Parco GallipoliDOLOMITI Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni LUCANE & DINTORNI Viaggio d’autore per esploratori del bello

Itinerari e suggestioni fra i luoghi segreti di una terra ancora da scoprire 2 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni

Credit ©2010 Agenzia di Promozione Territoriale BASILICATA Via del Gallitello, 89 - 85100 POTENZA

Concept e Testi Vincenzo Petraglia

Progettazione e Direzione Editoriale Maria Teresa Lotito

Assistenza e supporto editoriale Annalisa Romeo

Progetto grafico e Layout Vincenzo Petraglia in collaborazione con Xela Art

Ricerca e selezione immagini Maria Teresa Lotito

Foto Archivio APT Basilicata Archivio Soprintendenza Beni Archeologici della Basilicata

Si ringrazia: La Soprintendenza Beni Archeologici della Basilicata, tutti i Comuni, le Associazioni e le Proloco che hanno messo a disposizione il materiale fotografico.

Distribuzione gratuita

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3 BASILICATA DOLOMITI Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni da non perdere anche...

CIRIGLIANO BRINDISI DI MONTAGNA TRIVIGNO

MATERA POTENZA Start

OLIVETO LUCANO

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4 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Fra i totem della natura ancestrale

Nel cuore della regione fra maestose cattedrali di arenaria, borghi-presepe, esperienze adrenaliniche e sconfinate foreste, custodi di misteriosi complessi megalitici e antichissimi riti arborei

un po’ come fare un viaggio tutta la sua maestosità e potenza. È indietro nel tempo, a come questa la sensazione che in qualche è doveva essere migliaia di anni fa modo si prova nell’attraversare i luoghi il mondo con i suoi paesaggi selvaggi, che costituiscono il centro esatto maestosi, incontaminati su cui la mano della Basilicata con i loro profili dagli dell’uomo ancora non era intervenuta andamenti quasi preistorici in atmosfere e la natura vergine si mostrava in pervase da un fascino ancestrale. Sì BASILICATA BASILICATA Fra i totem della natura ancestrale

i paesi da visitare Castelmezzano Pietrapertosa Garaguso Calciano Tricarico Campomaggiore San Mauro Forte Gorgoglione Brindisi di Montagna Albano di Lucania MAESTOSITÀ Trivigno perché sono questo le Piccole Dolomiti DOLOMITICHE Lucane, autentici totem alla maestosità Gli aguzzi profili e i paesaggi senza della natura. Pinnacoli rocciosi che tempo, dalle forme come guglie di cattedrali naturali si quasi preistoriche, stagliano verso il cielo lasciandosi ai delle Piccole piedi uno sconfinato tappeto verde di Dolomiti Lucane. boschi e foreste. Siamo a una trentina 5 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Un concentrato di vertiginosi strapiombi, lussureggiante vegetazione e strette gole

di chilometri a sud-est di Potenza, e lo scenario è quello dello splendido Parco naturale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, un concentrato di vertiginosi strapiombi, lussureggiante vegetazione e strette gole scavate dagli innumerevoli corsi d’acqua che lo attraversano. Fra questi il Basento, il maggiore dei fiumi lucani, il Salandrella e il Caperrino. Una mastodontica e frastagliata cordigliera di arenarie cementate che col suo profilo ricorda le aguzze forme delle più celebri Dolomiti alpine. A generarla quindici SOPRA: San Mauro Forte con la torre del castello cittadino. SOTTO: La superficie A spasso tra monasteri e uliveti secolari delle rocce intorno a Gorgoglione Nei dintorni del Parco ca dell’Assunta e quella levigata dal tempo. Cirigliano col suo ca- dell’Annunziata, parte stello eretto nel 1593, del quattrocentesco anche se rimaneggiato monastero francesca- nell’Ottocento, del cui no, al cui interno ci nucleo originario resta- sono opere del pittore no un torrione ellittico, Antonio Stabile. Infine e la cappella dell’Addo- i ruderi di un monaste- lorata. La chiesa Madre, ro benedettino del XII di fondazione cinque- secolo. Gorgoglione. centesca, custodisce Dai dintorni proven- un’interessante scul- gono molti reperti tura lignea del ‘400 raf- archeologici risalenti figurante San Giacomo. San Mauro al VI-IV secolo avanti Cristo, custodi- A DESTRA: Forte sorge su una collina nei pressi ti in diversi musei lucani. Nel centro Il possente torrione del torrente Salandrella circondato abitato è, invece, da visitare la chiesa a pianta ellittica da splendidi uliveti secolari. Sull’abi- dell’Assunta, edificata nel ‘600 ma poi edificato nel 1593, parte tato svettano la torre cilindrica del rimaneggiata, al cui interno conser- integrante del castello castello duecentesco, la chiesa baroc- va un crocifisso del XIII secolo. del borgo di Cirigliano. BASILICATA BASILICATA Un concentrato di vertiginosi strapiombi, lussureggiante vegetazione e strette gole

APOTEOSI DELLA NATURA milioni di anni fa le dai ghiacciai man mano che si ritirano), Tantissime le specie ultime fasi tettoniche presenti un po’ ovunque sul territorio. floreali mentre il del Miocene Fra i giganti emersi dagli abissi oceanici sottobosco pullula di funghi, tartufi e medio, le stesse che spiccano la Costa di San Martino con la frutti di bosco. hanno dato vita vetta del Monte Impiso (1319 metri), la all’intero Appennino Cresta Tavernaro (1390) e la Montagna meridionale. A del Caperrino (1455). Intorno fare il resto ci ha impenetrabili foreste di cerri, aceri, pensato nei secoli castagni, roveri, carpini, agrifogli, tigli, l’azione erosiva degli meli, peri selvatici, fra cui primeggia agenti atmosferici quella di Gallipoli Cognato con i boschi combinata a quella di Costa Cervitale, della Montagna di di fiumi e torrenti che hanno dato vita Caperrino, di San Domenico e Serra sempre nella zona ai profondi anfratti Barcuta, e il bellissimo Bosco di nei pressi di Oliveto Lucano, alle gole Montepiano, nei pressi di Accettura, del Basento e del Salandrella, ai massi sede dell’Ente parco. È sicuramente il erratici (i giganteschi macigni spostati più maestoso con i suoi 800 ettari 7 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni A generare l’imponente cordigliera rocciosa l’ultima fase del Miocene medio

A UN PASSO DAL CIELO I più temerari possono raggiungere le cime delle guglie d’arenaria tramite piccoli gradini intagliati nella roccia e da lì godersi panorami davvero mozzafiato.

ricoperti di giganteschi esemplari di abbracciano i paesi di Accettura, cerri colonnari alti fino a trenta metri. Calciano e Oliveto Lucano, in provincia Selve le cui chiome d’autunno si di , mentre in quella di Potenza, tingono di mille sfumature fra rossi, Castelmezzano e Pietrapertosa. I due aranci e gialli, con sottoboschi borghetti si presentano come autentici ricchissimi di funghi e tartufi e popolati presepi incastonati fra gli spuntoni da una ricchissima fauna fra cui rocciosi e li si raggiunge, lasciata la primeggiano lupi, cinghiali, volpi, daini, statale 407 Basentana, percorrendo tassi, gatti selvatici, ricci e faine. lente stradine panoramiche che si Ricoprono quasi interamente gli oltre attorcigliano fra le bizzarre sculture 27mila ettari del parco che d’arenaria. Alcune hanno forme arcigne, altre più dolci e rasserenanti, e VICOLI AGGRAPPATI nei secoli la fantasia popolare si è ALLA ROCCIA divertita ad assegnare ad ognuna nomi Castelmezzano e quali l’Aquila reale, l’Incudine, la Pietrapertosa sono un groviglio di vicoli Grande madre, la Civetta, il Corvo, il e scalinate che si Leone. Proprio per la loro inaccessibilità insinuano fra le rocce. BASILICATA BASILICATA A generare l’imponente cordigliera rocciosa l’ultima fase del Miocene medio

e per la posizione di dominio sull’intorno hanno spesso rivestito in passato il ruolo di inespugnabili roccaforti. Castelmezzano, inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, fu presidio normanno fra l’XI e il XIII secolo. Di quel periodo custodisce ancora i resti del suggestivo castello e anche qui, come in altri luoghi della Basilicata, che all’epoca delle Crociate fu un’importante tappa per il ristoro e la preghiera dei cavalieri diretti in Terra Santa, hanno lasciato QUI SOPRA: segni del loro passaggio i leggendari Templari. Sulla facciata L’imponente laterale della chiesa di origine duecentesca Santa Maria facciata della chiesa dell’Assunta di Albano di Lucania. NELLA PAGINA ACCANTO, Una splendida vista di Castelmezzano, Fra castelli IN BASSO: incastonato fra le cuspidi d’arenaria. e portali in pietra Trivigno è un borgo immerso nel SOTTO, I ruderi del castello di Brindisi di Montagna. Sul borgo svetta- verde della natura no i ruderi di un castello longobardo da cui incontaminata. In Brindisi di Montagna dominano il si gode una vista bellissima sulla Valle del borgo e le colline circostanti. Basento. Nel centro storico la chiesa Madre primo piano la chiesa custodisce una tela del pittore settecen- dei SS. Pietro e Paolo. tesco Nicola Peccheneda raffigurante la Madonna del Carmine, e nei dintorni, nella foresta Grancia, i ruderi del complesso di San Lorenzo, un tempo alle dipendenze della Certosa di Padula. Albano di Luca- nia, con i suoi palazzi adornati di portali in pietra scolpita e la chiesa Madre intitola- ta all’Assunta, di impianto medievale ma in seguito rimaneggiata, affrescata con dipinti del XIII-XIV secolo. Trivigno. Sul suo abitato, immerso nel verde, domina il campanile della seicentesca chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con all’interno un pre- gevole organo del XVII secolo. 9 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Castelmezzano e Pietrapertosa fra i borghi più belli d’Italia, due perle incastonate nelle rocce

dell’Olmo è venuta, infatti, alla luce dopo alcuni lavori di restauro, una porta segreta rivolta verso oriente sormontata da un architrave triangolare in cui è scolpita una croce templare a otto punte oggetto di studio da parte degli esperti in materia. All’interno della chiesa una preziosa PIETRAPERTOSA scultura lignea trecentesca raffigurante unaMadonna con Con i suoi 1088 metri di altitudine Bambino e una tela seicentesca di Girolamo Bresciano è il paese più alto dedicata alla Sacra famiglia. Pietrapertosa, come della Basilicata. Castelmezzano inserito fra i borghi più belli d’Italia, è con i suoi 1088 metri di altitudine il paese più alto della Basilicata.

Il Volo dell’angelo Per gli amanti delle emozioni forti le Dolomiti offrono la possibilità di fare un’esperienza unica e indimentica- bile. Il Volo dell’angelo è, infatti, un impianto che in Europa non ha pari e consente, imbracati a pancia in giù a due cavi d’acciaio che collegano i borghi di Pietrapertosa e Castelmez- zano, di sorvolare sospesi anche a 400metri d’altezza boschi e profondi burroni. Ogni tragitto dura circa un minuto e la velocità può toccare an- che i 120 chilometri orari. Numeri che forse fanno rabbrividire ma che non devono scoraggiare a priori perché il MANOVRE DI VOLO volo si svolge in assoluta sicurezza e Sicurezza prima di la ricompensa è davvero molto alta. tutto, garantita da Info: + 39 0971 986166 + 39 0971 personale e impianti 983052, www.volodellangelo.com. all’avanguardia. BASILICATA BASILICATA Castelmezzano e Pietrapertosa fra i borghi più belli d’Italia, due perle incastonate nelle rocce

GEMME NOTTURNE Pietrapertosa risplende con le sue lucine al pari della luna nelle notti limpide di queste terre incontaminate.

Fu baluardo saraceno e ne rimane che coinvolse tutto il Sud Italia. Fra gli traccia nel quartiere detto l’Arabata, anfratti più inaccessibili nidificano, con le sue caratteristiche case munite invece, nibbi reali, gheppi e falchi nelle di uscita secondaria sulle rocce che cui traiettorie perfette è facile consentivano di fuggire in caso di imbattersi. Ispirato proprio a queste è il pericolo, e nei ruderi della torre e Volo dell’angelo, un impianto unico in dell’antico fortilizio aggrappati fra Italia che consente, imbracati a pancia cuspidi rocciose le cui cime possono in giù a due cavi d’acciaio, di essere raggiunte dai più temerari sperimentare emozioni indimenticabili tramite piccoli gradini intagliati nella sorvolando i profondi burroni dolomitici. roccia. Il panorama che si gode da A Pietrapertosa meritano una visita lassù lascia veramente senza fiato e non a caso tutte le vette dolomitiche PAGINA AFFIANCO: vennero spesso utilizzate anche dalle I ruderi del fortilizio bande di briganti per nascondersi e di Pietrapertosa (foto in alto a sinistra) e gli perlustrare dall’alto i dintorni nella affreschi del convento sanguinosa insurrezione post-unitaria di San Francesco (foto piccola e qui a sinistra). 11 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Fra i boschi del Monte Croccia misteriosi megaliti di una Stonehenge tutta lucana

CALENDARI DI PIETRA Gli enormi massi del complesso megalitico “Petra de la Mola”, oggetto di interessanti studi.

anche la quattrocentesca chiesa delle più alte espressioni dell’arte Madre dedicata a San Giacomo e il rinascimentale dell’Italia meridionale. convento di San Francesco, eretto nel Da Pietrapertosa si giunge in una 1470. Vi è annessa una chiesa che quarantina di minuti, seguendo la custodisce splendidi affreschi provinciale 13 e attraversando fitti seicenteschi e, fra le altre, tele di boschi, ad Accettura, famosa per il Giovanni De Gregorio detto il Pietrafesa cosiddetto “Maggio”, un suggestivo rito e Francesco Guma, due dei maggiori arboreo la cui origine pagana si perde pittori seicenteschi lucani. E poi un nella notte dei tempi. Fra Accettura e polittico di Giovanni Luce da Eboli Oliveto Lucano, il cui abitato è risalente al 1530, dominato dai ruderi di un castello SOPRA: Una veduta di Accettura e degli raffigurante l’Eterno feudale e dalla chiesa cinquecentesca splendidi boschi Padre e il Cristo di dell’Assunta, si trovano immersi nei che la circondano. pietà insieme con boschi sulla cima del Monte Croccia IN ALTO A DESTRA: l’Annunziata e varie (1149 metri) i resti dell’antica città L’antica città fortiticata figure di santi, fortificata Croccia Cognato, fondata Croccia Cognato. considerato una da popolazioni di origini sannitiche fra il 12 BASILICATA BASILICATA Fra i boschi del Monte Croccia misteriosi megaliti di una Stonehenge tutta lucana

VI e il IV secolo avanti Cristo. Perfettamente conservati sono alcuni tratti dell’imponente cinta muraria realizzata con grossi blocchi di pietra squadrata. Poco fuori dalle mura della città si trova la Grotta di Pietra della Mola (“Petra de la Mola”) dove sono stati rinvenuti reperti risalenti al Neolitico e misteriosi complessi megalitici che un’equipe di studiosi di archeologi, astronomi, geofisici e geologi ha recentemente individuato

Le feste del “Maggio” fra sacro e profano Ad Accettura, Castelmezzano, Pietra- cielo, fonte di ogni fecondità. Le feste pertosa e Oliveto Lucano si svolgono si svolgono sempre fra maggio e set- ogni anno durante tutta l’estate sug- tembre, anche se le date precise pos- gestivi riti arborei conosciuti come le sono variare di anno in anno. Info: feste del “Maggio”. Si tratta di rituali Proloco di Accettura, 0835/67.52.92, propiziatori la cui origine pagana si www.ilmaggiodiaccettura.it, Ca- perde nella notte dei tempi e su cui stelmezzano, 0971/98.60.20, www. sono stati innestati nei secoli signi- prolococastelmezzano.it, Pietra- ficati e simboli cristiani. Celebrano pertosa, 0971/98.35.29, www. l’unione di due alberi, un enorme prolocopietrapertosa.it, e Oliveto faggio (il “Maggio” appunto, che Lucano, 0835/67.70.13 oppure rappresenta il maschio) e una “Cima” 349/6.68.17.06, www.prolocoliveto- (un agrifoglio), regina della foresta lucano.it. e simbolo di fertilità, che vengono abbattuti, trasportati con i buoi in I RITI ARBOREI paese, innestati l’uno all’altro e innal- Alcuni momenti della zati al cielo in una sorta di sposalizio festa del “Maggio” , allegorico che congiunge la terra e il straordinario rituale le cui origini si perdono nella notte dei tempi. BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni A Tricarico rivive col carnevale il fascino della transumanza

MASCHERE ZOOMORFE Nel carnevale tricaricese, fra i più famosi della regione, sfilano maschere allegoria di tori e mucche.

come una sorta di Stonehenge lucana. Pare, infatti, che gli enormi massi che si trovano nell’area siano perfettamente allineati alla posizione del sole a mezzogiorno e al tramonto nel solstizio d’inverno e segnalino con precisione solstizio d’estate ed equinozi. È quindi probabile che questo complesso megalitico fosse utilizzato come un “calendario di CALCIANO pietra”. Da Oliveto Lucano, seguendo la statale 277 e Porta d’accesso passando per Garaguso, con il bel palazzo del Duca di nord-orientale al Revertera, fulcro del centro abitato dai cui dintorni Parco si caratterizza per le sue scalinate appese alle mura esterne delle TESORI ARCHEO abitazioni. A sinistra il famoso Tempietto di Garaguso, esposto presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza.

SOPRA: La chiesa rinascimentale di San Giovanni Battista, a Calciano. Custodisce al suo interno opere d’arte comprese fra XIV-XVI secolo. BASILICATA BASILICATA A Tricarico rivive col carnevale il fascino della transumanza

BORGO ARABEGGIANTE. Una suggestiva panormanica della cittadina di Tricarico, al cui interno sono ben riconoscibili elementi di matrice araba come stretti vicoli ciechi, orti saraceni e giardini terrazzati. provengono diversi una ventina di minuti a Tricarico, il borgo FRA NATURA E ARCHEOLOGIA reperti archeologici arabeggiante, poco fuori dal perimetro Garaguso (a sinistra) di epoca del Parco, in cui spiccano la torre è immerso fra i preistorica e greca normanna (IX-X secolo), la Cattedrale boschi e anche nei suoi dintorni sono custoditi nel Museo dedicata all’Assunta, rimaneggiata, ma stati ritrovati molti Archeologico risalente al 1061, e il convento di Santa reperti archeologici. Provinciale di Chiara, ricavato nel 1333 in un Potenza, si giunge preesistente castello, con l’annessa a Calciano, porta d’accesso nord- cappella del Crocifisso, affrescata dal orientale al Parco. Molto caratteristiche pittore seicentesco Pietro Antonio Ferro. Il sono le scalinate appese alle mura rinascimentale Palazzo ducale ospita la esterne delle case e vale una visita la mostra permanente “Una via di transito cinquecentesca chiesa dedicata a San dallo Ionio al Tirreno. Testimonianze Giovanni Battista che custodisce al suo archeologiche del Medio Basento” (via interno interessanti opere risalenti al Vittorio Veneto 2, 0835/72.62.68), con XIV-XVI secolo. Tornando sulla 407, reperti provenienti in massima parte percorrendo poi la statale 7 si giunge in dall’area archeologica della Civita15 di BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Il borgo fantasma di Campomaggiore è un gioiellino di avanguardia sociale

UNA CITTÀ DAL Tricarico, che si 7, superato il valico Tre Cancelli, immerso DESTINO FUNESTO Campomaggiore estende su una nei boschi, si imbocca la provinciale 13 che Vecchio venne superficie di circa conduce al borgo fantasma abbandonato dopo cinquanta ettari sulla Campomaggiore Vecchio, abbandonato una frana del 1885. quale sorgeva un nel 1885 in seguito a una frana, che sorge a centro fortificato circa 4 chilometri a nord-est del nuovo risalente alla seconda centro abitato. Si tratta di un piccolo metà del IV secolo gioiello di avanguardia sociale dall’impatto avanti Cristo scenografico davvero notevole con le caratterizzato da tre sagome dei suoi ruderi che si stagliano circuiti murari contro il cielo nel suggestivo paesaggio concentrici a blocchi agreste che lo circonda. La sua struttura squadrati. Molto urbanistica, che segue le geometrie suggestivi i rioni regolari di una pianta perfettamente a Rabatana e Saracena con vicoli ciechi, orti scacchiera, fu ideata infatti nel 1741 sulla saraceni e giardini terrazzati di chiara base delle teorie utopistiche dei pensatori impronta araba. Proseguendo sulla statale illuministi Charles Fourier e Robert Owen, BASILICATA BASILICATA dall’architetto Giovanni Patturelli, allievo di Luigi Vanvitelli (progettista della Reggia di Caserta). Al fianco della chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo e del Palazzo baronale, uno di fronte all’altro, la grande Piazza dei Voti a fare da cerniera con le circostanti aree residenziali e le infrastrutture produttive e di servizio. L’intero abitato fu progettato per ospitare milleseicento abitanti e dar vita, proprio secondo le teorie che ne erano alla base, a una convivenza perfetta anche grazie all’editto del conte Rendina, che ne volle la costruzione. Questo

Proprio come in un film sul brigantaggio A Brindisi di Montagna, nella foresta Grancia, ha sede il Parco sto- rico rurale e ambientale della Basilicata dove d’estate prende IN ALTO: Il castello di vita il cinespettacolo “La storia bandita”, la più grande performan- Brindisi di Montagna. ce multimediale italiana di teatro popolare. Un’ora e mezza fra SOTTO E AL LATO: cinema e teatro che con l’ausilio delle più moderne tecnologie Alcune delle scene dà allo spettatore la sensazione di partecipare in prima persona del cinespettacolo alla scena, in una sorta di film dal vivo che prende forma sotto i “La Storia bandita”. suoi occhi. Tremila i posti a sedere e 25mila i metri quadrati su cui 400 figuranti in costume, 35 danzatori, 18 cavalieri si muovono fra puntuali ricostruzioni scenografiche, musiche d’impatto, schermi d’acqua, effetti speciali che simulano esplosioni, incendi, battaglie. Un autentico salto nel passato, negli anni delle insorgenze fra il 1799 e il 1861, quando le foreste brulicavano di briganti, gendarmi francesi e piemontesi, contadini stanchi di subire l’oppressore di turno. Una gran- de narrazione epica del brigantaggio dunque, troppo spesso liquidato come episodio criminale, in realtà ribellione alla secolare oppressione subita. Sui nove ettari del Parco anche numerose altre attrazioni. Info: + 39 347 0082086 + 39 329 5811844 + 39 334 8769772 www.parcograncia.it 17 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni Fra queste contrade aleggiano affascinati leggende popolari

Fra Castelmezzano e Pietrapertosa il Percorso delle sette pietre, una passeggiata tematica ispi- rata al libro Vito ballava con le streghe di Mimmo Sammartino. Info: 0971/98.60.20, www.proloco- castelmezzano.it, e 0971/98.35.29, www.proloco- pietrapertosa.it. Fra masciare e filtri magici Su queste contrade poco antropizzate aleggiano atmosfere misteriose che hanno alimentato nei secoli leggende popolari di strane creature come le mascìare (streghe) per esempio, capaci di notte di togliere il respiro a chi dorme o preparare filtri magici con le tante erbe spontanee che crescono nella campagna. Molte di queste sono tuttora uti- lizzate nella cucina locale e, secondo recenti studi botanici, rappresenterebbero una sorta di elisir d’eterna giovinezza. Non è allora forse un caso che qui vivano molte delle persone più longeve della Basilicata, un’ulteriore riprova della profon- da conoscenza e del forte legame della gente del posto con la natura, le sue leggi e i suoi segreti, di cui si puo’ andare alla scoperta anche attraverso apposite visite guidate (foto in basso a destra).

assegnava a chiunque si fosse trasferito nel nuovo paese un alloggio e un terreno da coltivare. L’obiettivo, infranto poi purtroppo dalla sorte avversa, era creare quindi un paese utopico dove non ci fossero più poveri (Città dell’utopia: info e visite guidate: Comune di Campomaggiore, 0971/98.22.61 www.cittadellutopia.it).

XXXXXXX AGGI LaTie vel irit, quatin henim zzrilla facipsustrud tet utpat lore et augue mod dio doloreet 18 BASILICATA BASILICATA Fra queste contrade aleggiano affascinati leggende popolari

A TUTTO SPORT Il Parco, un eden per le attività all’aria aperta fra arrampicata, equitazione, trekking ed altro.

Adrenalina e avventura a Cirigliano Immerso in uno dei boschi più belli del circondario, caratterizzato da cerri alti anche più di venti metri, è il Parco Avventura Lucania Outdoor Park (località Acqua Furr, Cirigliano; 0835/56.30.21 oppure 328/73.38.268 - www.nuovaatlantide.com). Si tratta di un parco acrobatico sospeso nell’aria dove si possono sperimentare, in tutta libertà e immersi completamente nella natura, grandi emozioni e divertimento. Il parco propone diversi percorsi che si snodano, sem- pre in totale sicurezza, secondo tre livelli di difficoltà, adatti anche ai bambini, costellati di ponti tibetani, passerelle, scale, teleferiche, liane di Tarzan, reti di corda, piattaforme con un’altezza da terra che varia da mezzo metro, per i più piccini, fino a oltre dieci metri. Presen- te, ovviamente, anche un percorso di pratica nel quale vengono in- segnate da un istruttore le tecniche elementari necessarie per poter poi passare ai percorsi veri e propri. Adiacente al percorso avventura anche un campo per il tiro con l’arco e un’area pic-nic molto ben at- trezzata. 19 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni ECHI DAL COMEDOVE PASSATO QUANDO Come arrivare Rocco Scotellaro e la Il Parco si raggiunge con la A3 Salerno-Reggio Questione meridionale Calabria fino a Sicignano; da qui si segue fino a Potenza il raccordo autostradale che immet- te sulla statale 407 Basentana e si prosegue fino all’uscita Albano direzione Castelmez- zano o Campomaggiore per Pietrapertosa e Accettura. Dall’Adriatico autostrada A14 fino a Foggia; da qui statale 655 fino allo svincolo Candela, infine statale 658 fino alla Basentana direzione Metaponto uscita Albano o Campo- maggiore.

“Non gridatemi più dentro,/non soffiatemi in cuore/i vostri fiati caldi, contadini./Beviamoci insieme/una tazza colma di vino!/che all’ilare tempo della sera/ s’acquieti il nostro vento disperato./Spuntano ai pali ancora/le teste dei briganti, e la caverna/l’oasi verde della triste speranza/lindo conserva un guanciale di pietra.../Ma nei sentieri non si torna indietro./Altre ali fuggiranno/dalle paglie della cova,/perché lungo il perire dei tempi/l’alba è nuova, è nuova”. Recita così la poesia Sempre nuova è l’alba, di Roc- Transumanza e Carnevale co Scotellaro, il poeta, scrittore e politico lucano nato Tricarico, con Cirigliano e San Mauro Forte, è a Tricarico il 19 aprile del 1923 e noto per la sua noto per il suo Carnevale con maschere che battaglia a favore della civiltà contadina di cui non rappresentano tori e mucche e rimandano alla perse mai occasione per denunciare la situazione, transumanza. Il 17 gennaio, festa di Sant’An- spesso disumana e totalmente ignorata dai governi tonio Abate, e la domenica prima delle Ceneri, centrali, in cui versava. Dalle carenze alimentari e Tricarico diventa teatro di una delle manifesta- igienico-sanitarie al caporalato fino all’analfabeti- zioni più suggestive della regione che ha ri- chiamato in passato l’attenzione di personag- smo dilagante. A soli 23 anni divenne sindaco di Tri- gi quali Carlo Levi, Rocco Scotellaro ed Ernesto carico e la sua militanza nel Partito Socialista lo portò De Martino. Info: Proloco, 0835/72.80.73, e a partecipare attivamente all’occupazione delle terre Comune, 0835/52.61.11. incolte dei latifondisti. Divenne molto amico di Carlo Levi, che definì suo mentore, e insieme a lui cercò di portare avanti questa battaglia per il suo popolo, orgoglioso come fu sempre delle sue origini con- tadine, e la sua terra, diventando uno dei maggiori promotori della Riforma Agraria del Sud e soprattutto della Basilicata. BASILICATA BASILICATA

Fra Medioevo e magia Brindisi di Montagna a fine ottobre ospita leGior - nate Medievali con cortei di dame e cavalieri. Info: Proloco, 0971/98.54.30 oppure 347/8.79.42.69, www.prolocobrindisimontagna.it. Tra i resti del bor- Andar per sentieri go antico di Campomaggiore, prende vita la Cit- Molte le opportunità per gli amanti dell’escur- tà dell’Utopia in un grande affresco spettacolare sionismo a piedi, a cavallo o in mountain bike. dalle suggestioni oniriche. Un attrattore unico, con I sentieri sono ben segnalati e adatti sia a prin- rappresentazioni acrobatiche, incastonate all’inter- cipianti che a escursionisti esperti. Sulle guglie no di una linea poetica di particolare impatto e fa- dolomitiche, invece, sono diverse le possibili- scinazione (345 7887908 / www.cittadellutopia.it). tà e i percorsi per i cultori dell’arrampicata. Info: Ente Parco, Località Palazzo, Accettura, 0835/67.50.15, www.parcogallipolicognato.it, e Cooperativa Nuova Atlantide che gestisce un buon numero di guide per tutte le escursioni (328/7.33.82.68, www.nuovaatlantide.com).

Golosità gastronomiche Fra i prodotti tipici funghi, tartufi, frutti di bo- sco, salumi e formaggi come il casieddo, fatto con latte di capra e stagionato in foglie di felci, e il caciocavallo podolico. Ottime le carni del Suino nero di Tricarico, della Bo- Natura in mostra vina podolica e dell’Agnello delle Dolomiti Ad Accettura, in località Palazzo, sede dell’En- lucane. Molto buone le paste fresche condite te Parco, il centro visite Palazzo ospita un con sughi di selvaggina. Da provare rafanata museo naturalistico con annesso orto botani- (frittelle di Carnevale a base di rafano) e crostl co. Non lontano il centro visite Pian di Giglio (crostole), dolci nuziali con origano e miele. con una sala espositiva dedicata al lupo e una riserva con daini e cervi. Nel centro abitato di Accettura, invece, il Museo dei riti arborei propone un percorso alla scoperta di questi rituali propiziatori. Info e visite guidate: Ente Parco, 0835/67.50.15, www.parcogallipolico- gnato.it. 21 BASILICATA Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti LucaneBASILICATA e dintorni appa m BASILICATA

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5 BASILICATA BASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATA BASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATABASILICATABASILICATA BASILICATAAgenzia di Promozione Territoriale della Basilicata Potenza Via del Gallitello, 89 - Tel.: +39 0971 507611

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