LUGLIO 1988 - ANNO V-N. 7 - LIRE 5.000
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Il Libro del Mese: Il piacere degli occhi di Francois Truffaut, recensito da Alberto Barbera L. Caracciolo, C. Cases, D. Frezza, G. G. Migone, G. Miccoli, I. Warburg: La resistenza tedesca Tullio Regge: Scherzi da fisici Gruppo G
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gruppo RECENSORE AUTORE TITOLO
Il Libro del Mese 5,8 ,28 Da tradurre 6 Franco Marenco John Fowles Maggot, la ninfa Sara Cortellazzo Jean Echenoz Cherokee 7 La Traduzione 8 Francesco Gabrieli Sergio Noja L'Isiàm e il suo Corano 10 Stefano Verdino Aldo Palazzeschi Interrogatorio della contessa Maria Alberto Cavaglion A. Palazzeschi, G. Prezzolini Carteggio 1912-1973 L'Autore risponde Atomo e attimo, di Angelo Gianni 40 Categorie e metodi, di Marina d'Amelia e Simonetta Piccone Stella 11 Tommaso Pomilio Giampaolo Rugarli La Troga Giovanni Giudici Mario Fortunato Luoghi naturali Intervento |l2 Completi e fuori moda, di Edoardo Esposito i 40 La misura del sesso, di Paola Di Cori |l3 Guido Fink David Grossman Vedi alla voce: amore Anna Nadotti Elizabeth Gaskell La vita di Charlotte Bronte 14 Antonella Gargano Barbara Frischmuth Inganni e incanti di Sophie Silber Mariolina Bertini Georges Perec Mi ricordo |l5 Lina Zecchi Jules Barbey d'Aurevilly L'indemoniata |l7 Marinella D'Alessandro Istvan Órkény Novelle da un minuto Bruno Ventavoli Péter Esterhàzy I verbi ausiliari del cuore [19 Antonio Melis Virgilio Pinera La carne di René Aldo Ruffinatto Roberto Paoli (a c. di) La vita di Lazarillo de Tormes 120 Luciano Allegra AA. W. La città europea dal medioevo ad oggi Pietro Rossi (a c. di) Modelli di città 21 Il Salvagente Giovanni Miccoli H.J. von Moltke •> Futuro e resistenza. Dalle lettere degli anni 1926-1945 22 Gian Giacomo Migone Hans von Herwarth Fra Hitler e Stalin
I23 Lucio Caracciolo 24 Fey von Hassel Storia incredibile. Dai diari di una prigioniera delle SS I Daria Frezza Dora Marucco Iris Origo Un'amica. Ritratto di Elsa Dallolio 25, 29 Inedito Anna Maria Bruzzone Giuliana Tedeschi C'è un punto della terra... Ginetta Ottona Franca Pieroni Bortolotti La donna, la pace, l'Europa 30 Intervista
136 Luigi Bonanate AA.VV. Rapporto Sipri 1987 Tullio Regge Richard P. Feynman Vita e avventure di uno scienziato curioso |37 Piero Gastaldo AA.W. Bilancio militare 1985-1986 139 Marco Santambrogio F. Alberoni, S. Veca L'altruismo e la morale Gianni Carchia Giuseppe Cambiano Il ritorno degli antichi 141 Leonardo Lesmo D. Parisi, C. Castelfranchi La macchina e il linguaggio
42 Rudolf Wittkower Allegoria e migrazione dei simboli I Salvatore Settis 143 Massimo Egidi Oliver E. Williamson Le istituzioni economiche del capitalismo |44 Romolo Rossi Mauro Mancia Il sogno come religione della mente Metello Cornili Guido Almansi, Claude Beguin Teatro del sogno
45 Ernesto Cionini Ciardi Giulio Guidorizzi (a cura di) Il sogno in Grecia I
RECENSORE AUTORE TITOLO Il Libro del Mese Numero uno nell'età dell'oro di Alberto Barbera
FRANCOIS TRUFFAUT, Il piacere nizione di una nuova consapevolezza dai curatori diventa allora un'espe- mettere in ombra negli anni successi- vi (non a cancellare, anzi: semmai, a degli occhi, Marsilio, Venezia del cinema, nel decennio che prece- rienza archeologica, emozionante co- me scoprire a poco a poco i diversi rendere meno evidente, meno osten- 1988, ed. orig. 1987, trad. dal dette gli esordi della Nouvelle Va- gue, fu decisivo. Poteva essere il strati sedimentati di una civiltà se- tata), significa non solo risarcire sto- francese di Melania Biancat, pp. punto di partenza: per la raccolta cu- polta. Sino ad arrivare alla "camera ricamente uno dei talenti più autenti- 242, Lit. 28.000. rata da Jean Narboni e Jean Toubia- del tesoro", rappresentata nel nostro ci e appassionati del gruppo di jeunes na è il punto di arrivo di un percorso caso dall'articolo Una certa tendenza turcs riuniti attorno ai "Cahiers du "Ero arrivato a sezionare un film a ritroso. E giusto anche così. Legge- del cinema francese. Con un vantag- cinéma" di André Bazin, ma riscopri- al punto che, negli ultimi tempi pas- re il libro nella successione voluta gio in più, rispetto a molti archeolo- re la natura e la strategia di una mac- sati ad "Arts", non facevo più della critica in senso proprio, ma già della critica da metteur en scène". Citatissi- ma ogni volta che si fa riferimento ai suoi trascorsi, l'affermazione di Franfois Truffaut è stata usata, non Con l'abito della festa di rado, contro il suo autore. Assunta to d'amore", una vera e propria mo- come un assioma di cui non valesse rale del cinema che comportava la pena discutere i contenuti, è servi- Al Presidente della Corte di Sicurezza dello sempre per averlo letto su "Le Monde", che una un'adesione totale e appassionata al- ta spesso ed ancora in tempi recenti Stato. corte di giustizia, quella di Ronnes credo, aveva l'oggetto del proprio desiderio, e a riassorbire la faziosità e il carattere Parigi, 8 settembre 1970 rifiutato in precedenza di sospendere la pubbli- perciò il rifiuto di ogni cinismo e radicalmente innovatore dei suoi in- cazione di questo giornale. conformismo estetico. Una lezione terventi, riconducendone le tensioni Tutto ciò mostrava chiaramente che il mini- continua di lucidità e intransigenza, inconciliabili e l'appassionata proget- stro dell'Interno non esitava, per perseguitare applicata in primo luogo nei con- tualità all'ambito ristretto di una "di- Signor Presidente, un giornale, a commettere delle azioni che biso- fronti di se stesso, come tutta la sua chiarazione d'autore", alla prospetti- Avevo preso la decisione di venire a testimo- gna senz'altro ritenere illegali. opera successiva sarà a dimostrare va limitata di una poetica personale. niare l'8 settembre al processo contro i vendito- ("Il nocciolo della morale cinemato- lo non ho mai svolto attività politica, e cer- Categorie di per sé discutibili, in ri e diffusori di "La Cause du Peuple". Poiché grafica di Truffaut? Non lamentarsi tamente non sono più maoista che pompidoui- questo caso poi francamente ridutti- ho già rinviato al 10 settembre la mia partenza mai in caso di fallimento commercia- ve: sarà bene tenerne conto nell'af- sta, essendo incapace di provare dei sentimenti le o artistico, non far mai ricadere su per gli Stati Uniti, non posso rimandare ancora per un capo di Stato, chiunque esso sia. frontare la lettura di II piacere degli questo viaggio. E per questo che le mando la altri le colpe di un insuccesso o di un occhi che, a distanza di dieci anni Accade soltanto che io ami i libri e i giorna- mia testimonianza scritta. successo relativo, assumersi sempre esatti, fa seguito alla pubblicazione li, che io sia molto affezionato alla libertà di tutte le responsabilità artistiche e Nelle prime settimane di giugno appresi dalla in Italia de 1 film della mia vita, per i stampa e all'indipendenza della giustizia. economiche": così Serge Toubiana. stampa che il giornale "La Cause du Peuple", di tipi dello stesso editore. E accade anche che io abbia girato un film Si leggano, a questo proposito, i due Non condividemmo allora, si sarà cui Jean-Paul Sartre aveva appena accettato la intitolato Farenheit 451 che descriveva, per articoli compresi nella raccolta, Il re- capito, la sufficienza (ancorché ma- direzione, era stato immediatamente sequestrato stigmatizzarla, una società nella quale il potere gista, colui che non ha il diritto di la- scherata da condizionata ammirazio- ancor prima che le autorità avessero preso cono- brucia sistematicamente tutti i libri. Ho dun- mentarsi e il già citato II cinema fran- ne) con cui fu accolto quel primo re- scenza dei testi che conteneva. Appresi anche que voluto far coincidere le mie idee di cineasta cese muore sotto il peso delle false leg- cueil di scritti di Truffaut. Ci guarde- che la polizia catturava, arrestava e accusava i con quelle di cittadino francese. gende). D'altro canto, intransigenza remo bene dal sottovalutare oggi venditori di quel giornale e qualche volta anche non esclude generosità. Sarebbe fare questa nuova raccolta antologica, al i lettori, se per caso ne avevano due copie in un torto a Truffaut non riconoscergli cui progetto lo stesso regista aveva tasca o nella borsa del ciclomotore. Sapevo, quest'altra qualità, che possedeva in lavorato sinché la malattia, che ebbe misura ancora più accentuata della il sopravvento il 21 ottobre 1984, prima, come dimostra il numero im- glielo consentì. A dispetto del carat- pressionante di articoli, interventi, tere assai eterogeneo degli scritti (re- annotazioni in difesa o a sostegno di censioni, brevi saggi, interventi occa- questo o quel film, questo o quel- sionali, prefazioni, profili di attori e ». «r: l'autore (e scrittori, attori, tecnici, autori ammirati) e della loro distanza collaboratori). temporale (tre interi decenni dal Il piacere degli occhi, titolo bellissi- 1954 al 1984), ad imporsi è ancora mo voluto dallo stesso Truffaut, ne una volta la convinzione della gran- accoglie un buon numero, divisi in dezza di Truffaut critico, per il quale tre capitoli: Il cinema in prima perso- non suonerà eccessiva l'iperbole go- na, che mette insieme i frutti del- dardiana: "Ci sono stati Diderot... la politica degli autori (Renoir, Baudelaire... Elie Faure... Malraux... Hitchcock, Rossellini, Welles, Bres- e poi Francois... Non c'è mai stata son, Cocteau); Letteratura e cinema, altra critica d'arte". E Jean Rouch, di che ospita gli affettuosi ritratti di al- rincalzo: "Truffaut avrebbe dovuto cuni scrittori amati (Audiberti, Gi- essere il critico cinematografico nu- raudoux, Irish, Roché); e Viva i divi! mero uno. Le sue critiche su "Arts" che, come il titolo lascia intendere, erano straordinarie, molto stimolan- esprime l'amicizia, l'ammirazione e il ti... Truffaut costruiva utopicamente rispetto "per quelli che si espongono un cinema che non esisteva ancora". interamente in un compito che pro- Il contributo di Truffaut alla defi- cura loro allo stesso tempo ciò che possiamo chiamare il 'piacere della gi. Che la cultura riportata alla luce china da guerra lanciata contro la responsabilità limitata' ". (Isabelle non è morta, ma viva e vitale e può "tradizione della qualità". Se ne co- Adjani, Catherine Deneuve, Julie servirci a meglio capire il cinema di noscono i contenuti: il rifiuto della Christie, Fanny Ardant). Difese ap- LETTERATURA ITALIANA oggi. Un esempio? In un articolo del pratica dell'adattamento letterario, la passionate, riconoscimenti di affinità 1957, dal titolo emblematico II cine- rivendicazione del ruolo centrale elettive, vere e proprie dichiarazioni ma francese muore sotto il peso di false della mise en scène, la politica degli d'amore. Il corpus degli scritti di NOVECENTO leggende, si leggono affermazioni che autori, il rifiuto della gerarchia dei Truffaut si presenta agli occhi del sembrano scritte ora: "Non esiste cri- generi, il predominio della scrittura. lettore nella forma compiuta, e solo Gli scrittori e la cultura letteraria si del cinema perché se crisi ci fosse, Da quei presupposti sarebbe nata la in parte involontaria, dell'epistolario i produttori cesserebbero di produr- Nouvelle Vague che, a dispetto di amoroso in cui si dispiega, in tutte le nella società italiana re, e non è così dato che le cifre de- antichi e nuovi detrattori, è l'evento possibili variazioni, l'intero dispositi- gli investimenti salgono ogni anno; è più importante del cinema degli ulti- vo erotico fatto di attrazioni, lusin- Collana diretta da Gianni Grana vero che contemporaneamente au- mi trent'anni, forse l'ultima età del- ghe, ammirazioni di cui è capace un mentano anche i deficit, ma lì sta il l'oro di un medium che da allora non innamorato. Da questo punto di vi- La più completa rassegna critica mistero divino.. Se ci fosse una crisi è più stato lo stesso. sta, Il piacere degli occhi ci dice molto della letteratura italiana contemporanea del cinema, sarebbe una crisi di uo- Stroncare per imporre una nuova di più dell'uomo Truffaut di quanto mini e non una crisi di soggetti: i idea di cinema. Truffaut vi si dedicò non faccia la sterminata, austera, la- con la collaborazione e il contributo critico soggetti non sono verdure che cre- con metodo (interventi settimanali cunosa Correspondance da poco pub- di oltre 200 storici letterari e critici militanti scono bene o male a seconda del su "Arts", attraverso i quali "divulga- blicata in Francia e recensita qui a tempo". va" le posizioni dei "Cahiers"), e so- fianco. Il che può apparire parados- 11 volumi di complessive 8500 pagine L'ultimo dei quattro capitoli (ma prattutto con passione. Ancora oggi, sale solo a chi dimentichi ciò di cui con 500 tavole f.t. a colori e b/n c'è anche un epilogo) in cui è orga- Rohmer ammonisce: "Non si può di- Truffaut non ha mai fatto mistero: nizzata la raccolta, ci consente di ri- re di conoscere il Truffaut critico se "Ho sempre preferito il riflesso della MARZORATI EDITORE scoprire il Truffaut polemista che si non si ha presente la componente vita alla vita stessa. Se ho scelto i li- bri e il cinema, dall'età di undici o Via Pordoi, 8 - 20019 Settimo Milanese meritò all'epoca l'appellativo di polemica, dura, corrosiva dei suoi ar- "stroncatore del cinema francese". ticoli su 'Arts' ". Ma nello stesso tem- dodici anni, è proprio perché ho pre- Ripercorrere questa "parte maledet- po, si tratta di riconoscere che alla ferito vedere la vita attraverso i libri ta" che lo stesso Truffaut tenderà a base di questo progetto c'era un "at- e il cinema". N 7 [INDICE - 5 ••DEI LIBRI DEL MESE^TAL
Non meno intressanti e utili sono — molti dei quali già noti attraverso le numerose lettere a Helen Scott, la altre fonti filmografiche —, ma an- Da Tradune sua amica e traduttrice americana, che commenti, giudizi, osservazioni con l'aiuto della quale Truffaut rea- particolari. Senza avere il carattere di lizzò la famosa amplissima intervista un diario di lavorazione, o di un qua- Su due fronti con passione a Alfred Hitchcock nell'agosto del derno di appunti, questa corrispon- 1962 (pubblicata come libro soltanto denza, per quanto riguarda la rico- nel novembre del 1966 a Parigi). struzione critica della sua filmogra- di Gianni Rondolino Lettere nelle quali egli si confida sui fia, fornisce tuttavia indicazioni del suoi progetti, le sue idee, la sua vita massimo interesse. personale e familiare, e fornisce non FRANCOIS TRUFFAUT, Correspon- a volte indispensabile. Non è un ve- notino anche tutti i riferimenti ai li- Ma il libro — che dovrebbe essere poche indicazioni sui suoi film e sul- dance, Lettres recueillies par Gil- ro e proprio carteggio, mancano le bri letti o da leggere, ai classici fran- soltanto un primo assaggio della va- la loro lavorazione. Attraverso que- sta corrispondenza che Truffaut in- les Jacob et Claude de Givray, risposte dei corrispondenti, tranne cesi, agli autori contemporanei, a qualche eccezione (fra cui estrema- Jean Genet in particolare. È come il ste ed altre numerose lettere ad ami- trattenne nel corso della vita, e dare notes de Gilles Jacob, avant-pro- mente significativa la lettera di Jean- catalogo di una piccola biblioteca ci, collaboratori, critici, colleghi, è l'avvio alla pubblicazione integrale pos de Jean-Luc Godard, ed. 5 Luc Godard, il quale ha anche volu- personale, messa insieme con amore possibile ripercorrere, di anno in an- del suo carteggio, una volta raccolte no, anzi di mese in mese, il suo lavo- Continents-Hatier, Renens (CH) to scrivere la prefazione al libro: una e sacrifici, divorata con passione, e inventariate tutte le lettere esisten- ro cinematografico. Non sono soltan- 1988, pp. 672, ili., s.i.p. lettera che rivela il carattere di Go- sempre alla ricerca di qualcosa di sti- ti, da lui spedite o ricevute — non è to dati e informazioni di prima mano dard e alla quale Truffaut risponde molante, di forte, di definitivo. interessante soltanto per le informa- Non so se Francois Truffaut sareb- zioni che fornisce, che consentono di be diventato uno scrittore, se non meglio definire criticamente la sua avesse intrapreso la carriera di regi- opera e di meglio documentare la sta cinematografico. Come lui disse sua vita. Esso ci dà, sia pure per cam- una volta: "se non fossi stato regista, ne tra i diffusori di "La Cause du Peuple", pionature, un ritratto sfaccettato del sarei stato editore", intendendo forse quelli che sembrava che lo vendessero per gua- suo carattere, della sua moralità, del- la sua sincerità, della sua libertà di che avrebbe preferito organizzare la È per questo che, sabato 20 giugno, ho deciso dagnarsi il pane erano più esposti ai provvedi- cultura letteraria, produrre letteratu- di vendere per la strada il giornale "La Cause pensiero e di azione. A questo pro- menti penali di quelli che lo facevano per prin- posito, di grande valore sono le nu- ra altrui, creare libri come oggetti e du Peuple". Lì, sulla strada, ho incontrato degli divulgarli, piuttosto che scrivere di- cipio. merose lettere agli amici, ed anche ai altri venditori, fra cui Jean-Paul Sartre e Simo- rettamente. E tuttavia, non soltanto Il seguito della scena confermava questa mia non pochi sconosciuti che gli chiede- — come risulta da queste lettere, ne de Beauvoir. Il pubblico, in strada, era inte- impressione, giacché un passante, avendo rico- vano consiglio o sottomettevano al raccolte e pubblicate con molta cura ressato, la mia pila di giornali diminuiva a vi- nosciuto Sartre, gridò all'agente: "Perdiana! non suo giudizio i propri scritti, i propri da Gilles Jacob e Claude de Givray sta d'occhio e, quando un agente si è presentato arresterete mica un premio Nobel?!". Allora, si progetti. Per tutti Truffaut ha sem- — egli ebbe intenzione, nella sua davanti a noi, ho avuto il piacere di offrirgli vide una cosa sorprendente, l'agente che lascia pre la parola giusta, a tutti manifesta giovinezza, di scrivere un romanzo, due copie di "La Cause du Peuple" che lui si è il braccio di Jean-Paul Sartre, accelera il passo, sempre, senza falsi pudori o infingi- menti, il suo pensiero, a volte i suoi ma le continue citazioni da libri, i tenuto in mano: cosa che avrebbe potuto forse oltrepassa il nostro gruppo e fila diritto davanti sentimenti più segreti. E, se è il caso, continui riferimenti letterari, e più costargli dei provvedimenti penali. Una foto, a sé così velocemente che abbiamo dovuto cor- ancora il gusto per la scrittura, che scattata da un passante, conferma l'esattezza di non nasconde il suo disappunto. Si rere per raggiungerlo. veda, al riguardo, la citata risposta a traspare da molte lettere, denuncia- questa scena. Dopo averci esortato a disperder- no in lui un vero e proprio scrittore Era la prova che esistevano due pesi e due Godard del 1973, in cui rintraccia il ci, l'agente ha chiesto a Jean-Paul Sartre di se- in potenza. misure, e che la polizia decìdeva di intervenire percorso della loro amicizia e mette Il fatto è che la formazione cultu- guirlo al commissariato, cosa che lo scrittore ha non per conto del cliente, ma del venditore. in rilievo le "defezioni" godardiane rale di Truffaut, una formazione as- fatto ben volentieri. Naturalmente io seguivo il Non posso terminare questa testimonianza con una lucidità e un rigore morale solutamente autonoma, da autodi- movimento, così come Simone de Beauvoir, al- che raccomandando ai miei colleghi, i venditori esemplari (anche perché sottesi da datta, attraverso la quotidiana fre- tri venditori e qualche passante incuriosito. di "La Cause du Peuple", di vestirsi tutti i gior- un profondo senso dell'amicizia). quentazione dell'amico d'infanzia Se l'agente di polizia ha chiesto a Jean-Paul ni con V'abito della festa" e di rifiutare il pre- Come sempre accade, quando si leggono carteggi, memorie, ricordi, Robert Lachenay, si svolse contem- Sartre di seguirlo piuttosto che a me, è chiara- mio Nobel sa per caso glie lo proponessero. poraneamente sui due fronti della interviste, si è tentati di collazionare mente per il fatto che io portavo una camicia Questi sono, signor Presidente, i fatti che letteratura e del cinema. Ed è nell'in- i testi, di mettere a confronto i dati, i terscambio delle passioni giovanili, bianca, un vestito scuro e una cravatta, mentre avrei esposto all'udienza dell'8 settembre. documenti, le informazioni, di verifi- dei gusti, dei sentimenti, delle rivolte Sartre indossava un giubbotto di daino sgualci- care gli elementi autobiografici sulle individuali, che di volta in volta i li- to e stropicciato. C'era dunque, già a livello di Franfois Truffaut singole opere (in questo caso i film). bri e i film producevano in lui e in costume (come si dice oggi), una discriminazio- (trad. di Nicola Rondolino) Queste operazioni sono certamente Lachenay, che si andò formando ne- utili per lo studioso, indispensabili per ogni analisi storica e critica. A gli anni fra il 1945 e il 1952 uno sXF strato di conoscenze, appunto lette- questo destino non sfugge ovviamen- rarie e cinematografiche, che costi- te questo volume della Correspondan- tuirà la base per la sua attività futura. ce di Truffaut. E tuttavia la lettura, Non altrimenti si spiegherebbero i appassionata e appassionante, di suoi primi articoli di critica cinema- queste quasi settecento pagine (stam- tografica, il famoso saggio polemico pate splendidamente dalla tipografia del 1954 Una certa tendenza del cine- Vincenzo Bona di Torino) supera i ma francese, il suo primo mediome- limiti del documento d'archivio, del- traggio Les mistons, tratto da un rac- la ricerca scientifica. È come se si conto di Maurice Pons, il suo primo leggesse un romanzo, il cui protago- luogometraggio I quattrocento colpi, nista, appena abbozzato ma ricco di che in larga misura ripercorre gli an- sfaccettature psicologiche, ci narrasse ni del suo sodalizio con Lachenay, e in prima persona quarant'anni della risolve "filmicamente" non pochi sua vita, apparentemente tranquilla, problemi di scrittura prettamente persino noiosa, e invece piena di sti- "letteraria". moli, accattivante, per molti versi Si tratta, in altre parole, di una du- esemplare. plice passione, coltivata da Truffaut per tutta la vita, che non è sempre agevole scindere. Una passione in cui si mescolavano romanzi e film come fossero elementi diversi ma comple- in termini perentori ed estremamen- mentari di un'unica eperienza al tem- te severi). Ma è una raccolta abbon- po stesso etica ed estetica. Ed è pro- dante e significativa: oltre quattro- prio in questo interscambio di "scrit- cento lettere, alcune molto lunghe e ture" che tutta la sua opera pare dettagliate, che coprono gli anni che VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA -i svolgersi, alla ricerca non tanto di vanno del 1945 (quando Francois una peculiarità prettamente filmica, aveva tredici anni) al 1984 (l'anno quanto di un sottile travaso di strut- della sua morte). ture letterarie in momenti compiuta- Non v'è dubbio che, per studiare Oltre 150.000 voci, tutti i vocaboli e locuzioni dell'italiano scritto e parlato, mente cinematografici (inquadrature, la genesi dell'opera di Truffaut e co- ufficiale e colloquiale, della lingua letteraria di oggi e dei secoli scorsi, sequenze, montaggio ecc.). Ciò è tan- gliere i vari aspetti della sua forma- to più avvertibile nei suoi molti film zione e del suo carattere, la lettura dei linguaggi e dei gerghi dei vari settori, della terminologia scientifica e tecnica: tratti da opere letterarie — dal suo del folto gruppo di lettere giovanili l'unico dizionario veramente completo per gli Italiani secondo lungometraggio Tirate sul indirizzate all'amico Robert Lache- dell'ultimo '900 e del primo 2000. pianista, ricavato dal romanzo Down nay acquista un valore e un significa- L'opera si fonda su una redazione composta di lessicografi e specialisti There di David Goodis ai film tratti to fondamentali. È come rivivere, at- delle singole discipline, con Aldo Duro direttore. dai romanzi di Henri-Pierre Roché traverso le parole di Truffaut, il suo (Jules e Jim e Le due inglesi) e di Wil- stile ancora ingenuo, le pignole an- iam Irish (La sposa in nero e. La mia notazioni o i riferimenti gustosi e le 4 volumi di grande formato di circa 1.300 pagine ciascuno, con numerosi disegni illustrativi droga si chiama Julie), a Fahrenheit avventure quotidiane, il mondo dei e pregevoli tavole a colori fuori testo, concepiti, gli uni e le altre, come sussidi integrativi 451 di Ray Bradbury ecc., sino alla Quattrocento colpi : un modo diverso presenza di Henry James in La came- ma complementare di ripercorrere delle definizioni. ra verde —, in cui questo travaso di un'esperienza di vita che subirà di lì scrittore raggiunge un livello qualita- a poco una svolta radicale. Si vedano ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA tivo notevole. in proposito le lettere del 1951 dal fondata da Giovanni Treccani Di questo cammino umano e arti- servizio militare, con le sue conside- Roma, Piazza Paganica 4 stico la Correspondance di Truffaut, razioni sull'esercito e la sua decisio- ora pubblicata, è una guida preziosa, ne, poi attuata, di disertare. Ma si N 7 riNDjCF - I HÌDEI LIBRI DEL UESEBÌ
M vendo un film, non un romanzo". co, della contestazione senza co- Sarà, ma Lodge, malgrado i suoi strutto. Non che queste cose man- Ciak, si narra sforzi contrari, è da leggere (nessu- chino dall'esperienza che ciascuno no, a quanto pare, ha pensato di far- può farsi a casa, ma sembra bello di Franco Marenco celo "vedere") per come tratta le pa- scoprirle tali e quali anche in un al- role, per il suo stile, per gli effetti tro posto, a migliaia di miglia di di- — più precisamente, per gli effetti stanza. Così i due professori che si JOHN FOWLES, Maggot, la ninfa, ritrovato — il racconto è composto comici — che ne ricava. Il risvolto scambiano il posto per un semestre, Garzanti, Milano 1988, ed. orig. in gran parte dai verbali degli inter- di copertina lo apparenta a Wode- l'americano in Inghilterra e l'inglese 1985, trad. dall'inglese di Ettore rogatori dei suoi accompagnatori, ognuno dei quali conosce un pezzo house e a Jerome, ma noi possiamo in America, finiscono per scambiarsi Capriolo, pp. 484, Lit. 30.000. soltanto dell'accaduto. Unica testi- aggiungere a cuor leggero altri nomi non solo i libri, non solo i corsi di mone della vicenda al completo è di famiglia come Wain — "La don- insegnamento, non solo i colleghi DAVID LODGE, Scambi, Bompia- una prostituta "affittata" in un bor- na, che aveva l'aspetto di un orso infidi, i presidi folli, gli studenti- ni, Milano 1988, ed. orig. 1975, dello alla moda; il suo resoconto bruno appena uscito dal letargo, ar- dormienti e gli studenti-troppo-sve- trad. dall'inglese di Mary Buck- dell'esperienza cruciale descrive pri- retrò lentamente di sotto la scriva- gli, ma financo le auto insicure, le well e R. Palazzi, pp. 245, Lit. ma una messa nera e visitazione di nia..." — O Amis — ecco due che case esposte a catastrofi naturali (una che gira su se stessa investita 20.000. Satana — moretto, ben piantato, stanno per andare a letto insieme: con coma — poi una visione beati- "'E molto carino da parte tua, ma da un'onda, l'altra colpita da un fica del paradiso, sospettosamente sei sicura che non ti dispiaccia?' blocco di urina congelata sganciato ANITA BROOKNER, Disincantato, da un aereo) e financo le mogli (do- Mondadori, Milano 1988, ed. po brevi parentesi di uno a letto orig. 1986, trad. dall'inglese di con la figlia dell'altro). Insomma, Chiara Spallino Rocca, pp. 200, tutto il mondo è paese. Lit. 20.000. Peccato che questo splendido ag- giornamento sulla fauna universita- Parigi alla giornata ria d'oltre Manica/Oceano ci giunga Sul romanzo contemporaneo in- di Sara Cortellazzo con alcuni anni-luce di ritardo: qui combe un compagno di strada mol- si parla di un "regime di Thieu", di to più giovane e baldanzoso, insi- cartoline di leva strappate, del catti- nuatosi al suo servizio come sempli- JEAN ECHENOZ, Cherokee, Mondadori, Milano forse inesistente. E sempre a Chave tocca ben vo governatore Ronald Duck che strapazza gli studenti, di parties a ce apprendista ma trasformatosi stra- 1988, ed. orig. 1983, trad. dal francese di Ra- presto il compito di trasformarsi da segugio (un base di erba, persino di una rivolu- da facendo in consigliere, poi in esi- segugio che, badate bene, se trova qualcosa è sem- nieri Carano, pp. 210, Lit. 20.000. zione sessuale, tutte cose che si per- gente censore, se non in segreto pa- pre per caso, per fortuite coincidenze non ricerca- drone: questo compagno è il cine- dono nella notte dei tempi, e non Il protagonista si chiama George Chave. All'i- te), in uomo braccato e inseguito da cattivi, anzi toccano che vecchie corde nostalgi- ma. E se l'antico maestro si trova in cattivissimi, primo fra tutti il cugino Fred Shapi- uno stato di inferiorità e timidezza nizio del racconto è un flàneur, vive alla giornata, che. Aspettiamo con ansia, prima ro. Ma qual è la ragione prima di rancore fra i due? un po' dappertutto, nell'angolino in- lascia i locali notturni alle sei del mattino per che deperisca troppo, la traduzione glese del nostro Villaggio Globale addormentarsi poco dopo nella roulotte di una Un motivo anche questo pretesto (pretesto per il del secondo hit di Lodge, Il mondo egli è addirittura prostrato in ginoc- veggente, trovata sulla sua strada. Non ha un titolo?): la non restituzione a Chave, da parte di è piccolo. chio, che implora ordini — almeno mestiere. Non ha una donna. Ama girare a piedi Fred, di un disco, una rara incisione di Cherokee A questo punto, occorrendomi da quando Graham Greene scoperse per i grandi boulevards parigini. Poi, un giorno, di Charlie Parker. una difesa contro le ire degli amici che al connubio di romanzo e cine- che un film era "lo stadio finale" di trova per caso un impiego presso una agenzia Si capisce bene che l'intreccio è solo un'impal- ma ci credono, userò come contro- un racconto. catura, una ragnatela attraverso la quale traspaio- investigativa. Da quel momento in poi si cala nei prova un romanzo che, a differenza Così oggi capita che un campione panni, per il vero stretti, di un detective. E divie- no i veri interessi del narratore Echenoz. Le regole del fai-da-te letterario come Ballard degli altri, col cinema non vuole ne un "occhio privato" un po' fuori dagli schemi: del suo gioco affabulatorio prevedono un'atten- non fa a tempo a tirarsi fuori dal proprio avere niente a che fare. Ani- zione precisa e maniacale per i ritmi, i gesti, i limbo di una fantascienza piuttosto non è un duro alla Hammet, anche se nei "momen- ta Brookner conosce i valori visuali di routine con un superbo colpo di ti forti" dimostra di sapersela cavare; è melanconi- rumori, e soprattutto i luoghi descritti. Come meglio di tanti registi, essendo testa, L'impero del sole, e subito co e a volte un po' cinico, comeMarlowe, ma certo Zazie e Icaro di Queneau, come in tanti film della un'affermata critica d'arte. Sarà per Spielberg glielo strappa di mano per non se la prende a cuore più di tanto, è sempre Nouvelle Vague, George Chave percorre in lungo questo che, quando scrive, si guarda riconfezionarlo in un bel pacchetto infatti un po' distratto, distante, trasognato. Come e in largo la sua Parigi, quasi sempre a piedi, bene dal ricalcare modelli e stili non di stereotipi, con tanti saluti alla fre- il protagonista del film di Scorsese Fuori orario, perché è a piedi che si possono fare gli incontri che strettamente letterari. Il suo antece- dente diretto — forse troppo — sta schezza dell'originale. George Chave si ritrova protagonista di un'avven- cambiano la vita, perché è a piedi che si fugge Non che la povera vittima di un nel primo romanzo modernista, tura che lo risucchia e gli fa compiere un percorso meglio dagli inseguitori. E l'indagine, l'investiga- quello che scoprì, insieme alle infi- abbraccio così possessivo sia del tut- costellato di prove assurde. E come in Fuori ora- zione strutturano la città, la disegnano, le danno to innocente. Non che il narratore nite possibilità della parola, la sua rio anche in questo romanzo la non-trama del senso. Come in un gioco dell'oca il protagonista fa non ci abbia una mano in tutto ciò. reale indecifrabilità. Sentite un po' come John Fowles racconto è un pretesto per mettere in scena situa- delle mosse che lo riconducono spesso al punto di La frase più caratteristica di Di- presenta i personaggi del suo ultimo zioni paradossali, a incastro, che rimandano in partenza. Più la rete si stringe intorno a lui, più si sincanto è la seguente: "Non appena romanzo: "Un piccolo gruppo di continuazione o alle precedenti o alle successive. fa sentire la resistenza dell'ambiente e dello spazio queste parole le furono uscite di bocca dubitò della loro veridicità" viaggiatori, senza volto e senza un Echenoz, quarantenne scrittore francese che in cui non si sanno più distinguere, come in ogni motivo apparente, avanzava nella noir che si rispetti, le strade "buone" da quelle — e non saprei come si potrebbe con Cherokee ha ottenuto il Prix Medicis, ama rendere questa sensazione in lin- mia fantasia verso un evento. Chia- giocare con i suoi personaggi e scrivere storie in- "cattive". ramente in un'epoca passata, perché guaggio filmico. Lo stile della Broo- gannevolmente poliziesche come Robbe-Grillet. "Questa è una grande e magnifica città. Vedia- viaggiavano a cavallo in un paesag- kner prevede non due livelli di nar- mo se mi acchiappi" — diceva l'assassino de La gio desertico; ma a parte questa im- Con sofisticato umorismo mette in scena una sto- razione, uno esplicito e uno implici- magine molto rudimentale, non c'e- ria improbabile, dagli enigmi risibili: a Chave città nuda di Dassin. La stessa frase potrebbe to, come tutti i racconti che si ri- ra niente... I cavalieri non avanzava- tocca infatti indagare sulla scappatella dì una don- essere pronunciata sornionamente da George Cha- spettano, ma tre livelli: la superficie no verso una meta precisa. Si limita- na matura, che non ha alcuna voglia di tornarsene ve ai suoi inseguitori, a noi lettori e, perché no, al delle cose dicibili (i sentimenti che i vano a scorrere all'orizzonte come a casa dopo il "rapimento", o sulla scomparsa di suo autore, Echenoz. Come in ogni buon gioco che personaggi sono in grado di espri- un pezzo di pellicola arricciata in un un pappagallo poliglotta, o ancora su un'eredità si rispetti. mere) il fondo delle personalità (i proiettore cinematografico..." È caratteri permanenti e sopiti, in con- chiaro che Fowles scrive per trovare trasto con le cose dette) e il fondo il suo Spielberg, o meglio un regista vero delle cose, sconosciuto ai per- che faccia per Maggot un lavoro al- sonaggi e allo stesso narratore, cui si trettanto egregio che Wyler per II rivela per la semplice manipolazione collezionista, e altrettanto buono che simile a un programmino televisivo questi due filoni un po' tanto incon- mormorò P. come se parlasse con che fa delle parole. Reisz per La donna del tenente fran- sulle utopie popolari, con rigida se- ciliabili; a meno che non si voglia qualcuno che gli aveva fatto posto La "trama" è molto labile — la cese: e non ci resta che fargli tanti parazione dei sessi. Lo scomparso accettare un'assunzione in cielo co- in uno scompartimento pieno di Brookner non è una sperimentalista, auguri. (In effetti il suo punto di riappare durante l'interrogatorio me soluzione di un giallo, e uno gente" — e perché non risalire an- e non le viene neppure in mente di forza sta nello stile filmico, tutto al della ragazza — ma solo a lei, vesti- spettacolo da baraccone come un'e- che a Chesterton — ecco un tentati- disfarsene — ma ha al centro un'im- presente, tutto centrato sulle figure to da spirito paradisiaco. Lei da ste- sperienza mistica. Ma cfr. anche il vo di dissuasione dall'aborto: " 'Poi magine forte, degna di un grande e basta, con cui sono tratteggiate le rile che era si scopre incinta, torna Gruppo del Rosario, sull'asse To- può darsi che il padre ti voglia spo- maestro del passato — di un James, scene raccontate dall'autore, a diffe- alla famiglia che l'aveva cacciata, ne Rc. sare, quando vedrà il piccolo, spesso per esempio: una bambina priva del- renza di quelle raccontate dai perso- prende in mano l'estremismo reli- Tra Fowles e Lodge non c'è pro- lo fanno, lo sai'. 'Non può'. 'E già la madre, che a tre anni non parla, naggi). gioso, diventa una specie di profe- prio nulla in comune: tanto ponde- sposato, vero?' M.Z. scuote la testa, ma tratta il mondo e la vita con as- Maggot — "canzoncina", o "tema tessa, e mette al mondo la futura roso-sbuffante è l'uno (eccetto che per la depravazione del suo sesso. soluta maturità. Per Bianche, la pro- musicale", e lasciate perdere "la nin- fondatrice di una colonia di Shakers per quel gioiellino fantaerotico che 'No, è un prete'". (A cuor leggero, tagonista, questa bambina del tutto fa", una bizzarria dell'edizione ita- — naturalmente in America. è Mantissa) quanto leggero e diver- dicevo, anche perché l'aria è pro- estranea diventa per una breve sta- liana — è romanzo eccentrico quan- A chi il compito di impressionare tente è l'altro. Nulla in comune, sal- prio di famiglia, e che non è che ci gione un oggetto di interesse, forse to se non più degli altri di Fowles, qualche chilometro di pellicola con vo la soggezione nei confronti del sia tutta questa differenza). di attaccamento sentimentale: è co- per i generi che vi sono mescolati l'arzigogolata frittatona? Forse Peter cinema. L'ultimo capitolo di Scambi Ma nei confronti di Scambi, me se quel nucleo di impavida forza altrettanto che per le situazioni e le Yates, o forse Terry Gillian, o me- non è più neppure parte di un ro- "L'Indice" si prende una buona vol- infantile potesse estendersi, a com- psicologie che vi sono descritte. La glio tutti e due insieme; perché qui manzo, è già una sceneggiatura bella ta sul serio, e lo mette all'indice: il pensare la privazione degli affetti trama è data da una fuga che un bisogna provvedere tanto al giallo, e buona. Queste le ultime parole: romanzo è severamente proibito agli cui Bianche stessa è esposta, e que- giovane aristocratico, libero pensato- con l'inchiesta sulla fuga, i dubbi "Philip scrolla le spalle. La macchi- accademici, soprattutto a quelli che sto l'attira in una cerchia di persone re, organizza di primo Settecento da sulla scomparsa, la sospensione della na da presa si ferma congelandolo meditino appunto scambi e pastette diverse da lei, e stabilisce per lei Londra verso ovest, e dall'oscuranti- verità; quanto al visionario telenove- nel mezzo del suo gesto". E non ci varie con i colleghi di università nuovi rapporti, incerti, o ironici, o smo verso un'esperienza mistica pro- listico da Banditi del tempo, con tan- viene risparmiata la riflessione teori- straniere, perché imparerebbero su- burrascosi, finché tutto ritorna, mi- piziata dalla scienza e dal nascente to di esseri esoticissimi al limite del ca (l'autore è anche un valente criti- bito come da queste attività non si racolosamente e ingannevolmente, senso della democrazia. La magica marziano, tram che stanno a mezz'a- co, e ci tocca ascoltare): "Bene, il ricavi nulla sul piano scientifico o alla normalità. meta sembra misteriosamente rag- ria come aeronavi e finestrine che romanzo sta morendo e noi con dell'insegnamento, ma tantissimo sul Tutto qui: ma tutto raccontato giunta, ma in quel momento il fug- assomigliano tanto a schermi Tv. E lui... Questi ragazzi (fa un gesto ver- piano della liberazione sessuale, del- bene. Anche se (o perché) non pro- giasco scompare, per non essere più attenti a come li mettete insieme, so lo schermo della Tv) stanno vi- l'intrigo e del colpo basso accademi- prio come al cine. • DEI LIBRI DEL MESE I
queste scelte Coleridge qualifica ul- vano rombo." (p. 77). Ecco invece teriormente la propria diversità dalla Giudici: "Ghiaccio di qua e di là,/ La Traduzione linea wordsworthiana: laddove ghiaccio, ghiaccio assoluto:/ tutto Wordsworth decide di modellare la ululìi, ruggiti e schianti,/ come ru- propria dizione poetica sulla lingua mori da svenuto!" (p. 17). Giudici, parlata dalle popolazioni rurali, egli con un procedimento che si ripete in Albatro fatale si rifà ad un modello popolare che è tutta la sua traduzione, tende ad eli- però innanzitutto modello letterario, dere le voci verbali e/o a sostituirle di Carla Pomaré ribadendo nella costruzione sintatti- con sostantivi, col risultato di rende- ca della ballata l'alterità dell'espres- re più incisiva la narrazione e di ri- sione poetica rispetto alla cosiddetta creare felicemente l'andamento quasi SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La ballate medievali cui si ispira, egli cemente ricattura. Va poi ricordato lingua comune. cantilenante del testo inglese. Lo ballata del vecchio marinaio, trad. pone il lettore di fronte all'evento vi- come la traduzione di Giudici sia ul- stesso effetto viene sortito dalla fre- teriormente arricchita dalla raffinata di Mario Luzi con illustrazioni di sto nella sua nuda oggettività, tanto Questa problematica è ampiamen- te discussa da Ginevra Bompiani nel- quente trasformazione di modi defi- edizione a cura di Massimo Bacigalu- Gustave Dorè, a cura di Ginevra più drammatico ed inquietante in quanto privo di motivazioni. l'Introduzione all'edizione da lei cu- niti del verbo in gerundi, participi ed po, in cui la vivida presentazione Bompiani, testo inglese a fronte, Non stupisce allora che, dopo es- rata, in cui viene riproposta la tradu- infiniti, come quando traduce la de- dell'uomo Coleridge si affianca al ri- scrizione degli spiriti che governano Rizzoli, Milano 1985, pp. 147, sere nata come progetto comune di zione ormai classica di Mario Luzi, gore filologico delle Note al testo. la nave dopo il pentimento del Mari- Lit. 6.500. Wordsworth e Coleridge, The Rime risalente al 1949. I versi di Luzi, che In diversa direzione si muove la naio. Coleridge aveva scritto: "For sia diventata creatura esclusiva di vede in Coleridge uno di quei ro- versione di Franco Buffoni che, pur SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La seguendo la linea di sostanziale fe- ballata del vecchio marinaio e al- deltà sintattica al testo tipica di Luzi, tre poesie, a cura di Franco Buf- abbandona il tentativo di quest'ulti- mo di rendere in italiano l'andamen- foni, prefaz. di Franco Cordelli, to ritmico dell'originale, finendo così testo inglese a fronte, Mondado- — contrariamente a Giudici — con ri, Milano 1987, Lit. 7.000. l'essere più fedele alla lettera piutto- sto che allo spirito della ballata. Il SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La dettato di Buffoni è in generale più rima del vecchio marinaio. Kubla vicino alle modalità espressive del Khan, traduz. di Giovanni Giu- nostro tempo, in cui la rima è spesso dici, a cura di Massimo Bacigalu- sentita come anacronistico reperto po, testo inglese a fronte, Studio archeologico del passato, ma in que- sto modo si finisce per perdere mol- Editoriale, Milano 1987, pp. to di quel senso del ritmo, del metro, 167, Lit. 18.000. che per Coleridge costituiva l'ele- mento distintivo della poesia e che contribuisce in maniera così determi- Con ben tre traduzioni negli ulti- nante all'impatto di The Rime — in mi tre anni, l'editoria italiana sembra particolare proprio a quell'aspetto aver improvvisamente riscoperto una magico ed incantatorio della ballata delle figure di primo piano del ro- sul quale lo stesso Buffoni insiste manticismo inglese: Samuel Taylor nella sua Introduzione. Coleridge (1772-1834), presentato non nella veste di teorico della lette- ratura, bensì in quella di poeta dalla breve eppur notevolissima stagione creativa, autore di opere che danno voce alla componente gotica della cultura romantica. Tutte le raccolte di traduzioni apparse di recente ruo- FIRENZE LIBRI tano infatti attorno a The Rime of the Ancient Mariner, prima — in ordine di pubblicazione — della famosa ter- na "demonica" comprendente Kubla Enzo Campagna Khan (pure riproposta nelle edizioni L'INFINITÀ DEL BUIO Se e Bur) e Christabel. Poesie - Lire 9.000 Apparsa nella sua prima versione Lo scopo principale di questo poetare è quello di ottenere dalle parole un'esatta nel 1798 ad apertura di quelle Lyri- rispondenza delle emozioni. cai Ballads che segnano il culmine Salvatore Failla dell'intensa collaborazione ed appas- STAGIONI sionata amicizia fra Coleridge e l'al- Poesie - Lire 9.000 tro nume tutelare del movimento ro- Una meditata disperazione, somma di mantico inglese, William Wordswor- anni e di affanni, rivela un travaglio, un th, The Rime viene rivista più volte patimento vero, attraverso l'intensità prima dell'ultima edizione del 1834, della voce poetica. cui si rifanno tutte le traduzioni pre- Eles Ortu Peschiera sentate. La sostanza della ballata ri- PARADIGMA mane comunque inalterata. Nelle DI UNA VITA PICCOLA Poesie - Lire 6.000 sette parti che la compongono, spiri- E presente in questi versi il desiderio ti demoniaci ed angelici, battelli fan- di riappropriazione mitica dell'infanzia, tasma, paesaggi stregati costellano la dei luoghi amati, di un passato che non storia del vecchio marinaio che ucci- ritorna. de un albatro durante un viaggio alla Mauro Pichezzi volta dell'Antartide e, unico fra i CANTI LEGGERI suoi compagni, riesce miracolosa- Poesie - Lire 12.500 mente a salvarsi dalla sventura che Il tema sostanziale di questi versi è quel- colpisce la nave, condannato però ad when it dawned — they dropped lo della «presenza amorosa», del legarsi quest'ultimo — troppo diversa per la mantici "scrutatori del mistero" alle alla memoria e alla vita, del prendere co- espiare la sua colpa raccontando e ri- sensibilità dell'amico, più incline a origini del simbolismo europeo (L'i- their arms,/ And clustered round the stanza di un affetto, di una figura e, for- raccontando la propria vicenda a celebrare naturalisticamente la sco- dea simbolista, Garzanti, 1976), con- mast;/ Sweet sounds rose slowly se, di un mito. sempre nuovi interlocutori. through their mouths,/ And from perta della natura ed il suo matrimo- servano quasi del tutto inalterate le Piero Ricciardi Il percorso del Marinaio di Cole- nio con la mente umana. Coleridge, risonanze, soprattutto semantiche, their bodies passed." (w. 350-353). GOCCE SU DI TE ridge è essenzialmente una variazio- invece, è pronto a confrontarsi con dell'originale, mantendendo intatta Giudici rende il passo con: "ché al- Poesie • Lire 6.000 ne del topos romantico del viaggio quanto di irrazionale ed inspiegabile la sua ricchezza allusiva. l'alba — ogni opera lasciando/ e in- In un tempo in cui tutti, più o meno, circolare alla scoperta di se stessi, vi è nei rapporti fra l'uomo e la natu- Rispetto a questa versione, quella torno all'albero raccolti / li vidi e len- hanno timore di mostrare i propri senti- modellato sull'episodio biblico della ra, aprendo così una strada che tro- di Giovanni Giudici si distingue per ti modulando/ dolci note da bocche menti, di palesare le proprie emozioni, Caduta: novello Adamo, il Marinaio e corpi." (p. 45), operando scelte de- Piero Ricciardi si apre, quasi si «con- verà in Poe uno dei maggiori conti- una maggire essenzialità espressiva, fessa». contravviene alla legge del Padre uc- nuatori. continuando le scelte inaugurate in cisamente originali rispetto a quelle cidendo una delle sue creature, speri- una prima, parziale, traduzione del di Luzi ("poiché all'alba dimisero le Liemo Tiratterra Ciò che finisce coll'imporsi nella 60 GIORNI D'AMORE menta la condizione di tormento ed testo coleridgiano comparsa nella braccia/ e si fecero stretti intorno al- narrazione è perciò un senso di arca- l'albero;/ suoni soavi usciron dalle Poesie • Lire 12.000 isolamento che ne deriva ed impara a no, capace di incatenare chi lo ascol- raccolta Addio, proibito piangere (Ei- Una dolcissima e flebilissima lettera caro prezzo la lezione dell'unità e naudi, 1982) accanto a versi di Don- labbra/ e volarono via di loro corpi." ta (l'invitato alle nozze cui il Marina- (p. 107). d'amore. Un'apertura al sentimento e al santità del creato, che diventa il suo io rivolge il racconto così come 0 let- ne, Pound, Puskin ed altri. Si con- desiderio. messaggio al mondo, ossessivamente tore della ballata) in virtù del potere fronti il diverso modo in cui i due In questo caso come nel resto del- Fabrizio Virgili ripetuto. incantatorio della parola. Sempre poeti rendono la descrizione del pae- l'opera, la versione di Giudici ha il SASSO D'EGEO La ballata non si esaurisce però né dalle ballate medievali, di cui era ti- saggio antartico prima della compar- merito di presentare una propria, Prefazione di Oliviero Beha Poesie - Lire 16.000 in questa né in tutte le altre possibili pico l'accompagnamento musicale, sa dell'albatro. L'originale legge: nuova voce poetica, paragonabile — letture. Ogni tentativo di sistematiz- "The ice was here, the ice was the- nello spirito se non nella lettera — Una silloge in cui traspare il raggiungi- The Rime riprende la propria forte mento tormentato di una serenità inte- zarne la materia narrativa si scontra componente sonora, con il sapiente re,/ The ice was ali around:/ It alla forza del testo inglese. Il suo, co- me quello di Coleridge, è veramente riore. infatti con la resistenza opposta dalla gioco di assonanze, allitterazioni, ri- cracked and growled, and roared and racconto da ascoltare, più che da leg- sua componente irrazionale, che la- mealmezzo, ripetizioni di versi ed howled,/ Like noises in a swound!" gere — o perlomeno da leggere ad scia punti oscuri, interrogativi aperti. immagini, che va ad arricchire la re- (w. 59-62). Luzi traduce: "Il ghiac- Perché il Marinaio uccide l'albatro? cio era dovunque, era qua, là,/ era alta voce — capace di ridar vita a golare scansione ritmica del testo quella primitiva componente orale Via Duccio di Buoninsegna 13 Coleridge non dà risposte. Ripren- tutto all'intorno;/ crepitava, gemeva 50145 Firenze-Tel. 71.55.15 (prevalentemente quartine rimanti della poesia che The Rime così effica- dendo un procedimento tipico delle sul secondo e quarto verso). Con ed ululava/ come, svenuti, s'ode un N 7 [INDICE - 8 ••DEI LIBRI DELMESEBH
lettori colti dell'epoca — alla esalta- J zione coleridgiana del sublime ebrai- b Novità Da Tradurre co, perpetuata ancor oggi in forme diverse da critici come Harold Blo- om, è in questo senso emblematico. Marsilio La Bibbia passa invece attraverso A pesca d'uomini interpretazioni che la segnano per Maurizio Cohen sempre: in primo luogo, come bril- LA GABBIA di Piero Boitani lantemente mostra Gerald Bruns nel L'appassionante storia saggio che Alter e Kermode ospitano di una scimmia che The Literary Guide to the Bible, collaboratori si definiscono poeti- nel loro volume, attraverso midrash, targum e pesher (il discorso di Gesù una volta è stata un uomo edited by Robert Alter and cians, studiosi di poetica, con un esplicito richiamo proprio al loro ai discepoli in cammino verso Em- Premio Chianciano Frank Kermode, The Belknap primo grande antenato. maus è uno splendido esempio di "L'inedito" 1988 Press of Harvard University La storia della ricezione critica quest'ultimo), e attraverso l'allego- Primo tempo, pp. 204, L. 20.000 Press 1987, Cambridge (Mass.), della Bibbia è per molti versi simile ria. Ma il midrash e l'allegoria inter- tante lavoro di Stephen Prickett, pp. 678, $ 29.95. e, allo stesso tempo, totalmente di- pretano il testo in funzione dell'azio- Words and "The Word". Language, versa da quella dei poemi omerici. ne che ne deve conseguire, puntano Poetics and Bihlical Interpretation, La pubblicazione di una "Guida" Come questi, la Bibbia è in primo sulla situazione immanente, storica e Cambridge University Press 1986) e, infine, alla Bibbia come letteratura. Seneca Il libro di Alter e Kermode è post- LE FENICIE romantico e i discorsi sul sublime vi Un'interpretazione romana sono evitati, sebbene il lettore sia in- del mito di Edipo vitato a coglierlo per conto proprio ("Egli è in trono sull'orlo della terra, a cura di A. Barchiesi Dottori in mistica e gli abitanti di essa sembrano caval- Il convivio, pp. 144, L. 12.000 lette", Isaia 40.22). La Guida esclude di Francesco Gabrieli altresì approcci ideologici, sociologi- Neri Pozza ci, marxisti, psicoanalitici, decostru- IL PIDOCCHIO zionisti e femministi poiché il suo fi- SERGIO NOJA, L'Isiàm e il suo Corano, Monda- dello storico e, ci pare, vi riesce assai bene. Il DI FERRO ne è con essi incompatibile. Per essa dori, Milano 1988, pp. 219, Lit. 9.000. profano ma sensibile lettore può fidarsi di lui. Storie del periodo fascista viene in primo luogo l'analisi lettera- Si comincia con l'Arabia preislamica, ove ria, perché "se non si ha una com- Romanzi e racconti, pp. 248, In questo momento in cui l'Isiàm, da pietri- poi nacque e fiori il verbo di Maometto: col suo prensione solida di ciò che il testo L. 22.000 ficata fede di rozze masse sottosviluppate quale polidemonismo pagano, le civiltà sedentarie del sta facendo e dicendo, esso non avrà Giacomo Noventa appariva agli occhi europei al principio del seco- Sud, prevalente madismo del Nord. Poi compa- poi gran valore in altri rispetti"; e perché l'"invenzione letteraria" non VERSI E POESIE lo, è ridiventata una inquietante forza motrice re l'uomo fatale, "l'unico fondatore di una reli- di storia, si moltiplicano le richieste di una in- gione nella piena luce della storia". La vita del è mai una attività "puramente esteti- Un capolavoro della lirica Profeta e la sua personalità sono rapidamente ca": "gli scrittori danno alle parole novecentesca formazione di prima mano, spregiudicata e pre- un certo ordine piacevole in parte cisa, sulla sua natura, le sue vicende, i suoi valo- disegnate nei seguenti capitoli, alla luce, oltre a cura di F. Manfriani perché quell'ordine piace, ma anche, ri. In Italia era apparso di recente il libretto di che del Libro sacro stesso, della sira o biografica assai spesso, perché quell'ordine li Novecento, pp. 252, L. 16.000 A. Bausani, il più distinto islamista italiano del canonica di Muhammad, e della ricchissima aiuta a rifinire significati" — "ciò nostro tempo, da poco immaturamente scompar- messe dei suoi "detti" (hadith), raccolti e studia- che è ben articolato nel linguaggio Filippo de Pisis so; e il pensiero e l'opera del Bausani sono spes- ti a fondo dai musulmani, e in cui il Noja, per può impegnare con maggior forza il DIVINO GIOVANNI... so presenti in questa analoga opera informativa precedenti suoi lavori, è particolarmente esper- mondo degli eventi, dei valori, dei fi- Tutte le lettere di de Pisis di Sergio Noja, che si apre proprio con un saluto to. Venendo quindi alla sostanza del messaggio ni divini e umani". Questa la "poeti- a Comisso di Maometto, l'Isiàm, esso è qui ben definito ca", pragmatica e, ad un tempo, con alla memoria dell'amico e maestro. Aristotele, "più filosofica e più se- a cura di B. de Pisis Il libro di Noja è la trasposizione in stampa come una "religione di legge", una ìntima espe- ria", della Guida. Entro questo am- e S. Zanotto d'una serie di trasmissioni della Rai, nel ciclo rienza emotiva presto tradottasi in un corpo di bito, regna l'eclettismo metodologi- Novecento, pp. 264, L. 18.000 Uomini e profeti; ed ha serbato felicemente norme, di permessi e divieti, di vincolanti pre- co. Ad una lettura tematica segue l'impostazione dialogica di quella sua forma ori- cetti, di polemiche schermaglie, sia con la "bar- una strutturale, a quella semantica ginaria, a domande e risposte fra una intelligen- barie" del paganesimo arabo, sia con le altre due l'antropologica. L'approccio del sin- te intervistatrice e lo studioso specialista. Questi fedi monoteistiche (Ebraismo e Cristianesimo), golo saggio si riverbera, nella molte- plicità rappresentata dal volume nel 4 insegna arabo alla Cattolica di Milano, pur che sono lo storico presupposto dell'Isiàm, ma non ne esauriscono affatto l'originalità. Della suo complesso, sugli altri contributi, Elémire Zolla avendo anche altre frecce manageriali al suo ar- cosicché il lettore avvertito può ap- ARCHETIPI co. L'efficacia del grande modello platonico si possente e venerata struttura "maomettica" il plicare il metodo dell'uno all'argo- Alla ricerca ripete cosi per il lettore di queste pagine, ove Noja delinea la struttura teologica, giuridica, mento dell'altro. dell'arcano originario l'interrogante pone i problemi, avanza i dubbi, istituzionale; e non dimentica il gran correttivo Due splendide introduzioni, ri- Saggi, pp. 176, L. 18.000, 3" edizione sobbietta e stimola, e l'interrogato chiarisce, ret- di quella fondamentale sua normatività, l'alta e spettivamente all'Antico (Alter) e al tifica e illumina. A differenza di Bausani, fon- ardente esperienza mistica, con i suoi dottori, i Nuovo (Kermode) Testamento af- Norbert Bensai'd damentalmente filo-musulmano anche se ade- suoi poteri e i suoi martiri. frontano problemi fondamentali di "poetica": eterogeneità ed unità (è la LE ILLUSIONI rente a una setta (il Bahaismo) che l'Isiàm re- L'ultimo capitolo sviluppa la seconda parte DELLA MEDICINA canonizzazione a dar corpo a que- spinge e perseguita come eretica, Noja serba di del titolo, il Corano. Tra le obiettive precisazio- st'ultima), reticenza, laconicità, "in- Quando la medicina fronte alla sua materia un totale distacco, per ni su come esso nacque, come è stato raccolto e direzione", ripetizione "resumptiva"; ci impedisce di vivere tal riguardo ricorda altri illustri islamisti come ordinato, che cosa esso fu ed è per tredici secoli rotolo e codice, questione sinottica e per impedirci di morire il Nallino. A lui preme chiarire e precisare wie di generazioni musulmane, non risentiamo qui prospettiva escatologica, proto-mi- Saggi, pp. 288, L. 28.000 es eigentlich gewesen (come esattamente sono drash evangelico, kerygma e talento andate le cose), secondo la rankiana definizione individuale. Esse aprono le due se- Vittorio Strada zioni primarie in cui il volume è divi- SIMBOLO E STORIA so e nelle quali ad ogni singolo libro della Bibbia ebraica e poi cristiana Aspetti e problemi viene dedicato un saggio (alcuni li- del Novecento russo letteraria alla Bibbia è un evento cul- luogo sottoposta, nella cultura occi- personale del lettore. Il midrash non bri, per esempio Giosuè e Giudici, Saggi, pp. 256, L. 26.000 turale che non avrei esitazione a dentale, all'esegesi allegorica; quindi è, sostiene Bruns, techne, ma phro- vengono esaminati assieme, e ad chiamare storico. Non solo perché a quella storico-filologica; infine, al- nèsis. L'interpretazione allegorica ogni saggio s'accompagna una biblio- esso segna il culmine di una tenden- l'apprezzamento letterario. Ma tutto della Bibbia ebraica fondata da Filo- grafia per approfondire l'argomen- za che si è venuta affermando in mo- ciò è accaduto ai testi di Omero al- ne di Alessandria tenta di mettere to). Segue una sezione di articoli ge- d'accordo Mosè e Platone ricercando nerali che contiene contributi essen- Paolo Marconi do sempre più netto negli ultimi ven- l'interno del loro stesso ambito cul- turale e nel giro di pochi secoli: dal- la hyponoia, il pensiero che "sta sot- ziali sulla Bibbia ebraica e la lettera- DAL PICCOLO AL ti anni, soprattutto nel mondo anglo- l'Iliade e dall'Odissea ad Aristotele e to" al nome o alla storia. Essa è basa- tura canaanita, sul Nuovo Testamen- GRANDE RESTAURO sassone. Non solo perché il volume curato da Alter e Kermode si presen- Callimaco passano poco più di cin- ta sul "principio di carità" (per com- to e la letteratura greco-romana, sul- Colore struttura architettura: ta come il primo tentativo organico quecento anni. Per giungere ad un prendere gli altri, anche nelle loro la "mitologia" biblica, sulla formazio- per una nuova teoria del di offrire una visione letteraria di approccio letterario alla Bibbia biso- aberrazioni, bisogna partire dal pre- ne del "canone", sulle caratteristiche restauro in Italia tutta la Bibbia, sia quella ebraica che gna invece attendere circa due mil- supposto che nelle loro affermazioni dell'antica poesia ebraica, sul mi- drash e l'allegoria, ed infine sulle tra- Polis, pp. 312, ffl. a col., L. 38.000 quella cristiana. Ma perché, proprio lenni e la "traduzione" dell'originale ci sia gran parte di verità) e, in ambi- per questi aspetti, la comparsa di nelle lingue e nelle culture occiden- to cristiano, sulla "regola della fede" duzioni inglesi della Bibbia. Jacques Duval questo volume indica un cambiamen- tali. Insomma, l'avvicinamento di (la Scrittura si deve interpretare alla E impossibile render conto qui L'ERMAFRODITO to epocale di atteggiamento. Che co- Bibbia e poetica è stato lento e fati- luce dell'insegnamento apostolico). dell'interesse, dei pregi e dei difetti DI ROUEN sa, infatti, significa leggere la Bibbia coso. E non solo perché la Bibbia è L'allegoria non è dunque pura inven- di ciascun contributo, del sorpren- come letteratura? Significa avvicinar- stata ed è tuttora considerata un te- zione fantastica ed incontrollata: è dente successo di David Damrosch Una storia medico-legale si ad un testo "ebraico" — e per di sto sacro e dunque non tangibile da un metodo ermeneutico con regole nell'affrontare un libro così poco let- del XVII secolo più ad un testo che Alter, seguendo metodi secolari, ma anche perché la precise che sbocca, come ha recente- terario come E Levitico, dell'inattesa a cura di V. Marchetti Edmund Leach, appropriatamente reazione esterica dell'occidente alla mente mostrato Pier Cesare Bori sul- delusione che si prova a leggere il definisce una "frittata" antologica e grande e caotica collezione biblica le orme di Scoto Eriugena, nella "in- Giobbe di Moshe Greenberg, delle Il corpo e l'anima, pp. 172, L. 18.000 redazionale — con un metodo in- ha impiegato più di tredici secoli a terpretazione infinita" (L'interpreta- brillanti analisi dell'Epistola agli zione infinita, Il Mulino 1987). Ebrei e delle Epistole Cattoliche da Michele Porzio ventato in ambito culturale diverso, passare dal rigetto alla celebrazione. Il cammino dalle considerazioni ago- Secolarizzata, e trasformata nell'i- parte di Gabriel Josipovici, e dell'/l- SAVINIO MUSICISTA e cioè greco e poi romano. Cosa avrebbe detto Aristotele della Bib- stiniane sul sermo humilis della Scrit- dea del "libro infinito", questa inter- pocalisse da parte di Bernard Me- Il suono metafisico bia? Non è una domanda peregrina, tura — esse stesse risposte alla rice- pretazione ci conduce ai grandi ro- Musica critica, pp. 240, ili., L. 28.000 visto che Alter, Kermode ed i loro zione negativa del testo da parte dei mantici (per i quali si vedrà l'impor- do e la metafora gli amanti possono erotiche di un adulto, sono legati al narrazione di Giovanni attraverso i <1 comunicare. "Il paradosso germina- correlato infantile e all'archetipo ''ritmi" forsteriani che la scandisco- Ginn, per non parlare degli articoli, le del Cantico è l'unione di due materno. C'è, certo, nel Cantico, no. La narrativa del quarto Vangelo, Adelphi sempre stimolanti, densi e puntuali, persone attraverso l'amore. Gli anche una "disunità": la violenza economica, "connessiva", sempre al- dei due curatori. Sceglierò dunque amanti si cercano attraverso il mon- con cui esso smembra il corpo, la la ricerca della profondità, non di- un campione per ciascuna delle tre do e attraverso il linguaggio che li sua totale noncuranza dei nessi logi- sdegna di usare "scene-tipo" (l'in- EDWARD DAHLBERG sezioni del libro, in modo da illu- separa e li contiene. Il corpo è il ci, gli improvvisi inizi, le fini taglia- contro presso il pozzo con la Sama- strarne alcune qualità. medium di questa ricerca e il confi- te nelle storie dei due amanti. Ma ritana), o il dettaglio "realistico", ma Poiché ero carne ne tra il mondo e l'io. Così il corpo esso ha un centro a metà tra le sue ha idiosincrasie tutte proprie, tempi, È quasi impossibile, dice Kermo- «Biblioteca Adelphi», pp. 270, rappresenta l'io al mondo e il mon- due parti, e due fulcri, a monte (l'a- sorprese e tagli che gettano luci tra- de nella sua introduzione al Nuovo L. 20.000 Testamento, immaginare un vangelo do all'io, diventa il fuoco della me- temporalità della composizione) e a sversali su tutta la storia. È Giovan- senza narrativa, impossibile immagi- tafora, la congiunzione di termini valle (il tempo della lettura) nonché ni, per esempio, che anticipa l'allu- Ritratto di una madre: l'epos di nare un cristianesimo o un ebrai- differenziati": l'unione degli amanti due fuochi strutturali, l'entrata del- sione al tradimento di Giuda al mo- una barbiere di Kansas City. smo totalmente non narrativi. L'an- si trasforma in "metafora del pro- l'Amante nel giardino e lo svegliarsi mento del discorso nella sinagoga di tropologo Edmund Leach parte da cesso poetico". Immagini verbali, del cuore dell'Amata al bussare del- Cafarnao, quello in cui Gesù, con- trapponendosi alla, e completando presupposti del tutto simili nel suo suoni, impressioni sensoriali sono l'Amante. A queste, che Kermode FRIEDRICH la manna mangiata dai padri, si pro- saggio "generale" intitolato A pesca uniti dalla sinestesia, le parole sono chiamerebbe "soglie", si aggiunge DURRENMATT soprattutto un'immagine centrale, clama ("Io sono") "pane della vita". d'uomini sui bordi del deserto, ma li scelte perché belle, l'allitterazione quella del giardino: che è l'Amata Più tardi (13.26-7), sarà un pezzo di sfrutta da par suo. Perché Pietro e stessa acquista una dimensione me- La morte della Pizia Andrea, e Giacomo e Giovanni, so- «Piccola Biblioteca Adelphi» no due coppie di fratelli, e tutti pe- pp. 68, L. 6.500 scatori? Il loro mestiere diviene tro- Un racconto che è uno dei più fe- po quando Gesù dice loro che li fa- lici azzardi in tutta l'opera di rà pescatori d'uomini. La storia (in influisce un pregiudizio classicistico, o un ecces- Diirrenmatt. Marco) fa parte di una sequenza: sivo, laico amore per lo "sciatto" Vangelo. Ma battesimo di Gesù, sua tentazione la sorprendente simpatia di Bausani che ne fu non è questo il luogo per una religiosa e lettera- nel deserto, chiamata dei primi ottimo traduttore italiano, e che sembrava con- ria disputa (nella nostra Letteratura araba si HENRY JAMES quattro discepoli. L'episodio è in dividere la valutazione musulmana sulla "inimi- troverà qualche sincera pagina al riguardo). Ciò realtà una doppia iniziazione, di L'altare dei morti Gesù e degli apostoli, che segue le tabilità" ed eccellenza stilistica del libro sacro che importa, è che qui, nel dialogo-libro di «Piccola Biblioteca Adelphi» tre fasi dei rites de passage identifi- (contro la presunta sciatteria stilistica del Van- Noja, son toccati alcuni punti fondamentali del pp. 78, L. 6.500 gelo). Qui più che mai Noja illustra e spiega problema, ne sono precisati i termini storici, è cate da van Gennep: separazione, Una storia che, prima di Henry marginalità, aggregazione. Le stesse senza giudicare. Potrà giudicare il lettore, affi- evitato ogni avventato giudizio di valore. Iddio James, nessun altro scrittore tre fasi si ritrovano varie volte nella dandosi a Bausani stesso, all'altro buon tradut- riconoscerà i suoi. avrebbe osato scrivere. storia di Mosè raccontata nell'Eso- tore Moreno, o al primo interprete italiano Bo- Un'ultima considerazione: l'Isiàm non è tut- do. In tutti questi casi, acqua e de- netti? (meno consiglieremmo un'ultima più re- to quello dei fanatici ayatollah e dei correlativi serto (la "wilderness", l'eremos, il cente versione). Chi firma queste righe deve qui terroristi odierni. Tesori di spiritualità, di espe- OSIP MANDEL'STAM midbar) costituiscono gli elementi confessare una personale allergia per un equo rienza del divino, di volontà di bene, sono sgor- Viaggio in Armenia principali, i "simboli", dell'iniziazio- apprezzamento del Libro sacro arabo, sommo gati da quella legge, assieme a quel tanto di ne. Le storie di pescatori nei Van- A cura di Serena Vitale geli sono dunque elementi compo- monumento di quell'arabismo studiato per tutta menschliches allzu menschliches che pur essa •Piccola Biblioteca Adelphi» nenti di un mito, che da una parte una vita. Forse, in questo dissenso da Bausani e contiene non è taciuto in questa sommaria ini- pp. 192, L. 14.000 evoca quello dei Dioscuri, i gemelli da cinquanta generazioni di credenti musulmani ziazione. Ne siamo grati a chi ce l'ha offerta. «Questa prosa, cosi poco udita, figli di Zeus re del tuono (Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo ricevo- dimenticata, comincia appena no da Gesù il nome di "Boaner- adesso ad arrivare al lettore... in tutto il ventesimo secolo non ges", che Marco 3.17 interpreta co- '/V; me "figli del tuono"), e dall'altra ce ne è stata l'uguale». (Anna costituisce un sostrato tematico ba- Achmatova) silare e ricorrente della narrativa evangelica. Nella parabola della re- INGEBORG BACHMANN te (Matteo 13.47-50) Gesù stesso yhj spiega il significato mito-logico di M7 Il caso Franza queste storie. Come i pescatori rac- IN?*; colgono il pesce buono in canestri e «Fabula», pp. 198, L. 18.000 gettano via quello cattivo, così è Come si compiono gli «assassi- del regno dei cieli: alla fine del ni dell'anima». mondo, gli angeli verranno a sepa- 5D' rare i buoni dai cattivi e a gettare questi ultimi nella fornace ardente. LEONARDO SCIASCIA L'iniziazione degli uomini-pesci av- 4--I viene "per acqua", è diretta verso la A ciascuno il suo morte — la salvezza o la condanna. «Fabula», pp. 152, L. 15.000 I cristiani primitivi non identificano il romanzo dell'oscura, minaccio- forse Gesù come Ichtys, cioè pesce, sa Sicilia. e non vengono essi stessi battezzati A ! • come "piccoli pesci"? Il pesce è simbolo di divinità morente (e ri- MILAN KUNDERA sorgente). "Gesù" è lo stesso nome di "Giosuè"; ma Giosuè è figlio di Amori ridicoli Nun, e nun, in ebraico, significa pe- «Fabula», pp. 250, L. 18.000 sce. Giona passa tre giorni e tre «Amore ridicolo è la categoria notti nel ventre di un "grosso pe- dell'amore che manca di serietà. sce" e viene, fin dall'inizio del Cri- Nozione capitale per l'uomo stianesimo, interpretato come "tipo" moderno». della morte e resurrezione di Cristo e di quelle, future, di tutta l'umani- taforica. Pensiamo a "I tuoi germo- ma anche l'Eden. Il Cantico, forse pane ad accusare definitivamente tà. Il "mito" fornisce coerenza alla gli sono un giardino di melagrane, contemporaneo dell 'Ecclesiaste, ne Giuda. Ma Giovanni, narratore on- SIEGFRIED UNSELD Bibbia intera quando se ne leggano con i frutti più squisiti, alberi di Ci- rappresenta l'antitesi e medita sulla nisciente ed "espansivo", è anche re- le storie come letteratura. Un di- pro con nardo" (4.13-14). Qui, il storia genesiaca della separazione ticente ed enigmatico: chi è il disce- L'autore scorso simile si potrebbe fare, ad nucleo è costituito dalla parola par- tra uomo ed animali, facendoci in- polo "amato" da Gesù? Infine, è e il suo editore esempio, per i racconti di "inizio", Giovanni a moltiplicare, con intuito des, giardino o "paradiso". Attorno travedere una loro metaforica inte- «Fuori collana», pp. 300, anch'essi sempre centrati sull'imma- grazione e la possibilità del pardes, drammatico e teologico non comu- ad esso si combinano, nell'originale, L. 50.000 gine dell'acqua: con grande acume, i suoni prd delle parole seguenti. del paradiso. ne, le scene di riconoscimento alla anche se a fini in parte diversi, un Oppure consideriamo un'immagine Il Vangelo di Giovanni s'apre con fine della storia — tutte misteriose, Le vicende editoriali di Brecht, libro recente di Pierre Gibert (Bi- famosa, con cui l'Amante celebra il Prologo poetico, "In principio era numinose ed epifaniche. Con un Hesse, Rilke e Walser racconta- ble, mythes et récits de commence- l'Amata: "I tuoi seni sono come il Verbo". Questo inizio, che certo si colpo di genio, egli racconta l'inizio te da un grande editore. ment, Seuil 1986) ha cominciato ad due cerbiatti" (4.5). La parola ebrai- rifà alla Genesi, torna ad un tempo del cristianesimo col dubbio di esplorare questo campo affascinan- ca per "cerbiatti" è sinonimo di bel- anteriore a quello della Genesi, al- Tommaso. Con un colpo di scena te. lezza, ma l'immagine suggerisce an- l'eternità dell'essere (èn). Ad esso è spettacolare, il suo continuatore fa GIORGIO COLLI Cosa accade quando esaminiamo che la timidità, il piacere della cac- contrapposto, in tutto il poema, il terminare il quarto Vangelo con La natura invece come letteratura un testo in cia maschile, il riposo. Inolte, l'A- tempo del divenire (egeneto ), fino al un'agnizione tra due partite di pe- sé contenuto, poetico o narrativo, mante stesso è stato chiamato "cer- momento in cui il logos stesso divie- sca. ama nascondersi àeM'Antico o del Nuovo Testamen- biatto" dall'Amata (2.9): nei seni di ne carne. In realtà, dice Kermode, il Fermiamoci qui, al momento cri- A cure di Enrico Colli to? Due risposte affini ci vengono lei egli "vede ora un'immagine Prologo è una "soglia", e la sua "li- tico in cui la letteratura biblica sta «Biblioteca Filosofica», pp. 354, dai saggi esemplari che Francis Lan- quiescente di se stesso al pascolo minalità" dà forma a tutta la narrati- per aprirsi su un altro mondo, sta L. 50.000 tra i gigli, i suoi occhi pieni dell'im- va di Giovanni, dalle nozze di Cana, per divenire qualcosa d'altro pro- dy e Frank Kermode dedicano ri- L'opera da cui ha preso le mos- spettivamente al Cantico dei Cantici magine dell'Amata". Insomma la dove l'acqua diventa vino mentre il prio mentre riassume se stessa. Non se tutto il pensiero di Colli. e al Vangelo di Giovanni. Il Cantico metafora gira su se stessa, acquista vino è, all'Eucarestia, alla crocefis- credo che esistano dubbi, ora, sul è un distillato del discorso d'amore nuove associazioni e nuovi significa- sione, dove il tetelestai, "è compiu- fatto che ogni studente ed ogni per- che attrae nella sua orbita due esse- ti dai diversi contesti, esplora l'in- to", di Gesù segna l'ora "in cui il di- sona colta debba avere il volume di ri umani, ma anche la comunità, la conoscibile, unisce il tessuto del venire trova la sua fine nell'essere". Alter e Kermode, magari nella pro- società, le cose: piante, animali, luo- poema, stabilisce connessioni col L'Io sono di Gesù, assieme al gioco pria lingua, nella sua biblioteca: per ghi. Perché solo attraverso il mon- passato: i seni destano le sensazioni allusivo su doxa, gloria, domina la andare a pesca di se stesso. In 7 riNDICF ^ 10 ••DEI LIBRI DEL MESEBH
l'arguzia dell'autore e il suo fre- quente discreto sovvertire le regole Racconto, gaia scienza del gioco, come nel caso di scrivere per un lettore rinviato di mezzo se- di Stefano Verdino colo e oltre. Quanto al merito del testo, esso ALDO PALAZZESCHI, Interrogato- zioni di Palazzeschi (secondo quan- costituisce una conferma di temi ca- ri a Palazzeschi: la contessa affasci- rio della contessa Maria, a cura di to afferma nel '58 nella premessa alle sue Opere giovanili) doveva co- na per la sua "leggerezza" (attributo Fabrizio Bagatti, Mondadori, Mi- stituire un dittico con La piramide-, principe del fortunato personaggio lano 1988, pp. XVI-150, Lit. ma, secondo quanto ci dice Bagatti, palazzeschiano di Perelà), che nel 18.000. l'archivio Palazzeschi, ricco di mate- suo caso si realizza come forma di riale, è avaro di date e per di più vitalità naturale e demistificante, Molto semplicemente, il libro — a complicare le cose — il cura- lontana dalle mitologie vitalistiche consiste nelle "annotazioni" che tore (in un successivo intervento) del primo novecento, sostanzialmen- l'autore ha steso attorno alla singo- ipotizza che Palazzeschi stesso abbia te succubi del dannunzianesimo e lare figura della contessa Maria, una premeditato l'inedito, che altri vicina invece a quel progetto di vi- nobildonna trentacinquenne di gra- avrebbe rintracciato tra le sue carte, talismo antifilisteo della Gaia scien- ma fama, in quanto votata a un pe- ipotesi suggestiva e possibile data za di Nietzsche, un testo che Palaz- renne e indeflettibile erotismo; in- somma, una divoratrice di uomini. zeschi (lo si è detto varie volte) mo- Nel racconto si possono distinguere stra d'aver letto con più frutto e in- tre momenti: una prima parte, tutta telligenza di altri. Questo circuito di nel verso di un'io narrante maschi- vitalità vede l'autore sempre come le, che ci presenta la discussa figura estraneo (secondo la ricetta di mol- della donna, tratteggia le caratteri- Più simpatica lei te poesie del tempo liberty) in stiche dei loro incontri non d'amore quanto egli è chiuso nel suo mondo e chiarisce il fascino esercitato su di di Alberto Cavaglion cartaceo e vive solo nella vita degli lui; la seconda registra i vari "inter- altri, qui della contessa, precipitan- do nel vuoto e nell'enigma al mo- rogativi" e la riduzione di ogni cosa ALDO PALAZZESCHI, GIUSEPPE PREZZOLINE mai era tratto e, quel che più conta, il numero mento del suo congedo: "Che è? a eros, nella prospettiva della don- Carteggio 1912-1973, a cura di Michele Ferra- della "Voce" ormai esaurito. na; la terza infine è sostanzialmente Che è? Che è stato? Che mi passò no, Ed. di Storia e Letteratura - Dipartimento La seconda riflessione che il carteggio Prez- narrata dalla stessa contessa e costi- vicino? Che?", è l'ultima scorata zolini-Palazzeschi suggerisce riguarda Dolores, tuisce la storia della sua emancipa- della Pubblica Istruzione del Cantone Ticino, battuta del libro. Ma accanto a tan- zione sessuale, attraverso situazioni Roma 1987, pp. 191, s.i.p. la prima moglie di Prezzolini. Mano a mano che te nuove declinazioni di motivi col- narrative da romanzo d'appendice i carteggi vociani, conservati a Lugano presso la laudati (i vari sberleffi ai poeti, in (la tensione con la propria famiglia Due questioni importanti pone questo volu- Biblioteca Cantonale, vengono resi noti (è in bocca alla Contessa, la demistifica- altolocata e codina) giocate parodi- me, ultimo di una serie di carteggi prezzoliniani cantiere la stampa di un catalogo), il profilo di zione della morale borghese, alcuni camente, come se la vicenda fosse pubblicati nella medesima collana dalle edizioni Dolores sempre più assume rilievo. Qualche stu- giochi parodici, uno divertentissimo una controstoria della Monaca di di Storia e di Letteratura, molto ben annotato diosa di letteratura femminile dovrebbe inco- sulla Signora delle camelie di Dumas, una qualità particolare del libro è la Monza (a cui vanno espliciti riferi- dal curatore, lo studioso ticinese Michele Ferra- minciare a trascurare le solite Sibille Aleramo e particolare forma che Palazzeschi menti), con l'esuberante fierezza di le solite Margherite Sarfatti per dedicarsi a lei, no. In primo luogo questo carteggio conferma riesce a dare alla materia erotica; una donna moderna contrapposta oppure ad altri "minori" personaggi femminili alla debole inerzia di Gertrude, e l'incredibile, furbesca attitudine imprenditoriale non c'è mai compiacimento morbo- come la Maria Luisa Beiteli, storica della lette- con l'inerme incredulità di un padre del fondatore della "Voce". Tutta la storia della so, né gusto per la degradazione de- dei nostri giorni contrapposta alla prima "Voce" è intessuta di piccole e grandi sco- ratura francese, il cui carteggio proprio con Pa- cadente; anzi la verve parodica del- cupa autorità del principe padre. In perte; talora si è trattato di anticipazioni rivolu- lazzeschi ha appena visto la luce (Sotto il magi- l'autore rovescia anche in questo ca- questa parte sfila una serie di picco- zionarie (la pittura impressionistica, la questio- co orologio, Lecce, Pietro Manni, ed. orig., so le carte in tavola: la Contessa as- le figure che giustamente Bagatti ne sessule, la riforma della scuola), talora più 1987, pp. 142, Lit. 18.000). setata di sesso non è una donna apparenta ai "buffi" della novellisti- semplicemente di pettegolezzi da portineria, di Dolores Prezzolini aveva delle notevoli doti vampiro o una superfemmina della ca palazzeschiana, mentre la scrittu- rivalità quasi goliardiche. La modernità della umane, che la rendevano (e la rendono ancora moda corrente e direi che mai nar- razione programmaticamente e pro- ra presenta uno stile grottesco e "Voce" forse consiste proprio in quest'alternanza oggi) più simpatica del marito. Venti sue lettere espressionista, soprattutto nella figu- vocariamente costretta sul solo bina- fra il livello alto di certe pionieristiche discus- a Palazzeschi sono state opportunamente inserite ra della governante, detta tacchino. rio erotico abbia una resa così poco La struttura della narrazione, con sioni e il livello basso, toscanamente mordace, dal Ferrano in questo volume. E un carteggio erotica: basta pensare al geniale rap- il suo ruotare di posizione narrativa di certi lazzi. L'intuito di Prezzolini è tutto qui. dentro il carteggio. Come altri collaboratori vo- porto che istituisce, in più riprese, (dall'autore al personaggio) e vari Si veda, nel carteggio con Palazzeschi, il modo ciani, Palazzeschi aveva più confidenza con Do- tra eros e ragioneria, con il calcolo effetti dello stile, come sottolinea con cui si fabbricò dal nulla la rottura dell'auto- lores che non con Giuseppe Prezzolini. E poi statistico del numero di amanti, del- Bagatti, fanno apparentare questo re del Codice di Perelà con il futurismo nel Dolores possedeva una raffinata sensibilità criti- la potenza sessuale, ecc., per dare inedito a La piramide (1926); paren- 1914 (pp. 11-14). Per rendere noto il suo distac- ca, per quanto fosse soffocata dall'esuberanza una misura del taglio ironico e del tela utile anche al fine di ipotizzare co da Marinetti, il povero Palazzeschi aveva in- del coniuge. Il piccolo saggio di Dolores sulle garbo con cui Palazzeschi attraversa la sua materia. La scrittura disegna- una datazione: Bagatti mostra di viato un secco telegramma, con preghiera di Sorelle Materassi (pp. 85-86) è un vero gioiello ta architettonicamente, anche nella non fidarsi molto delle date 1912- pubblicazione sulla "Voce". "Mi occorreva non e vale certo di più delle molte, spesso ripetitive, 14 apposte da Palazzeschi in calce sintassi complessa e mai intricata un campo neutro, ma la casa di un amico", dirà recensioni di Prezzolini qui tutte ripubblicate in alla Piramide e propende così per non fa che contribuire all'effetto di una datazione anni '20, mentre al- amaramente più tardi. Mal gliene incolse, per- appendice. leggerezza di una narrazione così cuni recensori, come Picchi, rimar- ché, con le poche parole di una postilla anoni- straniata dal proprio oggetto, tanto cando la buona dose di gusto liber- ma, Prezzolini fece intendere ai buoni intendito- che, una volta di più, mi è sembra- ty e di eversione prospettano una ri l'esistenza di un diverbio con Corradini e Set- to che la pagina di Palazzeschi sia datazione più negli anni futuristi. timelli. A poco valse la lettera di precisazione affine, più che al camaleontismo di Certo se ne vorrebbe sapere di più, che Palazzeschi s'affrettò a inviare. Il dado or- Stravinski, cui pure è stato parago- e soprattutto sapere se nell'interro- nato, alla grazia di cristallo della gatorio si può identificare quell'ab- musica di Ravel. bozzo de La sfinge, che nelle inten-
parola greca àtomos, le due voci raccogliere insieme le voci, porre certi ed empirici", come ha scritto non potevano che essere accolte in- per molte parole anche la definizio- Pasquale Stoppelli nella stessa pagi- L'Autore risponde sieme (con atomico, atomismo e le ne più legata all'etimo, quella stori- na del numero di maggio dell'"In- altre). Come si può cogliere il più camente più antica, lo sapevamo: e dice". E perciò nessuno poteva aiu- intenso significato di codardo se si perciò per donna è scritto non solo tarci (salvo il buon senso) a coglie- Atomo e attimo distacca codardo da coda, l'uno e Femmina adulta della specie umana, re il momento in cui era necessario l'altro derivanti dal latino cauda? ma anche Signora della casa, Padro- dividere in due una famiglia, ad Codardo è giunto infatti dal france- na (donna è infatti, con domino, esempio per evitare un intreccio di Angelo Gianni se antico couard, e indica il falcone nella famiglia di duomo, dal latino troppo complesso delle voci deriva- che rinuncia a catturare la preda e domus "casa"; e per macigno non te, come abbiamo esplicitamente solo Grosso masso, ma Roccia duris- avvertito alla pagina XIV dell'intro- Mi si permetta, come direttore dello scrivere, e trasformare il di- ritorna a terra a coda bassa. E così sima usata per le macine da mulino duzione. Ci è parso perciò indi- del Dir (Dizionario italiano ragiona- zionario da oggetto occasionale di monumento se è staccato da monito, (macigno è infatti, con macina in spensabile, per una migliore com- to, pubblicato dalla G. D'Anna consultazione in libro produttore di comitiva da conte. macchina). Ma sapevamo anche che prensione della voce, separare de- Sintesi di Firenze), di "rispondere" cultura, occorresse accogliere sotto Conoscevamo le difficoltà a cui da questo incontro sarebbe derivata manio da duomo perché demanio è qualcosa alla recensione di Diego uno stesso lemma tutte le voci le- andavamo incontro. Prima fra tutte "un'occasione straordinaria di sco- passato attraverso il francese; ma Marconi, uscita nell'"Indice" di gate da una comune origine e dal- quella di dover ricorrere spesso a perte e di stimoli" (così sul "Corrie- non regalo da re, nonostante il maggio. E anzittutto di ringraziare l'appartenenza allo stesso ambito di dei rimandi, per le voci che cadeva- re della sera"). Se poi un altro re- passaggio attraverso lo spagnolo. l'autore dell'intervento: perché al significati. Come era possibile oggi, no fuori dell'ordine alfabetico (ma censore ha parlato per le novità del Avremmo potuto porre cretinata, posto delle lodi, spesso persino ec- dopo la rivoluzione einsteiniana, qualsiasi ragazzo impara il gioco in Dir di "svolta storica" (su "il Gior- cretineria, cretinetti, cretino subito cessive, di altri studiosi, il recenso- che atomo e attimo, che pure costi- poco tempo). Ed eravamo convinti nale") ci pare che tale giudizio non dopo il capofamiglia Cristo (come re ha posto il dito, con estrema tuiscono i due elementi inscindibili che ne sarebbe derivata un'efficacia sia molto lontano dal vero, essendo voleva l'ordine alfabetico) senza of- chiarezza, sullle difficoltà più gravi di ogni esperienza sensibile, fossero didattica raramente offerta dagli al- assai diversi i propositi e gli intenti fendere la sensibilità dei lettori? da noi incontrate. Avevamo la co- tra loro separati da voci del tutto tri dizionari, e una vivacità di acco- delle opere del passato alle quali il Eppure la comunanza dell'etimo e scienza che la cultura nasce non estranee, come atrio, attendere, atti- stamenti, di definizioni, di linguag- Dir può in qualche modo raccostar- dell'ambito semantico sono fuori di dalle singole parole ma dal loro in- eoi Se non si può avvertire lo spa- gio, che avrebbe potuto fare del si. dubbio. contro, dai rapporti che le legano; zio senza il tempo, e atomo e atti- nostro un libro tutto da leggere e che per restaurare (specialmente mo non sono che la derivazione ("per sapere come va a finire"). Sapevamo anche che il lavoro nelle scuole) il gusto del leggere e dotta e l'esito popolare della stessa Che spesso fosse necessario, per del lessicografo è "uno dei più in- n 711NDICF » ••DEI LIBRI DEL MESE ••
di appartenenza", di devozione a un re) dei tre "Atti" (con "Prologo" ed narrazione compiuta. E neppure quin- Incubo riuscito Gruppo (o a un sottogruppo, o a un "Epilogo") della pantomima, ancora di, un'organizzazione di psicologie, sottogruppo del sottogruppo), e per il nel risvolto di copertina viene appa- una parvenza di sia pure grevi, sudate, quale ogni più elementare diritto (per- rentato aU'Ingravallo gaddiano e ad- trasudanti umanità: come potrebbe in- di Tommaso Pomilio sino quello "alla buona salute e alla dirittura a John Belushi; e a quest'ulti- fatti una maschera possedere qualsiasi salvezza dell'anima") non è che "poli- mo, per il demenziale che sarebbe nel- misura di spessore? Se per di più tratta- GIAMPAOLO RUGARLI, La Troga, dreotti), e Lauro Grato Sabbioneta tica"; alla "politica" come mero "ripar- la realtà dei fatti: quella degli anni Set- si, nel Pantieri, di maschera imprecisa- tanta-Ottanta in particolare. A dire il Adelphi, Milano 1988, pp. 246, (maschera di Aldo Moro); col corredo tire", "suddividere"; al Grande Siste- mente esistenzialista, cultrice di ma, insomma, della "Democrazia" co- vero, al Vostro recensore è occorso Tchajkovskij; sì, perché da Gadda si Lit. 18.000. bizantino ed essenziale di tutta la filo- sofia politica maturata nell'ultimo me "Pantomima". Su tutto (in acrosti- piuttosto il fantasma del "certain Piu- scivola immediatamente verso la Nau- quarantennio: dal sistema della corru- co), il suggello della grande sigla, me" di Michaux, vittima comico-stra- sée, e addirittura verso La peste, con lo zione, strettamente determinato da un enunciata dal Sabbioneta: "affanculo niata di eventi minimi e sommamente scatenamento di un'autentica epide- Orde spettrali di nembi-dirigibili severo "rigore morale", se "la corru- gli affamati". catastrofici, surreale uomo di carta te- mia terroristica, con tanto d'intellet- vediamo incombere, con tutta una po- zione di uno o di pochi non è accetta- A ritessere le maglie di questo pa- nero-idiota. L'imbecillità e inettitudi- tuale-untore, in anni di piombo, a Ro- tenza strana di Furie sospese, a raccor- bile, mentre la corruzione di tutti an- sticcio o intrico, e cioè ad esserne rites- ne di questo fantoccio rugarliano è ad- ma. dare terrori e torbide trame, nel singo- nulla lo stesso concetto di corruzio- suto, rinveniamo uno storditissimo dirittura irritante, ma insomma è fun- A trasudare, ad impregnare coscien- lare ordigno storico-allucinatorio che ne"; al meccanismo paradossalmente commissario di polizia, tale Pantieri, zionale, e va benissimo così; perché ze e sonni della propria sozzura, sono non è un giallo, no, ciò che questo Au- ha nome La troga. Autore ne è un perfetto di società civile in cui "la vita in svagata e casuale investigazione. piuttosto le cose stesse; se questa Tro- tore voleva offrirci; e nemmeno una Giampaolo Rugarli, Grande Funzio- non è più questione di conoscenza ma Questo spettatore (assai più che atto- ga è un incubo, dell'incubo possiede nario di Banca ora a riposo, che pare tutta la conformazione metereologica voler riversare adesso dal suo buon ri- e geologica: geografia della corrosione tiro, nella placida campagna romana, nei suoi luoghi e effetti, fenomenolo- tutta l'atra bile d'un temperamento sa- gia, direi, della corrosione nel suo giu- turnino. Esisterà forse qualche oscura sto Luogo elettivo: la Roma che si ri- connessione fra gloria dell'Interesse e gonfia tutta del proprio mito decaden- mortificazione del Libero Arbitrio? E Storie di scrittura te, Gran Santuario sacrificale del sel- in verità, come per la tragedia classica, vaggio Occulto di Stato. L'immagine al di sopra di questo pasticciato intrigo di Giovanni Giudici super-realistica di Roma è in questo li- par imperare incontrastata l'ombra cu- bro ossessiva, struggente; ricolma di li- pa-cieca del Fato; nel senso cioè, se voi MARIO FORTUNATO, Luoghi naturali, Einaudi, to, il comune denominatore che fa l'unità di vide efflorescenze, di cancrene, di pu- volete, della Paralisi, della Catastrofe, tride tentazioni; ricorrendo temporali del Diluvio — non riparatore o fecon- Torino 1988, pp. 150, Lit. 10.000. Luoghi naturali è quello, sostanziale, della già descritta tematica, ma ad abundantiam i nove luridi a foggiare ancora pozzanghere, do — ma invece aggravatore, greve di rigagnoli, tutta un'estetica pesante racconti risultano ulteriormente collegati dalla carni putrefatte, di lerce fami. Eccoli Una scrittura felicemente poetica segna l'e- della palude e dello schifo. Un tale de- allora i dirigibili, che sorvolano fittizi sordio di Mario Fortunato come narratore: essa ritornante presenza di alcuni personaggi che an- scrittivismo eccessivo e sfatto, fatal- (perché, si scoprirà, non sono che arti- è allusiva, infatti, più che descrittiva, le sue me- dirivengono (per così dire) tra questa o quella mente fatalistico, è in fondo la verosi- fizi, illusionistiche proiezioni sullo ste "contesse" (voglio dire i personaggi) usciran- narrazione come attraverso le più che perforabi- miglianza stessa, del tutto allucinato- schermo dei nembi), lo scenario politi- no pur sempre alle cinque, ma egli non ha biso- li pareti di un contesto onirico e con una osmosi ria, di questo libro "disgustoso" e im- co-apocalittico a loro offerto; eccoli gno di precisarlo, parte giustamente dal presup- delle loro vaghe identità. possibile: la cui vita paradossale e sen- controllare tutta intiera la fitta trama, posto che noi già lo sappiamo; e i "luoghi natu- Ma ciò non preoccupa il lettore che sappia suosa è tutta nella negatività eccessiva dall'alto, come dèi di sventura. rali" non saranno soltanto quelli che danno il cogliere in questa scrittura e in questo modo di ivi messa in opera, nella sua fascinazio- Troga è novello conio rugarliano titolo a uno dei nove racconti che s'intrecciano narrare (del resto rintracciabili in altri giovani ne di serpente. (che Sciascia giura apparirà presto o Ma ancora meglio, potremo parlare in questo serto narrativo, ma soprattutto (e tale narratori oggi emergenti) lo precipua e già ac- tardi nel Battaglia), derivato dal greco, del paradosso della "riuscita" (se que- e vorrebbe dire qualcosa come corro- è il senso del libro nel suo insieme) i "luoghi" cennata qualità di una lingua poetica, dove il sta nozione ha un senso) di un roman- der, rodere, "rosicchiare piano piano". del dolore che allinea a una comune norma come-è-detto tende sempre di più a farsi un co- zo incongruente, squilibrato, inquali- Esercizio di corrosione quindi da un umana anche i modi e le condizioni di quella sa-vuol-dire, ossia significato. Non si tratta di ficabile come questa Troga qua: e "riu- interno, per un interno; lavoro meto- che viene convenzionalmente definita o recepita nostalgie formalistiche, ma di un fenomeno che scito", si direbbe, proprio perché squi- dico o furioso da tarlo, in un trionfo come diversità. Il drogato e il sieropositivo, il discende più o meno direttamente da una nuova librato, sfilacciato, inqualificabile: co- mandibolare per cui nutrirsi e nidifica- ragazzo che s'innamora del ragazzo, la sposa in- sociologia e tecnologia dell'informazione: come sì al di fuori insomma da qualsiasi stan- re sono lo stesso (nutrirsi delle fibre felice, il prigioniero e il mancato suicida, non la rivoluzione industriale del secolo scorso segnò dard di consumo, e al tempo stesso ròse, talpare dentro il cuore róso delle sono in Fortunato monstra, fenomeni da addita- insieme alla fioritura del romanzo la nascita di palpabile e avvolgente da inquietare. fibre). Questo lavoro sono le trame di Questo ingordo trocar clos (trocar in re alla curiosità pubblica; bensì persone di tutti una poesia moderna che sempre più si sarebbe Stato. Ossia (dalle note di copertina) castigliano, informa ancora Sciascia, trovata confinata in un suo aristocratico hortus lo Stato "dell'affare Moro, dell'infla- i giorni e d'ogni tempo che non hanno più dun- vuol dire fra l'altro "vomitar, arrojar lo zione, dei servizi segreti e della masso- que bisogno di essere esibite o di esibirsi, sola conclusus e magari ghetto, così la nostra età di que se ha comido"), questo brogliato neria" ("troga" è di fatto una società "informazione" o "notizia" che da essa ci venga audiovisivo imperante e di scritture mercificate similgliommero segnato dalla paralisi segreta di pretto stampo piduista). essendo quella di una condizione esistenziale ge- o puramente strumentali promuove una prosa del Fato, si epiloga entro un concluso Tramare tessuti immaginari, ovvero neralmente e genericamente umana. letteraria che aspira a nuove carte di nobiltà al orticello da coltivarsi, lontano dai ru- "sanguinari" o "grotteschi" (ancora Raccontare questi racconti ci sembrerebbe di là di quelle tradizionali funzioni informative, mori del mondo, fra i monti di Cala- dalle note di copertina), vuol dire con- superfluo, tanto più che a nostro parere i libri nel senso più corrente trasferite ormai ad altri bria, dove raccontarsi l'assurdità del cepire il corpo dello Stato come gigan- che si prestano a essere raccontati sono appunto canali. Perciò il giovane scrittore tende a scrive- mondo lontano, perché tutto poi deb- tesco, carnevalesco campo per la ma- ba restare come prima. Fra Eventuale i libri poco "scritti", mentre qui è la scrittura re oggi racconti, brevi o meno brevi, piuttosto scherata dei poteri personali; e Citati Candidico ed Eterno Gattopardesco, che improbabili telenovelas a stampa; perciò è parla di questo romanzo come della stessa a costruirsi come storia, a essere quel che fra note di pessimismo cosmico e una scoperta dell'"irrealtà essenziale di succede o non succede: grazie al paziente cesello anche nei racconti di un esordiente come Mario vita da costruirsi sull'isola deserta con quegli anni di apparente storia italia- linguistico che vi presiede, alla sua sintassi da Fortunato che il recensore può verificare la pre- uno stregone e una puttana, fra disgu- na", del grand guignol nerissimo intes- pacato flusso di coscienza, al suo talvolta ossessi- senza del nuovo, la valorosa ricerca di uno stile sto e connivenza, che è naturale effet- suto dal proverbiale "Grande Vec- vo accompagnare il più trascurabile dei movi- e quella strenua sconfessione del luogo comune to d'ogni stato di paralisi, questa vi- chio", non altri che un "grande roman- menti e dei pensieri e al suo, altre volte, conce- che è da sempre funzione non ultima della lette- cenda finalmente giunge alla sua fatale ziere" dickensiano. Nel dettaglio, la dersi al flou di una disincantata vaghezza. Cer- ratura, della poesia. ricomposizione. La vita è progresso fa- partita viene giocata fra i due eminen- tale da un'ingestione, a una digestio- tissimi Onorevoli Orazio La Calenda ne, a una defecazione, insomma: paro- (maschera, si presume, di Giulio An- la di Lauro Grato Sabbioneta.
<1 Collana "Il labirinto' Certamente abbiamo corso un grosso rischio, e più di noi l'ha corso l'editore. August Strindberg Frank Wedekind Ma chi non fa non falla; e ci Un approccio globale IL PREZZO FUOCHI sembrava che davvero il dizionario italiano dovesse ormai battere altre all'universo del disegno infantile DELLA VIRTÙ D'ARTIFICIO strade, se voleva essere il primo li- prefazione di Ludovica Koch prefazione di Paolo Chiarini bro da porre in mano ai giovani (e agli adulti). Lucia Pizzo Russo La suggestiva natura delle isole Il conflitto tra vitale impulso I consensi, l'entusiasmo, la sim- nordiche e i piccoli drammi dei suoi erotico e controllo conformistico Il disegno infantile abitanti nelle più belle novelle degli istinti patia dei docenti non ci sono man- dello scrittore svedese cati. Ci era mancata sinora una cri- Storia teoria pratiche tica così attenta e acuta come quel- la di Diego Marconi. presentazione di Rudolf Arnheim W. Somerset Maugham Leonid N. Andreev Quanto al fatto che nel Dir "il I SETTE ragionare sulle parole tende in LA RESA molti casi a diventare un ragionare sono anche in libreria DEI CONTI IMPICCATI sulle cose", ci permettiamo di os- Scbleiermacher, Estetica servare che ciò è accaduto tutte le a cura di Paola Faini a cura di Francesco Fantasia Brandi, Segno e Immagine volte che il ragionamento sulle co- Il testamento letterario del In uno dei racconti più sconvolgenti se ci è sembrato indispensabile per CD Pseudo Longino, Il Sublime popolare scrittore inglese del primo Novecento la lucida comprendere le parole. Le quali analisi dei sentimenti e dei pensieri Russo, Da Longino a Longino di sette condannati a morte non sono certo astrazioni poste Burke, Inchiesta sul Bello e il Sublime nell'empireo dei suoni, ma elemen- ti concreti della realtà in cui vivia- Laugier, Saggio sull'Architettura mo. Lucarini IDEI LIBRI DEL MESEI
zio che diamo della pagina scritta letteratura con il metro che le com- non si basi semplicemente sulla sua pete, ma per vedere quale sia il mes- Intervento bellezza, ma sul fatto che dietro ciò saggio che se ne ricava: alla definizio- Clup. guide che ci appare più o meno bello (nella ne del quale le valutazioni "formali" sua forma e nella sua sostanza) intra- non saranno le meno importanti. Fa- Completi e fuori moda vediamo una personalità e delle ra- rò, in proposito, un esempio dallo gioni più o meno interessanti e che Sciascia che non amo, quello dell'An- Algeria di Edoardo Esposito condividiamo di più o di meno. Direi timonio, racconto di solito celebratis- 486 pp., 24 carte, L. 32.000 anzi che ci appare bello in quanto ci simo per il suo contenuto democrati- appare eticamente motivato e condi- co e antifascista. L'argomento, lo ri- Vorrei tornare sulla "questione diani sempre più svilito. visibile, o almeno in quanto capace cordo, è relativo alla guerra di Spa- Corsica Sciascia", stimolato in particolare dal Naturalmente non si tratta di un di sostenere adeguatamente (cioè di gna, e ai proletari italiani mandati a 300 pp., 16 carte, L. 16.000 modo in cui Marenco l'ha ripresa e impegno facile da sostenere, e i risul- farcene partecipare) ragioni diverse combattervi in cambio di quel so- dal tipo di riflessioni che vi propone, tati non saranno stati sempre esem- dalle nostre. Ho dato un giudizio po- stentamento che il governo non era essenziali a mio parere per una criti- plari. Mi chiedo però se l'esemplarità sitivo della narrativa di Sciascia an- capace di assicurare loro qua. Argo- Cuba ca che vòglia essere militante non sia stata raggiunta quando la capacità che in senso etico, contrariamente ad mento nobile, e che Sciascia affronta 380 pp., 19 carte, L. 22.000 meno che rigorosa, e sappia quindi professionale del critico abbia saputo Arlacchi e pur condividendo alcune e sviluppa con immagini e considera- conciliare la "coscienza professiona- rendersi "in qualche modo comuni- delle sue riserve, perché mi pare che zioni non prive di efficacia; perché, le" con la passione che deriva da una cabile, scambiabile, integrabile con le l'insieme del lavoro dello scrittore si- dunque, la sua lettura mi lascia fred- Indonesia do e insoddisfatto? 360 pp., 16 carte, L. 22.000 Troviamo nell'Antimonio, per esempio rispetto agli altri racconti degli Zìi di Sicilia, un più disteso (e Irlanda complesso) ragionare, un ricostruire che si vorrebbe della memoria (il 304 pp., 14 carte, L. 16.000 narratore è infatti uno zolfataro che ripercorre le vicende della "sua" guerra) e che è invece del puro ragio- Sri Lanka e Maldive namento, appesantito dal tentativo 288 pp., 8 carte, L. 16.000 di far parlare un popolano di cose tanto più grandi di quelle che lui ap- pare in grado di controllare. Tentati- Messico e Guatemala vo fallito, occorre dire, e qui dove la 522 pp., 12 carte, L. 25.000 sintassi si fa più complessa e il perio- do si allunga sulla pagina, a dispetto del povero illetterato che dovrebbe Nicaragua, Costa Rica tesserlo, la razionalità si fa più fredda e Panama e costruita, si fa "letteraria". Quello 226 pp., 8 carte, L. 14.000 che manca, in queste pagine, è la ca- pacità di immedesimazione con il proprio personaggio, ed è qualcosa Parigi che ha a che fare con la capacità di 308 pp., 6 cane, L. 16.000 invenzione narrativa. Si intenda: Sciascia è bravissimo nel rappresen- tare situazioni "inventate"; basti Kenia e Tanzania guardare nello stesso racconto le pa- gine iniziali, o semplicemente la sce- 272 pp., 16 carte, L. 17.000 netta in cui Ventura libera i due pri- gionieri affidatigli, perfetta nella sua rapidità e nella sua evidenza. Ma Tunisia quando l'autore si attarda nei pensie- 372 pp., 18 carte, L. 22.000 ri del suo protagonista, e analoga- mente vorrebbe "rappresentarli", li forza invece in una direzione che USA non può appartenere, nella comples- 488 pp., 14 carte, L. 22.000 sità del suo linguaggio, a quello zol- fataro; tenta, sì, di riportare le imma- gini e il discorso alle sue possibili co- Londra ordinate, ma pur citando le "giran- 336 pp., 18 carte, L. 21.000 dole di fuoco della festa di san Calo- gero" la sua citazione suona una nota più alta del lecito, inserita com'è tra Mosca e Leningrado elementi di ben più dotta coscienza 336 pp., 13 carte, L. 20.000 linguistica: "costava a noi tanto san- gue e dolore quella città da allucina- zione, che di solito guardavo la rossa Perù e Bolivia aureola di morte come da bambino, 480 pp., 16 carte, L. 27.000 in campagna, guardavo le lontane gi- randole di fuoco della festa di san Calogero: un luminoso lontano giuoco Praga della notte" [i corsivi sono di Esposi- to, n.d.r.] 280 pp., 9 carte, L. 20.000 Sciascia forse non sa e non vuole inventare. Deve appartenere a quella categoria di uomini che ritengono la Berlino realtà capace sempre di superare, nel 332 pp., 6 carte, L. 25.000 precisa concezione del mondo e con altre" o quando la professionalità ab- ciliano (e alcuni esiti in particolare, bene e nel male, qualsiasi fantasia il desiderio di trasmetterla. bia spinto se stessa fino a interrogarsi non escluso II giorno della civetta ) te- prodotta dalla nostra mente: come Parlo di critica "militante" perché sul proprio statuto e sui propri fini, stimoni a sufficienza di un carattere a ben dimostrano le sue opere, del re- Brasile continuiamo a mancare di un aggetti- chiedendo al critico di pronunciarsi mio avviso determinante: parlo della sto. Ne consegue che, anche rispetto 608 pp., 34 carte, L. 35.000 vo più adatto ai tempi e perché una non solo sui dati "oggettivi" del testo sua tensione critica, lucidamente co- alla realtà interiore dei suoi perso- componente di combattività è augu- preso in esame, ma sui problemi che noscitiva, capace di scavare nella naggi, il tentativo di aderirvi risulta rabile che resista nel diuturno lavoro quel testo ad ogni livello implicava e realtà e di indurre il suo lettore a fare continuamente in contrasto con Manhattan del recensore, anche quand'esso si quindi sulle convinzioni che ne sta- altrettanto. Questo, almeno, intende- quello di testimoniare una verità che 286 pp., 22 carte, L. 22.000 svolga sui tempi più allentati di un vano alla base. Non si tratta nemme- va dire, pur all'interno di un'ottica è la verità del suo essere e del suo mensile come "L'Indice". E non in- no, forse, di due cose distinte; certo specificamente letteraria; discutere se sentire, quella che appartiene al suo tendo con questo entrare nell'annosa esprimono la stessa esigenza, e la ci sono o no riuscito mi sta qui meno ordine di realtà; egli rischia così, India discussione sul significato della co- "comunicabilità" si raggiunge appun- a cuore che lanciare la palla in un continuamente, di prevaricare il per- (in preparazione) siddetta stroncatura, ma semplice- to quando il critico, magari attraver- campo più aperto. sonaggio, a meno di farne copia di se mente sostenere l'importanza della so l'uso del suo armamentario tecni- Quanto all'intervento di Capoda- stesso o a meno di allontanarlo tal- funzione di orientamento e di giudi- co e del proprio specifico linguaggio, glio: Arlacchi non presta sufficiente mente da sé che esso possa diventare Venezia zio, di un "mettersi in gioco" del cri- abbia saputo mostrare le ragioni attenzione alla dimensione letteraria oggetto di vera e propria osservazio- (in preparazione) tico che escluda quanto più possibile umane (e in ciò comunicabili) del suo dell'opera
Torino. 1° Salone del Libro. Premio per la copertina più bella. N 7 riNDjCF ™11 ••DEI LIBRI DEL MESEHH
Fratelli di san Serapione, e hoffman- niana è l'eredità della fata Rosabel- Donne nella Terra di Mezzo verde dal Piccolo Zaccaria (che, di nuovo, è citato nel racconto Lasciar di Antonella Gargano stare). Così come la carrozza del re delle Alpi, Alpinox, con il suo tiro di Arkadij Strugackij cui la Frischmuth si richiama e che, camosci, è un po' sullo stampo di BARBARA FRISCHMUTH, Inganni e ci, ovvero gli oscuri, i misteriosi, co- Boris Strugackij quasi sempre, esibisce attraverso una quella trainata dagli unicorni su cui incanti di Sophie Silber, Giunti, me vengono definiti gli uomini, non LO SCARABEO NEL rete di citazioni esplicite. Se Tieck in appare, sempre nel Piccolo Zaccaria, Firenze 1988, ed. orig. 1976, hanno più bisogno di loro, sicché vie- FORMICAIO ne rapidamente e irrimediabilmente realtà non compare mai come riferi- il mago Prospero Alpanus, mentre trad. dal tedesco di Elena Fran- a cura di Claudia Scandura a cadere l'unica giustificazione per la mento diretto (quell'idea della bam- l'urogallo-postino ha a modello il fa- «I fratelli Strugackij chetti, nota critica di Anita Pi- loro esistenza. Allora quegli arredi bina rapita dagli elfi, è vero, si trova giano-cocchiere di Hoffmann. scrivono non soltanto chler, pp. 259, Lit. 15.000. biedermeier, quel titolo di riverita, in Mac Donald, ma non è forse un Il gioco delle citazioni e dei rinvii come scrittori di quei biglietti vieux style non sono al- motivo tieckiano, accennato ad esem- non si ferma qui, interseca la linea fantascienza, ma come Nel romanzo Inganni e incanti di tro che l'inevitabile conseguenza, si pio nella novella del 1835 II vecchio della commedia viennese di Raimund romanzieri russi». Sophie Silber dell'austriaca Barbara direbbe la prova terrena che gli esseri libro e il viaggio nell'azzurro?, e se e si intreccia con le mitologie celti- (Ursula Le Guin). Frischmuth un concilio di dèi, gli spi- sovrannaturali hanno fatto il loro Tolkien è, per così dire, esterno agli che nell'episodio dell'isola di Avalon riti delle acque, dei monti e della ter- tempo. "Tutto è così triste [...] Gli Inganni, gli Esseri dalla lunga esi- o con le Mille e una notte da cui ri- ra che popolano la regione orientale Enterici li vediamo entericizzarsi di stenza assomigliano davvero agli prende la fata Pari Banu, sposa del Franco Andreucci principe Achmed, o ancora con le an- SOCIALDEMOCRAZIA tiche saghe popolari della regione al- E IMPERIALISMO pina, cui giustamente rimanda nella I marxisti tedeschi e la sua interessante Nota critica Anita Pi- politica mondiale chler. 1884-1914 Archivista dell'arbitrario Certo, per una scrittrice che aveva Il ruolo della esordito con quel Collegio delle suore socialdemocrazia tedesca di Mariolina Bertini (1968) così provocatorio sul piano nelle discussioni e della struttura narrativa e della scrit- elaborazioni teoriche da tura, e così lucidamente costruito sul- la denuncia delle tecniche educative cui nacque il termine e il GEORGES PEREC, Mi ricordo, Bollati-Borin- caratteristici della sua arte. Innanzitutto, il gu- concetto di imperialismo. sto dell'enumerazione: soltanto Rabelais — che di manipolazione dell'individuo, la ghieri, Torino 1988, ed. orig. 1978, trad. dal scelta di una dimensione feerica, per Lire 28.000 è tra i numi tutelari di Perec insieme a Sterne, a francese di Dianella Selvatico Estense, pp. quanto particolare, potrebbe lasciare Jules Verne a Kafka e a Raymond Roussel — vi QUESTIONI DEL 131, Lit. 15.000. perplessi. E tuttavia anche nel ro- si è abbandonato con la stessa avidità enciclope- MEZZOGIORNO manzo del 1976, a ben guardare, non dica con cui vi si abbandona Perec. Sul piacere Le ipotesi di sviluppo nel è assente la provocazione: nella affer- dell'enumerazione, come su un terreno fertile, dibattito meridionalistico Sulla copertina dell'ultimo romanzo di mazione poetologica della "necessità degli anni ottanta Georges Perec, Un cabinet d'amateur (si po- proliferano altre compiute "perversioni" intellet- delle fate" — è questo il titolo di un saggio della Frischmuth del 1975 — a cura di Lina Tamburrino trebbe tradurre La galleria di un collezionista, tuali: l'ebbrezza delle finte bibliografie e dei ca- e Marcello Villari taloghi fittizi, la voluttà degli aneddoti apocrifi in una età che sembra aver segnato la o Una quadreria), del 1979, c'è una fotografia fine del pensiero mitico. Ma ciò che Dieci noti studiosi bellissima dell'autore: sotto una gran massa di sapientemente mescolati a veri frammenti di ripropongono il problema biografie illustri, l'inesauribile piacere di descri- interessa, al di là dei rapporti con la capelli crespi e scarruffati, da scienziato pazzo tradizione letteraria o della indivi- meridionale. vere quadri immaginari che, racchiusi in una del "Corriere dei piccoli", Perec rivolge ai letto- duazione di possibili sconfinamenti narrazione, racchiudono a loro volta, nel sogget- ri un sorriso complice e canzonatorio, scintillan- dei generi, è il motivo della ricerca to raffigurato, gli elementi di un'altra narrazio- Anna Seghers te di bonaria e geniale perfidia. La lettura del che corre lungo tutto il romanzo e ne ne, che viene ad incastrarsi nella prima. Se ho fa una sorta di quest story, in cui va IL VERO AZZURRO romanzo giustifica perfettamente la sua espres- parlato di "perversioni", non è certo per situare detto che, a volte, il meccanismo de- sione trionfante e maliziosa: è la storia di un prefazione di Mauro Ponzi Perec rispetto ad una presunta "normalità" let- gli interrogatori costruito dalla Fri- Metafora della ricerca della collezionista che, nel 1913, si fa ritrarre in mez- teraria: il fatto è che egli ama pervertire, cioè schmuth risulta forse troppo incal- felicità, un colore fa da zo ai suoi quadri, antichi e moderni. Questi distogliere dai loro obiettivi consueti, i linguaggi zante e scoperto. Nel tentativo di re- protagonista e dato quadri, più di un centinaio, il pittore li riprodu- cuperare la propria identità perduta unificante di due racconti e i procedimenti di una serie di discipline serissi- la funzione della memoria rivela tut- lunghi della celebre ce diligentemente (benché vi apporti, in realtà, me — dall'archeologia alla storia della medicina scrittrice tedesca. molti piccoli cambiamenti); noi non li conoscia- ta la sua centralità: andando dietro al — con cui si è familiarizzato nei lunghi anni di filo dei ricordi Sophie riuscirà a far mo, però, soltanto dalla sua raffigurazione, ma lavoro come documentaliste al Consiglio Na- anche da una serie imponente di documenti — riemergere alla coscienza il groppo zionale delle Ricerche. del "rimosso", concentrato nelle figu- Giulio Angioni cataloghi, saggi dovuti a celebri studiosi — che Insieme al gusto per l'ars combinatoria, re della madre, dell'amante Saul Sil- L'ORO DI FRAUS Perec ricrea, imperturbabile, "più veri del ve- queste tendenze non potevano non condurre Pe- ber e del figlio Klemens. Ma anche prefazione di ro", portandoci di continuo al limite dell'illusio- rec al gruppo dell'Oulipo ( Ouvroir de Littéra- per gli Esseri sovrannaturali la perdi- Giuliano Manacorda ne perfetta, per poi dissiparla con una mefistofe- ture Potentielle, Opificio di Letteratura Poten- ta dei poteri significa, almeno in par- Una storia di intreccio lica risatina. La rivelazione dell'ultima pagina te, una perdita della memoria del ziale), a cui aderì nel 1970.1 membri dell'Ouli- giallo che è al tempo proprio passato. E contro l'atrofiz- stesso denuncia civile vanifica, in un'estrema capriola, l'opera intera: po, fondato nel 1960, coltivavano, e continuano quei quadri descritti e riprodotti con cura ma- zarsi delle capacità di ricordare si ce- contro gli oscuri a coltivare, le forme più complicate dell'artificio lebra un rituale magico, una festa niacale, esposti tra i deliri del pubblico, studiati meccanismi del potere. letterario, riesumando tecniche antiche (dall'a- della memoria, che si conclude con la Lire 16.500 con un dispiegamento di erudizione senza prece- crostico, al centone, al palindromo) ed inventan- riacquisizione in un'atmosfera alluci- denti, erano tutti perfettamente falsi. Ho voluto done continuamente di nuove. Ne fecero parte, nata e visionaria della forma archeti- Diderot e altri raccontare brevemente questo romanzo, l'ultimo oltre a scienziati di varie discipline, scrittori co- pica: una testa con i palchi di corna, L'ESTETICA che Perec pubblicò, tre anni prima della sua me Calvino e Queneau, che ebbero con Perec un cavallo sulla cresta dell'onda, una DELL'ENCYCLOPÉDIE morte a soli quarantasei anni, perché concentra figura arborea o l'immagine di un Guida alla lettura a cura di nelle sue centoventi pagine tutti gli elementi più Efesto claudicante. Massimo Modica Le mistificazioni, che poi sono an- In un'edizione con ricchi che il gioco delle metamorfosi, cul- apparati bibliografici, le minano insomma nel crogiolo dove i voci relative all'estetica e filtri della fata dei narcisi Amaryllis all'arte di un'opera che ha ospiti, sia pure fuori moda di un al- fanno riaffiorare il ricordo delle radi- segnato un'epoca. dell'arco alpino, si trasforma in un giorno in giorno più di quanto già poco olimpico e molto concreto con- non siano... e i luoghi in cui poterci bergo di montagna non diversamente ci, come il viaggio ad Avalon rico- gresso, per di più vagamente percor- muovere con agio consideriamoli pu- dagli Hobbits, che, per dirla con Zol- struisce l'unità di pensiero e senti- re scomparsi" (p. 11-12): così dice la, assomigliano agli "avventori di mento e come la difficile, faticosa Luciano Canfora so dall'aria sindacale delle mozioni, a cui viene invitata una rappresentante Rosalia, uno degli spiriti arborei che ideali locande di un'ideale campagna Trauerarbeit di Sophie le restituisce TUCIDIDE del mondo degli uomini, l'attrice So- contribuiscono a dare al profilo rigo- inglese" o ai "membri di un club l'"indicibile senso di familiarità" (p. L'oligarca imperfetto phie Silber. E mentre i re della Alpi e rosamente geografico del paesaggio pickwickiano". Per altro verso So- 115) con il luogo della sua infanzia e Un itinerario di lettura i geni delle acque si accaniscono in stiriano della Frischmuth un tratto phie Silber legge gli hoffmanniani con tutto il suo passato. dell'opera e della vita del partite a tarocchi, fumano la pipa e suggestivo da Terra-di-Mezzo à la grande pensatore greco, fanno una corte tutt'altro che discre- Tolkien. Torna in mente un altro sfo modello per la storiografia ta alle fate, gli spiriti femminili, go, curiosamente analogo anche s di tutti i tempi. Amaryllis Sternwieser, Pari Banu e la da una prospettiva diversa, presenti, Lire 15.000 Fata dell'Incipiente Frescura girano in una novella tieckiana del 1830, Il in costume stiriano con gran cappelli castello incantato: "Ma è troppo tri- Le fiabe moderne di di paglia bordati e fazzoletti di seta ste[...] che ai nostri giorni tutto il Marcello Argilli sfrangiati che lasciano un po' a bocca meraviglioso, lo spirituale e il sovran- MENU DI CENTO aperta i villeggianti del luogo. naturale vada sempre in fumo [...] Poveri fantasmi! Perseguitati e ri- STORIE Che questi Esseri dalla lunga esi- stenza abbiano assunto forme umane mossi dappertutto, ai nostri giorni Un invito a rileggere in ma si muovano in un décor assoluta- non trovano rifugio neppure nei ro- modo paradossale e mente démodé o parlino un linguag- manzi, a stento ancora nelle trage- divertente la realtà di tutti i die". Dove qui è una voce "umana" giorni. gio superato, un po' gonfio e un po' stantio — e la traduzione, ovviamen- — non a caso una poetessa — ad Lire 18.000 te, non sempre può rendere lo scarto esprimere il proprio rammarico, la tra le varietà linguistiche —, è il se- propria delusione per un revenant gno esteriore, solo in apparenza lega- mancato. Lj Editori Riuniti to all'innocente sfera del gioco, di Già da questi accenni dovrebbero una verità più inquietante: gli Enteri- essere evidenti le matrici letterarie te precisa di Balzac, è confermato dal stanza dall'evento narrato, lasciato a Supergotico puntiglio con cui il normanno Bar- mezzo, inconcluso ("i mei affari mi bey tiene a precisare che "fra tutti i costrinsero a lasciare la contrada e punti del dipartimelo a me noti" è non potei mai realizzare il mio pro- di Lina Zecchi l'unico a lui ignoto) è una vischiosa getto", cioè la verifica della fantoma- terra di nessuno, impreciso limite fra tica messa celebrata dallo spettro dell'abate della Croix-Jugan), desti- JULES BARBEY D'AUREVILLY, L'in- sibilità quasi assoluta di una tradu- realtà materiale e realtà interiore e mitica; landa dove, secondo la tradi- nato a non essere mai "controllato" demoniata, a cura di Gilda Pier- zione letterale — significa stregata, ammaliata, vittima di un sortilegio zione popolare, "il y revenait", ci so- dal narratore, rilanciato in un pre- santi, Editori Riuniti, Roma (sort), incantesimo con effetti magici no dei fantasmi, dei revenants, morti sente dove gli affari prendono il po- 1987, ed. orig. 1854, pp. 292, generalmente nefasti, analogo al dia- che continuano ad ossessionare con sto dei fantasmi e delle passioni poli- Lit. 22.000. lettale nostrano "fattura". "Affattura- la loro apparizione i luoghi dove so- tiche. IL LATO DELL'OMBRA ta", stregata è infatti la protagonista no vissuti. Con allucinata retorica, il Tutti i personaggi del "racconto narratore getta a sua volta, tramite la Jeanne Le Hardouey, aristocratica nel racconto", allora, più che ossessi Olive Schreiner Di Jules Barbey d'Aurevilly (1808- normanna rassegnata a nozze bor- descrizione ipnotica della landa, una o stregati, appaiono esseri incompleti 1889), narratore, giornalista, polemi- ghesi in epoca immediatamente po- sorta di sort al lettore-complice: "Chi e insaziati, vittime di un'insanabile 1899 sta, critico del secondo Ottocento strivoluzionaria, soggiogata da una non conosce il fascino delle lande lacerazione, sorta di esitazione sul- francese, la stampa a lui contempora- passione sacrilega per un uomo fata- [...] Le lande sono come brandelli ri- l'orlo del cambiamento estremo, in introduzione di A. Oboe nea celebrò nei mesi di novembre-di- le, l'abate Jéhoel de la Croiz-Jugan, masti al suolo di una poesia selvaggia una incompiutezza che è la loro dan- Una scelta delle migliori prose bre- cembre 1874 (subito dopo la pubbli- vi della famosa scrittrice sudafrica- cazione della sua raccolta di novelle na bianca sul tema del razzismo più celebre, Les Diaboliques, incorsa sullo sfondo della guerra anglo- nell'accusa di "attentato alla pubbli- boera. ca morale") una sorta di consacrazio- il grande black-out di New York, Caryl Ches- ne in negativo, destinata purtroppo a sman e l'Abbé Pierre, il colonnello Townsend e durare nel tempo e ad impedire una scambi fruttuosi. Della ricca letteratura ouli- il caso Profumo, l'hula-hoop e il Cinerama, le rilettura meno legata alla superficie pienne in Italia è già presente una scelta presso poesie di Minou Drouet e i films con la Princi- Thomas Mofolo degli atteggiamenti provocatori o ul- la Clueb di Bologna con il titolo Oulipo. La pessa Sissi... Perec non evoca deliberatamente, si trareazionari dell'autore. Un contem- CHAKA letteratura potenziale, ottimamente curata da limita ad enunciare; nelle sue pagine non c'è no- poraneo più acuto, a cui non sfugge stalgia, c'è però un appello alla memoria del let- introduzione di J. Wilkinson il rigore e la sottile tenuta stilistica di Ruggero Campagnoli e Yves Hersant; un'altra tore che crea una complicità, ora divertita, ora, Barbey, si sofferma a parlare di "spi- ampia scelta uscirà, ancora a cura di Campagno- La vera storia di Chaka, imperato- rito infernale", di "influsso satanico, li, da Bollati Boringhieri. inevitabilmente, struggente. C'è qualche cosa di re del popolo zulu, nel primo ro- dissolvente e malsano", di pagine su Sempre Bollati Boringhieri ha mandato in paradossale nel rapporto tra questa operina e il manzo scritto da un sudafricano cui soffia "il vento della corruzione" libreria, di recente, un curioso testo di Perec del resto della produzione di Perec: come ha potuto nero. (sono parole di Henri Fournier, "Pa- 1978, Mi ricordo, che viene ad aggiungersi agli offrirci un testo la cui organizzazione è così ele- ris-Journal", 3 dicembre 1874). Data altri suoi libri accessibili in italiano: Le Cose, mentare, così deliberatamente affidata al caso, lo la violenza paradossale e ultrareazio- una storia degli anni Sessanta (Mondadori, stesso romanziere che negli anni Sessanta ha af- Amadu Hampaté Bà naria di cui Barbey d'Aurevilly si era 1966 e poi Rizzoli, 1986) e La Vita istruzioni frontato il tour de force di scrivere un lungo fatto da circa un ventennio l'impro- romanzo poliziesco, La Disparition, senza mai babile portavoce, molti giornali re- per l'uso (Rizzoli 1984). Il lettore italiano ha L'INTERPRETE usare la lettera e? Lo stesso che ha costruito la pubblicani sono solo capaci di ralle- quindi ora a sua disposizione un buon punto di BRICCONE grarsi che un uomo legato ai valori partenza: può cominciare dal Perec "sociologico" struttura di La Vita, istruzioni per l'uso secon- Ancien Régime del trono e dell'alta- di Le Cose, già ghiotto di enumerazioni ma non do complicate regole matematiche, e vi ha poi introduzione di L. Nissim incastonato, per la delizia dei lettori, decine di re sia così palesamente corrotto e ancora toccato dal programmatico funamboli- La storia di Wangrin, che riesce a cripto-citazioni? In realtà non vi è alcuna rottu- privo di valori morali da arrivare a smo degli oulipiens, che ricostruisce la vita di raggiungere successo e ricchezza condannarsi, per così dire, con la sua una coppia di giovani pubblicitari attraverso il ra tra il Perec delle forme più sofisticate e artifi- grazie al suo lavoro di interprete, stessa penna. E ad ideale suggello di loro rapporto feticistico con gli oggetti che sim- ciose, e quello di Mi ricordo: quali che siano le ma perde la sua identità culturale questa "leggenda nera" si aggiungo- boleggiano una sperata ascesa sociale; può conti- regole della forma retorica adottata, quel che è d'origine. no, a dieci anni di distanza (1884), le nuare con il monumentale La Vita istruzioni tipico di Perec è l'adottarla in uno spirito di parole del decadente Des Esseintes, assoluta libertà ludica, emancipandola da ogni protagonista di A rebours di Huy- per l'uso, gigantesco puzzle in cui s'incastrano i utilitarismo. Apparentemente lontano dai vir- smans, che vota un culto delirante al destini dei numerosissimi abitanti di uno stabile Bessie Head mito del demonismo delle Diaboli- parigino; può finire con Mi ricordo, delizioso tuosismi oulipiens, Perec finisce in Mi ricordo ques, mettendone in risalto sadica archivio del più infido degli archivisti. La quali- col dar prova di un virtuosismo supremo: quello LA DONNA raffinatezza e violenza verbale inau- tà delle traduzioni è miracolosamente buona. di arrivare al coinvolgimento del lettore restan- DEI TESORI dite. I 480 ricordi archiviati da Perec si collocano do sul terreno della più impassibile e sobria og- Questa reputazione di scrittore os- tra il 1946 e il 1961, almeno per la maggior gettività. a cura di M.A. Saracino sessivo e frenetico, che prelude a cer- parte, e sembrano il frutto di un vagabondaggio to decadentismo e sensazionalismo In tredici racconti brevi della vita sbadato tra le nebbie del passato prossimo, dove fine secolo, ha generato equivoche e di ogni giorno, le vicende di figure navigano enigmatici relitti e riemergono all'im- femminili di grande bellezza e ripetitive letture, facili ironie e cau- Douces flgurcs poi^ rtércs lèvres fleuries umanità. stiche definizioni (fra cui la celeberri- provviso cose che un tempo ci furono familiari M I A MAREYE ma: "un Balzac epilettico"): così, può come l'aria che respiriamo: cose "inessenziali", YETTE LO R I E solo stupire e rallegrare che l'edito- come sottolinea lo stesso Perec, banali, ma pro- ANNI E « MARIE ria italiana abbia pubblicato, a bre- prio per questo cariche di potere evocativo, capa- Driss Chraìbi vissima distanza di tempo fra loro, ci di ricreare per un istante atmosfere dimentica- due capolavori indiscussi di Barbey, jcunes fiU« te. C'è il caso Kravcenko e la rubrica "Incredibi- MAIS NASCITA ossia quelle stesse Diaboliques a cui le ma vero", ci sono l'Andrea Doria e il Kon-Ti- prcs d'un ALL'ALBA abbiamo appena fatto riferimento e ki, Gagarin e Rin-Tin-Tin, la dama bianca di jet d eau qui il romanzo giovanile l'Ensorcelée pleure et qui prie Coppi e Porfirio Rubirosa, le borse di Hermès e introduzione di M. El Houssì (1854). Ognuno di questi libri in- celie colombe s'extasie staura un'incrinatura del senso co- L'avventura leggendaria dell'Islam mune, una scrittura intesa anche e ad Occidente sotto la guida di Ta- soprattutto come preziosa o "crude- riq capo berbero islamizzato. le" rimessa in discussione dell'ordine razionale delle cose, sottile inquietu- dal volto ridotto a un fascinoso orro- e primitiva, dilaniata dalla mano e nazione in vita è in morte. Condan- nati a vivere dalla Storia (che la loro dine che lacera e beffa la "buona" fe- re senza nome, fanatico controrivo- dall'erpice dell'uomo". Peter Abrahams de borghese nella scienza e nel pro- luzionario ("chouan") miracolosa- Così esplicitata, fin dall'inizio, storia privata replica convulsamente gresso. Delle Diaboliche (SE 1987) ci mente sfuggito alla morte, che ri- l'intima analogia fra la landa e una "in minore") un mutamento percepi- DIRE LIBERTÀ limiteremo a dire che, al di là del compare all'improvviso nell'antica sorta di residuo arcaico resistente to come instabilità intollerabile, i sensazionalismo dei materiali narrati- abbazia del luogo (Blanchelande). nell'animo umano, questa terra di- protagonisti dell 'Indemoniata anela- a cura di I. Vivan vi, colpisce la struttura di "racconto Stregata perché sceglie di vivere una venta il contenitore ideale di una sto- no a una dimora assoluta nel tempo La formazione di un giovane me- nel racconto", dove l'allusione a una passione che la porterà alla danna- ria che rifiuta la Storia (la rivoluzio- e nello spazio che è loro negata, pa- ticcio sudafricano attraverso il realtà intollerabile e segreta, contro zione, ma anche, più letteralmente, ne e il progresso) e si proietta in un radossalmente, dalla stessa morte. La dramma dell'apartheid. cui si ergono sacrilegamente i prota- stregata da un sort gettatole per ven- tempo, come osserva la curatrice, landa di Lessay svela dunque un gonisti, si trova sempre distanziata detta dal capo dei pastori che vagano "che non riesce a fluire, rappreso aspetto di Gorgone, che impietrisce da una presunta discorsività dialo- nella desolata landa di Lessay, scac- com'è intorno agli eventi". Certo, la e lascia incompiuti, ponendosi così gante, che inquadra (ed evoca) un ciato dal ricco marito di Jeanne, 0 pura fabula del racconto incorniciato all'opposto della celeberrima landa Djibril Tamsir Niane tempo e uno spazio irrealistici; 0 suo fattore Thomas Le Hardouey. Alibi, ci rigetta in pieno romanticismo, con di Cime tempestose, dove i protagoni- centro virtuale è un fantasma sepolto più che causa scatenante, questo sor- ascendenze gotiche; certo, l'abate de sti maledetti trovano alla fine comu- SUNDIATA nella memoria, che solo nella parola tilegio del pastore scandisce le tappe la Croix-Jugan è un eroe byroniano, nione e pace, in sintonia col paesag- trasmessa può trovare la sua fuggiti- del progressivo (regressivo) sprofon- e come lui reca le stimmate dell'an- gio arcaico: contrariamente allo Le gesta mitiche del grande va composizione. Vorremmo invece dare di Jeanne nel "fuoco ardente" gelo ribelle divorato dall'orgoglio; Yorkshire di Emily Bronte, la Nor- condottiero mandingo raccon- dedicare più spazio all'Ensorcelée, della sua passione, fuoco e ardore già certo, la magia si manifesta anche co- mandia dell'Indemoniata è una terra tate da un «griot». opera giovanile ritenuta da Baudelai- insiti nel suo stesso aristocratico co- me recupero folclorico sapientemen- sfregiata dal mutamento dei tempi re un capolavoro degno di essere gnome (Feuardent = fuoco ardente, te dosato. Ma questa storia "gotica" è moderni, incapace di trovare la stabi- non solo letto, ma riletto e rimedita- è il nome originario della sua fami- assunta e ambiguamente incastonata lità di un mitico tempo immutabile to ad anni di distanza, come opera glia), provvisoriamente nascosto e in una cornice narrativa in prima che il discorso narrativo può solo as- dotata di fascinazione suprema. protetto dal borghese Le Hardouey. persona, situata in un passato impre- sumere come fantasma, irredento e EDIZIONI LAVORO L'Ensorcelée (1854) - che l'edi- La landa di Lessay (il carattere ciso ma straniato ("Alcuni anni or so- irredimibile Via Boncompagni, 19 - Roma zione italiana propone di rendere col onirico di questa cornice narrativa, no già"), simmetricamente ripreso Tel. (06) 4951885 più forte e connotato L'indemoniata, volutamente agli antipodi della de- nell'explicit ("Più tardi..."). L'inca- scelta forse inevitabile vista l'impos- scrizione storicamente e spazialmen- stonatura porta con sé un'ironica di- PRISMA 1.5 LX
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tà locale e circoscritta, la trascendo- I nipotini di Svejk no agevolmente per riproporsi come altrettante immagini paradigmatiche di una condizione umana intollerabi- di Marinella D'Alessandro le e tuttavia sopportata con un singo- lare miscuglio di rassegnazione e mari", abitata da un popolo di poeti amor proprio. Valga per tutti l'esem- iA| ISTVAN ÒRKÉNY, Novelle da un minuto, e/o, Roma 1988, ed. che nei loro momenti migliori sono pio dell'anziano e modesto custode del Museo nazionale ungherese che orig. 1968, trad. dall'ungherese convinti di poter camminare sull'ac- qua, e di primi attori morti per infar- in Pantheon magiaro improvvisa, ad MARIETTI di Gianpiero Cavaglià, pp. 152, to che cinque minuti prima dell'ini- uso di una scolaresca venuta in visita Lit. 18.000. zio dello spettacolo serale si rialzano mentre il museo è chiuso per restau- in piedi pur di tornare a calcare le ri, una solenne mostra commemora- tiva esponendo nelle bacheche le scene. Gli ungheresi di Orkény sono Pier Mario Fasanotti Viviamo in tempi di crisi, tetri e i tipici figli di una piccola nazione proprie reliquie famigliari, per illu- poco inclini al riso. In un clima cul- maltrattata dalla storia, che cercano strare quindi in tono professionale turale sconfortante come il nostro — di riabilitarsi come meglio possono quella che si risolve in un'apoteosi Soledad sia che si enfatizzino i problemi, sia sul piano della fantasia: un popolo di del silenzioso eroismo e delle inevi- che si preferisca eluderli — spetta sognatori e di illusi tra i quali, come tabili frustrazioni dell'uomo qualun- anzitutto alle letterature dell'Europa In una fuga di città e racconti, centrorientale il merito di aver muta- sulle tracce di una figura di to il ghigno della tragedia nel sorriso donna. autoironico di uno scetticismo uni- "Narrativa" versale in cui s'identifica forse il di- Pagine 154, lire 19.000 stillato più genuino di una strategia della sopravvivenza ampiamente spe- Principeschi clamori rimentata e assai ben collaudata da Giorgio e Nicola Pressburger queste parti del continente. Qui, ca- di Bruno Ventavoli povolgimenti storici, lacerazioni e L'elefante verde catastrofi sono ormai da tempo al- PÉTER ESTERHÀZY, 1 verbi ausiliari del cuore, tempo, e che solo provvisoriamente prende for- Budapest, ottavo distretto. Un l'ordine del giorno e hanno finito Edizioni e/o, Roma 1988, ed. orig. 1985, ma in un testo, perché è un grande gioco di co- per creare condizioni in cui il relati- sogno e la sua interpretazione struzione che ha da fare con la vita stessa. Come vismo dei valori e l'ambiguità delle trad. dall'ungherese e postfaz. a cura di Mari- rabbinica si tramandano di pa- ideologie spiccano con maggior evi- nella D'Alessandro, pp. 141, Lit. 18.000. in un set di bambole russe, che si contengono in dre in figlio. denza. I mutevoli imperativi della successione, i libri di Esterhàzy procedono per storia, espressi volta per volta in for- Péter Esterhàzy è un caso unico nella lette- accumulazione. - Narrativa » ma di dogmi inappellabili, qui rivela- ratura ungherese contemporanea. Autore com- Personaggi e situazioni si rincorrono vicen- Pagine 92, lire 14.000 no più chiaramente che altrove il lo- plesso, ribelle, multimediale, anticonformista, devolmente, tappa dopo tappa, tracimando dai ro lato occulto: l'arbitrio, la menzo- ama giocare non solo con la scrittura ma anche propri confini, confondendosi con il resto della gna e la sopraffazione che gravano su con una cerchia di ammiratori via via sempre letteratura umana. Tutto al mondo esiste per Edoardo Sanguineti chi non fa la storia, bensì la subisce. trasformarsi in libro, diceva Mallarmé, e così La gente comune che desidera so- più vasta. E dello scorso anno la sua ultima bef- lo vivere e morire in pace, i privati fa, un romanzo dal titolo I diciassette cigni, nascono i romanzi di Esterhàzy, di cui viene ora Ghirigori cittadini degradati a sudditi, manipo- pubblicato sotto lo pseudonimo femminile di tradotto in italiano I verbi ausiliari del cuore. lati e violati dal primo all'ultimo re- Lili Csokonai (che rimanda ironicamente al E il racconto cinico e lirico della morte della spiro, sono forse gli ultimi autentici grande poeta del Settecento, Vitéz Mihaly Cso- madre e il bisogno di rompere il mutismo del Italianese 1979-80. Un diario di eroi del ventesimo secolo. Sono degli konai). Tutti sapevano che era lui il raffinato dolore interno, di un sentimento ben vivo, che bordo ironico e feroce. eroi involontari, impreparati, ridico- autore di quello strano libro, che secondo alcuni però sfugge continuamente di mano. Le pagine li, insomma degli antieroi per eccel- era pornografico, ma che era in realtà una gran- listate a lutto, lo scambio dell'io narrante nel • Saggistica • lenza, il cui modello letterario non a corso del volume, dapprima lo scrittore e poi la Pagine 194, lire 23.000 caso è stato elaborato proprio qui, de incursione nel linguaggio poetico del Sette- nell'Europa centrale e orientale, a Ottocento. madre stessa che si autosserva giovinetta, sono partire da personaggi come il buon Discendente della famiglia dei principi solo due dei tanti espedienti narrativi cui soldato Svejk di Jaroslav Hasek o il Esterhàzy, non ancora quarantenne, Péter ha già Esterhàzy ricorre per definire lo spiazzamento Stefano Petrucciani Lasik Roitschwanz di Ilja Erenburg. al suo attivo una lunga sequenza di discusse e entro il quale un sentimento di dolore può pren- Questi sudditi disarmati non sono discutibili opere. Poesie, racconti, romanzi, tutti der forma. Se tutto esiste per diventare libro, la Etica dell'argomentazione però dei fantocci imbelli. Nei con- improntati al segno di un interminabile gioco di vita deve però trasferirsi nelle parole del testo. Ragione, scienza e prassi nel pensiero di Karl-Otto Apel fronti del potere, sfoderano l'arma rimandi e finzioni. La sua prosa nasce dalla con- Non è un'equazione priva di insidie. E l'oscura più inattesa e quindi più efficace, taminazione continua di forme e contenuti. I pulsione a superare "l'ottuso mutismo" che se- Interrogare Apel per una razio- una di quelle che rappresentano da nalità filosofica "forte". sempre la difesa degli inermi: l'arma suoi libri sono un coacervo di citazioni, folgora- gue la morte della madre, al pari di ogni folgo- del comico, dello sberleffo universa- zioni linguistiche, dedali narrativi nei quali il razione poetica, riesce a prevalere sulla pagina « Filosofia » le che non risparmia neanche chi ne lettore non sprovveduto intravede prestiti da al- bianca, sul martellante monotono ticchettio del- Pagine 160, lire 20.000 è l'autore. La risata che scaturisce da tri grandi scrittori, da autori presi a caso con un la macchina da scrivere, solo diventando breve una comicità come questa offre una piacere quasi orgiastico per la letteratura in istantanea, ricordo frammentario, fugace senti- rivincita che non attenua lo sconfor- quanto tale e che vanno da Handke, ai classici mento e divagazione continua. to ma cerca di farsene una ragione, Gianni Baget Bozzo del romanzo ottocentesco come Jokai e Mikszà- La conclusione del romanzo — "più oltre contrapponendo alla violenza delle I tempi e l'eterno circostanze la vitalità di una libertà th, da Borges a Pascal, e a tanti altri ancora, scriverò di tutto questo in modo più preciso" — interiore così ostinata e robusta da fino a se stesso. Esterhàzy infatti si cita, senza testimonia non solo la qualità di una scrittura A cura di Claudio Leonardi poterla considerare senz'altro come sosta: non per autocompiacimento narcisistico, che si pone come aggiornamento continuo, con- e Giovanni Tassarti uno dei pochi modelli esistenziali quanto piuttosto per una lucida consapevolezza tìnua rielaborazione, ma anche che, forse, non è Una vicenda biografica e teolo- positivi dei nostri giorni. della costituzione magmatica del suo mondo ar- possibile dar forma in maniera compiuta a un'o- gica di confine. Le Novelle da un minuto dello tistico. Tutte le sue opere si rimandano l'una pera letteraria. scrittore ungherese Istvan Okény, all'altra: sono state addirittura raccolte in un La scrittura di Péter Esterhàzy è un crogiolo pubblicate di recente nella limpida » Tery.omillennio - unico grande volume con una sua originale or- di voluttà, amore, paura, e soprattutto del desi- Pagine 164, lire 17.000 versione italiana curata da Gianpiero Cavaglià, si collocano anch'esse nel ganicità, dal titolo Introduzione alle belle let- derio incrollabile di essere scrittore. Dove lo solco di questa grande tradizione let- tere. scrittore è colui che butta a gambe all'aria il teraria, fanno parte cioè del filone La scrittura è per Esterhàzy un unico grande mondo, quel mondo fatto di parole che è la vita Walter Schulz laico e dissacratorio della cultura flusso di parole che si accumula nel corso del in generale, che lotta col silenzio. centroeuropea. Sono racconti brevi, Le nuove vie della da leggersi, come indica il titolo del- filosofia contemporanea la raccolta, nello spazio di qualche 3: Corporeità minuto, lievi e capricciosi come a L'aggiornamento e la discussio- prima vista appaiono, pervasi da una nella novella Alzati e cammina, un que. E spesso, pur facendoci ridere concisione, le massime fulminanti, la ne. Una "piccola grande" sottile vena di surrealismo e da un bel giorno potrebbe anche rinascere amaro, Órkénv riesce a suscitare un tendenza dei racconti a trasformarsi Opera. umorismo irresistibile che gioca sui il messia in persona. irresistibile effetto d'ilarità che nasce in parabole — non sembra imparen- registri più diversi. Escluso, beninte- tarle semmai con un altro genere il- "Minima» Ma in fondo i veri protagonisti di dall'essere confrontati, sulla falsariga Pagine 196, lire 24.000 so, il registro dell'ingenuità, della queste storie non sono tanto gli un- di situazioni paradossali (ma non tan- lustre legato al comico, eh discende semplice risata a cuor leggero. gheresi con j loro tic e le loro fissa- to inverosimili) con incidenti che po- anch'esso dall'Europa centrorientale: I protagonisti di queste storie, os- zioni, quanto in senso più ampio — trebbero capitare a ciascuno di noi. quella dei motti di spirito, degli serva il curatore, "non sono astratti con tutti i loro tic e le loro fissazioni Come nel caso di quel signore che si aneddoti e delle barzellette traman- Tradizione e attualità simboli di deiezione dell'uomo mo- — le persone qualsiasi, la gente a cui diverte ad ascoltare, attraverso le pa- dati dalla cultura ebraica. della filosofia pratica derno, ma sono — per dirla con una non è mai toccato un ruolo di primo reti di casa sua, quelle che scambia seriosità che certo spiacerebbe al lo- attore, ma al massimo di comprima- per le ultime battute di un truculen- A cura di Enrico Berti ro autore — la personificazione del rio o di comparsa. Gli eroi preferiti to sceneggiato televisivo, mentre in destino storico degli ungheresi". Un Apel, Biasutti, Bodei, Chiere- da Qrkény sono coloro che esercita- realtà nell'appartamento accanto si ghin, Cunico, Fabbio, Grego- destino che nelle Novelle da un mi- no la difficile arte della sopravviven- sta svolgendo una lite furibonda che retti, Held, Longo, Menegoni, nuto viene elaborato mediante fanta- za lontano dalle luci della ribalta: i terminerà in un assassinio. Moretto, Poppi, Signore, Vol- sticherie patetiche e grandiose, come nipotini del buon soldato Svejk. Qui La comicità di queste storie, in- pi, Zecchinato. quelle a proposito di una "Repubbli- l'autore mette insieme una straordi- somma, è assai poco rassicurante, ca Ungherese Danubiana le cui coste naria galleria di personaggi i quali, non ha nulla di evasivo né di conso- Pagine 298, lire 30.000 saranno lambite da quattro o cinque pur inseriti entro i limiti di una real- latorio. La loro tecnica — l'estrema Distribuzione P.D.t•:., D1F.ED. (Roma) ATTUALITÀ GRANDI \ REPORTAGES.
INTERVISTE.
VIAGGI.
-TUTTO A COLORI. QUEL FANTASTICO VENERDÌ' DI REPUBBLICA.
"Il Venerdì", tutte le settimane chieste e interviste: centotrenta- per sole lire mille. Buona lettu- con Repubblica, vi porta dove due pagine a colori tutte per ra a tutti i lettori di Repubblica. ancora non siete stati: nel vi- voi. "Il Venerdì" è in edicola « • vo delle immagini. Attualità, ogni venerdì insieme a Repub- 13. KCPUDDllCR grandi reportages, viaggi, in- blica e Affari&Pinanza. Il tutto, cerca letteraria. Quando questo romanzo apparve Liviana Editrice Una carne da modellare all'inizio degli anni Cinquanta, era da poco iniziato il distacco della nar- NOVITÀ di Antonio Melis rativa ispanoamericana dai moduli naturalistici. Pinera dimostra con SADI MARHABA queste pagine di aver svolto un ruolo VIRGILIO PINERA, La carne di Re- colare per Dos viejos panicos, che nel razione sostenuta da una sorta di lu- MARIA ARMEZZANI 1968 vinse il premio Casa de las cido delirio. Un ruolo molto impor- di punta in tale direzione, anche se i QUALE PSICOTERAPIA? né, n Quadrante, Torino 1988, panorami storiografici continuano a ed. orig. 1952, trad. dallo spa- Américas. Anche per quell'opera, tante viene svolto dal classico motivo Gli indirizzi psicoterapici in Italia: che allora doveva essere rappresenta- del doppio. Esso si incarna in figure trascurarlo. Non si distingue partico- confronto e analisi gnolo di Giancarlo Depretis, pp. ta in Italia, è facile stabilire accosta- umane replicanti o, in maniera forse larmente per lo svolgimento dell'or- Presentazione di Sergio Roncato 211, Lit. 28.000. menti con il teatro dell'assurdo, in ancora più inquietante, in manichini, dine tradizionale della narrazione. pp. XII - 336, lire 30.000 particolare con Samuel Beckett, ma che ripropongono la dialettica tra Tende piuttosto a depositare al suo La letteratura ispanoamericana bisogna poi riconoscere il rapporto sofferenza e godimento sessuale. interno la carica di dinamite di un'e- versione senza compromessi, sulla LUIGI PAVAN non finisce di stupire. Dopo l'esauri- libero e creativo che lo scrittore cu- Pinera affronta questo scontro tra DIEGO DE LEO (a cura di) mento del famoso boom, che ha bano istituisce con quell'esperienza. difesa dell'autenticità e assalto del- quale lo stesso autore è pronto a sai- IL SUICIDIO NEL MONDO spacciato insieme ad opere d'eccezio- Il testo che stiamo esaminando as- l'omologazione con la radicalità che tara in aria. CONTEMPORANEO ne anche non pochi prodotti spuri, è sume, per certi aspetti, i tratti tipici distingue tutta la sua opera. Ha ra- Negli ultimi tempi, dopo un lungo pp. 290, lire 50.000 iniziata una nuova fase di esplorazio- di un romanzo di iniziazione. In par- gione Depretis a opporsi a ogni ten- periodo di silenzio, ci sono segnali di ne. Accanto alla scoperta di nuovi ta- ARTHUR L. STINCHCOMB lenti, si profila un lavoro di recupero SOCIOLOGIA ECONOMICA di figure importanti, per varie ragio- Uno studio comparato ni eccentriche rispetto alle scelte edi- pp. 300, lire 30.000 toriali correnti. In questa linea di ri- cerca si colloca la bella traduzione che Giancarlo Depretis ci offre di un Risopìcaro ROBERTO BIORCIO romanzo dello scrittore cubano Vir- GIOVANNI LODI (a cura di) di Aldo Ruff inatto LA SFIDA VERDE gilio Pinera (1912-1979), la cui edi- Il movimento ecologista in Italia zione originale risale al 1952. Pinera, Saggio introduttivo di Alberto come ricorda il curatore, appartiene La vita di Lazarillo de Tormes seguita dalle sue pera, è possibile, infatti, cogliere il progressivo Melucci al gruppo di scrittori e poeti che si è continuazioni del 1555 e del 1620, introd. di sviluppo di un singolare processo educativo che pp. VI-216, lire 20.000 andato definendo, tra gli anni Trenta Roberto Paoli, trad. e note di Antonio Gaspa- consente all'eroe di approdare, dopo dure espe- e gli anni Quaranta, intorno alla per- rienze, alla "felice" condizione di pregonero sonalità tutelare di José Lezama Li- retti, Rizzoli, Milano 1988, pp. 323, Lit. GRAZIELLA PRIULLA (a cura di) MAFIA E INFORMAZIONE ma. Sulle riviste create dall'autore di 9.000. (ovvero, "bandidore", uno dei mestieri più infa- pp. X-182, lire 18.000 Paradiso e in particolare sulla più im- manti dell'epoca) e di marito cornuto. Un mon- portante di esse, "Orfgenes", ha co- A poco più di un anno di distanza dalla do alla rovescia, dunque, come altri nel Cinque- \ pubblicazione dei Romanzi picareschi a cura di cento letterario, tant'è che il riferimento a Rabe- BRUNO GROPPO Carlo Bo, la Rizzoli ripropone nella gloriosa e lais, e al fondamentale studio di Bachtin su Ra-1 GIANNI RICCAMBONI (a cura di) belais, sorge spontaneo, soprattutto là dove LA SINISTRA E IL '56 IN ITALIA rinnovata B.U.R. il Lazarillo de Tormes con le E FRANCIA sue due continuazioni. La traduzione è quella di frammenti di un discorso carnevalesco emergo- pp. VI-428, lire 42.000 Antonio Gasparetti, cioè la stessa dell'editio no con maggiore evidenza. Ma un mondo che I maior (ricordo che i citati Romanzi picareschi non esaurisce la sua carica nella satira di tipo \ rinascimentale o erasmista contro i pregiudizi, IPPOLITO NIEVO comprendono, tra gli altri, anche i tre testi qui DUE SCRITTI POLITICI pubblicati a parte); l'introduzione, invece, non è l'ipocrisia, le malsane convenzioni sociali, e così I A cura di Marcella Gorra più affidata ad un cultore della materia ma ad via. Tutto ciò è sicuramente presente nel Laza- pp. VIII-108, Lire 12.000 un illustre specialista: Roberto Paoli. Si tratta, a rillo, nessuno lo può negare; e tuttavia il suo mio avviso, di una scelta felice giacché, in tal anonimo autore, nascosto dietro le spalle del ALESSANDRO MANZONI modo, si sgombra il terreno dai luoghi comuni, personaggio narratore, sembra spingersi ben ol- SCRITTI SULLA LINGUA dai convenzionalismi e dalla staticità di un certo tre i confini della satira erasmista, coinvolgendo A cura di Tina Matarrese approccio critico tendente ad offrire della Spa- nell'irrisione i termini stessi di quella satira e il | pp. VIII-300, lire 30.000 gna e dei suoi prodotti una immagine prevalen- sistema di valori che essa sottende. temente oleografica. Giustamente Paoli riscontra nel racconto di \ ERICH KÒHLER Roberto Paoli ci guida con mano sicura lun- Làzaro (ma io direi, nel racconto di chi sta die- SOCIOLOGIA DELLA FIN'AMOR tro a Làzaro) "una certa dose di sorridente e \ Saggi trobadorici go i sentieri spesso insidiosi del Lazarillo segna- A cura di Mario Mancini lando ostacoli, enigmi, false piste, ed offrendo al sdrammatizzante distacco"; che è distacco no pp. LX-304, lire 28.000 minciato ad affermare il suo ingegno lettore inesperto una ricca messe di informazio- soltanto da una "realtà triste, penosa, disperata", [ versatile e fortemente caratterizzato. ni, fondamentali per una corretta interpretazio- sulla quale troppo spesso e, molte volte, a spro- posito si sono soffermate molte letture, più o GENNARO SAVARESE Nei generi letterari più vari, dalla ne del testo. Nella sua corposa introduzione L'EREMITA OSSERVATORE poesia al racconto, dal teatro al ro- Paoli illustra, con piacevole stile, i principali meno, sociologiche del Lazarillo, ma è distacco Saggio sui "Paralipomeni" e altri manzo, emerge una volontà trasgres- problemi che il protopicaro Làzaro pone alla ri- anche e soprattutto dai valori proposti dalle studi su Leopardi siva costante e senza mediazioni. cerca letteraria: dalla datazione della princeps ideologie emergenti in quell'epoca. A mio avvi- j pp. XII-168, lire 18.000 Il romanzo ora tradotto appartie- al tempo di composizione dell'opera, dall'anoni- so, la vitalità del Lazarillo dipende proprio dal \ ne a un'intensa stagione trascorsa suo relativismo assiologico, attivo in profondità | dall'autore in Argentina, tra il 1946 mato alle fonti letterarie e folcloriche, dai suoi GIOVANNI FREDDI (a cura di) significati esterni (in rapporto al genere picare- o, comunque, al di sotto di una superficie volu- EDUCAZIONE LINGUISTICA e il 1958. In questo periodo frequen- NELLA SCUOLA PRIMARIA IN ta assiduamente Borges e il gruppo sco del quale Làzaro può essere considerato a tamente semplice, amena, con prevalenti tratti \ affabulativi. EUROPA E IN ITALIA della rivista Sur, ma anche Witold buon diritto il fondatore), ai suoi significati in- pp. VIII-226, lire 23.000 Gombrowicz, partecipando alla tra- terni (relativi, cioè, alla struttura del testo). Ed In superficie, invece, sì fermarono le due I duzione del suo Ferdydurke. Al cen- è, ovviamente, su quest'ultimo argomento che il continuazioni del Lazarillo, quella anonima del | tro della narrazione condotta, come curatore indugia alla ricerca dei meccanismi 1555 e quella del 1620 firmata da un non me- AA.VV. quasi sempre in Pinera, sul filo del- EDUCAZIONE PERMANENTE: narrativi responsabili del grande fascino che il glio identificato H. de Luna, con risultati inevi- IRRSAE ED ENTI LOCALI l'assurdo, sta l'ossessione per la car- Lazarillo ha esercitato e continua ad esercitare tabilmente modesti e con conseguenze letali per pp. 116, lire 12.000 ne. Fin dall'inizio essa si presenta in in vari settori della cultura spagnola ed europea: il fondatore del lignaggio picaresco: "Il romanzo una scena ambientata in una macelle- ria, per poi assumere progressiva- basterà qui ricordare la recente trasposizione fil- di Luna — afferma Paoli — si chiude facendo MARCO BRAGADIN mente significati più ampi. La carne mica di Làzaro ne I picari di Monicelli. calare su Lazzaro un velario definitivo, funebre, \ ARNALDO CECCHINI è però soprattutto, secondo il titolo, Seguendo passo a passo l'artificio della com- che sbarra il passo ad ogni ritorno del personag- PAOLO MAZZANTI la carne di René, al centro di oscuri gio". FISICA PER ARCHITETTI, posizione a schidionata caratteristico di quest'o- URBANISTI E AMBIENTALISTI intrecci e disegni. Si tratta di model- Presentazioni di Enzo Boschi e lare e soggiogare il corpo, piegando- Paolo Ceccarelli lo alle leggi imposte, in maniera pp. 400, lire 60.000 complementare, dalla sessualità e dalla sofferenza. Siamo, come si vede da questi ac- IN FORMA DI PAROLE cenni, nel cuore di una tematica sa- ticolare questa dimensione si coglie tativo di interpretare in chiave ripro- un rinnovato interesse per l'opera di Trimestrale di letteratura e poesia diretto da Gianni Scalia domasochista, percorsa fino alle ulti- nei capitoli allucinanti ambientati in duttiva la sua figura di scrittore, sta- Pinera nella sua Cuba. Dopo una fa- bilendo un rapporto banalmente de- se di chiusura e di dogmatismo, che Un fascicolo lire 20.000 me conseguenze, senza esitare di un singolare collegio, dove René vie- Abbonamento 1988 lire 74.000 fronte alla sgradevolezza. Giusta- ne invitato a educarsi al "servizio del terministico con la sua condizione di ha isolato la cultura cubana dalle mente Depretis ricorda l'affinità tra dolore". È qui, tra l'altro, che si pro- omosessuale o scoprendo in lui correnti internazionali, il recupero di queste pagine e la letteratura france- fila la volontà di resistenza del giova- un'improbabile religiosità. Se ha sen- questo scrittore difficile e poco ad- SE NON TROVATE I VOLUMI se della crudeltà, da Sade a Gènet. ne. Essa si prolunga, in forme diver- so parlare di maledettismo letterario, domesticabile è un sintomo positivo. NELLE MIGLIORI LIBRERIE Un altro nome che si affaccia imme- se, per tutto il romanzo, fino all'epi- non c'è dubbio che Pinera è lo scrit- Questa traduzione, tra gli altri pregi, RICHIEDETELI DIRETTAMENTE diatamene alla lettura di questo libro logo ambiguo. L'educazione senti- tore cubano più vicino a questa defi- ha il merito di porsi in sintonia con ALL'EDITORE è quello di Georges Bataille, tenace mentale sui generis di René si allarga nizione. Ma è evidente, da quanto un processo importante per tutta la detto finora, che in lui non c'è nes- cultura latino americana. esploratore del rapporto tra la lette- così a significazioni più generali. Di- Liviana Editrice ratura e il male. Ma, una volta rico- venta la lotta per imporre ad ogni sun compiacimento epidermico ed Via L. Dottesio 1 nosciuta la costellazione in cui Pine- costo un comportamento uniforme a esibizionistico, l'inferno che ha attra- 35138 Padova ra si colloca, resta l'irriducibile origi- chi invece vuole difendere la propria versato è un inferno drammatica- Tel. 049/8710099 nalità della sua operazione letteraria. identità e diversità. Questo conflitto, mente reale. Anche se lo ha percor- Del resto, un discorso analogo si può tuttavia, non viene enunciato in ter- so, con coraggio temerario, armato fare per il teatro di Pinera, in parti- mini astratti, ma si risolve in una nar- degli strumenti più raffinati della ri- Liviana Editrice 7••DE LI LIBRiNPiI DEL MESE BÈcI F » »
naie è dunque il presupposto in base semplificazioni: il piano di analisi al quale una capitale regionale o sta- scelto risulta infatti inadeguato a de- Città senza storia tale continua a esercitare le sue for- scrivere tutta la complessità del feno- me di dominio sul circondario. Il si- meno urbano europeo dal medioevo Edizioni di Luciano Allegra stema reticolare è invece aperto, co- ai giorni nostri. Anzitutto perché le stituisce una vera e propria "interna- esigenze classificatorie, come quella di iscrivere una città o una regione in PAUL M. HOHENBERG, LYNN classificatorio. Il libro di Hohem- zionale delle città" (p. 71) in cui si del Sole berg-Lees e la raccolta di saggi curata scambiano beni, informazioni, cultu- un sistema o in un altro, prevalgono HOLLEN LEES, La città europea ra, insomma tutto ciò che concorre a a scapito di quelle esplicative e la dal medioevo a oggi, Laterza, Ro- da Pietro Rossi sono fra gli esempi più recenti. Il primo applica alla città stimolare l'innovazione e il muta- tassonomia finisce col sostituire l'in- ma-Bari 1987, ed. orig. 1985, europea che va dall'anno mille ai mento sociale. dividuazione dei nessi interni ai fe- trad. dall'inglese di Angelo Filo, giorni nostri un modello interpretati- La coppia, com'è ovvio, non è an- nomeni. Non ha molto senso, ad pp. 416, Lit. 45.000. vo economico-geografico: la storia titetica, rappresenta soltanto due esempio, affermare che la "eccezio- PIETRO ROSSI (a cura di), Modelli urbana del continente è letta alla lu- configurazioni estreme fra le quali è nale capacità di restare a galla dal di città. Strutture e funzioni politi- ce della posizione che le città occu- possibile ogni posizione intermedia; punto di vista economico" consentì che, Einaudi, Torino 1987, pp. pano nel territorio e della loro rile- del resto la stessa area può, nel tem- ad alcuni centri di reagire alle crisi XXI-581, Lit. 60.000. vanza in quanto erogatrici di servizi po, scivolare dall'uno all'altro mo- demografiche indotte dalle epide- alle aree circostanti. Non si suggeri- dello, non essendo mai univocamen- mie, mentre "la maggior parte di essi Nel recente Fuga da Bisanzio, il sce un processo lineare; i due studio- te segnati i suoi destini. Lo schema non fu così fortunata" (p. 108). Più in generale, l'impressione che qual- siasi allargamento dall'àmbito econo- mico-territoriale sia affidato più al senso comune che a una analisi serra- ta è avvalorata dalla sequela di tauto- logie di cui il testo ridonda: "I tra- Rusconi Libri e Thames and Hudson sporti marittimi e fluviali ebbero annunciano un'importante iniziativa sempre un ruolo predominante, ma IL MARKETING anche i passi montani avavano la lo- NELL'ERA ro importanza" (pp. 66); "la cultura RUSCONI ARTE popolare fu capace di mantenere la ELETTRONICA presa su un'ampia clientela, pur su- di Robert D. Buzze!/ bendo grandi cambiamenti" (p. 153); prefazione dì Walter Giorgio Scott la più completa ed esauriente collana si decideva di non dichiarare guerra In che modo le nuove sui protagonisti, "quando la materia prima umana tecnologie elettroniche i periodi e i movimenti modificheranno i sistemi di scarseggiava o trovava occupazioni marketing esistenti? Le risposte dell'arte di ogni migliori che non fare il soldato" (p. degli studiosi della Harvard tempo e paese 83). Business School. Non v'è dubbio che affermazioni L. 35.000 come queste dimostrano la debolez- za dei postulati teorici di base, o me- ORGANIZZAZIONE glio la loro inadeguatezza a fornire COME METODO DI una comprensione soddisfacente del- SCIENZA E DI IMPRESA la storia generale delle città europee. di Gianfranco Dioguardi Le maglie delle teoria delle località Alle origini della scienza centrali e del sistema reticolare la- manageriale: da Claude Bernard sciano infatti filtrare forme e aspetti a Henri Fayol. Una straordinaria fra i più rilevanti della vita urbana, riflessione sul pensiero dalla stratificazione sociale alle istitu- organizzativo e sulla pratica zioni assistenziali, dall'apparato ec- imprenditoriale. clesiastico agli strumenti del control- L. 16.000 lo sociale, dalle relazioni fra élites cittadine e contado ai meccanismi di OBIETTIVO: PROFITTO rifornimento alimentare, per non ci- di Guido Bordiga e Paolo Di tarne che alcuni. Privilegiando i rap- Stefano porti fra le città e l'esterno, Hohen- Dalla superspecializzazione alla berg e Lees sono giunti quasi inevita- cultura differenziata d'impresa bilmente a isolare una delle variabili come fattore di redditività. in gioco, quella dei flussi mercantili, L. 24.000 dei trasporti e delle interdipendenze regionali: i processi di urbanizzazio- DOPO LA FABBRICA ne però, in quanto frutto di una plu- Di prossima pubblicazione di Nando dalla Chiesa ralità di elementi, richiedono un'ana- ARTE EGIZIA di Cyril Aldred prefazione di Marisa Bellisario PICASSO di Timothy Hilton lisi non settoriale; suggeriscono, in Il caso Italtel: dall'esodo del MICHELANGELO di Linda Murray altri termini, di rientrare in città e di 1981 alle nuove possibilità DAVID HOCKNEY di Marco Livingstone non limitarsi, come si fa nel testo, al- occupazionali. Una esemplare PITTURA VENEZIANA di John Steer la ricostruzione degli andamenti de- vicenda di riconversione mografici. L'edizione di Laterza, infi- produttiva e ristrutturazione Ogni volume a lire 20.000 ne, non aiuta la fruizione del libro. aziendale. illustrato a colori e in bianco e nero L. 30.000 Priva delle indispensabili integrazio- ni bibliografiche — si contano otto ETICA ED ECONOMIA pubblicazioni in italiano su un totale di Autori Vari RUSCONI di settecento —, essa si avvale di una prefazione di Angelo Ferro traduzione che, con i suoi "artigiani Le testimonianze rifiniti" (p. 56) e i tassi di crescita di imprenditori, manager "decomposti" (p. 219), pone al letto- e studiosi su un tema di grande attualità. Testi di: C. Romiti, re non pochi problemi di affidabilità. G. Bazoli, G. De Rita, poeta russo Iosif Brodskij sostiene si ricorrono al confronto continuo induce gli autori a ricondurre la di- A un versante completamente di- G. Dioguardi, V. Coda, che la croce apparsa in sogno a Co- fra due possibilità di sviluppo che versità dei modelli di urbanizzazione verso appartiene la raccolta di saggi G. Lombardi, G. Lunati, stantino, quella col noto motto In fanno capo da una parte al sistema europei alla natura delle gerarchie curata da Pietro Rossi. Qui la preoc- S. Ricossa, J. Vender, hoc signo vinces, non sia affatto sim- dei luoghi centrali, una teoria formu- territoriali, alle quali viene attribuita cupazione, evidenziata fin dalle pri- K. Goodpaster, J. Mattehews. bolo della cristianità, ma della città lata all'inizio degli anni trenta dai la genesi di ogni sviluppo economi- me pagine dell'introduzione, è di in- L. 24.000 romana, la cui topografia era orga- Walter Christaller, e dall'altra a co-sociale, da quello dei Paesi Bassi dividuare nell'analisi della città un fi- nizzata, in ogni parte dell'impero, in- quello reticolare, una concezione nel XVII secolo, articolato intorno a lo rosso preciso: quello della genesi, torno a due arterie centrali che cor- ispirata ai lavori dei primi anni set- una fitta rete urbana, alla prodigiosa dell'organizzazione e della dinamica revano da nord a sud e da est a tanta di James Vance. Il primo è un crescita della Prussia fra Sette e Ot- delle sue istituzioni e delle sue fun- ETICA ovest. Non è facile dire se l'ipotesi, modello rigidamente gerarchico: una tocento, che fu fortemente condizio- zioni politiche. Lo scopo esplicito è HI) ECONOMIA:; che Brodskij stesso liquida come bèti- regione dipende da un centro che nata dal ruolo dominante di Berlino. di misurarsi con Max Weber, autore ; Riflessioni dal versante dell'impresa : se, abbia qualche consistenza in rife- fornisce quei servizi — giudiziari, L'enfasi sui meccanismi economici di un saggio sulla città che a tutt'oggi rimento all'apparato simbolico di burocratici, amministrativi — che e sulla morfologia territoriale che i costituisce l'indispensabile punto di quell'epoca; è certo però che l'imma- non sono disponibili altrove e che processi di espansione urbana in- partenza per chiunque intenda occu- gine contiene una potente carica sug- costituiscono la vera ricchezza della fluenzano dà spesso luogo a spunti di parsi di problemi urbani; anzi, l'am- gestiva, anche perché riesce a evoca- città. Il secondo pone invece l'accen- grande interesse. Si vedano in parti- bizione dichiarata è di voler operare re con un tratto l'essenza di una cit- to sulla molteplicità delle forme di colare le pagine dedicate alle trasfor- "una revisione sostanziale" (p. 19) tà, ancorché di tipo particolare. comunicazione che, a ogni livello, mazioni produttive che il possesso della sua impostazione attraverso la Il compito di cogliere la specificità collegano le località di un'area speci- del know how, dislocato essenzial- comparazione fra tutti i modelli poli- dell'insediamento urbano è uno di fica fra loro e con l'esterno. Nel si- mente entro i confini cittadini, con- tici di città che è possibile ricostrui- quelli su cui le scienze storico-sociali stema dei luoghi centrali la città più sente (pp. 201-16); o ancora le corre- re. I limiti di Weber, che era giunto SEME S.p.A. si sono misurate con più accanimen- importante esplica una funzione-gui- zioni di metodo che vengono appor- a organizzare in una tipologia rigoro- I-DIZIONI to nel corso dell'ultimo secolo: con da anche rispetto ai centri urbani mi- tate alla concezione dell'economia- samente coerente la città occidenta- DEL SOLE 24 ORK fortune alterne, tanto che ciclica- nori, perché da essa proviene la cul- mondo formulata qualche tempo fa le, consisterebbero proprio nella ri- Via P.UtnwwoM mente, soprattutto nei periodo di tura, si dettano le mode e si sanziona da Immanuel Wallestein (pp. 168- strettezza del campo d'osservazione I 20154 Milano maggior disorientamento della teo- lo status quo, impedendo o conte- 72). Nel complesso, però, il ricorso a e nella concezione unitaria che egli V l d. ria, il tema della città viene ripreso e nendo la mobilità nelle campagne: la un modello esplicativo di tipo econo- compresso in qualche nuovo schema perpetuazione della società tradizio- mico-geografico introduce eccessive D DEI LIBRI DEL ME SE I
di fascino nella storia militare e poli- tica della Prussia e della Germania aveva dello sviluppo urbano d'Occi- Il Salvagente unita. Il feldmaresciallo Helmuth dente. La ventina di saggi che com- von Moltke, un fratello di suo bis- pone il volume spazia così in una di- nonno, come capo di stato maggiore mensione planetaria, coprendo un Un oppositore nel sistema dal 1857 al 1888 era stato l'organiz- arco temporale amplissimo che va zatore principale della potenza mili- dalla cosiddetta rivoluzione urbana di Giovanni Miccoli tare tedesca, il condottiero che aveva della bassa Mesopotamia (3500 a. C.) trionfato dell'Austria e della Francia alle megalopoli dei nostri giorni: è nelle memorabili campagne del 1866 vero che l'area occidentale rimane la HELMUTH JAMES VON MOLTKE, eia nei generali, che dal regime ave- mes Graf von Moltke 1907-1945, e del 1870/71. La grande tenuta di meglio documentata, ma a essa si af- Futuro e resistenza. Dalle lettere vano pur sempre ricavato e ancora Henssel, Berlin 1984, p. 200). Kreisa, bene indiviso della famiglia, fiancano descrizioni molto ricche degli anni 1926-1945, Morcellia- speravano di ricavare cospicui torna- Fu il suo un percorso tortuoso e era il frutto appunto della gratitudi- delle reti urbane asiatiche, africane, na, Brescia 1985, ed. orig. 1985, conti; e pensava perciò che ormai il difficile, non privo di scarti e di con- ne di Guglielmo I per il suo impa- americane, in modo che il quadro fi- nazismo dovesse compiere intera la traddizioni irrisolte, spesso vissute reggiabile stratega. Un altro prozio trad. dal tedesco di Maria Pipia, sua parabola, fino alla sconfitta, per- dolorosamente come tali. Dopo le era capo di stato maggiore generale nale presenta ben poche macchie pp. 262, Lit. 20.000. d'ombra. ché a tutti i tedeschi risultassero prime grandi razzie di ebrei berlinesi allo scoppio della prima guerra mon- La qualità dei contributi è alta: chiari i suoi orrendi misfatti e le sue compiute nell'ottobre del 1941 scris- diale. Suo padre, come altri membri ovunque ricchezza di informazioni, Il libro è costruito in gran parte enormi responsabilità verso la Ger- se alla moglie: "Come fa uno a sape- della famiglia, sedeva nella camera lucidità dei nessi causali, precisa in- alta prussiana, roccaforte dello spiri- dividuazione della complessità di to dinastico, patriottico e conservato- sfaccettature del fenomeno urbano. re degli Junker. Famiglia di grandi si- In particolare Lellia Cracco Ruggini gnori, dunque, che la casta, il rango e Gilbert Dagron, che affrontano ri- e gli uffici ricoperti rendevano natu- spettivamente i temi della città roma- ralmente dominatori, dove l'austera na e di quella bizantina, offrono sin- sobrietà e parsimonia luterana si ac- tesi affascinanti, ricche di connessio- compagnavano e si intrecciavano agli ni interne e articolate in una molte- agi, ai fasti e alle usanze esclusive di plicità di piani d'indagine. Ma è tut- un ceto consapevole del proprio po- to il gruppo di saggi dedicato alla cit- tere e superbo dei propri privilegi. tà antica a presentare una straordina- Ma la tradizione dei Moltke non ria omogeneità e un notevole grado era così rigidamente ed esclusiva- di formalizzazione: con tutta eviden- mente militarista e prussiana come za, in questo settore la rarità delle queste radici e queste ascendenze po- fonti e la loro diversa natura, epigra- trebbero far pensare. Alta cultura co- fica letteraria archeologica, hanno smopolita e ampiezza di orizzonti in- esercitato conseguenze stimolando le temazionali ne facevano ugualmente attitudini interpretative degli storici. parte: il feldmaresciallo stesso prima Il rigore e la coerenza che caratte- che grande stratega era stato un rizzano i modelli di città antica non grande intellettuale, viaggiatore cu- si ritrovano in pari misura in ogni rioso ed illuminato, lettore e scritto- contributo, non tanto per inadegua- re di narrativa e di storia, per tanti tezza degli autori, quanto per scarsa aspetti, come scrisse Gerhard Ritter, consuetudine a ragionare nei termini "una vera eccezione, un fenomeno della costruzione di un modello. Del unico tra i capi militari prussiani" (I resto, non tutte le realtà sono facil- militari e la politica nella Germania mente inscrivibili in schemi unitari e moderna. Da Federico il Grande alla conchiusi, come dimostrano i saggi prima guerra mondiale, Einaudi, To- che coprono la storia europea fra rino 1967, p. 249). La madre di Hel- medioevo e rivoluzione industriale, e muth James discendeva da una fami- questa difformità porrà, come vedre- glia scozzese emigrata in Sudafrica mo, problemi insormontabili in fase nel 1820, e rappresentò, nelle sue comparativa. Tali difficoltà risultano esperienze di fanciullo, il punto di ri- aggravate dall'inevitabile appiatti- ferimento forte e la figura campeg- mento che le città subiscono qualora giarne. Il nonno James Rose Innes, vengano assimilate in un modello: Chief Justice dell'Unione sudafricana, dove, com'è ovvio, si pone maggior era uomo di tendenze liberali, fonda- enfasi sulla logica che ne tiene insie- tore nel 1929 della Non-Racial Fran- me le parti, anziché sull'entità delle chise Association che si batteva per i trasformazioni che possono avverarsi diritti civili dei neri. nel tempo. Il rischio di una accentua- Un ampio giro di amicizie e di re- ta atemporalità, che in alcuni saggi, lazioni anche fuori dai confini tede- come quello sull'Africa sub-saharia- schi caratterizzò così fin dai primissi- na, è dettata dallo stato delle cono- mi anni la vita del giovane Moltke. scenze, risulta dunque sempre pre- Kreisa stessa era occasione di tali in- sente e impedisce spesso di conte- contri. È un vero peccato che l'edito- stualizzare, cioè di ricondurre le ca- re italiano non abbia ritenuto di do- ratteristiche di una città a una fase di ver tradurre la lunga lettera che dal sviluppo determinata. Ma le difficol- carcere di Berlino egli scrisse ai suoi tà maggiori nascono in sede compa- figlioletti tra il 28 gennaio e il 5 feb- rativa. Non tanto per la varietà tem- braio 1944, a testimonianza e ricor- porale e spaziale delle situazioni pre- do della sua fanciullezza a Kreisa, se in esame, né per la distinzione fra che non sapeva se avrebbe potuto società complesse e non, elementi raccontare ancora: un gustoso e amo- che pure avrebbero fatto storcere il roso ritratto di un "mondo di ieri", naso a Marc Bloch; quanto per l'e- un'affettuosa e ironica storia di fami- strema varietà di interpretazioni del- con lettere o frammenti di lettera, mania. Credeva invece che ci si do- re simili cose e andarsene in giro li- glia, proposta per la gran parte sul la politica che vengono avanzate nel scritte per lo più alla moglie Freya vesse soprattutto preparare per il do- beramente? con che diritto?... Se io filo dei suoi occhi e delle sue sensa- testo. Il paradigma dei singoli settori durante gli anni di guerra. E un libro po, pensando ad un quadro europeo solo riuscissi a liberarmi della sensa- zioni di fanciullo, scritta però con la disciplinari e la diversa impostazione strano, che progressivamente cattura profondamente rinnovato, capace di zione di essermi io stesso lasciato volontà di offrire, attraverso un'a- degli autori hanno giocoforza pro- ed affascina: la testimonianza di uno superare e sconfiggere le tentazioni corrompere, di non reagire più in neddotica viva, la traccia dei costu- dotto gerarchie di rilevanze forte- straordinario, accidentato percorso autoritarie senza restare travolto dal maniera sufficientemente violenta a mi, della forza e dei limiti di un am- mente differenziate: ciò che è strut- di libertà interiore, disincantata con- comunismo stalinista (ed a questo, cose di questo tipo, di tormentarmi biente che era stato il suo, dal quale tura politica in un saggio non lo è in sapevolezza ed infine fede crisitana, con i suoi progetti di una diversa senza che ne scaturiscano reazioni aveva ampiamente attinto, nel quale un altro, per alcuni sono più impor- vissuto ben addentro al sistema della Germania, tutta fondata sui Lànder e spontanee..." (p. 102). Non erano aveva profondamente goduto, e che tanti le istituzioni, per altri la coesio- Germania hitleriana. Non è la storia sulle piccole comunità, mirava il cir- certo domande retoriche, anche se sapeva tramontato per sempre. ne dei gruppi sociali, c'è chi si può di un cospiratore né di una cospira- colo di Kreisa), lavorando intanto, non compete ai posteri dar loro una Gli studi di legge condotti secon- permettere di affrontare il tema del zione, anche se molti che fecero par- nei limiti delle proprie possibilità, ad risposta. Nessuna santificazione, scri- do il costume tedesco in varie uni- controllo sociale e chi no, e così via. te del circolo di Kreisan, di cui Mol- aiutare e proteggere perseguitati, ad vono gli autori a conclusione dell'e- versità, lo condussero a Breslavia, Non a caso le conclusioni, proposte tke fu uno dei principali animatori, evitare o ostacolare nuovi delitti, ad dizione tedesca (p. 316), giustamente Berlino, Vienna. Il suo nome gli dal curatore e da Paolo Ceri, non furono coinvolti nella congiura del illuminare e risvegliare coscienze. rifiutando un approccio che non apriva molte porte ed accrebbe il suo riescono che a prospettare accosta- 20 luglio 1944. Anche per questo, di confessione lu- vuole essere il loro. Resta tuttavia in giro di relazioni. La pesante situazio- menti parziali e tradizionali, senza Moltke allora era già in carcere, terana, operò in una prospettiva ecu- questi brevi testi il documento di ne economica della tenuta di Kreisa, raggiungere il livello di formalizza- ma non la condivise: e considerò menica, di collaborazione tra prote- un'umanità e di una testimonianza gravata di debiti e malamente con- zione che era nelle premesse e, so- provvidenziale non avervi potuto stanti e cattolici, insistette per inter- cristiana che si vorrebbe poter spesso dotta, lo riportarono, tra il 1928 ed prattutto, senza scalfire la coerenza partecipare e venir così condannato venti più decisi delle chiese contro i incontrare. il 1931, a casa, dove, pur se a prezzo dell'interpretazione weberiana. solo per aver pensato liberamente e delitti del nazismo, e ne lamentò più Helmuth James von Moltke, con- di gravi sacrifici e di dure perdite, creduto in dio signore degli uomini; volte debolezze e reticenze (ma l'edi- dannato a morte dal "tribunale del riuscì con abilità e rigore a superare perché in tal modo il nazismo svela- zione italiana omette al riguardo popolo" l'il gennaio 1945 e giusti- il dissesto. I problemi della terra e va un altro aspetto del suo volto e considerazioni e rilievi di non poco ziato insieme a nove compagni il 23 dei contadini entrarono così stabil- della sua natura. Riteneva un grave interesse presenti invece nel testo te- dello stesso mese, era nato a Kreisa, mente nel suo orizzonte mentale. errore degli oppositori, di cui egli desco da cui per la gran parte di fat- nella Slesia, nel 1907, da un'antica Già negli anni precedenti l'osserva- stesso era stato per un certo tempo to dipende: cfr., ad es., M. Balfour, J. famiglia originaria del Mecklembur- partecipe, l'aver riposto la loro fidu- Frisby, F. von Moltke, Helmuth Ja- go. Portava un nome illustre e pieno tamente, vorrei dire naturalmente conclude un suo sogno dell'aprile ciava, contribuendo così alla salvezza antinazista: per cultura, gusto, per 1940 — "venir fucilato a Londra co- della gran parte di essi); i numerosi zione delle durissime condizioni di quella superiorità di classe che lo fa- me spia o in Germania come tradito- tentativi, tutti falliti, di instaurare un vita e di lavoro dei minatori della ceva guardare con ironico distacco re" (p. 63) — è emblematica di uno rapporto con gli anglo-americani; l'o- Slesia lo aveva orientato verso quelle alla rozza e violenta brutalità fanati- stato d'animo e di una condizione. pera di discussione e di studio del posizioni di solidarismo cristiano, ca di Hider e dei suo seguaci (cfr. E con l'entrata ntWAbwehr tutta- gruppo che fu chiamato circolo di aperte alla tradizione democratica e pp. 29-32): anche per questo, almeno via che ebbe inizio quella sua singo- Kreisa, con il coinvolgimento in esso socialista, che gli offrirono anche in all'inizio, forse li aveva sottovalutati lare esperienza di "oppositore nel si- di membri delle chiese; i frequenti seguito alcuni fondamentali criteri di (ma le testimonianze al riguardo so- stema" testimoniata nei suoi dettagli rapporti instaurati con il vescovo cat- orientamento e di giudizio. Anche no contraddittorie). Comunque sia, dalle centinaia di lettere scritte pres- tolico di Berlino, monsignor von per questo, contrariamente ai più nella seconda metà degli anni '30 la soché quotidianamente alla moglie Preysing, e con un gruppo di padri delle sue tradizioni e del suo ceto, fu sua percezione si era fatta lucida e Freya — che in quegli anni risiedette gesuiti vanamente impegnato a pro- leale sostenitore della repubblica, precisa, libera ormai, sembra di poter prevalentemente a Kreisa con i figli muovere un più esplicito e deciso Ennio AMODIO pur avvertendone i pericoli, i limiti, dire, da quelle compiacenze soggetti- — , raccontando di sé, dei suoi atti, pronunciamento dell'episcopato con- tro le atrocità dei nazisti. M. Cherif BASSIOUNI le tare. Sono gli anni in cui scrisse al ve che possono soddisfare l'intellet- dei suoi incontri, dei suoi pensieri e (a cura di) nonno in Sudafrica: "Io so che la mia tuale solitario o nutrire un orgoglio dei suoi giudizi, e offrendo insieme Il 19 gennaio 1944 Moltke fu ar- vita non è la giurisprudenza ma la di casta ma non sono in grado di da- uno spaccato eccezionale di figure, restato con l'accusa di aver avvisato IL PROCESSO PENALE politica" (p. 19). re sostanza e incisività all'azione po- situazioni, vicende quotidiane della un amico che il telefono suo e di al- NEGLI Nel 1931 si sposò con Freya Dei- litica: la consapevolezza che il nazi- Germania nazista e della sua guerra: tri era controllato dalla Gestapo. La STATI UNITI D'AMERICA situazione precipitò dopo il fallito at- p. LIII-382, L. 32.000 tentato a Hitler del 20 luglio: le in- dagini della polizia fecero emergere contatti tra i cospiratori e il gruppo Antonella CAPRIA di Kreisa anche se la maggior parte delle attività di Moltke le restò igno- DIRETTIVE Il partigiano Johnnie ta (e per questo egli potè scrivere di AMBIENTALI CEE essere stato condannato solo per aver Stato di attuazione in Italia di Gian Giacomo Migone pensato liberamente e creduto nella p. VI-212, L. 18.000 suprema signoria di Dio sugli uomini alcuni di loro, come George Kennan e Charles e la storia). Il processo è ampiamente HANS VON HERWARTH, con la collaborazione narrato e analizzato in alcune memo- Bohlen, in quanto esperti di politica sovietica, Franco FERRACUTI di S. Frederick Starr, Fra Hitler e Stalin. Uno rabili lettere scritte alla moglie il 10 divennero i teorici della diplomazia occidentale (a cura di) spaccato di storia contemporanea: 1931-1945, eli gennaio 1945: una lucida e rigo- SugarCo, Milano 1983, ed. orig. 1981, trad. della guerra fredda, ma con modalità da esporli rosa testimonianza di fede cristiana TRATTATO DI dall'inglese di Michele Buzzi, pp. 303, Lit. alla caccia alle streghe dal senatore MacCarthy. (ma all'illuminante e decisiva chia- CRIMINOLOGIA 12.000. Costoro non giocavano soltanto a bridge e a ten- rezza di tali testi non corrisponde un MEDICINA nis nell'isolamento tipico dei diplomatici presen- adeguato approfondimento nelle CRIMINOLOGICA E ti a Mosca nei tetri anni dei grandi processi. So- biografie finora pubblicate), di liber- PSICHIATRIA FORENSE Ricordo una volta in cui l'autore di questo tà interiore, di amore appassionato, libro, per illustrare i conflitti di generazione in prattutto Herwarth, con l'aiuto dei suoi amici che avrebbe meritato da sola la stam- Voi. X - Il cambiamento delle di altre ambasciate e all'insaputa del suo amba- forme di criminalità e di devianza Germania, raccontò che, alla fine di una requi- pa di tale libro. sitoria di sua figlia, era sbottato: "Dopotutto ho sciatore, von der Schulenburg (anch'egli antina- p. XIII-458, L. 36.000 Una breve considerazione a sé ri- cercato di ucciderlo [Hitler]". E sua figlia: zista, giustiziato dopo l'attentato del 20 luglio 1944) cercava di far filtrare con anticipo dram- chiede l'edizione: se infatti è solo da "Troppo tardi". plaudire che si sia pensato di mettere matiche notizie sui piani di conquista di Hitler Elisabetta FIORA E' con questo e altri dialoghi familiari anco- a disposizione del lettore italiano tali e sulla preparazione dell'accordo Molotov-Rib- Luigi PEDRABISSI ra nelle orecchie che ho letto e riletto le memo- testi, altro malauguratamente è il di- bentrop, nella speranza di spingere i governi oc- Alessandro SALVINI rie di Hans von Herwart von Bittenfeld (John- scorso sui criteri con cui è stata con- cidentali ad assumere un atteggiamento più fer- dotta. Vi sono in essa omissioni di nie per gli amici), diplomatico e ufficiale prus- PLURALISMO TEORICO mo nei confronti del regime nazista. Fu un'im- informazione, sciatterie ed errori che E PRAGMATISMO I siano, ma di nonna ebrea, cospiratore antinazi- presa pericolosissima ma anche vana perché quei sarebbe stato opportuno evitare. Ri- CONOSCITIVO I sta e lucido antistalinista, per poi diventare uno governi erano impegnati fino al collo nella poli- sulta incomprensibile, secondo i nor- IN PSICOLOGIA j dei più brillanti capi missione della diplomazia tica di appeasement nei confronti di Hitler. mali e corretti criteri editoriali, che federale. Herwarth racconta soprattutto la parte manchi un qualsiasi riferimento pre- DELLA PERSONALITÀ Con lo scoppio della guerra Herwarth si ar- centrale della sua vita, in cui un curioso intrec- ciso ai volumi dai quali i testi sono p. XII-152, L. 12.000 ruolò, anche perché la sua posizione di "non- stati tradotti (comunque, per la gran- \ ciò di circostanze lo aveva collocato Fra Hitler ariano" all'interno del servizio diplomatico era dissima parte, si tratta certamente e Stalin, come indica il titolo del suo libro: pri- ormai diventata insostenibile. Man mano che della biografia citata sopra — privi- Paolo GROSSI ma come diplomatico tedesco a Mosca e, succes- peggiorava la posizione militare della Germania, legiando, direi, la sua versione tede- « LA SCIENZA DEL sivamente, come uno degli ufficiali responsabili prendeva corpo, negli alti comandi, la cospi- sca rispetto a quella inglese —, co- struita in prevalenza con lunghe cita- DIRITTO PRIVATO » della gestione dei territori russi conquistati dalla razione contro Hitler, fino al punto in cui Wehrmacht, agli ordini del colonnello Claus zioni di lettere di Moltke; un'ampia Una Rivista-progetto Herwarth dovette decidere se partecipare all'at- informazione sulle edizioni e gli stu- nella Firenze von Stauffenberg che lo introdurrà anche nella tentato contro la sua vita: "Per un attimo pensai di fine secolo 1893-1896 di connessi a Moltke e al circolo di cospirazione del 20 luglio 1944 contro la vita di che avrei fatto meglio a tornare al mio reggi- Kreisa è offerta da Ger van Roon p. IX-206, L. 18.000 Hitler. mento e a fare il mio dovere di ufficiale al fron- (Hrsg.), Helmuth James Graf von A Mosca Herwarth era membro autorevole te, nella attesa di morire in battaglia per il Fùh- Moltke. Vòlkerrecht im Dienste der POLITICA SOCIALE di un affiatatissimo gruppo di giovani diploma- rer e per il Reich. Riconobbi che era una solu- Menschen, Siedler Verlag, Berlin tici tedeschi, francesi, inglesi, americani e italia- zione da vigliacco... Se dovevo morire anch'io, 1986, pp. 337-45). Assolutamente az- E RIDUZIONE zardata è la pretesa, enunciata nella DEL MARGINE ni, tra cui erano più forti i legami di amicizia e come sembrava probabile, sarebbe stato meglio premessa, di lasciare, contrariamente DI DEVIANZA la comune ideologia antifascista e antistalinista che ciò avvenisse per una causa degna... Ero per- alla biografia in lingua inglese e te- E ALIENAZIONE (nutrite dall'esperienza quotidiana) che non le desca, "qualsiasi valutazione al letto- Atti direttive dei rispettivi governi. Non è un caso se re", limitandosi alle mere testimo- nianze offerte dalle lettere di Mol- p. XX-305, L. 26.000 tke: in effetti, trattandosi di lettere e per di più raramente pubblicate nella loro interezza, anche l'edizione ita- M. L. RUFFINI GANDOLFI chmann e l'anno dopo si trasferì a smo rappresentava una drastica alter- un complesso di materiali dunque, liana non può impedirsi di inserire di MASS MEDIA E TUTELA Berlino con l'intenzione di in- nativa a tutto ciò che di buono la ci- pur pesantemente selezionato e ri- tanto in tanto brevi brani di informa- zione e di raccordo, che risultano di DELL'IDENTITÀ traprendere la carriera giudiziaria. viltà occidentale aveva prodotto fino dotto, che va ben oltre la storia per- sonale, e che come tale meriterebbe solito un riassunto, talvolta alterato e PERSONALE Ma l'avvento al potere del nazismo ad allora, la preoccupazione di "stare dalla parte giusta" nella lotta che si di essere analizzato, perché illumi- malamente semplificato, di passi del- 77 problema nel diritto lo indusse ad evitare i ranghi del- l'amministrazione statale, colpita dal- profilava con sempre maggiore evi- nante personaggi, atteggiamenti, sta- la biografia originaria. Né mancano, statunitense infine, in una traduzione che risulta le drastiche epurazioni di tutti gli av- denza e che gli faceva considerare la ti d'animo, incrostazioni mentali che p. XV-193, L. 16.000 peraltro generalmente corretta, alcu- versari politici. Lavorò per vari anni possibilità di emigrare in Inghilterra, solo fonti come quelle epistolari o sono chiaramente presenti nelle let- diaristiche permettono di cogliere ne imprecisioni, fraintendimenti ed in un grande studio legale, occupan- errori (ne ho rilevati, in un controllo dosi di diritto internazionale, e sog- tere del 1938 e dei primi mesi del con un minimo di adeguatezza. Giulio SANCASSANI non sistematico, alle pp. 14, 27, 70, giornò per lunghi periodi in Inghil- 1939 (pp. 43 sg. e 46). Non è certo possibile andare qui (a cura di) al di là di un mero elenco delle mol- 116, 126, 145; i passi corrispondenti terra, dove sostenne gli esami per l'e- La guerra e la sua conseguente en- dell'ed. tedesca alle pp. 31, 54, 131, DOCUMENTI SUL sercizio della professione, chiara- trata nell'Abwebr complicarono la si- teplici iniziative e attività svolte da Moltke in quegli anni: le battaglie al- 183, 194, 217). NOTARIATO VERONESE mente in vista di un'eventuale emi- tuazione: ogni azione politica venne l'interno dell'Abwehr per contrap- DURANTE grazione. La guerra troncò ogni pro- resa più difficile, non solo per il ri- getto in questo senso. A poche setti- schio grande che vi era connesso, ma porre le norme e le consuetudini del IL DOMINIO VENETO mane dal suo scoppio fu chiamato a anche per l'ambiguità oggettiva che diritto à ordini e prassi di guerra che p. 157, L. 18.000 prestare servizio presso la sezione quelle condizioni di lavoro, all'inter- acquistavano sempre più i caratteri esterna delVAbwehr, quel diparti- no di uno degli organismi centrali del delitto e del massacro indiscrimi- mento diretto dal contrammiraglio dell'alto comando della Wehrmacht, nato; i rapporti con numerosi coman- Canaris e dipendente dal comando comportavano. Non vorrei forzare, danti per persuaderli della necessità supremo che, oltre che dei servizi di ma vi è come un gusto dell'efficien- di abbattere Hitler; l'aiuto e le infor- spionaggio e di controspionaggio, si za, delle cose "ben fatte", che pare di mazioni fornite a perseguitati o mi- BIUfFRl ED1IQRE-MIIAHB occupava di analizzare il materiale intravedere qua e là nei suoi giudizi nacciati di arresto; i contatti stabiliti e nei suoi resoconti di lavoro: e la con le forze della resistenza in Olan- VIA BUSTO ARSIZIO 40 segreto riguardante le operazioni mi- litari proveniente dalle forze armate guerra nazista di Hitler sembra a vol- da e in Norvegia (Moltke fu tra quel- TEL. 3010106 • CCP 721209 e dal ministero degli esteri. te divenire anche per lui una guerra li che avvisarono in tempo gli ebrei norvegesi della razzia che li minac- Moltke, da sempre, era stato net- della Germania. L'alternativa che DEI LIBRI DEL MESE I
tarle la più umiliante delle rese. E vane sarebbero state le manovre di Gli uomini del 20 luglio Stauffenberg e associati per porre un cuneo fra est e ovest e consenti- il Mulino di Lucio Caracciolo re alla Germania di sopravvivere co- me potenza centrale, come "ponte" WOLFGANG VENOHR, L'identità re un modello nel suo genere. Tren- della congiura, mettendone in risal- fra i due grandi. Ma quanti milioni Sergej Averincev tedesca e il caso Stauffenberg, tasei anni di ricerche hanno forse to l'eccezionale personalità. Dal fer- di esseri umani avrebbero avuto la L'anima e lo specchio Rusconi, Milano 1988, ea. avuto l'effetto di annullare la distan- vente patriottismo coltivato abbeve- vita salva, quante città tedesche sa- L'universo della poetica bizantina orig. 1986, trad. dal tedesco za critica fra l'autore e il protagoni- randosi alla fonte del poeta Stefan rebbero state risparmiate dalla di- di Amina Pandolfi, pp. 430, sta, facendo del primo un agiografo George, di cui condivideva l'idea di struzione. Spiritualità e letteratura Lit. 39.000. e del secondo un santo. Venohr una nuova nobiltà dello spirito co- Gli uomini del 20 luglio furono nei primi secoli della cristianità sposa in tutto e per tutto il naziona- me guida della nazione germanica, immediatamente passati per le armi d'oriente: un suggestivo mondo all'adesione al nazismo — visto co- o giustiziati dopo i processi-farsa or- letterario e morale rivelatoci "Colui che osa fate qualcosa deve lismo socialromantico di Stauffen- da un grande studioso russo essere consapevole che passerà alla berg. Di qui una prosa spesso enfa- me movimento di riscatto nazionale, ganizzati da Hitler. La loro lotta re- storia tedesca come un traditore. tica, ridondante, querula. Un solo con venature populiste, socialisteg- sta a testimoniare il coraggio di quei Carlo M. Cipolla esempio: il finale, in cui Venohr im- gianti — fino alla svolta antihitleria- tedeschi che osarono sfidare il loro Ma, se tralascia di compiere quel Tra due culture gesto, si sentirà un traditore verso la magina che cosa sarebbe stato di na, coltivata negli anni della guerra stesso popolo per amore di patria e propria coscienza". Non potremmo Stauffenberg se il rovesciamento del e maturata alla fine del 1942. Il di libertà. Introduzione alla storia economica immaginare miglior epitaffio per Storia ed economia a confronto, l'opposizione antinazista tedesca di nella brillante esposizione queste parole, pronunciate dal co- dell'illustre studioso lonnello Claus Schenk conte von Nathan Rosenberg Stauffenberg poco prima del suo fal- chi non ha vissuto la storia in prima persona lito attentato a Hitler (20 luglio 0 consente un giudizio oggettivamente fondato, Luther E. Birdzell 1944). Echeggia in esse il senso di lettamente consapevole che avrei messo a repen- non solo per la ovvia ragione che nel luglio Come l'occidente solitudine del resistente, costretto a taglio la vita dei miei genitori, di mia moglie, di 1944 Hitler aveva già compiuto tutti i danni è diventato ricco fronteggiare non solo l'apparato re- mia figlia... Nonostante questa infausta prospet- possibili, ma anche perché quel giudizio soggetti- Un'originale interpretazione critica pressivo del regime, ma anche l'osti- tiva, mi ricordai che avevo varcato ormai da vamente ingeneroso appare consapevole delle ra- dello sviluppo e delle trasformazioni lità o l'apatia del popolo; un popolo tempo il Rubicone..." (pag. 241). gioni politiche e psicologiche che ritardarono i economiche del mondo industriale che, nella sua grandissima maggio- ranza — foss'anche per pura debo- Possiamo rallegrarci del fatto che l'infausta cospiratori, per lo più conservatori e nazionali- Altiero Spinelli lezza — rimase fino all'ultimo mi- prospettiva non si sia verificata, per una fortu- sti, ad agire. Come giustifica Herwarth la sua Come ho tentato nuto fedele al Fuher. nata serie di coincidenze. Tuttavia, il racconto decisione di uccidere Hitler? "Rammentai anche di diventare saggio La resistenza tedesca restò sempre di Herwarth costituisce la conferma di una tesi le istruzioni che mi erano state impartite, quan- ristretta a un 'élite. Chi, come il co- di Langbein (e di Primo Levi): tanto più il co- do ero una giovane recluta: bisogna obbedire In edizione definitiva lonnello Stauffenberg, preferì in- la testimonianza di una grande spiratore era inserito nella struttura di potere e agli ordini, a meno che la persona che li dà non figura dell'orizzonte politico europeo frangere il giuramento di fedeltà a tanto più rilevanti erano i rischi che egli corre- sia malata di mente o che ordini di commettere Hitler piuttosto che rinunciare ad va. Quando la figlia di Johnnie diceva "troppo un crimine. Nel mio caso, entrambe le eccezioni Come vincere le elezioni agire secondo coscienza, ha scritto tardi" non teneva conto di questi rischi corsi da erano valide". Non a caso, il giudizio è etico e a cura di P. Mancini una delle poche pagine luminose suo padre (e da lei stessa). Eppure, il distacco di giuridicamente fondato, più che politico. della recente storia tedesca. Il caso I mass media e le nuove forme — sotto forma del massiccio zocco- della comunicazione politica lo del tavolo della sala riunioni del nelle campagne elettorali quartier generale hitleriano in Prus- degli Stati Uniti sia orientale, che attutì l'effetto del- Raffaele Romanelli la bomba collocata da Stauffenberg II comando impossibile e salvò la vita al dittatore — ha vo- luto che il tirannicidio fallisse, pre- Stato e società nell'Italia liberale giudicando così il conseguente ten- Gustavo Gozzi tativo di colpo di stato. Ma vera- mente ingiusto sarebbe applicare al Modelli politici movimento del 20 luglio la fredda e questione sociale etica dei risultati. A maggior ragio- in Italia e in Germania ne poiché nessuno meglio dei con- fra Otto e Novecento giurati stessi sapeva quanto dispera- ? ta fosse l'impresa di rovesciare Hi- Claudio G. Segré tler per trattare con gli alleati una Italo Balbo pace relativamente onorevole. "An- che se non dovessimo riuscire, dob- Uno dei protagonisti storici biamo agire ugualmente — affermò dell'Italia fascista riesaminato uno dei più stretti compagni d'armi alla luce dei documenti di Stauffenberg, Henning von Tre- 'f! del suo archivio personale sckow — giacché non si tratta più Luciano Zani di raggiungere uno scopo pratico, Fascismo, autarchia, ma di stabilire davanti al mondo e alla storia che la Resistenza tedesca commercio estero ha cercato di agire per il meglio. Di Felice Guarneri: un tecnocrate fronte a ciò, tutto il resto è indiffe- al servizio dello «stato nuovo» rente". Arend Lijphart Non si può dire che la resistenza tedesca e Claus Stauffenberg in par- Le democrazie ticolare abbiano finora suscitato contemporanee grande interesse fra il pubblico col- Democrazia consensuale to — in Italia come in quasi tutto il o bipartitismo imperfetto? mondo, con l'ovvia eccezione delle Un contributo ricco di spunti due Germanie, dove però l'una e regime fosse riuscito. Gli alleati, brillante ufficiale della Wehrmacht per il dibattito politico in Italia l'altro sono stati spesso oggetto di scrive Venohr, lo avrebbero rinchiu- constatava come Hitler stesse por- manipolazioni politiche più che di so in un campo di internamento, tando alla rovina la nazione. Parti- Alessandro Cavalli serie analisi storiografiche. In questa "perché mai quell'ardente patriota colarmente ripugnante, per Stauf- Antonio de Lillo opera di rimozione ha certamente tedesco avrebbe accettato in silenzio fenberg, era la cieca ferocia con cui Giovani anni 80 pesato, specialmente nei primi anni l'occupazione, lo smembramento e i nazisti vessavano le popolazioni Secondo rapporto IARD sulla del dopoguerra, il cliché della "col- la distruzione morale della sua Pa- dell'est europeo, per tacere dello condizione giovanile in Italia pa collettiva", più o meno concor- tria. Mai avrebbe collaborato con sterminio degli ebrei. Venohr analizza poi le tappe che Il futuro, il lavoro, il divertimento demente diffuso dalle potenze vinci- gli anglosassoni o con i sovietici; e la trasgressione, la famiglia trici per meglio legittimare il loro mai li avrebbe accettati come i "li- portarono poche centinaia di perso- e gli amici: autodeterminati ne (ufficiali disillusi, esponenti del- diritto di disporre della nazione beratori". Avrebbe continuato a ve- SOCIETÀ' o fatalisti, come affrontano sconfitta. Questo schema nefando, derli, e con ragione, come rappre- l'opposizione "borghese" come la vita i giovani d'oggi opposto alle tradizioni del nostro sentanti di potenze estranee alla no- Goerdeler, intellettuali e aristocrati- EDITRICE diritto e della nostra cultura, esclu- stra terra (...) Tutto questo (...) gli è ci come Moltke, sindacalisti, ex-diri- APUANA Marvin Carlson deva per definizione l'esistenza di stato risparmiato. Egli non ha dovu- genti socialdemocratici e in extremis Teorie del teatro un'"altra Germania". Oggi una sto- to vedere come la sua terra amata anche alcuni comunisti) a dar vita a REALIZZA accurate edizioni quel movimento che sfocerà nell'at- Un panorama storico e critico, riografia più avvertita e critica sta veniva occupata, umiliata, divisa, ta- in qualsiasi tiratura da Aristotele a Brecht, tentato del 20 luglio e nel tentativo riscoprendo il fenomeno resistenzia- gliata a pezzi — come essa per mez- DISTRIBUISCE nelle a Artaud a Stanislavskij le nelle sue diverse stratificazioni e zo secolo almeno è diventata ogget- di costituire un governo provvisorio migliori librerie italiane componenti. to di manipolazione, terreno di con- di militari e civili antinazisti. FORNISCE assistenza Tanto più discutibile ci pare la quista e pedina in un gioco di inte- Anche se Hitler fosse morto, se redazionale scelta dell'editore Rusconi, che fra ressi di potenze straniere. Felice, de- l'esercito fosse riuscito a roversciare le varie opere sulla Resistenza tede- funto Stauffenberg" (pp. 403-404). il regime del partito e delle SS, ben sca, sul 20 luglio e sui suoi eroi, ha La biografia di Venohr ha co- difficilmente gli scopi politici della congiura sarebbero stati raggiunti. Gli autori interessati possono voluto tradurre la biografia di Stauf- munque il merito di ricostruire det- richiedere maggiori informazioni a: fenberg scritta dal giornalista e sto- tagliatamente (ma qui si sente la Né i russi né gli angloamericani SOCIETÀ1 EDITRICE APUANA rico Wolfgang Venohr. Un libro mancanza delle note al testo) il per- avrebbero probabilmente rinunciato Via Aronte, 1 54033 Carrara che non sembra destinato a costitui- corso del "capo di Stato maggiore" ad annientare la Germania e a det- Tel. 0585 - 70563 DEI LIBRI DEL MESE I
la sua statura morale di fronte alla condanna a morte. L'impossibile distacco Con la firma del patto Anti Co- mintern nel '38 da parte dell'Italia e di Daria Frezza l'asservimento della politica fascista a quella hitleriana, cade definitiva- FEY VON HASSEL, Storia incredibi- ca nella propria vita di donna e di centro della vita del padre. È possi- mente la possibilità di condizionare Mussolini in senso antinazista. Con le. Dai diari di una prigioniera madre costituiva l'unico modo per bile così ripercorrere per via indiret- ta le diverse tappe attraverso le quali il trasferimento di von Hassel a Ber- delle SS, Morcelliana, Brescia poter colmare il vuoto che si era sta- bilito tra sé e gli altri, a partire dalle questa figura di diplomatico educato lino comincia quel lavoro di costru- 1987, pp. XXV-196, Lit. 20.000. persone più vicine, il marito stesso, secondo la solida cultura della tradi- zione di un'opposizione al regime tra sé e chi quell'esperienza non ave- zione bismarckiana arriva alla parte- che porterà quella vasta rete di uo- La "storia incredibile" che Fey va vissuto e condiviso. cipazione al gruppo del 20 luglio mini presenti negli apparati dello von Hassel rievoca attraverso i suoi Nella prima parte delle memorie 1944. Fin dal suo nascere egli rifiuta stato e nell'esercito all'evento con- diari è quella che si snoda attraverso l'autrice disinvoltamente passa dalle drasticamente il nazismo, sia per le clusivo dell'attentato del 20 luglio gli anni '30 e '40 dall'ascesa del na- precise annotazioni politiche, alla sue basi ideologiche, sia rispetto agli 1944 contro Hitler. Paradossalmente zismo fino alla II Guerra Mondiale. cronaca degli avvenimenti che si sus- uomini che ne sono i portavoce, ma la presa di coscienza della propria Percorriamo così tutto l'itinerario di seguono a Villa Wolkonsky, la sfar- non ne sottovaluta, a differenza dei identità tedesca avvenne, da parte vivenza nell'inferno dei lager: "Pri- questa straordinaria biografia, dai zosa sede dell'ambasciata tedesca a suoi interlocutori romani, la portata. della von Hassel, attraverso la comu- ma di addormentarmi stetti a osser- primi anni della vita brillante e mon- vare ancora per poco il nostro mise- dana a Roma, come giovanissima fi- revole ovile... sebbene la prigionia glia dell'ambasciatore tedesco in Ita- finora non fosse stata lunga, tutta lia, al suo breve rientro in Germa- questa gente era assai mal ridotta, nia, al suo matrimonio con un nobi- nella salute, nell'aspetto fisico, nel le possidente italiano, Detalmo Pir- Due amiche vestiario. Una sola cosa non era mu- zio Biroli, e quindi alla sua definiti- tata in essa, quella qualità che si va residenza in Italia. Gli anni della di Dora Marucco riassume nello stile, nel contegno, guerra verranno poi a trasformare nell'autocontrollo appreso già nel- radicalmente le abitudini e la conso- l'infanzia". Scorrono così davanti ai lidata mentalità di questa giovane IRIS ORIGO, Un'amica. Ritratto di Elsa Dallo- stili di vita, la collocazione sociale. Per Elsa nostri occhi le immagini di questo gruppo di prigionieri, sfiniti, traspor- donna abituata ad una vita lussuosa lio, Firenze, Passigli 1988, pp. 102, Lit. Dallolio il trapasso è da "un patriottismo sem- tati da un campo di concentramento e privilegiata, libera da responsabili- plice e indiscusso" — tre anni di servizio al 18.000. all'altro, ridotti a larve umane dalle tà materiali, costringendola a gestire fronte come crocerossina — a un convinto anti- da sola la proprietà del marito che a malattie, dagli stenti e dal freddo, "Ho cambiato il titolo di questo profilo da fascismo, a una sorta poi di rassegnazione non Roma partecipa all'attività clandesti- costretti ad attraversare una Germa- all'Italia del dopoguerra, ma alla tragedia co- na antifascista, e a trattare in prima Ritratto di Elsa Dallolio a Un'amica perché il nia percorsa da colonne di fuggia- persona con i militari tedeschi che suo senso dell'amicizia mi sembra il leitmotif, il smica che si era sviluppata sotto i suoi occhi per schi, da treni carichi di prigionieri, occupano la sua casa e la sua pro- filo conduttore della sua vita" (p. 15): con una ben due volte. Di qui la scoperta della radice di cadaveri insieme a bestiame, in prietà. Arriviamo così alla parte più variazione apparentemente impercettibile Iris spirituale, o addirittura religiosa, del sentimento scene che il limite della sofferenza angosciosa della vicenda di Fey, Origo suggerisce la chiave di lettura sia del vo- politico: "Si potrebbe scrivere un così bel libro ha deformato nella penna secondo la ricorrente definizione dell'autrice: quando il legame col padre, uno dei lume, sia dell'esistenza di "una grande donna sulle origini puritane delle democrazie moder- cospiratori del gruppo del 20 luglio ne" — diceva il 25/8/1943 all'amica Iris (p. "Osservai la scena e mi accorsi che vissuta sempre nell'ombra", come l'ha definita ormai la vita tutta intera era diventa- 1944, la ricongiungerà drammatica- 62). Il sentimento di fraternità che pervade l'in- Alessandro Galante Garrone. Tratteggiata con ta surreale, in ogni sua ora. Una pic- mente con le sorti della Germania, somma discrezione, con lo scrupolo di non attri- terventismo democratico di molti dei suoi corri- dove sarà deportata, separata dai cola stazione, appena illuminata da buire mai all'autrice il ruolo di coprotagonista, spondenti, Salvemini, Stuparich, Zanotti Bian- propri figli, fino alla liberazione, con lanterne oscurate lungo l'infinito tre- co, e di molte amiche divenute anch'esse croce- la fine della guerra, e al fortunoso ri- è la storia di un'amicizia profonda, unica e irri- no dei prigionieri, da una porta si trovamento dei bambini. E difficile petibile tra due donne che hanno in comune l'u- rossine, spiega anche l'impegno successivo della diffondeva nell'aria notturna il canto all'autrice, così come a gran parte niverso culturale, la rete di amicizie, l'impegno Dallolio nell'Associazione nazionale per gli inte- malinconico di una canzone popola- della sua generazione, dare conto, a realizzare una coerenza tra l'essere e il fare, ressi del Mezzogiorno, e ancora nella Croce Ros- re, da un'altra le note di una chitar- cercare una spiegazione di quanto è ma che soprattutto insieme percorrono un lungo sa. Ma è la radice etico-politica dì questo impe- ra e una fisarmonica... uomini già condannati a morte e il cui destino successo, al di là delle proprie soffe- itinerario spirituale, nel senso più pieno del ter- gno, di cui più tardi sulla scorta di S. Paolo renze soggettive, se non in termini scoprirà anche la valenza religiosa, che lo distin- sembrava segnato ma che speravano mine. Non solo nella vita ma nell'opera lettera- in un bombardamento per cercar di di esplosione irrazionale, di qualcosa ria della Origo, Elsa Dallolio, figlia minore del gue nettamente da un generico filantropismo, as- a cui si assiste e di cui si patiscono fuggire; prigionieri ancora in vita ma generale Alfredo, è una presenza costante: brani sai diffuso tra le donne della sua condizione. che forse avrebbero incontrato la drammaticamente le conseguenze, Così la Dallolio delinea nel 1919 l'impostazione ma le cui origini rimangono sepolte delle sue lettere appaiono già in Guerra in Val morte al prossimo campo; fuggiaschi dell'Animi per il dopoguerra: "Niente benefi- in una condanna che allontana que- d'Orcia (Bompiani, 1985) nel 1947; il ricordo che si erano salvati ma chi sa per sta vicenda come facente parte di un dell'amica scomparsa ispira alcune delle pagine cenza, ma partecipazione attiva alla vita di lag- quanto tempo. Tutti frammenti di mondo altro da sé. In questa scissio- più suggestive di Immagini ed ombre (Longa- giù, illuminare la gente sui loro reali interessi, famiglie distrutte, uomini che non si ne, e nell'impossibilità di riattraver- nesi, 1984). L'amicizia tra le due donne nasce far volta per volta la lotta contro certi privilegi conoscevano fra loro e parlavano sare l'esperienza del nazismo se non alla vigilia della seconda guerra mondiale e si e continuare le inchieste, pubblicarle, diffondere lingue diverse, ma che tuttavia erano avvinti da misteriosi e poderosi lega- respingendola e proiettandola fuori cementa nell'impegno di entrambe in seno alla la conoscenza di certi problemi" (p. 36). Ed è su mi...". di sé come demonizzazione irrazio- Croce Rossa, si allarga fino a divenire comunio- questo punto che raggiunge il suo vertice la sin- Sarà solo alla fine, una volta ripri- nale, come appunto una storia incre- ne di vita. tonia tra le due amiche, così ben sintetizzata nel dibile, risiede uno dei motivi per i passo della lettera ai Galati, caro alla Dallolio, stinate le condizioni di vita normale Nelle loro scelte, nell'impostazione data alla che Fey per contrasto si renderà con- quali "questo passato non è passato" e scelto dalla Origo per ricordarla dopo la sua — come affermava Christa Wolf loro esistenza si riflette il cammino di una gene- to dei meccanismi primari di funzio- morte: "Voi siete chiamati alla libertà... ma fa- nell'occasione del conferimento di razione di intellettuali cosmopoliti che muoven- namento che una condizione come tevi, per la carità, servi gli uni degli altri" un premio alla memoria di Hans do dal liberalismo approdano alla democrazia, quella aveva messo in moto in ognu- (5,13). Scholl, uno dei martiri del nazismo, senza rinnegare della loro origine i valori, gli no di loro:"... Quando si esce da un riprendendo un'espressione nota, carcere, dove non si deve pensare a che ha caratterizzato il recente di- niente, non si deve prendere alcuna battito storiografico, "... continua- decisione, dove non si è mai soli, ma mente rievocato senza però riuscire sempre legati ad un gruppo solidale a stabilire con esso una distanza sto- che rappresenta una forza, si perde rica, così come per altri periodi sto- Roma, fotografando il mondo della Ma le scansioni dei principali avve- ne esperienza della deportazione con l'abitudine e il coraggio di agire da rici...". Nulla ci dice l'autrice sui mo- capitale, così come doveva apparire nimenti internazionali segnano il tutto quel vasto gruppo di persone, soli". È il pensiero del gruppo l'uni- tivi che l'hanno spinta a pubblicare a questa giovane ragazza nordica, progressivo spegnersi delle speranze i "deportati di parentela" dove essa co sistema di salvataggio sul quale queste memorie in una lingua, l'ita- entusiasta dei profumi e dei colori di poter ancorare la politica estera ritrova le comuni radici di cultura e sono concentrate le proprie energie liano, che non è la sua lingua madre. del mediterraneo, "col suo eterno dei due regimi a una politica euro- di estrazione sociale. Si saprà in se- affettive. Così lungo i diari non tro- Ci è forse permesso pensare che una cielo sereno, la gente sempre di pea di accordo con Italia, Francia e guito che Hitler aveva condannato a viamo nessun accenno o riferimento lingua non sua abbia potuto facilita- buon umore, forse un po' superficia- Inghilterra, secondo quell'ipotesi morte anche tutti i parenti dei cospi- al mondo degli affetti esterno, nes- re quell'operazione di distacco da le...", amante della natura, delle ca- che era stata alla base del Patto a ratori, ma che Himmler non aveva sun accenno o preoccupazione per le una materia così dolorosa, che ella valcate in campagna, ma che dimo- quattro del 1934, che rimase peral- eseguito l'ordine, nella speranza di sorti del marito: l'unico legame che ripercorre in modo oggettivo, con strava di possedere spirito indipen- tro lettera morta. usarli come ostaggi dopo la sconfit- resta presente è quello primario della uno stile "conciso e telegrafico" nel dente e critico: "oggi c'è stata una Per von Hassel, così come per ta. madre rispetto ai figli. Così, quando quale, come del resto lei stessa av- grande colazione ufficiale con mini- quella parte della vecchia classe diri- Attraverso lo stretto legame di il marito verrà a prenderla, dopo la verte nell'introduzione, si "rispec- stri e ambasciatori, tutta gente assai gente tedesca che rifiutava il nazi- amicizia che Fey instaura in partico- liberazione, Fey, al momento dell'ab- chia in pieno il [suo] carattere". leccata e formale che mi dà un gran smo, il problema che si era posto fin lare con uno dei deportati, Alex von bandono dai suoi compagni di pri- Mentre nella prima parte la scrittura fastidio e m'incita all'opposizione... dall'inizio era quello di una difficile Stauffenberg, fratello di colui che gionia, sentirà "come se qualcosa nel segue le annotazioni giornaliere fer- la porta della camera da pranzo è scelta tra un esilio o un restare al- materialmente aveva compiuto l'at- cuore si frantumasse". mate dalla penna di una "diarista ac- chiusa e si sente il cicaleccio delle l'interno del regime, con la speranza tentato a Hitler, ella può ricongiun- Di grande acutezza è la dolorosa canita", intrecciando gli avvenimenti voci. Sono in tenuta da cavallo e che "il rimanere in posti chiave può gersi con la parte più profonda della considerazione che ella ne ricava: mondani alle osservazioni attente su- percorro tutto il salone con le gam- forse contribuire ad evitare il peg- propria anima tedesca. Pur condu- "Nessun legame umano è maggiore gli avvenimenti politici che riguarda- be in su camminando sulle mani". gio, il disastro totale, la guerra", e a cendoci attraverso circostanze così di quello che si instaura in una co- no la Germania e l'Italia, la seconda Ma insieme a questi aspetti ancora far crescere un'opposizione dall'in- drammatiche, la scrittura di Fey ri- munanza di destino nei tempi oscuri: parte è stata scritta dopo la libera- così acerbi della giovane figlia del- terno, pur con tutte le contraddizio- mane sempre quella asciutta, scevra sono legami che in un giro anche di zione dalla prigionia, affinché l'ope- l'ambasciatore, si viene rivelando ni che da una scelta del genere pote- da sentimentalismi, dove traspare pochi mesi e fra persone che non si razione dello scrivere potesse essere una lucidità e una maturità di giudi- vano conseguire. Dietro le annota- una profonda pudicizia rispetto al erano prima conosciute, può supera- testimonianza di una volontà di non zio politico che rispecchia l'ambien- zioni della figlia, si viene così sem- proprio mondo affettivo, ma anche re quelli reputati più forti del san- dimenticare. Poter ripensare ad te familiare in cui ella era cresciuta, pre più chiaramente delineando ai un grande controllo, frutto di una gue, del tempo e della consuetudine un'esperienza, la deportazione, che segno di un precoce interesse per nostri occhi la complessa figura di lunga educazione, che si trasforma di una vita condivisa nell'affetto e rappresentava una cesura drammati- quel mondo della politica che era al quest'uomo, fino a stagliarsi in tutta in una preziosa risorsa per la soprav- nella pace". L'Inedito Diario italiano 1939 di Iris Origo
Iris Origo, nominata Dame of the British Empire nel 1977 per guai vero? Non è roba che ci riguarda?" Alcuni hanno in- i suoi scritti storici, conserva ancora inediti i diari degli anni 1939/ viato delle cartoline, dicendo che sono "in un'isola". Un 40, quando tutta l'Europa si preparava nuovamente alla guerra. Noti-altro scrive che "vedo soltanto rocce, mare e cielo" (forse zie che corrono, voci non confermate, notiziari radiofonici ossessiva-Pantelleria o Leros)... mente attesi da una popolazione che, in tutti gli strati sociali, sembra Un giovane ufficiale appena tornato dall'Abissinia ci di- più che mai ostile alla guerra, la stampa italiana e quella straniera ce che l'esercito è violentemente anti-tedesco, ed il Re anti- schierate sui fronti opposti dell'informazione imparziale e della propa-;uerra. Se il Re e Mussolini non si trovassero d'accordo ganda di regime: questi i temi del diario, in cui l'autrice ricorda conf'esercit o seguirebbe il Re. uno sguardo attento ed ironico le vicende di quei giorni. I diari degli Un altro ufficiale mi racconta il seguente episodio: qual- anni successivi sono stati raccolti nel volume Guerra in Val d'Orda, che giorno fa è caduto vicino a Padova un aereo tedesco, pubblicato da Vallecchi nel 1968 e ristampato da Bompiani nel 1986. uccidendo cinque uomini. Il colonnello del reggimento ita- (a cura di Anna Nadotti) liano, a questa notizia, ha scrollato le spalle e ha detto in presenza dei suoi ufficiali "Cinque di meno".
27 marzo 4 aprile Il treno è gremito, mille squadristi si stanno recando a Il discorso di Chamberlain riguardo alla Polonia è stato Roma. Sono i fascisti "della prima ora", quelli del 1919, e accolto dalla stampa italiana con un'insospettata moderazio- vanno a Roma per celebrare il ventesimo anniversario della ne, e privatamente con un certo entusiasmo nella speranza fondazione del Fascio e per ascoltare il discorso del. Duce. che possa intralciare Hitler... [...] I fascisti nel nostro scompartimento sono tutti di mezza 6 aprile età: grassocci nelle camicie nere che si gonfiano sopra le La stampa descrive l'importanza di un incontro a Inn- pance e con stivali che sembrano troppo stretti. Dai loro sbruck dei capi di statomaggiore tedeschi... Oramai è evi- discorsi si capisce che sono uomini d'affari del nord: due dente che la propaganda, se scoppierà la guerra, presenterà veneti, due milanesi ed un romagnolo. Ognitanto entrano il problema italiano come una questione economica. I "pae- dal corridoio degli amici per scambiare notizie ed abbracci. si democratici", cioè "gli abbienti" stanno cercando di im- Dopo un po' i nostri compagni di viaggio aprono i giornali: pedire qualsiasi sviluppo economico dei "non abbienti". La la prima pagina è dedicata a loro "I nostri gloriosi squadri- Germania e l'Italia devono combattere o lasciarsi soffocare. sti...". Richiudono i giornali ed il veneto scrolla le spalle "Domani sapremo qualcosa di più. Non mi importa affatto 9 aprile di quello che dicono gli altri! Domani sentiremo Lui stes- E ora l'invasione dell'Albania. La notizia, già accennata so!". Sembra un uomo tranquillo, di buon senso, sincero. nei giornali inglesi e francesi, è giunta completamente inat- Tutti gli altri sono d'accordo. "Non è soltanto quel che dice tesa in Italia, annunciata dalla radio la mattina del venerdì il Duce, è tutto quello che ha fatto! Guardate dove siamo Santo. Il bollettino afferma che l'invasione era necessaria arrivati in questi vent'anni! Mi ricordo, nel 1919...". per "salvaguardare la pace" del paese invaso e reprimere le bande armate dei briganti albanesi. Qui nessuno è convinto: 28 marzo "La radio", dice la gente, "ci ha completamente abbrutiti". II Duce ha parlato. Questi padri di famiglia di mezz'età hanno gridato "No! No!" quando egli ha chiesto se voleva- 11 aprile no "Onori, ricompense, una vita più facile?". Hanno accet- Altri due giorni di ansia cercando di captare le stazioni tato la sua affermazione che "una pace perpetua sarebbe estere alla radio. Mi colpiscono soprattutto due cose: uno, una catastrofe...e che bisogna armarsi a qualsiasi costo, in che quasi nessuno, nemmeno i cattolici più devoti, è im- qualsiasi maniera, anche se ciò volesse dire far tabula rasa di pressionato dalla scelta del Venerdì Santo per questa inva- quello che chiamavamo una vita civile". sione. Due, che nessuno, almeno apparentemente, si ricor- Gli applausi, però, sono meno convinti che in altre oc- da del trattato italo-albanese del 1927 o del patto anglo-ita- casioni. E una giornata fredda, piovosa, molti squadristi liano del novembre scorso. hanno trascorso la notte in tende ai Parioli, ma c'è anche (Non sapevo allora, ma l'ho imparato ben presto, fino a un altro freddo nella via: l'antipatia contro la Germania quale punto l'esercito italiano era impreparato a quest'im- come alleata. Il passo del discorso del Duce che si riferisce presa: insufficienza di munizioni, di fucili, di vestiario, e alla solidità dell'asse è stato quello meno applaudito, e do- persino di scarpe. Ma il Generale Dallolio, che ben lo sape- po gli ascoltatori hanno commentato: "Non poteva dire al- va, andò da Mussolini a dimettersi per protesta). tro. Sono l'Inghilterra e la Francia che ci hanno messo in Un amico arrivato da Bologna racconta che là il mal- questi guai..." contento è diffuso e aggressivo. Ha visto scene di donne Più tardi facciamo un giro per il centro. Gli squadristi aggrappate al braccio del marito o del padre richiamati alle sono dappertutto, camminano a braccetto nel corso, seduti armi. C'è un profondo risentimento in tutte le classi sociali, nei caffé, buttano dei soldini nella fontana di Trevi per come se si fosse trascinati in un'avventura al buio. Non ci assicurare il loro ritorno. A parte le camicie nere, sembrano sono tracce di sentimenti profondamente anti-inglesi ed an- tutti amichevoli, tolleranti e pacifici. L'ottanta per cento ti-francesi come quelli che avevano accompagnato la guerra sono lavoratori, gli altri sono impiegati o commercianti. E d'Abissinia, mentre l'ostilità verso la Germania cresce ovun- impossibile non sentire che il fascismo era stato, all'inizio, que. Due battaglioni tedeschi sono accampati sulle colline un genuino movimento popolare ed è anche facile capire alle spalle di Bologna. come è stato fomentato in questa gente l'odio per i paesi Una giovane dattilografa, sposata da un anno e con un che il regime ha descritto come "capitalisti e decadenti".... bambino, mi scrive che anche suo marito è stato richiamato alle armi e inviato in Albania. "So che migliaia di altre 31 marzo mogli e madri stanno come me, e mi sento molto egoista di È stata richiamata una nuova classe, quella del 1912, ed pensare soltanto a me, ma non riesco ad impedirmelo. Pen- ogni stazione è affollata da gruppi di ragazzi campagnoli so che un giorno il mio piccolo Fabrizio, per il quale abbia- con i loro fagotti e con le loro valigette di fibra — e lo mo fatto tanti bei progetti, ci sarà portato via anche lui, sguardo perplesso e paziente. come mio marito ora. A che serve combattere? Non avrem- Anche qui, alla Foce, sono partiti dei nostri contadini, mo paura di lavorare, se soltanto ci lasciassero in pace!". venticinque finora. Quando andiamo nei poderi, le loro ma- dri e mogli ci chiedono: "Cosa vi pare? Non ci saranno dei succederà niente". "Vedrà, il Duce eviterà la guerra all'ultimo momento" mi rassicura il tassista. Piazza della Signoria, dove danno una rappresentazione 14 aprile della Traviata, è gremita da un pubblico allegro e spensierato. Ieri sera la radio ha annunciato che "se non sorgono delle C'è un momento, dopo il secondo atto, quando suonano circostanze eccezionali" nessuna altra classe sarà richiamata. l'Inno a Roma, prima del notiziario, in cui alcuni sembrano Sono già partiti un milione e mezzo di uomini. preoccupati; ma appena capiscono che non c'è niente di Un aneddoto che si racconta a Roma. Due fascisti stanno nuovo, ricominciano a godere l'opera. parlando in un caffé; A parla con disprezzo di Ciano — le "Vedi quanto ha fatto i fascismo per il nostro popolo", sue maniere volgari, la sua insensibilità, il suo atteggiamento mi dice un giovane ufficiale mentre torniamo a casa. " Con- pro-tedesco. B lo difende: "Sono soltanto difetti di gioventù. fronta la loro calma con l'ansia febbrile della Francia e del- Li perderà". Il giorno seguente la polizia toglie a B la sua l'Inghilterra". Ma non è veramente una calma. È piuttosto un tessera: "Ma ho difeso Ciano!""Non basta. Dovevi denunciare miscuglio di fatalismo e di sincera fede nel loro Capo — il il tuo amico alla polizia". frutto di quindici anni in cui hanno imparato a non riflettere. Non è certamente una prova che siano pronti ad affrontare 13 maggio una guerra, è soltanto una cieca convinzione che non ci sarà. Una sinistra considerazione di Mussolini in risposta ad un Andiamo a trovare degli amici con una vecchia governante vecchio amico, un ufficiale che gli stava chiedendo con una francese, che sta piangendo disperatamente. Le diamo un certa ansia qualche previsione per il futuro: "Stai tranquillo, passaggio in città e ci racconta la sua storia. Nata in Alsazia erediteremo ancora!". Ereditare cosa? Ereditare da chi? Si può Lorena, considerata tedesca nell'ultima guerra, ora viene ereditare soltanto dai morti. L'Austria e la Cecoslovacchia considerata francese, così nella sua vita modesta e innocente, sono morte, ora! viene trattata per due volte come una nemica straniera. Nel 1916, ci racconta, le avevano almeno permesso di rimanere 14 maggio in Italia, mentre ora le hanno detto che deve andarsene. Non Il discorso di Mussolini stamattina a Torino suona confer- ha una famiglia alla quale rivolgersi, i suoi piccoli risparmi ma di quanto già pensavo, far ricadere la responsabilità della sono tutti in Italia e può portar via con sé soltanto trecento- guerra sui paesi democratici. Il discorso — accolto con molto cinquanta lire. La lasciamo, ancora in lacrime, al consolato maggior entusiasmo di altri recenti — è stato estremamente francese, chiedendoci quante migliaia di persone si troveran- astuto. Se da un lato dà agli Italiani l'impressione che il loro no in condizioni come la sua. [...] capo non vuole la guerra, dall'altro li prepara a credere — qualora la guerra dovesse aver luogo — che sono state le 30 agosto democrazie a provocarla, nella loro "furia" contro la Germa- Non avendo avuto altre notizie, siamo partiti ieri sera per nia e l'Italia. E opportuno che questi due paesi provvedano La Foce, nostra casa di campagna. Nella nostra fattoria due al proprio riarmo, che deve continuare più strenuamente che dei sottofattori sono stati richiamati e molti contadini. Sono in passato, come "misura di difesa, come salvaguardia della sconvolti, ma non si rendono ancora conto che questa sarà pace in Europa". Tutto questo discorso ha avuto l'effetto assai più grave delle guerre d'Abissinia e di Spagna. "Non se voluto e i titoli dei giornali di oggi parlano delle "gravi ne può più" ripetono "Ora basta. Ci lascino in pace". Ma responsabilità delle democrazie". ancora, ciecamente, inutilmente credono che non ci sarà una Credo che Mussolini non voglia la guerra. Non ha mai vera guerra. "Il Duce ci salverà"... voluto una vera guerra. Piuttosto vuole determinare, all'inter- no del paese, quello stato d'animo "eroico" che l'imminenza 31 agosto della guerra produce (e che d'altra parte egli ha già ottenuto Oggi c'è la mobilitazione generale della Polonia. I giornali con campagne belliche più circoscritte, come quella d'Abis- sono di nuovo filo-tedeschi. Citano con convinzione la versio- sinia e la guerra di Spagna), all'estero, il riconoscimento dei ne tedesca secondo cui la mobilitazione polacca non è stata suoi obiettivi espansionistici. Non vuole la guerra perché in alcun modo causata dalla presenza di truppe tedesche in ritiene di poter conseguire comunque i suoi obiettivi. Resta Slovacchia, e la definiscono "un nuovo gesto provocatorio". da vedere se ha ragione. [...] Si sforzano, inoltre, di farci credere i messaggi di Hider, "un gesto nobile in favore della pace"... 27 agosto La direttrice del nostro asilo, arrivata oggi da Roma, E stato strano l'attraversamento della frontiera rientrando racconta che là, la gente non capisce molto. "Perché non ci in Italia dalla Svizzera. Durante tutto il pomeriggio abbiamo dà qualche spiegazione il Duce?" chiede, "Siamo tutti convinti percorso le piccole vallate verdi della Svizzera, con i loro che potrebbe salvarci. Ma perché non lo fa?". chalets e le famiglie che facevano picnic domenicali vicino ai L'acquisto di maschere anti-gas è diventato obbligatorio ruscelli. A Martigny abbiamo mangiato le trote ed ascoltato per il personale degli ospedali, delle fabbriche, e per gli istituti le notizie: poi abbiamo cominciato ad attraversare il passo. di beneficenza, ma soltanto per un quinto degli impiegati ed Alcune macchine italiane stavano facendo lo stesso percorso, è appena "raccomandata" per i privati. Vecchi, donne e bam- ed alcune inglesi e francesi viaggiavano in senso inverso. Non bini che hanno una casa in campagna sono consigliati di c'era alcun segno di guerra sul passo del Sempione, ma, mentre lasciare le grandi città; ma non si parla di una evacuazione stavamo aspettando l'ispezione della dogana, una macchina più completa. italiana che era arrivata qualche minuto prima, diretta in Abbiamo fatto oggi una visita ai nostri poderi. Dappertut- Svizzera, è stata costretta a voltare e tornare in Italia. "Basta", to i contadini ci vengono incontro con la stessa domanda: ci disse il carabiniere, sorridendo mentre ci restituiva i nostri "Cosa crede sor padrone? Ci sarà la guerra?". In quasi ogni passaporti, "Sono finite le gite all'estero! Si torna in Italia, e casa c'è almeno un richiamato. "Il mio Cecco è partito ieri!" ci si rimane", e il palo della barriera si chiuse alle nostre spalle. "Beppe ha avuto oggi la cartolina. Che sarà di noi?". Un Sulla strada per Milano, tuttavia, non c'era alcuna traccia vecchietto, i cui quattro figli mandano avanti il podere, mette di tensione o di psicosi di guerra. Era una bella serata e in una mano tremolante sulla mia spalla e mi chiede: "Mi dica riva al lago molte giovani coppie cantavano e ballavano. Alla qualcosa per farmi coraggio. Se li prendono tutti, posso stazione di Milano nessuna truppa e la stampa sembrava molto buttarmi in quel fosso. Chi lavorerà la terra? Chi darà da più equanime. La propaganda si era fermata e si poteva mangiare ai bambini?" Si può soltanto rispondere: "C'è ancora comperare il "Times" e "le Temps". un po' di speranza".
28 agosto 1 settembre Dopo una giornata a Firenze, siamo ancora perplessi. Le Ieri sera tardi abbiamo avuto le notizie. Prima dalla persone colte, è vero, sembrano preoccupate, ascoltano la Germania: il testo delle condizioni offerte dai tedeschi alla radio e comprano i giornali esteri; molti degli ufficiali di Polonia e la dichiarazione che se queste offerte non fossero riserva sono stati richiamati ed ora anche sette classi di reclute, state seguite dall'arrivo di un rappresentante polacco, bensì oltre alla marina ed all'aviazione. dalla mobilitazione generale della Polonia, la Germania Ma il popolino — tanto spaventato qualche mese fa — avrebbe considerato respinte le offerte. Un quarto d'ora do- è ancora calmo. "Non si preoccupi", dice il parrucchiere, "non po, la stessa notizia dall'Inghilterra, con l'aggiunta che, fin- HNPICF ••dei libri del mese!
ché la risposta della Polonia non fosse stata resa nota, né ghi articoli medici descrivendo i pericolosi effetti del caffè l'Inghilterra né la Francia potevano fare un commento. Se- sui nervi. Il vino è molto più sano. Il razionamento della guivano le istruzioni per l'evacuazione dei bambini da Lon- carne è preceduto da simili articoli che lodano i vantaggi dra, e ordini per l'Ammiragliato ed il Ministero della Guer- dell'alimentazione vegetariana, e ora l'abolizione di mac- ra. chine private è accompagnata da articoli che descrivono i Più tardi ci dicono che ci sarà a Roma una riunione del vantaggi di andare in bicicletta! Gran Consiglio e, a Londra, della Camera dei Comuni. I giornali cercano di convincerci che la colpa è della Polo- 9 settembre nia, per il suo "folle gesto" di mobilitazione. Il Fiihrer, scri- Intanto la parola d'ordine è mantenersi ottimisti e con- vono, "ha fatto tutto il possibile con le sue 'proposte logi- servare una calma compiacente. L'articolo di fondo del che e ragionevoli' per salvare la pace dell'Europa". La vera "Corriere della Sera" sostiene che "la vita del paese ha ri- responsabilità è quella delle grandi democrazie, che stanno preso il suo ritmo normale. Le scuole apriranno alla data adoperando l'occupazione di Danzica come un pretesto. consueta; il lavoro agricolo ha tutta la mano d'opera di cui Alle sedici e trenta arriva da Roma il comunicato del abbisogna. Il commercio e gli affari in generale non hanno Gran Consiglio: Mussolini approva le misure militari "pura- sofferto di serie interferenze. Le grandi navi salpano rego- mente precauzionali" che sono state prese e aggiunge che larmente dai nostri porti". "l'Italia non prenderà alcuna iniziativa militare". 16 settembre Finalmente, la sera, sentiamo dalla Bbc il testo comple- Le notizie da Torino dimostrano l'importanza che il re- to del discorso di Chamberlain, in cui nega che le proposte gime attribuisce al mantenimento della calma tra i cittadini, tedesche siano mai state inviate alla Polonia. Non poteva- anche a rischio della loro incolumità. Il Prefetto di Torino no né accettare né rifiutare, perché la Germania aveva già è stato esentato dall'incarico. La sua colpa è stata "l'aver invaso. Sentire queste affermazioni chiare, esplicite e con- sollevato sentimenti di paura tra la popolazione civile" di vincenti, è stato un sollievo indescrivibile. Per quanto siano Torino e di altri centri vicini alla frontiera con la Francia, tragiche, l'intervento della Francia e dell'Inghilterra è or- ordinando l'evacuazione dei bambini e delle persone mala- mai inevitabile. Potremo finalmente sapere la verità. te dalla regione". Egli aveva preso questa decisione negli ultimi giorni di agosto quando tutti pensavano che l'Italia 3 settembre sarebbe entrata in guerra ed era chiaro che queste zone Lo sappiamo, è la guerra. sarebbero state il primo obiettivo dell'aviazione francese. Stamani, l'ultimo giorno in cui si possono adoperare le [...] macchine private, siamo andati a trovare i nostri vecchi amici Senni, a Badia Prataglia. Passando per la Val di Chia- 22 ottobre na abbiamo visto in ogni paesetto gruppi di richiamati e di Ieri, durante il ritorno in treno a Firenze ha avuto luo- donne in lacrime. Speravamo di arrivare a tempo per senti- go una assurda conversazione. Io avevo appoggiato i gior- re il discorso di Chamberlain. Ma al nostro arrivo uno dei nali sul sedile libero accanto a me e, quando è entrato un figli Senni ci viene incontro: "Il discorso è finito. E scop- ufficiale, li ho spostati e ne è caduto uno. L'ufficiale, chi- piata la guerra". In casa troviamo Mary Senni (di origine nandosi per raccoglierlo, si è accorto che si trattava del- americana) e Diana Bordonaro (mezza inglese) con le lacri- l'"Osservatore Romano" (le cui vendite sono quadruplicate me agli occhi. Mezz'ora dopo il discorso di Chamberlain nelle ultime settimane, poiché è l'unico quotidiano che ri- viene ritrasmesso. "Se l'Italia parteciperà come alleata della porta integralmente ed imparzialmente le notizie dall'este- Germania", dice Mary, "non potrò sopportarlo. Sarebbe ro, malgrado il forte biasimo cattolico). Porgendomelo ha stato diverso veder partire i miei ragazzi per una causa che dichiarato — usando il Voi in luogo del Lei "effeminato e credevano giusta — ma non ora, non contro la civiltà" (Ha forestiero" — : "Ve lo rendo, sebbene sia nemico di questo quattro figli, di cui due già nell'esercito). giornale". L'ho ringraziato senza commenti. Poco dopo mi Per tutto il pomeriggio abbiamo ascoltato la radio, pas- ha domandato: "Scusate, Signora, ma perché leggete questo sando da un paese all'altro: l'Europa che entra in guerra. giornale?". "Per curiosità, come gli altri". Ha stretto le lab- Poi il discorso del re d'Inghilterra, lento e ansimante, ma bra, poi ha continuato: "Ma contiene veleno, un veleno molto commovente, e "Dio salvi il Re". Più tardi parliamo molto sottile". Un uomo anziano seduto nell'angolo aveva di come reagirà il popolo italiano. [...] interrotto la lettura e seguiva con interesse la conversazio- ne. Indossava il distintivo fascista, ma aveva una faccia gen- 4 settembre tile e intelligente. "Talvolta una piccola goccia di veleno Le persone più confuse sono ora i fascisti più sinceri, può essere un utile medicamento!", ha detto con un sorri- abituati a una cieca fiducia nella guida di Mussolini. Si sen- so. Ma l'ufficiale non ha voluto intendere ragione e ha re- tono completamente senza timone. Gli stessi uomini che plicato: "Vorrei crederlo. Ma in un momento come questo, rifiutavano la possibilità che l'Italia rimanesse neutrale, ora in cui tutta la nazione deve essere un un solo blocco, que- dicono con sconforto, "forse è l'unica cosa che possiamo ste influenze sono pericolose, molto pericolose, Signora!". sperare". Cercano in un modo confuso ed infelice di capire E se n'è andato con uno sguardo di disapprovazione. la verità, senza diventare sleali verso il Duce. I contadini Diedi un'occhiata al mio compagno di viaggio e incon- dicono più semplicemente: "non ci importa cosa succede, trai il suo sguardo, tutti e due scrollammo le spalle, poi lui purché ne rimaniamo fuori noi". osservò: "E un consigliere nazionale, non avrei dovuto dare troppo peso alle sue parole". Decisi di non rispondere e 7 settembre ripresi a leggere il mio libro. Ieri siamo andati a Firenze ad accompagnare Antonio Quando ho alzato di nuovo gli occhi il mio compagno che è stato richiamato e ha raggiunto il suo reggimento. si è avvicinato un po' e, volgendo la testa verso il giornale Mille soldati partono per l'Albania, danno il cambio a incriminato, a bassa voce, ha detto: "Lo leggo anch'io, ma quelli che sono tornati. È difficilissimo equipaggiarli; c'è in privato. Se posso darle un consiglio, Signora, lo legga a soltanto la paglia per dormire, mancano le uniformi e gli casa sua!". Annuii. Ma a quel punto non ho saputo resiste- stivali. Folle di donne piangenti aspettano fuori della porta re e, sollevando l'innocua "Nazione", che giaceva sopra il della caserma per salutarli. mucchio dei giornali, gli ho mostrato la testata del "Daily Intanto i preparativi per la guerra continuano. Firenze Telegraph" e ho detto: "C'era di peggio!". Si è voltato rapi- non è molto cambiata, fuorché l'oscuramento la notte e damente ed è ritornato al suo posto. C'è stato un lungo l'assenza di macchine, rimpiazzate da biciclette. silenzio, poi ho arrotolato i miei giornali. Allora, dal suo La casa di mia madre al mare sarà occupata e usata angolo, il mio compagno di viaggio ha parlato di nuovo, come ospedale. Sono andata ad imballare la sua porcellana con una voce completamente diversa: "Molto di quel vele- e altri oggetti di valore e a portar via i suoi mobili. no è necessario". Ero molto tentata di continuare la con- Nessuna lettera dall'Inghilterra dopo il trenta agosto. versazione, ma ricordando varie storie di agenti provocato- Ogni restrizione necessaria è preceduta da titoli sulla ri, sono rimasta zitta. Senza dubbio lui si sentiva ugualmen- stampa quotidiana, dimostrando che queste misure sono te incerto di me e così, con continui sguardi di sospetto e veramente fatte per il benessere della popolazione. Così, simpatia, ma sempre in silenzio, siamo arrivati a destina- prima di proibire la vendita del caffé hanno stampato lun- zione. glio sottolineando che se fosse riu- 1933 con l'arrivo di quattro camion scito avrebbe forse risparmiato la della polizia con dentro circa due- morte di due milioni e mezzo di cento comunisti che passano "tra Da Tradurre soldati tedeschi (per non parlare de- due folte file di curiosi che da ore gli altri). Ma con una certa malizia avevano preso posto accanto al por- cosparge il libro di citazioni che di- tone d'ingresso dell'ex-polverificio", Per non dimenticare mostrano come i congiurati del 20 come riferisce gongolando il giorna- luglio arrivassero buoni ultimi e fos- le di Monaco. Comincia la storia di di Cesare Cases sero rimasti adepti entusiasti del na- una repressione spietata che andrà zismo fino a guerra inoltrata. Nel- sempre crescendo fino alle folli eli- minazioni dei "traditori" negli ulti- BARBARA BEUYS, Vergevi uns ni- La Beuys non dimentica nessuno l'ebbrezza della conquista della mi giorni di guerra. E la complicità cht. Menscheti im Widerstand e parla anche della resistenza ebrai- Francia Claus von Stauffenberg scri- ve alla moglie il 27 maggio 1940: è così totale, il silenzio del dopo- 1933-1945, Rowohlt, Reinbek ca, generalmente trascurata di fron- te all'immane sterminio, e del grup- "L'avanzata della nostra divisione guerra così ostinato, che solo dopo 1987, pp. 602. po organizzato da Herbert Baum a rientra tra le esperienze più incredi- decenni scoppia un caso come quel- Berlino. Né disprezza la resistenza bili che si possano avere... Personal- lo di Filbinger o quello dell'astro creare la "comunità popolare" come Un brutto disegno di copertina borghese (nonostante la legittima mente stiamo magnificamente; go- televisivo Werner Hòfer, recente- in quello di sterminare gli ebrei. con una rivoltella puntata contro un scarsa simpatia per Goerdeler), anzi diamo a piene mani delle riserve mente tramontato in seguito alla Anche qui l'interesse dei tedeschi gruppo di resistenti sorpresi ad difende il colpo di stato del 20 lu- del paese e così compensiamo la riesumazione di un suo articolo in- viene a coincidere con quello della ascoltare una radio clandestina. Un parte antifascista, che nella scelta materiale certo ricco come la biblio- tra l'accusare un popolo in quanto grafia ma usato senza riferimenti ad tale o considerarlo vittima sia del essa, sicché spesso non si può sape- terrore che della propaganda, prefe- re da dove provengano le citazioni. risce la seconda soluzione, che ave- Un'autrice che ha scritto di tutto, vano già preferito molti emigrati, ad biografie di Lutero e libri sui geni- Una donna in un Lager esempio Brecht. Invece questa scel- tori dei bambini handicappati. Un ta non s'impone e la verità è che ordine rigorosamente cronologico ài Anna Maria Bruzzone l'attesa della salvezza, miglioramen- con divisione in anni, per cui ogni to delle condizioni materiali, l'allar- volta si deve ricominciare da capo gamento degli orizzonti grazie al- GIULIANA TEDESCHI, C'è un punto della terra... Proprio grazie a una vitalità impavida che la storia intrisa di sangue della resi- anima tutta la persona —mente cuore corpo —, l'inserimento nelle organizzazioni di stenza tedesca dai comunisti ai so- Una donna nel Lager di Birkenau, La Giunti- massa e al diritto al tempo libero in Lager la protagonista si risolleva ogni volta cialisti ai religiosi agli anarchici. na, Firenze 1988, pp.165, Lit. 16.000. ecc., che costituiscono un'alternativa Elementi che non dispongono favo- dall'abisso di travolgenti disperazioni, e resiste alla dicotomia famiglia-lavoro, crea- revolmente , eppure il libro è utile, L'amplissima letteratura memorialistica dei giorno dopo giorno, nutrendosi dell'eredità dei rono un consenso che permise ai anzi necessario, perché non esisteva campi di sterminio nazisti e quella, al suo inter- doni precedentemente goduti: valori morali, cul- nazisti di gettarsi subito, con feroce un buon lavoro complessivo sull'ar- no, che è costituita da scritti di donne, si è arric- tura, affetti e care consuetudini familiari, gioie; determinazione teutonica, sulle op- gomento che si rivolgesse al grande chita di questa nuova singolare opera. Nuova e quando per l'enormità dell'offesa la felicità posizioni e sugli ebrei designati co- pubblico. Il quale ha bisogno di es- rispetto al tempo della pubblicazione ma non a domestica si affaccia alla memoria con troppa me nemici interni della "comunità sere esortato dal titolo a "non di- quello della stesura: il testo nacque infatti non violenza e viene percepita come pura perdita e popolare". menticare" i resistenti tedeschi. Chi molto dopo un primo libriccino di ricordi del non più anche come possesso, riesce a non la- Questa verità repressa emerge in- dimentica non sono solo i tedeschi sciarsene sopraffare, mentre altre compagne soc- vece dalle analisi di storia orale, do- stessi, che nella stragrande maggio- Lager della stessa autrice, edito, ancora a caldo, combono all'assalto, avviandosi per il cammino ve gli intervistati non possono fare ranza avevano approvato o tollerato nel 1946 e intitolato Questo povero corpo. La a meno di pronunciarsi su quel pe- la persecuzione, ma anche gli stra- sorte del primo, allora accolto distrattamente e della sconfitta definitiva, della morte. riodo della loro vita e si trovano nieri che tendono a trascurare la presto dimenticato, influenzò questo secondo, Dell'accordo con la propria femminilità e imbarazzati tra il ripudio ufficiale e pur non esigua minoranza degli op- che fu letto e apprezzato in manoscritto da una dell'energia vitale della protagonista è rivelatri- il ricordo che in realtà non erano positori nella credenza che i tede- cerchia di lettori, ma che è uscito alle stampe ce la scrittura, che si astiene dall'uso di moduli mai stati tanto felici come allora. schi costituissero una sola massa solo ora. fissi difensivi e anzi non teme di abbandonarsi a Perciò si rifugiano nella perplessità: damnationis. "Quegli anni, oggi non si sa dove Il periodo in cui si svolgono le vicende di quanto urge dentro. Essa alterna liberamente, Certamente molto si è fatto da metterli..." è il titolo, tratto dalle C'è un punto della terra... sono i mesi dall'a- come soggetti del discorso, e di un'esperienza che parte degli studiosi, in entrambe le con altrettanta libertà si dilata dall'individuale parole di un operaio, del primo di Germanie, per ricostruire la storia prile 1944 all'aprile 1945; i luoghi il Lager fem- una serie di tre volumi di indagini al collettivo, l'io e il noi della prima persona, la della resistenza, quasi sempre però minile di Birkenau, e poi Auschwitz, e infine le sugli operai della Ruhr condotte da in modo settoriale, legato ai partiti regioni attraversate durante l'evacuazione dal terza impersonale e la terza plurale, "le donne", un'équipe diretta da Lutz Nietham- o alle confessioni, sicché in un libro campo fino al momento della liberazione. L'at- e non ha esitazioni ad affidarsi, nei momenti di mer (Lebensgeschichte und Sozialkul- di osservanza comunista si avrà l'im- teggiamento della narratrice è quello di una commozione più impetuosa, agli stessi modi con tur im Ruhrgebiet 1930 bis 1965, pressione che non ci sia mai stata donna che non attenua né maschera la sua indi- cui le rievocazioni sono solite compiersi nella Dietz, Bonn 1983-85) e a risultati una resistenza religiosa, o viceversa, vidualità femminile ma, senza sbandierarla, per- vita interiore: ossia a un fluire nel quale accade analoghi sta portando un'inchiesta e fino a una ventina d'anni fa s'i- mette che essa divenga, come è logico che sia, la che segmenti diversi del passato e gli stati d'ani- | simile nella Rdt. Davvero non san- no dove metterli. Non solo gli ope- gnorava l'importanza dei gruppi chiave per capire, rappresentando nella loro spe- mo collegati si susseguano in un ordine che ob- giovanili anarchici e antimilitaristi bedisce alle sue proprie necessità, mentre nella rai, ma anche gli storici. E la ragio- ciale qualità le reazioni al Lager, le emozioni, i ne è molto semplice: se si ammette (tra cui i cosiddetti Edelwei/Spiraten) raffigurazione dello spietato tempo del Lager specie negli ultimi anni di guerra. sentimenti, la sofferenza, da lei vissuti: tutti che in quegli anni si stava bene e compaiono di colpo le dolci immagini del tempo Un vantaggio del volume della profondamente radicati nella fisicità del suo cor- non si è apologeti del regime, biso- Beuys è di non avere preclusioni e po. Come è noto, un simile atteggiamento era di prima. gna riconoscere che nel mondo così di dare un'immagine corretta del- considerato per lo più con fastidio, se non peg- In questo discorso screziato e mosso come la com'è si può essere felici in una l'importanza relativa dei gruppi gio, nel tempo in cui il libro fu composto. Oc- realtà psichica, in grado di ridestare al vivo la "comunità popolare" solo se si fa coinvolti, ammettendo che la resi- correva, per presentarsi nella propria natura di realtà del Lager, risiede, a mio avviso, una delle finta di non sentire le grida che stenza quantitativamente e qualitati- donne, e ancor prima per non soffocarla, un ragioni, e non l'ultima, della forza con cui il provengono dall'adiacente camera di tortura, su cui, come spiega un vamente più significativa è stata temperamento vitale, fiducioso di sé. racconto cattura il lettore. quella dei comunisti, seguiti dai so- geniale sogno di Castorp nella Mon- cialisti, mentre c'è voluto un bel po' tagna incantata, si fonda quella feli- perché si ridestasse la coscienza reli- cità. Siccome questa nel dopoguerra giosa. è diventata la situazione generale in Occidente, con la differenza che al posto dell'isterica "comunità popo- mancanza di sonno. Caffè e uova neggiante all'esecuzione di un gio- lare" c'è la pacifica società del be- per la prima colazione, splendidi vi- vane pianista accusato di disfatti- nessere e che le vittime da torturare ni di Bordeau e di Borgogna e smo. o da annientare sono sempre più champagne, così che si verifica pie- Perché il vero problema è questo. lontane, ecco che non si può svelare namente il detto "e vivere come il Certo: "non dimenticateci!". Ma per novità il mistero del passato perché non si padreterno in Francia". Finché la va non dimenticare bisogna prima aver può svelare quello del presente. An- bene, non si pensa a congiurare, al- preso atto. La cosiddetta "polemica zi il permanere della dissociazione Paola Nava meno nella casta dei militari e alti degli storici" sul "passato che non fa sì che se lo si svelasse si passereb- funzionari. passa" (pubblicata da noi da Einau- il paese dei salami di lo scorso anno) se non altro ha be per nazisti. Eppure per non di- l'industria Villani e Castelnuovo Rangone 1911-1940 Non è così per i militanti della si- rivelato una situazione in cui del menticare il passato bisogna comin- nistra, duramente colpiti fin da ciare a non dimenticare il presente, Marco Mietto e Maria Grazia Ruggerini principio. Una delle leggende più nazismo si parla abbondantemente e senza remore, tanto da suscitare la e tutto e tutti lavorano oggi per far- dure a morire, molto cara ai tede- celo dimenticare. Storie di fabbrica schi per ovvie ragioni, è quella se- rivolta dei conservatori e dei nostal- operai metallurgici a Reggio Emilia negli anni '50 condo cui i nazisti avrebbero proce- gici. Solo sul rogo dei libri non gra- Per finire: il libro della Beuys è prefazione di Vittorio Foa duto all'inizio con singolare mitez- ti al nazismo (maggio 1933) è ap- da tradurre, però c'è un libro più parsa durante e dopo il cinquante- vecchio e meno esauriente, ma forse Dina, Bennati, Enrietti, Merini, Rebecchi za, rivelando solo gradualmente il loro vero volto. Il libro ne fa giusti- nario una dozzina di volumi. Alme- più appassionato, stimolante e frut- il robot fatto a mano zia: essendo diviso per anni, si fa no tra gli intellettuali (sensibili se to di ricerche personali, già tradotto innovazione tecnologica e resistenze al cambiamento presto a verificare che il capitolo non altro ai roghi dei libri), se alcu- in italiano dieci anni fa per un pic- nell'organizzazione produttiva del Comau più lungo (120 pagg.) è quello del ni in Germania ancora minimizzano colo editore che non volle poi pub- 1933, l'anno in cui viene spezzata la i crimini nazisti, molti sono quelli blicarlo. E' il libro di Dirke Ceccotti, Consoli, De' Lazzari resistenza della classe operaia. Gli disposti a riconoscerli e a parlarne. Gerhard Antifaschisten. Proletari- I professionisti dell'innovazione arresti e le torture cominciano im- Ma quello che nessuno vuol ricono- scher Widerstand 1933-1945, Wa- ingegneri e tecnici nell'industria elettronica mediatamente; il primo campo di scere (salvo i nazisti, che non inte- genbach, Berlin 1976. Offre di più concentramento, Dachau, è inaugu- ressano) è che sotto il nazismo la di quanto non prometta il titolo ed rato quasi ufficialmente (manca solo gente in Germania stava bene e che è di mole ridotta. Chi lo vuole pub- il taglio del nastro) il 25 marzo Hitler era riuscito nell'intento di blicare alzi la mano. .Rosenberg ScSellier Editori in Torino i che tu, compagna, diffonda questa no anodine lodi e inviti alla saggez- stampa") e provarne un sollievo za ("C'è ancora da emancipare gli L'Inedito senza nome, dormire per la prima uomini. Come vuoi che si pensi alle volta dopo notti insonni, però insie- donne? Ogni cosa a suo tempo, me avvertire l'esistenza della pro- compagna"). Questa era una via Incontri decisivi pria viltà, la propria incapacità di aperta, il compagno mi prospettava diventare fino in fondo, simile ai un'azione da svolgere. Allora, non compagni migliori. [...] avrei creduto che un giorno sarebbe di Franca Pieroni Bortolotti Quando lo conobbi, dodici set- toccato a me fargli coraggio, quan- tembre 1943, il "Conte" [nome di do prese le armi racimolate negli ultimi mesi e le buttò nell'Arno. La lampada accesa nella grande di strisce ai vetri) ci guardò coi suoi portunisti?) Nessuno sa più bene, battaglia] stava in cucina: io di qua, cucina era il mio sole autentico; il occhi celesti, severi come quando per fortuna, cosa sia seminare con lui di là dal tavolo di marmo, sua Incontri giorno aveva un senso, solo perché mi diceva "Questo è male. Questo cautela i giornali che invitano cia- sorella all'acquaio lavava la verdura. L'incontro decisivo fu con la ra- la sera venivano a riunirsi gli uomi- non si fa" e trovò E gran coraggio scuno a uccidere un tedesco ("scusa- Lui diceva un po' ironico guardan- gazza ebrea. Mi avevano avvertito: ni intorno al tavolo, pieni di pro- di rimproverarli: "La guerra è peg- mi, padre, devo dire un tedesco, domi: "Si fa presto a chiedere di — Stai attenta. E un'ebrea. Io li blemi difficili e belli. Mia madre gio del fascismo. Pazzi. Quell'altra non un nazista, devo farmi capire entrare nel Partito Comunista. In avevo guardati, meravigliata da cercava di fermarli: "aspettate" dice- guerra, me la ricordo ancora". dal numero più grande di persone questi giorni non si contano, gli principio, poi mi ero ricordata di va "che i ragazzi vadano al letto" La odiai, perché ormai le parole possibile, qui si tratta di vincere o studenti che vengono da noi. Vo- quello che scrivevano i giornali: i Ma non c'ero che io, di ragazzi. non mi bastavano più e dovevo di perdere, lo so che mi vergogno gliono essere tutti comunisti. Si fa fascisti braccavano gli ebrei — Stai Gli altri, tutti i figli degli altri, sono attenta. È pericoloso lavorare con arrivati dopo, a cose fatte, nel vec- lei. Più che con gli altri. Si interes- chio partito comunista. Al principio sa della stampa fra i giovani, fra gli il fascismo se li era presi tutti, bam- studenti. Tu sei giovane, sei studen- bini e giovani, se li era conquistati. tessa. È con lei che devi parlare. A me i vecchi compagni volevano Inizio di una storia Però decidi tu. Questa è la situazio- bene perché ero l'unica che fossero ne. riusciti, in qualche modo, a salvare. di G inetta Or tona Col tempo i loro figli hanno impa- Gli fui grata dell'avvertimento. rato a scherzare, su questo affetto Chi parlava era un operaio fra i dei loro padri verso di me, me FRANCA PIERONI BORTOLOTTI, La donna, la pa- Alle origini del movimento femminile in Italia trenta e i quarant'anni, con gli oc- l'hanno confessato, che erano stati ce, l'Europa. L'Associazione Internazionale delle (1963) e Femminismo e socialismo (1975), ma chi chiari e tristi. Ho saputo più assai gelosi di questa collettiva pre- donne dalle origini alla prima guerra mondiale, li completa, giungendo, attraverso la stasi del fa- tardi che fabbricava bombe contro i tedeschi. Gli fui grata, nel profondo dilezione; ma allora io so che stavo Franco Angeli, Milano 1985, pp. 335, Lit. scismo, ai primi successi del dopoguerra, alle dif- dell'animo, perché si interessava al- accanto a quegli adulti severi come 22.000. ficoltà degli anni sessanta, fino alla ripresa impe- alla mensa della verità e li amavo. la mia vita, nel momento preciso in FRANCA PIERONI BORTOLOTTI, Sul movimento tuosa col sorgere del nuovo femminismo degli Gridavano talvolta fra di loro, e gli cui cessavo di chiedere protezione politico delle donne. Scritti inediti, a cura di anni settanta. Questo saggio era stato preparato agli adulti e mi aprivo da sola la occhi erano seri e i volti pietre scal- come introduzione a una progettata antologia di pellati di rughe, e io mi fido sola- Annarita Buttafuoco, Utopia, Roma 1987, pp. mia strada: era come un ultimo, scritti del femminismo italiano, già presente nel mente degli uomini che sanno gri- 245, Lit. 25.000. inatteso richiamo alla vita di un dare, da allora, dei visi intenti, per- piano ben articolato seguito dall'elenco delle ope- tempo. Servì solo a darmi più co- ché erano amici, ridevano con me e Dopo la morte prematura di Franca Pieroni re cui attingere, ma che purtroppo non fu mai raggio. Il suo viso era buono è fa- miliare, per quanto io lo conoscessi più bello di tutto, volevano che io Bortolotti, per più di vent'anni studiosa e massi- attuata. Le incertezze del pensiero e della prassi appena; anche quello della ragazza capissi la loro verità. Però, quando ma storica dei movimenti femminili e femministi socialista nei riguardi dell'istituto famigliare e le narrazioni di quegli uomini, co- della posizione in esso delle donne, vengono segui- ebrea era buono e familiare, una in Italia, sono usciti due suoi volumi: il primo, delle tante ragazze che avrei potuto munisti preistorici, variamente col- La donna, la pace, l'Europa, ancora interamente te e colte sul vivo nelle titubanze di uno spirito legati alla organizzazione politica, incontrare sui banchi della scuola. curato da lei nell'85, studia l'inizio quasi contem- pur illuminato come quello di Antonio Gramsci passavano oltre un limite preciso, Respiravo a polmoni aperti l'aria poraneo delle grandi formazioni associative della nel bel saggio: La questione femminile in A. I della cospirazione: dai libri di testo, era mia madre che interveniva subi- Gramsci, tema mai prima fatto oggetto di studio. e mi prendeva decisa per un seconda metà dell'800: da /'Associazione inter- uomini e donne tornavano reali do- to Interessante e tutto fondato sull'esame dei dati po un silenzio di cento anni, li ri- braccio Ora — diceva — a let- nazionale dei lavoratori promossa da Carlo Marx nel 1864 alla Associazione Internazionale dei censimenti del 1921, '31 e '36 è l'indagine, trovavo intatti. Il Dottor Antonio e to. Sophia Perovskaja mi avevano per delle donne fondata dalla svizzera Maria Goegg condotta insieme al marito, architetto Landò Pure, nemmeno la sua cura potè anni accompagnato, nel silenzio di impedire che io conoscessi la mito- nel 1868. Il secondo volume, programmatica- Bortolotti, sul Lavoro femminile in Italia du- rante il fascismo. un'adolescenza impaziente e solita- logia del vecchio settarismo, i gran- mente intitolato dalla curatrice, Annarita Butta- ria. Era il momento della gran ri- di nomi collegati alla storia delle fuoco, Sul movimento politico delle donne, Fino a che punto la visione di Franca Borto- vincita, di fronte a me stessa. Se idee e degli Stati: non c'è da mera- contiene tre saggi completi, anche se forse non lotti si andasse allargando, col procedere dei suoi quel silenzio aveva avuto un senso, vigliarsi che io non abbia avuto cri- rifiniti, studii preparatorii di opere future, lette- studi, è testimoniato dell'imponente prospetto se quelle attese non mascheravano si religiose. [...] re, un frammento autobiografico, più altri scritti cronologico che segnala e annota tutto quanto è pigrizia, se l'impazienza non aveva Voi volevate tutti scoprire vera- minori. Nella bella introduzione la Buttafuoco, stato detto, scritto e operato nel mondo per de- nascosto inquietudini infantili, que- mente dove era la ragione. Tutti sto era il momento di dimostrarlo. eravate gente senza lettere. "E tu" pur rilevando la differenza di impostazione e di nunciare lo stato di soggezione delle donne e per temi di ricerca propria del gruppo di nuove stori- porvi rimedio, dal lontano 1600 ad oggi. Con Fu una delusione, sempre più ango- mi dicevano "dovrai scrivere solo la sciosa fino ai primi di marzo, che che femministe a cui lei stessa appartiene, fa risal- questa Cronologia entriamo veramente nella fu- verità". tutto fosse così facile. Dopo, quan- cina della sua opera di storica, e i dati che ha Allora, non si immaginava di cer- tare l'importanza e la sempre attuale validità del- do arrivavano i rotoli di stoffa, i to che il fascismo crollando nella la ricerca storica di Franca Pieroni Bortolotti. La raccolto non sono soltanto strumenti, come Fran- fazzoletti rossi per i partigiani, guerra, avrebbe rovesciato e travol- sua novità non consiste solo nell'aver aperto un ca stessa li chiama a conclusione dell'introduzio- quando il raggio d'azione si allargò to nella lotta quella nostra severa nuovo campo di studio, fino a lei completamente ne all'antologia mai potuta realizzare, ma spunti, e fiorirono, sotto le nostre mani, i sete di conoscenza. "Lasciate tran- ignorato dalla storiografia ufficiale, cioè il sorgere spesso sommarii, proprio per questo atti a suscita- centri della rete assistenziale che quilla la bambina" interveniva mia e l'affermarsi di una questione femminile in Ita- re il desiderio di saperne di più e di promuovere funzionò, perfetta, nei giorni di madre "Per fare la maestra dovrà lia, il suo vario articolarsi in scritti, dibattiti, la stesura di lavori specializzati senza i quali nes- agosto, quando vedemmo arrivare studiare molto, e voi la confonde- medici e infermiere, staffette e nuo- te". Aveva, come sempre, ragione. associazioni, il suo partecipare indirettamente al- suna sintesi resiste al mutare delle mode culturali. la politica dell'Italia post-unitaria (figura princi- Con queste parole Franca Pieroni Bortolotti ci vi adepti, già il senso dell'inverno "Parole. Parole" commentava, trascorso ci apparve chiaro: il no- pale di questo periodo di lotte "emancipazioniste" indica insieme il suo metodo di lavoro e la sua mettendomi a letto "anche in labo- stro risorgimento, la nostra rivolu- ratorio, quando ci fu lo sciopero la quasi completamente dimenticata Anna Maria visione della storia. Di fronte a una cosi imponen- zione (Sophia Perovskaja e il dottor delle otto ore, tutti facevano paro- Mozzoni), ma l'aver fatto di questa questione la te mole di dati accumulati in anni di attenta e Antonio erano ormai dimenticati) le, i socialisti, i comunisti e gli pietra di paragone per saggiare l'effettiva demo- paziente ricerca, si fa più vivo il rimpianto per la avevano già un nome, inadeguato e anarchici. E poi toccò alle donne craticità dei vari partiti, anche i più avanzati. morte prematura e per l'opera interrotta (gli ine- povero come tutti i nomi. La Resi- come me, che dei partiti non vole- diti qui pubblicati sono tratti dall'archivio priva- stenza era un fatto compiuto: altre Il primo saggio riportato nel volume presenta vano saperne, ma le otto ore mi pa- to dell'architetto Landò Bortolotti). generazioni ne avrebbero imparato, revano giuste, di entrare nella Com- in sintesi i risultati delle sue opere più importanti, o straziato, gli eventi, sui testi di missione interna e discutere con la storia. Alla vita di più non si può direzione. Loro fanno parole, e i ra- chiedere. Ma allora, estate del qua- gazzi li prendono sul serio. Se que- rantaquattro, chi ci avesse chiesto ste sono cose, da dire alla presenza un attimo di riflessione, il ricordo o se guardo nei tuoi occhi intelligenti, presto. La settimana scorsa i fascisti dei ragazzi". Ebbe ragione anche combattere. Si dice i giovani. Si di- la compiacenza, avrebbe incontrato lo so che andrò all'inferno, sconte- hanno preso uno studente e gli quella volta che arrivò la notizia ce Resistenza. Si dice il lavoro ille- una risposta falsa. Si percepiva tutti, rò in qualche modo a battaglia fini- hanno fatto sputare ogni cosa, dai della guerra, un sollievo per tutti gale. Per fortuna, nessuno lo sa più che l'aver preso posizione prima de- ta, se ci penso arrossisco di già per nomi dei compagni ai posti delle dopo l'inconfessata angoscia del fino in fondo, che cosa sia davvero gli altri, offendeva come un pugno tutte le sciocchezze che leggo e ac- riunioni" [...] patto Hitler-Stalin. essere giovani e imparare a mentire, morale, quanti non si erano trovati cetto; ma non mi importa nulla. Tu "Altro che opposizione interna! a se stessa, ai genitori, ai compagni Da quel momento, il mondo fu accanto a noi. Ora davvero il fascismo cadrà!" dis- di scuola, agli amici, perché ci sono non sei nato donna, padre, non sai differente. Avevo conquistato con se allegro mio padre. I sogni sem- accordi strani da rispettare. Impara- fino a che punto si può odiare il le mie sole forze, la fiducia di un bravano vicini a diventare realtà: re le leggi mostruose dei ladri, usci- fascismo. Domani, più tardi, torne- uomo sconosciuto che agiva contro per la prima volta, gli uomini intor- re di preferenza nei giorni di piog- rò a ragionare"), chiedere per favo- il fascismo. Non era più come dare no al tavolo smisero di discutere, gia perché nessuno ti guardi bene re che ci sia dato modo di uccidere al Fontani articoli sulla questione eran tutti d'accordo, tutti emoziona- in viso, conoscere i compagni venu- un tedesco, uno solo, tanto per es- femminile che venivano letti nel ti e felici. Lei sola chiuse la finestra ti dal fascismo (imbecilli rinsaviti sere pari a quelli che lo fanno, misterioso alveare dove si preparava (già si parlava di sacchetti di sabbia, d'un tratto? Anime candide? Op- averne un rifiuto in risposta ("basta la rivoluzione e donde mi arrivava- L'Intervista La Germania di dentro e di fuori Ingrid Warburg Spinelli risponde a Daria Frezza
Ingrid Warburg Spinelli sta scrivendo un libro di memorie che raccolgono gli episodi più salienti della sua vita, dalla sua fi infanzia ad Amburgo alla vita in Germania prima del nazismo, dai suoi incontri in Inghilterra, a Oxford, agli inizi degli anni '30, e poi negli Stati Uniti, al suo matrimonio con Veniero Spinelli che l'ha portata a vivere dopo la seconda guerra mondiale in Italia, a Roma, dove è -rimasta con i suoi cinque figli anche dopo la morte del marito, nel '69. Tra i tanti argomenti di cui si compongono le sue memorie, abbiamo scelto di parlare con Ingrid della famiglia Warburg, e della sua identità di donna ebrea e tedesca. (d.f.)
Qual è stata la molla che ti ha spinto, ad un certo momento m della vita, a scrivere le tue memorie? Per rispondere ad una domanda dei miei figli su cosa ha significato per me l'esser ebrea e l'esser tedesca. Credo che sino alla morte di mio marito Veniero, nel '69, ho cercato di non pensare troppo alla questione dell'identità anche per non creare troppa confusione ai miei figli. In quale lingua ha scritto il libro? 0 Ho cominciato a scrivere in italiano, poi sono passata al- m l'inglese e poi al tedesco, lavorando insieme a Katia Tennen- baum. Questo perché un mio amico americano, che però parla jjEAfWENTtLffj.^ anche il tedesco e l'italiano, dopo aver letto quello che avevo scritto mi disse che usavo l'italiano come cover language e che avrei dovuto scrivere in tedesco. Anche se sento tuttora vicino vita era tranquillo e sicuro, dove non c'erano imprevisti: ad l'inglese, più vicino dell'italiano: questo perché quando sono esempio, si decideva molto presto nell'anno dove e come si stata in America nel 1937 ho parlato in pubblico, quando ho sarebbe andati in vacanza l'estate e via dicendo. visitato 220 città per parlare della situazione degli ebrei in Che cosa ricordi della prima guerra mondiale? Europa. Mio padre fu mandato a Stoccolma, fra l'altro era sposato In America poi, ho avuto tante amicizie che non avevo ad una svedese, come addetto commerciale tedesco, per acqui- avuto in Germania e che non ho avuto poi in Italia. stare ferro per la Germania. Un giorno mio padre tornò da In italiano mi sono sempre sentita insicura, come mi sento Stoccolma e disse a mia madre che prevedeva che il prossimo ancora oggi. E New York ha rappresentato il periodo più bello viaggio in Svezia sarebbe durato più a lungo del precedente della mia vita. La scelta del tedesco è legata al fatto che la mia e che forse era il caso che venisse pure lei con le bambine, così educazione è stata tedesca. Lavorare con Katia, che è diventa- avrebbe potuto stare un po' con la nonna svedese. Disse di ta una grande amica, e capisce così profondamente i problemi mettere nella valigia un po' di vestiti per un viaggio di alcune dell'identità ebrea e tedesca, e che mi ha anche aiutato con la settimane. In effetti poi scoppiò la guerra e noi rimanemmo realtà italiana, è stato un incentivo per continuare in tedesco. a Stoccolma per oltre quattro anni. Della prima guerra mon- Cosa ha significato per te essere cresciuta in una importante diale ricordo solo che la cuoca mi sgridava perché usavo la famiglia ebrea in Germania, agli inizi del secolo? parola goodby e lei mi disse che invece dovevo dire "Dio maledica l'Inghilterra", cosa che dispiaceva a mia madre che I primi ricordi della mia famiglia ebrea, borghese, sono era molto legata all'Inghilterra anche perché là viveva sua ricordi di una vita familiare molto calma, molto legata alla sorella; tra l'altro la cuoca mi aveva detto che non potevo Germania. Quando io sono nata la famiglia era già internazio- neanche dire Adieu perché anche i francesi erano nostri nemi- nale, in un certo senso, anche se legata alla Germania. Mia ci. madre era svedese, aveva una sorella che viveva in Inghilterra, due dei fratelli di mio padre vivevano in America. La tua famiglia aveva avuto un ruolo politicamente impor- Ci si dimentica del resto che gli anni in cui la mia famiglia tante in quegli anni? in quanto ebrea ha potuto far parte della Germania e contri- Per la famiglia non era poi tanto importante il fatto di buire alla sua costruzione, sono stati un periodo molto breve, partecipare al governo o raggiungere il potere politico, quan- in realtà solo duecento anni. Prima c'era il ghetto. Prima non to il fatto di consigliare, mettere a disposizione della Germa- potevi possedere la terra, non potevi essere un impiegato di nia i propri contatti internazionali, che erano molto estesi, stato, potevi lavorare solo in alcune attività: come appunto la quasi come un attestato di gratitudine alla Germania, un se- finanza. E quando la Germania ha aperto il ghetto ci sono gno della propria partecipazione, dell'appartenenza alla real- state un paio di famiglie che sono entrate come una bomba in tà tedesca. Questo non significava essere contro altre nazioni, questa società, ed una di queste era la famiglia Warburg. Ma perché la famiglia non credeva alla violenza, come mezzo per la famiglia Warburg non era come quella dei Rotschild, che risolvere i conflitti tra le nazioni, quanto alla diplomazia. era cresciuta nel ghetto, abituata a togliersi il cappello qunado Tu parli dunque per la famiglia Warburg di una forte volontà incontrava per strada un non ebreo. La nostra famiglia, che di integrazione nazionale ma con forti connotati di internaziona- proveniva dalla Spagna, poi dall'Italia, poi dal paese di War- lismo. Personalmente come hai vissuto questo problema? burg in Germania e finalmente era approdata ad Altona, vici- Credo che sia stato dal mio ritorno dalla Svezia, dopo la no ad Amburgo, era cresciuta sotto la Danimarca, che era prima guerra mondiale, che si è andata formando in me la molto più liberale della Germania, e non è mai stata veramen- paura della nazione, del senso di nazionalità, ed è probabil- te in un ghetto. mente questa paura che ha fatto sì che poi io non sia andata Per tornare a quanto stavamo dicendo, ricordo un'infan- in Israele, perché ho ritenuto che era assurdo, a questo punto zia molto calma, dove per calma voglio dire che il ritmo della della storia, creare ancora un'altra nazione. D'Israele mi ha attratto l'idealismo dei primi emigrati, il kibbntz come sta fu accettata da tutti; da qui è nata la Biblioteca Warburg, costruzione socialista. prima ad Amburgo e poi, quando arrivò il nazismo, a Londra: Visto che sei venuta a parlare dello stato d'Israele, vorrei il Warburg Institute. Aby creò scandalo sposandosi con una chiederti a questo proposito che cosa pensi della situazione poli- non ebrea. Era una persona molto gentile, con un grande tica attuale. senso dell'umorismo. Io l'ho visto poco, anche perché prima Della situazione in Israele oggi penso che la tragedia sia era in un sanatorio, perché la sconfitta della Germania nella l'impossibilità del popolo ebreo di ricordare il proprio passa- prima guerra mondiale lo aveva colpito fortemente. Aveva in to, quello che è stato fatto a loro tra la prima e la seconda un certo senso previsto quello che avrebbe comportato per la guerra mondiale. Gli ebrei avevano cominciato ad andare in Germania, ne era stato insomma sconvolto, anche se non Palestina con una grande idealità, con l'idea della "piramide quanto il suo amico Ballin, il fondatore della Hamburg Ame- rovesciata". Quella gente che in altre nazioni costituiva la rican Line, una delle maggiori società di navigazione, che si base della piramide, vale a dire gli operai e i contadini, in era suicidato. Palestina doveva essere in cima alla piramide: vi era l'emigra- Come ha vissuto la famiglia Warburg i problemi della Ger- zione dalla Russia, a seguito dei pogroms, di ebrei di sinistra, mania del dopoguerra? influenzati anche dalla rivoluzione d'Ottobre che si recavano I contatti di cui la famiglia Warburg disponeva, a livello in Palestina per costruire i kibbutz • L'idea era di lavorare la internazionale, e che ha messo a disposizione dell'opera di terra, di fare lavori manuali. ricostruzione della Germania, hanno fatto sì che la famiglia C'era la famosa questione tra chi era arrivato in Palestina non ha sentito e vissuto tutto l'odio che il resto della Germa- per alia o per emigrazione, per libera scelta o per mancanza nia ha sentito per gli alleati. di scelta, quelli cioè che si recavano in Palestina perché per- Uncle Aby, che è stato il primo ad uscire dall'ortodossia seguitati nei loro paesi, perché non avevano altro posto dove e a sposare una non ebrea, una cristiana, ha però sempre so- andare. stenuto che non avrebbe mai riconosciuto lo stato come ulti- Io ho accompagnato mio zio Felix ad uno degli ultimi ma entità morale, misura della morale, perché la morale è congressi sionisti, prima della seconda guerra mondiale, a Zu- una cosa che appartiene alla religione e comunque non allo rigo, nel 1938 o '37. Uncle Felix era pro-Palestina ma contro stato. E credo che mio padre la pensasse allo stesso modo. Ma il sionismo. In quell'occasione Ben Gurion gli disse: "Adesso la maggior parte dei tedeschi, che aveva sempre pensato — non ci interessano più quelli che sono per un'emigrazione in anche in base al protestantesimo — che chi lavora e guada- Palestina senza che ci partecipino in prima persona, ci inte- gna può risparmiare — un principio quasi etico legato al ressano solo quelli che intendono realmente andare a vivere principio dello stato — si veniva a trovare in una realtà, con in Israele". Felix era tra quelli che aiutavano ad andare in la fine della prima guerra mondiale, in cui questo principio Palestina ma non avevano intenzione di andarci a vivere. non s'applicava più. E per loro questo era uno shock enorme. L'attacco di Ben Gurion gli spezzò il cuore. E la gente comune, il contadino, pensava che erano stati i Potresti chiarire meglio in che senso, secondo te, è stata una banchieri a causare questa situazione, e in particolare i ban- tragedia? chieri ebrei. La tragedia è stata dovuta al fatto che dopo l'emigrazione In quegli anni del primo dopoguerra, di ritorno dalla Sve- in Palestina di ebrei animati da idealismo e socialismo, come zia, noi, cioè la mia famiglia, ci sentivamo diversi, sia per la quelli provenienti dalla Germania e sotto l'influenza di Bu- simpatia che per esempio i miei genitori avevano per ciò che ber, è arrivato il nazismo. E con il nazismo l'emigrazione for- era accaduto in Russia sia perché 4a famiglia era aiutata, an- zata. Così oggi c'è l'ebreo che voleva vivere in uno stato so- che con somme notevoli, dai fratelli negli Stati Uniti. E quin- cialista e c'è l'ebreo che è arrivato dopo il nazismo quando c'è di, per esempio, noi abbiamo vissuto il problema dell'infla- stata l'immigrazione di massa, e l'ebreo che proviene dall'o- zione in modo molto diverso dalla maggioranza degli altri riente e ha il ricordo dei pogroms, i terroristi come Begin, e tedeschi. l'ebreo che proviene dall'Africa, dall'India e gli ebrei come La generazione di tuo padre e di Aby Warburg era composta Perez e Abba Eban. Quelli dei kibbutz sono diventati una di cinque fratelli. Cosa ricordi di loro? minoranza, e Israele è diventato un paese come un altro. Max era il fratello più vitale, forse anche il più ambizioso, L'altra tragedia è dovuta al fatto che non sono riusciti a e quello più vicino alla politica, ma sempre stando da parte: costruire uno stato laico; il partito religioso, che è quello più era amico di Schacht [Hjalmar Schacht (1877-1970), presi- reazionario, è la vera causa per cui non si è riusciti a formare dente della Reichsbank, la banca di stato, dal '23 al '30, mini- uno stato laico e democratico insieme agli arabi. stro dell'economia dopo l'ascesa di Hitler, poi dimissionario Quello che sta avvenendo oggi in Israele è una tragedia ed internato in un campo di prigionia dopo l'attentato a Hi- assoluta: la maggior parte degli arrestati sono ragazzi di 14-15 tler del '44, fu processato e assolto al processo di Norimber- o 16 anni. È stato dimenticato il ricordo dei figli dell'olocau- ga, ma da un tribunale tedesco successivamente condannato sto. Gli ebrei che avrebbero potuto fare opera di mediazione, a 8 anni di detenzione come criminale nazista], consigliere e in particolar modo alcuni circoli americani, non sono stati del Kaiser. Mio padre lo ammirava. Max aveva anche il ruolo capaci. E la tragedia oggi è quasi irreparabile. Oggi Israele è di rappresentanza, se così si può dire, verso l'esterno, era un paese consumista che vive da anni al di là delle proprie quello che aveva i rapporti ufficiali con l'esterno. Rathenau possibilità. Gli intellettuali, i movimenti di dissenso, sono [Walter Rathenau (1867-1922), industriale ed economista, una minoranza. tra i fondatori del partito socialdemocratico tedesco, ministro Torniamo a parlare della famiglia Warburg. Come è avvenu- degli esteri nel 1921 e agli inizi del '22, morì assassinato da ta la scelta di insediarsi ad Amburgo? alcuni ufficiali] dopo la prima guerra mondiale aveva chiesto Prima c'è stata la scelta di Altona, che era una città più a Uncle Max se voleva partecipare al governo e Max aveva libera e poi Amburgo, sia perché era un porto e poi perché rifiutato perché pensava che la destra lo avrebbe attaccato era una libera città anseatica, cresciuta proprio grazie a que- perché era ebreo e la sinistra perché era banchiere. Max si è sta libertà, aperta sia verso il nord, la Scandinavia, sia verso la semplicemente limitato al ruolo di consigliere; lui sentiva in Francia. Ad Amburgo i Warburg hanno certamente avuto più modo molto forte di portare alla politica una tradizione della libertà che non gli ebrei residenti in altre città tedesche. Aby storia ebrea, che aveva ancora in sé il ricordo della realtà dei Warburg, [Aby Warburg (1866-1929), celebre storico del- pogroms. Aveva un grande odio per la violenza. Come consi- l'arte, creatore della grande biblioteca che, trasportata a Lon- gliere era stato a Versailles, dove aveva visto con molta chia- dra nel 1933, è oggi diventata l'Istituto Warburg] per esem- rezza che la pace che era stata conclusa era una pace impossi- pio, ha contribuito notevolmente allo sviluppo dell'universi- bile. E per questo si è ritirato. Poi fu attaccato perché lo si tà d'Amburgo. accusava di aver partecipato ed accettato le trattative di Ver- sailles, il che non era vero. Ma Rathenau fu ucciso, nel 1922. Che cosa ricordi di Aby Warburg? Uncle Max si adoperò, sia attraverso i rapporti dei fratelli Quando siamo tornati da Stoccolma dopo la prima guerra negli Stati Uniti, sia attraverso amici, in Francia, Inghilterra mondiale siamo andati per un periodo a casa di mio zio Aby, e Russia, per convincere gli alleati ad arrivare ad una pace che non c'era, era ricoverato in un sanatorio, perché si era possibile. ammalato dopo la guerra. Aby è stato il primo a liberarsi dal- l'ortodossia e dalla banca. È rimasta famosa nella famiglia la Aby era la figura più amata da tutti i fratelli. Era in un storia che raccontò da giovane al fratello Max: che era dispo- certo senso la figura del rabbino, anche se aveva sostituito lo sto a rinunciare alla primogenitura se in cambio i fratelli s'im- studio della religione con lo studio dell'arte, della cultura. pegnavano a comprargli tutti i libri che desiderava. La propo- Felix fu mandato prima a studiare da gioielliere, a Franco forte. Il padre gli aveva detto "Se riesci a vendere delle perle che non hai a qualcuno che non le vuole allora sei un buon mercante". A Francoforte Felix ha incontrato la figlia di Jacob Schiff, un ebreo tedesco emigrato negli Usa dove aveva fondato una banca. Felix s'innamorò e sposò la figlia di Jacob Schiff, anche se dopo una lunga trattativa tra le due famiglie, dopo un anno in cui ai due era stato permesso di scriversi solo attra- verso la famiglia. Questo perché il padre della ragazza era contrario al matrimonio. Alla cerimonia del matrimonio, in America, Paul, l'altro fratello, s'incontrò con una ragazza, Nina Loeb, parente della moglie di Felix, Frilda, e s'innamo- rò. Fu così che anche Paul si trasferì in America, dove fu tra i fondatori della Federai Reserve System. Il vero banchiere della famiglia era lui. Fu lui a scrivere la famosa lettera a Wilson, in cui si faceva da parte, come consigliere, perché si considerava troppo legato alla Germania. Mi puoi parlare di tuo padre e dei suoi rapporti con i fratelli? Mio padre era il più giovane dei fratelli, ed è arrivato — insieme ad una sorella gemella — quando forse mia nonna non voleva veramente più figli. Da giovane era di salute fragile, malaticcio. So che non avrebbe voluto entrare in banca, avrebbe preferito fare il medico, o l'avvocato. Ma quando i suoi fratelli più grandi, Paul e Felix, si trasferirono a New York, lui dovette obbedire ai genitori ed entrare a far parte della banca. Nella banca era capo del personale. Ricordo che tornava sempre tardi a casa, la sera, perché c'era sempre qualcuno che arrivava con qualche problema, anche personale, e lui era sempre disponibile ad ascoltare, a discutere. Amava la gente. Quando si sposò con mia madre, una Warburg svedese, in qualche modo acquistò un suo spazio, un suo ruolo, in critica rispetto alla ricchezza della nostra famiglia. Mi ricordo questa grande famiglia di cui faceva parte. Il matrimonio fu che mi diceva che chiunque mi avrebbe fatto la corte lo un momento di grande felicità. avrebbe fatto per i soldi della mia famiglia. Una volta ricordo Più tardi s'interessò di grafologia ed è stato uno dei primi mia madre, nella biblioteca, che diceva ad un giovane ebreo ad interessarsi del test di Rorschach. Nei suoi ultimi anni, a che mi corteggiava "Se tu pensi che Ingrid sia mai disposta Stoccolma, aveva nel palazzo dove abitava un piccolo studio a rinunciare al capitalismo sei matto". di grafologia. Che rapporto hai avuto con tuo padre? Come era la casa in cui sei cresciuta? Tutto quello che ha a che vedere con storia e cultura l'ho Kosteberg, a Blankensee, vicino ad Amburgo, alle foci avuto da mio padre. Dal concetto della carità al concetto dell'Elba, era stata acquistata da mio nonno quando era della dignità dell'uomo è tutto all'interno di ciò che mi è ancora un'osteria fuori della città. Là sono andati a vivere stato trasmesso da mio padre. Mio padre era molto vicino al prima i miei nonni, poi si è costruito una casa Max, poi Paul, sociale. Infatti se Uncle Aby rappresentava la guida spirituale poi mio padre è andato a vivere nella casa del nonno. c'era poi, dall'altra parte, il senso sociale che la famiglia Com'era la vita a Kosteberg? Warburg ha sentito prima nei confronti della comunità ebrai- Credo che ci fosse una competizione tra i due giardini, ca e appena è stato possibile nei confronti della città d'Am- noi ne avevamo uno e Max l'altro. Quello suo aveva dei burgo e in America nei confronti di tutta la nazione, e forse bellissimi fiori, sempre migliori dei nostri. C'era un grande del mondo. Già nella prima guerra mondiale la famiglia era andirivieni tra tutù i fratelli e i cugini, per i ragazzi c'erano più parte della città che non della comunità ebraica. molte attività, nuoto, tennis e poi c'era il teatro, un teatro Per tornare a mio padre, con me era molto affettuoso e all'aperto, e balli. Ricordo che Uncle Aby partecipava alle ricordo in particolare i viaggi che facevamo insieme, quando feste di Kosteberg e che molto spesso si mettevano in scena, 10 ero ragazza, a Berlino, dove dovevo andare da un dentista: con la partecipazione un po' di tutti, testi teatrali scritti da erano giornate meravigliose, perché mio padre amava il tea- lui e dalla moglie. C'era molto forte il senso della terra, il tro, la danza e in particolare le ballerine, erano giornate senso di appartenenza a quella terra, a quei fiori, all'Elba che piene di divertimento. C'erano Mary Wigman, Reinhart, Zu- si vedeva scorrere dalla terrazza di casa, dove passavo pome- ckmayer e molti altri. riggi a leggere e guardavo i piroscafi che passavano, diretti verso l'America, il mondo. C'era un senso che sarebbe durato Ma sono stati sempre gli uomini della famiglia a portare per sempre. avanti la banca? No, c'è nella storia della famiglia la figura di Sara War- Avevi amicizie fuori della cerchia familiare in quegli anni? burg, grande amica di Bismarck, a cui usava mandare delle A Kosteberg il rapporto era più che altro con la famiglia, torte in regalo finché non ricordo più per quale motivo litigò con i cugini. Gli amici ho cominciato a farli quando sono con lui e non le mandò più. Sara era rimasta vedova e diresse andata via, a scuola, a Salem. Kosteberg ha anche limitato i la banca e la famiglia da casa, una donna formidabile, ma miei rapporti. L'estate, per esempio, io e le mie sorelle abbia- anche un po' tirannica. mo sempre invidiato quelli che andavano fuori, al mare, Come ricordi il rapporto con tua madre? mentre noi andavamo sempre a Kosteberg, che era il posto Era molto più importante mio padre per me. Mia madre delle vacanze della famiglia. non si era assimilata molto al resto della famiglia. Lei prove- Il collegio di Salem era uno dei più prestigiosi della Germa- niva da una famiglia ebrea svedese ma molto più assimilata, nia negli anni '20. Per te cosa ha voluto dire essere educata a 11 padre era andato via da Amburgo perché non sopportava Salem? il clima di ortodossia della comunità d'Amburgo e s'era spo- Salem, dove mio padre mi ha mandato dopo le medie, era sato in Svezia e aveva avuto quattro fighe: una è diventata stata fondata da un ebreo, Kurt Hahn e dal principe Max von preside di scuola, un'altra pittrice, una professoressa e mia Baden, che era l'ultimo cancelliere della Germania prima madre s'interessò ai bambini e all'assistenza sociale; è stata della repubblica. Io sono stata felicissima a Salem, perché era un'organizzatrice dei primi nidi d'infanzia per figli di operai il primo posto fuori dalla famiglia e dal problema di avere e ha poi scritto insieme a Elsa Beskov un libro sull'educazio- troppi soldi, di cui si lamentava sempre mia madre, facendo- ne dei bambini. melo vivere come una croce. Il rapporto con mia madre è andato credo bene special- Salem era un vecchio convento, vicino al lago di Costan- mente sino a tutto il periodo a Stoccolma. Lei era sempre za, c'erano maschi e femmine, ed era molto vivo, aperto al mondo. C'erano sia i figli dell'aristocrazia, che avevano Come definiresti il tuo rapporto con Adam? perso la terra ma mantenuto i titoli, sia i figli della borghesia In primo luogo era un rapporto d'amicizia. Poi c'era in intellettuale come Thomas Mann, e così via: l'idea era quella comune la sensazione, cioè la convinzione che uno ha un ob- di preparare la generazione che avrebbe dovuto guidare la bligo verso la gente a cui appartiene. Ed io ho sempre creduto nuova Germania. Si sentiva l'influenza di certe scuole inglesi, che lui rappresentasse una Germania che era anche la mia si studiava filosofia, mi ricordo molte letture di Platone, si Germania, dei valori etici e culturali tedeschi. Lui d'altra parte faceva dello sport, ci si dedicava all'agricoltura e alla lettura. aveva un grande rispetto degli stessi valori nella cultura ebrai- È stato benissimo. La cosa importante era la partecipazione ca. In comune avevamo inoltre un profondo rispetto ed un a quell'esperimento, tutto proiettato sul futuro, in un'atmosfe- amore per i rispettici padri, ai quali siamo rimasti fedeli, co- ra intensamente tedesca, ma senza le nuvole che si addensava- scienti del cambiamento storico che stavamo attraversando. no già sul resto del paese. L'educazione che veniva data a Sapevamo sia lui che io che la realtà dei nostri padri non era Salem, in un ambiente carico di gioia di vivere, era cosciente- più valida per noi e ci siamo dovuti confrontare con le trasfor- mente un'educazione politica, nel senso di preparazione alla mazioni portate dal nazismo: in tutti e due i casi questo ha polis. Noi donne eravamo in minor numero dei ragazzi ed io comportato uno spostamento da destra verso sinistra. In am- sono stata nominata leader de 1 gruppo femminile fino a quan- bedue i casi poi c'era un modo di vedere le cose da un punto do ho avuto una storia con un ragazzo di Francoforte e allora di vista cosmopolita. Adam era altrettanto preoccupato per la mi è stata tolta la carica. Ma mia madre non mi aveva detto situazione ebraica quanto io lo ero per quella tedesca: e per molto sul sesso oltre a qualche accenno a the birds and the bees. lui come per me la cosa principale era eliminare Hitler. Mia madre era terribilmente puritana, ha pianto quando Come era l'atmosfera ad Amburgo, quando sei tornata? le ho detto che avevo letto l'Ulisse di James Joyce: era convinta Mah, strana. Una volta per esempio in biblioteca ero salita che non mi sarei più sposata. su una scala per prendere un libro su uno scaffale e sono Come è stata la tua esperienza all'università di Heidelberg? cascata e nessuno dei presenti è venuto ad aiutarmi perché ero A Heidelberg l'atmosfera era diversa: erano gli ultimi anni ebrea. Sono uscita e ho preso la macchina, sulla strada ho felici prima dell'avvento del nazismo. I nostri professori erano incontrato dei ragazzi ebrei che cercavano un passaggio; li ho Jaspers [Karl Jaspers (1883-1969) notissimo filosofo tedesco], portati dove dovevano andare, erano ragazzi che stavano per Gundolf [Friedrich Gundolf (1880-1931) pseudonimo di partire per Israele, e poi sono tornata a casa, a Kosteberg, e Gundelfinger, critico letterario tedesco], Eckardt [Hans von là mi sono resa conto che cadendo mi ero rotta un braccio. E Eckardt (1890-1957) dal 1927 professore di scienza dello stato stata forse la prima volta che mi sono resa conto che il nazismo ad Heidelberg, esperto di questioni russe e di scienza del gior- toccava anche me. Comunque all'università c'era più che altro nalismo, venne cacciato dall'università nel 1933, riprese la una certa freddezza, più che vera ostilità. cattedra nel 1946]. Un altro shock ad Amburgo è stato quando un ragazzo mi Comunque tutto il periodo degli studi è stato anche un ha chiesto di non salutarlo, quando lo incontravo, perché non periodo un po' strano. Alcuni degli alunni di Salem hanno poi voleva rischiare di perdere la borsa di studio. aderito al nazismo. Ricordo l'incontro con un compagno di Questa era l'atmosfera ad Amburgo. Ma era anche il perio- Salem, a un ristorante Kosher di Berlino, che si presentò in do in cui ad Amburgo c'era Adam con tutti i suoi amici. Fre- camicia marrone. Ci fu una tremenda litigata tra noi due, poi quentava l'ultimo anno di legge. Ricordo un amico di Adam, io chiamai al telefono il presidente degli ex-alunni di Salem un comunista, che venne una volta a visitare mio padre, era per protestare, per dire che non si poteva essre membri dell'as- qualche anno dopo, per dire a mio padre che era arrivato il sociazione degli ex-alunni di Salem e nazisti. E lui mi diede momento di lasciare la Germania. E lui gli rispose che non era ragione. possibile, che la famiglia era ancora coinvolta in tante cose, ed A Heidelberg, dove sono andata dopo Salem, c'era un'at- era ridicolo pensare d'abbandonare tutto. "La Germania", dis- mosfera umanistica ma allo stesso tempo c'erano già grandi se "è il mio paese". discussioni fra comunisti e fascisti. In questo periodo ad Amburgo ero da una parte immersa Ho dovuto poi lasciare Heidelberg, che mi era proibita in nello studio del vecchio tedésco e del vecchio inglese e dall'al- quanto ebrea, e sono andata per un semestre all'università di tra cominciavo a rendermi conto del significato di ciò che sino Amburgo, dove erano più tolleranti, anche perché era stata ad allora avevo considerato più che altro un'abitudine, cioè costruita anche con il contributo di Aby Warburg. l'essere ebrea. In questo periodo ho cominciato a leggere Tu come hai reagito all'espulsione da Heidelberg? Achadhaman, il socialismo ebreo e Shalom Asch e Rosen- Mi è dispiaciuto, perché a Heidelberg avevo molti amici zweig. Stiamo parlando del '34-'35. e le prime grandi amiche donne, Bobby Euler, la sorella di un Come definiresti politicamente Adam von Trott? mio amico, le vere prime amicizie fuori dalla famiglia. Il padre era stato ministro della cultura prussiano, e quindi Poi sono andata ad Oxford, insieme a mia cugina Gisela, per era politicamente abbastanza a destra. Adam, quando ha vo- imparare l'inglese. Là ho conosciuto tre ragazze, Diane Hub- tato per la prima volta, ha dato il suo voto ai socialdemocratici, back, Sheila Grantduff che poi è diventata giornalista e corri- con grande scandalo del padre Quando studiava a Berlino, da spondente deH'"Observer" in Cecoslovacchia e Clarice Gold- giovane, faceva parte di un gruppo di discussione in cui erano schmit, la futura moglie dell'economista Nicholas Kaldor [Ni- presenti anche operai. Ma quando è arrivato il nazismo, il cholas Kaldor (1908-1987) economista inglese di origine un- problema che si è posto Adam, io credo, quello che ha deter- gherese, professore a Cambridge, ha ripreso in contesto key- minato la sua scelta, è stato il suo senso dello stato, che cioè nesiano il tema della stretta connessione tra distribuzione e non si può disubbidire allo stato. Non era un nazionalista; sviluppo del reddito nelle economie capitalistiche], e alcuni come temperamento era senz'altro un cosmopolita. Ma era ragazzi tedeschi, vincitori della prestigiosa borsa di studio Ce- convinto che non si poteva formare una nuova Germania in cil Rhodes, tra cui Adam von Trott [Adam von Trott (1909- esilio, che bisognava rimanere in Germania, e passare attraver- 1944) diplomatico e ufficiale tedesco, giustiziato da Hitler so tutti i problemi che affrontavano giorno per giorno i tede- come uno degli organizzatori dell'attentato fallito del 20 lu- schi e capirli. glio 1944], Fritz Schumaker, che poi ha scritto un libro diven- Sia Adam che Moltke avrebbero potuto, volendo, emi- tato famoso, Small is Beautiful. A quell'epoca ho conosciuto grare in Inghilterra o in America, e lavorare lì, avendo mol- anche Isahiah Berlin che insegnava all'Old Souls College. Là te conoscenze, specialmente in Inghilterra, fatte durante il ho incontrato i primi ebrei russi e tra gli altri anche Weizmann, periodo trascorso come Rhodes Scholar ad Oxford. Ma futuro presidente israeliano, di cui sono diventata amica. Adam pensava, come Moltke, che era importante muoversi Poi sono tornata ad Amburgo per prendere la laurea. dall'interno del sistema. Anche se non molti hanno capito Adam era molto colpito da questa mia decisione di tornare in la sua decisione di tornare in Germania, mi pare che fosse Germania, nonostante il nazismo, e continuare nonostante nel 1933, dall'Inghilterra. Aveva l'impressione, in quel pe- tutto gli studi. riodo, di aver perso molti amici inglesi, del gruppo che Adam von Trott fu uno dei cospiratori che organizzò l'atten- aveva incontrato ad Oxford, che non condividevano la sua tato a Hitler del 20 luglio 1944. È stata una figura molto impor- scelta. Mentre invece i suoi amici, alcuni dei quali erano tante nella tua vita. Quando hai incontrato per la prima volta anche miei amici, come Isaiah Berlin, hanno capito. Di Adam? Adam ho parlato con Berlin anche qualche settimana fa, quando l'ho incontrato a Londra, in un pranzo insieme a Ad un ballo a Magdalene College. Abbiamo ballato insie- Stephen Spender. me tutta la notte. riNDjCF ••dei libri del mese^I
Quanto tempo è durata la tua amicizia con Adam? signora Roosevelt ad un gruppo di signore, in cui lei intro- L'amicizia con Adam, cominciata ad Oxford, è poi du- dusse Adam agli altri dicendo: "Vi presento Adam von rata sino a quando non è stato più possibile vederci, perché Trott, che ora vi dirà tutto sulla resistenza tedesca", cosa io ero andata a vivere negli Stati Uniti. che non facilitò la situazione di Adam, che era continua- Con Adam mi sono vista quando sono tornata ad Am- mente pedinato da cinque o sei agenti dello spionaggio te- burgo, a finire i miei studi, poi lui è andato a Kassel e a desco, e adesso si sa, anche della Fbi. Ma quella era l'atmo- Berlino a finire i suoi corsi alla facoltà di legge. È venuto sfera, allora in America, così lontana, in fondo, dalla realtà varie volte a visitarmi ad Amburgo ed io sono andata ad europea. Io avevo spiegato alla signora Roosevelt la situa- Hanau e a Berlino. Poi l'ho rivisto a New York, nel 1939, zione di Adam, ma credo che lei non si rendesse conto del quando ormai faceva parte del ministero degli affari esteri: pericolo che lui correva. e allo stesso tempo lavorava per il gruppo del 20 luglio. Adam poi cercò di avere anche contatti con gli esiliati E interessante che poco tempo fa è uscito su l'"Obser- tedeschi ed io lo introdussi al gruppo dell'American Friends ver", mi pare, un articolo su Philby, [Kim (Stanley) Philby, of German Freedom: ma l'incontro era difficile. agente del controspionaggio britannico, successivamente ri- Come giudichi la scelta di Adam di aderire non ad un par- velatosi al servizio dell'Unione Sovietica], in cui si dice che tito politico della resistenza, ma al gruppo del 20 luglio? lui, che in quegli anni era il responsabile del settore del Io ho sempre pensato che una cosa è la resistenza orga- controspionaggio inglese che si occupava della Germania nizzata da un partito, come i partiti comunisti e socialisti, e — ma allo stesso tempo già lavorava per Stalin — fece di un'altra andare contro lo stato come singoli, per una que- tutto per far fallire il tentativo di Adam von Trott e del stione di coscienza: ci vuole una grande forza a dire no allo gruppo del 20 luglio, in particolare quando Adam venne stato da soli, senza appoggiarsi a gruppi o partiti che magari prima in Inghilterra. In quell'occasione egli s'incontrò tra combattono contro lo stesso obiettivo, ma aderendo ad gli altri con David Astor, l'editore deH'"Observer", che ave- un'ideologia in cui non credi. D'altra parte il problema del va conosciuto ad Oxford. Il suo proposito era di arrivare ad consenso al nazismo comunque è anche legato al carattere un accordo con gli inglesi (e poi con gli americani) per una tedesco, è la tragedia dell'obbedire, obbedire fino alla fine, trattativa del dopo Hitler, se il gruppo lo avesse eliminato. perché avevano giurato fedeltà al Fuhrer. E i contatti di Adam con l'Inghilterra perché non andaro- Per gli ebrei invece lo stato non era mai l'ultima istanza no bene? morale, il problema era obbedire a dio. Per gli italiani era Perché gli Inglesi non capivano questi giovani e pensa- diverso. Un napoletano ad esempio, ci pensava due volte vano comunque che doveva essere l'Inghilterra a decidere, prima di farsi ammazzare per un piemontese, ma la Germa- dopo la sconfitta di Hitler, cosa fare. nia, dopo la prima guerra mondiale, era completamente a Ma quale era la consistenza, il background, del gruppo che pezzi, e i vincitori hanno scatenato con la loro politica una partecipò al complotto del 20 luglio? rabbia tale nella gente per cui Hitler, con le sue rivendica- Più che di un gruppo si trattava di persone singole con- zioni, trovava una corrispondenza tra la gente. vinte che bisognava eliminare Hitler. C'erano persone come Per Adam essere tedesco faceva parte della sua identità, Stauffenberg che prima aveva se non aderito comunque era una cosa che sentiva profondamente, come sentiva la combattuto nell'esercito e dopo si era convinto della neces- necessità di una Germania di nuovo parte di un'Europa e sità di eliminare Hitler, mentre Adam, per esempio, era sta- un mondo normale. Dopo la prima guerra mondiale il disa- to contro il nazismo sin dall'inizio. C'erano membri dell'e- stro del paese era così grande, la fame, il debito nazionale sercito, membri dell'aristocrazia, ma anche socialisti. Ma era con i paesi vincitori, una situazione quasi impossibile ad ac- un gruppo isolato, perché la maggior parte della popolazio- cettare. Non dimentichiamo inoltre che c'era allora una de- ne appoggiava Hitler. In più la sinistra era stata distrutta, stra che sosteneva che la guerra era stata vinta dai tedeschi comunque la guida della sinistra, anche perché quando c'e- e che era stata la congiura ebraica a causare la sconfitta po- ra stato l'incontro Ribbentrop-Molotov, i russi avevano da- litica, ed è là che è partita la grande ondata antisemita. Bi- to ai tedeschi le liste della resistenza. Fare la resistenza in sogna poi ricordare il problema di una Germania che si è Germania era insomma molto difficile. sempre sentita in mezzo tra l'oriente e l'occidente, il pro- Ma tu non pensi che il 1944 fosse tardi per muoversi con- blema della difesa della propria identità nazionale. tro Hitler? Ma per tornare ad Adam e alle sue scelte, io credo che Sì, ma credo che c'erano stati altri tentativi, in prece- per lui era importante arrivare ad evitare per la Germania denza, che erano andati male. Comunque credo che per una situazione simile a quella che si era verificata dopo la Adam e gli altri era importante arrivare alla fine del conflit- prima guerra mondiale. Quando venne in America oltre alla to con un'altra Germania. Il loro obiettivo era evitare quel- missione ufficiale voleva verificare segretamente se, nel caso la che poi fu la resa incondizionata. Io penso che la resa in- che fossero stati i tedeschi ad abbattere il regime nazista, la condizionata è disastrosa sia nel matrimonio che in politica. pace imposta dagli alleati avrebbe potuto essere diversa da Ma tu pensi che Adam era al corrente dei campi di stermi- quella imposta ad Hitler. Adam era convinto, come gli altri nio? del 20 luglio, che l'unico modo di sbarazzarsi del nazismo Non lo so. Forse sì. era un colpo di stato militare. Perché, secondo te, gli americani e gli inglesi non hanno Com'era umanamente Adam? creduto ai tentativi di Adam von Trott e del suo gruppo di ar- Una persona allegra, molto interessata negli esseri uma- rivare ad un accordo con loro, durante la guerra? ni, veramente interessato, quando parlavi con lui, a quello Credo che ci siano due spiegazioni diverse, per l'Ameri- che dicevi; amava la natura, cosa che ho imparato da lui; ca e per l'Inghilterra. Negli Stati Unti la propaganda anti- per lui non esistevano nazionalità, lui amava l'uomo per nazista era fortissima. Quando Adam arrivò in America, quello che era. Noi sentivamo in comune la lotta al nazi- l'Inghilterra era già in guerra. Lui aveva questa doppia fun- smo: è stato lui, che aveva molti amici ebrei, a introdurmi a zione, da una parte rappresentava ufficialmente la Germa- Roth e Buber e Kafka. Da bambino andando a scuola si fer- nia nazista, essendo un funzionario del ministero degli affa- mava lungo la strada da un calzolaio ebreo con cui aveva ri esteri. Doveva partecipare ad una conferenza in Virginia lunghe discussioni sulla cultura ebraica. promossa dall'Institute for Pacific Relations. Quando è che hai visto Adam per l'ultima volta? Dall'altra parte doveva convincere l'America della vali- In Germania nel '37 e poi quando è venuto in America, dità dell'altra Germania. Agli americani chiedeva aiuto di- nel '39. Lui si vergognava con gli altri suoi amici ebrei per cendo che altrimenti li avrebbero spinti nelle braccia dei quello che stava succedendo in Germania. Io gli avevo det- russi con i quali avevano anche preso dei contatti. Ma la to che qualsiasi decisione prendesse, per me andava bene. missione è andata male anche perché il giudice della Corte Eravamo rimasti amici anche se ci trovavamo in due campi Suprema, Felix Frankfurter, che Adam incontrò, aveva rice- diversi. vuto una lettera da un professore di Oxford che condanna- In Germania Adam aveva vissuto la situazione in cui si va Adam. In più, nel suo incontro con Frankfurter, anche sentiva dire che tutti gli ebrei erano terribili, mentre alcuni se Adam era al cento per cento contro l'antisemitismo. dei suoi migliori amici erano ebrei. Ora la situazione era ro- Adam era venuto come funzionario ufficiale per cercare di vesciata. Introducevo Adam in America per fare vedere che convincere gli americani a rimanere neutrali. non tutti i tedeschi erano nazisti. Io lo introdussi, tra l'altro, a Mrs. Roosevelt, che era Che cosa ha rappresentato per te, l'America in quegli anni? piuttosto a sinistra. Ci fu un incontro, a un té offerto dalla In un certo senso l'America che ho conosciuto in quegli HNPICF • dei libri del mese!
anni è stata uno specchio dell'Europa, anche se poi ho co- Già nella prima guerra mondiale per una famiglia inter- nosciuto, attraverso la signora Roosevelt, anche l'America nazionale, come quella Warburg, non era stato facile accet- dei sindacati, degli sharecroppers, l'America della sinistra a tare la guerra contro una nazione dove vivevano i tuoi fra- cui lei era legata. La famiglia Warburg americana era poi telli, come per mio padre, o le tue sorelle, come per mia molto attiva per il Naacp, aveva aiutato, fra l'altro, a fon- madre. Mi ricordo, tanto per dire come era Uncle Max, che dare la prima università per negri, la Howard University. un giorno mia madre gli chiese se era il caso di far venire Secondo te per le donne, e in particolare per le donne la sorella dall'Inghilterra, vista la brutta aria che tirava tra tedesche, che cosa ha rappresentato la seconda guerra mondia- Germania e Inghilterra. Uncle Max la rassicurò, le disse di le? invitarla senz'altro perché non sarebbe successo nulla tra i Al contrario delle femministe io non posso dimenticare due paesi. Così mia madre fece venire la sorella e questa le kapò nei campi di concentramento. arrivò ad Amburgo lo stesso giorno in cui Germania e In- Perché dici al contrario delle femministe? ghilterra si dichiaravano guerra, nel primo conflitto mon- Perché non penso che tutto quello che fanno le donne diale. Al tempo stesso Uncle Max come gli altri membri è buono. Io penso che le donne quando sono terribili sono della famiglia sentiva anche in modo forte la sua apparte- proprio terribili. Ho sempre avuto difficoltà con un certo nenza alla Germania. Ricordo che durante la seconda guer- tipo di donna tedesca. Io ho sempre pensato, riferito alla ra mondiale andai a visitare Uncle Max, insieme a Veniero, guerra, che, specialmente in Germania, l'accettazione del a New York, dove si era rifugiato. Veniero gli chiese se era maschilismo, la disponibilità a farsi comandare — cosa che felice delle notizie che arrivavano dalla Russia, della scon- nella mia famiglia non c'era affatto perché mio padre era fitta dell'armata tedesca a Stalingrado e Uncle Max rispose troppo dolce — e l'accettazione dell'uomo in uniforme, di no, perché con la sconfitta di Stalingrado la Germania l'uomo bello, costituisse anche una parte della responsabili- aveva perso l'ultima possibilità di arrivare ad un armistizio tà da parte delle donne tedesche di quello che è successo onorevole. Tanto per far capire il tipo di contraddizioni in Germania. Forse ora le cose sono cambiate, ma in quegli che viveva quell'uomo. anni c'era molto maschilismo in Germania. E poi io non Ma tu come hai vissuto la seconda guerra mondiale? ho mai risolto il problema della donna nei campi di con- Prima di tutto è stata la fine di tutti i contatti con l'Eu- centramento, delle kapò. Si tratta di una donna che tortura ropa. In America il problema per me è diventato aiutare un'altra donna. l'antifascismo, il problema non era più la Germania ma Più in generale penso che la guerra ha anche costituito l'Europa. La guerra è stata seguire i miei primi due figli, una possibilità di salire socialmente, non solo per i contadi- mentre Veniero era nell'esercito, e poi in Europa. ni che tornavano soldati, ma anche per le donne: in Inghil- Avevi paura per Veniero? terra come in America le donne avevano la possibilità di No. La paura l'ho provata quando è stato mio figlio ad imparare tutti i mestieri degli uomini in guerra e poi, dopo andare in guerra, nel Vietnam. la guerra, hanno avuto anche la possibilità di studiare. E Che cosa hai provato quando sei tornata in Germania do- sarebbe interessante studiare l'effetto di una situazione, se- po la guerra? condo me non ancora analizzata, del rapporto tra l'uomo e Mi ha fatto molta impressione rivedere per la prima la donna tedesca dopo la fine della seconda guerra mondia- volta, dopo la fine della seconda guerra mondiale, Ambur- le: la donna che aveva sostituito l'uomo sul posto del lavo- go bombardata all'ottanta per cento. Mia madre chiedeva ro, l'uomo che doveva passar il processo di denazificazio- sempre a tutti i tedeschi che incontrava cosa avevano fatto ne, quello che l'uomo ha raccontato alla donna della sua durante la guerra, per capire se erano stati nazisti. Io, al esperienza in guerra. Credo che in tutti i paesi i movimenti contrario, sentivo molto di più la tragedia che aveva vissu- femministi hanno fatto passi in avanti durante la guerra. Se to il tedesco normale, la sua sofferenza, le città distrutte, la ci sarà una guerra nucleare non ci sarà più differenza tra fame. Sentivo di avere avuto il privilegio di conoscere e l'uomo e la donna. Oramai l'uomo con la sciabola non esi- avere amici quasi tutti tedeschi, che si erano battuti contro ste più. Hitler. Questo mi ha permesso, quando sono tornata in Per la tua famiglia la guerra cosa aveva rappresentato? Germania, di non odiare il paese. IDEI LIBRI DEL MESEI
complessità, se non addirittura l'im- Estate proponibilità, di tali tentativi di cal- Contabilità della morte annunciata colo. Proprio per offrire una sistema- zione metodologica a questi e altri ISEDI di Luigi Bonanate analoghi problemi il Sipri fin dal suo 1988 primo anno ha dedicato spazi note- Scenari di guerra e prospettive di mi sbaglio), le ragioni di starsene forze, o meglio, il più delle volte, voli alla discussione delle fonti di in- formazioni, per quanto ne riguarda pace. Rapporto Sipri 1987 a cura tranquilli, cullati dalla stabilità con- della disparità esistente, a tutto dan- no degli Stati Uniti. Ma quando si l'attendibilità, le tecniche di verifica dell'Archivio disarmo e dell'U- fortevole del cosiddetto "equilibrio del terrore", svaniscono brutalmente. consultano tabelle scientifiche, cioè e i riscontri provenienti dalle serie nione scienziati per il disarmo, Questi e moltissimi altri dati che si prodotte da un lungo e continuativo storiche. Il Sipri non era certo il pri- Russell L. Ackoff trad. it. Dedalo, Bari 1988 (cura- possono leggere sul Sipri Yearbook of lavoro di raccolta e controllo delle mo istituto a proporsi un compito Management a piccole dosi tori editoriali Ornella Cacciò e World Armamenti and Disarmament, informazioni, ecco che la superficiali- così delicato, ma si è subito imposto Alessandro Mancuso), pp. 460, tà di quei disegnini emerge in tutta come la più attendibile delle diverse pp. 232, L. 24.000 la cui pubblicazione è iniziata nel Lit. 26.000. 1968 in lingua inglese e di cui da or- la sua volgarità. Non faccio che un fonti. La competizione si è svolta Cinquantadue preziosi brevi saggi mai 4 anni viene pubblicata anche esempio: ci si è mai chiesti se la qua- principalmente con il Military Balan- che informano, provocano, divertono: Anche gli inguaribili ottimisti co- un'edizione italiana, a cura dell'Ar- lità degli armamenti statunitensi e ce pubblicato annualmente dall'In- una scorta per tutto l'anno di consigli chivio disarmo e dell'Unione scien- sovietici sia analoga, oppure se per ternational Institute for Strategie pratici e di filosofia manageriale. me me quando sfogliano un rapporto come quello che il Sipri di Stoccolma ziati per il disarmo. Lo Stockholm caso non succeda — come mi pare Studies di Londra. Alcuni anni fa so- no stati anche confrontati i risultati delle analisi dei due istituti (cfr. M. Hiroyuki Itami Brzoska, The Reporting of Military Le risorse invisibili Expenditures, "Journal of Peace Re- pp. 260, L. 30.000 search", XVIII, n. 3, 1981; e J.T. Ostrich jr, Methodological Problems Un'assoluta novità nel campo degli Scherzi da fisici Associated with the IISS Military Ba- studi strategici e di gestione lance, "Comparative Strategy", III, aziendale. di Tullio Regge n. 2, 1981), dando generalmente la preferenza a quelli Sipri: il discorso si farebbe però ora troppo tecnico e Lester R. Brown e altri RICHARD P. FEYNMAN, "Sta scherzando Mr. borazione con Murray Gellmann, Richard Feyn- man è ormai entrato da protagonista nella storia qui perderebbe di significato. Basti Feynman'." Vita e avventure di uno scienziato ca- pensare che in primo luogo la discus- State of the World 1988 noro, Zanichelli, Bologna 1988, ed. orig. 1985, della scienza ed il premio Nobel non ha fatto altro Rapporto sul nostro pianeta sione sulle proprie fónti è incompa- trad. dall'inglese di Sylvie Coyant, revisione che sancire una situazione di fatto. rabilmente più attenta e sofisticata del Worldwatch Institute Il successo accademico e gli onori ufficiali non pp. XXXIV-318, L. 36.000 scientifica di Antonella Fruscione, pp. 356, Lit. sull'Annuario Sipri che sul Military 28.000. hanno sempre un effetto benefico su chi li riceve ed Balance, e poi che curiosamente que- «Il più accurato, autorevole (e leggibile) anzi lo invitano ad intraprendere la strada della st'ultimo reca sempre stime notevol- check up del nostro ambiente». mente superiori per quanto riguarda "Tuttoscienze" È giunta in Italia, pubblicata dalla Zanichelli, esteriorità e della pomposità verbosa. Feynman si rese subito conto di questo pericolo, detestava le le spese e le forze sovietiche, giun- «Un libro importante che bisogna aver la traduzione della biografia di Richard Feynman, cerimonie ed i paludamenti e reagì a modo suo gendo a offrire cifre che per un'eco- letto». "Corriere della Sera" uno dei più noti fisici teorici del dopoguerra, contro un mondo che invece richiedeva ossessiva- nomia dissestata come quella sovieti- scomparso recentemente dopo una lunga battaglia ca risultano addirittura fantasiose. «Mi auguro che una copia del libro di mente la sua presenza in una serie di atti rituali Lester Brown arrivi sul tavolo di ogni contro una grave malattia. Richard Feynman (Di- Certo l'Annuario Sipri è molto più poco adatti al suo carattere. La sua biografia porta nostro manager». "Airone" ck per gli amici) era un fenomeno della natura, lungo (da 4 a 5 volte di più) dell'al- tracce evidenti di questa sua lotta contro l'accade- una di quelle anomalie che sconvolgono il quieto tro, e comporta una lettura molto mismo. Essa è il risultato di una lunga intervista Dallo State of the World 1987: mondo accademico e finiscono poi per imporsi co- più attenta e complessa, proprio per concessa a Ralph Leighton ed appare formalmente me un nuovo standard intellettuale e di stile perso- la non immediata ed esclusiva fiducia Dopo Cernobyl: come una autobiografia scritta in prima persona nale e forgiare una nuova generazione di giovani nel numero nudo e crudo. Ma chi la responsabilità anche se poi ben poco di quanto appare nel libro è voglia davvero addentrarsi nei com- ricercatori di regola molto meno simpatici e creati- di penna sua. Il racconto abbraccia un periodo che plessi meandri della fabbrica mon- della scelta vi del loro idolo. I lavori fondamentali e la fama di parte dalla sua adolescenza, epoca in cui faceva diale della morte sarà sempre molto Prelazione di Tullio Regge Feynman datano dal 1946, anno in cui propose pp. 150, L. 18.000 qualche soldo riparando radio, fino al periodo fi- più vicino alla verità seguendo i dati una serie di regole di calcolo per la teoria dei campi nale al California Institute of Technology. I suoi Sipri che quelli di qualsiasi altra isti- tuzione (si tenga inoltre presente che che, se pur prive di solide basi teoriche, in pratica interessi scientifici lo guidano, sono preminenti Larry Hirschhorn funzionavano perfettamente ed erano inoltre do- il Sipri stesso controlla i suoi dati ri- nel libro e ne sono la struttura portante. spetto a quelli di altre fonti, e li di- Oltre la meccanizzazione tate di una forte carica intuitiva. Queste regole fu- rono poi riderivate e giustif icate nei lavori di Dy- Al tempo stesso Feynman ci tiene a farci cono- scute: questa continua disponibilità Lavoro e apprendimento nei scere, anzi ad esibire, la sua vita turbinosissima, la al dibattito è una delle garanzie mi- son e fanno ora parte del bagaglio normale di cono- sistemi tecnologici complessi sua curiosità insaziabile ed il suo spirito iconocla- gliori di serietà). scenze di tutti i fisici teorici. Al momento furono pp. XtX-171. L. 25.000 sta ed anticonformista. Da giovane dicono fosse I Rapporti Sipri sono strutturati ostaggiate dai fisici della vecchia generazione, in Come migliorare la qualità della vita bellissimo e che piacesse follemente alle donne, eb- sempre in modo analogo: una serie particolare non piacevano allo stesso Bohr che si di lavoro. be comunque una vita sentimentale animatissima di capitoli fissi (sulla spesa militare, dimostrò sempre freddino nei riguardi di Feyn- sulla composizione degli arsenali di cui resta traccia nel libro. Volle cimentarsi in man. Einstein era ormai invecchiato e fuori della Usa-Urss, nonché dei loro alleati, e tutto e si dedicò alla pittura anche se non valeva mischia e non volle mai interessarsi alla teoria di tutti gli altri paesi — ma questo Michael J. Piore molto come artista, giungendo persino a vendere quantistica dei campi. Per questi lavori, per la sua dato è certo sempre relativamente Charles F. Sabel quadri ad un bordello di Pasadena. Uno dei suoi meno impressionante, sul commercio idea di quantizzazione mediante la Somma sulle quadri è ora esposto all'Università di Princeton, mondiale di armi, da un lato; e poi Le due vie dello sviluppo storie e per i suoi contributi alla meccanica stati- industriale luogo che detestava, e di cui fu studente. In Brasile sui diversi, quando ci sono, passi ri- stica ed in particolare alla trattazione della super- fece parte di una banda musicale in cui suonava la volti al controllo degli armamenti o Produzione di massa fluidità ed infine per la sua teoria delle interazioni al disarmo, riferiti ai grandi eventi e produzione flessibile deboli con violazione di parità, costruita in colla- successi anno per anno). Una secon- Prefazione di Arnaldo Bagnasco l> da serie di capitoli è dedicata a mani- Presentazione di Massimo Merlino festazioni particolari della politica e Luca Strambio de Castina degli armamenti: come lo sviluppo di pp. 483, L. 40.000 armi chimiche e batteriologiche, gli «Un vero e proprio manifesto che gli sviluppi della tecnologia applicata ci mette sotto gli occhi tutti gli anni International Peace Research Insti- ovvio — che la inequivocabilmente autori, dopo anni di ricerche, hanno steso agli armamenti, l'utilizzazione milita- vedono vacillare la loro fiducia nella tute (Sipri) era stato fondato allora superiore capacità tecnologica statu- pensando soprattutto all'Italia». re dello spazio, e dunque "lo scudo "Corriere della Sera" ragione. Vi si legge infatti che Stati per celebrare il centocinquantesimo nitense (altrimenti: a cosa servirebbe spaziale", eccetera. Ciascun capitolo Uniti e Unione Sovietica posseggono anniversario di pace ininterrotta del- il capitalismo?) permetta a quel pae- «Firmano il libro due personaggi di primo è composto tanto di informazioni piano. Le loro affermazioni scomodarono i più di 2300 missili balistici intercon- la Svezia, ed è finanziato prevalente- se di comporre il suo arsenale in mo- quantitative e statistiche quanto di guru dell'analisi industriale statunitense». tinentali (non dico ora in che rappor- mente dal governo svedese (che ne do diverso da quello sovietico — po- analisi e bilanci dei diversi ambiti "Il Mondo" to stiano i due paesi, perché questo garantisce dunque l'indipendenza). tendo supplire alla quantità con la (questa è un'altra differenza rispetto aspetto andrà ripreso più avanti); che Ma poiché "vedere non è capire", o qualità, come succede ad esempio «La tesi di Piore e Sabel è affascinante». al Military Balance, che si limita a "The New York Review" gli stessi due paesi, sempre insieme, "contare non è valutare", vorrei sug- nel caso della precisione nel punta- poche pagine introduttive alle sche- vendono al resto del mondo il 65% gerire qualche riflessione che in mar- mento del bersaglio, che è molto più de dedicate a ciascun paese). Il tutto delle armi esistenti; che praticamente gine alla natura di uno strumento di alta nel caso statunitense rispetto a tiene ovviamente conto delle evolu- la metà delle armi vendute al Terzo informazione come questo si può fa- quello sovietico? Nella collana focus: zioni intervenute anno per anno. mondo vanno a finire nel Medio re. Considerazioni dello stesso genere 11. Fare carriera Oriente e che ben 27 paesi vendono La prima osservazione non può valgono per l'obsolescenza delle ar- Ho sotto gli occhi le quattro anna- Prospettive per l'individuo armi a entrambi i contendenti nella non riguardare la correttezza delle mi racchiuse negli arsenali (ma que- te pubblicate anche in edizione ita- e l'azienda guerra Iran-Iraq (che dunque si rive- informazioni, che in una materia de- sto argomento richiederebbe di ri- liana (sempre leggermente ridotta ri- a cura di Achille Cartoccio la un colossale affare!); che l'Italia è licata come quella degli armamenti e flettere sulla natura degli accordi in- spetto a quella originale: non sempre e Giuseppe Varchetta al settimo posto mondiale in fatto di della spesa per produrli può essere ternazionali che, molto sovente, han- mi trovo d'accordo con le scelte fat- pp. 170, L. 18.000 esportazioni di armi; che nel corso oggetto di manipolazione o, per dirla no per contenuto lo smantellamento te; dovendo sacrificare qualcosa for- del 1986 si contano 36 conflitti ar- con una parola ormai un po' desueta, di ordigni obsoleti, piuttosto che dei se i criteri avrebbero potuto esser di- 12. Marketing bancario mati che sono combattuti da circa 5 di propaganda. Tutti abbiamo sotto più pericolosi e mortiferi), oppure versi), e qualche considerazione di a cura di Carlo Bianchini milioni di soldati, appartenenti a 41 gli occhi, ad esempio, le tabelle che i per la determinazione della spesa mi- carattere generale merita di esser fat- pp. 120, L. 18.000 diversi stati. Sé a tutto ciò si aggiun- quotidiani pubblicano ogni qual vol- litare dei due paesi centrali, dei loro ta, prima di dar conto infine delle ca- ge che la cifra globale della spesa mi- ta qualche grande trattativa per il di- alleati, del resto del mondo. Basta ratteristiche specifiche del volume di litare mondiale annuale è persin dif- sarmo (chiamiamolo così) sia in cor- pensare quanto difficile sia comprare quest'anno. Va osservato in primo luogo che l'elemento più significati- Richiedere catalogo e newsletter a: ficile a dirsi, trattandosi all'incirca di so: i modellini di missile, di aereo- la capacità di un dollaro impiegato ottocentomila miliardi di lire (come piani, di sommergibili, ecc., danno nella produzione rispetto a quella ISEDI-Petrini editore dire: un 8 seguito da 14 zeri, se non l'impressione visiva del rapporto di racchiusa in un rublo, per capire la corso Trapani 48 • 10139 Torino - 011/3358641 stabilire delle liste incontrovertibili: <3 in questa trappola cade, purtroppo, Indigestione (di fagioli) vo (e anche più confortante dal pun- almeno in parte, anche il Rapporto to di vista dell'utilizzazione oggettiva Sipri, che contabilizza 36 conflitti ar- di Piero Gastaldo dei dati) è rappresentato dall'insi- mati in corso nel 1986: ma se si con- stenza con cui il Sipri fa ricorso a se- frontano le singole schede dei 36 rie storiche (va lamentato che alcune conflitti, si scopre che ben 27 riguar- Bilancio militare 1985-1986, a cu- non una tantum) anche in edizione centi al cui centro sta proprio la que- di queste tabelle sono state, nell'ulti- dano conflitti interni, invece che in- ra dell'Istituto Internazionale di italiana. Ma, di solito, l'attenzione stione delle scelte militari sovietiche: ma edizione italiana, tagliate), sosti- ternazionali, il che — se non meno Studi Strategici, Studio Tesi, mono-maniacale dei consumatori di la sequenza parte dall'intensificazio- questo tipo di fonti è riservata pro- ne del build-up militare dell'Urss nel- tuendo all'eventuale incertezza della grave e rattristante — muta pur sem- Pordenone 1987, trad. dall'ingle- pre il valore del dato, e dunque la prio alle questioni del rapporto di la fase tardo-brezneviana, passa per il singola informazione l'indicazione se di Enrica Caselotti, pp. XXII- del trend, che può ben risultare rive- sua utilizzabilità futura. Ma si può forze Est-Ovest, ed in particolare al- duplice schiaffo alla linea carteriana 514, Lit. 40.000. latrice, anche se quantitativamente anche osservare, d'altra parte, che al- le questioni delle forze strategiche o incarnato dall'intervento in Afghani- approssimativa. Un giudizio invece lora soltanto 9 conflitti internaziona- THE INTERNATIONAL INSTITUTE del teatro europeo. E ancora, visto stan e dallo spiegamento degli SS-20, leggermente più negativo va dato sul li sono in corso, e questa è una cifra FOR STRATEGIC STUDIES, The Mi- che si presume di conoscere abba- continua nel ribaltamento della poli- fatto che, di anno in anno, tendono davvero molto bassa, rispetto al pas- litary Balance 1987-1988, Londra stanza agevolmente per vie ufficiali o tica americana con l'avvio (che pre- ufficiose quanto riguarda il potenzia- cede e soprattutto accompagna la a ridursi i confronti diretti tra Usa e sato (a uno sguardo più analitico si 1987, pp. 246. Urss, rendendo un po' meno maneg- vedrà poi anche che le guerre davve- le occidentale, la questione centrale presidenza Reagan) di un massiccio gevole la consultazione (ma anche ro pericolose sono quella Iran-Iraq, TOM GERVASI, Soviet Military diventa quella del potenziale militare riarmo americano, con l'innesco di qui probabilmente prevalgono le tensioni nelle opinioni pubbliche eu- cautele metodologiche). La massa di ropee e nelle stesse relazioni inter- informazioni è poi sempre molto al- Nato che solo dopo il recente rilan- ta: numero di esperimenti nucleari, cio di un processo di distensione sviluppi nelle diverse categorie di ar- morale e meccanismo propulsore traspare conti- sembrano attenuarsi. mi e loro diffusione per il mondo, nuamente. Era straordinariamente intelligente e lo Sullo sfondo di tutta questa serie così come i dati sugli aspetti collabo- percussione, mal'ho fatto anche io e non mi è appar- sapeva ma, come capita a tanti, un residuo senso di di eventi e della loro interpretazione sta una domanda: il livello di spesa rativi (firma di trattati, o loro ratifi- so un compito così difficile. Non si tratta dunque di insicurezza gli faceva cercare la compagnia del pros- militare dell'Urss è coerente con le ca, trattative in corso e loro anda- una biografia puramente scientifica ed a fine lettu- simo per stupirlo e riceverne lodi; era un carattere mento) sono sempre oggetto di pre- "normali" esigenze difensive di un ra sorgono spontanee molte domande su chi fosse naturalmente simpatico e cordiale e si rese conto cisi riassunti. grande stato "come tutti gli altri", né davvero Richard Feynman e quali fossero le sue Il più recente rapporto, intitolato che ad essere scopertamente bravo rischiava di esse- particolarmente benevolo né anima- motivazioni. Non esistono dubbi sulla sua statura Scenari di guerra e prospettive di pace re tagliato fuori dalla società che amava, in questo to da mire espansive, ma semplice- è il più lungo e ampio di quelli pub- scientifica, era una personalità di primo ordine, im- erapersona umanissima e del tutto normale. Per chi mente impegnato a sopravvivere in blicati finora in edizione italiana, for- pegnatissimo sia nella ricerca che nella divulgazio- vive nel mondo della fisica il libro è pieno di riferi- un mondo duramente conflittuale; se proprio in conseguenza dell'inver- ne scientifica. E non esistono dubbi, per chi lo ha menti a fatti e persone ben note (tra cui l'italiano oppure tradisce qualcosa di patologi- sione di tendenza che sembra essersi conosciuto, sulla sua proibità ed onestà personale. Cabibbo, ora presidente dell'Istituto Nazionale di co, sia essa la aggressività dello "im- verificata nel rapporto strategico tra I miei dubbi nascono invece dalla ostinata quanto Fisica Nucleare). La biografia non può tuttavia es- pero del male" della retorica reaga- niana, o sia invece la "paranoia di- Stati Uniti e Unione Sovietica, più patetica volontà di Feynman di apparire modesto, sere considerata come storicamente attendibile né fensiva" che molti altri commentato- che altro dovuta all'intraprendenza uno come gli altri, uno nella folla anomina a cui come documento scientifico serio. Proprio per i mostrata da Gorbaciov, una volta ri individuano comunque dietro le tocca (quasi) per caso l'avventura di vivere una sta- motivi a cui ho accennato è troppo piena di divaga- consolidata la sua leadership all'inter- scelte sovietiche? gione scientifica straordinaria e di arrivare al No- no del paese (questo aspetto è sotto- zioni, volgarità pianificate, dissacrazioni gratuite, È una domanda così gravida di lineato anche dal titolo del rapporto bel. Feynman si cimenta nel libro in calcoli mentali di casseforti scassinate solo per dimostrare quanto conseguenze a seconda della risposta che per la prima volta fa riferimento e stupisce amiciecolleghi,mapoirivelailtruccoper lui era più bravo dei generali di Los Alamos, avven- che ad essa si crede di dare, da meri- anche a "prospettive di pace"). E che dimostrare che tutti possono farlo e che lui non è un ture nei casinò di Las Vegas e scherzi da prete. tare ogni sforzo conoscitivo che per- una qualche inversione di tendenza mostro. In realtà la conoscenza capillare di questi Di Feynman rimane in chi lo conobbe una in- metta di arrivare a risposte attendibi- li, ed è una domanda a cui l'attitudi- — dopo il lungo periodo di conti- trucchi e la memoria necessaria per non perdere la delebile impressione personale; nell'ultimo anno di nuo peggioramento iniziato nel ne sovietica in materia di segreti mi- faccia non sono esattamente alla portata di tutti ed vita guidò la commissione che svolse le indagini sul 1979, con la decisione di installare litari rende assai difficile rispondere alla fine si ricava l'impressione esattamente oppo- disastro del Challenger ed anche in questa occasio- gli "euromissili", cancellati 1*8 dicem- sta. La cortina fumogena cheFeynman ha innalzato se non attraverso congetture più o ne non resistette alla tentazione di sconvolgere il meno fondate. E dunque tanto più bre 1987 nell'incontro di Washin- nel libro per nascondere la propria immodestia si gton tra Reagan e Gorbaciov — dav- quieto vivere altrui con una serie di scherzi goliar- spiacevole dover concludere che a dimostra inadeguata anzi inesistente ed il tema del- vero sia in atto si legge anche nei da- dici di alto livello scientifico. In questo rimarrà tutt'oggi non disponiamo (nemmeno ti numerici: il tasso di incremento la superiorità intellettuale vissuta ed anzi cardine unico e nessuno dei suoi epigoni ha ereditato la sua nel Military Balance) di fonti capaci della spesa militare statunitense, ad della propria personalità, la vanità come sostegno carica umana e il suo genio scientifico. di costituire una sicura guida alla va- esempio, dopo esser cresciuto co- lutazione del potenziale militare so- stantemente sia in termini assoluti sia vietico. Il risultato paradossale è che in termini percentuali per diversi an- sia i punti di forza, sia le debolezze ni, dal 1986 ha cominciato a inverti- ì a della macchina sovietica possono es- re la tendenza realizzando addirittu- sere contemporaneamente sopravva- ra una riduzione del 3% per quanto lutati ad opera degli stessi osservato- riguarda il bilancio approvato e del- <» » * ri. Un buon esempio è dato proprio l'I,4 per quanto riguarda le uscite ef- dalle verifiche seguite al recente trat- fettive (cfr. p. 203). tato sugli "euromissili". Si è così sco- Le indicazioni relative al blocco ==s perto che gli SS-20 erano meno nu- del Patto di Varsavia confortano merosi di quanto stimassero tutte le questa tendenza: nella composizione fonti occidentali (incluso l'Iiss), e so- del prodotto nazionale lordo sovieti- prattutto che i lanciatori non erano co si intrawede lo spostamento a fa- ricaricabili, al contrario di quanto ri- vore della produzione di beni di con- ferisce, tra altre fonti, proprio l'an- sumo, e negli altri paesi in ogni caso h VI nuario Soviet Military Power di cui il tentativo di mantenere inalterato il a K parleremo; ma che al tempo stesso i livello di spesa degli anni precedenti nuovi missili SS-23 ed i cruise sovie- (cfr. pp. 207-215). tici, gli SS-C-4, erano già dispiegati Un capitolo molto più impressio- in quantitativi considerevoli sul tea- nante è invece quello che riguarda il tro europeo, qualcosa che nemmeno commercio degli armamenti, in effet- quella del Libano, quella afghana — Power. The Pentagon's Propagan- sovietico: nella quale sta la giustifica- i più "falchi" tra gli osservatori occi- dentali avevano previsto: a sbagliare ti sempre più florido: agli esperti del a quanto pare, in via di risoluzione da Document Annotated and Cor- zione della nostra lettura comparata Sipri non sfugge, tra l'altro, "l'atteg- — e quelle centro-americane). di queste fonti documentarie, per al- per difetto sono in questo caso tutte rected, Vintage Books, New le fonti di cui si parlerà, con l'ag- giamento permissivo del governo ita- Una sola osservazione finale — York 1988, pp. VI-160. tri versi così disparate. E ciò per liano" in questo campo — ma su che non deve minimamente sminuire buone ragioni che vanno al di là di giunta dell'Annuario Sipri (su cui si questo, specie dopo le rivelazioni il giudizio sull'importanza di tale quella sorta di "eurocentrismo allar- veda l'articolo di Luigi Bonanate). dell'estate scorsa, anche in Italia si sa strumento — riguarda il relativo ac- Non c'è alcun dubbio sullo status gato" che comunque pare dominare La smania sovietica per la segre- di più. Sconfortante è constatare, più crescimento della parte, diciamo co- particolarissimo del Military Balance la percezione corrente delle questio- tezza si risolve dunque in una cattiva in generale, che davvero il commer- sì, discorsiva del rapporto riguardo a dell'Iiss tra le fonti disponibili sul ni internazionali in Occidente. In ef- informazione media resa disponibile cio non segue la bandiera (ovvero: quella quantitativa, che sembra de- potenziale militare mondiale. Anche fetti, le scelte militari dell'Urss sono, per gli osservatori, ma anche in una l'ideologia), perché non c'è paese terminarsi di anno in anno: se è vero chi ne mette in discussione i risultati in fin dei conti, il principale indica- sostanziale marginalità delle stesse produttore di armi che rinunci a un che i numeri, da soli, dicono troppo per le sue indubitabili simpatie occi- tore di cui disponiamo per valutare, fonti sovietiche dai circuiti informati- buon affare per motivi ideologici, di poco, più ne abbiamo meglio è. dentali tende a considerarlo comun- al di là delle dichiarazioni di inten- vi, che sono, come ognun sa, veicoli modo che può succedere che uno que una fonte di buona autorevolez- zione, i concreti orientamenti inter- di potere e di influenza: con il bel ri- stesso esercito colpisca e sia colpito za, che diventa addirittura eccellente nazionali della seconda superpoten- sultato di legittimare qualunque sel- da armi prodotte da un solo paese. man mano che ci si allontana dalle za. Tale indicatore è tanto più inte- vaggia speculazione da parte di chi Richiamo l'attenzione infine su un aree in cui il confronto Est-Ovest è ressante in quanto, per il momento, abbia interesse a deformare la realtà. capitolo introdotto per la prima vol- la questione principale. Le reti di in- il processo di formazione delle scelte Esiste, ovviamente, una fondamenta- ta in quest'ultima edizione, e che ri- formazione e di contatti ereditati dal politiche in Urss non presenta carat- le differenza tra le due fonti che esa- guarda i conflitti in corso nell'anno. passato imperiale rendono alcune teri di totale trasparenza, così che il miniamo: Military Balance è, come si Chi conosce le ricerche svolte nelle istituzioni britanniche capaci di un brutale metodo del conto dei canno- è accennato, una guida alla situazio- istituzioni universitarie di tutto il cosmopolitismo difficilmente replica- ni resta un approssimativo ma inso- ne militare mondiale, con dati relati- mondo per "contabilizzare" le guerre bile in altri contesti, e ad un lettore stituibile approccio alla comprensio- vi a tutti i paesi del mondo accompa- (veda, per tutti, chi è interessato a interessato a capire qualcosa della si- ne, attraverso il controllo di un es- gnati da un minimo di valutazioni questa problematica l'immenso lavo- tuazione militare in Birmania o nello senziale output, dei presumibilmente complessive, che dovrebbero per- ro di Singer-Small, Resort to Arms, Zimbabwe non si saprebbe consiglia- più sottili ed articolati input decisio- mettere un certo inquadramento Sage, Beverly Hills 1982), sa quanto re nulla di meglio del Military Balan- nali che lo attraversano. sia — paradossalmente — difficile ce, che compare dal 1987 (si spera C'è una serie di fatti piuttosto re- IDEI LIBRI DEL MESEI
dato del Pentagono secondo cui le meno sei macchine operative nel lu- fondere l'impressione che la minac- forze aeree sovietiche disponevano glio '86 (ipotizzando per un solo cia militare sovietica sia diventata istante che quei sei Fulcrum fossero intollerabile per l'Occidente. Si può degli altrimenti insufficienti dati nu- nella primavera '87 di oltre 300 la totalità della dotazione sovietica!) immaginare che un normale cittadi- merici mentre Soviet Military Power nuovi caccia Mig-29 Fulcrum (il da- con le "meno di trenta" che Gerva- no americano, leggendolo, sia visi- è originariamente una pubblicazio- to del Military Balance segnala "ol- si vorrebbe operative nove mesi do- tato da ricorrenti incubi: ondate di ne del Dipartimento della Difesa tre 290 aerei") sostenendo che "gli po, quando la capacità produttiva bombardieri e pioggie di testate nu- degli Usa, che limita all'Unione So- autori giocano con gli zeri", ed il sovietica per un caccia di quel ge- cleari sovietiche sembrano uscire vietica ed al suo potenziale militare Mig-29 operativi alla stessa data sa- nere supera sicuramente le cento dalle pagine del rapporto per ab- la propria analisi, con brevi cenni rebbero meno di 30. Ma se così unità per anno? E come spiegare la battersi sulla american way of life. al resto del patto di Varsavia. fosse, come si spiegherebbe la visita sua comparsa, entro la stessa data, Ma, a pensarci bene, il cittadino di Tuttavia esiste una metodologia di cortesia di ben sei Mig-29 appar- anche presso unità jugoslave, siriane Minsk o di Kalinin avrebbe lo stes- comune: l'analisi e la comparazione tenenti ad una unità operativa pres- ed indiane, che non sono certo de- so diritto alla sua quota di incubi, non sono affidate al livello altamen- so la base aerea finlandese di Rissa- stinate a ricevere velivoli da com- se solo il goffo apparato propagan- te aggregato della spesa complessiva la nel luglio '86 (cfr. ad es. Rid, ot- battimento in anteprima rispetto al- distico sovietico fosse in grado di per la difesa nei due blocchi, ma tobre '86)? Si crede davvero che le forze sovietiche? Ed una spiace- produrre con altrettanta efficacia sono svolte invece al livello "mi- l'aviazione sovietica avrebbe manda- vole sensazione di approssimazione grafica e testuale un rapporto sulla ero", relativo ai singoli sistemi d'ar- to in gita turistica il 25% del suo viene anche da altre pagine di Ger- American Military Power. E proprio che introduce una importante novi- ma ed alle loro caratteristiche. Nel schieramento di caccia più avanza- vasi: ad esempio laddove (pag. 59) questa elementare, ma non irrile- tà che non mancherà di apprezzare che c'è apparentemente il vantaggio to? E come conciliare il dato di al- chi abbia finora, giustamente, criti- della maggiore analiticità, pregio cato l'ideologia della comparazione certo non secondario; ma c'è sfortu- sottesa dietro le precedenti edizioni natamente anche ampio spazio per del Military Balance. le manipolazioni o per l'approssi- Dall'ultima edizione, infatti, mazione, in quanto si trascurino o scompare quel tentativo di compa- si occultino le questioni di qualità razione delle forze Est-Ovest, sul nella comparazione, o in quanto si teatro militare europeo che negli aggreghino diversamente i dati rela- ultimi dieci anni ha dato vita ad tivi a diversi teatri operativi, o infi- una enorme quantità di usi ed abusi ne in quanto si presentino pura- politici e polemici, sostituito da un mente e semplicemente come dati più critico resoconto delle diverse sicuri stime approssimative quando metodologie utilizzabili per una va- non assolutamente infondate. Ed è lutazione del quadro complessivo. su questo terreno che Tom Gervasi, In compenso compaiono alcuni dati uno studioso privo di affiliazioni ac- tecnici sui tanks (e non più solo su- cademiche ma certo non di sotti- gli aeromobili) che consentono fi- gliezza, sfida il Dipartimento della nalmente anche al lettore affrettato Difesa ed il suo Soviet Military una comprensione più sofisticata Power (in questo caso nell'edizione dei dati presentati nella prima par- 1987), con un accurato lavoro di te; ne esce ridimensionato uno dei smontaggio che documenta la natu- tanti miti criticati da Gervasi, quel- ra, spesso propagandistica più che lo della schiacciante superiorità so- seriamente documentaria, del testo. vietica in campo convenzionale, su Il metodo è semplice e suggestivo: cui probabilmente tanto si discuterà Gervasi riproduce pagina per pagi- nel prossimo futuro. Senza uscire na il documento del Pentagono, e dal terreno dei dati di fonte Iiss, si annota a margine la sua versione scopre infatti che nel campo dei dei fatti, individuando gli errori carri di ultima generazione (MI, materiali o le contraddizioni logi- Leopard 2, Challenger, Amx 30B2) che, sottolineando le incongruenze la Nato non soffre affatto di infe- tra le asserzioni del rapporto uffi- riorità: i carri messi in servizio tra ciale e quelle di altre fonti altret- '85 e '87 sono 2880 contro 1990 tanto ufficiali, dalla Cia allo stato del Patto di Varsavia; e se confron- maggiore delle forze armate statuni- tiamo gli stock di carri con corazza tensi, e rimarcando infine i molti tipo Chobham (Nato) con quelli dei casi in cui le tecniche argomentati- T-80 e dei T-64B a corazza reatti- ve utilizzate, pur nel rispetto dei va, o più in generale la datazione "meri fatti", riescono a dare rico- di mezzi di produzione successiva al struzioni o interpretazioni che de- '70, vedremo che il rapporto non è formano la realtà. Il risultato è di drammaticamente squilibrato a fa- grande interesse, ma può essere va- vore dei sovietici e soprattutto non lutato adeguatamente solo alla luce raggiunge affatto i livelli (1:3) che della opera principale di Gervasi, gli vengono normalmente attribuiti The Myth of Soviet Military Supre- dai media occidentali (piuttosto, è macy, Harper and Row, New York di 1:2,1 su scala globale, e di 1:1,3 1986, che fornisce l'adeguato appa- per i mezzi prodotti o interamente rato analitico e comparativo, neces- rimodernati dopo il 1960). sariamente semplificato nel com- Considerazioni analoghe valgono mento che qui si recensisce." nel campo degli aerei da caccia, do- Talvolta Gervasi si lascia prende- ve il log temporale tra la faticosa re la mano, tuttavia, lasciando aper- introduzione nei reparti operativi te falle che lasciano un po' perples- del sovietico Flonker e l'ormai pie- si sul reale approfondimento della no spiegamento dello F-15 america- sua analisi. Ad esempio, a pag. 75 e no (compresa a fine anno l'avanza- altrove Gervasi attacca duramente il tissima versione E) testimonia il persistere di un grande margine tec- vante, verità, che Tom Gervasi rie- nologico a favore degli Usa, che ai non recentissimi A-7 della Air non potrà che essere aumentato National Guard stazionati negli Usa sce a trasmetterci; e non è poco. Ada Fonzi Military Balance ha al contrario, dalla prossima entrata in servizio UN AMORE viene attribuito un possibile ruolo dei B-2 stealth. Qualche perplessità di difesa aerea che è assolutamente e da sempre, il suo punto di forza SENZA EDIPO nella assenza di quelle sbavature può ancora destare, peraltro, la impensabile per questo velivolo su- scelta di includere o meno nelle La relazione nonna-nipote bsonico da attacco al suolo. che abbiamo visto non mancare nel e la revisione del ruolo affettivo lavoro di Gervasi. Proprio per que- comparazioni che ancora compaio- Insomma, per smontare l'annua- no nella parte finale di Military Ba- nei rapporti generazionali rio del Pentagono ci vorrebbe un sto spiace che la traduzione italiana ne introduca alcune: ad esempio lance l'uno o l'altro sistema d'arma, Postfazione di Elena Franchetti po' più di quella attenzione siste- soprattutto quando si scopre che ad matica e di quel controllo delle in- rendendo spesso destroyers con "in- pp. 84 - L. 11.000 crociatori" (creando pasticci non da essere evitati sono i confronti da formazioni che Gervasi ha dimo- cui emergerebbe una superiorità oc- strato di possedere nell'opera mag- poco, ad es., a pag. l'25, dove i fu- Vittorino Andreoli turi caccia del tipo Audace miglio- cidentale: nel campo delle avioci- giore. Ma anche nei limiti ora indi- sterne, ad esempio, che sono una SOGNI D'EREMITA cati, non si può negare che il suo rato sono descritti come incrociato- ri, mentre poche righe più sopra la componente essenziale per una Narrazione commentario svolga un'utile funzio- aviazione a medio-lungo raggio (il ne, mostrando in sostanza che la qualifica correttamente attribuita Da contestatore ad eremita agli Audace in servizio è "cacciator- vantaggio occidentale è di circa "paranoia difensiva" non è monopo- 15:1); o nel campo dei radar "vo- per riflettere sul significato della militanza lio sovietico, ma è anzi un genere pediniere"). Anche con le abbrevia- pp. 104 - L. 12.000 zioni e le sigle profuse a piene ma- lanti" tipo Awacs (vantaggio di di largo consumo in molti ambienti 10:1); ma anche in campi più tradi- occidentali. ni nell'edizione originale, la tradu- zione italiana combina qualche pa- zionali, come gli Ape o le artiglie- Soviet Military Power, nella edi- sticcio. Ma globalmente l'edizione rie semoventi o gli elicotteri contro- zione "ortodossa", gode di una va- dello Studio Tesi è un buon pro- carro, per non parlare del campo stissimi circolazione, amplificata dotto, decisamente superiore all'ori- navale (lo sapevate che le flotte di dall'ampio uso delle informazioni e ginale sotto il profilo della grafica. Francia, Italia e Spagna sono supe- delle illustrazioni in esso contenute Proprio per questo non si può non riori non solo alla squadra sovietica fatto da decine di testate specializ- sperare che ad essere prossimamen- del Mediterraneo, ma anche all'in- zate e no. Più di ogni altra fonte, te tradotto sia il rapporto 1987-88, tera flotta del mar Nero?). esso ha contribuito a creare e dif- N 7 I1NDICP ~ 39 ••DEI LIBRI DEL ME^FLLI
anche se è probabile che esista un nes- ster Confessioni abbia potuto nascere so tra ragione, universalità e ugua- il mondo moderno" (p. 31), ha so- Il vero e il ben trovato glianza degli esseri ragionevoli (sia pravvalutato gli elementi vetero-te- come autori, sia come destinatari de- stamentari presenti nel movimento ri- Jz Marco Santambrogio gli atti morali), non è chiaro che la ra- formatore e si è lasciato sfuggire la gione possa o debba "controbilancia- ben più rivoluzionaria concezione FRANCESCO ALBERONI, SALVA- passato dell'altruismo — si tratta di mettano occasionalmente di aver ten- re" la spinta altruistica. Tanto più che dell'amore come agape che si è mani- TORE VECA, L'altruismo e la mo- una corrente britannica) il fondamen- tato una forzatura. Come interpretare alcuni passi nei capitoli successivi af- festata nel momento iniziale, creati- rale, Garzanti, Milano 1988, to della morale: ma non mi viene in altrimenti un passo come questo: fermano invece che la ragione conce- vo, nascente della Riforma. E da que- pp. 122, Lit. 16.000. mente nessun altro che abbia sostenu- "L'utilitarismo ha cercato il suo fon- pisce come necessario il dovere e il sta speranza che nasce il mondo mo- to questa tesi: non certo Kant, che damento nel fatto di poter dimostrare dovere "subentra al vuoto lasciato derno e la sua morale, come l'aurora Alberoni. Affermare perentoriamente che vuol fondare la morale sulla sola ra- che, almeno nel lungo termine, e co- dall'amore" (p. 63): dunque la ragio- dalle tenebre medievali. Questo re- scrive delle banalità, ma non cercare di gione, non certo gli utilitaristi, per i me tendenza probabilistica, io stesso ne non controbilancia, ma sostituisce censore non possiede la competenza esporre il punto di vista non banale. quali l'altruismo è solo una delle pos- sono avvantaggiato dal mio compor- o prolunga l'altruismo. La morale è necessaria per valutare se questa tesi Veca. Chissà perché si è messo a scriveresibil i fonti di piacere o dolore e non tamento morale. Ma è evidente che l'equivalente volontario, il "come se" sia accettabile, ma non gli verrebbe un libro con Alberoni. ha nessun particolare ruolo nella deri- una motivazione di questo genere, se dell'amore, ma continuo, uniforme, mai in mente di giudicarla banale. [.Dalla nuova edizione italiana del Di- vazione del principio della massimiz- soddisfa un filosofo, non è sufficiente senza distinzioni o privilegi. E queste Non so invece se sia particolarmen- zionario dei luoghi comuni di G. Flau- zazione dell'utilità. per spingere le persone ad agire mo- sarebbero banalità? Le guerre di reli- te originale il sesto capitolo, "Al di bert] Naturalmente Alberoni e Veca cer- ralmente" (p. 62)? Questa sembrereb- gione si facevano per molto meno. fuori della morale". Credo però che sia assolutamente vero. Dalla metà Credo che se si trattasse di scegliere del secolo scorso, vi si dice, fa la sua tra il vero e il ben trovato una gran apparizione la lunga ondata delle quantità di intellettuali italiani sce- concezioni del mondo che fanno l'e- glierebbero il secondo: dire semplice- logio del collettivo e del sociale e, av- mente la verità sembra troppo poco, vilendo l'individuo, rendono l'etica una cosa che potrebbero fare tutti, « semplicemente impossibile. Queste mentre pochi riescono ad essere origi- ni" concezioni sostengono, più o meno, nali, a stupire. Come si spiega questa • 'III v'.v che una volta che si sia spiegato in che convinzione che la verità in fondo è ini* cosa consiste la direzione di sviluppo di una determinata situazione storica, banale e non conta poi tanto? Proba- ,m< . -Vi' «w - bilmente c'è sotto anche l'idea tipica- o lo spirito del tempo, o la missione mente umanistica che non ci sia nulla storica di qualche entità collettiva di nuovo sotto il sole e insieme una (nazione, classe, etc.), non rimane concezione ancora marinista della nient'altro da fare per spiegare il sen- poesia e di ogni tipo di prosa. Ma, se- so degli atti individuali: questi atti condo me, la ragione principale de- non hanno alcun altro senso che quel- v'essere un'altra, se si è convinti che lo di partecipare al movimento com- tutto quello che un intellettuale dice IH «I plessivo, di muoversi all'unisono con ha solo un peso limitato su ciò che la gli altri; in particolare, non può dar gente pensa e soprattutto su ciò che la loro un senso l'idea che l'individuo si gente fa (ad esempio perché i fattori fa di se stesso. Se a tutto ciò si aggiun- che muovono le azioni degli uomini ge la teoria per cui ciò che un indivi- sono completamente diversi dalle duo pensa coscientemente non può idee che essi se ne formano cosciente- afflili. essere quello che veramente motiva le mente), allora necessariamente dire la sue azioni, le cui cause reali sono si- banale verità non è molto importante. stematicamente occultate (sono le for- Lo sarebbe se ci si sentisse responsabi- ze quasi naturali del sociale, dell'in- le delle conseguenze, anche pratiche, conscio, dell'irrazionale), allora è di ciò che si dice. Invece le belle tro- chiaro che per la morale non c'è spa- vate non hanno conseguenze di rilie- iiuiitiuii zio. Anzi, la morale è solo una menzo- vo, in genere. (Non vale obiettare che gna da smascherare. ci sono stati intellettuali i quali si so- Secondo me, questa tendenza non no sentiti profondamente responsabi- si è affatto attenuata nel nostro seco- li e proprio per questo non hanno lo. Anche qui non solo si è continuato detto quella che credevano essere la a sottolineare soprattutto gli aspetti verità, e hanno consapevolmente det- pubblici o comunque collettivi di to il contrario. Infatti l'esistenza di al- molti fenomeni, ma si è arrivati a so- filli stenere che "occorre comprendere cuni scrocconi non dimostra affatto che si può sempre fare a meno di pa- l"io' come qualcosa che nella sua es- gare il biglietto: possiamo dire a volte senza è un prodotto sociale e inter- delle bugie proprio perché la maggior soggettivo" (Habermas). Recente- parte della gente normalmente dice la mente, nel corso del dibattito sulla verità). Pensare che le idee possano vocazione nazista di Heidegger, qual- influire direttamente sulle azioni, cuno ha sostenuto che non può avere questo è l'illuminismo. La prova mi- infilili senso per un individuo mettersi con- gliore di quello che ho detto sta nel tro il proprio tempo, contraddire ciò tono di lieve compatimento con cui che la stragrande maggioranza dei nella nostra cultura si è spesso pro- propri contemporanei afferma. Que- nunciato questo termine, in locuzioni ste affermazioni intendono collocarsi come "peccato di illuminismo". su un terreno su cui semplicemente Tutto questo era per commentare melliflui non si dà morale, ma questo non im- l'accusa, che spesso si è sentita rivol- pedisce che siano moralmente inac- gere ad Alberoni, di dire cose vere, cettabili. ma banali. Detto ciò, bisogna subito Tutto questo però, proprio perché aggiungere che è stupefacente che la è indubbiamente vero e tocca le radici stessa accusa sia stata rivolta anche a più profonde dell'etica moderna e del questo libro, scritto con Salvatore Ve- cano di farci credere che la loro tesi, be un'ammissione del fatto che il fon- Terza tesi. Alberoni e Veca istitui- rifiuto dell'etica, richiederebbe una ca, L'altruismo e la morale, da parte di della duplice radice della morale, è damento dell'utilitarismo non sta nel- scono un nesso molto stretto tra la Ri- discussione molto più ampia, non so- alcuni recensori. Forse volevano la- condivisa anche dall'utilitarismo, an- l'altruismo. forma protestante e l'etica moderna, lo in questa recensione, ma nel libro sciar capire di non averlo letto, per- che dal kantismo, che comunque non Anche una tesi accessoria, che è che è esemplificata bene sia dal com- stesso di Alberoni e Veca. Arrivo così ché tutto si può dire di questo libro, potrebbero fare a meno della spinta tuttavia essenziale alla loro argomen- portamento dell'organizzatore razio- a un'ultima osservazione, la più criti- tranne che sia banale. Il libro fa perno altruistica. Il primo avrebbe anzi co- tazione, a me sembra discutibile, ma nale di un servizio nell'interesse di ca, su di esso. Questo è un libro tut- su alcune tesi, che io formulerei così. stituito "il tentativo più forte di dare certo tutt'altro che banale. Alberoni e qualunque potenziale utente, sia da t'altro che banale, e probabilmente In primo luogo, le radici dell'etica di una definizione razionale dell'altrui- Veca danno per scontato che l'altrui- quello del produttore che fornisce al dice molte cose vere. A differenza del- trovano su due piani, diversi e paralle- smo" (p. 49) e Kant rappresenterebbe smo, come tutti i sentimenti, è perso- consumatore ciò che gli serve, al mi- le teorie che vedono nella morale una li: quello della spinta altruistica, che nella posizione del legislatore univer- nale, è rivolto ai singoli individui (la glior prezzo. E inversamente connet- sostanziale menzogna, riconosce an- coinvolge il sentimento e l'emozione, sale l'esperienza di partecipazione al- madre ama «1 proprio figlio), mentre tono la mancanza di un'etica moder- che, implicitamente o esplicitamente, e quello della razionalità, che si rivol- l'amore divino, che è 0 prototipo del- la ragione è imparziale, è rivolta a na nella cultura italiana (con la sua ca- che ha importanza per le nostre stesse ge imparzialmente e impersonalmen- l'esperienza altruistica. E persino la chiunque e per questo è tendenzial- ratteristica separazione della morale azioni che le teorie morali a cui cre- te a tutti. L'altruismo è uno slancio felicità di cui parla l'illuminismo fran- mente universale. Ma essi stessi affer- dalla politica e dall'economia) e la diamo siano vere. Ora, è un fatto che, spontaneo che si manifesta in forme cese "non è la felicità personale, la fe- mano poi che il sentimento e l'affetto mancanza di una riforma religiosa nel in assenza di rivelazioni, l'unico mo- diverse: amore materno, amicizia, licità egoistica ma la felicità di tutti e, possono rivolgersi ad entità collettive nostro paese. La morale razionale — do che abbiamo per sapere se una tesi slancio di solidarietà,... indipendenti quindi, la sua radice è altruistica, ge- o addirittura astratte come la fami- affermano — è nata storicamente dal- è vera, è quello di argomentarla razio- o addirittura contrapposte alla ragio- nerosa" (p. 42). glia, la patria, la fede, il partito (p. 9). l'impulso altruistico religioso esploso nalmente, di sottoporla al meticoloso ne. "Eppure questa forza, da sola, non Ma è solo un vecchio trucco del E un principio di universalità come con i movimenti riformatori, a cui si è vaglio dei prò e dei contro. Ma a me fa la morale. La morale nasce solo se mestiere di filosofo quello di cercare "Ama il prossimo tuo come te stesso" aggiunto il calcolo, la ragione che lo sembra che in questo libro ci siano la ragione prende a carico l'impulso di far credere che le proprie tesi, e so- non sembra abbia intrinsecamente a rende universale. più tesi a prima vista plausibili che generoso, oblativo, altruistico e lo prattutto quelle più incredibili, sono che vedere con la ragione. D'altra Ma non è una banalità affermare non argomentazioni davvero convin- porta a buon fine". semplicemente quello che l'uomo parte, dimostrare razionalmente un questo nesso, dopo Max Weber? Sì, centi. Il fatto che si tratti di un libro di carattere divulgativo non è una scusa: Certo, questo non è del tutto nuo- della strada, insieme a tutti i grandi fi- principio di imparzialità non è tanto se si trattasse della sua stessa tesi, ma losofi del passato, ha sempre oscura- semplice: l'argomento della "posizio- "Weber ha sbagliato a pensare che la prima cosa, e la più importante, che vo, poiché nella storia della filosofia è insegna l'etica razionale moderna è esistita una rispettabile corrente di mente creduto. Non è detto però che ne originaria" di Rawls dovrebbe ser- questa mostruosità teologica (la dot- il tentativo riesca sempre. E a me sem- vire a questo. Quindi il rapporto tra trina della predestinazione come è che vale la pena di argomentare razio- pensiero che ha fatto della simpatia nalmente. (un sentimento solo un po' più com- bra che anche Alberoni e Veca am- altruismo e ragione non è così chiaro; formulata ad esempio nella Westmin- DEI LIBRI DEL MESEL
a disposizione del pubblico un ma- però sbaragliano le illusioni sulla ri- se dovessero continuare. Le direzio- teriale ricchissimo? — indica una cognizione empirica fine a se stessa. ni e le ipotesi dovrebbero per co- L Autore risponde falsa via empirica. Documentare, in- Si tratta in tutte e due i casi di vi- minciare essere molto ampie, molto formare. Chi crede più che docu- cende di donne intrecciate con le curiose. Facciamo qualche esempio. mentare la diffusione e la consisten- istituzioni maschili — le comuniste Il femminismo ha avuto più punti za del movimento femminista nel all'interno del loro partito, le fem- d'origine, geografici e sociali, e ha Categorie e metodi passato equivalga a stendere una ministe militanti nella nuova sini- incluso più generazioni. Sarebbe semplice mappa ricognitiva che si- stra — ed è evidente che neppure importante conoscere la peculiarità di Marina D'Amelia e Simonetta Piccone Stella stemi delle bandierine sul territorio una fase, neppure una svolta di di ciascun gruppo e i loro modi nazionale e fornisca con precisione queste storie potrebbe essere effica- d'incontro, e come le diverse gene- razioni vi hanno convissuto, prima Anna Elisabetta Galeotti ha re- cende delle persone e dei gruppi da sigle e dati? Nessun sociografo o cemente illustrata dall'uso acritico ancora di stabilire quale di essi fos- censito su I'"L'Indice" di maggio II quegli schemi e non ne forgiamo storiografo che si rispetti (e nessuna del materiale empirico. se trainante e quale periferico. Nel Movimento femminista negli anni '70 altre, la ricerca non porterà alcun femminista) pensa che documenti e Il fascicolo di Memoria ha molti fascicolo, i saggi su Rosa (Scattigno) pubblicato dalla rivista "Memoria". nuovo risultato. Dobbiamo scio- volantini informino sufficientemente limiti anche come storia politica del e sul Mld (Ingargiola-Cucchi) ci Ha parlato dei meriti, soprattutto glierci dalle alternative stringenti. sulla condizione di chi li ha scritti. movimento, sia per l'arco di tempo sembrano esempi di questo tipo di nei contributi singoli, ha parlato E bene chiarire che la proposta Alcuni saggi del numero (Zuffa, che ricopre sia per gli esempi tra- ricerca. dei difetti, indicando come difetto- compromissoria di Galeotti — per- Gramaglia) mostrano quale spessore scelti. Ma ci piace immaginare co- Consideriamo prezioso conserva- so proprio l'impianto del numero. ché non privilegiare l'aspetto "in- possa acquisire la documentazione. me potrebbe essere lo scavo della re e ponderare l'originalità di L'impianto, a suo parere, privilegia formativo-documentario" e mettere Si tratta di segmenti, certo, i quali memoria e la ricerca sul movimento un'impresa anche quando questa ha il vissuto, le biografie e le esperien- fallito. Il saggio di Silvia Tozzi sui ze nell'illusione di farle parlare da gruppi per la salute studia, tocca sole, accantona ogni proposito in- uno per uno i punti di crisi, inter- terpretativo ed evita una storia poli- roga l'impresa di alcune donne (ma tica del movimento. Qui l'equivoco i dati ci dicono che nel movimento è quasi perfetto e va segnalato: il (La storia) contro l'ermeneutica erano moltissime) per formare una fascicolo ha lavorato poco in realtà cultura del corpo. L'originalità del sul terreno biografico e dell'espe- di Gianni Carchia tentativo e il suo procedere per un rienza vissuta (è un suo limite) ma poco in mezzo ai problemi posti ha raccolto saggi che compongono dalle istituzioni è l'oggetto di que- appunto una storia politica del mo- (che, aggiungiamo noi fra parentesi, è costituti- GIUSEPPE CAMBIANO, Il ritorno degli antichi, sto articolo - non "una forte critica vimento, parziale ma variata. Non vo anche in rapporto all'immagine adorniana Laterza, Bari 1988, pp. 174, Lit. 20.000. dell'autogestione", come ha inter- si tratta di un esito inconsapevole: della classicità). Allo stesso modo, la morale an- pretato la Galeotti. lo dichiariamo esplicitamente nell'e- Una ragione critico-polemica è la principale tica dell'austerità riproposta dall'ultimo Fou- ditoriale. Una parola sull'elemento biogra- sorgente ispiratrice di questa raccolta di saggi: cault sarebbe anch'essa paradossalmente carica fico. La letteratura critica del movi- Nell'insieme la recensione di Ga- scopo principale dell'autore sembra infatti essere di presupposti idealistici e spiritualistici, priva mento non lo ha ancora afferrato, leotti è poco lusinghiera ma — di spessore e di articolazioni storiche. Il signifi- fatto proprio. Non è questione solo quantunque sia noto che le autrici quello di denunciare i rischi del massiccio "ri- cato dell'opera di demistificazione che Cambia- di ammettere che le personalità e le donne mal sopportino le critiche — torno degli antichi" sulla scena della filosofia individualità hanno contato molto non è questa la ragione che ci spin- contemporanea. Il pericolo sta nella disinvoltu- no si è proposto si palesa, però, in tutta la sua in un movimento che pretendeva di ge a prendere in mano la penna. ra, quando non nell'arbitrio, con i quali interes- evidenza nel capitolo su Gadamer, che, nella farne a meno. Questo è stato rico- Il punto è un altro. Lo scritto di si teorici legati all'attualità utilizzano, secondo prospettiva dell'autore, è certo il più riuscito del libro. Qui il confronto col Gadamer interprete nosciuto, in generale. Ma le perso- Galeotti conferma che c'è una so- l'autore, temi e materiali fomiti dalla filosofia nalità restano disincarnate. Il saggio di Platone non può non allargarsi fino a diven- stanziale sottovalutazione di che co- antica. Il volume si compone di sei capitoli, dei di M.Luisa Boccia sull'opera teorica sa significhi fare storia del movi- quali il primo e l'ultimo contengono le coordi- tare un tentativo di resa dei conti con l'insieme di Carla Lonzi va molto vicino alla mento femminista e comunica a chi nate teoriche generali, mentre i quattro capitoli della prospettiva ermeneutica, dalla quale pro- biografia intellettuale di una femmi- legge l'idea che si tratta di scegliere centrali sono altrettanti modelli rispetto ai quali vengono secondo l'autore i vizi complementari nista. Leggendolo si ha un'idea di fra secche formule interpretative, Cambiano prova a rieseguire la sua idea di sto- dell'arbitrio metodologico e del tradizionalismo quanto ci occorrano scritti di que- dilemmi ridotti all'osso, prese di storiografico. L'unione fra il soggettivismo pro- sto tipo e quadri di vite reali, nomi posizione semplificate. Per quale riografia filosofica. Se si eccettua lo studio su Mondolfo, dedicato a una tematica (quella della spettico e la quieta accettazione della tradizione — anche nomi di uomini che han- motivo dovremmo chiederci se Ina- no contato in quelle vite — ritratti tecnica antica) assai familiare all'autore ma so- si deve, secondo Cambiano, essenzialmente a nima" del femminismo sia "l'accesso delle qualità e dei difetti (come si pieno alla cittadinanza" oppure l'"e- stanzialmente estraneo alle vere intenzioni del due radicali insufficienze della proposta erme- neutica, almeno nella sua formulazione gadame- farebbero appunto per le personali- laborazione di una vita autonoma libro, gli altri tre saggi, dedicati rispettivamente tà maschili), notizie disinibite sulle riana. Si tratta, in primo luogo, del mancante fondata sulla differenza femminile" a Gadamer, a Bloch e a Foucault, si dispongono difficoltà materiali dell'esistenza, e segnalare visibilmente con questo tutti in un orizzonte decisamente critico. Spesso riconoscimento dell'alterità, dell'"estraneità", analisi di come si forma e si struttu- numero della rivista se optiamo per con ironia, talora con sarcasmo, Cambiano vuo- che dobbiamo invece sempre avere presente ra il potere personale. l'una o per l'altra definizione? per le porre in luce le insufficienze o, addirittura, quando parliamo in senso enfatico di "filosofia L'ultimo punto. Dovremmo di- quale motivo dovremmo usare an- greca"; si tratta, in secondo luogo, della creazio- cora il binomio "interno-esterno" gli errori materiali e di fatto nei quali incorrono chiararci tutte stanche di vedere ne di paradigmi, di canoni che troppo nettamen- per descrivere l'attività dei gruppi quegli interpreti che nella filosofia greca cercano che proprio riguardo al movimento negli anni settanta e pronunciarci non già un serio ed obbiettivo oggetto d'indagi- te sacrificano come residuale, come irrimediabil- femminista, quando una recensione riguardo all'egemonia della prima ne, bensì un pretesto, un sostegno comodo per la mente tramontato, ciò che non continua a dif- viene scritta, l'autrice si senta giu- formula o della seconda? e perché gratuità della loro propria teoresi. Cambiano fondere attorno a sé la nobile aura del "classi- stificata ad occupare una buona me- tà dello spazio con le sue convin- postulare che il livello biografico vuol mostrare come, ad esempio, dal punto di co". abbia poco a che fare con la storia zioni personali, discutibilissime, su vista di una rigorosa storiografia scientifica, l'u- Ora, la rivelazione critica di questi punti è intellettuale e politica del movimen- ciò che il movimento è oggi, su ciò topia biochiana del "nuovo" si riveli invece in- certamente significativa; solo ci si chiede se l'au- che era ieri, invece di fare quello to delle donne, cosicché interessar- tessuta, dal punto di vista della sua coscienza sene significherebbe abbandonare tore ne abbia realizzato fino in fondo le implica- che una recensione richiede, e cioè storiografica, di vecchi stereotipi, con un'imma- ogni proposito interpretativo? Se ci zioni. La mera assunzione, come filo conduttore presentare accuratamente e giudica- limitiamo a chiamare in campo gine della filosofia antica tutta filtrata dalle for- della polemica critico-scientifica, del tema della re il testo affidatole. sempre le stesse categorie con le mule del manuale neokantiano di Windelband quali un tempo la pratica politica appiattiva le diverse posizioni — mentre desideriamo liberare le vi-
Per molti e buoni motivi, nono- delle grandi e più coraggiose perso- sti e ambiti geografico-temporali, nei stante trattino di argomenti che stan- nalità del femminismo italiano con- tre testi menzionati vi sono alcuni Intervento no a cuore alla maggioranza degli es- temporaneo (Roma, 1980) e il recen- elementi ricorrenti su cui vale la pe- seri umani, questi dialoghi misti che te Men in Feminism, curato da Alice na di soffermarsi. Il terreno comune si svolgono in pubblico sono sempre Jardine e Paul Smith (Methuen, New è naturalmente quello della contrat- stati molto scarsi e scarsamente inte- York-Londra, 1987). Il primo è la tazione e dello scambio. Uomini e La misura del sesso ressanti, in massima parte ciò è avve- trascrizione di quattro giornate di donne, in Italia e negli Stati Uniti, si nuto perché l'asimmetria di potere, colloquio tra Carla Lonzi e lo sculto- interrogano soprattutto sul come e di Paola Di Cori prestigio e influenza tra i due sessi è re Pietro Consagra, suo compagno cosa si danno e ricevono gli uni ri- di tale incommensurabilità, da ren- per molti anni, in cui si riepilogano i spetto alle altre e sulle modalità con punti inconciliabili della loro lunga cui si svolgono le reciproche richie- forse l'unica maniera per analizzare dere di volta in volta impraticabili, Le relazioni tra uomini e donne relazione giunta ormai alla fine. Il ste. Il linguaggio, sia esso quello par- convincentemente comportamenti e umilianti, faticosissimi, inefficaci, sono senz'altro uno dei più vecchi e volume Men in Feminism ne costitui- lato nella camera da letto di Carla conflitti interpersonali. frustranti, o anche solo banali, tenta- appassionanti temi della cultura sce in qualche modo un corrispettivo Lonzi, nella redazione dell'"Indice" A questo proposito è difficile ne- tivi del genere. È giusto quindi co- umana, e come tante altre cose di a livello teorico. Sono qui raccolti di- o in presenza del pubblico radunato gare che la lunga intervista allo stori- gliere subito quelle poche occasioni questo mondo se ne può parlare a un versi contributi presentati a un con- a Washington in occasione di un co americano Donald Bell (autore di che ci vengono offerte per capire livello generale e astratto (cosa sono vegno tenuto a Washington nel 1984 convegno della Modem Languages una inchiesta pubblicata qualche an- quali caratteristiche assume il con- l'Uomo e la Donna, il Maschile e il sul tema che dà titolo al libro, in cui Association, è intriso di vocaboli le- no fa sul paradosso della mascolinità) fronto e se e come è possibile che Femminile, ecc.), oppure a uno più si analizza come gli uomini reagisco- gati a un contesto mercantile, ma so- che a cura di Maura Palazzi e Mauri- uomini e donne discutano insieme, e personale e concreto (come siamo e no al femminismo, in particolare in prattutto di termini riferiti a una si- zio Vaudagna e comparsa sotto il ti- non solo separatamente, sui rapporti cosa facciamo io, tu, lui, lei, noi, campo accademico e intellettuale. tuazione in cui non si parla tanto tolo Il silenzio degli uomini ("L'Indi- che intercorrono tra di loro a livello ecc.). Il femminismo dell'inizio di se- Studiosi di entrambi i sessi che ope- della condizione di innegabile dispa- ce", n. 4, aprile 1988), rappresenta sociale e personale. colo aveva scelto la prima strada, le rano nel settore della critica lettera- rità tra i contraenti né di veri e pro- una innegabile tentazione, poiché in Per l'indubbia affinità di forma e femministe di oggi hanno prediletto ria, della filosofia e della psicoanalisi pri commerci, materiali o immaginari essa si parla del rapporto tra i sessi di trattazione, affiancherei intanto la seconda, e personalmente sono attenti alla teoria femminista parteci- che siano, bensì di una situazione di alla luce di quello che nella situazio- l'intervista con Donald Bell ad altri convinta che quest'ultimo sia senza pano al dibattito. metaforica criminalità, di furto e la- dubbio il modo più efficace non solo ne odierna si presenta ormai come due testi che mantengono entrambi, per conoscere se stessi, ma soprattut- uno stato di conflittualità permanen- del tutto o in parte, una forma dialo- Pur diversissimi e lontani tra loro to per poter dialogare con gli altri, e te. gica: Vai pure di Carla Lonzi, una per tragitto biografico dei protagoni- IDEI LIBRI DEL MESEI
permette di rappresentare, oltre al zione delle frasi. Naturalmente, se ma automatico di comprensione può contenuto della singola frase, anche l'interazione tra l'essere umano e la intraprendere un'azione corretta in La macchina alza il gomito conoscenze di tipo generale sulle ca- macchina deve essere "naturale", risposta all'introduzione di un mes- ratteristiche del mondo ("tutti i cani non solo la macchina deve essere in saggio solo avendo compreso, oltre di Leonardo Lesmo sono mammiferi") e di tipo specifico grado di comprendere quanto l'uten- al significato letterale del messaggio, sul contesto in cui la frase appare. Di te le comunica, ma anche, se necessa- anche gli obiettivi dell'utente. DOMENICO PARISI, CRISTIANO CA- sentati i metodi adottati per tener conseguenza, è possibile trattare rife- rio, deve fornire informazioni all'u- Il gran numero di fenomeni lin- rimenti anaforici (pronomi e costi- guistici che sono analizzati nel testo STELFRANCHI, La macchina e il conto della struttura sintattica delle tente stesso in forma comprensibile, tuenti nominali introdotti da articoli usando cioè lo stesso strumento di non può d'altronde far dimenticare linguaggio, Bollati-Boringhieri, frasi (capp. 4 e 5), in cui le complica- zioni maggiori provengono dalla co- determinativi) e risolvere ambiguità comunicazione. I capitoli da 11 a 13 che il titolo (La macchina e il linguag- Torino 1987, pp. 402, Lit. ordinazione ("Franco mangia la car- di tipo semantico ("Il merlo saltella- descrivono il modo in cui, partendo gio) lascia supporre che vengano pre- 50.000. ne e Luigi l'insalata") e dall'ambigui- va sul prato", in cui il significato di da una rappresentazione interna del sentati i diversi metodi che sono stati tà propria del linguaggio ("Franco ha "merlo" deve essere quello di "uccel- significato (nella stessa forma ottenu- sviluppati nel corso degli anni per Il trattamento del linguaggio da visto il vecchio con il binocolo"; cap. lo" e non di "parte di torre"; v. cap. ta dal processo di interpretazione) si trattare i problemi associati a tali fe- parte del calcolatore è certamente 7). Si descrive quindi il formalismo 9) in modo concettualmente sempli- produce una frase che esprime tale nomeni. Al contrario, gli autori de- una delle aree più affascinanti di scelto per rappresentare il significato ce ma efficace. Una parte consistente significato. Infine, l'ultima parte del scrivono con dovizia di particolari le del libro è dedicata ad un tema im- quell'agglomerato di ricerche cui si della frase: l'adozione di una "rete libro tratta della comunicazione co- tecniche da essi adottate nella realiz- portante e spesso trascurato nei testi fa riferimento con il nome di intelli- semantica" (cap. 8) mette a disposi- me metodo per raggiungere scopi, zazione del loro sistema, senza intro- che trattano il linguaggio: la produ- genza artificiale. Questo fascino è zione un formalismo uniforme che mettendo così in risalto che il siste- durre elementi per il confronto con dovuto all'estrema complessità del soluzioni alternative. Questo approc- problema, la cui soluzione, ammesso cio viene giustificato nel primo capi- che di soluzione si possa parlare, non tolo sulla base di una critica piutto- può essere ottenuta senza tener con- sto aspra delle ricerche svolte in to delle diverse capacità della mente campi connessi col linguaggio, quali umana. la linguistica, la psicologia e l'intelli- I notevoli successi ottenuti recen- genza artificiale. Nonostante che la temente nello sviluppo dei sistemi disparità radicale tra interessi della teoresi mo- critica sia comprensibile, in relazione automatici che si occupano di pro- derna e realtà della filosofia classica, non è di all'atteggiamento di chiusura che i blemi complessi, tali da richiedere la per sé affatto sufficiente a garantire, come sem- maggiori ricercatori nei campi sopra capacità di "ragionare" sulle caratte- brerebbe qui implicito, il salvataggio dell'"Al- citati mostrano nei confronti di punti ristiche del problema (i cosiddetti si- tro". Il riconoscimento di alterità qui viene sen- di vista diversi dai propri, non è pos- stemi esperti), possono far pensare z'altro identificato con la pratica della messa a sibile negare la rilevanza dei risultati che sistemi automatici in grado di distanza. A sua volta, quest'ultima è interpreta- da essi ottenuti per il perseguimento trattare il linguaggio siano stati (o, ta secondo la più ovvia concezione scientifica dell'obiettivo che Parisi e Castelfran- quanto meno, possano essere) svilup- chi si prefiggono. moderna come pratica dell'obbiettivazione. Ciò pati senza grande difficoltà. A prima Indipendentemente da quest'ulti- vista, infatti, sembra molto più diffi- che non è indicato, non a caso, è il criterio che ma osservazione, la scelta fatta dagli cile diagnosticare una malattia in ba- dovrebbe servire a segnare il limite oltre il quale autori rende il libro molto interes- se all'esame di un paziente o decide- messa a distanza ed obbiettivazione fanno tut- sante per coloro che si occupano atti- re come investire del denaro in base t'uno con manipolazione, arbitrario potere di vamente di trattamento del linguag- alla situazione del mercato finanzia- disposizione da parte del soggetto, proprio ciò gio a livello di ricerca, ma di difficile rio che non comprendere il significa- che tanto si depreca nella prospettiva ermeneuti- che. Altrimenti, l'atteggiamento dello storico nei lettura per i non specialisti. Una del- to di una frase in italiano. Questo è ca. È difficile, infatti, che il riconoscimento di confronti della teoresi diventerà esattamente il le obiezioni principali che un lingui- probabilmente dovuto al continuo alterità non si ribalti in reificazione, se il sogget- medesimo, chiuso e incomprensivo, da lui impu- sta può fare all'approccio "computa- uso del linguaggio, che permette a zionale" di Parisi e Castelfranchi è to interpretante non esplicita il proprio interesse tato alla filosofia colpevole d'interessarsi dei fi- tutti di sviluppare una abilità notevo- certamente relativa alla scarsa leggi- di conoscenza. Se non esplicita i propri presup- le nell'uso di tale mezzo di comuni- losofi greci. Tutto ciò fa rimpiangere che siano bilità di una conoscenza sintattica cazione, senza sforzo apparente. In posti, la prospettiva critico-scientifica si deter- così poche le pagine, di certo le più interessanti rappresentata sotto forma di proce- realtà, il linguaggio non è uno stru- mina come un altro fra gli innumerevoli modi del libro, che Cambiano dedica ad un ben più dere. Questi problemi di leggibilità, mento autonomo: comprendere una di quel prospettivismo moderno che si pretende serio confronto con le ultime prospettive storio- sebbene non alterino la funzionalità frase non è possibile senza una ap- di combattere. Da questo punto di vista, è pro- grafiche, nell'ultimo saggio del libro, La filoso- del sistema (a parte una certa ridon- profondita conoscenza del mondo, babile che, per salvare l'Altro (in questo caso la fia antica oggi fra sistemi e argomentazioni. danza dovuta alla necessità di ripete- dell'ambiente, del contesto in cui la filosofia classica), ciò che occorre è riconoscere Qui, sia pure a volte fra le righe e forse con re alcune informazioni per entrate frase è stata pronunciata o scritta, dei che per principio noi non potremo mai sapere, eccessivo pudore, emergono acute proposte per lessicali simili), rendono tuttavia il fenomeni che si possono descrivere, ad esempio, "che cosa ha veramente detto Plato- la rilevazione di nuove, più articolate vie d'ac- compito del lettore molto difficile. Si degli individui che del linguaggio considerino ad esempio le interazio- ne". Se si nega questo, è perché surrettiziamente cesso alla "lettera" dei testi filosofici classici. Fra fanno uso, dei loro possibili obietti- ni esistenti tra attese, operazioni di si confondono due piani di discorso totalmente vi. queste la più notevole ci sembra, oltre alla rile- saturazione di argomenti e procedu- diversi: il dialogo con il pensiero e con il signifi- II merito principale del libro di vazione della necessità di un indirizzo storico re di gestione degli spazi: è chiaro Parisi e Castelfranchi è quello di of- cato, per estranei e lontani che possano essere, globale che fuoriesca dalle stantie certezze dalla che l'idea di "spazio" è strettamente frire una panoramica estremamente non può essere omologato alla ricostruzione del- filosofia come disciplina codificata, la proposta connessa col concetto di costituente vasta delle diverse problematiche la costituzione materiale dei testi, i quali non di saggiare nuove zone, nuovi territori fin qui nella formulazione classica delle che è necessario affrontare per realiz- sono solo legna, pietra o altri materiali inerti. A trascurati dalla tradizione storiografica: le filo- grammatiche, ma i criteri che regola- zare un sistema automatico per l'ela- tratti, invece, nella prospettiva dell'autore, più sofie ellenistiche, la filosofia romana, Plotino, i no la gestione di tali spazi non sono borazione del linguaggio naturale (il che di filosofia antica, pare che si tratti di fossi- commentatori antichi di Platone ed Aristotele evidenti se non dopo uno studio molto accurato delle procedure pro- termine "naturale" viene usato per li. Da questo punto di vista, la verve polemica considerati non più come semplici fonti. Qui, indicare la contrapposizione con i poste (e questo nonostante che ogni di Cambiano assume movenze donchisciotte- dove la critica è all'altezza del suo soggetto e la linguaggi "artificiali" sviluppati nel- procedura sia discussa approfondita- sche: infatti, nella prospettiva della storiografia l'ambito della scienza dei calcolato- storiografia filosofica procede ad autocriticarsi, mente e illustrata mediante vari ri). Vengono discusse le difficoltà le- filosofica rigorosamente filologica che gli sta a esplicitando i propri interessi di conoscenza, esempi). Anche per l'esperto, abitua- gate all'analisi lessicale e morfologica cuore, non ha tanto senso un confronto critico Cambiano non può non rendere onore all'erme- to a vedere il linguaggio in termini (cap. 6), con una doverosa attenzione con prospettive non tematizzanti e non scientifi- neutica che pure mostra di aborrire. di sintagmi e costituenti grammatica- al trattamento delle locuzioni ("Fran- li, non è immediato verificare che co ha alzato il gomito"). Sono pre- l'approccio lessicale-procedurale pro- posto dagli autori costituisce una va- lida alternativa per rappresentare in modo efficiente la conoscenza lingui- nostri amici, intellettuali post-beat e zione sul lavoro in termini quasi alge- piangono e ciò di cui hanno bisogno; stica. E necessario d'altronde ricor- pte-yuppie che frequentiamo e che brici — sentimenti e prodotti poten- le donne quasi mai. E anziché costitui- dare che, come è chiaramente affer- sembrano sensibili alle problematiche do per essi venir calcolati secondo dei re una fragilità in più, qui si raccoglie trocinio, di invidie cocenti e di sotter- mato nel primo capitolo, l'obiettivo del femminismo, stiano in realtà co- meno e dei più variamente iscrivibili al contrario una potenziale grande ric- fugi delle persone a scopo di rapinarsi che gli autori si pongono è quello di struendo sull'invidia una ennesima nel bilancio della vita e coerenti a chezza e mobilità di orizzonti. Tale le une con le altre. modellare in modo accurato i proces- descrizione del "femminile" per supe- un'ordine di priorità che molto diffi- sembra essere in fondo il senso più Le donne non chiedono l'instau- si di comprensione e produzione del rare la propria crisi di soggettività; cilmente si può modificare. Alle don- profondo del femminismo: ricondur- razione di una nuova contabilità pari- linguaggio e che tale obiettivo non è Maura Palazzi rifiuta la logica sempli- ne invece è proprio questa la cosa che re le relazioni interpersonali sul terre- taria, né si lamentano di aver accumu- necessariamente compatibile con cistica di uno scambio corrente poiché riesce più difficile da ottenere: attri- no concreto di una loro irrealizzabile lato un enorme credito nei confronti quello di rappresentare in modo sin- il vero obiettivo "non è la conquista di buire un peso e una superficie precisi contabilità, relegare l'idea di una va- della società maschile. Ciò che emer- tetico e perspicuo le conoscenze ne- qualcosa di più". a cose che per loro natura non posso- gheggiata simmetria in un'area di oni- ge, al contrario, non è tanto che esse cessarie affinché tale processo possa ritengono di aver dato troppo o di Tutta questa nomenclatura da no averne e rispettare una gerarchia di rico rimpianto, e assumere il conflitto rilevanze fissa e stabilita una volta per tra i sessi e l'indagine sull'identità dei essere effettuato. È proprio in questo aver ricevuto troppo poco in compen- mercato rinvia in realtà a qualcosa di contrasto, tra competenza linguistica so, bensì il fatto di sentirsi oggetto di diverso, a una nozione più significati- sempre. Al contrario, l'operazione generi per quello che è — un sostan- che esse hano portato avanti negli ul- ziale problema di misura (in senso la- e prestazioni linguistiche, nella netta ruberie, preda continua di un ingan- vamente rivelatrice di quale sia oggi il posizione che gli autori assumono in nevole commercio di emozioni, affet- nodo del contrasto, vale a dire quella timi anni con maggiore successo è sta- to). Vale a dire che le donne hanno ta quella di estendere a tutto ciò che acquisito un diritto per così dire geo- favore delle seconde e nell'organiz- ti, corporalità, idee, dove i prezzi sono di misurazione. A ben guardare infat- zazione del sistema automatico che truccati e i criteri dello scambio im- ti, ciò che queste persone fanno nei finora era stato sottoposto al calibrato grafico, che prevede una perpetua vaglio di una cultura da partita dop- modificazione delle linee di confine ne consegue, che risiede il notevole possibili da stabilire. Il punto cruciale dialoghi di cui sopra, non è in fin dei interesse che il libro riveste per stu- nella crisi del rapporto tra Carla Lonzi conti altro che caratterizzarsi per una pia, l'idea di illimitatezza e dismisura tra i territori abitabili, e un continuo dell'identità umana, di incerta quanti- ribaltamento nell'ordine delle premi- diosi e ricercatori che intendano ve- e Pietro Consagra è analizzato come maggiore o minore propensione a leg- rificare come l'interazione tra aree di un processo di rapina e di "rubacchia- gere la realtà dei rapporti umani in ficazione esistente nei rapporti e di nenze; non solo un disordine nel libro continua rinegoziazione delle poste in dei conti, ma anche un disordine nei studio diverse possa portare a risulta- mento"; Elaine Showalter accusa i cri- termini di volume, quantità, dimen- ti nuovi ed originali. tici Eagleton e Culler di travestitismo, sioni, prezzo, determinabili con esat- gioco e della preminenza che di volta settori su cui operare degli inversti- di essersi indebitamente appropriati tezza e inserendoli all'interno di una in volta si decide di dare a questo o menti. Dopo tutto, come si sa, ciò che di idee appartenenti al femminismo e scala di valori intorno ai quali il disac- quell'elemento. caratterizza la sessualità femminile è di averle usate in modo disonesto; Ro- cordo è spesso completo. Gli uomini Gli uomini mostrano di sapere proprio il fatto di non essere misurabi- si Braidotti è convinta che gli uomini sembrano vivere affettività e realizza- con relativa precisione ciò che rim- le. no tanta parte (dello stesso 1939 mutando la Minerva dipinta per Al- probabilmente da stimoli di Saxl. sono le due conferenze sulle Enci- fonso d'Este in una Spagna ad uso Un caso molto chiaro è indicato da L'aquila e il serpente clopedie medievali illustrate, più tar- di Filippo II. Sono gli anni in cui Gianni Romano: lo studio su L'a- di pubblicate nelle Lectures; ma già Saxl illustra, prima in una conferen- quila e il serpente non solo, come di Salvatore Settis un primo intervento sul tema, data- za alla BBC del 1936 e poi in un già si è detto, si aggiunge — nello to 1927, era nel Festschrift viennese famoso articolo del "Journal", stesso volume del "Journal" — (con (1939), i Sacrifizi pagani nel Rinasci- quello di Saxl sui Sacrifizi pagani) RUDOLF WITTKOWER, Allegoria e L'ordine in cui i quattordici saggi per Julius Schlosser). Il saggio L'a- mento italiano-, e insomma quel all'edizione del testo di Warburg migrazione dei simboli, Einaudi, del volume sono disposti risponde quila e il serpente, che insegue quel tema dalle civiltà preclassiche al ba- "Nachleben der Antike" ch'era uno sul rituale del serpente nel Nuovo Torino 1987, ed. orig. 1977, tra- al desiderio di offrirli in compatta e coerente tessitura tematica, garanti- rocco, palesemente incornicia la pri- degli assi portanti della tradizione Messico, ma sembra costruito per duz. dall'inglese di Marcello Cic- ta dal primo testo (Oriente e Occi- ma pubblicazione, in inglese, di una di studi fondata da Warburg dove- rispondere alle domande che Saxl si cuto, con una introduz. di Gio- dente: il problema degli scambi cultu- delle versioni della celebre confe- va, nella nuova patria inglese, di- poneva l'anno prima (1938) recen- vanni Romano, pp. LII-354, con rali), che è del 1966, e dall'ultimo renza Sul rituale del serpente che spiegarsi e sostanziarsi d'esempi. sendo, nella Bibliography of the Sur- 250 illustrazioni, Lit. 50.000. (L'interpretazione dei simboli visivi), Warburg aveva tenuto nel 1923 Rudolf Wittkower aveva già pub- vival of Classics, un libro di Volba- pubblicato nel 1955. Ma uno sguar- nella clinica di Binswanger a blicato ampi studi sul Bernini e su ch: "Il collegamento di aquila e ser- C'è il Wittkower dei Principi ar- do alle date invita a un altro per- Kreuzlingen, riversando gli antichi Michelangelo architetto, e negli pente è antichissimo:... la vittoria chitettonici nell'età dell'umanesimo corso di lettura, che accorpi i saggi, ricordi e appunti del suo viaggio stessi anni destinava al "Journal" dell'aquila sul serpente è fra le (1962), recentissimamente ripropo- piuttosto, in due gruppi: quelli le- fra gli Indiani d'America (1896) in dell'Istituto lavori su Alberti's Ap- espressioni primordiali del linguag- sto da Einaudi in una riedizione (la gati alla diretta collaborazione con una lucida autoaffermazione di "ri- proach to Antiquity in Architecture gio simbolico dell'umanità, in quan- quinta) della traduzione italiana to esprime la vittoria del cielo sulla tempestivamente pubblicata nel terra, del bene sul male... Volbach 1964; e c'è il Wittkower di questa non si preoccupa del significato, ma raccolta di saggi di tono scoperta- noi dobbiamo chiederci: che cosa mente warburghiano, raccolti e significa la congiunzione dell'aquila pubblicati per cura della moglie col serpente?". Margot nel 1977 e ora per la prima Storico dell'arte (in particolare, volta nella nostra lingua. Comparso Comune di Brescia dell'architettura) per formazione e nell'originale inglese a sei anni dal- per vocazione, Wittkower lavorò la morte di Rudolf Wittkower dunque anche, all'interno dei pro- (1906-1971), questo libro voleva es- getti di Saxl (che certo condivideva) sere, con altri, non solo un vedovi- a obbligati esercizi warburghiani, le omaggio all'autore da poco che questo libro dispone in bell'or- scomparso, ma specialmente la fissa- dine. I saggi degli anni più tardi (il zione di un'immagine cangiante di secondo dei due gruppi cronologici volume in volume: a questo sono distinti sopra) ora tornano sulle affidati, appunto, gli studi più legati stesse tematiche (Oriente e Occiden- a quella che Gianni Romano chia- te; Marco Polo e la tradizione figura- ma, nel bel saggio introduttivo, "la tiva delle meraviglie dell'Oriente), tradizione warburghiana". Il contat- ora si riannodano ad altri temi che to personale fra Warburg e Wit- ALESSANDRO BONVICINO l'autore non aveva direttamente af- tkower, mediato da Adolph Gold- frontato, ma pure appartenevano al- schmit (con cui l'autore si era laure- la stessa tradizione di scuola: così I ato a Berlino nel 1923), comincia geroglifici del primo Rinascimento solo nel 1927, due anni prima della IL MORETTO (1972), che reimpagina lo studio di morte del grande amburghese, e — Giehlow del 1915 valendosi della non solo per la breve durata — bibliografia più recente. D'altra par- non ci appare di speciale intensità; te, il breve studio sul Linguaggio dei più lungo, articolato e vitale è il gesti in El Greco (1957) può mostra- rapporto che egli intrattiene con la re assai bene come fruttificassero, a "Kulturwissenschaftliche Bibliothek gran distanza d'anni, i semi raccolti Warburg" (che dopo il drammatico fra i libri di Warburg e le passioni e romanzesco trasloco a Londra sot- di Saxl: la lezione è qui quella del- to l'incombente minaccia nazista le Pathosformeln indagate dall'am- nel 1933 divenne — ed è — il burghese, e il tentativo d'innestare Warburg Institute), e dunque con 18 giugno - 20 novembre 1988 l'invarianza del gesto su "motivi più le sue presenze più vitali, a comin- profondi, filosofici, che lo spingeva- ciare — in quegli anni — da Fritz no a una prassi iterativa" trova con- Saxl ed Erwin Panofsky. forto non solo nella sentenza di Francisco Pacheco, 1611 ("El Gre- Presentando in apertura Rudolf co è un grande filosofo"), ma spe- Wittkower e la tradizione warbur- cialmente nella scoperta, recente, di ghiana, Gianni Romano ripercorre annotazioni autografe del Greco a la complessa topografia di quei rap- un esemplare delle Vite del Vasari porti di persone, di temi, di cultu- donatogli da Federico Zuccari nel ra, ed evoca un ventaglio di nomi 1586 e a un esemplare dell'edizione che va da Usener (maestro bonnen- di Vitruvio procurata da Daniele se di Warburg) e Giehlow ("classi- Barbaro (v. F. Marias - A. Busta- co" indagatore dei "geroglifici" mante, Las ideas artisticas de El reinventati dall'umanesimo) a Otto Greco, Madrid 1981). Kurz e, all'approdo americano del- l'autore a Meyer Schapiro, a Geor- NUOVA ALFA EDITORIALE Egualmente, nel saggio d'apertu- ge Boas, ad Arthur O. Lovejoy; ma ra — che pure è fra i più tardi del si concede anche il gustoso repecha- libro — Wittkower prova a traccia- ge di un Eugène Goblet comte re una di quelle mappe delle migra- d'Alviella, professore di storia delle zioni che Warburg aveva vagheggia- religioni a Bruxelles dal 1884 e poi to: ma questa Carta dei percorsi se- autore di una Migration des Symbo- guiti dagli influssi della cultura orien- tale sull'Occidente (pp. 6-7, fig. 1) les (Parigi 1891) la cui traduzione Saxl e col "Journal of the Warburg nascita" dalla malattia mentale che (1941), e più tardi sui principi ar- non si sostanzia, a differenza dei inglese (1894) è presente nella bi- Institute" nei suoi primi anni di vi- lo aveva allontanato da Amburgo chitettonici del Palladio (1944, suoi modelli linguistici ormai remo- blioteca Warburg. Oltre la sugge- ta (in ordine cronologico, i saggi (da una versione un po' diversa è 1945): testi che dovranno poi, con ti, di linee tracciate a partire da mi- stione del titolo, è la trama temati- nrr. 5, 6, 7, 2, 13, 9, 10, 3 del li- l'unica traduzione italiana, pubblica- modifiche, formare l'ossatura dei nuziosi censimenti sul campo. ca che rimanda a quel libro desue- bro, che vanno dal 1938 al 1942) e ta nel numero già citato di "Aut Principi architettonici nell'età dell'u- Com'è evidente dall'impianto del to: vi avevano posto, come nel Wit- gli altri (nrr. 12, 14, 11, 4, 1, 8 che aut"). manesimo. E quindi ben chiaro che saggio, è la Grecia antica che fa da tkower che abbiamo sotto gli occhi, si scaglionano dal 1949 al 1972). Al Anche qui, dunque, il lavoro di egli operava consapevolmente su cerniera fra oriente e occidente, fra la lotta dell'aquila col serpente, le primo gruppo appartengono i saggi Wittkower nasce sul filo delle due fronti distinti: quello, a lui cer- antichissimi "precedenti" e moderne simbologie del fulmine, e l'idea che Wittkower scrisse per le prime preoccupazioni di Saxl: un omag- to più congeniale, della storia del- "riprese" di un motivo, di un tema: conclusiva che "la storia dell'arte è, annate del "Journal", di cui era al gio, certo, al grande maestro scom- l'architettura, e l'altro, le tematiche il filo rosso, d'obbligo, è il rappor- per la maggior parte, storia di sim- principio, con Edgar Wind e poi parso, ma anche una paziente regia "warburghiane", organicamente con- to fra invarianza e trasformazione boli o, per lo meno, delle loro mi- con Anthony Blunt, "editor", e in di rifondazione dell'Istituto a lui in- nesso al progetto di Saxl, di tra- dei motivi e dei simboli, su uno grazioni". Qui un'idea alquanto in- essi possiamo discernere un compat- titolato nel nuovo setting inglese. pianto in terra inglese non solo dei sfondo in cui s'intrecciano e si so- definita di "simbolo" s'accompagna to gruppo di temi, strettamente le- Anche il saggio sulle Metamorfosi di libri di Warburg, ma anche dei suoi vrappongono lungo periodo (dalla però a un modello di "migrazione" gati ai progetti che Saxl fervorosa- Minerva nel codice figurativo rinasci- orientamenti di ricerca. Come scri- remota antichità a noi) e lungo per- che incrocia il progetto warburghia- mente mandava avanti in quegli an- mentale nasce dal cantiere warbur- verà Gertrud Bing nel commosso ri- corso (dall'estremo Oriente all'Eu- mo di un atlante (in senso propria- ni: i due testi Occasio, Tempus, Vir- ghiano impiantanto da Saxl, sull'on- cordo di Saxl, egli, "quando non ropa moderna); ma la carta come mente geografico) delle forme arti- tus e "La Ocasion e la Pazientia": da di quella mostra fotografica, voleva scrivere un libro trovava tale è costruita a partire da qualco- stiche nell'area mediterranea, che storia di un emblema politico fanno Classical Antiquity in Renaissance qualcun altro che lo scrivesse in ve- sa d'altro: le strade commerciali (la ne mostrasse da un lato invarianza pendant a quello tanto più celebre Painting (1938), che riprendeva — ce sua": l'esempio maggiore è certo via della seta, la via delle spezie), e e persistenze, dall'altro le molteplici di Saxl su Veritas filia temporis stavolta alla National Gallery — quel Saturno e la melanconia (trad. quella seguita dall'invasione tartara. trasformazioni, ricalcando espressa- (uscito negli scritti in onore di Cas- una traduzione già amburghese, di italiana Einaudi, 1983) di cui Saxl Qui come altrove nel libro, le pro- mente struttura e moduli dei grandi sirer, 1936); la nota sul Roc (un fa- alta volgarizzazione dei temi di ri- condivise la scrittura dapprima col fetiche suggestioni warburghiane si atlanti linguistici a cavallo dei due voloso uccello) e il godibile Le me- cerca del ri-nato Istituto; e sulla solo Panofsky (Diirers 'Melencolia traducono in prove di scuola, mo- secoli (utili indicazioni su questo raviglie dell'Oriente: una ricerca sulla stessa linea nasce lo studio sulla /', Lipsia 1923), e poi anche con R. strando a un tempo la loro remota punto ha dato O. Calabrese in "Aut storia dei mostri si connettono agli Spagna che soccorre la religione di Klibansky; ma anche i lavori di grandezza e le difficoltà di versarle aut" nr. 199-200, 1984, pp. 109 interessi di Saxl per le enciclopedie Tiziano, poiché il quadro riadopera Wittkower (quelli, intendo, del li- in un concreto percorso di studio. sgg-). medievali, dove quei mostri aveva- e trasforma una prima versione, bro qui recensito) nascono assai via, ed in particolare quelli che ri- nita, come nell'approccio neoclassi- Contratti guardano beni che vefranno conse- co, in base a mere caratteristiche gnati in futuro, sono corredati da tecnologiche (la funzione di produ- clausole contrattuali che stabilisco- zione) ma i suoi confini vengono Vi di Massimo Egidi no le caratteristiche dei beni e le determinati dall'imprenditore in ba- condizioni della consegna; normal- se ad un calcolo in cui vengono OLIVER E. WILLIAMSON, Le istitu- mica, Williamson non fa riferimento mente i contratti stabiliscono le ca- comparati due assetti organizzativi zioni economiche del capitalismo, al filone storico-antropologico rap- ratteristiche di beni che debbono (produrre integrando le fasi produt- rv* Mas presentato da Polanyi, ma a quello ancora essere prodotti e quindi tive previste nel piano di produzio- Imprese, mercati, rapporti contrat- quando vengono stipulati influenza- tuali, introd. di Margherita Tur- analitico degli "Istituzionalisti" ame- ne o decentrare sul mercato la pro- ricani, e principalmente alla figura no i modi di attivazione delle tecni- duzione delle fasi intermedie). L'a- J510 vani, trad. dall'americano di più eminente di quella scuola, John che produttive, e più generalmente nalisi dei costi di transazione per- ife® Nanni Negro, ed. orig. 1986, R. Commons. modificano le routines mediante le mette appunto di svolgere il calcolo Angeli, Milano 1987, pp. 618, Il quadro disegnato da Commons quali tali beni verranno prodotti comparato tra differenti assetti orga- Lit. 55.000. assegnava al mercato un ruolo in (specifici metodi di lavorazione, nizzativi e livelli di integrazione qualche modo simile a quello intra- standards produttivi, ecc.). verticale della produzione. L'orga- La tradizione di teoria economica visto da Polanyi, e ben diverso da La connessione profonda tra la nizzazione ed anche il mercato sono che si suole chiamare neoclassica quello che si è affermato nella visio- nozione di routine e quella di tran- dunque per Williamson il risultato descrive il mercato come l'istituzio- ne neoclassica. Il mercato non è sazione riguarda anche' l'organizza- altamente intenzionale di un calcolo ne che meglio svolge il compito di coordinare le scelte individuali. Il mercato non sarebbe però costituito a spendere risorse specificamente sulla base di un insieme di regole per "accontentare" il compratore; stabilite esplicitamente tra i contra- soprattutto se si tratta di produrre enti, bensì si costituirebbe natural- nuovi beni, vi sarà uno scambio di mente, senza richiedere la formazio- competenze, di idee, e la soluzione ne consapevole di accordi tra gli in- congiunta di problemi. Le due parti dividui, di regole interindividuali, sono indotte ad investimenti specifi- ma solo in forza del reciproco inte- ci, sia in beni fisici che in capitale resse a scambiare. umano, che saranno redditizi solo Edgeworth meglio di ogni altro se il rapporto tra esse assume carat- ha sostenuto, agli inizi del secolo, tere stabile e continuativo. I con- questa tesi (di origine smithiana) tratti tra le parti verranno rivisti e DIZIONÀRIO dei perfezionati congiuntamente con la sulla origine e la natura del merca- to. E una tesi largamente condivisa, evoluzione dei problemi produttivi che si fonda tuttavia su di una visio- da risolvere, rinforzando ogni volta ne estremamente semplicistica dello la convenienza a mantenere conti- scambio, della sua natura, delle for- nuità del rapporto. Dalla contratta- me in cui si realizza; una visione zione anonima tra molti, dell'inizio, che non ha un solido riferimento si passa dunque al consolidamento storico, fondata com'è su una antro- CHAZARI di un rapporto specifico, che garan- pologia di fantasia, inventata da tisce economie ad entrambi, genera Adam Smith secondo una abitudine «Come Sisifo portiamo su per continuità, riduce o annulla i costi che ha caratterizzato molti pensatori di ricerca sul mercato ed il rischio del Settecento. la poderosa montagna la di comportamenti opportunistici (bi- È dagli antropologi, e dagli eco- pietra della noia. Speriamo doni). Le condizioni di concorrenza nomisti che agli studi antropologici perfetta vengono distrutte perché ri- hanno fatto riferimento in modo che l'umanità del futuro chiedevano costi di transazione più primario, come Karl Polonyi, che si dia una mossa e si rivolti alti delle condizioni di specificità proviene la prima critica storica- degli investimenti e dei rapporti che mente documentata a questa idea contro le scuole noiose, vengono creati. dello scambio e del mercato. In an- i libri noiosi, la musica Opportunismo, razionalità limita- titesi con l'analisi smithiana, che ve- ta e specificità delle risorse sono i deva lo sviluppo dei mercati come noiosa, la scienza noiosa, tre elementi chiave della trasforma- un fenomeno coevo alla nascita ed zione fondamentale. I microfonda- allo sviluppo della società umana i congressi noiosi...», menti del comportamento economi- nel suo complesso, da collocarsi i In questo senso co sono dunque anch'essi rivisti ri- dunque all'uscita dalla preistoria, spetto alla tradizione neoclassica: Polanyi situa la nascita del mercato, il DIZIONARIO DEI negata la razionalità "olimpica" del- come organizzazione degli scambi H CHAZARI è un libro l'ottica neoclassica, Williamson assu- autoregolata e indipendente dalle me che gli agenti siano dotati di ra- altre forme di organizzazione della del XXI secolo, zionalità limitata e procedurale (H. società, al sorgere del capitalismo. I y. $%f Simon). Ciò presuppone l'attribuzio- mercati dell'antichità, secondo la anche se la vicenda ne di un ruolo essenziale all'incer- sua ricostruzione storica, sono gene- t I inizia nel IX secolo. tezza ed alla conoscenza; William- ralmente istituzioni regolamentate, son fa un uso originale della analisi costituite in modo consapevole al- I Traduzione dal serbo di Branka Nicija di Knight e di von Hayek, in rela- l'interno delle altre attività regola- zione alla nozione moderna di in- mentate dagli stati. Il problema cen- certezza ed informazione, quale è trale dell'analisi di Polanyi è perciò stata sviluppata da Arrow fino a Rad- quello di spiegare perché lo svilup- ner. Molte altre importanti conse- po della moderna società capitalisti- IGARZANTI guenze teoriche che l'approccio wil- ca è stato caratterizzato dalla espan- ili liamsoniano ha sulla teoria dei con- sione dei mercati non regolamenta- tratti, sull'analisi dell'integrazione ti, e quali conseguenze ne sono de- verticale e del mercato del lavoro rivate per la società. Il suo punto di non possono essere qui illustrate: il vista è quello di considerare il mer- una istituzione naturale, come nella zione interna di un'impresa che può delle convenienze. Inoltre, il calcolo lettore è rinviato in proposito all'in- cato autoregolamentato non come visione neoclassica, poiché le con- essere vista come una struttura re- condotto dagli agenti economici ex troduzione di M.Turvani. un meccanismo prodotto "natural- trattazioni che vi avvengono sono golata da contratti (in parte esplici- ante conterrà normalmente degli In conclusione, ciò che nell'ottica mente" dalla tendenza umana allo caratterizzate da norme e regole ti, in parte taciti, generalmente in- "errori" e l'imperfetto coordinamen- neoclassica era teoricamente margi- scambio — come sostiene Smith — esplicite che i contraenti sono tenuti completi) che stabiliscono sia i piani to tra le scelte individuali darà luo- nale, e considerato causa di imper- ma come una istituzione il cui svi- a rispettare. Dalla possibilità di e le fasi della produzione, che l'as- go ad una sistematica discrepanza fezioni nel quadro generale (incer- luppo ha caratterizzato la nascita inosservanza di tali norme si può setto gerarchico e informativo che tra i piani previsti e quelli realizzati, tezza, razionalità limitata, opportu- del capitalismo moderno; indagare dedurre la necessità di una autorità definisce i compiti di chi deve porre e quindi ad una evoluzione nei con- nismo, ruolo dei contratti), qui vie- sulle cause del suo sviluppo vuol di- esterna che garantisca il funziona- in atto tali piani. Le fasi tecnologi- torni tra gerarchia e mercato. ne assunto come centrale. L'esito, re quindi chiedersi come questa for- mento dei mercati. Già nell'opera camente separabili di un piano pro- La "trasformazione fondamenta- come si vede, è fortemente origina- ma di organizzazione degli scambi di Commons vi è un approfondi- duttivo sono tra loro collegate dal le" è una interessante applicazione le e le implicazioni teoriche oppo- ha potuto affermarsi e quali siano i mento della natura e delle condizio- trasferimento di beni materiali o im- di questo discorso: supponiamo ini- ste a quelle tradizionali: il mercato limiti che può incontrare. ni dello scambio. Ogni scambio, materiali, e questo trasferimento è zialmente di essere in condizioni di autoregolato non è più al centro Se ci trasferiamo dal piano stori- (che Commons chiama transazione) per Williamson la transazione, che concorrenza perfetta; un'impresa ac- dell'attività economica; la metafora co a quello analitico, la questione tra individui presuppone l'esistenza può dunque avvenire sia all'interno quista un bene, per esempio parti della "mano invisibile", l'idea smi- diviene: sono concepibili forme al- di patti tra le parti, definiti tacita- di una organizzazione gerarchica co- meccaniche, su di un mercato ove thiana che permettendo il libero ternative di organizzazione degli mente o esplicitati mediante un me l'impresa, nel qual caso non operano molti fornitori anonimi; se gioco dell'interesse individuale ne scambi? è possibile confrontare l'o- contratto. comporterà un trasferimento di pro- non è soddisfatta delle forniture, scaturisce un ordine economico mi- perare del mercato con quello di al- I patti tacitamente definiti sono prietà, sia all'interno di una organiz- può scegliere (Hirshman) tra l'op- gliore di qualsiasi altro, viene posta tre forme di governo degli scambi tipici di scambi tra beni di cui sono zazione decentrata come il mercato, zione exit, cioè cambiare fornitore, seriamente in discussione; i falli- ed in generale delle decisioni eco- normalmente note le caratteristiche nel qual caso implicherà un trasferi- oppure l'opzione voice e protestare menti del mercato vengono consi- nomiche? (ci aspettiamo che il verduriere non mento di proprietà regolato da con- richiedendo una migliore qualità del derati come un dato sistematico e È questo il problema centrale da ci venda frutta marcia o il macellaio tratti tra le parti. prodotto; se sceglie l'opzione voice non marginale del meccanismo eco- cui parte Oliver Williamson, in que- non ci venda carne trattata con Impresa e mercato sono così or- e rimane soddisfatta (o se era soddi- nomico, che richiede l'instaurarsi al- sto libro, che sviluppa un'analisi già estrogeni, e non riteniamo perciò di ganicamente inseriti in un unico sfatta fin dall'inizio della qualità ot- trettanto sistematico di rapporti in- ampiamente delineata in Market and stipulare un vero e proprio contrat- quadro concettuale, come due modi tenuta), si inizia a stabilire un rap- tenzionali tra gli agenti, e spiega il Hyerachies. Pur condividendo l'idea to con i nostri fornitori). La gran differenti di organizzare le transa- porto di fiducia con il fornitore. Il formarsi delle imprese come orga- del mercato come istituzione econo- parte degli scambi tra imprese tutta- zioni. L'impresa non viene più defi- fornitore, a sua volta, viene indotto nizzazioni. grammeà child e emotional develo- della notte / che immagini del dì, di parti del Sé siano presenti nell'a- ping care. false e corrotte". La parte analitica dulto come modalità difensive ri- Da Artemidoro a Mancia Con una progressione, che defini- dell'autore è grata ala sua parte fi- spetto ai sentimenti di inadeguatez- rei in crescendo, il nostro autore, siologica per aver confutato questa za, impotenza, dolore mentale, fre- di Romolo Rossi esaminando la psicoetobiologia del devastante ipotesi, devastante non quentemente collegati alle separa- sogno, passa in rassegna gli aspetti solo per la psicoanalisi, ma per la zioni. L'identificazione proiettiva di parti del Sé onnipotenti, di natura questa appassionante regata: il Pro- neurofisiologici del sogno: particola- poesia, l'arte, e per tutto il nostro MAURO MANCIA, Il sogno come infantile, può essere considerata la getto freudiano del 1895. Sviluppan- re impegno e speciale attenzione mondo interno. religione della mente, Laterza, modalità principe che ha attribuito do una sua posizione, che ha solle- viene posta nella confutazione del Mancia, psicoanalista e fisiologo, Bari 1987, pp. 182, Lit. 20.000. alla divinità la sua onnipotenza asso- vato interessate dispute nel mondo modello del sogno che deriva dalla dal suo conflitto esemplare e dal luta". "E questo ha permesso all'uo- anglosassone (negli ultimi numeri teoria, nell'ambito dell'ipotesi iso- suo modo di risolverlo, tra mente e mo di deresponsabilizzarsi attribuen- delTInternational Journal of Psicho- morfa mente-cervello, di Hobson e corpo, tra psicologia e una fisiologia A dispetto del fatto che il sogno do alla divinità o, nella vita di ogni Analysis"), Mancia fa giustizia di al- Me Carley: questo modello, che si non ridotta alle aride formule psico- è uno degli eventi umani più trattati giorno, al sogno, gli eventi che tra- cune impostazioni moderne che vo- basa su tre capisaldi, la generazione fisiologiche, ci fornisce una via inte- dalla letteratura in generale e dalla scendono la sua conoscenza e il suo gliono vedere nel progetto un ponte nei circuiti mesencefalici di informa- grativa tra dentro e fuori, mondo in- psicoanalisi in particolare, questo li- controllo". bro è nuovo, perché introduce il let- tra fisiologia e psicologia, come se zioni sensoriali, l'integrazione di terno e mondo esterno, collocando Nella dimensione estetica, il so- tore entro una dimensione inaspet- Freud volesse intendere la metapsi- queste con quelle mnesiche attaver- il sogno all'esterno, nella sacralità gno è l'espressione della bellezza, o tata. Da Artemidoro, attaverso i so- cologia alla stregua di una neuropsi- so l'attivazione dei neuroni corticali, religiosa. E questo è detto chiara- meglio di quel godimento senza fine gni profetici (veridici o ingannatori, cologia, traducibile nei termini della ed una operazione finale di sintesi mente: "Mediante la religione, le so- che è l'abisso dell'amore materno, come il sogno sciagurato di Aga- per parlare come Freud, con tutto mennone), fino al concetto freudia- l'insondabile dolore proprio dell'a- no del sogno come intera proprietà bisso, con l'invidia inseparabile dal- del sognatore, molti cambiamenti l'amore per l'oggetto dolcissimo. sono avvenuti nel concetto del rap- "Come quello del sogno, anche il porto tra sogno, sognatore e signifi- Sogni non solo sognati linguaggio poetico ha radici nell'in- cati. fanzia, una lingua madre che il bam- Sarà forse necessario riconsiderare di Metello Cornili bino usa per nutrirsi e a un tempo con attenzione le osservazioni che comunicare, una lingua cui il bambi- scaturiscono nell'incontro tra Giu- sogno, non si tratterà soltanto di costruire una no e il poeta affidano il loro Sé sen- seppe e il Faraone, in Giuseppe il GUIDO ALMANSI, CLAUDE BEGUIN, Teatro del za confini, che si con-fonde con la classificazione arbitraria, ma di fare un "falso" nutritore di Thomas Mann, e che sogno. Antologia dei sogni letterari, Garzanti, madre e con il mondo. La bellezza muovono attorno al principio che il Milano 1988, pp. 560, Lit. 56.000. cosciente, chiedendo al lettore di non credere al del sogno appare così analoga a sogno è un prodotto del sognatore testo che legge, secondo il modello di una retori- quella della poesia, in quanto an- fino ad un certo punto, ed ha in Come nella antropologia di Levy-Strauss vi ca dello svantaggio. ch'essa capace di proporre una veri- realtà una autonomia più spiccata di Così vengono organizzati quattro contenito- tà che si collega al nostro mondo in- quella che gli deriva dalle sue fonti sono gli ingenieurs ed i bricoleurs, così nella cultura vi sono i classificatori ed i confusisti, ri metaforici, dai più bassi ai più alti, in cui fare terno e ai suoi valori e significati te- inconsce: per questa autonomia gli ologici". antichi lo dicevano divino, come le loro discendenti; "Noi apparteniamo aggressiva- entrare, a volte con un po' di costrizione, i sogni Il Kleinismo preconscio si stem- voci, che parlano, nella fantastica mente alla seconda categoria, quella dei confusi- raccolti dagli antologisti: "gli ingannì degli istin- pera qui in una visione meno rigida, ipotesi di Julian Jaynes, dall'emisfe- ti" che sembrano provenire dagli strati geologici sti, perché riusciamo a trovare ogni sorta di ec- meno meccanicistica di quella dei ro destro a quello sinistro. E leggen- più profondi della natura degli uomini, in una cezioni nel momento stesso in cui ci illudiamo kleiniani per linee metapsicologiche do il libro di Mancia, non si riesce a ricca emodinamica di sangue, violenza e libidi- di aver tracciato lo schema di una partizione di (lontani dalla grande umanità di fare a meno di porsi, per quanto ci materie"; così dichiarano gli autori nella prefa- ne; "i confini del reale", dove le fantasie diurne Melanie Klein, in questo libro ricor- si voglia comportare da arcigni stu- emigrano nell'ordine della notte e gli incubi not- data con numerose e opportune ci- diosi di scienze naturali, un quesito: zione. turni rimpatriano nell'ordine del giorno (Hol- tazioni) e si amplia in una dimensio- al di là del funzionamento del siste- Con onestà intellettuale indicano le loro lywood e Cinecittà si svilupperebbero sul posto ne estetica, radice antica della bel- ma nervoso centrale, al di là del preferenze tra gli onirologi: Artemidoro è più di frontiera); "la griglia del simbolo", quando lezza della vita. Il sogno allora è un funzionamento inconscio, non ha il affascinante di Charles Rycroft, psicoanalista or- poggio elevato, da cui si può spazia- sogno una dimensione autonoma, todosso, Gaston Bachelard più convincente di abbandonati i segni onni-soggettivi, condivisi re con lo sguardo sopra un immenso una realtà in sé, espressione di una dalla comunità dei viventi, si utilizzano simboli Salomon Resnik... Mostrano simpatia per James e meraviglioso panorama, fuori ma area che si libera dal possesso del — desideri privati, così privati che il sognatore Hillmann, forse il più poetico tra i seguaci della anche dentro l'osservatore. La con- sognatore e diventa cosa a se stante? stesso non pare consapevole del loro significato, psicologia analitica di Cari Jung certamente il clusione è tuttavia lasciata alla clini- Questi due aspetti, prodotto del so- (ma grande è lo scetticismo degli autori per meno sistematico e dottrinario... Nessuna per gli ca: clinique d'abord, sembra voler gnatore e autonoma realtà di signifi- psicologi sperimentalisti... Alla definizione dei quelli che Ovidio chiama "nocturnae... tmaginis dire 0 capitolo conclusivo, ed a me cati, a ben vedere erano già presenti augur", gli interpreti!); "la fuga nel fantastico", pare una piccola caduta di tono, an- in Freud, tra simboli personali e ri- laboratori di psicologia (il sogno è "un'esperien- quando si è visitati e rapiti da immagini ed av- che se non sarà certo questo libro scostruibili solo per associazioni, o za mentale [...] storylike e allucinata, che pre- venimenti che sembrano vivere vita indipenden- ad avallare le critiche di Griinbaum simboli fissi, validi per tutti, che eb- senta carattere di alienità rispetto al presente to- te. alla psicoanalisi di essere clinically bero ovviamente maggiore spicco in po-cronologico [...]") contrappongono la loro de- parasitic. Il caso di un paziente nar- Jung. finizione ironica per la quale i sogni offrono alla Nelle ultime pagine della prefazione compa- cisistico è comunque adeguato al te- Mancia prende le mosse da qual- vanvera una piena e gloriosa espansione, poiché re ancora una volta la incredulità degli autori: il ma, dato che l'elaborazione analitica cosa che è assai più di una revisione tutte le teorie appaiono ragionevoli ed inverifi- sogno non significa nulla, ma conosce mille arti- del narcisismo, che ha come suo nu- storica: in Artemidoro e nella sua cabili. fici per far finta di significare; per altro "che cleo centrale l'onnipotenza, è la più aderenza al mondo interno del so- Che fare dunque di una grande raccolta di cosa c'è, alla fin fine, di interpretabile nel mon- adatta a ricollegarsi agli aspetti sa- gnatore, si legge quasi uno psicoana- sogni pazientemente rintracciati nei testi della do, se non nelle illusioni di sistemazione degli crali ed estetici, autonomi ed onni- lista in pectore che a fatica si scinde cultura, dalla Bibbia ai classici della filosofia ideologi?" comprensivi, della dimensione oniri- dal personaggio dell'antichità, che ca. faceva passare i sogni per due porte, greca, che consideravano il sogno uno spazio pri- Come metterla con il più grande oniroman- Un libro così può avere un diffici- quella d'avorio e quella di osso: il vilegiato di religiosità e di conoscenza, dagli te dei nostri tempi: San Sigismondo da Vienna, le destino, che può essere lo scotto vero e il falso, sostituito più tardi scrittori latini ai testi cristiani, fino alla narrati- da pagare ad una confusione di in- dal divino e dal diabolico, dall'edifi- va contemporanea? Se non esiste specificità del terlocutori: statuto scientifico, psico- cante profetico dei sogni da dio, e analitico, erudito, filosofico e reli- dal vano torbido dei sogni dal de- gioso vi si intersecano, ed ogni in- monio. Non è il sogno la sede, uni- terlocutore che si ponga in un diver- ca possibile oltre la follia, dell'ambi- so statuto e da una diversa dimen- valenza? cietà primitive proiettano fuori di sé sione potrà rispondere, ad ogni to- Uno studioso anche di fisiologia, neurofisiologia di oggi; al contrario originante la rappresentazione oniri- la loro ragion d'essere, il pricipio pos contenutovi, in modo diverso e come l'autore, è certo il più adatto a vede nel Progetto un linguaggio me- ca, darebbe un colpo mortale alla della loro esistenza. Noi psicoanali- divergente. La sintesi dunque è affi- riconnettere la Traumdeutung con le taforico, un tentativo di aggirare il teoria freudiana del sogno, dato che sti sappiamo che le modalità identi- data al lettore, ed ognuno potrà ela- concezioni associazionistiche di modello positivistico mente-cervello, il processo onirico deriverebbe da ficatorie e proiettive sono essenziali borare quella che gli è più congenia- Meynert, nate da acute osservazioni legando il linguaggio stesso a teorie un automatismo conflict free e di allo sviluppo della mente e del pen- le. sui rapporti tra sogno e funzioni evoluzionistiche darwiniane. Questo origine metabolica. Tornerebbero siero. Sappiamo anche "come la scis- corticali rappresentative. Egli indivi- è davvero attuale oggi, con gli studi attuali i versi lapidari del cavalier sione e la identificazione proiettiva dua con precisione dov'è la boa di del rapporto tra genetically prepro- Marino: "Altro non sono i sogni
Arte: Materiali di filosofia: SANTA SPINELLI Distribuzione in libreria „ . „ . GUTTUSO, Disegni (1932-1986) SEBASTIANO ZAVATTIERI Manuale per concorso magistrale ABRUZZO: Distribuzione Editoriale Adriatica, PESCARA, Tel. (085) 62.220 - CALABRIA: «La Brutia», f.to 21,7x24,3; 12 tavole a colo- Filosofia e sapienza cristiana nella ri- Pag. 164. L. 18.000. POLISTENA (R.C.), Tel. (0966) 93.13.86 - CAMPANIA: Mario Febbario S.a.s., NAPOLI, Tel. (081) ri; 69 disegni; copertina cartonata con flessione di Mario Sturzo 55.24.949 - EMILIA-ROMAGNA: Minerva Ingrosso Libri, BOLOGNA, Tel. (051) 30.80.70 - FRIULI- Scrittori Italiani Contemporanei: VENEZIA GIULIA: Janny Urbano, PASIAN DI PRATO (UD), Tel. (0432) 69.03.92 - LAZIO E UM- sovraccoperta plastificata a 5 colori. Pag. 336. L. 25.000. TARCISIO BERTOLI BRIA: Centro Internazionale Diffusione Stampa, ROMA, Tel. (06) 42.67.62 - LIGURIA: U. Vannetti Pag. 100. L. 30.000. Studi Giuridici: L'armata contadina (Romanzo) e C S n c GENOVA, Tel. (010) 21.69.87 - LOMBARDIA: Sara Distribuzione S.r.l., MILANO, Tel. AA. VV., Una fortezza rinascimentale ENZO DI GIACOMO Pag. 232. L. 22.000 (02) 83.94.575 - MARCHE: Paolo Fagnani e C., S.n.c., CANDIA DI ANCONA (AN), Tel. (071) 80.47.215 a Poggibonsi La nuova disciplina degli abusi urba- L'armata in camicia nera (Romanzo) - MOLISE: Centro Librario Molisano, CAMPOBASSO, Tel. (0874) 93.706 - PIEMONTE: (Alessan- F.to: 22x24,5; pag. 192; riproduzioni nistico-edilizi. Pag. 176. L. 15.000 Pag. 224. L. 20.000 dria): U. Vannetti e C. S.n.c., GENOVA, Tel. (010) 21.69.87 - PUGLIA: Alessandri S.r.l., BARI, Tel. bianconero: 387; copertina e sovracco- ANTONIO ORLANDO L'armata della disfatta (Romanzo) (080) 51.09.34 - SARDEGNA: Didattica Libri S.a.s., CAGLIARI, Tel. (070) 53.05.44 - SICILIA: (Ca- perta a 4 colori. Pag. 192. L. 20.000. La funzione della cambiale agraria Pag. 304. L. 24.000 tania, Enna, Ragusa, Siracusa), Rappresentanze Editoriali Mario Martorana, CATANIA, Tel. (095) 53.23.67 - (Agrigento, Caltanissetta, Messina, Palermo, Trapani), Corrado Brotto, PALERMO, Tel. Materiali di letteratura: nella concessione del credito ANGELO VISOCCHI (091) 40.11.86 - VENETO: Marion S.n.c., MOGLIANO VENETO (TV), Tel. (041) 45.30.02. GIUSEPPE GIACALONE Pag. 112. L. 10.000 La valle del ciliegio (Romanzo. Ed. ril.) Saggio critico su Ignazio Buttitta Pag. 144. L. 16.000 pag. 80. L. 9.500 Linee Politiche: Una casa editrice con 25 anni di attività, 30 collane, dinamica e aperta anche agli autori esordienti. Per LORENZO BERTOZZI GIUSEPPE MOLINARI Piccola Biblioteca Latti queste collane selezionerà 50 opere da pubblicare nel corso dell'88. Per ulteriori informazioni, scrivere Galateo dei politici • ovvero norme LUCA CANALI, Fuoco di fila (Poesie) o telefonare a: Saggi letterari di deontologia politica Pag. 128. L. 18.000 Pag. 176. L. 10.000 Pag. 328. L. 30.000 ORLANDO ORLANDI ARRIGONI MADAROS, Poesie (Trad. di Loretta Vandi) Via Fiume, 60 Pag. 96. 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Il percorso che il pensiero e la ri- Tuttavia è proprio nell'accentuare la Freud stesso nel primo capitolo del- flessione greca hanno compiuto ri- Porta della verità funzione di autocoscienza e di intro- V Interpretazione dei sogni attribuisce guardo al mondo del sogno, ci è di Ernesto Cionini Ciardi spezione del singolo che la nuova ad Aristotele la concezione del so- presentato oggi dalla recente pubbli- apertura compiuta dalla psicoanalisi gno come "l'attività psichica dell'uo- cazione di un libro della Laterza, Il appare distinta ed inconciliabile con mo addormentato". In tutto il suo sogno in Grecia, a cura di Giulio GIULIO GUIDORIZZI (a cura di), II del gruppo e per la sua integrazione la maggior parte della tradizione svolgimento il pensiero greco aveva Guidorizzi. Il testo è una composi- sogno in Grecia, Laterza, Bari con il mondo della veglia nell'agire onirologica che aveva contraddistin- trovato il suo centro di speculazione zione di saggi di diversi autori: an- to le civiltà antiche. Il carattere pri- 1988, pp. 222, Lit. 35.000. pragmatico. sull'uomo. Tutta la cultura greca, tropologi, grecisti, filosofi e psicoa- Nell'ambito scientifico fu Freud a vato del sogno nell'accezione freu- dall'epica omerica attraverso l'espe- nalisti, secondo un approccio inter- Sognare è per l'uomo l'immerger- riaffrontare ed a forzare la soglia di diana si contrappone, in definitiva, rienza della tragedia sino alla filoso- disciplinare giustificato dalla natura si in una esperienza che assume cui parlava Bastide. Con la Interpre- al sogno inserito ed operante nel e fia platonica ed aristotelica ed oltre, stessa del sogno intesa come territo- sempre un significato di eccezionali- tazione dei sogni del 1899 il sogno sul contesto culturale e sociale che rispecchia questo polo di interesse. rio di confine dei suddetti campi di tà. Nessuna esperienza è, infatti, più ridiventa una porta aperta verso una era proprio del sogno dell'antichità. Il sogno, per la sua eccezionalità, studio. L'introduzione di Guidoriz- carica di potenziali trasformativi, verità. Verità non più trascendente Quest'ultimo atteggiamento peral- non poteva non suscitare continui zi, autore anche di un lungo saggio nessun fenomeno è più imprevedi- ma che appartiene alla storia del tro, seppure dominante, non appare interrogativi circa la sua natura e la nel testo, articola coerentemente i bilmente creativo del sogno. Lo singolo uomo e che, pur contraffatta univoco nell'antichità. Tentativi di sua funzione, e le risposte che ven- diversi linguaggi degli autori e ne strano, l'assurdo, l'inaspettato, l'ibri- e nascosta, viene ricercata nell'espe- riportare l'esperienza onirica all'in- nero via via elaborate furono le più ordina lo svolgimento secondo alcu- do si mescolano nel sogno con la rienza psicoanalitica proprio attra- terno dell'uomo sono espressi nella diverse e contraddittorie. ni vertici di osservazione che ne più disarmante banalità. I personag- tracciano un iter evolutivo: dalla gi, le immagini, le voci del sogno concezione arcaica al tardo elleni- possono essere riconosciute dal so- smo, con un riferimento prospettico gnatore come appartenenti alla sua alla psicoanalisi. esperienza o essergli del tutto estra- Allecto, femmina fallica simile a Gorgona, per In questo arco di secoli l'atteggia- nee. Il passato remoto si articola scatenare turbi passioni sensuali nelle schiere de- mento verso il sogno subisce pro- con il presente e con la massima di- gli alleati di Enea. Ma la gola dell'Acheronte, fonde trasformazioni: dal sogno co- sinvoltura si muove nel futuro. Al che metteva in comunicazione con il mondo de- me visitazione divina, dream visita- risveglio può succedere il completo tion come doppio, al sogno come oblio del materiale onirico: oppure gli inferi, veniva anche invocata dal socialista "specchio dell'anima" nella riflessio- questo può improvvisamente ricom- Ferdinand Lassalle nel testo — noto a Freud — ne di Sinesio. Tra questi due poli parire risuscitato, chissà perché, da del 1859, La guerra d'Italia ed il compito del- c'è la concezione del sogno che qualche sollecitazione della realtà, ve la Prussia. Freud non è stato dunque il primo compare nella repubblica di Platone richiamato alla coscienza del sogget- ad appellarsi alla minaccia di Giunone di som- come momento regressivo, presente to da quella zona d'ombra in cui era muovere gli inferi, come motto di un'opera di in tutti gli uomini, luogo "di deside- stato relegato al momento del risve- implicazioni sovversive. ri terribili, selvaggi e sfrenati", ed glio. Il sogno può anche trasbordare ancora "il perfetto scellerato è (...) nella veglia in sensazioni indicibili e "•sasS colui che in stato di veglia, è come indecifrabili o, al contrario, estrema- Omero dice che i sogni veritieri passano per l'uomo che abbiamo descritto in sta- mente vivide, che qualcosa è succes- la porta di corno e quelli menzogneri per quella to di sogno". Concetti questi che ri- so o che qualcosa accadrà. Senti- di avorio; Freud dice che "Non esistono [...] so- compariranno, nell'elaborazione del- menti di inquietudine, di turbamen- gni innocenti"; anche a Napoli quando danno i l'uomo, solo recentemente nel pen- to, di eccitazione o di tristezza pos- numeri del lotto, li interpretano... Ma Almansi siero freudiano. sono d'improvviso rivelarsi in con- insiste: e se i sogni non significassero niente o vi I saggi, di Dodds, Devereux e gli nessione ad un sogno. fossero simboli così chiari ed espliciti da rendere scritti inediti di Brillante e Pellizzer Ma qual è la valutazione e l'atteg- superflua ogni interpretazione? si rivolgono alla concezione del so giamento che l'uomo dà ai suoi so- Di una cosa penso che anche Galilei sarebbe gno nel periodo arcaico che emerge gni? La risposta non è univoca. Sia dal rapporto con i modelli culturali, in una dimensione sincronica che poco convinto: ma come? mettere assieme in dalla tragedia, dalla statuaria e dal diacronica le credenze dell'uomo sul una raccolta antologica — ed in linea teorica — mito. Il saggio di Edelstein è incen- mondo dei sogni variano, si alterna- sogni prodotti da scrittori, da narratori, per la trato sul rito: in particolare sul rito no e a volte coincidono contraddit- buona riuscita dì un racconto, con sogni prodot- dell'incubazione proprio della "me- toriamente in uno stesso soggetto: citato qua e là dagli autori, con alterne beneme- ti dagli uomini nel sonno? I primi sembrerebbe- dicina del tempio" di Asclepio. Lo dall'atteggiamento mantico-supersti- renze ed ironie? Difficile considerarlo un classi- ro avere almeno carattere funzionale o decorati- sforzo del pensiero greco di una te- zioso a quello scientifico di campo ficatore, proprio lui così eretico alle nosografie vo rispetto allo sviluppo della narrazione. Se orizzazione medica del sogno, nella di indagine psicologica e filosofica a della psichiatria ufficiale di Krafft-Ebing; del re- Schnitzler scrive un sogno — è diverso da — Se dimensione diagnostica e terapeuti- quello sacrale di tramite con il divi- sto basti ricordare che Die Traumdeutung non Schnitzler si addormenta e sogna. I due sogni ca, viene ripreso dallo scritto, in gran parte inedito, dello stesso Gui- no. Nella nostra cultura il razionali- presiedono e si organizzano con leggi diverse e se smo cartesiano aveva contrapposto sarebbe esattamente L'interpretazione dei so- dorizzi e dal lavoro di Pigeaud sul la veglia-verità al sogno liquidando- gni; il dizionario tedesco Duden spiega che un critico interpreta un sogno letterario lo fa sogno erotico. L'articolo di Vegleris ne l'esperienza come illusoria e Deutung significa "Versuch den tieferen Sinn, con finalità (e speriamo anche strumenti) diver- su Platone e sul famoso sogno del menzognera. Come scrive Bastide, die Bedeutung von etwas zu erfassen" (un tenta- si da uno psicoanalista che interpreta solo secon- tiranno che sembra anticipare piena- l'Occidente ha "chiuso la porta di tivo di afferrare il più profondo senso o signifi- do le regole imposte dalla direzione e dalla evo- mente l'idea freudiana, insieme con comunicazione del sogno con la ve- cato di qualcosa): tentativo dunque e non spie- luzione della cura. il saggio inedito di Cambiano e Re- glia". Solo la tradizione giudaico-cri- gazione. E ad ulteriore difesa di Freud da even- P.S. Data la lunga nota di amici che hanno pici su Aristotele presenta i punti stiana ha mantenuto il filo rosso con tuale accusa di quietanti classificazioni, si po- aiutato a frugare tra i tesori della letteratura, più alti dell'elaborazione sul tema l'atteggiamento primitivo rispetto al trebbe ancora citare il verso di Virgilio che com- del sogno, espressa dalla filosofia vorrei permettermi di segnalare agli autori per greca. Infine l'evoluzione delle cre- sogno. La funzione profetica e pre- pare sul frontespizio del testo del 1899: "Flede- scrittiva del sogno, la tradizione vi- la seconda edizione del loro volume, i sogni del denze sul sogno in epoca tarda è in- sionaria, il carattere di verità o falsi- re si nequeo superos, Acheronta movebo" (Se fisico Pauli, premio Nobel, a partire dai quali dagata, nella figura e negli scritti di tà del sogno sulla base dell'ispirazio- non riuscirò a piegare le forze superne, sommuo- Jung ha scritto Simboli della trasformazione, Artemidoro, dai lavori di Dal Corno ne divina o diabolica sono tutti ele- verò l'Acheronte), parole profferite nell'Eneide ed i sogni di Federico Fellini, recentemente pub- e Bender, dal saggio inedito su Elio menti che ne affermano il carattere da Giunone quando evoca dagli Inferi la furia blicati con i loro disegni da Oreste del Buono. Aristide di Nicosia e dal lavoro di culturale per la sua significatività Lacombrade sul Trattato dei sogni di nei confronti della struttura sociale Sinesio.
Marcello de Giovanni Guida alla scelta Per i 15 anni della SALERNO EDITRICE, un della facoltà i . ••{ \ nuovo periodico di informazione bibliografica: universitaria 4 - • a cura di Tullio De Mauro QATERNO Un orientamento per il futuro r " < m culturale e professionale. Per la storia^ Una guida ragionata e ragionevole linguistica dalla parte dello studente. Ma soprattutto una stimolante cent ttmierid fonale kJ J—/IBRI serie di «istruzioni per l'uso» dell'università inviato gratuitamente a tutti gli Amici della Casa editrice che ne fanno richiesta: EDITRICE % SALERNO EDITRICE BIS VECCHIO FAGGIO 00152 Roma - Via di Donna Olimpia. 186 - Tel. (06) 5315684 / 8 Via S. Baroncini 53 Chieti Tel.0871 - 42289 il Mulino Libri per Bambini Uno dopo l'altro di Pino Boero
Moodie, La fiaba del pescatore e L'u- detto — in La pecora diversa, com- masone di Cristina Lastrego e Fran- nicorno e il mare, giocando sui toni pare in L'elefantino verde di Franz cesco Testa — trova modo di essere tenui dell'acquarello e sui richiami Hubner e in 11 drago timido di Marie- accettato dagli altri e dimostra — profondi del mondo sommerso, resti- José Sacré e Jindra Strnad. Nel pri- anche in questo caso senza moralismi tuiscono con intelligenza la magia di mo albo un tema consueto della fa- — che la "diversità" può risultare un altrove fantastico e desiderabile. volistica viene ripreso e portato ad positiva e utile agli altri. Pecora, elefantino, drago e altri La Collana di Perle non trascura esiti felici e poco moralistici; nel se- animali si muovono all'interno di neppure il tema del "diverso" che, condo un drago timido — per molti uno "spazio natura" molto interes- oltre ad essere presente — come si è versi assomiglia al notissimo Tom-
L'immagine come narrazione sante, valorizzato non solo dalle illu- Le Edizioni Arka di Milano tradu- di Carla Ida Salviati strazioni, ma anche dall'attenzione cono e pubblicano in Italia nella Col- che l'intera collana mostra verso l'e- lana di Perle i bellissimi testi della cologia intesa — per fortuna — non dilaga, diventa essa stessa narrazione; a volte, Bohem Press di Zurigo e — visto Il premio Critici in Erba, assegnato a Stépàn come precettistica sterile, ma come che i volumi in catalogo sono ormai Zavrel nel venticinquennale dela Fiera Interna- unica narrazione. Il colore è dunque il grande racconto, invenzione narrativa; ab- una ventina, quasi tutti destinati alla zionale del libro per ragazzi di Bologna, ha un protagonista dei libri di Zavrel, sia in questo biamo così L'orso Ota di Ivan Gant- fascia 6-9 anni — è possibile tentare po' il senso di quegli Oscar che vanno a premia- caleidoscopio che risulta essere Die Blumensta- schev, giocato sulla necessità di rap- un esame complessivo dei temi privi- re il lavoro di una vita. Il libro Die Blumensta- dt, sia nelle più orientaleggianti tavole de L'ul- porti non conflittuali fra l'animale e legiati e dei motivi ricorrenti, la- dt con testo di Evelin Hasler, edito dalla Bohem timo albero (1975), sia in quelle luminosissime l'uomo; L'ultimo albero e Venezia do- sciando da parte — perché affronta- Press di Zurigo, uscirà in autunno per le Edizio- de II ponte dei bambini (1977), sia infine mani — già edito in Italia nel '77 to da Carla Salviati in questa stessa dalla Quadragono libri — di Zavrel, ni Arka col titolo La città dei fiori e raccoglie quando attenua i toni e affida ai grigi, agli az- pagina — il problema delle illustra- zurri il compito di tratteggiare una Venezia rag- che pur coinvolgendo il lettore in zioni. molti temi figurativi e narrativi cari a questo gelata ed irreale, come irreale sa ben essere Ve- problematiche attualissime come Uno dei dad forse più significativi pittore praghese, dall'attività intensa e cosmopo- quelle della distruzione del mondo nezia con l'acqua alta (Venezia domani, 1974). a livello tematico è la presenza del lita, che ha stabilito la sua residenza in un pic- vegetale e del possibile sprofonda- Natale, che in testi come La pecora colo paese alle pendici del Consiglio. In Die Le scelte tecniche, le fisionomie di uomini e mento di Venezia, non rinunciano ai diversa di Elisabeth Heck e Sita Ju- Blumenstadt la città si ammassa in due centri di animali, la costruzione stessa delle tavole preziosismi del fiabesco; La canzone cker, Il flauto del pastore di Max Bol- storici, l'uno in collina e l'altro in pianura, divi- consentono di collocare la pittura dì Zavrel nel- dell'albero delle mele di Jaroslav Sel- liger e Stépàn Zavrel, È nato un bam- si da un fiume ed uniti da un ponte; le case la tradizione dell'Europa orientale in cui opera- fert e Josef Palecek e Kiwitan di Sita bino... di Jindra Capek, Il regalo più strette ed attaccate culminano in tetti un po' va il grande Jiri Trnka, del quale Zavrel fu col- Jucker, che offrono — attraverso bello di Rita van Bilsen e Cornelis acuti, come negli edifici nordici: e coglie il so- laboratore e che come lui si è impegnato a lungo storie delicatissime — percorsi diver- Wilkeshuis appare caratterizzato da si all'interno delle stagioni e che nel- spetto che una città siffatta sia Praga, ma ridise- nel cinema d'animazione. Ma l'illustrazione di elementi magici o da protagonisti lo sviluppo ricordano testi esemplari libri per bambini diviene sempre di più il fulcro fiabeschi quali il personaggio emar- gnata con il pennello di chi vuol raccontare una come L'albero di Iela Mari edito or- ginato e "diverso" in grado di risol- storia possibile ovunque esista la stupidità uma- della sua attività: alla direzione artistica della mai molti anni fa dalla Emme. vere positivamente una situazione, la na. Dalle case avvinghiate fuoriescono, o meglio Bohem Press, assunta nel 1972, si accompagna Un'altra tematica presente nei li- purezza di una musica che ha il pote- straripano cascate di fiori, macchie multicolori un intenso interesse anche per i modi stessi della bri della collana è quella delle paure re di dissipare angoscia ed egoismo, che salgono e celano muri e palazzi. Un po' in- rappresentazione grafica infantile. Forse è per dei bambimi; in Lo scialle magico di l'ansia di liberazione "dal bisogno, vadenti, insomma; anzi, decisamente invadenti, questo che taluni preziosismi, che trasformava- Ingrid Mylo e Sacré, ad esempio, dalla paura, dall'ingiustizia, dalla so- tanto da provocare l'intervento delle autorità no in damasco le code degli uccelli fantastici o troviamo la "storia interiore" della litudine...", i doni fatali che rendono che deliberano, come soluzione radicale, l'imbri- che costruivano labirintiche miniature in Erde, piccola Mara sempre timorosa ed im- ricco e appagato il generoso perso- gliamento della flora esuberante. unsere schone Stern (1971), sembrano in Die pacciata nel rapporto con gli altri, naggio. Tutto questo, almeno, riesce Blumenstadt cedere il posto ad un uso esube- che riuscirà a superare ansie e terrori a non enfatizzare l'evento religioso e Che i bambini, forza naturale e potenza crea- rante del colore, a profili di case sì boeme — solo quando scoprirà che nel mondo a fornire più di un'indicazione utile trice, siano poi i liberatori che restituiranno con intorno a lei non si muovono solo come si diceva —, ma anche tanto prossime a per spostare l'attenzione del lettore le farfalle e con i fiori il colore alla città e agli spettri minacciosi o fantasmi poco quelle disegnate dai bambini. su territori profondamente legati alla adulti, è l'esito di una fragile trama che consente rassicuranti, ma anche — e soprat- letteratura per l'infanzia. Abbiamo a Zavrel una vera esplosione figurativa. Maestro tutto — persone normali, coetanei così la narrazione quasi allegorica di dell'acquarello, egli si trova a suo agio quando desiderosi di amicizia e disponibili al Il canto misterioso di Bollinger e dialogo: lo scialle magico, al quale può avere il netto predominio rispetto al testo: è Capek, in cui — attraverso la figura Mara si era legata come ad una rassi- dell'uccellatore capace di trarre dal un illustratore consapevole della potenza del- curante coperta, diventerà così orna- flauto suoni meravigliosi — viene l'immagine, non interpreta mai il proprio ruolo mento di bambola, talismano del messo in gioco il ruolo stesso del in posizione subalterna, non si fa commentatore passato, quasi simile a quel pacchet- narratore di fiabe, che — spesso in- di storie. Le storie le disegna, la sua immagine to rosso dell'omonimo albo di Linda consapevolmente — ha un potere e Gino Alberti — primi italiani ad reale di fascino e di persuasione; entrare nella collana —, che ha il analogamente i due albi di Fiona potere di dare felicità solo per il fat- to di essere regalato e di rappresen- tare così la dimensione tangibile di EDIZIONI quella volontà di dialogo e di solida- rietà fra gli uomini, che trova ulte- riore attestazione in II monte dell'a- il Voltaluna QuattroVenti micizia di Bollinger e Zavrel. Anche La montagna degli orsi di Bolliger e Angel Bonomini Józef Wikon e La valle della nebbia ACTA PHILOSOPHICA di Arcadio Lobato affrontano l'argo- I novizi di Lerna mento "paura": nel primo i due or- COLLANA DELL'ISTITUTO Introduzione di Lucio D'Arcangelo — Pagg. 88 - £. 6.000 setti, che hanno avuto il coraggio di ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI superare ostacoli ed arrivare sulla ci- Washington Irving ma di un monte, dicono del loro compagno: "Noi dobbiamo aiutarlo, Dolph Heyliger METAMORFOSI DEL MODERNO a seguire la propria strada e a non Introduzione di Francesco Marroni — Pagg. 96 - £. 6.000 a cura di G.M. Cazzaniga D. Losurdo L. Sichirollo aver paura né dei lupi né delle tigri"; nel secondo il piccolo protagonista Howard Phillips Lovecraft Paolo Rossi, «Idola» della modernità - Umberto Carpi, Antico e ha imparato a fare — come avrebbe rappresentazione del moderno in Schiller - Nicolae Tertulian, detto Rodari — le "cose difficili" e il L'albero sulla collina Schelling e Marx - Gian Mario Cazzaniga, La crisi come elemen- sole che sostituisce la nebbia della Introduzione di Gianfranco de Turris — Pagg. 6U - £. 5.000 to costitutivo della modernità in Heine e Marx - Pasquale Sal- triste valle appare davvero allegoria vucci, Quale filosofia nel «post-moderno»? - Jacques Texier, La delle scoperte dell'infanzia. pensée marxienne et la crtitique actuelle de la métaphysique - La Collana di Perle è frutto, dun- Michail Jùrevich Lermontov Andràs Gedò, La scienza in stato d'accusa - Domenico Losurdo, Nietzsche, il moderno e la tradizione liberale - Livio Sichirollo, que, di un progetto editoriale preci- Il fatalista Ragione e crisi in Antonio Banfi - Luigi Pestalozza, l'invecchia- so, che, anche se trova nelle illustra- Introduzione di Anatoli Archipov — Pagg. 6J, - £. 5.000 mento del Moderno nella musica zioni la più persuasiva realizzazione, non manca di colpire per coerenza Marino Solfanelli Editore tematica, equilibrio della narrazione, Distribuzione P.D.E. 66100 Chieti - Via G. Armellini 3 - Tel. (0871) 63210 C.P. 156, 61029 URBINO gusto del racconto. n 7 riNDiCF - ••DEI LIBRI DEL MESE ÌHI
tualissime, visto che sono le stesse questa spiacevole procedura che frase tra virgolette. Ho cercato con fessor Valerio Castronovo: Lettere praticate tutt'ora dalle molte guerri- non fa purtroppo che screditare la cura nella bibliografia, ma non ho Devo innanzitutto deplorare ancora glie latinoamericane: gli indigeni, corporazione universitaria, alla qua- trovato nessun riferimento al testo una volta che si voglia far passare una Ho letto sul numero di gennaio già nel 1500, si ritiravano nelle fore- le anch'io appartengo. • che ho citato. Mi domando allora, scelta compiuta dall'Editore per una deU"Tndice", la recensione a cura di ste, lasciando nei villaggi solo i civili Le indelicatezze del Signor Ca- non essendo un esperto di storia ita- mia imposizione, nonostante che sia Luisa Pranzetti, della Brevissima re- non adatti al combattimento. [...] stronovo non si fermano qui: quella liana, anche se il mio interesse per già stato precisato in varie sedi, e pure lazione sulla distruzione delle Indie: Al di là della significativa "attuali- a proposito della quale Le scrivo la cultura del vostro paese è grande, sulle colonne dell'"Indice", che, nel oltretutto, col titolo stravolto da un tà" delle forme di resistenza adotta- getta un'ulteriore ombra sulla prati- che cosa si deve pensare del libro di caso del libro su Torino come di altri refuso di stampa che ha trasformato te dagli indigeni, è il profondo sen- ca di storico di questo autore. Alla Castronovo: che sia fabbricato con volumi della collana laterziana di sto- la parola distruzione in distribuzio- so di dignità quello che mi colpisce: pagina 18, al secondo paragrafo, le forbici e la colla o, in modo più ria delle città italiane, la Casa editrice ne. Ahimè! dignità che nasce da un radicato egli utilizza un'idea sulla "struttura moderno, a colpi di paragrafi presi a ha ritenuto di adottare una determi- Ho avuto occasione di leggere il senso di appartenenza ad un popo- bipolare del territorio sabaudo come prestito qua e là e inseriti nel com- nata formula di presentazione dei vo- libro di Las Casas (definito da lo, ad una storia, ad una "identità". la sua geometria del potere fondata puter? lumi certamente discutibile ma che L.Pranzetti, in tono liquidatorio, Questo senso di dignità e di appar- su due capitali — Torino e Cham- Vorrei ancora precisare che non comunque non può in alcun modo es- "trattatello") per motivi di studio, tenenza caratterizza tutt'ora "visce- béry — quasi due fuochi di un'ellis- ho scritto per rivendicare la proprie- sere addebitata a questo o a quell'au- prima di leggere la recensione pub- ralmente" la cultura latinoamerica- se che andava dai contraforti del tà di una mia idea (che sarebbe un tore. blicata sulla vostra rivista, e me ne na, mentre è assolutamente inesi- Giura al Mare di Nizza, dal Rodano ben piccolo problema) ma perché il Quanto alla sostanza della lettera sono in un certo senso "innamora- stente tra noi europei e occidentali. al Ticino..." che non gli appartiene diffondersi di pratiche di attività del prof. Claude Raffestin, non so to". Per questo la recensione in que- Luca Nicolotti e che costituisce il nucleo di una re- scientifica non rispettose del lavoro proprio spiegarmi le ragioni di tanta stione mi pare unilaterale e assai li- aggressività nei miei confronti e tanto mitata. Dalle parole di L. Pranzetti meno di certe astiose quanto prete- pare che il testo di Las Casas possa stuose illazioni. Ma veniamo ai fatti. avere un interesse solo dal punto di Nell'ambito di un rapido excursus sul- vista storico e per di più con tutta le vicende originarie dello Stato sa- una serie di riserve sulla stessa veri- baudo, apposto a premessa del mio dicità storica. Insomma: un libro saggio che riguarda come è noto la "per esperti". Invece il libro di Las storia di Torino dall'Unità a oggi, mi Casas è una lettura che sicuramente limito a ricordare del tutto marginal- consiglierei a quel vasto "pubblico" mente, in poco più di due righe, che il Comitato di redazione rappresentato dai lettori che negli dominio dei Savoia si era sviluppato Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofìore, Giorgio Bert, Eliana Bouchard (segretaria di redazione), ultimi dieci, quindici anni, si sono sulla base di una struttura politica bi- Loris Campetti (redattore capo), Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero polare sui due versanti delle Alpi: co- avvicinati e appassionati alla lettera- Cavaglià, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Achille Erba, Aldo Fasolo, Franco sa del tutto pacifica e scontata, se non tura latinoamericana. [...] Ferraresi, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Il primo aspetto importante, che Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, altro per il suffragio di una lunga e emerge dalle pagine di questa testi- Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini consolidata tradizione storiografica a monianza lascasiana, è lo scontro tra cui, del resto, hanno fatto riferimento Segreteria Redazione in tipografia Ufficio promozione la mentalità mercantile degli spa- in varia misura anche i relatori del Monica Bardi Sonia Vittozzi Anna Nadotti gnoli, e la cultura dell'ospitalità e I Convegno di Torino del 1983 su "La Mirvana Pinosa frontiera tra Stato e Nazione. Il caso della gratuità degli indigeni. [...] Progetto grafico Art director Ritratti Ricerca iconografica Piemonte". Tanto per fare un esem- Il secondo aspetto è il genocidio Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli Alessio Crea delle popolazioni indigene, perpe- pio, è come se io rimproverassi al trato dagli occidentali: è questo un Redazione Sede di Roma prof. Raffestin di parlare di "jeu de carattere rimasto purtroppo di attua- Via Andrea Doria 14, 10123 Torino, tel. 011-546925 Via Romeo Romei 27, 00136 Roma, tel. 06-3595570 bascule" (come egli fa nel suo saggio) senza citare tutte le innumerevoli ope- lità nel corso dei secoli, fino ad og- Ufficio pubblicità Editrice gi: basta pensare, per citare due casi Emanuela Merli "L'Indice • Coop. a r.l". re che ne hanno trattato. clamorosi, al genocidio degli indiani Via Giolitti 40, 10123 Torino, tel. 011-832255 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Comunque, quando stesi il primo capitolo del mio libro non potevo di- d'America, oppure al genocidio per- Abbonamento annuale (10 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto e settembre) petrato tutt'ora nei confronti degli sporre degli Atti di quel Convegno poi Italia: Lit. 42.000. Europa: Lit. 70.000. Paesi extraeuropei: Lit. 110.000 (via aerea) - Lit. 70.000 (via superficie) pubblicati dall'Editore Bulzoni, ma indios dell'Amazzonia ad opera dei Numeri arretrati: Lit. 8.000 a copia-, per l'estero Lit. 10.000 a copia. vari "squadroni" più o meno uffi- soltanto di alcuni appuntì presi sulle cialmente protetti dal regime brasi- In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese discussioni svoltesi durante i lavori. liano. Abbiamo tutti sotto gli occhi successivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire Ora, testi alla mano, non vedo ad 3.000 (sia per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. in occidente, le ferite lasciate (e ri- ogni modo quale assonanza vi possa maste tutt'ora aperte) dal genocidio Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Romeo essere fra quanto dice il geografo Raf- perpetrato dai nazisti contro ebrei, Romei, 27 - 00136 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. festin e ciò che dico io. zingari e le minoranze razziali consi- Semmai è dato riscontrare una di- Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Librerie di Milano e Lombardia vergenza di vedute, giacché osservo derate impure. [...] SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - viale Manfredo Fanti, 91 Joo - distribuzione e promozione che la geometria del potere dello Stato Il terzo aspetto che mi ha colpito, Via Zuretti 25, 20135 Milano. 50137 Firenze • tel. 055/587242 periodici - via Decembrio, 26 è il profondo senso di solidarietà di 20137 Milano - tel. 02/5452779 sabaudo, quella sorta di ellisse fra To- popolo mostrato dalle popolazioni Preparazione Stampa rino e Chambéry, lungi dal costituire indigene, di fronte alla repressione Photosistem, Via A. Cruto 8/16, 00146 Roma SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159 Roma un terreno ideale per sperimentare compiuta dagli spagnoli, in ogni ogni sorta di strategie come sembra ri- nuova provincia invasa, uccidendo tenere Raffestin, creava invece, a mio donne, vecchi e bambini, e depor- giudizio, degli "impacci pressoché in- tando in schiavitù gli uomini validi superabili a una scelta strategica preci- e adulti. Nonostante la strapotenza lazione da me presentata a Torino e delle idee altrui, fino a sfiorare il sa, a una direttrice di sviluppo in uno spagnola, gli indigeni hanno reagito nel 1983 (alleg. La frontiera da Stato vero e proprio plagio, non può che o nell'altro senso". ai soprusi spagnoli, ovunque hanno a nazione. Il caso Piemonte, a cura di squalificare non solo gli universitari Tutto questo, ripeto, viene detto in potuto, preferendo morire sul cam- Qualche tempo fa avete pubblica- Carlo Ossola, Claude Raffestin, Ma- che la praticano ma tutta la nostra un inciso e nel contesto di una sola po piuttosto che soccombere senza to una recensione del libro Torino rio Ricciardi, pp. 103-104). professione. frase. vendicare i propri compagni ammaz- di Valerio Castronovo ed Angelo Evidentemente il Signor Castro- Claude Raffestin Insomma, quella che vorrebbe pro- zati o fatti schiavi con l'inganno. d'Orsi, anche se il nome di quest'ul- novo ha il diritto di utilizzare que- (Université de Genèvre) vocare il prof. Raffestin mi sembra la Le forme di resistenza adottate timo è omesso sulla copertina. st'idea, a patto però di indicarne la classica tempesta in un bicchier d'ac- dagli indigeni, tra l'altro, sono... at- Non scrivo però per deplorare fonte nelle sue note o di mettere la Riceviamo questa risposta del prò- qua.
Avviso per i lettori e per gli abbonati Costanzo Di Girolamo
Dopo questo numero di luglio, come tutti gli anni, "L'Indice" non uscirà per due mesi. Luca Toschi Ricordiamo infatti che la nostra rivista pubblica dieci fascicoli all'anno, tutti i mesi tranne La forma del testo agosto e settembre. Ritorneremo dunque in edicola e in libreria col n. 8 nella prima settimana di ottobre. Come si organizza una tesi di laurea? Vogliamo intanto informare i nostri lettori, con adeguato anticipo, che il prezzo di copertina Quali regole e convenzioni vanno seguite de "L'Indice" sarà portato a lire 6.000 lire a partire dal numero di gennaio del 1989. Siamo nella stesura di un dattiloscritto? riusciti a non variare il prezzo di vendita e le tariffe di abbonamento per ben tre anni, benché Come si cita un libro, come si impianta tutu i costi siano andati costantemente aumentando. In questo periodo anzi la rivista è cresciu- una bibliografia? Come si compila un indice? Come si correggono le bozze? Come fare le note? ta anche nel numero delle pagine, passate dalle originarie 48 a 56, e talvolta a 64. Un'indispensabile guida pratica per studenti, Ma ormai un adeguamento si rende necessario, e noi confidiamo nella comprensione dei laureandi, estensori di relazioni e documenti, lettori che hanno dimostrato di apprezzare, quanto noi ne andiamo orgogliosi, l'indipendenza redattori di riviste, ricercatori e autori anche editoriale e finanziaria di questo giornale. Per quanto riguarda gli abbonamenti, cambie- di ogni sorta di testo destinato alla stampa rà solo la tariffa per l'Italia, che andrà a 50.000 lire a decorrere dal 1° ottobre prossimo. Chi si abbonerà per la prima volta entro quella data riceverà perciò, al prezzo di 42.000 lire, gli ultimi tre fascicoli del 1988 e i primi 7 del 1989, che in edicola costeranno complessiva- mente 57.000 lire. Chi invece ha già un abbonamento in corso potrà usufruire delle vecchie tariffe per altri due mesi: converrà dunque a tutti provvedere al rinnovo entro il 30 novembre, anche se in anticipo sulla scadenza attuale. il Mulino Leggere Einaudi
Primo Levi Marguerite Yourcenar T. Todorov e G. Baudot André Chastel Opere Memorie di Adriano Racconti aztechi della Conquista Favole Forme Figure Volume secondo seguite dai Taccuini di appunti Capovolgendo il tradizionale punto La tradizione dei generi e l'evoluzione Romanzi e poesie In edizione tascabile uno dei grandi di vista dei vincitori, questo volume delle tecniche, i significati simbolici romanzi dei nostri anni. Con un saggio racconta la conquista del Messico di immagini e figure della storia dell'arte. I romanzi di invenzione (La chiave attraverso le testimonianze dei vinti. Traduzione di Marisa Zini e Maria Vittoria a stella, Se non ora, quando?) con cui Levi in cui Lidia Storoni Mazzolani, A cura di Pier Luigi Crovetto. Malvano. si è affermato scrittore a pieno titolo, traduttrice d'eccezione, traccia «Saggi», pp. LXIX-311, L. 40 000 «Biblioteca di storia dell'arte», pp. xxi-282 e le poesie (Ad ora incerta), originale un ritratto inedito della Yourcenar. con 155 illustrazioni fuori testo, L. 65 000 elaborazione dei suoi temi civili e umani. «Gli struzzi», pp. 333, L. 15 000 Introduzione di Cesare Segre. Giovanni Battista Ramusio «Biblioteca dell'Orsa», pp. xxxv-640, L. 42 000 Il teatro italiano Navigazioni e viaggi a cura di Guido Davico Bonino Volume VI IV. La commedia del Settecento Tahar Ben Jelloun La conquista del Messico e del Perii, Tomo secondo Notte fatale la ricerca dell'Eldorado, i viaggi verso Il volume, che completa la raccolta l'estremo nord del Nuovo Mondo: Nel romanzo che ha vinto il Premio delle Commedie del Settecento, con questo sesto volume si conclude Goncourt 1987 la storia di Ahmed, nato documenta la vivacità del teatro italiano la monumentale raccolta ramusiana femmina dopo sette sorelle e cresciuto nell'età di Goldoni. delle navigazioni e dei viaggi conosciuti come maschio per volere del padre, A cura di Roberta Turchi. nel Cinquecento. conosce uno sviluppo imprevedibile. «Gli struzzi», pp. xxxvm-475, L. 26 000 A cura di Marica Milanesi. A cura di Egi Volterrani. «I millenni», pp. xm-1295, L. no 000 «Supercoralli», pp. 165, L. 18 000
Moshe Lewin Successi-, Mario Fortunato Storia sociale dello stalinismo Luoghi naturali Uno dei maggiori storici sovietici scopre Premio Campiello 1988 i caratteri del decennio cruciale che vede Finalista Premio Napoli 1988 Rosetta Loy l'affermarsi dello stalinismo «Fortunato appartiene a quel genere e il configurarsi della società sovietica Le strade di polvere di scrittore raro nella letteratura italiana negli aspetti che oggi conosciamo. «Lo consiglio perché è un libro fuori di oggi che pur partendo da uno stato A cura di Andrea Graziosi. dal consueto che si legge con molta d'animo poetico riesce tuttavia ad essere «Biblioteca di cultura storica», pp. xvm-390, passione » (Natalia Ginzburg). narratore» (Alberto Moravia, «Corriere L.50 000 «Supercoralli», pp. 245, L. 20 000 della Sera»). Seconda edizione. «Nuovi Coralli», pp. 153, L. 10 000 Jean-Jacques Pauvert Premio Selezione Comisso 1988 Sade Arduino Cantàfora Sebastiano Vassalli Un'innocenza selvaggia. 1740-1777 Fabrizia Ramondino Quindici stanze per una casa Sade privato: gli inizi d'una tragica L'oro del mondo Un giorno e mezzo Quindici storie visionarie costruiscono carriera di libertino. «Supercoralli», pp. v-175, L. 18 000 una minuziosa architettura Napoli, settembre 1969: la storia «Saggi», pp. xx-344, L. 34 000 di una generazione divisa tra la passione dell'immaginario. d'un futuro da inventare «Nuovi Coralli», pp. 255, L. 16 000 Tahar Ben Jelloun e lo smarrimento d'una perduta misura Patrizia Guarnieri Creatura di sabbia del vivere. Louis-Ferdinand Céline L ' ammazzabambini A cura di Egi Volterrani. «Supercoralli», pp. 207, L. 22 000 «Supercoralli», pp. 175, L. 18 000 Legge e scienza in un processo toscano Casse-pipe Seconda edizione. di fine Ottocento Le disavventure del corazziere Céline, Una serie di delitti, consumati a Incisa Ian McEwan ovvero un viaggio al termine Valdarno fra il 1873 e il 1875 scatena Ersilia Zamponi e Roberto Piumini Bambini nel tempo di una sola incredibile notte, alla vigilia della Grande Guerra. Questo romanzo una polemica fra magistrati, medici Calicanto Il mistero di una bambina rapita incompiuto resta uno dei grandi libri e psichiatri, che diventa significativa La poesia in gioco e inutilmente ricercata attraverso di un'intera stagione dell'antropologia di Céline. «... i corsi della Zamponi sono i percorsi della memoria, è al centro culturale. A cura di Ernesto Ferrerò. dei miracoli pedagogici» (Guido del nuovo romanzo del più sottile «Microstorie», pp. vn-224 con 6 illustrazioni « Nuovi Coralli », pp. 123, L. 10 000 e inquietante scrittore inglese d'oggi. nel testo e 1 cartina, L. 22 000 Almansi, «la Repubblica») Traduzione di Susanna Basso. «Gli struzzi», pp. 193, L. 14 000 «Supercoralli», pp. 221, L. 22 000 Massimo Mila Lettura del Don Giovanni di Mozart Jean-Didier Vincent Biologia delle passioni Eric Rohmer Dopo Le nozze di Figaro, Mila ci offre «Vincent ha scritto il teatro del corpo, La mia notte con Maud ora una magistrale lettura del capolavoro mozartiano. ci ha fatto spettatori appassionati Sei racconti morali «Pbe», pp. v-264 con 27 esempi musicali delle nostre passioni» (Giorgio Celli, Il cinema di Rohmer nasce da questi nel testo, L. 16 000 «la Repubblica»). racconti: storie di emozioni appena Traduzione di Fiamma Bianca Bandinelli. accennate, di donne forti, di amori «Nuova Biblioteca Scientifica Einaudi», difficili. Alberto Asor Rosa pp. xrv-330 con 62 illustrazioni nel testo, A cura di Sergio Toffetti. Scrittori e popolo L. 36 000 Traduzione di Elena De Angeli. Il populismo nella letteratura italiana Ludovico Zorzi «Supercoralli», pp. x-227, L. 24 000 contemporanea. Ritorna con una nuova Carpaccio e la rappresentazione introduzione il libro che ha anticipato di Sant'Orsola il '68. Ricerche sulla visualità dello spettacolo Silvina Ocampo «Gli struzzi», pp. xvm-364, L. 20 000 nel Quattrocento e Adolfo Bioy Casares Attraverso una lettura puntuale Chi ama, odia del famoso ciclo veneziano Un albergo in un luogo isolato, gioielli Fernand Braudel di Sant'Orsola, Zorzi studia come rubati, un detective che mischia le carte Una lezione di storia Carpaccio abbia rappresentato in un romanzo che si trasforma in gioco Braudel discute con storici, economisti, la fisionomia dello spettacolo nella vita raffinato sul filo di molteplici indizi. antropologi e geografi le linee cittadina del Quattrocento. A cura di Angelo Morino fondamentali del suo modo di fare storia. «Saggi», pp. xn-220 con 69 illustrazioni fuori «Supercoralli», pp. 137, L. 16 000 «Pbe», pp. xn-224, L. 15 000 testo, L. 42 000 UNDICF
fazioni Cosa leggere
Cos# bolle Secondo me ^Pentola , sulla rivoluzione francese
II J. M. Eja de Queiroz Il Mandarino AA. W. Guide Hachette Italia '88/'89 Giorgio e Nicola Pressburger L'elefante verde X Pierre Gros Architettura e società nell'Italia romana Giovanni Azzena Arti. Forma e urbanistica Sandra Reberschak La ricognizione AA. W. Le Collezioni del Museo Nazionale Eric Rohmer Sei racconti morali di Napoli Renato Fucini Tipi che spariscono AA. W. Museo Nazionale Romano Isaak Babel Racconti di Odessa AA. W. Archeologia e storia del Yukio Mishima Lezioni spirituali medioevo italiano III Oskar Panizza Dal diario di un cane e altri scritti AA. W. Informatica e archeologia classica Honoré de Balzac Il Centenario Fabio Piccarreta Manuale di fotografia aerea Thomas Bernhard Il loden XII Gianfranco Dioguardi Il gioco del caso Donne d'Algeri nei loro appartamenti Assia Djebar Jan A. Kregel (a c. di) Il mestiere di economista William M. Thackeray Il libro degli snob Marc Shell Moneta, linguaggio e pensiero C. Augustin Sainte-Beuve Ritratti Friedrich A. von Hayek Conoscenza, mercato, pianificazione IV AA. W. Racconti fantastici nella Russia Nuovi studi di filosofia dell'Ottocento Ludwig von Mises Problemi epistemologici dell'economia D. Barbieri, R. Mancini Imparare dal futuro AA. W. Epistemologia ed economia Josephine Bell Una gomma a terra XIII AA. W. Il bambino Dorothy L. Sayers Il segreto delle campane AA. W. Lo sviluppo difficile Alberto Cantù Invito all'ascolto di Paganini AA.W. Anoressia: problemi di terapia AA. W. Benedetto Marcello Rudolf Arnheim Intuizione e intelletto V Trevor Griffiths Comedians Gaston Bachelard Psicanalisi dell'aria Gaston Salvatore Stalin Eleonora Fe' d'Ostiani Mutismo elettivo e psicosi Giuseppe Turroni Americana 3,4 xrv AA. W. Tennis '87 Pier Marco De Santi I film di Paolo e Vittorio Taviani John Feinstein Sul filo del rasoio Andrej Tarkovskij Scolpire il tempo AA. W. Roma '87 Reinhold Messner Sopravvissuto VI Titus Burckhardt La maschera sacra e altri saggi M. Giobbe, G. Dangola Azzurri nella leggenda AA. W. Ciò che l'autore non sa Monica Lanfranco (a c. di) Donne di sport Nelson Goodman Vedere e costruire il mondo XV C. Lastrego, F. Testa Mi piace la Tv AA. W. Il neoidealismo italiano Catherine Dolto Il sonno Klaus Heinrich Parmenide e Giona Wilhelm Hauff Il cuore freddo Hans Georg Gadamer I sentieri di Heidegger Gudrun Pausewang Dopo la catastrofe Vili Liutprando di Cremona Italia e Oriente alle soglie dell'anno mille A. O. Armstrong La Bibbia racconta Poeta Sassone Le gesta dell'imperatore Carlo Magno Angela Nanetti Cambio di stagione Jacques Le Goff L'immaginario medievale Donizone Vita di Matilde di Canossa L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Anonimo Il cavaliere e l'eremita Guido Castelnuovo (libri economici) Gianpiero Cavaglià Jean Bodel Il miracolo di San Nicola (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Mar- tino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), IX Paolo Santacroce Algeria Marco Revelli (coordinamento, storia e scienze sociali), An- Th. Immoos, E. Halpern Giappone na Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi), AA. W. Mexique/Guatemala Dario Voltolini (filosofia). AA. W. Spagna I disegni sono di Franco Matticchio Pierre Grundmann Australia
AUTORE TITOLO AUTORE TITOLO volo. Ma ciò che fa del racconto marsi racconto gotico per il continuo costruiscono un lungo frammento di dere realizzata la profezia è ciò che Letteratura un'opera di grande narrativa è l'in- sbattere di ossa della carcassa del- biografia familiare sullo sfondo degli dà ai personaggi la forza di sopravvi- calzare del rimorso che perseguita il l'impiccato, che accompagna il pro- ultimi cinquant'anni di storia del- vere in mezzo alle ripetute avversità. JOSÉ MARIA EGA DE QUEIROZ, Il suonatore del campanello e lo spinge tagonista nel suo viaggio, la sostanza l'Ungheria, loro paese d'origine. Il Saranno i lontani nipoti Beniamino e Mandarino, Einaudi, Torino a cercare fino ai confini di una Cina è piuttosto una esplorazione nei labi- lettore riconoscerà gli ambienti e al- Samuele a conquistare l'agognato cune delle figure delle Storie dell'ot- successo, abbandonando la patria e 1988, ed. orig. 1880, trad. dal por- feudale e affamata le tracce della sua rinti dell'anima umana, uno smarrirsi vittima, in un folle tentativo di ripa- nei suoi vani e mortali tormenti. tavo distretto (pubblicate dai Pres- trasferendosi prima negli Stati Uniti toghese e cura dì Paolo Collo, pp. razione. La prosa nervosa fino alla Laura Mancinelli sburger sempre presso Marietti nel e poi in Italia. La prosa dei Pressbur- 122, Lit. 10.000. contrazione, magistralmente resa 1986): la Budapest degli anni Trenta ger, con il suo sobrio equilibrio fra dalla traduzione di Paolo Collo, ac- e Quaranta, il quartiere che ospita tragico e grottesco, rappresenta la Anche se Efa de Queiroz non è compagna l'instaurarsi del delirio gli strati più poveri della popolosa singolare e felicissima continuazione noto al grande pubblico italiano, no- che travolge il protagonista. Anche il comunità ebraica, poi gli anni della — in italiano — di una tradizione ta è la storia del campanello che, secondo racconto contenuto nel vo- guerra, delle persecuzioni e della dif- letteraria nata in un'altra lingua e un suonato da dito leggero e quasi irre- lume, La buonanima, narra una sto- ficile ricostruzione. L'"elefante ver- altro contesto nazionale: quella della sponsabile, provoca dall'altra parte ria di follia: la follia assurda del gelo- GIORGIO E NICOLA PRESSBURGER, de" del titolo appare in sogno al ca- grande novellistica ungherese del della terra la morte di un ricco man- so che condanna se stesso a una mor- L'elefante verde, Marietti, postipite della famiglia dei protago- nostro secolo, da Ferenc Molnàr a darino cinese, che lascia al suonatore te disperata, mentre lo spettro di un Genova 1988, pp. 89, Lit. 14.000. nisti — Jom Tow — e viene inter- Tibor Déry. tutte le sue sostanze. Dietro c'è, co- impiccato protegge i giovani inno- pretato come un presagio di fortuna Gianpiero Cavaglià me è facile intuire, un patto col dia- centi e il loro amore. Se può chia- In questo racconto i due autori ri- per i suoi discendenti. L'ansia di ve-
è la donna giovane e povera che tutto sottomette alla sua cato e quasi cronachistico, che registra i fatti minuziosamen- Sandra Reberscbak volontà di riuscita, al suo scopo modesto e preciso: aprire te, senza tradire emozioni e che improvvisamente si spezza I un negozio di maglierista. Per raggiungere questo obiettivo nella conclusione, attesa o inattesa — è certamente attesa \ La ricognizione fa la prostituta senza piacere né dispiacere, con molta in Stella, meno o per nulla negli altri racconti. La conclu- professionalità, e non si lascia sedurre da amori o ricchezze. sione rappresenta sempre la frattura di un continuo, la Bompiani, Milano 1988, pp. 160, Lit. 18.000 Più complessa è la figura di Nora, protagonista del terzo trasgressione di una norma stabilita dalle consuetudini, o racconto, la tipica donna moderna, dinamica e intellettuale, dall'educazione, o dal perbenismo borghese; o ancora una In una scrittura volutamente piana, priva di emozioni realizzata su ogni piano dell'esistenza, la quale imporvvi- lacerazione violenta della vita operata dalla morte. Per e quasi di partecipazione sentimentale, Sandra Reberscbak samente, già nonna, al richiamo di un antico amore pre- questo loro stile i racconti della Reberscbak si presentano racconta quattro storie di donne, quattro esperienze che matrimoniale, sente nascere il dubbio sulla autenticità della come degli exempla, con qualcosa di programmatico se pure riflettono diversi momenti ed età di una donna pensata, sua vita, e ne fa la "ricognizione". Stella, la quarta prota- non polemico, quasi un'epopea della donna del nostro costruita sulla carta da scrivere, una donna come credo gonista, è la donna già anziana, rimasta di fatto sola, che tempo, in cui le protagoniste si muovono sullo sfondo della nessuno ha mai conosciuto. Nulla di realistico quindi nei vive una quieta e consapevole attesa della morte amando vita come figure irreali ed emblematiche, tese alla realiz- suoi personaggi, che si propongono infatti come protagonisti intensamente cose e persone, spiando i cicli della natura zazione di un loro fine, che può essere l'appropriazione esclusivi della loro storia. Severina è l'infanzia, ed è anche, nella sua casa di campagna, finché la morte la accoglie dell'esistenza, o l'acquisto di un negozio di maglieria, o la come dice il sottotilo, la "disponibilità" totale all'esistenza, veramente, silenziosa e repentina. trasgressione sentimentale o la morte. E le quattro vicende che ella scopre in un crescendo ininterrotto dai primi giorni Ciò che unisce ì quattro racconti non è tanto il succe- nel loro insieme sono una "ricognizione" letteraria di \ di vita fino all'incontro con l'esperienza sessuale: è un dersi delle quattro età della donna, che pure sono sottoli- possibili esistenze femminili. contenitore che tutto recepisce e tutto, anche, cerca. Rosa neate ed emblematizzate, quanto lo stile, il narrare distac- Laura Mancinelli I
ERIC ROHMER, La mia notte giature, né testi tratti a posteriori dai primo. Il più compiuto è senza dub- con Maud. Sei racconti mo- film. Sono storie che hanno una for- bio La mia notte con Maud, caratte- rizzato da un maggior approfondi- rali, a cura di Sergio Toffetti, Ei- ma dichiaratamente letteraria, ma mento psicologico e da una più ricca pensate per poterle un giorno tra- ISAAK BABEL, Racconti di naudi, Torino 1988, ed. orig. tensione nell'analisi del contraddit- sporre cinematograficamente. Per- Odessa, Einaudi, Torino 1988, 1974, trad. dal francese di Elena ché "racconti morali"? Rohmer pre- torio intreccio tra volontà e caso, ed. orig. 1924 e 1935, trad. dal De Angeli, pp. X-226, Lit. 24.000. cisa che i suoi testi vogliono centrare progetto individuale e destino. l'attenzione non tanto su ciò che la Sara Cortellazzo russo e nota di Franco Lucentini, Eric Rohmer è certamente un ca- gente fa, quanto su quello che avvie- pp. 121, Lit. 10.000. so particolare nel panorama del ci- ne nel loro spirito quando lo fanno. nema francese. È stato il più "classi- Le pagine dei racconti sono fittissi- Nella collana di scrittori tradotti co" tra gli esponenti della Nouvelle me di dialoghi; i personaggi rohme- da scrittori viene riproposto a tren- Vague e ha sempre perseguito con ri- riani parlano infatti molto, espri- t'anni dalla sua prima edizione italia- gore un progetto di cinema estrema- mendo le loro idee sui rapporti uo- RENATO FUCINI, Tipi che spa- na il bellissimo volumetto di Babel. mente personale, di cui il ciclo dei mo-donna, sull'amicizia, sull'amore, riscono, a cura di Riccardo Il grande scrittore ebreo russo, vitti- ma dello stalinismo (è da poco tra- Six Contes Moraux (1962-1972) è un sul divertimento, sulla noia, sulla fe- Reim, Lucarinì, Roma 1988, pp. esempio limpido. I sei film sono so- licità... Possiamo considerare il pri- pelata in Occidente la notizia della 213, Lit. 18.000. sua fucilazione, che fuga le incertez- stanzialmente una serie di variazioni mo testo, La fornaia di Monceau, ze che ammantavano la sua morte), su un unico tema, quello di un uo- una sorta di racconto-madre della se- Nella collana dei "Classici del ri- in questi dieci brevi racconti abban- YUKIO MISHIMA, Lezioni spiri- mo che incontra una donna nel mo- rie. dere" compare oggi un volume di dona il lirismo epico dell'Armata a tuali per giovani samurai e mento in cui sta per impegnarsi con Gli altri procedono per arricchi- racconti di Renato Fucini, tratti da cavallo. altri scritti, Studio Editoriale, un'altra. I Sei racconti morali pubbli- mento, inversione, sviluppo, disten- raccolte diverse {Le veglie di Neri, Il mondo raffigurato è quello del Milano 1988, ed. orig. 1968-70, cati da Einaudi non sono né sceneg- sione di questo o quell'aspetto del Acqua passata, All'aria aperta). È ve- ghetto di Odessa, città portuale trad. e cura di Lydia Origlia, pp. ro che non sempre l'autore strappa aperta ad accogliere tutti i relitti del- 122, Lit. 13.000. una risata aperta e sonora. l'umanità e a lasciarsi trasportare È molto frequente invece che sulle onde delle fantasie più incredi- questo mondo vecchio di un secolo Dopo la biografia di Stokes e il bili. L'edizione italiana raccoglie due film di Schrader ecco aggiungersi un e più, questa Toscana arcaica popo- blocchi narrativi che in origine era- lata di personaggi bizzarri, ignoranti, nuovo e importante tassello che ci no separati, cronologicamente e an- permette di avvicinarci alla ricostru- schietti e inequivocabilmente estinti che stilisticamente. Il primo com- zione del mistero Mishima. Questo siano investiti da un'ironia un po' prende quattro racconti scritti fra il volume raccoglie infatti cinque scrit- Studi Bompiani amara. L'occhio di Fucini è impieto- 1923 e il 1925, che fotografano in ti del narratore giapponese che van- so, puntuale ma pieno di affetto, an- maniera picaresca il mondo di delin- no dal 1968 (le Lezioni spirituali per che nei confronti di se stesso e degli quenti e predoni che scorrazzavano giovani samurai) al 1970 (il proclama episodi della propria vita quotidiana: per il quartiere ebraico, con l'animo che lo stesso Mishima lesse pochi sorge nel lettore la sensazione di es- acceso di passioni. I racconti del se- istanti prima del suo suicidio ritua- sere proiettato in un tempo in cui si condo gruppo, più strettamente au- le). In queste pagine si fa drammati- Boris Andreevic Uspenskij m ha tempo: tempo per organizzare tobiografici, narrati in prima perso- camente strada nell'animo dello burle e accorgersi del passare delle na, pubblicati nel 1934, sono la cro- scrittore una radicale sfiducia nei stagioni; tempo per passare al Caffè naca della giovinezza dell'autore, confronti di ogni possibilità di modi- e frequentare salotti, tempo per rac- uno dei tanti gracili marmocchi del ficare la realtà, sia tramite l'arte, sia I STORIA contare le cose di ogni giorno. tramite l'azione stessa. Al di là di ciò ghetto, tenacemente fedele alla vo- che questi testi ci dicono sull'uomo Scorre lenta la vita piccolo-bor- cazione di scrittore, scosso dal gran- ghese di medici condotti, cappellani Mishima, essi si impongono al letto- de pogrom del 1905 e pervaso da re perché esprimono un punto di vi- IE SEMIOTICA e contadini; il bozzettismo arguto di un'infinita malinconica tristezza. In- sta radicalmente antagonistico alle Fucini e le macchiette dei diseredati teressante è poi anche la genesi della scelte dominanti del Giappone ispirano malinconia e rimpianto co- traduzione italiana di questo difficile odierno. Peccato che le parole di Una raccolta di saggi me i paesaggi di Fattori con i quali testo russo, complicato da trappole Mishima sul recupero della tradizio- la scrittura dell'autore è stata spesso linguistiche ebraiche e ucraine: Fran- ne, sulla necessità di mantenere ac- di uno dei maggiori semiologi sovietici messa in relazione. Alla semplicità e co Lucentini ha decrittato i racconti ceso il fuoco della cultura giappone- alla povertà dei protagonisti delle con l'aiuto della vedova di Babel, in se si colorino troppo spesso di tinte novelle corrisponde uno stile liscio e un freddo inverno degli anni Cin- reazionarie, francamente insopporta- pulito, privo di fronzoli ma gustoso quanta. bili. GRUPPO EDITORIALE FABBRI, BOMPIANI, SONZOGNO, ETAS e piacevole. Monica Bardi Bruno Ventavoli Dario Tornasi N 7 [INDICE - ni ••DEI LIBRI DELMESEH
1895, aveva procurato allo scrittore scomparso nel 1572, non è mai real- provvisamente Humer scompare; sette anni e che, per la prima volta, persecuzioni e l'esilio in Svizzera — mente morto; ha imparato in Orien- l'avvocato apprende che si è suicida- ha visto le donne in ruoli tutt'altro ed ecco il perché del sarcastico Ad- te i segreti delle scienze occulte, può to e viene in possesso del loden del che secondari. Il libro è fatto di con- dio a Monaco, incluso in questa rac- operare guarigioni miracolose e pro- defunto. Il cappotto dello zio suici- versazioni, frammenti di vita quoti- OSKAR PANIZZA, Dal diario di colta. Esilio, prigione, libri messi al lunga innaturalmente la propria esi- da, che ha determinato il destino di diana, storie d'amore e lamentazioni un cane e altri scritti, l'"Af- bando, infine la follia — a Monaco, stenza appropriandosi del fluido vi- chi lo portava, forse condizionerà funebri, ricordi dell'esilio. Ne emer- franchi", Salorino 1988, trad. di da psichiatra, era stato tra i primi a tale di giovani vittime. Anche Maria- anche la vita dell'avvocato, in un fi- ge il quadro privato e politico di un Andrea Chersi, pp. 158, Lit. indicarne i nessi con il genio. Nella nine rischia di venir immolata da lui, nale aperto e irrisolto. Interessante lungo periodo storico, dall'occupa- 8.500. linea ideale che congiunge Heine a sul suggestivo sfondo delle catacom- la presentazione e buona la difficile zione francese del 1830, da quel pri- Tucholsky, coniugando furor lutera- be di Parigi, in un finale ricco di traduzione, a cui va fatto un solo ri- mo "sguardo rubato" di Delacroix (a no e passione illuministica, Oskar tensione. Come nota giustamente lievo: le "pareti spagnole" sono, in cui allude il titolo dell'opera), fino a Una razza umana che saltella, bru- Panizza fa la sua parte fino in fondo Anne Marie Jaton, Il Centenario "an- italiano, "paraventi". oggi. Donne d'Algeri è il quarto libro lica e par condannata a una sfrenata sull'esile margine della difesa della nuncia temi dominanti della futura Marina Ghedini di Assia Djebar, una scrittrice che af- mimica e inspiegabilmente costretta libertà. Comédie Humaine: il sogno dell'im- fronta tematiche provocatorie per 0 a incredibili metamorfosi, il cui sen- Anna Baggiani mortalità, il mistero del fluido vitale, pubblico a cui si rivolge: nel suo pri- so sfugge al povero cane, filosofica- la volontà di potenza, la corrosione mo romanzo, La sojf (1957), ritraeva mente incline a categorizzare e a in- del tempo e il tormento dell'amore infatti le aspirazioni delle giovani terrogarsi sulla natura del mondo, fi- assoluto". borghesi, mentre le Naìves hirondel- no alla scoperta della morte inevita- Mariolina Bertini ASSIA DJEBAR, Donne d'Alge- les (1967) erano dedicate alla vita di bile. Questo il succo dell'insolito ri nei loro appartamenti, coppia, argomento quanto mai inu- suale nella letteratura musulmana. racconto che apre l'intelligente ri- HONORÉ DE BALZAC, Il Cente- Giunti, Firenze 1988, ed. orig. proposta, per opera di una casa edi- nario, Guida, Napoli 1938, ed. "Per le donne arabe vedo un solo 1980, trad. dal francese di Gian- modo ai sbloccare questa situazione: trice svizzera (cas. post. 53 - CH - orig. 1837, trad. dal francese di 6872 Salorino), di uno scrittore di- franco Turano, nota critica di Isa- parlare, parlare senza sosta di ieri e Anne Marie Jaton, pp. 277, Lit. bella Camera d'Afflitto, pp. 189, menticato, contemporaneo di Nietz- THOMAS BERNHARD, il loden, di oggi, parlare fra noi in tutti i gine- 18.000. Lit. 15.000. cei, quelli tradizionali e negli appar- sche e, come lui, morto in manico- Theoria, Roma 1988, ed. orig. mio. Sembrerebbe puro espressioni- tamenti delle case popolari, parlare 1971, trad. dal tedesco e presentaz. smo: ma si tratta invece della bohème Parlando un giorno con Champ- Il punto di partenza di Assia Dje- fra noi e guardare, guardare fuori, rivoluzionaria e antiborghese della fleury dei propri scritti giovanili, di Giulia Ferro Milone, pp. 67, bar è la sanguinosa lotta di liberazio- fuori delle mura e delle prigioni!" Monaco degli anni ottanta, di cui Balzac gli disse: "Ho scritto sette ro- Lit. 6.000. ne del popolo algerino, durata più di Sylvie Accomero Panizza fu fra gli animatori, lucida manzi per puro studio: uno per il ma rabbiosa e scandalosa presenza. dialogo, uno per la descrizione, uno Questo racconto esaspera la tecni- Autore di feroci libelli anticattolici, per imparare a disporre i personaggi, ca del nouveau roman: il narratore iscritti nell'antica tradizione delle un altro per la composizione...". Tra riferisce il resoconto dell'avvocato violente polemiche riformiste — e a questi romanzi, pubblicati con vari Enderer, che protocolla il caso del questo filone si ispira, ma in toni at- pseudonimi tra il 1822 e il 1825, l'e- suo cliente Humer (come in altre tenuati e fantastici, La locanda della ditore Guida ha scelto forse il più opere, Bernhard ripete ossessiva- trinità — ma anche di una geniale accattivante: una narrazione che si mente i nomi dei personaggi). Hu- Psichopatia criminalis (1898; trad. it. inserisce consapevolmente — a tratti mer, anziano proprietario di una dit- Brescia 1985), ironico manuale di anche ironicamente — nel fortunato ta, si rivolge all'avvocato perché il fi- istruzione per medici, affinché sia re- filone del romanzo nero. Al centro glio e la nuora l'hanno relegato in stituita alla sua vera natura di follia del racconto c'è una coppia di inna- soffitta, dopo averlo estromesso dal- la psicologia del rivoluzionario, che morati, separati dalle guerre napo- l'azienda, falsificandone i libri conta- BU sembra precorrere i tempi. Non a ca- leoniche: un giovane generale fran- bili. L'avvocato annota tutto con cu- so fece scalpore in Francia, negli an- cese, Tullius Béringheld, e la sua ra, ma in realtà la sua mente è occu- ni Sessanta, la riscoperta (commenta- candida fidanzata, Marianine. Bérin- pata da un unico pensiero: il loden ta da Breton), di un suo grottesco gheld discende da una nobile fami- del suo cliente gli pare quello di un dramma satirico, Das Liebeskonzil glia che ha un misterioso e potentis- suo zio annegato nel fiume Sili. Il (concilio d'amore), apprezzato da simo protettore: l'antenato Bérin- dialogo si sfilaccia così in due mono- Fontane, che al suo apparire, nel gheld-Sculdans. Costui, benché loghi che non si intrecciano. Im-
na di basso rango, "sine nobilitate") nella serie di bozzetti maniacalità classificatoria, quasi cercasse in tal modo di j William M. Thackeray apparsi sul "Punch" nel corso del 1846. Raccolti di lì a riconquistare una cognizione della propria posizione in poco in volume, tali schizzi dovevano costituire la prima società. La sua non è denuncia di vizi sociali in generale, Il libro degli snob parte di quel grandioso affresco di vizi sociali ottocente- è piuttosto un'irrisione arguta del vizio di salire social- Lucarini, Roma 1988, ed. orig. 1855, trad. schi che prenderà forma nella Fiera della vanità. Più del mente e di dimostrarlo tangibilmente, priva di quel risen- grande romanzo, appena posteriore, questa prova conser- timento che toglie piacere al riso, velata appena di nostal- dall'inglese di Carla Maggiori, va chiare tracce dell'origine settecentesca, sia nella satira gia per un ordine idealizzato, della cui improbabile esi- prefaz. di Barbara Arnett Melchiori, di costume (che fa pensare alle "carriere" del libertino, stenza l'autore era ben consapevole. Altrettanto consape- pp. 288, Lit. 20.000 della prostituta, illustrate da Hogarth), sia nello stile di- vole del proprio snobismo, Thackeray tira frecciate con- gressivo (che ricorda il Tristram Shandy di Sterne) e in tro il "Bollettino di Corte" e contro Saint-Simon, memo- Chi avesse un'idea superficiale del termine snob o se cui la sferzata satirica si stempera in benevola ironia. Gli rialista ironico e partecipe della vita di società dei tempi ne servisse in senso approssimativo, può ora colmare le snob non sono infatti che un pretesto per tratteggiare una di Luigi XIV, del quale è conoscitore attento oltre che proprie lacune con la divertente consultazione di questo sfilata di idiosincrasie sociali, che il saggista osserva con critico. Tale feconda ambivalenza e il filtro saintsimonia- libro. La bella introduzione di Barbara A. Melchiori ci spirito nient'affatto distaccato: Thackeray stesso, caduto no anticipano la mondanità proustiana e ci permettono di informa che fu proprio Thackeray a coniare il termine nel rapidamente in miseria, fu coinvolto nei repentini movi- pregustare le delizie snobistiche del salotto di Madame senso moderno (fino ad allora esso stava a indicare perso- menti di ascesa e discesa sociale che descrive con fine Verdurin. Giuliana Gigli Ferreccio
saggi dedicati a figure di grande rilie- vo dal Seicento all'Ottocento: da Pa- scal a Voltaire, da Federico il Grande __ Tom Kromer a Goethe, da Saint-Just a Madame de MO^IO* CHARLES AUGUSTIN SAINTE-BEU- Staél, da Balzac a Renan. VVJ Vagabondi nella notte PREMIO PLURINAZIONALE 01 POESIA VE, Ritratti, Lucarini, Roma Il titolo Ritratti è singolarmente furviante, perché sembra rimandare L'UNICO DEDICATO A TUTTE 1988, trad. dal francese di Luigi Un intenso romanzo americano degli anni '30. Diemoz, prefaz. di Anna Maria ai Portraits pubblicati da Sainte-Beu- LE MINORANZE LINGUISTICHE ve prima del 1848: siamo invece qui L'avventurosa vita on the road Scaiola, pp. 268-XVI, Lit. 24.000. IL SOLO APERTO ALLA POESIA IN VIDEO di fronte a saggi tratti dalle Causeries dei reietti della Grande Depressione. du lundi (Conversazioni del lunedì) e Postfazione di Mario Maffi Vincitori della 5' edizione Dell'opera vastissima di Sainte- dai Nouveaux lundis che egli andò A) lingua italiana Beuve quasi nulla è oggi reperibile in pubblicando ben più tardi, dal 1851 italiano: risale agli anni Cinquanta al 1869. La scelta dei testi è comun- GIUSY VERBARO l'ultima edizione, pubbicata da Rizzo- que ottima e permette al lettore di B) idiomi calabresi e siciliani li, di Voluttà, il suo unico romanzo, e cogliere la specificità del metodo di CATERINA ZUCCARO (albanese) Maurice Blanchot Sainte-Beuve, ben caratterizzato nella quel grandioso affresco della storia C) idiomi minoranze del giansenismo e dei suoi persecutori prefazione: "Il critico entra nel pro- Foucault come io l'immagino che è Port-Royal, apparso da Sansoni prio autore, si mette al suo posto, lo MARIO TONINO RUBATTU (sardo) fa vivere, muovere, parlare nella quo- nel 1971, è da tempo esaurito. D) poesia in video <3 Una nitida sintesi del pensiero tidianità domestica, seguendone i mo- Restano in circolazione soltanto le SILVESTRO AMORE di un grande intellettuale pagine saporose e maligne dei diari vimenti interiori. A poco a poco i trat- ti della fisionomia si dispongono Vincitore Assoluto come postumo dono d'affetto intimi, I miei veleni, opportunamente da parte di un maestro della critica. riscoperte da Pratiche nel 1984. Ap- ognuno al proprio posto. A un tipo Premio Speciale Presidente Repubblica pare perciò particolarmente felice l'i- vago, astratto, si sostituisce e prende CATERINA ZUCCARO corpo una realtà individuale: l'uomo niziativa dell'editore Lucarini di of- INFORMAZIONI: CENTRO STUDI BOSIO è trovato". frirci una scelta dell'opera critica di ROMA |06| 7991598 MILANO (02| 7422303 Edizioni Costa & Nolan Via Peschiera 21 16122 Genova Sainte-Beuve, raccogliendo alcuni Mariolina Bertini i patti col diavolo, etc.) ad una dimen- mettendo agli stimoli culturali esterni un poco di buono, un ricattatore, che Fantastico sione più sofisticata, in cui cominciano di penetrare nel mondo della scuola: Giallo si scopre aver avuto in passato legami a delinearsi quei connotati di surrealtà può essere il caso dell'antologia di fan- con tutti i protagonisti del racconto: tascienza in esame, curata da due cri- dalla banda di rapinatori alla famiglia AA.W., Racconti fantastici e di assurdo che si ritroveranno nei grandi romanzieri russi del tardo Otto- tici che hanno alle spalle una lunga di Sir John. Come in ogni buon giallo nella Russia dell'Ottocen- JOSEPHINE BELL, Una gomma cento e del primo Novecento. Proprio esperienza. Questa antologia, formata a enigma tutti sono sospettabili. La to, a cura di Giovanna Spendei, da brani di autori celeberrimi, quali a terra, La Tartaruga nera, Mila- sorpresa reale sta nella conclusione di quest'ultimo aspetto è quello più inte- no 1988, ed. orig. 1963, trad. dal- Mondadori, Milano 1988, pp. 222, ressante dell'intera antologia: è la pro- Ballard, Asimov e Clarke (a volte ria- questo racconto. Di prassi, secondo le Lit. 8.000. va tangibile del grande contributo del- dattati dai curatori), pone un duplice l'inglese di Rosanna Pela, pp. 213, regole codificate del genere, trionfa la letteratura russa all'evoluzione del interrogativo: se, in primo luogo, la Lit. 14.000. in ultimo la fiducia nella ragione e Otto autori e otto racconti a volte genere fantastico, quale s'è determina- fantascienza possa essere considerata dunque il ricomponimento di un cultura di serie A a tutti gli effetti, e tra loro diversissimi, e tuttavia in gra- to in tempi più recenti. Una gomma a terra è un bel disgui- equilibrio stabile. Nel caso del ro- do di permettere uno sguardo panora- Mario Della Casa quindi in grado di essere veicolata at- manzo della Bell — prolifica scrittri- traverso le istituzioni ufficiali; e, in do per chiunque. In questo caso è una mico sulla letteratura fantastica russa vera calamità per un numero davvero ce di gialli, amica di Dorothy Sayers secundis, se sia possibile darne un'in- — prevale il fascino dell'ambiguità. del secolo scorso. A dire il vero, una ragguardevole di persone. Accade in- terpretazione didattica senza appesan- Per la polizia il caso è chiuso, ma non certa inclinazione per il fantastico è fatti un giorno che una Jaguar verde, una componente costante di tutta la tirla o renderla noiosa, evitando di completamente per il lettore cui rima- trasformarla in pedante futurologia. Il rubata, lasci per la strada un malfatto- ne un piccolo, solleticante, margine letteratura russa, in alcuni casi più vi- re che si accingeva a compiere, con sibile, in altri più sotterranea, comun- testo, ci sembra, offre delle risposte di dubbio. È questo il primo romanzo DANIELE BARBIERI,RICCARDO esaustive: sia nella scelta degli argo- numerosi complici, una rapina. Il col- di Josephine Bell tradotto in Italia. que sempre avvertibile da Gogol a Do- po naturalmente fallisce e la polizia si stoievski a Cecov. In quest'Antologia MANCINI, Imparare dal futu- menti, sia nel modo di presentarli, sot- Ne attendiamo altri. ro, La Nuova Italia, Firenze tolinea la ricchezza e la complessità mette ad indagare per rintracciare i possiamo cogliere i primi esempi di Sara Cortellazzo queste tendenze e al tempo stesso i 1988, pp. 159, Lit. 9.500. tematiche intrinseche alla fantascien- proprietari della Jaguar abbandonata. tratti paradigmatici, attraverso rac- za, e, soprattutto, mostra la qualità Entrano così in scena Sir John Drew- conti poco noti al pubblico italiano artistica elevata raggiunta da qualche son, un uomo insospettabile, di pro- Che le istituzioni scolastiche siano autore. La maniera migliore, dunque, (degli autori più famosi presenti nel profondamente misoneiste e in peren- fessione "pubblico benefattore", la ni- volume, come Puskin, Lermontov e lo di avvicinare alla fantascienza, stimo- pote e il suo fidanzato. Il caso sembra ne ritardo nell'aggiornare i propri pro- lando la fantasia e la riflessione. stesso Gogol, sono state scelte delle grammi è un fatto ormai assodato. Tut- apparentemente chiuso sino a che opere minori): si passa dal fantastico di tavia, alcuni testi intelligenti possono non viene trovato, nel baule dell'au- origine fiabesca e popolare (streghe, svolgere la funzione di apripista, per- Mario Della Casa tomobile, un cadavere. La vittima è
in inglese La Divina Commedia. Ma è rimasta famosa ne" della durata di nove ore. E la Sayers scrive alcune Dorothy L. Sayers soprattutto per le sue detective novels con protagonista delle pagine più efficaci del romanzo nel dipingere la Lord Peter Wimsey, investigatore aristocratico, sofistica- preparazione del concerto, nel rappresentare i diversi Il segreto delle campane to e colto, dotato di una finissima intelligenza analitica campanari e, soprattutto, nel descrivere le protagoniste, che gli consente di andare immediatamente al di là delle le campane — ognuna delle quali ha un nome, un tim-1 Mondadori, Milano 1988, ed. orig. 1934, apparenze per cogliere gli indizi necessari alle sue indagi- bro...un'anima. Ma l'impresa del concerto non è Tunica trad. dall'inglese di A. M. Francavilla, ni. Soprannominato "Sherlock Holmes dei quartieri al- a cui è chiamato a collaborare Lord Wimsey. Un omici- pp. 310, Lit. 18.000 ti", colleziona libri rari, ama la letteratura e la musica. dio terribile, che avviene nel paesino, lo vede di nuovo | Ed è proprio quest'ultima arte, in una sua forma d'e- messo in causa. Di chi è il cadavere, orrendamente muti- spressione molto particolare, a caratterizzare II segreto lato, trovato nella tomba di un altro defunto? Ma soprat- tutto chi è quella mente diabolica che ha architettato I Nonostante sia stato definito da Edmund Wilson delle campane. In un piccolo paese sperduto e paludoso l'omicidio? Il segreto delle campane, dopo un esordio | "uno dei libri più noiosi mai letti", Il segreto delle cam- dell'Inghilterra, Fenchurch S. Paul, un sacerdote coltiva brillante, ricco nella descrizione dei protagonisti, non rie- pane è generalmente considerato uno dei migliori roman- con passione l'arte di suonare le campane, denominata sce ad alimentare sempre il clima di tensione e suspense I zi di Dorothy Sayers, la più popolare scrittrice di polizie- change-ringing, "una specialità dell'Inghilterra — come che attraversa la vicenda. La soluzione finale convince e schi dopo Agatha Christie. Assai colta, dai molteplici in- viene chiarito nel romanzo — che, come molte altre spe- travolge il lettore, ormai partecipe fino in fondo dei mi-1 teressi intellettuali, la Sayers si laureò a Oxford, nel cialità inglesi, rimane incomprensibile al resto del mon- steri, affascinanti, del change-ringing. 1915, in letteratura medioevale; scrisse raccolte di poesie, do". Lord Wimsey capita per caso in questo paesino e due commedie, un pamphlet a sfondo religioso e tradusse viene coinvolto nell'impresa di un "concerto per campa- Sara Cortellazzo I
sica l'unico progetto organico sembra Alberto Cantù, specialista già collau- più strettamente legate all'immagina- zo e Zoppelli studiano la straordinaria Musica essere rimasto questa collana di Mur- dato dell'argomento. La completezza rio. Come questa metafora in cui un fortuna critica dei Salmi, sui quali so- sia, che con passo lento ma tenace e la chiarezza del testo sono lodevoli. giornalista di genio cercò di catturare prattutto si fonda il mito settecentesco inanella un autore dopo l'altro. La Costante lo sforzo di staccarsi da certa la miracolosa leggerezza della mano di Marcello "Principe della musica". Il ALBERTO CANTÒ, Invito all'a- struttura dei volumetti è costante: un facile mitologia paganiana per offrire sinistra di Paganini: "un fazzoletto le- quadro dei contributi è completato scolto di Paganini, Mursia, po' di biografia, un accurato ma non un contributo lucido e scientifico. Il gato in cima a una canna". dall'esame di alcuni problemi di prassi Milano 1988, pp. 173, Lit. 8.000 troppo specialistico esame delle opere, che, se per un verso è da apprezzare, Alessandro Baricco esecutiva e dal catalogo, curato da veloce rassegna critica, bibliografia, dall'altro finiscepe r scolorire il fascino Franco Rossi, delle musiche di Marcel- lo conservate nelle biblioteche di Ve- In Italia la divulgazione musicale a discografia, e infine il sempre diverten- dell'argomento. Se, come recita il tito- te giochetto delle cronologie parallele. lo, si tratta di un "invito" alla scoperta nezia. basso costo e bassissimo indice di dif- Francesco Bianchetti ficoltà è quasi esclusivamente affidata Il linguaggio è per lo più accessibile: di Paganini un po' di accondiscenden- allo stratagemma delle opere a dispen- il tono un po' retro, da aula di Conser- za verso l'aurea fiabesca del personag- gio non guasterebbe. Non è un caso se: stratagemma a cui si devono orrori vatorio: i contenuti regolati da degnis- AA.W., Benedetto Marcel- che tra tutte le innumerevoli annota- indecenti e progetti degnissimi. Libri simo rigore. Cambiano gli autori, ma lo. La sua opera e il suo zioni, a rimanere impigliate nella me- veri e propri se ne trovano pochi. più o meno, il risultato appare sempre tempo, a cura di Claudio Madri- uguale. Questo Paganini lo si deve a moria risultino alla fine proprio quelle Scomparsi precocemente gli Oscar mu- cardo e Franco Rossi, Olschki, Fi- renze 1988, pp. 482, Lit. 85.000.
A far luce su un personaggio quale Benedetto Marcello, oggetto per tutto il Settecento e oltre di lodi iperboliche ADULARIA" e oggi assai poco conosciuto, giungono ora gli atti del convegno organizzato nel 1986 dalla Fondazione Levi e dal narrativa da scoprire fra '800 e '900 Conservatorio di Venezia. Il volume raccoglie contributi di varia natura. In una prima sezione di carattere biogra- • ALBERTO CANTONI > GIUSEPPE TONNA IL DEMONIO DELLO STILE FAVOLE PADANE fico e storico viene considerato il du- prefazione di Frediano Sessi prefazione di Antonio Porta plice volto di Marcello, patrizio veneto e "dilettante di musica", nei suoi rap- • ARTURO LORIA » SILVIO D'ARZO porti con la cultura del primo Settecen- LA LEZIONE DI ANATOMIA ALL'INSEGNA DEL "BUON CORSIERO" to e sullo sfondo dei complessi rituali prefazione di Giuliano Gramigna prefazione di Mario Spinella politico-istituzionali della vecchia re- • FRANCO FORTINI » EMILIO PRAGA pubblica. Sul versante più strettamen- LA CENA DELLE CENERI- DUE DESTINI te musicologico viene riservato ampio RACCONTO FIORENTINO prefazione di Gilberto Finzi spazio ad alcuni lavori appartenenti al Musica segnalazioni prefazione di Mario Spinella corpus delle cantate da camera, ancora in gran parte inesplorato, ma rivelato- AA.W., Musica sacra in Sici- re di valori notevolissimi. I saggi di lia tra rinascimento e ba- Talbot, Timms e Della Seta sottolinea- rocco, A cura di Daniele Ficola, no lo stretto legame tra musica e testo Flaccovio, Palermo 1988, pp. 259, poetico, la pregnanza della ricerca ar- Lit. 32.000. In preparazione: BENIAMINO J0PP0L0 - GIANFRANCO DRAGHI - MARIO PUCCINI - ENRICO BONI monica e l'oscillazione degli atteggia- IGOR STRAVINSKIJ, Poetica del- menti stilistici dal mondo musicale a ARDENG0 SOFFICI - GIOVANNI PAPINI la musica, Studio Tesi, Pordeno- cavallo tra Sei e Settecento a quello ne 1987, trad. dal francese di Mirel- CLAUDIO LOMBARDI EDITORE 20145 Milano - Via Bernardino Telesio 18 - Tel. (02) 4817553 "pregalante". Selfridge-Field, Da Poz- la Guerra, pp. 104, Lit. 15.000. 7 [INDICE « v •IDEI LIBRI DEL MESEHH
volmente, come nota l'autore, ma viani occupano un posto di primo Teatro nel contempo confermare "quella piano nel panorama del cinema in- forza delle materie testuali, quel vi- ternazionale. E ben ne individua i talismo narrativo, e soprattutto motivi l'autore del volume nel suo GASTON SALVATORE, Stalin, Ei- Teatro segnalazioni TREVOR GRIFFITHS, Come- quella 'ferma dichiarazione sul ca- ampio e ricco saggio introduttivo, dians, Guerini e Associati, Mila- naudi, Torino 1988, ed. orig. rattere della forma' che hanno sem- scritto con sincera partecipazione, 1985. trad. dal tedesco di Riccardo ALBERT CAMUS, Tutto il teatro quella stessa emozione che molti di no 1988, ed. orig. 1976, testo in- (Il malinteso, Caligola, I pre caratterizzato la sua forza glese a fronte, trad. dall'inglese di Held, pp. 94, Lit. 16.000. espressiva". noi provano di fronte ad alcune se- giusti, Lo stato d'assedio) quenze firmate dai Taviani. Ettore Capriolo, introduz. di Mag- Insomma al di là della televisio- Due uomini che hanno vissuto, cia- Bompiani, Milano 1988, trad. dal Il loro, riprendendo Pasolini, vie- gie Rose, pp. 174, Lit. 16.500. ne, che ha rovinato parecchi giovani scuno a suo modo, da congiurati, sol- francese di Vito Pandolfi, Franco autori, e tralasciando gli immancabi- ne definito un "cinema di poesia", tanto per ritrovarsi alla fine insieme in Cuomo, Frangois Ousset, Cesare li segni di fragilità presenti in diver- costellato di momenti ineffabili, ca- Bell'esordio per la "Biblioteca let- una dacia a trentadue chilometri da Vico Lodovici, pp. 248, Lit. se produzioni, molti registi america- ratterizzato da personalissimi "mo- teraria" della Guerini e Associati: Ro- Mosca, tra l'ultimo squarcio del 1952 20.000. ni hanno dimostrato vivacità creati- nologhi interiori per immagini" che senberg, Schelling, l'antica Battaglia e l'inizio del 1953: Josif Stalin, istrio- va, energia reale e stile vigoroso, giocano sul doppio registro della delle rane e dei topi e Comedians, lo ne e potente della terra, e Icik Sager, ALBERTO SANTACROCE, Ipotesi dal punto di vista formale-linguisti- soggettiva e dell'immaginazione, in scoppiettante e amaro testo dell'ingle- attore professionista appena preleva- su Bertolt Brecht, Shakespea- co. I nomi? Scorsese, Carpenter, inscindibile contrappunto. I loro se Trevor Griffiths (1935), noto anche to dal Teatro degli Artisti con indosso re and Company, Napoli 1988, pp. Cronenberg, Spielberg, Coppola, film possono essere paragonati a come sceneggiatore cinematografico ancora il costume di scena, stan qui, 198, Lit. 20.000. Hill, De Palma, registi che nulla straordinarie e moderne "cattedrali (Reds di Warren Beatty). Scritto quat- nei cinque atti che il quarantasettenne hanno da invidiare, secondo Turro- di celluloide" di cui i Taviani sono, tordici anni or sono, l'autore oggi lo cileno Gaston Salvatore ha scritto in ni, ai maestri degli anni Trenta e al pari dei maestri di bottega della definisce "fondamentalmente un'in- tedesco tre anni or sono, come fossero Quaranta. stagione del Medioevo e del Rina- dagine sul mercato, quel meccanismo in una seduta di autocoscienza. Parla- Di anno in anno troviamo, attra- scimento, gli ideatori, i progettisti, i antico che serve a vendere e comprare no uno contro l'altro, attaccano e si verso le varie recensioni dei film, la direttori dei lavori. merci, servizi, mestieri, aspirazioni e difendono. Lo zar rosso è il carnefice, Cinema conferma degli amori dell'autore In effetti i due autori toscani se- infine intere esistenze". Griffiths met- ma non solo; il disorientato ebreo è la che nei suoi testi predilige il con- guono ogni fase della lavorazione te in scena la comicità: il tentativo, la vittima designata, ma non del tutto. fronto diretto con arti visive come dei loro film: sono autori delle sce- tentazione, la disperazione della co- Attraverso le battute del Lear di GIUSEPPE TURRONI, America- la fotografia e la pittura — piutto- neggiature, dirigono attori che il micità. Shakespeare; si scandagliano a vicen- na 3, Bulzoni, Roma 1988, pp. sto che con la sceneggiatura o il più delle volte stupiscono per la lo- ro aderenza ai personaggi interpre- Sei nuovi comici, sei esordienti a tu da. Giocano di paura e di orrore, co- 227, Lit. 18.000. pre-testo letterario — ritenute la per tu con il loro possibile successo o me stessero tirando di spada e di pisto- forza vitale del cinema da lui analiz- tati, seguono infine le fasi ultime fallimento. Preparano i loro numeri la. Il riassuntino-sommario? È presto zato. della realizzazione, dal montaggio GIUSEPPE TURRONI, America- in attesa che giunga l'impresario per fatto. Leggiamo a pagina 24, Stalin: Sara Cortellazzo alla scelta delle musiche. l'audizione; fanno il loro show. In ul- "Due vecchi recitano Lear, perché na 4, Bulzoni, Roma 1988, pp. E in particolare la scelta della timo, riflettono su quello che è stato: uno di loro non riesce a dormire la 224, Lit. 18.000. musica ha un peso determinante, non si salva nessuno, per tutti è pronta notte. Che c'è di male? Lei diceva che dato che essa non si pone mai come la trappola della delusione. Che sarà ogni attore al termine della carriera Questi due volumi appaiono a mero commento alle immagini, ma mai la vita? — si pensa. Una bagarre vuole recitare Lear almeno una volta. dieci anni di distanza dalla pubbli- diviene sempre una vera co-protago- tra comici, viene da credere. E capita Se lei è Lear, perché non posso esserlo cazione di Americana 1 e 2, che pre- nista della storia narrata. Il volume che a qualcuno tocchi il ruolo della io?". La Morte aleggia palpabile sin sentavano una raccolta di recensioni di Pier Marco De Santi segue le va- PIER MARCO DE SANTI, I film spalla. Per chi può permetterselo, es- dall'inizio; arriva alla fine e colpisce e interventi saggistici di Turroni, rie tappe della carriera dei Taviani, sendo il linguaggio il fulcro di Come- indirettamente Sager. La Paura è so- tratti dal suo trentennale lavoro di Paolo e Vittorio Taviani, analizzandone ogni film, di cui si dians, meglio la versione inglese; vrana e tiranneggia anche Stalin. Sem- svolto sulle pagine di "Filmcritica". Gremese, Roma 1988, pp. 142, fornisce una trama dettagliata e un quella italiana è migliore del film mi- bra che i due si siano ritirati nelle pa- Ecco dunque che la riflessione criti- Lit. 35.000. commento puntuale. A corredare la lanesizzato che recentemente s'è visto gine di Salvatore perché quello è il ca dell'autore si sposta ora all'ulti- monografia troviamo una ricca scel- sui grandi schermi. luogo in cui più piace loro aver paura. mo decennio, periodo che ha visto Autori di undici film, dagli inizi ta di immagini, spesso inedite. Gian Luca Favello Gian Luca Favetto il cinema americano mutare sì note- degli anni '60 a oggi, i fratelli Ta- Sara Cortellazzo
cativo, essenziale come un verso dell'antica poesia giap- sui suoi rapporti con la letteratura, sul ruolo della sce- Andrej Tarkovskij ponese, lo haiku, più volte richiamata alla memoria da neggiatura, della scenografia, della recitazione, della mu-1 Tarkovskij nel suo testo, come esempio di "finezza e sica. E ancora ci parla dei temi che gli stanno a cuore, Scolpire il tempo compattezza nell'osservazione della vita per così dire al- quelli delle radici, dei legami con la casa paterna, con I lo stato puro". Solo i grandi registi sono in grado, secon- l'infanzia, con la Patria, con la Terra, del conflitto tra lo Ubulibri, Milano 1988, ed. orig. 1986, trad. do Tarkovskij, di "scolpire il tempo", di modellarlo, di Spirito e la Materia, della nostalgia, della necessità del | dal russo e cura di Vittorio Nadai, pp. 215, deformarlo per cogliere, attraverso la costruizone dell'in- sacrificio del superfluo. Se ripensiamo ad alcune imma- Lit. 30.000 quadratura cinematografica, la realtà nel suo farsi, la gini indimenticabili dei film di Tarkovskij capiamo co- realtà specchio dello spirito. E lo spettatore diviene, di me esse fossero il mezzo per scoprire sfondi senza fine, fronte a tale cinema autentico — che rifugge dai soggetti per scoraggiare la tendenza sintetica dell'occhio umano, L'infanzia di Ivan, Andrej Rublev, Solaris, convenzionali, dalle "stelle", dal fine immediato di di- per fargli scorgere il miraggio dell'infinito. Scolpire il Stalker, Nostalghia, Sacrificio: sono i titoli che com- vertire — un testimone. Un testimone che si reca al tempo, scritto nell'arco di venti anni, torna spesso, pagi- ] pongono la filmografia tarkovskiana, sono le tappe di cinema alla ricerca del tempo, o di quello perduto o di na dopo pagina, su problemi precedentemente affrontati, una costante, lucida e sofferta riflessione sulla condiizo- quello che finora non ha trovato. "Per mezzo del cinema con l'urgenza di meglio definirli e comprenderli, con I ne dell'uomo. Il volume Scolpire il tempo, che può es- — dice Tarkovskij — bisogna porre i problemi più l'intento "di tracciare una strada per me stesso attraverso \ sere considerato l'ultimo capitolo di questo viaggio, è complessi del mondo moderno. Occorre soltanto cercare, la selva di possibilità di quest'arte giovane e stupenda, un'opportunità rara per cogliere fino in fondo la profon- cercare ogni volta da capo, la strada, l'alveo lungo il allo scopo di ritrovarmi io stesso in maniera più piena e I dità d'indagine del regista russo, prematuramente scom- quale deve muoversi l'arte del cinema". L'autore riflette indipendente in essa". parso nel 1986. Il titolo stesso è carico d'immagini, evo- poi a lungo sulla specificità del mezzo cinematograafico, Sara Cortellazzo I
ENZO FILOSA, La Pietà, Bollati BEN JONSON, Teatro, Milano Roma 1988, ed. orig. 1822, trad. scuola di Francoforte, Luca- Libri Boringhieri, Torino 1988, pp. 107, 1988, trad. dall'inglese di Nereo E. dal francese di Elena Grillo, pp. rini, Roma 1988, ed. orig. 1987, Lit. 14.000. Condini, pp. 418, Lit. 12.000. 104, Lit. 10.000. trad. dal francese di Ninetta Zan- economici degiacomi, pp. 156, Lit. 10.000. DORIS LESSING, Mia madre, RAYMOND QUENEAU, Piccola a cura di JOHANN WOLFGANG GOETHE, Bollati Boringhieri, Torino 1988, cosmogonia portatile, Ei- EUGENIO GARIN, Ermetismo Guido Castelnuovo Massime e riflessioni, Tea, Milano 1988, ed. orig. 1907, trad. ed. orig. 1986. trad. dall'inglese di naudi, Torino 1988, ristampa, ed. del Rinascimento, Editori orig. 1950, trad. dal francese di dal tedesco di Marta Bignami, pp. Paola Mazzarelli, pp. 101, Lit. Riuniti, Roma 1988, pp. 79, Lit. Libri usciti nel mese di maggio 12.000. Sergio Solmi, pp. 183, Lit. 20.000. 9.000. 1988. Con la collaborazione del- 347, Lit. 13.000. le librerie Stampatori Universita- PIERRE DE MARTVAUX, Il villan EUSTACHY RYLSKI, Una pro- MARCEL RONCAYOLO, La città. ria e Bookstore di Torino. NIKOLAJ GOGOL', Le anime rifatto, Tea, Milano 1988, ed. vincia sulla Vistola, Sellerio, Storia e problemi della di- morte, Rizzoli, Milano 1988, ri- orig. 1735, trad. dal francese di Palermo 1988, ed. orig. 1984, mensione urbana, Einaudi, I) Letterature e stampa, ed. orig. 1842, trad. dal Piero Citati, pp. 226, Lit. 12.000. trad. dal polacco di Alberto Zoina, Torino 1988, trad. dal francese di russo di Laura Simoni Malavasi, saggistica letteraria pp. 125, Lit. 8.000. Bruno Bellotto e Giovanni Betti- pp. 488, Lit. 9.000. LISA MORPURGO, La noia di roli, pp. 150, Lit. 12.000. Riedi- JERZY ANDRZEJEWSKI, Le porte Priapo, La Tartaruga, Milano II) Storia e filosofia zione della voce "città" dell'Enci- del paradiso, Sellerio, Palermo CARLO GOLDONI, Il campiello, 1988, pp. 124, Lit. 15.000. clopedia Einaudi del 1978. 1988, ed. orig. 1973, trad. dal po- Einaudi, Torino 1988, ristampa, GEORGE L. MOSSE, Il dialogo lacco di Ludmila Ryba e Alberto pp. 133, Lit. 8.000. GUIDO MORSELLI, Un dramma ebraico-tedesco da Goethe IV) Scienze. Zoina, pp. 114, Lit. 8000. borghese, Bompiani, Milano a Hitler, La Giuntina, Firenze PANAIT ISTRIATI, Kyra Kyrali- 1988, riedizione, pp. 293, Lit. 1988, ed. orig. 1985, trad. dall'in- DOMENICO PARISI, Non solo tecnologia. Scienza e pro- PLACIDO CERRI, Le tribolazio- na, Feltrinelli, Milano 1988, ed. 7.000. glese di Daniel Vogelmann, pp. ni di un insegnante di Gin- orig. 1924, riedizione, trad. dal 124, Lit. 14.000. blemi di "policy", Il Mulino, nasio, Sellerio, Palermo 1988, francese di Gino Lupi, pp. 135, CHARLES NODIER, Trilby il Bologna 1988, pp. 113, Lit. pp. 63, Lit. 6.000. Lit. 8.000. Folletto di Argail, Lucarini, PAUL-LAURENT ASSOUN, La 12.000. IN. 7 pag. VI:
DEI LIBRI DEL MESE I
"circolo" sulla linea che da Ast, at- que un simbolo; ed è il motivo del ze tradizionali a Fez": l'alchimia, co- l'ermeneutica come infinita apertura me la medicina araba, è il ritorno al- dei molteplici percorsi dell'interpre- traverso Schleiermacher e Dilthey, Filosofìa simbolismo che collega questi sei giunge a Gadamer attraverso la me- brevi saggi, dedicati ad argomenti la purezza, all'equilibrio originario, tazione, e attenta a quegli spazi pro- che si attua mediante simboli com- blematici che superano l'intenzione diazione heideggeriana; quindi Fran- TITUS BURCKHARDT, La ma- apparentemente molto distanti. Il plessi. Antonella Comba autorale e si dispiegano nella trama zini riflette sul "mutismo dell'auto- schera sacra e altri saggi, gioco degli scacchi, per esempio, re" in Valéry, cioè in una concezione trae origine dalla concezione indiana dei rapporti che un'opera instaura Studio Editoriale, Milano 1988, coi suoi lettori e interpreti. Nel pri- dell'universo della poesia come uni- della lotta fra dei e demoni; la scac- verso di relazioni che sfonda la fissi- ed. orig. 1979, trad. dal francese di chiera è il cosmo, teatro di una guer- mo saggio Griffero, muovendo dal Elisabetta Bonfanti Mutti, pp. 82, principio schleiermacheriano del bes- tà di una interpretazione (sia pur ra che inizialmente può svolgersi se- dell'autore stesso); e Ferraris ridi- Lit. 10.000. condo infinite modalità; ma, a poco TONINO GRIFFERO, FEDERICO ser Verstehen, ne analizza la portata filosofica a partire da illuminismo e mensiona la classica contrapposizio- a poco, il giocatore diviene sempre VERCELLONE, ELIO FRANZINI, romanticismo, sino all'attuale "messa ne di ermeneutica e critica mostran- L'uso rituale della maschera è meno libero e le sue scelte sono MAURIZIO FERRARIS, Ciò che al bando" dell'autore in ogni consi- do come in realtà l'ermeneutica considerato dal Giudaismo, dal Cri- sempre più determinate dalla neces- l'autore non sa, Guerini e as- derazione interpretativa; nel secon- "della tradizione" soddisfi originaria- stianesimo e dall'Islamismo come sità: l'impulso cieco porta alla scon- sociati, Milano 1988, pp. 135, Lit. do è Vercellone a notare come lo mente le istanze che la critica dell'i- una forma d'idolatria. In realtà essa fitta, la conoscenza salva. Finalizzato 15.000. spartiacque del concetto di ermeneu- deologie vorrebbe contrapporle, an- esprime, in un contesto politeista, alla consapevolezza è pure il proce- tica filosofica sia tracciato dalla svol- che allo scopo di pervenire così a una "realtà atemporale, cosmica o dimento alchemico, che qui l'autore Il volume presenta quattro saggi ta trascendentale, e come ciò guidi una radicale esclusione della filoso- divinotà", dietro cui si cela la Divini- tratteggia brevemente, e riprende diversi per temi e per estensione ma l'indagine sulla problematica del fia. Marco Ravera tà Impersonale. La maschera è dun- nel saggio finale dal titolo "Le scien- uniti dal filo di una concezione del-
cosa di più. In questo volume egli propone infatti aper- riana del linguaggio di Heidegger e del suo significato Hans Georg Gadamer tamente la sua filosofia ermeneutica come ideale prose- filosofico, alla comune elaborazione ontologica del fe- cuzione del Denkweg heideggeriano, una prospettiva di nomeno del linguaggio, allo sforzo infine di mantenere I sentieri di Heidegger pensiero in grado cioè di raccoglierne l'eredità e di deli- distinto il lessico heideggeriano dal proprio. Ma se nella neare al tempo stesso nuovi percorsi del cammino filo- stessa prefazione all'edizione italiana l'autore accenna Marietti, Genova 1988, ed. orig. 1983, trad. sofico. Ma chi è lo Heidegger di Gadamer? All'interno alla difficoltà di conservare, nell'ambito di una tradu- e cura di Renato Cristin, pp. 176, di questa molteplicità di saggi non è difficile scorgere le zione, questo prezioso contributo, la versione italiana si Lit. 20.000 tesi ermeneutiche dell'autore che si articolano fonda- presenta in effetti talvolta discutibile e oscillante, tal- volta ai limiti della tollerabilità e dell'errore. Così, per mentalmente su due binari: la sostanziale unità e conti- citare solo alcuni dei molteplici casi, l'aggettivo exi- nuità del pensiero di Heidegger, l'"unicità" del suo sen- . Nel 1979, conferendo a Gadamer il premio Hegel stenziell viene reso ora con "esistentivo" ora con "esi- tiero, e l'ambito radicalmente ontologico della sua filo- della città di Francoforte, Juergen Habermas ne riassu- stenziale" (p. 1 e passim), mentre talvolta lo stesso "esi- sofia, il pensiero dell'essere. Sulla base di queste linee meva i grandi meriti filosofici sotto il profilo d'insieme stenziale" traduce l'intero existenzphilosophisch (p. prospettiche Gadamer spazia liberamente in modo asi- di una "urbanizzazione" della provincia heideggeriana. 12); la forma verbale wesen viene tradotta con "sosta- stematico sui grandi temi della filosofia heideggeriana: L'esito di questo processo di "urbanizzazione" è raccol- re" (?) (p. 40-41) ed il solo geschieht con "accade, cioè \ il rapporto con la tradizione filosofica, il problema del- \ to nel vasto arco tematico e cronologico dei quindici si storicizza" (p. 103). L'importanza del testo ed il rilie- la metafisica e l'ambiguo significato del suo superamen- saggi di questo volume, in cui sono racchiusi quasi ven- vo stesso.die il fenomeno del Impiaq&o assume al suo to, d problema religioso, e infine il rapporto tra evento ticinque anni di studi del più autorevole interprete di interno avrebbero richiesto una mma maggio*e. dell'essere e verità nell'opera d'arte. Fra i motivi di in- Heidegger. Gadamer rum è tuttavia in senso stretto uno teresse del volume va dato rilievo alla lettura gadame- Massimo Bonola I studioso del pensiero heideggeriano, ma senz'altro qual-
prossimi alla verità e altri più lonta- ti, talvolta sovrapponentisi, ordinati ni, più deboli o irrazionali. Questo in modo poco lineare. Più omogenei prezioso atteggiamento, frutto della tra loro alcuni contributi nei capitoli tolleranza e della curiosità, si basa su conclusivi. Nella sezione dedicata al- KLAUS HEINRICH, Parmenide l'opposizione al neoidealismo Gian- NELSON GOODMAN, Vedere e un duplice movimento filosofico: da AA.W., Il neoidealismo ita- e Giona. Quattro studi sul nantoni analizza i rapporti col mar- un lato la scienza viene intesa come liano, a cura di Pietro Di Gio- rapporto tra filosofia e mi- costruire il mondo, Laterza, xismo; Sichirollo sostiene la necessi- Bari 1988, ed. orig. 1978, trad. attività di produzione simbolica ac- vanni, Laterza, Bari 1988, pp. tologia, Guida, Napoli 1988, ed. canto alle altre pratiche della nostra tà di rivalutare il contributo delle fi- dall'inglese di Carlo Marietti, pp. VIII-260, Lit. 35.000. orig. 1982, trad. dal tedesco di cultura, dall'altro si salvano, e anzi si losofie cosiddette "minori" e si inter- IX-184, Lit. 22.000. evidenziano, le peculiarità dei nostri roga sui modi e i tempi della crisi Massimo De Carolis, pp. 169, Lit. vari modi di costruire il mondo. Si tratta degli atti del convegno dell'idealismo italiano. Paolo Rossi, 20.000. nella tavola rotonda con Pietro Ros- Dieci anni per vedere tradotto L'enfasi sulla costruzione dei mondi svoltosi a Palermo nell'aprile '87, colloca Goodman in "quella corren- cui hanno preso parte quattordici si e Verrà che procede le conclusioni È la prima opera di questo autore Ways of Worldmaking sono davvero di Viano, torna sulla questione. Sia- tedesco ad apparire in traduzione ita- tanti, anche se si deve essere lieti te della filosofia moderna iniziata al- studiosi di diversa formazione. Chi si lorché Kant ha operato il passaggio aspettasse però, leggendo queste pa- mo di fronte a una ripresa dei temi liana. Rifacendosi anche esplicita- che non ne siano trascorsi ancora di dell'idealismo: in questo senso "la mente a Paul Tillich, Heinrich esplo- più. È un libro molto divertente, dalla struttura del mondo a quella gine, di entrare nel vivo di un dibat- della mente". E niente in questo li- tito, resterebbe in parte deluso. Si continuità prevale con ogni probabi- ra un ambito a metà fra i domini di chiaro e pervaso di ironia. Ciò che lità sulla discontinuità". Tuttavia, filosofia e teologia. La religione è maggiormente colpisce della posizio- bro è un generico, metafilosofico, parla del rapporto con la tradizione appello a come dev'essere pensato il filosofica tedesca (Tessitore) e italia- dopo il '45, è entrata in crisi la con- per lui infatti legata al tema dell'inte- ne filosofica di Goodman è il grande vinzione dell'esistenza di una tradi- resse ultimo, la cui indagine non può rispetto verso ogni attività umana di posto degli esseri umani nel mondo: na (Cotroneo), di dialettica (Berti), al contrario, tutto è discorso analiti- di logica (Franchini), di storia (Cac- zione filosofica nazionale: l'immagi- soggiacere a una distinzione artificio- produzione simbolica, un rispetto ne della filosofia, non più definibile sa fra sacro e profano. Al centro dei verso la cultura elaborata dalla no- co, preciso, dettagliato sulla gamma ciatore), di estetica (Zecchi), ma ricchissima dei nostri strumenti di molti degli interventi, indipendente- in modo univoco, è irreversibilmen- saggi di quest'opera (scritti nei primi stra specie, sempre intesa globalmen- te mutata. anni '60) è la mitologia, che rimanda te, mai frantumata in aree più avan- costruzione. mente dalle loro qualità specifiche, Dario Voltolini appaiono come brevi saggi a sé stan- Giuliana Maisto al tema dell'origine e dunque della zate ed altre meno, in settori più sussistenza di ciò che ne è derivato. Va senz'altro segnalato un breve sag- gio sull'interpretazione mitica in Francis Bacon, ma è centrale il sag- Jeremy Rifkin gio che dà il titolo al libro, in cui STORIA MONDIALE l'autore mette a confronto la tradi- DICHIARAZIONE DI UN ERETICO zione greca e quella ebraica sul pro- Il dilemma del nucleare DELL'EDUCAZIONE blema dell'insensatezza, della minac- e dell'ingegneria genetica diretta da G. Mialaret e J. Vial cia del nulla. Essa è presente in Par- edizione italiana a cura di menide come non-essere, in Giona Le questioni scientifiche e morali più urgenti del nostro come lato oscuro di Dio. In nessuno G. Flores d'Arcais, G. Giugni, A. Pieretti tempo affrontate da uno dei più noti esperti mondiali dei due casi pare emergere una solu- di genetica. Un libro per tutti coloro che rifiutano In Italia non mancano le storie delle dottrine pedagogi- zione liberante, se non forse la pre- una visione semplicistica del progresso, pp. 176, L. 18.000. che, del tutto assenti sono invece le storie delle istituzio- caria alleanza auspicata dal testo bi- blico tra tutti gli enti minacciati dal ni educative. In quest'opera esse sono per la prima volta nulla. prese in esame in rapporto all'ambiente culturale in cui L'IMPATTO AMBIENTALE Franco Bisio sono nate e in stretta connessione con la vita economi- DELLE CENTRALI A CARBONE ca, politica e sociale dei singoli popoli. I primi tre volu- a cura di mi delineano un panorama completo dalle origini fino Virginio Bettini e Enrico Falqui agli inizi degli anni ottanta; il quarto affronta le proble- matiche generali dell'educazione con particolare riferi- Filosofìa segnalazioni Esperti di fama mondiale quali Larry Canter, Brian Clark, mento all'età contemporanea ed alla situazione italiana. Norman Kaplan, per citarne solo alcuni, espongono i loro LUDWIG WITTGENSTEIN, Osser- orientamenti per rispondere a una delle questioni più urgenti 4 volumi indivisibili in cofanetto - L. 180.000 vazioni sopra i fondamenti del complesso panorama energetico, pp. 320, L. 35.000. della matematica, Einaudi, Torino 1988, Nuova edizione am- Edizioni Guerini e Associati - via Sciesa, 7 - Milano pliata, trad. dal tedesco di Mario GUERINI Trincherò, pp. 335, Lit. 30.000. E ASSOCIATI Il caposcuola "revisionista", nequizie - insistendo sul preteso "ge- cetto di matrice tradizionale, basato gruppi dominanti, un elemento uto- Franfoise Furet, ha ripreso alcuni nocidio" dei vandeani — non vale la su una visione ciclica della storia e pico, un catalizzatore dell'azione? spunti ottocenteschi già presenti in pena di parlare, perché non si tratta più metafisico che "sovversivo" in David distingue tre fasi: fino al set- sue opere precedenti, con un libro su di una vera riflessione storica. Pro- senso socio-politico. La cultura egua- tembre 1792 l'idea è inserita in una Marx (Marx et la Revolution prio sulla Vandea esiste un lavoro litaria del settecento si basa per Dela- "mistica umanimista", pur non priva frangaise, Flammarion, Parigi 1986), più equilibrato, di J.C. Martin, La porte anche sul modello dello sche- di ambiguità; dal settembre 1792 al e con La gauche et la Revolution au Vendée et la France, Seuil, Parigi ma organico della società (metafora In Fraternité et Révolution termidoro dell'anno II "diventa milieu du XlXe siècle (Hachette, Pa- 1987, che analizza la genesi e il senso del corpo umano), che non rifiuta in frangaise (Aubier, Parigi 1987), Mar- un'arma nelle lotte tra fazioni giaco- rigi 1986), incentrata sull'opera di un del fenomeno e dell'immagine Van- sé il principio gerarchico, e sul mito cel David, dopo essersi brevemente bine e sanculotti, che si disputano il autore poco conosciuto da noi, Qui- dea nelle vicende e nella cultura po- dell'età dell'oro, al quale sono ricon- soffermato sui precedenti culturali e potere" e ciò mette in luce il proble- net. I classici di Quinet, ristampati litiche della rivoluzione. Martin mo- dotte forse non del tutto a ragione sociali di questa forma politica di ma del rapporto fraternità-violenza. recentemente (Le christìanisme et la stra tra l'altro che la Vandea acquista anche le tendenze millenaristiche. sensibilità, la fraternità, che propria- Dalla caduta di Robespierre alla fine Révolution, Fayard, Parigi 1984 e La una specificità regionale che non Nei testi di vari autori Delaporte ve- mente nasce solo nella rivoluzione, del Direttorio la fraternità è schiac- aveva proprio in quanto area in guer- Révolution frangaise, Belin, Parigi de — salvo in Helvétius — solo un passa al suo divenire nella pratica po- ciata tra "la finzione dell'unanimi- ra, affrontata dalla Francia repubbli- 1987), gli interessano soprattutto ideale di eguaglianza civile, che giu- litica e sociale del 1789-99. È una smo", il terrore bianco, "le fraterniz- cana come un nemico, un'entità stifica le ineguaglianze sociali. Secon- perché appartenevano alla tradizione questione poco affrontata finora: che zazioni antagonistiche, l'odio eretto esterna alla nazione. I metodi terrori- do lui gli uomini del XVIII secolo repubblicana: parlando di Quinet si parte ha avuto quest'idea nel "tran- a virtù repubblicana, l'accademismo stici a cui ricorrono i vincitori repub- avevano sognato l'Arcadia, non la ri- sfugge al modello dello "scontro po- sfert culturale" che la rivoluzione ha freddo delle feste ufficiali". Ai diver- blicani, non senza disaccordi interni, voluzione che avvenne. voluto realizzare? E stata un alibi dei stumo tra controrivoluzione e rivolu- si livelli di organizzazione sociale e zione, tra destra e sinistra", mettendo politica la fraternità assume un signi- invece in luce un conflitto tra i "libe- ficato diverso: le assemblee legislati- rali e gli statalisti, i repubblicani e i ve vogliono confinarla nelle feste uf- socialisti, gli eredi dell'89 e quelli del ficiali, giacobini e sanculotti ne allar- '93". Furet, parlando dell'ottocento, Cosa leggere gano il campo d'applicazione fin nel- vuole anche difendere la propria im- la pratica sociale quotidiana. postazione e un autore che non si qualifica come ostile alla rivoluzione Secondo me gli è ancora più utile di Tocqueville, al quale spesso si è richiamato, per sulla rivoluzione francese dare una sorta di precedente alla sua tendenza a smontare l'unità del fatto rivoluzionario. L'apprentissage de la citoyenneté, di M. Genty (Messidor, Parigi 1987), è dedicato all'esperienza della demo- di Erica Joy Mannucci crazia diretta nei distretti e poi nelle sezioni del comune di Parigi, un mo- vimento reso possibile da un'iniziale semi-indipendenza del comune dal Quinet critica l'accentramento co- potere centrale e da un certo vuoto me una scelta nefasta, legata al prin- Negli ultimi due o tre anni si sono moltiplicate le pubblicazioni e le legislativo, che viene visto dalle clas- cipio del potere assoluto che per lui *discussioni sulla rivoluzione francese. In Francia l'avvicinarsi del bicentenàrio si dirigenti come un pericolo concre- si contrappone sempre vittoriosa- "e della sua commemorazione ufficiale ha riattizzato una polemica che dal secolo to e di principio già tra il 1789 e il mente, nella storia francese, a un /scorso è comunque una questione d'attualità politico-culturale, fatta propria soprat- 1790, quando il sistema censitario esclude ancora la partecipazione dei principio democratico che, indiffe- tutto negli ultimi decenni anche da studiosi di altri paesi. Uno dei protagonisti del rente ai conflitti sociali ed economi- nullatenenti. Si creò un modello di ci, definisce solo come realizzazione dibattito contemporaneo sulla rivoluzione, Francois Furet, auspica con passione, so- militanza che si radicalizzò dall'esta- piena dell'individuo libero. Sceglien- prattutto in Penser la Révolution frangaise — la cui traduzione italiana è stata ristam- te del 1792, con l'ingresso nelle as- do l'accentramento i giacobini si "ap- pata l'anno scorso da Laterza — un "raffreddamento" dell'oggetto, non certo senza inten- semblee dei sanculotti, finché ne eb- poggiano senza dirlo all'eredità dei ti politici: ma è proprio quel calore che rende il campo degli studi sulla rivoluzione be paura anche il potere giacobino, re" e salvano la rivoluzione al prezzo francese interessante, e lo fa agire da "catalizzatore" della storiografia come la "rivoluzio- che a sua volta si adoperò per neutra- lizzarlo. Dopo il 9 termidoro la Con- della perdita di tutto il suo vero po- ne agì da catalizzatrice e acceleratrice del 'sordo lavorìo della storia'" (così scrive Michel tenziale democratico di mutamento. venzione annullò l'autonomia comu- Vovelle in La mentalité revolutionnaire, opera del 1985 uscita in italiano l'anno scorso Quinet non attacca il Terrore per la nale parigina e si scagliò contro la violenza, ma perché ci vede un ricor- presso Laterza). Se inevitabilmente in questo campo si produce molto di superfluo, vi si democrazia di base, che sarebbe però so alla vecchia ragion di stato, inca- sfugge anche spesso alla gratuità accademica che svuota d'interesse buona parte della restata un modello più volte ripreso pace di essere un atto di fondazione produzione culturale d'oggi. E questo carattere permanente di "posta in gioco" della nella storia successiva, fino alla con- del nuovo. Ecco che la rivoluzione rivoluzione francese che spinge gli studiosi non solo a ridiscutere gli aspetti tradizional- temporanea idea di autogestione. non è più un insieme organico, come mente considerati importanti — quello socio-economico, quello delle vicende stretta- in Tocqueville, Michelet e anche ne- mente politiche — ma anche ad aprire nuovi cantieri di ricerca. In particolare la gli autori socialisti, e viene spezzata in due fasi contrapposte. La prima è tradizione storiografica "giacobina", di matrice marxista, ha abbandonato certe la vera rivoluzione, i cui principi in- rigidità dottrinali, introducendo specialmente con l'opera di studiosi come Vo- dicati in maniera astratta si salvano, velle orizzonti nuovi, con lo studio della storia della mentalità e dell'abbon- mentre la seconda è un arretramento, dante patrimonio iconografico rivoluzionario (M. Vovelle, La Révolution Sulla vita politica nella Provincia anzi lo scacco della prima. Uno sche- frangaise, Images et récits, 5 voli, Messidor, Parigi 1986). c'è Pouvoir au village et Révolution ma meccanico che non tiene conto (Artois, 1760-1848), Presses Univer- nemmeno di aspetti come il suffragio sitaires de Lille, 1987, di M. Jessen- universale, né della complessità dei ne, che mostra che nel villaggio rura- dibattiti e degli scontri sociali e poli- le la rivoluzione fu vissuta attivamen- tici. te e pone il problema della specifici- tà della politicizzazione contadina. Il libro, smentendo la teoria che la so- cietà rurale si riconoscesse di solito in notabili esterni ad essa, sviluppa la nuova categoria della fermocratie: nei villaggi dell'Artois all'aspirazione In Reason and Revolution. The Po- sono quelli delle brutali truppe occu- all'autogoverno della comunità si ac- liticai Thought of the Abbé Sìeyès, panti d'ancien regime, ma secondo compagna l'accettazione della ege- Leicester University Press, New l'autore non è giustificato assimilarli monia-intermediazione sociale e po- York 1987, Murray Forsyth riprende alle "aberrazioni totalitarie" di epo- litica dell 'élite dei fermiers locali, la visione della rivoluzione spezzata che successive. "grossi" contadini che impiegano ma- in due fasi contrapposte, presentan- nodopera salariata. I ripetuti inter- do Sieyès come il teorico della prima venti dall'alto per modificare questa rivoluzione, le cui idee — le uniche situazione, dalla Convenzione mon- che si salvano dalla condanna che tagnarda in poi, avrebbero invece fa- colpisce la rivoluzine a causa del ro- vorito il radicarsi della successiva dif- bespierrismo, "difeso solo dai marxi- fidenza rurale nei confronti dello sta- sti" — sarebbero addirittura alla base Alcuni altri studi seguono una via to. delle costituzioni democratiche euro- più nuova, intrecciando nella mag- Della realtà politica regionale si pee. Della pletora di pubblicazioni di gior parte dei casi storia delle idee e sono occupati spesso studiosi anglo- chi non accetta nemmeno la rivolu- storia sociale per trattare temi di lar- sassoni: tra i libri più recenti c'è M. zione della "savior pars" della bor- go respiro, senza più attardarsi nella C. Johnson, The Midi in Revolution. ghesia — filone al quale si riconduce pesante e limitata polemica tra rivo- A Study in Regional Politicai Diversi- nonostante il tono "informativo" an- luzione buona e rivoluzione cattiva. ty, 1789-1799, Princeton University che Histoire et dictìonnaire de la Ré- A. Delaporte, L'idée d'egalité en Fran- Press, 1986. L'interesse per il mondo volution frangaise, di J. Tulard, J.F. ce au XVIIIe siècle, Puf, Parigi 1987, rurale e le realtà locali, lo studio del- Fayard e A. Fierro, Laffont, Parigi si occupa dei precedenti di una delle le quali permette di sfatare certi 1987, che sceglie in copertina come idee-forza della rivoluzione, con il schemi (ad esempio quello di una ri- immagine simbolo della rivoluzione difetto di limitarsi a una storia intel- voluzione tutta parigina) si è riacce- una scena di ghigliottinamento — e lettuale d'élite, che lo porta a vedere riduce la vicenda a un susseguirsi di l'idea egualitaria solo come un con- l'ambasceria a Costantinopoli. Si tratta ristica già rilevata da Auerbach, e in I Sassoni sono stati fra gli ultimi tore dal 771 all'814. La qualità lette- Storia di testi inconsueti per più di un motivo cui si avverte costantemente la presen- popoli germanici sottomessi e conver- raria è buona, a provare che la "rina- nella letteratura altomedioevale. In- za del narratore che di volta in volta titi con la forza al cattolicesimo dalle scita" carolingia è stata efficace anche nanzitutto per l'ampiezza di orizzonte modifica, sottrae, stravolge ironica- milizie di Carlo Magno. Senza rinne- sugli intellettuali intermedi. Il testo è gare la sua etnia, il "Poeta Sassone", stato trascurato dagli storici in quanto LIUTPRANDO DI CREMONA, Italia che vi è dispiegata: per incarichi poli- mente pezzetti di realtà. Liutprando è spesso inattendibile e contradditorio: vissuto negli ambienti di corte di Ar- giudicato non utile come fonte: la di- e Oriente alle soglie del- tici e per traversie personali Liutpran- do viaggiò molto e conobbe diretta- ma ci restituisce paradossalmente, in nolfo di Carinzia alla fine del IX seco- pendenza dalla Vita di Carlo di Egi- l'anno mille, a cura di Massi- mente l'Italia, la Germania e l'Oriente questo modo, la complessità del X se- lo, è assertore della fede e della cultu- nardo e dagli Annales Francorum è in- mo Oldoni e Pierangelo Ariatta, bizantino. Questa dimensione inter- colo. ra acquisite ed è ammiratore della di- dubbia (e le note qui avvertono sem- Europia, Novara 1987, trad. dal nazionale di vita segna profondamen- nastia carolingia. Dei suoi Annalium... pre il lettore). Ma è da considerare latino di Pierangelo Ariatta, pp. te la sua produzione ed egli accosta Germana Gandino libri si dà qui una traduzione lodevol- testo letterario, espressione di una 288, Lit. 25.000. con grande naturalezza fatti, ambienti mente completa. L'introduzione di cultura militante eppure non priva di e personaggi geograficamente e cultu- Isola è poco condizionata dalla sede finezze, testimonianza di come il ralmente lontani. Il criterio seguito divulgativa ed è accurata: espone, mondo dei Franchi si sia arricchito Sotto il titolo (in due versioni: degli apporti di altre etnie germani- Oriente nel frontespizio, Bisanzio in nell'accostamento costituisce un altro senza schierarsi, il dibattito circa l'i- motivo d'interesse. Liutprando è in- dentificazione dell'anonimo Poeta che. L'integrazione è avvenuta in mo- copertina) sono riunite in traduzione di discutibili, da constatare senza giu- senza l'originale latino le opere di Liu- fatti guidato, più che dai disegni prov- con il monaco-scrittore Angius e circa POETA SASSONE, Le gesta del- la sua appartenenza alla abbazia di dicarli moralisticamente: inoltre l'in- tprando, vescovo di Cremona nel se- videnzialistici allora comuni agli scrit- l'imperatore Carlo Magno, tori di storia, dalla passione, dal perso- Corvey, oltre a informare sulle fonti, tegrazione è così riuscita che sarebbe colo X: ì'Antapodosis (la parola greca Jaca Book, Milano 1988, introdu- illusorio voler cogliere specificità cul- significa "retribuzione", nel senso che nale coinvolgimento, dal proprio tor- la tradizione manoscritta e la biblio- zione, trad. dal latino e note a cura turali. l'autore restituisce il bene e il male naconto, e anche dall'odio e dal ranco- grafia. I cinque libri del poeta narra- re. Il risultato è una scrittura la cui di Antonio Isola, pp. 131, Lit. no, con riflessioni morali e digressioni avuti dai potenti), le Gesta dell'impera- Giuseppe Sergi tore Ottone il Grande, la Relazione del- cifra distintiva è l'esagerazione manie- 16.500. naturalistiche, le imprese dell'impera-
colo del libro uno e bino secondo le nazioni. Però i conti le della rappresentazione, di cui costituisce una specie di ala creativa. L'immaginario possiede autonomia di signi- Jacques Le Goff non tornano. Il meraviglioso e il quotidiano infatti riu- niva tredici studi, di cui sette sono effettivamente pre- ficati e una struttura interna fluida, e va perciò distinto L'immaginario medievale senti nel libro francese, uno è addirittura ripescato dalla dalla rappresentazione simbolica, che presuppone il rin- raccolta precedente di Le Goff, Pour un autre Moyen vio esplicativo a un sistema di valori noto, e da quella Laterza, Roma-Bari 1988, ed. orig. 1985, Age (Gallimard, 1977), visto che era rimasto fuori dal- ideologica, che assume in sé una tensione ordinatrice e autoritaria nei confronti del reale. Perciò la ricerca sul- trad. dal francese di Anna Salmon Vivanti, l'edizione italiana che ne aveva fatto Einaudi, e gli altri si sono persi per la strada dall'Italia alla Francia, dove, l'immaginario trova le sue fonti privilegiate laddove la pp. 232, Lit. 18.000 salvo errori, non sono mai stati raccolti in volume. Per realtà non è riprodotta, bensì riformulata: nella creazio- farla breve, tre saggi di L'immaginaire médiéval non si ne letteraria e artistica. Sulle tracce di questa percezione collettiva il libro allinea studi che toccano fra l'altro la Quando si farà una bibliografia delle traduzioni di ritrovano comunque né in II meraviglioso e il quotidia- geografia dell'oltretomba, l'immaginario urbano e caval- I Le Goff il capitolo italiano sarà uno dei più laboriosi. no né in L'immaginario medievale, mentre qualche ar- leresco, la strutturazione del tempo e, nel saggio più im- \ Prendiamo questo L'immaginario medievale, che si di- ticolo di Le Goff esiste in volume solo in edizione italia- portante, i sogni nella tradizione cristiana. Le Goff è chiara traduzione di L'immaginaire médiéval uscito da na. Grande è il disordine sotto il cielo, e in questo bai- sempre intelligente, ogni tanto discutibile, a volte anche Gallimard nel 1985. Sono nove saggi più una prefazio- lamme di libri scorporati e tradotti solo parzialmente imprevedibile. Come quando avanza l'ipotesi "provoca- j ne. Peccato che il testo francese contenga diciannove sag- diventa un'impresa ogni normale operazione di controllo toria ma ponderata", che l'Italia non avrebbe conosciuto | gi. Si potrebbe pensare che dieci mancano all'appello dei testi originali. il Medioevo, essendo passata dall'Antichità al Rinasci- perché erano già stati raccolti in volume da noi prima Ma nel caso di Le Goff anche nove diciannovesimi mento fra X e XII secolo. che in Francia, con il titolo II meraviglioso e il quoti- bastano a fare un libro ricco. Nell'introduzione si difen- i diano nell'Occidente medievale (Laterza, 1983). Nulla de la specificità della nozione di immaginario, che è, se- j di male, a parte la lieve impressione di assistere al mira- condo Le Goff, una forma particolare del campo menta- Enrico Artifoni
polaresco e ingenuo, atto a colpire no, "li preudom" spiega che la sta- DONIZONE, Vita di Matilde di barda, aveva mosso i suoi primi pas- nossa, principale alleata in Italia di papa Gregorio VII nella lotta per le la fantasia dell'uditorio contadino tua è quella di San Nicola, la cui ca- Canossa, Jaca Book, Milano si tra le aristocrazie del regno d'Ita- investiture, conosce i primi gravi se- raccolto nelle chiese o nelle piazze: ratteristica è di far ritrovare le cose 1987, introduzione di Vito Fuma- lia. Adalberto detto Atto, figlio di Sigefredo, è il capostipite, insediato gni di crisi. Nell'anno in cui Matilde e in questo consiste il fascino che perdute. Tentato, il re mette alla galli, trad. dal latino di Paolo Go- alla metà del secolo nella località scompare, il monaco Donizone del ancor oggi esercitano sul lettore. Il prova le capacità miracolose del san- linelli, pp. 152, Lit. 16.000. emiliana che darà il nome alla dina- monastero di Sant'Apollonio di Ca- cavaliere e l'eremita (così è stato tra- to lasciando incustoditi i suoi pre- stia. La sua ascesa è vertiginosa, da nossa porta a termine (con l'eccezio- dotto in italiano) è la storia di un ziosi. Per il deciso intervento di San giovane signore dotato di tutti i pre- Nicola il tesoro, dapprima rubato, La contessa Matilde di Canossa oscuro vassallo regio e vescovile a ne di alcune parti stese l'anno suc- gi esteriori, bellezza, nobiltà, corag- sarà recuperato e il re si convertirà muore nel 1115 lasciando dietro di conte di Reggio, Modena e Manto- cessivo) un poema in esametri gene- gio e onore, ma deteriore nell'inti- al cristianesimo. Questo è tuttavia sé i resti di un'enorme dominio po- va. Altri territori, di fatto il cuore ralmente noto con il nome di Vita mo, crudele, lussurioso, e soprattut- solo uno dei due temi narrativi che litico-territoriale: una potenza che, della pianura padana, si aggiungono Mathildis. Ma il titolo che probabil- to spregiatore di Dio. La sua vicen- si intrecciano nell'opera di Jean Bo- al massimo della sua espansione, ai domini della famiglia con Tedal- mente Donizone voleva dare alla da esemplare racconta come egli del, cittadino di Arras e autore del contava possessi in Lorena e attra- do, figlio di Atto, e soprattutto con sua opera, De principibus Canusinis, venga sconfitto non dalla pietà del- primo testo teatrale in lingua d'oil versava l'Italia stendendosi dal terri- il nipote Bonifacio, che incorporerà ne descrive meglio il contenuto, l'eremita, ma dalla sua astuzia, che di argomento non esclusivamente torio mantovano fino ai margini me- nella potenza canossana titolo e giu- perché a una seconda parte che trat- lo sfida sull'onore a riempire d'ac- religioso. L'altro tema era ben noto ridionali della marca di Toscana. risdizioni di duca di Toscana. Dal ta della contessa fa riscontro un pri- qua un certo barilotto. Quando il al pubblico davanti a cui l'opera ve- Eppure solo poche generazioni era- matrimonio di Bonifacio con Beatri- mo libro dedicato all'intera vicenda cavaliere, dopo aver vagato per tutta niva rappresentata. Si tratta della ta- no passate da quando la famiglia, di ce di Lorena nasce infine Matilde, politica della dinastia. Il tutto è or- la Francia nel vano tentativo di verna, dove si ritrovano tre ladri, un origine lucchese e di legge longo- con la quale la compagine dei Ca- ganizzato in una struttura espositiva che vede come singolare voce nar- riempire il magico barilotto, abbru- gestore disonesto e il suo garzone. rante proprio la rocca di Canossa. tito e ridotto agli stremi torna dal- Qui passa il tempo a bere vino no- Dell'opera di Donizone Paolo Goli- l'eremita e si riconosce sconfitto, le vello, giocando a dadi e preparando y nelli presenta, con un buon corredo parole del vecchio gli rivelano il suo il "colpo del secolo" che sarà poi sventato da San Nicola; ed è pro- Biblioteca di Storia Contemporanea di note, una traduzione italiana di peccato di superbia. Si pente e le la- crime, che per la prima volta trova- prio nella descrizione della vita di diretta da Gabriele De Rosa tono epico che vuole coservare in parte l'andamento ritmico dell'origi- no la via del suo ciglio, riempiono taverna con notevoli risorse gergali Nicola Antonetti nale. fino all'orlo il barilotto. Dio è pla- che Jean Bodel mostra le sue capaci- cato e l'anima del cavaliere è salva. tà letterarie. In questo duplice sce- Sturzo, i popolari e le riforme Enrico Artifoni nario si situa l'azione del Jus de Laura Mancinelli Saint Nicbolai. La puntuale introdu- istituzionali nel primo dopoguerra zione di Marco Infurna ricorda co- Premessa di Gabriele De Rosa me tale struttura rispecchi la realtà pp. 194, L. 20.000 di un'Arras divisa tra cité regia e vil- Un'accurata ricerca storica che getta luce sulle più scottanti le borghese e scabinale. Capacità de- questioni politiche del presente. ANONIMO, Il cavaliere e l'e- scrittive, vivacità della trama, ap- remita, Pratiche, Parma 1987, JEAN BODEL, Il miracolo di proccio critico alla realtà, sono le Giorgio Vecchio testo in francese antico a fronte, San Nicola, Pratiche, Parma ragioni della freschezza di questa trad. di Franco Romanelli, pp. 96, 1987, testo in francese antico a commedia socio-agiografica scritta Alia ricerca del partito fronte, trad. di Marco Infurna, pp. alla fine del secolo XII in una Pic- Cultura politica ed esperienze dei cattolici italiani Lit. 12.000. 180, Lit. 17.000. cardia che si andava inserendo nel nel primo Novecento, nucleo centrale della dominazione pp. 324, L. 25.000 Composto in lingua d'oli nel XIII capetingia. secolo, l'anonimo Chevalier au bari- Un messo regio annuncia al so- Francesco Malgeri sei (Il cavaliere del barilotto) è un vrano dei pagani che un esercito cri- tipico racconto edificante, di quelli stiano sta invadendo le sue terre. Guido Castelnuovo La sinistra cristiana (1937-1945) che venivano scritti, forse dai predi- Chiamati a raccolta gli emiri, il re pp. 368, L. 22.000 catori stessi, per essere raccontati attacca a sorpresa le truppe nemi- Pagina a cura del "Grup- dal pulpito o nelle piazze. Discesi che: "Or tuent li sarrasin tous les po di discussione sulle •••JESS-:- dal più accreditato e antico genere crestìens". Unico sopravvissuto è un società antiche e prein- Morcelliana delle vite dei santi, questi racconti vecchio, inginocchiato davanti a una dustriali" Via G. Rosa, 71 - 25121 Brescia hanno un tono accentuatamente po- statua. Portato di fronte al re paga- riNDICF K ••DEI LIBRI DEL MESEH
quanto le indicazioni che Lei dà. Sul- voglia accompagnare letture prelimi- l'altare di un dizionario che occupa nari a un volumetto di servizio, esau- Questa guida vale un Perù metà del totale delle pagine della gui- riente là dove pretende di arrivare. La da, il museo del Prado e Siviglia ven- cartografia è del Touring, e dunque gono sacrificati per suggerirci come non solo visione d'insieme, ma indica- di Luciano Del Sette ordinare pesce al ristorante o chiede- tore utile"on the road". re un pacco di cotone in farmacia. Sal- vo poi lasciarci indifesi di fronte alla mata da grande spirito bellico, le PAOLO SANTACROCE, Algeria, Una nuova collana da un nome ce- risposta dell'interlocutore. Creda, sti- "Bleus" si sono decise a compiere il Edizioni Clup, Italia 1988, pp. lebre. Un'operazione certo felice sul matissimo Vallardi'. le guide turistiche piano estetico, assai meno su quello passo. Eccole, anche negli scaffali del- 476, Lit. 32.000. si fanno in altro modo. E non dica, dei contenuti. La bella copertina le librerie italiane, giustamente orgo- seguendo un comodo metro di scusa, bianca impreziosita dall'impaginazio- gliose di un lifting che le rende piace- AA.W., Guide Hachette Ita- Quanti potenziali acquirenti arric- che agli italiani la Spagna interessa lie 88/89, Francia 1988, pp. ne, dalla foto porta con garbo di pre- voli alla vista e comode al trasporto: soltanto in termini di tintarella bal- ceranno il naso di fronte al costo della senza, dal cartoncino robusto e plasti- copertina morbida e carta interna sot- 894, Lit. 60.000. guida algerina di Santacroce? Pochi, neare. Allora, meglio avrebbe fatto a ficato attrae subito. Così come cattu- tile che nulla tolgono a robustezza e produrre un manuale delle spiagge speriamo. Perché l'autore, dinanzi al rano le foto in quadricomia che quasi leggibilità. L'impaginazione risulta provvisto di stelle giudici e di notizie Come vedono gli stranieri l'Italia? compito di una seconda edizione del ad ogni pagina regalano allo sguardo sensibilmente migliorata a tutto favo- mondane. Se la sua guida iberica costa Molto bene, in dettaglio, andando a suo volume, ha scelto di ripercorrere tutto 0 fascino del Giappone nei suoi re della consultazione e dell'uso "sul poco, vale ancor meno: né servono le cercare il pelo nell'uovo geografico luoghi e fatti tornando sul posto. Ec- aspetti più diversi. Ma è impossibile campo". Ma c'è di più. Pur non con- fotografie a nobilitarla. A "matarla", dal Trentino alla Sicilia. Questo il giu- co allora un lavoro accurato, riveduto concepire una nazione di questa por- traddicendo uno stile collaudato a li- invece, ci penserà il primo turista che dizio che scaturisce dopo aver sfoglia- e corretto (lo stesso Santacroce lo sot- tata in poco più di 200 pagine. Il Tou- vello internazionale, i testi si sono fat- avrà avuto l'incauta idea di servirse- to il ponderoso volume della Hachet- tolinea nell'introduzione) grazie a cri- ring ci prova sul filo di poche e molto ti più agili, più consoni alle esigenze te che sta riscuotendo consensi da tiche, riflessioni personali, cambia- inutili parole (l'iconografia domina), di chi viaggia a un passo dal duemila parte degli stessi italiani. Spirito grafi- menti dell'Algeria. Le centinaia di pa- relegando Tokio e Kyoto nella ristret- e chiede notizie esaurienti e spiega- co spartano ed estrema chiarezza di gine alternano al bianco e nero dello tezza di un testo che non convince zioni concrete. Risultato: il budget consultazione distinguono le pagine. scritto, quello delle foto e delle carte mai: né sotto il profilo della quantità, non certo piccolo per la carta stampa- Città, paesi, borghi sperduti sono po- geografiche. Nessun compromesso né sotto quello qualitativo. L'impres- ta delle "Bleus" si investe volentieri. sti in evidenza e narrati sia nella chia- con il richiamo delle mete avventuro- sione immediata è di un'operazione Anche per la Norvegia, secondo tito- ve dei richiami turistici che delle pos- se ed esotiche. Al contrario, un per- commerciale (altre guide sono in la- lo già disponibile per coloro che cer- PIERRE GRUNDMANN, Austra- sibilità che essi offrono quanto a risto- cano climi freddi in alternativa alla corso globale che tien conto di ogni vorazione) che contraddice lo spirito lia, Edizioni Futuro, Italia 1988, ranti, alberghi, indirizzi utili. Non v'è di un'istituzione gloriosa e fa accosta- carezza del sole centroamericano. È dubbio: siamo a distanza netta dalla aspetto: le difficoltà del viaggio e pp. 270, Lit. 18.000. quelle della nazione, la storia di una re questo suo lavoro ad altri da cui il richiesta la conoscenza del francese. pignoleria del Touring, dalla positiva Touring ha sempre preso le distanze. testardaggine che ha spinto quei re- vacanza e quella di un popolo, il di- L'idea è quella di sempre: fornire zionario per comunicare e quello per Di nessuna utilità la sezione pratica, dattori a setacciare metro per metro il che si barcamena tra vaghe citazioni un orientamento forse improntato a nostro stivale. decifrare attraverso i fatti passati la molta semplificazione, eppure utile realtà del presente. Non mancano le di hotel e ristoranti incurante del fat- Tuttavia Hachette merita apprez- to che essi possano costituire indica- ovunque esso spiana la strada. La Fu- riflessioni sui mali importati dal turi- turo possiede l'indubbio merito di di- zamento per aver concretizzato un zione fondamentale. Tantopiù in un volume ad uso del vagabondo curio- smo, mai però in odore di analisi pre- Paese costoso quale è il Giappone. chiarare i suoi limiti e di muoversi con suntuosa. Dove Santacroce esprime il AA.W., Spagna, Edizioni A. dignità all'interno di essi. L'Australia so, che non vuole appesantire il pro- meglio della sua mediazione in stile Vallardi/Polyglott, Italia 1988, lo conferma: guida velocissima, dai prio bagaglio con opere in volumi se- parati e brossurati. In più la guida Clup (lettura approfondita del mon- pp. 154, Lit. 12.000. balzi lunghi al pari dei canguri simbo- do senza rinunciare ad esserne anche lo del nuovo continente che quest'an- possiede il vantaggio di aver trovato guida pratica) è negli itinerari lungo felice compromesso tra l'esigenza di Caro editore Vallardi. Se avessimo no celebra il bicentenario della sua le piste: chilometro dopo chilometro scoperta. Ma non abbiamo avvertito, descrivere luoghi impegnativi (pen- potrete andare sicuri. bisogno di un dizionario spagnolo-ita- siamo a Roma, Firenze, Bologna, Mi- AA.W., Mexique/Guatema- liano formato tascabile, sapremmo nel corso della lettura, una sensazione di fastidio indotta da troppa superfi- lano) e contenere ragionevolmente il la, Guides Bleus, Francia 1988, dove procurarcelo. La scelta non numero delle pagine. pp. 972, Lit. 77.000. manca. Se avessimo bisogno di rende- cialità. Non abbiamo rimarcato la lio- re le notizie sulla Spagna trafiletti po- filizzazione degli itinerari o l'ignoran- co più grandi di un francobollo, po- za di taluni aspetti gravi del paese. C'è In altre occasioni abbiamo rimpro- tutto: esposto, nella traduzione e nel- verato alla celeberrima collana fran- tremmo ricorrere ai brutti libri di geo- THOMAS IMMOOS, ERWIN HAL- grafia che hanno accompagnato gli l'adattamento della versione originale Questa pagina è stata rea- cese di risultare eccessiva nel prezzo della Hachette, avendo la consapevo- PERN, Giappone, Touring Club rispetto all'aggiornamento dei suoi studi della nostra adolescenza. Co- lizzata in collaborazione struiremmo in tal modo una guida lezza di offire un prodotto onesto che Italiano, collana "Guide ai Paesi volumi e alla cura dei testi. Ora, non vuole essere solo se stesso. Servirà, con la libreria Zanaboni di lontani", Italia 1988, pp. 207, Lit. certo per merito nostro ma alla luce di che poco si distaccherebbe dalla Sua. Torino E vero: il prezzo è ridicolo. Almeno perciò, l'Australia della Futuro, a chi 36.000. una concorrenza internazionale ani-
ci sì può affidare a traduzioni vetuste e prive di ogni ! A spartirsi il dominio dell'Universo editoriale turisti- te ulteriore: il costo. In alto o in basso, con indirizzo riguardo anche in termini di attualità? Come si può pen- \ co sono sostanzialmente due potenze: la guida a caro prevalente verso il secondo. Se già risulta incomprensibile sare di vivere un viaggio servendosi di testi che dimensio- ' prezzo e quella economica. Parliamo di manuali da viag- l'atteggiamento di gente disposta a spendere milioni per nano arte e storia magari dal lunghissimo cammino in j gio in lingua italiana, o redatti in quel francese che resta una vacanza e invece per nulla propensa a un investimen- dieci-quindici pagine? Non vale l'osservazione che questi ì idioma straniero più diffuso su tutta la lunghezza della to in libreria di poche decine di migliaia di lire, il mistero sono gli imperativi del mercato. Il mercato lo si crea anche I nostra penisola. Bisognerà attendere infatti ancora qual- si infittisce compiendo un passo ulteriore nel ragionamen- sotto il profilo qualitativo. Le sei schede che abbiamo I che anno per vedere le nuove generazioni di viaggiatori to. A che serve una guida? A viaggiare, a non perdere compilato vogliono essere conferma quantomai valida di I cimentarsi senza problemi con le precisissime indicazioni tempo, a conoscere, ad assimilare seppure con l'inevitabile un vecchio adagio "chi più spende meglio spende". Volare ! in inglese fornite da capolavori come la serie della "Lo- superficialità lo spirito e gli aspetti di un Paese. E allora in Perù costa quasi un milione e mezzo, leggere il Perù j nely Planet". Nel frattempo, a stragrande maggioranza, il come si può pretendere che a questo compito assolvano meno di 40 mila lire. cercatore di guide italico sceglie testi redatti nell'idioma insulsi manualetti copiati a tavolino da depliant e mono- Luciano Del Sette ] patrio. E usa, per la sua decisione finale, una discriminan- grafie trionfalistiche redatte dagli enti del turismo? Come
PASSATO PRESENTE gennaio-aprile 1988 numero sedici 1988 EDITORIALE Le leggi «razziali» cinquantanni dopo di Pinzi 2/88 DISCUSSIONI Historikerstreit, una questione non solo tedesca interventi di Gli Stati Uniti dopo Reagan Tranfaglia, Mommsen, Schieder, Rusconi, Corni
Il declino, i problemi e le prospettive del gigante americano SAGGI Le peculiarità della storia tedesca alle prese col 'pericolo giallo ' e la rigidità della struttura di Eley produttiva. Articoli di Alessandro Portelli, Seymour Il linguaggio delle Brigate Rosse Melman, Gian Giacomo Migone, Furio Colombo, Gianni di Novelli Riotta e Massimo Franco. STORICI CONTEMPORANEI Ernesto Sestan di Donati La rivista della sinistra diretta da Giorgio Ruffolo è in vendita Ricordi autobiografici nelle librerie e nelle principali edicole. Scritti diKuffolo, di Sestan Marcenaro, Mafai, Camiti, Pipan, Siamone, Luzzatto, Nirenstain, Dahrendorf, Testa, Portelli, Melman, Migone, Redazione e amministrazione: La Nuova Italia, Via E. Codignola, 50018 Scandicci, Firenze. Colombo, Riotta, Franco, Arendt, Dal Lago Anders, Esposito, Abbonaménto 1988: Italia L. 39.000, estero L. 49.000 Améry, Fabian, Palombarini, Zolo. Versamenti sul ccp. 323501 intestato a La Nuova Italia, Firenze. degli appalti. Ne emerge un quadro GIOVANNI AZZENA, Arti. Forma pografico con le schede documentarie, Archeologia dell'Italia centrale estremamente arti- e urbanistica, Città antiche costituiscono l'elemento portante del- colato: la cultura architettonica di in Italia, a cura di Paolo Sommel- l'intero studio. Esso comprende consi- queste aree, stimolata dagli apporti la, "L'Erma" di Bretschneider, Ro- derazioni di ordine storico, spaziale, ti- PIERRE GROS, Architettura e pologico e funzionale, proponendo ellenistici, non si limita alla semplice ma 1987, pp. 112, Lit. 80.000. società nell'Italia romana, ripetizione di schemi, ma risponde in datazioni ed iplerpretazioni suscettibi- Curcìo, Roma 1987, pp. 191, Lit. modo creativo, con l'elaborazione li di ulteriori verifiche. I rapporti tra la 35.000. della rivoluzionaria opera cementizia. Si inaugura una nuova collana di stu- colonia latina ed il territorio sono stati Tra II e I sec. a.C. vengono gettate le di di urbanistica e topografia antica, puntualizzati attraverso l'analisi della Il periodo, estremamente fecondo basi di una concezione edilizia che so- impostata con criteri che tendono a de- viabilità extraurbana, confrontando per gli sviluppi dell'architettura ro re- lo apparentemente esprime continui- finire un tipo di approccio molto preci- anche persistenze e cambiamenti for- pubblicana che va dalla fine della se- tà con il mondo greco. La trionfale so, anche se provvisorio, rinunciando a mali propri della continuità abitativa. conda guerra punica all'età di Cesare architettura pubblica e privata d'età sintesi precostituite. La redazione del- È infine da apprezzare la proficua col- è affrontato con una nuova imposta- imperiale, che tanta importanza avrà la carta archeologica è solo la partenza laborazione dell'Enidata che, per il zione metodologica, basata su criteri nella formazione della mentalità co- di una ricerca molto più vasta, che ob- "Progetto Archeologia", ha sperimen- cronologico-topografici anziché tipo- struttiva occidentale, non può essere bliga l'archeologo ad entrare nel meri- tato sulla città di Atri la messa a punto logici, che privilegia gli aspetti tecnici inquadrata nella sua giusta dimensio- to di diverse discipline. Carte al detta- di metodi informatici per poter rico- dell'applicazione dei caemaenta, in- ne se non facendo riferimento a que- glio, con il posizionamento non simbo- struire correttamente le basi planime- sieme all'organizzazione del lavoro e ste essenziali premesse. lico dei reperti, insieme al catalogo to- triche su cui lavorare.
catalogo ragionato, arricchito da un repertorio d'immagi- Romano. Come già avvertiva Adriano La Regina nella AA.W. ni di ottima qualità. Oggetto di tale pregevole documen- prefazione all'opera (1979), si è così inteso venire incon- tazione sono i materiali provenienti dall'area vesuviana tro all'esigenza di rendere finalmente nota una delle col- Le Collezioni del Museo Nazionale che, oltre ad esprimere essi stessi un altissimo valore sto- lezioni più prestigiose del mondo romano sfruttando l'oc- di Napoli, I, 1,1 Mosaici, le Pitture, rico, costruirono, insieme agli spazi museali, quel substra- casione per preparare uno studio più organico ed ordinato gli Oggetti di uso quotidiano, gli to culturale sul quale, nel XVIII secolo, si formarono gli dei reperti, in vista della ristrutturazione degli spazi espo- artisti e gli intellettuali neoclassici europei. L'introduzio- sitivi. L'intera operazione editoriale si articola in cinque Argenti, le Terrecotte invetriate, i ne di Enrica Pozzi sottolinea proprio questi aspetti, nella grandi sezioni: Le sculture, Le pitture, Le terrecotte, I Vetri, i Cristalli, gli Avori ricerca, tra l'altro, di una collocazione più moderna e bronzi, e Le ceramiche. In particolare inizia, con i ritrat- dinamica del Museo in rapporto alla realtà territoriale. ti, la serie dedicata ai Magazzini, secondo un criterio De Luca, Roma 1986, pp. 241, s.i.p. tipologico ispirato all'ordine seguito da B.M. Felletti Maj, Museo Nazionale Romano, I ritratti, Roma 1953, che AA.W. arriva a comprendere l'età traianea. In ogni singola scheda L'iniziativa di mettere a punto un catalogo per il gli autori hanno curato un'apprezzabile edizione critica Museo Nazionale di Napoli è nata dalla collaborazione Museo Nazionale Romano. Le delle opere, inquadrandole sempre nell'ambito dei dibat- tra l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazio- sculture, I, 9, Magazzini. I titi e delle problematiche più recenti. E in corso di stampa ne, la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Provincie una seconda parte nella quale, con i ritratti più tardi, di Napoli e Caserta e l'Archivio fotografico Pedicini. Nel- ritratti/Parte I saranno illustrati anche gli inediti. la premessa di Oreste Ferrari si illustrano i criteri che a cura di Antonio Giuliano, De Luca, Roma hanno portato alla scelta di fornire uno strumento d'in- formazione agile ma scientificamente rigoroso, per una 1987, pp. 253, Lit. 50.000 delle maggiori raccolte archeologiche del mondo. L'opera, prevista in tre volumi, s'inserisce nella collana Le grandi Contìnua con questo volume la pubblicazione di tutti collezioni dei musei italiani con le caratteristiche di un i materiali archeologici conservati al Museo Nazionale
AA. W., Archeologia e sto- gia preistorica ed è proprio sulla base AA.W., Informatica e ar- "fuga in avanti", il mondo scientifico che e pratiche, imperniate sull'inter- ria del medioevo italiano, a delle questioni di metodo che si sta cheologia classica. Atti del ha cercato un recupero, confrontan- pretazione delle tracce al suolo e sulla restituzione grafica. Scopo "didatti- cura di Riccardo Francovich, La sviluppando un'unità delle "archeolo- Convegno Internazionale dosi realisticamente tra utopia e real- gie", nell'ambito soprattutto degli tà. Rimane il problema della forma- co" del libro è quello di mettere in Nuova Italia Scientifica, Roma promosso da Università di scavi urbani. La promozione, non pri- zione scolastica degli operatori cultu- condizione quanti operano nella ri- 1987, pp. 234, Lit. 29.000. va di polemiche, dei metodi stratigra- Lecce. Scuola Italiana di rali e della messa a punto di program- cerca archeologica di utilizzare con Una raccolta di saggi di difficile re- fici in Italia anche per il settore classi- Atene, Istituto per la Storia mi in grado di rendere efficace l'uso proprietà la fotogrammetria, evitan- perimento, pubblicati tra il 1978 ed co (Carandini) sta portando lenta- e l'Archeologia della Ma- dei personal computers. do sia approcci superficiali, sia il man- oggi, alcuni dei quali tradotti per l'oc- mente a quello che Mannoni defini- gna Grecia, Lecce 12-13 cato uso di un mezzo che può invece casione o inediti, viene proposta co- sce archeologia globale, e qui final- maggio 1986, a cura di France- rivelarsi insostituibile e portare a ri- me utile guida alla preparazione uni- mente, abolendo barriere tra periodi sco D'Andria, Congedo, Galatina sultati notoriamente sorprendenti. versitaria di archeologi e storici me- e settori di ricerca, si pongono le basi 1987, pp. 347, s.i.p. L'ottima scelta di semplificare al mas- per una lettura filologicamente cor- simo concetti fisici o matematici, uti- dievisti. L'archeologia medievale è FABIO PICCARRETA, Manuale di una disciplina che nasce negli anni retta dei dati materiali. Il dibattito, Anche il settore classico, tradizio- lizzando riferimenti a schemi ed fotografia aerea: uso ar- Sessanta (Bognetti, 1964) con l'istitu- apertosi a suo tempo su Quaderni Sto- nalmente in ritardo in fatto di aggior- esempi pratici, porta necessariamente zione della prima cattedra universita- rici ed Archeologia Medievale, viene namenti metodologici, è stato coin- cheologico, "L'Erma" di Bret- il lettore alla sperimentazione diretta. ria, per arrivare solo agli inizi degli continuato in questa sede, invitando volto nei suoi istituti più rappresenta- schneider, Roma 1987, pp. 281, anni Ottanta all'inserimento d'ispet- chi legge a "riscrivere" la storia e rive- tivi, nella corsa alla computerizzazio- 271 ili., Lit. 150.000. tori medievisti nelle soprintendenze. derne metodi e contenuti in relazione ne. L'occasione di stimolo è stato il Anche per le tecniche usate, si parla ai risultati acquisiti negli ultimi ven- frettoloso varo della legge sui "giaci- Una breve cronistoria dell'aereoto- spesso di comunanza con l'archeolo- t'anni. menti culturali". Di fronte a questa pografia introduce a questioni teori- Archeologia segnalazioni
WILLIAM TAYLOR, I Micenei, Giunti, Firenze 1987, pp. 216, G. B. CAVALCASELE Lit. 28.000. J. A. CROWE AA.W., Alla ricerca di Fi- dia, Liviana, Padova 1987, pp. Letterali Storia della pittura 206, Lit. 80.000. internazionale^ # AA.W, Sub ascia. Una ne- Rivista trimestrale europea in Italia cropoli romana a Nave, a L'identità europea Edizione italiana (1886-1908) 11 volumi, 4500 pagine, 92 tavole cura di Lynn Passi Pitcher, Panini, Enzensberger, Heller, Magris, Pinto «L'opera del Cavalcaseli ha esercitato lar- Modena 1987, pp. 218, s.i.p. Il muro ghissima influenza... nonostante le più re- SIMONETTA ANGIOLILLO, L'arte Asperger, Esterhàzy, Janòar, Zagajewski centi ricerche, essa serba ancora, in certo della Sardegna romana, Ja- ca Book, Milano 1987, pp. 219, I grandi miti modo, un valore attuale» Lit. 95.000. (DIZ. LETTER. BOMPIANI). Barnett, Herbert, Kott, Przybylski, Vidal-Naquet, Zeèev Ratiariensia, Atti del Con- Corrispondenze La presente ristampa anastatica è vendibile vegno Internazionale sul anche a singoli volumi, l'opera essendo Limes danubiano, Vidin Ignatieff, Todorov strutturata per monografie. 1985, Clueb, Bologna 1987, pp. Altri testi di: 287, tavv. LXXXIX, Lit. 35.000. Bobbio, Ferrarotti, Nekriè, Paz, Sontag, Sylos Labini ARNALDO FORNI EDITORE In edicola e in libreria. 40010 Sala Bolognese (BO) Pagina a cura di Claudio In abbonamento annuale (4 numeri) versando L. 35.000 sul ccp 57147209 Donzelli intestato alle Edizioni Caposile, p.le F. Martini, 3 - 20137 Milano IDEI LIBRI DEL MESEI
REAY TANNAHILL, Storia del cibo, Rizzoli, Milano guire assolutamente, sotto pena di malattie gravi e spesso borderline, nel senso che si situano tra la realtà e la fanta- 1987, ed. orig. 1973, trad. dall'inglese di Libero Sosio, mortali. Il breve libro della Lyon sfugge a questi rischi e si sia. Cucinarle? Non cucinarle? Ambedue le scelte sono vali- pp. 428, Lit. 38.000. inserisce felicemente nella scienza gastronomica: insomma, de. servono ancora, le vitamine, nella nostra ricca dieta occi- Il titolo di questo libro è ingannevole, ma la colpa non è dentale? Merita di parlarne? E in caso affermativo, è possi- dell'autore; il titolo originale è, infatti, Il cibo nella storia, bile mangiare bene, gradevolmente, tenendo conto anche che è, ovviamente, tutt'altra cosa dalla storia del cibo. Tut- del nostro fabbisogno di vitamine e di oligoelementi? La tavia, per quanto il libro si legga facilmente e senza anno- risposta è "sì" a tutte le domande, e la Lyon ci guida con iarsi, alla fine resta una certa insoddisfazione, come per leggerezza e rigore lungo questo non semplice percorso, al un'occasione sfruttata male. Può darsi che siamo viziati dal- termine del quale non solo sapremo molte cose che conta- MICHELE D'ANTORNI, Dimagrire senza misteri l'impianto ben altrimenti rigoroso del Braudel delle struttu- no, per il nostro benessere, ma saremo anche più consape- con il metodo progressivo, De Agostini, Novara re del quotidiano : è certo comunque che si rimane con l'im- voli di quello che mangiamo. E la consapevolezza è un pas- 1987, pp. 151, Lit. 14.000. pressione di un coacervo piuttosto affastellato e casuale di so fondamentale nell'arte del vivere. informazioni, curiosità, notizie, episodi, ipotesi più o meno Tra le decine di testi più o meno attendibili sulle diete verificate, spesso interessanti o utili per chi si occupa di dimagranti, per non parlare delle temibili tradizioni orali, problemi dell'alimentazione, ma prive di un impianto defi- che portano quotidianamente dal medico individui nevra- nito. Insomma, chi pensi di leggere un libro di storia rimar- stenici, frustrati e ansiosi, questo libro emerge per originali- rà certo deluso, ma lo stesso capiterà a chi cerchi un testo tà e interesse. Secondo l'autore, medico e dietologo, è pos- di antropologia, di gastrosofia, di scienze sociali... Il libro sibile in due mesi "sbloccare" il diencefalo "rigido" dell'o- finisce così per essere utile soprattutto come miniera di dati beso con una dieta particolare della durata di due mesi: in e di citazioni e anche come amena e gradevole lettura. Di- questo tempo si scende gradualmente da 1200 a 272 calorie screta la bibliografia. giornaliere, per poi risalire, sempre per gradi, a 2000 calo- rie. A questo punto il sistema perverso che manteneva l'o- besità è distrutto, e il paziente, che ha perso 20 chili e più, può iniziare a mangiare normalmente, dimenticando le die- te e i sacrifici. Quello che più conta, oltre ad avere sblocca- to il diencefalo, chi vuole impiegare questo metodo avrà acquistato una consapevolezza degli stretti rapporti tra ali- mentazione e benessere; per dirla con l'autore, avremo im- parato a "nutrirci" anziché soltanto a "mangiare"; per que- ALBERTO DONZELLI, BIANCA PARRAVICINI, La dieta sto la parte teorica, introduttiva, è importante almeno per i bambini, Meb, Padova 1985, pp. 178, Lit. quanto quella pratica, applicativa, costituita dai menu della 12.000. dieta quotidiana. Mi pare molto importante che il cibo qui non sia visto come il "nemico" da sconfiggere: l'alimenta- Nato dalla collaborazione di un medico specialista in me- zione, insomma, è un'arte da apprendere, non la meccanica dicina preventiva e scienza dell'alimentazione ed una dieti- introduzione del giusto combustibile. Un'ipotesi di lavoro a sta, questo è senz'altro il miglior libro italiano (e non solo mio avviso corretta, al di là di una certa tendenza all'auto- italiano) sull'argomento; e non per nulla non è nato a tavo- glorificazione da parte dell'autore, il cui stile risulta peral- lino ma da un'esperienza condotta direttamente nelle men- tro molto efficace sul piano della comunicazione. se scolastiche. L'alimentazione del bambino è un campo estremamente complesso, in cui pregiudizi, luoghi comuni, convinzioni e immaginari di ogni genere si intrecciano spes- so dogmaticamente. I genitori ritengono di (opere quel che "fa bene* e "non fa bene" al bambino, quel che "gli piace* e "non gK piace", quel che "deve" mangiare e così via. In tal modo contribuiscono a creare essi stessi quei comporta- menti che pensano di rilevare obiettivamente. Gli autori L'arte della cucina in Italia - libri di ricette e hanno raggruppato le obiezioni più frequenti ai menu pro- trattati sulla civiltà della tavola dal XIV al posti, e suggeriscono le risposte opportune con leggerezza, XIX secolo, a cura di Emilio Faccioli, Einaudi, Tori- ironia e senza presuntuosa prescrittività. È questa la parte no 1987, pp. 878, s.i.p. centrale e più originale del libro, preceduta da semplici e utili informazioni sui problemi dell'alimentazione e seguita Non è facile sentirsi parte della storia: la scuola non ci da alcuni menu tipici (e appetitosi) criticamente discussi. aiuta in questo. Cicerone o Caligola, Francesco I o Riche- Un libro da raccomandare assolutamente. lieu, Luigi XVI o Napoleone... persone più o meno rispet- tabili, simpatiche o antipatiche, crudeli o generose, ma noi, che c'entriamo? E in fondo, che c'entriamo con gli ignoti proletari che hanno costruito le Piramidi o Tebe dalla Sette Porte? Favole, favole di tempi lontani, altra gente, altre culture... Roba insomma che ci riguarda poco o nulla. O no? È facile comportarsi come se mangiare, bere, amare, odiare, fossero comportamenti spontanei, naturali, che in- PIETRO GERBORE, Una storia dell'arte di vive- ventiamo o adattiamo alla nostra epoca. Facile ma sbaglia- re, Fògola, Torino 1985, pp. 329, Lit. 30.000. to, ci insegna questo splendido libro elegantemente presen- tato da Einaudi nella prestigiosa collana I millenni. Lungo studio e grande amore hanno permesso a Faccioli di trac- Un libro straordinario e delizioso, e questa segnalazione ciare, attraverso ricettari e trattati, non una storia, ma la è un tardivo e doveroso riconoscimento. Pietro Grbore, nostra storia dal medioevo all'ottocento. Voglio dire la sto- (1899-1984), diplomatico e memorialista, conservatore e ria di noi, individui comuni, che beviamo, mangiamo, amia- "inattuale", ci racconta in poche e raffinate pagine la storia no e detestiamo, senza aspettarci che di tutto ciò rimanga dell'arte del vivere, la gastronomia, cioè; solo che lui rifiuta traccia alcuna. Mangiamo e beviamo, appunto: e nella let- con sdegno questo vocabolo dal suono anatomo patologico, tura di queste pagine colte o ingenue, raffinate o popolari, non immemore, forse, che il termine "dieta" significa in troviamo le nostre radici fino a scoprire che sì, a tutta quel- greco "vita", "stile di vita"... arte del vivere, insomma, non la gente strana e apparentemente diversa siamo indissolu- sacrificio né gozzoviglia. Il Symposion greco e la sua rozza bilmente e saldamente legati, nonostante gli sforzi degli degenerazione romana; la cucina del Rinascimento e quella storici professionisti per renderci estraneo il mondo di ieri. di Luigi XIV; l'ultimo (e abbondante) menu di Luigi XVI e Ecco il latino buffo del Trecento: "ad salcicias faciendas, quello crucco, spartano e sintetico offerto da Hitler a Mus- recipe bonas carnes porcinas crudas..."; ecco le etimologie solini (14 sillabe in tutto!); e che dire della "lentilles à la ingenue: la vitella, cosiddetta quasi che ci dia la vita ella... ci-devant Reine" di un pranzo "chez Barras" del 1795? E JAMES HILLMAN, CHARLES BOER, La cucina del Ecco un delizioso itinerario gastronomico italiano: i caci dei deliziosi sonetti culinari del bohémien Montselet? Per dottor Freud, Cortina, Milano 1986, ed. orig. 1985, marzolini di Firenze e gli gnocchi con l'aglio di Piacenza, il non parlare della storia dello Champagne e della vita ga- trad. dall'inglese di Vittorio Serra Boccara, pp. 198, Lit. cervellato brianzolo o la vitella di Surrento. Ecco i più ric- stronomica dei gentlemen farmers dell'Ottocento... Un li- chi repertori dei vini, a partire da quello cinquecentesco di bro da non perdere, da leggere e da rileggere nella penom- 20.000. Sante Lancerio: quei vini celebrati fino a quando a metà bra, con un calice di Barolo in mano e i Vier Letzte Lieder Ottocento fillossera, oidio e peronospora, i tre flagelli ve- di Strauss sullo sfondo... Un elegante, raffinato pastiche gastronomico-psicoanaliti- co. Un libro di ricette attribuito a Siegmund Freud in per- nuti dall'America, ne cancellarono ogni traccia. Ed ecco i sona, centrato, come è ovvio, sulla cucina mitteleuropea, rapporti tra alimentazione e salute, Galeno, Celso, Diosco- ma con divagazioni europee e americane, legate ai viaggi ride, Avicenna; e i banchetti dei Papi e degli Imperatori, lo del fondatore della psicoanalisi. Il testo è costruito con abi- strumentario delle cucine e la complessa, rigorosa gerarchia lità ed ironia a partire da citazioni dello stesso Freud e dei della tavola. Ecco l'arte del trinciare, quella del servire e le suoi principali biografi: si tratta di curiosità e di ricordi centodieci maniere di far vivande dal porco; ed ecco decine sparsi su tutto l'arco di una vita, legati a una vivanda, a un di ricette in latino, in veneto, in napoletano. Ecco, insom- piatto, a un dolce che ne restituiscono intatto il profumo e ma, la storia che coincide con la vita, e con la nostra vita. JOSETTE LYON, Il libro delle vitamine, Vallardi, il sapore... una sorta di madeleine viennese. Non diversa- Grazie, Faccioli. Milano 1987, ed. orig. 1985, trad. dal francese di Oscar mente è costruito un delizioso libro italiano, Casalinghitudi- Ghedina, pp. 303, Lit. 24.000. ne, già recensito ampiamente sull'Indice. Troviamo così l'insalata Ave Cesare Lombroso e l'abbassamento del pisel- lo mentale; il piccolo hansburger e le Kraepelin suzettes; il I libri che trattano di vitamine e di oligoelementi sono, Jung food (immangiabile, naturalmente) e l'insalata di di solito, noiosissimi: o intollerabilmente clinici o smodata- chiacchiere (wortsalat) creazione tipica del Burghoelzli zuri- mente "alternativi"; nell'un caso e nell'altro il piacere del ghese... Le ricette, ironiche ed eccentriche, sono peraltro cibo si perde in una selva di prescrizioni e di divieti da se- n TINDICF xn BHDEI LIBRI DEL MESEÌHI
ne". Dioguardi non è nuovo a que- frontano, seguendo un percorso in È questo il primo volume (se ne tanto stimolante ed interessante: gli Economia sto tipo di ricerca e di sperimenta- cui si rincorrono intenzioni, citazioni prevede un secondo) di una riedizio- interventi di Hicks, Kaldor, Wein- zione, per le quali le sollecitazioni e ipotesi, e in cui caso, fortuna e de- ne dei saggi che, su commissione del- traub, Shackle, Tinbergen, Steindl, terminismo si sposano in una felice, la direzione di "Moneta e credito", Wallich, Triffin, Goodwin, Minsky, GIANFRANCO DIOGUARDI, Il del caso e l'incedere come per gioco costituiscono rispettivamente matri- e anche divertente, avventura lette- alcuni autorevoli economisti scrisse- Tsuru e Demaria sono accomunati gioco del caso, Sellerio, Paler- ce e metodo d'indagine: già in altri raria. ro e che la rivista pubblicò a partire dal convergere verso una riflessione mo 1987, pp. 280, Lit. 18.000. due libri, l'uno sul giocatore di biri- Laura Piatti dalla fine degli anni settanta; fu que- critica sull'economia keynesiana, con bissi Goudar e l'altro sul moralista sto un decennio di fermenti e di svol- riferimento, in specifico, ai problemi Il Dioguardi ingegnere, imprendi- Graciàn, ha dato prova di gusto e te per l'economia mondiale così co- della concorrenza imperfetta e del ci- clo. Certo i saggi sono estremamente tore e giocatore-avventuriero del ge- destrezza nel trattare con i giochi me per il pensiero e la riflessione eterogenei per le argomentazioni e i nio e dell'intelletto, si presenta con del destino e la casualità. In questo economica. Se la chiave di lettura metodi proposti, ma la lettura del- questo racconto curioso, nato vir- terzo itinerario l'intelligenza entra forse più curiosa è quella riguardante l'insieme risulta coordinata e coeren- tualmente in seguito ad una relazio- come ulteriore protagonista, e tre Il mestiere di economista. i vissuti personali, le esperienze e le te, e apprezzabile da una vasta cer- ne da prepararsi per una tavola ro- personaggi, l'imprenditore creatore, Profili autobiografici, a cura testimonianze relative alla formazio- chia di lettori, non necessariamente tonda dal tema emblematico: "Una di Jan A. Kregel, Einaudi, Torino ne professionale di questo gruppo di lo scienziato indagatore e l'avventu- addetti ai lavori. Laura Piatti partita fra caso, scienza e invenzio- riero attore, si incontrano e si con- 1988, pp. 232, Lit. 26.000. studiosi, ve ne è una seconda altret-
percorre un itinerario suggestivo ritagliato nello sviluppo digmatiche di un organico discorso sulla moneta. Marc Shell del pensiero filosofico e della scrittura letteraria, dallo Non sembra peraltro che l'autore si preoccupi delle I Scarabeo d'Oro dì Poe al Mercante di Venezia di implicazioni psicologiche e sociali di questa inestricabile I Moneta, linguaggio e pensiero Shakespeare, attraverso il Faust goethiano sino a Na- interazione, né di quei suoi effetti repressivi che la psico- than il Saggio di Lessing, sottolineando l'inalienabilità analisi freudiana in particolare ha segnalato e, secondo | Il Mulino, Bologna 1988, ed. orig. 1982, del ragionamento economico dalla struttura e organizza- l'autore, illusorìamente tentato di superare, essendo an- trad. dall'inglese di Anna Rabino, pp. 242, zione del linguaggio e del pensiero. ch'essa inevitabilmente coinvolta negli stessi processi che I Lit. 20.000 Idealmente proteso verso un superamento delle cate- cerca di neutralizzare. L'obiettivo principale, ribadito I gorie economiche il linguaggio della letteratura non solo più volte, e convintamente riproposto nella conclusione I le riafferma, ma le incorpora nella sua stessa articolazio- del volume, è invece proprio lo smascheramento degli [ Marc Shell, docente di letteratura inglese e compara- ne contribuendo, nei casi sintomatici segnalati, ad illu- sforzi dell'uomo alla ricerca di una tanto ingannevole I ta all'università di New York, propone in questo contri- quanto pericolosa liberazione "dalla interiorizzazione | buto una originale interpretazione del rapporto tra le minanti riflessioni su alcuni punti nodali della teoria della forma monetaria all'interno del pensiero e del lin- forme dell'organizzazione economica e di quella lettera- economica, quali la differenza tra moneta e denaro car- ria, ribadendo opportunamente un legame complesso le taceo, il concetto di usura e interesse, guaggio". In questa ottica il libro offre spunti interessan- cui implicazioni sono troppo frequentemente trascurate l'assegno in bianco, la nozione smithiana di libero ti e a tratti provocatori sebbene la complessità dell'espo- dagli studi economici. mercato. Coerentemente la consapevolezza crìtica delle sizione, forse accentuata da una traduzione non sempre I L'ipotesi dell'autore è che sia la moneta che il lin- implicazioni simboliche della teoria economica nella sto- felice, non consenta una agevole lettura. Difetti rilevati, [ guaggio abbiano una valenza simbolica, proponendosi ria del pensiero e dell'ideologia occidentale diventa uno d'altronde, anche nella lucida prefazione di Vittorio Ma-1 entrambi come segni distanti dal loro referente reale. Per strumento indispensabile per rileggere e reinterpretare le thieu. misurare questo iato e valutarne le implicazioni l'autore opere letterarie qui proposte come altrettante tappe para- Alessandra Marzola I
FRIEDRICH AUGUST VON HAYEK, viene data una selezione molto par- Conoscenza, mercato, pia- ziale). Il volume della Armando è la nificazione. Saggi di eco- traduzione della più recente raccolta di saggi curata dallo stesso Hayek, e nomia e di epistemologia, M dà conto dell'intero spettro pluridi- ARMANDO EDITORE Il Mulino, Bologna 1988, trad. sciplinare del programma di ricerca dall'inglese di Anna Cimino, pp. bayekiano. 15533 536, Lit. 50.000. Riccardo Bellofiore FRIEDRICH AUGUST HAYEK, Nuovi studi di filosofia, politica, economìa e storia rA delle idee. Armando, Roma LUDWIG VON MISES, SMCRO GIGUOm - MARIA CAflLA GUUOTTA Problemi 1988, ed. orig. 1978, trad. dall'in- epistemologici dell'econo- LA SCUOLA glese di G. Minotti, a cura di E. mia, Armando, Roma 1988, ed. RITROVATA Coccia, pp. 336, Lit. 40.000. orig. 1976, trad. dall'inglese di El- UN ANNO DI COMITATI DI BASE da Guglielminetti, pp. 256, Lit. Tra i grandi economisti del nostro 25.000. secolo, Hayek sta godendo negli ulti- mi anni anche da noi di una rinnova- ta notorietà: è in parte il frutto di un Allievo di Menger e maestro di mutamento del clima ideologico e Hayek, Mises è l'autore nel 1912 di sociale, per cui a molti piace ritrova- una importante Teoria della moneta e re nell'ormai ottantanovenne pensa- del credito (tradotta poi in inglese), e tore austriaco il paladino del libero più tardi de L'azione umana, edito in mercato, il liberale critico della no- Italia dalla Utet. I Problemi epistemo- S. Gigliotti, M.C. Gullotta zione di giustizia sociale e timoroso logici dell'economia, la cui prima edi- LA SCUOLA RITROVATA della tirannia della maggioranza nel- zione in tedesco è del 1933, ci pre- Un anno di Comitati di Base le società democratiche, l'antikeyne- sentano un Mises meno noto, che in- siano ante litteram, il sostenitore ac- terviene in un ambiente segnato dal Metbodenstreit ed anticipa i fonda- L. von Mises canito della impossibilità di una pia- PROBLEMI nificazione efficiente. Ma la riflessio- menti antineopositivisti ed antiempi- EPISTEMOLOGICI ne di Hayek è più ricca, e densa di risti della sua teoria dell'azione, i cui DELL'ECONOMIA problemi, di quanto lasci trasparire cardini sono un metodo aprioristico la sua recente fortuna: ce lo ricorda, ed assiomatico ed il postulato di scar- sità. Il volume contiene, oltre alla in- G. R. Cardona in una densa e ampia introduzione al volume del Mulino, Franco Donzel- troduzione all'edizione inglese di Lu- DIZIONARIO dwig Lachmann ed alla postfazione DI LINGUISTICA li. Pensatore che spazia nei diversi rami della scienza sociale (dalla filo- di Lorenzo Infantino, una battagliera di seminari su "Razionalità e causali- sofia politica alla riflessione morale, introduzione di Sergio Ricossa, teori- tà in economia", tenuti presso il Di- F. Marcoli dall'epistemologia evoluzionistica e camente sbrigativa ma ideologica- partimento di Scienze Economiche WILFRED R. BION anticostruttivista alla psicologia teo- mente chiarissima: la ripresa attuale dell'Università di Bologna nel 1985- E LE "ESPERIENZE della teoria austriaca rende il para- NEI GRUPPI" rica, dalla teoria del diritto alla sto- 86. Sono qui raccolti i contributi di riografia), anche solo sul terreno digma neoclassico immune dalle cri- Epistemologia ed econo- allora (di Pizzi, Vercelli, Bacharach e strettamente economico Hayek dà tiche, scientificamente universale e mia, a cura di Maria Carla Gala- Jeffrey), ma se ne aggiungono altri M. Maffesoli contributi importanti alla teoria del politicamente neutro. I conflitti, nel- votti e Guido Gambetta, Clueb, affini tematicamente (di van Fraas- IL TEMPO credito e del ciclo, alla teoria dell'e- la teoria e nella pratica, sono arbitra- Bologna 1988, trad. dall'inglese di sen, Laise-Pearce-Tucci, Zamagni, DELLE TRIBÙ' ri: de gustibus non est disputandum. Humphreys, Suppes, Salmon, Co- Il declino dell'individuo quilibrio economico generale e del Flavio Cocco, Duccio Pianigiani e capitale, alla teoria della concorrenza Che è un modo, certo sofisticato e stantini). Le quattro parti del libro pluralista, per smettere di discutere. Claudio Tubertini, pp. 235, Lit. come processo di scoperta e alla teo- 19.000. affrontano i temi della scelta raziona- ria economica del socialismo: nel li- le, l'analisi epistemologica delle leggi Riccardo Bellofiore economiche, la possibilità di rico- bro curato da Donzelli si ritrovano i Nella bella collana della Clueb struire razionalmente le teorie eco- più importanti scritti sulla teoria eco- "Studi di metodologia delle scienze nomiche, la causalità probabilistica. I Nelle migliori librerìe o direttamente a: I nomica strettamente intesa (con l'ec- umane" compare da ultimo questo Armando Armando s.r.l. cezione degli scritti monetari, di cui P.za S. Sonnino, 13-00153 Roma volume, che trae spunto da una serie Riccardo Bellofiore precisato. Nell'introduzione viene pare al paziente come l'unico possi- mouvement, l'autore si propone di Psicologia presentata un'analisi approfondita bile, l'unico che gli sia concesso. esaminare "l'immanenza dell'imma- delle difficoltà della presa in carico Maria Teresa Pozzan ginario nel reale, la continuità del pedagogica dei soggetti con handi- tragitto dal reale all'immaginario" Il bambino, segno, simbo- cap mentale. Una prima difficoltà si Anoressia: problemi di te- che l'elemento aereo suggerisce alla lo, parola, a cura di Luigi Ami- riferisce al compito che l'insegnante rapia, "Quaderni di psicoterapia psiche umana. Essenzialmente dina- li e Cesare Scurati, Angeli, Milano sente di aver ricevuto dall'istituzione infantile" n. 16, a cura di Carlo mici, il sogno e la rèverie d'aria ("do- 1987, p. 425, Lit. 28.000. scolastica, che si configura nel tra- ve ciascuna immagine ha necessaria- Brutti e Francesco Scotti, Boria, RUDOLF ARNHEIM, Intuizione smettere conoscenza. L'inevitabile mente un avvenire"), rivelano pro- Roma 1987, pp. 222, Lit. 24.000. e intelletto, Nuovi saggi di prio il carattere vettoriale, non ato- Il libro prende spunto da un corso fallimento ha il duplice risultato di psicologia dell'arte, Feltri- mico, della psiche, la sua insofferen- di formazione per gli insegnanti di mettere in discussione l'insegnante Il quaderno è organizzato in due za alla cattura, ai legami troppo stret- scuola materna della provincia di rispetto al proprio ruolo e di riman- nelli, Milano 1987, trad. dal tede- parti: nella prima è integralmente ri- ti di ogni uso allegorico. Studioso di Trento, sull'educazione linguistica dargli un'immagine dell'allievo in sco di Alessandro Serra, pp. 374, portato un seminario, che si è svolto epistemologia, Bachelard è per nelle scuole per l'infanzia; l'iniziativa termini di deficit. Se questo ostacolo Lit. 50.000. a Perugia nel novembre 85, sui con- un'ermeneutica che non è decifrazio- si inserisce in una più vasta area di viene superato e l'insegnante riesce a cetti di assenza e mancanza che ri- ne di un senso, ma che piuttosto ag- ricerca che ha come obiettivo una considerare il proprio allievo come I presenti saggi, nuovi rispetto a mandano all'esperienza della perdita giunge senso al senso, suscita rimbal- scuola materna che sappia valorizza- una persona con una sua individuali- quelli già apparsi in Verso una psico- e della separazione. Nella seconda zi e cancellazioni, in infinite prove di re la propria diversità dalla scuola tà distinta e separata, con risorse e logia dell'arte, risalgono tutti agli an- parte sono raccolti alcuni contributi volo,"un'azione dell'anima, che si elementare, quindi la maggiore ela- limiti suoi personali, nasce il proble- ni che diciamo Settanta e non asse- teorici sull'anoressia mentale; di par- può comprendere quando la si intra- sticità di ritmi e atteggiamenti educa- ma di come mettersi in rapporto con condano il destino di tutte le raccol- ticolare interesse la riflessione di Si- prenda". Sottolinea più volte il carat- tivi, la assenza di vincoli pedagogici lui, di come e che cosa insegnargli. te, formanti di solito un corpus di mona Nissim che invita a considerare tere eminentemente attivo dell'im- (i fantomatici programmi ministeria- Viene sottolineata la necessità di un codicilli, chiarimenti, note a margi- ogni separazione, con la sua valenza maginazione, la sua portata trasfor- li), per offrirsi ai bambini come stru- approccio al bambino che sappia en- ne, minora di cui solo l'autore, nor- implicita di morte, come connaturata mativa, non tanto come facoltà for- mento di crescita, rispettoso dei tem- trare in contatto con la sua personali- malmente nell'introduzione, ritrova alla nostra esistenza umana, caratteri- matrice quanto deformatrice; defor- pi di ciascuno. In questo senso la tà tutta intera e non solo con l'handi- o postula l'unità. Lo statuto della stica della specie e non dell'indivi- mazione necessaria al soggetto per proposta di una educazione linguisti- cap, ma anche l'estrema difficoltà di psicologia dell'arte, una disciplina at- duo in particolare; in questo senso le un accesso all'immaginario: "esiste ca va intesa come educazione alla un simile atteggiamento che richiede traversata e come schiacciata da altre madri possono sentirsi responsabili immagine quando si verifica trasfor- consapevolezza linguistica, cioè co- all'insegnante una formazione perso- attigue e invadenti, è infatti così par- di quello che di buono hanno da of- mazione di colui che immagina" e, me un atteggiamento pedagogico nale che gli consenta di tollerare ticolare che riesce difficile ricostruir- frire al figlio e non della morte che ancora: " Al posto dello spirito ri- che, a partire dalla competenza lin- l'ansia suscitata dal contatto emotivo ne l'unità, o delimitarne i confini, se lo attende alla fine della vita. La ca- schiarato, sorge un'anima rischiaran- guistica che il bimbo possiede, si col debole mentale e coi suoi limiti. non sulla base di alcuni grandi temi e pacità di accettare la caducità dell'e- te... che sgombera il sogno da tutte propone, non di migliorarla, ma di Gli articoli presentati nel volume idee guida, gli stessi che compaiono sistenza dando valore a ciò che di le sùppellettili psicologiche". Affer- rendere il piccolo parlante consape- hanno, nell'intenzione dei curatori, nel presente libro, appunto. Ne risul- buono e caduco si può costruire col mazioni che riproponendo in termini vole dei modi e della struttura del il compito di aiutare l'insegnante a ta, quasi paradossalmente, che per figlio è alla base di una buona rela- di ars poetica la relazione soggetto- suo parlare, costruendo con lui una formarsi una visione completa del- accostarsi alla psicologia dell'arte, zione. Se ciò non accade, se c'è un oggetto e la loro relatività, rimanda- specie di ponte tra il linguaggio vis- l'handicap mentale attraverso l'ap- come campo supposto unitario, può implicito desiderio di morte, la ma- no al Bachelard epistemologo; egli sa suto e percepito come strumento vi- porto di studiosi con differenti for- dimostrarsi più utile di molti trattati dre si sente responsabile della morte di esserlo quando, nei suoi ultimi vo per comunicare e lo studio astrat- mazioni culturali. L'intersecarsi dei e manuali una raccolta dal titolo, un del figlio e non può accettare alcuna due libri, con epigrafi (contraddito- to della lingua, il faticoso imparare a linguaggi, però, fa pensare ad una po' incongruo e "filosofico", Intui- distanza da lui, satura ogni spazio rie?) da Laforgue ("Metodo, Metodo, leggere e scrivere. Viene proposto il torre di Babele in cui lo psicoanali- zione e intelletto, preziosa, tra l'altro, vuoto, ogni desiderio, cosicché non che cosa vuoi da me? Tu sai bene modello teorico di Antinucci e Pari- sta, il cognitivista, il sociologo, lo perché apparentemente più libera e rimane al figlio alcuna possibilità di che io ho mangiato dal frutto dell'in- si, studiosi di psicolinguistica, che si studioso di informatica parlano cia- ricca di sapori e punte rispetto alle esprimere una scelta. Questa dinami- conscio") e da Rimbaud ("Noi ti af- rifanno a Bruner, assegnando al lin- scuno di un bambino diverso di cui opere "sistematiche" dello stesso Ar- ca è alla base dell'anoressia mentale: fermiamo, o metodo! Noi non di- guaggio la funzione di guida all'azio- conoscono solo un aspetto. nheim: i saggi su Max Wertheimer, o l'anoressia, il desiderio di morte ap- mentichiamo che tu hai glorificato ne comune. L'apprendimento delle Maria Teresa Pozzan sull'altro Fechner, aprono spiragli ieri ciascuna delle nostre età"), sem- regole della grammatica e della sin- non tanto sulla formazione di Ar- bra bonariamente divertirsi a tendere tassi avviene in epoca assai precoce a nheim quanto sulla storia della psi- al lettore una delle sue trappole vive. partire da azioni condivise, cosicché cologia in generale: mentre da altri intorno ai venti mesi le strutture fon- scritti sulle arti visive emerge con in- Giovanni Maria Cahras damentali del linguaggio sono già solita chiarezza il nesso profondo tra presenti. Antinucci e Parisi si pro- la psicologia gestaltista e l'arte (ad pongono di portare alla luce questo essa) contemporanea, un nesso che si patrimonio di competenze oscuro e rivela non solo nelle adesioni ma an- ignoto al piccolo parlante, ma evi- che nei forti e motivati rifiuti di Psicologia dente ad una analisi attenta. esperienze artistiche del nostro tem- segnalazioni Maria Teresa Pozzan po. Stefano Ferrari ENZO CARLI, Psicologia clini- ca. Introduzione alla teo- ria e alla tecnica, Utet, Tori- no 1987, pp. 326, s.i.p. Lo sviluppo difficile, pro- GASTON BACHELARD, Psicana- cessi cognitivi ed interatti- MICHEL ARGYLE, Psicologia lisi dell'aria. Sognare di vi nell'handicap mentale e della felicità, Cortina, Milano volare. L'ascesa e la cadu- nel disadattamento, a cura 1988, ed. orig. 1987, trad. dall'in- ta, Red, Como 1988, ed. orig. di Adolfo Gente e Alessandro Sal- glese di Emanuela Prato Previde, 1943, trad. dal francese da Marta vini, Giuffrè, Milano 1987, pp. pp. 285, Lit. 32.000. Cohen Hemsi, pp. 272, Lit. 287, Lit. 20.000. 28.000. DAVID COHEN, Piaget al ro- Il titolo si riferisce alle difficoltà Con quest'opera del 1943, inserita go?, Armando, Roma 1987, ed. di inserimento scolastico di bambini orig. 1981, trad. dal francese di con handicap mentale, cioè deficit in una tetralogia sulla "immaginazio- ne materiale" col titolo L'air et les Edmondo Coccia, pp. 176, Lit. cognitivo su base organica e con di- 20.000. sadattamento sociale, non meglio songes, Essai sur l'immagination du
duce ad una sempre maggiore differenziazione e autono- li accompagna per tutta la seduta e cessa con l'uscita del I Eleonora Fe' d'Ostiani mia. paziente dalla stanza. Secondo l'autrice è soprattutto per | Secondo l'autrice il mutismo elettivo è una "psicosi sfuggire a questa comunicazione insopportabile che zi Mutismo elettivo e psicosi monosintomatica" ed ha in comune con l'autismo e la bambini si tappano le orecchie, allo stesso modo non ! psicosi infantile una patologia familiare. Vi è nei genito- usano il linguaggio perché lo considerano pericoloso e\ Berla, Roma 1987, pp. 192, Lit. 20.000 ri dei ragazzi malati una struttura della personalità di inaffidabile. tipo borderline, che contiene al suo interno uno o più I genitori dei bambini che svilupperanno un muti- nuclei psicotici, avvolta da un Falso Sé rigido che dà smo elettivo si mettono in rapporto con essi attraverso \ L'autrice, psicoterapeuta infantile con esperienza loro un'apparenza di normalità. nuclei psicotici scissi, vere e proprie personalità seconda- ventennale nel campo del mutismo e della psicosi infan- Nelle psicosi infantili il rapporto col figlio è media- rie che possono derivare da un'antica identificazionel tile, propone un confronto tra le due malattie e una lo- to attraverso il Falso Sé; questo fa sì che la comunica- con l'aggressore e assumere i tratti della "grande Madre I ro teorizzazione in termini di diagnosi, psicopatologia, zione sìa confusa, perché al messaggio verbale non corri- Divorante" che corrisponde alla loro precoce esperienza I prognosi, modalità di presa in carico terapeutica; Impo- sponde un uguale messaggio emotivo, il tono di voce emotiva di una madre inglobante e distruttiva. Il lin- sizione teorica è supportata dalla presentazione di mate- trasmette al bambino la terribile esperienza emotiva da guaggio, pur veicolando contenuti terrificanti, può esse- [ riale tratto da casi seguiti personalmente o in supervi- cui i genitori stessi si sono "salvati" fuggendo nel Falso re appreso, ma non può essere utilizzato liberamente: la I rinuncia all'uso del linguaggio è il prezzo pagato dai I sione. Sé. È l'esperienza del Nulla, non l'assenza di oggetto che bambini per sopravvivere, l'obiettivo esplicito della I Viene adoperata come riferimento teorico, la conce- rimanda ad una sua precedente presenza, ma un vuoto "grande Madre" è infatti la morte del figlio e il ritorno j zione dello sviluppo infantile di Mahler che riconosce, freddo e morto. I pazienti con Falso Sé proiettano que- allo stato fusionale precedente alla nascita. all'inizio della vita, una primissima fase di autismo fi- sta sensazione di vuoto, di noia mortale nei loro tera- siologico e poi di simbiosi con la madre, a cutjegue un peuti che la descrivono come un'irresistibile torpore che Maria Teresa Pozzan I lungo processo di "separazione-individuazione" che con- riNDiCF ™ ••DEI LIBRI DEL MESE UHI
anni escluso dal tennis mondiale, per per cui, volendo trascurare il neo lin- lacanestro che ha condotto la squadra taccamento sempre sincero ai suoi gio- Sport non giustificare l'esultanza dei giorna- guistico, la rassegna risulta esauriente. degli Stati Uniti alla medaglia d'oro di catori passati e presenti, dalla genero- listi germanici di fronte a questa rina- La carta patinata e la rilegatura molto Los Angeles. Al McGuire nella sua sità spesso commovente, oltre, si in- scita che pare destinata a durare se elegante sono all'altezza dell'opera. introduzione afferma che si è trattato tende alle sue eccezionali doti di tecni- AA.W., Tennis '87, Biblioteca non altro per la giovanissima età di Per l'anno venturo è previsto un nu- della migliore squadra dilettante del co ormai da leggenda. Uomo lunatico, Sportiva Olimpica, Milano 1987, Steffi e Boris. Ma è pur vero che essi, mero sulle Olimpiadi di Seul e Calgary mondo nella storia della pallacane- impetuoso, sempre polemico, deve la pp. 227, s.i.p. per quanto sciovinisti, sono di prege- e gli europei di calcio. stro. Più che la bravura dell'allenatore sua carriera alla genialità che, a causa vole scrittura e non meritano di essere è la singolarità dell'uomo che risalta. del suo temperamento, ha potuto tro- Vuole essere un'opera fotografica destinati ai soli lettori della Germania. John Feinstein, cronista del vare spazio sempre e solo sul filo del che racconti il tennis mondiale del Per fortuna il tennis mondiale dell'87 "Washington Post", ha potuto seguire rasoio. Un libro portato avanti con '87. Dal punto di vista fotografico nul- è commentato, pur se con qualche di- per tutto un anno, col consenso di brio e che si legge senza particolari la da eccepire se ci sofferma solo alla screpanza, sia in inglese che in france- Knight, ogni allenamento, riunioni sforzi cerebrali. Dire di più guastereb- JOHN FEINSTEIN, Sul filo del qualità delle foto nitide e ben selezio- se, lingue un po' più accessibili, men- atletiche e tecniche, conversazioni pri- be il gusto della lettura. nate. Sono gli articoli introduttivi che tre Alfonso Fumarola, oltre che occu- rasoio, Zanichelli, Bologna vate tra allenatore e giocatori, per cui E la scoperta dell'eccezionalità del lasciano un po' perplessi: interessanti, parsi del tennis del globo, dedica un 1987, ed. orig. 1986, trad. dall'in- il personaggio che ne scaturisce è vero personaggio ciò che maggiormente at- non c'è che dubbio, ma scritti in tede- articolo anche a quello nostrano rile- glese di Enrico Traballoni e Gio- e ben definito in tutte le sue diverse trae. sco, una lingua non proprio familiare vandone la salute non proprio florida. vanna Mariani, pp. 425, Lit. sfaccettature: le negative, costituite agli italiani che non siano Alto-atesini. In fondo al testo sono riportati i risul- 32,000. dalle sfuriate, dalle prediche, dalle pa- Vero è che la gran parte degli articoli tati di tutti i principali tornei dell'an- È un libro che ci fa conoscere da rolacce, dai ricatti psicologici ai gioca- riguarda il tennis tedesco, da troppi no, trascrivendone gli interi cartelloni vicino Bob Knight, l'allenatore di pal- tori; le positive, rappresentate dall'at-
mettono maggiormente in risalto atteggiamenti che ben si terra dall'Olimpo degli imperituri. Remo Musumeci A4. W. inseriscono nel racconto. Un racconto integrato da una espone la sua opinione sulla droga in modo diffuso (nello serie di buoni articoli, ben selezionati e calibrati, in mo- sport, purtroppo, è sempre argomento molto attuale) e a Roma '87 do da ricoprire i molteplici aspetti dell'avvenimento. Loriga è lasciato il compito di occuparsi del buon com- Tutti ruotano, naturalmente, attorno ai favolosi 100 me- portamento degli italiani. E ancora Loriga a parlare del- Biblioteca Sportiva Olimpica, Milano 1987, tri dello scontro Lewis-]ohnson. Ma è posto nel giusto l'organizzazione e delle reazioni dei tifosi romani all'av- pp. 230, s.i.p. rilievo quello che appare il definitivo dominio dei neri venimento, pur se in disaccordo con il francese Jean- nelle corse. Francois Renault per il quale gli italiani sono ancora un Fa da preambolo un'intervista a Primo Nebiolo in pubblico da sport della pedata. Musumeci espone il suo Fa parte di una collana di cinque opere fotografiche cui non si parla solo di Roma, ma anche dell'opera fatti- pensiero sull'apporto decisivo della tecnica e della tecno- che la casa editrice tedesca presenta quest'anno sui prin- va che TI.A.A.F. ha portato in seno a tutta l'attività logia sullo sviluppo dello sport e, quindi, sul livello dei cipali avvenimenti sportivi del 1987. Roma '87 è natu- atletica sotto la sua direzione. A Bortolotti è affidato un risultati attuali. Chiude il lavoro una rassegna completa ralmente dedicata ai Campioni Mondiali di atletica leg- diffuso bilancio tecnico dei Campionati, mentre di Rei- di tutti i risultati, dalle eliminatorie alle finali, per cui | gera. Non poteva essere altrimenti. neri sono pezzi di colore in cui si discute di atletica come l'opera, già soddisfacente come testimonianza fotografica, L'opera si basa su una serie di splendide foto i cui spettacolo (e perciò come affare); ma si parla pure di finisce per essere un documento pregevole che la bibliote- colori danno vigore alla plasticità di un gesto atletico o Lewis, Johnson e di Jackie Joiner dopo averli riportati in ca di ogni sportivo accoglierà certamente con favore.
ATTILIO PETRUCCIOLI zazione, dalla scelta degli indispensa- ni più lieti. Per i più giovani è una natore comune delle interviste. Le ri- bili sherpa e dei campi base, dagli osta- conferma della realtà di certe favole sultanze non soprendono chi ha una LA riTT.V l>H SOI.E E DELLE ACQUE coli previsti e no, per parlare poi dei sportive, una volta ascoltate con suffi- reale dimestichezza con lo sport: tut- MTHPUR SIKRI rapporti con i suoi compagni, chiaren- cienza (una questione di educazione) tavia ha solo marginalmente condizio- REINHOLD MESSNER, Soprav- do sempre la molla che lo ha spinto ad dalla voce di qualcuno più anziano di nato la vita delle ragazze, nonostante vissuto. I miei 14 ottomila, ogni impresa. Alla fine è soprattutto loro e garantite adesso dalla firma au- le rinunce, le fatiche, i sacrifici. La De Agostini, Novara 1987, ed. l'uomo che viene in luce, più che l'a- torevole di Mario Giobbe. Per tutti è passione basta a mascherare tutte le rinunce e tutte le fatiche. Gli insegna- orig. 1987, trad. dal tedesco di Da- tleta eccezionale; l'uomo con le sue il racconto di grandi imprese di uomi- ni dello sport italiano da ricordare co- menti, poi, sono tanti e così palesi da niela Maschera, pp. 248, Lit. paure, con i suoi problemi, ma con tutta la sua freddezza davanti al peri- me pietre miliari dello sport azzurro, compensare largamente i sacrifici: si 35.000. colo, con la sua volontà oltre il vero- perché sono coloro che hanno dato impara a rispettare le regole (in un simile. A complemento dell'opera fan- allo sport nazionale un volto dignito- paese trasgressore come il nostro non Reinhold Messner è ancora oggi il no bella mostra di sé circa 150 grandi so, portandolo al di là dei confini del- è piccola cosa), a rispettare gli avversa- primo uomo al mondo che abbia sca- fotografie a colori, splendide, una ot- l'arte pedatoria. Il libro è raccontato ri (che nella vita sono gli altri), e a lato tutti gli ottomila dell'Himalaya. tantina in bianco e nero, non meno attraverso una vecchia cronaca o il rac- capire che la presunzione non paga. Questo libro non è il semplice raccon- belle, e 20 disegni riproducenti le conto di un episodio emblematico de- Anche l'agonismo fa crescere: perché ti insegna a perdere, a incassare. Vin- to delle 14 scalate che lo hanno reso montagne conquistate e indicanti le gli sport più diversi, di coloro che si cere è semplice: è bello. Quello che è famoso; c'è il travaso delle sensazioni vie seguite per le varie scalate: una sono imposti all'attenzione del mon- difficile accettare nella vita è la scon- intense, spesso emozionanti delle sue vera storia della conquista dell'Hima- do tirandoci fuori da quel limbo in cui IL GHETTO DI ROMA fitta. Molte delle intervistate adesso lotte contro pareti, valanghe, bufere, eravamo, fino a qualche anno fa. di Attilio Milano laya. A parte la lezione di geografia, la sono madri che hanno generato figli tutte le insidie, nascoste o no, delle lettura di questo grandissimo dell'ar- pp. 596, 91 ill.ni ril., L. 50.000 montagne. L'approccio al Tetto del sani da ogni punto di vista: hanno de- rampicata ha modificato, in parte, le molito così miti e credenze che voleva- Mondo è descritto nei suoi minimi mie idee sugli arditi della montagna. dettagli, da buon Altoatesino. Prece- no lo sport distruttore degli attributi XI ANNUARIO Le parole dello stesso Messner colgo- femminili come un dato scientifico DI STUDI EBRAICI duto da una scheda esauriente di tutte no un poco di sorpresa: "Non sono le scalate che sono state tentate nel provato. Partendo dalla tanto dimen- Studi sull'ebraismo orgoglioso del mio primato perché Donne di Sport, a cura di Mo- tempo, il racconto parte dalla organiz- ticata quanto grande Ondina Valla, in memoria di S. Piperno Beer non lo considero tale. Non sono orgo- nica Lanfranco, Promo A, Roma passando per Lea Pericoli, Maria Vit- glioso del successo, che tanto avevo a c. di E. Toaff 1987, pp. 222, Lit. 20.000. toria Trio, Sara Simeoni e via via le desiderato. Sono solo orgoglioso di pp. 352, L. 40.000 altre (non meno brave ma che è lungo essere sopravvissuto". Il libro non nominare), sono coinvolti la gran par- C'era una volta una paura, un freno esprime un autotrionfo. All'esaltazio- te degli sport. Sport che hanno creato culturale, una visione tutta maschile LA KABBALÀ ne giunge il lettore per la descrizione donne speciali. Certamente migliori. Adalberto Boneccbi dello sport. Ora che un numero sem- Legge e Mistica delle sue imprese. Si ha l'impressione O, come si dice oggi, donne realizzate. che Messner abbia con la penna la pre maggiore di atiete varca le soglie nella tradizione ebraica degli spogliatoti dagli stadi — una di A. Safran stessa dimestichezza che ha sempre avuto con il sesto grado. E non mi pare volta sconsigliati, quasi tabù, perché pp. 432, L. 30.000 poco. sconveniente rispetto alla immagine LA SAGGEZZA stereotipata della femminilità — pub- Sport segnalazioni SINFONIA AUREA blicare un libro come questo è comin- FREUDIANA ciare a fare il punto su quella che è già Romanzo romantico ROY MATTHEWS, JOHN HOLDEN, una storia meravigliosa. Oggi il qua- di F. Zedda Tiro con l'arco, Meb, Padova Prospettive dro della opinione pubblica è mutato 1987, ed. orig. 1985, trad. dall'in- pp. 502, L. 30.000 ed a leggere questo libro saranno in glese di Cristina Bernardi, pp. 127, transpersonali MARIO GIOBBE, GIUSEPPE DAN- tanti. Il lavQro si articola su venti in- GOLA, Azzurri nella leggen- Lit. 24.000. MEMORIA E POESIA in psicanalisi terviste a campionesse di sport diversi, da Lucarini, Roma 1987, pp. 149, Storia e letteratura partendo da quelle di ieri per arrivare Lit. 50.000. FRANCO GILIBERTO, VINCENZO dell'ebraismo russo moderno ad alcune di oggi, formando un picco- lo ma organico mosaico in cui si rac- TESSANDORI, Maledetti juven- di D. Cavaion Per chi è cresciuto di pane imbevu- conta il rapporto della donna col mon- tini-Juventini benedetti, pp. 304, L. 35.000 FRANCO ANGELI to nella passione per lo sport, è un po' do sportivo. Ho parlato di mosaico S.e.i., Torino 1988, pp. 198, Lit. come sfogliare un album di famiglia perché tale appare il groviglio di emo- 18.000. Lire 18.000, pagine 154 ben curato: rivedi facce note che, in zioni e di spinte razionali che hanno qualche modo, ti sono ancora care e avvicinato le donne intervistate dallo sport. La organicità deriva da ciò che Pagina a cura Carucci editore rileggi storie già conosciute ma che riascolti volentieri perché sono quelle emerge da queste conversazioni e che, di Ignazio Trovato p.o.b. 6218 - 00195 Roma che hanno riempito di gioia i tuoi gior- in fondo, finisce per essere il denomi- n TINDICF ™ ••DEI LIBRI DEL MESEBH
lumi aiutano a capire e ad usare i pro- l'altro ai tramonti, e nella neurofisio- e civette: si è come si è, bisogna impa- reste germaniche popolate da presen- Bambini grammi televisivi: affrontano il pro- logia, ma niente paura: dopo un trac- rare a conoscersi e a rispettare i propri ze soprannaturali e l'avventura del blema della possibilità della scelta ma ciato elcttroencefalografico dei ritmi bisogni. Dopo tutto, basta guardare, carbonaio Peter Munk, ricca di peri- e ragazzi anche del rifiuto evidenziando le pos- cerebrali notturni, spunta il mago appunto, gli animali, a cui è dedicato pezie e colpi di scena, è in realtà l'av- sibilità e i limiti dello strumento, i Sabbiolino che sa tradurre le misterio- il capitolo finale: ce n'è per tutti i ventura dello spirito combattuto fra il Male (il gigante Michele l'Olandese) CRISTINA LASTREGO, FRANCESCO progetti e le volontà che stanno die- se onde elettriche in pizzicori agli oc- gusti, chi dorme di giorno, chi di not- tro alle singole trasmissioni. Si tratta te, chi mai, chi a spizzichi, chi dorme e il Bene (l'Omino di Vetro). Il patto TESTA, Mi piace la Tv, Monda- chi, sbadigli e altri inequivocabili se- di libri da leggere, su cui scrivere e gnali del "treno del sonno". Ma il son- in piedi, chi galleggiando, o chi per faustiano, che comporta la perdita del dori, Milano 1988, 2 voli, pp. 48, disegnare senza approcci moralistici no non è solo quello notturno ufficia- mesi come la marmotta. cuore in cambio di denaro e potere, è Lit. 7.500 il voi. al tema. le, per il quale ci si prepara con cura stretto in un'atmosfera sospesa fra an- e qualche volta con vere e proprie Anna Viacava goscia e bizzarria. L'evento portento- so ha sempre un'eco interiore, fa vi- Eliana Bouchard cerimonie, vi sono le molte varianti di Questi album di lavoro andrebbero brare le corde del sentimento e della segnalati nella rubrica "Libri di testo" pisolini diurni, con preziosi consigli da provare subito: dieci sbadigli di se- persuasione, arginando il pericolo di perché sono un ideale quaderno delle un moralismo pedante. Il racconto si vacanze per le scuole elementari ma guito pare valgano un vero sonnelli- no. I sogni: belli, brutti, sacri, miste- legge di un fiato e con il fiato sospeso. dato che poche scuole li adotteranno WILHELM HAUFF, Il cuore riosi, premonitori, son anche utili a Giunti all'atteso lieto fine, ancora perché incompleti sul piano della dif- freddo, Sansoni, Firenze 1988, non siamo in grado di svelare il miste- ferenziazione disciplinare oltreché CATHERINE DOLTO, Il sonno, metterci in contatto con l'iceberg in- trad. dal tedesco di Barbara Griffi- ro di equilibrio e di misura offerto da non corredati di buoni sentimenti, Mondadori, Milano 1988, ed. orig. conscio che portiamo dentro e a aiu- 1987, trad. dal francese di Giovan- tarci a digerire l'arrivo di un fratelli- ni, ili. di Giulia Orecchia, pp. 88, questo piccolo libretto prezioso. vanno consigliati a quei bambini che Comprendiamo però che Hauff ha hanno sempre la penna in mano e in na Spadini, pp. 91, Lit. 16.000. no, la voglia di essere in fretta grandi Lit. 12.000. o di tornare piccolissimi, e di conti- toccato con delicatezza e talento i vena di far ricerca. Il primo volume è grandi temi adolescenziali dell'ansia nuare, per esempio, a fare pipi a letto. La fiaba di Wilhelm Hauff — nar- dedicato all'informazione, il secondo Ben illustrato da Volker Theinhar- connessa all'atto della scelta e della E badino, i mattinieri, che chi va a ratore ottocentesco morto a soli 24 allo spettacolo, per essere usati richie- dt (che deve aver amato Le petit prin- conquista di un posto nel mondo. dono un buon pacchetto di videoore ce\), questo viaggio attorno al sonno letto presto e si alza presto come galli anni — ha i caratteri inconfondibili e galline, non è più virtuoso di chi va alle spalle e contemporaneamente un è l'occasione per curiosare nella vita del romanticismo della scuola sveva: a letto tardi e si alza tardi come gufi Monica Bardi po' di distacco dall'apparecchio. I vo- degli astri, un occhio alla scienza e il paesaggio è quello nordico delle fo-
È sempre improprio il termine libro se riferito agli con gli occhi e con le mani. Tenendo conto del rappor- 16.000. La sequenza numerica è rappresentata da quan-1 oggetti che le case editrici destinano ai bambini inferio- to qualità-prezzo-scelta delle forme, uso del colore-ori- tità crescenti di animaletti imprigionati in scatole apri-1 ri ai tre anni. Spesso in comune con gli altri c'è solo ginalità nella scelta del progetto, le collane migliori so- bili. Nella quarta sequenza c'è una scatola con quattro I l'atto dello sfogliare e qualche parola sparsa qua e là, no: Disney baby, Mondadori, Milano 1988, Lit. 6000 pulci così veloci che aprendo il coperchio le si intrave- in compenso hanno l'importante funzione di attivare e I mini morbidoni, Mondadori, Milano 1988, Lit. de a malapena con la coda dell'occhio. percezioni sensoriali che solo successivamente potranno 6.000. Ai bambini di pochi anni appassionati di scienze\ astrarsi in simboli e codici. I librimobili sono invece costruiti su ruote: Colori, naturali si può proporre, di Lucia e Dario Bartolini, La novità per quest'estate è il libro galleggiante, per numeri, forme, Mondadori, Milano 1988, Lit. 15.500, ...e questo CHI È?, Mondadori, Milano 1988, Lit. I niente ecologico ma molto attraente, fabbricato a Tokio è un camioncino che ospita tre libretti in cartonato il- 4.000: l'idea di riconoscere un animale giocando su fi-1 o a Taiwan; su tutte le confezioni si legge: "sicuri, non lustrati con ogni tipo di veicolo. Restando sul piano gure di primo piano, d'insieme o rappresentandone sol-1 tossici, lavabili, galleggianti". Fatte le opportune riserve della formazione dei prerequisiti logico-matematici, il tanto una parte, è interessante ma la realizzazione un sulla sicurezza e sulla non tossicità, i libretti si presen- prodotto più creativo è il testo di David A. Carter, Chi po' confusa, la si potrebbe ripensare usando criteri più tano nelle morbide e accattivanti pagine colorate, si c'è nella scatola?, Rizzoli, Milano 1988, ed. orig. scientifici. Eliana Bouchard! possono leggere sia al mare che nella vasca da bagno 1987, adattamento italiano di Irvana Malabarba, Lit.
si legge tutto d'un fiato, per grandi e semplificazione della connessione fra ANGELA NANETTI, Cambio di nel quale vuole imparare a crescere. La sua storia appare frammentaria e piccoli, nonni e nipoti. gli eventi, il testo scritturistico è ri- stagione, Edizioni E. Elle, Trie- spettato; la descrizione dei personag- ste 1988, pp. 124, Lit. 11.000. inconcludente come può esserla sol- Anna Chiarloni gi appare talvolta marcata, soprattut- tanto quella di un adolescente nel to nei confronti dei "cattivi". L'autri- momento di passaggio in cui deside- ce ha narrato le storie dei più noti, "Non ci voglio pensare più... In ra ancora la sicurezza dell'infanzia e ma non solo di quelli, personaggi ve- quel momento l'uomo del camion se insieme vuole sperimentare in piena terotestamentari; fra questi, appare lo trovò davanti, ed era ormai trop- libertà il futuro. La sua ancora im- un po' sfuggente il gruppo dei profe- po tardi". Un ragazzo di sedici anni, precisa identità viene resa efficace- ti, mentre vengono piuttosto dilatati una motocicletta e un primo amore mente dalla autrice che ci presenta APRIL OURSLER ARMSTRONG, La gli avvenimenti più ricchi di aspetti difficile. Marco, il protagonista di Marco attraverso i ricordi e l'imma- Bibbia racconta, Vallardi, Fi- straordinari (Sansone, Golia). Il libro questo breve romanzo, è "al cambio gine che ne hanno il padre, la ma- renze 1988 (prima ed. it. Garzan- riesce comunque ad evitare il rischio di stagione": non è più il bambino dre e la sua ragazza, in un ordine ti, Milano 1974), ed. orig. 1957, di trasformarsi in kolossal: la dimen- timido e sorridente che aspetta feli- che non corrisponde a una succes- trad. dall'inglese di Maria Cristina sione soprannaturale è tenuta pre- ce il padre ogni sabato quando, se- sione di fatti, bensì al fluire casuale dei pensieri in un momento di ango- Gaetani, pp. 363, Lit. 20.000. sente, e il meraviglioso, sufficiente- condo gli accordi presi tra i genitori mente sotto controllo, è ricondotto al momento della separazione, toma scia in cui ciascuno sembra riflettere a casa per passare con lui il fine set- sul proprio destino e proprio Mar- L'impresa di trascrivere in lin- all'ambito della fede in Dio. Risulta- timana. Non gli importa più che il co, quasi senza vita in ospedale, guaggio largamente accessibile il te- no assenti i tentativi di spiegazione padre venga per stare con lui, non sembra il più vitale per la forza del- sto biblico è evidentemente ardua, razionale di certi avvenimenti: è il riesce quasi a parlargli, si sente lon- le sollecitazione che impone a chi lo GUDRUN PAUSEWANG, Dopo la soprattutto se si vuole evitare la ba- prezzo che si paga per rimanere fede- tano e diverso. Sta scoprendo un ricorda. catastrofe, E. Elle, Trieste nalizzazione. Riguardo al libro in li al testo. mondo nuovo, un mondo solo suo 1988, ed. orig. 1987, trad. dal te- esame, si può dire che l'impresa sia in cui nessun altro deve entrare e desco di Marina Molinari, pp. 212, riuscita: al di là di una comprensibile Franco Bisio Giovanna Rivetti Lit. 14.000.
Anni '90, un giorno di maggio in TROMPE-L'OEIL una scuola bavarese. Scatta l'allarme atomico: un incidente al reattore nu- LUCA SERIANNI Collana diretta da Alberto Castoldi cleare di Grafenrheinfeld determina un disastro immane. Con l'immedia- con la collaborazione di Alberto Castelvecchi tezza di una narratrice di razza la ALBERTO CASTOLDI Pausewang — amata dai giovani let- tori per la sua scrittura visiva, di for- GRANDVILLE & COMPANY te impianto pittorico — racconta l'o- dissea di Janna-Berta e del fratellino GRAMMATICA Il "perturbante" nell'illustrazione romantica Uli, in fuga in bicicletta dalla zona radioattiva. Lo sguardo non si soffer- ma sulle immagini della catastrofe HANS CHRISTIAN ANDERSEN quanto piuttosto sulle reazioni della ITALIANA gente. Alla fragilità e alla limpidezza morale dei piccoli protagonisti — e ITALIANO COMUNE PASSEGGIATA NELLA NOTTE degli sparuti gruppi di "verdi" — si E LINGUA LETTERARIA contrappone la corazzata ipocrisia DI CAPODANNO degli adulti. L'emergenza diventa perciò anche cartina di tornasole per PAOLO MANTEGAZZA evidenziare vizi e difetti di una socie- Pagine XVI-712 tà miope e ingorda, che nemmeno di con 20 tavole fuon testo L'ANNO 3000. SOGNO fronte alla catastrofe è disposta a ri- flettere. E che semmai è pronta a ri- ciclare il copione della rimozione PIERLUIGI LUBRINA EDITORE yi^EDITORI DAL 179a1 collettiva ignorando, come nel '45, le proprie responsabilità. Libro che BERGAMO I NOSTRI NUMERI MIGLIORI NON SONO SOLO NUMERI.
22l 'Espresso haji armi. E li porta bene. Non ha mai rinnegato lo L'Espresso ha partecipato e partecipa, con un taglio giornali- Centoventicmque tra redattori, inviati, corrispondenti e col- jj spirito e to stile con cui, in armi ancora oscuri, ha giocato corag- stico inconfondibile, alle grandi battaglie civili, alla polemica laboratori, tra cui molte grandi firme - da Alberto Moravia giosamente d'anticipo sulla cultura del paese. Impegno che gli ha con-culturale, ai progetti di rinnovamento sociale, scavando in profondità e a Umberto Eco, da Giorgio Bocca a Franco Fortini, ài Andrea Barbato sentito di passare da poco più di 100.000 copie iniziali alle 517.310 di assumendo posizioni inequivocabili. a Giorgio Forattmi -per un "settimanale d'autore"che non teme con- oggi: segno che c'è sempre più spazio per il giornalismo di qualità. fronti né in Italia, né all'estero.
'L'Espresso Affari': 24 pagine di notizie e opinioni sulle strate- L 'Espresso regcila ogni mese 'L'Espresso Più'e'L 'Espresso Sports 1', Dall'ultima indagine 'Monitor 3SC' di Giampaolo Fabris emerga gie finanziarie, la borsa, le imprese, i mercati intemazionali, 2due periodici di concezione attualissima, dedicati rispettii L'Espresso LA QUALITÀ DEL SETTIMANALE. B j te