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Visioni in miniera. Figure che vagano tra i boschi. Lo spettro di un vescovo medievale. Viaggio tra le leggende soprannaturali del Cantone. Sulle tracce dei fantasmi ticinesi

TESTO: THOMAS CARTA cinese. Miniere dismesse Roberto Corbella ha se- smi nostri (Macchione FOTO: SANDRO MAHLER protette da sagome lumi- tacciato per anni il territo- Editore). nose, spiriti d’appestati in rio con l’intento di catalo- Ma cosa sta dietro a tutto essun antico processione nei boschi, gare le leggende sopran- ciò? «L’ipotetico fenome- maniero scoz- persino lo spettro di un naturali più succose. no prende spesso spunto zese sprofon- vescovo medievale mila- da ragioni e fatti storici», dato nelle nese rifugiatosi nelle con- Fino a trarne due recenti spiega Corbella. «Il caso Nnebbie e nessun fantasma trade del Cantone. saggi: Fantasmi e misteri più tipico è quello delle con il kilt. Lo scenario è ti- L’antropologo varesino della nostra terra e Fanta- miniere: all’epoca, il la- Cooperazione N. 52 del 27 dicembre 2011 57

Torrello, sopra Lo spettro del vescovo

Il monte Arbostora si trova sopra Mor- cote. Qui ha sede il Torrello, antico ca- stello trasformato in casa rurale. Nelle notti d’inverno si potrebbe sentire il lu- gubre lamento di un ectoplasma insan- guinato, mentre dalla torre tende il pu- gno verso la pianura lombarda, in segno di maledizione. Verso la fi ne del XIX secolo cominciarono a trapelare voci su questa presenza spettrale. Un giorno tre ragazzini, verso l’imbrunire, videro la fi gura di un uomo in abiti ecclesiasti- ci, coperta di macchie di sangue e la testa era un teschio disseccato. Era lo spettro di Landolfo da Carcano, vescovo milanese del X secolo, rinnegato dai suoi concittadini e, per il suo legame con l’imperatore di Germania, braccato dalle milizie comasche. Fu costretto a riparare al Torrello e poi a Magliaso, dove venne catturato e torturato.

Locarno e Valle di Blenio Negromante e streghe

A Locarno sorge la «Casa del negromante», risalente al XV secolo. Sull’attività del ne- gromante in riva al Verbano non si sono mai trovate indicazioni storiche. Si ritiene che il suo ruolo di evocatore degli spiriti sia stato piuttosto importante. In Valle di Blenio, tra il XVI e XVII secolo, furoreggiava la caccia alle streghe. Un nu- mero incredibile di persone furono arse sul rogo, colpevoli di essere streghe e di agire a nome del diavolo. Qualsiasi evento nega- tivo, come un cattivo raccolto o la morte di un capo di bestiame, era imputato a loro.

{ ̈ link www.casadelnegromante.ch

Lo spettro del vescovo sciar circolare una voce su all’adolescenza o alla gio- Landolfo da misteriose presenze aveva ventù. Una fase in cui la Carcano a un effetto dissuasivo per i fantasia e la sensibilità so- Torrello, sopra ladri. Le centinaia di testi- no più permeabili». Morcote. monianze raccolte mi Corbella non vede la catti- hanno inoltre portato a va fede dietro al racconto scoprire che queste “im- di queste esperienze. I due volumi sui pressioni paranormali” ri- «Semmai, una certa inge- fantasmi di Roberto salivano quasi sempre nuità. La sera, ̈̈ Corbella. 52 KW Pertanto, apoco. Saldi Saldi Saldi

A partire dal 27.12. 2011 nei grandi supermercati Coop, fino ad esaurimento delle scorte. Cooperazione N. 52 del 27 dicembre 2011 tempo libero&cultura 59

̈̈ quand’ero piccolo, ci spaccato in due. Come se Valle di Blenio. Una cosa è si radunava davanti al ca- il Monte Ceneri avesse certa: nella cultura euro- mino per tramandarsi le bloccato l’avanzata dei pea c’è una marcata pau- storie di paese. Per secoli, fantasmi verso Nord. «È ra della morte. Credere come avviene in qualsiasi vero», conferma il ricerca- ai fantasmi, pur tra i brivi- tradizione orale, ognuno tore varesino. «L’idea del- di, aiuta taluni a convin- ci ha aggiunto qualcosa di lo spettro è latineggiante, cersi che esiste un aldilà. suo. Snaturando cronache mentre il folklore germa- L’antropologo Ed è per tale ragione che il in origine reali». nico è più imperniato sul- varesino Roberto loro fascino rimane im- Il , al riguardo, è le streghe. Si pensi alla Corbella. mutato». ࡯

Vaglio, Fiamme e ombre

Situata nel bosco, a Sud di Vaglio, la tor- re di Redde, di origine medievale, face- va parte di un complesso abitato com- prendente l’omonimo villaggio, la casa-fortezza e una chiesa. L’insedia- mento fu abbandonato nel Cinquecento, forse a causa della peste. Sopravvive la chiesetta di San Clemente, risalente al XIII secolo e posta a circa 300 metri dal- la torre. Paese scomparso, dunque, ma non i suoi abitanti. Nelle notti tra no- vembre e gennaio, ombre semitraspa- renti, fatte di nebbia e recanti fi ammel- le pallide, attraverserebbero il bosco vagando verso la chiesa. Si racconta in- fatti che un fotografo dilettante di Luga- no, nel tentativo di catturarne un’imma- gine, si sentì gettare a terra, calpestare e fu poi colpito da una forte febbre.

Strane fi ammelle davanti alla chiesa di San Clemente.

Miglieglia, Malcantone Nella vecchia miniera

Sera inoltrata. L’imbocco del tunnel è lì, a pochi passi. Dall’interno proviene una luce fredda. Alcu- ne forme umanoidi, dai colori cangianti e con un forte odore di decomposizione, camminano verso un malcapitato escursionista di . Finché questo non scappa a gambe levate. All’interno, in altri racconti, fi gure fl uide e gelatinose danzano sopra i pozzi, provocando asfi ssia e malessere in chi si attardi a guardarli. Celebri nella seconda metà dell’Ottocento, le miniere che si trovano nei pressi di sarebbero state teatro di nu- merose apparizioni, molto simili tra loro e non re- centi. «Vanno inserite in un quadro storico che va dagli anni Trenta agli anni Cinquanta», conferma Roberto Corbella. «Nei documenti locali non c’è però traccia di incidenti in galleria che giustifi chi- no tali presenze». L’accesso è oggi vietato. { ̈ link www.malcantone.ch Uno strano ectoplama all’entrata di una grotta. FOTO: SANDRO MAHLER, MAD MAHLER, SANDRO FOTO: