INCHIESTA | PIZZOLUNGO: I MISTERI

BARBARA RIZZO CON I FIGLI GEMELLI SALVATORE E GIUSEPPE VITTIME DELLA STRAGE DI PIZZOLUNGO DI UNA STRAGE DEL 2 APRILE 1985 scannatoio dei Corleonesi”. Luogo apparentemente insignificante, una fila a destra di case e palazzine sten- L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI CALTANISSETTA PORTA DRITTI AL VICOLO PIPITONE tate e dall’altra parte del vicolo altre DI . E C’È UN NUOVO INDAGATO: VINCENZO GALATOLO case e palazzine insignificanti. Tra i Cantieri Navali operai del secolo di Rino Giacalone passato e la Villa Igea di un tempo più lontano, voluta dai Florio per pareggiare ricchezza e splendore dei regnanti, dello zar”. La descrizione storica di vicolo Pipitone appartiene alla penna del giornalista Onofrio Dispenza. È la base della famiglia ma- fiosa dei Madonia. Ed è lì che il procu- ratore aggiunto di Caltanissetta, Ga- briele Paci, ed il sostituto procuratore Pasquale Pacifico, sono virtualmente CARLO PALERMO NEL 1985 PM A TRAPANI, L’AGGUATO AVVENNE A 40 GIORNI DAL SUO ARRIVO IN PROCURA entrate, con la loro squadra di investi- gatori, per cercare un altro pezzo, for- IL PERCORSO DELLA NUOVA se quello determinante, di quel puzzle INDAGINE PORTA ANCHE che dovrebbe rendere verità e giustizia MATTEO A . sulla strage mafiosa di Pizzolungo del MESSINA 2 aprile 1985: l’attentato destinato DENARO SULLA SCENA STRAGISTA all’allora sostituto procuratore di Tra- DI PIZZOLUNGO POTREBBE pani Carlo Palermo, rimasto incolume LA BLINDATA DEL MAGISTRATO CARLO PALERMO ACCARTOCCIATA A SEGUITO DELL’ESPLOSIONE DELL’AUTOBOMBA perché a fare da scudo quel giorno al ESSERCI STATO ANCHE momento della deflagrazione di una IL LATITANTE Vicolo Pipitone, a Pa- rato ed ordinato missioni criminali, cere dell’Ucciardone non è lontano, autobomba fu l’auto, che si trovò in Il percorso della nuova indagine por- lermo, è una brutta delitti eccellenti, progetti di morte basta affacciarsi dal vicolo e vedi le mezzo tra l’autobomba e la blindata ta anche a Castelvetrano. Sulla scena strada strozzata, con destabilizzanti, ma anche vendette e mura alte segnate dal tempo, le fine- del pm, con a bordo una donna con stragista di Pizzolungo potrebbe es- un muro in fondo che esecuzioni esemplari. Vicolo Pipito- stre coi vetri spaccati per poter vede- i suoi figli e che percorreva la stessa serci stato anche il latitante Matteo si della loggia segreta Iside 2 aveva ne segna la fine. La mafia ha mar- ne forse è stato fatto apposta senza re la strada dalle celle. Vicolo Pipito- strada, nell’identica direzione verso Messina Denaro. Ma le indagini il lattoniere di Castellammare del chiato la mappa di Palermo con uscita. Metafora. Il rione è quello ne ha una storia, era il quartier gene- Trapani. Si chiamavano Barbara Riz- tornano a puntare sui contatti tra Golfo Gioacchino Calabrò, l’uomo tanti cerchietti rossi dove ha ucciso, dell’ Acquasanta, a metà strada fra i rale della famiglia mafiosa dei Ga- zo, trentenne, Salvatore e Giuseppe mafia e massoneria, per i contatti che preparò l’autobomba. Qualche dove ha fatto strage, dove ha matu- Cantieri Navali e Villa Igiea. Il car- latolo ed era stato ribattezzato “lo Asta di appena sei anni. stretti che con i massoni trapane- settimana addietro parlando della

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Le domande senza risposta

Margherita Asta, la sorella dei gemellini, ha continuato a chiedersi il perchè di quella strage, nel corso di questi anni. È rimasta da sola dopo anche la scomparsa prematura di suo padre, Nunzio Asta, morto a 46 anni nel 1991: “Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha in- dagato sull’esito di quel processo d’appello di Caltanissetta (quello che decise l’assoluzione per gli esecutori della strage ndr) dopo le dichiarazioni di ”. Chi aiutò i boss a evitare la con- danna? E perché Carlo Palermo doveva essere fermato? Brusca ha parlato dell’aggiustamento della sentenza nel processo che si sta celebrando a Caltanissetta con Matteo Messina Denaro, il superlati- MARGHERITA ASTA tante trapanese imputato adesso per le stragi Falcone e Borsellino. Ma il suo nome potrebbe venire fuori anche nelle nuove indagini su portante, io credo infatti che chi ha commesso questo gesto non la Pizzolungo. Margherita Asta ha preso parte lo scorso 12 settembre conosceva bene questa storia. La statua è certamente un simbolo all’inaugurazione dell’anno scolastico nella scuola trapanese dove importante - ha continuato - ma non possiamo limitarci a questo. a ine agosto ignoti rubarono il busto dedicato a sua madre e ai suoi Dietro ci sono state persone concrete che non sono più tra noi. È in fratellini. Il busto è stato ritrovato e ricollocato. “Questo gesto (il funzione di loro che dobbiamo impegnarci per un futuro migliore. furto ndr) - ha detto Margherita Asta - ci deve far comprendere che Dobbiamo avere iducia nello Stato e nelle sue istituzioni, poiché è importante avere cura della memoria, dei luoghi. Avere cura della è solo con loro che possiamo avere la garanzia di un vivere civile e memoria di Barbara, Giuseppe e Salvatore. Conoscere la storia è im- democratico”.

NA VISITA IN SICILIA DI GIOVANNI PAOLO II. NEL MAGGIO DEL 1993 IL PAPA CONCLUSE IL VIAGGIO CON QUEL GRIDO SULLA PIANA DI RIVOLTO OGGI PER LA STRAGE AI MAFIOSI “CONVERTITEVI CHE UN GIORNO VERRÀ IL GIUDIZIO DI DIO”. CALABRÒ (A DESTRA) BACIÒ LA MANO AL SANTO PADRE MA NON SI È MAI CONVERTITO DI PIZZOLUNGO CI SONO della cupola trapanese, Balduccio uomini degli apparati delle istituzio- A CALTANISSETTA È STATO DIVERSE SENTENZE. CONDANNA Di Maggio e Nino Madonia. A Cal- ni. La strage di Pizzolungo è attra- IN PRIMO GRADO E ASSOLUZIONE tanissetta è stato intanto aperto un versata da tantissime trame, i traffi- INTANTO APERTO UN NUOVO IN APPELLO E CASSAZIONE nuovo fascicolo, è imminente la ri- ci di droga e di armi, la corruzione FASCICOLO, È IMMINENTE chiesta di rinvio a giudizio: riguar- politica, l’attacco mosso da Cosa LA RICHIESTA DI RINVIO PER GLI ESECUTORI da il boss Vincenzo Galatolo, boss nostra allo Stato in quella terribile DELLA STRAGE. E POI ALTRE palermitano dell’Acquasanta. La stagione degli anni ’80 fino ad arri- A GIUDIZIO: RIGUARDA IL BOSS DUE SENTENZE CON LE QUALI sua casa è dentro “Vicolo Pipitone”. vare alle stragi del 1992 e del 1993. VINCENZO GALATOLO, Da lì sarebbe partito l’ordine per la Frutto dell’ennesima trattativa, così BOSS PALERMITANO SONO STATI CONDANNATI strage. Ad accusarlo sono la figlia l’ha spiegata Francesco Onorato: DEFINITIVAMENTE “ribelle” Giovanna Galatolo e il “Non è mai esistita una trattativa fra DELL’ACQUASANTA. LA SUA CASA ALL’ERGASTOLO I CAPI MAFIA Francesco Onorato. La stra- mafia e Stato, c’è sempre stata una È DENTRO “VICOLO PIPITONE” ge mafiosa di Pizzolungo per come convivenza fra la mafia e lo Stato”, TOTÒ RIINA, , emerge dagli atti istruttori, vecchi e chi non faceva parte di quella con- in appello e in Cassazione. A mette- BALDUCCIO DI MAGGIO nuovi, non fa parte della storia ma- vivenza o chi la poteva ostacolare è re la firma su quella sentenza della E NINO MADONIA fiosa siciliana, ma scorrendo gli atti, ovvio che doveva essere eliminato. Cassazione furono due giudici toc- VINCENZO VIRGA per i nomi citati, è piena attualità. La verità sulla strage come per altri cati da sospetti, Corrado Carnevale Lì si riconosce la odierna organizza- fatti criminosi è stata nascosta dai e Paolino Dell’Anno, di quest’ulti- tragedia del ponte Morandi di Geno- Oggi per la strage di Pizzolungo ci Calabrò, Nino Melodia, Vincenzo zione mafiosa, quella che, si dice, si depistaggi. È certo che gli esecutori mo avrebbero parlato in una inter- va, il ministro Salvini si è lamentato sono diverse sentenze. Condanna in Milazzo. E poi altre due sentenze è inabissata, che vive di inciuci, che della strage furono i boss di cettazione mafiosi mazaresi, uno di che ancora non c’erano indagati per primo grado e assoluzione in Ap- con le quali sono stati condannati è sostenuta dalla massoneria dove e Castellammare, Nino Melodia, questi, Giovanni Bastone, lo indicò arrivare alla verità. Pizzolungo è storia pello e Cassazione per gli esecutori definitivamente all’ergastolo i capi talune logge erano e restano camere Vincenzo Milazzo (ucciso però nel come avvicinabile. tragica di 33 anni addietro, la verità su della strage, tutti mafiosi di Alcamo mafia Totò Riina, di di compensazione, dove i boss in- 1992) e Gioacchino Calabrò, furono I pentiti, e le indagini successive, quell’attentato ancora non si conosce. e Castellammare del Golfo, Gino Cosa nostra, Vincenzo Virga, capo contrano certi colletti bianchi, certi condannati in primo grado e assolti hanno indicato Calabrò, Milazzo e

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DA LÌ SAREBBE PARTITO quale sono stati condannati Totò Riina, Vincenzo Virga e Balduccio Il pm che la mafia L’ORDINE PER LA STRAGE. Di Maggio. Il giudice Carlo Paler- voleva uccidere AD ACCUSARLO SONO LA FIGLIA mo, all’epoca arrivato da appena 40 “RIBELLE” GIOVANNA GALATOLO giorni a Trapani da , era sulle tracce di un intreccio che legava ma- E IL PENTITO FRANCESCO fia, trafficanti d’armi e massoni. ONORATO. LA STRAGE Ma i magistrati di Caltanissetta MAFIOSA DI PIZZOLUNGO stanno rileggendo atti di altre inda- gini di altri procedimenti. O anche PER COME EMERGE DAGLI ATTI verbali rimasti dimenticati proprio ISTRUTTORI, VECCHI E NUOVI, su Pizzolungo. Ce ne è uno in par- IL PM CARLO PALERMO NON FA PARTE DELLA STORIA ticolare, è un interrogatorio del pen- tito . Un verbale Le parole dell’avvocato Carlo Palermo, il pm MAFIOSA SICILIANA, dove il dito è puntato contro la fa- che la maia voleva uccidere: “Nonostan- MA SCORRENDO GLI ATTI, miglia mafiosa dei Messina Denaro. te la chiedessi in continuazione, non vi era PER I NOMI CITATI, “A deliberare la strage fu una riunio- alcuna vigilanza sulla mia abitazione (una ne alla quale presero parte Ciccio e villetta al Villaggio Solare, in territorio di È PIENA ATTUALITÀ MARGHERITA ASTA Matteo Messina Denaro”. Valderice, poco distante dal luogo della CARLO PALERMO E MARGHERITA ASTA, Ma c’è anche un verbale del defun- strage ndr), nè fu mai eseguita un’attività CON L’ALLORA SINDACO DI GIACOMO LA STRAGE DI PIZZOLUNGO to pentito di Campobello di Maza- di boniica lungo il percorso che facevo ogni TRANCHIDA E DON LUIGI CIOTTI, IL GIORNO È ATTRAVERSATA DA TANTISSIME ra, Rosario Spatola. Lui chiama in mattina”. Per l’ex magistrato, “assenza di un DELL’INAUGURAZIONE A PIZZOLUNGO SUL LUOGO causa un altro potente boss mafio- DELLA STRAGE DEL PARCO DELLA MEMORIA TRAME, I TRAFFICI DI DROGA controllo preventivo ha concorso nell’atten- E DELL’IMPEGNO CIVILE “NON TI SCORDAR DI ME” so. Spatola riferì di una confidenza tato”. Trentatre anni dopo riaiorano nella E DI ARMI, LA CORRUZIONE fatta dall’avvocato mafioso Antonio memoria di Carlo Palermo, che è prossimo POLITICA, L’ATTACCO MOSSO Messina: “il giudice Palermo - gli alla pubblicazione di un nuovo libro sulla Madonia si sarebbe dovuto rivolgere disse Messina secondo la sua testi- strage, dopo “L’attentato” di parecchi anni proprio ad un massone nisseno per DA COSA NOSTRA ALLO STATO monianza - costituiva una minaccia addietro, “l’isolamento, sia da parte delle arrivare ai giudici di quella Corte. IN QUELLA TERRIBILE STAGIONE assai grave sia per la mafia che per i istituzioni che della popolazione che mi “La verità andate a cercarla dentro DEGLI ANNI ’80 FINO politici”. Spatola ha anche ricordato pesò veramente molto. Oggi la situazione è vicolo Pipitone”. “A casa Galatolo”. in quel verbale che settimane prima cambiata, Margherita Asta ne ha molti me- Questo si è sentito ripetutamente AD ARRIVARE ALLE STRAGI della strage l’avvocato Messina più riti”. Parlando delle indagini, Carlo Palermo, dire il procuratore aggiunto Gabrie- DEL 1992 E DEL 1993 volte si era visto con il boss Pippo ha rimarcato la “contraddizione” legata al le Paci, da quando sono ripartite le Calò, “era Calò che teneva i contatti fatto che il processo a carico dei presunti IL BUSTO PER RICORDARE LA STRAGE, È UN’OPERA IN BRONZO REALIZZATA DAL MAESTRO DOMENICO LI MULI indagini su Pizzolungo. L’ordine del- la strage. “Non appena il telegior- con i politici a Roma”. COMMISSIONATA E PAGATA DA NUNZIO ASTA A UN ANNO ESATTO DALLA STRAGE esecutori materiali, “svoltosi a poca distan- la strage partì da Palermo e da quel nale diede la notizia - ha messo a Dietro il botto del 2 aprile 1985 si za dai fatti, sfociò nelle assoluzioni” e che vicolo, covo dei boss più pericolosi e verbale Giovanna Galatolo - mia vede benissimo che c’è la mafia po- “la condanna dei presunti mandanti avven- Melodia come gli esecutori. Sarebbe del secondo grado di giudizio per la sanguinari di Cosa nostra. madre iniziò a urlare: “I bambini tente, quella che sopravvive con gli ne molti anni dopo e solo per le dichiarazio- stato Nino Melodia a schiacciare il strage di Pizzolungo. Non sappiamo “Da questo vicolo - ci ricorda anco- non si toccano”. Mio padre le sal- intrecci storici e le alleanze con pezzi ni rese da collaboratori di giustizia, questi tasto del telecomando della strage. se contatto c’è stato, è scritto nero ra il giornalista Onofrio Dispenza tò addosso, cominciò a picchiarla, dello Stato, i servizi e la massoneria ultimi neppure ascoltati organicamente”. Ma non possono essere riprocessati, su bianco che quella Corte mandò - partirono gli uomini di Cosa no- voleva dare fuoco alla casa”. deviati, le banche e i banchieri spre- “Pensare - dice carlo Palermo - che la maia per loro è scattato il ne bis in idem, assolti gli imputati: nella ultima sen- stra incaricati di eliminare il giudice “Avevo vent’anni - ha racconta- giudicati, i traffici di droga e di armi, si sconigga con l’arresto di qualche referen- non possono tornare imputati per tenza che ha condannato all’ergasto- istruttore , di ferma- to Giovanna - a casa sentivo mio le rotte internazionali del crimine. È te locale di Cosa nostra signiica avere una un reato per il quale esiste sentenza lo Totò Riina e Vincenzo Virga c’è re il segretario regionale del Pci, Pio padre che diceva: “Quel giudice è la mafia che lega le organizzazioni visione parziale del fenomeno. Ancora oggi definitiva di assoluzione. Totò Riina scritto che quella sentenza contiene La Torre, il commissario Ninni Cas- un cornuto”. Poi, si verificò l’at- criminali italiane con quelle turche combattiamo contro le ombre del passato: era molto interessato alla loro sorte “innumerevoli anomalie…il proce- sarà. Da lì nel 1989 partì il comman- tentato. E mi resi conto, anche mia per esempio, o ancora la mafia che chi ha fornito l’esplosivo per gli attentati a e mandò Giovanni Brusca a parla- dimento di formazione del giudizio do che doveva uccidere all’Addaura madre capì. Non si dava pace”. gestisce le “casseforti” del riciclag- Chinnici, Falcone e Borsellino? Chi ha forni- re con il capo mafia di Caltanisset- assolutorio risulta non corretto”. il giudice . Una Giovanna Galatolo non conosce il gio, dei denari di Cosa Nostra e una to e l’esplosivo utilizzato a Pizzolungo?”. La ta, Piddu Madonia, perché questi Prove sparite, riscontri non tenuti vera centrale della morte”. movente che portò i boss di Cosa serie di investimenti illeciti. Dentro i nuova indagine in corso sta provando a dare si occupasse di avvicinare i giudici in considerazione. L’ombra dell’in- È stata Giovanna, la figlia ribelle nostra ad agire con tanta fretta. fascicoli giudiziari che raccolgono la delle risposte. della Corte di Assise di Appello di gerenza della massoneria la si scor- ad accusare il padre mafioso, Vin- Una pista del possibile movente complessa istruttoria sulla strage di Caltanissetta, che si occupavano ge perfettamente. Perché poi Piddu cenzo Galatolo, di avere commesso è indicata nella sentenza con la Pizzolungo, ci sono nomi che torna-

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“LA VERITÀ ANDATE LA STRAGE A CERCARLA DENTRO VICOLO PIPITONE”. “A CASA GALATOLO”. QUESTO SI È SENTITO RIPETUTAMENTE DIRE IL PROCURATORE AGGIUNTO GABRIELE PACI, DA QUANDO SONO RIPARTITE LE INDAGINI Pizzolungo, 2 aprile 1985: l’attentato era destinato all’allora sostituto procuratore SU PIZZOLUNGO. L’ORDINE di Trapani Carlo Palermo, rimasto incolume DELLA STRAGE PARTÌ perché a fare da scudo quel giorno al mo- mento della delagrazione di una autobom- DA PALERMO E DA QUEL VICOLO, ba fu l’auto, che si trovò in mezzo tra l’au- COVO DEI BOSS PIÙ PERICOLOSI tobomba e la blindata del pm, con a bordo E SANGUINARI DI COSA NOSTRA una donna con i suoi igli e che percorreva la stessa strada, nell’identica direzione verso Trapani. Si chiamavano Barbara Rizzo, tren- no in altre inchieste, quelle sul crimi- tenne, Salvatore e Giuseppe Asta di appena ne internazionale, sulle alleanze tra sei anni. mafia e borghesia. Il “movente” sull’attentato di Piz- zolungo bisogna andare a cercarlo CARLO PALERMO E MARGHERITA ASTA NEL CORSO DI UN INCONTRO SVOLTOSI A PIACENZA GIOVANNA GALATOLO: dentro ciò che ruota attorno a Gino “NON APPENA IL TELEGIORNALE Calabrò, lattoniere e capo mafia di Cosa Nostra trapanese e i suoi in- giorno percorreva il pm Carlo Paler- stolo ha riacquistato la libertà, con se col giudice Palermo c’ era la scorta DIEDE LA NOTIZIA MIA MADRE Castellammare, l’uomo che “imbot- ciuci con la massoneria certamen- mo con la sua scorta. tiene alcuni segreti sulla potente composta da Raffaele Di Mercurio, tì” di tritolo la vettura usata per com- te c’entrano con Pizzolungo e lo Per Francesco Di Carlo, altro pentito, di , strage di - Salvatore “Totò” La Porta e Antonino INIZIÒ A URLARE: piere la strage di Pizzolungo, e in quei raccontano i pentiti. L’1 aprile del palermitano, “la mafia doveva dimo- lungo compresa. A Mazara all’epoca Ruggirello; Ruggirello e Di Mercurio ‘I BAMBINI NON SI TOCCANO’. momenti nell’officina di Calabrò ci 1985 il capo del mandamento Vin- strare di essere più forte dello Stato, della strage si nascondevano i peggiori seguivano su di una normalissima Rit- MIO PADRE LE SALTÒ ADDOSSO, sarebbero stati altri boss palermitani cenzo Virga incontrò Francesco si era fatto un gran parlare di questo mafiosi latitanti, da Riina ai Madonia. mo l’auto, una Fiat 132 blindata sulla come Nino Madonia, Pippo Gam- Milazzo (che lo ha riferito dopo il magistrato che arrivava da Trento a Nino Cascio, pentito alcamese, ha quale sitrovava il magistrato, l’autista COMINCIÒ A PICCHIARLA, VOLEVA bino e Nicola Di Trapani , come ha pentimento) e Vito Parisi, uomini Trapani, divenne obiettivo per questa detto di avere appreso dal capo cosca Rosario Maggio, l’altro agente, La DARE FUOCO ALLA CASA” raccontato il pentito Giovan Battista d’onore di Paceco: li avvertì che per ragione”. Giovan Battista Ferrante, Vincenzo Milazzo della strage, “mi Porta:per un caso fortuito Palermo Ferrante. Calabrò è uomo di stragi, l’indomani era meglio che a Trapa- altro ex “picciotto” di Palermo, ha ri- disse che se l’avesse avuto lui in mano sedeva nel sedile posteriore alle spal- affiancò il latitante capo mafia di Ca- ni non si facessero vedere, “ci sarà cordato quando qualche giorno dopo il telecomando non lo avrebbe premu- le dell’autista, dunque sul lato sini- stelvetrano Matteo Messina Denaro un attentato” disse loro; quel giorno la strage fu testimone di un incontro, to”. A premere il timer per Cascio fu stro, la deflagrazione devastò il lato nelle stragi del ‘93, e per questo scon- stesso Virga fu fermato ad un posto in un magazzino di proprietà di Ma- Nino Melodia, altro boss di Alcamo, destro della vettura e spinse Palermo ta l’ ergastolo, mentre per Pizzolungo di blocco, la relazione di servizio è riano Tullio Troja, boss di San Loren- in carcere, condannato per altri reati. fuori dall’auto. Tra i detriti e i resti assolto per la strage è stato condan- saltata fuori anni dopo, era assieme zo a Palermo, anche lui deceduto, tra Sono più di un centinaio le pagine delle vittime. nato solo per la ricettazione dell’auto ad un imprenditore Francesco Gen- il capo mandamento di San Lorenzo, istruttorie che ricostruiscono quel- Quegli attimi della mattina del 2 rubata usata per fare l’attentato. Il na, tutti e due erano all’epoca degli Pippo Gambino, con il mazarese Cal- lo che è stato possibile ricostruire su aprile 1985 furono raccontati in Tri- l lattoniere di Castellammare è uno insospettati e degli insospettabili, il cedonio Bruno, l’ architetto affiliato quanto accadde quel giorno a Pizzo- bunale dal magistrato, Carlo Paler- che risulta avere stretto mani im- capo e il vice capo della cosca mafio- alla potente cosca di Mazara: “Gam- lungo: si fa cenno ai “segnali” pre- mo, e dalla sua scorta, Raffaele Di SALVATORE E GIUSEPPE ASTA, I GEMELLINI UCCISI portanti, massoni come quelli della sa trapanese. Qualche giorno dopo bino lo accolse facendogli un gesto, monitori dei giorni antecedenti, le Mercurio (morto da qualche anno Iside 2 di Trapani, non tutti andati la strage fu fatta una perquisizione del genere per chiedergli ‘che cosa ave- telefonate minacciose, quelle giunte per una malattia cardiaca), Totò La grazione. Ebbi l’impressione che pro- “ancora in sonno”, alcuni ancora “in a casa di Vincenzo Virga, saltò fuori te fatto’, Calcedonio aprì le braccia anche alla base di Birgi, quando il pm Porta, Antonino Ruggirello. Carlo venisse dal motore. Fui sbalzato al di sella”; e di massoni e servizi deviati una piantina stradale dove in rosso per dire ‘è successo’, per quella donna Palermo vi alloggiava, con la quale Palermo: “Giunti in località Pizzolun- fuori dell’auto dal lato sinistro in quan- nell’attentato di Pizzolungo si ha per- era segnato il precorso da Pizzolun- e quei bimbi morti”. Oggi Calcedonio gli si preannunziava la consegna di go nell’affiancare altra autovettura in to lo sportello si aprì perché non avevo cezione della presenza. go verso Trapani, il tragitto che ogni Bruno è libero, nonostante un erga- un “regalo”. Quel giorno, il 2 aprile, fase di sorpasso, è avvenuta la defla- inserito la sicura. Immediatamente mi

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MARGHERITA ASTA: IL “MOVENTE” SULL’ATTENTATO “AVEVO VENT’ANNI DI PIZZOLUNGO BISOGNA A CASA SENTIVO MIO PADRE ANDARE A CERCARLO DENTRO CHE DICEVA: ‘QUEL GIUDICE CIÒ CHE RUOTA ATTORNO È UN CORNUTO’. POI, SI VERIFICÒ A GINO CALABRÒ, LATTONIERE L’ATTENTATO. E MI RESI CONTO, E CAPO MAFIA DI CASTELLAMMARE ANCHE MIA MADRE CAPÌ. L’UOMO CHE “IMBOTTÌ” NON SI DAVA PACE” DI TRITOLO LA VETTURA USATA PER COMPIERE LA STRAGE sono reso conto che vi erano tracce DI PIZZOLUNGO di un’ altra autovettura che doveva essersi disintegrata. Quindi insieme all’autista abbiamo estratto il corpo dopo che qualche “manina” era riu- Carlo Palermo s’era imbattuto nella dell’agente di tutela che si presenta- scita a fermare le sue indagini tren- sua inchiesta su una folta pattuglia di va quasi esanime”. IL PMCARLO PALERMO E MARGHERITA ASTA tine dove si era imbattuto in mafiosi trafficanti di droga della mafia siciliana Rosario Maggio: “Avvenuta l’esplosio- siciliani, in contatto con mafie estere, e turca, al riciclaggio dei denari sporchi ne la Fiat 132 si bloccò quasi impun- come unico fine quello di condiziona- indagini hanno portato ad una società dell’Est europeo, e i grandi riciclatori guadagnati e ripuliti dentro certe ban- tandosi, infatti il motore è finito a terra re la Democrazia e togliere ai cittadini di Brescia specialista nel produrre que- come il cassiere del Psi Federico Mach che. C’erano le indagini che portavano ed i copertoni si sono dilaniati. Io ho spazi di libertà sanciti dalla Costituzio- sto genere di esplosivi, l’identificazione De Palmstein, uomo che spuntò poi ai famosi cavalieri del lavoro di Cata- sentito una botta violenta ma non ho ne. Il nostro è un Paese che nella sua ha dato questo risultato: la miscela era nel 1992 all’epoca delle indagini sulla nia, Rendo, Graci e Costanzo, buoni visto la fiamma che invece hanno visto crescita e formazione è stato segnato composta da Pentrite T4, Brixia B5 e tangentopoli milanese. Uomo legatis- alleati dei mafiosi trapanesi e quelle a gli uomini che erano di scorta”. Raf- da “trattative” condotte da uomini del- Semtex H. Una miscela che per le sue simo al ministro socialista Gianni De certe banche trapanesi, come le Casse faele Di Mercurio: “Ad un tratto pro- lo Stato con le varie forme di crimina- caratteristiche veniva fornita alle pol- Michelis e al premier Bettino Craxi, il Rurali Ericina e di Xitta. Uno scena- veniente dalla destra vidi un bagliore lità. Pizzolungo è prova di una di que- veriere militari ma anche ad una so- cui nome compare anche nelle indagi- rio che potrebbe essere il movente di LE COPIE DEI QUADERNI DI SALVATORE E GIUSEPPE con una fiammata di colore arancione ste trattative. Pizzolungo fa parte della cietà che gestiva una cava a Villabate, ni su Pizzolungo. A parlare del sociali- ASTA ESPOSTI ALL’INTERNO DEL LABORATORIO quella strage, considerata l’entità del e sentii un violento boato, mi sentii strategia mafiosa e terroristica condot- nel palermitano. Tritolo che in parte sta Craxi, mentre in carcere, arrestato SORTO SUL LUOGO DELLA STRAGE PER INIZIATIVA denaro che Cosa nostra vedeva messo come una morsa tutta intorno. Vidi ta da Cosa Nostra: è il punto d’inizio di finì custodito in un arenale dalle par- per la strage di Pizzolungo, fu il boss DEL COMUNE DI ERICE E DELL’ASSOCIAZIONE LIBERA. in pericolo dalle indagini. Ma l’ultima L’ALLESTIMENTO INTERNO È STATO CURATO alzarsi anche una massa oscura, era l’ un filo di morte che si è disteso in Sici- ti di . Un’altra parte di Alcamo Vincenzo Milazzo. Così DAGLI STUDENTI DELL’ALBERGHIERO VINCENZO novità e cioè che l’ordine partì da Ga- asfalto. La Ritmo si bloccò quasi su se lia tra il 1985 ed il 1992, passando per era rimasta a Trapani, Vincenzo Virga parlò con altri detenuti appartenenti FLORIO DI ERICE latolo fa immaginare altri scenari che stessa. Trovai Ruggirello a terra davan- il fallito attentato al giudice Falcone, lo avrebbe consegnato ad emissari del alla stesa cosca alcamese: “ora ha ab- certo possono aggiungersi a quello ti la Ritmo. Aveva il braccio sinistro all’Addaura, nel 1989, e terminando latitante Matteo Messina Denaro, quel biriri si Craxi ni tira fora di sta rite”… appena delineato. Vicolo Pipitone è la all’altezza delle spalle, spezzato, aveva con l’attentato di via D’Amelio dove tritolo fu usato per uccidere Paolo Bor- tradotto, adesso deve vedere se Craxi magistrati. Poi il collaborante precisò stradina dove la mafia ha incontrato un buco alla guancia destra e sinistra, fu ucciso il procuratore Borsellino. Il sellino e la sua scorta, c’è un processo ci tira fuori dall’indagine. che al Tribunale di Trapani c’erano spesso certi poteri, quelli deviati dello al collo destro e gli occhi ricoperti di tritolo di Pizzolungo e dell’Addaura è in corso a Caltanissetta contro il boss Episodi, fatti, rivelazioni da rileggere. due magistrati - e non uno solo - che Stato. E sulla strage di Pizzolungo i de- sangue. Aveva addosso molto ferro uguale a quello impiegato il 19 luglio Messina Denaro. La storia di quegli anni ’80 a Trapani la famiglia mafiosa di Trapani, e quindi pistaggi ci sono e non sono stati pochi. frantumato”. 1992, “tritolo” di marca militare, tenu- La miscela esplosiva compare dun- si riversa nei giorni odierni. E colpisce Vincenzo Virga, aveva a disposizione, Il quadro che emerge dall’inchiesta è “Ci guardavamo attorno - ricorda Pa- to nascosto in una cava di . que in un lungo elenco di stragi, il Palazzo di Giustizia di quegli anni. per riceverne informazioni o favori un affresco impressionante ma che la- lermo - e cercavo quell’ altra auto che È lo stesso tritolo usato per la prima proprio quelle dove si allungano le Onorato lo ha dichiarato, mafia e Stato vari e che per questa ragione venivano scia intravedere ulteriori e clamorosi avevo visto mentre la sorpassavamo. volta nel 1984 per l’attentato al treno ombre degli intrecci tra mafia, poteri trovano sempre una intesa e chi si op- remunerati. Da questo “ventre mollo” sviluppi: ci sono dentro mafiosi paler- Era sparita, in alto su di una casa una rapido 904. Dove è coinvolto il fami- forti come la massoneria, i grandi ri- pone è eliminato, ieri con le armi, oggi della magistratura trapanese, i mafio- mitani e trapanesi, con tutta probabili- macchia rossa, appena sotto per terra gerato Pippo Calò. ciclaggi e i traffici di droga e di armi. con altri metodi. Il pentito di Alcamo si avrebbero potuto apprendere delle tà anche catanesi, trafficanti turchi, ma la scarpa di un bambino”. Il tritolo usato a Pizzolungo merita La rete delle “menti raffinate” così Giuseppe Ferro (leggete la sentenza di indagini del pm Carlo Palermo, le in- anche industriali, banchieri influenti, Una strage, quella di Pizzolungo, da un approfondimento. Intanto perché Giovanni Falcone definì i mandanti primo grado per l’omicidio del socio- chieste che portavano alle raffinerie di uomini dei servizi segreti, e apparte- inserire nell’ambito della strategia di lo stesso tritolo segna con il rosso del dell’attentato che nel 1989 doveva logo e giornalista Mauro Rostagno) ha eroina, al traffico di armi che sarebbe nenti alla loggia piduistia e a quella attacco alle Istituzioni condotta dal- sangue di tanti morti ammazzati un ucciderlo all’Addaura. Trame inquie- riferito un particolare interessante: “In passato per il porto di Trapani, ai con- trapanese della Iside 2. Affiora anche la mafia in quegli anni ’80, anche per percorso temporale preciso. Lo ab- tanti delle quali Carlo Palermo si due diverse occasioni ho fatto fece ave- tatti del mafioso trapanese Leonardo il nome di qualche politico e di qual- favorire quei poteri occulti nascosti biamo detto, dal treno 904 alle stragi stava occupando da anni, dapprima re a Vincenzo Virga, da parte di Enzo “Nanai” Crimi con il faccendiere al- che suo erede ancora in auge tanto da all’interno dello stesso Stato demo- di via D’Amelio e del 1993. La stessa dall’ufficio istruzione di Trento e poi Milazzo, la somma di dieci milioni di toatesino Karl Kofler, uno dei pri- cercare di mettere il silenziatore su certi cratico. Poteri che avevano, ed hanno, miscela hanno dimostrato i periti. Le dalla Procura di Trapani, dove arrivò lire”, a suo dire, dovevano servire ai mi personaggi di un certo peso in cui segreti. 

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