LUGLIO 1988 - ANNO V-N. 7 - LIRE 5.000

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Il Libro del Mese: Il piacere degli occhi di Francois Truffaut, recensito da Alberto Barbera L. Caracciolo, C. Cases, D. Frezza, G. G. Migone, G. Miccoli, I. Warburg: La resistenza tedesca Tullio Regge: Scherzi da fisici Gruppo G

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gruppo RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese 5,8 ,28 Da tradurre 6 Franco Marenco John Fowles Maggot, la ninfa Sara Cortellazzo Jean Echenoz Cherokee 7 La Traduzione 8 Francesco Gabrieli Sergio Noja L'Isiàm e il suo Corano 10 Stefano Verdino Aldo Palazzeschi Interrogatorio della contessa Maria Alberto Cavaglion A. Palazzeschi, G. Prezzolini Carteggio 1912-1973 L'Autore risponde Atomo e attimo, di Angelo Gianni 40 Categorie e metodi, di Marina d'Amelia e Simonetta Piccone Stella 11 Tommaso Pomilio Giampaolo Rugarli La Troga Giovanni Giudici Mario Fortunato Luoghi naturali Intervento |l2 Completi e fuori moda, di Edoardo Esposito i 40 La misura del sesso, di Paola Di Cori |l3 Guido Fink Vedi alla voce: amore Anna Nadotti Elizabeth Gaskell La vita di Charlotte Bronte 14 Antonella Gargano Barbara Frischmuth Inganni e incanti di Sophie Silber Mariolina Bertini Georges Perec Mi ricordo |l5 Lina Zecchi Jules Barbey d'Aurevilly L'indemoniata |l7 Marinella D'Alessandro Istvan Órkény Novelle da un minuto Bruno Ventavoli Péter Esterhàzy I verbi ausiliari del cuore [19 Antonio Melis Virgilio Pinera La carne di René Aldo Ruffinatto Roberto Paoli (a c. di) La vita di Lazarillo de Tormes 120 Luciano Allegra AA. W. La città europea dal medioevo ad oggi Pietro Rossi (a c. di) Modelli di città 21 Il Salvagente Giovanni Miccoli H.J. von Moltke •> Futuro e resistenza. Dalle lettere degli anni 1926-1945 22 Gian Giacomo Migone Hans von Herwarth Fra Hitler e Stalin

I23 Lucio Caracciolo 24 Fey von Hassel Storia incredibile. Dai diari di una prigioniera delle SS I Daria Frezza Dora Marucco Iris Origo Un'amica. Ritratto di Elsa Dallolio 25, 29 Inedito Anna Maria Bruzzone Giuliana Tedeschi C'è un punto della terra... Ginetta Ottona Franca Pieroni Bortolotti La donna, la pace, l'Europa 30 Intervista

136 Luigi Bonanate AA.VV. Rapporto Sipri 1987 Tullio Regge Richard P. Feynman Vita e avventure di uno scienziato curioso |37 Piero Gastaldo AA.W. Bilancio militare 1985-1986 139 Marco Santambrogio F. Alberoni, S. Veca L'altruismo e la morale Gianni Carchia Giuseppe Cambiano Il ritorno degli antichi 141 Leonardo Lesmo D. Parisi, C. Castelfranchi La macchina e il linguaggio

42 Rudolf Wittkower Allegoria e migrazione dei simboli I Salvatore Settis 143 Massimo Egidi Oliver E. Williamson Le istituzioni economiche del capitalismo |44 Romolo Rossi Mauro Mancia Il sogno come religione della mente Metello Cornili Guido Almansi, Claude Beguin Teatro del sogno

45 Ernesto Cionini Ciardi Giulio Guidorizzi (a cura di) Il sogno in Grecia I

RECENSORE AUTORE TITOLO Il Libro del Mese Numero uno nell'età dell'oro di Alberto Barbera

FRANCOIS TRUFFAUT, Il piacere nizione di una nuova consapevolezza dai curatori diventa allora un'espe- mettere in ombra negli anni successi- vi (non a cancellare, anzi: semmai, a degli occhi, Marsilio, Venezia del cinema, nel decennio che prece- rienza archeologica, emozionante co- me scoprire a poco a poco i diversi rendere meno evidente, meno osten- 1988, ed. orig. 1987, trad. dal dette gli esordi della Nouvelle Va- gue, fu decisivo. Poteva essere il strati sedimentati di una civiltà se- tata), significa non solo risarcire sto- francese di Melania Biancat, pp. punto di partenza: per la raccolta cu- polta. Sino ad arrivare alla "camera ricamente uno dei talenti più autenti- 242, Lit. 28.000. rata da Jean Narboni e Jean Toubia- del tesoro", rappresentata nel nostro ci e appassionati del gruppo di jeunes na è il punto di arrivo di un percorso caso dall'articolo Una certa tendenza turcs riuniti attorno ai "Cahiers du "Ero arrivato a sezionare un film a ritroso. E giusto anche così. Legge- del cinema francese. Con un vantag- cinéma" di André Bazin, ma riscopri- al punto che, negli ultimi tempi pas- re il libro nella successione voluta gio in più, rispetto a molti archeolo- re la natura e la strategia di una mac- sati ad "Arts", non facevo più della critica in senso proprio, ma già della critica da metteur en scène". Citatissi- ma ogni volta che si fa riferimento ai suoi trascorsi, l'affermazione di Franfois Truffaut è stata usata, non Con l'abito della festa di rado, contro il suo autore. Assunta to d'amore", una vera e propria mo- come un assioma di cui non valesse rale del cinema che comportava la pena discutere i contenuti, è servi- Al Presidente della Corte di Sicurezza dello sempre per averlo letto su "Le Monde", che una un'adesione totale e appassionata al- ta spesso ed ancora in tempi recenti Stato. corte di giustizia, quella di Ronnes credo, aveva l'oggetto del proprio desiderio, e a riassorbire la faziosità e il carattere Parigi, 8 settembre 1970 rifiutato in precedenza di sospendere la pubbli- perciò il rifiuto di ogni cinismo e radicalmente innovatore dei suoi in- cazione di questo giornale. conformismo estetico. Una lezione terventi, riconducendone le tensioni Tutto ciò mostrava chiaramente che il mini- continua di lucidità e intransigenza, inconciliabili e l'appassionata proget- stro dell'Interno non esitava, per perseguitare applicata in primo luogo nei con- tualità all'ambito ristretto di una "di- Signor Presidente, un giornale, a commettere delle azioni che biso- fronti di se stesso, come tutta la sua chiarazione d'autore", alla prospetti- Avevo preso la decisione di venire a testimo- gna senz'altro ritenere illegali. opera successiva sarà a dimostrare va limitata di una poetica personale. niare l'8 settembre al processo contro i vendito- ("Il nocciolo della morale cinemato- lo non ho mai svolto attività politica, e cer- Categorie di per sé discutibili, in ri e diffusori di "La Cause du Peuple". Poiché grafica di Truffaut? Non lamentarsi tamente non sono più maoista che pompidoui- questo caso poi francamente ridutti- ho già rinviato al 10 settembre la mia partenza mai in caso di fallimento commercia- ve: sarà bene tenerne conto nell'af- sta, essendo incapace di provare dei sentimenti le o artistico, non far mai ricadere su per gli Stati Uniti, non posso rimandare ancora per un capo di Stato, chiunque esso sia. frontare la lettura di II piacere degli questo viaggio. E per questo che le mando la altri le colpe di un insuccesso o di un occhi che, a distanza di dieci anni Accade soltanto che io ami i libri e i giorna- mia testimonianza scritta. successo relativo, assumersi sempre esatti, fa seguito alla pubblicazione li, che io sia molto affezionato alla libertà di tutte le responsabilità artistiche e Nelle prime settimane di giugno appresi dalla in Italia de 1 film della mia vita, per i stampa e all'indipendenza della giustizia. economiche": così Serge Toubiana. stampa che il giornale "La Cause du Peuple", di tipi dello stesso editore. E accade anche che io abbia girato un film Si leggano, a questo proposito, i due Non condividemmo allora, si sarà cui Jean-Paul Sartre aveva appena accettato la intitolato Farenheit 451 che descriveva, per articoli compresi nella raccolta, Il re- capito, la sufficienza (ancorché ma- direzione, era stato immediatamente sequestrato stigmatizzarla, una società nella quale il potere gista, colui che non ha il diritto di la- scherata da condizionata ammirazio- ancor prima che le autorità avessero preso cono- brucia sistematicamente tutti i libri. Ho dun- mentarsi e il già citato II cinema fran- ne) con cui fu accolto quel primo re- scenza dei testi che conteneva. Appresi anche que voluto far coincidere le mie idee di cineasta cese muore sotto il peso delle false leg- cueil di scritti di Truffaut. Ci guarde- che la polizia catturava, arrestava e accusava i con quelle di cittadino francese. gende). D'altro canto, intransigenza remo bene dal sottovalutare oggi venditori di quel giornale e qualche volta anche non esclude generosità. Sarebbe fare questa nuova raccolta antologica, al i lettori, se per caso ne avevano due copie in un torto a Truffaut non riconoscergli cui progetto lo stesso regista aveva tasca o nella borsa del ciclomotore. Sapevo, quest'altra qualità, che possedeva in lavorato sinché la malattia, che ebbe misura ancora più accentuata della il sopravvento il 21 ottobre 1984, prima, come dimostra il numero im- glielo consentì. A dispetto del carat- pressionante di articoli, interventi, tere assai eterogeneo degli scritti (re- annotazioni in difesa o a sostegno di censioni, brevi saggi, interventi occa- questo o quel film, questo o quel- sionali, prefazioni, profili di attori e ». «r: l'autore (e scrittori, attori, tecnici, autori ammirati) e della loro distanza collaboratori). temporale (tre interi decenni dal Il piacere degli occhi, titolo bellissi- 1954 al 1984), ad imporsi è ancora mo voluto dallo stesso Truffaut, ne una volta la convinzione della gran- accoglie un buon numero, divisi in dezza di Truffaut critico, per il quale tre capitoli: Il cinema in prima perso- non suonerà eccessiva l'iperbole go- na, che mette insieme i frutti del- dardiana: "Ci sono stati Diderot... la politica degli autori (Renoir, Baudelaire... Elie Faure... Malraux... Hitchcock, Rossellini, Welles, Bres- e poi Francois... Non c'è mai stata son, Cocteau); Letteratura e cinema, altra critica d'arte". E Jean Rouch, di che ospita gli affettuosi ritratti di al- rincalzo: "Truffaut avrebbe dovuto cuni scrittori amati (Audiberti, Gi- essere il critico cinematografico nu- raudoux, Irish, Roché); e Viva i divi! mero uno. Le sue critiche su "Arts" che, come il titolo lascia intendere, erano straordinarie, molto stimolan- esprime l'amicizia, l'ammirazione e il ti... Truffaut costruiva utopicamente rispetto "per quelli che si espongono un cinema che non esisteva ancora". interamente in un compito che pro- Il contributo di Truffaut alla defi- cura loro allo stesso tempo ciò che possiamo chiamare il 'piacere della gi. Che la cultura riportata alla luce china da guerra lanciata contro la responsabilità limitata' ". (Isabelle non è morta, ma viva e vitale e può "tradizione della qualità". Se ne co- Adjani, Catherine Deneuve, Julie servirci a meglio capire il cinema di noscono i contenuti: il rifiuto della Christie, Fanny Ardant). Difese ap- LETTERATURA ITALIANA oggi. Un esempio? In un articolo del pratica dell'adattamento letterario, la passionate, riconoscimenti di affinità 1957, dal titolo emblematico II cine- rivendicazione del ruolo centrale elettive, vere e proprie dichiarazioni ma francese muore sotto il peso di false della mise en scène, la politica degli d'amore. Il corpus degli scritti di NOVECENTO leggende, si leggono affermazioni che autori, il rifiuto della gerarchia dei Truffaut si presenta agli occhi del sembrano scritte ora: "Non esiste cri- generi, il predominio della scrittura. lettore nella forma compiuta, e solo Gli scrittori e la cultura letteraria si del cinema perché se crisi ci fosse, Da quei presupposti sarebbe nata la in parte involontaria, dell'epistolario i produttori cesserebbero di produr- Nouvelle Vague che, a dispetto di amoroso in cui si dispiega, in tutte le nella società italiana re, e non è così dato che le cifre de- antichi e nuovi detrattori, è l'evento possibili variazioni, l'intero dispositi- gli investimenti salgono ogni anno; è più importante del cinema degli ulti- vo erotico fatto di attrazioni, lusin- Collana diretta da Gianni Grana vero che contemporaneamente au- mi trent'anni, forse l'ultima età del- ghe, ammirazioni di cui è capace un mentano anche i deficit, ma lì sta il l'oro di un medium che da allora non innamorato. Da questo punto di vi- La più completa rassegna critica mistero divino.. Se ci fosse una crisi è più stato lo stesso. sta, Il piacere degli occhi ci dice molto della letteratura italiana contemporanea del cinema, sarebbe una crisi di uo- Stroncare per imporre una nuova di più dell'uomo Truffaut di quanto mini e non una crisi di soggetti: i idea di cinema. Truffaut vi si dedicò non faccia la sterminata, austera, la- con la collaborazione e il contributo critico soggetti non sono verdure che cre- con metodo (interventi settimanali cunosa Correspondance da poco pub- di oltre 200 storici letterari e critici militanti scono bene o male a seconda del su "Arts", attraverso i quali "divulga- blicata in Francia e recensita qui a tempo". va" le posizioni dei "Cahiers"), e so- fianco. Il che può apparire parados- 11 volumi di complessive 8500 pagine L'ultimo dei quattro capitoli (ma prattutto con passione. Ancora oggi, sale solo a chi dimentichi ciò di cui con 500 tavole f.t. a colori e b/n c'è anche un epilogo) in cui è orga- Rohmer ammonisce: "Non si può di- Truffaut non ha mai fatto mistero: nizzata la raccolta, ci consente di ri- re di conoscere il Truffaut critico se "Ho sempre preferito il riflesso della MARZORATI EDITORE scoprire il Truffaut polemista che si non si ha presente la componente vita alla vita stessa. Se ho scelto i li- bri e il cinema, dall'età di undici o Via Pordoi, 8 - 20019 Settimo Milanese meritò all'epoca l'appellativo di polemica, dura, corrosiva dei suoi ar- "stroncatore del cinema francese". ticoli su 'Arts' ". Ma nello stesso tem- dodici anni, è proprio perché ho pre- Ripercorrere questa "parte maledet- po, si tratta di riconoscere che alla ferito vedere la vita attraverso i libri ta" che lo stesso Truffaut tenderà a base di questo progetto c'era un "at- e il cinema". N 7 [INDICE - 5 ••DEI LIBRI DEL MESE^TAL

Non meno intressanti e utili sono — molti dei quali già noti attraverso le numerose lettere a Helen Scott, la altre fonti filmografiche —, ma an- Da Tradune sua amica e traduttrice americana, che commenti, giudizi, osservazioni con l'aiuto della quale Truffaut rea- particolari. Senza avere il carattere di lizzò la famosa amplissima intervista un diario di lavorazione, o di un qua- Su due fronti con passione a Alfred Hitchcock nell'agosto del derno di appunti, questa corrispon- 1962 (pubblicata come libro soltanto denza, per quanto riguarda la rico- nel novembre del 1966 a Parigi). struzione critica della sua filmogra- di Gianni Rondolino Lettere nelle quali egli si confida sui fia, fornisce tuttavia indicazioni del suoi progetti, le sue idee, la sua vita massimo interesse. personale e familiare, e fornisce non FRANCOIS TRUFFAUT, Correspon- a volte indispensabile. Non è un ve- notino anche tutti i riferimenti ai li- Ma il libro — che dovrebbe essere poche indicazioni sui suoi film e sul- dance, Lettres recueillies par Gil- ro e proprio carteggio, mancano le bri letti o da leggere, ai classici fran- soltanto un primo assaggio della va- la loro lavorazione. Attraverso que- sta corrispondenza che Truffaut in- les Jacob et Claude de Givray, risposte dei corrispondenti, tranne cesi, agli autori contemporanei, a qualche eccezione (fra cui estrema- Jean Genet in particolare. È come il ste ed altre numerose lettere ad ami- trattenne nel corso della vita, e dare notes de Gilles Jacob, avant-pro- mente significativa la lettera di Jean- catalogo di una piccola biblioteca ci, collaboratori, critici, colleghi, è l'avvio alla pubblicazione integrale pos de Jean-Luc Godard, ed. 5 Luc Godard, il quale ha anche volu- personale, messa insieme con amore possibile ripercorrere, di anno in an- del suo carteggio, una volta raccolte no, anzi di mese in mese, il suo lavo- Continents-Hatier, Renens (CH) to scrivere la prefazione al libro: una e sacrifici, divorata con passione, e inventariate tutte le lettere esisten- ro cinematografico. Non sono soltan- 1988, pp. 672, ili., s.i.p. lettera che rivela il carattere di Go- sempre alla ricerca di qualcosa di sti- ti, da lui spedite o ricevute — non è to dati e informazioni di prima mano dard e alla quale Truffaut risponde molante, di forte, di definitivo. interessante soltanto per le informa- Non so se Francois Truffaut sareb- zioni che fornisce, che consentono di be diventato uno scrittore, se non meglio definire criticamente la sua avesse intrapreso la carriera di regi- opera e di meglio documentare la sta cinematografico. Come lui disse sua vita. Esso ci dà, sia pure per cam- una volta: "se non fossi stato regista, ne tra i diffusori di "La Cause du Peuple", pionature, un ritratto sfaccettato del sarei stato editore", intendendo forse quelli che sembrava che lo vendessero per gua- suo carattere, della sua moralità, del- la sua sincerità, della sua libertà di che avrebbe preferito organizzare la È per questo che, sabato 20 giugno, ho deciso dagnarsi il pane erano più esposti ai provvedi- cultura letteraria, produrre letteratu- di vendere per la strada il giornale "La Cause pensiero e di azione. A questo pro- menti penali di quelli che lo facevano per prin- posito, di grande valore sono le nu- ra altrui, creare libri come oggetti e du Peuple". Lì, sulla strada, ho incontrato degli divulgarli, piuttosto che scrivere di- cipio. merose lettere agli amici, ed anche ai altri venditori, fra cui Jean-Paul Sartre e Simo- rettamente. E tuttavia, non soltanto Il seguito della scena confermava questa mia non pochi sconosciuti che gli chiede- — come risulta da queste lettere, ne de Beauvoir. Il pubblico, in strada, era inte- impressione, giacché un passante, avendo rico- vano consiglio o sottomettevano al raccolte e pubblicate con molta cura ressato, la mia pila di giornali diminuiva a vi- nosciuto Sartre, gridò all'agente: "Perdiana! non suo giudizio i propri scritti, i propri da Gilles Jacob e Claude de Givray sta d'occhio e, quando un agente si è presentato arresterete mica un premio Nobel?!". Allora, si progetti. Per tutti Truffaut ha sem- — egli ebbe intenzione, nella sua davanti a noi, ho avuto il piacere di offrirgli vide una cosa sorprendente, l'agente che lascia pre la parola giusta, a tutti manifesta giovinezza, di scrivere un romanzo, due copie di "La Cause du Peuple" che lui si è il braccio di Jean-Paul Sartre, accelera il passo, sempre, senza falsi pudori o infingi- menti, il suo pensiero, a volte i suoi ma le continue citazioni da libri, i tenuto in mano: cosa che avrebbe potuto forse oltrepassa il nostro gruppo e fila diritto davanti sentimenti più segreti. E, se è il caso, continui riferimenti letterari, e più costargli dei provvedimenti penali. Una foto, a sé così velocemente che abbiamo dovuto cor- ancora il gusto per la scrittura, che scattata da un passante, conferma l'esattezza di non nasconde il suo disappunto. Si rere per raggiungerlo. veda, al riguardo, la citata risposta a traspare da molte lettere, denuncia- questa scena. Dopo averci esortato a disperder- no in lui un vero e proprio scrittore Era la prova che esistevano due pesi e due Godard del 1973, in cui rintraccia il ci, l'agente ha chiesto a Jean-Paul Sartre di se- in potenza. misure, e che la polizia decìdeva di intervenire percorso della loro amicizia e mette Il fatto è che la formazione cultu- guirlo al commissariato, cosa che lo scrittore ha non per conto del cliente, ma del venditore. in rilievo le "defezioni" godardiane rale di Truffaut, una formazione as- fatto ben volentieri. Naturalmente io seguivo il Non posso terminare questa testimonianza con una lucidità e un rigore morale solutamente autonoma, da autodi- movimento, così come Simone de Beauvoir, al- che raccomandando ai miei colleghi, i venditori esemplari (anche perché sottesi da datta, attraverso la quotidiana fre- tri venditori e qualche passante incuriosito. di "La Cause du Peuple", di vestirsi tutti i gior- un profondo senso dell'amicizia). quentazione dell'amico d'infanzia Se l'agente di polizia ha chiesto a Jean-Paul ni con V'abito della festa" e di rifiutare il pre- Come sempre accade, quando si leggono carteggi, memorie, ricordi, Robert Lachenay, si svolse contem- Sartre di seguirlo piuttosto che a me, è chiara- mio Nobel sa per caso glie lo proponessero. poraneamente sui due fronti della interviste, si è tentati di collazionare mente per il fatto che io portavo una camicia Questi sono, signor Presidente, i fatti che letteratura e del cinema. Ed è nell'in- i testi, di mettere a confronto i dati, i terscambio delle passioni giovanili, bianca, un vestito scuro e una cravatta, mentre avrei esposto all'udienza dell'8 settembre. documenti, le informazioni, di verifi- dei gusti, dei sentimenti, delle rivolte Sartre indossava un giubbotto di daino sgualci- care gli elementi autobiografici sulle individuali, che di volta in volta i li- to e stropicciato. C'era dunque, già a livello di Franfois Truffaut singole opere (in questo caso i film). bri e i film producevano in lui e in costume (come si dice oggi), una discriminazio- (trad. di Nicola Rondolino) Queste operazioni sono certamente Lachenay, che si andò formando ne- utili per lo studioso, indispensabili per ogni analisi storica e critica. A gli anni fra il 1945 e il 1952 uno sXF strato di conoscenze, appunto lette- questo destino non sfugge ovviamen- rarie e cinematografiche, che costi- te questo volume della Correspondan- tuirà la base per la sua attività futura. ce di Truffaut. E tuttavia la lettura, Non altrimenti si spiegherebbero i appassionata e appassionante, di suoi primi articoli di critica cinema- queste quasi settecento pagine (stam- tografica, il famoso saggio polemico pate splendidamente dalla tipografia del 1954 Una certa tendenza del cine- Vincenzo Bona di Torino) supera i ma francese, il suo primo mediome- limiti del documento d'archivio, del- traggio Les mistons, tratto da un rac- la ricerca scientifica. È come se si conto di Maurice Pons, il suo primo leggesse un romanzo, il cui protago- luogometraggio I quattrocento colpi, nista, appena abbozzato ma ricco di che in larga misura ripercorre gli an- sfaccettature psicologiche, ci narrasse ni del suo sodalizio con Lachenay, e in prima persona quarant'anni della risolve "filmicamente" non pochi sua vita, apparentemente tranquilla, problemi di scrittura prettamente persino noiosa, e invece piena di sti- "letteraria". moli, accattivante, per molti versi Si tratta, in altre parole, di una du- esemplare. plice passione, coltivata da Truffaut per tutta la vita, che non è sempre agevole scindere. Una passione in cui si mescolavano romanzi e film come fossero elementi diversi ma comple- in termini perentori ed estremamen- mentari di un'unica eperienza al tem- te severi). Ma è una raccolta abbon- po stesso etica ed estetica. Ed è pro- dante e significativa: oltre quattro- prio in questo interscambio di "scrit- cento lettere, alcune molto lunghe e ture" che tutta la sua opera pare dettagliate, che coprono gli anni che VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA -i svolgersi, alla ricerca non tanto di vanno del 1945 (quando Francois una peculiarità prettamente filmica, aveva tredici anni) al 1984 (l'anno quanto di un sottile travaso di strut- della sua morte). ture letterarie in momenti compiuta- Non v'è dubbio che, per studiare Oltre 150.000 voci, tutti i vocaboli e locuzioni dell'italiano scritto e parlato, mente cinematografici (inquadrature, la genesi dell'opera di Truffaut e co- ufficiale e colloquiale, della lingua letteraria di oggi e dei secoli scorsi, sequenze, montaggio ecc.). Ciò è tan- gliere i vari aspetti della sua forma- to più avvertibile nei suoi molti film zione e del suo carattere, la lettura dei linguaggi e dei gerghi dei vari settori, della terminologia scientifica e tecnica: tratti da opere letterarie — dal suo del folto gruppo di lettere giovanili l'unico dizionario veramente completo per gli Italiani secondo lungometraggio Tirate sul indirizzate all'amico Robert Lache- dell'ultimo '900 e del primo 2000. pianista, ricavato dal romanzo Down nay acquista un valore e un significa- L'opera si fonda su una redazione composta di lessicografi e specialisti There di David Goodis ai film tratti to fondamentali. È come rivivere, at- delle singole discipline, con Aldo Duro direttore. dai romanzi di Henri-Pierre Roché traverso le parole di Truffaut, il suo (Jules e Jim e Le due inglesi) e di Wil- stile ancora ingenuo, le pignole an- iam Irish (La sposa in nero e. La mia notazioni o i riferimenti gustosi e le 4 volumi di grande formato di circa 1.300 pagine ciascuno, con numerosi disegni illustrativi droga si chiama Julie), a Fahrenheit avventure quotidiane, il mondo dei e pregevoli tavole a colori fuori testo, concepiti, gli uni e le altre, come sussidi integrativi 451 di Ray Bradbury ecc., sino alla Quattrocento colpi : un modo diverso presenza di Henry James in La came- ma complementare di ripercorrere delle definizioni. ra verde —, in cui questo travaso di un'esperienza di vita che subirà di lì scrittore raggiunge un livello qualita- a poco una svolta radicale. Si vedano ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA tivo notevole. in proposito le lettere del 1951 dal fondata da Giovanni Treccani Di questo cammino umano e arti- servizio militare, con le sue conside- Roma, Piazza Paganica 4 stico la Correspondance di Truffaut, razioni sull'esercito e la sua decisio- ora pubblicata, è una guida preziosa, ne, poi attuata, di disertare. Ma si N 7 riNDjCF - I HÌDEI LIBRI DEL UESEBÌ

M vendo un film, non un romanzo". co, della contestazione senza co- Sarà, ma Lodge, malgrado i suoi strutto. Non che queste cose man- Ciak, si narra sforzi contrari, è da leggere (nessu- chino dall'esperienza che ciascuno no, a quanto pare, ha pensato di far- può farsi a casa, ma sembra bello di Franco Marenco celo "vedere") per come tratta le pa- scoprirle tali e quali anche in un al- role, per il suo stile, per gli effetti tro posto, a migliaia di miglia di di- — più precisamente, per gli effetti stanza. Così i due professori che si JOHN FOWLES, Maggot, la ninfa, ritrovato — il racconto è composto comici — che ne ricava. Il risvolto scambiano il posto per un semestre, Garzanti, Milano 1988, ed. orig. in gran parte dai verbali degli inter- di copertina lo apparenta a Wode- l'americano in Inghilterra e l'inglese 1985, trad. dall'inglese di Ettore rogatori dei suoi accompagnatori, ognuno dei quali conosce un pezzo house e a Jerome, ma noi possiamo in America, finiscono per scambiarsi Capriolo, pp. 484, Lit. 30.000. soltanto dell'accaduto. Unica testi- aggiungere a cuor leggero altri nomi non solo i libri, non solo i corsi di mone della vicenda al completo è di famiglia come Wain — "La don- insegnamento, non solo i colleghi DAVID LODGE, Scambi, Bompia- una prostituta "affittata" in un bor- na, che aveva l'aspetto di un orso infidi, i presidi folli, gli studenti- ni, Milano 1988, ed. orig. 1975, dello alla moda; il suo resoconto bruno appena uscito dal letargo, ar- dormienti e gli studenti-troppo-sve- trad. dall'inglese di Mary Buck- dell'esperienza cruciale descrive pri- retrò lentamente di sotto la scriva- gli, ma financo le auto insicure, le well e R. Palazzi, pp. 245, Lit. ma una messa nera e visitazione di nia..." — O Amis — ecco due che case esposte a catastrofi naturali (una che gira su se stessa investita 20.000. Satana — moretto, ben piantato, stanno per andare a letto insieme: con coma — poi una visione beati- "'E molto carino da parte tua, ma da un'onda, l'altra colpita da un fica del paradiso, sospettosamente sei sicura che non ti dispiaccia?' blocco di urina congelata sganciato ANITA BROOKNER, Disincantato, da un aereo) e financo le mogli (do- Mondadori, Milano 1988, ed. po brevi parentesi di uno a letto orig. 1986, trad. dall'inglese di con la figlia dell'altro). Insomma, Chiara Spallino Rocca, pp. 200, tutto il mondo è paese. Lit. 20.000. Peccato che questo splendido ag- giornamento sulla fauna universita- Parigi alla giornata ria d'oltre Manica/Oceano ci giunga Sul romanzo contemporaneo in- di Sara Cortellazzo con alcuni anni-luce di ritardo: qui combe un compagno di strada mol- si parla di un "regime di Thieu", di to più giovane e baldanzoso, insi- cartoline di leva strappate, del catti- nuatosi al suo servizio come sempli- JEAN ECHENOZ, Cherokee, Mondadori, Milano forse inesistente. E sempre a Chave tocca ben vo governatore Ronald Duck che strapazza gli studenti, di parties a ce apprendista ma trasformatosi stra- 1988, ed. orig. 1983, trad. dal francese di Ra- presto il compito di trasformarsi da segugio (un base di erba, persino di una rivolu- da facendo in consigliere, poi in esi- segugio che, badate bene, se trova qualcosa è sem- nieri Carano, pp. 210, Lit. 20.000. zione sessuale, tutte cose che si per- gente censore, se non in segreto pa- pre per caso, per fortuite coincidenze non ricerca- drone: questo compagno è il cine- dono nella notte dei tempi, e non Il protagonista si chiama George Chave. All'i- te), in uomo braccato e inseguito da cattivi, anzi toccano che vecchie corde nostalgi- ma. E se l'antico maestro si trova in cattivissimi, primo fra tutti il cugino Fred Shapi- uno stato di inferiorità e timidezza nizio del racconto è un flàneur, vive alla giornata, che. Aspettiamo con ansia, prima ro. Ma qual è la ragione prima di rancore fra i due? un po' dappertutto, nell'angolino in- lascia i locali notturni alle sei del mattino per che deperisca troppo, la traduzione glese del nostro Villaggio Globale addormentarsi poco dopo nella roulotte di una Un motivo anche questo pretesto (pretesto per il del secondo hit di Lodge, Il mondo egli è addirittura prostrato in ginoc- veggente, trovata sulla sua strada. Non ha un titolo?): la non restituzione a Chave, da parte di è piccolo. chio, che implora ordini — almeno mestiere. Non ha una donna. Ama girare a piedi Fred, di un disco, una rara incisione di Cherokee A questo punto, occorrendomi da quando Graham Greene scoperse per i grandi boulevards parigini. Poi, un giorno, di Charlie Parker. una difesa contro le ire degli amici che al connubio di romanzo e cine- che un film era "lo stadio finale" di trova per caso un impiego presso una agenzia Si capisce bene che l'intreccio è solo un'impal- ma ci credono, userò come contro- un racconto. catura, una ragnatela attraverso la quale traspaio- investigativa. Da quel momento in poi si cala nei prova un romanzo che, a differenza Così oggi capita che un campione panni, per il vero stretti, di un detective. E divie- no i veri interessi del narratore Echenoz. Le regole del fai-da-te letterario come Ballard degli altri, col cinema non vuole ne un "occhio privato" un po' fuori dagli schemi: del suo gioco affabulatorio prevedono un'atten- non fa a tempo a tirarsi fuori dal proprio avere niente a che fare. Ani- zione precisa e maniacale per i ritmi, i gesti, i limbo di una fantascienza piuttosto non è un duro alla Hammet, anche se nei "momen- ta Brookner conosce i valori visuali di routine con un superbo colpo di ti forti" dimostra di sapersela cavare; è melanconi- rumori, e soprattutto i luoghi descritti. Come meglio di tanti registi, essendo testa, L'impero del sole, e subito co e a volte un po' cinico, comeMarlowe, ma certo Zazie e Icaro di Queneau, come in tanti film della un'affermata critica d'arte. Sarà per Spielberg glielo strappa di mano per non se la prende a cuore più di tanto, è sempre Nouvelle Vague, George Chave percorre in lungo questo che, quando scrive, si guarda riconfezionarlo in un bel pacchetto infatti un po' distratto, distante, trasognato. Come e in largo la sua Parigi, quasi sempre a piedi, bene dal ricalcare modelli e stili non di stereotipi, con tanti saluti alla fre- il protagonista del film di Scorsese Fuori orario, perché è a piedi che si possono fare gli incontri che strettamente letterari. Il suo antece- dente diretto — forse troppo — sta schezza dell'originale. George Chave si ritrova protagonista di un'avven- cambiano la vita, perché è a piedi che si fugge Non che la povera vittima di un nel primo romanzo modernista, tura che lo risucchia e gli fa compiere un percorso meglio dagli inseguitori. E l'indagine, l'investiga- quello che scoprì, insieme alle infi- abbraccio così possessivo sia del tut- costellato di prove assurde. E come in Fuori ora- zione strutturano la città, la disegnano, le danno to innocente. Non che il narratore nite possibilità della parola, la sua rio anche in questo romanzo la non-trama del senso. Come in un gioco dell'oca il protagonista fa non ci abbia una mano in tutto ciò. reale indecifrabilità. Sentite un po' come John Fowles racconto è un pretesto per mettere in scena situa- delle mosse che lo riconducono spesso al punto di La frase più caratteristica di Di- presenta i personaggi del suo ultimo zioni paradossali, a incastro, che rimandano in partenza. Più la rete si stringe intorno a lui, più si sincanto è la seguente: "Non appena romanzo: "Un piccolo gruppo di continuazione o alle precedenti o alle successive. fa sentire la resistenza dell'ambiente e dello spazio queste parole le furono uscite di bocca dubitò della loro veridicità" viaggiatori, senza volto e senza un Echenoz, quarantenne scrittore francese che in cui non si sanno più distinguere, come in ogni motivo apparente, avanzava nella noir che si rispetti, le strade "buone" da quelle — e non saprei come si potrebbe con Cherokee ha ottenuto il Prix Medicis, ama rendere questa sensazione in lin- mia fantasia verso un evento. Chia- giocare con i suoi personaggi e scrivere storie in- "cattive". ramente in un'epoca passata, perché guaggio filmico. Lo stile della Broo- gannevolmente poliziesche come Robbe-Grillet. "Questa è una grande e magnifica città. Vedia- viaggiavano a cavallo in un paesag- kner prevede non due livelli di nar- mo se mi acchiappi" — diceva l'assassino de La gio desertico; ma a parte questa im- Con sofisticato umorismo mette in scena una sto- razione, uno esplicito e uno implici- magine molto rudimentale, non c'e- ria improbabile, dagli enigmi risibili: a Chave città nuda di Dassin. La stessa frase potrebbe to, come tutti i racconti che si ri- ra niente... I cavalieri non avanzava- tocca infatti indagare sulla scappatella dì una don- essere pronunciata sornionamente da George Cha- spettano, ma tre livelli: la superficie no verso una meta precisa. Si limita- na matura, che non ha alcuna voglia di tornarsene ve ai suoi inseguitori, a noi lettori e, perché no, al delle cose dicibili (i sentimenti che i vano a scorrere all'orizzonte come a casa dopo il "rapimento", o sulla scomparsa di suo autore, Echenoz. Come in ogni buon gioco che personaggi sono in grado di espri- un pezzo di pellicola arricciata in un un pappagallo poliglotta, o ancora su un'eredità si rispetti. mere) il fondo delle personalità (i proiettore cinematografico..." È caratteri permanenti e sopiti, in con- chiaro che Fowles scrive per trovare trasto con le cose dette) e il fondo il suo Spielberg, o meglio un regista vero delle cose, sconosciuto ai per- che faccia per Maggot un lavoro al- sonaggi e allo stesso narratore, cui si trettanto egregio che Wyler per II rivela per la semplice manipolazione collezionista, e altrettanto buono che simile a un programmino televisivo questi due filoni un po' tanto incon- mormorò P. come se parlasse con che fa delle parole. Reisz per La donna del tenente fran- sulle utopie popolari, con rigida se- ciliabili; a meno che non si voglia qualcuno che gli aveva fatto posto La "trama" è molto labile — la cese: e non ci resta che fargli tanti parazione dei sessi. Lo scomparso accettare un'assunzione in cielo co- in uno scompartimento pieno di Brookner non è una sperimentalista, auguri. (In effetti il suo punto di riappare durante l'interrogatorio me soluzione di un giallo, e uno gente" — e perché non risalire an- e non le viene neppure in mente di forza sta nello stile filmico, tutto al della ragazza — ma solo a lei, vesti- spettacolo da baraccone come un'e- che a Chesterton — ecco un tentati- disfarsene — ma ha al centro un'im- presente, tutto centrato sulle figure to da spirito paradisiaco. Lei da ste- sperienza mistica. Ma cfr. anche il vo di dissuasione dall'aborto: " 'Poi magine forte, degna di un grande e basta, con cui sono tratteggiate le rile che era si scopre incinta, torna Gruppo del Rosario, sull'asse To- può darsi che il padre ti voglia spo- maestro del passato — di un James, scene raccontate dall'autore, a diffe- alla famiglia che l'aveva cacciata, ne Rc. sare, quando vedrà il piccolo, spesso per esempio: una bambina priva del- renza di quelle raccontate dai perso- prende in mano l'estremismo reli- Tra Fowles e Lodge non c'è pro- lo fanno, lo sai'. 'Non può'. 'E già la madre, che a tre anni non parla, naggi). gioso, diventa una specie di profe- prio nulla in comune: tanto ponde- sposato, vero?' M.Z. scuote la testa, ma tratta il mondo e la vita con as- Maggot — "canzoncina", o "tema tessa, e mette al mondo la futura roso-sbuffante è l'uno (eccetto che per la depravazione del suo sesso. soluta maturità. Per Bianche, la pro- musicale", e lasciate perdere "la nin- fondatrice di una colonia di Shakers per quel gioiellino fantaerotico che 'No, è un prete'". (A cuor leggero, tagonista, questa bambina del tutto fa", una bizzarria dell'edizione ita- — naturalmente in America. è Mantissa) quanto leggero e diver- dicevo, anche perché l'aria è pro- estranea diventa per una breve sta- liana — è romanzo eccentrico quan- A chi il compito di impressionare tente è l'altro. Nulla in comune, sal- prio di famiglia, e che non è che ci gione un oggetto di interesse, forse to se non più degli altri di Fowles, qualche chilometro di pellicola con vo la soggezione nei confronti del sia tutta questa differenza). di attaccamento sentimentale: è co- per i generi che vi sono mescolati l'arzigogolata frittatona? Forse Peter cinema. L'ultimo capitolo di Scambi Ma nei confronti di Scambi, me se quel nucleo di impavida forza altrettanto che per le situazioni e le Yates, o forse Terry Gillian, o me- non è più neppure parte di un ro- "L'Indice" si prende una buona vol- infantile potesse estendersi, a com- psicologie che vi sono descritte. La glio tutti e due insieme; perché qui manzo, è già una sceneggiatura bella ta sul serio, e lo mette all'indice: il pensare la privazione degli affetti trama è data da una fuga che un bisogna provvedere tanto al giallo, e buona. Queste le ultime parole: romanzo è severamente proibito agli cui Bianche stessa è esposta, e que- giovane aristocratico, libero pensato- con l'inchiesta sulla fuga, i dubbi "Philip scrolla le spalle. La macchi- accademici, soprattutto a quelli che sto l'attira in una cerchia di persone re, organizza di primo Settecento da sulla scomparsa, la sospensione della na da presa si ferma congelandolo meditino appunto scambi e pastette diverse da lei, e stabilisce per lei Londra verso ovest, e dall'oscuranti- verità; quanto al visionario telenove- nel mezzo del suo gesto". E non ci varie con i colleghi di università nuovi rapporti, incerti, o ironici, o smo verso un'esperienza mistica pro- listico da Banditi del tempo, con tan- viene risparmiata la riflessione teori- straniere, perché imparerebbero su- burrascosi, finché tutto ritorna, mi- piziata dalla scienza e dal nascente to di esseri esoticissimi al limite del ca (l'autore è anche un valente criti- bito come da queste attività non si racolosamente e ingannevolmente, senso della democrazia. La magica marziano, tram che stanno a mezz'a- co, e ci tocca ascoltare): "Bene, il ricavi nulla sul piano scientifico o alla normalità. meta sembra misteriosamente rag- ria come aeronavi e finestrine che romanzo sta morendo e noi con dell'insegnamento, ma tantissimo sul Tutto qui: ma tutto raccontato giunta, ma in quel momento il fug- assomigliano tanto a schermi Tv. E lui... Questi ragazzi (fa un gesto ver- piano della liberazione sessuale, del- bene. Anche se (o perché) non pro- giasco scompare, per non essere più attenti a come li mettete insieme, so lo schermo della Tv) stanno vi- l'intrigo e del colpo basso accademi- prio come al cine. • DEI LIBRI DEL MESE I

queste scelte Coleridge qualifica ul- vano rombo." (p. 77). Ecco invece teriormente la propria diversità dalla Giudici: "Ghiaccio di qua e di là,/ La Traduzione linea wordsworthiana: laddove ghiaccio, ghiaccio assoluto:/ tutto Wordsworth decide di modellare la ululìi, ruggiti e schianti,/ come ru- propria dizione poetica sulla lingua mori da svenuto!" (p. 17). Giudici, parlata dalle popolazioni rurali, egli con un procedimento che si ripete in Albatro fatale si rifà ad un modello popolare che è tutta la sua traduzione, tende ad eli- però innanzitutto modello letterario, dere le voci verbali e/o a sostituirle di Carla Pomaré ribadendo nella costruzione sintatti- con sostantivi, col risultato di rende- ca della ballata l'alterità dell'espres- re più incisiva la narrazione e di ri- sione poetica rispetto alla cosiddetta creare felicemente l'andamento quasi SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La ballate medievali cui si ispira, egli cemente ricattura. Va poi ricordato lingua comune. cantilenante del testo inglese. Lo ballata del vecchio marinaio, trad. pone il lettore di fronte all'evento vi- come la traduzione di Giudici sia ul- stesso effetto viene sortito dalla fre- teriormente arricchita dalla raffinata di con illustrazioni di sto nella sua nuda oggettività, tanto Questa problematica è ampiamen- te discussa da Ginevra Bompiani nel- quente trasformazione di modi defi- edizione a cura di Massimo Bacigalu- Gustave Dorè, a cura di Ginevra più drammatico ed inquietante in quanto privo di motivazioni. l'Introduzione all'edizione da lei cu- niti del verbo in gerundi, participi ed po, in cui la vivida presentazione Bompiani, testo inglese a fronte, Non stupisce allora che, dopo es- rata, in cui viene riproposta la tradu- infiniti, come quando traduce la de- dell'uomo Coleridge si affianca al ri- scrizione degli spiriti che governano Rizzoli, Milano 1985, pp. 147, sere nata come progetto comune di zione ormai classica di Mario Luzi, gore filologico delle Note al testo. la nave dopo il pentimento del Mari- Lit. 6.500. Wordsworth e Coleridge, The Rime risalente al 1949. I versi di Luzi, che In diversa direzione si muove la naio. Coleridge aveva scritto: "For sia diventata creatura esclusiva di vede in Coleridge uno di quei ro- versione di Franco Buffoni che, pur SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La seguendo la linea di sostanziale fe- ballata del vecchio marinaio e al- deltà sintattica al testo tipica di Luzi, tre poesie, a cura di Franco Buf- abbandona il tentativo di quest'ulti- mo di rendere in italiano l'andamen- foni, prefaz. di Franco Cordelli, to ritmico dell'originale, finendo così testo inglese a fronte, Mondado- — contrariamente a Giudici — con ri, Milano 1987, Lit. 7.000. l'essere più fedele alla lettera piutto- sto che allo spirito della ballata. Il SAMUEL TAYLOR COLERIDGE, La dettato di Buffoni è in generale più rima del vecchio marinaio. Kubla vicino alle modalità espressive del Khan, traduz. di Giovanni Giu- nostro tempo, in cui la rima è spesso dici, a cura di Massimo Bacigalu- sentita come anacronistico reperto po, testo inglese a fronte, Studio archeologico del passato, ma in que- sto modo si finisce per perdere mol- Editoriale, Milano 1987, pp. to di quel senso del ritmo, del metro, 167, Lit. 18.000. che per Coleridge costituiva l'ele- mento distintivo della poesia e che contribuisce in maniera così determi- Con ben tre traduzioni negli ulti- nante all'impatto di The Rime — in mi tre anni, l'editoria italiana sembra particolare proprio a quell'aspetto aver improvvisamente riscoperto una magico ed incantatorio della ballata delle figure di primo piano del ro- sul quale lo stesso Buffoni insiste manticismo inglese: Samuel Taylor nella sua Introduzione. Coleridge (1772-1834), presentato non nella veste di teorico della lette- ratura, bensì in quella di poeta dalla breve eppur notevolissima stagione creativa, autore di opere che danno voce alla componente gotica della cultura romantica. Tutte le raccolte di traduzioni apparse di recente ruo- FIRENZE LIBRI tano infatti attorno a The Rime of the Ancient Mariner, prima — in ordine di pubblicazione — della famosa ter- na "demonica" comprendente Kubla Enzo Campagna Khan (pure riproposta nelle edizioni L'INFINITÀ DEL BUIO Se e Bur) e Christabel. Poesie - Lire 9.000 Apparsa nella sua prima versione Lo scopo principale di questo poetare è quello di ottenere dalle parole un'esatta nel 1798 ad apertura di quelle Lyri- rispondenza delle emozioni. cai Ballads che segnano il culmine Salvatore Failla dell'intensa collaborazione ed appas- STAGIONI sionata amicizia fra Coleridge e l'al- Poesie - Lire 9.000 tro nume tutelare del movimento ro- Una meditata disperazione, somma di mantico inglese, William Wordswor- anni e di affanni, rivela un travaglio, un th, The Rime viene rivista più volte patimento vero, attraverso l'intensità prima dell'ultima edizione del 1834, della voce poetica. cui si rifanno tutte le traduzioni pre- Eles Ortu Peschiera sentate. La sostanza della ballata ri- PARADIGMA mane comunque inalterata. Nelle DI UNA VITA PICCOLA Poesie - Lire 6.000 sette parti che la compongono, spiri- E presente in questi versi il desiderio ti demoniaci ed angelici, battelli fan- di riappropriazione mitica dell'infanzia, tasma, paesaggi stregati costellano la dei luoghi amati, di un passato che non storia del vecchio marinaio che ucci- ritorna. de un albatro durante un viaggio alla Mauro Pichezzi volta dell'Antartide e, unico fra i CANTI LEGGERI suoi compagni, riesce miracolosa- Poesie - Lire 12.500 mente a salvarsi dalla sventura che Il tema sostanziale di questi versi è quel- colpisce la nave, condannato però ad when it dawned — they dropped lo della «presenza amorosa», del legarsi quest'ultimo — troppo diversa per la mantici "scrutatori del mistero" alle alla memoria e alla vita, del prendere co- espiare la sua colpa raccontando e ri- sensibilità dell'amico, più incline a origini del simbolismo europeo (L'i- their arms,/ And clustered round the stanza di un affetto, di una figura e, for- raccontando la propria vicenda a celebrare naturalisticamente la sco- dea simbolista, Garzanti, 1976), con- mast;/ Sweet sounds rose slowly se, di un mito. sempre nuovi interlocutori. through their mouths,/ And from perta della natura ed il suo matrimo- servano quasi del tutto inalterate le Piero Ricciardi Il percorso del Marinaio di Cole- nio con la mente umana. Coleridge, risonanze, soprattutto semantiche, their bodies passed." (w. 350-353). GOCCE SU DI TE ridge è essenzialmente una variazio- invece, è pronto a confrontarsi con dell'originale, mantendendo intatta Giudici rende il passo con: "ché al- Poesie • Lire 6.000 ne del topos romantico del viaggio quanto di irrazionale ed inspiegabile la sua ricchezza allusiva. l'alba — ogni opera lasciando/ e in- In un tempo in cui tutti, più o meno, circolare alla scoperta di se stessi, vi è nei rapporti fra l'uomo e la natu- Rispetto a questa versione, quella torno all'albero raccolti / li vidi e len- hanno timore di mostrare i propri senti- modellato sull'episodio biblico della ra, aprendo così una strada che tro- di Giovanni Giudici si distingue per ti modulando/ dolci note da bocche menti, di palesare le proprie emozioni, Caduta: novello Adamo, il Marinaio e corpi." (p. 45), operando scelte de- Piero Ricciardi si apre, quasi si «con- verà in Poe uno dei maggiori conti- una maggire essenzialità espressiva, fessa». contravviene alla legge del Padre uc- nuatori. continuando le scelte inaugurate in cisamente originali rispetto a quelle cidendo una delle sue creature, speri- una prima, parziale, traduzione del di Luzi ("poiché all'alba dimisero le Liemo Tiratterra Ciò che finisce coll'imporsi nella 60 GIORNI D'AMORE menta la condizione di tormento ed testo coleridgiano comparsa nella braccia/ e si fecero stretti intorno al- narrazione è perciò un senso di arca- l'albero;/ suoni soavi usciron dalle Poesie • Lire 12.000 isolamento che ne deriva ed impara a no, capace di incatenare chi lo ascol- raccolta Addio, proibito piangere (Ei- Una dolcissima e flebilissima lettera caro prezzo la lezione dell'unità e naudi, 1982) accanto a versi di Don- labbra/ e volarono via di loro corpi." ta (l'invitato alle nozze cui il Marina- (p. 107). d'amore. Un'apertura al sentimento e al santità del creato, che diventa il suo io rivolge il racconto così come 0 let- ne, Pound, Puskin ed altri. Si con- desiderio. messaggio al mondo, ossessivamente tore della ballata) in virtù del potere fronti il diverso modo in cui i due In questo caso come nel resto del- Fabrizio Virgili ripetuto. incantatorio della parola. Sempre poeti rendono la descrizione del pae- l'opera, la versione di Giudici ha il SASSO D'EGEO La ballata non si esaurisce però né dalle ballate medievali, di cui era ti- saggio antartico prima della compar- merito di presentare una propria, Prefazione di Oliviero Beha Poesie - Lire 16.000 in questa né in tutte le altre possibili pico l'accompagnamento musicale, sa dell'albatro. L'originale legge: nuova voce poetica, paragonabile — letture. Ogni tentativo di sistematiz- "The ice was here, the ice was the- nello spirito se non nella lettera — Una silloge in cui traspare il raggiungi- The Rime riprende la propria forte mento tormentato di una serenità inte- zarne la materia narrativa si scontra componente sonora, con il sapiente re,/ The ice was ali around:/ It alla forza del testo inglese. Il suo, co- me quello di Coleridge, è veramente riore. infatti con la resistenza opposta dalla gioco di assonanze, allitterazioni, ri- cracked and growled, and roared and racconto da ascoltare, più che da leg- sua componente irrazionale, che la- mealmezzo, ripetizioni di versi ed howled,/ Like noises in a swound!" gere — o perlomeno da leggere ad scia punti oscuri, interrogativi aperti. immagini, che va ad arricchire la re- (w. 59-62). Luzi traduce: "Il ghiac- Perché il Marinaio uccide l'albatro? cio era dovunque, era qua, là,/ era alta voce — capace di ridar vita a golare scansione ritmica del testo quella primitiva componente orale Via Duccio di Buoninsegna 13 Coleridge non dà risposte. Ripren- tutto all'intorno;/ crepitava, gemeva 50145 Firenze-Tel. 71.55.15 (prevalentemente quartine rimanti della poesia che The Rime così effica- dendo un procedimento tipico delle sul secondo e quarto verso). Con ed ululava/ come, svenuti, s'ode un N 7 [INDICE - 8 ••DEI LIBRI DELMESEBH

lettori colti dell'epoca — alla esalta- J zione coleridgiana del sublime ebrai- b Novità Da Tradurre co, perpetuata ancor oggi in forme diverse da critici come Harold Blo- om, è in questo senso emblematico. Marsilio La Bibbia passa invece attraverso A pesca d'uomini interpretazioni che la segnano per Maurizio Cohen sempre: in primo luogo, come bril- LA GABBIA di Piero Boitani lantemente mostra Gerald Bruns nel L'appassionante storia saggio che Alter e Kermode ospitano di una scimmia che The Literary Guide to the Bible, collaboratori si definiscono poeti- nel loro volume, attraverso midrash, targum e pesher (il discorso di Gesù una volta è stata un uomo edited by Robert Alter and cians, studiosi di poetica, con un esplicito richiamo proprio al loro ai discepoli in cammino verso Em- Premio Chianciano Frank Kermode, The Belknap primo grande antenato. maus è uno splendido esempio di "L'inedito" 1988 Press of Harvard University La storia della ricezione critica quest'ultimo), e attraverso l'allego- Primo tempo, pp. 204, L. 20.000 Press 1987, Cambridge (Mass.), della Bibbia è per molti versi simile ria. Ma il midrash e l'allegoria inter- tante lavoro di Stephen Prickett, pp. 678, $ 29.95. e, allo stesso tempo, totalmente di- pretano il testo in funzione dell'azio- Words and "The Word". Language, versa da quella dei poemi omerici. ne che ne deve conseguire, puntano Poetics and Bihlical Interpretation, La pubblicazione di una "Guida" Come questi, la Bibbia è in primo sulla situazione immanente, storica e Cambridge University Press 1986) e, infine, alla Bibbia come letteratura. Seneca Il libro di Alter e Kermode è post- LE FENICIE romantico e i discorsi sul sublime vi Un'interpretazione romana sono evitati, sebbene il lettore sia in- del mito di Edipo vitato a coglierlo per conto proprio ("Egli è in trono sull'orlo della terra, a cura di A. Barchiesi Dottori in mistica e gli abitanti di essa sembrano caval- Il convivio, pp. 144, L. 12.000 lette", Isaia 40.22). La Guida esclude di Francesco Gabrieli altresì approcci ideologici, sociologi- Neri Pozza ci, marxisti, psicoanalitici, decostru- IL PIDOCCHIO zionisti e femministi poiché il suo fi- SERGIO NOJA, L'Isiàm e il suo Corano, Monda- dello storico e, ci pare, vi riesce assai bene. Il DI FERRO ne è con essi incompatibile. Per essa dori, Milano 1988, pp. 219, Lit. 9.000. profano ma sensibile lettore può fidarsi di lui. Storie del periodo fascista viene in primo luogo l'analisi lettera- Si comincia con l'Arabia preislamica, ove ria, perché "se non si ha una com- Romanzi e racconti, pp. 248, In questo momento in cui l'Isiàm, da pietri- poi nacque e fiori il verbo di Maometto: col suo prensione solida di ciò che il testo L. 22.000 ficata fede di rozze masse sottosviluppate quale polidemonismo pagano, le civiltà sedentarie del sta facendo e dicendo, esso non avrà Giacomo Noventa appariva agli occhi europei al principio del seco- Sud, prevalente madismo del Nord. Poi compa- poi gran valore in altri rispetti"; e perché l'"invenzione letteraria" non VERSI E POESIE lo, è ridiventata una inquietante forza motrice re l'uomo fatale, "l'unico fondatore di una reli- di storia, si moltiplicano le richieste di una in- gione nella piena luce della storia". La vita del è mai una attività "puramente esteti- Un capolavoro della lirica Profeta e la sua personalità sono rapidamente ca": "gli scrittori danno alle parole novecentesca formazione di prima mano, spregiudicata e pre- un certo ordine piacevole in parte cisa, sulla sua natura, le sue vicende, i suoi valo- disegnate nei seguenti capitoli, alla luce, oltre a cura di F. Manfriani perché quell'ordine piace, ma anche, ri. In Italia era apparso di recente il libretto di che del Libro sacro stesso, della sira o biografica assai spesso, perché quell'ordine li Novecento, pp. 252, L. 16.000 A. Bausani, il più distinto islamista italiano del canonica di Muhammad, e della ricchissima aiuta a rifinire significati" — "ciò nostro tempo, da poco immaturamente scompar- messe dei suoi "detti" (hadith), raccolti e studia- che è ben articolato nel linguaggio Filippo de Pisis so; e il pensiero e l'opera del Bausani sono spes- ti a fondo dai musulmani, e in cui il Noja, per può impegnare con maggior forza il DIVINO GIOVANNI... so presenti in questa analoga opera informativa precedenti suoi lavori, è particolarmente esper- mondo degli eventi, dei valori, dei fi- Tutte le lettere di de Pisis di Sergio Noja, che si apre proprio con un saluto to. Venendo quindi alla sostanza del messaggio ni divini e umani". Questa la "poeti- a Comisso di Maometto, l'Isiàm, esso è qui ben definito ca", pragmatica e, ad un tempo, con alla memoria dell'amico e maestro. Aristotele, "più filosofica e più se- a cura di B. de Pisis Il libro di Noja è la trasposizione in stampa come una "religione di legge", una ìntima espe- ria", della Guida. Entro questo am- e S. Zanotto d'una serie di trasmissioni della Rai, nel ciclo rienza emotiva presto tradottasi in un corpo di bito, regna l'eclettismo metodologi- Novecento, pp. 264, L. 18.000 Uomini e profeti; ed ha serbato felicemente norme, di permessi e divieti, di vincolanti pre- co. Ad una lettura tematica segue l'impostazione dialogica di quella sua forma ori- cetti, di polemiche schermaglie, sia con la "bar- una strutturale, a quella semantica ginaria, a domande e risposte fra una intelligen- barie" del paganesimo arabo, sia con le altre due l'antropologica. L'approccio del sin- te intervistatrice e lo studioso specialista. Questi fedi monoteistiche (Ebraismo e Cristianesimo), golo saggio si riverbera, nella molte- plicità rappresentata dal volume nel 4 insegna arabo alla Cattolica di Milano, pur che sono lo storico presupposto dell'Isiàm, ma non ne esauriscono affatto l'originalità. Della suo complesso, sugli altri contributi, Elémire Zolla avendo anche altre frecce manageriali al suo ar- cosicché il lettore avvertito può ap- ARCHETIPI co. L'efficacia del grande modello platonico si possente e venerata struttura "maomettica" il plicare il metodo dell'uno all'argo- Alla ricerca ripete cosi per il lettore di queste pagine, ove Noja delinea la struttura teologica, giuridica, mento dell'altro. dell'arcano originario l'interrogante pone i problemi, avanza i dubbi, istituzionale; e non dimentica il gran correttivo Due splendide introduzioni, ri- Saggi, pp. 176, L. 18.000, 3" edizione sobbietta e stimola, e l'interrogato chiarisce, ret- di quella fondamentale sua normatività, l'alta e spettivamente all'Antico (Alter) e al tifica e illumina. A differenza di Bausani, fon- ardente esperienza mistica, con i suoi dottori, i Nuovo (Kermode) Testamento af- Norbert Bensai'd damentalmente filo-musulmano anche se ade- suoi poteri e i suoi martiri. frontano problemi fondamentali di "poetica": eterogeneità ed unità (è la LE ILLUSIONI rente a una setta (il Bahaismo) che l'Isiàm re- L'ultimo capitolo sviluppa la seconda parte DELLA MEDICINA canonizzazione a dar corpo a que- spinge e perseguita come eretica, Noja serba di del titolo, il Corano. Tra le obiettive precisazio- st'ultima), reticenza, laconicità, "in- Quando la medicina fronte alla sua materia un totale distacco, per ni su come esso nacque, come è stato raccolto e direzione", ripetizione "resumptiva"; ci impedisce di vivere tal riguardo ricorda altri illustri islamisti come ordinato, che cosa esso fu ed è per tredici secoli rotolo e codice, questione sinottica e per impedirci di morire il Nallino. A lui preme chiarire e precisare wie di generazioni musulmane, non risentiamo qui prospettiva escatologica, proto-mi- Saggi, pp. 288, L. 28.000 es eigentlich gewesen (come esattamente sono drash evangelico, kerygma e talento andate le cose), secondo la rankiana definizione individuale. Esse aprono le due se- Vittorio Strada zioni primarie in cui il volume è divi- SIMBOLO E STORIA so e nelle quali ad ogni singolo libro della Bibbia ebraica e poi cristiana Aspetti e problemi viene dedicato un saggio (alcuni li- del Novecento russo letteraria alla Bibbia è un evento cul- luogo sottoposta, nella cultura occi- personale del lettore. Il midrash non bri, per esempio Giosuè e Giudici, Saggi, pp. 256, L. 26.000 turale che non avrei esitazione a dentale, all'esegesi allegorica; quindi è, sostiene Bruns, techne, ma phro- vengono esaminati assieme, e ad chiamare storico. Non solo perché a quella storico-filologica; infine, al- nèsis. L'interpretazione allegorica ogni saggio s'accompagna una biblio- esso segna il culmine di una tenden- l'apprezzamento letterario. Ma tutto della Bibbia ebraica fondata da Filo- grafia per approfondire l'argomen- za che si è venuta affermando in mo- ciò è accaduto ai testi di Omero al- ne di Alessandria tenta di mettere to). Segue una sezione di articoli ge- d'accordo Mosè e Platone ricercando nerali che contiene contributi essen- Paolo Marconi do sempre più netto negli ultimi ven- l'interno del loro stesso ambito cul- turale e nel giro di pochi secoli: dal- la hyponoia, il pensiero che "sta sot- ziali sulla Bibbia ebraica e la lettera- DAL PICCOLO AL ti anni, soprattutto nel mondo anglo- l'Iliade e dall'Odissea ad Aristotele e to" al nome o alla storia. Essa è basa- tura canaanita, sul Nuovo Testamen- GRANDE RESTAURO sassone. Non solo perché il volume curato da Alter e Kermode si presen- Callimaco passano poco più di cin- ta sul "principio di carità" (per com- to e la letteratura greco-romana, sul- Colore struttura architettura: ta come il primo tentativo organico quecento anni. Per giungere ad un prendere gli altri, anche nelle loro la "mitologia" biblica, sulla formazio- per una nuova teoria del di offrire una visione letteraria di approccio letterario alla Bibbia biso- aberrazioni, bisogna partire dal pre- ne del "canone", sulle caratteristiche restauro in Italia tutta la Bibbia, sia quella ebraica che gna invece attendere circa due mil- supposto che nelle loro affermazioni dell'antica poesia ebraica, sul mi- drash e l'allegoria, ed infine sulle tra- Polis, pp. 312, ffl. a col., L. 38.000 quella cristiana. Ma perché, proprio lenni e la "traduzione" dell'originale ci sia gran parte di verità) e, in ambi- per questi aspetti, la comparsa di nelle lingue e nelle culture occiden- to cristiano, sulla "regola della fede" duzioni inglesi della Bibbia. Jacques Duval questo volume indica un cambiamen- tali. Insomma, l'avvicinamento di (la Scrittura si deve interpretare alla E impossibile render conto qui L'ERMAFRODITO to epocale di atteggiamento. Che co- Bibbia e poetica è stato lento e fati- luce dell'insegnamento apostolico). dell'interesse, dei pregi e dei difetti DI ROUEN sa, infatti, significa leggere la Bibbia coso. E non solo perché la Bibbia è L'allegoria non è dunque pura inven- di ciascun contributo, del sorpren- come letteratura? Significa avvicinar- stata ed è tuttora considerata un te- zione fantastica ed incontrollata: è dente successo di David Damrosch Una storia medico-legale si ad un testo "ebraico" — e per di sto sacro e dunque non tangibile da un metodo ermeneutico con regole nell'affrontare un libro così poco let- del XVII secolo più ad un testo che Alter, seguendo metodi secolari, ma anche perché la precise che sbocca, come ha recente- terario come E Levitico, dell'inattesa a cura di V. Marchetti Edmund Leach, appropriatamente reazione esterica dell'occidente alla mente mostrato Pier Cesare Bori sul- delusione che si prova a leggere il definisce una "frittata" antologica e grande e caotica collezione biblica le orme di Scoto Eriugena, nella "in- Giobbe di Moshe Greenberg, delle Il corpo e l'anima, pp. 172, L. 18.000 redazionale — con un metodo in- ha impiegato più di tredici secoli a terpretazione infinita" (L'interpreta- brillanti analisi dell'Epistola agli zione infinita, Il Mulino 1987). Ebrei e delle Epistole Cattoliche da Michele Porzio ventato in ambito culturale diverso, passare dal rigetto alla celebrazione. Il cammino dalle considerazioni ago- Secolarizzata, e trasformata nell'i- parte di Gabriel Josipovici, e dell'/l- SAVINIO MUSICISTA e cioè greco e poi romano. Cosa avrebbe detto Aristotele della Bib- stiniane sul sermo humilis della Scrit- dea del "libro infinito", questa inter- pocalisse da parte di Bernard Me- Il suono metafisico bia? Non è una domanda peregrina, tura — esse stesse risposte alla rice- pretazione ci conduce ai grandi ro- Musica critica, pp. 240, ili., L. 28.000 visto che Alter, Kermode ed i loro zione negativa del testo da parte dei mantici (per i quali si vedrà l'impor- do e la metafora gli amanti possono erotiche di un adulto, sono legati al narrazione di Giovanni attraverso i <1 comunicare. "Il paradosso germina- correlato infantile e all'archetipo ''ritmi" forsteriani che la scandisco- Ginn, per non parlare degli articoli, le del Cantico è l'unione di due materno. C'è, certo, nel Cantico, no. La narrativa del quarto Vangelo, Adelphi sempre stimolanti, densi e puntuali, persone attraverso l'amore. Gli anche una "disunità": la violenza economica, "connessiva", sempre al- dei due curatori. Sceglierò dunque amanti si cercano attraverso il mon- con cui esso smembra il corpo, la la ricerca della profondità, non di- un campione per ciascuna delle tre do e attraverso il linguaggio che li sua totale noncuranza dei nessi logi- sdegna di usare "scene-tipo" (l'in- EDWARD DAHLBERG sezioni del libro, in modo da illu- separa e li contiene. Il corpo è il ci, gli improvvisi inizi, le fini taglia- contro presso il pozzo con la Sama- strarne alcune qualità. medium di questa ricerca e il confi- te nelle storie dei due amanti. Ma ritana), o il dettaglio "realistico", ma Poiché ero carne ne tra il mondo e l'io. Così il corpo esso ha un centro a metà tra le sue ha idiosincrasie tutte proprie, tempi, È quasi impossibile, dice Kermo- «Biblioteca Adelphi», pp. 270, rappresenta l'io al mondo e il mon- due parti, e due fulcri, a monte (l'a- sorprese e tagli che gettano luci tra- de nella sua introduzione al Nuovo L. 20.000 Testamento, immaginare un vangelo do all'io, diventa il fuoco della me- temporalità della composizione) e a sversali su tutta la storia. È Giovan- senza narrativa, impossibile immagi- tafora, la congiunzione di termini valle (il tempo della lettura) nonché ni, per esempio, che anticipa l'allu- Ritratto di una madre: l'epos di nare un cristianesimo o un ebrai- differenziati": l'unione degli amanti due fuochi strutturali, l'entrata del- sione al tradimento di Giuda al mo- una barbiere di Kansas City. smo totalmente non narrativi. L'an- si trasforma in "metafora del pro- l'Amante nel giardino e lo svegliarsi mento del discorso nella sinagoga di tropologo Edmund Leach parte da cesso poetico". Immagini verbali, del cuore dell'Amata al bussare del- Cafarnao, quello in cui Gesù, con- trapponendosi alla, e completando presupposti del tutto simili nel suo suoni, impressioni sensoriali sono l'Amante. A queste, che Kermode FRIEDRICH la manna mangiata dai padri, si pro- saggio "generale" intitolato A pesca uniti dalla sinestesia, le parole sono chiamerebbe "soglie", si aggiunge DURRENMATT soprattutto un'immagine centrale, clama ("Io sono") "pane della vita". d'uomini sui bordi del deserto, ma li scelte perché belle, l'allitterazione quella del giardino: che è l'Amata Più tardi (13.26-7), sarà un pezzo di sfrutta da par suo. Perché Pietro e stessa acquista una dimensione me- La morte della Pizia Andrea, e Giacomo e Giovanni, so- «Piccola Biblioteca Adelphi» no due coppie di fratelli, e tutti pe- pp. 68, L. 6.500 scatori? Il loro mestiere diviene tro- Un racconto che è uno dei più fe- po quando Gesù dice loro che li fa- lici azzardi in tutta l'opera di rà pescatori d'uomini. La storia (in influisce un pregiudizio classicistico, o un ecces- Diirrenmatt. Marco) fa parte di una sequenza: sivo, laico amore per lo "sciatto" Vangelo. Ma battesimo di Gesù, sua tentazione la sorprendente simpatia di Bausani che ne fu non è questo il luogo per una religiosa e lettera- nel deserto, chiamata dei primi ottimo traduttore italiano, e che sembrava con- ria disputa (nella nostra Letteratura araba si HENRY JAMES quattro discepoli. L'episodio è in dividere la valutazione musulmana sulla "inimi- troverà qualche sincera pagina al riguardo). Ciò realtà una doppia iniziazione, di L'altare dei morti Gesù e degli apostoli, che segue le tabilità" ed eccellenza stilistica del libro sacro che importa, è che qui, nel dialogo-libro di «Piccola Biblioteca Adelphi» tre fasi dei rites de passage identifi- (contro la presunta sciatteria stilistica del Van- Noja, son toccati alcuni punti fondamentali del pp. 78, L. 6.500 gelo). Qui più che mai Noja illustra e spiega problema, ne sono precisati i termini storici, è cate da van Gennep: separazione, Una storia che, prima di Henry marginalità, aggregazione. Le stesse senza giudicare. Potrà giudicare il lettore, affi- evitato ogni avventato giudizio di valore. Iddio James, nessun altro scrittore tre fasi si ritrovano varie volte nella dandosi a Bausani stesso, all'altro buon tradut- riconoscerà i suoi. avrebbe osato scrivere. storia di Mosè raccontata nell'Eso- tore Moreno, o al primo interprete italiano Bo- Un'ultima considerazione: l'Isiàm non è tut- do. In tutti questi casi, acqua e de- netti? (meno consiglieremmo un'ultima più re- to quello dei fanatici ayatollah e dei correlativi serto (la "wilderness", l'eremos, il cente versione). Chi firma queste righe deve qui terroristi odierni. Tesori di spiritualità, di espe- OSIP MANDEL'STAM midbar) costituiscono gli elementi confessare una personale allergia per un equo rienza del divino, di volontà di bene, sono sgor- Viaggio in Armenia principali, i "simboli", dell'iniziazio- apprezzamento del Libro sacro arabo, sommo gati da quella legge, assieme a quel tanto di ne. Le storie di pescatori nei Van- A cura di geli sono dunque elementi compo- monumento di quell'arabismo studiato per tutta menschliches allzu menschliches che pur essa •Piccola Biblioteca Adelphi» nenti di un mito, che da una parte una vita. Forse, in questo dissenso da Bausani e contiene non è taciuto in questa sommaria ini- pp. 192, L. 14.000 evoca quello dei Dioscuri, i gemelli da cinquanta generazioni di credenti musulmani ziazione. Ne siamo grati a chi ce l'ha offerta. «Questa prosa, cosi poco udita, figli di Zeus re del tuono (Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo ricevo- dimenticata, comincia appena no da Gesù il nome di "Boaner- adesso ad arrivare al lettore... in tutto il ventesimo secolo non ges", che Marco 3.17 interpreta co- '/V; me "figli del tuono"), e dall'altra ce ne è stata l'uguale». (Anna costituisce un sostrato tematico ba- Achmatova) silare e ricorrente della narrativa evangelica. Nella parabola della re- INGEBORG BACHMANN te (Matteo 13.47-50) Gesù stesso yhj spiega il significato mito-logico di M7 Il caso Franza queste storie. Come i pescatori rac- IN?*; colgono il pesce buono in canestri e «Fabula», pp. 198, L. 18.000 gettano via quello cattivo, così è Come si compiono gli «assassi- del regno dei cieli: alla fine del ni dell'anima». mondo, gli angeli verranno a sepa- 5D' rare i buoni dai cattivi e a gettare questi ultimi nella fornace ardente. L'iniziazione degli uomini-pesci av- 4--I viene "per acqua", è diretta verso la A ciascuno il suo morte — la salvezza o la condanna. «Fabula», pp. 152, L. 15.000 I cristiani primitivi non identificano il romanzo dell'oscura, minaccio- forse Gesù come Ichtys, cioè pesce, sa Sicilia. e non vengono essi stessi battezzati A ! • come "piccoli pesci"? Il pesce è simbolo di divinità morente (e ri- KUNDERA sorgente). "Gesù" è lo stesso nome di "Giosuè"; ma Giosuè è figlio di Amori ridicoli Nun, e nun, in ebraico, significa pe- «Fabula», pp. 250, L. 18.000 sce. Giona passa tre giorni e tre «Amore ridicolo è la categoria notti nel ventre di un "grosso pe- dell'amore che manca di serietà. sce" e viene, fin dall'inizio del Cri- Nozione capitale per l'uomo stianesimo, interpretato come "tipo" moderno». della morte e resurrezione di Cristo e di quelle, future, di tutta l'umani- taforica. Pensiamo a "I tuoi germo- ma anche l'Eden. Il Cantico, forse pane ad accusare definitivamente tà. Il "mito" fornisce coerenza alla gli sono un giardino di melagrane, contemporaneo dell 'Ecclesiaste, ne Giuda. Ma Giovanni, narratore on- SIEGFRIED UNSELD Bibbia intera quando se ne leggano con i frutti più squisiti, alberi di Ci- rappresenta l'antitesi e medita sulla nisciente ed "espansivo", è anche re- le storie come letteratura. Un di- pro con nardo" (4.13-14). Qui, il storia genesiaca della separazione ticente ed enigmatico: chi è il disce- L'autore scorso simile si potrebbe fare, ad nucleo è costituito dalla parola par- tra uomo ed animali, facendoci in- polo "amato" da Gesù? Infine, è e il suo editore esempio, per i racconti di "inizio", Giovanni a moltiplicare, con intuito des, giardino o "paradiso". Attorno travedere una loro metaforica inte- «Fuori collana», pp. 300, anch'essi sempre centrati sull'imma- grazione e la possibilità del pardes, drammatico e teologico non comu- ad esso si combinano, nell'originale, L. 50.000 gine dell'acqua: con grande acume, i suoni prd delle parole seguenti. del paradiso. ne, le scene di riconoscimento alla anche se a fini in parte diversi, un Oppure consideriamo un'immagine Il Vangelo di Giovanni s'apre con fine della storia — tutte misteriose, Le vicende editoriali di Brecht, libro recente di Pierre Gibert (Bi- famosa, con cui l'Amante celebra il Prologo poetico, "In principio era numinose ed epifaniche. Con un Hesse, Rilke e Walser racconta- ble, mythes et récits de commence- l'Amata: "I tuoi seni sono come il Verbo". Questo inizio, che certo si colpo di genio, egli racconta l'inizio te da un grande editore. ment, Seuil 1986) ha cominciato ad due cerbiatti" (4.5). La parola ebrai- rifà alla Genesi, torna ad un tempo del cristianesimo col dubbio di esplorare questo campo affascinan- ca per "cerbiatti" è sinonimo di bel- anteriore a quello della Genesi, al- Tommaso. Con un colpo di scena te. lezza, ma l'immagine suggerisce an- l'eternità dell'essere (èn). Ad esso è spettacolare, il suo continuatore fa GIORGIO COLLI Cosa accade quando esaminiamo che la timidità, il piacere della cac- contrapposto, in tutto il poema, il terminare il quarto Vangelo con La natura invece come letteratura un testo in cia maschile, il riposo. Inolte, l'A- tempo del divenire (egeneto ), fino al un'agnizione tra due partite di pe- sé contenuto, poetico o narrativo, mante stesso è stato chiamato "cer- momento in cui il logos stesso divie- sca. ama nascondersi àeM'Antico o del Nuovo Testamen- biatto" dall'Amata (2.9): nei seni di ne carne. In realtà, dice Kermode, il Fermiamoci qui, al momento cri- A cure di Enrico Colli to? Due risposte affini ci vengono lei egli "vede ora un'immagine Prologo è una "soglia", e la sua "li- tico in cui la letteratura biblica sta «Biblioteca Filosofica», pp. 354, dai saggi esemplari che Francis Lan- quiescente di se stesso al pascolo minalità" dà forma a tutta la narrati- per aprirsi su un altro mondo, sta L. 50.000 tra i gigli, i suoi occhi pieni dell'im- va di Giovanni, dalle nozze di Cana, per divenire qualcosa d'altro pro- dy e Frank Kermode dedicano ri- L'opera da cui ha preso le mos- spettivamente al Cantico dei Cantici magine dell'Amata". Insomma la dove l'acqua diventa vino mentre il prio mentre riassume se stessa. Non se tutto il pensiero di Colli. e al Vangelo di Giovanni. Il Cantico metafora gira su se stessa, acquista vino è, all'Eucarestia, alla crocefis- credo che esistano dubbi, ora, sul è un distillato del discorso d'amore nuove associazioni e nuovi significa- sione, dove il tetelestai, "è compiu- fatto che ogni studente ed ogni per- che attrae nella sua orbita due esse- ti dai diversi contesti, esplora l'in- to", di Gesù segna l'ora "in cui il di- sona colta debba avere il volume di ri umani, ma anche la comunità, la conoscibile, unisce il tessuto del venire trova la sua fine nell'essere". Alter e Kermode, magari nella pro- società, le cose: piante, animali, luo- poema, stabilisce connessioni col L'Io sono di Gesù, assieme al gioco pria lingua, nella sua biblioteca: per ghi. Perché solo attraverso il mon- passato: i seni destano le sensazioni allusivo su doxa, gloria, domina la andare a pesca di se stesso. In 7 riNDICF ^ 10 ••DEI LIBRI DEL MESEBH

l'arguzia dell'autore e il suo fre- quente discreto sovvertire le regole Racconto, gaia scienza del gioco, come nel caso di scrivere per un lettore rinviato di mezzo se- di Stefano Verdino colo e oltre. Quanto al merito del testo, esso ALDO PALAZZESCHI, Interrogato- zioni di Palazzeschi (secondo quan- costituisce una conferma di temi ca- ri a Palazzeschi: la contessa affasci- rio della contessa Maria, a cura di to afferma nel '58 nella premessa alle sue Opere giovanili) doveva co- na per la sua "leggerezza" (attributo Fabrizio Bagatti, Mondadori, Mi- stituire un dittico con La piramide-, principe del fortunato personaggio lano 1988, pp. XVI-150, Lit. ma, secondo quanto ci dice Bagatti, palazzeschiano di Perelà), che nel 18.000. l'archivio Palazzeschi, ricco di mate- suo caso si realizza come forma di riale, è avaro di date e per di più vitalità naturale e demistificante, Molto semplicemente, il libro — a complicare le cose — il cura- lontana dalle mitologie vitalistiche consiste nelle "annotazioni" che tore (in un successivo intervento) del primo novecento, sostanzialmen- l'autore ha steso attorno alla singo- ipotizza che Palazzeschi stesso abbia te succubi del dannunzianesimo e lare figura della contessa Maria, una premeditato l'inedito, che altri vicina invece a quel progetto di vi- nobildonna trentacinquenne di gra- avrebbe rintracciato tra le sue carte, talismo antifilisteo della Gaia scien- ma fama, in quanto votata a un pe- ipotesi suggestiva e possibile data za di Nietzsche, un testo che Palaz- renne e indeflettibile erotismo; in- somma, una divoratrice di uomini. zeschi (lo si è detto varie volte) mo- Nel racconto si possono distinguere stra d'aver letto con più frutto e in- tre momenti: una prima parte, tutta telligenza di altri. Questo circuito di nel verso di un'io narrante maschi- vitalità vede l'autore sempre come le, che ci presenta la discussa figura estraneo (secondo la ricetta di mol- della donna, tratteggia le caratteri- Più simpatica lei te poesie del tempo liberty) in stiche dei loro incontri non d'amore quanto egli è chiuso nel suo mondo e chiarisce il fascino esercitato su di di Alberto Cavaglion cartaceo e vive solo nella vita degli lui; la seconda registra i vari "inter- altri, qui della contessa, precipitan- do nel vuoto e nell'enigma al mo- rogativi" e la riduzione di ogni cosa ALDO PALAZZESCHI, GIUSEPPE PREZZOLINE mai era tratto e, quel che più conta, il numero mento del suo congedo: "Che è? a eros, nella prospettiva della don- Carteggio 1912-1973, a cura di Michele Ferra- della "Voce" ormai esaurito. na; la terza infine è sostanzialmente Che è? Che è stato? Che mi passò no, Ed. di Storia e Letteratura - Dipartimento La seconda riflessione che il carteggio Prez- narrata dalla stessa contessa e costi- vicino? Che?", è l'ultima scorata zolini-Palazzeschi suggerisce riguarda Dolores, tuisce la storia della sua emancipa- della Pubblica Istruzione del Cantone Ticino, battuta del libro. Ma accanto a tan- zione sessuale, attraverso situazioni Roma 1987, pp. 191, s.i.p. la prima moglie di Prezzolini. Mano a mano che te nuove declinazioni di motivi col- narrative da romanzo d'appendice i carteggi vociani, conservati a Lugano presso la laudati (i vari sberleffi ai poeti, in (la tensione con la propria famiglia Due questioni importanti pone questo volu- Biblioteca Cantonale, vengono resi noti (è in bocca alla Contessa, la demistifica- altolocata e codina) giocate parodi- me, ultimo di una serie di carteggi prezzoliniani cantiere di un catalogo), il profilo di zione della morale borghese, alcuni camente, come se la vicenda fosse pubblicati nella medesima collana dalle edizioni Dolores sempre più assume rilievo. Qualche stu- giochi parodici, uno divertentissimo una controstoria della Monaca di di Storia e di Letteratura, molto ben annotato diosa di letteratura femminile dovrebbe inco- sulla Signora delle camelie di Dumas, una qualità particolare del libro è la Monza (a cui vanno espliciti riferi- dal curatore, lo studioso ticinese Michele Ferra- minciare a trascurare le solite Sibille Aleramo e particolare forma che Palazzeschi menti), con l'esuberante fierezza di le solite Margherite Sarfatti per dedicarsi a lei, no. In primo luogo questo carteggio conferma riesce a dare alla materia erotica; una donna moderna contrapposta oppure ad altri "minori" personaggi femminili alla debole inerzia di Gertrude, e l'incredibile, furbesca attitudine imprenditoriale non c'è mai compiacimento morbo- come la Maria Luisa Beiteli, storica della lette- con l'inerme incredulità di un padre del fondatore della "Voce". Tutta la storia della so, né gusto per la degradazione de- dei nostri giorni contrapposta alla prima "Voce" è intessuta di piccole e grandi sco- ratura francese, il cui carteggio proprio con Pa- cadente; anzi la verve parodica del- cupa autorità del principe padre. In perte; talora si è trattato di anticipazioni rivolu- lazzeschi ha appena visto la luce (Sotto il magi- l'autore rovescia anche in questo ca- questa parte sfila una serie di picco- zionarie (la pittura impressionistica, la questio- co orologio, Lecce, Pietro Manni, ed. orig., so le carte in tavola: la Contessa as- le figure che giustamente Bagatti ne sessule, la riforma della scuola), talora più 1987, pp. 142, Lit. 18.000). setata di sesso non è una donna apparenta ai "buffi" della novellisti- semplicemente di pettegolezzi da portineria, di Dolores Prezzolini aveva delle notevoli doti vampiro o una superfemmina della ca palazzeschiana, mentre la scrittu- rivalità quasi goliardiche. La modernità della umane, che la rendevano (e la rendono ancora moda corrente e direi che mai nar- razione programmaticamente e pro- ra presenta uno stile grottesco e "Voce" forse consiste proprio in quest'alternanza oggi) più simpatica del marito. Venti sue lettere espressionista, soprattutto nella figu- vocariamente costretta sul solo bina- fra il livello alto di certe pionieristiche discus- a Palazzeschi sono state opportunamente inserite ra della governante, detta tacchino. rio erotico abbia una resa così poco La struttura della narrazione, con sioni e il livello basso, toscanamente mordace, dal Ferrano in questo volume. E un carteggio erotica: basta pensare al geniale rap- il suo ruotare di posizione narrativa di certi lazzi. L'intuito di Prezzolini è tutto qui. dentro il carteggio. Come altri collaboratori vo- porto che istituisce, in più riprese, (dall'autore al personaggio) e vari Si veda, nel carteggio con Palazzeschi, il modo ciani, Palazzeschi aveva più confidenza con Do- tra eros e ragioneria, con il calcolo effetti dello stile, come sottolinea con cui si fabbricò dal nulla la rottura dell'auto- lores che non con Giuseppe Prezzolini. E poi statistico del numero di amanti, del- Bagatti, fanno apparentare questo re del Codice di Perelà con il futurismo nel Dolores possedeva una raffinata sensibilità criti- la potenza sessuale, ecc., per dare inedito a La piramide (1926); paren- 1914 (pp. 11-14). Per rendere noto il suo distac- ca, per quanto fosse soffocata dall'esuberanza una misura del taglio ironico e del tela utile anche al fine di ipotizzare co da Marinetti, il povero Palazzeschi aveva in- del coniuge. Il piccolo saggio di Dolores sulle garbo con cui Palazzeschi attraversa la sua materia. La scrittura disegna- una datazione: Bagatti mostra di viato un secco telegramma, con preghiera di Sorelle Materassi (pp. 85-86) è un vero gioiello ta architettonicamente, anche nella non fidarsi molto delle date 1912- pubblicazione sulla "Voce". "Mi occorreva non e vale certo di più delle molte, spesso ripetitive, 14 apposte da Palazzeschi in calce sintassi complessa e mai intricata un campo neutro, ma la casa di un amico", dirà recensioni di Prezzolini qui tutte ripubblicate in alla Piramide e propende così per non fa che contribuire all'effetto di una datazione anni '20, mentre al- amaramente più tardi. Mal gliene incolse, per- appendice. leggerezza di una narrazione così cuni recensori, come Picchi, rimar- ché, con le poche parole di una postilla anoni- straniata dal proprio oggetto, tanto cando la buona dose di gusto liber- ma, Prezzolini fece intendere ai buoni intendito- che, una volta di più, mi è sembra- ty e di eversione prospettano una ri l'esistenza di un diverbio con Corradini e Set- to che la pagina di Palazzeschi sia datazione più negli anni futuristi. timelli. A poco valse la lettera di precisazione affine, più che al camaleontismo di Certo se ne vorrebbe sapere di più, che Palazzeschi s'affrettò a inviare. Il dado or- Stravinski, cui pure è stato parago- e soprattutto sapere se nell'interro- nato, alla grazia di cristallo della gatorio si può identificare quell'ab- musica di Ravel. bozzo de La sfinge, che nelle inten-

parola greca àtomos, le due voci raccogliere insieme le voci, porre certi ed empirici", come ha scritto non potevano che essere accolte in- per molte parole anche la definizio- Pasquale Stoppelli nella stessa pagi- L'Autore risponde sieme (con atomico, atomismo e le ne più legata all'etimo, quella stori- na del numero di maggio dell'"In- altre). Come si può cogliere il più camente più antica, lo sapevamo: e dice". E perciò nessuno poteva aiu- intenso significato di codardo se si perciò per donna è scritto non solo tarci (salvo il buon senso) a coglie- Atomo e attimo distacca codardo da coda, l'uno e Femmina adulta della specie umana, re il momento in cui era necessario l'altro derivanti dal latino cauda? ma anche Signora della casa, Padro- dividere in due una famiglia, ad Codardo è giunto infatti dal france- na (donna è infatti, con domino, esempio per evitare un intreccio di Angelo Gianni se antico couard, e indica il falcone nella famiglia di duomo, dal latino troppo complesso delle voci deriva- che rinuncia a catturare la preda e domus "casa"; e per macigno non te, come abbiamo esplicitamente solo Grosso masso, ma Roccia duris- avvertito alla pagina XIV dell'intro- Mi si permetta, come direttore dello scrivere, e trasformare il di- ritorna a terra a coda bassa. E così sima usata per le macine da mulino duzione. Ci è parso perciò indi- del Dir (Dizionario italiano ragiona- zionario da oggetto occasionale di monumento se è staccato da monito, (macigno è infatti, con macina in spensabile, per una migliore com- to, pubblicato dalla G. D'Anna consultazione in libro produttore di comitiva da conte. macchina). Ma sapevamo anche che prensione della voce, separare de- Sintesi di Firenze), di "rispondere" cultura, occorresse accogliere sotto Conoscevamo le difficoltà a cui da questo incontro sarebbe derivata manio da duomo perché demanio è qualcosa alla recensione di Diego uno stesso lemma tutte le voci le- andavamo incontro. Prima fra tutte "un'occasione straordinaria di sco- passato attraverso il francese; ma Marconi, uscita nell'"Indice" di gate da una comune origine e dal- quella di dover ricorrere spesso a perte e di stimoli" (così sul "Corrie- non regalo da re, nonostante il maggio. E anzittutto di ringraziare l'appartenenza allo stesso ambito di dei rimandi, per le voci che cadeva- re della sera"). Se poi un altro re- passaggio attraverso lo spagnolo. l'autore dell'intervento: perché al significati. Come era possibile oggi, no fuori dell'ordine alfabetico (ma censore ha parlato per le novità del Avremmo potuto porre cretinata, posto delle lodi, spesso persino ec- dopo la rivoluzione einsteiniana, qualsiasi ragazzo impara il gioco in Dir di "svolta storica" (su "il Gior- cretineria, cretinetti, cretino subito cessive, di altri studiosi, il recenso- che atomo e attimo, che pure costi- poco tempo). Ed eravamo convinti nale") ci pare che tale giudizio non dopo il capofamiglia Cristo (come re ha posto il dito, con estrema tuiscono i due elementi inscindibili che ne sarebbe derivata un'efficacia sia molto lontano dal vero, essendo voleva l'ordine alfabetico) senza of- chiarezza, sullle difficoltà più gravi di ogni esperienza sensibile, fossero didattica raramente offerta dagli al- assai diversi i propositi e gli intenti fendere la sensibilità dei lettori? da noi incontrate. Avevamo la co- tra loro separati da voci del tutto tri dizionari, e una vivacità di acco- delle opere del passato alle quali il Eppure la comunanza dell'etimo e scienza che la cultura nasce non estranee, come atrio, attendere, atti- stamenti, di definizioni, di linguag- Dir può in qualche modo raccostar- dell'ambito semantico sono fuori di dalle singole parole ma dal loro in- eoi Se non si può avvertire lo spa- gio, che avrebbe potuto fare del si. dubbio. contro, dai rapporti che le legano; zio senza il tempo, e atomo e atti- nostro un libro tutto da leggere e che per restaurare (specialmente mo non sono che la derivazione ("per sapere come va a finire"). Sapevamo anche che il lavoro nelle scuole) il gusto del leggere e dotta e l'esito popolare della stessa Che spesso fosse necessario, per del lessicografo è "uno dei più in- n 711NDICF » ••DEI LIBRI DEL MESE ••

di appartenenza", di devozione a un re) dei tre "Atti" (con "Prologo" ed narrazione compiuta. E neppure quin- Incubo riuscito Gruppo (o a un sottogruppo, o a un "Epilogo") della pantomima, ancora di, un'organizzazione di psicologie, sottogruppo del sottogruppo), e per il nel risvolto di copertina viene appa- una parvenza di sia pure grevi, sudate, quale ogni più elementare diritto (per- rentato aU'Ingravallo gaddiano e ad- trasudanti umanità: come potrebbe in- di Tommaso Pomilio sino quello "alla buona salute e alla dirittura a John Belushi; e a quest'ulti- fatti una maschera possedere qualsiasi salvezza dell'anima") non è che "poli- mo, per il demenziale che sarebbe nel- misura di spessore? Se per di più tratta- GIAMPAOLO RUGARLI, La Troga, dreotti), e Lauro Grato Sabbioneta tica"; alla "politica" come mero "ripar- la realtà dei fatti: quella degli anni Set- si, nel Pantieri, di maschera imprecisa- tanta-Ottanta in particolare. A dire il Adelphi, Milano 1988, pp. 246, (maschera di Aldo Moro); col corredo tire", "suddividere"; al Grande Siste- mente esistenzialista, cultrice di ma, insomma, della "Democrazia" co- vero, al Vostro recensore è occorso Tchajkovskij; sì, perché da Gadda si Lit. 18.000. bizantino ed essenziale di tutta la filo- sofia politica maturata nell'ultimo me "Pantomima". Su tutto (in acrosti- piuttosto il fantasma del "certain Piu- scivola immediatamente verso la Nau- quarantennio: dal sistema della corru- co), il suggello della grande sigla, me" di Michaux, vittima comico-stra- sée, e addirittura verso La peste, con lo zione, strettamente determinato da un enunciata dal Sabbioneta: "affanculo niata di eventi minimi e sommamente scatenamento di un'autentica epide- Orde spettrali di nembi-dirigibili severo "rigore morale", se "la corru- gli affamati". catastrofici, surreale uomo di carta te- mia terroristica, con tanto d'intellet- vediamo incombere, con tutta una po- zione di uno o di pochi non è accetta- A ritessere le maglie di questo pa- nero-idiota. L'imbecillità e inettitudi- tuale-untore, in anni di piombo, a Ro- tenza strana di Furie sospese, a raccor- bile, mentre la corruzione di tutti an- sticcio o intrico, e cioè ad esserne rites- ne di questo fantoccio rugarliano è ad- ma. dare terrori e torbide trame, nel singo- nulla lo stesso concetto di corruzio- suto, rinveniamo uno storditissimo dirittura irritante, ma insomma è fun- A trasudare, ad impregnare coscien- lare ordigno storico-allucinatorio che ne"; al meccanismo paradossalmente commissario di polizia, tale Pantieri, zionale, e va benissimo così; perché ze e sonni della propria sozzura, sono non è un giallo, no, ciò che questo Au- ha nome La troga. Autore ne è un perfetto di società civile in cui "la vita in svagata e casuale investigazione. piuttosto le cose stesse; se questa Tro- tore voleva offrirci; e nemmeno una Giampaolo Rugarli, Grande Funzio- non è più questione di conoscenza ma Questo spettatore (assai più che atto- ga è un incubo, dell'incubo possiede nario di Banca ora a riposo, che pare tutta la conformazione metereologica voler riversare adesso dal suo buon ri- e geologica: geografia della corrosione tiro, nella placida campagna romana, nei suoi luoghi e effetti, fenomenolo- tutta l'atra bile d'un temperamento sa- gia, direi, della corrosione nel suo giu- turnino. Esisterà forse qualche oscura sto Luogo elettivo: la Roma che si ri- connessione fra gloria dell'Interesse e gonfia tutta del proprio mito decaden- mortificazione del Libero Arbitrio? E Storie di scrittura te, Gran Santuario sacrificale del sel- in verità, come per la tragedia classica, vaggio Occulto di Stato. L'immagine al di sopra di questo pasticciato intrigo di Giovanni Giudici super-realistica di Roma è in questo li- par imperare incontrastata l'ombra cu- bro ossessiva, struggente; ricolma di li- pa-cieca del Fato; nel senso cioè, se voi MARIO FORTUNATO, Luoghi naturali, Einaudi, to, il comune denominatore che fa l'unità di vide efflorescenze, di cancrene, di pu- volete, della Paralisi, della Catastrofe, tride tentazioni; ricorrendo temporali del Diluvio — non riparatore o fecon- Torino 1988, pp. 150, Lit. 10.000. Luoghi naturali è quello, sostanziale, della già descritta tematica, ma ad abundantiam i nove luridi a foggiare ancora pozzanghere, do — ma invece aggravatore, greve di rigagnoli, tutta un'estetica pesante racconti risultano ulteriormente collegati dalla carni putrefatte, di lerce fami. Eccoli Una scrittura felicemente poetica segna l'e- della palude e dello schifo. Un tale de- allora i dirigibili, che sorvolano fittizi sordio di Mario Fortunato come narratore: essa ritornante presenza di alcuni personaggi che an- scrittivismo eccessivo e sfatto, fatal- (perché, si scoprirà, non sono che arti- è allusiva, infatti, più che descrittiva, le sue me- dirivengono (per così dire) tra questa o quella mente fatalistico, è in fondo la verosi- fizi, illusionistiche proiezioni sullo ste "contesse" (voglio dire i personaggi) usciran- narrazione come attraverso le più che perforabi- miglianza stessa, del tutto allucinato- schermo dei nembi), lo scenario politi- no pur sempre alle cinque, ma egli non ha biso- li pareti di un contesto onirico e con una osmosi ria, di questo libro "disgustoso" e im- co-apocalittico a loro offerto; eccoli gno di precisarlo, parte giustamente dal presup- delle loro vaghe identità. possibile: la cui vita paradossale e sen- controllare tutta intiera la fitta trama, posto che noi già lo sappiamo; e i "luoghi natu- Ma ciò non preoccupa il lettore che sappia suosa è tutta nella negatività eccessiva dall'alto, come dèi di sventura. rali" non saranno soltanto quelli che danno il cogliere in questa scrittura e in questo modo di ivi messa in opera, nella sua fascinazio- Troga è novello conio rugarliano titolo a uno dei nove racconti che s'intrecciano narrare (del resto rintracciabili in altri giovani ne di serpente. (che Sciascia giura apparirà presto o Ma ancora meglio, potremo parlare in questo serto narrativo, ma soprattutto (e tale narratori oggi emergenti) lo precipua e già ac- tardi nel Battaglia), derivato dal greco, del paradosso della "riuscita" (se que- e vorrebbe dire qualcosa come corro- è il senso del libro nel suo insieme) i "luoghi" cennata qualità di una lingua poetica, dove il sta nozione ha un senso) di un roman- der, rodere, "rosicchiare piano piano". del dolore che allinea a una comune norma come-è-detto tende sempre di più a farsi un co- zo incongruente, squilibrato, inquali- Esercizio di corrosione quindi da un umana anche i modi e le condizioni di quella sa-vuol-dire, ossia significato. Non si tratta di ficabile come questa Troga qua: e "riu- interno, per un interno; lavoro meto- che viene convenzionalmente definita o recepita nostalgie formalistiche, ma di un fenomeno che scito", si direbbe, proprio perché squi- dico o furioso da tarlo, in un trionfo come diversità. Il drogato e il sieropositivo, il discende più o meno direttamente da una nuova librato, sfilacciato, inqualificabile: co- mandibolare per cui nutrirsi e nidifica- ragazzo che s'innamora del ragazzo, la sposa in- sociologia e tecnologia dell'informazione: come sì al di fuori insomma da qualsiasi stan- re sono lo stesso (nutrirsi delle fibre felice, il prigioniero e il mancato suicida, non la rivoluzione industriale del secolo scorso segnò dard di consumo, e al tempo stesso ròse, talpare dentro il cuore róso delle sono in Fortunato monstra, fenomeni da addita- insieme alla fioritura del romanzo la nascita di palpabile e avvolgente da inquietare. fibre). Questo lavoro sono le trame di Questo ingordo trocar clos (trocar in re alla curiosità pubblica; bensì persone di tutti una poesia moderna che sempre più si sarebbe Stato. Ossia (dalle note di copertina) castigliano, informa ancora Sciascia, trovata confinata in un suo aristocratico hortus lo Stato "dell'affare Moro, dell'infla- i giorni e d'ogni tempo che non hanno più dun- vuol dire fra l'altro "vomitar, arrojar lo zione, dei servizi segreti e della masso- que bisogno di essere esibite o di esibirsi, sola conclusus e magari ghetto, così la nostra età di que se ha comido"), questo brogliato neria" ("troga" è di fatto una società "informazione" o "notizia" che da essa ci venga audiovisivo imperante e di scritture mercificate similgliommero segnato dalla paralisi segreta di pretto stampo piduista). essendo quella di una condizione esistenziale ge- o puramente strumentali promuove una prosa del Fato, si epiloga entro un concluso Tramare tessuti immaginari, ovvero neralmente e genericamente umana. letteraria che aspira a nuove carte di nobiltà al orticello da coltivarsi, lontano dai ru- "sanguinari" o "grotteschi" (ancora Raccontare questi racconti ci sembrerebbe di là di quelle tradizionali funzioni informative, mori del mondo, fra i monti di Cala- dalle note di copertina), vuol dire con- superfluo, tanto più che a nostro parere i libri nel senso più corrente trasferite ormai ad altri bria, dove raccontarsi l'assurdità del cepire il corpo dello Stato come gigan- che si prestano a essere raccontati sono appunto canali. Perciò il giovane scrittore tende a scrive- mondo lontano, perché tutto poi deb- tesco, carnevalesco campo per la ma- ba restare come prima. Fra Eventuale i libri poco "scritti", mentre qui è la scrittura re oggi racconti, brevi o meno brevi, piuttosto scherata dei poteri personali; e Citati Candidico ed Eterno Gattopardesco, che improbabili telenovelas a stampa; perciò è parla di questo romanzo come della stessa a costruirsi come storia, a essere quel che fra note di pessimismo cosmico e una scoperta dell'"irrealtà essenziale di succede o non succede: grazie al paziente cesello anche nei racconti di un esordiente come Mario vita da costruirsi sull'isola deserta con quegli anni di apparente storia italia- linguistico che vi presiede, alla sua sintassi da Fortunato che il recensore può verificare la pre- uno stregone e una puttana, fra disgu- na", del grand guignol nerissimo intes- pacato flusso di coscienza, al suo talvolta ossessi- senza del nuovo, la valorosa ricerca di uno stile sto e connivenza, che è naturale effet- suto dal proverbiale "Grande Vec- vo accompagnare il più trascurabile dei movi- e quella strenua sconfessione del luogo comune to d'ogni stato di paralisi, questa vi- chio", non altri che un "grande roman- menti e dei pensieri e al suo, altre volte, conce- che è da sempre funzione non ultima della lette- cenda finalmente giunge alla sua fatale ziere" dickensiano. Nel dettaglio, la dersi al flou di una disincantata vaghezza. Cer- ratura, della poesia. ricomposizione. La vita è progresso fa- partita viene giocata fra i due eminen- tale da un'ingestione, a una digestio- tissimi Onorevoli Orazio La Calenda ne, a una defecazione, insomma: paro- (maschera, si presume, di Giulio An- la di Lauro Grato Sabbioneta.

<1 Collana "Il labirinto' Certamente abbiamo corso un grosso rischio, e più di noi l'ha corso l'editore. August Strindberg Frank Wedekind Ma chi non fa non falla; e ci Un approccio globale IL PREZZO FUOCHI sembrava che davvero il dizionario italiano dovesse ormai battere altre all'universo del disegno infantile DELLA VIRTÙ D'ARTIFICIO strade, se voleva essere il primo li- prefazione di Ludovica Koch prefazione di Paolo Chiarini bro da porre in mano ai giovani (e agli adulti). Lucia Pizzo Russo La suggestiva natura delle isole Il conflitto tra vitale impulso I consensi, l'entusiasmo, la sim- nordiche e i piccoli drammi dei suoi erotico e controllo conformistico Il disegno infantile abitanti nelle più belle novelle degli istinti patia dei docenti non ci sono man- dello scrittore svedese cati. Ci era mancata sinora una cri- Storia teoria pratiche tica così attenta e acuta come quel- la di Diego Marconi. presentazione di Rudolf Arnheim W. Somerset Maugham Leonid N. Andreev Quanto al fatto che nel Dir "il I SETTE ragionare sulle parole tende in LA RESA molti casi a diventare un ragionare sono anche in libreria DEI CONTI IMPICCATI sulle cose", ci permettiamo di os- Scbleiermacher, Estetica servare che ciò è accaduto tutte le a cura di Paola Faini a cura di Francesco Fantasia Brandi, Segno e Immagine volte che il ragionamento sulle co- Il testamento letterario del In uno dei racconti più sconvolgenti se ci è sembrato indispensabile per CD Pseudo Longino, Il Sublime popolare scrittore inglese del primo Novecento la lucida comprendere le parole. Le quali analisi dei sentimenti e dei pensieri Russo, Da Longino a Longino di sette condannati a morte non sono certo astrazioni poste Burke, Inchiesta sul Bello e il Sublime nell'empireo dei suoni, ma elemen- ti concreti della realtà in cui vivia- Laugier, Saggio sull'Architettura mo. Lucarini IDEI LIBRI DEL MESEI

zio che diamo della pagina scritta letteratura con il metro che le com- non si basi semplicemente sulla sua pete, ma per vedere quale sia il mes- Intervento bellezza, ma sul fatto che dietro ciò saggio che se ne ricava: alla definizio- Clup. guide che ci appare più o meno bello (nella ne del quale le valutazioni "formali" sua forma e nella sua sostanza) intra- non saranno le meno importanti. Fa- Completi e fuori moda vediamo una personalità e delle ra- rò, in proposito, un esempio dallo gioni più o meno interessanti e che Sciascia che non amo, quello dell'An- Algeria di Edoardo Esposito condividiamo di più o di meno. Direi timonio, racconto di solito celebratis- 486 pp., 24 carte, L. 32.000 anzi che ci appare bello in quanto ci simo per il suo contenuto democrati- appare eticamente motivato e condi- co e antifascista. L'argomento, lo ri- Vorrei tornare sulla "questione diani sempre più svilito. visibile, o almeno in quanto capace cordo, è relativo alla guerra di Spa- Corsica Sciascia", stimolato in particolare dal Naturalmente non si tratta di un di sostenere adeguatamente (cioè di gna, e ai proletari italiani mandati a 300 pp., 16 carte, L. 16.000 modo in cui Marenco l'ha ripresa e impegno facile da sostenere, e i risul- farcene partecipare) ragioni diverse combattervi in cambio di quel so- dal tipo di riflessioni che vi propone, tati non saranno stati sempre esem- dalle nostre. Ho dato un giudizio po- stentamento che il governo non era essenziali a mio parere per una criti- plari. Mi chiedo però se l'esemplarità sitivo della narrativa di Sciascia an- capace di assicurare loro qua. Argo- Cuba ca che vòglia essere militante non sia stata raggiunta quando la capacità che in senso etico, contrariamente ad mento nobile, e che Sciascia affronta 380 pp., 19 carte, L. 22.000 meno che rigorosa, e sappia quindi professionale del critico abbia saputo Arlacchi e pur condividendo alcune e sviluppa con immagini e considera- conciliare la "coscienza professiona- rendersi "in qualche modo comuni- delle sue riserve, perché mi pare che zioni non prive di efficacia; perché, le" con la passione che deriva da una cabile, scambiabile, integrabile con le l'insieme del lavoro dello scrittore si- dunque, la sua lettura mi lascia fred- Indonesia do e insoddisfatto? 360 pp., 16 carte, L. 22.000 Troviamo nell'Antimonio, per esempio rispetto agli altri racconti degli Zìi di Sicilia, un più disteso (e Irlanda complesso) ragionare, un ricostruire che si vorrebbe della memoria (il 304 pp., 14 carte, L. 16.000 narratore è infatti uno zolfataro che ripercorre le vicende della "sua" guerra) e che è invece del puro ragio- Sri Lanka e Maldive namento, appesantito dal tentativo 288 pp., 8 carte, L. 16.000 di far parlare un popolano di cose tanto più grandi di quelle che lui ap- pare in grado di controllare. Tentati- Messico e Guatemala vo fallito, occorre dire, e qui dove la 522 pp., 12 carte, L. 25.000 sintassi si fa più complessa e il perio- do si allunga sulla pagina, a dispetto del povero illetterato che dovrebbe Nicaragua, Costa Rica tesserlo, la razionalità si fa più fredda e Panama e costruita, si fa "letteraria". Quello 226 pp., 8 carte, L. 14.000 che manca, in queste pagine, è la ca- pacità di immedesimazione con il proprio personaggio, ed è qualcosa Parigi che ha a che fare con la capacità di 308 pp., 6 cane, L. 16.000 invenzione narrativa. Si intenda: Sciascia è bravissimo nel rappresen- tare situazioni "inventate"; basti Kenia e Tanzania guardare nello stesso racconto le pa- gine iniziali, o semplicemente la sce- 272 pp., 16 carte, L. 17.000 netta in cui Ventura libera i due pri- gionieri affidatigli, perfetta nella sua rapidità e nella sua evidenza. Ma Tunisia quando l'autore si attarda nei pensie- 372 pp., 18 carte, L. 22.000 ri del suo protagonista, e analoga- mente vorrebbe "rappresentarli", li forza invece in una direzione che USA non può appartenere, nella comples- 488 pp., 14 carte, L. 22.000 sità del suo linguaggio, a quello zol- fataro; tenta, sì, di riportare le imma- gini e il discorso alle sue possibili co- Londra ordinate, ma pur citando le "giran- 336 pp., 18 carte, L. 21.000 dole di fuoco della festa di san Calo- gero" la sua citazione suona una nota più alta del lecito, inserita com'è tra Mosca e Leningrado elementi di ben più dotta coscienza 336 pp., 13 carte, L. 20.000 linguistica: "costava a noi tanto san- gue e dolore quella città da allucina- zione, che di solito guardavo la rossa Perù e Bolivia aureola di morte come da bambino, 480 pp., 16 carte, L. 27.000 in campagna, guardavo le lontane gi- randole di fuoco della festa di san Calogero: un luminoso lontano giuoco Praga della notte" [i corsivi sono di Esposi- to, n.d.r.] 280 pp., 9 carte, L. 20.000 Sciascia forse non sa e non vuole inventare. Deve appartenere a quella categoria di uomini che ritengono la Berlino realtà capace sempre di superare, nel 332 pp., 6 carte, L. 25.000 precisa concezione del mondo e con altre" o quando la professionalità ab- ciliano (e alcuni esiti in particolare, bene e nel male, qualsiasi fantasia il desiderio di trasmetterla. bia spinto se stessa fino a interrogarsi non escluso II giorno della civetta ) te- prodotta dalla nostra mente: come Parlo di critica "militante" perché sul proprio statuto e sui propri fini, stimoni a sufficienza di un carattere a ben dimostrano le sue opere, del re- Brasile continuiamo a mancare di un aggetti- chiedendo al critico di pronunciarsi mio avviso determinante: parlo della sto. Ne consegue che, anche rispetto 608 pp., 34 carte, L. 35.000 vo più adatto ai tempi e perché una non solo sui dati "oggettivi" del testo sua tensione critica, lucidamente co- alla realtà interiore dei suoi perso- componente di combattività è augu- preso in esame, ma sui problemi che noscitiva, capace di scavare nella naggi, il tentativo di aderirvi risulta rabile che resista nel diuturno lavoro quel testo ad ogni livello implicava e realtà e di indurre il suo lettore a fare continuamente in contrasto con Manhattan del recensore, anche quand'esso si quindi sulle convinzioni che ne sta- altrettanto. Questo, almeno, intende- quello di testimoniare una verità che 286 pp., 22 carte, L. 22.000 svolga sui tempi più allentati di un vano alla base. Non si tratta nemme- va dire, pur all'interno di un'ottica è la verità del suo essere e del suo mensile come "L'Indice". E non in- no, forse, di due cose distinte; certo specificamente letteraria; discutere se sentire, quella che appartiene al suo tendo con questo entrare nell'annosa esprimono la stessa esigenza, e la ci sono o no riuscito mi sta qui meno ordine di realtà; egli rischia così, India discussione sul significato della co- "comunicabilità" si raggiunge appun- a cuore che lanciare la palla in un continuamente, di prevaricare il per- (in preparazione) siddetta stroncatura, ma semplice- to quando il critico, magari attraver- campo più aperto. sonaggio, a meno di farne copia di se mente sostenere l'importanza della so l'uso del suo armamentario tecni- Quanto all'intervento di Capoda- stesso o a meno di allontanarlo tal- funzione di orientamento e di giudi- co e del proprio specifico linguaggio, glio: Arlacchi non presta sufficiente mente da sé che esso possa diventare Venezia zio, di un "mettersi in gioco" del cri- abbia saputo mostrare le ragioni attenzione alla dimensione letteraria oggetto di vera e propria osservazio- (in preparazione) tico che escluda quanto più possibile umane (e in ciò comunicabili) del suo dell'opera