Atti consiliari— 1 — Consiglio Regionale

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana)

RESOCONTO INTEGRALE

183.

SEDUTA DI MERCOLEDI' 24 MARZO 2004

PRESIDENZA DELPRESIDENTE LUIGI MINARDI INDI DEL VICEPRESIDENTE SANDRO DONATI

INDICE

Approvazione verbali ...... p. 3 Congedo ...... p. 5

Proposte di legge Ordine del giorno della seduta ...... p. 5 (Annuncio e assegnazione) ...... p. 3 Mozione (Svolgimento): «Crisi dell’impresa Proposte di regolamento Antonio MerloniÈ Amati, Franceschetti, (Annuncio e assegnazione) ...... p. 3 Avenali, Mollaroli, Modesti e Tontini (349) Interrogazioni (Svolgimento): Mozioni ÇCrisi alla ditta Antonio MerloniÈ, P (Annuncio di presentazione)...... p. 4 rocaccini e Martoni (1019) ÇCrisi produttiva distretto di FabrianoÈ Cecchini (985) ...... p. 7 Promulgazione legge regionale ...... p. 4 Comunicazioni del Presidente della Giunta Deliberazioni inviate dalla Giunta ...... p. 4 sulla situazione dei consorzi di bonifica...... p. 26 Atti Consiliari — 2 — Consiglio Regionale Marche

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SEDUTA PRECEDENTE: N. 182 — DI MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO 2004 Atti Consiliari — 3 — Consiglio Regionale Marche

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La seduta inizia alle 11,00 consiglieri Giannotti, Brini, Ceroni, Cesaroni, Grandinetti, Trenta, concernen- te: “Ulteriori modificazioni alla legge re- gionale 22 dicembre 2003, n. 25: ulteriori Approvazione verbali provvedimenti tributari in materia di impo- sta regionale sulle attività produttive, di PRESIDENTE. Ove non vi siano obie- addizionale regionale all’Irpef e di tasse zioni do per letti ed approvati, ai sensi dell’art. automobilistiche regionali”, assegnata alla 29 del Regolamento interno, i processi verbali II Commissione in sede referente; delle sedute n. 181 e 182 del 10 marzo 2004. — n. 236 in data 23 marzo 2004, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Fu- sione dei consorzi di bonifica dell’Aso, del Tenna e del Tronto”, assegnata alla III Proposte di legge Commissione in sede referente e alla II (Annuncio e assegnazione) Commissione per il parere obbligatorio.

PRESIDENTE. Sono state presentate le seguenti proposte di legge: — n. 234 in data 26 febbraio 2004, ad inizia- Proposte di regolamento tiva dei consiglieri Giannotti, Brini, Ceroni, (Annuncio e assegnazione) Cesaroni, Grandinetti, Trenta, concernen- te: “Modificazioni alla legge regionale 22 PRESIDENTE. Sono state presentate le dicembre 2003, n. 25: ulteriori provvedi- seguenti proposte di regolamento: menti tributari in materia di imposta regio- — n. 7 in data 12 marzo 2004, ad iniziativa nale sulle attività produttive, di addizionale dell’Ufficio di Presidenza, concernente: regionale all’Irpef e di tasse automobilisti- “Proposta di integrazione dell’art. 16 del che regionali”, assegnata alla II Commis- Regolamento interno del Consiglio regio- sione in sede referente; nale” (iscritta all’ordine del giorno); — 235 in data 1 marzo 2004, ad iniziativa dei — n. 8 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa Atti Consiliari — 4 — Consiglio Regionale Marche

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della Giunta regionale, concernente: “Di- della rete di distribuzione dei carburanti sciplina delle funzioni in materia di difesa per uso autotrazione”, assegnata alla III della costa”, assegnata alla IV Commissio- Commissione in sede referente; ne in sede referente; — n. 16 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa — n. 9 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Arti- della Giunta regionale, concernente: “Re- coli 17 e 18 del D.P.R. 380/2001 Ð appro- quisiti degli impianti e delle attrezzature vazione schema convenzione-tipo per in- per l’esercizio di attività motoria ricreati- terventi di edilizia residenziale convenzio- va, ai sensi dell’articolo 7 della legge regio- nata in aree esterne ai piani di zona e alle nale 1 agosto 1997, n. 47”, assegnata alla I aree delimitate ai sensi dell’art. 51 della Commissione in sede referente; legge 865/1971”, assegnata alla IV Com- — n. 10 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa missione in sede referente. della Giunta regionale, concernente: “Re- quisiti e modalità per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle Mozioni funzioni genitoriali e alle famiglie di cui (Annuncio di presentazione) alla legge regionale 13 maggio 2003, n. 9”, assegnata alla V Commissione in sede PRESIDENTE. Sono state presentate le referente; seguenti mozioni: — n. 11 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa —n. 354 del consigliere Moruzzi: “Blue della Giunta regionale, concernente: “Nor- Tongue”; me sull’utilizzazione del litorale marittimo — n. 355 dei consiglieri Ricci, Procaccini, della Regione per finalità turistiche ricrea- Moruzzi, Amati, D’Angelo, Amagliani: tive”, assegnata alla III Commissione in “Rispetto dei diritti per cinque cittadini sede referente; cubani detenuti negli USA”; — n. 12 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa — n. 356 del consigliere Viventi: “Riconosci- della Giunta regionale, concernente: “At- mento scientifico dell’INRCA nell’ambito tuazione della legge regionale 20 gennaio del riordino degli IRCCS di cui al D.L. 288/ 1997, n. 10: norme in materia di animali da 2003”; affezione e prevenzione del randagismo”, — n. 357 del consigliere Moruzzi: “Servizi assegnata alla V Commissione in sede irrigui nei territori del Consorzio Bonifica referente; del Tronto”. — n. 13 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Re- golamento per l’esecuzione delle procedu- re in economia per il funzionamento della Promulgazione legge regionale Cassa economale”, assegnata alla II Com- missione in sede referente; PRESIDENTE. Il Presidente della Giun- — n. 14 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa ta regionale ha promulgato la legge regionale n. della Giunta regionale, concernente: “At- 5 in data 3 marzo 2004: “Disposizioni in mate- tuazione della legge regionale 3 aprile 2002 ria di salvaguardia delle produzioni agricole, n. 3: attività agrituristica e il turismo rura- tipiche, di qualità e biologiche”. le”, assegnata alla III Commissione in sede referente; — n. 15 in data 19 marzo 2004, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Nor- Deliberazioni inviate dalla Giunta me di attuazione della legge regionale 24 luglio 2002, n. 15 in materia di PRESIDENTE. La Giunta regionale ha razionalizzazione ed ammodernamento trasmesso le seguenti deliberazioni: Atti Consiliari — 5 — Consiglio Regionale Marche

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— n. 211 in data 9 marzo 2004: “Art. 3 della compensativa al Programma Operativo legge regionale 2/2004 Ð reiscrizione nel Annuale 2003 approvato con Dgr. n. 175/ bilancio di previsione per l’anno 2004 di 2004”. economie relative a stanziamenti aventi specifica destinazione Ð Euro 13.807.475,19”; — n. 212 in data 9 marzo 2004: “Art. 27 della Congedo legge regionale 3/2004 Ð iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2004 di PRESIDENTE. Ha chiesto congedo il entrate derivanti dall’assegnazione di fon- consigliere Rocchi. di dallo Stato e delle relative spese Ð Euro 25.000,00”; — n. 249 in data 16 marzo 2004: “Art. 3 della legge regionale 2/2004 Ð reiscrizione nel Ordine del giorno della seduta bilancio di previsione per l’anno 2004 di economie relative a stanziamenti aventi PRESIDENTE. In considerazione del specifica destinazione Ð Euro fatto che non possiamo procedere secondo l’or- 42.056.472,37”; dine stabilito dalla Conferenza dei presidenti di — n. 250 in data 16 marzo 2004: “Art. 3 della gruppo, chiedo, se siete d’accordo, anche in legge regionale 2/2004 Ð reiscrizione nel considerazione del fatto che vedo fuori aula il bilancio di previsione per l’anno 2004 di relatore della proposta di legge n. 226, di anti- economie relative a stanziamenti aventi cipare la discussione della mozione 349 rispet- specifica destinazione Ð Euro to alla proposta di legge n. 226. 14.530.207,69”; Ha la parola il consigliere Giannotti. — n. 251 in data 16 marzo 2004: “Art. 28 comma 1 legge regionale n. 3/2004 Ð varia- ROBERTO GIANNOTTI. Ho già avuto zioni compensative al programma operati- modo di esprimere prima il mio dissenso rispet- vo annuale 2004 – Euro 123.643,68”; to a questa impostazione. Abbiamo fissato un — n. 252 in data 16 marzo 2004: “Art. 3 della ordine del giorno che prevede la trattazione legge regionale 2/2004 Ð reiscrizione nel della modifica della legge sul personale. Se la bilancio di previsione per l’anno 2004 di Giunta ritiene di avere motivi tali da non discu- economie relative a stanziamenti aventi tere questa mattina l’atto, c’è un percorso isti- specifica destinazione Ð Euro tuzionale doveroso che è quello del rinvio in 10.225.294,94”; Commissione. Noi avremmo capito un gesto di — n. 253 in data 16 marzo 2004: “Art. 27 questo genere. Se non c’è siamo pronti a discu- comma 1 della legge regionale 3/2004 Ð tere subito della proposta. Le assenze dall’aula iscrizione nel bilancio di previsione per credo che non facciano testo. Non si può pensa- l’anno 2004 di entrate derivanti da re di mettere un argomento come questo ai assegnazioni statali per interventi in mate- margini del Consiglio, quindi il nostro gruppo ria di protezione civile Ð Euro è perché l’ordine del giorno venga mantenuto. 2.650.000,00”; — n. 254 in data 16 marzo 2004: “Art. 27 della PRESIDENTE. Mi pare di poter valutare legge regionale 3/2004 Ð iscrizione nel la proposta del consigliere Giannotti come da bilancio di previsione per l’anno 2004 di accogliere. entrate derivanti dall’assegnazione di fon- Ha la parola il consigliere Cecchini. di dall’ISTAT e delle relative spese – Euro 2.792,86 Ð sistemazione contabile capitoli CRISTINA CECCHINI. Chiedo all’aula se relativi al Doc. U.P. Ob. 2 asse 3”; è possibile, all’inizio della seduta pomeridiana, — n. 255 in data 16 marzo 2004: “Art. 27 della discutere una mozione sui servizi postali nei legge regionale 31/2001 Ð variazione piccoli comuni dell’entroterra, nel caso in cui Atti Consiliari — 6 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) trovasse l’unanimità dei presidenti di gruppo e diamo questa esigenza. Se il Presidente può dei consiglieri. Siccome c’è un appuntamento farsi carico lui di rappresentare alla direzione molto importante su questo domani, qualora il regionale delle poste questa esigenza, potrem- Consiglio regionale avesse la possibilità di mo intervenire puntualmente su questo aspetto. discuterne, potrebbe sicuramente avvantaggia- re la trattativa che c’è in questa direzione. PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- Qualora ci fosse una mozione firmata da tutti, re Avenali. chiedo se non sia possibile metterla, durante il corso della giornata, ai voti. FERDINANDO AVENALI. Siccome si trat- ta di un argomento importante — la chiusura di PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- diversi servizi, in particolare nei piccoli centri re Martoni. dell’entroterra — senza che decidiamo se vo- tarlo o no, se ci sono le condizioni di cui parlava GABRIELE MARTONI. Questa mattina, la collega Cecchini credo che possiamo, in un nella Conferenza dei presidenti di gruppo ave- secondo momento, riprendere l’argomento e se vamo detto che c’era la comunicazione da parte siamo tutti d’accordo approvarlo perché è una del Presidente della Giunta sui consorzi di questione importante e penso che si possa con- bonifica e questo ci metteva nella condizione di cordare una sintesi unitaria. Quindi, senza che non chiedere l’iscrizione all’ordine del giorno votiamo, ci possiamo prendere l’impegno di della nostra mozione presentata proprio sul lavorare affinché nel corso della giornata si consorzio di bonifica del Tronto in data 26 possa raggiungere questo obiettivo. gennaio. Vorrei sapere se questa comunicazio- ne avverrà durante la mattinata, altrimenti sia- PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- mo nella condizione di chiedere l’iscrizione re Gasperi. all’ordine del giorno della mozione. GILBERTO GASPERI. Abbiamo fatto la PRESIDENTE. Il consigliere Cecchini Conferenza dei presidenti di gruppo ed è stato chiede di approvare in giornata una mozione. stabilito che entravamo in aula e iniziavamo la Direi di non stravolgere l’impostazione dei discussione della proposta di legge 226. Qual- nostri lavori, però non ho capito, dal suo inter- cuno diceva “in aula si fa la proposta se prima vento, se la mozione è già stata annunciata o viene fuori la mozione che era stata presenta- meno. ta”. Non cerchiamo di andare avanti, prendia- mo una decisione. Proprio per questo motivo CRISTINA CECCHINI. La sto facendo fir- chiedo di iniziare la discussione della 226, mare ai consiglieri. altrimenti si voti subito, perché non possiamo prenderci in giro attraverso questi giochi che PRESIDENTE. Quindi non è stata an- non fanno assolutamente bene alla dignità di nunciata. Non avrei niente a votarla senza di- quest’aula. scussione, però a questo punto penso che non possiamo farlo, perché non essendo annunciata PRESIDENTE. Rispetto alla questione non può essere neanche votata, bisogna per della mozione presentata dal consigliere forza andare al prossimo Consiglio regionale. Cecchini, non può essere discussa perché non è stata presentata e annunciata. Nulla vieta, inve- ROBERTO GIANNOTTI. Presidente, cre- ce, che il consigliere sottoponga all’arco delle do che il senso della richiesta del consigliere forze presenti in questo Consiglio la sottoscri- Cecchini sia quello di intervenire rispetto a un zione. Accolgo la richiesta del consigliere impegno importante che c’è domani. Non so se Giannotti di inoltrarla, intanto, come se fosse interpreto bene, ma credo che sia un giudizio supportata da un autorevolissimo consenso largamente condiviso da tutte le forze politi- qualora avesse le firme dei presidenti di gruppo che. Per esempio, noi di condivi- nella sede in cui deve essere presentata, e porta- Atti Consiliari — 7 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) ta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio cipazione della mozione n. 349 al primo punto regionale come seconda mozione. dell’ordine del giorno. I favorevoli? Circa la questione posta dal consigliere Martoni, era quello l’impegno. Infatti, avendo GILBERTO GASPERI. Presidente, no, no... il Presidente D’Ambrosio annunciato una co- La verifica del voto. municazione su quell’argomento, la comunica- zione si terrà e quindi non cambiamo ROBERTO GIANNOTTI. Chiedo la verifi- l’impostazione data. ca, Presidente. Chiedo la verifica del voto. Ha la parola il consigliere Franceschetti. GILBERTO GASPERI. Presidente, chiedo la verifica del numero legale, a nome anche di FAUSTO FRANCESCHETTI. Vorrei at- Ciccioli e Giannotti. tenermi a quanto deciso nella Conferenza dei presidenti di gruppo, cioè che si iniziativa la PRESIDENTE. Per cortesia, si stava già seduta con la comunicazione del Presidente sui votando. E’ stata chiesta la verifica del voto... consorzi di bonifica. Tra l’altro c’è molta gente ad ascoltare il Consiglio proprio su questo GILBERTO GASPERI. No, no, Presiden- punto. Se non siamo in grado subito di iniziare te... con la comunicazione del Presidente, intanto facciamo la mozione sulla Merloni, poi appena PRESIDENTE. E’ stata chiesta la verifi- viene il Presidente facciamo la comunicazione ca del voto da parte del consigliere Giannotti. I sui consorzi di bonifica. Intanto cominciamo a favorevoli? lavorare. Quindi, se c’è la garanzia del Presi- dente aspettiamo, se dobbiamo aspettare un po’ GILBERTO GASPERI. E allora facciamo più di tempo, intanto cominciamo con la mo- quello che volete... zione. Il Consiglio approva PRESIDENTE. Ha la parola il Vicepresidente Spacca. La proposta è approvata. Passiamo alla discussione della mozione n. 349. GIAN MARIO SPACCA, Vicepresidente della Giunta. Il Presidente D’Ambrosio e l’as- sessore Agostini stanno incontrando in questo momento una delegazione che rappresenta i Mozione (Svolgimento e votazione proposta di lavoratori dei consorzi di bonifica, quindi non risoluzione): «Crisi dell’impresa Anto- siamo nelle condizioni, in questo momento, di nio MerloniÈ Amati, Franceschetti, fare la comunicazione che potrà essere presen- Avenali, Mollaroli, Modesti e Tontini tata al Consiglio non appena terminerà questo (349) incontro. Quindi se vogliamo anticipare un Interrogazioni (Svolgimento): altro argomento, credo che sia utile. ÇCrisi alla ditta Antonio MerloniÈ, Procaccini e Martoni (1019) PRESIDENTE. Dobbiamo mettere in ÇCrisi produttiva distretto di FabrianoÈ votazione la richiesta di Franceschetti, il quale Cecchini (985) propone di anticipare la mozione n. 349 e di iniziare da quella prima di trattare le altre PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca questioni discusse in Conferenza dei presiden- la mozione n. 349 dei consiglieri Amati e altri ti. e le interrogazioni n. 1019 dei consiglieri Nomino consigliere segretario il consi- Procaccini e Martoni e n. 985 del consigliere gliere Trenta. Cecchini. Pongo in votazione la richiesta di anti- Ha la parola il consigliere Amati. Atti Consiliari — 8 — Consiglio Regionale Marche

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SILVANA AMATI. Con i colleghi E’ chiaro che parlare della crisi oggi Franceschetti, Avenali, Mollaroli, Modesti e latente della Antonio Merloni è cosa che non Tontini abbiamo ritenuto di dover porre all’at- può non impegnare il Consiglio regionale e noi tenzione dell’aula un tema che ci sembra molto riteniamo che il Presidente della Giunta si deb- importante, quello della crisi, significativa, cre- ba attivare con una convinzione di tutti, per do per certi versi molto significativa, della definire alcuni punti ineludibili, per mettere in Antonio Merloni nel nostro territorio e noto che atto un tavolo istituzionale regionale che veri- la Antonio Merloni è una grande impresa che fichi le iniziative complessive di ristrutturazione opera non solo nelle Marche e che tra Marche organizzativa dell’impresa — dicevo prima che e Umbria, per non tener conto delle maestranze oggi è questo il nodo, lo è in Italia ma lo è che sono fuori di questo territorio già citato, sicuramente per la tipologia, per la particolare occupa 4.000 persone. definizione di quella realtà aziendale così si- E’ chiaro ed è noto a tutti che da molto gnificativa — in modo da poter tutelare il lavo- tempo c’è nel nostro paese una crisi reale e ro e gestire in positivo gli eventuali esuberi. molto pesante, che le grandi imprese hanno Ripeto ancora che oggi sappiamo di un accordo perso in due anni e mezzo quasi il 10% dei posti firmato ma non siamo tranquilli, perché abbia- di lavoro e questa è una crisi seria — abbiamo mo la consapevolezza della gravità della situa- visto le vicende che hanno riguardato la Ferrania, zione, anche perché è evidente che una crisi le Acciaierie di Terni e non solo — perché come quella che potrebbe scoppiare se sembra evidente che la grande impresa non implodesse complessivamente quella realtà, creda nell’innovazione e nella ricerca. Pratica- sarebbe una crisi gravissima, difficilmente mente non crede nell’innovazione per compe- gestibile non solo per il nostro territorio ma tere. La situazione a livello nazionale e genera- credo più complessivamente per una dimensio- le è quindi obiettivamente molto delicata e non ne ancora più vasta. siamo particolarmente impegnati a capire cosa Noi chiediamo ancora, al Presidente del- succederà nelle nostre Marche, nella nostra la Giunta, di sviluppare un monitoraggio e un provincia per questa crisi dell’impresa Merloni. controllo delle situazioni di crisi nelle Marche Era infatti noto ormai da tempo che la situazio- complessivamente, per poter individuare gli ne interna di questa impresa fosse particolar- interventi e gli strumenti capaci di mantenere mente delicata. Si è parlato di un esubero di 460 alto il livello di competitività — ripeto, ormai unità. Oggi noi non l’abbiamo riportato negli se non c’è innovazione è difficile pensare a un atti e neanche nella nostra mozione questo dato, livello alto di competitività in un sistema glo- anche perché c’è stato un primo impegno, una bale — e anche perché ci sono risorse pubbli- trattativa positivamente chiusa con i sindacati, che regionali, nazionali, europee e quindi è che prevede una dilazione rispetto alla certo che queste debbano essere orientate a una problematica più acuta, quindi oggi sembre- riorganizzazione di chi, poi, pensa al manteni- rebbe che la situazione sia meno preoccupante. mento dell’occupazione che ha attivato negli Però noi abbiamo colto nella crisi latente della anni. Merloni tutto un tema di grande preoccupazio- Credo che la situazione sia molto delica- ne reale, perché sappiamo che non basta mette- ta, non evidentemente esplosiva ma realmente re un momento di riflessione, chiudere un pic- delicata. Credo che per questo sia indispensabi- colo problema appena evidenziato, anzi un le agire in sinergia e possibilmente in tempi grande problema, perché 460 unità per la nostra rapidi. Credo che sarà possibile mettere insie- provincia non sono piccolo problema, per rite- me le nostre intelligenze e realizzare una pro- nere superata questa questione. Crediamo che posta di risoluzione che non resti carta come sia indispensabile un piano serio che tenga spesso sono le nostre proposte di risoluzione e conto di una riorganizzazione complessiva e che preveda le cose che ho cercato di raccontare non siamo sicuri — mi riferisco al mio partito, adesso e anche altri elementi che i colleghi al mio gruppo — che questo percorso si sia rappresentanti di altre forze politiche, dopo di avviato. me riterranno utili da inserire. Atti Consiliari — 9 — Consiglio Regionale Marche

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Non è un fatto formale parlare di questa le prevalentemente non specializzato e un situazione, non è una delle ritualità di apertura sindacalismo che di fatto ha tentato di tenere la del Consiglio, perché sembra quasi che questo linea della moderazione ma che nella sostanza elemento sia il tappabuchi dell’apertura della oggi diventa una linea che difficilmente può mattinata. E’ chiaro che non è così, è chiaro che garantire la quantità di manodopera. Un credito il tema è grave, delicato, molto importante e bancario mirato e comunque un soffocamento che 4.000 occupati tra noi e l’Umbria, se implode di industrie alternative a contenuto tecnologico il sistema rappresentano un punto gravissimo. e di fatto una viabilità scarsa, con la localizza- Per questo la responsabilità dei consiglieri, zione delle strade molto funzionale a questo delle forze politiche e dell’Amministrazione monoprodotto settoriale. regionale deve essere posta con il massimo di I fatti recenti di cassa integrazione e di attenzione, per capire come questo problema mobilità che non riguardano solo la Antonio non si realizza ma anzi, nelle vie appena inizia- Merloni ma da ultimo il giorno 9 marzo, nelle te a percorrere si concretizza con una risposta aule di questo Consiglio regionale l’assessore positiva. Ascoli ha siglato una riduzione di ulteriori unità alle Cartiere Miliani, che nel corso di PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- questi anni hanno dimezzato, considerando re Cecchini. anche la Fabercarta e le altre aziende — la quantità di occupazione, per non parlare di altre CRISTINA CECCHINI. Credo che sia op- aziende. Possiamo fare l’elenco delle aziende portuno concludere con una mozione che dia il insolventi con i fornitori, possiamo fare l’elen- senso di unità di questo Consiglio regionale, in co delle aziende che non hanno pagato con merito alla crisi che sta vivendo non solo la regolarità i lavoratori. Antonio Merloni ma tutto il distretto produttivo Rispetto a tutto questo è necessario capi- del fabrianese. Credo che non si possa ragiona- re che lì oggi, così come qualche tempo fa nello re solo di crisi di un’azienda ma si debba fare jesino, si sta concentrando una crisi forte dal una valutazione complessiva su tutta la zona di punto di vista della capacità di queste aziende Fabriano. Il distretto industriale di Fabriano è di potersi riprendere da sole. stato improntato nel passato, da una grande La Antonio Merloni è in una crisi che può produzione monosettoriale a bassa tecnologia, riguardare oggi 500 unità, ma quando finirà il con il rischio, a quel tempo inesistente, oggi piano industriale, cioè l’anno più i due anni, molto reale, della concorrenza dei paesi emer- non ci sarà possibilità di rientrare per queste genti, il cui costo della manodopera è attual- persone e allora la questione diventerà davvero mente inferiore, fino a un decimo o molto di molto grave. più. Rispetto a tutto questo la Regione Mar- Se la differenza è 1,5 euro rispetto a 17- che sta definendo oggi, con le risorse regionali, 18 voi capite che non sarà mai sul tema della le agenzie di sviluppo. Domani lo farà, spero, concorrenza sulla manodopera il modo come con i soldi della Ue, se la trattativa con Bruxel- potremo riagganciarci con la concorrenza in- les sarà fruttuosa, quindi potremo avere un ternazionale. pacchetto di risorse regionali, piccolo oggi, un Fabriano, come Torino per molti aspetti pacchetto di risorse un po’ più grande poi, — ma a Torino la grande produzione era non quindi chiedo di aggiungere alla mozione illu- unica nella città, a Fabriano questa è l’unica strata dal consigliere Amati, la possibilità di vera produzione — ha una grande produzione dedicare una parte delle risorse Arstel della monosettoriale a bassa tecnologia del prodotto Regione Marche al distretto di Fabriano allo finale, un indotto prevalentemente rivolto alla scopo di diversificare la produzione, perché produzione, un indotto per la produzione bisogna sostenere l’artigianato, bisogna soste- terzista, una espansione delle aree industriali in nere il commercio, bisogna sostenere le nuove funzione dell’indotto, un isolamento, sostan- imprese che dovranno nascere e bisogna lavo- zialmente, del territorio, un utilizzo di persona- rare per fare questa politica. C’è quindi un Atti Consiliari — 10 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) emendamento che ho predisposto, che vorrei sta succedendo: stanno mandando in mobilità fosse firmato da tutti e che possa in questo persone vicine alla pensione, ma stanno assu- modo essere aggiunto. Non è una crisi congiun- mendo con contratto di formazione e lavoro per turale, né si può pensare che la crisi della far lavorare 56 ore la settimana con il settimo Antonio Merloni sia solo la crisi che si vede giorno di ferie. Quindi 7+1, ben lontani da rispetto a un distretto industriale che rimane quelle 40 ore contrattuali che il movimento fiorente. operaio nel nostro paese ha acquisito. Ho letto il verbale di accordo sindacale, Che cosa fa la Regione su questo? Ci probabilmente il Ministero l’avrà ratificato, sono patti sociali garantiti, con i quali ci siamo però la questione non è tanto se oggi si possa o impegnati come Regione Marche a garantire no fare la rotazione, come i sindacati interni l’occupazione, a garantire che il management hanno cercato di fare, giustamente, per ridurre rimanesse su Fabriano, a garantire che le con- il reddito un po’ ciascuno a tutte le famiglie, il dizioni di lavoro fossero tali. Cosa sta facendo punto è che il piano industriale per lo sviluppo la Regione? Niente. Sta dando 1.200.000 euro successivo non si evince. Probabilmente, stan- alla Merloni Elettrodomestici per andare a so- te la congiuntura internazionale, il cambio euro- stenere la clonazione del suo distretto indu- dollaro difficilmente potrà ricostituire una ca- striale a Lipetsk. pacità produttiva per quel prodotto, difficil- Vengo alla proposta. Sulla Antonio mente si potranno costruire le condizioni per Merloni la crisi è seria e il verbale firmato fra i uno sviluppo. La questione dovrà essere quella sindacati e al proprietà non garantisce il rientro di come si sostiene l’occupazione in quella delle 500 persone ed è bene sperare che ci sia un zona e ovviamente è necessario che le istituzio- progetto industriale, ma siccome non c’è — ni regionali facciano di più. Voglio qui dire solo sono chiare le notizie che non c’è un piano per inciso, che personalmente non ho apprezza- industriale — vale la pena di cominciare a to la scelta della Giunta regionale di sostenere organizzare una riconversione del distretto pro- la delocalizzazione all’estero nei distretti russi duttivo. della Merloni Elettrodomestici, perché ritengo La mia proposta è: cominciamo a metter- che non bisogna mai sostenere la ci alcune risorse regionali. Siccome l’Arstel è delocalizzazione, che la crisi è tale e che biso- gestita dalla Giunta regionale che ha voluto gna sostenere le aziende. E comunque, nella definirlo come priorità che decidono le singole internazionalizzazione delle imprese, proble- Province ma anche priorità regionale che deci- ma grande per la nostra industria, va costruita de la Regione, allora la mia proposta è che una politica seria, definita, che riguardi tutte le almeno per la parte regionale sia questa la aziende e non soltanto una sola. Per questo la priorità, perché mi pare che in questo momento delibera della Regione Marche nella quale la sia una delle più grosse priorità che abbiamo. stessa decide di finanziare a Lipetsk la Merloni Elettrodomestici per clonare un distretto simile PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- a quello realizzato a Fabriano, credo non sia re Procaccini. giusta, poiché credo che sia una politica del tutto sbagliata e quindi ciò che a me interessa è CESARE PROCACCINI. Anch’io condi- dire: che c’è una crisi irreversibile sul distretto vido la necessità di addivenire, su questo punto di Fabriano e che bisogna quindi intervenire; alto di crisi occupazionale della Antonio che bisogna richiamare, per quello che può fare Merloni, ad una risoluzione unitaria, proprio — ma non vedo l’assessore al lavoro — le parti perché la volontà del Consiglio deve manife- che hanno dato alla Regione Marche l’impegno starsi in tutta la sua forza, per quello che può di garantire i patti sociali per le Cartiere Miliani, valere. mentre assistiamo impotenti alla vendita della La crisi della Antonio Merloni a nostro Fedrigoni e della Fabercarta, alla continua modo di vedere si inserisce in una situazione di riorganizzazione delle Cartiere Miliani in un difficoltà più generale delle Marche. Sul ver- modo terribile. Non so se voi avete chiaro cosa sante della tenuta occupazionale il “modello Atti Consiliari — 11 — Consiglio Regionale Marche

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Marche” ormai non costituisce più un fattore cerca di limitare gli effetti devastanti e di evita- propulsivo. L’artigianato diffuso non ha più re per l’immediato i licenziamenti attraverso una sua funzione autonoma, né nella produzio- ammortizzatori sociali che limitano gli effetti ne né nella commercializzazione di propri pro- devastanti. dotti. L’impresa artigiana è diventata terzista e I Comunisti italiani sostengono le inizia- terminale della grande impresa capitalista. Ciò tive dei lavoratori e del sindacato. Le soluzioni non è solo un fattore di tipo organizzativo ma proposte, comunque sia porteranno ad una ri- costituisce un pesante condizionamento per la duzione, nella prospettiva, di posti di lavoro. piccola impresa, costretta ad investire per una Non è solo l’effetto del rapporto mitizzato nuova filiera produttiva senza nessuna garan- tra euro e dollaro causa della crisi, perché al zia, perché se va in crisi la grande impresa, la tempo stesso si percorre un altro classico della piccola fallisce. logica capitalista e della globalizzazione: la Nelle Marche c’è una crisi in tutti i delocalizzazione in altri posti d’Europa e del comparti produttivi. La bassa percentuale di mondo dove il lavoro costa di meno e dove la disoccupazione regionale del 7% è certamente flessibilità è ancora maggiore. Si risolvono le un fatto positivo, molto positivo, tuttavia non crisi chiudendo le fabbriche in Italia e aprendo- deve ingannare, perché nel sud il dato della le in Romania, in Albania o in Russia, in quelle disoccupazione passa a più dell’11%. Il settore aree dove il capitalismo reale è più disponibile calzaturiero, dal 2002 al 2003 ha perso 4.000 alle deroghe sui diritti dei lavoratori. posti di lavoro. Il mobile, il tessile subiscono Lo scopo della nostra interrogazione è una ristrutturazione. Non esistono più gli stru- quindi quello di segnalare ancora una volta la menti musicali che si producevano nelle mar- necessità di una ricognizione più precisa della che. Oggi a ciò si aggiunge la crisi dell’elettro- realtà economica e sociale delle Marche, anche domestico, anche perché in Italia, in questo e in perché le Regioni, adesso, hanno le competen- altri settori non esiste più una politica industria- ze non solo sull’artigianato ma anche sull’indu- le, le grandi industrie sono diventate in gran stria. A questo punto, anche se so bene che le parte società di capitali, inoltre la legge 30 del competenze regionali non sono grandi rispetto Governo Berlusconi riduce ormai il lavoro ad allo sviluppo industriale, anzi sono residuali uno spezzatino vero e proprio, diminuiscono le con i pochi bilanci che esse hanno, in realtà ci garanzie e i diritti, il lavoratore e la lavoratrice vorrebbero, di fronte alle ristrutturazioni, più vengono equiparati a merce come se fossero intervento pubblico, più iniziative che in qual- degli scatoloni. Infatti si parla di lavoratori che modo condizionassero positivamente sul come somministratori di prestazioni. In questa versante occupazionale le realtà industriali. Ma questione così devastante la regolatrice supre- siamo di fronte a ristrutturazioni generalizzate ma di tutta questa fase sembra essere solo la e in ciò ci vorrebbe più Stato e meno mercato. globalizzazione. Essa viene assunta come ne- Proprio perché il mercato ha fallito sul punto cessità risolutoria per tutti i settori. La crisi critico, sul versante della tenuta sociale, dà il della Antonio Merloni è anch’essa iscritta den- primato al profitto e si disinteressa del lavoro, tro questo contesto di cannibalismo capitalista, dei lavoratori e della persona. dove il pesce grande mangia il pesce piccolo, Quindi la nostra Regione — do atto al- ma al fondo di tutto ciò chi ci rimette sono i l’impegno della Giunta e dell’assessore al lavo- lavoratori che perdono il posto di lavoro. La ro su tutti i punti di crisi — deve istituire, a crisi dell’elettrodomestico ha tuttavia, a mio nostro modo di vedere, un osservatorio istitu- modo di vedere, una anomalia, perché essa zionale, politico e sociale, non tecnico che già chiude bene per i profitti e chiude male per i esiste, in capo all’assessorato, con la partecipa- lavoratori. La crisi della Antonio Merloni ri- zione della Commissione consiliare competen- guarda quasi 500 tra lavoratori e lavoratrici che te, che del resto sta già svolgendo in questo rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. senso delle iniziative e degli incontri, per inter- Nel frattempo le mobilitazioni dei lavoratori e venire prima e non dopo le crisi. Lo scopo deve dei sindacati hanno scaturito un accordo che essere quello di orientare le risorse pubbliche Atti Consiliari — 12 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) nelle aziende che si impegnano a mantenere i vostre sirene. Basta con questo statalismo, per- livelli occupazionali, attraverso la verifica di ché ormai avete stancato, siete rimasti vera- piani aziendali attendibili e con un riscontro di mente una riserva indiana che non sta più con i tipo positivo. tempi e non riesce a tenere il passo. Questo va fatto verso il settore privato ma anche verso il settore pubblico, perché la crisi CESARE PROCACCINI. In confronto a della Antonio Merloni di queste proporzioni si quello che sta accadendo nel mondo torna di aggiunge anche ad altre crisi volute o imposte grande attualità il socialismo, come necessità del settore pubblico. L’Enel che è stato per l’umanità. privatizzato, la Telecom che è stata privatizzata, le Poste che sono state privatizzate, le Cartiere OTTAVIO BRINI. Ci auguriamo che non Miliani che sono state privatizzate, il settore sia quello “reale”. Meglio il “Polo” della Sibe- tessile e abbigliamento che è stato privatizzato: ria... Speriamo che non venga quel socialismo in tutto ciò la devastazione sociale. Qualcuno reale che per tanti anni ha ingessato e bloccato può anche ridere, ma è stata grande, grandissi- tutte le democrazie mondiali. ma questa devastazione, proprio perché a scelte Noi non ci meravigliamo, poi, che il sbagliate dei governi si sono aggiunte le scelte dibattito che si sta affrontando in quest’aula devastanti del Governo Berlusconi, che attra- non va nel merito della questione. Non avete verso la logica della privatizzazione ritrae il toccato per niente l’assessore all’industria, che settore pubblico dall’economia e favorisce la è uno dei principali responsabili di questa poli- legge della giungla, una legge che in maniera tica marchigiana. Noi apprezziamo lo sforzo certa dà garanzia solo ai grandi e grandissimi che state facendo (tavoli, tavolini, tavolinetti), comparti. ma non entrate mai nel concreto. Certo i governi di centro-sinistra posso- Non ci siamo mai tirati indietro rispetto al no ed anzi hanno compiuto degli errori, delle dibattito e in più di un’occasione, in più di una sottovalutazioni da questo punto di vista, ma in circostanza abbiamo presentato il conto e l’as- rapporto a quello che fa questo Governo, quelli sessore non ha mai riferito in questo Consiglio appaiono rivoluzionari anche su questo settore. regionale sulle vacanze, sugli investimenti e Quindi oggi il ruolo pubblico non si esercita. sui finanziamenti che la Regione Marche ha Qualcuno dirà “per fortuna”, per me, purtrop- fatto all’estero. Oggi però è arrivato il conto. po, attraverso la proprietà delle aziende. Ma Anche se l’assessore Ascoli ci insulta — basti allora quale deve essere il ruolo pubblico nel- vedere quello che ha detto nell’ultimo Consi- l’economia? Noi diciamo che deve essere quel- glio regionale, cosa che avremo modo di discu- lo più incisivo della programmazione ed anche tere — e l’ho sentito a Civitanova dove non ha quello dell’allocamento delle risorse. Questa mai pronunciato una parola sul Governo piccola possibilità e competenza che abbiamo Berlusconi che ha mandato, anche se limitata- la dobbiamo esercitare in maniera più precisa, mente, un po’ d’ossigeno. Forse ha un’allergia, più verificabile sul versante della tenuta occu- sotto questo aspetto? Però quando parla di pazionale. demagogia e di strumentalizzazione sia un po’ più cauto, perché lui sta facendo una propagan- PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- da strisciante e schifosa nei comuni, con i soldi re Brini. anche del Governo. Quindi chi la fa se l’aspetti prima o poi, e avremo modo di confrontarci. OTTAVIO BRINI. Recentemente abbiamo A Civitanova non ha speso una parola per visto cosa sta accadendo a livello nazionale, tra dei soldi che sembrava fossero venuti da lui che il “listone” e i comunisti, uno strappo notevole aveva progettato, programmato, trovato anche sulla politica estera e tra non molto non sarà le risorse. meno, quando tenterete di mettere giù un pro- Noi all’assessore al lavoro e all’industria gramma nazionale sulla politica del lavoro. I diciamo che a nostro avviso manca una vera cittadini italiani ormai, non “beccano” più alle politica della Regione a sostegno delle attività Atti Consiliari — 13 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) produttive. Sono dieci anni che governate la 6 alla grande industria. Oggi è facile gridare “al Regione Marche, oggi di botto vi svegliate e vi lupo! al lupo!” e dire che la colpa è del Governo accorgete che c’è una crisi che in più di una Berlusconi. Lo Stato, caro Procaccini, non si occasione era stata evidenziata. Ho letto nel- può sostituire più, non ci sono più le risorse. Se l’interrogazione della collega Cecchini che l’as- non l’avete capito questo, siete in un altro sessore all’industria Gian Mario Spacca ha mondo. Oggi non è più nemmeno sufficiente la scelto di investire a Lipetsk per dare un soste- formazione, perché se escono brave persone, gno alla delocalizzazione della Merloni Elet- preparate e poi non hanno posti di lavoro, trodomestici del distretto della meccanica. Sarà bisogna che noi facciamo una politica seria, che stato un caso? Però la Cecchini si è dimenticata permetta alla Regione Marche di essere quel di dire questo. Se fosse stato il Governo modello che era e che non è più grazie a Spacca Berlusconi, questa mattina chissà quante ne e che voi non avete il coraggio di dire. L’asses- avreste dette, Silenzi si sarebbe addirittura tolto sore all’industria si chiama Gian Mario Spacca, la giacca: conflitto d’interessi ecc. Per voi, tutto non Silvio Berlusconi. normale. Spacca non parla, ride. Questo non l’ho detto io, l’ha detto la Cecchini, che forse si UGO ASCOLI. Confermo, confermo... è dimenticata, perché è bipartisan, ambidestra: una volta inciucia con noi, una volta inciucia OTTAVIO BRINI. Insisti, ancora? Dopo ce con voi. Solo i polli nostri possono beccare, in ne sarà anche per te, con la legge 20, quando ne questa circostanza. parleremo. Se tu ci fai caricare ancora di più, saremo ancora più “arrabbiati”. GIAN MARIO SPACCA, Vicepresidente Quindi cosa significa questo distretto della della Giunta. Devi solo avere la bontà e la meccanica? E cosa ha portato alle industrie pazienza di ascoltare la risposta, che dopo ti marchigiane? Non quelli che vanno a fare i darò. “tubetti”, i “chiodi” che poi ce li riportano in Italia, mentre da noi non li fanno più. OTTAVIO BRINI. Sono tre anni e mezzo Forse qualcuno non è voluto entrare nel che ho pazienza, e ogni volta puntualmente te lo merito. L’avevi messa bene, cara collega dico. Mi vuoi dire in tutti i tuoi “viaggi-premio” Cecchini, però non hai voluto sviluppare que- che cosa hai importato, a livello anche di im- sto tema e non ho capito perché. portazioni? Perché tu stai esportando e crei crisi occupazionale. Nessuno ha il coraggio di dirte- CRISTINA CECCHINI. L’ho sviluppato: lo, questo. non mi hai sentito.

UGO ASCOLI. E’ Spacca che crea cri- OTTAVIO BRINI. Parlo di questi dei “tu- si...? betti” che vanno a fare la meccanica, mentre i nostri vengono poi messi in cassa integrazione OTTAVIO BRINI. Ascoli, per cortesia, non o licenziati, con i soldi della Regione. Comin- agitarti. Tu preoccupati della formazione, dato ciamo a parlare di queste cose. Se questa è la che l’altro giorno hai detto che sei bravo, sei politica industriale della Regione Marche, pen- l’unico, sei il migliore. Noi ne prendiamo atto. so che, da populista come sei, dovevi chiedere Ha fatto bene D’Ambrosio a farti assessore, le dimissioni all’assessore Spacca, e non l’hai perché con te c’è stato un salto di qualità di cui fatto. ci siamo accorti tutti: non riuscite nemmeno a fare la legge 20, oggi vi siete inventati la Merloni CRISTINA CECCHINI. Fallo tu. per le difficoltà che trovate... Fai silenzio, stai calmo e preoccupati a trovare 21 voti per questa OTTAVIO BRINI. Non rientra nelle mie “legge truffa” che stai preparando. competenze, rientra nelle competenze di Manca quindi una politica seria che va D’Ambrosio. Quando tu non andavi bene ti ha dal piccolo artigiano che si alza la mattina alle cambiato, non ti devo cambiare io, c’è Atti Consiliari — 14 — Consiglio Regionale Marche

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D’Ambrosio che ha queste competenze, noi OTTAVIO BRINI. Una volta avevamo “zio non facciamo altro che segnalare una politica Giulio”, adesso tu stai buono. Hai una campa- carente da parte della Regione Marche. gna elettorale da fare, stai tranquillo, non spre- Luchetti si preoccupa, con la legge, di care qui le energie che ti possono essere utili da sistemare 10 persone che sono in esubero nelle qui a giugno, lascia rispondere a Spacca, perché varie cliniche private: è una politica a pelle di è sua competenza, a Procaccini per quanto leopardo, clientelare, fatta per gli amici degli riguarda la politica di Cossutta sul lavoro a amici. Oggi voi cercate di affrontare un tema livello nazionale, a Marco Rizzo che è tanto regionale tentando di mistificare, di non entrare bravo, a Pecoraro Scanio, a questa gente che va nel merito del problema. C’è la crisi alla in televisione con quei bei “faccioni”, che ma- Merloni? Chiediamoci perché. Che tavoli dob- gari predicano bene e razzolano male. biamo fare? Perché oggi si parla di queste 400 Non me ne voglia Gian Mario che reputo persone che rischiano di andare in cassa inte- una persona molto seria. Non ho fatto questa grazione? E’ sbagliata la politica aziendale? E’ analisi per un fatto personale. E’ un’analisi che sbagliato l’intervento della Regione? Queste da diverse sedute noi poniamo: chi parla della sono le risposte che dobbiamo dare alla gente. Svim, chi parla della Scam, si parla di tutto e (Interruzione). Cerco di far capire che quando non si parla di niente, si spendono decine di si organizzano quei “viaggi premio” andando miliardi a volte buttati anche in fumo, che all’estero... Da voi c’è stata una battaglia per un possono essere spesi anche meglio e investiti catamarano perché si diceva che portava i turi- meglio per i nostri calzaturieri. Buone erano sti in Jugoslava anziché far venire i croati a quelle fiere che si organizzavano all’estero, Civitanova. Sono tre anni che ancora parlate di dove si portavano i nostri artigiani, anche se queste cose, quindi ritengo che la politica indu- pochi, che prendevano commesse e quindi cre- striale della Regione dovrebbe portare investi- avano occupazione e posti di lavoro. Quella era menti e risorse, occupazione, non creare disoc- una politica da seguire, anche se era limitata ad cupazione. Noi chiederemo una seduta ad hoc un solo periodo. Oggi purtroppo c’è il “fai da per parlare della politica del lavoro, chiedere- te” nel nostro distretto calzaturiero, c’è la crisi mo che l’assessore ci relazioni sui dieci anni di del poliuretano, c’è la crisi dovuta ai cinesi, politica del lavoro che ha fatto, gli investimenti perché non è solo problema del “made in ”, che sono stati fatti, i risultati ottenuti. Oggi perché i nostri imprenditori stanno facendo parlare di tavoli, di “più Stato e meno privato” sforzi notevoli per resistere a quella concorren- a noi non sta bene, perché disorienta la gente e za e l’altra sera anche il presidente Ds D’Alema, non affronta il problema reale. Se vogliamo che era in viaggio a Pechino, ha assistito in un creare ancora carrozzoni a carico dello Stato e mercatino alle migliori firme a 5 dollari, 8 dei cittadini siamo fuori dei tempi e della logi- dollari, 22 dollari: scarpe della Nike, per fare un ca, perché l’ha detto prima il Governo Prodi, esempio. Come possiamo noi combattere que- l’ha ripetuto il Governo D’Alema e l’ha sto, se ancora portiamo soldi all’estero per riconfermato il Governo Amato, perché le grosse aprire o aiutare industrie italiane a creare occu- privatizzazioni le hanno fatte questi Governi, pazione all’estero? Dobbiamo cambiare la ten- caro Procaccini, con il tuo compagno Cossutta, denza, per lo meno sotto questo aspetto. Ma che è stato uno dei maggiori sostenitori di occorre una politica seria. Chiamate qualche queste leggi. Oggi tu vieni qui a predicare il esperto — ne chiamate tanti, di dirigenti — contrario di quello che è stato fatto livello spendete qualche lira sotto questo aspetto per nazionale. Ma chi vi crede più? E’ questa la chi veramente è competente in questa materia, credibilità che diamo ai cittadini? Siate seri su ma spendeteli bene in modo che portino produ- queste cose, perché quando si parla del pane e zione, che portino ricchezza al mondo del lavo- del posto di lavoro dobbiamo essere seri, altri- ro, non disoccupazione, portando 1.239.000 menti non saremo più credibili nessuno. euro in Russia. Che ci importa della Russia?

GIULIO SILENZI. Berlusconi aveva pro- PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- messo tantissimo: un posto di lavoro a tutti. re Ricci. Atti Consiliari — 15 — Consiglio Regionale Marche

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ANDREA RICCI. La crisi della Antonio sono aumentati esponenzialmente, anche i pro- Merloni, purtroppo non rappresenta un caso fitti della famiglia Merloni, in tutte le sue varie isolato, è anzi lo specchio, che colpisce il nostro componenti, a scapito dei salari e degli stipen- territorio, di una profonda crisi economica, di. Solo che le imprese hanno preferito investi- generale che investe l’intero paese. L’Italia re questi lauti guadagni non in investimenti ormai da oltre tre anni vive una situazione di produttivi ma in speculazioni finanziarie. Quan- stagnazione e recessione. La più lunga fase di to è accaduto con Parmalat e Cirio è una palese blocco della crescita nella storia dell’Italia del dimostrazione di questo atteggiamento dopoguerra. Non è soltanto una situazione di predatorio del capitalismo privato italiano. carattere congiunturale, temporanea, provviso- La crisi generale del paese investe anche ria, ma è invece indizio di una crisi strutturale le Marche. Chi si era illuso che un grande paese del sistema produttivo del nostro paese, tanto è industriale potesse sopravvivere e prosperare vero che ormai nessuno può negare l’evidenza basandosi esclusivamente sulla piccola e pic- che ci troviamo di fronte ad una situazione di colissima impresa, oggi viene smentito clamo- vero e proprio declino industriale del nostro rosamente dai fatti. Non abbiamo solo la crisi di paese. Fabriano, nella nostra regione una situazione Le produzioni italiane perdono continua- altrettanto e forse più drammatica, si verifica mente competitività, si è ritornati al livello nella provincia di Ascoli Piceno: non a caso c’è degli anni ‘50 nel rapporto tra esportazioni stato uno sciopero generale appena un mese fa, italiane ed esportazioni mondiali. per denunciare una situazione di grave crisi Accanto a questa situazione di grave de- occupazionale che rischia di mandare in fumo clino industriale abbiamo una situazione socia- migliaia di posti di lavoro in quella realtà. le profondamente deteriorata: i salari, gli sti- Siamo di fronte, oggi, ad una crisi dei pendi e le pensioni nel corso di questi anni distretti industriali, perché la crisi della Anto- hanno perso gran parte del potere d’acquisto in nio Merloni non è la crisi di una singola impre- termini reali a causa di una inflazione galop- sa, ma la crisi di un distretto industriale forte- pante, superiore a quella degli altri paesi del- mente integrato — quello degli elettrodomesti- l’Unione europea, a cui non ha corrisposto, ci di Fabriano — al cui interno le varie imprese dopo l’abolizione della scala mobile, il recupero capofila del distretto si erano suddivise compi- in termini di reddito, per i lavoratori dipenden- ti, funzioni e mercati, specializzandosi ognuna ti. Una situazione di grave preoccupazione che in particolari filiere produttive e oggi la crisi deve spingere tutti noi ad individuare le vere della Antonio Merloni ci dice che quel modello cause. del distretto elettrodomestico di Fabriano è in Innanzitutto non c’è dubbio che le re- crisi. sponsabilità della politica economica di questo E’ vero che l’altra grande azienda di quel Governo, così come dei Governi precedenti nel distretto ha proprio qualche giorno fa, reso noto creare questa situazione sono chiare ed eviden- un record nel 2003 per quanto riguarda gli utili ti. Il vincolo di Maastricht ha agito nel nostro e il fatturato, tuttavia la situazione dell’impresa paese come uno strumento permanente di com- gemella della Antonio Merloni mette in crisi il pressione della domanda, che ha causato una sistema che nel distretto elettrodomestico di situazione di stagnazione strisciante durata per Fabriano si era costruito in questi anni. tutti gli anni ‘90. La politica delle Negli scorsi anni fu proprio Merloni — privatizzazioni, dei tagli alle spese sociali, del- non Antonio — a indicare come modello svi- la riduzione dell’intervento pubblico nell’eco- luppo e di industrializzazione da esportare nei nomia, nella ricerca, nello sviluppo paesi dell’est e da copiare, il modello del di- dell’ammodernamento tecnologico del paese stretto elettrodomestico di Fabriano, che è un sono alla radice di questa situazione di crisi. Ma distretto particolare, perché è un distretto indu- d’altra parte vi sono anche pesanti responsabi- striale fortemente gerarchizzato intorno a po- lità delle imprese e degli imprenditori privati, che grandi imprese, al cui interno la vasta rete perché nel corso degli ultimi dieci anni i profitti di piccole e medie imprese fornitrici non gode Atti Consiliari — 16 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) di nessuna autonomia, né commerciale, né pro- nostro territorio possano godere di sussidi, ausili, duttiva, né tecnologica. Un modello, quello del incentivi pubblici. Sarebbe una politica distretto di Fabriano, che si è costruito attraver- autolesionista e suicida e qualora ciò avvenisse so l’asservimento dell’intero tessuto produtti- occorrerebbe cambiare politica. vo e sociale, intorno alle poche grandi imprese Detto questo è del tutto evidente che il capofila. ruolo che gli enti locali e la Regione possono E’ necessario, di fronte a una situazione avere per invertire questo trend di crisi e di così grave e profonda, non limitarsi soltanto declino industriale è molto limitato. Senza un all’emergenza. E’ chiaro che il primo obiettivo cambiamento complessivo della politica eco- per le istituzioni pubbliche deve essere quello nomica generale del paese, che abbandoni le di salvaguardare l’occupazione ed evitare che ricette neoliberiste, è difficile, anzi è impossi- 450 lavoratori, oggi, si trovino senza lavoro e bile che si possano mettere in moto meccanismi domani che molti altri lavoratori possano tro- di sviluppo autopropulsivo a livello locale sem- varsi nella stessa situazione. Tuttavia non pos- plicemente con l’azione del sistema delle auto- siamo più limitarci alla sola emergenza, occor- nomie locali. re invece mutare la strategia complessiva della Queste due strategie — la politica indu- politica economica e industriale. Mutarla striale nazionale, la politica industriale territo- innanzitutto a livello nazionale, superando i riale — devono essere strettamente integrate e modello neoliberista che in questi anni è stato da questo punto di vista è necessario che la selvaggiamente applicato e ripristinando un Regione Marche si faccia portavoce anche a ruolo fattivo del pubblico, in termini anche di livello nazionale di una nuova politica indu- interventi diretti e gestionali, in grado di pro- striale del paese che possa vedere le Regioni e muovere l’ammodernamento tecnologico del- gli enti locali da un lato e il Governo nazionale l’apparato produttivo italiano per mutare la dall’altro, protagonisti di un nuovo modello di specializzazione produttiva in prodotti maturi e sviluppo. tradizionali che subiscono sempre più la con- Nel merito della situazione della Antonio correnza dei nuovi paesi industrializzati del- Merloni noi crediamo che le esigenze di ridu- l’estremo oriente. zione dell’occupazione chieste dall’impresa non Ma occorre mutare anche strategie a li- possano essere accettate incondizionatamente vello di politiche industriali territoriali. senza una precisa verifica della reale situazione Io credo che a livello territoriale bisogna economico-finanziaria e senza precise garan- orientare gli interventi in modo tale da consen- zie rispetto ai piani industriali futuri. Non è tire l’acquisizione di una sempre maggiore accettabile che si possa mandare in mobilità e autonomia in termini gestionali, commerciali, in cassa integrazione centinaia di lavoratori, organizzativi, logistici per le piccole imprese. senza una precisa conoscenza della situazione Non funziona il meccanismo gerarchico, che attuale e degli intenti futuri dell’impresa. vede un vasto numero di piccole e piccolissime Da questo punto di vista riteniamo quindi imprese fornitrici di poche, grandi imprese. che qualsiasi iniziativa della Regione, compre- Per fare questo penso che la politica indu- so lo stesso assenso e collaborazione nella striale territoriale debba orientarsi verso la implementazione degli ammortizzatori sociali, fornitura pubblica dei servizi strategici, che debba essere condizionata preventivamente da sono necessari per fare acquisire autonomia questa opera di informazione e di conoscenza. alle piccole e piccolissime imprese, non Il piano industriale della Antonio Merloni demandando questo compito alle poche grandi non deve soltanto essere reso noto, ma deve imprese capofila. essere condiviso dalle organizzazioni sindacali Da questo punto di vista ritengo che an- che rappresentano i lavoratori e dai pubblici che gli interventi industriali della Regione deb- poteri — la Regione in primo luogo — a cui bano orientarsi in tal senso. Naturalmente non l’impresa chiede aiuto per attivare gli ammor- è concepibile che imprese che delocalizzano tizzatori sociali necessari all’opera di all’estero e che riducono l’occupazione nel ristrutturazione. Basta con gli atteggiamenti Atti Consiliari — 17 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) accondiscendenti, basta con le promesse da Spagna, a Madrid, quanto sta accadendo in marinaio, vogliamo dall’impresa fatti, certez- queste ore in Israele e Palestina è un elemento ze, prospettive sicure, altrimenti non è più che scoraggia gli investimenti, quindi scorag- possibile erogare pubblico denaro per far in- gia l’economia, scoraggia gli acquisti e crea grassare i profitti degli imprenditori. una situazione di fortissima turbativa. Accanto a questo la trasformazione del- PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- l’economia per quanto riguarda le nostre aree. re Ciccioli. Sostanzialmente l’Italia è stato un paese di economia manifatturiera, privo di materie pri- CARLO CICCIOLI. Ho colto l’ultima bat- me. La sua vitalità era dovuta alla trasformazio- tuta del consigliere Ricci che si propone in una ne. Oggi il costo della trasformazione in Italia prospettiva che non voglio dire appartiene ad — nelle Marche le calzature, il mobile, gli anni passati ma addirittura alla preistoria nelle elettrodomestici — riguarda cose che possono conflittualità che esistono nelle economie del essere costruite o prodotte in altre aree a prezzi mondo. Oggi il problema, in Italia non è che molto inferiori. E’ chiaro che questo ci svuota stanno rischiando di andare a finir male i lavo- di quella funzione e il fatto che l’Italia fosse un ratori e non i padroni, per dirla con termini paese fortemente manifatturiero, fortemente di ormai desueti, ma stanno per andare per aria trasformazione e questo ci vedeva protagonisti datori di lavoro e lavoratori, questo è il proble- come concorrenti forti in tanti altri paesi del- ma di fondo. Non siamo più al vecchio scontro l’economia occidentale, non lo è più. Questo di classe delle dinamiche dell’economia comporta una fortissima ristrutturazione di tut- ottocentesca e novecentesca con le sue verità e ta la nostra economia. Sono fatti che vanno al di le sue forzature. Siamo di fronte a un cambia- là delle banali cose che accadono. Ciò che mento epocale dell’economia del mondo in cui accade sul mercato, la legge tra la domanda e l’occidente, così come viene definito, ha una l’offerta nel mondo va al di là della volontà dei situazione diversa rispetto agli anni passati, nel politici, degli economisti. Giscard d’Estaing senso che, grazie a Dio — questo dobbiamo una volta disse una frase molto bella: “Quello salutarlo come un fatto positivo — alcune na- che accade sul mercato sono fatti, quanto dico- zioni che chiamavamo “in via di sviluppo” — no gli economisti politici sono teorie”. Quello in realtà era una civiltà addirittura più antica e è un fatto al di là della volontà dei governi, al di più forte della nostra nel passato (cito la Cina), là della volontà dei ministri, degli esperti e via ricominciano ad organizzarsi in maniera diver- di seguito. sa e si propongono sul mercato del mondo in Qual è la forza e il ruolo della politica, di condizioni fortemente differenziate nei con- chi dirige l’economia? Di cercare di indirizzare fronti dell’occidente che ha acquisito benesse- in maniera diversa l’andamento, cercare di cor- re, diritti e garanzie. reggerlo in funzione di garantire la coesione Di fronte a questo meccanismo in cui c’è sociale, il benessere e via di seguito. questo “villaggio globale” dove tutti sono in Il problema della Antonio Merloni ha contatto con tutti, in cui si affacciano paesi una responsabilità di gestione, legata al fatto dove il costo della manodopera è molto basso, che non ha colto nel tempo, uno o due anni fa, la cui struttura sociale è in corso di le prime avvisaglie di una tendenza che poi è riorganizzazione, in cui i diritti sono fortemen- diventata prorompente. Probabilmente, nella te compressi e quindi sostanzialmente non ga- speranza che il mercato riprendesse, che l’eco- rantiti, avviene che le vecchie economie occi- nomia riprendesse, che la produzione trovasse dentali e industriali implodono. Di più, ci sono una nuova collocazione si sono ritardati inter- altri due fattori molto importanti. Uno è legato venti direttivi. Però, detto questo ciò che è alla contingenza internazionale: la tensione nel accaduto nei giorni scorsi alla Antonio Merloni, mondo non fa bene alle economie, quindi quan- cioè la chiusura della trattativa, con la messa in to accaduto nel 2001 a New York con le due mobilità di 120 persone per pre-pensionamento, Torri, ma quanto accaduto qualche giorno fa in la cassa integrazione a rotazione — nessun Atti Consiliari — 18 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) licenziamento — dal punto di vista oggettivo è piedi l’impresa italiana con gli utili del 33% in una buona soluzione. Ma dov’è il limite di Cina e del 25% in Messico, mentre qui quando questa e di tante altre vertenze? Che ci deve va bene è a pareggio, guadagna l’1-2% che non essere uno sbocco nella ripresa dell’economia. può neanche investire, è una prospettiva econo- Se l’economia italiana non riprende e non ri- mica delicatissima. prende l’economia mondiale perché l’econo- Sicuramente le istituzioni devono pro- mia italiana è fortemente interconnessa con le porsi dei modelli. Non è cosa semplice, non è altre economie, è un dramma per tutti, andiamo cosa che si indirizza a tavolino. Ricordo Giscard verso un 1929 prossimo venturo tremendo per che dice “il mercato e l’economia sono fatti e le quanto riguarda l’occidente. La crisi del ‘29 ha teorie sono un’altra cosa”. Dobbiamo cercare fatto scuola in tutte le tesi di economia, perché di creare nuove aree di occupazione, perché è stato un momento in cui si sono incrociati l’internazionalizzazione non è la soluzione, nella politica, nella storia, nei movimenti delle l’internazionalizzazione è il caso di quel persone e via di seguito, una serie di fattori che calzaturificio che, producendo in Messico e in per alcuni anni hanno messo in ginocchio l’eco- Cina riesce a tenere la testa viva in Italia con nomia e il benessere dell’Europa occidentale. quegli utili. Se l’economia dell’Europa occidentale non tro- Quindi occorrono nuove prospettive al- va nuovi indirizzi, nuovi passaggi, nuove pro- l’economia, all’occupazione, attraverso settori spettive, essendo l’industria in quanto tale, in — agroalimentare, accoglienza, beni culturali particolare quella manifatturiera molto “matu- — che non ci possono rubare, perché come una ra”, il rischio è che si inizino forti aree di volta eravamo concorrenziali sulle manifattu- disagio e sofferenza sociali. re, lì non ci possono rubare. Certo, il terzo Tra l’altro nel caso italiano c’è il partico- mondo può avere delle zone incontaminate, ma lare dell’introduzione dell’euro che non è irri- certe cose come la storia, la cultura, i monu- levante, perché l’euro forte nei confronti del menti, alcune aree le abbiamo noi, punto e dollaro ha messo fuori mercato tante piccole e basta. medie aziende della nostra regione e d’Italia. Quindi dobbiamo cambiare le prospetti- L’euro è stata una grande conquista, l’euro ve, gli indirizzi dell’economia, cosa non sem- forte nei confronti del dollaro ci dà anche plice, e dobbiamo avere molta attenzione nel orgoglio, però mette in ginocchio la nostra cercare il minor disagio sociale possibile ai capacità di essere concorrenti, perché il dollaro lavoratori dipendenti e alle loro famiglie. forte permetteva alle nostre aziende di lavorare di più. PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- Quindi il problema è epocale, non si re Giannotti. ferma alla Antonio Merloni. Questa prima fase della trattativa si è chiusa in maniera decente, ROBERTO GIANNOTTI. Il rischio che noi secondo me, alla Antonio Merloni: nessun li- corriamo quando parliamo di queste cose è cenziamento, 120 in mobilità alla vigilia della sempre quello di aprire un varco per esternazioni pensione. Il problema è il futuro della Antonio di carattere politico che poi travalicano anche Merloni e di tante aziende come la Antonio rispetto alle nostre competenze. A me piace Merloni nelle Marche. sempre sentire i comunisti parlare, con il livore Cito un mio amico calzaturiere di livello, che hanno, delle responsabilità del Governo fatturato alcune decine di miliardi l’anno, che Berlusconi, delle responsabilità del presidente ha aperto un’azienda in Messico e una in Cina Bush. Questo vizio di spaziare sul nazionale e che verrà inaugurata il 18 aprile. Lui mantiene, sull’internazionale per non affrontare i proble- con le due aziende in Messico e in Cina mi veri della nostra regione, ormai non ci me- l’azienda italiana che sta cominciando a perde- raviglia più. Però se questo è un costume a cui re. Allora qui può venire il migliore dei sinda- la sinistra si è abbonata, ben venga questo calisti, il migliore dei politici, il migliore degli costume, siamo disposti a recitare anche noi la economisti, ma se lui, per orgoglio, tiene in nostra parte. Lo ha fatto il mio collega consi- Atti Consiliari — 19 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) gliere Brini con molta proprietà e mi veniva da L’altro aspetto è il discorso della sorridere rispetto alle reazioni dell’assessore delocalizzazione. C’è ormai questa moda, que- Silenzi quando diceva “cosa c’entra la Rus- sta tendenza di molte imprese di andare al- sia?”. Mi verrebbe da rispondere all’assessore l’estero a produrre perché costa meno il perso- Silenzi “c’entra”. Se per esempio uno delle nale, costa meno l’intervento sociale, quindi scelte strategiche della politica industriale del- c’è un abbattimento dei costi produttivi che le Marche è stata la creazione di un distretto sono oggettivamente concorrenziali. Io sono industrial in Russia, vuol dire che qualcosa un cittadino della “grande provincia di Pesaro”, c’entra. Poi non ha detto — ma lo dico io — che l’altro giorno citavamo il fatto di un’industria criticammo quella scelta, perché non erano del tessile di Apecchio, che il comune più certi i risultati ma era certo il riferimento indu- lontano, ai confini di questa regione, la cui striale nella nostra regione, che era sempre una economia viveva sull’attività di una grande grande azienda di Fabriano. Comunque non mi azienda del settore del tessile. Questa azienda interessa seguire la sinistra estrema su questo ha trasferito il proprio sistema produttivo in versante che non ci porta lontano. Marocco e quindi, di fatto il paese è ridotto sul Così come sono un po’ preoccupato dei lastrico, in termini economici. Nel senso che lavori di oggi. Dovevamo discutere della og- tutte le commesse alle piccole aziende artigia- gettiva situazione di difficoltà del personale dei ne, o se volete al lavoro su commissione dato a consorzi di bonifica e non ne stiamo discuten- persone singole e famiglie non produce più do, dovevamo parlare della “legge truffa” sul ricchezza per gli abitanti. Questo è un altro dato personale, cioè la decisione della Giunta di che va considerato e che non credo sia tanto aumentare il numero dei dirigenti regionali a legato alle responsabilità del Governo naziona- tempo — perché anche questo accade, ma avre- le, così come si è tentato di accreditare. mo modo di ritornarci nel dibattito successivo Mettiamoci infine una crisi congiuntura- — e invece niente di tutto questo. le internazionale che è sotto gli occhi di tutti, Voglio fare una brevissima osservazione che è l’altro dato acquisito, le cose diventano aggiuntiva a quello che è stato detto con molta chiare. Dopodiché io non sono quello che si proprietà dal mio collega Brini. Intanto credo ostina a blindare le responsabilità di chi gover- che si possa rilevare quanto venga meno una na questo paese. Certo, chi governa questo preoccupazione rispetto alla condizione occu- paese ha fatto tantissime cose buone come, pazionale della Antonio Merloni. Credo che il probabilmente, si è dimostrato inadeguato e dibattito di queste settimane, le rassicurazioni insufficiente su altre. Si tratta di correre su che sono state formulate non solamente da questa strada. parte industriale ma anche da parte sindacale, ci Torniamo al tema: noi che facciamo? La portano a dire che il quadro non è buio, così Regione Marche cosa fa rispetto a questa situa- come qualcuno aveva tentato di dipingere. zione? Cosa fa rispetto al tessuto produttivo di Quindi da questo punto di vista credo che si questa regione? Cosa fa per corrispondere al- possa guardare con molto più ottimismo al l’esigenza di mantenere il nostro tessuto pro- futuro. Questo però non può esimerci dal rile- duttivo competitivo, capace, organizzato, in vare quali sono gli elementi che hanno provo- grado di produrre occupazione e ricchezza? cato questa situazione, soprattutto nel settore Credo che se facessimo meno tavoli isti- della media e grande industria regionale. tuzionali come piace fare all’assessore al lavo- Intanto non si può non considerare gli ro Ascoli, inutili e improduttivi... Poi, magari, effetti prodotti dalla svalutazione monetaria. si assiste anche al paradosso che sulla vicenda Non capisco perché siamo sempre bravi a tro- di un’azienda a partecipazione statale qual è vare motivazioni di carattere politico, ma non l’Aquater, l’assessore percorre strade che ra- abbiamo mai la forza di andare a cercare quali sentano la stupidità, perché di fronte ad una sono gli elementi concreti che determinano una richiesta di coinvolgimento reale fatto da alcu- situazione di pesantezza, di crisi del nostro ni esponenti della minoranza — mi riferisco al sistema. consigliere Gasperi — di una delegazione au- Atti Consiliari — 20 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) torevole che in qualche modo si rapporti con la dire “facciamo la colletta”, cominci a farla lei direzione dell’azienda, fugge per la tangente e dando una parte dell’indennità che percepisce. di nascosto incontra i dirigenti dell’azienda per Meno tavoli istituzionali, meno parate, poter vantare, politicamente, una cosa che poi meno tasse, più azioni concrete. Nessuno ha è poco vantabile. (Interruzione). Ho detto che detto che questa Regione ha fallito, per esem- devi fare meno tavoli: questa volta fai parlare pio, sul piano delle agenzie. L’altro giorno me e cerca di evitare le stupidaggini che hai abbiamo assistito al fallimento del tessile-abbi- detto l’altra volta. (Interruzione). Sono pronto gliamento a Pesaro, si è dovuto correre per a risponderti io sulle altre stupidaggini, cretinate pagare i “buffi” di una avventura scellerata. che hai detto in questo Consiglio, rispetto alle Abbiamo fallito sul piano della promozione quali ho chiesto questa mattina, se non sei stato all’estero, con il discorso delle “antenne”. Oggi informato, che ci sia una censura ufficiale da ci reinventiamo parole, parole, parole, per giu- parte della presidenza, perché quelle cose non stificare le cose. Stiamo fallendo sul piano del ti sono permesse. Quindi cerchiamo di essere sistema fieristico, rispetto al quale non siamo seri, perché quando parliamo di “legge truffa” capaci nemmeno di produrre una legge che in e di tentativi di abbindolare... (Interruzione). qualche modo individui, metta a capo di un Tu hai proposto a questo Consiglio una “legge sistema un punto di riferimento oggettivo e truffa” che non riesci a far approvare, al punto continuiamo in questa diaspora del sistema che l’ultima seduta di Consiglio regionale ti è fiere. Dei distretti abbiamo parlato. Ha ragione saltata perché non avevi i numeri per farla Brini: manca una politica regionale adeguata a approvare, pur avendo la maggioranza qualifi- sostenere i comparti produttivi, questo è il dato di fondo, questo è l’elemento di debolezza. cata. Questa mattina stai mendicando un voto e Cerchiamo di essere concreti. Siccome un concorso che certamente da parte nostra non abbiamo un ruolo, ancora, di consiglieri regio- avrai. Vieni qui nudo e dicci le cose che pensi: nali, di rappresentanti del popolo di questa noi diremo quello che pensiamo. regione, cerchiamo sempre di venire in questa Quindi meno tavoli e meno tasse, perché assise a rappresentare le responsabilità che nessuno dice che questa è la prima regione dobbiamo svolgere e non quelle dei parlamen- d’Italia sul piano dell’imposizione fiscale alle tari nazionali. imprese. Nessuno ha detto in questo Consiglio, tanto meno la “pentita” comunista Cecchini, PRESIDENTE. Ha la parola il consiglie- tanto meno la maggioranza, che in questa re- re D’Angelo. gione è stata introdotta una tassazione Irap che è una rapina alle imprese e un elemento di PIETRO D’ANGELO. Io ritengo, come difficoltà oggettiva. anche emerso dal dibattito, che viviamo in un Sapete quanto ha parlato la Antonio momento drammatico relativamente al proble- Merloni di Irap lo scorso anno? Ha pagato più ma del lavoro e dell’occupazione. Noi abbiamo di 3 miliardi. sempre detto, come Verdi, che per una vita normale è indispensabile garantire in modo SILVANA AMATI. Faremo la colletta, fondamentale, prioritario due diritti: quello della adesso... salute e quello del lavoro. Quindi è un diritto fondamentale della gente che va salvaguardato. ROBERTO GIANNOTTI. Credo veramen- Solo che ci troviamo in una situazione di crisi te che a volte la politica annebbi gli occhi. Se economica immensa, dovuta ad una più gene- alla fine il problema è quello di dire “facciamo rale crisi europea e mondiale, ma è indispensa- la colletta”, rispetto al fatto che una manovra bile che in questo contesto — stiamo parlando regionale ha prelevato dalle tasche dei della situazione dell’impresa Antonio Merloni marchigiani 400 miliardi l’anno in termini di ma la generalizzerei a tutte le altre imprese — aumento dell’imposizione fiscale alle famiglie in cui ci si trova in una emergenza occupazio- e alle imprese e ancora oggi avete il coraggio di nale spaventosa, mai verificata di tale entità Atti Consiliari — 21 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) nell’ultimo quarantennio, che si trovino ade- Regione: salvaguardare i posti di lavoro, condi- guate soluzioni. zionando le agevolazioni e i contributi. Il discorso relativo alla Antonio Merloni Contestualmente ci deve essere un inter- va generalizzato a tutte le altre situazioni di vento del Governo nazionale, oltre che per crisi, perché di fatto va a colpire tutti i settori, salvare il “made in Italy”, così in qualche modo dal calzaturiero al tessile, agli elettrodomestici, tamponiamo questa emorragia di posti di lavo- all’industria pesante, all’elettronica e quant’al- ro che si spostano nei paesi dell’est, per condi- tro. E’ quindi una situazione generalizzata dif- zionare le imprese ai posti di lavoro che garan- ficile. E’ chiaro che, collega Giannotti, questo tiscono. Governo non ha come punto prioritario la sal- vaguardia dei posti di lavoro e dei lavoratori ma PRESIDENTE. Ha la parola il quello delle imprese, di coloro che comunque, Vicepresidente Spacca. anche nelle situazioni di crisi, possono rimet- terci un po’ di soldi ma mai si troveranno sul GIAN MARIO SPACCA, Vicepresidente lastrico. C’è quindi una bella differenza fra la della Giunta. A parte la presenza di Brini non posizione di un lavoratore che da un giorno vedo gli altri presentatori della mozione e delle all’altro si può trovare sul lastrico e quella di un interrogazioni che sono state formulate su que- imprenditore che, magari, esporta i capitali sto argomento e siccome sono state poste alcu- all’estero o, peggio, che emette anche obbliga- ne questioni abbastanza puntuali, volevo ri- zioni false. spondere in modo che non si torni, nelle pros- Abbiamo un panorama molto variegato, sime occasioni, sugli stessi argomenti chieden- ultimamente, quindi possiamo benissimo ve- do delucidazioni che poi non sembrano essere dere quello che succede in Italia. Se c’è qualcu- utili a chi le richiede. no, oggi, in Italia, che non è protetto o non è Non vorrei riprendere gli argomenti, protetto sufficientemente, questo è il lavorato- seppur pregevoli in termini generali di analisi, re indipendente. che qui sono stati presentati e formulati, sia E’ allora indispensabile che questa atten- dalla maggioranza sia anche dal consigliere zione nei confronti del lavoro dipendente sia Ciccioli da parte dell’opposizione. Vorrei ri- attivata, anche in relazione al fatto che la legge prendere invece alcune delle questioni più pre- di mercato, che funziona in base al profitto, che cise, con una specifica richiesta di risposta che è dipendente dal profitto, ha portato molti im- alcuni consiglieri hanno fatto. prenditori della nostra regione ad avviare le Concordo con Silvana Amati quando ha proprie attività all’estero, dove non c’è un sin- definito, nel suo intervento di apertura, delica- dacato che difende i diritti dei lavoratori, dove tissima la situazione del distretto della mecca- si sottopagano i lavoratori e dove il costo della nica della provincia di , come è delica- manodopera è bassissimo. Basti vedere quello tissima la situazione dell’economia regionale che è successo nel settore calzaturiero. A nord nel suo complesso, a fronte dei dati di scenario della provincia di Ascoli Piceno noi abbiamo che voi avete correttamente interpretato. Eppu- un settore calzaturiero che si è quasi totalmente re non ci dobbiamo far prendere né dalla rasse- trasferito in Romania. Mi chiedo: se gli impren- gnazione né da analisi frettolose, perché co- ditori, per seguire una legge di mercato trasfe- munque esiste una sostanziale tenuta dell’eco- riscono tutte le loro attività nei paesi dove il nomia regionale, più elevata della media nazio- costo del lavoro è ridicolo, dove gli italiani nale. Cito un ultimo dato avuto recentemente, dovranno trovare occupazione? Tutti nel ter- riferito alle esportazioni 2003 in cui la nostra ziario? Mi sembra che questo non possa avve- regione, è l’unica delle regioni italiane svilup- nire. Occorre quindi che la Regione, nel suo pate del centro-nord, a presentare dei dati posi- piccolo, cerchi di condizionare i contributi e gli tivi. Noi abbiamo un +1,9%, mentre la media aiuti alle imprese in funzione della salvaguar- nazionale delle esportazioni è -4% riferita al- dia del posto di lavoro. Questo deve fare la l’anno 2003. Questo è l’indice di una maggiore Atti Consiliari — 22 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) fiducia che esiste nella comunità regionale ri- conoscono perché hanno approvato... Vorrei spetto ai percorsi della competitività. che ricordare che il piano strategico, testo unico Questi dati, come voi avete potuto vede- per le attività produttive, l’abbiamo approvato re, si riferiscono in modo particolare al discorso in pochi minuti con una sostanziale condivisione della meccanica, quindi le migliori dell’aula, quindi quelle strategie, quelle propo- performances ottenute dalle industrie della no- sizioni che ci porteranno al 2005 sono state stra regione nel 2003 si riferiscono proprio al condivise dall’Assemblea regionale delle Mar- distretto della meccanica che è cresciuto, so- che e si fondano sul sostegno all’innovazione, prattutto in provincia dio Ancona, a un tasso alla ricerca attraverso l’università, molto elevato. all’internazionalizzazione, allo sviluppo delle Quindi credo che non si possa generaliz- conoscenze e delle capacità creative. zare, come non si può generalizzare nel sistema Non voglio riprendere questi argomenti, delle calzature, nel sistema del mobile, dove ci perché al di là delle polemiche sterili che questa sono imprese che crescono, si sviluppano e mattina sono state formulate, c’è un dato di imprese che hanno delle difficoltà. fondo sostanziale che è l’approvazione da parte Il problema dunque — e questo vale dell’aula di questi due documenti: il testo unico anche per il distretto della meccanica di Fabriano per le attività produttive e il piano che ne — è verificare quali sono i percorsi virtuosi che consegue. le imprese pongono in essere, che danno loro Vorrei riprendere invece la proposta che possibilità di successo e quali sono invece i ha formulato il consigliere Cecchini per dire percorsi negativi, che il mercato stigmatizza e che siamo d’accordo nell’utilizzare, accanto ai non premia. Coico che già intervengono per sostenere i Le imprese che ottengono questi risultati processi di competizione del distretto, un nuo- positivi sono quelle che innovano, quelle che vo strumento, quello delle agende strategiche internazionalizzano, quelle che sviluppano co- territoriali, per rilanciare i processi di noscenze, quelle che sviluppano soprattutto differenziazione e di diversificazione dell’eco- capacità creativa. Questo è il caso della vicenda nomia di questo distretto della meccanica della che questa mattina prendiamo in esame. Abbia- provincia di Ancona, in modo da avviare dei mo un distretto dove vi sono imprese, sia pure processi di differenziazione rispetto alla nella medesima tradizione imprenditoriale, che monocultura produttiva che la caratterizza. crescono e si sviluppano, e sono quelle che Ma li dibattito questa mattina si è soprat- internazionalizzano, che sviluppano conoscen- tutto concentrato su un tema che era contenuto ze, che sviluppano capacità creativa, quelle che nella interrogazione del consigliere Cecchini, innovano sui prodotti e sui processi, quelle che ripreso in modo piuttosto polemico e veemente diversificano le loro fonti di approvvigiona- dal consigliere Brini nel suo intervento, con mento, e ci sono invece imprese che rincorrono riferimento soprattutto a un progetto, che è la competizione dei costi, quindi non hanno quello del distretto della meccanica nell’area di capacità creativa, non hanno management, non Lipetsk in Russia. Orbene, consiglieri Brini e hanno capacità di innovazione e hanno difficol- Giannotti, questo progetto di clonazione di un tà. Questo vale per la meccanica come vale per distretto industriale non è nato dalla testa e le calzature. Sa benissimo Brini che anche nel dalla capacità creativa della Giunta regionale e settore delle calzature ci sono imprese che nemmeno dell’assessore all’industria e hanno internazionalizzato, hanno fatto investi- all’internazionalizzazione di questa Regione, menti sul prodotto, sviluppano innovazione, ma dalla testa del presidente del Consiglio dei capacità creativa, quindi vengono premiate ministri Silvio Berlusconi, che si è impegnato anche in questa congiuntura negativa. Su que- in un incontro con il presidente Putin, nel 2003, sto si sviluppa anche la politica industriale a realizzare in Russia 4 distretti industriali, uno della nostra regione. L’abbiamo ripetuto tante nella zona di Lipetsk, uno nella zona di San volte: abbiamo alcuni parametri di riferimento Pietroburgo, uno nella zona di Ekaterinburg e che ispirano leggi regionali che i consiglieri un altro nella zona sud della Federazione Rus- Atti Consiliari — 23 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) sa, con riferimento al distretto del mobile. Que- zare, è offrire alle imprese più piccole della sto impegno del presidente del Consiglio è nostra regione che operano nel settore della stato sottoscritto dal premier Kassanov, dal meccanica, imprese artigianali e piccole impre- ministro degli esteri Frattini, dal viceministro se, così come stiamo facendo sul discorso di Urso e dal ministro per il commercio con l’este- San Pietroburgo per la calzatura, altro distretto ro Gref, in accordi solenni formali e ufficiali su cui il nostro Governo si è impegnato ad intervenuti tra il Governo russo e il Governo intervenire, affinché possano usufruire di quel- italiano. Come Regione Marche noi ci siamo le opportunità ambientali che su quel territorio sintonizzati su questa politica del Governo na- si sono offerte, per crescere, per sviluppare il zionale che non si riferisce soltanto ai distretti loro fatturato, per incrementare il loro valore industriali e alle politiche per i distretti indu- aggiunto, quindi realizzare quel processo di striali, ma definisce anche gli interventi prioritari internazionalizzazione che è utile per compete- rispetto alle aree strategiche, che noi peraltro re, come abbiamo tante volte detto. Questo ci condividiamo, come Regione, che in questo ha portato a inserirci in una traiettoria favorita momento, nello scenario del commercio inter- dall’Unione europea, per cui abbiamo portato nazionale privilegiano la Cina e la Russia. delle risorse aggiuntive alla nostra regione... Questa è la politica del Governo nazionale in ...nell’ambito dell’accordo di program- questo momento, una scelta giusta che noi ma intervenuto con il Ministero del commercio condividiamo come Regioni, perché questi sono con l’estero, Istituto del commercio con l’este- paesi e mercati che crescono a tassi del 7-8% ro, co-finanziato da governo nazionale e gover- annuo e quindi possono offrire alle nostre im- no regionale, per attivare risorse nazionali del prese degli sbocchi di mercato particolarmente Ministero delle attività produttive, sezione com- importanti, significativi, offrire alle nostre im- mercio con l’estero, ma soprattutto per avere prese valore aggiunto, offrire alle nostre impre- risorse aggiuntive dell’Unione europea, tant’è se dei margini che ritornano, come ha citato il che ci siamo inseriti in un progetto Tacis finan- consigliere Ciccioli, in un caso stilizzato, nella ziato dall’Ue che insiste proprio sul distretto di nostra regione per favorire dei processi di cre- Lipetsk. Per cui l’ammontare complessivo del- scita competitiva. Quindi ci siamo mossi in le risorse impiegate sarà di 615.000 euro su direzione di Lipetsk, ma anche in direzione San questo progetto, di cui 200.000 a carico della Pietroburgo, dove esistono delle imprese Regione Marche, il resto a carico del Governo calzaturiere della nostra regione che là si sono nazionale e ci sarà soprattutto l’intervento insediate già da diverso tempo, per partecipare prestigioso — perché il Tacis è un progetto che al processo di realizzazione, di clonazione dei ha una rilevanza internazionale, dell’Unione distretti industriali. Penso che voi non potrete europea che ci finanzierà la realizzazione di un essere in disaccordo con iniziative che partono centro di assistenza tecnica per le piccole im- dai vostri leader di governo nazionale, anzi prese che investiranno su quel territorio. penso che le condividiate, perché oltre ad esse- E’ la prima volta che una Regione euro- re delle iniziative che si inquadrano in una pea entra nel progetto Tacis, perché per il resto politica di personaggi politici che fanno a voi ci sono entrati soltanto i Governi nazionali, fino riferimento, sono fondate su una larga adesso. condivisione, dal punto di vista teorico, e su Come pure non abbiamo smesso di soste- una forte dose di buon senso. nere le nostre imprese rispetto a quelle iniziati- Il nostro progetto su Lipetsk che è stato ve promozionali che sembravano essere state citato dal consigliere Cecchini non dà risorse abbandonate nell’intervento fatto dal consi- finanziarie ad un’azienda che è la presente da gliere Brini, ma che in realtà continuano ad molti anni. La Merloni Elettrodomestici è pre- avere gli incentivi della nostra Regione attra- sente sul mercato russo dal 1971 e non è con le verso il fondo per l’internazionalizzazione sul- risorse della Regione marche che incentiva o le attività di carattere promozionale, perché affievolisce la sua presenza, ma ci sta per conto siamo convinti che internazionalizzarsi, suo. Quello che noi abbiamo cercato di realiz- internazionalizzare le nostre imprese è una Atti Consiliari — 24 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) strategia vincente per competere, per vincere la mercato. Questa velocità è data soprattutto dal- sfida dei mercati internazionali. Una cosa di- la capacità di conoscenza, di innovazione e di versa è la delocalizzazione. La delocalizzazione essere presenti sul mercato internazionale. è la scelta di inseguire dei fattori di costo, è la scelta di non partecipare ai processi di crescita PRESIDENTE. Ha la parola l’assessore dei mercati internazionali e quindi di alimenta- Ascoli. re il valore aggiunto delle imprese industriali per investire sul nostro territorio, nella testa che UGO ASCOLI. Vorrei cercare di dire del- rimane su questo territorio e, lo ripeto, ormai ci le cose che servano a capire meglio dove stiamo sono una infinità di casi, tra cui anche quelli andando. Lascerò per la fine due-tre risposte ad presenti nel distretto della meccanica, e non è alcune piccole e grandi ingiurie con cui i con- un caso che la Antonio Merloni sia entrata in siglieri di opposizione hanno voluto condire i difficoltà, proprio per i ritardi anche rispetto a loro interventi. un processo di internazionalizzazione che non Per quanto riguarda la situazione econo- ha riguardato paesi dove il mercato si stava mica complessiva credo che l’intervento del sviluppando, cosa che invece è stata fatta dal- Vicepresidente Spacca sia stato già abbastanza l’azienda omonima, dell’altro fratello che da esauriente. Posso dire che dal punto di vista tempo ha partecipato a questo processo e alle delle politiche formative e del lavoro stiamo risorse da reinvestire sul territorio per alimen- ragionando con la stessa lunghezza d’onda, tare la propria competitività. Quindi noi voglia- proprio per consentire al sistema economico mo che questa scelta sia appannaggio di un regionale di reggere la sfida dell’economia sempre maggior numero di imprese, sia condi- internazionale, di reggere la sfida della visa soprattutto dalle piccole imprese artigia- globalizzazione dei mercati. Su questo bisogna nali e industriali della nostra regione che stia- fare un grande sforzo, perché i fattori di diffi- mo accompagnando su questi mercati impor- coltà della nostra economia regionale sono, tanti e strategici, come il mercato della Cina e come noto, sia fattori esogeni, su cui già ci il mercato della Russia, ma questi mercati non siamo intrattenuti, sia fattori endogeni, che sono stati scelti dalla nostra regione, sono stati hanno a che fare con un management che non è scelti in una logica concertata tra le Regioni all’altezza dei suoi compiti, talvolta, per le italiane e il Governo nazionale, con cui abbia- esigue, piccolissime dimensioni o non è all’al- mo un ottimo rapporto rispetto al consolida- tezza dei suoi compiti per non avere affrontato mento e allo sviluppo di queste strategie che per tempo la via obbligata della innovazione, la stanno dando dei risultati preziosi per la cresci- via obbligata della qualità dei prodotti, la via ta dell’economia regionale. Del resto, se pre- obbligata di una aggressione con velocità ai sentiamo questo dato del +1,9% nel 2003, uni- mercati internazionali, in quella logica che il ca regione del centro-nord d’Italia ad avere un Vicepresidente Spacca prima chiariva. dato positivo, una ragione ci deve pur essere e Su questo versante stiamo lavorando con la ragione è che ci sono imprese che hanno molta forza su una tastiera molto complessa e capacità creativa, che hanno conoscenze, che molto ricca. hanno capacità di innovazione e che Il primo compito che ci stiamo proponen- internazionalizzano e queste imprese noi vo- do come Regione e insieme alle Province è gliamo accompagnare. quello di ridurre il più possibile il danno delle Il problema di oggi non è più il pesce crisi aziendali in atto e di ampliare, approfondi- grande che si mangia quello piccolo, non esiste re e utilizzare al meglio una rete di ammortiz- più una capacità di competizione fondata sulle zatori sociali che possa rendere meno costosa dimensioni o sui fattori che un tempo valevano, possibile la riorganizzazione delle imprese o il oggi è il pesce più veloce, indipendentemente passaggio di lavoratori da imprese ad imprese dalle dimensioni, che si mangia il pesce più e qui si inquadra un successo che abbiamo lento, quindi si può anche essere impresa picco- ottenuto recentemente, trovando un ottimo la ma veloce, e si può essere competitivi sul ascolto, presso il Governo nazionale, quando Atti Consiliari — 25 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) abbiamo potuto usufruire di una provvidenza strumenti, come Regione, insieme alle Provin- straordinaria — quelle famose risorse di cui ce, per sostenere l’occupazione, per la creazio- parlava il consigliere Brini, di cui si è parlato a ne d’impresa, per i centri di servizi per l’impie- Civitanova — che ci consente di offrire am- go, per il sostegno all’innovazione. Vi dirò per mortizzatori sociali ai lavoratori di aziende esempio che sui master, sui progetti FTS, sui artigiane che non ne avrebbero potuto usufruire progetti di specializzazione che abbiamo ap- o a lavoratori di aziende industriali sotto i 15 provato come Regione, la gran parte sono volti addetti che sarebbero stati esclusi o ai lavorato- a produrre figure professionali nuove, i master ri di aziende industriali che hanno già esaurito sono quasi tutti collegati, per due terzi almeno, i normali strumenti della mobilità. Queste ri- al discorso della cultura d’impresa e d’innova- sorse sono state ottenute per il settore zione e dell’applicazione dell’infromation- calzaturiero e pellettiero, per il distretto comunication-technology, quindi c’è calzaturiero fermano-maceratese e sicuramen- un’amplissima strumentazione su questo ver- te saranno una grande boccata d’ossigeno per il sante, così come ci stiamo occupando, sempre 2004, per sostenere gli ammortizzatori, a tutti i con le politiche formative del lavoro, delle livelli, del settore più in difficoltà oggi. E’ problematiche del ricambio generazionale, cioè chiaro che è stata una capacità della Giunta e del passaggio di management dalle piccole delle forze sociali marchigiane, degli enti locali imprese, dai genitori ai figli, o dai vecchi im- poter arrivare ad ottenere queste risorse, ma è prenditori ai nuovi imprenditori. Stiamo lavo- anche evidente che qualsiasi accordo si fa in rando sul sostegno alla cultura d’impresa, così due, che quindi non sarebbe stato possibile come ci stiamo occupando di favorire una mas- questo, se non ci fosse stata la disponibilità di sima ripresa dell’occupazione femminile che chi ha sottoscritto con noi l’accordo, ma credo già è aumentata abbastanza, per una migliore che questo sia talmente banale che non occorra utilizzazione delle risorse giovanili che, come qui ripeterlo. Quello che è importante è capire noto, spesso non trovano nella nostra regione, che è un accordo di grandissimo rilievo, perché una occupazione adeguata ai titoli di studio. è il primo accordo nazionale che attribuisce Quindi, come vedete, è un’amplissima risorse in deroga alla legislazione vigente, per strumentazione su cui si sta lavorando e su cui farsi carico di crisi di settore. Questo è un punto la Regione Marche ha ottenuto anche dei rico- cruciale su cui, se Brini, Giannotti e gli altri noscimenti europei, perché la Regione Marche fossero un po’ più attenti, dovrebbero vantarsi ha avuto anche, proprio su questo versante, una del fatto che siamo riusciti complessivamente, premialità straordinaria del Fse che ha posto come Regione, ad ottenere questo ed è un punto questa Regione davanti a Regioni assai più di qualità, un punto di grande importanza anche paludate, assai più potenti come il Veneto. per il futuro della Regione, perché non è l’unico Questo significa che si sta lavorando bene. Il settore in difficoltà, ce ne sono altri e i processi merito non è certo dell’assessore ma del corpo di riorganizzazione settoriale aziendale non burocratico di questa Regione, delle Province, sono processi che si fanno in pochi mesi, quindi dell’ottima atmosfera di condivisione e di è bene avere una rete di tutela e di protezione concertazione che c’è con tutte le forze sociali per poter ridurre il danno e il costo sociale di e datoriali. Vi ricordo che tutte le decisioni di qualsiasi opera di riorganizzazione. quest’ultimo anno e mezzo della commissione Per il resto abbiamo chiarito che non ci regionale lavoro sono state prese all’unanimi- limiteremo a dare sussidi a chi è disoccupato tà, quindi con una condivisione complessiva ma cercheremo di utilizzare allo stesso tempo con tutte le forze sociali, datoriali e sindacali una panoplia di strumenti molto ampia per della regione. riorganizzare, per riqualificare, per aggiornare, Detto questo è chiaro che per quanto per fare formazione, per poter riportare queste riguarda il discorso della Antonio Merloni già persone da un lavoro ad un altro lavoro, senza mi pare Gian Mario Spacca abbia detto il punto che questo li porti invece alla disoccupazione. cruciale. Qui ci troviamo di fronte ad un mana- Su questo stiamo utilizzando una serie di altri gement che non ha imboccato la strada dell’in- Atti Consiliari — 26 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) novazione nel tempo che doveva e si trova ora mente corretta, estremamente trasparente e for- in difficoltà, come si trovano in difficoltà tutte se anche utile per San Lorenzo in Campo, per la le aziende che fanno contoterzismo in questa Aquater e per la Snam. regione per lo spiazzamento che c’è stato di Per quanto riguarda le altre amenità di cui fronte all’apertura dei mercati internazionali, ci hanno dato prima prova i nostri consiglieri apertura che peraltro era perfettamente mi riservo di rispondere nel pomeriggio quan- prevedibile, perfettamente conoscibile, quindi do affronteremo la discussione sulle modifiche c’è un ritardo di presa di coscienza da parte di alla legge 20, una legge importante, seria e questo management sul tema. E’ allora chiaro trasparente, che naturalmente, con grande humor che la Regione seguirà con grande attenzione il nostro consigliere Giannotti chiama “legge non solo le foto di gruppo che fanno le squadre truffa”. in questa regione, ma anche e soprattutto le problematiche della Antonio Merloni , così PRESIDENTE. Sono conclusi gli inter- come segue tutte le problematiche delle azien- venti sulla mozione n. 349 e sulle interrogazio- de e dei distretti che hanno questo processo in ni 1019 e 985. atto di riorganizzazione, di ammodernamento e E’ stata presentata una proposta di risolu- di riposizionamento nel mercato. zione firmata da Avenali, Luchetti, Ricci, Amati, Sulla Antonio Merloni sappiamo che c’è Cecchini, D’Angelo e Procaccini sulla mozio- un progetto di riposizionamento, che c’è una ne n. 349 che è a disposizione dei consiglieri e rete di ammortizzatori sociali che sono stati che metto in votazione. ormai attivati, speriamo che questo serva a rimettere in sesto l’azienda, la seguiremo con Il Consiglio approva estrema attenzione, così come stiamo seguen- do con estrema attenzione la crisi delle multi- nazionali della provincia sud di Ascoli Piceno, la crisi dell’agroalimentare, la crisi del Comunicazioni del Presidente della Giunta calzaturiero, la crisi del tessile-abbigliamento, sulla situazione dei consorzi di bonifi- le difficoltà del mobile e così via. ca Mi preme dire infine due cose, perché anche di questo ci siamo occupati. Il consiglie- PRESIDENTE. Ha la parola il Presiden- re Giannotti ha fatto delle illazioni assoluta- te D’Ambrosio per le comunicazioni sulla si- mente gratuite sulla vicenda Aquater. Lui sa tuazione dei consorzi di bonifica. benissimo che il comitato che abbiamo messo in piedi per seguire i problemi di Aquater e di Vito D’AMBROSIO, Presidente della Snam è un comitato che ha lavorato e abbiamo Giunta. Le delicate e complesse questioni ri- chiesto un incontro alla Snam Progetti e all’Eni guardanti i consorzi di bonifica sono da tempo a Roma, dopo che c’era stato l’incontro fra il all’attenzione della Regione. Presidente D’Ambrosio e l’amministratore de- I diversi passaggi del percorso che ha legato Mincato; l’incontro non è stato concesso condotto all’assetto attuale risultano molto ar- al comitato, hanno detto che avrebbero potuto ticolati e caratterizzati da non pochi contrasti incontrare solamente l’assessore regionale che istituzionali e contenziosi giurisdizionali. presiede il comitato. Io ho concordato con le Con la legge regionale n. 30/1997, in Rsu, con i sindacati, con i consiglieri, con i particolare, nella prospettiva della piena membri di questo comitato che sarei comunque valorizzazione degli enti locali previsti dalla andato perché era bene approfondire la discus- Costituzione, è stata effettuata la scelta della sione, su questo c’è stato un ampio resoconto di soppressione dei consorzi di bonifica e dell’at- stampa che non è una propaganda e su questo tribuzione delle relative funzioni alle Province. avremo modo poi di riunire il comitato a San La Corte costituzionale, però, con sen- Lorenzo in Campo o ad Ancona per fare il tenza n. 326/1998, a conclusione del giudizio punto. Credo che sia stata un’azione estrema- instaurato dagli stessi consorzi, ha dichiarato Atti Consiliari — 27 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) l’illegittimità della legge regionale n. 30/1997. le acque meteoriche per i proprietari degli im- La Corte ha rilevato, infatti, che solo il mobili ricadenti in zone urbane facenti parte dei legislatore statale potrebbe sciogliere comprensori di bonifica e soggetti all’obbligo definitivamente l’intreccio di pubblico e priva- di versamento della tariffa dovuta per il servi- to che nei consorzi si esprime, per separare in zio di pubblica fognatura. modo netto le manifestazioni dell’autonomia La Giunta regionale, con deliberazioni privata dai caratteri pubblicistici impressi a tali n.1749/2000, n. 2716/2000 e 1226/2002, ha enti dalla legislazione precostituzionale. Ha impegnato, inoltre, i Consorzi di bonifica, ai affermato, inoltre, che non può ritenersi preclu- sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. so al legislatore regionale di dare vita ad un 21/2000, ad esentare i proprietari degli immo- nuovo assetto delle funzioni in materia di boni- bili ricadenti in zone urbane dal pagamento del fica e di attribuire quelle pubbliche ad altri enti, contributo di bonifica con effetto dall’entrata in in specie territoriali. vigore della stessa legge regionale ed ha defini- Per effetto della pronuncia della Corte, to le linee di indirizzo e direttive per la revisio- l’attività di bonifica è disciplinata dalla legge ne dei piani di classifica degli immobili per il regionale n. 13/1985, che si affianca alle fonti riparto della spesa consortile. statali (Regio decreto n. 215/1933 e decreto del La Giunta regionale, poi, con delibera- Presidente della Repubblica n. 947/1962). zione n. 2994/2001, ha preso atto del L’assetto delle competenze legislative in conferimento alle Province, con la legge regio- materia non può ritenersi sostanzialmente mo- nale n. 13/1999, delle funzioni amministrative dificato a seguito della revisione del titolo V relative alla difesa del suolo, a decorrere dalla della Costituzione. Anche in considerazione data di trasferimento delle risorse, stabilito della polivalenza funzionale che la caratteriz- successivamente alla data del 4 aprile 2002. za, l’attività di bonifica, infatti, appare ricondu- Ne è conseguita impossibilità, per i con- cibile alle materie del governo del territorio e sorzi di bonifica, di esigere, a decorrere da tale della valorizzazione dei beni ambientali, og- data, il contributo per la manutenzione e l’eser- getto di potestà legislativa concorrente, restan- cizio delle opere idrauliche di scolo e delle do salva la potestà legislativa statale relativa opere idrauliche di difesa delle acque. alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. E’ rimasto naturalmente l’obbligo del Fermi i limiti delle competenze legislati- pagamento del contributo di bonifica da ve regionali in materia di consorzi di bonifica, parte dei consorziati in riferimento alle re- la Regione ha assunto diverse iniziative finaliz- sidue competenze istituzionali del Consor- zate, da una parte, alla ridefinizione dell’asset- zio e sempre a fronte di un beneficio diretto to delle funzioni pubbliche dei consorzi; dal- ed immediato derivante dalle opere. l’altra a garantire la riscossione dei contributi in Rispetto agli atti adottati dalla Giunta relazione al beneficio diretto ed immediato regionale i Consorzi hanno instaurato di- derivante dalle opere di bonifica. versi contenziosi con la Regione. Tali La legge regionale n. 13/1999, in partico- contenziosi, però, si sono conclusi con la lare, ha conferito alle Province le funzioni soccombenza degli stessi consorzi. amministrative inerenti la progettazione, la re- alizzazione e la gestione delle opere idrauliche PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE di competenza regionale, nonché le funzioni SANDRO DONATI amministrative relative alle gestione ed alla manutenzione delle opere e degli impianti e la La Giunta regionale, poi, non disponen- conservazione dei beni interessanti la difesa del do di strumenti di intervento diretto rispetto suolo. agli atti di determinazione del contributo e di L’articolo 13 della legge regionale n. 21/ individuazione dei soggetti tenuti al pagamen- 2000 ha previsto, poi l’esenzione dal pagamen- to, ha avviato una serie di iniziative finalizzate to del contributo di bonifica riferito ai servizi di ad assicurare un corretto esercizio delle funzio- raccolta, collettamento ed allontanamento del- ni da parte degli stessi Consorzi. Atti Consiliari — 28 — Consiglio Regionale Marche

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E’ stata disposta, infatti, nell’esercizio mina del Commissario, il Presidente e tredici dei poteri di vigilanza attribuiti dall’articolo 22 amministratori consortili avevano rassegnato della legge regionale n. 13/1985, l’effettuazio- le proprie irrevocabili dimissioni a causa del- ne di un’ispezione sui Consorzi di bonifica, con l’impossibilità di approvare il bilancio e di specifico riferimento all’adempimento degli programmare l’attività futura. obblighi di predisposizione dei piani di classi- Considerate le dimissioni irrevocabili fica; ai contenuti degli stessi piani, con partico- presentate dagli amministratori, l’impossibili- lare riguardo all’individuazione delle quote di tà di ricostituire in via ordinaria gli organi del riparto dei contributi consortili e all’indicazio- Consorzio e di assicurare, quindi, il regolare ne del beneficio diretto e specifico derivante funzionamento dell’ente, con decreto n. 33/ dalle opere di bonifica; alla situazione com- 2003, è stato disposto lo scioglimento degli plessiva del personale dei Consorzi, nonché organi del consorzio ed è stato nominato un all’espletamento delle funzioni istituzionali ad commissario straordinario, per un periodo di essi assegnate dalla legge. sei mesi, con il compito di procedere, oltre che Dalle ispezioni effettuate dalla commis- al rinnovo degli organi, all’adozione degli atti sione è emersa una situazione complessiva che, indifferibili ed urgenti e degli atti obbligatori pur con notevoli differenziazioni, può essere per legge, di competenza degli organi del Con- definita generalmente critica. sorzio. In relazione alle perduranti difficoltà dei Vista la particolare complessità del pro- consorzi, l’articolo 8 della legge regionale n. cedimento di rinnovo degli organi del consor- 19/2003 ha previsto l’obbligo per i Consorzi di zio, con decreto n. 258/2003, è stata disposta la bonifica di adottare piani di risanamento finan- proroga al 31 ottobre 2003 dell’incarico del ziario. commissario. In ottemperanza a tale disposizione i con- A causa della mancata costituzione degli sorzi di bonifica hanno trasmesso alla Regione organi ordinari alla data di scadenza dell’inca- i piani di risanamento finanziario. rico e della perdurante difficoltà gestionale del Rispetto a tali piani è in corso di effettua- consorzio, l’articolo 9 della legge regionale n. zione un’approfondita analisi da parte delle 19/2003, in attesa dell’attivazione delle proce- competenti strutture regionali. dure di fusione ed al fine di assicurare il Nel quadro generale di difficoltà dei con- risanamento del consorzio di bonifica del sorzi, risulta particolarmente grave la situazio- Tronto, ha demandato alla Giunta regionale la ne del consorzio di bonifica del Tronto. nomina di un commissario straordinario, con il Già nel dicembre 2002, in relazione alla compito di provvedere all’amministrazione del mancata approvazione del bilancio di previsio- consorzio, di adottare un piano di risanamento ne dell’esercizio 2003, il comitato regionale di finanziario, nonché di assumere i provvedi- controllo ha nominato un commissario ad acta. menti necessari alla sua attuazione. Lo stesso commissario, nel gennaio 2003, Il commissario straordinario nominato ha depositato il Bilancio di previsione. dalla Giunta regionale con deliberazione n. Sempre nel dicembre 2002, però, il Direttore 1478/2003 sta espletando il delicatissimo com- Generale del Consorzio, ai fini dell’attivazione pito che gli è stato affidato. della procedura di scioglimento, ha comunica- Con decisione n. 4/2003, infatti, ha ap- to alla Regione che, alla fine della seduta del provato il piano di risanamento finanziario del Consiglio consortile del 19 dicembre 2002, consorzio che, preso atto delle attività e delle quattordici componenti di tale organo, compre- passività, ammontanti rispettivamente ad euro so il Presidente, avevano rassegnato le loro 2.731.974,00 e ad euro 7.602.219,34, prevede dimissioni irrevocabili dalla carica di consi- la consegna alla Provincia, divenuta competen- gliere. te in materia, delle opere di bonifica idraulica, Nel gennaio 2003 ha precisato che “in con conseguente assunzione degli eventuali relazione all’adottando provvedimento di no- oneri di ammortamento dei mutui contratti; la Atti Consiliari — 29 — Consiglio Regionale Marche

VII LEGISLATURA Ð SEDUTA N. 183 DEL 24 MARZO 2004 (antimeridiana) razionalizzazione dell’organico; la vendita del fica dell’Aso, del Tenna e del Tronto; la nomina patrimonio disponibile; la diluizione nel tempo di un commissario straordinario, incaricato di degli oneri gravanti sul bilancio dell’ente. espletare la relativa procedura ed esercitare le Il commissario, in attuazione dello stesso funzioni degli organi ordinari dei consorzi, piano di risanamento, ha avviato, poi, a seguito compresi gli atti di straordinaria amministra- della concessione dell’autorizzazione da parte zione; l’adozione del decreto di costituzione della Giunta regionale, le procedure per l’alie- del nuovo consorzio, entro quindici giorni dal- nazione dell’immobile sede del consorzio. l’approvazione della relazione conclusiva e del All’azione del commissario straordina- progetto di fusione presentati dal commissario rio si è affiancata quella della Giunta regionale, straordinario. che ha promosso diversi incontri ed ha acquisi- La proposta, poi, per consentire di man- to gli elementi necessari alla completa cono- tenere distinte le situazioni nella fase transito- scenza dell’effettiva situazione del consorzio ria, dispone che la gestione delle attività e delle di bonifica del Tronto e degli altri consorzi passività pregresse è effettuata in maniera se- della Regione. parata per ciascun consorzio. Nonostante gli sforzi effettuati, La proposta impegna, altresì, la Regione a alla scadenza del mandato del commis- promuovere accordi con la Provincia per l’as- sario, fissata al 28 aprile 2004, in sunzione delle quote dei mutui relativi alle assenza di novità normative, dovrà opere pubbliche di bonifica, per il trasferimen- essere disposto scioglimento del con- to di unità di personale in esubero, nonché per sorzio per impossibilità di funziona- l’erogazione di un contributo straordinario al mento, legata ad una situazione di nuovo consorzio. dissesto finanziario. Al fine di sostenere concretamente il pro- In considerazione del quadro cesso di fusione, la proposta dispone, infine, la attuale, si impone l’attivazione di concessione al nuovo consorzio, ai sensi del- significativi interventi su due versanti, l’articolo 6, comma 3, della legge regionale n. certamente connessi ma non perfetta- 13/1985, a decorrere dal 2004, di un contributo mente coincidenti. ventennale di euro 305.000 per ciascun anno. In primo luogo un intervento più imme- Allo specifico intervento relativo ai tre diato, relativo ai consorzi di bonifica operanti consorzi operanti nella Provincia di Ascoli nella Provincia di Ascoli Piceno e, in particola- Piceno deve affiancarsi un intervento, imme- re, al consorzio di bonifica del Tronto, che diatamente successivo, di riordino complessi- presenta una situazione non più sostenibile. vo dei consorzi di bonifica. Al riguardo, nella seduta di ieri, la Giunta In merito è in fase di avanzata elaborazio- regionale, dopo aver valutato, in raccordo con ne una specifica proposta di legge regionale. altri soggetti istituzionali, in primo luogo con la Tramontata definitivamente ormai, l’ipo- Provincia di Ascoli Piceno, le vie percorribili tesi di soppressione dei consorzi, in relazione per il conseguimento di economie gestionali alla sentenza della Corte costituzionale ed al complessive relative ai tre consorzi, con deli- permanere, dopo la modifica del titolo V della berazione n. 293/2004, ha assunto una specifi- Costituzione, della competenza legislativa con- ca iniziativa legislativa, al fine di salvaguarda- corrente, è necessario ora valutare le possibili re i posti di lavoro ed i diritti dei dipendenti, di linee di azione: quella, già avviata, del ridimen- assicurare la continuità del servizio irriguo e di sionamento funzionale ed organizzativo dei evitare ripercussioni negative su un’economia consorzi e quella del recupero del ruolo degli locale già in notevole difficoltà. stessi. La proposta approvata dalla Giunta pre- In entrambi i casi è indispensabile una vede, previo accordo con le regioni Abruzzo e piena corresponsabilizzazione delle Province, Lazio per la parte relativa al consorzio di boni- alle quali sono attualmente affidate le funzioni fica del Tronto, la fusione dei consorzi di boni- amministrative in materia di difesa del suolo. Atti Consiliari — 30 — Consiglio Regionale Marche

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Su questo terreno appare imprescindibile PRESIDENTE. Sono le 13,30, pertanto un coinvolgimento del Consiglio regionale, al la seduta è sospesa. Riprenderà alle 16. fine di pervenire, su una materia così delicata, non solo sul piano istituzionale, a soluzioni adeguate ed ampiamente condivise. La seduta è sospesa alle 13,30 Potrebbe essere un capitolo della legge, che sta quasi pervenendo alla conclusione della bozza tecnica, del riordino complessivo del IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO governo del ciclo integrale delle acque che (DOTT.SSA PAOLA SANTONCINI) stiamo predisponendo e che pensiamo nel pros- simo mese di inviare al percorso del ciclo della L'ESTENSORE DEL RESOCONTO concertazione. (RENATO BONETTI)