DI PROVINCIA DI

Codice ente 35006

DELIBERAZIONE N. 41 DEL 27.11.2000

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: PERCORSO DI TRASFORMAZIONE DEL CONSORZIO AGAC IN S.P.A. APPROVAZIONE: - DELLO STUDIO DI FATTIBILITA' DELLA TRASFORMAZIONE DEL CONSORZIO AGAC IN SPA; - DELLA CONVENZIONE EX ART. 30 D.LGS. 18.8.2000 N. 267; - DEL DISCIPLINARE DI CONCESSIONE D'USO DEI BENI ACQUEDOTTISTICI DEMANIALI.

L’anno duemila addì ventisette del mese di novembre alle ore 21.00 nella sala delle adunanze, previa osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legge, vennero oggi convocati a seduta i componenti il Consiglio Comunale.

Al1'appello risultano:

COFFRINI ERMES P GEMMA GABRIELE P CANTONI MAURO P NASI TONINO P ZAMBINI MARIA ROSA P PALLINI FABIO A BIACCHI CLAUDIA P SICURI CARLO P ARCOLA' ANTONINO FRANCESCO P PADOVA FRANCO P BASTONI ARIANNA A MORI ERNESTA P BONINI LORENZO P GARLASSI CARLO A PASINI DANIELE P DALL'AGLIO MAURIZIO P MONICA PAOLO P

Totale presenti 14 Totale assenti 3

Partecipa alla adunanza il Segretario Comunale Sig. ROVANI DR.FERNANDO il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. COFFRINI AVV. ERMES nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'argomento indicato in oggetto. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO: · che i Comuni di seguito elencati aderiscono al Consorzio denominato AGAC di Reggio Emilia, costituito ai sensi dell'art. 25 della legge 8 giugno 1990, n.142, (ora sostituito dall’art. 31 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267) per la gestione associata di servizi pubblici locali nei rispettivi ambiti territoriali: , , , , , Brescello, Busana, , , , , , , , , , Castelnovo ne’ Monti, , , Correggio, , , , , Ligonchio, , , , , , Ramiseto, , Reggio Emilia, , Rolo, , , San Paolo d’Enza, Sant’Ilario d’Enza, , Toano, , , Viano, ; · che l’AGAC risulta dalla trasformazione , attuata ai sensi dell’art. 60 della legge n. 142/90, del presistente Consorzio Intecomunale GAS-ACQUA; · che l’AGAC gestisce i seguenti servizi: · gas metano per usi civili e produttivi; · calore per usi civili e produttivi; · captazione, sollevamento, trasporto e distribuzione dell’acqua per usi potabili e per usi diversi; · raccolta, trattamento, depurazione e scarico delle acque di rifiuto; · servizi di fognatura; · produzione e distribuzione di energia elettrica e gestione del relativo servizio; · smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilabili di cui al DPR 915/1982, artt. 1 e 8; · smaltimento dei rifiuti speciali anche tossici e nocivi di cui al DPR 915/1982; · attività connesse e accessorie a queste prime. PREMESSO inoltre: · che con l’Informazione del Presidente di AGAC del 15.5.1998 si proponeva l’avvio di un percorso relativo alla trasformazione del Consorzio in Società per Azioni; · che con la deliberazione dell’Assemblea Consorziale n. 108/77/06 del 20.7.98 si approvava l’indirizzo di promuovere apposito studio per la trasformazione del Consorzio in società per Azioni; · che in data 1.4.1999 l’AGAC ha conferito a CREDIOP S.P.A. un incarico di consulenza ed assistenza in materia economico finanziaria per la predispozione - in collaborazione con il management dell’AGAC - di uno “Studio di fattibilità della trasformazione dell’AGAC in società per azioni a prevalente capitale pubblico ai sensi dell’art. 22, 3^ comma, lettere e), della legge 8.6.1990 n. 142; · che l'Assemblea Consorziale con deliberazione n. 56/57, adottata nella seduta del 16 ottobre 2000, ha approvato lo Studio di Fattibilità ed i relativi schemi di atti sulla trasformazione dell’AGAC in Società per azioni, disponendo la trasmissione della documentazione ai Comuni per l’avvio della procedura di trasformazione del Consorzio ai sensi dall’art. 115 Dlgs n. 267/2000; · CONSIDERATO che lo Studio di fattibilità: · presenta la trasformazione in S.p.A. come una evoluzione idonea a consolidare e potenziare i caratteri di impresa dell’AGAC, sotto il profilo organizzativo e decisionale; · analizza i molteplici aspetti del profilo imprenditoriale ed economico dell’AGAC ponendo in evidenza una elevata penetrazione dei servizi gestiti nel territorio provinciale con la conseguente prossima saturazione della domanda e, dunque, l’opportunità strategica: · a) di avviare la gestione di nuovi servizi contigui a quelli attualmente gestiti al fine sia di massimizzare i benefici derivanti dalle possibili sinergie, sia di offrire alla comunità provinciale servizi adeguati alle nuove esigenze; · b) di iniziare ad operare in nuovi ambiti territoriali al fine di massimizzare i benefici derivanti sia dalle economie di scala generate dai maggiori volumi sia dall’esportazione del know how acquisito in settori di primaria importanza; · chiarisce che una veste giuridica di AGAC pienamente corrispondente alla natura di azienda può favorire - e dunque consolidare ed approfondire le esperienze già avviate di - joint-venture ed altre forme di collaborazione con operatori pubblici e privati sempre al fine di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi erogati; · esamina la condizione giuridica dei beni utilizzati dal Consorzio - con particolare riferimento ai beni del servizio idrico integrato, parte dei quali rientrano nei c.d. beni demaniali che, ai sensi dell’art. 822 del c.c., sono inalienabili - da attribuire all’AGAC S.p.A. in relazione alla normativa vigente, indicando la seguente ipotesi operativa: · a) considerata la natura demaniale, e dunque l’inalienabilità ai sensi dell’art. 822 c.c., dei beni acquedottistici ricompresi nel Fondo di Dotazione del Consorzio AGAC, i Comuni concordano di mantenere singolarmente la proprietà di tali beni e di conferire gli stessi all’AGAC S.p.A. in regime di concessione d’uso per trenta anni, salvo limiti di legge. · b) Gli altri beni, reti ed impianti riportati nel Fondo di dotazione saranno trasferiti in proprietà all’AGAC S.p.A., nel rispetto delle prescrizioni di legge. · c) Restano inalterati in capo alla costituenda Società per azioni, senza novazione alcuna, tutti i diritti relativi a reti ed impianti, alle attrezzature mobili, ed ai beni mobili ed immobili registrati già di proprietà del Consorzio, incluse le partecipazioni finanziarie. · ravvisa nella procedura abbreviata prevista per la trasformazione dall’art. 115 del Dlgs n. 267/2000, il percorso più adeguato per i seguenti motivi: · a) continuità, sia sotto il profilo operativo che per quanto riguarda il soggetto giuridico, nell’attività aziendale; · b) semplicità della procedura, in quanto il contesto normativo tracciato dal Dlgs 267/2000 risulta sufficientemente delineato; · c) economicità della procedura, in quanto gli atti necessari al perfezionamento della trasformazione non risultano particolarmente onerosi e sono agevolati sotto l’aspetto fiscale; · d) certezza della tempistica, in quanto le operazioni di valutazione dei beni conferiti sono trasferite ad un momento successivo alla trasformazione; · approfondisce gli aspetti organizzativi del modulo gestionale S.p.A., esaminando i profili e le competenze dei diversi organi, le modalità di attribuzione di delega e rappresentanza, la disciplina dei rapporti fra i soci da articolare nello statuto ed in particolare nel patto fra gli Enti Locali allo scopo di: · a) mantenere la maggioranza dell’azienda (51% del capitale sociale) tra i 45 Comuni della Provincia dei Reggio Emilia; · b) introdurre specifiche maggioranze qualificate per determinate categorie di decisioni dell’Assemblea; · c) prevedere la partecipazione dei Comuni al capitale della società con le seguenti quote: COMUNI QUOTA COMUNI QUOTA ALBINEA 1,19 GUALTIERI 0,97 BAGNOLO 1,39 GUASTALLA 2,00 BAISO 0,42 LIGONCHIO 0,10 BIBBIANO 1,33 LUZZARA 1,16 BORETTO 0,69 MONTECCHIO 1,33 BRESCELLO 0,77 NOVELLARA 1,48 BUSANA 0,10 POVIGLIO 0,90 CADELBOSCO SOPRA 1,39 QUATTRO C. 1,68 CAMPAGNOLA E. 0,78 RAMISETO 0,10 CAMPEGINE 0,56 REGGIOLO 1,03 CANOSSA 0,52 REGGIO EMILIA 53,81 CARPINETI 0,50 RIO SALICETO 0,87 CASALGRANDE 2,31 ROLO 0,61 CASINA 0,50 RUBIERA 1,47 CASTELLARANO 1,40 SAN MARTINO 1,13 CASTELNOVO SOTTO 1,30 SAN POLO 0,91 CASTELNOVO MONTI 1,0 SANT’ILARIO 1,68 CAVRIAGO 1,47 SCANDIANO 3,78 COLLAGNA 0,10 TOANO 0,27 CORREGGIO 3,83 VETTO 0,27 FABBRICO 0,96 VEZZANO S/C 0,70 GATTATICO 0,70 VIANO 0,42 ViLLA MINOZZO 0,12 · sintetizza, in ordine all’eventuale apertura alla partecipazione di terzi alla compagine sociale, le diverse modalità ed opportunità analizzando i diversi percorsi di: · a) Azionariato diffuso con quotazione in borsa, · b) Azionariato diffuso senza quotazione in borsa; · c) Cessione ad investitori istituzionali; · d) Cessione ad uno o più partner strategici · RITENUTO pertanto di approvare il progetto di trasformazione così come indicato nel sopradescritto Studio di fattibilità, che si allega quale parte integrante del presente atto (Allegato A);

RITENUTO conseguentemente di approvare una nuova Convenzione ex art.30 Dlgs n. 267/2000 - che si allega quale parte integrante del presente atto (Allegato B) - al fine di disciplinare i rapporti tra i Comuni soci e stabilire i patti e le condizioni relative all’amministrazione della Società ed al conferimento dei beni;

DATO ATTO:

· che i beni acquedottistici demaniali - prima facenti parte del capitale di dotazione conferito all’Azienda - sono vincolati alla destinazione d’uso connessa al servizio, ma sono soggetti al regime di inalienabilità; · che pertanto risulta necessario regolare l’utilizzo di tali beni da parte della Società mediante apposito “Disciplinare di concessione d’uso bei beni demaniali” nel testo che si allega quale parte integrante del presente atto (Allegato C);

RITENUTO quindi di dare atto che la trasformazione del Consorzio AGAC, con effetti a decorrere dal 1° giorno del mese successivo a quello di acquisizione dell’omologa ed iscrizione nel Registro delle Imprese, dovrà essere articolata nelle seguenti fasi: A. Deliberazione, da parte di tutti i Consigli Comunali dei Comuni partecipanti all’AGAC, di approvazione: · dello Studio relativo alla trasformazione dell’AGAC in società per azioni a prevalente capitale pubblico, di cui all’art. 113, lett. e), del Dlgs n. 267/2000; · della Convenzione fra i 45 Comuni facenti parte dell’AGAC, da adottare ai sensi dell’art. 30, Dlgs 267/2000; · del disciplinare di concessione d’uso dei beni acquedottistici demaniali; B. Deliberazione, da parte di tutti i Consigli Comunali dei Comuni partecipanti all’AGAC, di trasformazione ai sensi dell’art. 115, del Dlgs n. 267/2000 dell’AGAC in Società per azioni a maggioranza pubblica, che dovrà contenere gli elementi prescritti per l’atto costitutivo della Società per azioni, tra cui l’approvazione dello Schema di Statuto della S.p.A.; Tale delibera dovrà inoltre conferire mandato al Sindaco ad intervenire nell’Assemblea del Consorzio AGAC - nel corso della quale verrà adottato l’atto ricognitivo delle Deliberazioni di trasformazione di ciascun Comune (seguente punto C) - al fine di: · confermare la determinazione del Consiglio Comunale di trasformare il Consorzio AGAC in Società per azioni a prevalente capitale pubblico locale; · partecipare alla nomina dei primi Amministratori e Sindaci della Società. C. Deliberazione dell’Assemblea straordinaria del Consorzio in cui sarà effettuata la ricognizione delle deliberazioni di trasformazione adottate dai 45 Comuni e completato l’iter della trasformazione con la nomina degli Amministratori e di Sindaci (Atto ricognitivo) D. Omologa del Tribunale, ai sensi dell’art. 2330 cc, dell’atto costitutivo della Società, che porterà in allegato le delibere di trasformazione del Consorzio Spa adottate da tutti i 45 Comuni soci, ed iscrizione nel registro delle imprese; E. Adempimenti, da parte della società, di quanto indicato dall’art. 115, comma 3, del Dlgs n. 267/2000 (determinazione dei valori patrimoniali conferiti);

VISTO il Dlgs 18 agosto 2000, n. 267 ed in particolare gli artt. 30,31, 113 e 115; VISTE le norme del Codice Civile che disciplinano la società per azioni;

VISTO il parere favorevole espresso ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs. 18.8.2000 n. 267 dal responsabile del servizio interessato, in ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione;

CON due votazioni una per l'immediata eseguibilità che ha dato il medesimo risultato della votazione sull' atto e precisamente:

PRESENTI E VOTANTI: n.14 FAVOREVOLI N.10 CONTRARI N.4 (BONINI, MONICA, DALL’AGLIO, PASINI) come accertato e proclamato del Presidente

D E L I B E R A

1. di approvare lo Studio di Fattibilità della trasformazione dell’AGAC in società per azioni a prevalente capitale pubblico, di cui all’art. 113, lettera e), del Dlgs 16 agosto 2000, n. 267, (“Studio”), che si allega sotto la lettera “A” , per farne parte integrante e sostanziale, rinviando a tale documento analisi, valutazioni, motivazioni e ogni altra considerazione ivi contenuta; 2. di approvare la Convenzione ai sensi dell’art. 30 Dlgs n. 267/2000 tra i 45 Comuni per la trasformazione dell’AGAC in società per azioni, che si allega alla presente sotto la lettera “B”, contenente la disciplina dei rapporti intercorrenti fra i 45 Comuni soci in relazione alla loro partecipazione alla costituenda società, e gli altri patti e condizioni relative all’amministrazione della società, al conferimento dei beni, all’ingresso di nuovi soci. 3. di approvare il Disciplinare di concessione d’uso dei beni acquedottistici demaniali, che si allega alla presente sotto la lettera “C”; 4. di dare espresso mandato ai Responsabili pro tempore degli Uffici competenti di intervenire in nome e per conto del Comune nella sottoscrizione della Convenzione e del Disciplinare di concessione dei beni acquedottistici demaniali, con facoltà di apportarvi le modifiche di stile che si rendessero necessarie per una migliore definizione del testo, senza tuttavia alterare la sostanza della presente deliberazione; 5. constatata l’urgenza, con votazione separata e con voto espresso della maggioranza dei componenti del Consiglio, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 c. 4 D.LGS. 267/2000. 6. di dare atto che, ai sensi dell’art.127 co. 1 D.LGS 267/2000, i consiglieri di minoranza chiedono che il presente atto venga sottoposto al controllo di legittimità da parte del Comitato di Controllo.