Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castelmaggiore, Castenaso, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Medicina, Minerbio Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Azienda USL Bologna Nord
Provincia di Bologna
Indice
Premessa
Capitolo 1 – Il contesto socio-economico del territorio: analisi della domanda sociale e dell’offerta 1.1 Il contesto socio economico – Come è cambiata e sta cambiando la nostra Comunità. 1.2 Lo stato dell’arte 1.3 Sistema di governo e di gestione dei servizi 1.4 I bisogni rilevati
Capitolo 2 – Gli obiettivi strategici e le priorità generali del Piano 2002/2003 2.1 Le priorità e gli obiettivi strategici 2.2.La gestione del Piano e la valutazione
Capitolo 3 – Il programma attuativo 2002 3.1 Area responsabilità familiari 3.2 Area diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 3.3 Area disabilità 3.4 Area anziani 3.5 Area immigrazione 3.6 Area contrasto all’esclusione – povertà – dipendenze 3.7 Titolarità degli interventi, modalità di produzione e gestione dei servizi 3.8 Le risorse finanziarie del Piano di Zona
2
Premessa
La “legge quadro per la realizzazione del Sistema integrato di interventi dei servizi sociali” n.328/00 adotta il metodo della pianificazione al fine di disegnare il sistema integrato di servizi socio assistenziali locali.
La Legge all’art.19 prevede l’utilizzo dei PIANI DI ZONA come strumento per favorire il riordino, il potenziamento, la messa in rete di interventi e servizi in modo di programmarli e realizzarli secondo un’ottica sistemica.
La nostra Regione, in attesa dell’approvazione della specifica legge, ha deliberato un programma di interventi che definisce: a) gli ambiti territoriali dei Piani di zona coincidenti con i Distretti sanitari; b) il carattere sperimentale del piano 2002; c) la ripartizione dei fondi; d) gli obiettivi prioritari.
Gli obiettivi:
a) valorizzare e sostenere le responsabilità familiari e le capacità genitoriali b) rafforzare i diritti dei minori assicurandone l’esigibilità anche tramite l’attivazione di servizi e iniziative all’interno di una progettazione di più ampia politica dei territori c) potenziare gli interventi a contrasto della povertà d) sostenere, con servizi domiciliari, le persone non autosufficienti (in particolare anziani e disabili gravi) e) prevenzione delle dipendenze f) azioni per l’integrazione sociale degli immigrati
La Provincia ha svolto un ruolo di coordinamento attraverso la promozione e informazione verso i cittadini, le istituzioni pubbliche e il Terzo settore con quattro Assemblee tematiche pubbliche quali momenti di approfondimento, confronto e ascolto, l’istituzione di tavoli politici e tecnici a livello provinciale, il supporto informativo e tecnico nei confronti dei soggetti impegnati nella formulazione dei piani di zona, attraverso la messa a disposizione di tutti i dati di sfondo del sistema informativo regionale sui servizi sociali.
Il Distretto “Pianura est” formatosi dalla fusione degli ex Distretti di Budrio e San Giorgio di Piano e composto da 16 Comuni, per la formazione dei Piani di Zona ha istituito una commissione tecnico-politica.
Compito della Commissione è stato quello di individuare le forme e i modi per favorire il massimo coinvolgimento e partecipazione dei soggetti coinvolti nelle politiche sociali (Comuni, AUSL, Scuole, Ipab, Fondazioni, Terzo settore, Associazionismo, Volontariato ecc…) La scelta di un unico tavolo è stata motivata dalla consapevolezza che, le trasformazioni del tessuto sociale in atto nella nostra realtà territoriale, richiedono un connubio tra competenze professionali e analisi delle politiche sociali.
3
Il percorso
Nel percorso di coinvolgimento della comunità, importanti sono state le due serate pubbliche a tema che hanno affrontato rispettivamente: “Famiglia, diritti per l’infanzia, adolescenza e disabilità” e “Anziani, immigrazione,dipendenze, vecchie e nuove povertà” con una buona partecipazione di cittadini, operatori del settore sociale, amministratori locali, operatori AUSL, OOSS, volontariato e associazionismo in un clima di confronto e rispetto reciproco.
Successivamente si sono formati due tavoli interistituzionali secondo le due macro aggregazioni sopra evidenziate, preceduti da uno specifico incontro con i Sindacati, le Cooperative e le loro Associazioni.
I tavoli si sono incontrati nel corso dei mesi di aprile e maggio, in tre momenti, con una partecipazione attenta e propositiva, tesa principalmente a: - conoscere i bisogni del territorio, nelle diverse aree; - conoscere i servizi esistenti e le possibili sinergie fra i soggetti coinvolti, per la loro valorizzazione - ipotizzare una prima forma di messa in rete - stabilire per ogni area di discussione le priorità di interventi 2002 e le prime indicazioni per il 2003 Parallelamente si sono tenuti alcuni incontri con i referenti tecnici dei 16 Comuni e dell’Azienda USL al fine di informarli e contemporaneamente condividere l’elaborazione del piano di zona.
Il gruppo tecnico-politico distrettuale ha poi provveduto all’analisi dei dati di sfondo, dei bisogni emersi, dei progetti presentati e delle risorse territoriali per ricomporle nella stesura effettiva il Piano di zona del Distretto Pianura EST.
4
TAVOLI DI LAVORO PER I PIANI DI ZONA
Tavolo 1 – Famiglia, diritti dell’infanzia, adolescenza e disabilità
Associazioni ed Enti invitati A.N.F.F.A.S. A.R.C.A. - Comunità Arcobaleno ONLUS A.R.C.I. provinciale A.I.A.S. Assoc. LA STRADA (minori) Dirigenze scolastiche dell’ex Distretto di Budrio e San Giorgio Centro per l’impiego della Provincia Casa delle Donne per non subire violenza Casa Famiglia Pieve di Cento Comunità MARANA-THA’ Coop. Soc. “Arcobaleno” Coop. Soc. “L’orto” Servizio Territoriale Orientamento Fondazione Demetrio Benni Handycap 24 Idee ed Esperienze L’Altra Voce (per handicap) Servizio Accoglienza alla Vita La Quercia Volontari Pensionati A.G.C.I. C.I.T. - C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. LegaCoop Bologna ConfCooperative Bologna USL BO NORD - Responsabile Servizio Sociale Distretto Pianura Est- Responsabile U.O. Pedriatrica Distrettuale Dipartimento Cure Primarie - Responsabile U.O. Centro di Salute Mentale Direttore Dipartimento Salute Mentale Responsabile M.O. di S.Giorgio di Piano U.O. Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva
5
Tavolo 2 – Anziani, immigrazione, dipendenze, vecchie e nuove povertà
Associazioni ed Enti invitati ABC Immigrazione ONLUS ANGLAD Bologna ONLUS Forum Terzo settore c/o A.R.C.I. provinciale Assoc. “Pettirosso” ONLUS (dipendenze) AUSER - sez. provinciale Mano Amica AMA Pieve a Colori CEFAL CARITAS DIOCESANA DI BOLOGNA A.N.C.E.S.C.A.O. Coordinamento Provinciale Centri Sociali e Anziani Autogestiti Comitato Orti A.G.C.I. C.I.T. - C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. LegaCoop Bologna ConfCooperative Bologna Casa di Riposo Villa Maria Grazia EL AMAL (assoc. Culturale marocchina) I.P.A.B. Unione Contro Emarginazione Sociale Per AUSL BO NORD Responsabile Servizio Sociale Distretto Pianura Est Referente U.O. Prevenzione Cura e Riabilitazione stati di Dipendenza
6
Capitolo 1
Il contesto socio economico
Analisi della domanda sociale e dell’offerta
7
IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Come è cambiata e sta cambiando la nostra comunità’
Il Distretto “Pianura Est”, costituitosi a seguito dell’accorpamento dei due ex distretti di Budrio e San Giorgio di Piano, si sviluppa su un vastissimo territorio della pianura centrale bolognese, dal capoluogo ai confini con la Provincia di Ferrara. I 16 Comuni che ne fanno parte hanno caratteristiche socio economiche sostanzialmente simili, anche se con specificità e vocazioni diverse: la localizzazione degli insediamenti industrio-artigianali e della grande distribuzione commerciale distinguono i Comuni della immediata cintura bolognese, in particolare lungo gli assi viari e ferroviari più importanti, mentre la presenza dell’agricoltura, peraltro sempre più specializzata e raffinata, è tipica dei territori più lontani dalla area urbana.
La popolazione residente al 31 dicembre 2000 ammonta a 146.120 abitanti, pari al 15,8% della popolazione dell’intera Provincia, con una espansione demografica negli ultimi dieci anni pari all’11% , accentuatasi negli ultimi due anni. Durante il 2000 si è registrato un aumento di 2.258 unità pari all’1,57% contro la media provinciale dello 0,5%. I confronti sono stati effetuati con il 2000 in quanto ultimo dato ufficiale dell’ISTAT.
(Riportiamo la tabella relativa alla popolazione stimata al 31/12/2001, dalla quale risulta un ulteriore incremento della popolazione che sale a 147.936 abitanti, anche se quest’ultimo dato non è ancora stato ufficializzato dall’ISTAT e pertanto potrà subire qualche variazione).
COMUNI 2000 2001 SALDO COMUNI 2000 2001 SALDO Argelato 8.482 8.767 +285 Granarolo 8.624 8.742 +118 Baricella 5.545 5.658 +113 Malalbergo 7.026 7.245 +219 Bentivoglio 4.533 4.561 +28 Medicina 13.366 13.593 +227 Budrio 15.484 15.400-84 Minerbio 7.536 7.579 +43 Castel Maggiore 16.063 16.063 --- Molinella 13.487 13.675 +188 Castello d’Argile 4.891 5.068 +177 Pieve di Cento 6.644 6.651 +7 Castenaso 13.483 13.566+83 S.Giorgio di Piano 6.102 6.234 +132 Galliera 5.131 5.198 +67 S.Pietro in Casale 9.723 9.936 +213
Negli ultimi anni si è assistito ad una parziale inversione di tendenza dei processi migratori. I “paesi” di medie e piccole dimensioni, anche se distanti dalla città, sono stati scelti da un numero sempre maggiore di nuclei familiari perché in grado di garantire una buona qualità dei servizi e quindi di “vita” a fronte di costi abitativi più bassi, di opportunità di lavoro nel territorio, di minori inquinamenti ambientali e senza grossi fenomeni di disagio sociale. Si assiste altresì al pieno e totale recupero e riutilizzo a fini residenziali degli edifici rurali un tempo abbandonati. Il Saldo migratorio in crescita giunge a + 2.296 unità nel 2000 (30,7% in più rispetto al 1998) e contribuisce, in modo consistente, al trend positivo del Distretto Pianura Est. Ma anche il saldo naturale migliora nettamente, pur se ancora negativo,
8 con una riduzione di due terzi rispetto a quello del 1998, grazie al significativo aumento dei nati: 1409 nel 2000, + 21,8% rispetto al 1998. Dal confronto con i dati relativi ad altri contesti territoriali si sottolinea che, nel biennio 1998-2000, l’espansione demografica è molto più accentuata nella pianura est, rispetto al complesso della provincia ,della regione ed ancor di più del livello nazionale.
20 14,9 15
10 6,9 5,2 5 2,8
0 pianura est provincia regione italia
Saldo positivo della popolazione residente - Anni 1998-2000 - per mille abitanti residenti.
Questa dinamica demografica ha determinato cambiamenti nella struttura per età della popolazione: nell’ultimo decennio si registra un lieve incremento della popolazione giovanile (0- 14) nel 2000 al 12,05% (+ 0,18%) , una flessione di quella adulta (dal 70% del 1990 al 67% del 2000) e un incremento di quella anziana (dal 18,37% del 1990 al 20,54% del 2000). Quest’ultima stabilizzatasi nell’ultimo biennio con un rapporto di 75 uomini ogni 100 donne.
L’indice di vecchiaia, ovvero gli anziani oltre i 65 anni per 100 giovani (0-14) è passato da 175,7 nel 1998 a 170.5 nel 2000. I Comuni che presentano un indice di vecchiaia superiore a quello dell’intera pianura est ( quasi 171 anziani ogni 100 giovani) sono: Malalbergo, Molinella, Budrio, Medicina, San Giorgio di Piano, Baricella, San Pietro in Casale, Bentivoglio e Minerbio. Questo indice, nell’ultimo biennio, è diminuito nella quasi totalità dei Comuni per l’incremento della popolazione giovanile. Dal confronto fra la pianura est ed altri contesti territoriali emerge che l’indice di vecchiaia (170,5) ha valori al di sotto della media provinciale (213) e regionale (194) senza però raggiungere il dato nazionale (127).
250 212,7 170,5 193,9 200 127 150
100
50
0 pianura est provincia regione italia 2 2 2 1 Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione anziani di 65 anni e oltre e la popolazione giovanile fino a 14 anni di età, per 100.
I Comuni “più giovani” risultano Castello d’Argile (117,5), Granarolo dell’Emilia (123,1) e Argelato (139,5). 9
Va inoltre sottolineato che, nella pianura est, il numero di anziani a carico (indice di dipendenza senile) pari a 30,5 ogni 100 persone attive, è inferiore rispetto a quello provinciale (34,8) e regionale (33,4) e sempre più vicino a quello nazionale (27,1).
Minori e stranieri risultano in lieve aumento nell’ultimo biennio: mentre la % di minori sul totale della popolazione è superiore nel Distretto Pianura Est ( 14,3) a quella provinciale (12,8) e regionale 13,7), la % di stranieri risulta invece pari al valore nazionale (2,4) , al di sotto di quella provinciale (3,5) e regionale (3,3). I Comuni con la più alta incidenza straniera sono: San Pietro in Casale, Baricella, Pieve di Cento, Bentivoglio, Galliera e San Giorgio di Piano, mentre Castello d’Argile e Granarolo dell’Emilia hanno la più alta incidenza di minori (rispettivamente il 16,9% e il 15,7%).
I dati che abbiamo voluto richiamare vengono riportati dettagliatamente nei documenti forniti dalla Provincia di Bologna.
10
Lo stato dell’arte
Per quanto riguarda il sistema dei servizi sociali territoriali, si può affermare l’esistenza di una significativa offerta di servizi ed una diversificata progettualità riferita in particolare ad alcune tematiche (infanzia, disabili, stranieri ….). Dall’analisi dei bisogni svolta, non sono emerse aree totalmente scoperte, ma richieste di miglioramento, soprattutto nel senso di una maggiore differenziazione e flessibilità dei servizi esistenti. Esaminiamo di seguito brevemente le diverse aree, in relazione alle attività in corso, all’utenza servita, alla risorse impiegate.
Area Responsabilità familiari
La necessità delle famiglie di conciliare tempo di cura e di lavoro trova risposta nella presenza capillare su tutti i Comuni del Distretto di servizi per l’infanzia quali i Nidi (anche in forme più flessibili come i nidi part-time o gli spazi bambini), i servizi integrativi alla scuola (pre- post), i centri estivi, il servizio di trasporto scolastico. Le responsabilità genitoriali vengono sostenute attraverso interventi di accompagnamento mirati, con particolare attenzione alle famiglie adottive e affidatarie, sportelli di consulenza psico-pedagogica, agevolazioni e misure di sostegno economico, offerta di soluzioni abitative di emergenza.
Spesa € Enti Anno 2001 Comuni Distretto 1.614.583,00 AUSL 61.446,00 Totali 1.676.029,00
Area Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza
La tutela e protezione dei minori viene garantita attraverso progetti di affido familiare o con inserimenti in comunità residenziali familiari e/o gruppi appartamento, nell’ottica di ridurre l’istituzionalizzazione e per agevolare il rientro in famiglia appena possibile. La necessità di socializzazione di bambini ed adolescenti trova risposta nell’offerta che spazia dai servizi per l’infanzia nelle diverse tipologie, ai servizi scolastici, extra – scolastici e per il tempo libero più in generale. Ancora insufficiente è invece la disponibilità di luoghi fisici di incontro per i ragazzi più grandi, con la funzione di prevenire e contrastare processi di esclusione. Buona invece la progettualità mirata alla prevenzione del disagio giovanile che tende a cogliere precocemente comportamenti a rischio di devianza ed a promuovere iniziative ed attività per l’agio ed il benessere dei minori.
11
Area minori – dati al 31/12/01 forniti dall’Azienda USL In ass. Utenza in carico Collocati extrafamiglia economica attività Inseriti con progetto di sussidio , di minori in minori in comunità affido borse gruppo, totale nucleo Minori nucleo educativa, lavoro, tempo presso extra minori nuclei mono extrac. mono istituto, presso colfaggio, libero, Distretto Assoc./ famiglia parentale reddito gruppo nuclei sostegno inser. Pianura gruppi appart. familiari genitorialità formativ Est famiglia o ARGELATO 100 70 17 25 55 - 4 1 5 8 5 BARICELLA 85 48 5 40 47 1 2 - 3 1 2 BENTIVOGLIO 53 29 5 24 33 - - 1 1 8 3 C ARGILE 36 23 13 6 20 - 4 - 4 3 - C MAGGIORE 196 133 31 53 88 1 1 2 16 7 GALLIERA 57 31 6 21 25 1 1 - 2 6 - GRANAROLO 70 55 14 24 27 - 1 - 1 1 2 MALALBERGO 95 67 13 25 49 - - - - 8 1 MINERBIO 50 28 14 15 19 - 5 1 6 1 4 PIEVE DI CENTO 69 48 2 29 44 - - 1 1 4 2 S GIORGIO 62 39 13 26 32 1 3 3 7 7 2 S PIETRO 160 87 20 63 110 - 5 2 7 29 1 BUDRIO 224 130 28 76 53 - 4 2 6 12 - CASTENASO 92 64 14 22 21 - 3 - 3 9 - MEDICINA 109 60 22 47 30 3 4 - 7 8 - MOLINELLA 125 80 20 45 39 2 - 1 3 13 - Tot. 31/12/01 1.583 992 237 541 692 8 37 13 58 134 29
ANNO 2000 1.398 901 256 387 606 16 42 7 65 150 5
Appare significativo l’aumento del volume di utenza e di interventi attivati nel corso del 2001. Anche il dato qualitativo si presenta molto interessante, connotato da elementi quali il minor numero di interventi di inserimento in strutture residenziali ed il maggior utilizzo dell’intervento di affido familiare, con un aumento di 8 situazioni rispetto all’anno 2000.
12 Bambini iscritti negli asili nido della zona Pianura Est - Anno 1999/2000 Numero N. Totale N. N. Lista posti Bambini N. N. Popolaz. numero Bambini Bambini d'attesa fra Comune (capienza N. Richieste utenti di Bambini Bambini 0-2 anni iscritti al handicapp retta N. Posti e max per Comuni stranieri esenti (1999) 31/10/99 ati Max N. Richieste comune) limitrofi
Argelato 48 49 42 1 1 0 2 0 200 -1 Baricella 24 34 24 1 1 0 0 0 144 -10 Bentivoglio 36 47 34 2 0 0 0 4 130 -11 Budrio 58 91 58 0 8 2 n.p. n.p. 365 -33 Castello D'Argile 36 47 31 5 0 1 0 6 160 -11 Castelmaggiore 69 113 69 0 0 0 1 0 392 -44 Castenaso 111 143 106 0 0 1 0 0 384 -32 Galliera 24 43 20 0 1 1 0 0 138 -19 Granarolo Dell'Emilia 98 98 98 0 1 0 n.p. n.p. 253 0 Malalbergo 48 65 48 0 0 0 1 0 152 -17 Medicina 65 103 56 1 4 0 0 0 313 -38 Minerbio 42 66 42 0 2 0 n.p. n.p. 199 -24 Molinella 74 85 74 0 0 3 0 0 308 -11 Pieve Di Cento 42 61 42 1 2 1 2 0 174 -19 San Giorgio Di Piano 36 50 34 0 2 0 1 0 166 -14 San Pietro In Casale 82 82 82 6 3 0 0 0 224 0
TOTALE Pianura Est 893 1.177 860 17 25 9 6 10 3.702 -284
TOTALE Provincia 5.349 6.221 5.179 137 330 40 342 654 21.233 -872
Spesa € Enti Anno 2001 Comuni Distretto 9.149.667,00 AUSL 1.536.273,00 Totali 10.685.940,00
Area Disabili La richiesta di sostegno proveniente dalla famiglie di disabili trova risposta in diversi interventi e servizi che vanno dall’assistenza domiciliare ai centri socio-riabilitativi diurni (Bucaneve di Castel Maggiore e Sottosopra di Medicina) a laboratori protetti, ai trasporti personalizzati realizzati in collaborazione con il volontariato. L’esigenza di socializzazione dei disabili viene affrontata con interventi e progetti legati al tempo libero, in particolare all’interno del S.A.P. (Servizio di Aiuto alla Persona) ed all’organizzazione di vacanze e soggiorni estivi. Relativamente agli inserimenti lavorativi vengono messi in campo percorsi protetti anche in collaborazione con Cooperative Sociali di tipo B. Infine grande impegno dei Comuni va negli interventi a sostegno dell’integrazione scolastica, prevedendo educatori a supporto dei docenti statali, laboratori in orario scolastico, ulteriori attività a carattere educativo in rapporto con il Servizio di Neuropsichiatria dell’età evolutiva e dell’Adolescenza. Quest’ultimo ambito di attività ha avuto notevole impulso grazie al sostegno economico della Fondazione Demetrio Benni di Budrio, che ha messo a disposizione risorse e strutture finalizzate al “Progetto Accendi Molti Fuochi” rivolto a minori certificati o in situazioni di disagio.
13
Handicap adulto – dati al 31/12/01 forniti dall’Azienda USL Borse percorsi lavorativi e ass.economica lavoro formativi interv. con in in segretari Distretto utenti educ. di genitori extra centri Tutela ato Pianura in socio coop lab. gruppo anziani famiglia diurni totale totale colf assist. totale sociale Est carico ass .form Prot ed indiv.
ARGELATO 19 2 2 -59------6 BARICELLA 10 2 1 1 2 3 - 3 1 - 1 1 - 2 BENTIVOGLIO 2 ------C ARGILE 7 1 - 3 4 - 1 1 - - - - - 1 C MAGGIORE 52 14 2 6 2 7 1 5 6 6 2 1 3 - 15 GALLIERA 9 3 1 - 1 2 - - - 1 - - - - 2 GRANAROLO 19 4 - 3 9 - 2 2 1 2 - 2 - 3 MALALBERGO 12 4 1 1 2 5 1 1 2 - - - - - 4 MINERBIO 14 2 1 - 1 3 1 1 2 1 1 1 2 1 2 PIEVE DI CENTO 29 11 6 8 11 - - - 3 - 2 2 1 6 S GIORGIO 10 5 1 1 1 1 1 - 1 3 - - - - 1 S PIETRO 28 6 2 1 4 8 2 1 3 3 1 1 2 - 3 BUDRIO 61 18 3 5 5 13 6 2 8 10 - 4 4 1 11 CASTENASO 35 15 - 7 3 7 3 2 5 13 - 2 2 - 13 MEDICINA 20 10 2 2 1 5 2 1 3 3 - 1 1 - 12 MOLINELLA 31 7 - 1 2 9 3 4 7 2 - 1 1 - 11 Tot. 31/12/01 358 104 15 31 42 95 23 20 43 47 6 14 20 3 92
ANNO 2000 328 94 12 32 34 81 20 21 41 22 6 3 9 381
Spesa enti Anno 2001 Comuni Distretto 1.995.297,00 AUSL 2.314.567,00 Totali 4.309.864,00
Area Anziani
In questa area le diverse azioni sono tese, principalmente, a mantenere l’anziano nel suo contesto di vita il più a lungo possibile. Il sostegno alla domiciliarità viene garantito attraverso servizi e interventi quali: Centri Diurni presenti in ben 11 Comuni, assistenza domiciliare, sia socio-assistenziale che integrata, consegna pasti a domicilio, erogazione assegni di cura, interventi di sostegno economico, alloggi protetti, telesoccorso, trasporti sociali e personalizzati. L’esigenza di ricovero, per le situazioni gravemente non autosufficienti, trova risposta in diverse strutture residenziali presenti sul territorio, sia gestite direttamente dai Comuni, sia gestite dalle IPAB o da privati. Va inoltre rilevato l’accesso facilitato ai suddetti servizi, realizzato attraverso un punto unico di accesso alla rete dei servizi stessi, fortemente sostenuto dal sistema operativo aziendale GARSIA.
14
Altro obiettivo prioritario dell’area è l’integrazione socio-sanitaria ricercata attraverso un forte coordinamento fra istituzioni interessate (Comuni, AUSL, IPAB), sancito in un apposito accordo di programma. Infine, il bisogno di socializzazione degli anziani ancora in buona salute viene soddisfatto attraverso una molteplicità di attività, anche a carattere preventivo quali: vacanze, corsi sportivi di mantenimento, orti, corsi culturali, ecc. spesso gestite in collaborazione con i Centri sociali anziani e l’Associazionismo.
Utenti presenti nei presidi al 31/12/2000 - Dati di STOCK Non sono pervenuti i dati di 1 Casa Protetta e di 2 Case di Riposo. Escludendo l'assistenza domiciliare si ha una mancata risposta pari al 9% dei presidi presenti in questa zona.
14,9% del complesso dei posti dei presidi per anziani 975 N° POSTI (capienza) 100% presenti sul territorio provinciale % su tot. posti in Provincia per tipol. di cui: N. % di servizio CASA PROTETTA 462 47,4 17,6 CASA RIPOSO 257 26,4 8,8 CENTRO DIURNO 129 13,2 25,7 COMUNITA' ALLOGGIO 27 2,8 31,4 R.S.A. 100 10,3 26,2 RESIDENZA PROTETTA - - - ASSISTENZA DOMICILIARE (2) -- - (2) L'assistenza domiciliare non ha una capienza (tot. Posti), poiché l'anziano non è inserito in struttura residenziale o semiresidenziale, ma il servizio consente la permanenza dell'anziano presso il proprio domicilio.
di cui 1.304 Anziani di 65 anni e più e 1.419 N° OSPITI (utenti) 100% 1.101 Anziani di 75 anni e più 65 75 % di 75 e + di cui: N. % e più e più sul Tot. utenti CASA PROTETTA 457 32,2 427 346 75,7 CASA RIPOSO 247 17,4 236 209 84,6 CENTRO DIURNO 122 8,6 122 105 86,1 COMUNITA' ALLOGGIO 25 1,8 23 18 72,0 R.S.A. 90 6,3 71 66 73,3 RESIDENZA PROTETTA ---- - ASSISTENZA DOMICILIARE 478 33,7 425 357 74,7
Dati forniti dall’Amministrazione Provinciale
Spesa enti Anno 2001 Comuni Distretto 5.930.137,00 AUSL 8.048.418,00 Totali 13.978.555,00
15
Area Immigrazione
I bisogni legati all’abitazione, problematica forte dell’area, trovano una risposta seppur parziale nei Centri di Accoglienza gestiti da diversi Comuni. Per favorire l’integrazione vengono messi in campo interventi di mediazione culturale rivolti sia ai bambini inseriti nelle scuole sia alle famiglie; in questo ambito notevole importanza hanno il Progetto Arcobaleno culturale, finanziato dalla Fondazione Benni, finalizzato all’integrazione scolastica ed extrascolastica per minori immigrati e gli sportelli “Odos” e “Donne al Centro” rivolti in particolare alle donne e famiglie immigrate con la finalità principale di garantire parità di accesso alle informazioni ed alle opportunità del territorio. La presenza poi di alcune associazioni di volontariato arricchisce l’offerta dei Comuni, in particolare in relazione ad attività di integrazione culturale e di alfabetizzazione.
Immigrazione: il sistema di offerta – dati dell’Amministrazione Provinciale al 31/12/2000 N. utenti % Minori Adulti Anziani % adulti su totale utenti Centri di accoglienza 202 100 72 129 1 63,9 abitativa
Spesa enti Anno 2001 Comuni Distretto 254.689,00 AUSL Totali 254.689,00
Area Contrasto all’esclusione, povertà, dipendenze
In questo ambito gli interventi attuati sono finalizzati a contrastare processi di isolamento e marginalità, a rimuovere limitazioni personali, familiari e sociali, a salvaguardare la dignità e l’autonomia della persona. Si riferiscono a colloqui di sostegno, accompagnamenti per inserimenti lavorativi, borse-lavoro, contributi ad integrazione del reddito.
Spesa enti Anno 2001 Comuni Distretto 90.262,00 AUSL 3.956.082,00 Totali 4.046.344,00
16
Sistema di gestione
I 16 Comuni del Distretto Socio-Sanitario Pianura Est hanno delegato da anni all’Azienda USL Bologna Nord le seguenti funzioni:
• Area famiglia, infanzia ed età evolutiva Assistenza sociale alla maternità, infanzia ed età evolutiva, ivi comprese le competenze di cui all’art. 23 lett.c del DPR 616/77; autorizzazione al funzionamento e vigilanza delle strutture residenziali e socio-assistenzali di accoglienza di madri e/o minori; • Area adulti Assistenza sociale agli adulti con riferimento ai tossicodipendenti ed alle persone di cui alle lettere a), b) e d) del DPR 616/77; • Area Handicap adulto Assistenza sociale agli adulti inabili in età lavorativa; autorizzazione al funzionamento e vigilanza delle strutture residenziali e semiresidenziali per handicappati; • Area Anziani Coordinamento del servizio di Assistenza Domiciliare in 10 Comuni su 16.
Nell’ambito di ciascuna area si distinguono, come previsto dall’accordo ANCI e specificato nella direttiva regionale n. 1637/96:
• Interventi socio-assistenziali, finalizzati al raggiungimento di obiettivi di natura sociale, educativa ed assistenziale, non collegati a condizioni patologiche e prepatologiche a rischio, o di alterazione permanente, sia fisica che psichica, con spesa a carico del Fondo Sociale degli Enti Locali; • Interventi sanitari, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, definiti dal Piano Sanitario Regionale, con spesa a carico del Fondo Sanitario; • Interventi sociali a rilievo sanitario, finalizzati al raggiungimento di obiettivi di natura sociale, educativa ed assistenziale, quando si debba contemporaneamente superare il condizionamento posto da stati patologici e prepatologici a rischio, sia fisico che in presenza di stati di disabilità permanente della funzionalità fisica e psichica con spesa a carico del Fondo Sanitario.
I Comuni gestiscono i restanti servizi o singolarmente o attraverso convenzioni per gruppi di Comuni, prevalentemente coincidenti con i territori degli ex – distretti. Particolarmente significative risultano le gestioni, in convenzione, delle Leggi 284/97 285/97 – 286/98 – 45/99 – 162/98 – L.R.2/85 – L.R.29/97, che hanno creato presupposti di omogenizzazione dei servizi sui territori interessati nonché l’abitudine a lavorare in modo coordinato fra Comuni e Azienda AUSL.
Nell’anno in corso vi è l’impegno di formare una Commissione di Studio fra Comuni e Azienda, con il contributo di esperti, per formulare ipotesi su nuove forme di deleghe o gestione servizi. Il finanziamento dello studio è inserito nella tabella 8 “Programma delle azioni di supporto”.
17
I bisogni rilevati
Il prezioso contributo emerso dai due tavoli tematici ed integrato dal punto di vista dei Comuni, ha delineato i bisogni sociali elencati di seguito, suddividendoli per maggior chiarezza nelle sei aree indicate dalla Regione e distinguendo ulteriormente fra proposte provenienti dai Comuni e proposte delle Associazioni e di altre Istituzioni. Si vogliono inoltre sottolineare alcuni bisogni e criticità trasversali emersi durante tutta la fase di discussione: necessità di potenziare la formazione a tutti i livelli, al fine di acquisire strumenti adeguati ad affrontare i cambiamenti sociali in atto; rafforzare la rete solidaristica, per allargare il campo delle risorse disponibili; rendere più costante ed efficace la comunicazione tra servizi e servizi ed in particolare tra ambito sociale ed ambito sanitario; non disperdere nel tempo l’attività di collaborazione fra quanti sono stati impegnati nei Piani di Zona, indispensabile se si vuole arrivare ad un reale lavoro di “rete”.
Si allegano le tabelle con il contributo delle associazioni e degli enti che hanno partecipato ai dibattiti, ai tavoli e che hanno voluto inviare contributi scritti.
18
Proposte Associazioni scaturite dagli incontri e/o pervenute per iscritto
CONTRASTO RESPONSABILITA’ INFANZIA ESCLUSIONE DISABILITA’ ANZIANI IMMIGRAZIONE FAMILIARI ADOLESCENZA POVERTA’ DIPENDENZE CASA DELLE DONNE DITRETTI “VILLA DONINI” IPAB “CASA C.G.I.L.: C.G.I.L.: PER NON SUBIRE SCOLASTICI: BUDRIO: RAMPONI” S.Giorgio 1) Continuare e 1) inserire nei VIOLENZA: 1) attività formative 1) possibilità di di Piano: promuovere programmi scolastici 1) analizzare più per personale ricoveri brevi anche 1) concentrazione dei l’esperienza di “Donne percorsi di approfonditamente e scolastico e genitori giornalieri; servizi amministrativi al Centro”; informazione e/o il tema della violenza per affrontare e/o 2) disponibilità di un fra le Ipab del 2) estendere gli prevenzione sui rischi e del maltrattamento prevenire il disagio posto di emergenza territorio; sportelli di ascolto su droga-alcool-fumo; a donne e minori infantile ed sociale; 2) gestione in forma tutti i comuni; 2) percorsi di all’interno della realtà adolescenziale e per 3) aiuto associata dei servizi 3) continuare i corsi di inserimento e familiare. un supporto alla nell’assistenza socio-assistenziali e alfabetizzaizone in reinserimento genitorialità; domiciliare con generali; particolare per le lavorativo ad hoc per 2) attivazione di operatori interni alla 3) unico direttore, donne; alcolisti licenziati e servizi specialistici a struttura; unico segretario 4) verificare se non tutelati dalla sostegno di insegnanti 4) vacanze protette; ecc…; occorre un maggior legge. e famiglie in accordo 5) corsi di formazione 4) mantenimento dei impiego di mediatori con la AUSL; per donne immigrate singoli consigli di culturali; CEFAL 3) esigenza di una da impiegare nei amministrazione. 5) porre particolare Per le Nuove Povertà: mappatura di tutti i periodi di emergenza. attenzione al 1) creare un arete (di servizi scuola ed A.R.E.R. I.P.A.B.: problema della casa. servizi, di persone, di extrascuola; C.G.I.L.: 1) rete servizi istituzioni, di risorse) 4) istituizone di un 1) Costruire percorsi territoriali rivolti agli che garantisca una gruppo permanente di integrazione sia alla anziani per ritardare comunicazione per monitorare i vita sociale che al l’istituzionalizzazione; continua e tempestiva progetti e le azioni. lavoro attraverso 2) servizi residenziali sul territorio: tavoli composti dai integrati; particolare dall’emergere di
19
C.G.I.L.: servizi per l’impiego, risalto alla figura situazioni bisognose di 1) Allargare le reti di le imprese e le parti responsabile del caso; intervento alle notizie affido oggi esistenti; sociali; 3) centralità di imprese che 2) investire sui nidi 2) investire sul “Dopo dell’operatore socio- cercano personale, come veicolo di di noi”. assistenziale; dai corsi in fase di formazione e 4) ridefinizione dei avvio ai progetti di integrazione; IDEE ED profili socio- intervento sociale e 3) costruire reti di ESPERIENZE: assistenziali alla luce culturale di Comuni e protezione e 1) mantenimento della 328; Distretti, ecc…; prevenzione per i delle borse lavoro; 5) aggiornamento 2) occorre una regia fenomeni di bullismo; 2) valorizzazione e professionale. che gestisca i percorsi 4) necessità di sviluppo delle da attivare per evitare analizzare i cooperative sociali ed OPERE PIE sovrapposizioni e regolamenti per eventuale promozione “S.DOMENICO” E dispersione l’accesso ai servizi per di nuove con “VILLA DONINI” garantendo nel l’infanzia. l’eventuale possibilità Budrio: contempo dei Comuni di essere 1) sviluppo complementarietà ed U.O. DI soci con le stesse; integrazione socio- efficacia; NEUROPSICHIATRIA 3) promozione e sanitaria; 3) costruire percorsi DELL’ETA’ valorizzazione di 2) coinvolgimento altamente EVOLUTIVA: qualsiasi risorsa di della AUSL, dei personalizzati. 1) incentivare, volontariato sul Comuni e delle case favorire, rafforzare territorio; protette in una logica l’ambito della 4) individuazione e di rete; prevenzione precoce, formazione di una 3) capacità delle potenziando le attività figura professionale strutture residenziali del “Centro per la sovracomunale che di offrire un servizio di Prima Infanzia” possa promuovere elevate prestazioni situato a Castel nell’ambito dei singoli sanitarie (attraverso Maggiore; Comuni aggregazioni integrazione ospedali, 2) favorire il di mutuo-aiuto; servizi infermieristici e
20 consolidamento del 5) maggiore strutture protette); progetto “Accedi Molti attenzione alle 4) sostegno sociale ad Fuochi”, facente capo dinamiche ed ai disagi anziani privi di rete al Centro Benni di delle famiglie che parentale. Vedrana di Budrio (in hanno un allestimento); handicappato da 3) indagare, gestire; monitorare e 6) formazione degli C.G.I.L.: intervenire, in operatori attraverso 1) rispettare la collaborazione con una politica che disponibilità del 10% scuole ed Enti locali, selezioni veramente di posti disponibili in sul fenomeno del che è predisposto per strutture per ricoveri disagio- tale lavoro: molte di sollievo imposto disadattamento famiglie si sono dalla legge; giovanile; dichiarate disponibili 2) aiutare le famiglie 4) favorire l’apertura ad accogliere in casa che godono di centri a “bassa persone in dell’assegno di cura soglia” in cui i ragazzi formazione; indipendentemente possano accedere 7) creazione di più dall’aiuto economico liberamente a scopo nuclei abitativi per che già ricevono; ricreativo-culturale; singoli (con molta 3) mappatura del 5) migliorare e autonomia) o gruppi fenomeno delle rendere più efficaci comunitari; badanti; qualitativamente, 8) attivazione di studi 4) verificare che i attraverso gli appositi legali che supporti i criteri di accesso ai tavoli interistituzionali, genitori nel disbrigo servizi per gli anziani i rapporti con i vari burocratico di siano basati sulla non- Plessi scolastici così domande di autosufficienza e non da favorire un interdizione, sul reddito; proficuo e comune inabilitazione, ecc.., 5) rispetto degli interscambio oltre allo studio di accordi siglati con
21 operativo e di tutele che superino il AUSL e Sindaci. informazioni. concetto della conservazione dei S.P.I.-C.G.I.L. / capitali, ma siano in F.N.P.-C.I.S.L. / grado di utilizzare gli U.I.L.P.-U.I.L.: stessi per il bene e la Va rispettato l’accordo qualità della vita della del 16/10/2000 fra persona. OOSS, AUSL e Conferenza dei Sindaci.
22
Proposte dei Comuni
ENTE RESPONSABILITA’ INFANZIA E DISABILITA’ ANZIANI IMMIGRAZIONE CONTRASTO - ALTRO ASSOCIAZIONE FAMILIARI ADOLESCENZA ESCLUSIONE – POVERTA’ – DIPENDENZA ARGELATO Intervento di Valutare e Assistente tecnici, educatori, adeguare i servizi sociale psicologi o altro ai minori stranieri comunale che agiscano non accompagnati direttamente nei nuclei familiari problematici BARICELLA 1)Messa in rete Sostegni a favore 1)Progetti di Progetti a Assistente dei centri per della domiciliarità alfabetizzazione sostegno delle Sociale area disabili scuole medie famiglie adulti su più 2)Progetti “dopo 2)Alfabetizzazione monoparentali comuni di noi” adulti in particolare donne BENTIVOGLIO Istituzione del Coordinamento Assistente prestito sull’onore servizio trasporto, Sociale area in forma associata convenzioni con adulti su più pubblica comuni assistenza,taxi, associazioni, ecc.. BUDRIO 1)Messa in rete 1)Condividere 1)Ampliamento 1)Realizzare Indagine sulle 1)Istituire della legge progetti handicap servizio assegni di progetti 286/98 nuove povertà servizi di 285/97 adulto e gravi cura (sportelli ODOS e per definire pronto 2)Ampliare 2)Ampliare 2)Proseguire Donne al Centro) progetti di soccorso offerta nido progetto “accendi progetto demenze 2)Formazione del intervento sociale 3)Interventi molti fuochi” 3)Realizzare ricerca personale dei alternativi al 2)Ampliare extrascolastici sui fabbisogni degli servizi comunali, contributo. organico per adolescenti anziani per sanitari e scolastici Vedi assistenti
23
individuare priorità esperienza sociali su più assegni civici comuni del comune di S.Giovanni CASTELLO D’ARGILE Potenziamento Potenziamento Assistente trasporto mediatori Donne Sociale area handicap adulto al Centro adulti su più comuni CASTENASO 1)Consolidamento Sviluppo 1)Ampliamento e 1)Estensione Problema Miglioramento sportelli di interventi consolidamento assegno di cura principale casa: percorsi consulenza educatori di trasporti 2)Definizione cosituzione di inserimento psicopedagogica di strada personalizzati percorso presa in agenzia per la lavorativo sostegno alla 2)Sperimentazione carico persone casa a livello genitorialità percorsi di anziane dimesse distrettuale 2)Gruppi di auto- autonomia (dopo dagli ospedali aiuto di noi) approfondimento aspetti legali GRANAROLO Istituire sul Potenziamento Potenziare i servizi Potenziare le territorio assistenza di consulenza agli funzioni di distrettuale uno o domiciliare: più immigrati segretariato più Centri per le ore, più servizi sociale Famiglie per: (accompagnamenti, (assistente mediazione preparazione pasti, sociale familiare e governo della casa) comunale e supporto alla URP servizi genitorialità sociali) collegati con i servizi integrativi per l’infanzia MALALBERGO Istituzione prestiti Sportelli di Prosecuzione Potenziamento sull’onore. ascolto per la progetto demenze. attività di sportello prevenzione del progetto “Donne
24
disagio al Centro” e corsi all’interno delle di scuole, rivolti sia alfabetizzazione. agli alunni che ai genitori e agli insegnanti. PIEVE DI CENTO Ludoteca Trasporto Trasporto Potenziamento Assistente presenza sociale per mediatore gli adulti culturale SAN GIORGIO DI 1)Progetto Progetto 1)Progetto filo Organizzazione Assistente PIANO legge 45/99 dismissioni dagli d’argento corsi di sociale area (animazione di ospedali 2)Buoni di servizio alfabetizzazione adulti su più strada) per famiglie che comuni 2)Prevenzione assistono anziani e disagio disabili quali giovanile: intergrazioni degli progetti di assegni di cura tutoraggio per i compiti e per contrastare l’abbandono scolastico SAN PIETRO IN Istituire il prestito Aumentare i Strutturare a Strutturare a livello Individuare nuove Individuare Potenziare le CASALE d’onore a livello progetti e livello distrettuale distrettuale i sevizi soluzioni per i progetti per funzioni di distrettuale l’impegno per le i sevizi di di trasporto problemi abitativi. affrontare ascolto. attività rivolte trasporto protetto. protetto Riconoscere piena l’incremento ISEE omogeneo a all’adolescenza. cittadinanza delle situazioni livello distrettuale Il Dopo di noi all’immigrato, con di povertà. Attività extra- forme istituzionali (emergenza scuola. di partecipazione.. espulsione lavoro)
25
Capitolo 2
Gli obiettivi strategici e le priorità generali del Piano
26
Le priorità e gli obiettivi strategici
AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI
Una prima riflessione viene spontanea e riguarda lo spessore dei compiti attribuiti alla famiglia, ma anche la differenziazione dei livelli di intervento. Sono tuttavia i due verbi riconoscere e sostenere, che introducono una differenziazione tipologica: ci sono famiglie che in autonomia e con proprie risorse esercitano, giorno dopo giorno, ruoli che portano evolutivamente ciascun membro verso la propria autorealizzazione anche in rapporto ai contesti di vita esterni, ci sono famiglie che proprio in relazione a tali compiti evolutivi possono trovarsi in impasse, anche solo temporanee. Sembra allora che alle prime sia sufficiente il riconoscimento (che vuol dire concretamente non creare ostacoli all’evolversi del loro ciclo vitale), alle seconde necessiti una qualche forma di sostegno.
Tale primo capitolo è da considerarsi trasversale a tutte le aree: a) famiglia con minore b) famiglia con disabile c) famiglia con anziano
OBIETTIVI 2002
1) Sostegno alla famiglia nella gestione legata alle funzioni di accudimento (nidi, centri giochi, assistenza anziani, handicap). 2) Potenziare la domiciliarità 3) Contenimento della istituzionalizzazione
AREA DIRITTI DELL’ INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA
I finanziamenti della legge285 hanno permesso il costituirsi di una rete integrata tra Comuni, AUSL, associazioni, scuole, con il reperimento di risorse e progetti che, nel nostro territorio hanno portato ad azioni concrete nel pieno rispetto dei diritti del bambino. Ne sono un esempio il reperimento di famiglie affidatarie che hanno completamente azzerato l’istituzionalizzazione di minori nei nostri comuni. Va potenziata, quindi, ogni azione atta a favorire un migliore e più alto livello di raccordo con le istituzioni scolastiche, i servizi, le associazioni di volontariato.
OBIETTIVI 2002
1) Formazione al personale scolastico al fine di ricercare il benessere dei minori e adolescenti, come supporto alle famiglie in linea con quanto previsto nei PIANI PER LA SALUTE (disagio giovanile). 2) Potenziamento del progetto legge 45 “Educatori di strada” 3) Potenziamento degli sportelli di consulenza psicopedagogica 4) Progetto Roller. 5) Sviluppo centro specialistico sulla genitorialità presso il polo socio/sanitario di San Pietro in Casale.
27
AREA DISABILITA’
L’impegno che negli anni ha caratterizzato questo territorio si articola su tre punti fondamentali:
- mantenimento della domiciliarità - inserimento sociale - inserimento lavorativo
OBIETTIVI 2002
1) Impegno dei comuni a favorire l’inserimento lavorativo attraverso la concessione di appalti diretti a cooperative di tipo B 2) Sostegno scolastico ed extrascolastico ai minori - progetto “Accendi molti fuochi”: consolidamento ed estensione - centro prima infanzia per la diagnosi precoce 0-3 anni 3) Sviluppo assegni di cura per disabilità gravi 4) Estensione del S.A.P. 5) Flessibilità centri diurni 6) “Club del sabato” 7) Attivazione percorsi vita autonoma (Coop. Orto e Fondazione Benni Vedrana) 8) Progetti per il “Dopo di noi” 9) Formazione tavolo interistituzionale che studia strumenti e metodologie, valuta l’efficacia degli interventi, riprogetta nuove iniziative coordinato da: un rappresentante dei Comuni, un rappresentante del Distretto, un rappresentante della formazione professionale, un rappresentante dei Comuni per le attività produttive, un rappresentante delle categorie imprenditoriali più diffuse, un rappresentante sindacale ed infine la presenza di un operatore del centro impiego provinciale. Tale lavoro dovrà favorire l’inserimento lavorativo di cittadini in situazione di svantaggio, studiare percorsi personalizzati che rispondano ad ogni specifica tipologia di bisogno (immigrati, persone in condizioni di disagio).
AREA ANZIANI
Il territorio ha un consolidato e capillare sistema di aiuto e supporto alla persona anziana. Ogni Comune ha una casa di riposo o struttura protetta, centri diurni, servizi di assistenza domiciliare. La realtà attuale ha visto impegnati i servizi nella realizzazione di azioni volte a migliorare e sviluppare la cultura della domiciliarità. Non sfugge all’attenzione della amministrazioni comunali e dall’Azianda USL il fenomeno delle badanti clandestine. E’ necessario, data la particolarità del fenomeno, mettere in atto azioni di monitoraggio per verificarne l’estensione, formulare ipotesi di intervento conseguenti che devono vedere il coinvolgimento delle organizzaioni sindacali, il volontariato, i centri per la formazione e per l’impiego.
28
Da più parti viene posto l’accento sull’esigenza di valorizzare il lavoro sociale: è questa un’istanza condivisibile sia per l’importanza che questa attività ha, in senso lato, ma soprattutto per superare la discriminazione contrattuale tra il lavoratore privato e quello pubblico e per limitare il fenomeno del turn-over.
Viene infine ribadita la volontà di applicare ”l’accordo area anziani” siglato nell’ottobre del 2000 dai sindacati, dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, dal Direttore Generale della AUSL Bologna Nord e dalle Ipab del territorio.
OBIETTIVI 2002
1) Valorizzazione del lavoro sociale. 2) Potenziamento centro diurno di Castel Maggiore 3) Attivazione nuovi centri da Castenaso e Molinella. 4) Flessibilità oraria nei centri diurni esistenti 5) Omogeneizzazione del servizio domiciliare su base distrettuale 6) Adozione unico regolamento 7) Omogeneizzazione criteri per la definizione delle rette con applicazione ISE 8) Estensione servizio telesoccorso 9) Creazione di un fondo per l’estensione ADI nel territorio aziendale 10) Ampliamento e sviluppo offerta servizi domiciliari
AREA IMMIGRAZIONE
Il fenomeno è conosciuto e affrontato con azioni concrete già da un decennio. Sul nostro territorio l’incidenza degli stranieri è del 2,4% sul totale popolazione. Il dato non è da sottovalutare, quindi sono previste azioni di consolidamento e sviluppo tendenti ad una maggiore integrazione.
OBIETTIVI 2002
1) Consolidamento e ampliamento degli sportelli ODOS e Donne al Centro. 2) Potenziamento corsi di alfabetizzazione anche in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio. 3) Progetto Arcobaleno (Comuni, AUSL, scuole e Fondazione Benni) - integrazione scolastica ed extrascolastica alunni minori - formazione del personale.
AREA NUOVE POVERTA’
Si è cercato di considerare lo svantaggio nel nuovo contesto sociale in continua evoluzione comprendendo non solo le forme tradizionali (disagio economico, carcere, tossicodipendenza ecc…) ma anche sulle nuove tipologie emergenti quali l’immigrazione, donne sole, famiglie monoparentali, anziani soli… Tali complesse problematiche, trasversali ad ogni area devono trovare concrete azioni che possano facilitare la costruzione di reti di solidarietà atte a garantire l’autonomia e la dignità della persona. 29
OBIETTIVI 2002
1) Aumentare integrazione servizi pubblici e privati (Casa delle Donne di Castel Maggiore). 2) Prestiti d’onore 3) Appartamenti per esigenze abitative straordinarie 4) Proposte progettuali per dare priorità alle famiglie monogenitoriali nell’assegnazione di alloggi pubblici (Comune di Malalbergo). 5) Formazione tavolo interistituzionale che studia strumenti e metodologie, valuta l’efficacia degli interventi, riprogetta nuove iniziative coordinato da: un rappresentante dei comuni, un rappresentante del Distretto, un rappresentante della formazione professionale, un rappresentante dei comuni per le attività produttive, un rappresentante delle categorie imprenditoriali più diffuse, un rappresentante sindacale ed infine la presenza di un operatore del centro impiego provinciale. Tale tavolo dovrà favorire l’inserimento lavorativo di cittadini in situaione di svantaggio, studi percorsi personalizzati che rispondano ad ogni specifica tipologia di bisogno (immigrati, persone in condizione di disagio).
CONCLUSIONI
Nelle proposte delle linee di indirizzo dei Piani di Zona del Distretto Pianura Est riteniamo importante rilevare come, la metodologia di interventi individuata per il raggiungimento dell’obiettivo, ci ha permesso di evidenziare che il nostro territorio è ricco di servizi, progettualità, idee, esperienze, con importanti risorse umane e professionali che da tempo hanno saputo raccordarsi e collaborare. L’obiettivo principale, che è la grande scommessa di questo Piano di Zona, è quello di potenziare questo aspetto. In sintesi si può affermare che è necessario:
- coordinare la politica con i programmi; - integrare, con più efficacia, i servizi sociali, sanitari ed educativi come servizi alla persona; - innovare i programmi per rispondere ai bisogni effettivi; - individuare le priorità dove destinare le risorse, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione; - collaborare con il Terzo settore ed il privato sociale senza separazioni e per la completa messa in rete dei servizi. - Evitare sovrapposizioni e spreco di risorse
30
La valutazione e la gestione del Piano
L’importanza e la centralità della funzione di monitoraggio e di valutazione delle azioni è riconosciuta dai Comuni e dall’Azienda come componente stessa del percorso progettuale. Sarà quindi previsto un sistema di valutazione, durante il percorso dei programmi attuattivi, funzionale ad un riorientamento progressivo delle politiche previste ed alla riprogettazione. Tale azione di monitoraggio e valutazione dovrà essere condotta a livello distrettuale e raccordata al livello provinciale che svolge funzioni di coordinamento. A tale fine viene mantenuto l’organismo di coordinamento distrettuale istitutito nella prima fase di elaborazione e progettazione del piano di zona. Resterà quindi attivo il “Tavolo sociale di zona” composto dagli attuali rappresentanti di Comuni ed Azienda USL, con il compito di coordinare, monitorare e valutare a livello locale la realizzazione del piano e dei programmi attuativi. Sarà supportato in questo dai due tavoli di lavoro tematici istituiti nella fase di prima elaborazione del Piano.
La responsabilità gestionale per le attività delineate nel Programma attuativo 2002 resta in capo ai singoli soggetti attuatori - come da tabella 5-, tranne che per i “ progetti innovativi a livello distrettuale” che restano in capo a comuni capofila, individuati dal Comitato di distretto e, per alcuni, all’Azienda USL. La valutazione dello stato di avanzamento di tali progetti innovativi sarà in capo ai gruppi di lavoro che li hanno definiti e verrà restituita al Tavolo sociale in modo da fornire tutti gli elementi per una valutazione di Piano.
I tempi di questo primo Piano di Zona sono tali per cui il primo monitoraggio, previsto per ottobre 2002, sarà anche base per la definizione del programma attuativo anno 2003.
31
Capitolo 3
Il programma attuatrivo 2002
32
Le tabelle seguenti sono il frutto dell’elaborazione del Gruppo di lavoro istituito per la predisposizione del Piano di Zona. Base di partenza del lavoro sono stati i programmi degli Enti coinvolti, già approvati per l’anno 2002. Tenendo conto dei bisogni e dei fattori critici emersi nella faase di consultazione, sono state individuate azioni di sviluppo e miglioramento, sintetizzate nell’apposita tabella 3. Sono poi stati elaborati progetti innovativi a livello distrettuale, indicati nell’apposita colonna, sempre nella tabella 3. Le attività ed i progetti più significativi, evidenziati in neretto, sono stati sintetizzati nelle schede riportate di seguito.
33
3.1 AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta
FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI
LA QUANTITÀ E LA QUALITÀ DEI SERVIZI PRESENZA DI LISTE DI ATTESA NEI OFFERTI, BEN ARTICOLATI SU TUTTO IL NIDI DI QUASI TUTTI I COMUNI DEL TERRITORIO DISTRETTUALE DISTRETTO
STRETTA COLLABORAZIONE CON LE RISULTANO INSUFFICIENTI LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, RAFFORZATA DALLA PROGETTAZIONE LEGATA ALLA L. RISORSE ECONOMICHE E GLI 285 INTERVENTI MIRATI AL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’
SERVIZI SPECIALISTICI INSUFFICIENTE INTEGRAZIONE FRA AZIENDALI PER AFFRONTARE ENTI E SERVIZI COINVOLTI: SITUAZIONI PARTICOLARMENTE NECESSITA’ DI DEFINIRE PERCORSI E COMPLESSE PROTOCOLLI CONDIVISI
34
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 2002
TABELLA 3 - AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI
CONSOLIDAMENTO SVILUPPO E INNOVAZIONE E CONTENIMENTO MIGLIORAMENTO SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O SERVIZI
INTERVENTI COMUNITARI E Gestione alloggi ERP Adozione nuovi Regolamenti, RESIDENZIALI omogenei a livello distrettuale, per le graduatorie e per la mobilità (Legge 24/01).
Definizione di percorsi prioritari per l’assegnazione di alloggi pubblici a nuclei monoparentali.
Passagio ad ACER gestione alloggi ERP.
INTERVENTI DIURNI E SEMIRESIDENZIALI
INTERVENTI DOMICILIARI E DI Contributi economici di vario genere Definizione percorso per SOSTEGNO FAMILIARE compresi i contributi sull’affitto l’Attivazione omogenea dell’istituto prestiti Esenzione e riduzione rette servizi sull’onore a livello educativi e scolastici per nuclei familiari distrettuale e costituzione in difficoltà fondo.
35
Prestito sull’onore (Molinella) Progetto per estensione ConvenzionamentoServizio con ATC,Pronto Provincia, bus sul Fondazione Cassatetritorio di Risparmio dell’intero per Distretto servizio “PRONTO BUS” sul territorio dell’ex Distretto di San Giorgio di Piano Predisposizione progetti per Spazio specialistico per la valutazione e gestione incontri protetti il sostegno della genitorialità maltrattante Azione di sostegno alle famiglie di Realizzazione protocollo origine, adottive e affidatarie d’intesa con medicina di base Assistenza economica ed erogazione per gestione casi buoni spesa Protocollo distrettuale per le multiproblematici a valenza procedure amministrative delle socio-sanitaria Centro psicodiagnostico minori 0-3 tutele in carico anni Intervento con personale Interventi assistenziali adulti DPR qualificato nei punti di ascolto 616/77 delle scuole
Sostegno psicosociale a famiglie in difficoltà
Gestione interventi di supporto educativo nelle separazioni coniugali
Gestione provvedimenti autorità giudiziaria
Applicazione documento operativo metodologico
36
INTERVENTI TERRITORIALI, Contributi economici (buoni spesa) A BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE
INTERVENTI DI EMERGENZA
37
AMBITO TERRITORIALE DI EROGAZIONE
TABELLA 4 - AREA RESPONSABILITA’ FAMILIARI
PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe SUB AMBITO (ex Distretto di SINGOLO COMUNE AUSL eccetto anziani) progetti Budrio, ex Distretto di S.Giorgio distrettuali. di Piano, altri ambiti) INTERVENTI Adozione nuovi Regolamenti, Gestione alloggi ERP COMUNITARI E omogenei a livello distrettuale per RESIDENZIALI le graduatorie e per la mobilità (Legge 24/01).
Definizione di percorsi prioritari per l’assegnazione di alloggi pubblici a nuclei monoparentali.
Passaggio da ACER gestione alloggi ERP.
INTERVENTI DIURNI E SEMI- RESIDENZIALI
INTERVENTI Centro Definizione percorso per Convenzionamento con ATC, Contributi economici di vario DOMICILIARI E psicodiagnostico l’attivazione omogenea dell’istituto Provincia, Fondazione Cassa di genere compresi i contributi DI SOSTEGNO minori 0-3 anni. prestiti sull’onore a livello Risparmio per servizio sull’affitto. FAMILIARE distrettuale. “Prontobus” sul territorio dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano. Esenzione e riduzione rette Progetto per estensione Servizio servizi educativi e scolastici per Pronto bus sul territorio dell’interno nuclei familiari in difficoltà. Distretto. Prestiti sull’onore (Molinella). 38
Spazio specialistico per la valutazione e il sostegno della genitorialità maltrattante.
Assistenza economica ed erogazione buoni spesa.
Interventi assistenziali adulti DPR 616/77.
Sostegno psicosociale a famiglie in difficoltà.
Gestione interventi di supporto educativo nelle separazioni coniugali.
Gestione provvedimenti autorità giudiziaria
Applicazione documento operativo metodologico
Predisposizione progetti per gestione incontri protetti
Azione di sostegno alle famiglie di origine, adottive e affidatarie.
Protocollo distrettuale per le procedure amministrative delle tutele in carico.
39
Intervento con personale qualificato nei punti di ascolto delle scuole.
Realizzazione protocollo d’intesa con medicina di base per gestione casi multiproblematici a valenza socio-sanitaria.
INTERVENTI Contributi economici (buoni TERRITORIALI, A spesa). BASSA SOGLIA, DI PREVENZIONE
INTERVENTI DI EMERGENZA
40
DESCRIZIONE
PRESTITI SULL’ONORE Servizio di aiuto economico alla famiglia per risolvere un contingente stato di disagio finanziario.
SOGGETTI COINVOLTI
Tutti i Comuni del Distretto “Pianura Est” e il Servizio Sociale dell’Azienda AUSL.
OBIETTIVI
a) Risolvere, con tempestività, emergenti difficoltà finanziarie che compromettono la stabilità e la serenità della famiglia. b) Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali per concordare un percorso per uscire dalla situazione di disagio nel breve, ma con un chiaro progetto di medio e lungo periodo.
UTENZA INTERESSATA
Famiglie in difficoltà economica.
ATTIVITA'
- Attivazione di un percorso socio-assistenziale; - Formulazione di un percorso condiviso e sottoscritto dall’utente; - Concessione del contributo; - Controllo e verifica del percorso stabilito
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Già attivo dal 2000 nel Comune di Molinella, ne è prevista l’estensione all’intero Distretto dal 2003. Nel 2002 viene condiviso il progetto di fattibilità ed è costituito un primo fondo di 25.000 Euro.
41
DESCRIZIONE
PRONTO BUS Servizio di trasporto sperimentale, flessibile e capillare, rivolto alle esigenze della popolazione dell’area di Pianura, organizzato e gestito da A.T.C. S.p.a.
SOGGETTI COINVOLTI
Provincia di Bologna, A.T.C. S.p.a, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Comuni ex- distretto di S.Giorgio di Piano.
FINALITÀ - OBIETTIVI
Sperimentare un servizio di trasporto più flessibile per le esigenze della popolazione, istituendo un collegamento regolare dei Comuni della Pianura e relative frazioni con l’Ospedale di Bentivoglio, salvaguardando il servizio integrato Ferrobus con le stazioni F.S. di Castelmaggiore, S.Giorgio di Piano e S. Pietro in Casale, collegando nuove località prima non servite.
UTENZA INTERESSATA
Tutta la popolazione, con particolare riferimento agli anziani.
ATTIVITA’
Trasporto pubblico a chiamata, attraverso il Call Center ATC
TEMPI
Già attivo nell’ex-distretto di S. Giorgio di Piano, con l’ipotesi di estenderlo ai Comuni del distretto Pianura Est.
42
3.2 AREA DIRITTI DELL’ INFANZIA E DELL’ ADOLESCENZA tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta
FATTORI POSITIVI Fattori Critici
LA QUANTITÀ DEI SERVIZI ED PRESENZA DI LISTE D’ATTESA NEI INTERVENTI PER LA PRIMA INFANZIA NIDI DI QUASI TUTTI I COMUNI DEL CON VARIE ARTICOLAZIONI DISTRETTO.
BUON LIVELLO DEI SERVIZI/INTERVENTI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO, MOLTO RICHIESTA DI SEMPRE MAGGIORE ARTICOLATI SUL TERRITORIO DISTRETTUALE, POTENZIATI GRAZIE FLESSIBILITA’ DA PARTE DELLE ALL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 285/97, FAMIGLIE COMPRESE LE ATTIVITÀ ESTIVE.
PRESENZA DI COMUNITA’ EDUCATIVE A CARATTERE RESIDENZIALE
FORTE ATTENZIONE DELLA AUMENTO DEL DISAGIO RELAZIONALE SCUOLA VERSO IL DISAGIO , ANCOR PIU’ EVIDENTE NEI BAMBINI INFANTILE ED ADOLESCENZIALE IMMIGRATI ANCHE GRAZIE ALL’ATTIVAZIONE FENOMENI DI BULLISMO NELLA DEGLI SPORTELLI PSICO- FASCIA ADOLESCENZIALE PEDAGOGICI INSUFFICIENTE FORMAZIONE SPECIFICA PER IL PERSONALE SCOLASTICO E GENITORI
INTERVENTI SPECIALISTICI (PSICOPEDAGOGISTI, PSICOLOGI, ECC..) IN ACCORDO CON AUSL, A SOSTEGNO DI INSEGNANTI E FAMIGLIE .
PRESENZA DI TRE CENTRI GIOVANILI E E INSUFFICIENTI OPPORTUNITA’ DI DI INTERVENTI EDUCATIVI DI STRADA AGGREGAZIONE PER ADOLESCENTI
FORTE RETE ASSOCIAZIONISMO FORMAZIONE DEI VOLONTARI SPORTIVO
PRESENZA DI DUE CENTRI SPECIALISTICI PER LA PREVENZIONE E TERAPIA (CENTRO 43
PER LA PRIMA INFANZIA DI CASTELMAGGIORE E CENTRO BENNI A VEDRANA DI BUDRIO)
COMPLETARE L’ INTEGRAZIONE FRA ENTI E SERVIZI COINVOLTI PER RENDERE PIU’ EFFICACI LE RISPOSTE.
44
TABELLA 3 - AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
CONSOLIDAMENTO SVILUPPO E INNOVAZIONE E CONTENIMENTO MIGLIORAMENTO SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O SERVIZI
INTERVENTI COMUNITARI E Gestione comunità educativa Trasferimento dello stesso Progetto ROLLER con il RESIDENZIALI residenziale per adolescenti di Medicina gruppo appartamento presso contributo della (gruppo appartamento) struttura concessa dalla Fondazione del Monte di Fondazione Benni Bologna Monitoraggio regolamento aziendale gestione della struttura
INTERVENTI DIURNI E Servizi asilo nido in tutti i comuni del Ampliamento dell’offerta del SEMIRESIDENZIALI distretto sia con sezioni a tempo pieno servizio di asilo nido per N° 180 che part-time. posti
Maggiore personalizzazione nell’offerta dei servizi. Centri gioco in diversi comuni del Distretto. Apertura di nuovi centri gioco (San Pietro in Casale) Centro gioco “Amici di Ben” presso Ospedale di Bentivoglio.
Organizzazione centri estivi 3-13 anni. Interventi educativi per il tempo libero
45
INTERVENTI DOMICILIARI E DI Gestione progetti legge 285: laboratori Aumento attività SOSTEGNO FAMILIARE extra-scolastici, urbanistica extrascolastiche rivolte partecipata, vacanze estive/soggiorni all’adolescenza.Legge 285 verdi, in collaborazione con Scuole a Azienda AUSL
Organizzazione iniziative, conferenze, incontri sulle tematiche relative ad infanzia ed adolescenza.
Attività di pre e post-scuola nei servizi per l’infanzia e scolastici di tutti i comuni.
Servizi di extrascuola, dopo scuola e Ampliamento dei servizi tempi potenziati. extrascolastici.
Progetto accoglienza bambini per solidarietà internazionale in collaborazione con l’associazionismo locale. Riduzione istituzionalizzazione Gestione istruttoria per affidi e adozioni minori 0-10
Gestione minori in affido e adozione Attività specialistica ambulatoriale Centro per la valutazione, di sostegno psicoterapeutico prevenzione e cura dei traumi Attività promozione e sensibilizzazione rivolto ad adolescenti inseriti nella da maltrattamento e abuso dei affido familiari comunità educativa di Medicina minori
Erogazione contributi economici Implementazione sistema informativo regionale sull’area minori
46
INTERVENTI TERRITORIALI, Intervento educativo di strada e nei Estensione progetto Progetto “Arcobaleno A BASSA SOGLIA, centri giovanili nei territori dei comuni interventi educativi di strada culturale” per integrazione DI PREVENZIONE dell’ex Distretto di S.Giorgio di Piano legge 45/99 a tutti i comuni scuola ed extrascuola per (legge 45/99) dell’attuale Distretto Pianura minori immigrati con il Est. sostegno finanziario della Gestione centri giovanili: Fondazione Benni. - LA TANA di Granarolo - IL BULLONE di Minerbio Messa i rete dei centri giovanili - San Giorgio di Piano esistenti, con maggior utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e differenziazione Collaborazione con associazioni di delle attività. volontariato e sportive per attività rivolte ai minori. Attivazione di un intervento educativo pomeridiano a Sportelli psicopedagogici presso le favore di minori a rischio di scuole in alcuni comuni, per devianza, segnalati dal adolescenti, genitori e insegnanti Tribunale dei minorenni (legge 285/97) Estensione detti Sportelli psicopedagogici in tutti i Comuni del Distretto
Coordinamento Provinciale e formazione Affido e Adozione
INTERVENTI DI EMERGENZA Rete di accoglienza per bambini 0-6 anni in stato di abbandono
47
TABELLA 4 - AREA DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe SUB AMBITO (ex Distretto di SINGOLO COMUNE AUSL eccetto anziani) progetti Budrio, ex Distretto di S.Giorgio distrettuali. di Piano, altri ambiti) INTERVENTI Progetto Roller con il contributo COMUNITARI E della Fondazione Rolo Banca. RESIDENZIALI Gestione comunità educativa residenziale per adolescenti di Medicina (gruppo appartamento).
Trasferimento dello stesso gruppo appartamento presso struttura concessa dalla Fondazione Benni
Monitoraggio regolamento aziendale gestione della struttura.
INTERVENTI Centro gioco “Amici di Ben” presso Servizi asilo nido in tutti i DIURNI E SEMI- Ospedale di Bentivoglio. comuni del Distretto sia con RESIDENZIALI sezioni a tempo pieno che Interventi educativi per il tempo part-time. libero. Centri gioco in diversi comuni del Distretto.
Organizzaizione centri estivi 3- 13.
Ampliamento dell’offerta del servizio di asilo nido.
48
Maggiore personalizzazione nell’offerta dei servizi.
Apertura di nuovi centri gioco (S.Pietro in Casale).
INTERVENTI Centro per la Gestione progetti Legge 285: Organizzazione iniziative, DOMICILIARI E valutazione, laboratori extra-scolastici, conferenze, incontri sulle DI SOSTEGNO prevenzione e urbanistica partecipata, vacanze tematiche relative ad infanzia FAMILIARE cura dei traumi estive/ soggiorni verdi, in e adolescenza. da collaborazione con scuole e Azienda maltrattamento e USL. Attività di pre e post-scuola abuso dei minori nei servizi per l’infanzia e Aumento attività extrascolastiche scolastici di tutti i comuni. rivolte all’adolescenza Legge 285. Servizi di extrascuola, dopo Gestione istruttoria per affidi e scuola e tempi potenziati. adozioni Progetto accoglienza bambini Gestione minori in affido e adozione per solidarietà internazionale in collaborazione con Attività promozione e l’associazionismo locale. sensibilizzazione affido familiari Ampliamento dei servizi Erogazione contributi economici extrascolastici.
Riduzione istituzionalizzazione minori 0-10
Attività specialistica ambulatoriale di sostegno psicoterapeutico rivolto ad adolescenti inseriti nella 49
comunità educativa di Medicina
Implementazione sistema informativo regionale sull’area minori.
INTERVENTI Coordinamento e Estensione progetto interventi Intervento educativo di strada e Gestione centri giovanili: TERRITORIALI, A promozione educativi di strada L. 45/99 a tutti i nei centri giovanili nei territori - LA TANA di Granarolo BASSA SOGLIA, affido/adozione comuni dell’attuale Distretto dei comuni dell’ex Distretto di - IL BULLONE di Minerbio DI PREVENZIONE Pianura Est. S.Giorgio di Piano (L. 45). - San Giorgio di Piano
Sportelli psicopedagogici presso le Messa in rete dei centri giovanili Collaborazione con scuole in alcuni comuni, per esistenti, con maggior utilizzo associazioni di volontariato e adolescenti, genitori e insegnanti delle nuove tecnologie sportive per attività rivolte ai nell’ambito della L. 285. informatiche e differenziazione minori. delle attività (Comuni di Estensione detti sportelli Granarolo, Minerbio, S.Giorgio di psicopedagogici. Piano).
Attivazione di un intervento Progetto “Arcobaleno” per educativo pomeridiano a favore di integrazione scuola ed minori a rischio di devianza, extrascuola per minori immigrati segnalati dal Tribunale dei con il sostegno finanziario della minorenni Fondazione Benni (Comuni di Budrio, Castenaso, Molinella)
INTEVENTI DI Rete di EMERGENZA accoglienza 0-6 anni
50
DESCRIZIONE
LA COMUNITA’ EDUCATIVA IN RETE CON LE RISORSE TERRITORIALI (Messa in rete con il Progetto Roller, Progetto Arcobaleno, con la stazione multimediale di Vedrana di Budrio, con lo Spazio per il recupero della famiglia maltrattante)
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda USL Bologna Nord (gestore delle risorse e coordinatore Comuni Associazione di volontariato AUSER
FINALITÀ - OBIETTIVI
a) Costituzione di un punto integrato di progetti e di interventi, di un osservatorio per il monitoraggio, la ricerca e la costruzione di progettualità futura sulla condizione del disagio minorile con particolare riguardo al macrofenomeno dei minori stranieri, strettamente raccordato ai servizi USL ed alle scuole del territorio. b) Favorire il processo di integrazione della comunità educativa nel suo nuovo ambiente
UTENZA INTERESSATA
a) Adolescenti e preadolescenti sottoposti a, o nell’attesa di, provvedimenti dell’autorità giudiziaria b) Adolescenti e preadolescenti che necessitano di una pronta accoglienza nei casi di emergenza o che necessitano di un periodo di osservazione
ATTIVITA’
a) Organizzazione di percorsi individuali rivolti a giovani con evidente difficoltà nella coordinazione spazio-temporale, nella manualità, nell’immagine corporea, nella comunicazione dei propri vissuti ed emozioni b) Interventi di terapia psicomotoria, arteterapia, acquaticità, ippoterapia c) attività di computer grafica, scrittura creativa d) percorsi di educazione/formazione al lavoro, gestione delle autonomie economiche per i giovani prossimi alla maggiore età e) incontri di aggiornamento e discussione rivolti a insegnanti ed operatori interessati
TEMPI
Da attivare nel secondo semestre 2002.
51
DESCRIZIONE
Progetto appartamento “ROLLER”: a favore di persone che versano in condizioni di povertà estrema e senza fissa dimora.
SOGGETTI COINVOLTI
Comuni di: Malalbergo, San Pietro in Casale, Galliera, Baricella, Minerbio, Granarolo, San Giorgio di Piano, Castello d’Argile, Argelato, Pieve di Cento, Bentivoglio, Castel Maggiore Azienda USL Bologna Nord Servizio Sociale
Cofinanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna
Soggetti del privato sociale in possesso di esperienza e qualificazione negli interventi sociali a favore delle fasce deboli della popolazione.
FINALITÀ - OBIETTIVI
1) Offrire opportunità residenziali temporanee a giovani adulte che non possono contare sui familiari e/o sulle proprie risorse economiche 2) Mantenere, migliorare e potenziare i livelli di autonomia acquisiti e potenziare le capacità gestionali rispetto alle competenze del vivere quotidiano 3) Sostenere i soggetti nell’integrazione con le realtà esistenti sul territorio, nella ricerca di una abitazione e nell’inserimento lavorativo 4) Favorire il riavvicinamento familiare dell’utente, coinvolgendo la famiglia di origine nel progetto 5) Sostenere le giovani adulte nei percorsi sanitari, in particolar modo le madri e/o le future madri 6) Limitare il percorso ad un massimo di 2 anni di permanenza
UTENZA INTERESSATA
Giovani adulti fra i 18 e 30: 1) prive di famiglia; 2) Temporaneamente o definitivamente impossibilitate a rientrare o permanere nella famiglia di origine; 3) In situazione economica disagiata 4) Residenti o domiciliati sul territorio dei Comuni del Distretto
ATTIVITA’
Durante il primo anno sono previste le seguenti azioni: -reperimento di alloggio idoneo e completamento degli arredi -individuazione degli utenti e definizione dei progetti personali -inserimento degli utenti Le attività sono incentrate sul ruolo degli educatori di cui uno interno alla struttura che svolgerà funzioni di sostegno e verifica del percorso individuale degli ospiti, raccordo con il territorio in rete con le associazioni di volontariato,gli enti di formazione e di orientamento lavorativo.
52
Il secondo e il terzo anno le attività sono incentrate: - al proseguimento e incremento delle attività- - alla valutazione dei programmi e degli obiettivi raggiunti - TEMPI
Progetto triennale. E’ prevista la prima fase con il recupero di due appartamenti a Molinella con una spesa di € 25.000,00
53
DESCRIZIONE
INTERVENTI LEGGE 285/97 – secondo triennio Progetti, attività, interventi per l’infanzia e l’adolescenza con particolare attenzione alla prevenzione del disagio.
SOGGETTI COINVOLTI a) tutti i comuni del Distretto, ancora suddivisi nei due sub - ambiti coincidenti con gli ex- distretti socio sanitari di San Giorgio e Budrio; b) Azienda AUSL; c) Dirigenze scolastiche dei territori interessati;
Comuni con funzione di capo-fila: Budrio e San Pietro in Casale.
FINALITÀ – OBIETTIVI a) la prevenzione del disagio giovanile; b) promozione dell’integrazione culturale; c) sostegno alla genitorialità; d) tutela e promozione dei diritti dell’infanzia e adolescenza;
UTENZA INTERESSATA
Infanzia, adolescenza, famiglie, docenti ed educatori dei territori interessati.
ATTIVITA’
Attività condivise su tutto il Distretto Pianura EST: a) potenziamento e sostegno della genitorialità affidataria e adottiva – sostegno alle famiglie maltrattanti ; b) Mantenimento del Centro gioco “Amici di Ben”, presso l’Ospedale di Bentivoglio per il sostegno alla ospedalizzazione del bambino malato;
Attività nei Comuni ex distretto di Budrio: a) Interventi di sostegno alla genitorialità: apertura sportelli psico-pedagogici per genitori, docenti e studenti, formazione docenti e genitori, incontri tematici, laboratori affettivi; b) Attivazione prestiti per l’onore sperimentale a Molinella; c) Laboratori extra-scolastici per ragazzi 6/18 anni; d) Istituzione del Consiglio comunale per ragazzi, sperimentazione a Molinella; e) Allestimento Area verde Centro sociale “La Magnolia” di Budrio in parco pubblico per bambini, famiglie e anziani;
54
Attività nei Comuni ex Distretto di San Giorgio di Piano: a) Laboratori extra-scolastici; b) Soggiorni verdi, vacanze estive per preadolescenti e adolescenti con particolare attenzione alle condizioni di disagio; c) La relazione d’aiuto: comunicazione ed espressività. Attività laboratoriali a piccoli gruppi e/o a classi aperte finalizzate a promuovere l’ autostima la comunicazione e le relazioni interpersonali, in un’ottica di integrazione e valorizzazione delle diversità; d) Città amiche dell’infanzia e dell’adolescenza: progetti, in ogni Comune, per il recupero di aree destinate ai bambini ed ai ragazzi coinvolgendo questi ultimi nelle scelte decisionali, con la collaborazione di CAMINA.
TEMPI
Progetti ed attività già operative dal 2001 e che si concluderanno nel 2003.
55
DESCRIZIONE
INTERVENTI DI ANIMAZIONE DI STRADA (Legge 45/99) SUI GRUPPI NATURALI DEL DISTRETTO PIANURA EST Az. U.S.L. BO NORD
SOGGETTI COINVOLTI
Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castello d'Argile, Castelmaggiore, Galliera, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale. Azienda Usl Bo Nord La Carovana Coop. Coop. Attività Sociali Sert Centri giovanili, associazionismo culturale, ricreativo e sportivo
Dal 2002 è prevista l’estensione del progetto anche nei Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella.
OBIETTIVI
1) Promuovere l'incontro, lo scambio e la socializzazione fra preadolescenti e adolescenti dello stesso comune e del territorio del distretto Considerato 2) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (socializzazione, autoorganizzazione, protagonismo, creatività, cultura) 3) Trasmettere le competenze di base relative all'utilizzo del computer, di Internet, della posta elettronica e la creazione di siti Web
La macroprogettualità si articola in due sottoprogetti - intervento di rete, intervento di animazione di strada tra i quali il primo risulta essere trasversale agli altri poiché inerente agli elementi di tipo strutturale comuni: soggetti coinvolti, risorse del territorio e territori.
Attraverso l’attivazione dei due moduli, in particolare, gli scopi previsti sono: - Attivare un lavoro di rete fra istituzioni, risorse formali e informali del territorio e gruppi informali; - Promuovere la partecipazione delle risorse istituzionali formali e informali sul territorio nell'organizzazione di eventi ; - Ridurre il rischio di diffusione della dipendenza da sostanze e la stimolazione di comportamenti antagonisti al fenomeno; - Mediare fra i gruppi spontanei di adolescenti e le risorse istituzionali, formali e informali esistenti sul territorio, favorendo una migliore conoscenza delle risorse territoriali e facilitare la loro fruizione; - Promuovere stili di aggregazione e gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente adottati all'interno dei gruppi individuati.
UTENZA INTERESSATA
L'intervento si rivolge ai gruppi naturali di adolescenti e alla rete formale - operatori, referenti dei servizi- e informale - allenatori, gestori di locali pubblici ecc.- di riferimento in un'ottica di lavoro di rete, allo scopo di creare una sinergia di risorse e d intenti. 56
Attraverso la metodologia individuata , l'animazione di strada, si cercherà di coinvolgere gli adolescenti , per attuare un'attività di prevenzione finalizzata a fornire strumenti utili a realizzare percorsi di autonomia, favorendo il riconoscimento e la messa in campo delle potenzialità e risorse dei singoli all'interno del gruppo e del gruppo stesso.
ATTIVITA'
Le azioni che verranno ciclicamente realizzate sui diversi Comuni rispecchiano le sottoprogettualità delineate. Intervento di rete: - contatti con i referenti delle istituzioni e delle risorse formali e informali presenti nei dodici comuni, - colloqui informali con gli adulti significativi che all'interno delle istituzioni e delle associazioni sono a contatto con i giovani; - co-progettazione dell'intervento tra gli animatori di strada e gli educatori dei centri giovanili per la costruzione e l'organizzazione di iniziative. Intervento di animazione di strada: - monitoraggio del territorio per verificare la presenza dei punti d'aggregazione spontanea dei gruppi giovanili; - aggancio dei gruppi presenti in maniera stabile sul territorio per la costruzione di eventi a aprtire dalla esigenze di cui sono portatori irafgazzi; - raccordo con gi operatori e i ragazzi dei centri giovanili del territorio per la progettazione delle iniziative; - coinvolgimento dei ragazzi nell’organizzazione, realizzazione degli eventi.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il progetto biennale è la prosecuzione dell’attività svolta nel corso degli anni 2000 e 2001 e sarà realizzato negli anni 2002 e 2003, con l’estensione all’intero Distretto Pianura Est.
57
DESCRIZIONE
PROGETTO ARCOBALENO CULTURALE: verso una Società multiculturale dove l’incontro è possibile. Azioni ed attività aventi lo scopo di prevenire il disagio nelle famiglie e nei bambini stranieri, ma altresì rivolte ai bambini ed adulti italiani per permettere un percorso di arricchimento sulle diversità.
SOGGETTI COINVOLTI
Fondazione Demetrio BENNI, , Dirigenze scolastiche dei Comuni di Budrio, Castenaso e Molinela, Servizio sociale e Neuropsichiatria infantile dell’Azienda AUSL Bologna nord – Distretto Pianura Est, Comuni di Budrio, Castenaso e Molinella
Per la formazione, già dal 2002, è previsto il coinvolgimento anche dei comuni dell’Ex distretto di San Giorgio di Piano.
FINALITA’- OBIETTIVI
a) prevenire il disagio dei bambini/ragazzi stranieri b) permettere l’incontro fra bambini italiani e bambini stranieri c) permettere agli adulti (insegnanti e famiglie) e bambini di arricchirsi attraverso il pluralismo culturale e vivere al meglio in una società multietnica.
UTENZA INTERESSATA
Bambini immigrati, figli di immigrati nati in Italia, bambini stranieri adottati da famiglie italiane, bambini italiani, insegnanti ed educatori, genitori di diverse culture.
ATTIVITA’
a) percorso formativo rivolto a docenti, educatori, operatori dei servizi comunali, scolastici e sanitari del territorio; b) atelier di alfabetizzazione: specifica attenzione e aiuto ai ragazzi di recente immigrazione; c) interventi nell’extra scuola e nei Centri estivi, aventi come obiettivo la conoscenza reciproca e l’incontro: “il laboratorio dell’incontro”, “Atelier delle favole del mondo”, didattica interculturale, incontri a tema, cene a tema, gite sul territorio.
TEMPI
Attivazione prevista dal mese di Settembre 2002 con l’attività di formazione in tutto il Distretto.
58
DESCRIZIONE “ONDE DI STRADA” Attivazione di un intervento educativo pomeridiano.
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda Ausl – Distretto Pianura Est – Comuni del Distretto – Tribunale dei minorenni
FINALITA’ - OBIETTIVI a) favorire l’aggregazione giobanile; b) contenere, qualora possibile, il disagio sociale; c) favorire il benessere psicofisico dei minori coinvolti d) offrire momenti di scambio e confronto tra pari e con adulti; e) favorire il monitoraggio della realtà adolescenziale presente sul territorio, in modo particolare riferito ai ragazzi seguiti dal Servizio sociale – U.O.Minori.
UTENZA INTERESSATA
Minori di età compresa fra i 14 e i 17 anni che presentano disagio sociale, rischio di devianza, segnalati dalla Procura presso il Tribunale minorenni al Servizio Sociale – U.O. Minori Distretto Pianura Est
ATTIVITA’
a) proiezione di film e attività ludico ricreative (giochi di società, gite mirate ecc…) b) percorsi di conoscenza dei minori e bilancio delle competenze, finalizzate al loro inserimento nelle esperienze laboratoriali extrascuola dei Comuni c) gruppi di confronto (coadiuvati dalla psicologa) d) attività espressive e di orientamento formativo e) attività con i gruppi scuola e con gli insegnanti
TEMPI
Dall’autunno 2002.
59
3.3 AREA DISABILITA’ tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta
FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI INSUFFICIENTI INTERVENTI PER IL SIGNIFICATIVA PRESENZA DEL TEMPO LIBERO, IN PARTICOLARE NEI TERZO SETTORE (VOLONTARIATO, FINE SETTIMANA E NEL PERIODO COOPERAZIONE SOCIALE) IN ESTIVO PARTICOLARE PER INSERIMENTI LAVORATIVI , INTERVENTI PER IL ANCORA NON SUFFICIENTEMENTE TEMPO LIBERO, TRASPORTI STRUTTURATO IL SERVIZIO DI INDIVIDUALI E COLLETTIVI TRASPORTO PERSONALIZZATO
CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE BENNI NELL’AMBITO DEI PROGETTI “ACCENDI MOLTI FUOCHI” ED “ARCOBALENO CULTURALE”
ACCORDO DI PROGRAMMA PER INSUFFICIENTI ASSEGNAZIONI DI L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DOCENTI DI SOSTEGNO DA PARTE (LEGGE 104) CON FORTE IMPEGNO DELLO STATO ECONOMICO DEI COMUNI
PRESENZA DI DUE CENTRI INSUFFICIENTE PRESENZA DI DIURNI STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI, LEGATE IN PARTICOLARE ALLA PROBLEMATICA DEL “DOPO DI NOI”
ASSENZA DI INTERVENTI FINALIZZATI A DARE SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE O A FRONTEGGIARE SITUAZIONI DI EMERGENZA
PRESENZA ASSOCIAZIONI DI MANCANZA DI SUPPORTI LEGALI ALLE GENITORI CON FUNZIONI DI FAMIGLIE PER PRATICHE DI TUTELA, STIMOLIO VERSO LE ISTITUZIONI INTERDIZIONE, INABILITAZIONE, ECC.
PERCORSI DI INSERIMENTO PERCORSI PER INSERIMENTI LAVORATIVO ATTRAVERSO PROTETTI NON BEN DEFINITI PROGETTI DI TIROCINIO FORMATIVO (BORSE LAVORO) ANCHE IN COLLABORAZIONE CON IL TAVOLO PROVINCIALE (LEGGE 68/99)
60
TABELLA 3 - AREA DISABILITA’
CONSOLIDAMENTO SVILUPPO E INNOVAZIONE E CONTENIMENTO MIGLIORAMENTO SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O SERVIZI
INTERVENTI COMUNITARI E Appartamento protetto (2 posti a Progetti per il “Dopo di RESIDENZIALI Minerbio) noi”: Attivazione, a cura della Ipab Villa DONINI Cooperativa Orto, a Vedrana di appartamenti Ipab Centro Suor Rosalinda per la sperimentazione di percorsi di vita indipendente di soggetti disabili (proprietà Fondazione BENNI che ha effettuato la ristrutturazione)
Gestione inserimenti in strutture Progetto “Dopo di noi” da residenziali dei disabili adulti realizzarsi nella struttura di Castel Maggiore.
Progetti per il “Dopo di noi”: sperimentazione di vita indipendente attraverso l’utilizzo dell’appartamento di Trebbo di Reno
61
INTERVENTI DIURNI E Collaborazione con le Cooperative Aumento servizi affidati alle SEMIRESIDENZIALI sociali di tipo B):Orto, cooperative sociali di tipo B. coop.Arcobaleno, città verde per inserimenti lavorativi protetti
Assistenza/sostegno minori con deficit presso strutture scolastiche (Legge 104)
Certificazione psicodiagnostica per commissioni invalidi e 104
Attività integrativa scuola-extrascuola Progetto “Accendi molti fuochi” per minori (Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva)
Documento operativo metodologico Protocollo distrettuale per le dell’unità operativa handicap adulto procedure socio-amministrative delle tutele in carico Gestione inserimenti in centri diurni per handicap adulto
Interventi educativi minori e adulti
Protocolli gestione casi multiproblematici con fisiatria e dipartimento salute mentale Potenziamento orari di Segretariato sociale apertura dei centri handicap grave il Bucaneve e Gestione centri diurni “Bucaneve” di Sottosopra “legge 162 e 284” Castel Maggiore e “Sottosopra” di
62
“Medicina”
Inserimenti in laboratori protetti e cooperative sociali
INTERVENTI DOMICILIARI E DI Accompagnamento presso centri e Percorso per “dimissioni SOSTEGNO FAMILIARE strutture socio-sanitarie, anche in protette” da Ospedali di collaborazione con il volontariato. disabili in situazione di non-autosufficienza anche Concessione contributi economici. temporanea
Organizzazione vacanze per disabili e/o Potenziamento vacanze per Assegni di cura handicap contributi ad organizzazione disabili del Centro Bucaneve a grave (legge 162 e 284) volontariato organizzatrici dei livello distrettuale (legge 162 soggiorni. o 284)
Assistenza domiciliare handicap adulto.
SAP (gestione aiuto alla persona) nei Istituzione S.A.P. nei comuni ex distretto di Budrio, con comuni dell’ex Distretto di attività di sportello per: interventi per il S.Giorgio di Piano. tempo libero di gruppo ed individuali, supporto ai familiari, gestione rapporti Progetti per il “Dopo di con volontari, associazioni e scuole, noi”: rapporti con servizio H dell’AUSL. Attivazione progetti “Club Progetto “Accendi molti fuochi” : del sabato” per il tempo attività a carattere educativo per libero dei disabili e il minori certificati ed a rischio dei sostegno alla famiglia, con comuni ex-distretto di Budrio in la collaborazione collaborazione con: Fondazione Benni, dell’Azienda AUSL Azienda USL, scuola.
Attività di laboratorio nelle scuole 63
finalizzate all’inserimento dei disabili. Attività ambulatoriale, diagnosi, cura, riabilitazione neuropsicologica bambini portatori di handicap e sostegno alla Erogazione assegni di famiglia cura per l’handicap grave in tutti i comuni del Sostegno inserimento sociale interventi Distretto tempo libero Interventi di Assistenza Sostegno inserimenti lavorativi domiciliare qualificata individuale e di gruppo (ADB e/o educatore) Leggi 162 e 284.
INTERVENTI TERRITORIALI, Attività di laboratorio teatrale con e per Istituzione di un tavolo A BASSA SOGLIA, disabili in collaborazione con interistituzionale per studiare DI PREVENZIONE Associazione “Idee ed esperienze” in strumenti e metodologie, alcuni Comuni dell’ex Distretto di San definire nuove iniziative e Giorgio. progetti volti all’inserimento lavorativo e professionale di Laboratori protetti in collegamento col cittadini in difficoltà SAP nei Comuni ex Distretto di Budrio.
INTERVENTI DI EMERGENZA Definizione progetto e costituzione fondo per la pronta-emergenza domiciliare e residenziale.
64
TABELLA 4 - AREA DISABILITA’
PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe SUB AMBITO (ex Distretto di SINGOLO COMUNE AUSL eccetto anziani) progetti Budrio, ex Distretto di S.Giorgio distrettuali. di Piano, altri ambiti) INTERVENTI Progetti per il “Dopo di noi”: Appartamento protetto (2 COMUNITARI E attivazione, a cura della Coop. Orto, posti a Minerbio). RESIDENZIALI a Vedrana di appartamenti per la sperimentazione di percorsi di vita indipendente di soggetti disabili (proprietà Fondazione Benni che ha effettuato la ristrutturazione)
Progetto “Dopo di noi” da realizzarsi nella struttura di Castel Maggiore.
Progetti per il “Dopo di noi”: sperimentazione di vita indipendente attraverso l’utilizzo dell’appartamento di Trebbo di Reno
Ipab Villa DONINI
Ipab Centro Suor Rosalinda
Gestione inserimenti in strutture residenziali dei disabili adulti.
65
INTERVENTI Aumento servizi affidati alle Coop. Progetto “Accendi molti fuochi” Collaborazione con le DIURNI E SEMI- Sociali di tipo B. per minori (Neuropsichiatria Cooperative sociali di tipo RESIDENZIALI infantile) B):Orto, coop.Arcobaleno, Certificazione psicodiagnostica per città verde per inserimenti commissioni invalidi e 104 lavorativi protetti
Attività integrativa scuola- extrascuola Assistenza/sostegno minori con deficit presso strutture Protocollo distrettuale per le scolastiche (Legge 104) procedure socio-amministrative delle tutele in carico
Documento operativo metodologico dell’unità operativa handicap adulto
Gestione inserimenti in centri diurni per handicap adulto
Interventi educativi minori e adulti
Protocolli gestione casi multiproblematici con fisiatria e dipartimento salute mentale
Segretariato sociale
Gestione centri diurni “Bucaneve” di Castel Maggiore e “Sottosopra” di “Medicina”
Inserimenti in laboratori protetti e
66
cooperative sociali
Potenziamento orari di apertura dei centri handicap grave il Bucaneve e Sottosopra “legge 162 e 284”
INTERVENTI Potenziamento vacanze per disabili SAP (gestione aiuto alla Accompagnamento presso DOMICILIARI E a livello distrettuale (legge 162 o persona) nei comuni di Budrio, centri e strutture socio- DI SOSTEGNO 284). Castenaso e Molinella con sanitarie, anche in FAMILIARE attività di sportello per: collaborazione con il Percorso per “dimissioni protette” interventi per il tempo libero di volontariato. da Ospedali di disabili in situazione gruppo ed individuali, supporto di non-autosufficienza anche ai familiari, gestione rapporti Concessione contributi temporanea con volontari, associazioni e economici. scuole, rapporti con servizio H Assegni di cura handicap grave dell’AUSL. Organizzazione vacanze per (legge 162 e 284) disabili e/o contributi ad Progetto “Accendi molti fuochi”: organizzazioni volontariato Progetti per il “Dopo di noi” attività a carattere educativo per organizzatrici dei soggiorni. Attivazione progetti “Club del minori certificati ed a rischio dei sabato” per il tempo libero dei comuni ex-distretto di Budrio in Assistenza domiciliare disabili e il sostegno alla famiglia, collaborazione con: Fondazione handicap adulto. con la collaborazione dell’Azienda Benni, Azienda USL, scuola. AUSL Attività di laboratorio nelle Istituzione S.A.P. nei comuni scuole finalizzate Attività ambulatoriale, diagnosi, dell’ex Distretto di S.Giorgio di all’inserimento dei disabili. cura, riabilitazione neuropsicologica Piano. bambini portatori di handicap e sostegno alla famiglia Erogazione contributi economici
Sostegno inserimento sociale interventi tempo libero 67
Sostegno inserimenti lavorativi
Erogazione assegni di cura per l’handicap grave in tutti i comuni del Distretto
Interventi di Assistenza domiciliare qualificata individuale e di gruppo (ADB e/o educatore) Leggi 162 e 284.
INTERVENTI Istituzione di un tavolo Attività di laboratorio teatrale TERRITORIALI, A interistituzionale per studiare con e per disabili in BASSA SOGLIA, strumenti e metodologie, definire collaborazione con Associazione DI PREVENZIONE nuove iniziative e progetti volti “Idee ed esperienze” in alcuni all’inserimento lavorativo e Comuni dell’ex Distretto di San professionale di cittadini in Giorgio. difficoltà. Laboratori protetti in collegamento col SAP nei Comuni ex Distretto di Budrio.
INTERVENTI DI Definizione progetto per la pronta- EMERGENZA emergenza domiciliare e residenziale.
68
DESCRIZIONE
PROGETTO “ACCENDI MOLTI FUOCHI” Iniziativa promossa della Fondazione Demetrio BENNI ed accolta dall’Azienda AUSL Bologna nord, dai Comuni di Budrio, Castenaso, Molinella e dalle Istituzioni scolastiche del territorio, comprende, al proprio interno, numerosi sottoprogetti, per la prevenzione del disagio minorile.
SOGGETTI COINVOLTI
La fondazione Demetrio BENNI, l’Azienda AUSL Bologna nord, i Comuni di Budrio, Castenaso e Molinella, il Comitato accendi molti fuochi, i Circoli didattici di Budrio, Castenaso e Molinella, le Scuole Medie degli stessi Comuni, il Polo scolastico e l’ITIS di Budrio.
FINALITA’ - OBIETTIVI
Prevenzione del disagio minorile, con attività che si pongono in una prospettiva di comunità e si aprono verso pratiche innovative di sperimentazione di nuove modalità di intervento, estendendo le risorse e garantendone il loro accesso in modo più allargato e diffuso
UTENZA INTERESSATA
a) Minori certificati ai sensi della Legge 104/92; b) Minori a rischio psico-sociale o in situazioni di disagio.
ATTIVITA’
Apertura del CENTRO POLIFUNZIONALE DI VEDRANA di Budrio (proprietà Fondazione Benni) , all’interno del quale troveranno sede, il gruppo appartamento per minori (trasferito da Medicina), servizi dell’Azienda AUSL con attività anche di carattere terapeutico-riabilitativo, nonché altre attività del Progetto “Accendi molti fuochi”. Di seguito riportiamo le attività più significative del progetto: a) “Gruppo fantasia”: nato per dare risposta ai bisogni dei bambini in difficoltà di Vedrana, è un gruppo aperto capace di accogliere le esigenze di inserimento e socializzazione di molti bambini. Vede un forte coinvolgimento dei genitori nelle attività di laboratorio; b) “Gruppo Scintilla”: gruppo omogeneo a carattere terapeutico-riabilitativo, di adolescenti che fanno riferimento al Servizio Neuro Psichiatria dell’età evolutiva e adolescenza di Budrio che ha come metologia fondante quella dell’auto-aiuto; c) “Guardami volare”: rassegna di films sui temi della relazione genitori – figli, con discussione finale condotta da un’esperta del Servizio NPEEA d) Organizzazione di attività e laboratori scolastici ed extra-scolastici, a cui partecipano assieme ai compagni alunni disabili;
69
TEMPI
Il Centro polifunzionale di Vedrana verrà aperto nel 2002. Le attività sono già operative e nel corso del 2002 verranno estese ad altri territori e soggetti.
70
DESCRIZIONE
Progetti per il “DOPO DI NOI” CLUB DEL SABATO - Percorso di gestione del tempo libero rivolto ai disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti (Legge 162/98 e 284/97); - Percorso di gestione del tempo libero rivolto ai disabili con handicap lieve e medio lieve.
SOGGETTI COINVOLTI
- Tutti i Comuni del Distretto per il progetto disabili gravi e l’AUSL, Associazioni( Idee ed esperienze ecc..) Cooperativa sociale “L’ORTO”; - I Comuni del Distretto per il progetto disabili lievi e medio lievi, l’AUSL, Associazioni (Idee e esperienze) Cooperativa sociale “L’ORTO”.
Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL
FINALITÀ - OBIETTIVI
Allenare all’autonomia e alla socialità le persone disabili. Sollevare le famiglie nella gestione del disabile durante i fine settimana.
UTENZA INTERESSATA
- Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti; - Disabili con handicap lieve e medio lieve;
ATTIVITA’ PREVISTE
a) uscite per partecipare ad eventi ricreativi e culturali; b) formazione di gruppi per la socializzazione e l’integrazione; c) organizzazione di gite durante i week-end.
TEMPI
Partito sperimentalmente nel 2001 ne è previsto il potenziamento e l’allargamento territoriale nel 2002.
71
DESCRIZIONE
Potenziamento orario di apertura Centri diurni per disabili ampliamento dell’orario di apertura dei centri diurni Bucaneve (Castelmaggiore) e Sottosopra (Medicina)- Legge 162/98 e 284/97);
SOGGETTI COINVOLTI
Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL, Associazioni e Cooperative sociali.
Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL
FINALITÀ - OBIETTIVI
Sollevare le famiglie dalla gestione del disabile nella giornata del Sabato e durante i soggiorni estivi.
UTENZA INTERESSATA
- Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti, anche non frequentanti i Centri.
ATTIVITA’
d) uscite per partecipare ad eventi ricreativi e culturali; e) formazione di gruppi per la socializzazione e l’integrazione; f) attività occupazionali. g) Soggiorni estivi rivolti agli utenti del Centro Bucaneve
TEMPI
Dal mese di Settembre 2002.
72
DESCRIZIONE S.A.P. Servizio di aiuto alla persona, istituito in base alla Legge regionale n.29 del 21.08.97, con attività di sportello; e FONDO PER L’EMERGENZA Costituzione di un fondo per l’emergenza a sostegno delle famiglie in situazioni di difficoltà.
SOGGETTI COINVOLTI
SAP :Attualmente: istituito dai Comuni di Budrio, Castenaso, Medicina e Molinella, affidato all’ANFFAS con il coinvolgimento di volontari dei territori interessati. Comune capo-fila Comune di Budrio. Nel 2002 il SAP è previsto su tutti i Comuni del Distretto.
Fondo emergenza: tutti i comuni e l’Azienda AUSL e l’Associazionismo.
FINALITA’ - OBIETTIVI
a) Offrire a giovani e adulti con handicap opportunità di socializzazione e svago tramite interventi personalizzati ad alta intensità educativa; b) Favorire e sviluppare l’autonomia personale al di fuori dell’ambito familiare; c) Sostenere la famiglia e ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione;
UTENZA INTERESSATA
Disabili mentali e/o plurimi adulti.
ATTIVITA’
Attivazione di uno sportello a supporto dei familiari e per la gestione dei rapporti con volontari , Associazioni, Scuole e AUSL per:
a) Partecipazione a attività ricreative e sportive, spettacoli culturali, mostre, visite ad ambienti naturali, paesi e città; b) Realizzazione di attività di tipo laboratoriale; c) Sperimentazione di percorsi di rielaborazione delle esperienze fatte. d) Organizzazione di iniziative per rendere pubblicamente visibile il lavoro svolto; e) Interventi di informazione e confronto con i familiari.
Interventi di sostegno domiciliare.
TEMPI
SAP: Gia attivo dal 2000 nei Comuni dell’ex Distretto di Budrio e dal 2002 è previsto negli altri Comuni. Fondo per l’emergenza: da implementare in tutti i comuni
73
DESCRIZIONE
AIUTO ALLA DOMICILIARITA’ per disabili gravi Intervento di aiuto domestico a sostegno della singola persona o della famiglia (Legge 162/98 e 284/97) in particolari e complesse situazioni di gravità; Interventi di Assistenza domiciliare sia educatica che assistenziale (Legge 162/98 e 284/97);
SOGGETTI COINVOLTI Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL, Associazioni e Cooperative sociali.
Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL
FINALITÀ - OBIETTIVI
Supporto alla singola persona e alla famiglia per rispondere a bisogni di cura favorendo il mantenimento del disabile nel proprio ambiente di vita. Mantenimento ed espressione delle potenzialità individuali.
UTENZA INTERESSATA
Disabili mentali e relazionali in condizioni di gravità e pluriminorati sensoriali, minori e adulti.
ATTIVITA’
a) Erogazione contributi economici ai nuclei familiari finalizzati all’acquisizione di una figura per l’aiuto domestico (colf); b) Interventi qualificati con personale professionista: educatori e assistenti di base;
TEMPI
Dal mese di Giugno 2002.
74
DESCRIZIONE
ASSEGNI DI CURA HANDICAP GRAVE Erogazione di contributi per il sostegno alla domiciliarità (Legge 2/85 art.41)
SOGGETTI COINVOLTI
Tutti i Comuni del Distretto e l’AUSL.
Responsabili e gestori del progetto: Azienda AUSL
FINALITÀ - OBIETTIVI
Sostegno al lavoro di cura, svolto dalle famiglie, al fine di evitare o posticipare il più possibile l’inserimento in strutture residenziali.
UTENZA INTERESSATA
Disabili gravi adulti,
ATTIVITA’
a) Erogazione contributi economici ai nuclei familiari;
TEMPI
Dal mese di Settembre.
75
DESCRIZIONE
Progetti per il “DOPO DI NOI” SPERIMENTAZIONE DI “VITA INDIPENDENTE” Progetto sperimentale di vita autonoma attraverso l’utilizzo di un appartamento del territorio, messi a disposizione dal Comune di Castelmaggiore e dalla Coop. L’Orto (proprietà Fondazione Benni)
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda USL Bologna Nord Distretto Pianura Est Comuni del Distretto Pianura Est Coop. Sociale L’Orto Fondazione Demetrio Benni Associazione Idee ed Esperienze
FINALITÀ - OBIETTIVI
Sostenere e accompagnare il processo di possibile autonomia dai familiari, in un percorso protetto e guidato, per sperimentare soluzioni di “vita indipendente”, anche in vista del “Dopo di Noi”, cioè del momento in cui la famiglia non è più in grado di assistere il disabile.
UTENZA INTERESSATA
Cittadini disabili e loro famiglie
ATTIVITA’
Attività a carattere residenziale negli appartamenti disponibili, seguiti da figure professionali (educatori, assistenti di base, colf) Proposta di esperienze relative a: documentazione della vita nell’appartamento, , cura di sé e del proprio corpo, attività di cucina compreso l’approvvigionamento di generi alimentari, proiezione di film in videocassetta uscite serali a cinema, teatro, ristoranti e pizzerie.
TEMPI
Attivazione già dal 2002 nella realtà di Vedrana.
76
3.4 AREA ANZIANI tabella 2 – fattori positivi e critici emersi dall’analisi di domanda ed offerta
FATTORI POSITIVI FATTORI CRITICI
LA QUANTITÀ E LA QUALITÀ DEI NUMERO DI POSTI CONVENZIONATI SERVIZI OFFERTI, BEN PER NON AUTOSUFFICIENTI PRESSO ARTICOLATI SU TUTTO IL LE STRUTTURE PER ANZIANII. TERRITORIO DISTRETTUALE, SIA RESIDENZIALI CHE NUMERO DI POSTI DI CENTRIO SEMIRESIDENZIALI E DIURNIO E MAGGIORE FLESSIBILITA’ DOMICILIARI NEGLI ORARI.
IL COORDINAMENTO FRA I DISPONIBILITA’ DI POSTI NELLE COMUNI PER L’ORGANIZZAZIONE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER DARE LAGESTIONE DEL SERVIZIO DI SOLLIEVO ALLE FAMIGLIE O A ASSISTENZA DOMICILIARE E FRONTEGGIARE SITUAZIONI DI L’ADOZIONE DI UN UNICO EMERGENZA REGOLAMENTO SERVIZI DOMICILIARI IL SISTEMA OPERATIVO SOTTODIMENSIONATI RISPETTO ALLA AZIENDALE GARSIA. RICHIESTA DI ASSISTENZA NELLA QUANTITA’ E NELLA FLESSIBILITA’ BUONA DIFFUSIONE DEL SERVIZIO DI TELESOCCORSO E AUMENTO DEL NUMERO DI ANZIANI TELEASSISTENZA. GRAVEMENTE NON AUTOSUFFICIENTI E/O AFFETTI DA DEMENZA SENILE SIA IN FAMIGLIA CHE NELLE STRUTTURE PROTETTE
NUMERO ASSEGNI DI CURA
INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA ANCORA INSUFFICIENTE. DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONISMO E DEL VOLONTARIATO CON SPECIFICHE ATTIVITA’ DI AUTO-AIUTO, RICREATIVE, CULTURALI E DI SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI.
AUMENTATA SENSIBILITA’ VERSO DIMINUZIONE RETE PARENTALE LA DOMICILIARITA’ FAMILIARE
77
TABELLA 3 - AREA ANZIANI
CONSOLIDAMENTO SVILUPPO E INNOVAZIONE E CONTENIMENTO MIGLIORAMENTO SPERIMENTAZIONE DI NUOVI INTERVENTI O SERVIZI INTERVENTI COMUNITARI E RSA di S.Pietro in Casale e Medicina RESIDENZIALI Case di riposo comunali di Granarolo e Per Granarolo: trasformazione Molinella della Casa di riposo in struttura protetta N° 6 Case protette “IPAB” (vedi schede (a carico del Comune) allegate) Baricella: ampliamento della Case di riposo private (vedi elenco struttura a 50 posti complessivi. allegato) (a carico della struttura)
Comunità alloggio di Castello d’Argile
Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a Appartamenti protetti (6) a carico dei comuni. Castelmaggiore
Gestione inserimento in strutture protette da parte delle Assistenti sociali comunali quali responsabili del caso (Comuni ex Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore)
Gestione dati sistema informativo regionale anziani
78
Gestione sistema operativo aziendale Ampliamento e adeguamento GARSIA sistema operativo GARSIA
Coordinamento tecnico operativo e di supporto ai responsabili del caso ed ai coordinatori delle case protette (gruppo di coordinamneto distrettuale)
Convenzione con strutture pubbliche per anziani
Gestione graduatorie uniche distrettuali per l’inserimento in strutture protette
INTERVENTI DIURNI E Centri diurni:Altedo(Malalbergo), Potenziamento diurno di SEMIRESIDENZIALI Galliera, Bentivoglio, Argelato Castelmaggiore da 20 a 25 posti - Medicina - Budrio Attivazione Centro diurno di - Granarolo Molinella per 10 posti , nella Casa - Castelmaggiore di riposo, con conseguente - Pieve di Cento riduzione di posti residenziali, - Minerbio - San Giorgio di Piano Attivazione Centro diurno a Castenaso, gestito dall’IPAB in Convenzioni con strutture pubbliche e convenzione con il Comune, per private con retta totale/parziale a n.10 posti carico dei comuni. Ampliamento orari e servizi in altri diurni, al sabato e con i servizi di fisioterapia
79
INTERVENTI DOMICILIARI E DI Servizio di assistenza domiciliare su Omogeneizzazione del servizio Percorso per “dimissioni SOSTEGNO FAMILIARE tutti i comuni del distretto per almeno domiciliare su base distrettuale protette” da Ospedali di 6 giorni la settimana. con maggiori integrazioni nella anziani in situazione di gestione del personale coinvolto. non-autosufficienza anche Coordinamento servizio di Assistenza temporanea domiciliare nei comuni ex-distretto di Ampliamento dell’offerta del Budrio, Granarolo e Castelmaggiore servizio introducendo laddove manca il turno pomeridiano. Servizio di consegna pasti a domicilio L’obiettivo è il raggiungimento del per anziani dato regionale.
Adozione di un unico regolamento per l’assistenza domiciliare anziani e handicap adulto distrettuale.
Contributi ad integrazione rette Omogeneizzazione rette con Strutture anziani. applicazione dell’ISE.
Servizio di telesoccorso e teleassistenza, in alcuni comuni del distretto Estensione del servizio del
Gestione presa in carico per assegni di telesoccorso su tutti i comuni del cura e SAD da parte delle Assistenti distretto. sociali dei Comuni ex-Distretto di Budrio, Granarolo e Castelmaggiore
Progetto “filo d’argento” con AUSER (Comuni di S.Giorgio, Argelato,
Bentivoglio, S.Pietro in Casale).
Estensione progettoFilo Collaborazione con fondazione D’argento a tutto il Distretto
80
bancaria per colfaggi (Comune di Castello D’argile) Protocollo distrettuale per le
procedure socio-amministrative Progetto demenze (percorsi formativi delle tutele in carico Definizione di specifici integrati, promozione sociale ecc…) protocolli d’intesa per Implementazione progetti a l’attivazione di progetti ADI Concessione assegni di cura domicilio e incremento del con la valutazione da parte del 100% della quota comunale NOAD (medico di medicina Gestione interventi integrati socio- generale e responsabile del sanitari da parte della responsabile del Creazione fondo per la caso) caso (ADI) domiciliarità per estendere l’ADI a livello distrettuale Gestione accordi di programma
Attività di segretariato sociale
Rilevazione dati di attività relativi alla rete dei servizi socio-sanitari integrati (valutazione e certificazione non- autosufficienza)
Attività di supporto socio-assistenziale alla famiglia ed all’anziano
INTERVENTI TERRITORIALI, Accompagnamento presso strutture Omogeneizzazione del A BASSA SOGLIA, sanitarie in collaborazione con il servizio di trasporto su DI PREVENZIONE volontariato. base distrettuale con coordinamenti Convenzioni con associazioni per sovracomunali per una più gestione orti. efficace gestione dei singoli servizi. Convenzioni per la gestione centri Ampliamento attività in sociali anziani. collaborazione con i centri sociali 81
e associazionismo
Organizzazione soggiorni estivi per Sviluppo iniziative condivise. anziani e altre iniziative ricreative e culturali, anche in collaborazione con i centri sociali anziani e l’associazionismo.
INTERVENTI DI EMERGENZA Riserva di alcuni posti in strutture protette per esigenze temporanee dei familiari
82
TABELLA 4 - AREA ANZIANI
PROVINCIA AMBITO DISTRETTUALE (deleghe SUB AMBITO (ex Distretto di SINGOLO COMUNE AUSL eccetto anziani) progetti Budrio, ex Distretto di S.Giorgio di distrettuali. Piano, altri ambiti) INTERVENTI RSA di S.Pietro in Casale e Medicina Gestione inserimento in strutture Case di riposo comunali di COMUNITARI E protette da parte delle Assistenti Granarolo e Molinella RESIDENZIALI N° 6 Case protette “IPAB” (vedere sociali comunali quali responsabili schede allegate) del caso (Comuni ex Distretto di Comunità alloggio di Castello Budrio, Granarolo e d’Argile N°___ Case di riposo private Castelmaggiore) (vedere elenco allegato) Convenzioni con strutture pubbliche e private con Gestione dati sistema informativo retta totale/parziale a carico regionale anziani dei comuni.
Gestione sistema operativo Per Granarolo: aziendale GARSIA trasformazione della Casa di riposo in struttura protetta Ampliamento e adeguamento sistema operativo GARSIA Baricella: ampliamento della struttura Coordinamento tecnico operativo e a 50 posti complessivi. di supporto ai responsabili del caso ed ai coordinatori delle case Appartamenti protetti (6) a protette (gruppo di coordinamneto Castelmaggiore distrettuale)
Convenzione con strutture pubbliche per anziani
Gestione graduatorie uniche
83
distrettuali per l’inserimento in strutture protette
INTERVENTI Centri diurni: DIURNI E SEMI- Altedo RESIDENZIALI (Malalbergo), Galliera, Bentivoglio, Argelato - Medicina - Budrio - Granarolo - Castelmaggiore - Pieve di Cento - Minerbio - San Giorgio di Piano
Convenzioni con strutture pubbliche e private con retta totale/parziale a carico dei comuni.
Potenziamento diurno di Castelmaggiore da 20 a 25 posti
Attivazione Centro diurno di Molinella per 10 posti , nella Casa di riposo, con conseguente riduzione di posti residenziali,
Attivazione Centro diurno a Castenaso, gestito dall’IPAB in convenzione con il 84
Comune, per n.10 posti
Ampliamento orari e servizi in altri diurni, al sabato e con i servizi di fisioterapia
INTERVENTI Omogeneizzazione del servizio Progetto “filo d’argento” con Servizio di assistenza DOMICILIARI E domiciliare su base distrettuale con AUSER (Comuni di S.Giorgio, domiciliare su tutti i comuni DI SOSTEGNO maggiori integrazioni nella gestione Argelato, Bentivoglio, S.Pietro in del distretto per almeno 6 FAMILIARE del personale coinvolto. Casale). giorni la settimana.
Ampliamento dell’offerta del Coordinamento assistenza Coordinamento servizio di servizio introducendo laddove domiciliare in alcuni comuni (ex Assistenza domiciliare nei manca il turno pomeridiano. Distretto di S.Giorgio eccetto comuni ex-distretto di L’obiettivo è il raggiungimento del Castel Maggiore e Granarolo) Budrio, Granarolo e dato regionale…%. Castelmaggiore Attività di supporto socio- Adozione di un unico regolamento assistenziale alla famiglia ed Servizio di consegna pasti a per l’assistenza domiciliare anziani all’anziano domicilio per anziani e handicap adulto distrettuale. Contributi ad integrazione Omogeneizzazione rette con rette Strutture anziani. applicazione dell’ISE. Servizio di telesoccorso e Estensione del servizio del teleassistenza, in alcuni telesoccorso su tutti i comuni del comuni del distretto distretto. Gestione presa in carico per Estensione progetto “Filo d’argento” assegni di cura e SAD da al Distretto parte delle Assistenti sociali dei Comuni ex-Distretto di Percorso per “dimissioni protette” Budrio, Granarolo e 85 da Ospedali di anziani in situazione Castelmaggiore di non-autosufficienza anche temporanea Collaborazione con fondazione bancaria per Progetto demenze (percorsi colfaggi (Comune di Castello formativi integrati, promozione D’argile) sociale ecc…)
Concessione assegni di cura
Gestione interventi integrati socio- sanitari da parte della responsabile del caso (ADI)
Gestione accordi di programma
Attività di segretariato sociale
Rilevazione dati di attività relativi alla rete dei servizi socio-sanitari integrati (valutazione e certificazione non-autosufficienza)
Protocollo distrettuale per le procedure socio-amministrative delle tutele in carico
Implementazione progetti a domicilio (compreso assegno di cura)
Creazione fondo per la domiciliarità per estendere l’ADI a livello
86
distrettuale
Definizione di specifici protocolli d’intesa per l’attivazione di progetti ADI con la valutazione da parte del NOAD (medico di medicina generale e responsabile del caso)
INTERVENTI Omogeneizzazione del servizio di Accompagnamento presso TERRITORIALI, A trasporto su base distrettuale con strutture sanitarie in BASSA SOGLIA, coordinamenti sovracomunali per collaborazione con il DI PREVENZIONE una più efficace gestione dei singoli volontariato. servizi. Convenzioni con associazioni per gestione orti.
Convenzioni per la gestione centri sociali anziani.
Organizzazione soggiorni estivi per anziani e altre iniziative ricreative e culturali, anche in collaborazione con i centri sociali anziani e l’associazionismo.
Ampliamento attività in collaborazione con i centri sociali e associazionismo
87
INTERVENTI DI Riserva di alcuni posti in strutture EMERGENZA protette per esigenze temporanee dei familiari
88
DESCRIZIONE
ADI attivazione integrata dei progetti di ADI sanitaria e dei progetti ADI socio-sanitari.
SOGGETTI COINVOLTI
Azienda AUSL – Medici di medicina generale e Responsabili del caso.
FINALITA’ - OBIETTIVI
Incentivare l’attivazione integrata dei progetti di ADI sanitaria e dei progetti di ADI socio-sanitaria, favorendo la gestione integrata degli interventi fra i Medici di medicina generale e i responsabili del caso, sulla base della reale situazione dell’anziani e dell’effettive risorse a disposizione.
UTENZA INTERESSATA
Anziani non autosufficienti.
ATTIVITA’
Certificazione multidimensionale a favore delle persone anziane.
TEMPI
Stesura ed approvazione protocolli entro il 2002.
89
DESCRIZIONE
SERVIZIO DI TRASPORTO disabili e anziani presso strutture socio sanitarie
SOGGETTI COINVOLTI
Comuni del Distretto . Azienda Usl Bo Nord Associazioni di volontariato
OBIETTIVI
Il servizio ha lo scopo di consentire a tutti i cittadini: • pari opportunità di accesso ai servizi; • momenti di socializzazione; • superamento di situazioni di emarginazione e di solitudine.
UTENZA INTERESSATA
• Cittadini portatori di handicap; • Anziani pensionati che vivono soli; • Anziani che vivono nelle zona rurali e nelle frazioni; • Ragazze madri non automunite.
ATTIVITA'
Servizio di accompagnamento dal lunedì al sabato presso le strutture socio-sanitarie, i laboratori protetti , centri diurni.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Il servizio è già attivo e si prevede una sua omogeneizzazione su base distrettuale con una struttura organizzativa più stabile e con coordinamenti sovracomunali per una gestione più efficace.
90
DESCRIZIONE
FILO D’ARGENTO Punto d’ascolto e aiuto alle persone anziane e/o in difficoltà
SOGGETTI COINVOLTI
AUSER Bologna, promotore e gestore del Progetto Comuni di Argelato, S. Giorgio di Piano, S. Pietro in Casale e Bentivoglio
FINALITÀ - OBIETTIVI
Dare una prima risposta ai bisogni emergenti o alle richieste avanzate dalle persone anziane o in difficoltà.
UTENZA INTERESSATA
Persone anziane ma anche giovani e famiglie in difficoltà.
ATTIVITA’ PREVISTE
Piccole commissioni, spesa, trasporto a visite, compagnia, sostegno, aiuto, scambio relazionale, lettura giornali, ecc.
TEMPI
Già attivo nei Comuni coinvolti, con l’ipotesi di estenderlo ai Comuni del distretto Pianura Est.
91
DESCRIZIONE
AIUTO ALL’ASSISTENZA AL RIENTRO A CASA
SOGGETTI COINVOLTI
Comuni del distretto Azienda USL Bologna Nord Servizio Sociale Cooperative sociali Associazioni di volontariato Ente di Formazione Futura S.p.a.
FINALITÀ - OBIETTIVI
Fornire aiuto alle famiglie al momento della dimissione dall’ospedale di congiunti divenuti non autosufficienti a seguito di gravi patologie attraverso una risposta contestuale , personalizzata e competente; Qualificare la formazione specifica degli operatori che operano nei servizio di Assistenza domiciliare e Assistenza domiciliare integrata ; Favorire le competenze e le conoscenze dei famigliari nel compito di assistenza .
UTENZA INTERESSATA I beneficiari sono innanzi tutto i famigliari che potranno avere in tempi reali e contestuali al rientro dell’infermo la figura professionale indicata Gli operatori delle cooperative sociali che fruiranno della formazione specifica
ATTIVITA’
Formazione delle figure professionali coinvolte nel progetto: addetti all’assistenza di base, operatori socio-sanitari ed infermieri professionali. Aiuto alla famiglia nei primi giorni di dimissione nelle azioni di : -Adattamento dell’abitazione -gestione dell’aspetto psicologico e relazionale dell’infermo e dei congiunti -Aspetti di igiene ambientale e personale e uso dei farmaci -Confort a letto e mantenimento dell’equilibrio vitale.
TEMPI
Nell’anno 2002 è prevista l’attività di formazione Nel 2003 è prevista l’attuazione del progetto.
92
IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
OPERE PIE RIUNITE Via Marconi, 6 40054 BUDRIO (BO)
Azioni di Consolidamento Comfort alberghiero: - ristrutturazione e ammodernamento dei reparti; - ristrutturazione e ammodernamento della sala da pranzo; - utilizzo di una camera singola per particolari e temporanee esigenze; - rinnovo arredamenti delle zone di soggiorno; - cura delle suppellettili nelle zone comuni e personalizzazione delle camere degli ospiti.
Animazione: - verifica mensile accessi ospiti al servizio animazione; CASA PROTETTA - incontro settimanale con R.A.A. e A.D.B. tutor per la Posti residenziali: formulazione di alcuni PAI e verifica accessi per nucleo; convenzionati n. 52 - coinvolgimento animatori nella gestione di alcuni ospiti durante il non convenzionati n.33 pranzo (attenzione alle dinamiche conflittuali, cura delle autonomie e delle competenze di scelta del cibo); - progetto "mattina animazione" all'interno dei nuclei, con un A.D.B. in rapporto 1:1 con l'ospite; - coinvolgimento operatori e ospiti nella pubblicazione trimestrale del giornalino "Il Resto del San Domenico".
Formazione: - individuato il vicecoordinatore come responsabile formazione. Programma annuale di formazione, previa verifica del bisogno formativo (da un questionario risulta che il bisogno formativo è sentito dalla maggioranza e che sono graditi momenti formativi che permettono confronto fra più professionisti e con operatori di altre strutture). Per il 2002: 1) corso demenze di Ausl Bo Nord - 2° fase; 2) approfondimento di alcuni temi della 1° fase con un docente corso suddetto; 3) eventuale corsi su tecnica "Validation terapyi"; 4) eventuale corsi OSS e per RAA; 5) corsi per infermieri; 6) stage formativi in altre strutture protette. 7) altro corso per formare ADB domiciliari; 8) per la cucina corso sulle dinamiche di gruppo per valorizzare la professionalità nel rapporto autonomia/lavoro di gruppo.
Integrazione: - valorizzazione dell'organizzazione per nucleo sia per l'area assistenza che sanitaria; - consolidamento della figura coordinatrice infermieristica; 93
- integrazione della responsabile di cucina e della coordinatrice infermieristica nel gruppo di coordinamento; - definizione di protocolli socio-sanitari.
Qualità: - scheda di verifica gradimento pasti; - scheda di valutazione delle prestazioni del personale; - scheda di verifica raggiungimento obiettivi di gruppo; - scheda di monitoraggio degli infortuni ospiti.
Altro: - assemblea di presentazione del piano di struttura preceduta da incontri per ogni servizio per definire gli obiettivi della struttura; - servizio di temporaneità: ricovero di sollievo e pronta accoglienza; - protocollo di accesso interno per i non convenzionati.
Comfort alberghiero: Ristrutturazione di un gruppo di bagni (con apparecchi per l'igienizzazione e per la profumazione locali)
Animazione: CENTRO DIURNO Coinvolgimento degli ospiti nella redazione del giornalino "Il Resto Posti semiresidenziali: del San Domenico" (ricordi, tradizioni, ricette). convenzionati n. 10 non convenzionati n.___ Formazione: - partecipazione di una ADB al corso di RAA; - partecipazione alla supervisione da parte di uno psicologo in coordinamento col Comune di Budrio.
Integrazione: Prosecuzione del lavoro insieme agli altri servizi della Casa Protetta (animazione, ristorazione, servizi sanitari).
Qualità: Scheda gradimento pasti.
Altro: Prosecuzione della consegna individuale.
94
AZIONI INNOVATIVE
1) Casa Protetta: - costituzione gruppo "miglioramento qualità" che seguirà le indicazioni del D.P.G.R. n°2601/01; - introduzione sperimentale di un PAI sanitario; - gestione di un appartamento protetto e verifica di possibilità di apertura di altri appartamenti in uno stabile vicino alla Casa Protetta; - integrazione di personale della Casa Protetta nel pool operatori di Assistenza Domiciliare del Comune di Budrio; - utilizzo di solo personale dipendente (superamento cooperative sociali).
2) Centro Diurno: - progetto ampliamento e ristrutturazione Centro Diurno finalizzato all'inserimento di un gruppo di anziani con demenza.
95
IPAB DEL DISTRETTO PIANURA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
I.P.A.B. CASA DAMIANI Piazza Zapelloni n. 1 – CASTENASO (BO)
AZIONI DI CONSOLIDAMENTO La casa protetta “Damiani” ha iniziato la propria attività nel febbraio 2000. Le azioni di consolidamento riguarderanno, pertanto, soprattutto la qualità dei servizi ed in particolare quello assistenziale per mezzo di specifiche iniziative di formazione organizzate all’interno per il personale dipendente. La struttura e gli arredi non necessitano di interventi e tutti i servizi propri di una casa protetta (infermieristico, terapia della riabilitazione, animazione, diagnosi e cura etc. sono forniti agli ospiti).
Comfort alberghiero: ulteriore miglioramento del servizio di ristorazione con produzione di pasti all’interno recentemente avviato. Acquisto di altre attrezzature per i servizi assistenziali e sanitario oltre a quelle già in dotazione al personale. Acquisto di alcuni elementi di arredo: quali tende e pellicole per vetri. Perfezionamento degli standards attuali in ordine al servizio di pulizie e di lavaggio della biancheria.
Animazione: CASA PROTETTA Incremento dei rapporti di collaborazione tra il nostro servizio di Posti residenziali: animazione, l’amministrazione comunale ed altre realtà locali convenzionati n.37 (scuole, gruppi di volontarito etc.) in funzione di iniziative comuni. non convenzionati n.23 Formazione: Organizzazione di corsi di formazione interni per il personale socio- assistenziale: un corso avrà inizio tra pochi giorni ed altri sono in fase di preparazione.
Integrazione: Aggiornamento e modifica degli schemi riguardanti i protocolli e le procedure interne relativa alle attività assistenziali e sanitarie.
Qualità: Avvio dell’applicazione del predisposto sistema di valutazione e di controllo del personale.
96
AZIONI INNOVATIVE
1) Avvio del centro diurno, per il quale è già stato predisposto il progetto relativo alla sistemazione degli spazi, all’attività interna (assistenziale, animazione e sanitaria) e sono in corso rapporti con l’amministrazione comunale in ordine alle procedure di ammissione
2) Avvio delle procedure di aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio di proprietà dell’Ente in Castenaso, già sede della casa di riposo, che sarà adibito a casa protetta per 40 posti.
3) Avvio delle procedure relativa alla certificazione di qualità.
97
IPAB DEL DISTRETTO PIANURA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
ISTITUZIONI DI ASSSITENZA RIUNITE 40059 MEDICINA
CASA PROTETTA Posti residenziali 57 (43 in convenzione, 14 non convenzionati)
Azioni di consolidamento Nella Casa Protetta gestita dall’IPAB è in corso un miglioramento della qualità dei servizi che si svilupperà mediante:
• Riorganizzazione del lavoro per nuclei
Nell’anno in corso è prevista la creazione di due nuclei e la relativa riorganizzazione delle attività socio assistenziali. Inoltre si è provveduto ad assumere in ruolo un infermiere professionale e a tempo determinato il personale addetto all’assistenza necessario alle sostituzioni. E’ stato modificato il sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale.
• Formazione del personale Nel corso del 2002 è stato organizzato un corso a cui partecipano 16 persone (Addetto all’Assistenza di Base, I.P., R.A.A., Animatrice) con un medico-psicologo esperto nel settore delle demenze. Inoltre è stata prevista la partecipazione di una parte del personale addetto all’assistenza ai corsi per O.S.S. ancora in via di definizione.
98
IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
CASA PROTETTA DI MINERBIO PIAZZA C. BATTISTI, 1 40061 MINERBIO (BO)
Azioni di Consolidamento: L’Ente ha in programma la ristrutturazione degli edifici e la messa a norma dei locali di Minerbio e pertanto è in corso di realizzazione il trasferimento completo dell’attività a Bologna c/o i locali di Villa Aldini , in Via Osservanza 35/2 Comfort alberghiero: L’attività di Casa Protetta è suddivisa in due nuclei che corrispondono ai due piani della struttura. Le camere da letto sono complessivamente n° 23 e solo parte di queste hanno arredi di recente acquisizione. L’Ente ha previsto che il rinnovo degli arredi avvenga a ristrutturazione ultimata. I servizi igienici sono di norma 1 ogni due camere da letto. L’Ente gestisce internamente i seguenti servizi: Cucina Lavanderia – guardaroba e ciò consente di fornire servizi alberghieri di elevata qualità CASA PROTETTA soprattutto per quanto riguarda il servizio ristorazione. Posti residenziali: convenzionati n. 45 Animazione: non convenzionati per L’Ente ha aderito al Progetto animazione attivato dall’Azienda ospiti autosufficienti n. USL Bologna Nord – Distretto Pianura Est e garantisce la 9 presenza di un animatore per 18 ore settimanali. Le attività svolte sono rivolte al mantenimento di residue capacità mnemoniche, manuali e sensoriali degli anziani. Tali attività consentono di effettuare anche la creazione di manufatti da parte degli anziani che vengono presentati in diverse iniziative pubbliche che durante l'anno l'Ente organizza.
Formazione: Questo aspetto è particolarmente curato dall’Ente per tutti i settori di attività e intendono approfondire argomenti che hanno riflessi nel quotidiano operare.
REPARTO ASSISTENZA: ADB : corso sulle demenze e in particolare sulla malattia di Alzheimer RAA : scambio di esperienze con altra IPAB del territorio per approfondire il lavoro nel nucleo REPARTO CUCINA : corso sulle procedure HACCP e sul corretto utilizzo di prodotti igienici disinfettanti e sanificanti. REPARTO LAVANDERIA-GUARDAROBA :corso sulle procedure HACCP applicato al trattamento di biancheria e indumenti. UFFICIO AMMINISTRATIVO : sono previsti diversi corsi per gli addetti del settore che riguardano l’approfondimento di 99
materie contabili, tributarie, di gestione del personale dipendente e sulle tecniche di comunicazione.
Integrazione: Sono in uso diverse schede, consegne, protocolli e sistemi di report per favorire l’integrazione dei servizi, quali ad esempio: ASSISTENZIALI-MEDICO INFERMIERISTICI ASSISTENZIALI-MEDICO-DIETOLOGICI ASSISTENZIALI-MEDICO-RIABILITATIVI. Queste modalità di comunicazione sono aggiornate periodicamente al fine di adeguare gli strumenti di lavoro alle nuove esigenze che si presentano nella trattazione di casi specifici.
Qualità: L’Ente dispone da diversi anni di un sistema di valutazione del personale in servizio ed ha attivato con altre tre IPAB un Nucleo di Valutazione che per l’anno in corso ha come obiettivi principali i seguenti: Realizzazione di una Carta dei Servizi Piano dei Conti unificato per l’avvio della Contabilità economica
Altro:
Comfort alberghiero: Vale quanto indicato nella scheda per la CASA PROTETTA in quanto il servizio di ospitalità diurna si rivolge al massimo a due ospiti e pertanto non è strutturato come Centro Diurno vero e proprio.
CENTRO DIURNO Posti semiresidenziali: convenzionati n. non convenzionati n. 2
100
AZIONI INNOVATIVE
Il Comune di Minerbio ha attivato dal mese di aprile 2002 l’Istituzione Comunale dei Servizi Sociali. In tale Istituzione, al termine del trasferimento dell’attività a Villa Aldini, confluirà anche la Casa Protetta. Come già precisato in premessa per l’anno in corso è previsto l’avvio dei lavori di ristrutturazione e messa a norma dei locali che attualmente ospitano l’attività di Casa Protetta.
101
IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
OPERA PIA GALUPPI ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI Via Gramsci, 28 - 40066 PIEVE DI CENTO (BO)
Azioni di Consolidamento L’Opera Pia Galuppi gestisce servizi di Casa Protetta, Centro Diurno e Casa di Riposo. In tutti i servizi offerti sono in costante attuazione azioni atte al miglioramento degli standards di qualità. A titolo esemplificativo, alcune azioni che perseguono tale obiettivo sono: - prossima apertura di nuovi spazi adibiti all’accoglienza di Ospiti nella struttura residenziale con conseguente ampliamento ed ottimizzazione degli stessi; - attuazione ampliamento impianto di raffrescamento; - attuazione di lavori di imbiancatura; - costante manutenzione ed ammodernamento delle apparecchiature del servizio di ristorazione e lavanderia; - adeguamento impianti e strutture in materia di antincendio; - costante formazione del personale in ambito socio-assistenziale, sanitario e sicurezza del lavoro.
Comfort alberghiero: ampi spazi per il soggiorno degli Ospiti completi di apparecchiature per l’intrattenimento; costante servizio di pulizia; servizio di ristorazione con cucina interna; possibilità di personalizzazione complementi di arredo camere Ospiti; cappella per il culto; moderne attrezzature per igenizzazione Ospiti; approvvigionamento di attrezzature per la movimentazione di Ospiti disabili o con difficoltà motorie. CASA PROTETTA Posti residenziali: Animazione: convenzionati potenziamento del servizio con aumento delle ore di presenza n.___48___ dell’animatore. non convenzionati n._4_ Formazione: partecipazione corso di formazione per la riabilitazione cognitiva e la validation therapy del paziente demente in struttura residenziale e semiresidenziale: figure coinvolte RAA, I.P., T.D.R. A.D.B., Animatore;
partecipazione al percorso formativo su gestione utenza affetta da disturbi cognitivi Fase 1 e Fase 2: figure coinvolte Coordinatore, Medico, R.A.A. I.P. T.D.R. A.D.B.
partecipazione al corso per addetti alla lotta antincendio: figure coinvolte R.A.A. I.P. A.D.B.
102
Integrazione: servizio medico-infermieristico; servizio di fisioterapia; costante ottimizzazione e aggiornamento delle schede multidisciplinare; verifica protocolli socio/sanitari.
Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale.
Altro: parrucchiere; podologo.
Comfort alberghiero: ampi spazi per il soggiorno degli Ospiti completi di apparecchiature per l’intrattenimento; costante servizio di pulizia; servizio di ristorazione con cucina interna; cappella per il culto; CENTRO DIURNO moderne attrezzature per igenizzazione Ospiti; Posti semiresidenziali: approvvigionamento di attrezzature per la movimentazione di convenzionati n. 13 Ospiti disabili o con difficoltà motorie. non convenzionati n. 7 Animazione: A.D.B. coinvolti in attività ricreative degli Ospiti, partecipazione degli Ospiti a ginnastica di gruppo per anziani.
Formazione: partecipazione al percorso formativo su gestione utenza affetta da disturbi cognitivi Fase 1 e Fase 2: figure coinvolte Coordinatore, Medico, R.A.A. I.P. T.D.R. A.D.B.
partecipazione al corso per addetti alla lotta antincendio: figure coinvolte R.A.A. A.D.B.
Integrazione: servizio medico-infermieristico; servizio di fisioterapia; sviluppo del lavoro integrato.
Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale.
Altro: parrucchiere; podologo. 103
AZIONI INNOVATIVE
Gestione Risorse Umane: è in fase di elaborazione un progetto che coinvolgerà il personale sul tema dello “stress derivante da lavoro” e “burn out”.
Prossima introduzione di schede di valutazione dei servizi.
104
IPAB DEL DISTRETTO PIANUTA EST ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA
Casa di Riposo “Francesco Ramponi” SAN GIORGIO DI PIANO (BO) Azioni di Consolidamento Nei due servizi gestiti dall’IPAB è in corso un miglioramento della qualità dei servizi che si svilupperà mediante : - miglioramento degli spazi interni ed esterni con parziale riprogrammazione dell’uso dei locali - formazione del personale per riqualificarlo nell’assistenza agli ospiti dementi
Comfort alberghiero: ulteriore qualificazione servizio di pulizia e ristorazione sistemazione arredi camere ospiti ampliamento sala da pranzo con zona separata per utenti con particolari esigenze ampliamento cappella ampliamento uffici modifica arredi sala per incontri/riunioni sostituzione attrezzature per igienizzazione strumenti e ausili per ospiti acquisto ulteriori attrezzature per movimentazione disabili CASA PROTETTA Posti residenziali: Animazione: convenzionati n.41 potenziamento del servizio con aumento delle ore di presenza dell’animatore
Formazione: partecipazione a master sulle demenze di RAA e Coordinatore partecipazione a corso sulle demenze di RAA e parte degli operatori partecipazione corso riabilitazione cognitiva R.A.A., animatore Struttura e una Assistente di base.
Integrazione: modifiche qualitative ai parametri e contenuti della cartella multidisciplinare verifica protocolli socio/sanitari verifica periodica socio/sanitaria dei contenuti del P.A.I. incontri orizzontali comprendenti tutte le diverse figure professionali presenti in Struttura
Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale dipendente e non (appalti, ecc.) Altro:
105
Comfort alberghiero: completamento arredi per il centro diurno ulteriore qualificazione del servizio di pulizie e ristorazione
Animazione: partecipazione del personale addetto a corsi per nuove CENTRO DIURNO tecniche da utilizzare nello svolgimento del servizio Posti semiresidenziali: convenzionati n. 8 Formazione: non convenzionati n.2 partecipazione del personale a corso sulle demenze
Integrazione: riproposizione e sviluppo del lavoro integrato verifica periodica socio/sanitaria dei contenuti del P.A.I.
Qualità: applicazione sistema di controllo/valutazione delle prestazioni del personale
Altro: attivazione del trasporto (andata e ritorno) per gli Ospiti
AZIONI INNOVATIVE