COMUNE DI BORE PROVINCIA DI

Deliberazione di Consiglio Comunale n. 41 del 24 Novembre 2012

Oggetto: Atto di indirizzo in materia di gestioni associate sovracomunali.

L'anno duemiladodici giorno ventiquattro del mese di novembre, alle ore 10:30, in Bore e nella sala delle adunanze si è riunito il Consiglio Comunale in seduta ordinaria di prima convocazione.

Fatto l'appello nominale risultano:

Presente Assente 1 Ralli Fausto - Sindaco Presidente X 2 Volpicelli Giuseppe X 3 Bazzinotti Mario X 4 Tonelli Claudio X 5 Ralli Mario X 6 Silva Loretta X 7 Felloni Giuseppe X 8 Ralli Silvio X 9 Fulgoni Giancarlo X 10 Coppellotti Armando X 11 Marazzi Linda X 12 Zermani Vittorio X 13 Cordani Cristian X Totale 10 3

Partecipa il Segretario Comunale Dott.ssa Margherita Morelli la quale provvede alla redazione del presente verbale.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco Fausto Ralli assume la Presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto indicato, previa designazione degli scrutatori Signori: Felloni Giuseppe e Fulgoni Giancarlo.

Il Sindaco illustra il punto posto all’ordine del giorno della presente seduta di Consiglio comunale e spiega che la normativa statale obbliga il di Bore, in quanto Comune con meno di 3.000 abitanti, ad individuare entro il 31/12/2012 almeno tre funzioni fondamentali da gestire in forma associata, mediante Unione di Comuni o mediante Convenzione. Afferma che nei mesi scorsi è stato avviato un confronto sulle gestioni associate comunali, insieme ai Sindaci e alle Giunte della Val Ceno, che ha portato ad esprimere l’indirizzo politico favorevole alla individuazione della Val Ceno come ambito ottimale per le gestioni associate. E’ stata altresì condivisa l’idea di privilegiare, rispetto allo strumento della Convenzione, la forma dell’Unione dei Comuni in quanto maggiormente rispondente alle necessità del territorio della Val Ceno. La Regione Emilia-Romagna non si è ancora pronunciata sugli ambiti territoriali ottimali e, secondo le informazioni in nostro possesso, vi provvederà entro la fine dell’anno. Pertanto, ad oggi, in assenza di indirizzi regionali precisi, siamo chiamati ad adottare gli atti di indirizzo politico nonché gli atti gestionali ed organizzativi necessari per adempiere all’obbligo di gestione in forma associata. La Regione tuttavia chiede, come noto, di salvaguardare l’unità del il Distretto socio sanitario Valli del e del Ceno e questo è perfettamente compatibile con la costituzione, all’interno del Distretto, di una Unione di Comuni. Con questa delibera di indirizzo si va quindi ad individuare il contesto della Val Ceno, comprendente i sette Comuni di Bardi, Bore, , , , Varano De’ Melegari e , come ambito ottimale per la gestione associata delle funzioni fondamentali comunali, scegliendo l’assetto istituzionale ed organizzativo dell’Unione dei Comuni.

Successivamente il Sindaco dichiara la discussione aperta agli interventi dei Consiglieri.

Chiede di intervenire la Consigliera Linda Marazzi la quale afferma quanto segue:

“In merito alla richiesta del Sindaco, posta in votazione all'assemblea del consiglio, di variare l'ordine del giorno anticipando la trattazione dell'ultimo punto (comunicazioni Delibera N°82/2012) e posticipando il 5°punto, non si comprende perché a questo provvedimento non debba presenziare il Responsabile dell'Ufficio Ragionieria visto che si assumono indirizzi che comportano scelte economiche. Ma è evidente che anche questo è strumentale, come del resto emerge nelle trascorse delibere concernenti il ruolo dei Responsabili dei servizi che risultano addirittura non informati su aspetti determinanti dei provvedimenti da assumere, mentre gli stessi servono al Sindaco ed alla sua maggioranza solo come esecutori della volontà politica e scelte della maggioranza, così snaturando l'esercizio del ruolo stabilito per legge sulla responsabilità dei servizi. Entrando nel merito del 5° punto posto all'ordine del giorno, premetto che credo nella necessità di gestire funzioni e servizi tra comuni in modo associato, ma voterò contro questo atto di indirizzo posto all'ordine del giorno del consiglio poiché prevede di gestire in forma associata le funzioni fondamentali mediante l'Unione dei Comuni. In primo luogo, se il territorio di Bore verrà assorbito dall'Unione, significa rinunciare all'autonomia ed all'esercizio del potere amministrativo. Tra le due forme associative previste dalle leggi vigenti in materia condivido invece quello della convenzione che, non prevedendo nuovi organi ed ulteriori indennità e mantenendo la sovranità del Comune, consente attraverso meccanismi più elastici e flessibili di essere più congeniale agli obiettivi di semplificazione e di riduzione della spesa pubblica e di adempiere agli obblighi imposti dalle leggi con maggior risparmio, conservando l'identità culturale e storica del territorio di Bore. Vista infatti la delibera della Corte dei Conti Sezione delle Autonomie N°8 del 29 aprile 2011, dalla quale si desume, a proposito della spesa di personale, che ogni Ente deve sommare alla spesa del personale propria la quota di quella sostenuta dall'Unione dei Comuni ne risulta che l'Unione, oltre a rappresentare una forma rigida e poco pratica è antieconomica e più dispendiosa. Poi è necessario esaminare con attenzione se le associazioni di servizi fra Comuni si fanno perchè servono ai bisogni reali dei cittadini, o perché servono a pagare ulteriori indennità al personale per la costituzione di più di una Unione di Comuni, che vanno a sostituire la vecchia Comunità Montana moltiplicando in tal modo i costi ed aumentando in tal modo le già pesanti situazioni debitorie nella Pubblica Amministrazione. Del resto questa delibera posta all'ordine del giorno non fornisce alcuna informazione sulle modalità di costituzione di questa Unione, organizzazione e distribuzione del personale e dei servizi, permanenza o modifiche nelle cariche di Responsabilità amministrativa ecc…) è questo è molto grave poiché impedisce una valutazione responsabile e consapevole dei consiglieri che devono effettuare la scelta politica con la votazione del provvedimento. Nel particolare caso di Bore, portando un esempio vero, attualmente sussiste una gestione di servizi da svolgere in modo associato di primaria importanza: il trasporto scolastico, che risulta suddiviso in più linee: 1) in direzione di (efficiente come tempi di percorrenza, in mezz'ora i ragazzi sono a scuola) e quindi in associazione con un altri Comuni di diverso bacino orografico; e poi: 2) in direzione di Varano dè Melegari(gravemente inefficiente come tempi di percorrenza , i ragazzi devono sostenere un'ora ed un quarto su un tragitto percorribile in mezzora e poi devono aspettare mezz'ora prima dell'inizio delle lezioni a Varano) nel bacino orografico della Val Ceno di maggior utenza dei flussi per ragioni di lavoro nei centri di fondovalle; Da queste situazioni reali e vere , non si comprende la vostra scelta politica di confluire nell'Unione senza che siano prima dettate precise condizioni a garanzia e tutela dei bisogni veri della popolazione del territorio di Bore. Poichè non bisognerebbe giungere alla conclusione che Bore concorra alle spese dell'Unione con Varano dè Melegari e gli altri per mantenerne la macchina amministrativa senza di contro riceverne i vantaggi sull'associazione dei servizi rispetto ai reali bisogni dei cittadini. Questa separazione sul servizio del trasporto scolastico rivela chiaramente l'indebolimento della capacità politica di amministrare condotta da questo Sindaco e dalla sua maggioranza, giungendo ad asservire i bisogni dei propri cittadini alle esigenze politiche dei più forti comuni dei diversi bacini orografici di Vernasca e Varano è Melegari, determinando in tal modo la fine di un ruolo autonomo e di attrazione del territorio di Bore, che era stata la ragione di costituzione del Comune stesso, sancito storicamente con Regio Decreto del 9 maggio 1932. Si sottolinea inoltre che la legge 148/2011 al comma 16 art 16 consente ai comuni come Bore con popolazione al di sotto ai 1000 abitanti di sottrarsi alle forme dell'Unione, opzione evidentemente non presa in considerazione da questo Sindaco e dalla sua maggioranza. Si evidenzia inoltre, come da articolo di ampio risalto sulla stampa locale(che allego) che i Comuni di Fornovo, e Solignano hanno iniziato un proprio iter di aggregazione, così come risulta per , e , mentre Bardi ha scelto la modalità della convenzione con il Comune di , di conseguenza all'ipotetica scelta politica che avete messo all'ordine del giorno di questo Consiglio, al rimanente accorpamento di Unione dei Comuni di Varano dè Melegari, Pellegrino Varsi e Bore mancano i numeri e le caratteristiche previste dalla leggi, a meno di non confluire con Fornovo, Medesano e Solignano, che sostanzialmente sarebbe un riproporre una sorta di porzione disomogenea dalla vecchia Comunità Montana che risulterebbe contraddire le premesse riportate nella prima parte dell'atto posto all'ordine del giorno(dove si cita dell'impossibilità di gestire in forma associata le funzioni fondamentali per estensione e disomogeneità territoriale ecc…). Concludo, auspicando vivamente un cambiamento di rotta radicale nelle scelte politiche condotte dal Sindaco e dalla sua maggioranza, nell'interesse del territorio e della popolazione di questo Comune, per la sopravvivenza dell'identità e della Comunità di Bore.”

La documentazione prodotta dalla Consigliera Marazzi Linda viene riportata di seguito come da sua richiesta.

Successivamente interviene il Consigliere Felloni Giuseppe il quale afferma di condividere la scelta della gestione associata dei servizi comunali nel territorio della Val Ceno in quanto l’ambito della ex Comunità Montana Valli Taro e Ceno è troppo ampio.

Terminata la discussione, il Sindaco invita il Consiglio Comunale a prendere le proprie determinazioni in merito e propone l’approvazione dell’atto di indirizzo in materia di gestioni associate sovracomunali;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: - il Comune di Bore, in quanto comune con meno di 3.000 abitanti, è tenuto ex art. 19 della L. 135/2012, di modifica dell’art. 14 della L. 122/2010 nonché dell’art. 16 della L. 148/2011 e dell’art. 32 del D.Lgs. 267/2000 ad individuare, entro il 31/12/2012, almeno tre funzioni fondamentali da gestire in forma associata, mediante Unione di Comuni o mediante Convenzione; - sempre ai sensi della normativa sopra richiamata, a partire dal 1° gennaio 2014 il Comune di Bore dovrà gestire in forma associata tutte le funzioni fondamentali; - al fine di verificare insieme la possibilità di individuare, nel contesto della Val Ceno, l’ambito ottimale per la gestione associata delle finzioni suddette, è stato avviato un confronto tra i Comuni di Bardi, Bore, Fornovo di Taro, Pellegrino Parmense, Solignano, Varano De’ Melegari e Varsi; - in tale sede, i Comuni della Val Ceno hanno preso atto dell’impossibilità di gestire in forma associata le funzioni di cui sopra attraverso la Comunità Montana – Unione dei Comuni Valli del Taro e del Ceno in quanto l’ambito dei 15 Comuni, a causa dell’estensione e della disomogeneità territoriale, della collocazione geografica e della numerosità dei comuni che ne fanno parte, non consente una gestione associata ottimale, in termini di efficacia, efficienza ed economicità, delle funzioni comunali; - i Comuni di Berceto, Fornovo e Solignano hanno deliberato il ritiro delle deleghe fino ad ora conferite alla Comunità Montana ed, in particolare, il Comune di Solignano ha manifestato l’intenzione di costituire una Unione di Comuni assieme a Fornovo e Medesano i quali, pur non essendo assoggettati all’obbligo delle gestioni associate, si sono resi disponibili a rispettare i tempi di Solignano; - il Comune di Bardi, pur non avendo assunto formalmente alcun atto deliberativo, ha espresso la volontà di gestire le funzioni in forma associata mediante Convenzione; - i Sindaci e le Giunte dei Comuni di Bore, Pellegrino Parmense, Varano De’ Melegari e Varsi hanno avviato un confronto condiviso sulle gestioni associate comunali dal quale è emersa, alla luce dei numerosi elementi comuni quali la collocazione geografica, l’omogeneità del contesto demografico, economico, sociale e culturale, e sulla base delle positive esperienze di gestioni sovracomunali in ambito Val Ceno, quali lo Sportello Unico Attività Produttive e il Servizio di Assistenza Domiciliare, l’importanza della collaborazione tra i Comuni della Val Ceno; - i Sindaci e le Giunte dei Comuni di Bore, Pellegrino Parmense, Varano De’ Melegari e Varsi hanno espresso, tramite la divulgazione di comunicati stampa, la volontà di implementare le sinergie e le forme di collaborazione reciproca tra i Comuni dando vita ad una Unione dei Comuni della Val Ceno;

Considerato che - dal 1° gennaio 2013 la Comunità Montana Vali del Taro e del Ceno, che attualmente gestisce le deleghe in materia di agricoltura, forestazione e svincolo idrogeologico, dovrà essere sciolta e sostituita dalle nuove forme associative; - con atto n. 71 del 12.09.12 la Giunta della Comunità Montana ha preso atto della simulazione della proposta di piano di successione nei rapporti attivi e passivi dell’ente a seguito della soppressione; - la Regione Emilia-Romagna ha espresso indirizzo a favore della salvaguardia dei Distretti socio sanitari esistenti incluso il Distretto comprendente i quindici comuni della attuale Comunità Montana e il Comune di Medesano; - il divieto di frazionamento dei Distretti socio sanitari non comporta necessariamente che il distretto debba coincidere con un’unica forma associativa dei comuni che ne fanno parte; - nel caso specifico del Distretto socio sanitario Valli del Taro e del Ceno non è comunque ipotizzabile la costituzione di un’unica Unione laddove il Comune di Medesano è fuori dalla Comunità Montana; - il mantenimento e la valorizzazione del Distretto socio sanitario esistente può essere comunque garantito con la presenza di un solido “patto federativo” tra i Comuni facenti parte del Distretto anche qualora abbiano aderito a differenti forme associative in quanto all’interno del Distretto possono legittimamente coesistere più Unioni di Comuni; - le funzioni che, a seguito della trasformazione della Provincia di Parma e della soppressione delle Comunità Montane, divenissero oggetto di delega da parte della Regione possono essere gestite, per la Val Ceno, da un’unica Unione dei Comuni;

Rilevato che: - la gestione associata delle funzioni fondamentali, oltre a derivare da un obbligo normativo, risponde ad esigenze sempre più avvertite da parte dei piccoli comuni, per i quali rappresenta un’opportunità di sviluppo del territorio attraverso il miglioramento dei servizi diretti a soddisfare i bisogni delle comunità amministrate in un’ottica più efficace, efficiente ed economica per l’ente locale; - le scelte di gestione sovracomunale sono imposte ai Comuni non solo dalla legge, ma anche dall’evoluzione del contesto demografico, economico, sociale e culturale del nostro territorio; - le esperienze collaudate negli ultimi anni dai Comuni della Val Ceno in materia di gestione sovracomunale si sono dimostrate rispondenti alle esigenze del nuovo contesto ambientale e coerenti con i propositi di miglioramento dei servizi;

Ritenuto pertanto di: - mantenere il Distretto socio sanitario Valli del Taro e del Ceno come contesto di riferimento fondamentale per le politiche in campo sociale e sanitario dei sedici Comuni che ne fanno parte; - individuare il contesto della Val Ceno, comprendente i sette Comuni di Bardi, Bore, Fornovo di Taro, Pellegrino Parmense, Solignano, Varano De’ Melegari e Varsi, accomunati da affinità di contesto geografico, demografico, storico e culturale, con una popolazione complessiva di 14.848 abitanti, come ambito ottimale per la gestione associata delle funzioni fondamentali comunali nel rispetto del limite minimo numerico di diecimila abitanti attualmente stabilito dalla legge 135/2012; - privilegiare, rispetto allo strumento della Convenzione, l’assetto istituzionale ed organizzativo dell’Unione dei Comuni in quanto forma associativa maggiormente rispondente alle necessità del contesto della Val Ceno in un’ottica di programmazione strategica per lo sviluppo del territorio;

Visti: - l’art. 19 della L. 135/2012; - il D.Lgs. 267/2000 ed in particolare il primo comma dell’art. 42 attribuendo alla presente deliberazione valore di atto di indirizzo;

Omesso pertanto ogni parere di regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000;

Con voti favorevoli 9 (nove), contrario 1 (uno: Marazzi Linda, per i motivi sopra esposti), astenuti nessuno, espressi nei modi e nelle forme di legge,

DELIBERA

 di individuare il contesto della Val Ceno, comprendente i sette Comuni di Bardi, Bore, Fornovo di Taro, Pellegrino Parmense, Solignano, Varano De’ Melegari e Varsi, per le motivazioni esposte in premessa, come ambito ottimale per la gestione associata delle funzioni fondamentali comunali;  di scegliere l’assetto istituzionale ed organizzativo dell’Unione dei Comuni quale forma associativa maggiormente rispondente alle necessità del contesto della Val Ceno in un’ottica di programmazione strategica per lo sviluppo del territorio;  di esprimere indirizzo a favore della costituzione della Unione dei Comuni della Val Ceno dando mandato al Sindaco di proseguire il confronto con le Amministrazioni dei Comuni di Bardi, Fornovo di Taro, Pellegrino Parmense, Solignano, Varano De’ Melegari e Varsi e al Segretario comunale ed agli Uffici competenti di dare corso agli approfondimenti tecnico- giuridici necessari;  di recedere dalle convenzioni in essere con la Comunità Montana Valli del Taro e del Ceno, nel rispetto dei tempi, ove del caso, previsti dalle convenzioni medesime revocando ogni delega di funzione e/o servizio e demandando alla Giunta Comunale ogni ulteriore successivo adempimento;  di trasmettere la presente deliberazione ai Comuni di Bardi, Bore, Fornovo di Taro, Pellegrino Parmense, Solignano, Varano De’ Melegari e Varsi, alla Regione Emilia-Romagna, nella persona della Vice Presidente Simonetta Saliera, al Presidente della Provincia di Parma, al Presidente della Comunità Montana – Unione dei Comuni - Valli del Taro e del Ceno, ai restanti Sindaci facenti parte del Distretto socio sanitario.

Successivamente, IL CONSIGLIO COMUNALE

Stante l’urgenza di provvedere in merito, Con voti favorevoli 9 (nove), contrario 1 (uno: Marazzi Linda, per i motivi sopra esposti), astenuti nessuno, espressi nei modi e nelle forme di legge,

DELIBERA di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.lgs.267/2000.

COMUNE DI BORE PROVINCIA DI PARMA

Deliberazione di Consiglio Comunale n. 41 del 24 Novembre 2012

Oggetto: Atto di indirizzo in materia di gestioni associate sovracomunali.

Letto, confermato e sottoscritto

Il Sindaco Il Segretario Comunale f.to Fausto Ralli f.to Dott.ssa Margherita Morelli ______*************************************************************************** CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La su estesa deliberazione è in pubblicazione all’albo pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi dal______. Ai sensi dell’art. 124 del D.lvo n. 267 del 18.8.2000. Bore, il ______f.to Il Segretario Il Messo Comunale ______

*************************************************************************** RELATA DI NOTIFICA

Si certifica che copia della deliberazione è stata affissa all’albo pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi e cioè dal ______al ______e che contro la stessa non sono stati prodotti opposizioni o reclami.

Bore, lì ______

Il Segretario Il Messo Comunale ______

*************************************************************************** La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile (Art. 134, 4° comma, D.Lvo n. 267 del 18.08.2000) ***************************************************************************

CONTROLLO/ESECUTIVITA’

LA PRESENTE DELIBERAZIONE E’ DIVENUTA ESECUTIVA IL GIORNO: ______

La presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi 10 giorni dall’inizio della pubblicazione (Art. 134, comma 3°, D.Lvo n. 267/2000)

Bore, lì ______Il Segretario COMUNE DI BORE PROVINCIA DI PARMA

Deliberazione di Consiglio Comunale n. 41 del 24 Novembre 2012

Oggetto: Atto di indirizzo in materia di gestioni associate sovracomunali.

Visto, si dichiara che l'istruttoria della presente della presente pratica è stata compiutamente adempiuta e si esprime parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnico - amministrativa della stessa ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs 267/2000.

Bore, li 21/11/2012 Il Segretario Comunale per quanto di competenza f.to Dott.ssa Margherita Morelli

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La presente copia è conforme all’originale, per uso amministrativo.

Bore, li ______Il Segretario Comunale Dott.ssa Margherita Morelli