natura incontaminata violentata dai mostri con un tuffo senza rete protettiva. Diventa industriali. Viceversa, i miei corti precedenti uomo perché subisce il fascino della vita mi hanno aiutato per quanto riguarda la reale, e la sua storia da borghese che era direzione degli attori. diventa di strada. Appunto, gli attori: come hai scelto i A chi ti sei ispirato? volti di Veleno, Zazà e Annalisa? Dal punto di vista delle ispirazioni La fase del casting è stata accuratissima, con cinematografiche, mi definirei autodidatta e migliaia di ragazzini visti in tutta la Puglia. vergine. Ma, se devo fare un nome, stimo Durante la preparazione sono entrato nelle Sorrentino. loro vite, ho anzi vissuto le loro vite e mi • FEDERICO PONTIGGIA

18 VIVILCINEMA settembreottobre11 intervistaMarina Spada

FILMOGRAFIA - Forza cani (2002), Come l'ombra (2006), Poesia che mi guardi (doc., 2009), Il mio domani (2011)

Marina Spada

Claudia Gerini Tempo di bilanci Una quarantenne dirigente d’azienda mette in discussione ogni aspetto della propria esistenza ne “Il mio domani”, ultima opera della regista milanese con Claudia Gerini, in concorso a Roma

••• Il lavoro, le relazioni, gli affetti: pensa che sia impossibile lottare, si evita sta verificando in questo periodo nella mia nell’esistenza di Monica, quarantenne perfino di provare. Socialmente questo ha città. Ne Il mio domani non ci sono dirigente d’azienda solo in apparenza serena provocato un progressivo arretramento nel immagini del Duomo o di piazza Castello, la e realizzata, improvvisamente tutto viene mondo del lavoro, con la cancellazione di storia si svolge nei nuovi quartieri che stanno rimesso in discussione. Il precario equilibrio di sacrosante rivendicazioni salariali e non solo. sorgendo a ritmo vertiginoso dopo che, per tutta una vita è cancellato sia sul versante Nel mio film Monica si occupa di formazione un lunghissimo periodo, Milano era rimasta privato che su quello professionale. Come già e, un po’ alla volta, si rende conto che il suo ferma. Ciò premesso, è chiaro che la mia nel suo film precedente Come l’ombra, lavoro può diventare uno strumento di storia poteva svolgersi in qualsiasi altra anche ne Il mio domani, in concorso al manipolazione, utilizzato per gestire la crisi metropoli occidentale. Sullo schermo la Festival di Roma e in uscita nella prima metà economica che ha coinvolto l’economia narrazione procede per sottrazione; volevo di novembre, Marina Spada racconta, sullo occidentale. Un lavoro che serve, insomma, che le immagini lasciassero aperta la lettura sfondo di Milano, una donna in crisi. “È come per convincere il personale, giudicato in dei molteplici piani di significato insiti negli se”, spiega la regista, “ad un certo punto uno esubero, ad accettare restringimenti e accadimenti, stimolando lo spettatore ad strato sotterraneo si fosse smosso dentro la licenziamenti. Le lezioni di Monica diventano un’osservazione non inerte. Lo spazio della mia protagonista, creando un’onda sismica uno strumento di mistificazione, usato dalle messa in scena vuole essere anche spazio che porta alla superficie tutto il suo rimosso, aziende per giustificare scelte a volte poco emotivo di rispecchiamento e di obbligandola ad un ripensamento etiche”. ripensamento della realtà rappresentata. complessivo e a fare i conti col proprio L’altro ambito con cui Monica si scontra è La scelta come protagonista di Claudia passato”. Così Monica avverte un distacco la famiglia. Gerini può sembrare sorprendente, non crescente nei confronti di Vittorio Corradi, il Il retaggio familiare è per lei un ostacolo alla foss’altro per le radici geografiche del presidente della società di formazione costruzione della sua identità femminile. personaggio di Monica. aziendale per cui lavora e con cui ha una Monica non è in grado di accettare questa Sono artisticamente innamorata di Claudia relazione. Prova dei sensi di colpa nei identità perché percepisce nell’essere donna Gerini da molti anni; da quando l’ho scoperta, confronti della sorellastra Simona, che sembra una diminuzione di valore: è un sentimento accanto a Verdone, in Sono pazzo di Iris rimproverarle il successo professionale mentre che le proviene dal rancore che il padre Blond ho sempre desiderato di lavorare con nei confronti del padre, anziano e malato, nutriva nei confronti della madre. Monica ha lei. Ho scelto Claudia perché la ritengo cresce un progressivo risentimento. Né a cercato un riscatto dalla condizione familiare un’ottima attrice e ho scoperto che è un vero cancellare le inquietudini di Monica sono studiando e allontanandosi dal paese della animale da set, un’interprete capace di l’avventura con Lorenzo, frequentato quasi bassa padana, che io ho immaginato nella immergersi nel personaggio e iniziare a per gioco, e l’aiuto generosamente offerto al campagna pavese, dove è nata. In realtà recitare un secondo dopo aver finito di nipote fragile e schivo. Sarà un evento senza riuscirci; per questo non si è costruita scherzare con un macchinista. Accanto a lei ci drammatico ad offrire a Monica la possibilità una famiglia e vive i sentimenti in modo sono Raffaele Pisu nel ruolo del padre, di una rigenerazione, a guardare con altri difficoltoso, illudendosi di aver trovato un Claudia Coli in quello della sorellastra, Lino occhi anche il suo lavoro. equilibrio nel lavoro e nella relazione con il Guanciale in quello di Lorenzo. In Italia esiste ”Spero che Il mio domani”, si augura suo capo, cosa che non la obbliga ad un vero un’infinità di attori bravissimi, il problema è Marina Spada, “spinga gli spettatori a impegno. che il nostro cinema, sempre più povero e prendere coscienza che ognuno di noi è Perché come location ha scelto ancora asfittico perché da noi gli investimenti sulla responsabile della propria vita e del proprio Milano? sperimentazione e la ricerca sono destino. Viviamo un momento storico in cui è Innanzitutto perché si tratta della città che praticamente azzerati, offre loro pochissime troppo facile inventarsi degli alibi, rassegnarsi conoscono meglio, vivendoci da sempre. Poi occasioni per mostrare il proprio talento. a subire, lasciarsi andare. Anche nella vita perché avevo voglia di raccontare e lasciare • FRANCO MONTINI pubblica c’è una fuga dalle responsabilità: si testimonianza della rivoluzione edilizia che si

20 VIVILCINEMA settembreottobre11 LISTINO PER FICE · INCONTRI DEL CINEMA D’ESSAI · 2011

LA KRYPTONITE NELLA BORSA REGIA IVAN COTRONEO CON VALERIA GOLINO - CRISTIANA CAPOTONDI - LUCA ZINGARETTI - LIBERO DE RIENZO - LUIGI CATANI E CON FABRIZIO GIFUNI L’atteso debutto alla regia dello sceneggiatore di “Mine Vaganti” e “Tutti pazzi per amore”. Un cast d’eccezione. Nella Napoli colorata e imprevedibile degli anni ‘70 il racconto di formazione di una famiglia scombinata. COMMEDIA

ARRIETTY EMOTIVI ANONIMI REGIA HIROMASA YONEBAYASHI REGIA JEAN-PIERRE AMÈRIS Le avventure di una bambina piccola piccola alla scoperta di un mondo più CON ISABELLE CARRÉ - BENOIT POELVOORDE grande di lei. Per tutti gli appassionati dello Studio Ghibli una nuova meravi- Angelique crea cioccolatini, Jean-René produce cioccolato. Timidi, imbranati, gliosa storia scritta da Hayao Miyazaki. insicuri, la passione comune per il cioccolato li unirà. Due emotivi cronici che renderanno più dolce il vostro Natale! ANIMAZIONE COMMEDIA ROMANTICA Crediti non contrattuali

POLISS LA CHIAVE DI SARA REGIA MAÏWENN LE BASCO REGIA GILLES PAQUET BRENNER CON KARIN VIARD - JOEY STARR - MARINA FOÏS - NICOLAS DUVAUCHELLE - RICCARDO SCAMARCIO CON KRISTIN SCOTT THOMAS - MÉLUSINE MAYANCE - AIDAN QUINN Il film choc di Cannes, vincitore del Premio della Giuria. Il racconto serrato, Julia è una giornalista americana che vive a Parigi. duro e adrenalinico del reparto di polizia francese specializzato in crimini Quando suo marito le chiede di trasferirsi nell’appartamento dei suoi genitori, contro i minori. scoprirà un mistero sconvolgente che cambierà la sua vita. Tratto dal best-seller di Tatiana De Rosnay.

DRAMMATICO DRAMMATICO www.luckyred.it intervistaMassimo Martelli

Claudio Bisio e Il regista Giuseppe Battiston La bibbia del comico Ovvero, il “Bar Sport” di Stefano Benni che diventa (finalmente) un film, con un cast guidato dal “gestore” Giuseppe Battiston e la benedizione dell’autore

••• “Bar Sport è il romanzo che mi in una decina di righe, come le due vecchine accettato prima ancora di leggere una ha spinto a fare quello che faccio, ovvero a che sono state interpretate da Angela singola riga, perché Bar Sport è stato per pensare di fare film e lavorare con i comici: Finocchiaro e Lunetta Savino: nel libro erano quasi tutti loro una sorta di “viatico”. In più, per la mia generazione, ma anche per le altre solo accennate, ma tornavano in altri romanzi Antonio Catania, Claudio Bisio e Angela che sono seguite, questo libro è una sorta di di Benni. Abbiamo cercato di uniformare un Finocchiaro hanno già lavorato su testi di bibbia del comico. Dal 1976 ad oggi, questo testo fatto di personaggi differenti che spesso Benni, al punto che soprattutto Angela può volume ha venduto quasi due milioni di copie, non si incrociavano mai, dando vita ad un essere considerata come “l’attrice di Benni”. entrando nelle vite dei suoi lettori”. Il regista unico gruppo di amici di un unico bar, gestito Quando ha visto ricreato l’universo di Massimo Martelli è entusiasta della possibilità da Beppe Battiston, dove troviamo anche Benni davanti alla macchina da presa, concessagli di tradurre per lo schermo uno dei Claudio Bisio nel ruolo del tuttologo. Il vero che tipo di emozione ha provato? libri di culto scritti da Stefano Benni, che in tradimento è ampliare le suggestioni Mostruosa! Non volevo che gli attori quasi quarant’anni di vita ha influenzato dell’opera di Stefano Benni. recitassero in maniera esagerata, ma diversi scrittori, autori, comici e cineasti. Un Lei torna al cinema dopo un po’… seguendo lo stile della commedia volume tutt’altro che facile con cui misurarsi e Non faccio parte di alcun giro e il mio cinema all’italiana. La scommessa era quella di che Martelli ha affrontato con la è sempre nato da una serie di esigenze molto arrivare alla poeticità e comicità del testo di consapevolezza di lavorare su un testo importanti. Per non dimenticare, ormai Benni senza mai esagerare nella recitazione. complesso: “si tratta di un libro denso di quasi vent’anni fa, era stato pensato per La scrittura di Benni, legata al surreale e al contenuti, che fa ridere ma che offre anche ricordare la strage di Bologna, nella quale io grottesco, è stata affidata agli effetti visivi e diversi livelli di lettura”, prosegue il regista, avevo perso un amico carissimo. Volevo ai cartoni animati. Il gusto del Gramelot soddisfatto anche di essere riuscito in quella parlare di un lutto, mentre i due film linguistico poteva essere affidato solo a che lui definisce “l’impresa di convincere “africani”, Muzungu con Giobbe e Pole Pole questo tipo di soluzione visiva. Stefano Benni a consentire questo con Fabio Fazio, intendevano aiutare l’Amref. Cosa prova adesso che, finalmente, il adattamento”. Ogni film me lo sono dovuto conquistare. Chi film esce nelle sale? Perché ha scelto proprio questo romanzo sta fuori del giro ha molta difficoltà a lavorare Bar Sport è la realizzazione di un sogno e di Benni rispetto ad altri della sua con continuità. Devo ringraziare, quindi, il per me è come la nascita di un figlio. Un produzione letteraria? produttore Gianandrea Pecorelli se sono lungo parto che ha richiesto un anno per Bar Sport ha in sé tutta l’opera di Benni. riuscito a lavorare su questo progetto, che convincere Stefano Benni, un altro anno per Anche se è il suo primo libro, e anche se lui rappresenta un po’ il coronamento di un scrivere la sceneggiatura e due anni per le stesso, forse, lo ama di meno rispetto a sogno comune. Conosco Andrea da riprese e la postproduzione. romanzi come Saltatempo e La Compagnia venticinque anni ed è da almeno dieci Per me è stata dei Celestini che sente più vicini a quello che che ci diciamo quanto sarebbe un’emozione lui è oggi, è innegabile che sia stato proprio bello portare al cinema Bar grandissima, Bar Sport ad aprire una sorta di varco Sport. perché sono rendendo “alta” la comicità e replicando Come ha scelto gli attori? consapevole l’operazione che in Francia è stata portata Prima ancora di scrivere la che, nella avanti da Daniel Pennac. Prima di questo sceneggiatura mi sono vita, non romanzo, il comico in Italia era sempre stato letto il libro diverse sono molte considerato un genere letterario minore. volte, in modo le volte in Come si è avvicinato all’adattamento del da proporre cui i sogni si libro? loro le parti trasformano Tradendolo. Perché, al cinema, l’unica fedeltà prima in realtà; possibile al cuore di un testo è quella che ancora di Bar Sport è deriva da un tradimento. La stesura della redigere un una di sceneggiatura ci ha obbligato ad unificare lo copione. quelle. spazio in un unico bar, sviluppando altri Hanno • MARCO personaggi che nel romanzo sono sintetizzati tutti SPAGNOLI

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BEPPE CASCHETTO PRESENTA SCIALLA! UNA PRODUZIONE IBC MOVIE IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA CON IL SOSTEGNO DELLA DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA MIBAC UN FILM DI FRANCESCO BRUNI FABRIZIO BENTIVOGLIO BARBOVA BOBULOVA VINICIO MARCHIONI FILIPPO SCICCHITANO RAFFAELLA LEBBORONI ARIANNA SCOMMEGNA PAOLA TIZIANA CRUCIANI GIACOMO CECCARELLI GIUSEPPE GUARINO PRINCE CHIDOZIE MANUJIBEYA SOGGETTO FRANCESCO BRUNI GIANBATTISTA AVELLINO SCENEGGIATURA FRANCESCO BRUNI SUONO IN PRESA DIRETTA MARIO IAQUONE CASTING ELISABETTA BONI AIUTO REGIA ALESSANDRO CASALE COSTUMI MARIA CRISTINA LA PAROLA SCENOGRAFIA ROBERTO DE ANGELIS MUSICHE AMIR ISSAA & CEASAR PRODUCTIONS MONTAGGIO MARCO SPOLETINI A.M.C. DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA ARNALDO CATINARI A.I.C. ORGANIZZATORE GENERALE ATTILIO MORO EDIZIONI MUSICALI EMI MUSIC PUBLISHING ITALIA SRL SVILUPPO PROGETTO ANASTASIA MICHELAGNOLI PRODUTTORE ESECUTIVO RITA ROGNONI PER PUPKIN PRODUCTION PRODOTTO DA BEPPE CASCHETTO REGIA DI FRANCESCO BRUNI www.01Distribution.it !"  intervistaAlessandro Genovesi

Il “suocero” Antonio Catania

Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi Il ramo snob sul lago di Como Dopo l’apprendistato con Salvatores, un esordio che guarda da un lato a Wilder ed Edwards, dall’altro alle scollacciate commedie Usa contemporanee: “La peggiore settimana della mia vita” è quella di due promessi sposi, De Luigi e Capotondi

••• Una storia di promessi sposi sul preoccupazioni di denuncia politica anche se, De Luigi/Capotondi è stata invece lago di Como: questo racconta La peggiore per rendere tutto verosimile e quindi più successiva alla scrittura? settimana della mia vita, esordio di divertente, i personaggi del film incarnano Anche se la cosa non era chiara, Alessandro Genovesi, già apprezzato attore e dei precisi e riconoscibili prototipi sociali”. personalmente già in fase di sceneggiatura regista in teatro nonché sceneggiatore di Sembra evidente una certa contiguità pensavo a Cristiana per il ruolo di Margherita. Happy family con Gabriele Salvatores. con Happy family, non foss’altro perché Quando successivamente le è stato proposto il Nonostante protagonisti ed ambientazione, il anche qui c’è un confronto/scontro tra copione, lei ha subito accettato con grande film di Genovesi è però tutt’altro che una famiglie. entusiasmo e, a mio avviso, l’accoppiata risulta nuova trasposizione del capolavoro La famiglia è un argomento ricorrente in supercredibile. Fabio e Cristiana hanno due manzoniano. “Del resto”, commenta moltissimo cinema italiano, è un microcosmo modi di lavorare molto diversi ma sul set si Genovesi, “non siamo su quel ramo del lago; in cui si riflette sempre la realtà più grande compensano bene. la storia è ambientata ai nostri giorni e lo del mondo esterno. Per ciò che mi riguarda, è Come si è preparato, da absolute spunto del film nasce da The worst week in vero che, come in Happy family, c’è un beginner, alla regia? my life, mitica serie televisiva della BBC”. In confronto/scontro di mondi contrapposti, ma Confesso che l’idea la coltivavo da tempo. Ho uscita il 28 ottobre, il film prodotto dalla ritengo che i due film siano in realtà molto cominciato lavorando come fotografo, poi Colorado di Maurizio Totti con Warner Bros diversi. La pellicola di Salvatores aveva una sono passato al teatro, dapprima come attore, Italia racconta i giorni che precedono le nozze dimensione surreale e fantastica, oltre che poi come regista ed autore. In questo di Paolo (Fabio De Luigi), quarantenne molto cinefila, mentre La peggiore percorso credo che l’approdo al cinema fosse pubblicitario di modeste origini che si è fatto settimana della mia vita è per certi versi naturale, inevitabile, perché il cinema da sé, e di Margherita (Cristiana Capotondi), più semplice ed elementare: punta riassume e racchiude tutte le mie precedenti trentenne veterinaria, ragazza bene dell’alta sull’eccentrico, l’insolito, il paradossale ed esperienze. Il mio maestro è stato Gabriele borghesia milanese che vive in un’aristocratica anche da un punto di vista estetico, cosa che Salvatores: ho lavorato a Happy family non villa sul lago di Como. Intimorito dai genitori nel cinema conta molto, le scelte sono solo come sceneggiatore ma anche come di Margherita (Monica Guerritore ed Antonio diverse. aiuto regista e ho seguito tutta la lavorazione Catania), con la complicità dell’amico Ivano Il film nasce, come spesso nei film comici del film, compresi montaggio, missaggio e (Alessandro Siani), suo testimone di nozze, italiani, da una sceneggiatura scritta a post produzione. Con Salvatores ho di fatto Paolo, animato dalle migliori intenzioni ma quattro mani con il protagonista, in seguito e partecipato ad un corso intensivo di vittima di un destino avverso, cerca di questo caso Fabio De Luigi. cinema, una vera full immersion che mi ha compiacere i futuri snobissimi suoceri; ogni Fabio è un attore un po’ particolare, dotato permesso di affrontare senza troppi patemi suo progetto si trasforma tuttavia in un di una verve tutta sua; è stato quindi l’esperienza de La peggiore settimana autentico disastro, al punto da mettere in importante che partecipasse alla fase di della mia vita. forse persino l’agognato matrimonio. La scrittura del film e del personaggio, che • FRANCO MONTINI storia procede attraverso una serie di in qualche modo gli somiglia imprevisti fino ad una conclusione eccentrica, davvero. Fabio possiede una da tenere naturalmente segreta. “Più che alla naturale capacità di cogliere al tradizione della commedia italiana”, spiega volo le occasioni impreviste che Genovesi, “il mio film si avvicina ai modelli accadono sul set; è istintivo americani: da un lato alla commedia ma nello stesso tempo sofisticata di Billy Wilder e Blake Edwards, molto lucido. Lavorare dall’altro a quella più scatenata e insieme, come già in volutamente fastidiosa di film recenti, come Happy family, è Tutti pazzi per Mary o Ti presento i miei. stata davvero una In altre parole, La peggiore settimana bella esperienza, della mia vita aspira alla comicità pura, fatta talmente positiva di gag semplici e dirette, quasi da comica che è nata una vera finale, senza paura di affrontare situazioni al amicizia. limite dello schifoso, pur senza cadere mai nel L’idea A destra becero. Non ci sono, insomma, intenti o dell’accoppiata Alessandro Siani

24 VIVILCINEMA settembreottobre11 Roan Johnsonintervista

FILMOGRAFIA - 4-4-2 Il gioco più bel- lo del mondo (episodio “Il terzo portie- re”, 2005), I primi della lista (2011)

Claudio Santamaria tra Francesco Turbanti e Paolo Cioni Johnson Quando arrivò la paura La fuga in Austria nel giugno ’70, nel timore di un golpe: la storia vera di tre pisani raccontata nell’esordio “I primi della lista”, una commedia a tratti surreale con Claudio Santamaria targata Centro Sperimentale

••• Alla fine degli anni ’60, Pisa e la farne un documentario, perché pensavo che Alla fine del film, quando si vedono i zona della Versilia furono teatro di tragici nessuno avrebbe mai accettato di fare una reali protagonisti della storia e si avvenimenti, come la morte di Franco commedia troppo strana e lontana da quelle leggono le note biografiche, si capisce Serantini in seguito al pestaggio della polizia che si fanno adesso, dove non c’è neanche che la fuga per loro è continuata. Sono e gli scontri davanti alla Bussola con il una donna. Quando l’ho proposto a Carlo scappati perché non si riconoscevano nel ferimento di Soriano Ceccanti, che rimase degli Esposti della Palomar, il “primo della clima politico italiano o per la paura di paralizzato. In quell’ambiente pisano lista” di produttori a cui avevo pensato, ha essere presi in giro dai pisani? politicamente molto vivace e sensibile alle detto “macché documentario, questa storia fa Di sicuro questo avvenimento li ha segnati e nuove idee di rivolta, in cui si muoveva anche troppo ridere, facciamone un film”. Era ognuno ha reagito a modo suo. Subito dopo i Adriano Sofri come leader di Lotta Continua, difficile dire di no. fatti Lulli, l’unico oggi a parlarne con ironia, è maturò un episodio surreale, spia del nuovo Il film ha un registro surreale ma non rimasto un po’ di tempo a Pisa e poi è partito, clima di paura che stava montando: i giovani troppo, di commedia ma non comico. forse per un’attitudine alla fuga che gli è Renzo Lulli e Fabio Gismondi insieme a Pino Come hai calibrato questi diversi propria. Gismondi è scappato probabilmente Masi, allora cantautore di una certa fama, il 1° elementi di linguaggio? per la paura di essere preso in giro e ha avuto giugno 1970 scapparono convinti È stata la cosa più difficile perché dovevamo delle resistenze anche verso il film. Masi ha dell’imminenza di un colpo di stato in Italia, e rimanere in bilico fra realismo e umorismo. Se fatto finta di nulla ma si è chiuso sempre di forzarono la sorveglianza alla frontiera con credevamo troppo alle paranoie dei più al mondo e oggi chiede l’elemosina in l’Austria, dove chiesero asilo politico. Per protagonisti avremmo perso la commedia, se piazza delle Vettovaglie a Pisa. Alla fine sono inseguirli, le guardie italiane sconfinarono non ci credevamo abbastanza non potevamo riuscito a convincere anche lui a comparire nel armate in territorio austriaco creando un caso affezionarci ai personaggi, e allora sarebbero film, tant’è che la canzone di De André nel diplomatico. diventati solo tre imbecilli. Il problema del finale, Quello che non ho, è cantata da lui, Quella storia ora è diventata un film, I primi tono giusto ha riguardato anche la che in quegli anni collaborò veramente con della lista, diretto da Roan Johnson, autore recitazione. Il personaggio di Masi doveva De André. Mi sembrava bello chiudere con la pisanissimo nonostante il nome, con Claudio essere quello serio, che ci fa credere al sua voce. Santamaria nella parte di Masi e gli esordienti pericolo. Per far venire fuori il lato buffo Solo di recente, con La prima linea o il Francesco Turbanti e Paolo Cioni. Johnson serviva poi una spalla più comica, il Gismondi, prossimo Romanzo di una strage, il aveva firmato Il terzo portiere, un episodio che già dalla faccia ti fa un po’ ridere, e il Lulli, cinema italiano ha cominciato a scavare del film 4-4-2 Il gioco più bello del mondo, l’ingenuo, che fa sorridere proprio per la sua in quegli anni. Come mai secondo te ci ha prodotto da Paolo Virzì, ma questo è il suo ingenuità. messo tanto? primo lungometraggio, realizzato con la Sembra che intorno ai protagonisti ci sia C’era bisogno di prendere una distanza, è collaborazione di una troupe di giovani usciti il vuoto: un’atmosfera da fine del difficile capire con lucidità cosa è stata quella dal Centro Sperimentale di Cinematografia. mondo… stagione. Io mi sento abbastanza tranquillo Come hai scoperto la storia e come sei Sono le classiche cose che succedono quando i perché questa è una piccola storia, però ha il arrivato al film? mezzi sono scarsi e li usi a tuo vantaggio. Se merito, essendo grottesca e paradossale, di Mi è arrivato da leggere un soggetto molto avessi avuto più soldi forse sarei stato tentato fornire una chiave di lettura su quel momento ironico e ben scritto su una storia pazzesca, di fare una ricostruzione pedissequa, invece in cui arrivò la paura. Parliamoci chiaro, siamo che avevo già sentito girare a Pisa come con il produttore eravamo d’accordo che andati vicino a un colpo di stato, forse a una leggenda metropolitana. Ho saputo solo dopo l’immagine degli anni ‘70 non dovesse essere guerra civile e non è semplice affrontarlo. In che l’autore era Renzo Lulli, uno dei accademica. Con il costumista, per esempio, quel momento era difficile capire cosa stava protagonisti della vicenda reale, che ora ha 60 abbiamo cercato vestiti di quegli anni che si succedendo ed era lecito – come lo è adesso – anni e vive in Marocco. Trovavo interessante potrebbero portare anche ora. Volevo che ci si rivendicare il diritto alla fuga. I miei che quei fatti fossero avvenuti subito dopo la dimenticasse di essere negli anni ‘70 perché mi protagonisti, un po’ rocambolescamente, se lo strage di Piazza Fontana, che è una specie di sembra che la storia abbia una sua attualità, sono preso. spartiacque fra il clima del ’68 e l’atmosfera specie nella voglia di fuggire dall’Italia che • BARBARA CORSI violenta degli anni ‘70. All’inizio progettavo di circola ora.

VIVILCINEMA settembreottobre11 25 intervistaWim Wenders

FILMOGRAFIA - Estate in città (1970), Prima del calcio di rigore (1971), La lettera scarlatta (1973), Alice nelle città (1973), Falso movimento (1975), L'amico americano (1977), Lampi sull'acqua - Nick's movie (1980), Hammett (1982), Lo stato delle cose (1982), Paris, Texas (1984), Tokyo-Ga (1985), Il cielo sopra Berlino (1987), Fino alla fine del mondo (1991), Così lontano, così vicino (1993), Al di là delle nuvole (ep., 1994), Lisbon story (1994), I fratelli Skladanowsky (1996), Buena Vista Social Club (1999), The million dollar hotel (2000), La terra dell'abbondanza (2004), Non bussare alla mia porta (2005), Palermo shooting (2008), Pina (2011)

Danza, o sarai perduto Piccolo evento della stagione, “Pina” è dedicato alla Bausch, che ha riscritto le regole del teatro danza. Un documentario d’autore in 3D: tecnologia ed emozioni

••• Doveva essere un film “con” Pina danza. Ciò che volevo darle non era arrivata dalla velocizzazione dei Bausch. È diventato un omaggio “per” lei. sufficiente per il mio modo di vedere Pina. Il fotogrammi al secondo: non più 24 come al Perché quella tra Wim Wenders e la suo mondo era superiore, perché era il cinema normale, ma 50 o 60. Ma il leggendaria danzatrice scomparsa coinvolgimento totale del corpo e, problema rimaneva, perché gli standard di nell’estate del 2009 è una relazione d’amore partendo da esso, delle sue relazioni con gli proiezione 3D previsti dall’Institute of d’altri tempi. E non solo un’amicizia di altri corpi e con gli spazi. E infatti un pre- America non li permettono ancora. E questo ventennale durata. Inevitabile che il loro girato che le mostrai di alcuni pezzi non le è il medesimo problema che ha dovuto incontro fosse estremo, di natura forse piacque. Semplicemente non le toccava il affrontare James Cameron per Avatar, con ancestrale ma che poi si è rivelato perfetto cuore, mentre a me sembrava di star fuori la differenza che lui aveva immagini per una ridefinizione dell’arte del futuro, da un muro che desideravo unicamente generate dal computer, e noi danzatori in anche dal punto di vista tecnologico. Da cui attraversare. Mi chiedevo perché: mi carne ed ossa. la terza dimensione, scelta etico-estetica del chiedevo cosa mancasse, era come se fossi Trovata la soluzione tecnologica, però regista tedesco per documentare l’amica e bloccato. poi è mancata la protagonista del artista compianta. Finché? film... Qual è stato il “movimento” all’origine Finché è arrivata la più inattesa delle Alla morte di Pina, quando la produzione del progetto per Pina Bausch? risposte: la soluzione era nella tecnologia. A era pronta e i pezzi da girare erano già stati Pina parlava poco. Ma quando lo faceva Cannes avevo visto il concerto degli U2 scelti insieme, tutto mi è sembrato crollare. lasciava un segno indelebile. La frase che mi girato in 3D. Per me fu una rivelazione: misi Ma a quel punto è diventato chiaro che il ha colpito (e che ho scelto come sottotitolo gli occhiali in 3D per la prima volta e capii film doveva essere fatto, per omaggiarla. La del film) è: “danzare, danzare, altrimenti che avevo trovato la risposta per il film con spinta è arrivata da tutti i membri del siamo persi”. Pina. Ho telefonato a Pina e le ho detto: Tanztheater che si sono impegnati a E in termini concreti? “Ho trovato come faremo il film!”. Ma proseguire l’eredità di Pina. Un gesto È da oltre 20 anni, cioè da quando siamo naturalmente il cinema tridimensionale del umano e artistico di altissima commozione amici, che Pina ed io abbiamo pensato ad un 2008, anno del film-concerto degli U2, non che ho abbracciato in maniera totale. Lei progetto cinematografico insieme. Ciò che aveva raggiunto i livelli odierni. Le riprese era tra noi, e tra il suo pubblico che mi emozionò per la prima volta fu a in profondità erano buone ma mancava un abbiamo voluto rappresentare dentro il Venezia, quando Pina portò la sua aspetto fondamentale: la resa del teatro, dando vita, se vogliamo, a un meta- compagnia Tanztheater Wuppertal alla movimento. Vale a dire l’essenza della teatro-cinema. Biennale. Vi danzarono Café Müller. Fu per rappresentazione di Pina e della sua danza Qual è il suo ricordo di Pina Bausch più me una rivelazione e da allora iniziammo a nello spazio. Dobbiamo tener presente che vivo, personale? immaginare come un film sulla danza tutti gli errori in video bidimensionale La ricordo come una donna misteriosa, potesse prendere forma. Ma attenzione: vengono moltiplicati usando il 3D. molto timida davanti al mondo. Non amava convincere Pina a farsi riprendere non si E come ha trovato la soluzione che ha parlare di sé ma in privato era calda, gentile rivelò per nulla semplice, anzi. C’è voluto portato al risultato che oggi vediamo? e aperta. Non voleva che si facessero sue tanto tempo, abbiamo dovuto percorrere In termini pratici abbiamo dovuto inventare biografie: Pina si sentiva indegna di diverse fasi, finché lentamente si è convinta. un movimento di videocamera 3D che attenzioni. Ma era ed è stata l’unica Le sue aspettative sul progetto erano alte. simulasse quello umano. Evitando il più persona a cui bastava uno sguardo per Da parte mia temevo di non riuscire a possibile cambiamenti di focali (ci siamo guardarmi dentro, e trafiggermi. Aveva soddisfarle. limitati a due diversi grandangolari), un’intelligenza emotiva eccezionale, il In che senso? abbiamo posto due 3D DCP (HDC-1500 e modo in cui sapeva vedere le persone Mi rendevo conto che non avevo i mezzi HDC-P1, entrambe della Sony) in mezzo allo guardandole direttamente nel cuore era adeguati a restituire la sua arte, a spazio da rappresentare... e le abbiamo unico. rappresentarne il movimento, la gestualità, fatte danzare. In teoria, la soluzione per • ANNA MARIA PASETTI la plasticità emozionale del sua teatro- l’esatta resa del movimento sarebbe

26 VIVILCINEMA settembreottobre11 Ivan Cotroneointervista

Luca Zingaretti Valeria Golino Lo scrittore-regista Vicoli a colori Esordio per lo scrittore-sceneggiatore, “La kryptonite nella borsa” è ambientato nella Napoli degli anni ’70, protagonista il giovane Luigi Catani accanto a Valeria Golino, Luca Zingaretti, Cristiana Capotondi e Libero De Rienzo

••• Per il suo debutto alla regia lo che si confrontano con un tempo di forti più che per risolvere problemi viene per fare sceneggiatore Ivan Cotroneo ha scelto un cambiamenti nel campo della sessualità e dei compagnia: è un Superman napoletano. Per suo libro che gli è molto caro, La ruoli familiari. cercare un equilibrio fra questo registro kryptonite nella borsa del 2007. Se la Chi è Peppino e cos’ha di particolare fantastico, il realismo e gli elementi gestazione letteraria è stata lunghissima, rispetto ai suoi coetanei? drammatici della storia ho usato la chiave quella cinematografica è stata facile, Peppino è un bambino molto solo, è l’unico dell’ironia. Nelle grandi famiglie c’è sempre dichiara Cotroneo, grazie anche ai della sua classe a portare gli occhiali, ha qualcuno che ti guarda e ti prende in giro produttori della Indigo che l’hanno molto difficoltà nelle relazioni con gli altri, non anche nei momenti di sofferenza, e il film sostenuto e agli attori Valeria Golino, Luca capisce molto del mondo ma lo reinterpreta adotta questo punto di vista. Nessuno si Zingaretti, Cristiana Capotondi, Libero De a modo suo. Ha un rapporto particolare col prende troppo sul serio. Rienzo e il piccolo Luigi Catani, che cugino Gennaro che va in giro vestito da Nella tua carriera ti è capitato spesso di interpreta Peppino il protagonista. Superman, fermando i passanti per scrivere storie di famiglie numerose ed Scrivendo il film con Monica Rametta e controllare che non abbiano la kryptonite eccentriche, come quelle di Tutti pazzi Ludovica Rampoldi sei rimasto fedele al nella borsa. Quando Gennaro muore, per amore, Mine vaganti, Io sono tuo testo o ti sei lasciato tradire? Peppino continua a vedere accanto a lui l’amore. Il senso di scrivere la sceneggiatura in questo supereroe, che cerca di aiutarlo come Non l’ho fatto di proposito ma ripensando gruppo era proprio quello di tradirmi, può a superare le difficoltà della sua vita. alle cose che ho scritto, e che sono anche cambiarmi, essere costretto a ripensare la La kryptonite ha un significato molto diverse fra loro, capisco che il tema storia. Conoscevo già Monica Rametta per metaforico? della famiglia mi interessa molto, perché aver partecipato insieme a Tutti pazzi per Nella storia e nelle mie intenzioni, tutto viene da lì. Le famiglie possono essere amore, mentre non avevo mai lavorato con rappresenta gli ostacoli che si frappongono crudeli ma anche molto divertenti, possono Livia Rampoldi. Penso che la sceneggiatura alla completa realizzazione della nostra salvarti la vita o distruggertela. E poi parlare del film si sia molto giovata del loro aiuto. personalità. È la metafora degli interventi di famiglia significa anche parlare di temi Com’è la Napoli anni Settanta in cui è esterni e delle censure interiori che ci sociali. ambientato il film? impediscono di essere come vorremmo: il Come hai costruito il cast? L’occhio che conduce lo spettatore nel film è giudizio degli altri, la paura di comportarsi Ho sempre pensato a Valeria Golino per la quello di un bambino di 9 anni, che vive in modo diverso, il pregiudizio. Tutti i parte della madre, fin da quando scrivevo il nella Napoli del 1973. Peppino vive in centro personaggi del film si scontrano con queste libro. La mia immagine di Rosaria – nella zona di Piazza Mercato, via Nilo, i difficoltà, alcuni riescono a superarle e ad corrispondeva fisicamente a lei. Il resto del Decumani – e ha una visione molto di avvicinarsi al loro sogno, altri no. Però cast si è composto gradualmente lavorando quartiere della sua città. Quando viene imparano ad accettare il peso che questi sui personaggi, con attori di cui ho “adottato” dagli zii perché la madre è problemi hanno sulle loro esistenze. grandissima stima, anche per i ruoli andata in depressione per i continui Come sei riuscito a trovare un equilibrio secondari. Per il bambino abbiamo fatto tradimenti del marito, esce fuori dallo spazio fra il realismo di un’ambientazione circa 500 provini ma quando ho visto Luigi angusto dei vicoli e vive una Napoli diversa, d’epoca e questi voli nel fantastico? ho riconosciuto subito Peppino. Luigi è un colorata, aperta ai nuovi comportamenti e Era la cosa più difficile da realizzare nel film. bambino ricciolone con gli occhi chiari, che alle mode musicali che arrivano dall’estero. È Volevo che gli anni ‘70 non fossero quelli canta nel coro del San Carlo di Napoli. una Napoli di sogno, dove non si avverte pop ma quelli più realistici della povera Insieme alla disciplina dello spettacolo ha l’emergenza colera che si verifica proprio in gente che lavora e non ha case e armadi acquisito un’aria un po’ seria, più grande quell’anno, lontana dall’immagine della pieni di cose. In quel contesto anche le della sua età, che era proprio quella che città invasa dalla spazzatura che abbiamo incursioni nella fantasia sono realistiche. Il cercavo. Quando l’ho visto con Valeria che oggi. Volevo che il punto forte del film fosse supereroe immaginato da Peppino fa quello sarebbe stata sua madre, sono stato sicuro non il quadro sociale, ma il racconto di che può, non compare all’improvviso ma che era la scelta giusta. formazione dei personaggi della famiglia, deve aprire la porta, fa rumore con i piedi, • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA settembreottobre11 27 Cover storyPaolo Sorrentino

FILMOGRAFIA - L'uomo in più (2001), Le conseguenze dell'amore (2004), L'amico di famiglia (2006), Il divo (2008), This must be the place (2011)

La giusta misura Cheyenne/Sean Penn è la rockstar in disarmo di “This must be the place”, consacrazione internazionale dell’autore de “Il divo” incentrata sui nodi irrisolti della figura paterna

••• Non avrà vinto la Palma d’oro sull’Olocausto? motivi. Il problema semmai è non deluderlo. ma This must be the place, primo film Sarebbe sproporzionato dirlo, perché è Io, per non deluderlo, mi sono preparato internazionale di Paolo Sorrentino costato 28 ambientato ai giorni nostri e affonda le mani tantissimo, sapendo che oltre che un grande milioni di dollari, ha conquistato la Francia e in quell’immane tragedia solo per squarci, attore è anche un bravo regista. Da lui il suo autore è stato salutato come “audace e per timide intuizioni. Ma la Shoah è stata il potevano arrivare domande di tutti i tipi, di talento”, amato per il suo stile e la sua punto di partenza della scrittura insieme a perché ha una conoscenza enorme di come originalità, apprezzato anche come scrittore Umberto Contarello. Ho cercato funziona il cinema. Per non farmi trovare (il suo primo romanzo Hanno tutti ragione è un’angolazione diversa e spero inedita impreparato mi svegliavo tre o quattro ore stato appena pubblicato Oltralpe con il titolo perché quella è una tragedia enorme e prima di andare sul set. Non mi ha mai Ils ont tous raison). Certo la presenza del incomprensibile. Ma qualsiasi racconto su di trovato impreparato… “divo” Sean Penn è decisiva per un film che essa ha una sua ragion d’essere, porta un Siete rimasti in contatto? prende il titolo di una canzone dei Talking contributo alla memoria e ci aiuta a Ci scriviamo perché il mio inglese parlato, per Heads, che ha un’icona come David Byrne tra ragionare su questa degenerazione del quanto molto migliorato, è rimasto piuttosto i personaggi (è anche autore delle musiche), comportamento umano. farraginoso. che mette insieme nel cast la straordinaria C’è una frase, detta dal padrone di Sean Penn ha accettato di “mascherarsi” Frances McDormand e la giovane Eve un’armeria, che sembra celare il senso da Cheyenne con notevole Hewson, figlia di Bono Vox. Nell’opera più dei crimini nazisti: “Se ti danno il coraggio. rockettara del regista napoletano c’è al permesso di uccidere, uccidi”. È vero e ha dato lui al centro un personaggio di quelli che non si È vero, ma la Shoah è un evento talmente personaggio la camminata e dimenticano, a partire dal look. Una vera enorme e assurdo che non si può spiegare. la voce flebile. È un attore maschera, come lo era stato l’Andreotti del Sui nazisti ci sono molte cose da dire: per che mi ricorda Toni Divo. Cheyenne è una ex star della scena esempio si imitavano l’un l’altro, come ho Servillo. Entrambi si musicale post punk che ha smesso di suonare. letto in un libro dell’architetto del regime fidano completamente Vivacchia in un limbo di depressione Albert Speer, i gerarchi cercavano di avere di te, entrambi sono strisciante, passa le sue giornate nella villa una casa uguale a quella di un superiore. Un anche registi, pazzesca che possiede fuori Dublino. In un altro aspetto è il senso dell’umiliazione, che entrambi molto microcosmo di storie, frasi cult e suggestioni tra tutte le cose non belle è una delle più coraggiosi. Con musicali si cela una storia semplice, il dolorose. Ci si dimentica dei torti e delle entrambi ho romanzo di formazione di un uomo rimasto offese, non delle umiliazioni. costruito ruoli bambino, un Candide dei nostri tempi che Il film non sarebbe lo stesso senza Penn. che, parte alla ricerca del vecchio criminale nazista Ha raccontato del vostro incontro al sbagliando che ha tormentato suo padre durante la festival di Cannes 2008, quando lui era di poco la prigionia nel lager, viaggiando nell’America in giuria e lei in concorso con Il divo. misura, profonda fino a una scena finale che vale da Come avete lavorato insieme? sarebbero sola tutto il film. Penn è un attore che sceglie quello che vuole diventati delle Sean Penn con Considera This must be the place un film e se ti sceglie lo fa perché ha i suoi buoni Frances McDormand

28 VIVILCINEMA settembreottobre11 macchiette. riavvicinamento al padre e delle tappe della del resto il personaggio che mancava da Ci sono elementi in comune tra crescita. Le persone che uno ha amato e che trent’anni. È vero che l’America è il luogo Cheyenne e l’Andreotti del Divo? sono morte continuano a essere presenti nella cinematografico per eccellenza ma per me Non credo, a parte la loro eccezionalità, il sua testa. È come se i rituali di passaggio verso resta un paese complesso e misterioso, su cui fatto che sono totalmente atipici, anche se io l’età adulta, in assenza di quelle figure, si non ho risposte ma solo domande. Ho non li considero irreali e non credo che siano compissero ugualmente, ma più lentamente. conservato l’eccitazione di un bambino che caricature. Ci sono rockstar che si avvicinano È questo l’elemento centrale del film. Ma è va alla scoperta di un mondo. molto al modo di essere di Cheyenne, per molto difficile parlare dei sentimenti senza Aveva in mente Paris, Texas di Wenders? esempio Robert Smith dei Cure, che ho visto retorica e senza dire banalità. Se mi ha influenzato è stato senza nel backstage di un suo concerto a Roma e Sente questa avventura internazionale rendermene conto. Quel film non lo vedo da mi ha fatto l’impressione di un uomo di come una consacrazione? tanti anni, ma può essere rimasto impigliato mezza età con un look da adolescente. Uno Fare This must be the place è stato come nella memoria. A straight story di David stridore che lo rende patetico nel senso ricominciare da capo, dal primo film. Lynch, come ho detto varie volte, è il mio buono del termine. Inoltre Il divo era un film Un’esperienza unica che mi ha portato oltre unico riferimento diretto: è on the road ma di costruzione, mentre questo è molto legato la noia, perché anche in questo mestiere ci lento, un inseguimento senza velocità e ai sentimenti, all’istinto. È un film più caldo, può essere la noia. Però, da quando ho scritto soprattutto un film semplice. credo, in cui ho vinto il pudore che mi il mio primo romanzo, sono molto più Si sente vicino ai Coen in modo caratterizza. Forse, a forza di fare film, tranquillo: so che, male che vada, potrò consapevole? mi sono sentito pronto ad affrontare sempre fare lo scrittore. Li guardo dal basso in alto, come Lynch del argomenti personali, però Si aspettava di vincere un premio a resto. Sono tra i registi che più mi piacciono parlandone attraverso personaggi e Cannes? per l’ironia stralunata, una cosa che anche io luoghi lontani da casa. Questo è il quinto film che porto a un festival, provo a fare. Li ho conosciuti e questo è un In particolare il rapporto tra a Cannes sono stato quattro volte, ho fatto il grande privilegio. Hanno visto il film e ne padre e figlio, che nel film è giurato e so che i premi sono legati ai erano contenti. Sono grandi spettatori oltre davvero centrale. rapporti che si creano all’interno della giuria. che grandi registi. Ridevano e si Faccio molta fatica a parlare di E poi The tree of life è un tale capolavoro. commuovevano al punto giusto. questo argomento, perché è Per me Malick è un regista che apre scenari A proposito dei Coen, il personaggio di quello che mi riguarda più da inediti su come affrontare la narrazione e le Frances McDormand, moglie di vicino. Il film, come ho detto immagini. Ti fa vedere cose che io al cinema Cheyenne e vigile del fuoco, è secondo altre volte, parla dell’assenza non avevo mai visto. Il suo ultimo film è uno me una delle cose più belle del film: una di un rapporto con il padre spartiacque come lo era stato L’anno scorso donna libera di testa, senza pregiudizi, che è una delle mille cose che a Marienbad negli anni ’60. con un grande senso pratico e la giusta rendono Cheyenne un eterno Non le ha fatto un po’ paura raccontare dose di ironia. bambino. Credo che This must ancora una volta l’America al cinema? È ispirato a mia moglie. Sarà contenta di be the place sia un film Il mio sguardo sull’America era per forza saperlo. romantico, che parla del innocente perché non c’ero mai stato, come • CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA settembreottobre11 29 intervistaPupi Avati

FILMOGRAFIA - Balsamus, l'uomo di Satana (1968), La casa dalle finestre che ridono (1976), Tutti defunti... tranne i morti (1977), Aiutami a sognare (1981), Dancing paradise (1982), Zeder (1983), Una gita scolastica (1983), Noi tre (1984), Impiegati (1984), Festa di laurea (1985), Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Sposi (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1989), È proibito ballare (1989), Fratelli e sorelle (1991), Bix (1991), Magnificat (1993), Dichiarazioni d'amore (1994), Storie Incredibili (1986), L'amico d'in- fanzia (1994), L'arcano incantatore (1996), Festival (1996), Il testimone dello sposo (1998), La via degli angeli (1999), I cavalieri che fecero l'impresa (2001), Il cuore altrove (2003), La rivincita di Natale (2004), Ma quando arrivano le ragazze? (2005), La seconda notte di nozze (2005), La cena per farli conoscere (2007), Il nascondiglio (2007), Il papà di Giovanna (2008), Gli amici del Bar Margherita (2009), Il figlio più piccolo (2010)

Cesare Cremonini

Micaela Ramazzotti In subordine Squilibri e vicende di una coppia degli anni ’30: “Il cuore grande delle ragazze” conferma la fonte parzialmente autobiografica e la scelta di interpreti atipici, qui Cesare Cremonini che affianca Micaela Ramazzotti, da parte del regista

••• La carriera di Pupi Avati ci regala atteggiamenti sarebbero difficilmente degli attori. Non obbediamo alle pigre e una sconfinata filmografia. Opere che accettati. Il risultato è una commedia stanche regole del mercato per cui raccontano l’amore per il cinema e per la sua sentimentale e allo stesso tempo divertente. quest’anno va questo piuttosto che quello. terra, l’Emilia Romagna, attraverso una Da questi ricordi prendono forma i due Cremonini l’ho visto in una trasmissione miriade di personaggi che arrivano personaggi di Carlino Vigetti e condotta da Victoria Cabello. Si esprimeva direttamente dalle sue esperienze e ricordi. È Francesca Osti, interpretati con l’inflessione tipica di noi bolognesi, nella il caso anche dell’ultimo lavoro, Il cuore rispettivamente da Cesare Cremonini e quale mi riconoscevo. Il suo modo di grande delle ragazze, ambientato nella Micaela Ramazzotti. Come si sviluppano pensare, di esprimersi: in lui ho rivisto me prima metà degli anni ’30 in una cittadina le loro storie? stesso. Abbiamo scoperto un talento fino ad dell’Italia centrale immersa nella campagna. I personaggi riflettono in modo molto oggi inespresso. Ne sono interpreti principali Cesare puntuale quello che era il modo di essere In questo film le musiche, una delle Cremonini, celebrità del pop italiano, e maschile e femminile degli inizi del secolo colonne portanti del tuo cinema, sono Micaela Ramazzotti. scorso. Le cose che nel film appaiono curate da Lucio Dalla. I tuoi film partono sempre dal tuo esagerate, gli atteggiamenti più scomposti, Con Lucio avevo collaborato per le musiche vissuto. quelli che stupiranno di più, sono vere. Mio del film Gli amici del Bar Margherita. È Il cardine di questo film è rappresentato dal nonno corteggiò moltissime donne. La mia stata un’esperienza molto felice e divertente, grande cuore che batte all’interno infanzia fu accompagnata da una colonna così ho voluto replicare. Lui si è innamorato dell’universo femminile. Nel corso dei decenni sonora orchestrata con le liti dei miei nonni. della storia, ha ricostruito i suoni giusti per passati, attraverso le personali vicende Francesca è una donna, nella sua forza e quel mondo un po’ contadino, quella cultura familiari che hanno visto come protagonisti i sostanza, meravigliosa, con un cuore un po’ arcaica in cui si contestualizza la miei nonni, ho constatato come il ruolo della enorme, capace di sopportare un uomo con storia. Oggi fra di noi non esiste più nessuna donna fosse fortemente subordinato al ruolo questa indole. È una storia che si muove rivalità, come quella che invece ha maschile. Mio nonno e mia nonna, ad attraverso due polarità, estreme e difformi contraddistinto la nostra giovinezza. Oggi esempio, ebbero un matrimonio che a volerlo l’una dall’altro. Tra l’altro nel film, ma c’è il desiderio di recuperare una certa dose raccontare attraverso gli occhi di oggi può questa non è la realtà, li ho collocati di amicizia che nei momenti di competitività apparire assolutamente bizzarro, geograficamente in due contesti diversi. Lei si era persa. inverosimile. Lei aveva una grande capacità di è una romana, lui un emiliano. Sei un autore molto prolifico. A cosa sopportazione pur avendo scelto come uomo Come hai scelto i protagonisti stai lavorando in questo momento? della sua vita uno degli esseri umani di principali e cosa ti ha più colpito di Sto lavorando ad un progetto per la Rai in maggiore inaffidabilità. Una caratteristica che Cesare Cremonini? sei puntate che racconta la storia di una però apparteneva all’intero universo maschile Quando ho costruito il personaggio di famiglia bolognese, in questo caso una dell’epoca, perché l’adulterio era uno dei Francesca ho pensato subito a Micaela famiglia borghese come quella di mio padre, comportamenti più ricorrenti. Mi sono Ramazzotti, perché aveva iniziato con noi, attraverso cinquant’anni di matrimonio, dal divertito così a tracciare un elenco degli seppur timidamente, molti anni fa. Fece dopoguerra fino ad oggi. Credo che la mia atteggiamenti scorretti di mio nonno nei una piccolissima parte in un mio film, La città, Bologna, non abbia mai avuto una riguardi di mia nonna. Poco a poco ho capito via degli angeli, e un ruolo in una nostra storia così ampia raccontata in sei film. Mi che poteva nascere una storia esemplare per produzione che si intitolava La prima auguro che sappia apprezzare poter fare una comparazione con l’oggi, per volta. È stato un felice ritrovarsi. Lei è quest’ennesima dichiarazione d’amore nei dimostrare quanto le donne abbiano un’attrice straordinaria, come è tutto il suoi confronti… guadagnato, abbiano migliorato la loro resto del cast. Cesare è una delle pazzie che • DAVIDE ZANZA condizione rispetto al passato. Oggi quegli facciamo in modo ricorrente nella scelta

30 VIVILCINEMA settembreottobre11 Roberto Faenzaintervista

FILMOGRAFIA - Forza Italia! (1977), Copkiller (1983), Mio caro dottor Gräsler (1991), Jona che visse nella balena (1993), Sostiene Pereira (1996), Marianna Ucrìa (1997), L'amante perduto (1999), Prendimi l'anima (2002), Alla luce del sole (2005), I giorni dell'abbandono (2005), I Vicerè (2007), Il caso dell'infedele Klara (2009), Silvio Forever (2011), Un giorno questo dolore ti sarà utile (2011)

Toby Regbo e Peter Gallagher Marcia Gay Harden Faenza Mike Leigh Gli adulti sgangherati Visti dal 17enne protagonista di “Un giorno questo dolore ti sarà utile”, rilettura del romanzo di Peter Cameron girata a New York: un aggiornamento del giovane Holden?

••• Se il giovane Holden vivesse Che interventi ha fatto sul libro in fase di italiani non siamo preparati a un modo di fare oggi si chiamerebbe James, avrebbe una sceneggiatura? cinema così industrializzato, ed è facile entrare madre che colleziona mariti, un padre che Abbiamo fatto molte versioni della in conflitto. Nella fase del set ho avuto liti esce solo con donne giovani e una “life sceneggiatura, le prime scritte con lo stesso continue con la troupe e i sindacati, e a un certo coach” che cerca di correggerne i Cameron. Poi è intervenuta una giovane momento ho minacciato di portare la comportamenti. James è il protagonista sceneggiatrice, Dahalia Heyman, per la lavorazione in Canada, dove peraltro vanno diciassettenne del romanzo di Peter Cameron revisione dei dialoghi. Sentivamo il bisogno del anche molte produzioni americane, perché lì è Un giorno questo dolore ti sarà utile, da cui punto di vista di una persona giovane più facile lavorare. Alla parola Canada e di Roberto Faenza ha tratto il suo ultimo film, soprattutto sul linguaggio. La lingua americana fronte al rischio per loro di perdere girato a New York e interpretato da attori ha un’evoluzione quotidiana, conia un’occasione di guadagno, le difficoltà si sono americani importanti come Marcia Gay continuamente dei neologismi e quando si fa appianate. Ho dovuto adattarmi, ma alla fine Harden, Peter Gallagher, Lucy Liu e Ellen un film parlato dai ragazzi non si può non ho fatto il film che volevo. Burstyn. Toby Regbo (Mr. Nobody) è James, essere updated. Nella sua filmografia sono molti i film un ragazzo considerato disadattato perché si Aveva già in mente gli attori quando tratti da opere letterarie. Non ha voglia di rifiuta di fare il percorso normale degli scriveva la sceneggiatura? scrivere delle storie sue? adolescenti, andare all’università o Sono arrivato a New York pensando a tutto un Questa è una cosa che discutiamo solo noi, a frequentare i coetanei. Lui vorrebbe solo altro cast, poi ho avuto la fortuna di avere nessuno nel cinema americano viene in mente allontanarsi dal mondo sgangherato degli come casting director Avy Kaufman, che cura i di fare dei raffronti fra letteratura e cinema, adulti, di cui il suo occhio ironico vede tutte film di Spielberg, Ridley Scott e Ang Lee. Avy si anche perché più del 60% dei film sono tratti le assurdità, e ritirarsi in una casa isolata a è innamorata del copione, forse perché ha un da romanzi. Io non cerco la “letteratura” ma le leggere gli amati libri. figlio che assomiglia un po’ a James, e mi ha storie, il plot, i dialoghi, e oggi le storie le Perché ha scelto di portare sullo schermo aiutato tantissimo, tant’è che compare nei scrivono i romanzieri. Il rapporto fra cinema e il romanzo di Cameron? credit come coproduttore del film. Grazie a lei letteratura non esiste se non in termini di Il mio sogno sarebbe stato quello di portare ho capito che quelli che noi crediamo attori acquisto dei diritti. Semmai sono i romanzieri al cinema proprio Il giovane Holden. Quando importanti, in America non lo sono più, mentre che scrivono pensando al cinema e a ho letto il romanzo di Cameron, che ne è c’è tutto un mondo di nuove leve di grande un’eventuale trasposizione sullo schermo. l’aggiornamento, ho sentito che era interesse, come Deborah Ann Woll, che fa la A lei che è anche docente all’università, l’occasione di tornare al libro di Salinger sorella di James. Nel film recitano due attrici capita di incontrare giovani apatici come rendendolo più moderno. Per fortuna il libro premi Oscar, Marcia Gay Harden e Ellen Burstyn, James? è uscito prima in Italia che in America, così alle quali non sarei mai arrivato senza Avy. Il Il protagonista non è apatico, immagina solo un siamo stati in grado di comprarne i diritti, cast l’ha messo in piedi lei, che mi ha fatto mondo diverso. Non è facile dire come sono i altrimenti non ce l’avremmo fatta. anche capire quanto è importante scegliere giovani, anch’io come docente mi rendo conto In che senso Un giorno… attualizza Il attori che si conoscono e lavorano già insieme. di non conoscerli. Ci saranno sicuramente anche giovane Holden? Come è stato girare in America, ha avuto dei giovani apatici, ma io devo essere fortunato Cameron trasporta la stessa vicenda di difficoltà? perché ne ho incontrati molti di talento. Penso disadattamento di un ragazzo di 17 anni La differenza fondamentale rispetto al nostro che siano gli adulti – come il ministro che li nella New York odierna, che è molto modo di lavorare è che il cinema in America è definisce “bamboccioni” – a voler dare cambiata rispetto al passato. In seguito una vera industria, e questo comporta una serie un’immagine stereotipata dei giovani, perché all’attentato delle Twin Towers è diventata di professionalità e di protezioni che noi non fa comodo così. Confrontarsi realmente con una città blindata, frenetica, ansiosa, dove gli abbiamo. Mentre Woody Allen viene in Italia loro vorrebbe dire mettere in discussione il adulti non sono completamente a loro agio e con tutti i suoi collaboratori, io su una troupe di nostro stesso universo e questo mondo del un adolescente può trovarsi completamente 105 persone ho potuto portare solo due italiani, lavoro da cui sono tagliati fuori. spaesato. il direttore della fotografia e un operatore. Noi • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA settembreottobre11 31 intervistaFrancesco Lagi

Alba Rohrwacher e Filippo Timi li Giochi di guerra Una strampalata “Missione di pace” nella ex Jugoslavia, gli scontri tra padre ufficiale e figlio pacifista nell’esordio applaudito alla Settimana della Critica veneziana, con Silvio Orlando

••• Raccontare in chiave ironica una È così: nel film c’è una doppia guerra e anzi nel suo immaginario, cerca di sostituire questa realtà drammatica: è una scommessa direi che quella familiare è ancora più dura ed figura con il Che. Ma tali apparizioni mettono impegnativa quella affrontata da Francesco eclatante. Ma ci siamo divertiti a raccontare continuamente in crisi le sue granitiche Lagi con il suo primo lungometraggio due personaggi caratterialmente opposti alle certezze: è un Che interessato solo ai bisogni Missione di pace, centrato sulla storia di un rispettive ideologie. In un gioco di primari: mangiare, cercare di sedurre una gruppo di soldati italiani spediti nella ex ribaltamenti, il padre capitano è un uomo donna, fare acquisti all’Ikea. Jugoslavia sulle tracce di un criminale di calmo e tranquillo, il figlio pacifista è il Nel film mi pare che non ci sia alcuna guerra, latitante dalla fine del conflitto. personaggio più bellicoso del film: aggressivo, preoccupazione di verosimiglianza: nella “Eravamo perfettamente consapevoli”, polemico, simpaticamente antipatico. scena iniziale appare perfino un racconta il regista (diplomato al Centro L’atmosfera lieve e ironica della messa in colonnello con i capelli lunghi. Sperimentale, autore di uno degli episodi di 4- scena è esaltata da un curiosissima e Missione di pace racconta un mondo 4-2, film collettivo), “che l’impresa non era ricca colonna sonora. completamente immaginario; non c’è nulla semplice e durante la fase di scrittura, con gli Le musiche del film sono di Bugo, un che richiami la realtà e non ci siamo altri sceneggiatori Umberto Contarello, cantautore che amo molto. Non lo conoscevo preoccupati affatto di essere verosimili. Al Filippo Gravino e Marco Pettenello, abbiamo personalmente ma ho subito pensato che le contrario, volevamo dare dei segnali curiosi, faticato a trovare il tono giusto. Avvertivamo sue canzoni somigliavano al film che avevo in così è nata l’idea di mostrare un ufficiale di perfettamente il contrasto fra l’argomento e il testa. Così l’ho contattato e l’ho coinvolto nel grado superiore con dei capelli lunghi: in tipo di messa in scena ma ci sembrava proprio progetto anche come attore, affidandogli il questo modo volevamo sottolineare questa la cosa più interessante per raccontare ruolo di Quinzio, uno dei soldati coinvolti l’arroganza del potere e della leadership. tutta una serie di conflitti e paradossi e nella missione. Nel film ci sono diversi piani La coppia protagonista, formata da Silvio realizzare così un film d’attualità”. musicali, perché Bugo suona la chitarra e Orlando e Francesco Brandi, appare ben Colpisce il fatto che in Missione di pace, canta delle canzoni in presa diretta; altre sue assortita. lanciato alla Settimana della Critica a vecchie canzoni sono state inserite per Il film è stato scritto e pensato su di loro e non Venezia e in uscita il prossimo 28 ottobre, commentare qualche sequenza, poi vi sono avrei saputo immaginarlo con altri attori. La non vi sia neppure una presenza positiva. suoi brani originali. Volevo che il mio film cosa curiosa è che nella realtà Silvio e Volevamo raccontare dei personaggi allo avesse un tono stralunato e straniante e, in Francesco sono zio e nipote e spesso si sbando, delle zucche vuote che si agitano, questo senso, la colonna sonora è di grande comportano proprio come accade nel film. incapaci di prendere una direzione precisa. Un aiuto. Direi che lo hanno direttamente ispirato. gruppo continuamente sorpreso dagli eventi e Sempre a questo proposito, il film è Quanto agli altri interpreti, colpisce da ciò che gli accade attorno. anche punteggiato di annotazioni un po’ l’utilizzazione di Alba Rohrwacher e Nel film si assiste anche ad un conflitto surreali. Vi sono dei monaci ortodossi che Filippo Timi, due interpreti solitamente privato, fra un padre, il capitano giocano a ping pong, si narrano vivaci intensi e drammatici, in ruoli Vinciguerra, e suo figlio Giacomo, partite a Risiko… assolutamente leggeri. irrimediabilmente pacifista. L’idea del gioco è molto presente nel film, Credo che in effetti entrambi abbiano perché in fondo sembra che tutti i personaggi accettato di partecipare al film con interpretino dei ruoli, giochino a fare i entusiasmo, proprio perché hanno avuto militari. Le partite che si svolgono fra i soldati l’opportunità di mostrare anche il proprio lato italiani e i monaci ortodossi intendono ironico. Il personaggio di Alba è quello di una implicitamente dimostrare che fra i due soldatessa stralunata in bilico fra comicità e gruppi si è creato un rapporto di serena solitudine esistenziale. Timi ha avuto amicizia. l’occasione per una performance decisamente L’aspetto più grottesco e surreale del film clownesca nei panni del Che. è rappresentato dalle fantasie di Dove si sono svolte le riprese? Giacomo, popolate dalla presenza del Per la gran parte in Friuli nelle Valli del fantasma di Che Guevara… Natisone, lungo il percorso del fiume Isonzo, e Giacomo soffre di un deficit, ha in piccola parte in Slovenia. Silvio Orlando e Francesco Brandi evidentemente un problema con il padre e, • FRANCO MONTINI

32 VIVILCINEMA settembreottobre11 SCOMMETTI CON BETTER E ACCENDI LO SPETTACOLO. schede critiche IL SENTIERO

di Jasmila Zbanic peccato…), ormai sembra un Titolo originale: Na putu …Sceneggiatura: Jasmila estraneo. Interessante, come già Zbanic …Fotografia: Christine A. Maier …Montaggio: nell’inedito Die fremde visto alle Niki Mossböck …Musiche: Brano Jakubovich …Inter- Giornate degli Autori di Venezia preti: Zrinka Cvitesic, Leon Lucev, Ermin Bravo, Mirja- 2010, il collegamento tra la na Karanovic …Produzione: Dekblokada, Coop99, gravidanza, inseguita o negata che Pandora, Ziva Produkcija …Distribuzione: Fandango … Bosnia Erzegovina/Austria/Germania/Croazia sia, e il contatto/distacco dal mondo 2010 …colore 100’ ancestrale dei legami/vincoli familiari. Il film accumula temi e contrasti ma lo ••• CON L’OPERA prima, Il segreto fa con lucidità, capacità analitica e di Esma, Jasmila Zbanic affrontò il una buona regia. I personaggi sono dramma rimosso degli stupri di dipinti a tutto tondo, la Zbanic riesce guerra vincendo l’Orso d’oro a a non renderli mai paradigmatici ma Berlino nel 2006. L’opera seconda vivi, pulsanti nelle loro contraddizioni della regista e produttrice di anche grazie all’apporto dei due Sarajevo affronta un tema non protagonisti, che la regista ha già meno scottante portandolo ai impegnato per il terzo film. Talento confini dell’Europa occidentale, compagnia aerea, decide di seguire comunità religiosa: “dobbiamo emergente del cinema europeo dal all’interno di un ménage familiare l’amico ritrovato in una comunità ripopolare la Bosnia di volto incantevole, Zrinka Cvitesic è come tanti. Luna e Amar sono una musulmana che segna l’approdo ad musulmani”, con ciò accettando molto efficace nel ruolo di donna coppia innamorata che cerca di un punto di non ritorno. che il marito prenda una seconda innamorata che dovrà imparare a avere un figlio. Il loro equilibrio Il tema dell’ortodossia è legato al moglie minorenne. Allah per distaccarsi da un uomo ormai viene minato dalla svolta ricordo scottante della guerra: i l’uomo è un rifugio, per lei il trasformato in modo irreversibile. Il fondamentalista dell’uomo, genitori di Luna furono uccisi, lei ricordo delle azioni nefaste in film, in concorso a Berlino 2010, ha conseguente all’incontro con un vive a Sarajevo dopo essere stata tempo di guerra, in termini di collezionato partecipazioni vecchio amico che vive secondo i cacciata di casa (vi fa breve ritorno, negazione (“dov’era durante la festivaliere e premi (Istanbul, Karlovy precetti rigorosi di una concezione sopraffatta dal dolore) mentre guerra?”). Vary, Erevan…) e va senz’altro visto arcaica della religione: questi non Amar, che in guerra ha perso il Non meno rilevante è la come un fulgido esempio di cinema ammette le influenze del mondo fratello, arriva a dire che il sottotraccia della maternità: Luna europeo che unisce spunti di moderno e impone alla propria genocidio è stato causato e Amar tentano l’inseminazione riflessione a una narrazione donna il velo. Amar, disoccupato dall’empietà, insomma meritato. artificiale ma lui cambia idea (il coinvolgente. mentre la moglie è la hostess di una Non è da meno una donna della sesso pre-matrimoniale? È MARIO MAZZETTI

intervistaZrinka Cvitesic La vita senza veli Si muove nella Sarajevo odierna la coppia protagonista de “Il sentiero”, divisa dalla scoperta dell’integralismo islamico dell’uomo. Ne parla la protagonista, astro nascente del cinema europeo

••• Zrinka Cvitesic: attrice, ballerina e pianista croata, selezionata Dunque ci sono dettagli autobiografici ne Il sentiero? tra le dieci promesse del cinema europeo (Shooting stars 2010) grazie al No, ma c’è una cosa che mi era molto familiare, quando Luna torna alla ruolo di Luna ne Il sentiero di Jasmila Zbanic, già in concorso alla sua casa, che aveva dovuto abbandonare e non vedeva da tempo: il Berlinale 2010 e ora in sala con Fandango. mio villaggio era stato occupato, la casa bombardata, non ci potevo Zrinka, chi è Luna? tornare, quella sua emozione l’avevo già sperimentata in prima Rappresenta le giovani generazioni bosniache, molto aperte, con una persona. Quando è arrivato il momento di girare, quell’esperienza è mentalità europea. Ma non solo, Luna è anche legata alla tradizione e venuta fuori in tutta la sua potenza emotiva: non riuscivo a separarmi alla cultura musulmana, ce l’ha nella testa. Quindi, combina il vecchio dal personaggio e Jasmila se n’è accorta, dandomi mezz’ora di pausa mondo bosniaco con quello nuovo, che guarda all’Europa. per calmarmi, riposare, ricaricarmi. Come ti sei avvicinata al personaggio? È la prima volta che ti fai dirigere da una donna: com’è stato il Non conoscevo la lingua e sapevo ben poco della religione islamica: ho rapporto con Jasmila Zbanic? dovuto leggere molto e arrivata sul set mi è stato impedito di parlare Ero spaventata perché avevo sentito che richiede molto, ti porta al croato. Jasmila mi ha dato un’assistente, una ragazza di Sarajevo con cui limite, non ti lascia andare senza aver avuto tutto ciò che voleva. Ma è uscivo la sera, andavo al supermercato, facevo tutto, per diventare una una grande pianificatrice, prepara tutto alla perfezione: una volta sul donna musulmana. set sapevamo quel che dovevamo fare, senza indugio. E per me è stato È stata dura? più facile aprirmi, ho sentito come se lei mi proteggesse: le emozioni di Altroché, la sfida più grande della mia carriera: quando ho avuto la parte Luna sono molto vulnerabili ma sapevo che Jasmila le provava nel mio non ero pronta, la regista mi ha dovuto forzare a concentrarmi, aprirmi, stesso modo. Tra due donne non c’è stato bisogno di parlare: certe cose liberarmi completamente delle vergogne, dei fantasmi, dei fatti di guerra le capivamo solo guardandoci. ancora non risolti. Sono dovuta crescere. Il sentiero è un film politico? Perché? No, e Jasmila si arrabbierebbe se lo si intendesse così . Non c’è una tesi, Sono nata in un piccolo villaggio (Karlovac) completamente distrutto in mostra com’è la vita oggi a Sarajevo e Luna è solo una giovane come guerra, siamo dovuti scappare in Slovenia, poi quando sono tornata a tutti i tante. Ti concede lo spazio per farti la tua opinione: offre domande, profughi è stato dato un appartamento vicino alla linea del fronte, per cui non risposte. Ecco il sentiero. anche più volte al giorno dovevamo abbandonarlo per correre nei rifugi. FEDERICO PONTIGGIA

34 VIVILCINEMA settembreottobre11 schede critiche A DANGEROUS METHOD

l’autodistruttività teorizzati da di David Cronenberg Sabina, oltre il “principio di Sceneggiatura: Christopher Thompson dalla sua piè- ce “The talking cure” …Fotografia: Peter Suschitzky piacere”, come una delle fonti di …Montaggio: Ronald Sanders …Musiche: Howard ispirazione non solo del pensiero di Shore …Interpreti: Keira Knightley, Viggo Morten- Freud ma anche del cinema di sen, Michael Fassbender, Vincent Cassel …Produzio- Cronenberg. Riduttivo dunque ne: Lago Film, Prospero Pictures, Recorded Picture fermarsi all’irrompere del Company …Distribuzione: Bim …Canada/Germania controtransfert sulla scena. Jung 2011 …colore 99’ (l’erotico Michael Fassbender) è un ••• SI INTITOLAVA Diario di una giovane medico svizzero ambizioso segreta simmetria l’ottimo libro e ipocrita, di educazione dello psicoanalista Aldo Carotenuto protestante, che non desidera la che ha divulgato ormai qualche ricca e fedele moglie ma continua a anno fa l’intrigante relazione metterla incinta e che ben presto, intellettuale (e non solo) tra Sabina dopo una resistenza di facciata, si Spielrein (1885-1942) e i due padri lascia andare alle pulsioni più della psicoanalisi. Un affascinante parte sprecato uno straordinario isterica di buona famiglia, selvagge con Sabina, di cui triangolo già bordeggiato dal personaggio femminile, pur diventerà allieva di entrambi e asseconda volentieri il masochismo cinema (Lizzani, Faenza) che ha suggerendone a più riprese la forza quindi a sua volta psicoanalista, sessuale. Quanto a Freud (Viggo dato a Cronenberg materia per eversiva, che ci ha ricordato la Lou una delle prime donne a usare la Mortensen, il grandissimo interprete un’opera decisamente atipica nella Andreas Salomé di Al di là del bene “cura parlata”, per parafrasare il di A history of violence e La sua straordinaria filmografia, meno e del male, anch’essa donna libera titolo della pièce di Christopher promessa dell’assassino), è un “pericolosa” del solito a dispetto e ribelle alle convenzioni tra due Hampton da cui è tratto il film. ebreo viennese che tiene un sigaro del titolo. Qui infatti l’autore di figure maschili. Sabina è sulla carta Hampton si è basato certamente perennemente tra le labbra e non Crash sembra rinunciare del tutto una semplice pedina del gioco tra i sui molti documenti a disposizione, cede alle lusinghe del seduttore alle geografie mutanti per un due rivali, Sigmund Freud e Carl concedendosi però numerosi voli di Jung, anche se inizialmente si lascia cinema di parola, come se volesse Gustav Jung, ma è una pedina che fantasia che fanno di Sabina (la adulare dall’idea di coltivare in lui spiegare e addomesticare una non si lascia schiacciare da questi spigolosa Keira Knightley) una un delfino. Scena chiave quella in cui materia morbosa e incandescente. E due monumenti della cultura del mina vagante in un universo l’inventore dell’interpretazione dei dunque A dangerous method, in ‘900, che sperimentano il accademico dai ben definiti ruoli. sogni rifiuta di lasciarsi decifrare dal concorso a Venezia, non può che nuovissimo potere della Ma certamente a questo punto si collega desideroso di analizzarlo: lasciare un sottile senso di manipolazione tra loro e con lei. La poteva osare di più ed esplicitare gesto finalmente cronenberghiano. delusione. Soprattutto per aver in piccola Sabina, giovane paziente l’istinto di morte e CRISTIANA PATERNÒ

intervistaMichael Fassbender Il fisico del ruolo Protagonista veneziano con “Shame” e “A dangerous method”, l’attore irlandese ha meritatamente portato a casa la Coppa Volpi per il film di Steve McQueen

••• La certificazione del talento di origine controllata è arrivata una necessità. Con Steve si è creato un sodalizio complice: qualunque cosa lui con la Coppa Volpi per Shame di Steve McQueen al Lido di Venezia, voglia da me come attore la otterrà. dove Michael Fassbender concorreva anche con A dangerous method Il malessere legato alla sessualità è materia tanto di Jung quanto di di Cronenberg, nei panni di Jung. Due autori maiuscoli per un carisma da Brandon, seppur in modi totalmente diversi. Come hai gestito questo protagonista: in altre parole un doppio colpo vincente per l’attore legame? irlandese, nato in Germania nel 1977, le cui qualità interpretative si Paradossalmente mi sono trovato con due registi tanto diversi in ruoli legati sposano con un aspetto fisico capace di attirare chiunque, oltre il sesso, dalla “malattia psico-sessuale”. Arrivando a New York, Freud disse a Jung che età e provenienza. Del suo corpo e volto metamorfici si erano già avrebbero portato la peste in America. Cent’anni dopo nella stessa città (la impossessati Tarantino (Bastardi senza gloria) e Andrea Arnold (Fish “porta d’accesso agli eccessi”) troviamo Brandon, una delle vittime di quella tank). Nel futuro immediato li vedremo plasmati da Soderbergh “peste”. Il sesso può diventare l’inferno quanto il paradiso, e in entrambi i film (Haywire), Ridley Scott (Prometheus) e Jim Jarmush, passando per la è evidente. rivisitazione di Jane Eyre di Fukunaga e nel prequel di X-men (L’inizio) Ruoli molto drammatici finora. Qualche commedia? già usciti nelle nostre sale. Ma è soprattutto grazie a McQueen, che nel Se capita una buona storia di certo. Ma amo ruoli “scomodi e ambigui” per 2008 lo esaltò nel suo sorprendente esordio Hunger, che il lavoro sul me e per il pubblico. Chiamiamola necessità della sfida. corpo di Fassbender diventa tangibile (il dimagrimento di 16 kg) e Sei al centro dell’attenzione per tanti film e autori che ti coinvolgono. dunque simulacro interpretativo d’eccellenza. Con Shame, dove Sì, è un grande privilegio, almeno non temo la disoccupazione per ora. Ma sto interpreta Brandon, un uomo malato di sesso, l’operazione ha raggiunto all’erta e vedo che succede. Fino alla fine dell’anno vorrei riposare e magari l’apice del simbolismo, ove l’elemento psico-fisico si erge a specchio tentare di pormi dall’altra parte della barricata, nella scrittura che molto mi dell’umana debolezza, e dunque di vergogna. intriga. Vorrei capire come si lavora sulle sceneggiature e forse sviluppare Recitare esponendo il corpo in attività sessuali così violente e qualche progetto con una mia eventuale casa di produzione. Di recente ho imbarazzanti. Come ti sei sentito? sperimentato un bel momento famigliare: un viaggio in moto per l’Europa di Quando si lavora con uno come Steve McQueen ogni gesto ha un senso 3mila miglia con mio padre. preciso che rimanda ad altro. Nulla è facile con lui: non lo è stato per Vorresti anche dirigere? Hunger, ancor meno per Shame, perché qui il lavoro con il corpo Penso che capiterà, ma devo prima imparare bene il funzionamento della procurava e subiva una violenza diversa, psicologica. Il mio personaggio macchina del cinema. mentre fa sesso non prova piacere, ma sofferenza perché capisce che è ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA settembreottobre11 35 www.napolifilmfestival.com XIII edizione 13/18 Ottobre 2011//Castel Sant’Elmo con ilcontributo di

zelig / illustrazione di alessandro cocchia schede critiche THIS MUST BE THE PLACE

allo sguardo che scopre il mondo stato Penn: un uomo non solo l’uomo che scopre l’interiorità, al dietro, ma davanti la maschera. La piano americano della mitologia maschera è l’anello che, Usa il piano napoletano della cifra fortunatamente, non tiene, e autoriale di Sorrentino: un incontro- questo suo depotenziamento scontro affidato alle “mentite segnala il coraggioso, seppur spoglie” di Cheyenne, l’indiano perfettibile slittamento poetico di irriconciliato del cinema Usa e la Sorrentino sulla corsia della piena maschera del cinema di Sorrentino. maturità autoriale: se la maschera Il punto di sutura, affidato alla crasi del Servillo-Andreotti era mimetica indie-hollywoodiana di Penn, è tout court, questa “copertura” è Cheyenne, un ex uomo di mimetica a latere (Robert Smith dei spettacolo precipitato sulla Cure) e sinceramente gratuita, frontiera del risibile o, almeno, della pienamente demiurgica, con un pantomima, perché decidere che non so che di wit. Due autori – the show must go on oggi tocca agli Sorrentino e Penn – e una maschera di Paolo Sorrentino nazista rifugiatosi negli Usa. altri e lui ne fa le spese. Un di cui liberarsi, ma senza colpo Sceneggiatura: Paolo Sorrentino, Umberto Contarel- Sebbene non sia un investigatore, superstite, un relitto non privo di ferire. C’è semmai l’adattamento, la lo ...Fotografia: Luca Bigazzi …Montaggio: Cristiano né brilli per tempismo e acume, umanità: non è un simulacro quel sintesi: le circonvoluzioni, le ellissi e Travaglioli …Musiche: David Byrne …Interpreti: Sean Cheyenne si mette on the road, cerone, non è una copia di un i sintagmi di Sorrentino a Penn, Eve Hewson, Judd Hirsch, Frances McDor- alla ricerca dell’aguzzino di papà, originale mai esistito quel rossetto, scazzottare con la linearità del road mand, David Byrne, Kerry Condon …Produzione: un novantenne tedesco bensì una maschera che occlude e movie, il luogo (place) quale meta, Indigo Film, Lucky Red, Medusa Film con Arp, France presumibilmente già deceduto. Lo la direzionalità prefissata su carta; 2 Cinéma, Element Pictures, The Irish Film Board confonde, perché in realtà …Distribuzione: Medusa …Italia/Francia/Irlanda troverà? Cheyenne la maschera l’ha già Penn a smascherare le nevrosi, la 2011 …colore 120’ È This must be the place di buttata. È in questo fertile e depressione calco della società dello Paolo Sorrentino, già in concorso a umanissimo dissidio che si consuma spettacolo. Per entrambi, ••• 50ENNE, ebreo, ex rockstar, Cannes 64. Protagonista è Sean la sfida di Penn: una sfida vinta, soprattutto per Paolo, il titolo rossetto rosso e cerone bianco, Penn, che fa di Cheyenne il vettore perché quando nel finale Sean rivelatore è l’ultimo romanzo di capelli sparati e unghie laccate: è umano, troppo umano di un scioglie il trucco, anzi, i trucchi e si Michel Houellebecq, La carta e il Cheyenne, pensionato di lusso e percorso nell’identità, ovvero nel riappropria delle sue fattezze non territorio, l’autorialità e il genere di depressione in quel di Dublino. Ma cinema di Sorrentino e c’è shock, e non c’è catarsi. È sempre riferimento, lo schema e la realtà, non finisce qui, non finisce così: la nell’archetipo stesso del cinema stato lui, e non solo perché i suoi l’analisi e l’oggetto, la (ri)creazione morte del padre, che non vedeva americano: l’on the road, il genere tratti, la sua fisiognomica siano e il creato. E per dirla con David da 30 anni, lo riporta a New York fondativo, l’epitome stessa del stampigliati a fuoco nel nostro Byrne, che firma la colonna sonora, per indagare, anzi, per proseguire movimento stelle & strisce. Un film immaginario, ma perché Cheyenne You can like it. le indagini paterne su un criminale di frontiera, dunque, che abbina è sempre stato Cheyenne, è sempre FEDERICO PONTIGGIA PINA

di Wim Wenders film della Bausch ritroverà intatta Coreografie: Pina Baush …Fotografia: Hélène Lou- l’intensità, lo spirito evocativo, la vart …Montaggio: Toni Froschhammer …Musiche: fisicità delle esibizioni, qui Thom …Interpreti: Pina Bausch e i danzatori del potenziate dalla vicinanza alla Tanztheater Wuppertal …Produzione: Neue Road scena ed agli artisti, dalle idee di Movies, Eurowide Film Production, Zweites Deut- regia e di montaggio, dalla sches Fernsehen …Distribuzione: Bim …Germa- nia/Francia/Gran Bretagna 2011 …colore 106’ perfezione delle riprese (è il problema di non poche regie ••• IL REGISTA di Alice nelle città televisive, che non riescono a e Paris, Texas detta le coordinate rendere conto della complessità per un ampliamento delle coreografie) e naturalmente dell’esperienza tridimensionale, al dalla scelta del repertorio, di là di film animati e spettacolari, incentrato su alcune delle creazioni immergendoci tra i danz/attori del più note della Bausch avanti e Tanztheater Wuppertal durante gli indietro nel tempo: Le sacre du spettacoli e le prove, printemps, la celeberrima Cafè immergendoli nella natura, su un Muller (utilizzata anche da La profondità di campo, la “interviste della mente”, treno sopraelevato o nelle strade Almodovar in Parla con me, percezione dei sospiri e del sudore mostrando i tanti artisti della della cittadina tedesca in un danzatori ad occhi chiusi e tante dei ballerini, il vestito rosso del compagnia mentre fuori campo emozionante, di nicchia quanto si sedie in scena), Kontakthof (la sala numero stravinskiano che il 3D ascoltiamo la loro voce, le proprie vuole ma pulsante e pienamente da ballo con tre gruppi anagrafici di rende ancora più emblematico, la memorie, le proprie esperienze riuscito omaggio alla fondatrice frequentatori che il montaggio preparazione del palco: grazie al con la Bausch, dedicando loro del teatro danza. Il film doveva intreccia sapientemente), Vollmond notevole senso della brevi assoli di presentazione: il essere “con” Pina Bausch, è con una grande roccia e acqua sul composizione dell’immagine del tutto funziona egregiamente e si diventato invece “su” Pina e i suoi palco. Wenders spezza, condensa e regista ogni singolo apporto si rivela il modo migliore di restituire compagni di strada a seguito ricompone le coreografie, fonde in piena armonia in uno la semplicità e l’universalità di un dell’improvvisa dipartita facendole interagire con la genesi spettacolo indubbiamente rivolto messaggio di solidarietà e di forza, dell’artista tanto amata da dell’allestimento, montandole con i agli amatori della danza ma che l’umanità e lo spessore di Wenders – e dai suoi connazionali, video del passato, con la Bausch riesce ad emozionare non solo un’artista tra le più come testimonia il gran successo sulla scena in poche ma incisive restituendo la magia e la rappresentative della danza del film in patria, tanto che correrà interviste, video in bianco e nero progressione delle coreografie ma contemporanea. Anche grazie al per l’Oscar al film straniero. che fanno rivivere la sua concezione anche riesumando trovate e 3D! Chiunque abbia assistito ad uno della danza come antidoto atmosfere vintage come la danza MARIO MAZZETTI spettacolo dal vivo, un video, un all’angoscia, mezzo di conoscenza. nei luoghi più inaspettati o le

VIVILCINEMA settembreottobre11 37 schede critiche SCIALLA!

fosse per un piccolo colpo di genio di Francesco Bruni della scrittura che consente il Sceneggiatura: Francesco Bruni …Fotografia: Arnal- ribaltamento delle prospettive. do Catinari …Montaggio: Marco Spoletini …Musi- Potrebbe sembrare scontato dire che: Amir Issaa & Ceasar productiones …Interpreti: Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scic- che uno dei pregi maggiori di chitano, Vinicio Marchioni, Paola Tiziana Cruciatti Scialla!, vincitore del …Produzione: IBC Movie, Rai Cinema …Distribuzio- Controcampo veneziano, è una ne: 01 …Italia 2011 …colore 95’ sceneggiatura brillante ed esattamente calibrata, visto che ••• SCIALLA! è un termine gergale l’autore, Francesco Bruni, qui al diffuso fra gli adolescenti romani suo debutto dietro la macchina da per dire “stai sereno”, “tranquillo, presa, è uno sceneggiatore non ti agitare”. Lo ripete spesso affermato, soprattutto per il suo Luca, quindicenne figlio di madre lavoro con Paolo Virzì. Ma quello single, svogliatissimo a scuola e che è importante è che Bruni lascia impermeabile a qualsiasi regola di affiorare con molta naturalezza buona educazione, interpretato dal dai meccanismi oliati della rivelare al ragazzo la sua vera simpaticissimo esordiente Filippo vita dal bar all’angolo a casa sua, commedia temi molto seri, come identità paterna. Inizia così una Scicchitano. Luca prende inutili apatico e trasandato, senza l’importanza della cultura per strampalata e difficile convivenza ripetizioni da Bruno (Fabrizio neanche togliersi la forfora dal essere padroni della propria vita fra un padre che deve imparare da Bentivoglio), cinquantenne ex maglione. L’irruzione di Luca (e in caso di necessità salvarsela), zero, e un figlio che non conosce professore e autore di un solo libro nella sua quotidianità è un la dignità del lavoro su qualsiasi l’autorità ma ne ha un disperato di successo, costretto per campare a elemento di disturbo che però lo altra scappatoia veloce per la bisogno. fare da ghost writer per le “auto” costringe a confrontarsi con un ricchezza: concetti che oggi Nei panni di Bruno, Fabrizio biografie di calciatori o personaggi sentimento a lui sconosciuto. Non sembrano rivoluzionari. Con la sua Bentivoglio affina quella maschera dello spettacolo, come quella della si tratta però solo di assenza di smania di successo, il di perdente che ha già indossato in pornostar Tina (Barbora Bobulova). introspezione, perché Luca ha suo amore per i lirici greci e film come La lingua del santo, Una sera la madre di Luca rivela a bisogno di essere seguito e Pasolini, Bruno diventa allora un diventando sempre più bravo, Bruno che il ragazzo è suo figlio, corretto in tutto, nello studio, eroe dei nostri tempi, capace di sottile e sornione in quelle parti di frutto di una fugace relazione nell’alimentazione e nelle rifiutare le avances di una donna commedia che si tengono in giovanile di cui lui si era perfino frequentazioni pericolose, che se sono volgari, di vincere con equilibrio fra disincanto e ironia. dimenticato. Marina, che deve rischiano di metterlo nei guai. Lo gentilezza sulla maleducazione e Bruno ha preso atto, molto partire per un progetto di lavoro in sgarbo al boss del quartiere l’ignoranza. Africa, gli chiede di prendersi cura onestamente, di essere uno compiuto con gli amici potrebbe BARBARA CORSI di Luca in sua assenza, senza scrittore mediocre e trascina la sua essere un errore fatale, se non MIRACOLO A LE HAVRE

affezionata al punto da non esprime in tempi di crisi morale rivelare al marito di avere ancora prima ancora che economica. Ogni poco da vivere. Un giorno, nel tassello del film è piazzato al posto porto, si scopre che un container è giusto, i colori netti e le popolato da cittadini africani in scenografie spoglie sono le stesse fuga. Uno di loro, il ragazzo Idrissa, di sempre, gli attori pure: André sfugge alla cattura e alla consegna Wilms, già visto in Vita da ad un “centro di permanenza Bohème (anche qui fa capolino temporanea” (dove, lo si apprende Jean-Pierre Léaud) e Juha, è dalla tv, è scoppiata una rivolta che perfetto nella sua arruffata e ci riporta ai casi di cronaca di casa tenera pervicacia, così come Kati nostra) e trova riparo proprio Outinen (dall’inconfondibile nell’appartamento della coppia accento finnico nell’originale) è il umile ma onesta, aiutata da tutto cinema di Kaurismaki. È un nuovo il vicinato. A dare la caccia al ingresso ma si amalgama alla di Aki Kaurismaki Kaurismaki più sobrio del solito. ragazzo e a tormentare Marcel è grande il commissario Darroussin, Titolo originale: Le Havre …Sceneggiatura: Aki Kau- Un “amico ritrovato” per cinefili di rismaki …Fotografia: Timo Salminen …Montaggio: tutte le latitudini che utilizza i l’ispettore Monet, impermeabile e dolente quanto tenacemente Timo Linnasalo …Interpreti: André Wilms, Kati Outi- consueti ingredienti – personaggi cappello – manco a dirlo – da noir attaccato alla propria missione, nen, Jean-Pierre Darroussin, Blondin Miguel, Elina e atmosfere stralunati, vite anni ’40. mentre a fornire musica e canzoni Salo, Evelyne Didi, Roberto Piazza …Produzione: stentate improntate all’ottimismo, Le cose sembrano mettersi male in un contesto altrimenti Sputnik, Pyramide Productions, Pandora Film cagnetta Laika e cantante per tutti, il ragazzo ha bisogno di “silenzioso” è Little Bob, al secolo …Distribuzione: Bim …Francia/Finlandia/Germania denaro per un passaggio Roberto Piazza, il cui ingresso in 2011 …colore 93’ rockabilly inclusi – con un’insolita dose di zucchero. La trasferta clandestino verso la costa inglese campo imprime una svolta alla storia. Un film laicamente natalizio ••• IL TEMA dei migranti e della francese e l’ambientazione nella ma né le risorse né la salute sono (esce il 25 novembre), graditissimo loro clandestinità è ormai ben città portuale del titolo esplicitano sufficienti… Per una volta nel ritorno di un autore che ha noto anche al cinema italiano, l’omaggio a Marcel Carné; la cinema dell’autore de La contribuito a tenere alta la come l’ultima Mostra di Venezia vicenda si articola intorno alla fiammiferaia, tuttavia, la bandiera del cinema d’essai e che dimostra (Terraferma, Io sono Li, figura dello sciuscià Marcel Marx solidarietà e un non trascurabile insperatamente ci consegna Là-bas). Uno sguardo diverso e un (nomi e mestieri sono impregnati aiuto dalla provvidenza trasportano un’opera che trascende la approccio favolistico hanno di rispettosi riferimenti con grazia e leggerezza lo freddezza dei luoghi e l’amarezza illuminato l’ultimo festival di cinematografici), che lavora alla spettatore verso un finale che di esistenze trascinate per coltivare Cannes (ma non la giuria) con il stazione senza rimediare granché possiamo definire lieto senza tema la speranza, la carità e finanche la picco di applausi, lacrime tra gli nell’era delle sneaker. Un uomo di smentita, non foss’altro per il fede: vedere per credere! spettatori e finanche un sorriso anacronistico che vive con la senso di umanità, di empatia che la disteso sul volto di un Aki moglie Arletty, comprensiva e piccola e disgraziata comunità MARIO MAZZETTI

38 VIVILCINEMA settembreottobre11 schede critiche FAUST

anche nel famoso contratto di comprende Moloch, Taurus e Il compravendita dell’anima. Il loro sole, rispettivamente incentrati mondo è concreto, pieno di odori, sulle figure di Hitler, Lenin e di sporcizia e miseria, così come Hirohito, visti attraverso le loro doveva essere un villaggio bassezze umane. Di tutti loro Faust dell’Europa centrale stremato dalle è in un certo senso il progenitore, guerre dei secoli scorsi. Per la il prototipo: l’uomo che, libero da precisione sono i primi decenni sfide teologiche o imperativi dell’800 quelli a cui si riferisce morali, aspira al dominio. Il delirio l’iconografia del film, con finale sul vulcano, con Mauricius riferimenti puntuali alla pittura che arranca dietro di lui, tedesca dell’epoca, a cui Sokurov impotente a fermarlo, è ha attinto nei minimi dettagli di l’enunciazione programmatica del realismo, facendo un lavoro tiranno-superuomo: “si farà come “viscontiano” di recupero di voglio io”, declama Faust materiali originali per arredare il avanzando fra i crateri. Ma non di Aleksandr Sokurov Mann ha fatto del dottor Faust un personaggio archetipico, l’artista set. L’operazione di recupero di esistono né superuomini né un dio Sceneggiatura: Aleksandr Sokurov, Marina Koreneva russo, amante della pittura Sokurov riguarda anche lo spirito che li investa del potere, ci dice …Fotografia: …Montaggio: Jorg Sokurov in questa laicissima Hauschild …Musiche: Andrey Sigle …Interpreti: romantica, reinterpreta quella popolare originario della leggenda Johannes Zeiler, Anton Adasinsky, Isolda Dychauk, tradizione letteraria in una lucida del Faust, che, nata da una figura versione della storia di Faust, che Hanna Schygulla …Produzione: Proline Film …Distri- metafora della natura del potere, di alchimista realmente esistita, si traduce visivamente – anche buzione: Archibald …Russia 2011 …colore 134’ con i mezzi tecnologici di un cinema diffuse in Germania attraverso i attraverso l’uso pittorico di lenti di insieme filologico e d’avanguardia. Volksbuch (libri del popolo) a tutti i tipi, a lui peculiare – il ••• LA PAROLA capolavoro si deve Lontano dalla spiritualità del Faust partire dalla fine del ‘500 e fu marcio e il maligno che ribollono usare sempre con molta goethiano e dalla sua dialettica fra tradotta in rappresentazioni come un magma alla radice parsimonia, ma questa volta è il ambizione e castigo, il Faust di comico-farsesche da compagnie dell’idea stessa di potere. Faust alla caso di farlo. Faust di Aleksandr Sokurov è un uomo molto terreno, popolari e di marionette. fine risale questo magma ed entra Sokurov, Leone d’oro all’ultima concentrato a soddisfare gli istinti Sokurov attinge a questo spirito nel mondo per far danni, Mostra di Venezia, è uno di quei primari come la fame e il sesso, grottesco della tradizione probabilmente, ma noi abbiamo film che sintetizzano cultura e piuttosto che la sete di conoscenza. popolare tedesca e russa acquisito la consapevolezza che sperimentazione in un’opera Al pari di lui Mefistofele, qui coniugandolo con la sua personale solo l’arte può salvare l’uomo da se originalissima e visionaria, che è semplicemente chiamato Mauricius, opera di demistificazione degli stesso, attraversando anche un’esperienza sensoriale. Pur è un povero diavolo molto umano e uomini di potere, iniziata circa un’esperienza visionaria collocandosi nel solco del dall’aspetto ripugnante, che fa quindici anni fa con il progetto sui irripetibile, ai confini della patrimonio culturale europeo, che l’usuraio ed è così ignorante da dittatori del ‘900. Faust è il quarto percezione. da Marlowe a Goethe e Thomas commettere errori di grammatica tassello della tetralogia che BARBARA CORSI UNA SEPARAZIONE

di Asghar Farhadi ha perso il bambino in seguito a Titolo originale: Jodái-e Náder az Simin …Sceneggia- una caduta dalle scale durante un tura: Asghar Farhadi …Fotografia: Mahmoud Kalari alterco con il datore di lavoro. …Montaggio: …Interpreti: Peyman Farhadi ha una delicatezza Moaadi, Leila Hatami, Sareh Bayat, Shahab Hosseini, straordinaria nel restituire la Sarina Farhadi …Produzione: Asghar Farhadi …Distri- complessità delle ragioni e dei buzione: Sacher Film … Iran 2011 …colore 123’ torti, all’interno di rapporti ••• ORSO D’ORO all’ultima interpersonali che sono dettati in Berlinale e Orso d’argento per parte da norme tradizionali, anche l’insieme degli interpreti, Una religiose, in parte da un più separazione rinnova moderno individualismo, di cui è profondamente la poetica del soprattutto portatrice Simin, cinema iraniano con una storia mentre spetta alla figlia metropolitana e borghese, adolescente della coppia riportare raccontata con ritmo e gusto l’attenzione sulla morale intesa in contemporanei pur senza Qui entriamo subito nel cuore del intenzione di partire, soprattutto termini quasi kantiani. Una rinnegare accenti e tematiche a discorso, la vicenda di una coppia per non lasciar solo il padre separazione è dunque un film cui ci hanno abituato, negli ultimi di quarantenni, Nader e Simin malato e non autosufficiente. In sottile, che vive e respira nelle dieci anni, cineasti come Mohsen (Peyman Moaadi e Leila Hatami), attesa della decisione del giudice, sfumature, nelle zone d’ombra del Makhmalbaf, il primo Kiarostami coppia benestante che vive con la la coppia si prende una pausa di contrasto tra uomo e donna, tra o il coraggioso Panahi, per citarne figlia undicenne e con il padre di riflessione: lei si trasferisce dai suoi ceto borghese e proletario, tra solo alcuni tra i più grandi. Asghar lui, prostrato dall’Alzheimer. I due genitori mentre l’uomo deve cittadini “moderni” e Farhadi non è un novellino: ha sembrano volersi bene eppure mandare avanti da solo il ménage tradizionalisti religiosi, dove spesso cinque film al suo attivo, tra cui sono sull’orlo del divorzio, come si familiare. Proprio per questo la rigida sequela dei dettami della nel 2009 About Elly, cronaca vede già dalla prima, bellissima assume Razieh (Sareh Bayat), che fede è al servizio del tornaconto della sparizione di una ragazza scena, in cui mettono a confronto, dovrà prendersi cura del genitore. personale. Tutto questo groviglio durante una vacanza al mare che davanti al giudice, le loro posizioni Ma la domestica, indigente e di contraddizioni fa oscillare vinse l’Orso d’argento, sempre a inconciliabili dando voce, molto religiosa, ha un marito costantemente l’ago della bilancia: Berlino. La sua cifra è riconoscibile: chiaramente, a quelle di un’intera irascibile e forse disonesto. non solo nello spettatore che non unire a una descrizione di caratteri comunità. Mentre la donna è Insomma, Nader finisce per essere potrà non sentirsi coinvolto, ma e psicologie improntata al decisa ad espatriare con tutta la trascinato in una spirale di accuse anche nell’iter della giustizia, ben realismo elementi di giallo e famiglia per non dover più vivere e bugie e scatta persino una espresso dal magistrato Babak spunti di commedia che tengono “nelle circostanze di questo denuncia, perché la badante, che Karimi. alta l’attenzione dello spettatore. paese”, l’uomo non ha alcuna era incinta ma non l’aveva detto, CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA settembreottobre11 39 schede critiche MELANCHOLIA

di non riesce a trasmettere il suo Sceneggiatura: Lars von Trier …Fotografia: entusiasmo a Claire, sua moglie, Manuel Alberto Claro …Montaggio: Molly Male- che teme la collisione tra i due ne Stensgaard …Interpreti: Kirsten Dunst, Char- pianeti. Ospite della sorella, lotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Kiefer pallida, smunta, Justine sembra Sutherland, Charlotte Rampling, Alexander Skar- non essere già più di questo sgård …Produzione: Zentropa Entertainments …Distribuzione: Bim …Danimarca/Svezia/Fran- mondo. I tre personaggi illustrano cia/Germania 2011 …colore 129’ tre diverse reazioni di fronte all’annuncio dell’apocalisse: il ••• MELANCHOLIA è per noi la diniego (John), il terrore (Claire), vera Palma d’oro del Festival di l’atarassia (Justine). Imprigionato Cannes. Non c’è dubbio che, per tra adulti incapaci di comunicare potenza espressiva e originalità del tra loro, il figlio di John e Claire soggetto, il film di Lars von Trier incarna la possibilità della fede, e lascia impietriti. Come in un se è vero che i nomi nei film di Lars poema epico, si entra nel film con von Trier sono una chiave un proemio che annuncia i castello dove si celebrano le nozze aperto, ma in Melancholia il d’accesso all’universo dell’autore, momenti salienti e l’atmosfera del è troppo ingombrante per racconto prende un’altra strada, non è un caso che sia proprio racconto. Immagini misteriose, avanzare lungo il sentiero. Mentre concentrandosi sul personaggio di Justine (Giustina) a prendere per cariche di presagi, appaiono nelle gli sposi ridacchiano, la famiglia Justine: insofferente, ondivaga, mano il bambino. inquadrature dell’incipit: una attende impaziente: Claire inquieta, Justine erra nelle stanze Melancholia ci mette di fronte sposa che cammina in un bosco, le (Charlotte Gainsbourg), la sorella del castello, si lascia scivolare in alle nostre paure più profonde, caviglie e i polsi frenati da lunghe maggiore, ha preparato i una vasca da bagno, chiude gli senza prenderci in giro ma con liane che emergono dal suolo; una festeggiamenti nei minimi dettagli occhi, cercando requie. rispetto e compassione. Quando la madre che corre lungo il fianco di ed è preoccupata dalla Attanagliata dal male di vivere, fine del mondo si avvicina, la una collina, con un bambino in spensieratezza di Justine. Gli sposi non può più mentire, né a se macchina da presa continua a braccio; uccelli che piovono dal arrivano, infine, e la cena ha inizio, stessa né agli altri. Buio. Seconda filmare, fino al momento in cui cielo… Dopo il proemio, con un attraversata da screzi pronti a parte. nessun occhio può più essere brusco cambio di tono inizia il trasformarsi da un momento I presagi annunciati dal proemio testimone. Travolgendoci in un racconto. all’altro in qualcosa di più incombono, con l’avvento di un finale mozzafiato, Melancholia si Justine (Kirsten Dunst) e Michael pericoloso: il film ricorda l’opera evento astronomico straordinario: imprime con una traccia indelebile (Alexander Skarsgård), freschi prima di Thomas Vinterberg, il passaggio del pianeta nella memoria. sposi, sono in ritardo: la limousine Festen, in cui una riunione di Melancholia a brevissima distanza SILVIA ANGRISANI che hanno scelto per recarsi al famiglia sfociava in un processo dalla Terra. John è eccitato, ma QUANDO LA NOTTE

solitario e rude, ostile con le donne Ma lo scivolone arriva con la storia per aver subito il doppio d’amore che nasce fra Marina e abbandono della madre e della Manfred, quando a distanza di moglie. Per questa sua esasperata alcuni anni, più sicura di sé, Marina sensibilità alla pericolosità torna nello stesso paese di femminile, quando una notte il montagna per ritrovare l’uomo al pianto del bambino si interrompe quale si sente legata. Il rincorrersi all’improvviso, Manfred capisce che dei due innamorati fra autobus e qualcosa di fatale sta avvenendo funivie, con facile metafora di due nell’appartamento di sopra. anime simili che si incrociano senza L’intervento dell’uomo salva il mai andare insieme nella stessa bambino, svelando la debolezza direzione, rievoca in un crescendo della madre e a partire da drammatico la scena di Lara di Cristina Comencini coraggio di parlarne, l’argomento quell’inconfessabile segreto sull’autobus ne Il dottor Zivago e condiviso si stabilisce fra i due un Sceneggiatura: Cristina Comencini, Doriana Leon- comincia a essere oggetto di storie deflagra nella scena di sesso in deff dal romanzo omonimo di Cristina Comencini cinematografiche e letterarie. Alla legame di rancore e gratitudine, albergo, le cui battute di dialogo …Fotografia: Italo Petriccione …Montaggio: France- Mostra di Venezia ben due film ma anche di riconoscimento di una hanno provocato ilarità alla sca Calvelli …Musiche: Andrea Farri …Interpreti: italiani trattavano il tema: comune condizione di solitudine. proiezione stampa veneziana e le Claudia Pandolfi, Filippo Timi, Denis Fasolo, Michela Da questo momento il racconto, che successive dichiarazioni risentite Cescon …Produzione: Cattleya, Rai Cinema …Distri- Maternity blues di Fabrizio buzione: 01 … Italia 2011 …colore 114’ Cattani e, in concorso, Quando la si era tenuto in equilibrio su una della regista. Qui però non si tratta notte di Cristina Comencini, che lucida introspezione compiuta di pregiudizi della platea ma di ••• OGNI MADRE, se è sincera con se per la seconda volta dopo La attraverso poche scarne parole e la discutibili scelte di sceneggiatura, stessa, ha conosciuto la sensazione bestia nel cuore porta sullo descrizione dei comportamenti in che riguardano proprio la parte di odio verso il proprio bambino schermo un suo libro col supporto un’efficace ambientazione della storia meno attinente ai quando le cure occupano tutto il del marito, produttore di Cattleya, montana, vira deciso verso il conflitti interiori della maternità. Il tempo del giorno e della notte e si Riccardo Tozzi. melodramma, con qualche parentesi salto di tono dal pudore del viene private dell’autonomia e del La madre protagonista della sua didascalica nella presentazione della sottinteso alla declamazione di sonno. Il sentimento contrastante storia, Marina (Claudia Pandolfi), famiglia “esemplare” del fratello di un amore impossibile non giova di attaccamento e tentazione di porta da sola il suo bambino di due Manfred. Alla cognata Bianca, il all’equilibrio del film, messo a fuga, amore e odio, è stato a lungo anni a fare una vacanza in un personaggio di Michela Cescon, è rischio da alcune cadute (reali e censurato dall’imperativo sociale luogo di montagna, dove non affidato il compito di spiegare, di stile) e da un personaggio di dell’incondizionato amore conosce nessuno. Il vicino Manfred tranquillizzare, indicare la strada montanaro solitario un po’ materno, ma ora che il tabù è (Filippo Timi), che è anche il della maternità pacificata, forse troppo Yeti. caduto e le donne hanno il padrone di casa, è un uomo anche con qualche idillio di troppo. BARBARA CORSI

40 VIVILCINEMA settembreottobre11 ABRUZZO LOMBARDIA Castellana Grotte: So.Cra.Te TRENTINO ALTO ADIGE Giulianova: Moderno Milano: Anteo, Apollo, Ariosto, Ducale, Conversano: Casa delle Arti Trento: Astra Mexico, Arcobaleno Gravina in Puglia: Sidion Bolzano: Filmclub BASILICATA Bellagio: Vittoria Manfredonia: S.Michele Bressanone: Stella Matera: Kennedy Bergamo: Alba, Capitol Oria: Vittorio Gassman Brugherio: S. Giuseppe Orta Nova: Cicolella UMBRIA CAMPANIA Capriolo: Gemini Putignano: Sala Margherita, Saletta Fellini Città di Castello: Eden Napoli: America Hall, Filangieri, La Perla, Carugate: Don Bosco San Pietro Vermotico: Massimo Foligno: Politeama Clarici Vittoria Castiglione delle Stiviere: Supercinema San Severo: Cicolella Passignano sul Trasimeno: Auditorium Cesano Maderno: Excelsior Taranto: Bellarmino Urbani EMILIA ROMAGNA Cologno Monzese: Cineteatro di via Volta Tricase: Paradiso Bologna: Odeon, Rialto Studio, Roma Costa Volpino: Iride VENETO Ca’ de Fabbri: Nuovo Mandrioli Cremona: Filo, Arena Giardino, SARDEGNA Venezia: Astra, Giorgione Carpi: Arena San Rocco Spazio Cinema Po Cagliari: Alkestis, Spazio Odissea Asiago: Lux Cavriago: Novecento Lonato: King Bassano del Grappa: Metropolis, Cesena: Eliseo Mantova: Cinecity Sala Bios SICILIA Martinovich Faenza: Sarti Mezzago: Bloom Palermo: Aurora Belluno: Italia, La Petite Lumière Ferrara: Apollo, Sala Boldini Monza: Teodolinda Casuzze: Giardino d’estate Castelfranco Veneto: Hesperia Forlì: Saffi Morbegno: Iris Misterbianco: Trinacria Cavarzere: Verdi Imola: Don Fiorentini Opera: Eduardo Ragusa: Lumière Cerea: Mignon Medolla: Facchini Pavia: Corallo, Ritz Sciacca: Campidoglio Conegliano Veneto: Meliès Modena: Filmstudio 7B Saronno: Silvio Pellico Grado: Cristallo Parma: Astra, D’Azeglio S. Donato Milanese: Troisi TOSCANA Montagnana: Bellini Piacenza: Nuovo Jolly S. Giuliano Milanese: Ariston Firenze: Il Portico Montebelluna: Italia Puianello: Eden Seregno: Roma Abbadia San Salvatore: Amiata Oderzo: Cristallo Ravenna: Cinema City, Astoria, Jolly Sesto S. Giovanni: Rondinella Barga: Roma Padova: MultiAstra, Multisala MPX, Porto Reggio Emilia: Jolly, Olimpia, Rosebud Sermide: Capitol Bucine: Filarmonica Ambra Astra Salsomaggiore Terme: Odeon Temù: Alpi Castiglioncello: Castiglioncello Piove di Sacco: Marconi Soliera: Italia Treviglio: Ariston Cecina: Tirreno Robegano: Oratorio Scandiano : M.M. Boiardo Varese: Filmstudio 90 Chianciano Terme: Garden Rosà: Montegrappa Traversetolo: Grand’Italia Figline Valdarno: Nuovo Cinema Rovigo : Cinergia MARCHE Follonica: Astra Solagna: Val Brenta FRIULI VENEZIA GIULIA Ancona: Cinemazzurro Livorno: Grande, Kino dessé, Quattro Mori Treviso: Corso Gorizia: Vittoria Cupra Marittima: Margherita Lucca: Centrale Valdagno: Super Pordenone: Cinemazero Fabriano: Montini Manciano: Moderno Verona: Fiume, Nuovo S. Michele, Udine: Visionario Fermo: Sala degli Artisti, Super8 Massa e Cozzile: Olimpia Pindemonte Matelica: Famiglia Montecatini: Imperiale Vicenza: Odeon, Patronato Leone XIII, Roma, LAZIO Filottrano: Torquis Montelupo Fiorentino: Mignon Araceli Roma: Alcazar, Intrastevere, Mignon, Senigallia: Gabbiano Pietrasanta: Comunale Vittorio Veneto: Verdi Nuovo Olimpia, Nuovo Sacher, Sant’Angelo in Vado: Apollo Pisa: Arsenale, Odeon Quattro Fontane, Tibur Urbania: Lux Piombino: Metropolitan Gaeta: Ariston Urbino: Nuova Luce Pistoia: Roma Latina: Oxer Poggibonsi: Garibaldi, Italia, Politeama Sabaudia: Augustus PIEMONTE Prato: Terminale Trevignano Romano: Palma Torino: Empire, Massimo Quarrata: Nazionale Acqui Terme: Cristallo Sesto Fiorentino: MultiGrotta LIGURIA Alba: Cine4 Siena: Nuovo Pendola Genova: Ariston, Don Bosco, San Siro Asti: Nuovo Splendor, Lumiere Tavarnelle Val di Pesa: Olimpia Albenga: Ambra Barge: Comunale Bordighera: Olimpia Candelo: Verdi Borgio Verezzi: Vittorio Gassman Cuorgné: Margherita Chiavari: Mignon Dogliani: Multilanghe La Spezia: Filmstudio P. Germi Novara: Araldo, Sacro Cuore Lerici: Astoria Tortona: Stardust Levanto: Sport Rossiglione: Sala Municipale PUGLIA Sanremo: Centrale Tabarin Bari: Nuovo Splendor, Quattro Palme Bisceglie: Nuovo Carovigno: Cineblu schede critiche BAR SPORT

centenaria o giù di lì. Già, perché “il Bar Sport è quello dove non può mancare un flipper, un telefono a gettoni e soprattutto la Luisona, la brioche paleolitica condannata ad un’esposizione perenne”. Affiancato da Giuseppe Laganà per gli inserti animati, Martelli fa di regia un onesto compitino, dando carta bianca ai suoi attori brillanti e adoperandosi per non tradire l’illustre matrice letteraria: portare su schermo le tinte, i toni se però tradire è l’unica via per di Massimo Martelli e i tic di quegli indimenticabili rimanere fedeli al testo, Bar I PRIMI Sceneggiatura: Nicola Alvau, Massimo Martelli, personaggi di carta: Claudio Bisio Sport fa una professione di fede Giannandrea Pecorelli, Michele Pellegrini dal libro nell’originale di Benni così omonimo di Stefano Benni ...Fotografia: Roberto è il tennico, tuttologo oltre ogni DELLA LISTA Cimatti …Montaggio: Gianandrea Tintori …Musi- misura; Giuseppe Battiston è ortodossa da risultare che: Gattociliegia …Interpreti: Claudio Bisio, Giu- Onassis, il proprietario del bar, bacchettona e, in definitiva, di Roan Johnson seppe Battiston, Antonio Catania, Bob Messini, nonché voce narrante; Antonio miscredente: il confronto con la Antonio Cornacchione, Angela Finocchiaro, Sceneggiatura: Roan Johnson, Davide Lantieri …Fotografia: Catania è Muzzi, Bob Messini magia della parola, ovvero le Lunetta Savino, Teo Teocoli …Produzione: Aurora capriole stilistiche e poetiche, è Tommaso Borgstrom …Musiche: Ratchev & Carratello Film con Rai Cinema …Distribuzione: 01 …Italia Cocosecco, Antonio …Interpreti: Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Paolo 2011 …colore 91’ Cornacchione Bovinelli, in perso per KO “tennico”, Cioni …Produzione: Palomar, Urania Pictures, Rectangle nonostante tanta buona volontà Productions …Distribuzione: Cinecittà Luce … Italia 2011 perenne lotta elettrica con …colore 90’ ••• AMORI, sfide, cappuccini, un’insegna luminosa che e una percepibile onestà di avventure, trasferte, grappini, luminosa non è; Angela fondo. Ma da Onassis alle ••• È UN’ITALIA irreale e grottesca, campioni, bambini, nonni, sesso, Finocchiaro (Angela) e Lunetta vecchiette, passando per lo stesso eppure così vicina alla nostra, quella de meringhe e un contenitore, Savino (Lunetta) invecchiano al tennico, la sensazione più limpida I primi della lista del regista pisano pardon, un luogo dell’anima: il tavolino, con pettegolezzi è quella di una copia conforme Roan Johnson, qui al suo primo Bar Sport di Stefano Benni, assortiti e the sgradevolmente autoridotta a mera parafrasi, lungometraggio, realizzato con pochi ovvero un cult senza se e senza dolci; Teo Teocoli è il tableaux poco vivants e molto, mezzi ma con uno sguardo ma della narrativa italiana, ad “fantomatico” playboy, la sexy- molto statici. Con un sintomatico, originalissimo fra commedia, realismo e alto voltaggio comico. Bestseller rivelazione Aura Rolenzetti è la paradossale risultato: pur stantia racconto picaresco. Il film rievoca una da un milione e mezzo di copie cassiera, mentre spetta a Claudio e geriatrica, la Luisona vince su vicenda realmente accaduta nel 1970, edito nel 1976, ora approda al Amendola il famelico e tutto, attori in carne ed ossa quando tre giovani di Pisa chiesero cinema con la regia di Massimo fantasmagorico tête-à-tête con la compresi. Un omaggio a Benni o asilo politico all’Austria convinti che Martelli, una sceneggiatura a vera protagonista del film, la una indebita complicanza? l’Italia fosse sull’orlo del colpo di stato otto mani e gli attori, chiamati a mitica brioche Luisona, FEDERICO PONTIGGIA militare, come pochi anni prima era avvenuto in Grecia. La loro fuga notturna verso il confine sulla A112 diventa l’occasione per un CAVALLI onirico “tre passi nel delirio” politico, dove tutti i fantasmi della sinistra militante di quegli anni sembrano di Michele Rho Separati ma legati da un materializzarsi: i militari in minacciosa Sceneggiatura: Francesco Ghiaccio e Michele Rho marcia verso Roma, gli amici feriti a dal racconto di Pietro Grossi …Fotografia: Andrea vincolo che non morte negli scontri con la polizia, le Locatelli …Montaggio: Luca Benedetti …Musiche: potrà mai essere mitiche guardie jugoslave non così Nicola Tescari …Interpreti: Vinicio Marchioni, spezzato. Michele Alhaique, Giulia Michelini, Duccio Came- L’opera prima di amichevoli come voleva la vulgata rini, Luigi Fedele, Francesco Fedele, Pippo Delbo- comunista. Ossessioni e paranoie sono no, Andrea Occhipinti, Asia Argento …Produzio- Michele Rho è un raccontate con un tocco sottilmente ne: Settembrini Film con Rai Cinema …Distribu- film che vive in comico, astraendo i personaggi dal zione: Lucky Red …Italia 2011 …colore 93’ una dimensione mondo circostante e immergendoli atemporale e a-spaziale, che cercare di avvicinare il mondo come in un acquario in ambienti ••• ALESSANDRO e Pietro sono riesce sapientemente a fondere i distante a lui. Pietro, al contrario, stilizzati e vuoti, come se fossero fuori due fratelli di undici e tredici tre elementi costitutivi: i due decide di trovare nella fattoria di di testa e fuori dal mondo, ma proprio anni che abitano con i genitori in fratelli, i cavalli e il paesaggio, Pancia e di sua moglie una nuova per questo riuscissero iperbolicamente una casa sperduta sugli per restituire allo spettatore un famiglia. È alla ricerca di affetto e e quasi profeticamente a intravederne Appennini. La loro infanzia è racconto per immagini dal stabilità che troverà in Veronica. Il le crepe. Un tentativo di golpe ci fu, scandita dal gioco e dal rigore, grande respiro. Cavalli colpisce tempo, però, se da un lato effettivamente, nel dicembre del 1970, dalla scoperta e dalla perdita. per l’alternanza e l’equilibrio che plasma, smussa o accentua questi sminuito poi come un’operazione Sempre insieme, legati da una si instaurano tra gli spazi desideri, dall’altro non cancella. senile di pochi nostalgici e seguito da complicità forte dove ognuno è il immensi e liberi dei luoghi e le Trova anzi il modo per riunire, una scia di sanguinose stragi di stato. sostegno dell’altro. Anche storie personali dei personaggi, ognuno con le proprie diversità, i Quella fuga vigliacca e ingenua di tre quando questa perdita si lo sviluppo del loro percorso, la due fratelli prima di una nuova ragazzi disarmati e disarmanti nel loro concretizza nella morte della ricerca dei propri istinti. Grande e partenza. destino di perdenti, e per questo madre, mentre la corsa piccolo, imponderabile e Un racconto lontano dalle storie accarezzati dallo sguardo affettuoso spensierata del ritorno a casa si prevedibile: dualismi di vite alla che abitano il cinema italiano del regista, in fondo la possiamo capire trasforma nel passaggio all’età ricerca di un approdo. Alessandro contemporaneo: una grande anche noi, che dopo quarant’anni adulta. Con due puledri ancora e Pietro in sella ai due cavalli storia di amicizia, un affresco viviamo ancora in un incubo da domare, Alessandro e Pietro percorrono strade diverse: il dell’anima dove lo spettatore è inquietante e grottesco che sembra intraprenderanno due modi primo, irrequieto, vorrebbe immerso negli scenari di uno non finire mai. diversi ma non dissimili di vivere attraversare letteralmente il spazio che cattura. BARBARA CORSI l’esistenza, l’essenza della vita. confine delle montagne per DAVIDE ZANZA

42 VIVILCINEMA settembreottobre11 schede critiche MISSIONE DI PACE

di possedere i soldati che formano perfino a comprendersi. il manipolo di militari che, sotto il Non si pensi a Missione di pace comando di Vinciguerra, vengono come un film denuncia sugli errori incaricati di catturare un criminale e gli orrori della guerra nei di guerra, latitante da anni nei Balcani, uno dei conflitti più boschi di un territorio inesplorato. cruenti e feroci che hanno Insomma appare chiaro fin insanguinato l’Europa. dall’inizio che Vinciguerra e i suoi Nell’esordio di Lagi non ci sono soldati sono del tutto impreparati tracce di stermini e pulizia etnica, al compito cui sono stati chiamati. al contrario il clima è E la situazione peggiora sostanzialmente giocoso: la ulteriormente quando, derubato missione di Vinciguerra e dei suoi della propria auto ed essersi perso, uomini appare sostanzialmente al gruppo di soldati si aggiunge una scampagnata di ingenui e impreparati boyscout, come di Francesco Lagi fumetti di Bonvi Sturmtruppen o Giacomo. Il suo arrivo innesca un della saga del colonnello ulteriore, implacabile conflitto: sembra suggerire la scena in cui il Sceneggiatura: Umberto Contarello, Filippo Gravino, Francesco Lagi, Marco Pettenello …Fotografia: Arnal- Buttiglione, stracult degli anni ‘70. quello che esplode fra lui stesso e capitano monta la sua tenda sul do Catinari …Montaggio: Danilo Torre …Musiche: Predomina un clima farsesco anche il padre. Ma ridicolo, confuso, letto di un fiume, con l’inevitabile Bugo …Interpreti: Silvio Orlando, Francesco Brandi, in Missione di pace, ambientato stanco e del tutto innocuo appare conseguenza di finire Alba Rohrwacher, Filippo Timi, Antonella Attili, Tom- nei Balcani alla fine del conflitto anche Radovan Pavlevic, l’uomo irrimediabilmente sott’acqua. Del maso Ragno, Bugo …Produzione: Bianca Film con nella ex Jugoslavia e popolato da ricercato dai soldati italiani. Più resto appare chiaro che l’autentico Rai Cinema …Distribuzione: JP Entertainment …Ita- lia 2011 …colore 90’ una serie di personaggi che, senza che un temibile criminale di centro gravitazionale del film, più alcuna eccezione, appaiono limitati, guerra, Radovan sembra un che la missione di pace, sia il ••• IL CINEMA bellico italiano è retorici, ridicoli, tutti in possesso di barbone stanco e deluso che non conflitto familiare che coinvolge caratterizzato da sempre da un quoziente di intelligenza al di vede l’ora di arrendersi. Nel Vinciguerra e Giacomo, un padre e un’atmosfera antieroica e sotto della media. Lo è il capitano frattempo, se non proprio una un figlio che, all’inizio della storia, antimilitarista che sconfina spesso Sandro Vinciguerra, un militare definitiva pace, almeno un neppure si rivolgono la parola e nella commedia, come accade in incapace di sostenere un confronto armistizio viene raggiunto anche dialogano tra loro servendosi della film fortunati quali La grande perfino con il figlio Giacomo. Lo è fra il capitano Vinciguerra e suo rispettiva moglie e madre come guerra di Monicelli o quest’ultimo, un pacifista d’accatto figlio che, costretti ad una forzosa intermediario. Nuoce al film, dopo Mediterraneo di Salvatores, e che si esprime per frasi fatte, le cui convivenza, non solo iniziano a tante, generose follie, un finale qualche volta perfino nella farsa, fantasie sono popolate da un Che dialogare fra loro, ma si troppo scontato e prevedibile. come è il caso, ad esempio, dei due Guevara confuso e decisamente in contaminano vicendevolmente e, FRANCO MONTINI film di Samperi ispirati ai celebri crisi. Né maggiori qualità mostrano almeno parzialmente, riescono IL VILLAGGIO DI CARTONE

di Ermanno Olmi atmosfera ne sarà dissuaso; e Sceneggiatura: Ermanno Olmi con Claudio Magris e molto pesano le parole da “santi Gianfranco Ravasi …Fotografia: Fabio Olmi …Mon- migratori” che sgorgano dalle idee taggio: Paolo Cottignola …Musiche: Sofia Gubaiduli- teneramente eretiche, post- na …Interpreti: Michael Lonsdale, Rutger Hauer, pasolinianamente radicali nel suo Alessandro Haber, Massimo De Francovich …Produ- concetto di Cristianesimo del fare, zione: CinemaUndici con Rai Cinema …Distribuzio- ne: 01 …Italia 2011 …colore 87’ dell’autore Olmi sempre più lucido folle iconoclasta, ormai zen ••• IL CORPO di Cristo in croce, bergamasco, a suo agio in questo tutt’altro che celeste anzi simbolo raccolto oratorio, villaggio che scheggiato e in disuso, è staccato rimanda un po’ a quelli meccanicamente dalla cuspide diversamente contadini de sopra l’altare di una chiesa da L’albero degli zoccoli e di smembrare. È oggetto sacro Centochiodi. sconfitto, come il vecchio prete Il villaggio di cartone ha Rutger con i paramenti (Michael Hauer sacrestano che tradisce il Lonsdale, canuta icona suo compito e Massimo De sacerdotale già ne Il nome della Francovich medico che confuta rosa e Uomini di Dio), arresosi al ancora alla Mostra a vedere questi Monsignor Giulio Ravasi) e un una scienza non più cristiana. E un saccheggio della modernità. Così il concatenabili film uno dopo l’altro monito per alte sfere e cattolici set (scenografo Giuseppe Pirrotta) sepolcro è vuoto. Sconforto, nelle varie sezioni del festival. Ne Il medi, che un film a struttura innestato come enorme dissoluzione. Ma è così che la casa villaggio di cartone sono passi di drammaturgica soddisfacente. Porziuncola nel Palazzetto dello di Dio può accogliere (senza più missione neocristianamente eretica L’azione vi è trasfigurata, ma in Sport di Bari. Se è vicina la fine di altari, simulacri, cerimonie) nuovi e apocrifamente evangelica, che fondo al suo cuore etico e morale una certa civiltà, se il corpo abitanti del Tempio: vari immigrati vanno, Olmi docet, in senso (non moralistico) bene pesano le ligneo di Cristo è simbolo di arrivati là in rifugio. Prima muti, opposto a quelli di leggi statali e circostanze e genesi della cartapesta, se dobbiamo poi parlano. Il parroco ha una talvolta della istituzione Chiesa. composta bellezza dei personaggi- inginocchiarci davanti ai migranti scossa interiore e opera in carità e Habemus Olmi, e teniamocelo non attori (Elhadji, Fatima, Irima, (Olmi dicet), Il villaggio di accoglienza, il bene contro il male, vicino, non stringiamolo in una Samuels, Souleymane…), l’unità di cartone è sfida di speranza esprime il nocciolo lo stesso Olmi: sola definizione critica o emotiva. luogo assediato da quel mondo contro poteri mercantili, è cinema da Il villaggio di cartone a Certo, quest’opera teatralmente che preme da fuori per smontare il di umanissimo mestiere, è arma Terraferma, da Là-bas a Io sono apologetica è più un saggio bunker di misericordia in cui pure di cuore e intelletto. Li, sono brevi i passi dichiarato (sceneggiatura del qualcuno prepara un oscuro MAURIZIO DI RIENZO cinematografici, come fossimo regista con Claudio Magris e attentato, ma lì in nuova

VIVILCINEMA settembreottobre11 43

schede critiche ARRIETTY

quantità, sfidando insetti e creature mondi, nonostante il varie e cercando di rimanere “collegamento”, l’amicizia tra i invisibili secondo la regola che, se due adolescenti di taglia diversa, scoperti, i minuscoli abitanti è pervaso da un senso di dovranno lasciare la casa. Ma ineluttabilità, di incompiutezza a l’intraprendenza della giovane causa della mancanza di dialogo, protagonista causerà il contatto, e nonostante la disponibilità della un’amicizia impensata, con un famiglia ospite: ragazzo prossimo all’intervento l’incomunicabilità è nel loro dna cardiaco e trascurato dalla madre, il e il finale è scritto, anche se 12enne Sho. personaggi e situazioni Già animatore per lo Studio Ghibli, manterranno fermo sul buono in particolare di alcune delle scene l’umore dei vostri figli. Pur senza più belle di Ponyo sulla scogliera, i miracoli del Maestro de La Yonebayashi (detto Maro) esordisce principessa Mononoke e La nel lungometraggio con città incantata, il film funziona un’animazione dal tratto preciso, ed è altamente consigliabile, che offre un’incantevole come dimostra l’accoglienza di Hiromasa Yonebayashi uscendo anche gli inediti). Spesso Titolo originale: Karigurashi no Arrietty …Sceneggia- (è il caso di Porco rosso e Il rappresentazione della natura tributatagli al Festival di Roma lo tura: Hayao Miyazaki, Keiko Niwa dal romanzo di castello errante di Howl) la attorno alla casa (spostata rispetto scorso anno, dove allo Studio Mary Norton …Montaggio: Rie Matsubara …Musi- fonte o l’ispirazione sono di al romanzo alla periferia di Tokyo) Ghibli è stata dedicata una ricca che: Cécile Corbel …Supervisore all’animazione: matrice europea: in Arrietty è il come degli ambienti degli umani: ed estremamente soddisfacente Megumi Kagawa, Akihiko Yamashita …Produzione: romanzo The borrowers (I la credenza, le intercapedini, gli retrospettiva. Studio Ghibli …Distribuzione: Lucky Red …Giappo- ne 2010 …colore 94’ rubacchiotti) dell’inglese Mary anfratti, finanche la meravigliosa MARIO MAZZETTI Norton: sotto il pavimento di una casa di bambola, ••• ANCHE QUANDO non reca la vecchia casa che ospita due meta impossibile per firma di Hayao Miyazaki (qui vecchiette abita una famiglia di Arrietty. Il cosceneggiatore), lo Studio Ghibli persone minuscole, composta personaggio più va a segno e va dato merito alla dalla 14enne del titolo e dai comico è anche il più Lucky Red di diffondere in Italia genitori. La famiglia in miniatura insensibile, la l’incanto e la grazia delle tante si procura il fabbisogno governante che produzioni che lo hanno reso al quotidiano prendendo in vorrebbe disfarsi dei vertice mondiale del cinema di prestito dagli umani del mondo rubacchiotti. Il animazione (in dvd stanno soprastante beni in modica rapporto tra i due

ONE DAY

di Lone Scherfig sociale e sentimentale ricca ed Sceneggiatura: David Nicholls dal romanzo omoni- intensa, anche per Dexter Emma mo …Fotografia: Benoît Delhomme …Montaggio: costituisce un punto di riferimento. Barney Pilling …Interpreti: Anne Hathaway, Jim I due si incontrano raramente ma Sturgess, Patricia Clarkson, Romola Garai …Produ- con regolarità, fino al momento in zione: Color Force, Film Four, Random House Films …Distribuzione: Bim …Usa 2011 …colore, 107’ cui Dexter si perde in un mondo di incubi, mentre Emma risale ••• ALLA LETTURA della trama, lentamente la china acquistando One day potrebbe passare fiducia in se stessa. inosservato, come l’ennesima Ci vorranno vent’anni perché i commedia romantica in cui ragazzi riescano a ritrovarsi e ad un’amicizia si trasforma in amore. avere il coraggio di dichiarare i Il film merita invece maggiore propri sentimenti. Il film mette in attenzione, innanzitutto perché è scena con successo il passaggio firmato dalla regista danese Lone all’età adulta, in Emma prima, che Scherfig, che nel 2009 ci ha sboccia come un fiore e trova la regalato un’avvincente storia di sua strada nel mondo della educazione sentimentale ritrovano entrambi brilli a temporaneo si trasforma in una letteratura; in Dexter più (Un’educazione) rivelando il trascorrere la notte insieme. Emma prigione. Nessuna tardi, attraverso un talento della giovane attrice – occhialoni da prima della classe e soddisfazione professionale, percorso difficile e inglese Carey Mulligan. In secondo look trascurato – è vita sentimentale doloroso. Attenzione! luogo, per dar vita al personaggio imbarazzatissima di fronte al inesistente, un unico Pur essendo una femminile principale, Emma, la ragazzo dei suoi sogni, bello e amico, per giunta a commedia Scherfig ha scelto Anne Hathaway, disinvolto, l’immagine del successo. distanza: Dexter. La carriera romantica, One day attrice di talento dal volto intenso Tra un’esitazione e un malinteso, la del ragazzo ha un invita il pubblico ad e il sorriso accattivante, credibile magia scompare ma non la inizio brillante, accettare sia nella commedia (Il diavolo simpatia, e quel 15 luglio segna la che lo porta l’imperfezione veste Prada) che nel film nascita di un’amicizia destinata a ben presto a della vita. drammatico (Rachel si sposa, durare nel tempo. raggiungere SILVIA Brokeback Mountain). Il film segue i ragazzi anno dopo gli schermi ANGRISANI 15 luglio 1988, giorno della laurea: anno: Emma, pur dotata di talento televisivi e il Emma e Dexter (Jim Sturgess) per la scrittura, comincia a lavorare successo. rimangono soli in una piazza, alla come cameriera in un pub e quello Nonostante fine dei festeggiamenti, e si che doveva essere un lavoro una vita

VIVILCINEMA settembreottobre11 45 schede critiche LARRY CROWNE

rende più debole di altri colleghi ma alcuni ruoli secondari sono e inadatto a fare carriera. Dopo purtroppo meno riusciti, non giorni vissuti sotto choc, Larry tanto per il cast quanto per le segue il suggerimento di un scelte della sceneggiatura, che vicino e fa capolino si accontenta talvolta di all’università, dove si iscrive al personaggi caricaturali: è il caso JANE EYRE primo anno. Tre corsi del marito di Mrs. Tainot, ex dovrebbero cambiare la sua vita: professore diventato scrittore, di Cary Joji Fukunaga scrittura, comunicazione orale che ha perso l’ispirazione e Sceneggiatura: Moira Buffini …Fotografia: Adriano Gol- ed economia. trascorre le giornate tra l’alcool dman …Montaggio: Melanie Ann Oliver …Musiche: Dario di Tom Hanks L’università è un mondo nuovo e e i siti web pornografici; anche Marianelli …Interpreti: Mia Wasikowska, Michael Fassben- Sceneggiatura: Tom Hanks, Nia Vardalos …Foto- Larry è deciso a mettercela tutta; il personaggio di Talia, der, Jamie Bell, Judy Dench, Sally Hawkins …Produzione: grafia: Philippe Rousselot …Montaggio: Alan d’altra parte, il mondo l’intraprendente collega Ruby Films, Focus Features, BBC Films …Distribuzione: Cody …Interpreti: Tom Hanks, Julia Roberts, universitaria di Larry, è a tratti Videa-Cde …Gran Bretagna/Usa 2010 …colore 120’ accademico gli regala nuove Gugu Mbatha-Row, Rami Malek …Produzione: amicizie, come quella di una cosi eccessivo da risultare poco Vendome Pictures, Playtone Productions …Distri- realistico. In compenso, ci ••• JANE EYRE è maggiorenne. Almeno al buzione: Medusa …Usa 2011 …colore 98’ giovane collega che entra nella cinema, date le raggiunte 18 riduzioni del sua vita con l’irruenza di un regalano momenti comici il capolavoro di Charlotte Brontë. Poca ••• DOPO due anni di assenza, vento impetuoso, vicino di casa di Larry, con il suo dunque la necessità dell’ennesima Tom Hanks torna sul grande rivoluzionando tutto, dal taglio mercatino a cielo aperto sul rivisitazione per il grande schermo; molta, schermo nella doppia veste di di capelli all’arredamento di prato davanti casa, e lo strambo invece, la curiosità destata su una palestra attore e regista, scegliendo casa. Ma la vera scoperta sembra professore di economia, il mai satura, quella del processo di cine- come partner Julia Roberts. La essere il corso di Mrs. Tainot professor Matsutani, che vende adattamento di una pietra miliare coppia promette bene per una (Julia Roberts), che promette di senza vergogna il manuale di letteraria: un’operazione rivelatrice delle commedia romantica, che si insegnare ai suoi studenti ad economia di cui è l’autore e il evoluzioni (o involuzioni) estetiche, rivela gradevole pur senza esprimersi in pubblico con cui sense of humour è tecnologiche ma soprattutto interpretative mordente. Tom Hanks successo e ad essere a proprio incomprensibile alla classe. di un testo e del suo contesto. Al banco di interpreta Larry Crowne, agio nella comunicazione Quello che però più di ogni prova è il giovane meltin’ pot Cary Joji impiegato modello di un grande verbale. Mrs. Tainot è una donna altra cosa resta impresso nella Fukunaga (californiano di origine latino- supermercato, eletto per ben avvenente che ha perso la gioia memoria alla fine del film è il giapponese, premiato al Sundance 2009 otto volte “commesso di vivere e la passione per il suo coraggio del protagonista, che per l’opera prima Sin Nombre) che ha dell’anno”. Gentile, simpatico, a lavoro, ma che sarà costretta a riesce a risollevarsi dal trauma pianificato e realizzato una Jane Eyre volte zelante, Larry viene messo fare i conti con i nuovi studenti, del licenziamento e a trovare gli strategicamente appetibile. A partire da un alla porta da un giorno all’altro, entusiasti e fiduciosi. strumenti per costruirsi un cast all star da brivido mediatico: la nuova con il pretesto che la mancanza I due attori protagonisti sono nuovo futuro. musa degli autori, Mia Wasikowska (I di titoli nel suo curriculum lo convincenti nei ruoli rispettivi, SILVIA ANGRISANI ragazzi stanno bene, Alice in Wonderland, Restless e presto con Hillcoat, Park Chan-wook e Jarmush), il divo del momento Michael Fassbender, l’ex RESTLESS enfant prodige del cinema inglese Jamie Bell (Billy Elliot) e la sempre divina Dame all’incidente di Judy Dench. Ma anche per la riduzione Gus van Sant automobilistico (leggi, vero e proprio taglio) narrativa. Sceneggiatura: Jason Lew …Fotografia: Harris dove morirono i Savides … Elliot Graham … Lavorando sui principali fatti dell’intreccio, Montaggio: Musiche: Danny Elfman …Interpreti: Henry Hopper, Mia suoi genitori, regista e sceneggiatrice hanno optato per Wasikowska, Ryo Kase, Jane Adams …Produzio- incontra la classica figura retorica del flashback ne: Columbia Pictures, Imagine Entertainment, Annabel, una come espediente sintetico ma, a detta di 360 Pictures …Distribuzione: Warner Bros …Usa ragazza vestita Fukunaga stesso, come mezzo per “evitare 2011 …colore 95’ anni Trenta dal che lo spettatore/lettore perdesse fisico androgino, l’attenzione su personaggi minori o ••• RACCONTO intimo, delicato e affetta da un situazioni apparentemente meno duro su una coppia innamorata tumore al significative, come l’incontro tra l’eroina e che conosce il distacco dalla vita: cervello: al primo la famiglia di Rivers”. E infatti è proprio Restless, che ha inaugurato Un incontro nasce un amore mettendosi a nudo in una storia nell’approccio di Jane a casa Rivers che il certain regard a Cannes, è profondo e terapeutico. popolata da rimorsi e amici film prende avvio, tradendo l’incipit del un’opera immediata e istintiva Restless, fotografato con i immaginari, per riprodurre romanzo che la vede bimba cacciata di casa che vira, con dettagli e colori autunnali prediletti dal l’enigmatica indecifrabilità di e destinata alla scuola orfanotrofio. La sfumature, verso la commedia regista, conferma la sua capacità un mondo chiuso e complesso. trasposizione del Nuovo Millennio di Jane sentimentale senza mai scivolare di catturare linguaggi, manie e Restless è un film sull’attesa Eyre è meritevole di visione, seppur priva nel ricatto del dramma fragilità nella riproduzione delle della fine che penetra a fondo di eccellenza come l’altra recente pietistico. Van Sant racconta la ossessioni e della profonda nelle paure e nelle rivisitazione britannica: Wuthering sua idea di gioventù, cercando solitudine metropolitana, incomprensioni familiari, ma heights di Andrea Arnold, in concorso a di catturarne la fragilità e le cercando una difficile armonia con leggerezza e grazia, senza Venezia. La produzione non ha lesinato contraddizioni psicologiche. tra la sincerità dei sentimenti, il rimozioni. È la cronaca, scandita nell’affiancare al regista, fermo in una Dopo le atmosfere rarefatte e i labile disorientamento e la fatica da sfumature e dettagli, di vivace camera a mano, una troupe di alto riflessi sonori di Paranoid park di sentirsi accettato dentro i incontri e ribellioni, un’elegia livello, dal costumista Michael O’Connor al ed il manierismo disorientante malesseri dell’adolescenza. sulla velocità delle relazioni, sul musicista italiano Dario Marianelli, delle ultime pellicole, il regista Conclusa la “trilogia della desiderio di verità. Romantico e entrambi vincitori di Oscar. Il dato è ritrova il piacere della morte” (Gerry, Last days, sensibile con uno stile che significativo: a fronte di contenuti noti e in narrazione, elide rabbia e Elephant), van Sant sceglie una predilige primi piani ed questo caso quasi “sacri”, gli unici elementi sarcasmo incrociando i generi in parabola sulla forza inquadrature brevi, tonalità sensibili a variazioni provengono dalle un percorso di formazione, con rigeneratrice della vita e si vivide e trasparenti, il suo film è modalità. L’ottimizzazione delle risorse uno sguardo partecipe concede una versione razionale un inno alla rinascita tra sembra dunque aver soddisfatto le sull’immanenza del tempo, e d’autore del modello Love filosofiche illuminazioni e intenzioni stilistico-estetiche messe in atto, l’imprevedibilità del caso e story; cita Harold e Maude di passioni travolgenti, un oltre l’evidente volontà di raggiungere il l’inevitabile consapevolezza del Ashby e si sofferma sulla melodramma d’amore sulla maggior pubblico possibile. dolore. naturale predisposizione dei ricerca dell’equilibrio. ANNA MARIA PA SETTI Enoch, sopravvissuto personaggi a rischiare tutto, DOMENICO BARONE

46 VIVILCINEMA settembreottobre11 schede critiche AMICI DI LETTO

dell’innamoramento stesso. La vicenda non è nuova, Amici di letto non aggiunge molto alla tradizione se non appunto la ferrea volontà del sesso disimpegnato per evitare sofferenze e guai. Già lo scorso anno Ivan Reitman aveva portato sul grande schermo una storia quasi identica, SUPER Amici, amanti e... con Natalie Portman e Ashton Kutcher, ma di James Gunn lì solo la ragazza faceva la dura Sceneggiatura: James Gunn …Fotografia: Steve Gainer mentre il ragazzo innamorato e …Montaggio: Cara Silverman …Interpreti: Rainn Wilson, istinti andando allegramente a letto di Will Gluck romantico tentava di farla Ellen Page, Kevin Bacon, Liv Tyler …Produzione: Ambush insieme. La faccenda diventa soccombere, riuscendoci. In Entertainment, This Is That …Distribuzione: M2 …Usa Titolo originale: Friends with benefits …Sceneggia- 2011 …colore 96’ tura: Keith Merryman, David A. Newman, Will Gluck scientificamente programmata e Amici di letto il programma è programmatica, proprio per non bilaterale e la specularità aiuta …Fotografia: Michael Grady …Montaggio: Tia Nolan ••• SCENEGGIATORE di punta della …Interpreti: Justin Timberlake, Mila Kunis, Patricia cadere nel tranello dei cliché degli all’identificazione con la vita di Clarkson, Richard Jenkins, Jenna Helfman, Woody amorosi sensi, perché “l’amore è un qualunque giovane occidentale Troma, factory americana Harrelson …Produzione: Castle Rock Ent., Zucker/Oli- mito propagato dai film di e metropolitano. Inoltre, il film indipendente celebre per i suoi b- ve Bridge …Distribuzione: Warner Bros …Usa 2011 Hollywood”. Il sottofondo, tuttavia, di Gluck (Easy Girl con Emma movie ad alto tasso di splatter ed …colore 104’ è prevedibilmente di due persone Stone nel 2010) gode di una erotismo, il quarantenne James Gunn profondamente sole e dalle sceneggiatura più scorrevole, torna dietro la macchina da presa a ••• FWB. Una sigla che va per la rispettive famiglie disfunzionali: credibile, divertente. Il testo è quattro anni di distanza da Slither, maggiore dalle parti di New York. Il Dylan è orfano di madre e ha un brillantemente costruito sul horror sui generis ambientato nella significato è Friends with benefits, padre anziano malato di Alzheimer linguaggio di quelle provincia americana che aveva segnato quella situazione ibrida tra amici- (Richard Jenkins); Jamie non generazioni di newyorkesi e il suo esordio. Con Super (fuori amanti emblema dell’Occidente conosce suo padre e ha una folle californiani: esilaranti le scene, concorso all’ultimo Torino Film odierno. Protagonisti sono dunque madre vetero-hippie (Patricia quasi inedite al cinema, dei Festival), il regista muove dal filone dei due figli di tale società, Dylan Clarkson). La ricerca di affetto è modaioli flash mob, invenzione super-eroi per raccontare la grottesca (Justin Timberlake), giovane art dissimulata ma alla fine i conti non del popolo di Mtv. Lontano parabola di Frank (Rainn Wilson), director di Los Angeles e Jamie tornano. E i due ragazzi si dall’edulcorato o dal anonimo quarantenne dall’aspetto (Mila Kunis), una cacciatrice di teste innamorano senza ammetterlo. Il giovanilistico, il film si rivela di New York. Entrambi single pacioso e dalla vita noiosa. Da piatta lieto fine è ovvio ma non scontato, una simpatica sorpresa oltre le che era, la sua esistenza assume però i perché disillusi dalla vita di coppia, la paura a caricarsi le responsabilità aspettative. contorni del dramma nel momento in scelgono di dar sfogo ai propri degli affetti altrui supera il cliché ANNA MARIA PASETTI cui la tanto amata moglie Sarah (una bellissima Liv Tyler), turbolenta ed ex alcolizzata, lo pianta in asso per Jacques (Kevin Bacon), spacciatore ATTACK THE BLOCK psicopatico che passa le sue giornate in compagnia di una combriccola di di Joe Cornish residenziale di Londra vedono combinandole con lo stupore e balordi. Complici alcune divertenti Sceneggiatura: Joe Cornish …Fotografia: Thomas cadere un oggetto dal cielo lo scetticismo dell’adolescenza in illuminazioni mistico-religiose, Frank Townend …Montaggio: Jonathan Amos …Musiche: mentre stanno derubando un film d’azione e d’avventura, cerca la propria rivalsa sotto le spoglie Steven Price …Interpreti: Nick Frost, Jodie Whittaker, un’infermiera: stupiti e incuriositi, senza messaggi antropologici e di Saetta Purpurea, un improbabile John Boyega, Luke Treadaway …Produzione: Big si avvicinano al luogo dell’impatto moralistici. Semplice, diretta, super-eroe armato di chiave inglese e Talk Productions, Studio Canal, Film4, UK Film Coun- cil …Distribuzione: Filmauro …Gran Bretagna 2011 e trovano una creatura aliena che umoristicamente compiaciuta avvolto in un patetico costumone fatto …colore 88’ riescono ad uccidere. Ma è nella guerra contro i mostri, in casa. Super, lo si capisce fin da soltanto l’inizio dell’invasione… l’opera riprende i filoni subito, nasce e si sviluppa come satira ••• HORROR ingenuo ed Opera notturna simpatica e tradizionali e li adatta in un sociale senza freni, e il suo è un feroce elementare, artigianale e a basso spregiudicata, Attack the block mondo sofferente, che ha affresco che mette alla berlina, allo costo costruito su ricalchi e gioca con i paradossi delle imparato a difendersi senza stesso tempo, il “mito” hollywoodiano citazioni con una dose convincente situazioni e l’esasperazione l’aiuto dell’autorità. Attack the del giustiziere e il lassismo di una di spavalderia e cialtroneria. comica di paure e tensioni, block è cinema popolare per società dove il rispetto altrui e le Attack the block, proiettato in seguendo le regole dei generi tra monelli, furbo e guascone, regole elementari della convivenza Piazza Grande all’ultimo festival di violenza e sberleffo, cronaca segnato da un ancoraggio alla sembrano ormai scomparse. In questo Locarno, raggruppa le tensioni e i metropolitana ed apologo di realtà ed una concretezza contesto, quindi, non stupisce come il conflitti etnici della periferia formazione. Il regista Joe Cornish, sorprendente, in bilico tra super-eroe scorrazzi per la città tra gli combinati con l’istintiva e complice sceneggiatore dell’imminente Tin commedia ed inchiesta sociale. incitamenti della gente, randellando solidarietà virile di fronte al Tin firmato da Spielberg e DOMENICO BARONE non solo chi si macchi di gravi reati pericolo. Ironico ed abile nello Jackson, conosce ed applica la (spaccio di droga, violenza sulle sfruttare stereotipi e divertimento, sintesi e la capacità del fumetto donne) ma anche chi, ad esempio, non il film, senza raggiungere gli apici per riprodurre meccanismi e rispetti una semplice fila davanti ad un dissacratori e demenziali di Ridere personaggi da guerriglia urbana, centro commerciale. Come se non per ridere di John Landis e le che sopravvivono cercando una bastasse, l’incontro con Libby (Ellen grottesche provocazioni delle via di fuga, tra desiderio Page), squilibrata commessa di un pellicole di Ed Wood, intreccia con d’integrazione e profonda negozio di fumetti, amplifica il stile, e la consapevolezza di non insicurezza, e si trascinano senza surreale percorso intrapreso dal prendersi troppo sul serio, il troppa convinzione alla ricerca di protagonista in un crescendo racconto di fantascienza con il un’identità e di un ruolo. Il regista granguignolesco di violenza gratuita e crudo realismo delle bande di li fotografa riproducendo scurrilità linguistiche. Fino, con buona quartiere, che vivono di piccoli l’assenza delle famiglie, con una pace degli eroi della Marvel, al suo furti ed espedienti. leggerezza, un’allegria ed un uso epilogo. Cinque giovani in un quartiere delle immagini dai colori lisergici, GABRIELE SPILA

VIVILCINEMA settembreottobre11 47 rubricheDetour a cura di UMBERTO FERRARI

PIER PAOLO fraintendimento JEAN FONDO ALESSANDRO dell’episodio di PASOLINI Ro.Go.Pa.G. (La ricotta) COCTEAU BLASETTI Cineteca Italiana, è stato risolto subito Cineteca Italiana, Cineteca di Bologna Milano dopo con Il vangelo Milano ••• Uno dei numerosi fondi ••• Un intellettuale, secondo Matteo, dai ••• Ogni poeta è un custoditi dalla Cineteca di Bologna nel senso più cui luoghi e volti mondo a se stante. È sta per essere reso disponibile autentico del termine, scaturiscono una rara quindi interessante e online, grazie a un progetto in ma anche un uomo, espressività, uniti a quel senso stimolante, nella collaborazione con la con tutte le sue anticonformista del messaggio programmazione di ottobre Soprintendenza per i beni librari e fragilità e atteggiamenti talvolta cristiano, resta il fatto che la classe dello Spazio Oberdan, vedere le documentari. Si tratta dell’archivio discutibili. Sempre controcorrente media stentava ad approvare opere di Cocteau affiancate a del regista Alessandro Blasetti, Pasolini, nella letteratura così opere in cui si vedeva apostrofata. quelle di Pasolini e notarne la acquisito nel 2005 tramite un come nel cinema italiano, per il L’apologo Uccellacci e uccellini loro estrema distanza. Nato nel accordo siglato con la figlia Mara quale ha significato qualcosa di nel 1966 resta un piccolo gioiello, 1889, talento poliedrico anche che lo ha curato, proseguendo le unico e originale. Soprattutto nei a partire dai titoli di testa cantati e nello spettacolo francese – impostazioni iniziali del padre suoi primi film, in cui attraverso un dall’efficace valorizzazione della scenografo per balletti, autore stesso. Il trasferimento del occhio indagatore seguiva i grezzi figura di Totò. Film come Edipo re teatrale, scrittore di libretti materiale, data la mole di personaggi delle borgate romane, e Medea testimoniano, attraverso d’opera – esordì come regista documenti, è avvenuto in tre fasi. parenti di quel popolo contadino la tragedia classica, la volontà di nel 1930 con Le sang d’un Nel 2007 un primo blocco che aveva cantato nelle poesie andare alla ricerca dell’arcaicità poète, un’esperienza nel (copioni, corrispondenza, rassegna giovanili in dialetto friulano. dell’uomo. Nel 1968 uscì campo filmico che rimase isolata stampa e pellicole in 16 e 35 mm); Anche a livello artistico, grazie Teorema, un grido di per un decennio. Amico di l’anno seguente le fotografie all’intervento del produttore disperazione, come lo definì lui Picasso, vicino alle avanguardie, (circa 9000) e i bozzetti di scena; Alfredo Bini e alla fotografia di stesso. Tra il 1971 e il 1974 la spiegò così il suo primo infine nel 2009 la rimanenza, Tonino Delli Colli, il risultato finale cosiddetta Trilogia della vita, lungometraggio, chiarendo la costituita da oggetti di scena, di Accattone, il suo esordio, stupì mentre apparivano sul Corriere propria concezione di premi, brochure, locandine, tutti nel 1961, dopo che una prima della Sera gli Scritti corsari e le sperimentalismo: “È un manifesti, riviste storiche e libri di parte del girato era stata Lettere luterane, aspre critiche alla documentario realista di fatti cinema. L’archivio rispecchia la letteralmente buttata e società dei consumi e al irreali. Un simile film non è vastità di contatti e le molteplici l’approccio del poeta al cinema conformismo. Prima del tragico raccontabile, perché lo stile ha attività di Alessandro Blasetti, una sembrava destinato a fallire. Per omicidio che nella notte fra il 1° e più importanza dell’intreccio. figura di riferimento nel mondo Pasolini, d’altronde, il cinema non il 2 novembre 1975 pose fine alla Deve essere seguito come una della cultura e dell’arte era niente più che la lingua scritta sua vita, un’ultima pellicola, Salò, musica, in cui ciascuno degli cinematografica, non solo per della realtà, come dimostra il testimone di quel senso di spettatori può trovare un senso aver diretto pellicole come Sole, ritratto di Anna Magnani in anarchia apocalittica che stava personale”. All’inizio degli anni La cena delle beffe, La corona Mamma Roma (1962). Sono però crescendo in lui sempre più. Quaranta riprese l’attività di ferro, Quattro passi fra le soprattutto le facce del La personale, programmata fino al cinematografica, in qualità di nuvole, ma anche per aver proletariato urbano a diventare 23 ottobre allo Spazio Oberdan, è sceneggiatore e scrittore di fondato e diretto riviste di protagoniste dei suoi inserita nella rassegna intitolata dialoghi, per pellicole di registi cinema, o contribuito alla nascita lungometraggi: Franco Citti e proprio “Cinema di poesia”, dalla come L’Herbier, Delannoy e e allo sviluppo del Centro Ninetto Davoli su tutti. E se il celebre teoria pasoliniana. Bresson. Nel 1946 La bella e la Sperimentale di Cinematografia. bestia gli procurò una certa Riguardo ai documenti in senso fama internazionale, anche al di stretto, il fondo è suddiviso in tre fuori della ristretta cerchia delle raggruppamenti: i copioni, la persone colte. Rimanendo pur corrispondenza, la rassegna sempre un film simbolico, stampa; con ulteriori sottosezioni infatti, si giova dell’appiglio per argomento (ad esempio le narrativo della fiaba e del regie cinematografiche e quelle supporto fornito televisive). La documentazione dall’interpretazione di Jean concernente l’attività Marais. Se si eccettua una professionale di Blasetti è parentesi con I parenti terribili senz’altro preponderante: dagli (1948), trasposizione filmica del appunti preparatori relativi ai dramma da lui scritto e che già soggetti su cui lavorare, alle aveva portato sulle tavole dei sceneggiature (spesso con stesure palcoscenici, Cocteau non successive, ricche di appunti e ACCATTONE abbandonerà mai il mondo modifiche). Ma è presente anche fiabesco, proseguendo un suo un incartamento relativo alle personale viaggio onirico con attività negli anni giovanili, con L’aquila a due teste (1947) e articoli di critica teatrale e poesie. soprattutto con il dittico Orfeo (1950, rilettura del mito greco) e Il testamento di Orfeo (1960). In quest’ultimo vita, sogno e incubo sembrano fondersi in immagini fantastiche e suggestive, seppur di difficile decifrazione. E in un’identificazione totale fra artista e opera, sarà lo stesso poeta a incarnare, come attore, i fantasmi della vita e della MEDEA morte.

48 VIVILCINEMA settembreottobre11 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

INFERNO

CABIRIA IL CINEMA DIVENTA ARTE Cento anni fa, al Mercadante di Napoli, prima proiezione di “Inferno”, rilettura dantesca realizzata da Francesco Bertolini e Adolfo Padova, primo lungometraggio italiano con soluzioni di regia impensabili per l’epoca

••• Ha un secolo di vita ma lo sull’inquadratura finale che raffigurava, che subiscono la materialità della pena per i porta bene, grazie anche all’accurato dopo l’uscita di Dante e Virgilio dagli abissi peccati commessi, via via enunciati dalle restauro effettuato dalla Cineteca di Bologna infernali “a riveder le stelle”, il monumento didascalie che riportano le terzine dantesche; rastrellando vecchie copie e frammenti sparsi all’“altissimo poeta” in una piazza di Trento, loro che veicolano la visione laica del film, negli archivi di mezzo mondo, ed è ora città ancora irredenta (in una riedizione del paradossalmente priva di sensazioni di disponibile in dvd nei preziosi cofanetti del 1914, quando ancora l’Italia si manteneva trascendenza, dove anche il Dio dell’Alighieri Cinema ritrovato. Parliamo proprio di neutrale nel conflitto mondiale, la neonata è il grande assente e “l’anima col corpo morta Inferno, il primo lungometraggio del censura impose al film il taglio dell’ultimo fanno”. Sorprende, ripeto, la carnalità di cinema italiano prodotto dalla Milano Films quadro...). questo inferno di massa, con i personaggi di dopo almeno due anni di lavorazione e A rivederlo oggi, Inferno colpisce per la Dante e Virgilio che trascorrono di balza in realizzato da una coppia di autori singolari: il coraggiosa sintesi di vari elementi espressivi balza come semplici testimoni (sin qui fedeli ragioniere Francesco Bertolini, cultore di che ne fanno un originale impasto narrativo: al testo), in pose quasi sempre ieratiche, con studi danteschi, e lo scrittore Adolfo da un lato la ricerca laboriosa di esterni una gestualità teatrale che è dettata, certo, Padovan, dantista di chiara fama, coadiuvati naturali – boschi, montagne, corsi d’acqua, dalle tecniche interpretative del muto, ma da un attore e regista già affermato come stagni, laghetti, grotte, talora integrati da che è costantemente contraddetta dal Giuseppe de Liguoro. La prima del film, fondali dipinti – per dare alla cantica della susseguirsi delle inquadrature, che cercano avvenuta il 1° marzo 1911 al Teatro Divina Commedia un’ambientazione il più angoli di ripresa insoliti, raramente frontali, Mercadante di Napoli davanti ad un pubblico possibile realistica; dall’altro l’uso ricorrente spesso dall’alto, con accenni coraggiosi di scelto, fu uno degli eventi culturali di di sovrimpressioni, doppia esposizione, movimenti di macchina panoramici a scoprire quell’anno e sancì lo statuto artistico del trasformazioni a vista, voli di angeli, di la scena che, essendo in esterni, è ben più cinematografo anche agli occhi degli anime e di diavoli sospesi a fili e carrucole ampia del fotogramma. In tre casi, intellettuali più scettici. Non è casuale che il talvolta visibili – che riportano ai trucchi e addirittura, Inferno ricorre al flashback per 29 dello stesso mese a Parigi, presentandone all’immaginario del mago Méliès. Anche se il visualizzare gli antecedenti drammatici delle alcuni estratti all’École des hautes études riferimento iconografico più diretto si colpe di Paolo e Francesca (la lettura del libro della Sorbona, il teorico barese Ricciotto richiama espressamente alle illustrazioni galeotto), di Pier delle Vigne (l’accecamento e Canudo parlasse per la prima volta di visionarie e romantiche di Gustavo Doré: il suicidio), del conte Ugolino (la morte per “nascita di una sesta arte”, il cinema, che alcune tavole del disegnatore sembrano fame con i figli nella Torre di Pisa): piccoli qualche anno più tardi nei suoi scritti proprio animarsi nelle scene del film, a inserti in costume che interrompono a sarebbe diventata “la settima”, per sempre. cominciare dal turbine che trascina nell’aria sorpresa la linearità della narrazione. L’Italia liberale e giolittiana, che proprio in Paolo e Francesca fino al Lucifero conficcato Questo primo “capolavoro” del cinema quel marzo celebrava il primo nel profondo dell’Inferno che sgranocchia italiano riesce a trasmettere l’atmosfera cinquantenario dell’unificazione, aveva un traditore del cerchio raggelato della elettrica e creativa di quegli anni remoti, bisogno anche di un film come Inferno – Giudecca. A dominare visivamente il campo, l’anticipazione di un tragitto che nel giro di caldamente sostenuto dalla Società Dante girone per girone, sono i corpi nudi e poco tempo avrebbe portato al Alighieri – per rinverdire il culto del padre formicolanti dei dannati, traghettati o perfezionamento dei codici linguistici del nobile della lingua e della patria, in un respinti a colpi di remo dalla barca di “Caron cinematografo e a Cabiria. Quello che forse momento in cui i primi fermenti nazionalisti dimonio”; immersi nelle acque fetide delle non riuscirono a prevedere, né gli autori del cominciavano ad alzare pericolosamente la paludi come nelle morse di ghiaccio o nei 1911 né il Pastrone del 1914, che pure voce e a spingere il Paese verso imminenti sepolcri infuocati; tormentati dai tridenti, celebrava in chiave antico-romana l’impresa avventure coloniali come la guerra di Libia. dalla pioggia di fiammelle, dagli insetti, dai di Libia, che l’inferno, quello vero, sarebbe In effetti, le cronache dell’epoca registrarono serpenti; incolonnati come forzati sotto la stato visto da vicino nel corso della Prima alla prima del film un crescendo di applausi sferza dei demoni. Sono questi piccoli umani Guerra Mondiale.

Prossime uscite: 1 dicembre - 1 febbraio www.fice.it

VIVILCINEMA settembreottobre11 49 rubricheMondo d’essai a cura di MARTA PROIETTI

Spagnoli con Roberto Saviano

GiovannaY Cau

MARCO SPAGNOLI DIVERSAMENTE REGISTA Giornalista e critico che usa la cinepresa per documentare storie: così Spagnoli descrive il recente “Hollywood invasion” e gli imminenti progetti su Roberto Saviano, che parla di “Scarface”, e su Giovanna Cau

••• “Non mi considero un al di là del costo di questi materiali che non solo come extra per il dvd, ma anche per regista, ma un giornalista e un critico che usa possono raggiungere anche i 1800 euro al farne un progetto più complesso, un altri strumenti per raccontare delle storie”. minuto, ci sono state infatti delle persone che documentario che ora aspetto di presentare Così parla della sua esperienza da hanno lavorato pazientemente per averne i in un festival”. documentarista Marco Spagnoli, che diritti”. Tra i molti documenti interessanti Del documentario Diversamente giovane, all’ultima Mostra di Venezia ha presentato contenuti in Hollywood invasion, il regista Spagnoli oltre ad essere regista è anche co- nella sezione Controcampo italiano il suo ne segnala alcuni: “dal punto di vista cinefilo, produttore. “Giovanna Cau” dice, “che oggi secondo documentario, Hollywood trovo straordinario il finto film neorealista di ha 88 anni e ancora esercita, tutti la invasion. 30 minuti contenente un backstage di Ben conoscono come l’avvocato di personaggi Marco Spagnoli, da poco divenuto padre per Hur, girato in pellicola a Cinecittà, che è di come Fellini, Mastroianni, Loren, Calvino, la terza volta, si occupa di cinema e di una qualità e profondità di prospettiva che Scola, Vitti, Amelio e tanti altri, ma pochi spettacolo per numerose riviste, tra le quali non avevo mai viste prima; mentre dal punto sanno che quando si laureò a Roma c’erano anche Vivilcinema, ma negli ultimi anni, oltre di vista affettivo, il documento che più mi ha solo 5 donne avvocato, che è stata la titolare a collaborare a diversi premi e festival emozionato è quello sulla visita di Kennedy a del primo studio legale che si è occupato di cinematografici, si è dedicato anche Napoli nel ’63, quattro mesi prima di essere cinema e che è stata la prima agente donna. all’attività documentaristica. Nel 2009 il suo assassinato a Dallas. Si tratta di immagini Ma Giovanna Cau è stata anche una grande primo documentario, Hollywood sul Tevere, inedite girate in pellicola a colori”. Ma il donna: tra le tante azioni che ha portato è stato presentato alla Mostra di Venezia ed è documentario ci porta anche dietro le quinte avanti, fu anche tra le promotrici del comitato stato candidato al David di Donatello e al di film come Cleopatra, con Liz Taylor e per il voto alle donne”. Il titolo, Nastro d’Argento. Prodotto da NBC Universal Richard Burton, Il giorno più lungo, girato in Diversamente giovane, è stato scelto e distribuito da Studio Universal, a distanza di Francia, e ci racconta la nascita del divismo con proprio dalla Cau che, racconta Spagnoli, “è due anni Spagnoli ha portato a Venezia le immagini di star come la Loren, la Bardot, la infatti una donna giovanissima che si trova Hollywood invasion, che si avvale delle Cardinale e un Clint Eastwood, ancora occasionalmente ad avere oggi 88 anni: ha musiche di Pivio e Aldo De Scalzi, del sconosciuto, intervistato in un bar di Via uno spirito, una verve e una carica veramente montaggio di Luca Di Marino e della voce Veneto. eccezionali. Una donna che è stata narrante della doppiatrice Maria Pia Di Meo. Dopo Hollywood invasion, Spagnoli ha da volutamente nell’ombra ma che ha segnato “Il periodo storico preso in considerazione”, poco terminato la realizzazione del profondamente il cinema italiano”. Il racconta Spagnoli, “è, come nel film documentario Saviano racconta Scarface e documentario contiene una serie di interviste precedente, quello tra gli anni ‘50 e ‘70 ma, sta lavorando alla postproduzione di alla Cau fatte nei luoghi della sua vita: dalla mentre nel primo caso ho proposto lo Diversamente giovane, sulla vita di casa di Trastevere allo studio alla casa di sguardo italiano sulle produzioni americane Giovanna Cau, avvocato agente di moltissimi Gaeta. “Una regola che la Cau ha messo per sbarcate a Roma, in questo caso racconto grandi protagonisti del cinema italiano. fare questo documentario è quella di essere come gli americani hanno guardato all’Italia e “Il progetto di Saviano racconta Scarface“, ripresa insieme ad altre persone, ai suoi amici, all’Europa attraverso le grandi produzioni afferma, “è partito da un lavoro che ho fatto e la si vede infatti con molti di loro, da Ettore cinematografiche girate nel vecchio per la Universal: una serie di interviste a Scola a Giuliano Montaldo a Carlo Lizzani. La continente e anche tramite i grandi registi e personaggi italiani che parlano del loro sua”, conclude Spagnoli, “è una storia che attori europei che hanno “invaso” in quegli rapporto con il film Scarface di Brian De meritava di essere raccontata e non avrei anni l’immaginario collettivo americano. Da Palma, da Paolo Sorrentino a Roberto Saviano potuto farlo con un libro perché la mia qui anche il titolo del documentario”. al cast della serie tv Romanzo criminale. scrittura non avrebbe mai potuto restituire Hollywood invasion è un film di montaggio L’intervista a Saviano, che doveva durare un l’emozione che si ha nel vedere e ascoltare fatto di documenti provenienti dall’archivio quarto d’ora, in realtà durò un’ora e quaranta: senza filtri Giovanna Cau”. Sul futuro di della NBC Universal di New York. “Ho avuto la per lui, che ha scritto Gomorra con il poster di questo documentario, Spagnoli anticipa che fortuna”, continua Spagnoli, “di avere un Scarface sopra il computer, quel film ha Diversamente giovane è stato invitato al produttore che ha creduto nel progetto e che rappresentato una vera e propria ossessione. Festival di Roma. mi ha permesso di superare molte difficoltà: Per questo ho deciso di utilizzare l’intervista

50 VIVILCINEMA settembreottobre11 a cura di GABRIELE SPILA Cult dvdrubriche

ULTIMO TANGO INSIDE JOB LA MORTE CORRE SUL A PARIGI di Charles Ferguson FIUME (The night of the hunter) Usa 2010, colore 104’ di Bernardo Bertolucci di Charles Laughton (dvd + libro “Pandemia”) Italia/GB 1972, Usa 1955, B/N 89’ colore 129’ (2 blu ray) Audio: Inglese 5.1, Italiano 5.1 ...Sottotito- li: Italiano, inglese, francese, tedesco Audio: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco ...Sottotitoli: Audio: Italiano 5.1, Italiano mono, Francese mono ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 2.35:1 16/9 ...Extra: scene elimi- Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco ...Video: 1.33:1 – 4/3 ...Video: 1.85:1 16/9 – 1080p ...Extra: documentario, intervista, trailer ori- nate, documentario ...Etichetta: Feltrinelli ...Etichetta: Mgm - Fox ginale ...Etichetta: Dall’Angelo Pictures ••• Nel 2008 una delle ••• Il pastore protestante Harry Powell, ••• Dopo L’ultimo imperatore e principali banche d’affari Usa, diviso fra una cupa esaltazione religiosa e Novecento, la Dall’Angelo Pictures prosegue Lehman Brothers, fallisce. Scoppia così una una passione incontrollabile verso i soldi, si nell’intento di riproporre una parte delle bolle finanziarie più devastanti del muove ed agisce nella profonda provincia significativa dell’opera di Bernardo Bertolucci. secolo. La borsa affonda e l’economia americana all’epoca della grande La novità è la terza edizione speciale di mondiale vacilla. Come si è arrivati a questo depressione. La sua missione: andare a caccia Ultimo tango a Parigi, presentato in una punto? È la domanda a cui cerca di di vedove, sposarle, ammazzarle e quindi doppia versione (blu ray e dvd) rimasterizzata rispondere Inside Job (l’espressione indica depredarle di ogni bene materiale. Cosa che in alta definizione a 40 anni dall’uscita. Era chi ha le mani in pasta in un determinato fa anche con Willa, giovane e piacente donna infatti l’ottobre del 1972 quando, a New affare), il bellissimo documentario scritto e che però è anche madre di due bambini, che York, Ultimo tango a Parigi venne diretto da Charles Ferguson, vincitore al momento della sua morte diventano non proiettato con grande successo in anteprima dell’Oscar 2011. Attraverso la voce narrante solo scomodi testimoni da eliminare, ma mondiale. Un’accoglienza diversa gli fu di Matt Damon, Inside Job indaga, con anche i custodi del bottino di famiglia. La riservata in Italia dove, tra denunce, ritmo pressante e sempre incisivo, il dietro le morte corre sul fiume, tratto dal romanzo accanimento della censura, scalpore dei quinte del potere economico, cercando di di Davis Grubb, è il primo e ultimo film benpensanti e sentenze della magistratura smascherare la commistione tra cosa diretto dal grande attore Charles Laughton. E (che ne ordinò addirittura la distruzione dei pubblica e finanza privata che portò al resta un capolavoro ineguagliato, una favola negativi), il film ebbe da subito vita dura, per collasso di parte del sistema bancario nerissima in cui si fondono alienazione e essere riabilitato solo dopo quindici anni. statunitense. Ferguson si sforza di proporre incantamento, orrore e fantasia. È anche un Vicissitudini che non scalfirono l’esito di un’accurata analisi del fenomeno: davanti film che sferra un doppio attacco: al un’opera sontuosa, girata da un Bertolucci alla cinepresa passano vittime e carnefici, da fanatismo religioso, tipico dell’America del assolutamente ispirato e premiata dal politici a manager, da broker finanziari a dopoguerra, e all’esasperato puritanesimo di pubblico di tutto il mondo (resta uno dei semplici impiegati (Christine Lagarde, provincia, tale da portare il protagonista a maggiori incassi della storia del cinema). Harvey Miller, George Soros, Dominique rifiutarsi di consumare le nozze. Straordinarie Candidato a 2 Oscar per l’attore protagonista Strauss-Kahn). Il dvd pubblicato da sono le interpretazioni di Robert Mitchum, (Marlon Brando) e la regia, il film resta Feltrinelli, oltre al film, propone una lunga calato perfettamente nei panni dell’uomo famoso anche per la bella interpretazione di serie di extra, tra cui le scene eliminate, un nero, e della diva del cinema muto Lillian Maria Schneider, allora quasi esordiente. lungo documentario sulla sua realizzazione Gish, che fa da contraltare, nelle vesti di Ultimo tango a Parigi viene presentato ed alcune interviste. Lo accompagna il libro protettrice dei bambini, al malefico nella versione blu ray in un elegante Pandemia (128 pp.), una vera e propria protagonista. Charles Laughton, a causa del cofanetto a doppio disco. Sul primo trova guida (con tanto di glossario e schede di flop commerciale del film (troppo crudele ed spazio il film, proposto in una qualità video lavoro) per comprendere il mondo estremo per avere successo), non ebbe più la eccellente e priva di difetti. Stesso discorso dell’economia e della finanza in modo possibilità di cimentarsi alla per l’audio, sempre pulito ed opzionabile, semplice. Ad arricchire il volume anche regia. L’edizione dvd si fa oltre che nelle tracce originali mono, anche in alcuni estratti di La crisi non è finita, saggio apprezzare per la buona quella italiana a cinque canali. Straordinario il dell’economista premio Nobel Nouriel qualità della traccia video, reparto extra nel secondo disco, aperto da Roubini, tra i pochi a prevedere con anticipo che esalta una fotografia Ultimo tango a Parigi: 40 anni dopo (36’), una la crisi e la recessione che hanno colpito il spesso virtuosistica, e per la lunga intervista esclusiva di Bertolucci, in cui il mondo nel 2008, e dell’indagine L’enigma possibilità di seguire il film regista svela molti retroscena inediti del capitale di David Harvey, dove vengono in cinque lingue diverse. sull’ideazione e sulle fasi di realizzazione ricostruite le tappe della crisi economica e Unico neo il comparto della pellicola. Tra i vari episodi: la scelta delle altre crisi che hanno contrassegnato il extra che, a differenza dell’attore (che cadde su Marlon Brando percorso del capitalismo dal secondo della ricca versione dopo il rifiuto di Jean Paul Belmondo e il dopoguerra ad oggi. Concludono il volume americana, si limita al mancato accordo con Alain Delon); la genesi alcuni contributi critici al film, tra cui quelli solo trailer originale. della celebre scena di sodomia tra Brando e la di Paolo Mereghetti e Giona A.Nazzaro. Schneider, decisa sul set e nascosta fino all’ultimo all’attrice; la tormentata vicenda legale a cui fu sottoposto il film, raccontata attraverso il ricordo dei tre processi, che gli costarono una condanna e la sospensione dei diritti civili. Gli extra proseguono con Ladri di cinema (6’), l’intervento che Bertolucci tenne in occasione di una rassegna cinematografica svoltasi a Roma nel 1982, in cui il film fu proiettato clandestinamente e che involontariamente diede il via alla sua riabilitazione. Chiudono il trailer originale ed il documentario (finora inedito) Once upon a time, Last tango in Paris (54’), contenente numerose interviste, tra cui quelle a Maria Schneider e , direttore della LA MORTE CORRE SUL FIUME fotografia.

VIVILCINEMA settembreottobre11 51 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO

OUT OF TEHRAN IL SILENZIO DI PELESJAN IL MUNDIAL DIMENTICATO CE N’È PER TUTTI A Venezia molto “cinema del reale” in tutte le sezioni: uno sguardo alla produzione italiana, che dimostra buona salute

••• 3-6-9-7: come al solito, la Mostra di veneziani Sarno e Spagnoli) e docu molto storie di allora innestate nell’oggi sfilacciato Venezia ha dato numeri. Importanti. creativi, assorbita la sbornia dopo orari di e improvvido; Out of Tehran di Monica Rivelatori. Documentati… Con la matematica proiezione (anche per il pubblico) a volte Maggioni è più di un reportage su quattro non si scherza. E neanche coi documentari penalizzanti e con alcuni docu delle vite d’iraniani scappati dal regime. italiani. In tempi di loro magmatica Giornate-zona Spazio Aperto serale, ahimè, a Attualità anche fuori gara (fra i 9 visti) con: distribuzione in sala (meglio direttamente in proiezioni singole per quanto affollate. Io sono. Storie di schiavitù di Barbara dvd, magari con libro tematico accluso?) e di Evento speciale: Questa storia qua dei Cupisti, su immigrati paganti in tutti i sensi ancora relativa visibilità su canali tematici e debuttanti Paris & Righetti, prodotto Indigo il loro approdo in Italia; Caldo grigio, non, ricapitoliamone i punti cardinali, ricavati Film, buona non buonista esegesi delle radici caldo nero di Marco Dentici sulle ferite, dal festival. appenninico modenesi del Vasco nazionale, alluvionate comunità di Giampilieri (Me); 3 film docu nella selezione ufficiale; 6 a risultato botteghino: 800mila euro, si altra Sicilia, Catania musicale anni ’80-’90, Controcampo italiano in gara, 9 fuori aspettavano di più. ora smorzata dalla politica, nell’ancora concorso; 7 in articolata selezione alle Orizzonti evento: in tv (a Fuori orario) già incompleto Andata e ritorno di Donatella Giornate degli Autori. Impressioni di passato Il silenzio di Pelesjan che Pietro Finocchiaro, con indigene presenze di settembre? Fra scelte scontate e non poche Marcello ha ideato con testa cuore ed ellissi Battiato e Consoli; diversa perle, fra film di montaggio (dei regular estetiche per un autore armeno di musica/letteratura nell’excursus Pivano appartatissima rilevanza; blues – Sulla strada di Nanda di Teresa premiato in Orizzonti Marchesi con Patti Smith, Vasco e il Liga a concorso corti In attesa testimoniare (alla regia: Maggioni e dell’avvento, 20’ Marchesi giornaliste, Dentici scenografo, essenziali/evocativi dei già Cupisti e Finocchiaro attrici. Interessante). sorprendenti D’Agostino & Giornate degli Autori: notate le 4 ore e più Lavorato, le cui radici del FidelCastrologo insigne Gianni Minà, calabre sono evidenti nel Cuba ai tempi di Obama, ennesimo loro sguardo acronico. abbraccio all’isola dell’instancabile Controcampo italiano: fra i telereporter. Tutta Roma in Voi siete qui sei in concorso premiato di Francesco Matera, che con ironia cinefila Pugni chiusi di Fiorella ritrova oggi e li compara con l’ieri vari Infascelli, focus storici, capitolini set di film italiani partecipe/equilibrato fra (Rossellini, Moretti, Verdone, Scola, volti parole ambiente sulla Bellocchio…), bel viaggio spin-off de La commovente protesta di valigia dell’attore di La7; Hit the road operai cassintegrati della nonna di Duccio Chiarini scava con Vinyls di Porto Torres, auto- palpitante attenzione nella vita reclusisi per più di un anno pionieristica di una donna (sua nonna!) nel dismesso carcere tutta egocentrismo ascese cadute e dell’Asinara. Fra gli altri, inventiva fra Marche, Francia, Germania, Black Block di Carlo A. Toscana; Più come un artista di Elisabetta Bachschmidt (già in dvd da Pandimiglio inquadra pensieri e azioni Fandango), retroattivo dell’emerso chef Gennaro Esposito di Vico racconto di sei vite-parti lese Equense (Na) e della sua ciurma di cucina, di attivisti europei “colpiti” docu originale al…dente; Il mondiale nel famigerato G8 di dimenticato di Garzella & Macelloni ci Genova; Piazza Garibaldi dice finalmente fra intervistati autorevoli, di Davide Ferrario parte da esotici sopralluoghi, spezzoni d’epoca, la Torino (150 anni d’Italia) per verità su quell’occultato torneo di calcio cogliere nel Paese con tenutosi nel bellico 1942 in Patagonia e presenze anche attoriali vinto da… Ma il documentario (Timi, Littizzetto, Cantalupo, rappresenta sempre la verità? Non in Paolini) luoghi, storia e Italia, per fortuna!

52 VIVILCINEMA settembreottobre11 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche

tre fra le massime autorità GENERAZIONE a fuoco la complessità e conradiane – Mario Curreli, GOLDRAKE l’interesse del cinema americano Cedric Watts e Gene M. Moore. a partire dalle sue componenti Ricca e accurata la bibliografia L’animazione giapponese e sociali, culturali ed estetiche”. (volumi, saggi e articoli) che le culture giovanili degli anni Raccontare quindi l’America chiude il volume. Ottanta attraverso il suo cinema, in particolare attraverso dodici film, di Marco Teti, scelti in base al fatto Mimesis Edizioni BILLY WILDER che, come nella di Noel Simsolo, ••• Il libro di Marco maggior parte della DAL CUORE edizione italiana Cahiers du Teti racconta la storia e produzione cinéma DELLA TENEBRA l’estetica del disegno hollywoodiana, in essi è ALL’APOCALISSE ••• L’edizione italiana dei animato giapponese particolarmente prestigiosi Cahiers du cinéma Francis Ford Coppola degli anni Ottanta, in evidente che da sempre pubblica la bella monografia particolare nell’ottica queste tre componenti si legge Joseph Conrad dedicata a Billy Wilder, della relazione combinano tra loro e a cura di Luigi Cimmino, all’interno della collana Maestri istituita sono necessarie le une Daniele Dottorini, del cinema che da anni dall’animazione alle altre. L’autore sceglie Giorgio Pangaro, introduce i lettori di tutto il giapponese con un per questo viaggio dodici Rubbettino Editore mondo alla vita e al cinema dei pubblico che in quegli anni diventa film esemplari, analizzati da ••• Attraverso numerosi saggi di principali registi della storia del sempre più internazionale e altrettanti critici e studiosi: si autori italiani e stranieri cinema. Il percorso artistico di composto in prevalenza da parte dal 1926 con The General provenienti da diverse discipline, Wilder, qui firmato da Noel adolescenti. L’autore analizza le (a cura di Lisa Trahair), quindi il libro curato da Cimmino, Simsolo, viene accompagnato e “anime” soprattutto da un punto Duck Soup (Joseph Mills), The Dottorini e Pangaro presenta un completato in questo volume di vista semiotico, considerando i magnificent Ambersons (John serrato e complesso confronto da un bellissimo repertorio di meccanismi di natura psicologica Fawell), Detour (Dana Polan); tra due opere cardine, fotogrammi di che esse sono capaci di attivare Invasion of the Body della letteratura e del alcuni tra i suoi nello spettatore, i fenomeni sociali Snatchers (Roy Menarini), The cinema, Cuore di film più e culturali che le animazioni man who shot Liberty Valance tenebra di Joseph celebri, da giapponesi hanno in qualche modo (Gilberto Perez), Night of the Conrad e Apocalypse fotografie, modificato o addirittura living dead (Andrea Bellavita), now di Francis Ford ritratti e foto determinato a partire da quegli The conversation (Claudio Coppola. E non è di scena, in anni. Dopo una prefazione di Bisoni), Zelig (Michele Fadda), solamente lo studio della un libro Marcello Ghilardi, il volume passa a Far from heaven (Marcia straordinaria composto in una “Panoramica storica”, Landy), Wall-E (Paul Wells) e trasposizione gran parte partendo dalle origini del disegno infine Inception (Leonardo cinematografica di un da splendide animato di serie in Giappone, negli Gandini). Questi film vengono capolavoro letterario, ma immagini in bianco e anni Sessanta, a quella che analizzati da ciascuno dei dodici è il rapporto diretto e nero (è infatti quasi un libro definisce appunto la “Goldrake autori di altrettanti saggi conflittuale tra scrittura e fotografico) che ne Generation” degli anni Ottanta. mettendo in luce i nessi e le immagine, sono due giganti determinano la grafica Passa poi ad esaminare le “Costanti traiettorie che li collegano della cultura del Novecento che impeccabile ed elegante. Il tematiche”, primo fra tutti il tema ciascuno alla società e alla cultura si confrontano, si completano. maestro indiscusso della onnicomprensivo del “conflitto del proprio tempo, e “Voci diverse, provenienti da commedia americana, autore di identitario” e le “Figure ricorrenti”: contemporaneamente li ambiti disciplinari molteplici quelle che sono diventate l’adolescente, il robot e l’idolo, per inseriscono nella storiografia del (dagli studi letterari alla pietre miliari della storia del poi arrivare ad analizzare quelle cinema, in un quadro generale comparatistica, dalla storia agli cinema – Viale del tramonto, che sono le “Peculiarità estetiche”, che evidenzia come il cinema studi sul cinema, dalla Quando la moglie è in a partire dalla relazione tra anime americano rappresenti “una psicoanalisi alla filosofia), si vacanza, La fiamma del e manga. Il percorso si conclude forma contemporanea e laica di rincorrono e si interrogano, in peccato, A qualcuno piace con le “Analisi testuali” di alcune mitologia: un repertorio di questo libro, sulla forza e sul caldo, L’appartamento per serie di maggior successo di quegli racconti, figure e luoghi destinati senso plurimo dell’incontro della citare solo alcuni titoli, di anni. Un bell’apparato iconografico a imprimersi con forza scrittura personale e altra di commedie ma non solo – viene e una ricca bibliografia chiudono il nell’immaginario collettivo”. Conrad con il cinema visionario e raccontato da Simsolo volume che spiega con profondità Un’utile e dettagliata bibliografia destabilizzante di Coppola”. La attraverso un breve prologo di analisi e attraverso interessanti a cura di Leonardo Gandini molteplicità delle voci del libro che inquadra con immediatezza percorsi come Goldrake, Mazinga, completa il libro, che fa parte passa dalle “Discese agli inferi” ed efficacia le caratteristiche del Ken il guerriero e Kiss Me Licia (per della collana Quality Paperbacks da Conrad a Coppola, ai cinema di Wilder, per citarne solo alcuni) abbiano delle edizioni Carocci. “Problemi di chiusura” in Cuore proseguire con i capitoli indubbiamente rappresentato ma di tenebra e Apocalypse now, “Dall’impero al conflitto. Da anche influenzato un’intera a temi come “La colpa e l’oblio”, Amore che redime a Giorni generazione. “Caratteri scelte e necessità”, a perduti”, “Gioco al massacro. numerose analisi tematiche e Da Il valzer dell’imperatore a IL CINEMA AMERICANO stilistiche, oltre che psicologiche, Non per soldi…ma per ATTRAVERSO I FILM psicoanalitiche, sociologiche e denaro”, “Gli ultimi fuochi. Da filosofiche, del film di Coppola, a Vita privata di Sherlock a cura di Leonardo Gandini, Carocci editore cui il libro nel suo complesso Holmes a Buddy Buddy”, per dedica maggior spazio rispetto concludersi con cronologia, ••• Come scrive Leonardo Gandini all’opera letteraria, seppure tra i filmografia e bibliografia nella sua introduzione, “l’obiettivo saggi vi siano anche le firme di essenziale. principale di questo libro è mettere

VIVILCINEMAVIVILCINEMA settembreottobre11 luglioagosto11 53 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Pearl Jam toni si fanno più drammatici nella minisuite da Zen Circus PJ20 camera Scena padre con trombone e violoncello, per sfociare nella dance elettronica NATI PER SUBIRE (2 CD, SONY) (LA TEMPESTA) La corsa e chiudere in bellezza col Preludio in E. ••• A celebrare il ventennale Niente male davvero. della band di Seattle arriva il Dellera documentario di Cameron COLONNA SONORA Artisti Vari Crowe (il cui Singles era ORIGINALE intriso del grunge allora imperante) RUGGINE (MARTE) (RADIOFANDANGO) presentato a Toronto, rapida apparizione Ottodix anche da noi prima di uscire in dvd a fine ••• “Star” del disco sono Le ottobre. Il doppio cd recupera le 29 Luci Della Centrale Elettrica di ROBOSAPIENS selezioni operate dallo stesso Crowe, brani Vasco Brondi con doppia (DISCIPLINE) live e rarità demo come da copione. I Pearl versione di Un campo lungo ••• La ripresa autunnale Jam, però, sono la band che ha realizzato il cinematografico, ballata sincopata che suggella riserva qualche bella sorpresa maggior numero di live ribaltando il concetto l’ultimo film di Gaglianone. L’ossatura è sul fronte degli italiani di bootleg (l’intera tournée del 2000), per cui tuttavia la complessa partitura di Evandro indipendenti: innanzitutto il questo doppio cd aggiunge poco ma si limita Fornasier, Walter Magri, Massimo Miride tra ritorno dei toscani Zen Circus, dopo la ad assemblare materiale di varia provenienza e blues rarefatti, industrial/techno raggelata e tournée estiva con Nada (già voce rarità only for fans. Il primo disco offre alcuni accenni distorti di armonie classicheggianti: nell’urticante Vuoti a perdere, punta di “classiconi”, 5 dei quali dal mitico Ten, aprendo potremmo definirla “musica della psiche”, che diamante del loro precedente Andate tutti con Release live dall’Arena di Verona nel 2006 si insinua sottopelle e illumina per squarci affanculo). Nati per subire consolida la vena (ci sono anche Pistoia e Bologna dallo stesso sonori gli angoli remoti di menti ossessionate artistica del penultimo disco (era il primo tour); Garden è registrata in Svizzera nel ’92, dal trauma al centro del film. Suoni che tutto cantato in italiano), le cronache di incisione non eccelsa ma grande performance; pervadono e danno il ritmo della memoria, una un’Italietta cinica e viziosa su un tappeto Black in versione unplugged restituisce i PJ partitura che con la conclusiva Vociare evoca sonoro che unisce rock a stelle e strisce anni come abbiamo imparato ad amarli. La lunga e una ritrovata serenità. ’80 alla migliore vena cantautorale nostrana, vibrante Not for you è registrata a Manila, tra riff fulminanti e divagazioni melodiche su la sincopata Last exit a Taiwan; Walk with Artisti Vari cui il trio innesta testi sferzanti (“l’inferno me dall’incedere acustico e solenne li BRIDESMAIDS non esiste ma somiglia a Rimini d’estate”) e riunisce a Neil Young, che si ritaglia un (SONY CLASSICAL) qua e là contumelie satireggianti. Un cd breve spazio nel finale. Il secondo cd giocoforza meno sorprendente del ••• Nel recensire il loro ultimo rievoca in apertura la fase Temple Of The precedente ma convincente e ricco di cd nel numero scorso Dog, superband che li unì a Chris Cornell; sfumature, lucido e implacabile da Il paese sottolineavamo la forte ripercorre la discografia tra strumentali, che sembra una scarpa alla title track, presenza dei Blondie stadi embrionali fino al gran finale con passando per l’elettrica L’amorale (i Pixies nell’immaginario cinematografico: ad implicita Betterman e Rearviewmirror, registrate di sono nel loro dna) e la vibrante Cattivo conferma eccoli inseriti nel veneziano Shame, recente tra NY e LA. pagatore. nel fantascientifico Super8 e in bella evidenza Valerio Vigliar in questo Le amiche della sposa, che celebra Dellera (al secolo Roberto Dell’Era) è invece Rip her to shreds sia nella versione originale dal all’esordio da solista ma ha una lunga storia L’ULTIMO TERRESTRE disco d’esordio che in quella live più recente. musicale: si è formato in Inghilterra negli (RADIOFANDANGO) Commedia scostumata all women, il disco si anni ’90, dal 2006 è bassista e coautore negli ••• Il gradevole esordio sullo affida per lo più a figure femminili dalla forte Afterhours e collabora con numerosi artisti “sbarco alieno tra gli alienati” personalità e pazienza per lo scivolone con della scena indie. Colonna sonora originale ha una colonna sonora che vive Britney Spears (aiuta a vendere?). I Nouvelle (bel titolo!) raccoglie 11 brani e le influenze di vita propria con una partitura Vague rifanno i Violent Femmes; Fiona Apple, più disparate per stili e arrangiamenti, tenue e sottilmente inquietante a firma Valerio Inara George e Kate Nash garantiscono una dispiegando ispirazione e professionalità. Pop Vigliar. Numerose le suggestioni sonore, dagli certa raffinatezza che gli Hole di Courtney Love italiano anni ’60 e atmosfere beatlesiane (Per sperimentalismi di Eno e Budd alla psichedelia smentiscono (ma Violet del ’95 convince); niente al mondo, anche se “ti sei fottuta con dei primi Pink Floyd. La progressione dei brani migliore in campo la mitica Wanda Jackson con le mani tue” è un po’ meno d’epoca), ballate denota una compattezza che assume valore Shakin’ all over (alla chitarra Jack White), più funkeggianti che richiamano i Denovo (Il narrativo (con apporti esterni elettropop, di nota nella versione degli Who. E poi Ryan ragazzo in motocicletta), languide Digitalism e Gianni Music). Sottovoce e Adams e Smokey Robinson & the Miracles che raffinatezze (Ami lei o ami me) in una forma Rivelazione sono delicate melodie per piano cantano Stevie Wonder. Insomma, il gusto dove canzone matura e apprezzabile. solo che si nutrono di attimi di sospensione, i meno te lo aspetti… Si chiama Ottodix come il pittore (vero nome: Alessandro Zannier) e siamo in territorio elettropop (non a caso è tra gli SUONI LAGUNARI - Sigur Ros ed altro ancora artefici della rinascita artistica del capostipite Nell’anno del Vasco che non c’è e di Patti Smith vestale di Fernanda Pivano, scava scava la Mostra di Garbo): il suo quarto album, Robosapiens, Venezia ha presentato un programma musicalmente ricco, con una chicca di cui i media non si sono celebra i miti della fantascienza e accorti: i Sigur Ros, calati dalla fredda Islanda per presentare alle Giornate degli Autori il bel doc live b/n dell’intelligenza artificiale nell’immaginario Inni diretto da Vincent Morisset, riprese all’Alexandra Palace di Londra (già tempio della psichedelia) nel cinetelevisivo, in un tempo in cui le novembre 2008. Il 7 novembre escono dvd e doppio cd con 15 brani: immagini manipolate con bianchi magnifiche sorti e progressive sono assoluti a luci sparate sul palco e un nero che tutto inghiotte nei momenti più intimi; inquadrature schiacciate da una realtà depressa. Macchine ricercate, dettagli marcati a conferire un’aura eterea ai suoni ora ipnotici ora incalzanti della band guidata pensanti che ragionino meglio degli uomini, da Jon Sigurson, voce acuta, note tiratissime, la chitarra suonata con l’archetto, esplorazioni ritmiche come nella title track che riecheggia il Bowie alternate a soavi melodie (dai nomi impronunciabili) e brevi inserti da esibizioni e interviste del passato. di Scary monsters, la Ufo robot generation, La A “guardare con le orecchie” i film veneziani ci siamo imbattuti in belle esperienze sonore: doppio guerra dei mondi, Aiko geisha robot, Odissea Alexandre Desplat per i notevoli Clooney e Polanski, John Cale per il deludente Philippe Garrel, frizzante tra le stelle e via riflettendo sul tema con jazz polacco ne La terre partagée su Chernobyl, raffinato e di maniera a firma Alberto Iglesias ne La testi/racconti brevi e sonorità scorrevoli che talpa, Max Roach e la voce di Sofia Gubaidulina nel film di Olmi; folk tradizionale, Mumford & Sons e credevamo desuete. Non si pensi però ad Bach in Wuthering heights; le Variazioni Goldberg eseguite da Glenn Gould in Shame accanto a Chic, Alberto Camerini: siamo dalle parti della Blondie e Tom Tom Club. Interagisce con la trama di Louise Wimmer la fluviale Sinnerman di Nina scena pop anni ’80, creativa e underground. Simone, quasi un’ossessione, così come Rickie Lee Jones d’annata contribuisce a legare i protagonisti del mesto ma straordinario Toutes nos envies. E poi Lady Madonna in W.E. esaspera il romanticismo di Abel Korzeniowski, che aveva arricchito A single man ma che qui ci sommerge. VIVILCINEMA settembreottobre11