RELAZIONE TECNICA

1. Premessa

Il Consorzio ASSO (Area di Sviluppo SOstenibile) MAB “ALTO ” in ordine alla Determinazione n. 66 del 14/11/2019 del Direttore del II Dipartimento - Dipartimento Risorse Finanziarie - Valorizzazione Ambiente e Risorse Naturali - Sistema Regionale e Autonomie Locali – della Regione Molise riguardante PATTO PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE MOLISE – FONDO SVILUPPO E COESIONE 2014 – 2020 – DELIBERA DEL CIPE 10 AGOSTO 2016, N. 26 – AREA TEMATICA "TURISMO, CULTURA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI" – "PROGRAMMA INTEGRATO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO AMBIENTALE E RICREATIVO" – AZIONE "VALORIZZAZIONE E TUTELA ITINERARI E PERCORSI DI ALTO VALORE NATURALISTICO E PAESAGGISTICO A FINI TURISTICI, DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE ALTERNATIVA" – D.G.R. N. 166 DEL 25.02.2018 – TITOLO INTERVENTO: "PROGRAMMA ASSOMAB 2030 TURISMO OUTDOOR", ed a seguito di gara per l’affidamento dell’incarico dei Servizi di Progettazione Definitiva ed Esecutiva, ha fatto redigere il presente Progetto Definitivo relativo a PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DEL TURISMO OUTDOOR ALL’INTERNO DELLA RISERVA MAN AND BIOSPHERE "COLLEMELUCCIO-MONTEDIMEZZO ALTO MOLISE”.

Il presente Progetto Definitivo è stato elaborato avendo come riferimento le linee progettuali definite nel Progetto Preliminare redatto dal Consorzio ASSO MAB “ALTO MOLISE”.

2. La Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo” ed il Consorzio ASSO MAB

Il Programma intergovernativo “L’Uomo e la Biosfera” (Man and the Biosphere - MAB) è stato avviato nel 1971 dall’organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization - UNESCO). Il programma, organizzato in 13 sottoprogrammi tematici, ha lo scopo prioritario di mantenere un equilibrio, duraturo nel tempo, tra l'uomo (Man) e il suo ambiente (Biosphere), attraverso la conservazione della diversità biologica, la promozione dello sviluppo economico e la salvaguardia dei valori culturali. Per raggiungere questo obiettivo, con il sottoprogramma 6 è stata istituita una

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Rete (network) di cosiddette “Riserve della Biosfera”: ecosistemi terrestri e costiero/marini riconosciuti a livello mondiale per il loro elevato valore naturalistico. La rete globale comprendente tutte le Riserve (World Network of Biosphere Reserves - WNBR) è suddivisa in cinque reti locali: EuroMaB, U.S. MaB, Afrinet MaB, East Asia MaB e MaBnet Americas. MaB, East Asia MaB e MaBnet Le Riserve MaB sono oggi 686 (20 transfrontaliere), distribuite in 122 paesi. Diciassette sono quelle presenti in Italia. Le Riserve rappresentano siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale in cui svolgere attività che, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali, mirano alla conservazione e all'uso sostenibile delle risorse. In questo contesto, sono anche strumenti per la realizzazione degli obiettivi della Convenzione per la conservazione della diversità biologica (Convention on Biological Diversity - CBD) attraverso il suo “approccio ecosistemico” (Ecosystem Approach). Costituiscono inoltre siti pilota e poli di azione nel quadro delle politiche di sviluppo regionale e di pianificazione. L’originaria Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo”, costituita da due nuclei forestali disgiunti gestiti dal Corpo Forestale dello Stato (UTB di ), le Riserve Naturali Orientate di Montedimezzo e Collemeluccio, che si estendeva per una superficie complessiva di 637 ettari è stata oggetto di ampliamento, includendo i territori limitrofi, con conseguente variazione della denominazione in Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”. Il progetto di ampliamento risponde alla necessità di adeguarsi ai nuovi criteri previsti dall’UNESCO a partire dal 1995 (concretizzatisi nella Seville Strategy for Biosphere Reserves and Statutory Framwork of the World Network of Biosphere Reserves). Per la realizzazione dell’ampliamento e relativa zonizzazione della Riserva MAB UNESCO di Collemeluccio-Montedimezzo nel 2006 è stato costituito il Consorzio “ASSO MAB Alto Molise” (ASSO - Area di Sviluppo SOstenibile). Ad oggi, sono membri effettivi del Consorzio i Comuni di , , , , , e Vastogirardi, cui si aggiungono, come membri di diritto, l’Università degli Studi del Molise, il Reparto Carabinieri Biodiversità di Isernia dell'Arma dei Carabinieri - Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri e la Regione Molise. Tutti i membri del Consorzio hanno condiviso gli obiettivi prioritari di realizzare una nuova proposta di candidatura e di mettere in pratica un nuovo modello di gestione sostenibile e integrato. In tal senso il Consorzio ASSO MAB Alto Molise è il principale responsabile per la gestione della Riserva della Biosfera “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”. 2

L’ampliamento della Riserva ha coinvolto il territorio dei sette suddetti comuni con un incremento della superficie della Riserva da 637 a 25.268 ettari. Questo anche perché tutte le riserve, secondo quanto previsto dal Quadro Statutario redatto nel 1995, devono essere organizzate secondo un sistema di zonizzazione, che prevede l’identificazione di:

• aree centrali (core areas): strettamente dedicate alla conservazione, comprendono principalmente i boschi di Collemeluccio e Montedimezzo cui si aggiungono le foreste demaniali di Pennataro, Monte Capraro, San Martino e Cantalupo;

• zone cuscinetto (buffer zones): secondo il Madrid Action Plan del 2008, oltre alla funzione di protezione delle core areas, le buffer zones possono avere un valore intrinseco particolare legato al mantenimento di una diversità antropogenica, biologica e culturale e possono avere importanti funzioni di connessione a scala di area vasta. Per questo motivo nelle buffer zones ricadono buona parte delle aree ricomprese nei limiti dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000, i tratturi, le aree interessate da un uso del suolo sostenibile e, dunque, i paesaggi culturali.

• area di transizione/cooperazione (transition/cooperation area): comprende le altre aree destinate a pratiche agricole e forestali tradizionali, le aree più strettamente legate a interventi di sviluppo socio-economico e i centri abitati in cui risiede la popolazione. Sempre secondo il Madrid Action Plan, la cooperazione, tuttavia, può oltrepassare i limiti della transition area per condividere “best practices”, soluzioni particolari e approcci con le aree limitrofe, ottenendo uno degli obiettivi delle Riserve della Biosfera: essere un esempio di sviluppo sostenibile effettivamente realizzato.

Di seguito si riporta una mappa della individuazione della Riserva e della sua zonizzazione.

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Zonizzazione:

Fig. 1 – Individuazione e zonizzazione Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”

Il progetto di estensione della riserva conteneva, inoltre, un piano strategico di azioni finalizzate ai seguenti obiettivi : 1. La conservazione della biodiversità e del paesaggio attraverso una forma di integrazione tra la “conoscenza/ricerca scientifica” e la “governance partecipata” 2. L’individuazione di approcci innovativi per lo sviluppo sostenibile della Riserva con lo scopo di migliorare le condizioni economiche, sociali e culturali delle comunità locali 3. L’implementazione ed il miglioramento degli strumenti di ricerca e di monitoraggio della Riserva e lo sviluppo delle attività di formazione all’interno della Riserva e di promozione con la funzione

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di sviluppare un “modello locale” da condividere a livello globale nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera. La governance della Riserva MAB, come già specificato precedentemente, è rappresentata da un Consiglio di Coordinamento composto dai membri del Consorzio ASSO MAB Alto Molise (la Regione Molise, i sette comuni ricadenti nell’area, l’Università degli Studi del Molise, l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Isernia) con la partecipazione attiva delle comunità locali in Forum tematici. Tra le priorità gestionali vi sono: - la valorizzazione della biodiversità e del paesaggio culturale; - l’incremento del turismo sostenibile; - la promozione dei prodotti locali tradizionali che si avvarranno del riconoscimento UNESCO.

Il presente Progetto si inserisce nell’ambito delle priorità gestionali ed azioni strategiche che il Consorzio ASSO MAB intende intraprendere per uno sviluppo sostenibile della Riserva e quindi, per lo sviluppo e promozione di un turismo “eco-sostenibile” e “slow” compatibile con le peculiarità dell’area che faccia da volano economico per il territorio. Varie azioni sono state già attivate e realizzate quali la cartellonistica di base per l’accoglienza all’area, applicazione ICT per i principali sentieri, la predisposizione della cartografia cartacea e digitale per l’uso attivo della sentieristica individuata. Il Progetto in esame rappresenta il naturale completamento e l’implementazione dei suddetti interventi realizzati.

3. Il contesto territoriale, i borghi, le comunità

L’area della Riserva si sviluppa in un contesto geografico molto articolato caratterizzato da zone montane e collinari intervallate da piccole pianure; è contraddistinta da un’elevata naturalità dove la superficie forestale, costituita maggiormente da faggio e cerro, occupa il 65% dell’estensione della Riserva e le superfici urbane meno del 1%. Il contesto territoriale è strettamente legato al paesaggio storico e culturale, come testimoniano gli antichi insediamenti e le vie della Tranzumanza (Tratturi), ancor oggi presenti, e ambientale “ricco” di emergenze naturali e paesaggistiche di notevole pregio, quali Aree S.I.C., riserve della Biosfera e zone Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale). La presenza di ben 7 Siti di Importanza Comunitaria (SIC - Direttiva Habitat) caratterizzati da 12 habitat, di cui 3 prioritari, di straordinari siti archeologici e di peculiarità silvo-pastorali conferisce

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all’intero territorio un’ampia e poliedrica valenza nella conservazione e valorizzazione della diversità biologica e del paesaggio culturale. Nell’area sono presenti, in modo totale o parziale, sette Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) della Rete Natura 2000 e nello specifico: 1. Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza. 2. Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo. 3. Isola della Fonte della Luna. 4. – Monte Totila. 5. Torrente Tirino (Forra) – Monte Ferrante. 6. Gola di Chiauci. 7. Torrente Verrino.

Fig. 2 – Individuazione Aree S.I.C. all’interno della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”

Sono presenti due Zone di Protezione Speciali (Z.P.S.) quali le Riserve Naturali Orientate “Montedimezzo” e “Collemeluccio” Inoltre, il territorio della Riserva è attraversato da due Tratturi: “Celano-Foggia” e “Lucera - .

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Fig. 3 – Individuazione Tratturi all’interno della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”

Si riporta di seguito un report fotografico delle suddette valenze di pregio.

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Riserva NO Montedimezzo – Tratturo “Celano-Foggia” Riserva NO “Montedimezzo”

Riserva NO “Collemeluccio” Riserva NO “Collemeluccio”

Tratturo “Celano-Foggia” Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”

Tratturo “Castel di Sangro-Lucera” – Lago di Chiauci Parco Avventura “Cerris Park” - Chiauci

La suddetta Riserva MaB è caratterizzata, oltre che dalla presenza delle suddette emergenze naturalistiche-paesaggistiche e storico-culturali, anche dalla presenza di emergenze architettoniche ed archeologiche tra le quali si evidenziano, in un elenco non esaustivo: - Parco Archeologico di Pietrabbondante con Teatro Sannitico e Santuario Italico;

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- Tempio Sannitico, in loc. Sant’Angelo, nel comune di Vastogirardi; - Mura megalitiche di fortificazione di epoca Sannitica su monte Caraceno (Pietrabbondante), monte Ferrante (Carovilli), monte Miglio (San Pietro Avellana), Colle San’Onofrio (Chiauci) e resti di fortificazioni, sempre di epoca Sannitica, in loc. Santa Maria dei Vignali (Pescolanciano), - Resti di mura fortalizio e resti di chiesa del XVII secolo in loc. Castiglione e resti Tempio Sannitico su Monte Ferrante, comune di Carovilli. - Castello Angioino con Borgo Fortificato Medioevale di Vastogirardi, Castello D’Alessandro di Pescolanciano, Borgo fortificato del XI secolo con torre di avvistamento e Resti del Castello D’Evoli di Roccasicura. - Chiesa San Nicola (interna al Borgo Fortificato), San Felice da Cantalice, San Michele Arcangelo in Vastogirardi, Eremo Sant’Amico (San Pietro Avellana), Chiesa San Domenico (chiesa rurale in Carovilli), Eremo di Sant’Onofrio (Chiauci), Chiese Santa Maria Assunta, Madonna del Carmelo, Madonna delle Grazie, San Nicola di Bari (Carovilli).

Si riporta un report fotografico di alcune delle suddette valenze di pregio.

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Parco Archeologico Pietrabbondante Tempio Sannitico di Vastogirardi

Castello di Pescolanciano Torre avvistamento e Torre Campanaria - Roccasicura

Torre Campanaria – Centro Storico Carovilli Museo della Civiltà e dei Costumi – San Pietro Avellana

Fontana Centro Storico Chiauci Scorcio Centro Storico Chiauci

Infine, i centri urbani sono dei “piccoli paesi” tali da essere considerati dei veri e propri “borghi”, ricchi di testimanize del passato ed ancora custodi della storia, tradizione ed identità del territorio; località uniche poco conosciute, dove il “visitatore” può riappriopriarsi di una dimensione di viaggio a “misura d’uomo”, lontano dagli itinerari turistici convensionali.

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Tutti i comuni dell’ASSO MAB fanno parte dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia di cui il Consorzio è socio. I comuni, tramite il consorzio, hanno aderito al progetto del Ministero “Borghi – Viaggio Italiano” per la valorizzazione di 1000 borghi, dall’entroterra alla costa, come luoghi di turismo “lento”, dell’autenticità, della qualità della vita; il progetto promuove a livello nazionale e internazionale l’Italia dei piccoli paesi.

Carovilli Chiauci

Pescolanciano Pietrabbondante

Roccasicura San Pietro Avellana

Vastogirardi Castello/Borgo Fortificato Vastogirardi 11

4. La Riserva MaB come Destinazione Turistica Le peculiarità, naturalistiche-paesaggistiche-enogastronomiche-storico-culturali, della Riserva MaB ci obbligano a “pensare” a nuove strategie di sviluppo turistico che non possono non riguardare un turismo “sostenibile” e “slow (lento)”, volto al benessere fisico e psicologico della persona, che prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sul rispetto. Si dovrà elaborare un progetto in grado di produrre nuovi modi di fruire la natura e di offrire una innovativa e maggiore “forza attrattiva” al territorio in modo da soddisfare un’enorme domanda di turismo outdoor (all’aria aperta) – che va dal turismo montano, naturalistico a quello sportivo fino ai soggiorni della terza età – che pone al centro l’uomo con la sua sensibilità, senso di equilibrio e naturalità; bisogna offrire nuove ed uniche interazioni tra natura ed opportunità esperienziali, sportive e di benessere fisico che hanno, anche, lo scopo di destagionalizzare il turismo che, attualmente, è distribuito nell’arco dei due-tre mesi estivi. Il territorio della Riserva MaB oltre ad essere un contesto ideale per essere fruito per le attività all’aria aperta presenta il valore aggiunto di garantire un elemento insostituibile: l’elevata naturalità, l’armonia del luogo, la sua identità ed il naturale equilibrio esistenziale. Il nuovo Osservatorio del Turismo Outdoor 2019 riporta che nel 2018 il turismo all’aria aperta (outdoor) ha registrato un fatturato di 4,9 miliardi di euro (ricettivo, indotto e turismo in libertà inclusi) e un totale di oltre 68 milioni di presenze. Si evidenzia l’importante e crescente domanda di Turismo Outdoor. L’attività escursionistica, il trekking, l’uso della mountain bike, l’accesso a siti già predisposti per l’arrampicata sportiva stanno diventando una pratica culturale, ricreativa e sportiva sempre più diffusa al punto che un sempre crescente numero di turisti è attratto dalla possibilità di percorrere i sentieri associando ad un’attività fisica salutare la scoperta dei paesaggi, l’incontro con la natura, con l’etnografia e con le specialità enog-astronomiche locali. Il progetto in esame dovrà attivare interventi ed azioni tali che la Riserva MaB rappresenti una “destinazione appetibile” per una così forte domanda turistica. Infatti, al fine di soddisfare questa tendenza del mercato turistico, il consorsio ASSO MAB ha inteso predisporre il presente progetto con la finalità di supportare con innovative e moderne tecnologie la fruibilità, la conoscenza del territorio e la gestione della rete escursionistica/sentieristica e sportiva della Riserva, creando un valore aggiunto rispetto a quanto già esistente sul territorio. Con il coinvolgimento di tutti i soggetti del sistema turistico, l’escursionismo e l’attività outdoor, fondato su una efficiente rete sentieristica, su una dotazione innovativa di servizi e la predisposizione

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di una rete di accoglienza al turista, ha la potenzialità per rientrare tra le offerte di qualità e unicità dell’Alto Molise. Ruolo importante dovrà essere svolto, anche, dalla valorizzazione dei “borghi” presenti nel territorio, ricchi di testimonianse del passato e custodi della storia, tradizione ed identità del territorio. Infatti, un progetto di destinazione turistica che non tenga conto della storia dei luoghi, del paesaggio urbano, delle comunità che abitano i piccoli borghi che sono all’interno della Riserva, sarebbe un progetto senza futuro. Nel borgo le attività sportive all’aria aperta come espressone della vitalità dei territori nella loro vocazione più intima e identitaria, quindi autentica: la fruizione dei paesaggi e della natura intesa quale godimento “lento” o sfida personale e sportiva al fine di raggiungere un benessere psico-fisico. Le comunità che abitano i borghi della Riserva diventano destinazione di accoglienza di ogni tipo di sportivo, dal turista, all’appassionato, al neofita. L’obiettivo è rendere ogni borgo un luogo in cui si possano creare e diffondere storie, racconti e contenuti relativi alle valenze territoriali.

4.1 Il profilo del turista Negli ultimi anni il settore del Turismo è stato contraddistinto da un profondo cambiamento dovuto allo sviluppo di internet e di tecnologie digitali; ogni anno quasi il 70% dei consumer prenota il viaggio online: un numero incredibile e in costante aumento, che dimostra come il settore rappresenterà, ancora per molto tempo, un fattore-chiave della crescita economica a livello mondiale. Contestualmente a tale fenomeno si osserva nel comparto turistico una forte crescita del cosiddetto turismo “sostenibile e lento”, che basa la sua filosofia di viaggio sull’attenzione al particolare, sulla relazione con gli abitanti, con i propri compagni di viaggio e con se stesso preferendo luoghi unici poco frequentati dal turismo di massa. Il turista lento è colui che sceglie di dare valore all’ambiente che lo circonda e alla sua esperienza di viaggio, prediligendo le esperienze umane e la enogastronomia locale, soggiornando in strutture ecosostenibili. In questo scenario le richieste e le necessità del turista sono profondamente differenti da quelle degli anni passati e, pertanto, vi è la necessità di fornire servizi turistici “innovativi e su misura”. Ciò impone un nuovo approccio del territorio nella sua interezza rispetto al tema dell’offerta turistica. La Riserva MaB Alto Molise deve essere una destinazione turistica che non può coinvolgere solo le attività legate tradizionalmente al movimento del turista (ristorazione, ricettività, servizi di accompagnamento e guida) ma deve coinvolgere l’intero territorio e tutti coloro che sono in grado di rendere unica e irripetibile l’esperienza dell’ospite.

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Il processo di scelta della destinazione è fortemente influenzato dalla web reputation che oggi costituisce un elemento chiave ed ogni territorio, come l’area della Riserva MaB, deve ritagliarsi nel mercato globale del turismo outoor ed esperenziale un proprio spazio intercettando i trend contemporanei e futuri posizionandosi sui canali di distribuzione e veicolazione del prodotto turistico. E’ fondamentale conivolgere l’intero territorio associato all’eccellenza paesaggistica, storico- culturale, della biodiversità ed enogastronomica. Il territorio diventa quindi esperienza e non luogo da visitare, individuando nel brand Riserva MaB il luogo al quale ogni operatore economico ed ogni comune si riferisce per rendere la destinazione unica e riconoscibile. In questo modo è possibile valorizzare le strutture di ricettività medio-piccole tipiche dell’area, all’interno delle quali il servizio offerto (ospitalità, prodotti) dovrà essere di un elevato livello qualitativo mettendo in comune anche modalità nuove di rete e di cooperazione tra operatori.

4.2 Dotazioni e strumenti disponibili all’attualità Attualmente la Riserva MaB è già dotata di uno strumento di promozione del turismo outdoor attraverso la predisposizione di una guida (www.riservamabaltomolise.it/download.html) per il trekking e le Mountain Bike (MTB): la guida è scaricabile dal portale web della Riserva insieme alle tracce GPS dei percorsi. E’ stata, inoltre, creata una APP (Alto Molise Itinerari) disponibile per Android e IOS, all’interno della quale sono disponibili i tracciati ed i contenuti della guida. Il livello di utilizzo della APP è stato al di sotto delle aspettative così come la diffusione della guida è avvenuta senza la giusta azione di supporto e promozione presso gli operatori economici (ristorazione, ricettività, produttori e fornitori di prodotti tipici, ecc…) e le attività all’interno dei borghi che in questo tipo di contesti dovrebbero essere info point (bar, negozi, tabacchi, edicole). Non vi sono, quindi, riferimenti all’uso dell’APP nei punti di maggior frequentazione, lungo i sentieri, nelle aree attrezzate (Montedimezzo, Collemeluccio, ecc..) e nei punti stratetigi di connessione con altre forme di turismo sostenibile e con infrastrutture per la mobilità esistenti (le stazioni ferroviarie protagoniste del progetto gestito dall’associazione “Le Rotaie” per il recupero del tratto ferroviario Sulmona-Isernia tramite il treno turistico “Transiberiana d’Italia”). La mappa degli itinerari è disponibile solo online e non è disponibile in formato cartaceo e non è stata in alcun modo promossa e diffusa attraverso i canali di divulgazione del turismo outdoor. L’attuale livello di cartellonistica e segnaletica per la fruizione della sentieristica risulta insufficiente al punto tale che nella mappa si è dovuti ricorrere ad una riduzione dei percorsi in quanto molti di quelli più emozionali ed attrattivi non sono ancora dotati della indicazione secondo gli standard nazionali. 14

5. Lo scenario del sistema turistico Le pregiate caratteristiche, già descritte, della Riserva consistenti nella elevata naturalità delle aree protette, nellala presenza di testimonianze storico-culturali e del paesaggio agrario espressione della cultura e delle tradizioni della transumanza (Tratturi) attribuiscono al contesto territoriale una specificità geografica che lo differenzia distintamente dagli altri ambiti territoriali regionali. Il territorio è caratterizzato dalla numerosa presenza di strutture ricettive di tipo extra-alberghiero di cui i B&B, gli Agriturismi e le dimore di Turismo Rurale rappresentano oltre il 50% delle strutture (cfr. Progetto Preliminare). Tali strutture sono le più adatte a sostenere e includere progetti di offerta turistica che mettano in rete le stesse con quei servizi a valore aggiunto del territorio compresi quelli di diversificazione dell’attività agricola che possono costituire una integrazione al reddito tradizionale (visita in azienda agricola, vendita diretta dei prodotti tipici, esperienza di preparazione dei prodotti di trasformazione dai prodotti primari). Come già specificato nei paragrafi precedenti, gli attrattori dell’area della Riserva sono molteplici:

• Beni archeologici-architettonici: l’area di Pietrabbondante con il Santuario ed il Teatro Sannitico, il Tempio Sannitico ed il Borgo Fortificato Medievale (Castello) di Vastogirardi, il Castello D’Alessandro di Pescolanciano;

• Elementi per l’approfondimento scientifico: l’Osservatorio Astronomico di San Pietro Avellana;

• Esperienze nell’ambito della biodiversità e del pregio naturalistico-ambientale: il Centro Visite dell’area MAB di Montedimezzo e di Collemeluccio, gli itinerari/percorsi da “vivere” a piedi o in mountain bike all’interno della Riserva o lungo i due tratturi; si evidenzia la presenza del Giardino della flora appeninica nella vicina e confinante ;

• Avere esperienze, guidate e non, di turismo outdoor con attività di endurance a cavallo o in canoa lungo il fiume Sangro e Trigno ed i torrenti Tirino e Vandra;

• Attività di arrampicata outdoor sulle pareti rocciose nel territorio di Pietrabbondante e San Pietro Avellana;

• Percorrere le antiche strade ferrate dell’appennino (tratto di ferrovia dismesso Sulmona-Isernia) con il treno turistico d’epoca “Transiberiana d’Italia” attraverso i quali conoscere il territorio dell’ALTO MOLISE. Si ha la consapevolezza dell’ampia gamma di servizi e prodotti turistici che la Riserva e quindi, l’ALTO MOLISE è in grado di offrire ma nel contempo si ha la consapevolezza che manchi ancora un’offerta “turistica territoriale”: si riscontrano, infatti, difficoltà degli operatori, di piccole

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dimensioni, ad elaborare strategie di insieme e di rete di promozione dell’offerta turistica e dei prodotti del territorio e dare valore ad una peculiarità del territorio che è la “qualità della vita”. Il sistema turistico dell’ALTO MOLISE dovrà essere improntato, quindi, su un’offerta di qualità e di unicità, che scaturisce da un’azione integrata e di insieme tra gli operatori economici e gli Enti. Lo sviluppo del turismo dovrà essere del tipo “sostenibile”, basato sul patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico, e dovrà essere un’occasione per la crescita dell’economia del territorio senza alterarne le sue caratteristiche peculiari (conservazione del paesaggio, della naturalità, del patrimonio storico-culturale, ecc…) e dovrà essere distintivo risp altre forme di turismo “di massa”. Alla luce di quanto precedentemente riportato, per lo scenario del sistema turistico è possibile elaborare uno strumento di pianificazione strategica (matrice SWOT) che ci consente di valutare i punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) dal quale sarà possibile definire gli obiettivi da raggiungere con il progetto in esame. Di seguito si riporta la suddetta matrice SWOT (cfr. Progetto Preliminare): PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE • Biodiversità vegetale e animale di elevata • Mancanza di una coscienza collettiva dell’elevato rilevanza. Elevata presenza di aree protette (S.I.C. pregio ambientale della Riserva come elemento e Z.P.S.) e rilevante qualità degli ecosistemi in comune valoriale sul quale costruire percorsi di termini di funzionalità, biodiversità, sviluppo locale. diversificazione genetica e rappresentatività a • Basso livello di partecipazione al sistema livello nazionale ed europeo. dell’accoglienza e allo sviluppo e promozione del • Contesto paesaggistico naturale e storico di turismo da parte delle comunità. elevato pregio. Presenza centrale della Riserva • Conoscenza delle lingue straniere poco frequente Man and Biosphere UNESCO. Centri di Educazione negli operatori. Ambientale unici a livello regionale e nazionale. • Livello di interfaccia con strumenti di promozione • Patrimonio naturalistico immateriale WEB basso e senza il coinvolgimento delle giuste (Riconoscimento UNESCO come Riserva della professionalità.

Biosfera). • Mancanza di Segnaletica idonea per la fruizione dei

• Contesto storico-culturale di pregio. Presenza di percorsi e delle attività all’aria aperta. valenze archeologiche ed architettoniche. • Assenza di materiali divulgativi sia cartacei che Presenza dei Tratturi “Celano-Foggia” e “Lucera- digitali. Castel di Sangro”. • Bassisima consapevolezza dell’”essere Riserva” da • Contesto ambientale di pregio con elementi già parte degli operatori del settore turistico e

Fattori interni Fattori consolidati per rapportare il turista-ospite alla conseguente difficoltà ad affermare una identità biodiversità ed alla conoscenza dei luoghi (Riserva turistica specifica. MaB, Giardino della Flora Appeninica). • La Riserva non ha un organico progetto di • Elevata naturalità con scarsa presenza di superfici destinazione turistica e promozione dello stesso. urbanizzate. • Concentrazione del turismo in un breve periodo • Buona ricettività e varietà di tipologia di offerta. dell’anno (2-3 mesi stagione estiva). • Elevata e riconosciuta qualità del cibo e dei • Mancanza di offerta, da parte degli operatori prodotti tipici agroalimentari del territorio (tartufo economici, di pacchetti vacanza collegati alle attività nero e bianco, latticini, salumi, ecc…) sia a livello da poter svolgere nella Riserva MaB. regionale che nazionale, grazie, anche, a • Difficoltà di operare in rete (forte individualismo e promozione attraverso reti di rilievo (Slow Food). limitata presenza di coordinamento). • Interazione con altre modalita di turismo – • Mancanza di una visione a lungo termine comune Ferrovia Transiberiana d’Italia – per tutto il territorio e di promozione della Riserva come destinazione turistica. • Difficoltà nel creare “massa critica”.

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OPPORTUNITA’ MINACCE • Modello di fruizione a scopo educativo degli • Scarsa sensibilità ai temi ecologici ed ambientali, habitat naturalistici presenti nella Riserva MaB – vissuti come vincoli alla crescita della reddività delle soprattutto quelli delle aree S.I.C. e Z.P.S. imprese e non come opportunità di crescita; modelli appartenenti alla Rete Natura 2000 - . produttivisti ed erosione del sapere tacito; • Nuovi modelli/motivazioni di consumo alimentare vulnerabilità, finanziarizzazione e dipendenze delle (ludico-ricreativi); bisogni di autenticità; interesse aziende. e consapevolezza del valore della biodiversità; • Crescita dei fenomeni di abbandono e spopolamento alimentazione e turismo lento. per risultati economici subottimali. • Trasformare l’area della Riserva in una palestra a • Retorica dell’isolamento come barriera ad ogni cielo aperto per le attività outdoor sia nel periodo iniziativa di rete e di trasferimento. invernale che in quello estivo. • Resistenze all’aggregazione territoriale dopo alcune • Mettere in rete alcune competenze ed elementi di esperienze non positive del recente passato sui temi pregio (produzioni bio, turismo connesso non reti dello sviluppo locale. internazionali, laboratori del sapere dei mestieri) • Identificazione di una strategia univoca di

insieme agli attrattori del territorio per la posizionamento del territorio considerata la creazione di un’offerta turistica territoriale unica. differente tipologia di strutture turistico ricettive. • Individuazione di servizi innovativi per la fruizione dell’area da parte di tutti i tipi di turisti (E-MTB a pedalata assistita). • Opportunità legata allo sviluppo di una cultura Fattori esterni Fattori della qualità. • Bacino di utenza a breve raggio importante, rappresentato dalla vicinanza di grandi città come Napoli e Roma. • Destagionalizzazione del turismo. • Promuovere uno sviluppo integrato del territorio mediante il coinvolgimento delle comunità locali nella formazione di “nuove” imprese nel settore turistico e nel settore zootecnico mediante “accordi di programmi” o “piani si sviluppo locale”; il coinvolgimento del settore zootecnico incide non soltanto nella produzione dei prodotti tipici locali ma anche nella conservazione della naturalità e del paesaggio del contesto territoriale. • Organizzare un’offerta wilderness “per tutti” in assoluta sicurezza e con vari livelli di fruibilità.

A partire da tale analisi il Consorzio ASSO MAB ha ritenuto di elaborare un progetto con un programma di interventi per lo sviluppo e la promozione del Turismo Outdoor all’interno della Riserva MaB, i cui principali obiettivi sono:

• Interventi volti a «migliorare» la conoscenza, la fruibilità e l’accessibilità del territorio della Riserva.

• Turismo eco-sostenibile e slow (lento) con attività all’aperto (outdoor) in una natura incontaminata e ricca di emergenze naturalistiche-ambientali, paesaggistiche, storico-culturali, architettoniche ed enogastronomiche;

• "Unicità" del Programma di Interventi rispetto ad un ambito territoriale Interregionale (unicum nel Centro-Sud Italia).

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• Mobilità sostenibile ed intermodale in modo da rendere il territorio fruibile da qualsiasi tipologia di «visitatore». Nello specifico bisogna: - Rafforzare la consapevolezza dell’ “essere e vivere nella Riserva” da parte delle comunità e degli operatori economici; - Ripensare, rafforzare ed ampliare la rete escursionistica e sentieristica attraverso l’implementazione di itinerari interconnessi con i “borghi” ed i principali elementi attrattori in modo da fornire oltre ad un’esperienza turistica all’aria aperta anche un’esperienza di incontro con il territorio ed i suoi protagonisti in un’ottica di integrazione con gli operatori economici con l’obiettivo di qualificare e caratterizzare l’offerta turistica complessiva, anche, in termini di cultura del territorio, enogastronomia e per la vacanza attiva. - Creare un elemento attrattore a disposizione degli operatori come elemento di “unicità/distinzione” dell’offerta turistica attraverso la realizzazione della prima rete di stazioni di scambio di Montain Bike a pedalata assistita (bike sharing) dell’Appennino Centro-Meridionale. - Creare e predisporre i necessari materiali divulgativi e di promozione del territornio ed averne una diffusione capillare all’interno delle comunità e delle attività economiche. - Ralizzare attrattori unici per favorire esperienze che creino interesse e popolarità al pregiato contesto dell’Alto Molise. - Attivare percorsi di adesione a fiere specializzate del turismo outdoor ed organizzare eventi di accoglienza per i Tour Operator per illustrare la “proposta Riserva MaB” consentendo il suo posizionamento nel mercato delle destinazioni turistiche. - Migliorare il livello delle competenze e di formazione degli operatori economici locali attraverso incontri di formazione per la predisposizione di servizi pensati, sulla base delle peculiarità della Riserva MaB, per soddisfare le esigenze del turista “slow” (che ama lo sport e le attività sportive all’aperto).

6. Il progetto Di seguito si riporta una tabella (cfr. anche Progetto Preliminare) in cui sono esplicitati, in maniera semplificativa, i contenuti del progetto in relazione agli obiettivi descritti nel precedente paragrafo.

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OBIETTIVI PROGETTO

Rafforzare la consapevolezza dell’ “essere e vivere nella • Creazione di un sistema di “portali” e di cartelli di Riserva” da parte delle Comunità e degli Operatori accesso all’area nei nodi principali stradali per economici accrescere la visibilità dell’effettivo perimetro dell’area della Riserva; • Utilizzo del logo Riserva MaB in tutte le pubblicazione e materiale divulgativo • Creazione di un toolbox per gli operatori “non turistici” in modo da attivare una rete di divulgazione dei contenuti e delle opportunità turistiche attraverso attività come bar, tabacchi, negozi alimentari, edicole. Creare attrattori a disposizione degli operatori come • Realizzazione di 9 stazioni di scambio per 45 MTB elementi di “unicità/distinzione” dell’offerta turistica elettriche a pedalata assistita aventi anche la funzione attraverso la realizzazione della prima rete di stazioni di di cicloposteggio e di punto di ricarica delle E-MTB. scambio di Montain Bike a pedalata assistita • Le stazioni saranno costituite da una tettoia dotata di dell’Appennino Centro-Meridionale, di un rifugio eco- impianto fotovoltaico necessario per la fornitura di sostenibile. energia elettrica alle E-MTB. • In ciascuna stazione sarà installato un pannello informativo sui servizi ed i percorsi di fruizione turistica. • Realizzazione di un rifugio ad alta valenza esperenziale dotato di innovative tecnologie e autosostenibile dal punto di vista energetico. • Recupero dei rifugi/bivacchi esistenti Creare e predisporre i necessari materiali divulgativi e • Creazione della nuova mappa dei sentieri e dei tool di di promozione del territornio ed averne una diffusione distribuzione (espositori) da inserire presso i comuni e capillare all’interno delle comunità e delle attività le attività dell’area. economiche • Rivisitazione del portale WEB della Riserva con inserimento di una sezione dedicata all’outdoor ed alla nuova rete escursionistica con sistemi WEBGIS integrati Attivare percorsi di adesione a fiere specializzate del • Partecipare alla borsa internazionale del Turismo turismo outdoor ed organizzare eventi di accoglienza Outdoor. per i Tour Operator per illustrare la “proposta Riserva • Realizzazione di eventi dedicati a travel blogger, Tour MaB” consentendo il suo posizionamento nel mercato Operator e riviste di settore per la promozione del delle destinazioni turistiche territorio. • Insermento della RISERVA MAB nel circuito del “destination makers” attraverso la promozione mediante la rete web di esperienze attive sul territorio (fase di preparazione di prodotti enogastronomici, racconto tra generazioni, creazione di oggetti di artigianato). Migliorare il livello delle competenze e di formazione • Organizzazione di TOUR_LAB: workshop destinati agli degli operatori economici locali attraverso incontri di operatori turistici locali per l’aumento della formazione per la predisposizione di servizi pensati, consapevolezza delle modalità di fruizione e di sulla base delle peculiarità della Riserva MaB, per approccio al turismo outdoor integrato con l’offerta soddisfare le esigenze del turista “slow” (che ama lo della Riserva. sport e le attività sportive all’aperto). • Definizione di una carta dei servizi che riposizioni le attività economiche del settore rendenzo l’offerta sul territorio omogenea per livello di qualità offerta (uso della lingua inglese, promozione delle eccellenze enogastronomiche, attivazione di percorsi di rete con i produttori) e personalizzando la stessa per i turisti outdoor (jogging corner, bici-officina di prossimità, menù compatibili con attività escursionistiche).

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Il Progetto Definitivo in questione riguarda i cosiddetti interventi “materiali” e nello specifico le segenti categorie di lavori:

• Cartellonistica di individuazione della Riserva MaB e dei Borghi ubicata rispettivamente nei “portali” di accesso dalle più importanti direttrici stradali e in prossimità dei Borghi;

• Sistema di Bike-Sharing (condivisione delle Bici) per Mountain Bike elettrica a pedalata assistita tramite la realizzazione di n. 9 Stazioni di scambio delle E-MTB, fornite di colonnine per la ricarica elettrica, auto-sostenibili attraverso l’installazione di tettoie con impianto fotovoltaico integrato sulla copertura; è prevista anche la fornitura delle E-MTB ed i loro utilizzo sarà a pagamento. Le stazioni fungono anche da cicloposteggio.

• Rete Escursionistica per la fruizione con Mountain Bike e a piedi costituita da: - Percorsi/itinerari che si sviluppano all’interno della Riserva che collegano i borghi e le valenze ed emergenze presenti; - Segnaletica di individuazione ed indicazione degli Itinerari/Percorsi; - Cartellonistica di informazione della Rete escursionistica e delle valenze/emergenze presenti sul territorio. - Pista ciclopedonale di collegamento della rete ferroviaria, Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana con la Riserva MaB – si favorisce l’intermodalità con la tratta ferroviaria turistica "Transiberiana d’Italia";

• Rifugi per bivacco escursionisti;

• Sistemazione delle Pareti per Arrampicata all’aperto (outdoor);

• Installazione di Pareti attrezzate indoor per arrampicate all’interno di strutture esistenti.

6.1 Cartellonistica di individuazione della Riserva MaB (Tipo A) Al fine di rendere visibile e promuovere la Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” si prevede l’installazione di cartelloni/pannelli in corrispondenza dei principali “portali” di accesso all’area della Riserva. I cartelloni saranno in acciaio corten ed il pannello avrà le dimensioni di m 3,00x2,00; nel seguito si riporta l’esatta descrizione. Saranno ubicati nei pressi degli svincoli di accesso, ai territori comunali, dalle direttrici stradali principali e nello specifico: - Comune di Chiauci: vicino uscita svincolo S.S. n. 650 “Trignina”; - Comune di Pietrabbondante: intersezione in loc. Sant’Andrea sulla strada provinciale “Trignina II tratto” proveniente dallo svincolo S.S. n. 650 “Trignina”; - Comune di Pescolanciano: vicino uscita svincolo S.S. n. 650 “Trignina”; 20

- Comune di San Pietro Avellana: sulla S.S. 652 “Fondovalle Sangro”, prima dello svincolo per San Pietro Avellana; - Comune di Roccasicura: vicino uscita svincolo S.S. 17 – Variante. - Comune di Vastogirardi: lungo la S.S. 86 “Istonia”, in prossimità dello svincolo di Staffoli; la posizione ricade nel territorio del comune di . La suddetta cartellonistica sarà integrata e completata da segnali stradali di indicazione, posizionati in corrispondenza dello svincolo sulla direttrice stradale principale. L’ubicazione dei cartelloni avverrà nel rispetto del Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n. 285/1992 e ss.mm.ii.) e del relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. 495/1992 e ss.mm.ii.).

Posizione Cartelloni/Pannelli Fig. 4 - Planimetria generale di inquadramento ubicazione pannelli (tipo A)

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6.1.1 Inquadramento territoriale

6.1.1.1 Riferimenti catastali -urbanistici

• Comune di Chiauci Il cartellone è ubicato in corrispondenza dell’intersezione tra la bretella proveniente dallo svincolo S.S. 650 “Fondovalle Trigno” e la S.P. “Chiauci”; l’area di sedime ricade nel comune di Chiauci ed è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 34, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 5 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto 22

• Comune di Pescolanciano Il cartellone è ubicato nelle vicinanze dello svincolo sulla S.S. 650 “Fondovalle Trigno”, in corrispondenza dell’intersezione tra la S.P. n. 78 “Aquilonia” e la S.P. “Pescolanciano-Chiauci” (bivio di Sant’Onofrio); l’area di sedime ricade nel comune di Pescolanciano ed è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 27, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 6 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto 23

• Comune di Pietrabbondante Il cartellone è ubicato in corrispondenza dell’intersezione tra la S.P. “Trignina II Tratto” e la S.P. “Diramazione Trignina”; l’area di sedime ricade nel comune di Pescolanciano ed è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 36, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 7 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto 24

• Comune di Roccasicura Il cartellone è ubicato nelle vicinanze dello svincolo, per Roccasicura, della S.S. 17 - Variante; l’area di sedime ricade nel comune di Roccasicura ed è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 30, particella n. 404 di proprietà del comune.

Fig. 8 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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• Comune di San Pietro Avellana Il cartellone è ubicato lungo la S.S. 652 “Fondovalle Sangro”, nelle vicinanze dello svincolo per San Pietro Avellana; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 10, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale; sarà posizionato al di fuori della barriera stradale, in acciaio, di sicurezza.

Fig. 9 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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• Comune di Vastogirardi Il cartellone è ubicato lungo la S.S. 86 – Istonia – in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. “Valdonica” – bivio di Staffoli; l’area di sedime ricade nel comune di Agnone (IS) ed è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 166, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 10 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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6.1.1.2 Riferimenti Paesaggistici

• Comune di Chiauci Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n° 24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare l’intervento così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nella seguente area omogenea:

- ATR7

Fig. 11 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - NON COMPORTANTI VOLUMI – a3) - Attrezzature all’aperto oppure a12) – Manufatti per la valorizzazione di reperti archeologici In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

− Zona ATR7: modalità TC1

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Fig. 12 - Rendering fotografico

• Comune di Pescolanciano Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare l’intervento ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea:

- P3

Fig. 13 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone 29

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

− Zona P3: modalità TC1 e TC2

Fig. 14 - Rendering fotografico

• Comune di Pietrabbondante L’area di sedime del cartellone ricade nel comune di Pescolanciano. Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare l’intervento ricade nell’ Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea:

- ATR7

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Fig. 15 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - NON COMPORTANTI VOLUMI – a3) - Attrezzature all’aperto oppure a12) – Manufatti per la valorizzazione di reperti archeologici In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

− Zona ATR7: modalità TC1

Fig. 16 - Rendering fotografico 31

• Comune di Roccasicura Il territorio del Comune di Roccasicura non ricade nel P.T.P.A.A.V. della Regione Molise; l’area di intervento non è soggetta a tutela ai sensi del D.L. 42/2004.

Fig. 17 - Rendering fotografico

• Comune di San Pietro Avellana Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare l’intervento ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea:

- M2

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Fig. 18 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

− Zona M2: modalità TC1 e TC2

Fig. 19 - Rendering fotografico

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• Comune di Vastogirardi L’area di sedime del cartellone ricade nel comune di Agnone (IS). Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 27 novembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare l’intervento ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea: - ELII art. 26: Elemento Lineare di Valore Eccezionale – art. 26

Fig. 20 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone

Al fine di individuare gli elementi qualitativi di valore eccezionale ci si riferisce alla Carta delle

Caratteristiche Qualitative del Territorio, Tavola S1.

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Fig. 21 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola S1 Cartellone

Dall’analisi della Tavola S1 si riscontra che l’intervento non interessa Elementi Lineari di interesse percettivo eccezionale ma interessa un elemento areale di interesse Naturalistico per caratteri biologici elevato. L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi Le NTA del P.T.P.A.A.V. prevedono la modalità di tutela: A2 – conservazione, miglioramento e ripristino delle caratteristiche costitutive degli elementi con mantenimento dei soli usi attuali compatibili e con parziale trasformazione per l’introduzione di nuovi usi compatibili, consiste nella realizzazione di opere di manutenzione, di miglioramento e ripristino delle caratteristiche costitutive nonché degli interventi volti all’introduzione di nuovi usi che non alterino dette caratteristiche oltrechè degli interventi per l’eliminazione di eventuali usi incompatibili ovvero di detrattori ambientali. L’intervento è compatibile in quanto il cartellone è inteso come un pannello di segnaletica stradale

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e nell’area di interesse già esistono pannelli informativi e di segnaletica stradale e quindi, non alterano le caratteristiche costitutive del sito come si può osservare, anche, dal seguente rendering fotografico.

Fig. 22 - Rendering fotografico

6.1.2 Caratteristiche cartellone I cartelloni/pannelli saranno in acciaio corten, avranno le dimensioni di m 3,00x2,00x0,20 e saranno così costituiti: - una struttura “scatolare” con:

• pannello frontale in lamiera di acciaio corten in cui è riportato il disegno del logo e le scritte che identificano la Riserva, ottenute traforando la lamiera di acciaio;

• pannello di sfondo in forex di colore bianco;

• pannello posteriore in lamiera di acciaio corten;

• lamiera per chiusura laterale in acciaio corten; - sostegni verticali con due profilati scatolari in acciaio corten di sezione cm 10x15 di altezza fuori terra pari a 1,50 m; - illuminazione notturna, diffusa dall’interno, mediante tubo a led posto nello scatolare; si avrà una illuminazione diffusa dall’interno che permetterà di “leggere” il pannello nelle ore notturne. Il cartello sarà ancorato ad un plinto di fondazione in cemento armato. Nella parte inferiore dello scatolare saranno previsti dei fori necessari al deflusso delle acque meteoriche. E’ previsto, per l’alimentazione elettrica, l’allaccio alla Rete Pubblica Illuminazione comunale o alla RTN in cavo interrato. Si riporta di seguito uno schema grafico del cartellone:

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Fig. 23 – Pannello di individuazione della Riserva (Tipo A)

Nella definizione della tipologia e architettura del pannello si è voluto che lo stesso fosse “identificativo” della Riserva e che costituisse un elemento di “arredo” di pregio.

6.2 Cartellonistica di individuazione dei Borghi all’interno della Riserva MaB (Tipo B) Per dare maggiore visibilità al territorio della Riserva MaB sarà installata una cartellonistica che individua ed identifica i Borghi all’interno della Riserva stessa. I cartelloni saranno in acciaio corten ed il pannello avrà le dimensioni di m 2,50x2,00; nel seguito si riporta l’esatta descrizione. Saranno ubicati in prossimità dei centri urbani dei Borghi: - Carovilli: uno all’ingresso lungo la S,P. 86 “Istonia” ed uno all’ingresso lungo la S.P. “Carovillense”.

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Fig. 24 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- Chiauci: uno all’ingresso lungo la S.P. “di Chiauci”, provenienza da S.S.650 “Fondovalle Trigno” ed uno all’ingresso lungo la S.P. “di Chiauci”, provenienza da Pietrabbondante.

Fig. 25 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

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- Pietrabbondante: uno all’ingresso lungo la S.P. “San Mauro”, provenendo da Isernia, uno sulla S.P. “Diramazione Trignina”, provenienza da Agnone, uno all’ingresso sulla S.P. “”.

Fig. 26 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- Pescolanciano: uno all’ingresso in corrispondenza dell’incrocio con la S.P. n. 78 “Aquilonia”, provenienza dalla Fondovalle Trigno, uno all’ingresso in corrispondenza dell’incrocio S.P. n. 78 “Aquilonia” con S.P. n. 86 “Istonia”.

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Fig. 27 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- San Pietro Avellana: uno in corrispondenza della Stazione ferroviaria, lungo la S.P. “Montesangrina” ed uno all’ingresso, lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da “Fondovalle Sangro”.

Fig. 28 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

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- Roccasicura: uno all’ingresso lungo la Strada Comunale “Vallisbona”, provenendo dalla S.S. 17- variante, uno all’ingresso lungo la S.P. 86 “Istonia”, provenendo da Carovilli; inoltre, un cartello già presente sarà spostato in corrispondenza dell’ingresso (S.P. 86 “Istonia”) provenendo da Forlì del Sannio.

Fig. 29 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- Vastogirardi: uno all’ingresso lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da bivio Staffoli, ed uno all’ingresso lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da San Pietro Avellana.

Fig. 30 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

42

L’ubicazione dei cartelloni avverrà nel rispetto del Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n. 285/1992 e ss.mm.ii.) e del relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. 495/1992 e ss.mm.ii.).

6.2.1 Inquadramento territoriale

6.2.1.1 Riferimenti catastali -urbanistici

• Comune di Carovilli I cartelloni saranno ubicati: - ingresso del centro abitato lungo la S.P. 86 “Istonia”, provenienza da Isernia-Agnone; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 20, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 31- Ubicazione pannello tipo B su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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- ingresso al centro abitato, lungo la S.P. “Carovillense”, provenendo da San Pietro Avellana; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 8, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 32 - Ubicazione pannello tipo B su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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• Comune di Chiauci I cartelloni saranno ubicati: - ingresso del centro abitato lungo la S.P. “di Chiauci”, provenienza da S.S. 650 “Fondovalle Trigno”; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 35, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 33 - Ubicazione pannello tipo B su Planimetria Catastale ed Ortofoto

- ingresso al centro abitato, lungo la S.P. “di Chiauci”, provenendo da Pietrabbondante; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 18, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 34 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

• Comune di Pescolanciano I cartelloni saranno ubicati: - uno all’ingresso in corrispondenza dell’incrocio con la S.P. n. 78 “Aquilonia”, provenienza dalla Fondovalle Trigno; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 27, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale;

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Fig. 35 - Ubicazione pannello tipo B su Planimetria Catastale ed Ortofoto

- uno all’ingresso in corrispondenza dell’incrocio S.P. n. 78 “Aquilonia” con S.P. n. 86 “Istonia”, provenienza da Agnone; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 10, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 36 - Ubicazione pannello tipo B su Planimetria Catastale ed Ortofoto

• Comune di Pietrabbondante I cartelloni saranno ubicati: - uno all’ingresso lungo la S.P. “San Mauro”, provenendo da Isernia; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 20, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 37 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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- uno sulla S.P. “Diramazione Trignina”, provenienza da Agnone; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 7, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 38 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

- uno all’ingresso sulla S.P. “Castelverrino”; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 20, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 39 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

• Comune di Roccasicura I cartelloni saranno ubicati: - uno all’ingresso lungo la Strada Comunale “Vallisbona”, provenendo dalla S.S. 17-variante; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 18, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 40 - Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

52

- uno all’ingresso lungo la S.P. 86 “Istonia”, provenendo da Carovilli; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 18, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

Fig. 41 – Ubicazione pannello tipo A su Planimetria Catastale ed Ortofoto

- inoltre, un cartello già presente sarà spostato in corrispondenza dell’ingresso (S.P. 86 “Istonia”) provenendo da Forlì del Sannio. l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 23, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 42 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

• Comune di San Pietro Avellana I cartelloni saranno ubicati: - uno in corrispondenza della Stazione Ferroviaria, lungo la S.P. “Montesangrina”; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 50 (sviluppo A), nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 43 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- uno all’ingresso, lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da “Fondovalle Sangro”; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 32 nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 44 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

• Comune di Vastogirardi I cartelloni saranno ubicati: - uno all’ingresso lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da bivio Staffoli; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 23, nella fascia di pertinenza stradale (relitto stradale) e al di fuori del margine esterno stradale.

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Fig. 45 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

- uno all’ingresso lungo la S.P. “Montesangrina”, provenendo da San Pietro Avellana; l’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di mappa n. 19, nella fascia di pertinenza stradale e al di fuori del margine esterno stradale e nella proprietà comunale.

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Fig. 46 – Planimetria su Ortofoto ubicazione cartelloni – tipo B

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6.2.1.2 Riferimenti Paesaggistici

• Comune di Carovilli Il territorio del comune è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto è soggetto a tutela paesaggistica ai sensi del D.M. n. 42/2004. In particolare i cartelloni, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessano la seguente area omogenea:

- Zona M2.

1

2

Fig. 47 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del

P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: − Zona M2: modalità TC1 e TC2. 59

Cartellone n. 1

Cartellone n. 2 Fig. 48 - Rendering fotografico

60

• Comune di Chiauci Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare i cartelloni, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricadono nella seguente area omogenea:

- ATR7

Fig. 49 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del

P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - NON COMPORTANTI VOLUMI – a3) - Attrezzature all’aperto oppure a12) – Manufatti per la valorizzazione di reperti archeologici In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: 61

- Zona ATR7 : modalità TC1 Si riporta di seguito il rendering fotografico.

Esistente

Cartellone n. 2

Cartellone n. 1 Fig. 50 - Rendering fotografico • Comune di Pescolanciano Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare i cartelloni ricadono nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa le seguenti aree omogenee:

- P3 (cartellone n. 1)

- M2 (cartellone n. 2)

62

Fig. 51 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartelloni

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

- Zona M2 : modalità TC1-TC2

63

Cartellone n. 1

Cartellone n. 2 Fig. 52 - Rendering fotografico

• Comune di Pietrabbondante Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - 64

istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare i cartelloni ricadono nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessano la seguenti aree omogenee: - P3; - Centro Urbano

Fig. 53 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: - Zona Centro Urbano : modalità TC1-TC2

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

65

Cartellone n. 1

Cartellone n. 2

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Cartellone n. 3 Fig. 54 - Rendering fotografico

• Comune di Roccasicura Il territorio del Comune di Roccasicura non ricade nel P.T.P.A.A.V. della Regione Molise; l’area di intervento non è soggetta a tutela ai sensi del D.L. 42/2004. Per l’installazione dei cartelloni non si ha necessità di richiedere l’Autorizzazione Paesaggistica.

Cartellone n. 1

67

Cartellone n. 2

Cartellone n. 3 Fig. 55 - Rendering fotografico

68

• Comune di San Pietro Avellana Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare i cartelloni, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessano la seguente area omogenea:

- NP2.

Fig. 55 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del

69

territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: − VA naturalistica − TC1 e TC2. I cartelloni non incidono sugli elementi naturali dell’area, in quanto non si prevede taglio di alberi o altro, e quindi, non si rende necessario produrre la VA naturalistica.

Cartellone n. 1

Cartellone n. 2 Fig. 56 - Rendering fotografico

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• Comune di Vastogirardi Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 27 novembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare i cartelloni ricadono, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, nella seguente area omogenea:

- Zona P3.

Fig. 56 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Cartellone L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

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- Zona P3 : modalità TC1-TC2

Cartellone n. 1

Cartellone n. 2 Fig. 57 - Rendering fotografico

6.2.2 Caratteristiche cartellone I cartelloni saranno in acciaio corten, avranno la dimensione del pannello di m 2,50x2,00x0,20 e saranno così costituiti:

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- una struttura “scatolare” con:

• pannello frontale in lamiera di acciaio corten in cui è riportato il disegno del perimetro dell’area della Riserva Mab con all’interno l’individuazione della posizione del Borgo, il nome del Borgo, il logo e le scritte identificatrici della Riserva il tutto ottenuto traforando la lamiera di acciaio;

• pannello di sfondo in forex di colore bianco;

• pannello posteriore in lamiera di acciaio corten;

• chiusure laterali con lamiera di acciaio corten. - sostegni verticali con due profilati scatolari in acciaio corten di sezione cm 10x15 di altezza fuori terra pari a 1,50 m; - illuminazione notturna, diffusa dall’interno, mediante tubo a led posto nello scatolare; si avrà una illuminazione diffusa dall’interno che permetterà di “leggere” il pannello nelle ore notturne. Il cartello sarà ancorato ad un plinto di fondazione in cemento armato. Nella parte inferiore dello scatolare saranno previsti dei fori necessari al deflusso delle acque meteoriche. E’ previsto, per l’alimentazione elettrica, l’allaccio alla Rete Pubblica Illuminazione comunale. Si riporta di seguito uno schema grafico del cartellone:

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Fig. 58 – Pannello di individuazione Borgo/Comune all’interno della Riserva (Tipo B) 74

Nella definizione della tipologia e architettura del pannello si è voluto che lo stesso fosse “identificativo” della Riserva e del comune e che, al tempo stesso, costituisse un elemento di “arredo” di pregio.

6.3 Rete Escursionistica

Al fine di migliorare la fruibilità, l’accessibilità e la “conoscenza” dell’area della Riserva MaB e quindi, al fine di valorizzare e migliorare l’ “appetibilità turistica” del territorio, si prevede la realizzazione, ad integrazione e potenziamento di quella esistente, di una rete escursionistica costituita da percorsi/sentieri che sviluppano itinerari, percorribili con Mountain Bike e a piedi, che collegano i borghi e le valenze ed emergenze di pregio presenti nell’area e le stazioni si scambio delle E-MTB. Nello specifico la Rete Escursionistica è costituita, quindi, da: - Itinerari che si sviluppano sui Percorsi/sentieri interni della Riserva MaB; - Segnaletica di individuazione ed indicazione degli Itinerari/Percorsi; - Cartellonistica di informazione della Rete escursionistica e delle valenze/emergenze presenti sul territorio. - Pista ciclopedonale di collegamento della rete ferroviaria, Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana con la Riserva MaB.

6.3.1 Itinerari sui Percorsi/sentieri E’ prevista la sistemazione dei percorsi/sentieri in modo da realizzare 7 diversi itinerari esperenziali che a loro volta si interconnettono tra di loro. La Rete escursionistica si svilupperà lungo sentieri, percorsi e strade esistenti, individuate anche catastalmente. Sarà fruibile da Mountain Bike normali, E-MTB ed anche a piedi e a cavallo. Gli itinerari saranno:

• Itinerario n. 1: si sviluppa interamente nel territorio del Comune di Pietrabbondante.

• Itinerario n. 2: si sviluppa in parte nel comune di Pietrabbondante ed in parte in quello di Pescolanciano e comprende la Riserva Naturale Orientata di “Collemeluccio”.

• Itinerario n. 3: si sviluppa quasi interamente nel comune di San Pietro Avellana, se non per una piccola appendice che interessa il comune di Vastogirardi, e nello specifico la Riserva Naturale Orientata di “Montedimezzo”.

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• Itinerario n. 4: si sviluppa completamente nel comune di Vastogirardi, ad eccezione di due modeste appendici che interessano il comune di San Pietro Avellana ed il comune di Carovilli; comprende ed attraversa la Riserva Naturale Orientata di “Montedimezzo”.

• Itinerario n. 5: si sviluppa nei territori dei comuni di Carovilli, Roccasicura e Pescolanciano.

• Itinerario n. 6: si sviluppa per la maggior parte nel comune di Chiauci e per una modestissima parte nel comune di Pescolanciano.

• Itinerario n. 7: si sviluppa lungo il perimetro dell’intera area della Riserva MaB ed interconnette i territori di tutti e sette i comuni e tutti gli altri itinerari.

I suddetti itinerari sviluppano nel complesso una rete escursionistica avente una lunghezza totale di circa 245 km. Si riporta di seguito una planimetria generale si Ortofoto degli itinerari.

Fig. 59 - Planimetria generale su ortofoto itinerari

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La rete degli itinerari sarà resa visibile ed individuata mediante l’installazione di apposita segnaletica verticale ed orizzontale; inoltre, è prevista l’installazione di una Cartellonistica di informazione della Rete escursionistica e delle valenze/emergenze presenti sul territorio.

6.3.1.1 Segnaletica e Cartellonistica ➢ Segnaletica La segnaletica avrà caratteristiche secondo lo “standard C.A.I.”. La segnaletica sarà così costituita (cfr. Elaborato Grafico EDPSP01):

• Tabella segnavia verticale: In Alluminio pressofuso, a forma di freccia, con faccia anteriore munita di tre strisce in rilievo dove incidere le indicazioni verniciate in colore nero, punta di colore rosso contenente il logo del consorzio ASSOMAB, coda di colore rosso-bianco-rosso con il numero del sentiero riportato in nero in campo bianco; contiene da 1 a 3 righe che riportano le mete di destinazione ed i relativi tempi di percorrenza; le scritte sono di colore nero. Di dimensioni: lunghezza 55 cm; altezza 13/15 cm. Palo di sostegno in acciaio zincato di diametro 48 mm e lunghezza totale di 2700 mm.

Fig. 60 - Particolare tabella “segnavia”

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• Tabella di località In Alluminio pressofuso, a forma rettangolare, faccia anteriore con tre strisce in rilievo dove incidere le indicazioni e i toponimi, verniciati in colore nero, scritti al centro con la prima lettera maiuscola e le altre lettere minuscole mentre la quota d'altitudine è sempre posizionata nell'ultima riga. Di dimensioni: lunghezza 25 cm; altezza 13/15 cm. Palo di sostegno in acciaio zincato di diametro 48 mm e lunghezza totale di 2700 mm.

Fig. 61 - Particolare tabella “località”

• Tabella bike In Alluminio pressofuso, a forma rettangolare, faccia anteriore verniciata di colore rosso, logo bike e numeri di percorso incisi. Misure: lunghezza 25 cm; altezza 13 cm. Palo di sostegno in acciaio zincato di diametro 48 mm e lunghezza totale di 2700 mm.

Fig. 62 - Particolare tabella “bike”

Le precedenti tabelle di segnaletica, dove possibile, saranno installate su un unico palo di sostegno in acciaio secondo la seguente configurazione:

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Fig. 63 - Particolare installazione tabelle su palo di sostegno in acciaio La segnaletica sarà installata nelle opportune posizioni che permetteranno di individuare con certezza e sicurezza il percorso dell’itinerario (incroci, derivazioni, ecc…).

➢ Cartellonistica La Cartellonistica di informazione della Rete escursionistica e delle valenze/emergenze presenti sul territorio sarà così costituita (cfr. Elaborato Grafico EDPSP01):

• Pannello informativo valenze/emergenze: In Alluminio con facciata a vista completa di adesivo in pellicola avery applicato in un apposito spazio ricavato nello spessore della tabella in cui è possibile inserire la riproduzione di una cartografia schematica e note descrittive di carattere storico ambientale riguardanti il territorio ed eventuali altre informazioni significative. La tabella è trattata con un ciclo di vernici trasparenti per la protezione da agenti atmosferici. Palo di sostegno in acciaio zincato di diametro 48 mm e lunghezza totale di 2700 mm. 79

Dimensioni: 400x300x mm.

Fig. 63 - Particolare pannello informativo

• Pannello informativo Itinerario: In Alluminio con facciata a vista è completa di adesivo in pellicola avery applicato in un apposito spazio ricavato nello spessore della tabella in cui è possibile inserire la riproduzione di una cartografia schematica della rete escursionistica e dei collegamenti stradali e infrastrutturali esistenti, l'elenco degli itinerari accessibili dal luogo, dei numeri di sentiero e dei tempi di percorrenza, note descrittive di carattere storico ambientale riguardanti il territorio ed eventuali altre informazioni significative. La tabella è trattata con un ciclo di vernici trasparenti per la protezione da agenti atmosferici. Palo di sostegno in acciaio zincato di diametro 48 mm e lunghezza totale di 2700 mm. Dimensioni 400x600 mm.

Fig. 64 - Particolare pannello informativo itinerario

• Cartellone di Insieme: In Acciaio corten con montanti, pannello in lamiera di dimensioni 1,06x1,10 e tettuccio. Sulla faccia frontale del pannello sono apposti pannelli in dibond in cui sono riportati: cartografia della

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rete degli itinerari, l’elenco degli itinerari accessibili dal luogo e note descrittive di carattere ambientale e storico ed altre informazioni significative.

Fig. 65 Particolare Cartellone informativo d’insieme

Si evidenzia come tutta la segnaletica e la cartellonistica sia prevista in materiale metallico (Alluminio, Acciaio Corten).

La scelta è stata dettata dalla elevata durabilità e resistenza nel tempo del suddetto materiale e conseguentemente, dal mantenimento delle funzioni a cui deve assolvere la segnaletica e la cartellonistica ed infine, dalla buona integrazione con l’ambiente paesaggistico e naturale in cui si inserisce.

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L’utilizzo del materiale “legno” per la segnaletica e cartellonistica è stata esclusa in quanto facilmente deteriorabile nel tempo con conseguente perdita delle sue funzioni in un arco di tempo molto breve.

6.3.1.2 Itinerario n. 1 Si sviluppa interamente nel territorio del comune di Pietrabbondante lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. Presenterà come punto centrale la Stazione di scambio per E-MTB (Stazione cicloposteggio E-MTB) e collegherà il centro urbano di Pietrabbondante con tutte le valenze/emergenze storico-culturali e ambientali presenti sul territorio. Sviluppa una lunghezza di circa 8,5 Km. Valenza esperenziale di riferimento: Parco archeologico di età Sannitica.

6.3.1.2.1. Inquadramento Territoriale L’intervento è ubicato nel territorio del Comune di Pietrabbondante. Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-SE Pescolanciano, scala 1:25.000;

• Foglio n. 393051 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale) La zona è sottoposta, inoltre, alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. L’intervento così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessano la seguenti aree omogenee:

- P3;

- M1; - Centro Urbano; - EAII – art. 23; - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”.

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Fig. 66 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Itinerario n. 1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: - Zona Centro Urbano : modalità TC1-TC2

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

- Zona M1 : modalità TC1 - EAII – art. 23: modalità A2 L’intervento consiste nella sistemazione dei sentieri/percorsi mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione invasiva, il ripristino del piano viabile, dove necessario, mediante materiale non coeso simile all’esistente e l’apposizione di segnaletica e cartellonistica.

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Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile. - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”: modalità A1 L’intervento consiste nella sistemazione del percorso mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione invasiva, il ripristino del piano viabile, dove necessario, con materiale simile all’esistente e l’apposizione di segnaletica e cartellonistica. L’intervento mantiene gli usi attuali compatibili e mira al ripristino delle caratteristiche costitutive degli elementi e pertanto è da ritenersi compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212134 “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

Fig. 67 - Cartografia Area S.I.C. Itinerario n. 1

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6.3.1.2.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 1, come già specificato precedentemente, ha la sua centralità nella Stazione di Scambio per Mountain Bike elettriche a pedalata assistita ubicata nel centro urbano di Pietrabbondante, nella zona degli impianti sportivi e nelle immediate vicinanze di un fabbricato comunale adibito a “Struttura ricettiva” in fase di ristrutturazione. Sviluppa una lunghezza di circa 8,5 Km. Avrà come Tema Esperenziale prioritario il Parco Archeologico di epoca sannitica di Pietrabbondante. Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale: - Centro Storico di Pietrabbondante; - Parco Archeologico di epoca Sannitica (Teatro, Santuario, ecc…); - Pareti rocciose per arrampicata outdoor; - Area di Monte Caraceno con Fortificazioni Sannitiche e Punto Panoramico; - Tratturo “Celano-Foggia”. Sarà interconnesso con la Stazione di scambio per E-MTB, centro abitato. Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata nel centro abitato di Pietrabbondante, lungo la S.P. “Diramazione Trignina”, direzione Agnone, attraversa il centro abitato di Pietrabbondante, e dalla piazza si immette sulla strada comunale, in clb, che costeggia Monte Caraceno, dalla quale è prevista una bretella di collegamento, tracciato sterrato, con la vetta di Monte Caraceno, per poi proseguire su un esistente tracciato sterrato fino ad immettersi sulla S.P. “San Mauro”, che viene percorsa fino all’intersezione della strada comunale per la borgata “Fratte” dove ci si immette sul Tratturo “Celano-Foggia”, che viene percorso fino alla S.P. “Diramazione Trignina”, e proseguire su quest’ultima, passando per il Parco Archeologico, e raggiungere il punto iniziale della Stazione E-MTB.

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Fig. 68 - Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 1

Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri esistenti: è previsto la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione invasiva, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente.

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Taglio vegetazione invasiva Taglio vegetazione invasiva

Fig. 69 – Intervento tipo di ripulitura e decespugliamento vegetazione sentiero

- Sistemazione dei sentieri di accesso alle pareti rocciose per l’arrampicata mediante la ripulitura, il livellamento, l’installazione di palizzata in legno e staccionata in legno nei tratti necessari. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 08, EDPSP01 – Tav. 09). - Installazione di binocolo panoramico su Monte Caraceno. - Installazione di rastrelliera per biciclette in corrispondenza del Parco Archeologico.

6.3.1.3 Itinerario n. 2 Si sviluppa in parte nel territorio del comune di Pietrabbondante ed in parte nel territorio del comune di Pescolanciano. E’ direttamente interconnesso con l’itinerario n. 1 con il quale ne condivide la Stazione di scambio per E-MTB ubicata nel centro abitato di Pietrabbondante. Sviluppa una lunghezza di circa 17,50 Km. Mette in rete il Parco Archeologico di Pietrabbondante e la Riserva Naturale Orientata di “Collemeluccio”, dove sarà ubicata un’altra Stazione di scambio per E-MTB. I temi esperenziali di riferimento sono: Parco Archeologico e Riserva Naturale Orientata di Collemeluccio. Si evidenzia che la Riserva di “Collemeluccio” ricade all’interno del comune di Pescolanciano.

6.3.1.3.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nel territorio del Comune di Pietrabbondante e nel territorio del Comune di Pescolanciano.

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Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-SE Pescolanciano, scala 1:25.000;

• Foglio n. 393051 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune di Pietrabbondante è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Sia il territorio del comune di Pietrabbondante che quello di Pescolanciano è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” – e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” – istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. L’itinerario interessa solo l’ Area n.8 “Alto Molise”. Così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguenti aree omogenee:

- P3;

- M1; - EAII – art. 23 – Bosco di Collemeluccio; - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”.

Fig. 70 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Itinerario n. 2

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L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

- Zona M1 : modalità TC1 - EAII – art. 23 Bosco di Collemeluccio: modalità A2 - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”: modalità A1 L’intervento consiste nella sistemazione del percorso esistente mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione invasiva, il ripristino del piano viabile, dove necessario, con materiale simile all’esistente e l’apposizione di segnaletica e cartellonistica. Nello specifico, all’interno della Riserva “Collemeluccio”, l’itinerario si sviluppa lungo una pista forestale esistente; saranno previsti, dove necessario, soltanto interventi di sistemazione del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212134 “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza” e l’area Z.P.S (Zona di Protezione Speciale) IT7221131 “Bosco di Collemeluccio”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

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Fig. 71 - Cartografia Area S.I.C. – Z.P.S. Itinerario n. 1

6.3.1.3.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 2, come già specificato precedentemente, metterà in rete il Parco Archeologico di Pietrabbondante con la Riserva Naturale Orientata “Collemeluccio”. Si interconnette direttamente con l’itinerario n. 1 con il quale ne condivide la Stazione di scambio per E-MTB, ubicata nel centro abitato di Pietrabbondante, e con la Stazione di scambio per E-MTB che sarà ubicata all’interno della Riserva “Collemeluccio”, nelle vicinanze della fabbricato adibito a Foresteria. Avrà come Temi Esperenziali di riferimento e prioritari il Parco Archeologico di Pietrabbondante e la Riserva NO “Collemeluccio” (Core Area Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”). Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale:

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- Centro Storico di Pietrabbondante; - Parco Archeologico di epoca Sannitica (Teatro, Santuario, ecc…); - Tratturo “Celano-Foggia”; - Riserva Naturale Orientata di “Collemeluccio”. Sarà interconnesso con le due Stazioni di scambio E-MTB, centro abitato di Pietrabbondante e Riserva “Collemeluccio”. Si sviluppa per la maggior parte lungo il perimetro della Riserva di “Collemeluccio” lungo una pista forestale esistente.

Fig. 72 - Planimetria Generale su Ortofoto

Itinerario n. 2

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Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata nel centro abitato di Pietrabbondante, lungo la S.P. “San Mauro”, direzione Staffoli, percorsa fino all’intersezione con la strada forestale, in misto granulare, che costeggia il perimetro della Riserva NO “Collemeluccio” che viene percorsa fino all’intersezione della S.P. “Trignina II Tratto”, per proseguire su quest’ultima, passando per la Stazione E-MTB ubicata nell’area attrezzata di “Collemeluccio”, fino all’intersezione della strada comunale per la borgata “Fratte”, pavimentata per un tratto in clb e per un tratto in misto granulare, per poi proseguire sulla stessa fino a immettersi sul Tratturo “Celano-Foggia”, che viene percorso fino alla S.P. “Diramazione Trignina”, e proseguire su quest’ultima, passando per il Parco Archeologico, e raggiungere il punto iniziale della Stazione E-MTB (questi due ultimi tratti sono in comune con l’itinerario n. 1). Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri esistenti: è previsto la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione invasiva, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente. - Sistemazione piano viabile, con materiale non coeso simile all’esistente, della pista forestale all’interno della Riserva “Collemeluccio”. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 12 – Foglio 1 e 2; EDPSP01 – Tav. 13 – Foglio 1 e 2). - Installazione di rastrelliera per biciclette in corrispondenza del Parco Archeologico.

6.3.1.4 Itinerario n. 3 Si sviluppa interamente nel territorio del comune di San Pietro Avellana, ad eccezione di una modestissima appendice che collega l’itinerario alla Riserva Naturale Orientata “Montedimezzo” ricadente nel comune di Vastogirardi. Sviluppa una lunghezza di circa 11,70 Km. Mette in rete la Riserva NO di “Montedimezzo” con le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio del comune di San Pietro Avellana; interconnette le due Stazioni di scambio per E-MTB ubicate rispettivamente nell’area della Stazione Ferroviaria e nella Riserva “Montedimezzo”. Tale itinerario riveste una notevole importanza in quanto svolge l’importante funzione di “connessione intermodale” tra il sistema di trasporto ferroviario e quello ciclabile/pedonale attraverso il nodo che si crea in corrispondenza della Stazione FF.SS. dove sarà ubicata anche la stazione di Cicloposteggio per E-MTB; inoltre, svolge l’importantissima funzione di interazione tra

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diverse forme di turismo “turismo ferroviario – percorso “Transiberiana d’Italia” con treno turistico d’epoca” ed il “turismo sostenibile naturalistico praticabile nella Riserva MaB”. I temi esperenziali di riferimento sono: spiritualità (Eremo di Sant’Amico) e gastronomia di eccellenza connessa al Tartufo (San Pietro Avellana è socio dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo).

6.3.1.4.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nel territorio del Comune di San Pietro ed in modestissima parte nel territorio del Comune di Vastogirardi, collegamento con la Riserva NO “Montedimezzo”. Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-NO Vastogirardi, tav. 153 III-NE Castel di Sangro; scala 1:25.000;

• Foglio n. 392031-392032-392033-392034 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune di Pietrabbondante è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise”– istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguenti aree omogenee:

- P3;

- NP2; - Centro Urbano; - EAI – art. 23 – Bosco Montemiglio – San Pietro Avellana; - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”.

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Fig. 72 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Itinerario n. 3

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

- Zona NP2 : modalità VA naturalistica

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- Centro urbano: modalità TC1-TC2 - EAI – art. 23 – Bosco Montemiglio – San Pietro Avellana: modalità A2; - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”: modalità A1 In particolare si specifica:

- Zona NP2 : modalità VA naturalistica In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo strade esistenti quali la S.P. “Montesangrina III Tratto”, la Strada Comunale per l’eremo di Sant’Amico (già pavimentata in conglomerato bituminoso e misto granulare) ed un breve tratto di strada, già pavimentata con misto granulare, di accesso all’area di Montemiglio dalla suddetta S.P.. Non si prevedono, pertanto interventi, sui tracciati. - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”: modalità A1 Tale zona è interessata su percorsi già esistenti quali la S.P. “Montesangrina III Tratto” e la Strada Comunale per l’eremo di Sant’Amico. Non si prevedono, pertanto interventi, sui tracciati. - EAI – art. 23 – Bosco Montemiglio – San Pietro Avellana: modalità A2; L’intervento consiste nella sistemazione del percorso esistente mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione invasiva, il ripristino del piano viabile, dove necessario, con materiale simile all’esistente e l’apposizione di segnaletica e cartellonistica. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212124 “Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo”.

La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

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Fig. 73 - Cartografia Area S.I.C. Itinerario n. 3

6.3.1.4.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 3, come già specificato precedentemente, metterà in rete la Riserva Naturale Orientata “Montedimezzo” e tutte le valenze/emergenze di pregio presenti sul territorio comunale. Sarà interconnesso con le Stazioni di scambio per E-MTB, ubicate in corrispondenza della Stazione FF.SS. e della Riserva “Montedimezzo”. Costituisce un importante nodo intermodale tra il sistema di trasporto ferroviario (Transiberiana d’Italia) e il sistema di trasporto ciclabile e pedonale. Avrà come Temi Esperenziali di riferimento e prioritari: spiritualità legata alla presenza dell’Eremo S. Amico e la gastronomia connessa alla presenza del Tartufo (bianco e nero).

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Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale: - Centro Abitato: Museo Archeologico, della Civiltà e del Costume; Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo; Cappella San Giovanni Battista - Eremo di S. Amico; - Bosco di Monte Miglio; - Mura megalitiche – fortificazione sannitica su Monte Miglio - Tratturo “Celano-Foggia”; - Osservatorio astronomico; - Area S.I.C. “Fonte Luna” sul fiume Sangro - Riserva Naturale Orientata di “Montedimezzo”;

Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata in corrispondenza della Stazione FF.SS., lungo la S.P. “Montesangrina III Tratto”, direzione Vastogirardi, fino all’intersezione per Capracotta e Vastogirardi, dove si immette su un tracciato stradale esistente, pavimentato per un tratto in misto granulare, che permette di raggiungere il bosco di Montemiglio, per poi proseguire, su tracciato sterrato, all’interno del bosco fino a raggiungere l’Eremo di Sant’Amico dal quale prosegue sulla esistente strada comunale (pavimentata per un tratto in misto granulare e per un tratto in conglomerato bituminoso) fino ad immettersi sulla precedente S.P. e raggiungere il Centro Abitato oppure continuare sulla S.P. e raggiungere la Stazione FF.SS.; infine, da quest’ultima è previsto il collegamento con la Riserva NO di “Montedimezzo” attraverso la S.P. “Carovillense”.

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Fig. 74 - Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 3

Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri su tracciati sterrati esistenti: è prevista la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione invasiva, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente; eventuali sistemazioni idrogeologiche/idrauliche mediante palizzata in legno e cunette in terra. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per

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la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 15; EDPSP01 – Tav. 16). - Installazione di rastrelliera per biciclette in corrispondenza di Corso Regina Margherita.

6.3.1.5 Itinerario n. 4 Si sviluppa interamente nel territorio del comune di Vastogirardi, ad eccezione di due appendici ricadenti nel comune di San Pietro Avellana e Carovilli. Sviluppa una lunghezza di circa 44,00 Km. Mette in rete la Riserva NO di “Montedimezzo” con le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio del comune di Vastogirardi; interconnette le tre Stazioni di scambio per E-MTB ubicate rispettivamente nella Riserva “Montedimezzo”, nel Centro Abitato di Vastogirardi e nell’area della Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana. Tale itinerario si sviluppa all’interno di un territorio caratterizzato dalla presenza di aree di elevato pregio paesaggistico e naturalistico (Riserva Montedimezzo, Aree S.I.C., Boschi, Pianoro di Campolungo, Re Fajone, Monte Pizzi, ecc..), da elementi di carattere storico-culturale ed architettonico (Tempio Sannitico, Castello Medioevale, Chiese, Tratturo “Celano-Foggia), da elementi di carattere rurale (borghi rurali di Villa S. Michele, Pagliarone e Cerreto, Caseifici) e da un paesaggio che passa da quello caratteristico “collinare”, a quote 600-700 m s.l.m., a quello “prettamente montano”, a quote di circa 1.300 m s.l.m. Le valenze esperenziali di riferimento sono: la Riserva NO di “Montedimezzo” (core area Riserva MaB), Tempio Sannitico e Castello Medioevale di Vastogirardi, Tratturo “Celano-Foggia”, Borghi rurali Villa S. Michele, Pagliarone e Cerreto, Caseifici (Vastogirardi ha una secolare tradizione per la produzione di latticini).

6.3.1.5.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nel territorio del Comune di Vastogirardi ed in modestissima parte nel territorio dei comuni di San Pietro Avellana e Carovilli. Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-NO Vastogirardi, tav. 153 III-NE Castel di Sangro, tav. 153 III-SE Forlì del Sannio, tav. 153 II-SO Carovilli, tav. 153 II-SO Carovilli; scala 1:25.000;

• Foglio n. 392031-392032-392033-302071-392074-392084-392043-392044 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

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➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune di Pietrabbondante è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise”– istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguenti aree omogenee:

- M2;

- P3;

- NP2;

- G1.3; - Centro Urbano; - EAI – art. 23 – Bosco di “Montedimezzo”; - EAII – art. 23 – Tre Colli – Colle della Madonna – Rimboschimento Pineta di Vastogirardi. - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”, Creste Primarie (Monte Pizzi).

Fig. 75 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Itinerario n. 4

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L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona M2: modalità TC1-TC2

- Zona P3: modalità TC1-TC2

- Zona NP2 : modalità VA naturalistica

- Zona G1.3 : modalità VA geologica - Centro urbano: modalità TC1-TC2 - EAI – art. 23 – Bosco di “Montedimezzo”: modalità A1 - EAII – art. 23 – Tre Colli – Colle della Madonna – Rimboschimento Pineta di Vastogirardi: modalità A2; - ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”, Creste Primarie (Monte Pizzi): modalità A1. In particolare si specifica:

- Zona NP2 In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo strade esistenti quali le S.P. “Montesangrina III Tratto” e “Carovillense”, Strada forestale per Setteporte, (già misto granulare) e Strade sterrate esistenti nella zona di Monte Pizzi.. Sui tracciati sterrati si prevedono, dove necessari, soltanto interventi di ripulitura e decespugliamento di vegetazione invasiva della sede viaria e di sistemazione, con materiale non coeso simile all’esistente, del piano viabile. Si prevedono pertanto interventi che non hanno alcun impatto dal punto di vista naturalistici al punto che non si ha la necessità di redigere la VA naturalistica e da considerarsi compatibili.

- Zona G1.3 In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo l’esistente strada interpoderale, pavimentata in misto granulare, che collega il Borgo Pagliarone alla località Setteporte. Non si prevedono interventi se non qualche riparazione di “buche” con misto granulare. - EAI – art. 23 – Bosco di “Montedimezzo”; EAII – art. 23 – Tre Colli – Colle della Madonna – Rimboschimento Pineta di Vastogirardi; ELI – art. 26 – Tratturo “Celano-Foggia”, Creste Primarie (Monte Pizzi): modalità A1 e A2. L’itinerario in tali zone omogenee si sviluppa all’interno di strade e tracciati esistenti. Infatti: 101

Nel Bosco di Montedimezzo si sviluppa lungo un sentiero della Riserva esistente; nell’area “Colle della Madonna” si sviluppa lungo la S.P. “Diramazione Montesangrina”; non sono previsti interventi. Lungo il Tratturo e la zona di Monte Pizzi l’intervento consiste nella sistemazione del percorso esistente mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione invasiva e livellamento, dove necessario, del piano viabile esistente. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212124 “Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo” e la Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.): IT7221132 “Monte di Mezzo”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

Fig. 76 - Cartografia Area S.I.C. – Z.P.S. Itinerario n. 4

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6.3.1.5.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 4 mette in rete la Riserva NO di “Montedimezzo” con le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio del comune di Vastogirardi; interconnette le tre Stazioni di scambio per E-MTB ubicate rispettivamente nella Riserva “Montedimezzo”, nel Centro Abitato di Vastogirardi e nell’area della Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana. Le valenze esperenziali di riferimento sono: la Riserva NO di “Montedimezzo” (core area Riserva MaB), Tempio Sannitico e Castello Medioevale di Vastogirardi, Tratturo “Celano-Foggia”, Borghi rurali Villa S. Michele, Pagliarone e Cerreto, Caseifici (Vastogirardi ha una secolare tradizione per la produzione di latticini). Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale: - Centro Storico di Vastogirardi; - Castello medioevale; - Museo del “Volo dell’Angelo”; - Tempio Sannitico; - Area attrezzata Pianoro di Campolungo; - Sorgenti Fiume Trigno; - Rifugio “Masseria San Nicola” per bivacco escursionisti; - Re Fajone – esemplare di faggio secolare e monumentale; - Tratturo “Celano-Foggia”; - Riserva Naturale Orientata di “Montedimezzo” (core area della Riserva MaB); - Torrente “Vandra” con le caratteristiche cascate; - Borghi rurali di Villa S. Michele, Pagliarone e Cerreto; - Rifugio “San Mauro” per bivacco escursionisti; - Monte Pizzi con punto panoramico; - Caseifici.

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Fig. 76 -Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 4

Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata in corrispondenza del Centro Abitato di Vastogirardi, lungo la S.P. “Diramazione Montesangrina”, prosegue lungo la strada “Montesagrina – tratto per Capracotta, fino a Campolungo, dove si immette sulla strada interpoderale “Panoramica”, per poi collegarsi al Tempio Sannitico e dirigersi, su strade comunali, verso il Centro Abitato dal quale, sempre lungo la S.P. “Montesangrina” raggiunge Masseria S. Nicola; da quest’ultima, lungo tracciati sterrati esistenti si arriva al Re Fajone per proseguire verso il Tratturo “Celano-Foggia” che viene percorso fino all’intersezione della S.P. “Montesangrina”, dalla quale si passa alla stazione ferroviaria FF.SS. di San Pietro Avellana (Cicloposteggio E-MTB) fino ad arrivare, passando per la S.P. “Carovillense”, alla Riserva NO “Montedimezzo” (Cicloposteggio E-MTB); si prosegue lungo la strada forestale esistente fino a “Setteporte” dalla quale si immette nelle esistenti strade interpoderali che portano ai borghi rurali di Pagliarone e di Villa S. Michele, raggiunti i quali prosegue, sempre lungo strade esistenti comunali, verso il Tratturo Celano-Foggia, dal quale prosegue, su tracciato sterrato, fino al Borgo rurale di Cerreto, e su tratto di strada esistente sul tratturo e su tracciato sterrato, fino al Rifugio “San Mauro”; da quest’ultimo si prosegue verso Monte Pizzi,

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tracciati esistenti, e ci si collega alla S.P. “Diramazione Montesangrina” fino ritornare al Centro Abitato di Vastogirardi. Inoltre, è prevista una bretella di collegamento, che si sviluppa su un sentiero già esistente all’interno della Riserva “Montedimezzo, tra la Stazione E-MTB “Montedimezzo” ed il Tratturo “Celano-Foggia”. Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri su tracciati sterrati esistenti: è prevista la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione invasiva, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente; eventuali sistemazioni idrogeologiche/idrauliche mediante palizzata in legno e cunette in terra al di fuori dell’area tratturale. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 19, Fogli 1,2,3,4; EDPSP01 – Tav. 20, Fogli 1,2,3,4 ).

6.3.1.6 Itinerario n. 5 Si sviluppa nei territori dei comuni di Roccasicura, Pescolanciano e Carovilli. Sviluppa una lunghezza di circa 35,00 Km. Mette in rete il Tratturo “Celano-Foggia” con le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio dei tre comuni; interconnette le tre Stazioni di scambio per E-MTB ubicate rispettivamente nei Borghi di Roccasicura, Pescolanciano e Carovilli. Per il tramite della Stazione di scambio E-MTB di Carovilli, ubicata nell’area della Stazione FF.SS., crea la possibilità di una connessione intermodale tra il sistema di trasporto ferroviario (Transiberiana d’Italia) e il sistema di trasporto ciclabile e pedonale. Le valenze esperenziali di riferimento sono: Tratturo “Lucera-Castel di Sangro”, Castello di Pescolanciano, Centro Storico di Roccasicura, Reperti archeologici Monte Ferrante, Punto Panoramico “Pian di Lago”.

6.3.1.6.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nel territorio dei Comuni di Roccasicura, Pescolanciano e Carovilli. Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-SO Carovilli, tav. 153 II-SE Pescolanciano, tav. 153 II-NO Vastogirardi, tav. 153 II-SO Carovilli,; scala 1:25.000;

• Foglio n. 392111-3922124-392121-393094-392081-392082-392083-392084 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

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➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune di Carovilli è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise”– istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Il territorio del comune di Pescolanciano è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n. 8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso – istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. L’intervento ricade nella sola Area n. 8 “Alto Molise”, ed è pertanto l’area di intervento sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. N. 42/2004. Il territorio del comune di Roccasicura non rientra nel P.T.P.A.A. e non è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. n. 42/2004. L’itinerario n. 5, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguenti aree omogenee:

- M2;

- P3;

- NP2; - Centro Urbano; - EAII – art. 23/24 – Area di Monteferrante (Carovilli); - ELI – art. 26 – Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”.

Fig. 77 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 Itinerario n. 5 106

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona M2: modalità TC1-TC2

- Zona P3: modalità TC1-TC2

- Zona NP2 : modalità VA naturalistica - Centro urbano: modalità TC1-TC2 - EAII – art. 24 – Area di Monteferrante: modalità A2; - ELI – art. 26 – Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”: modalità A1. In particolare si specifica:

- Zona NP2 In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo strade e percorsi/sentieri esistenti. Sui tracciati si prevedono, dove necessari, soltanto interventi di ripulitura e decespugliamento della vegetazione che a ricolonizzato la pista e di sistemazione, con materiale non coeso simile all’esistente, del piano viabile. Si prevedono pertanto interventi che non hanno alcun impatto dal punto di vista naturalistici al punto che non si ha la necessità di redigere la VA naturalistica e da considerarsi compatibili. - EAII – art. 23/24 – Area di Monteferrante: modalità A2. In tale area non sono previsti interventi, se non quelli di segnaletica e cartellonistica informativa. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile. - ELI – art. 26 – Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”: modalità A1. Lungo il Tratturo consiste nella sistemazione del percorso esistente mediante ripulitura/decespugliamento della vegetazione che ha ricolonizzato le piste e il livellamento, dove necessario, del piano viabile esistente. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area; pertanto, l’intervento è compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212133 “Torrente Tirino (Forra) – Monte Ferrante”.

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La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

Fig. 78 - Cartografia Area S.I.C. – Z.P.S. Itinerario n. 5

6.3.1.6.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 5 mette in rete i Borghi di Roccasicura, Pescolanciano e Carovilli, i Borghi rurali di Castiglione e Fonte Curelli, il Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”, il Rifugio su Pian di Lago, e le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio dei tre comuni; interconnette le tre Stazioni di scambio per E-MTB ubicate rispettivamente a Roccasicura, a Pescolanciano e a Carovilli. Le valenze esperenziali di riferimento sono: Tratturo “Lucera-Castel di Sangro”, Castello di Pescolanciano, Centro Storico di Roccasicura, Reperti archeologici Monte Ferrante, Punto Panoramico Pian di Lago con bivaccamento al Rifugio. Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale: 108

- Borghi di Roccasicura, Pescolanciano e Carovilli; - Borghi rurali di Castiglione e Fonte Curelli; - Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”; - Fortificazione sannitica (Torre) in loc. Santa Maria dei Vignali; - Castello di Pescolanciano; - Torrente Tirino; - Mura fortilizio e all’interno resti chiesa del XVII secolo di Castiglione; - Punto Panoramico Monte Ingotte; - Area Archeologica Monteferrante; - Chiesa San Domenico - Rifugio esperenziale su Pian di Lago;

Fig. 79 - Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 5

Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata a Roccasicura, nella zona degli impianti sportivi dove è in corso di costruzione una Struttura Polivalente, percorre un primo tratto di strada comunale sterrata, con tracciato ben definito, ed un secondo tratto di strada interpoderale,

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pavimentato in misto granulare, fino a raggiungere il tratturo “Castel di Sangro-Lucera” per poi proseguire lungo lo stesso, su tracciato sterrato, fino alla c.da Montagna, e su strada in misto granulare, fino alla S.P. “Miranda-Carovilli” e raggiungere, su tratti di tracciato sterrato ben definito e tratti di strade interpoderali in misto granulare, il Borgo di Pescolanciano e la relativa Stazione di scambio E-MTB; da Pescolanciano si prosegue verso Carovilli, passando per il precedente tratturo, e proseguendo verso il Torrente Tirino, su tracciato sterrato ben definito, fino ad attraversare la Ferrovia “Sulmona-” (Transiberiana d’Italia) in corrispondenza di un sottopasso esistente in prossimità del torrente Tirino, e proseguire sulla S.P. di Carovilli e raggiungere il centro abitato e la Stazione E-MTB ubicata a Carovilli; da Carovilli, passando per strade comunali, raggiunge il borgo rurale di Castiglione, dal quale si prosegue verso Monte Ingotte, su tracciati sterrati, e verso Fonte Curelli dove si immette sulla S.P. “Carovillense” per proseguire verso il centro di Carovilli, fino ad arrivare alla deviazione che si immette sul “tratturello”, sterrato, che si collega alla Chiesa di San Domenico, dalla quale vi è una bretella costituita da un sentiero pedonale che raggiunge l’area archeologica di Monteferrante; dalla suddetta Chiesa procede, lungo una strada interpoderale, in misto granulare e clb, verso il Punto Panoramico e Rifugio Esperenziale ubicato su Pian di Lago; da quest’ultimo si procede, su tracciato sterrato, verso il Tratturo “Castel di Sangro-Lucera” dove si innesta su una strada interpoderale, in misto granulare, che si collega alla S.P. 86 “Istonia”, percorsa per un breve tratto fino ad immettersi su una strada interpoderale, in misto granulare, e raggiungere la Stazione di scambio E-MTB di Roccasicura. Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri su tracciati sterrati esistenti: è previsto, dove necessario, la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione che ha ricolonizzato le piste esistenti, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente; eventuali sistemazioni idrogeologiche/idrauliche mediante palizzata in legno e cunette in terra al di fuori dell’area tratturale. - Sistemazione del sottopasso ferroviario sulla tratta Sulmona-Carpinone (Transiberiana d’Italia) mediante la ricarica di misto granulare stabilizzato naturalmente. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 23, Fogli 1,2,3,4; EDPSP01 – Tav. 24, Fogli 1,2,3,4 ). - Sistemazione di un movimento franoso mediante la realizzazione di una gabbionata in pietrame lungo la strada interpoderale, ubicata nel comune di Roccasicura, che collega la S.P. 86 “Istonia” al Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”; il tratto di intervento e quindi, la relativa area è ubicata, come 110

già riportato nel comune di Roccasicura, in una zona non soggetta ad alcun vincolo di tutela paesaggistica ai sensi del D.L. n. 42/2004 e non ricadente nel P.T.P.A.A.V. della regione Molise e pertanto per la sua realizzazione non necessita di Autorizzazione Paesaggistica.

6.3.1.7 Itinerario n. 6 Si sviluppa per la maggior parte nel territorio del comune di Chiauci ed in minima parte nel territorio del comune di Pescolanciano. Sviluppa una lunghezza di circa 21,00 Km. Mette in rete le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio comunale di Chiauci interconnettendole con la Stazioni di scambio per E-MTB ubicata nel Borgo. Le valenze esperenziali di riferimento sono: Lago della Diga di Chiauci, Parco Avventura “Cerris Park”, Centro Storico di Chiauci, Santuario di Sant’Onofrio, Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”. E’ importante evidenziare che il Lago, in fase di evoluzione, interessa ed interesserà gran parte del tratto di Tratturo che si sviluppa nel comune di Chiauci ponendo così come Tema Esperenziale dell’itinerario il “Tratturo – fu – Tratturo”.

6.3.1.7.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nel territorio dei Comuni di Chiauci e Pescolanciano. Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-SE Pescolanciano, tav. 161 I-NE ; scala 1:25.000;

• Foglio n. 393091-393092-393093-393094 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune di Chiauci è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.4 “La Montagnola-Colle dell’Orso”– istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Mentre il territorio del comune di Pescolanciano ricade nell’ Area n. 8 “Alto Molise” Pertanto l’area di intervento sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. N. 42/2004. L’itinerario n. 6, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguenti aree omogenee: ➢ Comune di Chiauci (Area n. 4)

- ATR7;

- APT1;

- APT3;

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- AT; - Centro Urbano. ➢ Comune di Pescolanciano (Area n. 8)

- P3.

AREA N. 4

AREA N. 8

Fig. 80 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 (Area n. 4 – Area n. 8) Itinerario n. 6

➢ Comune di Chiauci (Area n. 4) L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - NON COMPORTANTI VOLUMI – a1) – Percorsi pedonali attrezzati e non, sentieri, piste in terra battuta In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del

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territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona ATR7 : modalità TC1

- Zona APT1 : modalità A2

- Zona APT2 : modalità A2

- Zona APT3: modalità A2 - Zona AT: modalità A1 - Centro Urbano: modalità TC1. In particolare si specifica:

- Zona APT1 In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo strade e percorsi/sentieri esistenti. Si sviluppa lungo la S.P. “Bagnolese II Tratto” e l’esistente strada “Circumlacuale”. Non si prevedono interventi.

- Zona APT2 In tale zona omogenea l’itinerario si sviluppa lungo strade e percorsi/sentieri esistenti. Si sviluppa lungo la S.P. “Bagnolese I Tratto” e strade forestali esistenti pavimentate in misto granulare. Si prevedono interventi, dove necessari, di ripulitura da vegetazione di ricolonizzazione delle piste forestali e riparazione dei dissesti, con materiali simili all’esistente. Non vengono introdotti nuovi usi e sono previsti interventi che non alterano le caratteristiche costitutive dell’area.

- Zona APT3 Si sviluppa lungo l’esistente strada “Circumlacuale”. Non si prevedono interventi. - Zona AT Si sviluppa lungo l’esistente strada “Circumlacuale”. Non si prevedono interventi.

Pertanto, l’intervento è compatibile con le NTA del P.T.P.A.A.V..

➢ Comune di Pescolanciano (Area n. 8) L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a1) – Sentieri e piste, percorsi pedonali attrezzati In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in 113

progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3: modalità TC1-TC2 L’intervento è compatibile.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’itinerario interessa le aree S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7211129 “Gola di Chiauci” e IT7212135 “Montagnola Molisana”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

Fig. 81 - Cartografia Area S.I.C. Itinerario n. 6

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6.3.1.7.2 Interventi Si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. L’itinerario n. 6 mette in rete il Borgo di Chiauci con le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio comunale e la Stazione di scambio per E-MTB ubicata nel Borgo stesso. Mette in rete le emergenze/valenze di pregio presenti sul territorio comunale di Chiauci interconnettendole con la Stazioni di scambio per E-MTB ubicata nel Borgo. Collegherà i seguenti elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale: - Centro storico di Chiauci; - Lago della Diga di Chiauci; - Tratturo “Castel di Sangro-Lucera”; - Fortificazione sannitica su colle S. Onofrio; - Parco avventura “Cerris Park”; - Gole del Fiume Trigno; - Santuario di Sant’Onofrio;

Fig. 82 - Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 6

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Si sviluppa, a partire dalla Stazione di scambio E-MTB ubicata nel Borgo di Chiauci, per dirigersi lungo la S.P. “Di Chiauci” verso Pietrabbondante, e poi immettersi su una strada interpoderale, in misto granulare, fino alla S.P. “Chiauci-Pescolanciano”, percorsa fino al bivio di Sant’Onofrio, ad eccezione di un modesto tratto che segue il percorso sterrato del Tratturo; lungo tale tratto vi è una bretella di collegamento, strada in clb, per la chiesa di Sant’Onofrio e il parco avventura “Cerris Park”; dal Bivio di Sant’Onofrio procede lungo la S.P. n. 85 “Venafrana” fino all’intersezione con la S.P. “Bagnolese I Tratto”, che viene percorsa fino all’intersezione di due strade forestali, in misto granulare, di cui una porta alle fortificazioni sannitiche presenti su Colle Sant’Onofrio; si procede lungo l’altra pista forestale fino a intersecare la S.P. “Bagnolese II Tratto”, percorsa fino alla strada “Circumlacuale”, percorsa a sua volta fino allo svincolo ubicato sulla S.S. 650 “Fondovalle Trigno”; dopodiché si procede a raggiungere il centro abitato del Borgo (Stazione E-MTB) per il tramite di una strada comunale in conglomerato bituminoso. Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri su tracciati sterrati esistenti: è previsto, dove necessario, la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione che ha ricolonizzato le piste esistenti, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente; eventuali sistemazioni idrogeologiche/idrauliche mediante palizzata in legno e cunette in terra al di fuori dell’area tratturale. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 26; EDPSP01 – Tav. 27).

6.3.1.8 Itinerario n. 7 L’itinerario n. 7 - itinerario della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” – interconnette l’intero territorio della Riserva MaB. Si sviluppa, principalmente, lungo tutto il perimetro della Riserva comprendendo i tratti perimetrali degli itinerari dal n. 1 al n. 6 precedentemente descritti. Rispetto ai percorsi dei 6 itinerari i tratti di percorso che non coincidono sono quelli di collegamento tra i suddetti itinerari; si sviluppano tra la loc. Setteporte, zona Montedimezzo, e Roccasicura (collegamento Itinerario n. 4-Itinerario n. 5), tra Chiauci e Pietrabbondante (collegamento itinerario n. 6 – Itinerario n. 2), tra la RNO “Collemeluccio” e Carovilli (collegamento Itinerario n. 2 – Itinerario n. 3), e tra il Borgo Fonte Curelli – Carovilli – e il Tratturo “Celano-Foggia” – Vastogirardi – (collegamento Itinerario n. 5 – Itinerario n. 4). 116

Si sviluppa, a partire dalla Stazione E-MTB di Montedimezzo, lungo l’itinerario n. 4 fino alla loc. Setteporte (Vastogirardi), dove, invece, prosegue su una pista forestale esistente, in misto granulare, che attraversa la Riserva Naturale Regionale “Bosco di Pennataro” e si collega al Tratturo “Castel di Sangro-Lucera” per poi proseguire verso il borgo rurale “Acqua dei Rangi” e innestarsi sull S.P. n. 86 “Istonia” e prosegue in direzione Roccasicura fino al ponte sul torrente “Vandra” dove si svolta per immettersi sul tratturo “Castel di Sangro-Lucera”, su un tracciato esistente in parte sterrato ed in parte pavimentato in misto granulare (strada interpoderale), e proseguire fino alla S.P. n. 86 dove ci si immette nell’itinerario n. 5 che si collega al Borgo di Roccasicura con la sua Stazione E-MTB; da tale Stazione segue il percorso dell’itinerario n. 5 fino a Pescolanciano, dove si innesta sull’itinerario n. 6, per poi proseguire, lungo la S.P. “Di Chiauci”, fino a Pietrabbondante dove si innesta sull’itinerario n. 2, dal quale, in corrispondenza della RNO “Collemeluccio”, prosegue lungo la S.P. “Trignina II Tratto”, fino al bivio per Carovilli dove si immette sull’itinerario n. 5, fino a Fonte Curelli dove si collega all’itinerario n. 4, del quale ne segue il percorso fino all’intersezione del “Tratturo Celano-Foggia” con la S.P. “Montesangrina III Tratto”, in corrispondenza della quale si immette sull’itinerario n. 3, per poi proseguire lungo lo stesso fino a raggiungere il punto di partenza costituito dalla Stazione E-MTB di Montedimezzo. L’itinerario n. 7, inoltre, comprende una bretella che collega, direttamente, i due tratturi “Celano- Foggia” e “Castel di Sangro-Lucera”; tale collegamento avviene su un percorso, costituito da strade e tracciati esistenti, che si sviluppa tra la loc. “Fonte Felice”, comune di Roccasicura (Castel di Sangro-Lucera), e il Borgo Rurale di Cerreto, comune di Vastogirardi (Celano-Foggia). Tali tratti si sviluppano su piste forestali e strade interpoderali, in misto granulare, su tracciati ben definiti sterrati e su Strade Provinciali e Comunali in conglomerato bituminoso, pertanto gli unici interventi previsti riguardano principalmente la segnaletica e cartellonistica informativa ed in qualche, caso la ripulitura della pista dalla vegetazione invasiva della sede viaria. Tale itinerario è interconnesso con tutte le Stazioni di scambio E-MTB da installare nella Riserva MaB (n. 9). Sviluppa una lunghezza di circa 106 Km. Mette in rete le due “core areas” Riserve Naturali Orientate di “Collemeluccio” e di ”Montedimezzo”, i due Tratturi “Celano-Foggia” e “Castel di Sangro-Lucera”, la Riserva Naturale Regionale “Bosco di Pennataro”, e tutte le emergenze/valenze paesaggistiche, ambientali, naturalistiche, storico-culturali, archeologico-architettoniche ed enogastronomiche presenti sul territorio della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” attraverso

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l’interconnessione con le 9 Stazioni di scambio per E-MTB ubicate nei 7 Borghi e nelle due “Core Areas”. Le valenze esperenziali di riferimento sono legate alle peculiarità della Riserva già descritte negli altri 6 itinerari.

Fig. 83 - Planimetria Generale su Ortofoto Itinerario n. 7

6.3.1.8.1 Inquadramento Territoriale L’itinerario è ubicato nei territori dei 7 Comuni della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise”: Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi. Si sviluppa lungo strade (provinciali, comunali, interpoderali) e percorsi esistenti individuate catastalmente.

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Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-SE Pescolanciano, scala 1:25.000, tav. 153 II-NO Vastogirardi, tav. 153 III-NE Castel di Sangro; tav. 153 III-SE Forlì del Sannio, tav. 153 II-SO Carovilli, tav. 161 I- NE Frosolone; scala 1:25.000;

• Foglio n. 393051-392031-392032-392033-392034-302071-392074-392084-392043-392044- 392111-3922124-392121-393094-392081-392082-392083-393091-393092-393093-393094 della Carta Tecnica Regionale, scala 1:5.000.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” e Area n. 8 “Alto Molise”– istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Si evidenzia che il comune di Roccasicura non ricade nella zonizzazione del P.T.P.A.A.V. e non è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. n. 42/2004. Per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici si rimanda ai singoli itinerari in quanto la tipologia degli interventi è la stessa le categorie di uso antropico e le zone omogenee di trasformabilità sono le stesse previste nei suddetti singoli itinerari. Si specifica inoltre, che nei tratti di collegamento tra i vari itinerari non si prevedono interventi se non quelli relativi alla segnaletica dei percorsi. Pertanto gli interventi sono compatibili con le NTA del P.T.P.A.A.V..

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AREA N. 8

AREA N. 4

Fig. 83 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1 (Area n. 4 – Area n. 8) Itinerario n. 6

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

Si faccia riferimento agli itinerari da n. 1 a n. 6. L’itinerario interessa:

• le aree S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212134 “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza”, IT7212124 “Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo, IT7212133 “Torrente Tirino (Forra) – Monte Ferrante”, IT7211129 “Gola di Chiauci” e IT7212135 “Montagnola Molisana”.

• le aree Z.P.S.: IT7221131 “Bosco di Collemeluccio”, IT7221132 “Monte di Mezzo”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

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Area SIC IT7212124 "Bosco di Monte di Mezzo - Monte Miglio - Monte Capraro - Monte Cavallerizzo-Pennataro”

Area ZPS IT7221132 Monte di Mezzo

Area SIC IT7212134 Bosco di Collemeluccio - Selvapiana - Castiglione - La Cocozza"

Area ZPS IT7221131 Bosco Collemeluccio

Area SIC IT7212133 Torrente Tirino – Monte Ferrante

Area SIC IT7211129 Gola di Chiauci

Area SIC IT7212135 "Montagnola Molisana"

Fig. 84 - Cartografia Area S.I.C. Itinerario n. 7

6.3.1.8.2 Interventi Comprende gli itinerari da n. 1 a n. 6 e si sviluppa lungo percorsi/sentieri e strade esistenti. Mette in rete tutti gli elementi di pregio storico-culturale-naturale-paesaggistico-esperenziale presenti nella Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” già descritti negli itinerari da n. 1 a n. 6, e nei precedenti paragrafi. Si evidenzia, inoltre, che i tratti di collegamento tra gli itinerari n. 1 a n. 6, si sviluppano su piste forestali e strade interpoderali, in misto granulare, su tracciati ben definiti sterrati e su Strade Provinciali e Comunali in conglomerato bituminoso, pertanto gli unici interventi previsti

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riguardano principalmente la segnaletica e cartellonistica informativa ed in qualche, caso la ripulitura della pista dalla vegetazione invasiva della sede viaria. Sono previsti i seguenti interventi: - Sistemazione dei percorsi/sentieri su tracciati sterrati esistenti: è previsto, dove necessario, la ripulitura ed il decespugliamento da vegetazione che ha ricolonizzato le piste esistenti, il livellamento del piano viabile con materiale non coeso simile all’esistente; eventuali sistemazioni idrogeologiche/idrauliche mediante palizzata in legno e cunette in terra al di fuori dell’area tratturale. - Segnaletica: installazione di tabelle segnavia, tabelle località, tabelle “bike”, pannelli informativi emergenze/valenze di pregio, pannello informativo itinerario, cartellone informativo di insieme; per la loro ubicazione si faccia riferimento agli elaborati grafici allegati (cfr. EDPSP01 – Tav. 30, Fogli 1,2,3,4; EDPSP01 – Tav. 31, Fogli 1,2,3,4).

6.3.2 Pista ciclopedonale per il collegamento tra la Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana e la Riserva Naturale Orientata “Montedimezzo” All’interno della Rete Escursionistica la realizzazione di tale pista ciclopedonale svolge un ruolo importante in quanto, collegando la Stazione FF.SS. – Transiberiana d’Italia – con la Riserva “Montedimezzo”, permette il transito, in sicurezza, dei numerosi visitatori che provenendo dal Treno Turistico si recano all’area attrezzata della Riserva “Montedimezzo”. Attualmente, in occasione dei viaggi con il Treno d’epoca, i numerosi visitatori che si fermano alla Stazione di San Pietro Avellana, per raggiungere “Montedimezzo” percorrono la S.P. “Carovillense” all’interno della carreggiata stradale determinando così una situazione di pericolo per la loro incolumità ed anche per quella degli automobilisti. La realizzazione di tale pista ciclopedonale permette di eliminare la suddetta situazione di pericolo; inoltre, rappresenterà una infrastruttura essenziale per permettere l’intermodalità tra i due sistemi di trasporto, ferroviario e ciclopedonale, e l’interazione tra il turismo “ferroviario” ed il turismo “sostenibile-slow” che rappresenta l’elemento essenziale che caratterizza la Riserva come destinazione turistica . La suddetta pista può essere considerata tra i principali interventi attrattori che migliorano la fruibilità e l’accessibilità della Riserva e quindi, la sua valorizzazione turistica. La pista si svilupperà, a partire dalla Stazione FF.SS. e quindi, dalla relativa Stazione E-MTB, lungo la Strada Provinciale “Carovillense”, fino all’area attrezzata – Stazione E-MTB – di Montedimezzo.

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Sarà ubicata in affiancamento della S.P., al di fuori della piattaforma stradale ed a lato del ciglio destro della carreggiata, mantenedone lo stesso andamento planimetrico ed altimetrico; si svilupperà all’interno del confine stradale e non interesserà terreni privati. Sarà realizzata su corsia riservata, ad unico senso di marcia concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore; sarà separata dalla carreggiata stradale per mezzo di un cordolo in c.a. della larghezza di cm 50.

Fig. 85 - Planimetria Generale su Ortofoto Pista Ciclopedonale

123

6.3.2.3 Inquadramento Territoriale La Pista ricade nel comune di San Pietro Avellana. Interessa il foglio di mappa n. 52 e si sviluppa all’interno del confine stradale della Strada Provinciale “Carovillense” Interessa:

• Foglio I.G.M. – tav. 153 II-NO Vastogirardi, tav. 153 III-NE Castel di Sangro; scala 1:25.000;

• Foglio n. 392033.

➢ Riferimenti paesaggistici

Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare l’intervento ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea:

- NP2

Fig. 86 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

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L’intervento della Pista Ciclo-pedonale, ai sensi delle Norme Tecniche del P.T.P.A.A.V., può essere catalogata come categoria di uso antropico: C) USO INFRASTRUTTURALE - c4: viarie carrabili, pedonali e parcheggi; e prevedono la possibilità di realizzare gli interventi di cui in progetto mediante le seguenti modalità: - Zona NP2: VA percettiva e naturalistica. La pista ciclo-pedonale si sviluppa, come già precedentemente riportato, in affiancamento alla Strada Provinciale “Carovillense” e ne segue l’andamento planimetrico ed altimetrico esistente; non saranno realizzati volumi fuori terra. Si evidenzia, inoltre, che la distanza minima della Pista, dal Tratturo “Celano-Foggia” risulta essere pari a 75 m e quindi, la stessa si sviluppa al di fuori della fascia di rispetto del Tratturo, pari a 50 m, prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V..

Fig. 87 - Planimetria Catastale (Fg. n. 52) Pista Ciclo-pedonale – Distanza dal Tratturo: 75,00 m 125

La pista ciclabile attraversa fossi e valloni che non rientrano nella tipologia dei corsi di acqua così come definiti nell’art. 44 – Deroghe, Fasce di Rispetto, Norme Finali – Fasce di Rispetto: punto C – del P.T.P.A.A.V.. Si evidenzia che tali attraversamenti avverranno in affiancamento degli esistenti (n. 3) tombini in c.a. presenti lungo la strada provinciale “Carovillense”.

Fig. 88 - Foto Tombini esistenti (n. 3)

Infine, si evidenzia che il progetto della Pista Ciclo-pedonale è stato redatto nel rispetto del Titolo VI – Prescrizioni di carattere paesistico ed ambientale relative alla progettazione ed esecuzione di sistemazioni urbanistiche, di manufatti, di infrastrutture e di singole opere – Capo III “Trasformazioni per uso Infrastrutturale – art. 42 “Opere relative alle trasformazioni per uso Infrastrutturale”, punto 3 “Viarie carrabili, pedonali e parcheggi” del P.T.P.A.A.V.; infatti, nel progetto del tracciato della Pista Ciclo-pedonale:

• il tracciato seguirà pedissequamente l’andamento, planimetrico ed altimetrico, della Strada Provinciale “Montesangrina” rispettando così gli esistenti profili naturali del terreno;

• saranno contenute le altezze dei rilevati e delle scarpate;

• saranno adottate soluzioni progettuali e tecnologiche simili all’esistente in modo da non frammentare la percezione unitaria del paesaggio;

• il tracciato si adeguerà, per tutta la sua lunghezza, al profilo naturale del terreno e della strada esistente. Si evidenzia infine, che per la realizzazione della Pista Ciclo-pedonale non saranno abbattuti alberi ma soltanto arbusti, cespugli, rovi e qualche alberello che hanno colonizzato la banchina stradale.

➢ Riferimenti ambientali-naturalistici

L’intervento interessa l’area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212124 “Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo”. La tipologia di intervento non incide sugli aspetti ambientali e naturali di tale area e quindi, si può ritenere ammissibile. Rientra nei casi di esclusione della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’art. 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 486/2009 (Regione Molise).

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Fig. 88 - Cartografia Area S.I.C. Pista ciclo-pedonale

6.3.2.4 Interventi Come già riportato precedentemente la Pista si svilupperà lungo la Strada Provinciale “Montesangrina”, al di fuori della piattaforma stradale ed a lato del ciglio destro della carreggiata, mantenedone lo stesso andamento planimetrico ed altimetrico; si svilupperà all’interno del confine stradale e non interesserà terreni privati. Le caratteristiche tecniche e geometriche della Pista Ciclabile rispetteranno quanto previsto dal D.M. 30 novembre 1997, n. 557 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”, dal Nuovo Codice della Strada (D. Lgs. 30/04/1992 n. 285) e relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione (D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495). Sarà realizzata su corsia riservata, ad unico senso di marcia concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore.

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Sviluppa una lunghezza di circa 1.015 m e termina in corrispondenza del ponticello del Torrente “Frazzina”. La pista in oggetto avrà, quindi, le seguenti caratteristiche: - D.M. n. 557/1997

• larghezza della corsia m. 1,10 (comma 2, Art. 7).

• spartitraffico, fisicamente invalicabile, costituito da cordolo in calcestruzzo sporgente di cm 15 dalla pavimentazione, della larghezza di cm 50 (comma 4, Art. 7).

• gli attraversamenti delle carreggiate saranno realizzati con le stesse modalità degli attraversamenti pedonali (Art. 9).

- DPR 465/92 (Reg. attuazione Codice della Strada)

• all’inizio ed alla fine della pista verrà posizionata la segnaletica verticale prevista dal comma 9b dell’Art. 122 del DPR 465/92 (Reg. attuazione Codice della Strada); la segnaletica sarà installata sul ciglio marginale, opposto al cordolo, della pista ciclabile.

Di seguito si riportano gli schemi grafici della pista ciclabile:

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Fig. 89 - Schemi grafici pista ciclo-pedonale e Rendering

La pavimentazione sarà così costituita: - strato di fondazione in tout-venant di cava (10 cm); - strato di base in misto granulare stabilizzato naturalmente (10 cm); - strato di collegamento – binder – in conglomerato bituminoso (4 cm); Lungo il percorso la pista ciclabile attraverserà n. 3 fossi (vedi fig. n. ___). Tali attraversamenti avverranno in affiancamento degli esistenti tombini, in c.a., della strada provinciale “Carovillense”. Nello specifico, si precisa che, essendo i tombini in c.a., l’attraversamento avverrà mediante la realizzazione di tombini con scatolari in c.a. prefabbricato.

Le opere d’arte, di attraversamento, che si realizzeranno avranno una larghezza maggiore o uguale a quelle esistenti in modo tale da lasciare invariata (o maggiorata) la sezione di deflusso delle acque. Per la realizzazione della pista ciclo-pedonale non sarà necessario il taglio di alberi ma soltanto di arbusti, cespugli, rovi ed alberelli che hanno colonizzato la banchina stradale.

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6.4 Sistema Bike Sharing

Nell’ambito della funzione “Creare attrattori a disposizione degli operatori come elementi di “unicità/distinzione” dell’offerta turistica” si prevede la realizzazione della prima rete di stazioni di scambio di Montain Bike elettriche a pedalata assistita dell’Appennino Centro-Meridionale. Nel progetto sarà previsto, quindi, un Sistema di Bike-Sharing (condivisione delle Bici) per Mountain Bike elettrica tramite la realizzazione di n. 9 Stazioni di scambio delle E-MTB, fornite di colonnine per la ricarica elettrica, auto-sostenibili attraverso l’installazione di tettoie con impianto fotovoltaico integrato sulla copertura; le stazioni fungono anche da cicloposteggio. E prevista anche la fornitura delle E-MTB ed i loro utilizzo sarà a pagamento. Tale intervento è volto a «migliorare» la conoscenza, la fruibilità e l’accessibilità del territorio della Riserva. Infatti, si realizza una Mobilità sostenibile ed intermodale in modo da rendere il territorio fruibile da qualsiasi tipologia di «visitatore». La scelta sulle E-MTB e quindi, di un attrattore innovativo e sostenibile, è dettata da un indubbio orientamento del Turismo Outdoor che vuole ampliare la possibilità di fruizione del territorio (montagna, collina) anche a chi non ha la preparazione fisica adatta e/o che in occasione di un soggiorno vuole avere l’opportunità di fruire di un sistema «slow e sostenibile» di mobilità accessibile a tutti. Le Stazioni di Scambio delle E-MTB sono inserite nella rete escursionistica descritta nei paragrafi precedenti in modo che la stessa risulti facilmente accessibile e fruibile dai visitatori in E-MTB. Il Consorzio ASSOMAB ALTO MOLISE intende fornire ai “fruitori” e “visitatori” della Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise” un servizio di Bike Sharing con biciclette Mountain Bike elettriche a pedalata assistita. Il Bike-Sharing è uno strumento di mobilità sostenibile di condivisione di bicicletta consistente, nel nostro caso, nella messa a disposizione, a pagamento, dei cittadini, siano essi locali che turisti, di un numero di Mountain Bike Elettriche di proprietà del Consorzio, “parcheggiate” in diversi cicloposteggi ubicati in determinati punti del territorio della Riserva MaB, che le persone possono utilizzare durante il giorno con il vincolo di consegnarle alla fine dell'utilizzo presso uno dei cicloposteggi, che non necessariamente coincide con il punto di prelievo della bici. I cicloposteggi costituiscono, quindi, anche le Stazioni di Scambio delle E-MTB dove avviene la ricarica elettrica delle stesse. Il sistema di Bike Sharing sarà completamento interattivo e automatico, per il tramite di un software interattivo online che permette la gestione e un controllo/monitoraggio completo (traccia tempi di

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utilizzo, percorsi, dati anagrafici, posizione in tempo reale, tariffazioni, messaggistica, ecc..) del sistema di Sharing. Ciascuna Stazione di Scambio (Ciclo-Stazione), totalmente automatica mediante gestione locale e remota computerizzata, avrà n. 8 posti bici (Mountain Bike Elettrica a pedalata assistita) affiancati e sarà costituita: • Colonnina Totem Contenente le parti elettriche ed elettroniche della ciclo-stazione (Scheda SoftPLC “zero” con display 5,4” a colori; Ingressi digitali per micro bloccaggio bici; Uscite per comando teleruttori alimentazione carica-batterie, comando sblocchi bici; Lettore Key/Card RFiD connesso al SoftPLC; Router modem per connessione GPRS, scambio dati con sistema superiore). • Barra di attracco, sospesa, per n. 8 E-MTB in linea - n. 8 attracchi con elettro-bloccaggio per MTB elettriche; - n. 8 sistemi blocca-bike al manubrio con blocco elettromeccanico in acciaio zincato e rivestimento in plastica anti-geliva per protezione anti-sfregamento del manubrio. I blocca-bike non hanno bullonature a vista contro possibili effrazioni e saranno quindi, anti-furto; - n. 8 prese speciali per innesto rapido ricarica E-MTB inseriti nei blocca-bike; - n. 8 carica-batterie. Le Stazioni saranno dotate della funzione di non rilasciare le E-MTB scariche ma, in caso non fossero disponibili quelle cariche al 100%, verranno rilasciate quelle con almeno il 70% di carica, con visualizzazione dello stato sul display a colori della colonnina totem. L’accesso al servizio, sblocco delle E-MTB, può essere effettuato con tessere RFID e APP, mentre l’utilizzo del servizio avviene tramite Web App (stato delle postazioni, prenotazioni bici, tariffe, etc.). La Web App presenta le seguenti caratteristiche: • è multipiattaforma, quindi compatibile su ogni sistema operativo e dispositivo; • aggiornamenti in tempo reale; • tramite una mappa interattiva è possibile accedere alle singole stazioni con la possibilità di monitorare in tempo reale il loro stato, in modo da soddisfare al meglio le proprie esigenze; • consente di gestire il proprio account, aggiornare il profilo utente e l’anagrafica, visualizzare le statistiche dei propri utilizzi; • possibilità di ricaricare il proprio saldo con i metodi di pagamento più diffusi: carta di credito e PayPal, etc… .

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L’App sarà raggiungibile leggendo l’indirizzo web proiettato a display sulle colonnine delle ciclo- stazioni, accedendo con il proprio account personale direttamente al circuito prescelto. Inserendolo nel proprio browser si avrà subito la possibilità di accedere alle stazioni e servizi di quel circuito. Autentificandosi con Username e Password l’utente visualizzerà la mappa con tutte le stazioni del circuito: in rosso saranno indicate le stazioni OFF-LINE o in FUORI SERVIZIO, in azzurro le stazioni ON-LINE o in SERVIZIO. Selezionando con un tap il Pin in mappa che geo-localizza la stazione sarà possibile visualizzare una finestra con i dati della stazione e lo stato in tempo reale dei posti di ricarica e bici disponibili in caso di bike-sharing. Permette di vedere la propria posizione proiettata geo-localizzata in mappa rispetto alla posizione delle stazioni del circuito. Le ciclo-stazioni saranno, inoltre, dotate di una tettoia con impianto fotovoltaico, da 2,00 kW, integrato sulla copertura che la renderanno autosostenibile dal punto di vista energetico. Si riporta di seguito uno schema grafico delle caratteristiche funzionali ed architettoniche della ciclo-stazione:

PIANTA

Fig. 89 - Schemi grafici Ciclo-stazione

Per il loro funzionamento le Ciclo-satzioni saranno, comunque, collegate alla Rete Elettrica Nazionale (RTN) e non saranno alimentate direttamente dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che a sua volta immette l’energia elettrica nella stessa RTN.

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Si è preferito tale sistema rispetto a quello “ad isola” in cui la ciclo-stazione è alimentata dall’impianto fotovoltaico in quanto quest’ultimo sistema prevede l’installazione di accumulatori che presentano il problema di una frequente manuntenzione e di una scarsa durabilità e quindi, di una eventuale sostituzione in un breve termine temporale creando notevoli problemi di gestione al Consorzio ASSOMAB ed inoltre, presentano dimensioni tali da non integrarsi bene da un punto di vista architettonico nella ciclo-stazione; infine, tale soluzione non sarebbe conveniente anche da un punto di vista economico in quanto il consumo di energia è concentrato in determinati periodi dell’anno e della giornata e restando negli altri periodil’energia prodotta non consumata. Con il sistema che si intende adottare che prevede il collegamento alla RTN per il funzionamento della ciclo-stazione e l’immissione in RTN dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico si ha la possibilità di avere in qualsiasi momento la disponibilità di energia elettrica e di “vendere” tutta l’energia elettrica prodotta. Si può attivare il “sistema incentivante” sull’energia prodotta da fonte rinnovabile fotovoltaica (solare) del cosiddetto “Scambio sul Posto (SPP)” dell’energia elettrica. Per le Pubbliche Amministrazioni si ha la possibilità di accedere al “conveniente” sistema incentivante “Scambio sul Posto Altrove”. Lo “SPP altrove” non prevede l’obbligo di coincidenza tra i punti di produzione e di consumo dell’energia elettrica. In questo caso, ad esempio, per un impianto FV installato sulla tettoia della PA si può beneficiare dello SSP sia per l’energia elettrica prelevata in corrispondenza della tettoia stessa, sia per quella prelevata da utenze di edifici (piscine, palestre, uffici comunali,etc.) dislocati altrove. La PA può immettere in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto che non consuma contestualmente e, nello stesso tempo, prelevare dalla rete quella eventualmente necessaria a coprire il proprio fabbisogno necessario per le altre strutture pubbliche. Lo “SSP altrove” permette alle Amministrazioni un reale risparmio sui propri costi energetici. Il GSE riconosce agli enti beneficiari una compensazione economica che valorizza la differenza tra il prezzo riconosciuto all’energia immessa in rete (più basso) e quello corrisposto per l’elettricità prelevata (più alto), comprensiva degli oneri accessori per l’accesso alla rete. Il Sistema di Bike Sharing previsto nel presente progetto sarà costituito da n. 9 Stazioni di Scambio per Mountain Bike elettriche a pedalata assistita (Ciclo-Stazioni) ciascuna contenente n. 8 posti bici. Le suddette stazioni saranno ubicate: - Comune di Carovilli: centro abitato; - Comune di Chiauci: centro abitato; - Comune di Pescolanciano: centro abitato; - Comune di Pietrabbondante: centro abitato; 133

- Comune di Roccasicura: zona impianti sportivi; - Comune di San Pietro Avellana: stazione FF.SS. – tratta ferroviaria “Sulmona-Carpinone”; - Comune di Vastogirardi: centro abitato; - Riserva NO “Montedimezzo” nel comune di Vastogirardi; - Riserva NO “Collemeluccio” nel comune di Pescolanciano. Come già specificato precedentemente, il sistema di Bike Sharing è strettamente interconnesso con la rete escursionistica degli itinerari e le Stazioni di Scambio sono state ubicate in modo tale da essere inserite all’interno dei suddetti itinerari.

Fig. 90 - Planimetria generale dislocazione Ciclo-Stazioni

6.4.1 Inquadramento Territoriale 6.4.1.3 Riferimenti catastali -urbanistici

• Comune di Carovilli La Ciclo-Stazione sarà ubicata nel Centro Abitato di Carovilli, all’interno dell’area della Stazione Ferroviaria della tratta “Sulmona-Carpinone”. Nello specifico l’ubicazione ricade nell’area di pertinenza del fabbricato adibito a “Visitor Center”. 134

La posizione della Ciclo-Stazione riveste un’elevata importanza in quanto permette la realizzazione di un nodo di scambio intermodale, ferroviario-ciclo/pedonale. L’area di sedime interessa il Foglio di Mappa n. 19, p.lla 826, di proprietà della società RFI S.p.A. e di cui il comune di Carovilli ne detiene il comodato d’uso.

Fig. 91 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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L’area ricade nella Zona Omogenea “Linea Ferroviaria” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 92 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P. di F.

• Comune di Chiauci La Ciclo-Stazione sarà ubicata nel Centro Abitato di Chiauci, in un’area posta nella vicinza degli impianti sportivi. L’area di sedime interessa il Foglio di Mappa n. 28, p.lla 658, di proprietà del comune di Chiauci.

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Fig. 93 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

L’area ricade nella Zona Omogenea “G1 – Aree per Attrezzature e Servizi Pubblici” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

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Fig. 94 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P. di F.

• Comune di Pescolanciano La Ciclo-Stazione sarà ubicata nel Centro Abitato di Pescolanciano, nelle vicinanze del campo di calcio, sul lato opposto della strada comunale di fronte al fabbricato degli spogliatoi. L’area di sedime è individuata in Catasto Terreni al Foglio di Mappa n. 13, p.lla 101, di proprietà del comune di Pescolanciano.

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Fig. 95 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto L’area ricade nella Zona Omogenea “P – Parcheggio” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 95bis - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P. di F.

• Comune di Pietrabbondante La Ciclo-Stazione sarà ubicata nel Centro Abitato di Pietrabbondante, nelle vicinanze della zona degli impianti sportivi. L’area di sedime è individuata in Catasto Terreni al Foglio di Mappa n. 20, p.lle 4-195, di proprietà del comune di Pietrabbondante.

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Fig. 96 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto L’area ricade nella Zona Omogenea “F1 – Attrezzature Pubbliche” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

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Fig. 97 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P. di F.

• Comune di Roccasicura La Ciclo-Stazione sarà ubicata nella zona degli impianti sportivi ed all’interno dell’area di pertinenza della Struttura Sportiva Polivalente in fase di realizzazione. L’area di sedime è individuata in Catasto Terreni al Foglio di Mappa n. 19, p.lla 99, di proprietà del comune di Pietrabbondante.

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Fig. 98 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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L’area ricade nella Zona Omogenea “S – Attrezzature Sportive (loc. S.Antonio)” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 99 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P. di F.

• Comune di San Pietro Avellana La Ciclo-Stazione sarà ubicata nell’area della Stazione Ferroviaria della tratta “Sulmona-Carpinone”. Nello specifico l’ubicazione ricade nell’area di pertinenza del fabbricato adibito a “Deposito”. L’area di sedime interessa il Foglio di Mappa n. 52, p.lla 88, di proprietà della società RFI S.p.A. e di cui il comune di San Pietro Avellana sta chiudendo un accordo per il comodato d’uso pluriennale.

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Fig. 100 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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L’area ricade nella Zona Omogenea “Parco Ferroviario” del Piano Regolatore Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 101 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P.R.G.

La posizione della Ciclo-Stazione riveste un’elevata importanza in quanto permette la realizzazione di un nodo di scambio intermodale, ferroviario-ciclo/pedonale.

• Comune di Vastogirardi La Ciclo-Stazione sarà ubicata nel Centro Abitato di Vastogirardi, lungo la S.P. “Montesangrina”, in corrispondenza dell’accesso provenendo dalle Frazioni Villa S. Michele e Cerreto. L’area di sedime è un “relitto stradale” della S.P. “Montesangrina” e interessa il Foglio di Mappa n. 20, Strada pubblica, di proprietà della Provincia di Isernia.

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Fig. 102 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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L’area ricade nella Zona Omogenea “F3 - Parcheggio” del Piano Regolatore Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 103 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P.R.G.

• Riserva NO “MONTEDIMEZZO” - Comune di Vastogirardi La Ciclo-Stazione sarà ubicata nella Riserva Naturale Orientata di Montedimezzo, nel comune di Vastogirardi. Sarà ubicata presso l’area attrezzata, già infrastrutturata, presente lungo la S.P. “Carovillense”. In tale area sono già presenti fabbricati/casotti, quale il bar, grill in pietra, tavoli e panche e pertanto, l’installazione della ciclo-stazione costituirebbe un completamento ed un’implementazione dei servizi che tale area offre. La posizione dell’ubicazione è stata indicata dall’Ufficio di Biodiversità Territoriale di Isernia (Carabinieri Forestali).

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Fig. 104 - Foto area attrezzata “Collemeluccio”

L’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di Mappa n. 38, P,lla n. 6, di proprietà della Regione Molise.

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Fig. 105 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

L’area ricade nella Zona Omogenea “E2 – Agricola: Pascolo” del Piano Regolatore Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

Fig. 106 - Ubicazione Ciclo-stazione su Planimetria P.R.G.

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• Riserva NO “COLLEMELUCCIO” - Comune di Pescolanciano La Ciclo-Stazione sarà ubicata nella Riserva Naturale Orientata di Collemeluccio, nel comune di Pescolanciano. Sarà ubicata presso l’area attrezzata, già infrastrutturata, presente lungo la S.P. “Trignina”. In tale area sono già presenti fabbricati/casotti grill in pietra, tavoli e panche e pertanto, l’installazione della ciclo-stazione costituirebbe un completamento ed un’implementazione dei servizi che tale area offre. La posizione dell’ubicazione è stata indicata dall’Ufficio di Biodiversità Territoriale di Isernia (Carabinieri Forestali).

Fig. 107 - Foto area attrezzata “Collemeluccio”

L’area di sedime è individuata in Catasto al Foglio di Mappa n. 4, P,lla n. 6, di proprietà della Società Ferroviaria Agnone-Pescolanciano.

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Fig. 108 - Ubicazione Ciclostazione su Planimetria Catastale ed Ortofoto

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L’area ricade nella Zona Omogenea “Agricola” del Programma di Fabbricazione Vigente le cui norme prevedono la possibilità di realizzate tale tipologia di intervento.

6.4.1.4 Riferimenti Paesaggistici

• Comune di Carovilli Il territorio del comune è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto è soggetto a tutela paesaggistica ai sensi del D.M. n. 42/2004. In particolare la Ciclo-stazione, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nell’area omogenea: - CENTRO URBANO.

Fig. 109 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

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L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del

P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: − TC1 e TC2.

Fig. 110 - Rendering fotografico

• Comune di Chiauci Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare la Ciclo-stazione, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nella seguente area omogenea: - CENTRO URBANO

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Fig. 111 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - NON COMPORTANTI VOLUMI – a3) - Attrezzature all’aperto per il tempo libero In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: - TC1

Fig. 112 - Rendering fotografico

154

• Comune di Pescolanciano Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare la Ciclo-stazione ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea: - CENTRO URBANO

Fig. 113 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in

155

progetto mediante le seguenti modalità:

- CENTRO URBANO : modalità TC1-TC2

Fig. 114 - Rendering fotografico

• Comune di Pietrabbondante Il territorio comunale è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” e Area n. 4 “La Montagnola-Colle dell’Orso” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto, è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. In particolare la Ciclo-stazione ricade nell’ Area n.8 “Alto Molise” e così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessa la seguente area omogenea: - P3. Si evidenzia che di fatto la Ciclo-Stazione è ubicata all’interno del Centro Urbano di Pietrabbondante.

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Fig. 115 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

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Fig. 116 - Rendering fotografico

• Comune di Roccasicura Il territorio del Comune di Roccasicura non ricade nel P.T.P.A.A.V. della Regione Molise; l’area di intervento non è soggetta a tutela ai sensi del D.L. 42/2004. Per l’installazione della Ciclo-Stazione non si ha necessità di richiedere l’Autorizzazione Paesaggistica.

Fig. 117 - Rendering fotografico

• Comune di San Pietro Avellana Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 10 dicembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale).

158

Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare i cartelloni, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, interessano la seguente area omogenea:

- NP2.

Fig. 118 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del

P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: − NP2: modalità VA naturalistica e TC1-TC2

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A tal proposito si evidenzia che la Ciclo-Stazione sarà ubicata all’interno di un’area già urbanizzata ed infrastrutturata (Fabbricati Stazione FF.SS., fabbricati Deposito, infrastruttura ferroviaria) e l’area di sedime viene utilizzata attualmente come deposito di materiali ferroviari (traverse in cemento, rotaie in ferro, ecc…) e pertanto si può ritenere con certezza che la realizzazione della Ciclo-Stazione non modificherà gli aspetti naturalistici dell’area e non determinerà impatti naturalistici negativi. Alla luce di quanto affermato si potrebbe ritenere non necessaria la VA Naturalistica.

Fig. 119 - Rendering fotografico

• Comune di Vastogirardi Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 27 novembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare i cartelloni ricadono, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, nella seguente area omogenea:

- P3. Di fatto l’area di sedime è ubicata in una zona periferica del centro urbano.

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Fig. 120 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

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Fig. 121 - Rendering fotografico

• Riserva NO “Montedimezzo” - Comune di Vastogirardi Il territorio del comune è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004 (DECRETO MINISTERIALE 27 novembre 1975 - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’intero territorio comunale). Inoltre, è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare la Ciclo-Stazione, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nella seguente area omogenea:

- NP2.

Fig. 122 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

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L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona NP2 : modalità VA naturalistica e TC1-TC2

Fig. 123 - Rendering fotografico

Ricade, inoltre, nell’Area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212124 “Bosco di Monte di Mezzo – Monte Miglio – Pennataro – Monte Capraro – Monte Cavallerizzo”.

• Riserva NO “Collemeluccio” - Comune di Pescolanciano Il territorio del comune, e nello specifico la zona di intervento, è sottoposta alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico-Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. In particolare la Ciclo-Stazione, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nella seguente area omogenea:

- P3.

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Fig. 124 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alla seguente categoria di uso antropico prevista dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO - a4) – Attrezzature, arredi e servizi In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità:

- Zona P3 : modalità TC1-TC2

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Fig. 125 - Rendering fotografico

Ricade inoltre nell’Area S.I.C. della Rete Natura 2000: IT7212134 “Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La Cocozza”.

6.4.2 Ciclo-stazione: caratteristiche architettoniche e costruttive La ciclo-stazione è uguale per tute è 9 le postazioni in cui sarà installata; presenta le stesse caratteristiche architettoniche e costruttive. Sarà costituita: - Tettoia di protezione con impianto fotovoltaico installato sulla copertura (integrato); - Colonnina Totem, in trovano allocazione gli apparati elettrici e digitali. - Barra di attracco in acciaio, orizzontale e sospesa, per parcheggio di n. 8 E-MTB. La colonnina totem e la barra di attracco sono state già descritte nei paragrafi precedenti. ➢ Tettoia Fotovoltaica La tettoia sarà realizzata con una struttura portante costituita: in fondazione da una platea in c.a. ed in elevazione da profilati in acciaio zincato e rivestita totalmente con lamiera di acciaio corten; la copertura sarà costituita da pannelli fotovoltaici integrati. La tettoia sarà visibile, pertanto, come una costruzione in acciaio corten. In pianta presenta una forma rettangolare con ingombro di 7,00x2,80 m; si sviluppa su un solo piano, con copertura ad un’unica falda inclinata, con altezza minima di m 2,40 e massima di m 2,85. E’ costituita da due portali i cui elementi (pilastri – n. 4, travi – n. 2), ottenuti con la lamiera di acciaio corten di rivestimento, presentano una sezione quadrata di cm 30x30; la quota di estradosso della copertura, costituita da pannelli fotovoltaici integrati, è posta a una quota inferiore di 15 cm dalla

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quota dell’estradosso delle travi dei portali. Infine, la faccia inferiore della copertura sarà rivestita in lamiera di acciaio corten. Si riportano di seguito gli schemi grafici della Ciclo-Stazione.

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Fig. 126 – Schemi grafici e Vista 3D Ciclostazione 167

Nella Tettoia, in corrispondenza del prospetto posteriore, trova allocazione un pannello scatolare in lamiera di acciaio corten in cui è riportata la scritta identificatrice Riserva MaB Alto Molise “Collemeluccio-Montedimezzo” ed il logo della Riserva, ottenuti traforando la lamiera. Su tale pannello, al di sotto di tali scritte, sarà installato un pannello in dibond in cui è riportata la cartografia degli itinerari della rete escursionistica e notizie di carattere informativo, con l’ubicazione, delle valenze ed elementi di pregio presenti nel territorio della Riserva e raggiungibili con la E-MTB lungo gli itinerari della rete. La tipologia architettonica, scelta per la Tettoia, è stata dettata dalla condizione di realizzare una costruzione semplice con stile “contemporaneo” che al tempo stesso fosse un elemento di arredo urbano che si integra armoniosamente con i contesti paesaggistici caratteristici del territorio. Le tettoie saranno installate su aree di sedime pianeggianti e sub-pianeggianti in modo da evitare movimenti terra di scavo e riporto; è previsto il solo scavo della fondazione e il conseguente riprofilamento del terreno per raccordarsi alle quote esistenti. Soltanto per quanto riguarda la ciclo-stazione ubicata nel centro urbano di Pietrabbondante si rende necessaria la realizzazione di un muretto, di altezza di cm 50, di protezione del piede della scarpata a tergo della tettoia. Il muro avrà una larghezza di cm 30 e sarà realizzato in pietra a vista. Per maggiori chiarimenti si faccia riferimento all’elaborato grafico EDPSP02 – Tav. n. 37.

Fig. 127 – Ciclostazione ubicata a Pietrabbondante

Sui due montanti anteriori trova posto, in uno la scritta del comune in cui è ubicata la tettoia e nell’altro la scritta “Consorzio AssoMAB”.

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Le posizioni delle Ciclo-stazioni sono state individuate di concerto con le Amministrazioni Comunali e la loro esposizione è tale da consentire, per il sito, il massimo irraggiamento solare e quindi, una ottimale produzione di energia elettrica. Il sistema di Bike Sharing sarà completato con la fornitura di una flotta di n. 45 Mountain Bike Elettriche a pedalata assistita con innesto rapido per la ricarica, equipaggiamento standard e alimentazione a 36 V, 13 Ah (Ampere ora).

6.5 Rifugi per bivacco escursionisti

Sempre nell’ambito della funzione - Creare attrattori a disposizione degli operatori come elementi di “unicità/distinzione” dell’offerta turistica – nel progetto si prevede la realizzazione di un nuovo rifugio per il bivacco degli escursionisti e la sistemazione dei due rifugi esistenti, “Masseria Sa Nicola” – comune di Vastogirardi – e “Rifugio/bivacco San Mauro” – comune di Carovilli. Il nuovo rifugio sarà ubicato in corrispondenza del punto panoramico di “Pian di Lago” nel comune di Roccasicura.

6.5.1 Rifugio “Pian di Lago” Tale rifugio sarà ubicato in una località amena e a forte connotazione “naturalistica”, “paesaggistica” e di “isolamento”. Sarà, pertanto, un rifugio ad alta valenza esperenziale, a disposizione di chi vuole “immergersi” e “vivere” la natura nella sua completezza. Si prevede l’installazione di un Rifugio altamente innovativo, dotato di tecnologie innovative e autosostenibile dal punto di visa energetico. Sarà costituito da un sistema costruttivo fortemente innovativo adatto per la realizzazione di piccoli edifici ecologici dall'elevato valore tecnico ed estetico. Costituito da materiali durevoli e performanti, il sistema è interamente assemblato a secco, non comporta l'utilizzo di calcestruzzo né di parti permanenti; i componenti utilizzati sono di elevata qualità, prodotti industrialmente con macchine a controllo numerico, certificati ecologicamente e riciclabili. La costruzione poggia su fondazioni non invasive, ed è totalmente reversibile e ricollocabile, comportando una riduzione drastica dell'impronta ambientale. I moduli sono concepiti per una trasportabilità ottimale sia su gomma che via elicottero, soddisfacendo i requisiti di peso e dimensione. Sul posto l'arrivo è di manufatti interamente prefabbricati, comprensivi di finiture, e con semplici operazioni d'interconnessione tra le parti l'opera è completa e operativa. La struttura vanta, inoltre, prestazioni tecniche elevate per il migliore comfort abitativo interno e la migliore resistenza strutturale; le finiture interne ed esterne sono concepite per essere durevoli, personalizzabili e versatili al fine di una ottimale integrazione con il paesaggio. 169

Sarà ubicato nel comune di Roccasicura, in località “Pian di Lago” su un’area di sedime individuata in Catasto al Foglio di Mappa n. 27, Part. .87.

Fig. 128 - Planimetria Catastale e Ortofoto 170

E’ inserito nell’ambito dell’itinerario escursionistico n. 5 ed è raggiungibile per il tramite di una bretella di collegamento dallo stesso. E’ importante evidenziare che il comune di Roccasicura non è sottoposto alle prescrizioni normative del P.T.P.A.A.V. della Regione Molise e che non è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi del D.L. 42/2004. Inoltre, la zona non rientra tra le aree tutelate per legge ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. a, b,c,d,e,f,g,h,i,l,m del D.L. 42/2004. Pertanto per la sua realizzazione non si rende necessario acquisire l’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 146 del D.L. 42/2004. Il rifugio è, quindi, costituito da moduli prefabbricati da assemblare sul posto, con involucro strutturale in centine in acciaio inossidabile e sandwich composito in legno multistrato di pino, rivestimento esterno in lamiera d’alluminio in finitura e colore “finto legno” posata su apposita guaina anticondensa , pavimentazione interna vinilica, antisdrucciolo ad alta resistenza; infisso esterno, con telaio in alluminio e sportello vetrato in thermopan, porta con telaio in alluminio, anta vetrata in doppio strato di thermopan. Sarà dotato di arredi integrati quali tavolo multistrato in pino 60x80x73(h), n. 2 sgabelli in multistrato di betulla, piano letto in multistrato di pino per l'alloggiamento complessivo di 6 persone dimensioni 250x220, mobile basso in multistrato di pino, dimensioni 60x120x90(h) cm, panca, dimensioni 50x120x45(h) cm. Sarà prevista l’installazione di kit fotovoltaico integrato nella copertura. La fondazione sarà costituita da una platea in c.a.. Il fabbricato è di modeste dimensioni, presenta una pianta a forma rettangolare con un ingombro di dimensioni di 3,60x2,70 m e si sviluppa sul solo piano terra. La copertura è ad un’unica falda inclinata con altezza minima di m 2,10 e massima di m 2,80. E’ collegato alla platea di fondazione per il tramite di un telaio in acciaio che lo solleva dalla stessa di cm 25, raggiungendo, così, le seguenti altezze minima, 2,35 m, massima 3,05 m. Si riportano di seguito gli schemi grafici.

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Fig. 129 - Schemi grafici di progetto

Per maggiori chiarimenti si faccia riferimento all’elaborato grafico EDPSP03 – Tav. 43.

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6.5.2 Rifugio/Bivacco “San Mauro” Trattasi di un Rifugio/Bivacco esistente ubicato in località San Mauro del comune di Carovilli. E’inserito nell’ambito dell’itinerario escursionistico n. 4. E’ costituito da un fabbricato in pietra e da un’area attrezzata circostante al fabbricato costituita da grill in pietra, tavoli e panche in legno e poste per cavalli; l’area è delimitata da una staccionata in legno. L’intervento nel complesso consiste nella sistemazione del fabbricato e nella riqualificazione dell’area attrezzata.

➢ Inquadramento territoriale E’ ubicato nel territorio del comune di Carovilli, in località San Mauro nelle vicinanze del Tratturo “Celano-Foggia”. Ricade su un’area individuata in Catasto al Foglio di Mappa n. 1, p.lla n. 2 di proprietà del comune di Carovilli.

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Fig. 130 - Planimetria Catastale e su Ortofoto

• Riferimenti paesaggistici Il territorio del comune è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto è soggetto a tutela paesaggistica ai sensi del D.M. n. 42/2004. In particolare il Rifugio San Mauro, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nell’area omogenea: - P3.

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Fig. 131 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

L’intervento è riconducibile alle seguenti categorie di uso antropico previste dalle NTA del P.T.P.A.A.V: a) - USO CULTURALE RICREATIVO: a4) – Attrezzature, arredi e servizi b) – USO INSEDIATIVO: b4) – Ristrutturazione e recupero In particolare la “Matrice qualitativa delle trasformabilità e delle modalità di trasformazione del territorio a fini di tutela e valorizzazione” prevede la possibilità di realizzare l’intervento di cui in progetto mediante le seguenti modalità: - Zona P3: categoria a4: modalità TC1 e TC2. - Zona P3: categoria b4: modalità VA Percettiva L’intevento consiste nella sostituzione degli infissi e del manto di copertura e nella sostituzione dei tavoli e panche in legno e nella sistemazione della staccionata e quindi, è da ritenersi compatibile (vedi Relazione Paesaggistica – Verifica di Ammissibilità Percettiva).

➢ Stato di Fatto Si procede alla descrizione dello stato di fatto. 175

Il fabbricato presenta una forma rettangolare con una risega nel prospetto anteriore dove è ubicato anche un piccolo fabbricato; le dimensioni massime in pianta risultano essere di 9,50x5,00 m. Si sviluppa su un solo piano fuori terra e la copertura è a falda unica inclinata con altezza minima di m 3,20 e altezza massima di m 4,50.

Fig. 132 - Schemi Grafici fabbricato 176

Le facciate esterne sono finite in “pietra a vista” ad opera incerta. E’ costituito da due locali ed è presente un camino. Il fabbricato nel complesso è caratterizzato da un buono stato di conservazione ad eccezione di alcuni elementi. Gli infissi esterni, finestre, sono in legno e sono dotati di persiana esterna costituita da un pannello in legno di colore verde; si presentano in un pessimo stato di conservazione al punto tale da non assolvere alla propria funzione. Il manto di copertura è costituito da lastre in fibre di amianto-cemento (eternit). Il pavimento interno, in battuto di cemento, risulta deteriorato e dissestato. La tinteggiatura delle pareti interne in alcune zone risulta esfoliata. L’area attrezzata esterna risulta in uno stato di degrado. I tavoli e le panche in legno sono deteriorate e divelte e in marcescenza. La staccionata in alcuni tratti risulta divelta e deteriorata. Inoltre, è presente una cunetta in terra per la raccolta delle acque meteoriche non funzionale in quanto soggetta all’attività erosiva delle acque. Di seguito si riportano alcune foto rappresentative dello stato di fatto.

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Fig. 132 - Foto stato di fatto

➢ Stato di progetto Gli interventi consistono:

• Fabbricato - Sostituzione degli infissi, finestre, in legno con infissi metallici, a taglio termico e con vetrata termoacustica, con persiana anch’essa metallica dello stesso colore di quelli esistenti (verde); considerato che il fabbricato non è “fruito continuativamente” e che ci sono problemi di manutenzione si preferisce l’utilizzo di tale materiale in quanto duraturo nel tempo e resistente agli agenti meteorologici. - Sostituzione della porta in legno con una in metallo di analoga tipologia e colore. - Sostituzione del manto di copertura in fibre di amianto-cemento (eternit), perché pericoloso per la salute umana, con un manto di copertura in tegole di cemento tipo “coppo”. - Rimozione del pavimento in battuto di cemento e rifacimento dello stesso mediante l’apposizione di un telo in polietilene, la realizzazione di un massetto cementizio dello spessore di cm 6 e realizzazione dello strato superficiale di finitura in resina poliuretanica. - Tinteggiatura delle pareti interne. Per maggiori chiarimenti si faccia riferimento all’elaborato grafico EDPSP03 – Tav. 44.

• Area esterna attrezzata - Ripulitura e decespugliamento della vegetazione invasiva e infestante. - Sostituzione di tutti i tavoli e panche in legno esistenti con analoghi tavoli e panche in legno di pino massiccio trattato. - Ripristino dei tratti di staccionata in legno. - Impermeabilizzazione della cunetta in terra mediante il suo rivestimento con geocomposito antirerosivo rinverdito. Per maggiori chiarimenti si faccia riferimento all’elaborato grafico EDPSP03 – Tav. 44.

6.5.3 Rifugio/Bivacco “Masseria San Nicola” Trattasi di un Rifugio/Bivacco esistente ubicato in località San Nicola del comune di Vastogirardi. 178

E’inserito nell’ambito dell’itinerario escursionistico n. 4. E’ costituito da un fabbricato in pietra. L’intervento consiste nella revisione del manto di copertura mediante la sostituzione delle tegole, coppi in argilla, deteriorati e rotti con quelle ex-novo uguali all’esistente. E’ ubicato nel territorio del comune di Vastogirardi, in località San Nicola nelle vicinanze del Tratturo “Celano-Foggia” e della RNO “Montedimezzo”. E’ individuato in Catasto al Foglio di Mappa n. 18, p.lla n. 11 ed è di proprietà del comune di Vastogirardi.

Fig. 133 - Planimetria Catastale e su Ortofoto

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Il territorio del comune è sottoposto alle prescrizioni normative del Piano Territoriale Paesistico- Ambientale di Area Vasta - Area n.8 “Alto Molise” - istituito con Legge Regionale n°24 del 01/12/89. Pertanto è soggetto a tutela paesaggistica ai sensi del D.M. n. 42/2004. In particolare il Rifugio “Masseria San Nicola”, così come si evince dalla Carta della Trasformabilità, Tavola P1, ricade nell’area omogenea: - P3.

Fig. 134 - Stralcio P.T.P.A.A.V. – Tavola P1

Siccome l’intervento consiste nella revisione del manto di copertura mediante la sostituzione delle tegole (coppi in argilla) esistenti disgregate con altre uguali non si ha la necessità di acquisire l’Autorizzazione Paesaggistica.

6.6 Arrampicate outdoor e pareti attrezzate per arrampicata indoor Si riporta di seguito una planimetria generale su ortofoto che individuano tale tipologia di intervento.

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Fig. 135 - Planimetria ubicazione Arrampicate

➢ Arrampicata outdoor E’ prevista la sistemazione delle pareti rocciose in cui poter svolgere l’arrampicata ubicate nel comune di Pietrabbondante e nel comune di San Pietro Avellana.

• Pietrabbondante Le pareti rocciose di Pietrabbondante, ubicate a ridosso del Centro Storico, sono in parte già attrezzate. Si prevede il potenziamento e la messa a norma dei dispositivi e attrezzature esistenti, costituiti da anelli in acciao infissi nella parete rocciosa. Inoltre, è prevista la sistemazione dei sentieri di accesso e l’installazione di un pannello informativo di individuazione delle pareti, per la cui descrizione si rimanda al paragrafo precedente relativo alla Rete Escursionistica.

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Fig. 136 - Particolare arrampicata Pietrabbondante

• San Pietro Avellana Si prevede l’installazione sulla parete rocciosa dei dispositivi e attrezzature costituiti da anelli in acciao infissi nella parete rocciosa che permettono lo svolgimento dell’arrampicata in sicurezza.

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Fig. 137 - Particolare arrampicata Pietrabbondante

➢ Pareti attrezzate per arrampicate indoor Trattasi di pareti prefabbricate autoportanti attrezzate che consentono lo svolgimento dell’arrampicata. Saranno ubicate all’interno del palazzetto dello sport di Pietrabbondante e all’interno della costruenda struttura polivalente del comune di Roccasicura.

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Fig. 138 - Parete attrezzata tipo per arrampicata indoor

7. Aspetti Economici

I computi metrici, delle opere necessarie alla realizzazione dell’opera in oggetto sono raccolti nell'elaborato separato EGECM01-Tav. 004 "Computo Metrico Estimativo" cui si rimanda per l'esame dei contenuti. Il computo estimativo è sviluppato per unità di opere eseguite e facendo riferimento ai prezzi desunti dal Listino Prezzi Opere Edili della Regione Molise - Unione delle Camere di Commercio - Edizione 184

2017, da Listini di altre Regioni, da analisi prezzi e da prezzi utilizzati per interventi similari realizzati (cfr. Elaborato EGEEP01-Tav. 003 – “Elenco Prezzi”). Il progetto, economicamente, è caratterizzato secondo quanto previsto nel seguente Quadro Economico:

CONSORZIO ASSO MAB "ALTO MOLISE"

PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DEL TURISMO OUTDOOR ALL’INTERNO DELLA RISERVA MAN AND BIOSPHERE "COLLEMELUCCIO- MONTEDIMEZZO ALTO MOLISE"

QUADRO ECONOMICO

Rif. LAVORI E FORNITURE Sub Importo Importo A.1 OPERE LAVORI E FORNITURE - soggetti a ribasso d'asta € 672.565,29 A.1s ONERI PER LA SICUREZZA - non soggetti a ribasso d'asta € 8.147,14 riferimento stima opere e lavori € 680.712,43

ATOT IMPORTO TOTALE LAVORI E FORNITURE € 680.712,43 Rif. SOMME A DISPOSIZIONE Sub Importo Importo

B.1 IVAsui lavori (10% di ATOT) € 68.071,24 Stampa documentazione (cartografie pieghevoli e materiali B.2 informativi - IVA compresa) € 25.800,79 Revisione sito web e programma di social reputation (IVA B.3 compresa) € 32.980,00 Spese tecniche per la progettazione definitiva, esecutiva, la B.4 direzione lavori ed il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione € 98.309,85 B.4a Oneri per C.N.P. (4% di B.4) € 3.932,39 B.5 Iva sulle spese tecniche (22%) (B.4+B.4a) € 22.493,29

B.6 Spese generali (RUP - 1,998% di ATOT) € 13.600,00 Outdoor Tour lab - workshop di formazione territoriale alla B.7 destinazione turistica per gli operatori economici € 28.000,00 Adesione e partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo B.8 Outdoor € 6.600,00 B.9 Eventi di promozione B2B con Tour Operator e Travel Blogger € 9.500,00 B.10 Evento di lancio finale progetto - festa della Riserva MaB € 10.000,00

BTOT TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 319.287,57

TOTALE PROGETTO € 1.000.000,00

Si riporta, inoltre, il riepilogo dei costi dei lavori e delle forniture suddiviso per categorie di intervento:

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CONSORZIO ASSO MAB "ALTO MOLISE"

PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DEL TURISMO OUTDOOR ALL’INTERNO DELLA RISERVA MAN AND BIOSPHERE "COLLEMELUCCIO-MONTEDIMEZZO ALTO MOLISE" RIEPILOGO COSTI LAVORI E FORNITURE PER CATEGORIA DI INTERVENTO DA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

Id. Categoria opere Importo

1 Cicloposteggi per E-MTB - n. 9 - Tettoie 63.505,71 € Impianti fotovoltaici 44.118,00 € Opere accessorie (muretto contenimento Pietrabbondante) 736,08 € 108.359,79 € 2 Sistema Bike-sharing mediante ciclo-stazione Interattiva automatica costituita da 8 attracchi in Linea, Key o Card RFiD per prelievo/deposito, 121.320,00 € Gestione SW completa, credito su server, tariffazioni multiple, gestione prenotazioni - n. 9 -

3 Mountain Bike a pedalata assistita (elettriche) - n. 45 - 59.400,00 €

4 Pista ciclopedonale Collegamento Stazione FF.SS. San Pietro Avellana - Riserva "Montedimezzo" 51.207,15 € 5 Itinerari Escursionistici Sistemazione percorsi 40.588,03 € Segnaletica Itinerari (segnavia, tabella località, tabelle bike) 71.145,00 €

Pannelli Informativi rete escursionistica (tabellone di insieme Rete Escursionistica e 23.303,16 € notizie - n. 12, pannelli informativo emergenze, pannelli informativi itinerario) 135.036,19 € 6 Cartellonistica Riserva MaB Cartellone Tipo A - Individuazione Riserva 23.107,86 € Cartellone Tipo B - Comuni 46.859,82 € 69.967,68 € 7 Rifugio/Bivacco per escursionisti Rifugio/Bivacco "Pian di Lago" - comune di Roccasicura 54.911,13 € Rifugio/Bivacco esistente "San Mauro" - comune di Carovilli 20.015,18 €

Sostituzione infissi, Sostituzione manto di copertura in cemento-amianto, Rifacimento pavimento interno, Tinteggiatura interna, Sistemazione area attrezzata esterna con sostituzione di n. 6 tavoli e panche in legno, sistemazione tratti della staccionata deteriorati, Sistemazione cunetta, Decespugliamento area, Ponteggi.

Rifugio/Bivacco esistente "Masseria San Nicola" - comune di Vastogirardi 6.785,43 €

Revisione manto di copertura e ripulitura area esterna di pertinenza, ponteggi 81.711,75 € 8 Arrampicate Sistemazione pareti arrampicate outdoor 2.654,12 € Parete indoor per arrampicata n. 2 (Pietrabbondante e Roccasicura) 23.000,00 € 25.654,12 € 9 Allacciamenti elettrici Allaccio stazioni cicloposteggio 7.740,00 € Connessione impianti fotovoltaici alla RTN 13.500,00 € Allacci tabelloni tipo A e B 3.000,00 € 24.240,00 € 10 Sicurezza Oneri Speciali Sicurezza 3.815,75 €

I ponteggi per Rifugio San Mauro e Masseria San Nicola sono riportati nelle relative voci

3.815,75 € TOTALE 680.712,43 €

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Sommario

1. Premessa ...... 1 2. La Riserva MaB “Collemeluccio-Montedimezzo” ed il Consorzio ASSO MAB ...... 1 3. Il contesto territoriale, i borghi, le comunità ...... 5 4. La Riserva MaB come Destinazione Turistica ...... 12 4.1 Il profilo del turista ...... 13 4.2 Dotazioni e strumenti disponibili all’attualità ...... 14 5. Lo scenario del sistema turistico ...... 15 6. Il progetto ...... 18 6.1 Cartellonistica di individuazione della Riserva MaB (Tipo A) ...... 20 6.1.1 Inquadramento territoriale ...... 22 6.1.2 Caratteristiche cartellone...... 36 6.2 Cartellonistica di individuazione dei Borghi all’interno della Riserva MaB (Tipo B) ...... 38 6.2.1 Inquadramento territoriale ...... 43 6.2.2 Caratteristiche cartellone...... 72 6.3 Rete Escursionistica ...... 75 6.3.1 Itinerari sui Percorsi/sentieri ...... 75 6.3.2 Pista ciclopedonale per il collegamento tra la Stazione FF.SS. di San Pietro Avellana e la Riserva Naturale Orientata “Montedimezzo” ...... 122 6.4 Sistema Bike Sharing ...... 130 6.4.1 Inquadramento Territoriale ...... 134 6.4.2 Ciclo-stazione: caratteristiche architettoniche e costruttive ...... 165 6.5 Rifugi per bivacco escursionisti...... 169 6.5.1 Rifugio “Pian di Lago” ...... 169 6.5.2 Rifugio/Bivacco “San Mauro”...... 173 6.5.3 Rifugio/Bivacco “Masseria San Nicola” ...... 178 6.6 Arrampicate outdoor e pareti attrezzate per arrampicata indoor ...... 180 7. Aspetti Economici ...... 184

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