www.lessiniapark.it Info: Tel. 0456799211 -Fax.0456780677 Piazza Borgo,52-37021Bosco Chiesanuova() Parco NaturaleRegionaledella Lessinia COMUNITÀ MONTANA DELLA LESSINIA - [email protected] PROVINCIA DI VERONA

MUSEI LESSINIA MUSEI LESSINIA i MUSEI in LESSINIA i in FLORA EFAUNA in LESSINIA

ETNOGRAFIA i

MUSEI PREISTORIA GEO-PALEONTOLOGIA LESSINIA_1:Layout 1 8-03-2007 11:30 Pagina 1

i MUSEI in LESSINIA LESSINIA_1:Layout 1 6-03-2007 11:34 Pagina 2

Coordinamento Diego Lonardoni Generale:

Coordinamento Chiara Zanini Editoriale:

Testi di: Etnografia Bruno Avesani Mariella Gugole Vito Massalongo Paola Milli Ugo Sauro Chiara Zanini Fernando Zanini

Geo-Paleontologia Gianfranco Caoduro Bruno Pellegrini Guido Roghi Roberto Zorzin

Preistoria Alessandra Aspes Alberto Broglio Leone Fasani Antonio Guerreschi Luciano Salzani Paola Salzani Marco Peresani Paola Vesentini

Flora e Fauna Giacomo De Franceschi Giuliano Lazzarin

Elaborazione cartografica: Lino Fuggini Claudio Mantovani

Fotografie di: Giacomo De Franceschi, Paolo De Franceschi, Gianmarco Lazzarin Paolo Parricelli, Marco Peresani, Guido Pigozzi, Claudio Portinari Stefano Rossin, Ugo Sauro, Chiara Zanini, Fernando Zanini, Roberto Zorzin

SI RINGRAZIANO PER LA LETTURA DEI TESTI ANGELO ANDREIS E ALESSANDRA ASPES LESSINIA_1:Layout 1 6-03-2007 11:34 Pagina 3

Sommario

Il Parco Naturale Regionale della Lessinia...... 7 Escursioni nei luoghi più belli del Parco ...... 9

Il Parco e i suoi Musei ...... 13

Museo Etnografico di Crespadoro ...... 17 Mulino dei Gaji di ...... 21 Museo dei Trombini di San Bartolomeo delle Montagne ...... 26 Museo del Ferro Battuto e delle Antiche Arti di Cogollo di ...... 29 Centro di Cultura Cimbra - Museo dei Cimbri di Giazza ...... 35 Museo Ergologico “La Giassara” di ...... 41 Museo Civico Etnografico “La Lessinia: l’uomo e l’ambiente” di 45 Mulino di Bellori - Lugo di ...... 53

Museo Paleontologico di Roncà ...... 59 Museo dei Fossili di Bolca ...... 65 Museo Geopaleontologico di Camposilvano ...... 71 Grotta di Monte Capriolo di Roverè Veronese ...... 79

Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo ...... 83 Grotta di ...... 91

Area Floro-faunistica di Malga Derocon di ...... 96 Museo Botanico della Lessinia di Molina ...... 102

Prezzario Musei 2007 ...... 111

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Il Parco Regionale della Lessinia è caratterizzato da un immenso valore naturalistico ambientale, che trova ulteriore espressione e valorizzazione nelle sale espositive dei numerosi musei presenti com- plessivamente nel territorio lessinico. Le sedici realtà museali descritte in questo volume sono la testimonianza degli aspetti naturalistici, storici, architettonici e culturali più rappresentativi della Lessinia. Oltre al rinomato Museo dei Fossili di Bolca, vi sono dislocati infatti musei geologici, paleontologi- ci, preistorici, botanici, etnografici, a cui si affiancano sezioni museografiche minori come baiti, mulini, giassare. Tali strutture conservano ricche ed interessanti collezioni, offrono spunti per itinerari didatti- ci e fanno rivivere la storia, non solo nel contesto locale. Questa pubblicazione vuole essere un primo passo perché tutti coloro che frequentano le nostre montagne possano venire a conoscenza della ricca offerta dei musei locali esistenti, organismi il cui scopo prevalente consiste nella conservazione e promozione del patrimonio naturalistico ed antropico. Con questo spirito i musei della Lessinia dispongono oggi di un nuovo strumento per comunicare con il pubblico, confermando il loro ruolo di istituzioni culturali vive e propositive, allineandosi con altre realtà italiane che si sforzano di offrire una serie di servizi finalizzati a promuovere e concretizzare sem- pre più la funzione educativa e didattica museale. Si auspica che il volume possa costituire inoltre un valido “biglietto da visita”, che incuriosisca ed affascini il lettore e lo invogli a programmare visite ai musei ed escursioni in Lessinia, coniugando natu- ra, cultura e divertimento.

PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ MONTANA DELLA LESSINIA SOGGETTO GESTORE DEL PARCO NATURALE REGIONALE Stefano Marcolini

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L’Icom - International Council of Museums - definisce “il museo un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricer- che che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto” (Seoul, 2004). È proprio con questa filosofia che il Parco ha voluto fortemente la realizzazione di questa pub- blicazione, pensata come agile strumento di informazione a favore dell’interazione tra i musei, il ter- ritorio e il mondo della scuola in particolare. I diversi musei, ognuno con la propria unicità, raccontano la Lessinia; grandi e piccoli sono caratterizzati dalla ricchezza, dalla varietà delle collezioni e dallo stretto legame con i luoghi, van- tando uno straordinario patrimonio, spesso espressione del fervore culturale degli abitanti della Lessinia. Visitarli rivela sempre piacevoli sorprese: le singolari collezioni delle ammoniti di Camposilvano e le appassionanti memorie del Centro di Documentazione Cimbra a Giazza non ne sono che un esempio. I musei della Lessinia sono questo e molto altro; spesso allestiti nei pressi di meritevoli emergenze naturalistiche (Covoli di Velo, Pesciara di Bolca, …) diventano il punto di partenza per conoscere il Parco della Lessinia, anche in compagnia di guide esperte. Questa pubblicazione fornisce un “assaggio” della molteplice offerta di attività didattiche pro- poste dalle strutture museali: dalla tradizionale visita guidata alle collezioni permanenti, dai per- corsi di approfondimento con lezioni frontali e/o itinerari sul territorio ad attività didattiche parti- colari, caratterizzate da animazioni, laboratori e giochi. La Lessinia rappresenta dunque un vero e proprio laboratorio all’aperto, dove andare “a spasso per i musei” diventa uno spunto per programmare ed effettuare i percorsi didattici nel comprensorio. Alunni ed insegnanti, famiglie e gruppi culturali possono così imparare, diverten- dosi, a salvaguardare e mantenere viva la ricchezza del nostro territorio e le tradizioni locali.

VICEPRESIDENTE DEL PARCO NATURALE REGIONALE DELLA LESSINIA Delegato al Sistema Museale Giacinto Albanese

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Il Parco Naturale Regionale della Lessinia di Diego Lonardoni

Il Parco Naturale Regionale della Lessinia, istituito dalla Regione del con la legge n. 12 del 30 gennaio 1990, si estende sull’altopiano dei Monti Lessini, alle spalle di Verona e al confine con la provincia di Trento. Dall’analisi degli elementi costituenti il paesaggio della Lessinia è possibile ricostruire i caratteri natura- listici, storici, ambientali ed etnici che hanno condotto all’istituzione del Parco e che ne fanno un unicum nel contesto delle aree protette regionali e nazionali. Il Parco si estende per oltre 100 km2 comprendendo le verdi dorsali pascolive degli Alti Lessini e le fasce delle profonde incisioni vallive, detti vaj, della Marciora, dei Falconi e dell’Anguilla tributari della Valpantena, di Squaranto, di Revolto e della Val Fraselle prolungamenti della Val d’. Il paesaggio dell’altopiano è quello tipico prealpino, articolato in ampie dorsali contrassegnate da conche e vallette disegnate da prati e pascoli, alternati a boschi di carpino, faggio, abete rosso. I lembi di foresta, più estesi sui versanti dei vaj, testimoniano l’antica vitalità dei boschi prima che l’uomo rivelasse i reali contorni delle montagne, espandendo le aree di pascolo con una meticolosa e diffusa azione di disboscamento, iniziata probabilmente dal Neolitico. Appartengono inoltre al Parco “isole” di diversa estensione, individuate come aree da sottoporre a regime di protezione per la presenza di emergenze naturalistiche e paesaggistiche di straordinario valore. Si tratta della Val Sorda-Progno di Breonio, del Ponte di Veja, del Covolo di Camposilvano-Valle delle Sfingi, dei Co- voli e Purga di Velo Veronese, della “Pesciara” di Bolca-Monte Purga-Monte Postale, degli Strati fossiliferi del territorio di Roncà e dei Basalti colonnari di . Il Parco può vantare gioielli natura- listici come il Corno d’Aquilio, la Spluga della Preta, uno degli abissi carsici più famosi in Italia, e zone di ec- cezionale pregio ambientale come i SIC (Siti di Interesse Comunitario) destinati alla conservazione della diversità biologica e alla tutela di habitat e di specie animali e vegetali. I comprensori riconosciuti anche come Zone di Protezione Speciale (ZPS) del “Ponte di Veja-Vajo della Marciora” e dei “Monti Lessini-Pasubio- Piccole Dolomiti Vicentine” (quest’ultimo comprende il Valon del Malera e le Foreste dei Folignani e di

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Giazza) costituiscono siti di elezione per la nidificazione di numerose interessanti specie d’avifauna selvatica quali l’Aquila reale, il Falco pellegrino, il Gallo cedrone, il Fagiano di monte, il Francolino di monte, la Ci- vetta capogrosso, il Picchio nero, il Merlo acquaiolo e altre ancora. Nel periodo delle migrazioni tali aree sono inoltre interessate da un consistente passo rappresentato perlopiù da varie specie di Fringìllidi e Tùrdidi, e, tra i rapaci diurni, dal Falco pecchiaiolo. Il Parco racchiude entro il suo perimetro gioielli architettonici della tradizione lessinica, testimonianze del- l’utilizzazione secolare di questo territorio da parte dell’uomo. Le suggestive contrade sono nuclei insedia- tivi permanenti distribuiti nella fascia di media montagna, e, nell’alta Lessinia, situate in posizioni dominanti, le malghe sono strutture connesse con l’alpeggio. Elementi caratteristici del paesaggio umano sono poi i trat- turi e le recinzioni costituite da lastre di pietra infisse verticalmente nel terreno o da muri a secco. L’uomo ha saputo anche mitigare l’apparente aridità dell’altopiano creando centinaia di laghetti detti “pozze”, utilizzati per l’abbeveraggio del bestiame. Data la natura carsica del terreno i corsi d’acqua superficiali sono scarsi o assenti, con alcune eccezioni, come nella aree di Molina e del Ponte di Veja. L’acqua, perlopiù assorbita da inghiottitoi e doline, scorre in profondità modellando pozzi e grotte. In Lessinia sono state esplorate e censite circa 800 cavità carsiche sot- terranee, che costituiscono importanti habitat e ospitano numerose specie cavernicole endemiche, esclusive cioè del nostro altopiano, vere e proprie emergenze dal punto di vista faunistico e biogeografico. Si tratta di insetti, millepiedi, ragni, crostacei, adattatisi nel corso della loro evoluzione agli ambienti sotterranei. Tra le oltre 300 nuove specie riconosciute nelle grotte lessinee, spicca il carabide Italaphaenops dimaioi, il coleottero cavernicolo più grande del mondo. Anche dal punto di vista floristico, le indagini condotte relativamente al territorio del Parco hanno evi- denziato l’esistenza di un patrimonio estremamente ampio e di grande interesse. La Comunità Montana della Lessinia, Ente gestore dell’area protetta, ha saputo promuovere attività cul- turali, sportive, ricreative e didattiche, sempre in un’ottica di ecocompatibilità. I comprensori sciistici per lo sci nordico di San Giorgio-Bocca di Selva-Passo Fittanze e di Conca dei Parpari offrono percorsi che con- sentono sia agli escursionisti che agli agonisti di ammirare panorami incantevoli e di confrontarsi con una na- tura incontaminata e con chi condivide la stessa passione. Le piste per lo sci alpino “Belvedere”, “Gaibana” e le “Slalom” sanno regalare emozioni affascinanti; inoltre numerosi sentieri e itinerari di diverse difficoltà e i percorsi per mountain bike ed equiturismo conferiscono al Parco l’ennesima attrattiva per godere della sua suggestiva bellezza.

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Escursioni nei luoghi più belli del Parco di Giacomo De Franceschi e Chiara Zanini

La varietà degli ambienti, delle emergenze naturalistiche, storiche e culturali della Lessinia, il fervore culturale e la presenza di studiosi appassionati hanno permesso di valorizzare e promuo- vere luoghi ed itinerari unici e suggestivi all’interno del Parco della Lessinia ed oltre i suoi con- fini. Per il fruitore, la Lessinia si presenta come un libro aperto sulla storia, sulle tradizioni e sulle scienze naturali dove ognuna delle sedici realtà museali costituisce un segnalibro dal quale par- tire per effettuare degli itinerari specifici o multitematici. Paradiso degli escursionisti, il Parco può essere attraversato a piedi, in bici, a cavallo. Tratti del “Sentiero Europeo E5” e le vie ferrate del vicino Carega possono essere scelti per il trekking, mentre è facile per tutti, grandi e piccoli, raggiungere luoghi affascinanti e suggestivi come il Valon del Malera oppure effettuare la Passeggiata Geopaleontologica di Bolca ed il reticolo di sentieri che si snoda nella Foresta dei Folignani. Di seguito vengono brevemente presentati, procedendo da est verso ovest, alcuni dei luoghi più interessanti del Parco, sia a livello paesaggistico che storico, facilmente raggiungibili dalle strutture educativo-didattiche indicate.

Basalti colonnari di San Giovanni Ilarione (Museo Paleontologico di Roncà): straordinaria scenografia naturale caratterizzata da imponenti forme vulcaniche prismatiche a base esago- nale, nere colonne lucenti che si stagliano nel paesaggio.

Pesciara e Passeggiata paleontologica di Bolca (Museo dei Fossili di Bolca, Mulino dei Gaji di Vestenanova e Museo Etnografico di Crespadoro): la Pesciara è una cava in galleria da cui,

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ancora oggi, si estraggono gli strati rocciosi che contengono i fossili di pesci e piante conosciu- ti in tutto il mondo. Interessante per i suoi rinvenimenti fossili è anche il sito del Monte Postale. La passeggiata permette di approfondire i diversi aspetti dell’area circostante Bolca, non solo dal punto di vista paleontologico.

Foresta di Giazza (Museo dei Cimbri di Giazza): situata nella fascia nord-orientale del Parco, è nata per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, dopo un eccessivo sfruttamento. Ampio bosco, è habitat ideale di numerosi elementi faunistici e floristici fra cui la splendida orchidea Scarpetta di Venere.

Covoli di Velo (Museo Geopaleontologico di Camposilvano): complesso di gallerie, con uno sviluppo di 545 m, scavate dall’acqua nelle Dolomie del Lias superiore, sono costituite da ampi vani e da un discreto numero di cunicoli collegati da strozzature. Vi sono stati ritrovati interessanti depositi quaternari, con una grande quantità di resti di Orso delle caver- ne (Ursus spelaeus). I covoli sono inclusi nell’Oasi del Monte Purga.

Valle delle Sfingi (Museo Geopaleontologico di Camposilvano): suggestiva valletta caratteriz- zata dalla presenza di tipici funghi di roccia, risultato del processo carsico e dell’azione degli agenti meteorici sulle rocce calcaree lessiniche; in particolare si segnalano le formazioni di Rosso Ammonitico e i calcari del Gruppo di S. Vigilio. Fanno da cornice pascoli e faggete.

Il Valon del Malera e la Bella Lasta (Museo Civico Etnografico “La Lessinia: l’uomo e l’am- biente” di Bosco Chiesanuova): particolare esempio di paesaggio alpino, con caratteri glaciali quali una valle a truogolo, cordoni laterali e morene. Nel Valon si trovano anche cavità car- siche, come il pozzo a neve detto Buso del Valon. Importanti sono le emergenze vegetazionali e le comunità animali presenti, come la coturnice ed il fagiano di monte. Impronte di dinosauri si possono osservare nella vicina Bella Lasta.

Foresta dei Folignani (Area Floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo): zona di Riserva

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Naturale Orientata e Sito di Interesse Comunitario (SIC) costituisce il complesso boschivo più esteso della Lessinia centrale. Habitat di numerose specie animali e vegetali, vi si trovano endemismi, alberi monumentali ed elementi geologici. La gestione a Riserva Naturale Orientata permette l’esecuzione di interventi sul territorio finalizzati al miglioramento degli ecosistemi e al ripristino delle condizioni di massima efficienza e di stabilità ecologica.

Monte Loffa (Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo): punto di riferimen- to significativo per gli studiosi di preistoria sia per la presenza continua dell’uomo dal Paleolitico all’età del Ferro che per la ricchezza dei ritrovamenti, fra cui abitati dell’età del Ferro e tombe a cista. Nelle sue cave di Scaglia Rossa sono stati rinvenuti inoltre numerosi fos- sili di pesci, tartarughe e rettili marini.

Corno d’Aquilio e Spluga della Preta (Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo): rilievo che presenta sia ripide scarpate a strapiombo verso la Valdadige sia versan- ti dolci ed ondulati, che in primavera si ricoprono di splendide fioriture. Interessante per i feno- meni carsici superficiali e ipogei con sviluppo verticale, di cui il più importante è la Spluga della Preta. A breve distanza si trova la Grotta del Ciabattino.

Ponte di Veja (Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo): maestoso monu- mento naturale è il più rappresentativo fenomeno geologico della Lessinia. Riveste un ruolo importante anche come area archeologica; le sue cavità sono note dal punto di vista paleonto- logico per il ritrovamento di orsi delle caverne; di interesse zoologico sono le colonie di pipistrelli che vi dimorano.

Parco delle Cascate (Museo Botanico di Molina e Grotta di Fumane): spettacolare oasi natu- ralistica, in cui sono racchiuse bellezze paesaggistiche di grande suggestione: cascate, cascatel- le, laghetti ed una vegetazione rigogliosa. Importanti archeologicamente sono le vicine grotte (Vajo delle Scalucce).

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Il Parco e i suoi Musei di Giacomo De Franceschi e Chiara Zanini

Nell’ambito della Lessinia il Parco Naturale Regionale ha da sempre sostenuto, tramite impegno diretto sia di risorse finanziare che umane, alcune fra le realtà più importanti per la comunità scientifica locale e internazionale. Oggi i visitatori (scuole, famiglie e gruppi di adul- ti…) hanno a disposizione un qualificato servizio didattico costituito da numerosi musei e dal Centro di Educazione Ambientale e Area Floro-faunistica di Malga Derocon. Le strutture, oltre ad una importante attività didattica e di apertura al pubblico, svolgono attività di ricerca, conservazione delle collezioni e sviluppano rapporti con il territorio a cui appartengono promuovendo azioni di divulgazione e didattica. Seguendo le linee guida per la “creazione di una rete museale diffusa” del Progetto “Musei in rete”, programma di Iniziativa Comunitaria Leader Plus 2000-2006, i principali musei del Parco vengono affiancati nel presente catalogo dalle altre realtà museali esistenti in Lessinia, generando una vera e propria “rete diffusa di musei locali”. L’obiettivo è infatti quello di va- lorizzare il patrimonio ambientale e culturale minore partendo dal concetto di “museo dif- fuso”, che evidenzia la complessità e la capillarità delle emergenze territoriali locali. I Musei e le correlate realtà naturalistiche e culturali del territorio lessinico vengono distin- ti in quattro sezioni principali: etnografia, geopaleontologia, preistoria e botanica-zoologia. Ciascuna sezione tematica è distinta in base al colore e le realtà museali vi sono elencate secon- do l’ubicazione da est ad ovest. Si deve ricordare che in alcuni musei sono conservati ed esposti materiali diversi che danno origine a sottosezioni che affiancano ed arricchiscono la collezione principale caratterizzante il museo stesso.

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Le strutture museali si possono dunque raggruppare nelle seguenti sezioni: La sezione etnografica ed antropologica: cura la raccolta, la conservazione, la documentazione e la valorizzazione delle testimonianze della cultura materiale, delle tradizioni e costumi del ter- ritorio lessinico: - Museo Etnografico di Crespadoro; - Mulino dei Gaji di Vestenanova; - Museo dei Trombini di San Bartolomeo delle Montagne; - Museo del Ferro Battuto e delle Antiche Arti di Cogollo di Tregnago; - Centro di Cultura Cimbra - Museo dei Cimbri di Giazza; - Museo Ergologico “La Giassara” di Cerro Veronese; - Museo Civico Etnografico “La Lessinia: l’uomo e l’ambiente” di Bosco Chiesanuova, con le sezioni del Baito della Coletta e della Giassara del Grietz; - Mulino di Bellori - Lugo di Grezzana.

La sezione di geologia e di paleontologia: conserva del materiale fossile e promuove la cono- scenza degli itinerari paleontologici del territorio lessinico, con rapporto all’educazione am- bientale: - Museo Paleontologico di Roncà; - Museo dei Fossili di Bolca con l’annessa Pesciara; - Museo Geopaleontologico di Camposilvano ed il Covolo; - Sezione di Paleontologia del Museo di Sant’Anna d’Alfaedo; - Grotta di Monte Capriolo di Roverè Veronese.

La sezione preistorico-archeologica: provvede a conservare, documentare e valorizzare le testi- monianze e i materiali relativi alla preistoria e all’archeologia del territorio lessinico: - Sezione di Preistoria del Museo di Sant’Anna d’Alfaedo; - Grotta di Fumane.

La sezione floro-faunistica: promuove lo studio, la documentazione, la valorizzazione della flora e della fauna del territorio lessinico: - Museo Botanico di Molina, con il vicino Parco delle Cascate; - Area Floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo.

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Museo Etnografico di Crespadoro di Chiara Zanini

ll MuseoMuseo vieneviene inaugu- ratorato nelnel 19851985 e sorge I grazie alla dedizione grazie alla dedizione Idel Maestro Rino del maestro Rino Mecenero, attento cono- Interno del Museo scitore della sua terra. Le tre salesale d’esposizioned’esposizione ca, grazie al supportosupporto disabitate, assiemeassieme agli agli vengono realizzate, dopo della parrocchia e della oggetti che ne fanno lavori didi sistemazione, sistemazione, nel Pro-loco, che attualmen- parte, erano destinate ad nelgranaio granaio della della canoni- te lo gestisce. La ragione essere cancellate dalla che spinge alla raccolta memoria degli abitanti di delle testimonianze stori- Crespadoro, e non solo. che, artistiche e di vita Così il maestroMaestro Rino quotidiana del territorio Mecenero si è prodigato di Crespadoro è legata per raccogliere e conser- allo spopolamento che ha vare ciò che era possibile. colpito anche questoquesto Nel MuseoMuseo EtnograficoEtnografico si angolo di Lessinia, a possono infattiinfatti osservareosservare causa delledelle migrazionimigrazioni non solo oggetti di vitavita verso le Americhe prima quotidiana, ma attrezzi da e verso l’industrializzatal’industrializzata lavoro, come quelli da valle poi. Il calo drastico falegname, da ciabattino,ciabattino, del numero degli abitanti da feraro oppure quelli per ha costituito non solo una la lavorazionelavorazione della lana e perdita sociale, ma anche la produzioneproduzione del formag-formag- culturale. gio. Vi sonosono custoditicustoditi inol- Sede del Museo Contrade abbandonate e tre gli strumenti per la col-

17 LESSINIA_2:Layout 1 5-03-2007 6:18 Pagina 2 Museo Etnografico di CRESPADORO

Interno del Museo

turatura delladella vitevite eded illustratiillustrati Di particolare pregio sono incisoinciso “Crespatorio”,“Crespatorio”, rin-rin- quelli perper tarassaretarassare, indi-indi- lele sculturesculture popolari,popolari, concon venuta durantedurante gligli scavi-scavi spensabili per creare i ter-ter- esemplari daldal ‘500 ad per lala sistemazionesistemazione del razzamenti. AlcuniAlcuni repertireperti oggi, caratteristici del- campanile. Si aggiungono archeologici testimonianotestimoniano l’altal’alta ValleValle deldel Chiampo ee inoltreinoltre oggettioggetti sacri sacri a par- a lele primeprime presenzepresenze antropi-antropi- della Lessinia orientale; tirepartire dal dal ‘500 ‘500 (registri (registri e che, ancheanche nellanella PurgaPurga didi vi vengonovengono ritratti soprat- librilibri didi mandati).mandati). Durlo. tuttotutto ii Santi Rocco e In unauna salettasaletta sisi trovatrova Vi sono esposti inoltre Sebastiano. Di una certacerta anche una sezionesezione delladella indumentiindumenti ee giocattoligiocattoli importanzaimportanza perper lala docu-docu- fauna,fauna, concon repertireperti zoolo-zoolo- d’epoca, cimeli della mentazione storica del gici caratteristici dell’area Prima Guerra Mondiale e Paese è unauna pietrapietra tom-tom- prealpina, a cui si affian- strumenti musicali. musicali. bale del 1368, in cui vi è cano palchi di dainidaini alle-alle-

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vati in inun’area un’area verde verde poco RICETTIVITÀ poco distante. Sono qui distante. Sono qui Orari: raccolti inoltre gli stru- raccolti inoltre gli stru- solo nellenelle festefeste localilocali menti per l’allevamento e (8(8 dicembredicembre ee sagre)sagre) lala raccolta dei corgnoi Gli altrialtri giornigiorni (chiocciole deldel genere su prenotazioneprenotazione telefonicatelefonica Elix o dialettalmentedialettalmente Visitabile bogoni),), protagonistiprotagonisti da diversamentediversamente abili:abili: della locale “Festa dei non accessibileaccessibile corgnoi”” (8 (8 dicembre).dicembre).

Lapide del 1368 in cui compare la scritta “Crespatorio” Museo Etnografico di CRESPADORO

Alcune sculture della pietà popolare esposte

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CONTATTI Indirizzo: Piazza Municipio, 77 Crespadoro (VI) Telefono: Museo Etnografico di CRESPADORO Telefono:0444 429023 0444 429023

Oggetti sacri

Sezione di Fauna e Flora del Museo; nell’angolo è riposta la corgnolara, utilizzata per i corgnoi

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Un reperto della civiltà ospita l’antico Mulin dei Mulino rurale che ora macinamacina Gaji.Gaji. Pochi passi in dire-dire- storia zione della maestosa chie- dei Gaji sa parrocchiale,parrocchiale, in stile di Vestenanova ltrepassatoltrepassato ilil cen-cen- neoclassico, e si trova Otrotro di di Vestenanova Vestenanova e l’antico mulino inserito in di Mariella Gugole proseguendoe proseguendo lungo un graziosograzioso boschetto di Olungo la Provinciale 17 in betulle che gli fa da corni- la Provinciale 17 in dire- betulle che gli fa da corni- direzionezione Bolca, Bolca, prima primadegli ce. Sotto le suesue fronde,fronde, degliimpianti impianti sportivi, sportivi, si può si tavoli e panchepanche offronooffrono puòparcheggiare parcheggiare l’auto l’auto in lo- in ospitalità, anche per pic- localitàcalità CorteCorte, ee raggiun-raggiun- nic. gere a piedi il parco che Il mulino è un piccolopiccolo fab-

Vista complessiva del Molino

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in località Gaggi ed era Porta d’ingresso del Molino in località Gaggi ed era l’unico esemplare rimastorimasto ancora in piedi, negli anni Ottanta, fra le decine che si potevano contare lungo i corsi d’acqua nei territori di Vestenanova e San Giovanni Ilarione. Questo piccolo edificio del XVIII secolo aveva i giorni con- Mulino dei Gaji di VESTENANOVA secolo aveva i giorni con- tati, per l’abbandono e il degrado in cui si trovava, ma la Pro Loco di Vestenanova aveva preso a cuore le sorti del piccolo mulino. L’idea di salva- guardare quest’ultimoquest’ultimo re- bricato in pietra, a pianta pesanti fino a dieci quinta- repertoperto di di un’attività un’attività lavo- quadrata, e con tetto ad li l’uno, che ruotano con rativa che aveva caratte- unica falda, sostenuto da rumore assordante. Per rizzato per secoli l’alta Val travi di legno. Un rivolo mezzo dello sfregamentosfregamento d’Alpone si concretizzòconcretizzò d’acqua, proveniente da di due mole sovrapposte,sovrapposte, grazie a Piero Piazzola, un laghettolaghetto artificiale,artificiale, delle qualiquali solo solo quella quella su- allora Segretario del mette in movimento una superioreperiore è èmobile, mobile, ii chic- Consorzio delle Pro Loco grande ruota, posta sul chi dei cereali vengono Verona Est, all’architettoall’architetto lato est dell’edificio,dell’edificio, che gradualmente frantumati Marzio Miliani, a Lino trasmette poi, all’internoall’interno e, attraversoattraverso rigature rigature in- Calierno, Presidente della del mulino, la forza per far interneterne (le(le canolecanole),), fatti Pro LocoLoco didi Vestenanova, Vestenanova, a ruotare le mole. Bisogna uscire ai lati. Il prodotto, avolontari volontari che che offrironooffrirono il entrare per vedere questi attraverso appositi con- loro lavoro e ad enti che curiosi marchingegni, che dotti, passapassa nel nel cilindro cilindro del contribuirono economica- ora appaiono primordiali,primordiali, delburatto, buratto, da dacui cui filtra filtra la mente alle spese. Nel ma che in realtà hanno farina, la mezzanella e la 1990 la scelta si poneva lavorato fino al 1967.1967. crusca. fra la restaurazionerestaurazione in Suggestivo è il funziona- Questo mulino ad acqua è loco, ossia nei pressi della mento delle macine: enor- stato trasferito e ricostrui- contrada Gaggi e quindi mi blocchi di pietra roton- to in questo luogo negli difficilmente fruibile,fruibile, op- deggianti ed appiattiti,appiattiti, anni ’90. Prima si trovava oppurepure il il trasferimentotrasferimento e

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la ricostruzione in un La ruota del Molino ambiente simile, ma facil- mente raggiungibile. La prima ipotesi era subito apparsa irrealizzabile,irrealizzabile, data l’ubicazione in zona impervia, poco accessibile e inserita in una proprietà privata. Così nel 1990 si è aperto un cantiere in localitàlocalità Gaggi, per recuperare e inventariare minuziosa-minuziosa- mente sia ciò che conte- neva l’antico mulino, che la strutturastruttura muraria,muraria, smontata pietra su pietra. Venne quindi elaborato un progetto di ricostruzione che, con rigore, ha man- tenuto inalterate le carat- teristiche dimensionali,dimensionali, volumetriche e tecniche della struttura originale. Nel giugno del 1997 avvenne l’inaugurazione di quest’opera importante e unica in Val d’Alpone, di non facile fattura, poiché Mulino dei Gaji di VESTENANOVA eseguita totalmente in pietra, senza l’ausilio di mezzi moderni, ma solo con la perizia di esperti muratori e carpentieri. In origine il mulino appar- teneva alla famigliafamiglia Santolini, una dinastia di munari (mugnai) che ha

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Laappunto farina macinato così ottenuta grano e spalletima salute per edfare avere questo due tivamentequella polenta, quel che pane non die venivagranturco resa finoal contadino al 1967. e mestierebuone spalle che per farerichiedeva questo quellarado erano polenta, l’unico che alimento non di ilLa mugnaiofarina cosìsi trattenevaottenuta forzamestiere fisica che per richiedeva spostare radoquotidiano. erano l’unico alimen- unaveniva percentuale, resa al contadino di cui e quotidianamenteforza fisica per spostarequintali to quotidiano. potevail mugnaio disporre, si tratteneva come diquotidianamente farina. Ma servivano quintali RICETTIVITA’ guadagno.una percentuale Poco eracome il anchedi farina. doti I contadinicontabili, erano per- RICETTIVITA’ Orari: denaroguadagno. che Poco circolava: era il chéattenti i contadinied esigenti erano nel Orari: tutto l’anno, quellodenaro cheche derivava circolava: dalla attenticontrollare ed unesigenti prodotto nel tutto l’anno, su prenotazione telefonica. venditaquello che a terziderivava della dallaper- controllarecosì vitale perun l’economia prodotto su prenotazione telefonica. centuale che il si così vitale per l’economia Visitabile Mulino dei Gaji di VESTENANOVA vendita a terzi munarodella per- della famiglia, quali erano Visitabile da diversamente abili: eracentuale guadagnato. di farina E chebiso- il dellala farina famiglia, bianca quali e la farinaerano da diversamente abili: agibile, con cautela gnavamunaro goderesi era guadagnato.di un’ottima lagialla farina per bianca ottenere e larispetti- farina agibile, con cautela saluteBisognava ed averegodere due di buoneun’ot- giallavamente per ottenerequel pane rispet- e

Interno del Molino, con struttura e strumenti conservati

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CONTATTI Mulino dei Gaji di VESTENANOVA Indirizzo: Via Chiesa - Vestenanova TelefonoTelefono:: 045 7470123 (Pro Loco) 045 7470716 (Giuseppe Stanghellini) Web: www.comune.vestenanuova.it

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Museo Sede del Museo dei Trombini dei Trombini di San San Bartolomeo delleBartolomeo Montagne didelle Vito Massalongo Montagne di Vito Massalongo

ll MuseoMuseo deidei TrombiniTrombini di ISanSan BartolomeoBartolomeo delle MontagneMontagne documenta documenta la Ila presenza ancora forte di presenza ancora forte di un particolare strumento folkloristico detto Trom- bbino ino o Pistone.Pistone. E’E’ unun archi-archi- bugio, un’arma ad avanavan-- carica forse del ‘700, che ancora oggioggi vieneviene usata per sottolineare con po-po - tententiti esercizi di sparo le principali manifestazionimanifestazioni della Lessinia. Potrebbe esesseresere considerato un’ap- pendice del Centro di Cultura Cimbra. Da circa trent’anni sono attive due associazioni di questi sparatori denomi- nate “Trombini di San Bortolo” oe “ Pistonieri del- l’Abl’Abbaziabazia di Badia Cala-Cala - vena” che accompagnanoaccompagnano

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ogni festa patronale, ogni Trombini in esposizione evento eccezionaleeccezionale del ter-del territorio.ritorio. I Trombini sono armi fol- kloristiche, consistenti in grossi schioppi,schioppi pesantipesanti anche quarantaquaranta chili,chili conche hannouna canna una checanna viene per riem- spa- rarepita die polverevengono nera. caricati Cari- sullecati sullespalle spalle e, dopo e essereoppor- statitunamente riempiti azionati di polvere spa- nera,rano producendo producono un frago- roso botto,botto cheche fa roteare l’operatore. Il museo documenta la costruzione del trombino, il suo evolversi sulle spalle dello sparatore, le varie fasi del caricamento, la pressione esercitata sulla polvere immessa nella canna dall’alto e le opera- zioni di sparo. Il museomuseo raccoglieraccoglie alcunialcuni di questi trombini o pisto- ni che insieme ad alcunialcuni filmati spiegano meglio il funzionamento delle armi, la loroloro struttura,struttura, il loroloro uso.

I Trombini diventano dun- di SAN BARTOLOMEO Museo dei Trombini que fonte di valorizzazione del territorio in quanto sono assai particolari e non se ne conosconoconoscono di uguali in altre parti del mondo.

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RICETTIVITA’

OrariOrari:: Festivi 10-12; 15-18.30 Gli altri giorni su prenotazioneprenotazione telefonica per gruppi sup.sup. a10 10 persone. Chiuso il lunedì Visitabile

Museo dei Trombini di SAN BARTOLOMEO Visitabile da diversamente abili: da diversamente abili: accessibile

CONTATTI CONTATTI Indirizzo: Indirizzo:Via Vittorio Veneto ViaSan VittorioBortolo, Veneto Sparo dei Trombini SanFraz. Bortolo, di Fraz.Telefono: di Selva di Progno Non ffuronourono mai armi di 349 6004112 Telefono: offesa, mama “strumentialtresì ele- di (Agostino Dal Zovo) 349 6004112 mentogioia” indi quantogioia in semprequanto (AgostinoWeb: Dal Zovo) sonousati statiper farsempre festa, usati in www.lessiniamusei.it permodo far festaparticolare in modo par-per ticolareeventi eccezionali, per eventi quali ecce- la zionalivisita delquali Vescovo la visita e l’in-del Vescovo,gresso del l’ingressonuovo Parroco del nuovooppure Parroco per la o festecelebra- per unzione matrimonio di un matrimonio o una o festauna sagra devozionale. patronale. La festa dei Trombini si celebra ogni anno nel gior- no della SS. Trinità tra maggio e giugno a San Bortolo, mentre quella dei Pistonieri dell’Abbazia la prima domenica di giugno a . Alcune vetrine del Museo

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zioneresche, del un’ampia ferro battuto panora- di volta,nuove botteghemaestri notidegli nelex Museo cuimica si sull’arte hanno dellatracce lavora- nel mondoallievi diventati,che, insieme a loro al del ferro nostrozione del territorio ferro battuto fin dal- di lorovolta, predecessore maestri noti ed inse-nel del Ferro l’antichità.cui si hanno Tale tracce attività nel è gnante,mondo hannoche, insieme reso cele- al battutoBattuto ee delledelle notanostro a territoriolivello mondialefin dal- breloro questopredecessore piccolo ed e tran-inse- graziel’antichità. a Berto Tale Daattività Ronco, è quillognante, angolo hanno della reso collina cele- anticheAntiche artiArti conosciutonota a livello come mondialeBerto da veronesebre questo ricco piccolo di storiae tran- e di Cogollo di Tregnago Cogólograzie a(1887-1957), Berto Da Ronco, che diquillo tradizioni angolo tutte della da collina sco- quiconosciuto ha realizzato come manufat-Berto da prire.veronese ricco di storia e di Paola MilliMilli tiCogòlo artistici (1887-1957), in ferro e rame che Ildi tradizionipercorso tuttemuseale da sco- è chequi haoggi realizzato si trovano manufat- nelle effettuabileprire. a più livelli. La caseti artistici di noti in ferro personaggi e rame sempliceIl percorso visione museale delle è dellache oggicultura, si trovano del cinema nelle e opereeffettuabile esposte a più può livelli. essere La dellacase dipolitica noti personaggiinternazio- coadiuvatasemplice visionedalla letturadelle nale.della cultura, del cinema e deiopere testi esposte riportati può in essere pan- ll MuseoMuseo del FerroFerro Dopodella dipolitica lui, a Cogollo internazio- e nei nellicoadiuvata colorati, dalla arricchiti lettura di IBattutoBattuto ee delledelle Antiche dintorni,nale. sono sorte le immaginidei testi riportatidi opere inche pan- per ArtiArti “Da“Da Berto da nuoveDopo di botteghe lui, a Cogollo degli e neiex diversinelli colorati, motivi nonarricchiti possono di ICogòlo ad Oggi” si trova a dintorni sono sorte le immagini di opere che per Cogólo ad Oggi”, inaugu- allievi diventati, a loro far parte di una singola Cogollorato nel di 2003, Tregnago, si trova in Val a d’IllasiCogollo (VR). di Tregnago, in Val Ild’Illasi percorso (VR). espositivo all’inIl percorso terno del espositivomuseo è statoall’interno pensato del e museorealizzato è constato l’intento pensato die realizzatofar cono- scerecon l’intento ed apprezzare di far cono-ad un pubblicoscere ed sempreapprezzare più advasto un unpubblico aspetto sempre della più storiavasto locale,un aspetto della culturadella estoria del- l’artigianatolocale, della culturadel nostroe del- territorio,l’artigianato, legato legato ai lavoriai la- svoltivori svolti nel nelpassato passato e e nel presente nella medio-altamedio-alta Val d’Illasi. Dall’inaugurazione,Il museo offre ai suoi visita-avve- nutatori, anel partire luglio dalle del 2003,scolare- il sche, un’ampia panora- museo offre ai suoi visita- Esterno del Museo tori,mica asull’arte partire delladalle lavora- scola-

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nellicon i testiguidano e le immagini,il visitatore, in conun percorsoi testi e le nell’arteimmagini, del in unferro percorso battuto nell’artee nella suadel ferrostoria. battuto Si potranno e nella cosìsua storia.conoscere Si i materialipotranno utiliz-così conoscerezati e le tecniche i materiali praticate utiliz- zatiper e lale tecnichelavorazione praticate del perferro, lanonché lavorazione gli strumenti del ferro,del mestiere nonché glidi strumenti fabbro. Museo di COGOLLO TREGNAGO delProseguendo, mestiere cidi si fabbro.soffer- Proseguendo,merà sulla storia ci si della soffer- la- meràvorazione sulla del storia ferro delladal- lavorazionel’antichità ai del nostri ferro giorni, dal- l’antichitàcon uno sguardo ai nostri attento giorni, al con uno sguardo attento al Panoramica della sala espositiva territorio ed alla sua sto- territorioria. Si scoprirà ed alla così sua la figu-sto- ria.ra di Si un scoprirà fabbro cosìtregnaghe- la figu- diversi motivi non possono interno è stata ricavata collezione museale; può anche una saletta video. rase, di Martino un fabbro Ravanelli, tregnaghe- vis- far parte di una singola anche una saletta video. essere inoltre completata Lungo una parete della se,suto Martino nel XV secoloRavanelli, e cono- vis- collezione museale; può Lungo una parete della dalla visione di alcuni fil- sala principale, alcuni pan- sutosciuto nel grazie XV secolo al rinveni-e cono- esseremati. inoltre completata nellisala principale,guidano il alcunivisitatore, pan- sciutomento digrazie alcuni al testamen- rinveni- dallaL’area visione espositiva di alcuni è costi- fil- mati.tuita da un’unica sala rica- L’areavata indi unesposizione edificio co- è costituitastruito nel da un’unica1938 grazie sala ricavataal sostegno in uneconomico edificio costruitodel commendator nel 1938 Fermograzie alSisto sostegno Zerbato, economico grande delbenefattore commendator per Cogollo. Fermo SistoTale edificio Zerbato, venne grande utiliz- benefattorezato in passato per traCogollo, l’altro utilizzatocome sede in dipassato un labo- tra l’altroratorio comedi maglieria sede di e unin laboratorioseguito di diun maglieria cinema. e inDopo seguito, la ristrutturazione di un cinema. Dopoper l’adattamento la ristrutturazione a sede Sala espositiva . permuseale, l’adattamento nello aspazio sede In primo piano la foto museale,interno è statanello ricavataspazio

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mentoti da lui di dettatialcuni testamen-che atte- tistano da luila suadettati professione che atte- di stanofabbro la suaereditata professione dal di fabbrononno. ereditata dal nonno.Una particolare attenzio- Unane, però,particolare viene rivolta attenzio- alla ne,figura però, di Bertoviene darivolta Cogólo, alla figuraalla sua di Bertovita eda alla Cogòlo, sua allaarte, suaanche vita attraverso e alla sua il arte,racconto anche in attraversoparole edil raccontoimmagini chein riproduconoparole ed immaginiopere di piccole che riproducono dimensio- opereni quali di possonopiccole dimensio-essere le nisculture quali possonodal sapore essere antico le sculturee i grandi dal ed elaboratisapore antico can- ecelli i grandi che si ed possono elaborati ammi- can- cellirare cheda vicino si possono a Tregnago. ammi- rareProseguendo, da vicino altria Tregnago. pannel- checolorate – accompagnate immagini dadi artigianitato di esporre che hanno nel museoaccet- Proseguendo,li presentano alcunealtri pannel- noti- coloratemanufatti cheimmagini si trovano di tatouna disia esporre pur piccola nel museo ma lizie presentano biografiche alcune ed artisti- noti- manufattiin Italia e all’esteroche si trovano – sugli unarappresen sia purtativa piccola selezione ma zieche biografiche– accompagnate ed artisti- da inartigiani Italia e che all’estero hanno –accet- sugli rappresentativadelle loro opere. selezione delleLa parte loro opere.centrale della Lasala, parte infatti, centrale ospita alcunedella sala,sculture infatti, in ferroospita battutoalcune scultureposte su indei ferro grandi battuto cubi. posteL’esposizione su dei seguegrandi il cubi.per- L’esposizionecorso tracciato segue dai il testiper- corsodei pannelli. tracciato Il visitatoredai testi

deiviene pannelli. accolto daIl visitatoreuna foto- Museo di COGOLLO TREGNAGO vienegrafia accoltoa grandezza da una natura- foto- grafiale di Berto a grandezza da Cogólo, natura- che leapre di Bertoanche da la Cogòlo,serie delle che apreopere anche esposte la seriecon delledue operealari per esposte caminetto con ornati due alaricon stemmiper caminetto araldici ornati che conrichiamano stemmi learaldici lavorazioni che richiamanomedievali ele trelavorazioni piccole medievalisculture in eferro tre battutopiccole

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riProseguendo, del padre, doposono i statelavo- sistemateri del padre, alcune sono operestate deisistemate due figli alcune di Berto opere che hannodei due continuato figli di Berto l’attività che paterna,hanno proseguito ognuno l’attività con accentipaterna, personali: ognuno Alberto, con mortoaccenti qualchepersonali: anno Alberto, fa, anch’eglimorto qualche noto annocome fa,il padreanch’egli con ilnoto nome come Berto oil Museo di COGOLLO TREGNAGO Bertinpadre conda il nomeCogólo, Berto eo BenvenutoBertin da DaCogòlo, Ronco. e EmergeBenvenuto subito Da la differen-Ronco. zaEmerge di stile subito che la intercorre differen- traza dii duestile fratelli: che intercorre i lavori deltra i dueprimo fratelli: presentano i lavori Sezione dedicata alle opere di Marco Da Ronco caratteridel primo più similipresentano a quelli delcaratteri genitore; più simili Benvenuto, a quelli sculture in ferro battuto pure in modo diverso, un con finitura tipo ruggine: aspetto particolare dell’ar- invece,del genitore; adotta Benvenuto, uno stile consia glifinitura alari chetipo leruggine: piccole aspettote di Berto particolare che privilegia dell’ar- personale.invece, adotta uno stile siasculture gli alari dimostrano, che le piccole sia tegli distili Berto del passato. che privilegia L’esposizionepersonale. prosegue sculturepure in mododimostrano, diverso, siaun gliProseguendo, stili del passato. dopo i lavo- conL’esposizione i particolari prosegue esperi- menticon i suiparticolari materiali esperi- effet- tuatimenti dalsui nipotemateriali di effet-Berto datuati Cogólo,dal nipote Marco di Berto da Ronco,da Cogòlo, che Marcoassembla da ferro,Ronco, acciaio,che assemblarame ed ottoneferro, peracciaio, ottenere rame opere ed daiottone caratteri per ottenere più astratti, opere condai caratteriparticolari più effetti astratti, di lucecon eparticolari colore. effetti di Continuandoluce e colore. il percorso si possonoContinuando ammirare il percorso i lavori si inpossono ferro battuto ammirare forgiato i lavori di Ginoin ferro e Mario battuto Bonamini. forgiato Sidi trattaGino Bonaminidi due maestri e di d’arteMario cheBonamini si sono che formati lavora connella il bottegafiglio Marco. di Berto Si trattae hanno di Sezione dedicata alle opere di Luigino e Paolo Rossetti poidue maestriproseguito d’arte l’attività che si

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sonocreando formati opere nella esportate bottega in ditutto Berto il mondo. e hanno poi pro- seguitoInteressanti, l’attività molto creando perso- operenalizzate esportate e degne in tutto diil mondo.attenzione sono anche le Interessanti,sculture di Luigino molto e perso- Paolo nalizzateRossetti, duee degneartisti di– attenzionepadre e figlio sono – che anche opera- le scultureno a Cogollo, di Luigino come, e Paolo del Rossetti,resto, tutti duequelli artisti di cui si– padreè parlato e figlio finora. – che opera- noL’unico a Cogollo, espositore come, che nondel resto,lavora tuttia Cogollo quelli di ma cui insi èuna parlato località finora. detta L’unicoPalazzino espositore a mezza che collina non lavoraa sud-ovest a Cogollo di Tregnago ma inè “I Batidori”, scultura di Francesco Cieno (2003) unaFrancesco località Cieno chedetta al Palazzinomuseo ha a mezzaportato collina una salientelo desidera, della unstoria ultimo del Ilpiccolo percorso borgo espositivo di Cogollo, si ascultura sud-ovest in diferro Tregnago battuto è piccolopannello borgo fornisce di informa-Cogollo, concludeun tempo con comune altri manu- auto- Francescorifinito con Cienovernice che lucida al unzioni tempo su qualche comune aspetto auto- fattinomo. in ferro ed in rame, museorappresentante ha portato proprio una il nomo.saliente della storia del traIl percorsocui è degno espositivo di nota unsi sculturalavoro del in fabbro. ferro battuto rifinitoData l’esiguità con vernice dello lucida spa- rappresentantezio disponibile non proprio è stato il lavoropossibile del ricostruire fabbro. un’of- Dataficina l’esiguitàdi un fabbro, dello ma spa- vi ziosono disponibile esposti nongli èarnesi stato possibiletipici del ricostruiremestiere: un’of-mar-

ficinatello, tenaglie,di un fabbro, incudine. ma vi Museo di COGOLLO TREGNAGO sonoPoiché espostiquasi tutti gli gli arnesiartisti tipicipresenti del sonomestiere: tuttora mar- in tello,attività, tenaglie, il visitatore incudine. inte- Poichéressato quasi può tutti contattarli gli artisti presentiagli indirizzi sono esposti tuttora in unin attività,pannello; il mentrevisitatore per inte- chi ressatolo desidera, può uncontattarli ultimo aglipannello indirizzi fornisce esposti informa- in un pannello;zioni su qualchementre aspettoper chi Uno degli arnesi del mestiere esposti al Museo: l’incudine

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concludegrande vassoio con altri in manu-rame RICETTIVITA’ CONTATTI fattisbalzato, in ferro raffigurante ed in rame, al tracentro cui èil degnomito di di Orfeo nota uned Orari:Orari: Indirizzo: grande vassoio in rame Da maggio ad ottobreottobre Via Fermo Sisto Zerbato,Zerbato, 1616 Euridice, realizzato da domenica dalle 16.00 Cogollo di Tregnago sbalzato, raffigurante al domenica dalle 16.00 Cogollo di Tregnago Berto da Cogólo con l’au- alle 19.00 centrosilio dei il mitofigli, di Orfeoverso edil Da novembre ad aprileaprile dalle Telefono:Telefono: Euridice,1948. realizzato da 15.00dalle 15.00 alle 18.00 alle 18.00 045 6508630; BertoNell’attigua da Cogòlo saletta con video l’au- fax 045 65000406500040 silioè possibile dei figli, fermarsi verso ila Visitabile 045 7809450; Museo di COGOLLO TREGNAGO 1948.vedere alcuni documen- da diversamente abili: (Biblioteca Comunale) Nell’attiguatari realizzati saletta da bravissi- video accessibile E-mail: èmi possibileregisti tregnaghesifermarsi a [email protected] vedereche documentano alcuni documen- con tariimmagini realizzati suggestive da bravissi- e Web: mipoetiche registi l’attività tregnaghesi artisti- www.tregnago.net checa di documentanoBerto da Cogólo con ed immaginialtre realtà suggestive artigianali e poetichedella Lessinia l’attività poco artisti- prati- cacate di eBerto poco da conosciuteCogòlo ed altresoprattutto realtà dai artigianalipiù giova- dellani le qualiLessinia costituiscono, poco prati- catetuttavia, e pocoun grande conosciute patri- soprattuttomonio culturale dai più che giova- non nideve che scomparire. costituiscono, tut- tavia, un grande patrimo- nio culturale che non deve scomparire.

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mentare le vicende stori- gua di matrice tedesca, Centro che, linguistiche, culturali di ma che potrebbe essere di Cultura questa comunitàcomunità etnicaetnica in-e inveceinvece didi origineorigine danese. danese. linguisticasediatasi sulle insediatasi pendici dellasulle Infatti nel primo cartellocartello Cimbra pendiciLessinia della a partire Lessinia dal a par-Me- esplicativo alal primo piano tiredioevo. dal Medioevo. si documentano le ipotesi Museo dei Cimbri Il CentroCentro è dedicatodedicato a storiche dell’arrivo dei “Mons. Cappelletti” Mons. Giovanni Cappelletti, Cimbri in Lessinia partendo sacerdote nativo di Giazza dalla grande migrazione di Giazza sacerdote nativo di Giazza dalla grande migrazione che lungo tutta la sua vita, dei Kimbri danesi che nel di Vito Massalongo ha approfonditoapprofondito l’evoluzio- l’evolu- 120 a.C. partirono dalla nezione storica, storica, la la parlata,parlata, la penisola dello JutlandJutland grammatica ee la latoponoma- topono- (Kimbrland) e arrivaronoarrivarono masticastica cimbra. di questa lingua. dopo tremende battaglie aa nascitanascita deldel CentroCentro La visita inizia con la pre- prima a Klagenfurt nel 113 Ldidi CulturaCultura Cimbra è sentazione delle due ipo- a.C e poi nel 105 a.C ad statastata ilil naturalenaturale evol-evol- tesi storichestoriche riferiteriferite all’in-all’in- Orange alle foci del Rodano Lversi delle attività e delle versi delle attività e delle sediamento di questoquesto finofino in pianura padana. Qui iniziative deglidegli ultimi annianni popolo che parla una lin- vennero a contatto con del CuratoriumCuratorium CimbricumCimbricum Veronense.. Il Centro (in Sede del Museo dei Cimbri cimbro “Nest ume tzimbartzimbar gabizza”,gabizza”, nido di cultura)cultura) si occupa di diverse attività di divulgazione, di comunica-comunica- zione, di valorizzazionevalorizzazione del vasto patrimonio dei Cimbri dell’altopiano della Lessinia.Lessinia. È propulsorepropulsore didi tutta tutta l’attivi- l’atti- tàvità culturale, culturale, editoriale editoriale ee di valorizzazione linguistica, di ricerca storica e di tutelatutela ambientale deidei Cimbri.Cimbri. La sede è quella storica del Museo dei Cimbri, costruitacostruita dalla Comunità Montana della Lessinia negli anni set- tanta e destinatadestinata a docu-docu-

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l’esercito romano e furonofurono rifugiati nelle valli delladella successivamente hanno sconfitti dalle truppe del Lessinia. ampliato lala loro presen-presen- console Caio Mario nel 101 Secondo lo storicostorico CarloCarlo za sino al comuneComune attua-attua- a.C. nei pressi dei CampiCampi Cipolla, i Cimbri erano dei lele didi ErbezzoErbezzo, e allecon frazioni le fra-

Centro di Cultura Cimbra - Museo dei Cimbri GIAZZA Raudii. coloni guidatiguidati dada OldericoOlderico delzioni comunedel comunedi Selva, di In quest’ultimaquest’ultima battaglia,battaglia, di Altissimo ee dada un CampofontanaSelva, Campofontana e San Bar- e in cui pare abbiano com- altro OldericoOlderico dell’episco- dell’epi- tolomeoSan Bartolomeo delle Montagne. delle battuto anche le donne, patoscopato vicentino vicentino che chenel IlMontagne. primo gruppo di Zimbe- furono sterminati dal- 1287nel 1287 si sierano erano stan- rerIl primo cioè digruppo boscaioli, di questilavo- l’esercito romano. Alcuni ziati dapprima nel terri-terri- ratoriZimberer del cioè legno, questi car-bo- studiosi avanzano l’ipotesi toriotorio di RoverèRoverè prove-prove- pentieriscaioli, lavoratori (oggi in del tedesco legno, che i superstiti si siano nienti daldal vicentinoVicentino e modernocarpentieri Zimmerer),(oggi in tedesco si

Serie di pannelli illustranti l’insediamento dei Cimbri nell’altopiano lessinico

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modernostabilì a Roverè Zimmerer) Veronese. si sta- bilìNel a1403 Roverè costituirono Veronese eil nelVicariatus 1403 costituironoMontanearum il VicariatusTheutonicorum Montanearum, cioè il TheutonicorumVicariato della , Montagnacioè il Vicariatotedesca chiamata della Montagna anche la tedesca“Montagna chiamata Alta del ancheCarbon” la “Montagnaper l’attività Alta di delproduzione Carbon” perdel carbonel’attività dicon produzione le cosid- deldette carbone carbonare con. le cosid- detteNel Museo carbonare è pure. docu- Vimentata è pure ladocumentazione partenza, in dellatempore partenza famis dalle(in tempo zone dell’abbaziadi miseria e fame),benedettina di un difolto Benedktbeuern gruppo di coloni quando dalle Esposizione di alcuni oggetti di vita quotidiana “zonetempore dell’abbazia famis” (benedet- in tem - potina di di miseriaBenediktbeuern e fame) allaun blea delle tredici comuni- ogni paese prendevano le foltovolta gruppodella diocesi di Coloni di par-Ve- ogni paese prendevano le un Vicario che ammini- tà, detta “ ”, dove i decisioni essenziali per la tironorona, inda quel quel tempo territorio retta decisioni essenzialiVicinia per la strava la giustizia. , gli anziani o le popolazione. Veniva eletto allada vescovi volta ditedeschi. Verona dove popolazione.massari Veniva eletto La visita a questo piccolo persone più in vista di il Capo della montagna ed viI Cimbrierano insi insediaronoquel tempo deinel il Capo della montagna ed ma interessante museo vescoviterritorio tedeschi. montano lavo- Irando Cimbri la si insediaronoterra, disbo- in questiscando, allevandoterritori bestiamemontani lavorandoe producendo la terra, latticini, disbo- scando,vivendo diallevando caccia, ecc. bestia- meNel e1409 producendo acquistarono latticini, le vivendoaree occupate di caccia, nel Comuneecc. Neldi Roverè 1409 chei Cimbri erano acqui- state staronomesse all’asta.le aree occupateRisale al nel1616 Comune la costituzione di Roverè dei cheTredici erano Comuni state Veronesi. messe all’asta.La loro Nelorganizzazione 1616 si atte-

stapolitica la edcostituzione amministrativa dei Centro di Cultura Cimbra - Museo dei Cimbri GIAZZA Tredicicontemplava Comuni un’assem-Veronesi. Lablea, loro detta organizzazione“Vicinia”, dove i politicamassari ,ed gli amministrativa anziani o le comprendevapersone più inun’assem- vista di Elementi della religiosità popolare

37 significa significa vuol dire si traduce in si traduce laita purga jegher bisan cacciatore, che darà il nome erbe, prati ecc.. al comune di Erbezzo, Altro aspetto caratteriz- zante questo territorio da sparse negli alti pascoli, sparse godi- di intenso momenti e sa- architettonico mento con fusione piente naturalistico. l’elemento del espositivo Il percorso poi ulteriori museo offre riflessione elementi di del sugli aspetti linguistici parlata an- lingua Cimbro, abi- oggi da molti cora tanti di Giazza. E’ un dialetto alto-medioe- un linguaggio arcaico vale, fase nella prima evolutosi è del medio alto-tedesco; una lingua parlata nella Germania meridionale e in Austria dal 1050-1100 al 1500 circa. Questi spunti di approfon- dimento linguistico si inter- secano poi con spiegazioni della toponomastica cimbra e nomi di prati che vede campi, di luoghi e riferiti alla posizione del luogo, poi anche che diventeranno cognomi o nomi di contra- de e paesi. Ad esempio pendio, pendio, monte, 38 38 diventava fonte di commer- fonte di diventava con la città. cio anche piano nel primo Sempre altri evidenziati sono quali il fenomeno aspetti dell’emigrazione ricorrente per l’in- nei secoli passati di sufficiente produzione per le fre- cereali oppure che deci- quenti epidemie la popolazione e mavano per sopperi- nell’Ottocento dalle re alla fame causata di indi- evidenti condizioni lessinici genza. Gli abitanti le così verso migravano Mondo a miniere del Nuovo cercar fortuna o nel secolo delle scorso a cavallo dal Guerre Mondiali attratti per Mondo, mito del Nuovo la ricerca di un benessere ma che qui mancava, il mito dell’in- anche verso dustrializzazione e del- l’inurbamento. Altri pannelli espongono gli dell’ar- aspetti caratteristici della Lessinia, chitettura di con le tipiche contrade ri- dai tetti spioventi pietra coperti di canna palustre o nelle pietre recuperate L’architet- affioranti. cave è elemento caratteriz- tura zante di un territorio che esprime, nelle contrade cimbre o nelle malghe e carbonare , al cui allesti- calcare prosegue con la presenta- prosegue pannelli esplicativi zione di di aspetti su importanti e dell’orga- vita familiare e economica nizzazione sociale. essenzial- La famiglia era e le de- mente patriarcale cisioni del capofamiglia leggi indiscusse erano econo- anche nelle scelte spese, gli miche quali le suddivisione obiettivi, la dei compiti lavorativi. primo piano Nei pannelli al le varie sono pure esplicate dei Cim- attività lavorative bri, quali la produzione del carbone nelle mento concorreva un’in- mento concorreva comunità perché il tera acceso e do- fuoco veniva per più giorni durare veva e notti fino allo sciogli- di- che mento della pietra così una pasta ventava usata in edilizia e come di- sinfettante. la Un altro pannello illustra produzione del ghiaccio che in in inverno raccolto veniva apposite fosse coperte e con foglie messo in strati secche per meglio conser- in strati e dividerlo varlo quando nella stagione estiva della calce viva e spenta della calce viva nelle

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Immagini religiose Centro di Cultura Cimbra - Museo dei Cimbri GIAZZA

39 Orari: Mercoledì 15.30-18.30 Sabato 9-13; 14.30-18.30 Domenica 15.00-18.30 Gli altri giorni su prenotazione telefonica Visitabile da diversamente abili: non accessibile CONTATTI Indirizzo: Via Dei Boschi, 62 di Progno di Selva Giazza, Fraz. Telefono: 045 7847050; fax 045 7847050 E-Mail: [email protected] Web: www.cimbri.it www.lessiniamusei.it RICETTIVITA’ Fraselle che in Val di Re- in Val che Fraselle Ca- sulle cime del fin volto il raggiungimento rega con di e con la presenza di rifugi spon- e di flora fauna alpina tanea eccezionale. 40 40 presenza di sacerdoti che di sacerdoti presenza di lingua erano fino al 1600 potevano perché cimbra po- compresi dalla essere veni- e quindi polazione in reclutati vano o in Tirolo. “Alemagna” capi- Ultimo affascinante tolo spetta all’immaginario proposta di popolare con la e documentazione lettura streghe, sulle storie delle fate, di degli orchi, delle fantastici tutti quegli esseri i racconti che popolarono e ve- della gente semplice nelle stalle inventati nivano quando in assenza di altri i nonni diven- divertimenti la cantastorie e così tavano di esseri fantasia si nutriva con magici poteri, di vicende fantasmagoriche dagli elementi che traevano perlopiù scono- naturali sciuti motivi di afferma- zione e che costituiscono un patrimonio ancora molto apprezzato. Il territorio circostante si presta egregiamente per escursioni e per alpinismo essendo vicino alla foresta demaniale di Giazza ai piedi con pos- naturale, del Parco sibilità di godere di panora- mi mozzafiato sia in Val conoscere è quello della re- è quello della conoscere le ve- popolare con ligiosità di Santi, della nerazioni in alcu- addolorata Vergine il con o la Vergine ne zone, in altre. bambino le vene- Sono ben spiegate quali dei Santi razioni il pro- Abate Sant’Antonio San tettore degli animali, il protettore contro Rocco Sebastiano la peste, San ferite, contro le venerato venerato San Leonardo nella chiesa specialmente dei cerchi di San Moro con particolari in ferro a . Questo è molto ve- Santo francese in Tirolo e in Ba- nerato come patrono dei viera contadini e dei cavalli, mentre qui come protet- tore delle partorienti in quanto l’intercessione del sortito la na- santo aveva di un figlio scita miracolosa maschio alla regina Clo- tilde, moglie del re Clodo- di Francia. veo Le istituzioni ecclesiastiche sono presentate come ele- del ter- menti caratteristici ritorio con la nascita delle chiese parrocchiali, con la costruzione di capitelli e steli votive. la Le parrocchie avevano

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da 8-108-10 personepersone si si mette- met- cunialcuni giorni, giorni, da da un un minimo mini- Museo tevava all’opera all’opera alal mattino dimo cinque di cinque ad adun unmassimo massi- Ergologico presto e eprovvedeva provvedeva a ta- a dimo quindici di quindici a seconda a seconda della gliaretagliare il ghiaccioil ghiaccio con scuricon differentedella differente capienza capienza della “La Giassara” affilatescuri affilate suddividendolo suddividen- in singoladella singola ghiacciaia ghiacciaia che po- lastredolo in che lastre poi chevenivano poi veni- si- tevache poteva arrivare arrivare fino ai fino7.000 ai di Cerro Veronese stematevano sistemate all’interno all’interno della quintali.7.000 quintali. ghiacciaia.della ghiacciaia. Quando tutto ilil ghiaccioghiaccio di Bruno Avesani Sul fondo, coperto da uno era sistemato nella ghiac- e Fernando Zanini Sul fondo, coperto da uno era sistemato nella ghiac- strato di foglie,foglie, andavaandava ciaia si dovevanodovevano predi-predi- messo il primoprimo pianopiano didi sporre le operazionile operazioni relati- blocchi di ghiaccio,ghiaccio, che,che, relativeve alla coibentazione alla coibentazione della sovrapposti l’unol’uno all’altro,all’altro, dellamassa massacongelata. congelata. Imme- formavanoformavano il solaro. Immediatamentedia tamente sopra ilsopra ghiac- il Un gruppogruppo didi lavoro lavoro riusci- riu- ghiacciocio veniva veniva stesa stesauna certa una scivava a metterea mettere in indeposito depo- certaquantità quantità di pula di chepula svol- che ll MuseoMuseo ErgologicoErgologico di sito5-6 5-6solari solarial giorno.al giorno. Per svolgevageva un’importante un’importante fun- ICerroCerro haha ilil pregiopregio non Perriempire riempire totalmente totalmente la funzionezione isolante. isolante. Foglie Foglie di solosolo didi presentarepresentare una ghiacciaia occorrevanooccorrevano al- rovere, faggio e castagnocastagno Ighiacciaia perfettamente ghiacciaia perfettamente recuperata, ma di permet- Ingresso della giassara con portico (cargaòr), tere al visitatore di entrare utilizzato nell’estate per caricare i carri all’interno e scendere fino alla parte più bassa del contenitore in pietra: in tal modo potrà capire la fun- zione e la bellezzabellezza dell’ar- tistico manufatto. Una mostra fotografica col- locata lungo la scalascala delladella ghiacciaia consenteconsente di ve-di derevedere illustrate illustrate le variele varie fasi delfasi lavorodel lavoro del delgiassaròl giassaròl. Le. Leoperazioni operazioni di ditaglio taglio del ghiaccio formatosi nella pozza adiacente iniziavano ai primi di dicembre. La squadra di lavoro formata

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Taglio del ghiaccio nella pozza durante il periodo invernale Museo Ergologico di CERRO VERONESE

completavano lo strato ghiacciaia che, come unauna vanono le lepietre pietre e lee lefascine fascine di coibente. cassaforte, nonnon doveva dilegna legna ed ed infine infine si siasporta- aspor- Ad impedireimpedire all’aria all’aria di in-di essere violataviolata finofino all’arri-all’ar- tavanovano parzialmente parzialmente le lefoglie fo- intrufolarsitrufolarsi tratra gligli spazi rivovo della della stagione stagione calda. calda. glieche formavanoche formavano lo strato lo vuoti, fascine e pietre All’inizio dell’estate il stratocoibente coibente superficiale. superfi- Poi, comprimevano la massa ghiaccio venivaveniva prelevato prelevato e ciale.lentamente, Poi, lentamente, ad una ad isolante in modo da for- eportato portato verso verso i i mercati unauna, advenivano una, venivano sollevate sol- le mare un insieme molto della pianura.pianura. Venivano Venivano al- levatelastre dile lastreghiaccio di ghiacciocon una compatto. loraallora effettuate effettuate lele opera-opera- conlunga una fune lunga e sistemate fune e si-su Da ultimo, nel modo più zioni opposteopposte a quellea quelle ese- stemateun carro suparticolare un carro (parti-care- ermetico possibile, erano eseguiteguite durante durante l’nverno: l’nverno: si colareta da giasso (careta). da giasso). sbarrate le porte della siapriva apriva la laporta, porta, si sitoglieva- toglie- Il caricamentocaricamento si conclu-conclu-

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ValpantenaValpan tena a sud del cen- tro abitatoabitato di Lugodi Lugo di Grez di- Grezzana.zana. Nei mesi didi maggiormaggior con-con- sumo, in luglioluglio e agosto,agosto, lungolungo questequeste duedue stradestrade transitava nelle ore not-not- turne circacirca unun centinaiocentinaio di- di carri, una lungalunga carovanacarovana che portavaportava circacirca 2.0002.000 quintali di ghiaccio alla città accaldata. Alcuni giassaroigiassaroi raggiun-raggiun- gevano i iclienti clienti dissemina- dissemi- natiti nelle nelle vie vie urbane,urbane, altri inveceinvece dovevanodovevano arrivarearrivare La lasta di ghiaccio dopo il taglio fino aiai paesipaesi delladella bassabassa viene riposta nella giassara pianura veronese e man-man- tovana. Ad ogniogni fermata,fermata, deva dopo due-tre ore di intenso lavoro con la lega- tura del carico. Poi iniziava Il caratteristico carro usato per il trasporto del ghiaccio il lungo viaggio in discesa verso la città. Due erano le strade che percorrevano i venditorii venditori di dighiaccio ghiaccio naturale naturale della Lessinia centrale: l’una, detta appuntoappunto “strada“strada delle giassare”, collegava Boscochiesanuova e Cor- Museo Ergologico di CERRO VERONESE biolo con Arzerè, LuLughez- ghez - zano e Bellori; mentre l’altra, detta “strada delle Polane”, da PremaPremagri, gri, Praole, CarboCarbonara nara e Cavazze si immettevaimmetteva nella carrozzabilecarrozzabile delladella

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padrone, atteso da una Giassara (vista lato ovest) e le operazioni teso da una nuova fatica. di carico del ghiaccio nel periodo estivo L’indomani,nuova fatica. però, il mon- tanaroL’indomani, doveva però, controllare il mon- iltanaro suo mezzo doveva di controllaretrasporto, lubrificareil suo mezzo l’assale di trasporto, di ferro elubrificare la bronzina, l’assale prelevare di ferro ancorae la bronzina, il ghiaccio, prelevare fare un nuovoancora caricoil ghiaccio, per farepoi unri- Museo Ergologico di CERRO VERONESE partirenuovo caricoverso peri mercati. poi ripar- tire verso i mercati.

RICETTIVITA’ RICETTIVITA’ Orari: tuttiOrari i :giorni, compresa la domenica:tutti i giorni, 10-11; compresa 17-18 la tuttodomenica: l’anno, 10-11; su prenotazione 17-18 pertutto gruppi l’anno, su prenotazione per gruppi Visitabile da diversamenteVisitabile da abili: solodiversamente all’esterno abili: mentre il cavallo se ne l’oragiunta di l’oraritornare di ritornare ai monti: ai solo all’esterno stava tranquillotranquillo a mangia-a man- lamonti: stanchezza la stanchezza si faceva si CONTATTI re il fieno o la biada, il faceva sentire; il portafo- giare il fieno o la biada, il sentire; il portafogli a “fi- CONTATTI giassaròl con el pugnàl sarmonica”gli a “fisarmonica” era però erapiù Indirizzo: (coltello speciale) incideva gonfioperò più di gonfioprima. di Si prima. conce- ContradaIndirizzo: Carcereri il blocco, lo tagliavatagliava alla devaSi concedeva una sosta unaper risto-sosta CerroContrada Veronese Carcereri misura richiesta, lo pesava rarsiper ristorarsiin una indi unaquelle di Cerro Veronese e lo vendeva. osteriequelle cheosterie in numero che ele-in Telefono: Intanto il sole continuavacontinuava vatonumero punteggiavano elevato punteg- la 3285370081Telefono: a farefare danni:danni: il carroil carro la- stradagiavano della la stradaValpantena. della (Pietro3285370081 Marcolini) (Pietro Marcolini) lasciavasciava dietro dietro di sédi un sé riga- un QuandoValpantena. le forze Quando manca- le Web: rigagnolognolo d’acqua; d’acqua; l’ultimal’ultima vanoforze omancavano il vino prendeva o il vino il www.cerro-veronese.it lastra di ghiaccio, venduta sopravvento,prendeva il sopravvento, il carrettiere il nel pomeriggio, era ormai sicarrettiere addormentava si addormenta- sul ridotta a circa metà del carro.va sul L’animale carro. L’animale fidato e suo peso originario. sicurofidato sapevae sicuro ricondurre sapeva Per ilil giassaròlgiassaròl eraormai giunta era aricondurre casa il suo a padrone,casa il suoat-

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gioun ecomuseoe sull’ecologia sul paesag-umana ginalesaggio earmonioso, pieno di fascino origi- Museo Civico tradizionalegio e sull’ecologia dei Lessini. umana deinale Monti e pieno Lessini. di fascino dei Etnografico Neitradizionale Monti Lessini dei Lessini. l’uomo IlMonti museo Lessini. si propone infatti haNei cominciato Monti Lessini a modificare l’uomo comeIl museo chiave si propone di lettura infatti “La Lessinia: eha plasmare cominciato l’ambiente a modifica- già percome riscoprire chiave neldi territo-lettura, dallare e Preistoriaplasmare (sil’ambiente pensi al rioinvitando il patrimonio a riscoprire culturale nel l’uomo e disboscamento,già dalla Preistoria alla cac-(si eterritorio ambientale il patrimonio della Lessi- cul- cia,pensi alla al costruzione disboscamento, dei vil- niaturale e, attraversoe ambientale questo, della l’ambiente” laggialla caccia, in allapietra, costruzio- detti laLessinia lunga, e, attraversocomplessa que- ed di Bosco Chiesanuova castellieri...),ne dei villaggi main pietra,nello esemplaresto, la lunga, storia complessa del rap- stessodetti tempocastellieri...), ogni sua maat- portoed esemplare tra l’uomo storia e l’am- del di Ugo Sauro tivitànello stessoè stata tempo profonda- ogni biente,rapporto tracosì l’uomocome e mentesua attività influenzata è stata profon- dal trasparel’ambiente, nei così “segni” come tra-im- contestodamente naturaleinfluenzata in cui dal si pressispare neinel “segni” paesaggio impressi e svolgeva.contesto naturale È dall’intreccio in cui si neglinel paesaggiooggetti della e culturanegli strettissimosvolgeva. È tra dall’intreccio questi due materiale.oggetti della cultura mate- fattori,strettissimo l’uomo tra questie l’am- due Ilriale. museo è stato costruito biente,fattori, l’uomoche è scaturitoe l’ambien- il attraversoIl museo è la stato realizzazione costruito paesaggiote, che è scaturitoarmonioso, il pae- ori- diattraverso una serie la realizzazione di mostre ll Museo“Museo CivicoCivico Etno-Etno- graficogra fi co di Boscodi BoscoChie- I Sede del Museo Etnografico, affiancata sanuovaChiesa nuova “La Lessinia:- La dalla Biblioteca Comunale ILessinia: l’uomo e l’am- l’uomo e l’ambiente” biente”è sorto ènel sorto 1982 nel grazie1982 grazieall’impegno all’impegno di un gruppodi un gruppodi amici, di costituitosiamici, costitui- co- tosime “Gruppocome Culturale“Gruppo CulturaleLessinia Centrale”,Lessinia Centra e del- le”,Comune e del diComune Bosco diChiesa- Bosco Chiesanuova nuo cheva ne che è titolare. ne è tito- lare.L’aggiunta al nome “Museo L’aggiuntaEtnografico” al della nome specifica “Mu- seo“La Etnografico”Lessinia: l’uomodella spe- e cifical’ambiente” “La Lessinia: aiuta al’uomo com- eprendere l’ambiente” il taglio aiuta che a com- si è prenderevoluto dare il taglioall’esposizione che si è volutomuseale: dare “manifesto” all’esposizione di museale:un ecomuseo “manifesto” sul paesag- di

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Ricostruzione della frequentazione umana scale,Dopo trela vetrineprima rampaillustrano di in Lessinia durante la Preistoria aspettiscale, tre generali vetrine deiillustrano Monti Lessini:aspetti generalila prima èdei dedicata Monti aiLessini: tipi ladi prima roccia è dedica- che costituisconota ai tipi di queste roccia mon- che Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA tagnecostituiscono ed ai questefossili mon-che richiamanotagne ed aiantichi fossili pae-che saggirichiamano marini; antichi la seconda pae- spiegasaggi marini;il fenomeno la secondacarsico, processospiega il fenomenodi erosione carsi- chi- micaco, processo che permette di erosione lo svi- luppochimica di checavità permette e grotte lo all’internosviluppo di cavitàdella e massagrotte rocciosaall’interno e chedella spiega massa per- chérocciosa in eLessinia che spiega manchi per- un’idrografiaché in Lessinia di superficie; manchi laun’idrografia terza relativa di superficie;alla selce, didedicate una seriea temi dichiave mostre del disporreLessinia diche un permettequadro geo- di unla terzatipo direlativa roccia alla presente selce, dedicaterapporto auomo temi - chiaveambiente del graficodisporre did’insieme un quadro geo-del inun Lessinia tipo di rocciache è statopresente uti- rapportoe dell’uso uomo delle -risorse, ambiente ed gruppografico d’insiememontuoso. del grup- lizzatoin Lessinia sin dallache è Preistoriastato uti- ein dell’usoparticolare: delle a) risorse, l’uomo ed e Dopopo montuoso. la prima rampa di anticalizzato persin dallala costruzione Preistoria inla grandeparticolare: foresta a) l’uomodi faggi, e la grande foresta di faggi, comprendente anche la Esposizione dei ritrovamenti comprendentestoria della colonizzazione anche la della Grotta della Fada Nana storiacimbra; della b) lacolonizzazione fienagione e cimbra;la piccola b) agricoltura;la fienagione c)e lal’alpeggio piccola sugliagricoltura; alti Lessini; c) l’alpeggiod) la pastorizia sugli altiovina, Les lasi ni;fi- d)latura la pastoriziae la tessitura; ovina, e) la filaturacalcara, e la la giassara tessitura;e ile) la- la calcara,voro del lafalegname; giassara f)e lail lavorocerealicoltura del falegname; e i molini f) adla cerealicolturaacqua; g) le manifestazioni e i molini ad acqua;della religiosità g) le manifestazioni popolare. dellaNella religiositàsala di accessopopolare. al NellaMuseo salasi trova di subitoaccesso sulla al Museosinistra si untrova plastico subito dellasulla sinistraLessinia unche plastico permette della di

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anticadi strumenti; per la costruzionein tempi Strumenti per la fienagione direcenti strumenti; la selce in è tempistata recentiadoperata la selceanche èper stata la adoperataproduzione anchedi pietre per dala produzioneacciarino perdi pietrearmi da acciarinofuoco (pietre per focaie). armi da fuocoRaggiunto (pietre il primo focaie). piano si Raggiuntopuò soffermarsi il primo ad piano osser- si puòvare soffermarsiil modello diad un osser- mu- varelino. ilSi modello tratta delladi un copiamuli- no.alla scalaSi tratta 1:10 della del Molinocopia alladi Bellori scala 1:10di Valpantena, del Molino diuna Bellori struttura di funzionanteValpantena, unasino strutturaalla metà funzionante del secolo sinoscorso alla che metà rivestiva del unsecolo im- scorsoportante che ruolo rivestiva nell’econo- un importantemia e nel commercioruolo nell’eco- dei nomiacereali ee derivati.nel commercio tardoLessini, Neolitico corrispondente o Calcoli- al utilizzatonelle carbonaie, come materiaoppure deiProseguendo cereali e derivati.ancora lungo tico,tardo quando Neolitico l’uomo o Calco avevaliti co, primautilizzato per comela costruzione materia Proseguendole scale si raggiungono ancora lungo le giàquando ampiamente l’uomo aveva disbo- gia diprima edifici, per mobili,la costruzione utensili. di levetrine scale sidel raggiungono pianerottolo le scatoampiamente le dorsali disboscato dei Lessini le Iledifici, tipo mobili,di roccia utensili. più co- Il vetrinetra il primo del epianerottolo il secondo perdorsali praticarvi dei Lessini l’agricoltura per prati- mune,tipo di rocciail calcare, più comune, poteva trapiano. il primoI temi equi il affrontatisecondo ecarvi la pastorizia. l’agricoltura I depositi e dila essere“cotto”il calcare, poteva in essereuna piano.sono quelli I temi della qui affronta-frequen- unapastorizia. piccola I grottadepositi nel di Vajo una struttura“cotto” in primitiva una struttura di for- titazione sono umanaquelli delladella Lessi- fre- dipiccola Squaranto, grotta neila Vajogrotta di naceprimitiva detta di fornacecalcara dettaper quentazionenia nella preistoriaumana della e dellaSquaranto, Fada Nana, la grotta hanno della re- produrrecalcara perla calce. produrre la Lessiniaprotostoria nella e delle preistoria trasfor- e stituitoFada Nana, corredi hanno di sepolture restitui- Macalce. i due tipi di uso del protostoriamazioni ambientali e delle trasfor- deter- trato corredicui belle di punte sepolture di frec- tra suoloMa i chedue hannotipi di maggior- uso del mazioniminate ambientalidalle oscillazioni deter- ciacui belleed asce punte di selce,di freccia cera- ed mentesuolo che contrassegnato hanno maggior- la minateclimatiche. dalle Un grandeoscillazioni dio- mica,asce ossadi selce, lavorate, ceramica, ecc. culturamente materialecontrassegnato e il pae- la climatiche.rama posto Un sopra grande le dio-ve- Leossa sale lavorate, del secondo ecc. piano saggiocultura deimateriale Lessini e sonoil pae- il ramatrine postoesemplifica sopra le vetri-tali sonoLe sale dedicate del secondo prevalente- piano pratosaggio da dei sfalcio Lessini e il sonopasco- il netrasformazioni. esemplifica tali trasfor- sono dedicate prevalente- prato da sfalcio e il pasco- mente all’uso delle risorse lo: il primo utilizzato per la Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA mazioni.Saliti al secondo piano, naturalimente all’uso dei Monti delle Lessini, risorse raccoltalo: il primo del foraggioutilizzato neces- per la Salitisulla destraal secondo viene presen-piano, anaturali partire deidal Montilegno Lessini,dei bo- sarioraccolta per del il sostentamentoforaggio neces- sullatato destraun momento viene presen- della schia partire che potevadal legno essere dei delsario bestiame per il sostentamento bovino du- tatoPreistoria un momentorecente delladei trasformatoboschi che potevain carbone essere rantedel bestiame la stagione bovino fredda, duran- il PreistoriaLessini, corrispondente recente dei al nelletrasformato carbonaie, in carboneoppure secondote la stagione espressione fredda, del- il

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Telaio, affiancato dagli strumenti utilizzati importantisuolo scaturivano per prodottil’uomo, per la cardatura e la tessitura della lana comeimportanti la lana perdelle l’uomo,pecore, ilcome latte la e lanai prodotti delle caseari.pecore, Struttureil latte e i prodotticonnesse caseari. con questeStrutture attività connesse sono conle Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA tedequeste, edifici attività costituiti sono dale stallatede, eedifici soprastante costituiti fieni- da le,stalla i ebaiti soprastantedove veniva fieni- lavoratole, i baiti il lattedove e prodotto veniva illavorato formaggio, il latte ele prodottocasare ovveroil formaggio, depositi le delcasare for- maggio,ovvero deposititalora ambientidel for- ricavatimaggio, nell’ambitotalora ambienti dello stessoricavati baitonell’ambitoma spesso dello edificistesso separati.baito ma spesso Degniedifici separati.di nota sono, oltre agliDegni strumenti di nota sono, utilizzati oltre secondo espressione del- “montagne” degli alti l’alpeggio, cioè della pascoli (oggi dette malghe) peragli questestrumenti attività, utilizzati altri l’alpeggio,“migrazione” cioèstagionale della perpascoli trascorrervi (oggi dette l’estate. malghe) oggettiper queste come attività, gli stampi altri e “migrazione”delle mandrie stagionaleverso le Daper questitrascorrervi modi l’estate.di uso del ioggetti timbri come per gliil stampiburro ein i delle“montagne” mandrie degliverso altile suoloDa questi scaturivano modi di prodottiuso del legno,timbri perparticolarmente il burro in suggestivilegno, particolarmente per le decora- zionisuggestivi in rilievo per chele abbelli-decora- sconozioni in lerilievo lettere che abbelli-iniziali dellascono famiglia le lettere produttrice. iniziali Undella modellofamiglia produttrice.alla scala 1:10Un modellodi un baitoalla reale,scala comprensivo1:10 di un baitodi casarareale, (comprensivobaito di Malga di Broletto) casara aiuta(baito a dicapire Malga la Broletto)struttura eaiuta le logichea capire funzionali la struttura di une le logichebaito funzionalidi malga. di Esempioun baito di undi baitomalga.di contradaEsempio èdi inveceun baito la se-di zionecontrada staccata è invecedel Baito la dellasezione Coletta, staccata ildel qualeBaito meritadella Coletta,una visita ilapposita quale Stampi e timbri in legno per il burro (allamerita biglietteria una visita appositasi può

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(allachiedere biglietteria quando esi comepuò chiederesia possibile quando visitarlo). e come sia possibile visitarlo). Completata la visita del Completatasecondo piano la si visitascende del al secondoprimo e sipiano entra si nellascende sala al primodedicata e si alleentra attività nella sala di dedicatatrasformazione alle attivitàdi materie di trasformazioneprime fondamentali di materie per la primevita, praticate fondamentali prevalente- per la vita,mente praticate nelle case, prevalente- come la mentefilatura nelle e la case,tessitura, come per la filaturala produzione e la tessitura, di lana per e latessuti. produzione Nella saletta di lana sulla e tessuti.destra sonoNella illustratisaletta sulla og- destragetti della sono casa e illustratifotogra- oggettifie dei costumi della casa tradizionali e foto- grafiedei montanari. dei costumi tradi- zionaliL’ultima dei sala montanari. sul lato nord L’ultimaè dedicata sala alla sul religiositàlato nord èdei dedicata montanari. alla religiositàVi sono deiesposti montanari. oggetti diVi grande sono espostiinteresse oggetti come formelledi grande in interessepietra con come sculture formelle di Ma- in pietradonna concon Santi, sculture Crocefis- di Madonnasione, San con Valentino, Santi, Croecc.- ceanticamentefissione, San inserite Valenti no,su ecc.stele anticamentedi pietra, oggetti inserite vo- sutivi stelecome distatuette pietra, inoggetti ferro votivibattuto come forse statuette portate in ferrodai coloni battuto Cimbri forse portateche si daiinsediarono coloni Cimbri in Lessinia. che si insediaronoEccezionale nelin Lessinia.suo ge- Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA Eccezionalenere è la campana nel suo gene-della rechiesetta è la dicampana S. Margherita della chiesettadi Bosco di Chiesanuova,S. Margherita didatata Bosco 1425, Chiesanuova, sulla quale si Formella in pietra con scultura di San Valentino del 1662 datatapossono 1425, vedere sulla in quale rilievo si

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Sezione museografica nel territorio: dellaterritorio, Coletta quali: - 1)un il baito della Coletta - un baito il Baito della Coletta consortile edificato nel 1729,consortile che è statoedificato opportu- nel namente1729, che restaurato è stato oppor- e do- tatotunamente di tutti restaurato gli oggetti e Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA antichidotato diper tutti la lavorazionegli oggetti delantichi latte; per 2) la la lavorazionegiassara e pozzadel latte; del 2) Grietz la giassara - unae strutturapozza del per Grietz la produzione - una estruttura la conservazione per la produzio- del ghiaccio,ne e la conservazione che veniva poidel commerciatoghiaccio, che duranteveniva l’e-poi state.commerciato La visita durante alle sezioni l’e - staccatesta te. La evisita alle contradealle sezio- e malgheni staccate della e Lessiniaalle contrade è un utilee malghe completamento della Lessinia della è visitaun utile del museo.completamento È in pro- possonofigure ornamentali vedere in rilievootte- questoal mondo sistema. realizzata con gettodella visitala realizzazione del museo. di figurenute ornamentalimediante l’inseri-ottenu- Ilquesto museo sistema. si è inoltre dotato altreÈ in sezioniprogetto sul la territorio: realizza- temento mediante di l’inserimentoformelle in diIl museosezioni si tematicheè inoltre dota- nel unazione casa di tradizionalealtre sezioni arre- sul diterracotta formelle nello in stampoterracotta di territorio,to di sezioni quali: tematiche 1) il baito nel dataterritorio: con iuna suoi casa mobili tradi- e nellofusione, stampo tra cuidi fusione,l’Agnus traDei, cuiil levriero l’Agnus e il Dei,cardo. il levrieroTali immagini e il cardo.richiamano Tali immaginil’allevamento richiamano delle pecore l’al- levamentoe la produzione delle dellapecore lana e la(la produzionequale veniva della “carda- lana (lata”) qualee quindi veniva il tipo “carda- di uso ta”)del suoloe quindi degli il tipoalti pascolidi uso deldurante suolo il degliMedioevo. alti pascoli L’uso durantedelle formelle il Medioevo. è analogo L’uso a dellequello formelle dei caratteri è analogo mobili a quellodella stampa dei caratteri tipografica mobili e dellala campana stampa di tipografica S. Marghe- e larita campana è più antica di S. della Marghe sco- - ritaperta è piùdella antica stampa della edsco- è pertauna fra della le prime stampa campane ed è unaal mondo fra le primerealizzata campane con Baito della Coletta: logo del late

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zionaleattrezzi, arredata una teda con(stalla- i suoi lasostenuta caldera dalladove mussa veniva, c’è buciologo ,del un fogo cilindroc’è inanche legno il mobilifienile), e ecc.attrezzi, una teda scaldatola caldera il dovelatte perveniva la munitobucio, undi cilindrostantuffo in elegno leve (stalla-fienile), ecc. cagliatura,scaldato il edlatte il logoper della permunito l’azionamento di stantuffo di e que-leve IL BAITO DELLA COLETTA lattecagliatura,, ambiente ed il logocon della sto,per l’azionamentoutilizzato per dila que-pro- ILIl BaitoBAITO della DELLA Coletta COLETTA è un voltalatte, a ambientebotte in pietracon laa duzionesto, utilizzato del burro. per Illa baitopro- Iledificio Baito indella pietra Coletta del 1729. è un vistavolta ae bottecon bassein pietra fine- a èduzione stato attrezzato del burro. con Il baito tutti edificioConsiste in inpietra due delambienti 1729. strellevista eper con la ventilazione,basse fine- gliè stato strumenti attrezzato tradizionali con tutti Consisteprincipali: in il logodue delambienti fogo, dovestrelle il perlatte la venivaventilazione, posto utilizzatigli strumenti dal casaro. tradizionali principali:dove si trova il logo il del grande fogo, nelledove mastelleil latte veniva per permet- posto Vicinoutilizzati al baitodal casaro.del 1729 ce dovecamino si accantotrova ilal grandequale, ternenelle mastellela scrematura. per permet- Nel n’èVicino uno al piùbaito grandedel 1729 eretto ce caminosostenuta accanto dalla mussa al quale,, c’è logoterne del la fogoscrematura.c’è anche Nel il neln’è unosecolo più successivo,grande eretto il Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA

Baito della Coletta: logo del fogo

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nelquale secolo è stato successivo, attrezzato il l’inverno,marsi velocemente e di un grandeduran- altrenotte cittàa Verona della opianura verso qualecome strutturaè stato diattrezzato ospitalità pozzote l’inverno, cilindrico e di unin grandepietra padana.altre città della pianura comeper permettere struttura dia scolare-ospitali- copertopozzo cilindrico da un tetto in adpietra un padana. tàsche per o permettere gruppi di aconsu- scola- solocoperto spiovente da un tettoin laste ad undi reschemarvi il o pranzo gruppi al di sacco consu- in Rossosolo spiovente Ammonitico. in laste di RICETTIVITA’ Museo Civico Etnografico di BOSCO CHIESANUOVA marvi il pranzo al sacco in Rosso Ammonitico. RICETTIVITA’ caso di cattivo tempo. Durante l’inverno quando il Orari: caso di cattivo tempo. ghiaccioDurante dellal’inverno pozza quando rag- LA GIASSARA DEL GRIETZL il ghiaccio della pozza rag- Luglio,Orari: agosto giungeva lo spessore di eLuglio, festività agosto natalizie: LALa GIASSARAGiassara DEL(ghiacciaia) GRIETZ 10-12giungeva cm, loveniva spessore tagliato di martedìe festività e venerdì,natalizie: sabato, LaGrietz Giassara fu costruita(ghiacciaia) intorno in10-12 lastre cm, di circaveniva 80x80 tagliato cm domenicamartedì e evenerdì, festivi, sabato,16.30-18.30 Grietzal 1870 fu dacostruita un modesto intorno ein quindi,laste di attraversocirca 80x80 una cm domenica e festivi, 16.30-18.30 al 1870 da un modesto e quindi, attraverso una Resto dell’anno: muratore, il quale investì i porta bassa, calato nel sabato,Resto dell’anno: domenica e festivi, muratore,suoi risparmi il quale per diventare investì i pozzoporta cilindricobassa, calatoe disposto nel 16.30-18.30sabato, domenica e festivi, suoiproduttore risparmi e percommercian- diventare inpozzo strati cilindrico separati e dadisposto foglie 16.30-18.30 produttorete di ghiaccio. e commercian- Consiste in secche.in strati Nelseparati periodo da estivofoglie In tutti gli altri giorni te di ghiaccio. Consiste in secche. Nel periodo estivo suIn prenotazionetutti gli altri giorni telefonica. una pozza recintata, di il ghiaccio veniva invece su prenotazione telefonica. unamodeste pozza dimensioni, recintata, data di prelevatoil ghiaccio attraversoveniva invece una Visitabile da modestela quota dimensioni,della struttura data portaprelevato alta eattraverso caricato diret- una diversamenteVisitabile da abili: la(1.267 quota m s.l.m.)della strutturache per- tamenteporta alta su e caricatocarri e quindi diret- solodiversamente se deambulanti abili: (1.267mette alm ghiaccios.l.m.) che di per-for- trasportatotamente su carridurante e quindi la solo se deambulanti mettemarsi velocementeal ghiaccio durantedi for- nottetrasportato a Verona durante o verso la CONTATTI CONTATTI Sezione museografica nel territorio: la Giassara del Grietz Indirizzo: ViaIndirizzo: Spiazzi,4 37021Via Spiazzi, Bosco 4 Chiesanuova 37021 Bosco Chiesanuova Telefono: 045Telefono 6780280;: fax045 045 6780280; 7050389 fax 045 7050389 E-mail: museocivico@E-mail: boscochiesanuova.netmuseocivico@ boscochiesanuova.net Web: www.lessiniamusei.it

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Mulino di Bellori Lugo di Grezzana di Bruno Avesani e Fernando Zanini

ll mulinomulino è statostato Icostruitocostruito inin un punto strategico,strategico, dovedove vivi era Ila possibilità di recupera- la possibilità di recuperare ree sfruttaree sfruttare le acquele acque che chescendevano scendevano sia dalsia vaiodal vaiodell’Anguilla, dell’Anguilla, sia dal sia Vaio dal Vaiodei Falconidei Falconi e della e dellaMar- Marciora.ciora. Con Con abbondante acqua si poteva sicura- mente far girare la grande ruota e garantire la maci- nazione per molti mesi all’anno. Qui poi dalle fasce collinari dei Comuni circostanti di Boscodi BoscoChie- Chiesanuova,sanuova, Cerro, Cerro, Erbezzo Erbez- zoe eSant’Anna Sant’Anna d’Alfaedo potevano facilmente arri- vare i contadini a farsi macinare le loro modeste, ma vitali, produzioni di cereali. Dalle Anagrafi Veneziane risulta che a Lugo negli Parte esterna del mulino anni 1785-1789 erano con la grande ruota mossa anni 1785-1789 erano dalla forza dell’acqua azionate dall’acqua ben

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sette ruote di mulini da grani eded un un impianto impianto per per la follaturala follatura dei dei panni. panni. AllaAlla fine dell’Ottocento in tutta lala ValpantenaValpantena eranoerano attiviattivi poco meno di quaranta mulini ad acqua che lavo- ravano non solo i cerealicereali prodotti nella vallata, ma anche quelli di altrealtre zone.zone.

Mulino di Bellori - GREZZANA Questo mulino, attivo fino al Secondo Dopoguerra, ancora oggi perfettamente funzionante, conserva le caratteristiche dei primi mulini costruiti con ingra- naggi quasi totalmentetotalmente di legno.legno. EntrareEntrare nelnel mulinomulino di BelloriBellori è ècome come entrare entrare in unin unmondo mondo medievale. medievale. Un canale,Un canale, alimentato alimentato dal Pro- dal gnoProgno Valpantena, Valpantena, porta porta l’ac- qual’acqua ad unaad una gora, gora, ricavata rica- davata un da lungo un lungo tronco tronco di ca- di stagnocastagno selvatico. selvatico. Da Da qui l’acqual’acqua scendescende in una doc- cia inin ferro ferro (sbolsa (sbolsa) per) perpoi precipitarepoi precipitare nelle nelle cassette cas- dellasette ruota,della diruota, sei metri di sei di diametro,metri di diametro, montata monta- su un Disegno illustrativo delle parti del mulino di Bellori: 1. gora; 2. assaleta su un (mas-cio assale ).(mas-cio Il grosso). doccia in ferro (sbolsa); 3. assale (mas-cio); 4. lubecchio troncoIl grosso che tronco forma che l’assale forma ( ); 5. rocchetto ( ); 6. parte superiore del palmen- scudo mudòl dellal’assale ruota della esterna ruota pene-ester- to: macina rotante; 7. tramoggia; 8. alberino dentato (tri); 9. trappola; 10a. palmento per il mais; 10b. palmento per il fru- trana all’internopenetra all’interno dell’edificio del- e mento; 11a. buratto per la farina di frumento; 11b: buratto fungel’edificio da e fuso funge di daaltre fuso due di per la farina gialla; 12. elevatore a tazze; 13. mussa per spo- ruotealtre interne.due ruote interne. stare le macine di pietra Tali ruote,ruote interne,chiamate chiama- lubec- chite lubecchi(scudi), ( scudiportano), porta- due

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nocorone due coronedi 60 didenti 60 denticia- ciascuna.scuna. Questi dentidenti vanno vanno ad in-ad inserirsiserirsi tra trale asticellele asticelle cilin- cilindrichedriche di diun un rocchetto (mudól), il cui asse nella parte inferiore poggia su una trave di sostegno e con la parteparte superioresuperiore passa attraverso la maci- na fissa e, tramite un pezzo di ferro, sostiene la macina mobile. L’acqua mettendo in movi- mento la ruota muove i Piano superiore due lubecchi che a loro del mulino volta mettono in azione i due rocchettirocchetti i i quali,quali, infi-in- che permettepermette didi evitareevitare superioresulla faccia della superiore macina della ro- ne,fine, fannofanno giraregirare lele due che lala mola mola continui continui a gi-a tantemacina e colrotante loro rumoree col loro ri- macine. raregirare anche anche quandoquando dalladalla chiamanorumore richiamano l’attenzione l’at- del Sopra lala boccabocca della della maci- ma- tramoggiatramoggia èè cadutocaduto tuttotutto ilil mugnaio.tenzione del mugnaio. nacina mobile mobile èè collocatacollocata la cereale. In tal modomodo sonosono Nel mulino di Bellori sono tramoggia, un recipiente a scongiurati siasia l’eccessivol’eccessivo inin funzionefunzione duedue coppiecoppie didi forma didi troncotronco di di piramide pirami- usuramento delle macine,macine, macine e quindi questo è derovesciato, rovesciato, nella nella quale sia il pericolo del loro sur- un mulino a due palmenti, vanno versate le cariossidi riscaldamento: quando quando al- uno utilizzato per il fru- dei cereali. l’internoall’interno della della tramoggia tramoggia il mento, l’altro perper ilil mais.mais. A consentire l’uscita gra- cerealeil cereale è èfinito, finito, la la tràpola tràpo- Per setacciaresetacciare il prodottoprodotto Mulino di Bellori - GREZZANA duale dei grani dalla tra- mettela mette in funzione in funzione un com- un macinato si usano due moggia provvedeprovvede un cana-un plessocomplesso sistema sistema che sposta che buratti,buratti; consistenticonsistenti in due lettocanaletto ligneo ligneo a fondo a piattofondo lasposta doccia la esterna, doccia esterna,la quale poliedri a basebase esagonaleesagonale tenutopiatto tenutoin continua in continua vibra- allorala quale non allora fa piùnon caderefa più ricoperti da veli a trametrame zionevibrazione da un da alberino un alberino den- l’acquacadere l’acquasulle tazze sulle tazzedella più o meno fitte. Uno è tatodentato messo messo in movimento in movi- ruotadella idraulicaruota idraulica e quindi lae ubicato al pianopiano inferioreinferiore dalmento mudól dal. mudól. macinaquindi la si macina ferma, sima ferma, non sistemato in un frullone a Dal costruttore del nostronostro solo.ma non I contrappesi, solo. I contrappe- simili a fianco della macina da fru- mulino è statostato escogitatoescogitato minuscolesi, simili a minuscolecampane, cam-van- mento; l’altro, usato per il un marchingegno (tràpola) nopane, a sbattere vanno sullaa sbattere faccia mais, èè sistemato sistemato invece invece al

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Per ampliareampliare lala superficiesuperficie Superata la porta d’ingresso macinante e ottenere fari- che immette nel baito si apre il logo del fogo, ne più sottili le faccefàcce tritu- dove veniva fatto il formaggio ranti delle mole sono segnate con raggiere, che però sono soggette a usura. Perciò, general- mente una volta al mese, lele macinemacine devonodevono essereessere arrotate. AA tale lavoro

Mulino di Bellori - GREZZANA provvedevano un tempo gli stessi mugnai o deglidegli scalpellini ambulanti che andavano di dimulino mulino in mu- in linomulino a acompiere compiere questoquesto interventointervento specialistico.specialistico. Per sollevare la mola superiore si utilizza un particolare attrezzo a forma di slittaslitta cheche facilitafacilita notevolmente l’intervento. Al piano superiore del mulino è possibilepossibile vederevedere una illustrazioneillustrazione del fun- zionamento deldel mulinomulino e eddi recipientii recipienti che che primaprima del-del-

alpiano piano superiore. superiore. na più sottile. A far girare i due buratti e Dall’opera di l’elevatore a tazze chia- setacciamento mato aa portare portare il mais il mais ma- del buratto del macinatocinato al alpiano piano superiore superio- mais si ottengo-ottengo- reprovvede provvede un alberoun albero den- no: il germe dentato.tato. Dal Dalburatto buratto da fru-da (scorsón), farina frumentomento escono escono in ordinein ordine di grossa (granito), digrossezza grossezza decrescente:decrescente: farinafarina media e crusca (sémole), cruschel- farinafarina fine ((fio- Misure per cereali: sémole fio- , e lo, farina più grossa e fari- réto). minale quarta quartarol

56 LESSINIA_2:Layout 1 5-03-2007 6:19 Pagina 41 Mulino di Bellori - GREZZANA

Pianta del Baito di Bellori: 1. logo del fogo; 2. logo del late; 3. fornela; 4. caldera; 5. mussa; 6. calderìn; 7. brento de l’agre (botticella che contiene la sostanza acida che veniva usata per ricavare la ricotta); 8. carote (con- tenitori per ricotta); 9. spersòr (tavolo sul quale veniva pressato il formaggio e posto nelle forme); 10. bucio per fare il burro; 11. tavolo con quaderno della contabilità dei soci; 12. stadera; 13. moscarola (piccolo armadio atto a contenere i piccoli utensili per la lavorazione del latte); 14. sca- lere; 15. mastele (contenitori in cui veniva posto il latte per far affiorare la panna); 16. colìn

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minale, corrispondentecorrispondente a litrilitri 38,38,65, 65, lala quarta, cor-cor- rispondente allaalla quarta parte del minale (=9,6625 litri),litri), ee ilil quartarolo,, corri-corri- spondente aa un un sedicesimo sedicesi- delmo delminale minale (=2,41562(=2,41562 litri).litri) (fig. 3 e 4).

BAITOMerita DELLAaltresì unaCONTRADA visita il

Mulino di Bellori - GREZZANA Meritevolebaito della di contrada visita, si tro-che vasi trovaaccanto accanto al mulino: al mulino: al- l’internoall’interno è conservata è conservata tutta l’attrezzaturatutta l’attrezzatura tradizionale tradi- perzionale la lavorazione per la lavorazione del latte collocatadel latte collocatanei tipici nei locali, tipi- Disegno del bucio, ubicato nel chiamatici locali, chiamatilogo del logo late dele logo del fogo logolate edel logo fogo del. Di fogo questo. Di Il col filtra le impurità del latte baitoquesto si baitoavvalevano si avvalevano i con- l’introduzione del sistemasistema tadinii contadini della dellacontrada contrada per RICETTIVITA’ metrico decimale veniva- fareper farea turno a turno il formaggioil formag- Orari: no utilizzati per misurare Orari: no utilizzati per misurare lavorandogio lavorando il latte il latte conferito con- tutti ii giorni,giorni, 9-139-13 la quantità di cereali: il daferito tutti da i soci.tutti i soci. solo su prenotazioneprenotazione per gruppi didi minimominimo 15 persone ee massimomassimo 4545

Visitabile da diversamente abili: da diversamente abili: solo se accompagnatiaccompagnati e deambulanti e deambulanti

CONTATTI

Indirizzo: Bellori, Lugo didi GrezzanaGrezzana

Telefono:Telefono: Logo del late, parte più fresca del baito, dove riposava il latte dopo 3394764418 la mungitura. Dalle finestre entrava l’aria fresca creata dal movi- (Cristina Bottacini)Bottacini) mento della vicina ruota del mulino.

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Museo Paleontologico di Roncà di Roberto Zorzin

oncàoncà sisi trova nel Rcuorecuore della Valle d’Alpone,d’Alpone, lala più Rorientale delle valli dei orientale delle valli dei Monti Lessini Veronesi. La valle èè principalmenteprincipalmente incisa in rocce di origine vulcanica, eruttive e piro- clastiche di natura basal- tica, mentre affioramenti di roccerocce sedimentarie sedimentarie di undi uncerto certo spessore spessore ed esten- ed Corbis estensione,sione, del Cretaceo del Cretaceo (Sca- (Scagliaglia Rossa Rossa Veneta) Veneta) e variabilitàde variabilità dei dei fenomenifenomeni fossiliferi.tufi fossiliferi. Achille AchilleFortis, dell’Eocene (Calcari num- vulcanici cheche lo hanno l’abateFortis, l’abateagostiniano agostiniano di mulitici), sono presentipresenti interessato.interessato. Arzignano,di Arzignano, che ilche 15 aprileil 15 nella porzione Nord-occi-Nord-occi- Risalgono alla alla fine fine del ’600del 1776aprile si1776 trovava si trovava nel capo- nel dentale della stessa. le‘600 prime le primenotizie notiziesu questo su luogo,capoluogo, come come risulta risulta dal Il territorio comunale di importantequesto importante giacimento giaci- suodal suo“Diario “Diario orittologico” orittologi- Roncà è noto agli studiosi fossilifero:mento fossilifero:il vescovo asti-il parlaco” parla di un di un“Orizzonte “Orizzonte di di Paleontologia e di gianovescovo astigianoSimone SimoneMaioli Roncàdi Roncà”. ”.Qualche Qualche anno Geologia di tutto il mondo scrisse,Maioli scrisse, in un involume un volu- di dopo, e più precisamente per la straordinaria ric- oltreme di mille oltre pagine, mille pagine,di aver nel 1778, pubblicò a chezza di molluschi fossili osservatodi aver osservato nell’area nell’area di Venezia una memoriamemoria dell’Eocene ee perper la la grande gran- Roncàdi Roncà qualcosa qualcosa come come tufi paleontologica dal titolo

59 (Barto- Orizzonte (Bartoniano - Orizzonte geologico sarà gestito per alcuni anni per alcuni sarà gestito stessa. dall’Associazione di ostensione La collezione cin- da una composta era fos- di esemplari quantina da giaci- sili, provenienti prossimità menti ubicati in e rappresen- del capoluogo inverte- tati da vertebrati, caratteriz- e vegetali brati zanti l’ di Roncà Eocene medio/superiore), di grossi alcune specie lamellibran- gasteropodi e valore chi di particolare scientifico. il mate- Successivamente, riale paleontologico fu tra- sferito presso la Scuola Media, purtroppo in situa- zioni logistiche precarie che hanno causato alcuni smarrimenti e deteriora- menti dei reperti. La sede in attesa temporanea, era da parte del restauro, dell’Amministrazione comunale, dell’edificio che museo ospitato il aveva quasi trent’anni prima. della L’inaugurazione è avvenu- struttura nuova 2004 con ta nel febbraio l’allestimento del nuovo su Museo Paleontologico progetto scientifico di Zorzin. Roberto gestito per alcuni anni dal- per alcuni anni gestito stessa. l’Associazione di ostensione La collezione una cin- composta da era fos- di esemplari quantina da provenienti sili, in pros- giacimenti ubicati e rap- simità del capoluogo vertebrati, presentati da ca- e vegetali invertebrati l’ ratterizzanti geologico di Roncà niano-Eocene medio/supe- specie di riore), alcune e lamel- grossi gasteropodi va- di particolare libranchi lore scientifico. il mate- Successivamente riale paleontologico fu tra- sferito presso la Scuola Media, purtroppo in situa- zioni logistiche precarie che hanno causato alcuni smarrimenti e deteriora- menti dei reperti. La sede in attesa temporanea, era da parte del restauro, co- dell’Amministrazione munale, dell’edificio che ospitato il museo aveva quasi trent’anni prima. della L’inaugurazione è avvenu- struttura nuova 2004 con ta nel febbraio l’allestimento del nuovo su Museo Paleontologico progetto scientifico di Ro- berto Zorzin. - 60 60 nistrazione comu- nistrazione proteggere, le varie evi- proteggere, le varie del naturalistiche denze In partico- loro territorio. lare, nel 1974 si costitui- sce Paleon l’Associazione d’Alpone tologica della Val - men- Nera”, Gruppo “Val tre l’anno successivo nei due viene inaugurato, locali messi a disposizione dall’Ammi nale, il Museo Civico che teggere, le varie evidenze teggere, le varie del loro ter- naturalistiche In particolare, nel ritorio. 1974 si costituisce l’Asso- ciazione Paleontologica Gruppo d’Alpone della Val l’anno mentre Nera”, “Val viene inaugu- successivo nei due locali messi a rato, disposizione dall’Ammini- comunale, il strazione Museo Civico che sarà ”. Basalto con cristalli di calcite Basalto con Della valle vulcanico- “Della valle vulcanico- marina di Roncà nel terri- torio veronese”. A partire dagli anni ’70 al- cuni appassionati di Pale- ontologia hanno fondato a di Cultura un Centro Roncà in cui si in- Naturalistica e meno giovani contravano del paese, uniti dal giovani comune interesse di cono- pro- scere e, soprattutto “ marina di Roncà nel terri- torio veronese A partire dagli anni ’70 alcuni appassionati di hanno fonda- Paleontologia di un Centro to a Roncà in cui Naturalistica Cultura e giovani si incontravano del paese, meno giovani uniti dal comune interesse di conoscere e, soprattutto

Museo Civico Paleontologico di RONCA’ LESSINIA_2:Layout 1 5-03-2007 6:19 Pagina 44 Pagina 6:19 5-03-2007 1 LESSINIA_2:Layout LESSINIA_2:Layout 15-03-20076:19Pagina45 cati all’anticovulcano del te descrizionisono dedi- Disegni eparticolareggia- minerali inessecontenuti. Seguono, poi,lerocceedi l’evoluzione dellaVita. pannello schematizza Roncà, mentreungrande geologica delterritoriodi fossilizzazione elastoria illustrati ivari processidi giche. Dapprimavengono petrografiche emineralo- collezioni paleontologiche, didattico benarticolato, le attraverso unpercorso superiore sonoospitate, rama, mentrealpiano rappresentato conundio- la Valle d’Alpone cheviene ambiente naturalistico del- terra èdedicataall’attuale su tresale.Quellaapiano Il nuovo Museosisviluppa rettili emammiferi. li, foraminiferi, anellidi, podi, lamellibranchi, coral- appartengono aigastero- ti restifossiliesposti I piùcomuniedimportan- ceramica. frammenti divasellame in di rocceeminerali e6i fossili, 13sonocampioni 346 appartengonoaresti tuite da365reperti,dicui Paleontologico sonocosti- Le collezionidelMuseo tengono aigasteropodi, resti fossiliespostiappar- I piùcomuniedimportanti ceramica. frammenti divasellame in di rocceeminerali e6i fossili, 13sonocampioni 346 appartengonoaresti tuite da365reperti,dicui Paleontologico sonocosti- Le collez ioni delMuseo periore sonoospitate, rama, mentrealpianosu- rappresentato conundio- la Valle d’Alpone cheviene ambiente naturalistico del- terra èdedicataall’attuale su tresale.Quellaapiano Il nuovo Museosisviluppa mammiferi. raminiferi, anellidi,rettilie lamellibranchi, coralli, fo- cetacei. Inpassato, nelle rappresentati rispettoai se isirenisonomeglio no piuttostorare, anche Paleogene italianorisulta- miferi marininel Le segnalazionidimam- carei delMonteDuello. rinvenuto neglistrati cal- tro quasicompletoèstato Prototherium me allostupendocalcodi dellaassie- sala seconda e rarità, sonoiprotagonisti molluschi, cheperbellezza nummuliti e ai ai bientali, ricostruzioni paleoam- Monte Calvarina, alle Scheletro di Prototherium 61 61 , ilcuischele- l’evoluzione dellaVita.Se- pannello schematizza Roncà, mentreungrande geologica delterritoriodi fossilizzazione elastoria illustrati ivari processidi giche. Dapprimavengono petrografiche emineralo- collezioni paleontologiche, dattico benarticolato, le attraverso unpercorsodi- specie. reperti attribuitiallastessa nense pleto di pendo scheletroquasicom- dell’800, proviene unostu- nella secondametà Monte Duello, scoperto Tetide. Dalgiacimento del diversificato nelmaredella gruppo chesièoriginatoe famiglia Dugongidae,un sono statiattribuitialla mondo. Tali restifossili chi emeglioconservati al resti disirenitra ipiùanti- sono statirinvenuti alcuni rocce eocenichedelVeneto del MuseoPaleontologico , associatoadaltri Prototherium vero- Sala superiore di Roncà

Museo Civico Paleontologico di RONCA’ Prototherium , associato ad marino di circa 40 I BASALTI COLONNARI ad Naturale Area di Riserva didattico del Parco Indirizzo della Lessinia nei dintorni è pos- dove del capoluogo, magmi sibile osservare basaltici solidificati in parti- di colari condizioni. Si tratta basalti colonnari (molto Giovanni famosi quelli di S. la loro Ilarione) che devono origine al consolidamento sia sotto- di colate di lava marine che subaeree. Le colonne, che presentano una sezione trasversale poligonale, esagonale o pentagonale, possono rag- giungere l’altezza di alcune decine di metri e contengo- di no aggregati granulari scientifica e di divulgazione scientifica La funzione didattica. è e didattica scientifica il d’intesa con coordinata Civico di Storia Museo e con la Verona di Naturale della Comunità Montana gestore Lessinia - Soggetto Naturale del Parco didatti- L’attività Regionale. cultu- ca consiste in attività visite qualificate, come rali escur- guidate, conferenze, geologico- sioni di carattere e naturali- paleontologico ecc. stico sul territorio, Le segnalazioni di mam- di segnalazioni Le nel marini miferi risul- italiano Paleogene anche rare, tano piuttosto sono meglio se i sireni ai rispetto rappresentati nelle cetacei. In passato, rocce eoceniche del Veneto alcuni sono stati rinvenuti più anti- i resti di sireni tra al chi e meglio conservati resti fossili Tali mondo. alla fa- sono stati attribuiti un miglia Dugongidae, è originato e gruppo che si mare della nel diversificato Dal giacimento del Tetide. scoperto Monte Duello, nella seconda metà uno stu- dell’800, proviene pendo scheletro quasi completo di veronense altri reperti attribuiti alla stessa specie. sala è dedicata a L’ultima questo importante mam- Uno stupendo dio- mifero. ricostruisce l’am- rama biente milioni di anni fa, men- tre un pannello rappre- senta la distribuzione dei sirenidi attuali e del passato. di Il Museo Paleontologico collezioni per le sue Roncà, e gaste- di lamellibranchi Pro- 62 62 , il cui scheletro dei sirenii attuali e del e dei sirenii attuali passato. di Il Museo Paleontologico per le sue collezioni Roncà, e gastero- di lamellibranchi podi dell’Eocene, vuole essere un centro di docu- mentazione, di ricerca molluschi, che per bellezza sono i protagonisti e rarità della seconda sala assieme allo stupendo calco di totherium quasi completo è stato rin- calcarei negli strati venuto del Monte Duello. Calvarina, alle Calvarina, Ricostruzione Ricostruzione ambiente dell’antico R. Zanetti) (disegno guono, poi, le rocce ed i poi, le rocce ed guono, in esse contenuti. minerali Disegni e particolareggia- te descrizioni sono dedi- cati all’antico vulcano del Monte ricostruzioni paleoambien- tali, ai nummuliti e ai L’ultima sala è dedicata a L’ultima questo importante mam- Uno stupendo mifero. ricostruisce diorama l’ambiente marino di circa 40 milioni di anni fa, mentre un pannello rap- presenta la distribuzione

Museo Civico Paleontologico di RONCA’ LESSINIA_2:Layout 1 5-03-2007 6:19 Pagina 46 Pagina 6:19 5-03-2007 1 LESSINIA_2:Layout LESSINIA_2:Layout 15-03-20076:19Pagina47 possono rinvenire esem località dellavallata dove si Quattro sonoleprincipali cio eferro. costituito damagnesio, sili- verde, giallastroobruno, di unminerale dicolore Giovanni Ilarione).Sitratta cristalli diOlivina(S. famiglia diminerali defini- zeoliti. Sitratta diuna sono piuttostocomunile numerosi “distretti”dove torio diRoncà sononoti Per quantoriguardailterri- Montecchia diCrosara. rione, Fittà-Brognoligoe Roncà, S. Giovanni Ila plari moltobellidiminerali: pentagonale, possono rag- poligonale, esagonale o una sezionetrasversale colonne, chepresentano rine chesubaeree.Le colate dilava siasottoma- origine alconsolidamentodi rione) chedevono laloro quelli diS. Giovanni Ila- colonnari (moltofamosi dizioni. Sitratta dibasalti solidificati inparticolaricon- osservare magmibasaltici della Lessinia,èpossibile Indirizzo didatticodelParco area diRiserva Naturale ad Nei dintornidelcapoluogo, I BASALTICOLONNARI turalistico sulterritorio, ecc. logico-paleontologico ena- escursioni dicarattere geo- visite guidate,conferenze, turali qualificate,come tica consisteinattivitàcul- Regionale. L’attività didat- del Parco Naturale Lessinia -Soggettogestore Comunità Montanadella Naturale diVerona econla Museo CivicodiStoria ordinata d’intesaconil scientifica edidatticaèco- didattica. Lafunzione scientifica edidivulgazione mentazione, diricerca essere uncentrodidocu- ropodi dell’Eocene,vuole Diorama conSirenio - - 63 63 Fossile abbondanteedesclusivo del giacimentodiRoncà (Strombus fortisi)

Museo Civico Paleontologico di RONCA’ di Roncà Sala superiore Sala superiore : del Museo Paleontologico Paleontologico del Museo CONTATTI Indirizzo: Piazza Marconi - Roncà Telefono 045 7460477 prenotazioni, Per 045 6540268 (9-12), Moscleda Cooperativa E-mail: [email protected] RICETTIVITA’ Orari: solo sabato e domenica, 9-12; 15-18. Gli altri giorni su prenotazione, gruppi di almeno 10 persone. Visitabile da diversamente abili: accessibile CONTATTI Indirizzo: Piazza Marconi - Roncà Telefono: 045 7460477 prenotazioni, Per 045 6540268 (9-12), Moscleda Cooperativa E-mail: [email protected] ) ); ). Phillipsite 64 64 Natrolite almente come tec- Analcime, Cabasite, RICETTIVITA’ Orari: solo sabato e domenica, 9-12; 15-18. Gli altri giorni su prenotazione, gruppi di almeno 10 persone. Visitabile da diversamente abili: accessibile ritorio di Roncà sono noti ritorio di Roncà numerosi “distretti” dove sono piuttosto comuni le di una fa- Si tratta zeoliti. definibili miglia di minerali struttur tosilicati, identificati per nel 1756. Il la prima volta e dal greco nome deriva che bolle”. significa “pietra Le principali località con del territorio di zeoliti Calva- sono: Monte Roncà rina ( Armotomo-Phillipsite ( Margherita S. ( e Roncà - ) e ); S. nulari di ). Phillipsite Natrolite rita ( Analcime, Cabasite, Diorama con Sirenidi Diorama Marghe bili strutturalmente come bili strutturalmente tectosilicati, identificati per nel 1756. Il la prima volta dal greco e nome deriva che bolle”. significa “pietra Le principali località con di del territorio zeoliti sono: Monte Calva Roncà rina ( Armotomo-Phillipsite giungere l’altezza di alcune decine di metri e conten- gono aggregati gra cristalli di Olivina (S. Giovanni Ilarione). Si tratta di colore di un minerale giallastro o bruno, verde, si- costituito da magnesio, licio e ferro. Quattro sono le principali dove località della vallata esem- si possono rinvenire plari molto belli di minerali: Ila- Giovanni S. Roncà, rione, Fittà-Brognoligo e . il ter- quanto riguarda Per Roncà ( Roncà

Museo Civico Paleontologico di RONCA’ LESSINIA_2:Layout 1 5-03-2007 6:19 Pagina 48 Pagina 6:19 5-03-2007 1 LESSINIA_2:Layout LESSINIA_3:Layout 1 6-03-2007 10:20 Pagina 1

nella separazioneseparazione delledelle varievarie un patrimoniopatrimonio didi inestimabi- inestima- Museo laminelamine didi calcarecalcare cheche rac-rac- bilele valore: valore: aa tutt’oggitutt’oggi sono dei Fossili chiudono i resti di animalianimali ee state estratte oltre 300300 spe-spe- piante fossilizzati. cie didi pesci pesci fossili, fossili, oggetto oggetto di di Bolca Bolca costituiscecostituisce indubbia-indubbia- studiodi studio da da parte parte deidei piùpiù mente unun unicum perper lala ric-ric- grandi specialisti del di Roberto Zorzin chezza e ela varietàla varietà dei ritro-dei mondo. ParticolarmenteParticolarmente im- ritrovamentivamenti di fossili, di fossili, piante piante ed portanteimportante è ilè loro il loro significato signifi- edanimali, animali, risalenti risalenti all’Eocene, all’Eo- biogeograficocato biogeografico in inquanto quan- cene,periodo periodo attribuibile attribuibile a circa a moltito molti generi generi sono sono affini affini filo- circacinquanta cinquanta milioni milionidi anni fa.di geneticamentefilogeneticamente a pescia pesci che circa duedue chilometrichilometri anniSi tratta fa. Si oltretutto tratta oltretutto di reperti di vivonoche vivono attualmente attualmente nella da Bolca, piccolopiccolo reperticonservati conservati in modo in eccezio- modo regionenella regione biogeografia biogeografia Indo- Acentro dei Monti eccezionalenale e ciò epermette ciò permette una pacifica,Indo-pacifica, mentre mentre altri generi altri LessiniA orientali, aa nord est unainterpretazione interpretazione chiara chiara e sonogeneri presentisono presenti anche anche nel- di Verona, si trovano i più diretta della morfologiamorfologia l’Atlanticonell’Atlantico tropicale tropicale e sub- e famosi giacimenti di fossilifossili delle varie specie. I giaci- tropicale.subtropicale. I pesci I pesci fossili fossili di conosciuti nelnel mondo: la menti di Bolca costituiscono Bolcadi Bolca risultano risultano essere essere gligli Pesciara ed il Monte Postale. per l’interal’intera collettivitàcollettività abitaabitatoritori dell’anticodell’antico maremare I fossili provenienti da Bolca nazionale ed internazionale della Tetide, un maremare pocopoco sono noti da secoli:secoli: risale alla metà del 1500 il primo museo naturalistico del mondo, il MuseoMuseo veroneseveronese di Francesco Calzolari che esponeva alcuni pesci di Bolca con unun caratteristicocaratteristico taglio ovale, uno dei quali è ancora oggi conservato nel Museo CivicoCivico di Storiadi StoriaNatu- raleNaturale di Verona. di Verona. Da oltre 200 anni la famiglia Cerato, proprietaria della maggior parte delle cave, conosce e si tramanda la particolare tecnica di estra- zione dei fossili, un difficile e Sede del Museo fatifaticosocoso lavoro che consisteconsiste

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tazione (geografica e geolo- gica) del territorio di Bolca. Una vetrina “I gioielli di Bolca” preannuncia gli splendidi esemplari succes- sivamente esposti. Di segui- to vengono illustrati i princi- pali giacimenti paleontologi- ci della Valle d’Alpone (Roncà, S. Giovanni Ilarione e Spilecco) e descritti alcuni campioni di roccia della Museo dei Fossili di BOLCA serie stratigrafica locale con esaurienti notizie sui processi di fossilizzazione e le tecniche di estrazione dei Panoramica della sala del secondo piano fossili. Segue poi una galle- ria dedicata ai vari studiosi profondo, con isole e lagune Archeologici del Veneto per che, nel corso dei secoli, si di tipo tropicale, che si la tutela, la Regione del sono interessati a Bolca e estendeva con continuità Veneto e la Comunità poi una splendida sala dedi- dalle Filippine ai Carabi. Montana della Lessinia per cata alla sistematica. La sala la valorizzazione e la pro- presenta in modo molto Dopo una lunga sospensio- mozione museale) con l’ap- chiaro la fauna rinvenuta nei ne,Alcuni il Museo splendidi Civico fossili di pesciStoria di mareporto aperto indispensabile della giacimenti di Bolca, seguen- Naturale di Verona, affian- famiglia Cerato. do la classificazione scientifi- cato dalle Università degli Il Museo dei fossili di Bolca, ca. Due grandi acquari alla profondo,studi di Milano con isole e Pisa,e lagune nel formaleesteso su collaborazione una superficie con di valorizzazioneparete (uno con e faunala promo- mari- di1999 tipo ha tropicale,ripreso le ricercheche si piùcirca Istituzioni 700 mq, concoinvolte tre ampi a zionena di ambientemuseale) tropicalecon l’ap- e estendevanell’ambito condi una continuità formale variospazi titoloespositivi nella valorizza-su due portol’altro diindispensabile ambiente mediter- della dallecollaborazione Filippine ai Caraibi.con più zionepiani, èdel stato patrimonio realizzato, condi famigliaraneo) permettono Cerato. Il diMuseo con- Istituzioni coinvolte a vario Bolcamoderni (il criteriMuseo museografi- Civico di deifrontare Fossili alcune di Bolca, faune esteso mari- Dopotitolo unanella lunga valorizzazione sospensio- Storiaci, su Naturaleprogetto didi LorenzoVerona sune unaattuali superficie con quelle di dicirca 50 ne, il Museo Civico di Sto- per le ricerche scientifiche, 700 mq, con tre ampi spazi del patrimonio di Bolca (il Sorbini, illustre paleontolo- milioni di anni fa. ria Naturale di Verona, la Soprintendenza ai Beni espositivi su due piani, è Museo Civico di Storia go che ha dedicato la sua Nell’ampia sala del piano affiancato dalle Università Archeologici del Veneto per stato realizzato, con mo- Naturale di Verona per le vita scientifica allo studio superiore viene sottolineata degli studi di Milano e Pisa, la tutela, la Regione del Ve- derni criteri museografici, ricerche scientifiche, la dei pesci d Bolca. la ricchezza e la varietà di nel 1999 ha ripreso le ri- neto e la Comunità Mon- su progetto di Lorenzo Sor- Soprintendenza ai Beni All’ingresso, vi è la presen- pesci e piante fossili e non cerche nell’ambito di una tana della Lessinia per la bini, illustre paleontologo

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soloche ha(aragoste, dedicato gamberetti, la sua vita granchi,scientifica meduse,allo studio alghe, dei piumepesci di Bolca.d’uccello, insetti, ecc.),All’ingresso suddivisi vi èper la ambien-presen- titazione (bassi (geografica fondali ecostieri, geolo- scoglieregica) del territoriocoralline, di Bolca.mare aperto,Una vetrina terre emerse).“I gioielli di UnBolca” grande preannuncia pannello murale gli rappresentasplendidi esemplari l’antico succes- am- bientesivamente di Bolca, esposti. una stupen-Di se- daguito laguna vengono tropicale. illustrati i principali giacimenti paleon- LAtologici PESCIARA della Valle d’Alpone E’(Roncà, possibile S. integrareGiovanni laIlario- visi- tanee al Spilecco)Museo, recandosi e descritti nella al- vicinacuni campioni area dei di recenti roccia scavidella paleontologiciserie stratigrafica del locale Monte con Postaleesaurienti ed notizie entrare sui nellapro- Pesciara.cessi di fossilizzazione Si tratta di euna le serietecniche di calcaridi estrazione lastriformi, dei calcarifossili. Seguedi scogliera poi una e calcarigalle- adria alveolinededicata cheai vari si deposita- studiosi ronoche, neldurante corso l’Eocene dei secoli, infe- si riore-medio,sono interessati in prossimitàa Bolca e dellapoi una costa splendida di un maresala dedi- non moltocata alla profondo. sistematica. La sala Glipresenta strati fossiliferiin modo sono molto ric- Museo dei Fossili di BOLCA chichiaro di la faunapesci, rinvenuta crostacei, nei lamellibranchi,giacimenti di gasteropodi,Bolca, se- cefalopodi,guendo la classificazioneechinodermi, coralli,scientifica. foraminiferi, Due grandi alghe, ac- ecc.,quari deialla quali parete molti (uno vivono con tuttorafauna marinanei mari di tropiambientecali e subtropicali,tropicale e l’altro mentre di ambiente pochi dimediterraneo) questi popolano permettono oggi acquedi confrontare temperate alcune o tempe- faune rato-fredde.marine attuali con quelle di Eoplatax papilio, meglio conosciuto come pesce angelo L’età50 milioni dei disedimenti anni fa. e le

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Nell’ampiaassociazioni sala faunistiche del piano e dicon questi radici, popolanofoglie e fruttioggi prateriemonianza sottomarine di una spiaggia simili superiorefloristiche vienedel Monte sottolineata Postale acqueappartenenti temperate ai ogeneri tempe- e aricca quelle di dentini attuali di di squalo. Posido- La lanon ricchezza evidenziano e la varietàparticolari di rato-fredde.specie tipiche di acque nia.passeggiata Abbastanza evidenzia frequenti an- pescidifferenze e piante rispetto fossili alla e vici-non L’etàdolci deiche sedimenti testimoniano e le as- la sonoche alcuni anche caratteri piante di inte-con solona Pesciara.(aragoste, Pergamberetti, questo sociazionipresenza di terrefaunistiche emerse ine radici,resse storico, foglie e attraversando frutti appar- granchi,motivo i duemeduse, depositi posso-alghe, floristicheprossimità del dell’antico Monte Postale mare tenentianche leai contradegeneri e specieBrusa- piumeno essere d’uccello, considerati insetti, come nondi Bolca. evidenziano particolari tipicheferri e Loschi, di acque in cui dolci si trova che ecc.),un unico suddivisi giacimento per ambienti anche differenze rispetto alla vi- testimonianouna sorgente. la Dal presenza Monte (bassise è fondaliancora costieri,da definire sco- cinaLA PASSEGGIATA Pesciara. Per questo diPurga terre di emerseBolca, antico in prossi- cami- glierel’esatta corrispondenzacoralline, mare tra motivoGEOPALEONTOLOGICA i due depositi pos- mitàno vulcanico, dell’antico è marepossibile di aperto,gli strati terrefossiliferi. emerse). Un sonoLa Passeggiata essere consideratiGeopaleon - Bolca.godere di un ampio panora- Per quanto riguarda la flora to logica, inaugurata nel ma. Museo dei Fossili di BOLCA grande pannello murale come un unico giacimento rappresentafossile di Bolca, l’antico essa am- fu anche2004, sepermette è ancora ai visitatorida defi- LA PASSEGGIATA bienteoggetto di diBolca, approfonditi una stu- niredi effettuare l’esatta corrispondenza un percorso, GEOPALEONTOLOGICA pendastudi nell’800,laguna tropicale. soprattutto traarticolato gli strati in fossiliferi. tre anelli di La Passeggiata Geopaleon- ad opera dell’insigne natu- Perdiverso quanto livello riguarda di approfondi- la flora tologica, inaugurata nel LAralista PESCIARA veronese nato a fossilemento die Bolca,durata, essa ciascuno fu og- 2004,RICETTIVITA’ permette ai visitatori E’Tregnago, possibile Abramointegrare Massa la vi-- gettocon partenza di approfonditi dal Museo studi dei di effettuare un percorso, sitalongo, al cheMuseo individuò recandosi 105 nell’800,Fossili di Bolca.soprattutto Ogni varian- ad articolatoOrari: in tre anelli di di- nellageneri vicina e 277 area specie. dei recenti I resti operate presenta dell’insigne indicazioni naturali- pre- versoda novembre livello a difebbraio approfondi- scavivegetali paleontologici provenienti deldai stacise, veronese con punti nato di a sostaTre- mento10-12; 14-17 e durata, ciascuno Montegiacimenti Postale di Bolca ed entrareconfer- gnago,dotati di bachecheAbramo adMassa- argo- conda marzo partenza ottobre dal Museo dei nellamano Pesciara. i dati provenientiSi tratta di longo,mento chetematico individuò e scorci 105 Fossili9-13; 14-18.30 di Bolca. Ogni va- unadallo serie studio di dell’ittiofauna;calcari lastri- generipanoramici. e 277 specie. I resti rianteChiuso ilpresenta lunedì indicazioni formi,si tratta, calcari infatti, di scogliera di specie e vegetaliL’itinerario provenienti più lungo impie- dai precise, con punti di sosta calcarimolto similiad alveoline a quelle che che si giacimentiga 4 ore, con di Bolcauna lunghez- confer- dotatiVisitabile di bacheche ad argo- depositaronooggi vivono in durante aree tropica- l’Eo- manoza di 9 i Kmdati ed provenientiun dislivello mentoda diversamente tematico abili e: scorci ceneli o subtropicali, inferiore-medio, soprattutto in dallodi 406 studio metri. dell’ittiofauna; I diversi punti panoramici.accessibile solo il Museo prossimitànella regione della Indo-Pacifica. costa di un sidi tratta,osservazione infatti, interessano di specie L’itinerario più lungo ri- mareSono nonmolto molto comuni profondo. le moltoil Monte simili Postale, a quelle la Pesciara che chiedeCONTATTI 4 ore, con una lun- Glialghe strati marine fossiliferi (alghe sono verdi, ric- oggicon levivono sue gallerie, in aree tropicaliil Monte ghezza di 9 Km ed un chirosse di epesci, brune). crostacei, Halochloris la-, oPurga subtropicali, di Bolca consoprattutto i basalti dislivelloIndirizzo: di 406 metri. I di- mellibranchi,invece, è una gasteropodi,monocotile- nellacolonnari regione e gliIndo-Pacifica. strati dove versiVia San punti Giovanni di osservazioneBattista cefalopodi,done estin ta echinodermi,che formava Sononel ’46 moltosono staticomuni ritrovati le interessanoBolca di Vestenanova il Monte Postale, coralli,praterie foraminiferi, sottomarine alghe, simili algheun coccodrillo marine (algheed una verdi,tarta- la Pesciara con le sue galle- ecc.,a quelle dei qualiattuali molti di vivono Posi- rosseruga, e brune).il Monte Halochloris Spilecco, rie,Telefono: il Monte Purga di Bolca tuttoradonia. neiAbba mari stanza tropicali fre- e invece,dove è ubicatoè una monocotile- il giacimen- con045 6565088;i basalti colonnari e gli subtropicali,quenti sono mentreanche piantepochi doneto più estintaantico eche vi èformava la testi- stratifax 045 dove 6565111 nel ’46 sono stati

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Stratificazioni all’interno di una delle gallerie della Pesciara Museo dei Fossili di BOLCA

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RICETTIVITA’

Orari: da novembre a febbraio 10-12; 14-17 da marzo ottobre 9-13; 14-18.30 Chiuso il lunedì

Visitabile da diversamente abili: accessibile solo il Museo Museo dei Fossili di BOLCA

CONTATTI

Indirizzo: Panoramica della sala del secondo piano Via San Giovanni Battista Bolca di Vestenanova ritrovati un coccodrillo ed Brusaferri e Loschi, in cui si una tartaruga, il Monte Spi- trova una sorgente. Dal Telefono: lecco dove è ubicato il giaci- Monte Purga di Bolca, antico 045 6565088; mento più antico e vi è la camino vulcanico, è possi- fax 045 6565111 testimonianza di una spiag- bile godere un ampio pano- gia ricca di dentini di squalo. rama. LaAlcuni passeggiata splendidi fossili evidenzia di pesci di mare aperto anche alcuni caratteri di in- teresse storico, attraver- sando anche le contrade

SCHEDA TECNICA

Data costruzione edificio 1966 Apertura nuovo Museo 1996 Percorso museale ideato Lorenzo Sorbini Allestimento Oreste Valdinoci, Mauro Pangrazio Webspace www.lessiniamusei.it Ingresso alla Pesciara

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cuni,alcuni, si si occuparono occuparono delladella renzoLorenzo Sorbini, Sorbini, allora alloraDiret- Museo geologia e paleontologia di toreDirettore del Museodel Museodi Storia di Geopaleontologico questa zona,zona, considerataconsiderata NaturaleStoria Naturale di Verona. di Verona. La limitrofalimitrofa allaalla più più conosciu- cono- nuovaLa nuova sede sede museale museale è di Camposilvano sciutata località località di di Bolca, Bolca, ma stata inaugurata nel 1999. sicuramente didi nonnon minore mino- Nel MuseoMuseo Geopaleontolo- Geopaleonto - di Velo Veronese importanza.re importanza. gicologico didi CamposilvanoCamposilvano Dal XX secolo le ricerche sono conservati principal- di Guido Roghi Dal XX secolo le ricerche sono conservati principal- sono condotte principal- mente campioni prove- mente da Attilio Benetti nienti dai Monti Lessini. che concon passione passione si è dedi-si è Alcune eccezioni rappre- catodedicato interamente interamente alla allari- sentano campionicampioni non non lo- cerca,ricerca, allo allo studiostudio eded allaalla cali,locali, esposti esposti allo allo scopo scopo di aa ragione della conservazione dei repertireperti renderedi rendere più più agevoleagevole e nascitanascita eded ilil filo con- paleontologici dei Lessini e comprensibile alal visitatorevisitato- Lduttoreduttore deldel Museo di moltemolte altrealtre localitàlocalità deldel ilre viaggio il viaggio all’interno all’interno della LGeopalentologicoGeopaleontologico didi Cam- mondo. A lui si deve quin- della paleontologia e del mondo. A lui si deve quin- paleontologia e del tempo posilvano sono motivati di lala nascita nascita del del Museo, Museo, uf- geologico.tempo geologico. da una dupliceduplice storia:storia: ficialmenteufficialmente avvenuta avvenuta nel Nelle prime due vetrinevetrine quella geologica, che in 1975,nel 1975, sostenuta sostenuta dall’in- dal- sono esposti una serie di questo territorioterritorio si si esprime espri- stancabilel’instancabile lavoro lavoro di Lo-di minerali provenienti dai mein una in unapotente potente successione succes- sionedi strati di strati e rocce e rocce ricche ricche di Sede del Museo Geopaleontologico difossili fossili e modellate e modellate in ma- in manieraniera affascinante affascinante daglidagli agenti atmosferici, e quella umana inerente le ricerchericerche paleontologiche del Cava-del Cavaliereliere Attilio Attilio Benetti Benetti che, che,con lacon sua la suapassione, passione, ha hacontribuito contribuito in manierain maniera so- sostanzialestanziale all’origine all’origine di que- di questosto museo. museo. Già dal secolosecolo XVIIXVII studiosistudio- sicome come dondon GregorioGregorio Piccoli e successivamentesuccessivamente Nicolis, Parona e Massa-Massa- longo, solosolo per per citarne citarne al-

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Monti Lessini, ma anche Monti Lessini, ma anche Interno del Museo da altrealtre localitàlocalità del mondo. Da notare il bel campione di Quarzo pro- veniente dada Avesa.Avesa. Un’in- troduzioneUn’introduzione alla allageologia geo- puòlogia esserepuò essere fornita fornita dalla Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO colonnadalla colonna stratigrafica,stratigrafica, dove sono indicati i nomi

utilizzati dai geologi per i Tenno e dell’Oolitedell’Oolite di San vari tipitipi didi roccerocce affiorantiaffioranti Vigilio (Giurassico(Giurassico inferiore inferio- inin questaquesta zona.zona. LeLe roccerocce ere medio). e medio). Si tratta Si tratta di cal- di più antiche, chiamate caricalcari marnosi marnosi di coloredi colore dal dagli espertiesperti FormazioneForma zione giallodal giallo al grigio al grigio e di e calcaridi cal- di Monte Zugna, di LoppioLoppio ricchicari ricchi di sferule di sferule di carbo-di car- e didi Rotzo, Rotzo, ma ma meglio meglio co- natobonato di di calcio, calcio, chiamatechiamate nosciuteconosciute comecome CalcariCalcari ooliti, tipichetipiche di di ambienti ambienti di Grigi (Giurassico inferiore, piattaformadi piattaforma carbonatica carbonatica si- da 190190 aa 200200 milionimilioni di milisimili a aquelli quelli che che si sistanno stan- anni fa)fa) costituisconocostituiscono lo depositandono depositando oggi oggi lungo lungo le zoccolo duro oo piastronepiastrone costele coste delle delle Bahamas,Bahamas. dei MontiMonti Lessini.Lessini. QuestiQuesti unQuesto ambiente ambiente che si può calcari grigio-nocciola,grigio-nocciola, paragonare infatti a quello contenenti bivalvi a voltevolte esistente in queste zone di grandigrandi dimensioni, dimensioni, af- sino a 170 milionimilioni di anni fioranoaffiorano sul sul fondo fondo delle delle in- fa. Le rocce soprastanti ed cisioniincisioni più profondepiù profonde come ii fossilifossili in in essi essi contenuti contenuti te- Semplice sezione stratigrafi- ilcome Vaio il diVaio Squaranto di Squaranto o la stimonianotestimoniano un un ambiente ambiente di ca delle principali rocce pre- Valo la ValD’Illasi. D’Illasi. Al Aldi di soprasopra deposizionedi deposizione di di un un fondofondo senti in Lessinia troviamotroviamo la FormazioneFormazione didi marino più profondo, a

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volte quasiquasi oceanico;oceanico; Reineckeia sp. anche il colore prevalente delle rocce cambia. Siamo in presenzapresenza del delRosso Rosso Am- Ammonitico,monitico, tipica tipica forma- zione di età GiurassicoGiurassico Medio-SupeMedio-Superiore riore famosa per lala sua sua ricchezza ricchezza in am- in ammoniti,moniti, a acui cui seguono seguono il Biancone, tipico calcare bianco a granagrana fine,fine, ee la-la Scaglia Rossa,Rossa, anch’essa-anch’essa molto ricca in ammoniti. L’età del Biancone e della Scaglia Rossa corrisponde grossomodo rispettiva-rispettiva- mente al Cretaceo inferio- re e superiore. Con queste santeteressante è pure è pure il il cam-cam- gineorigine algale algale e costituiscono e costitui- due formazioni finisce il pione di insetto prove- lescono prime le primeforme formedi vita di Mesozoico eded inizia inizia il Ce- il niente dalladalla Cina, Cina, perfetta- perfet- comparsevita comparse sulla sulla Terra.Terra. Cenozoico,nozoico, il periodoil periodo più piùvi- mentetamente conservato,conservato, di In questaquesta vetrinavetrina si si posso- pos- vicinocino a noia noi che, che, partendo partendo da Ephemeropsis trisetalis trisetalis del sonono osservare osservare ancheanche dei da65 milioni65 milioni di anni di annifa, mo- fa, Cretaceodel Cretaceo inferiore. inferiore. trilobiti, come la speciespecie momentomento in cuiin cuisi estinserosi estinse- i Nella vetrina 5 moltimolti restiresti Hoplolichas furciferfurciferprove-pro- rodinosauri i dinosauri e le e ammoniti,le ammo- di vegetali fossili mostrano nienteveniente dall’Ordovicianodall’Ordoviciano niti,arriva arriva fino finoalla comparsaalla com- che ancheanche strutturestrutture cosìcosì (più di 440440 milionimilioni di annianni parsadell’Uomo. dell’Uomo. delicate comecome le foglie fa) della della Russia,Russia, e delledelle Nelle vetrine 3 e 4 viene possono conservarsi all’in- piante del Carbonifero. spiegato cosa sono i fossilifossi- ternoterno degli stratistrati rocciosi.rocciosi. Da questiquesti antichiantichi fossilifossili lied ed i iprincipali principali processiprocessi di Nelle vetrinevetrine successive successive vi appartenenti al PaleozoicoPaleozoico fossilizzazione. Si può così èvi un’esposizioneè un’esposizione storica storica di si passa a repertireperti paleon-paleon- Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO capire come si siano con- repertidi reperti paleontologici palontologici e pa- e tologici piùpiù “giovani”, “giovani”, ov- servati oppure il motivo leoetnologici,paleoetnologici, attraverso attraverso i veroovvero del del Mesozoico.Mesozoico. A per cuicui a avolte volte hanno hanno il gu- il qualii quali si puòsi può leggere leggere la sto- la questa eraera appartengonoappartengono guscio,scio, come come evidenziaevidenzia il riastoria della della vita. vita.Proprio Proprio nella lala maggior parte delle campione esposto di vetrinanella vetrina 6 troviamo 6 troviamo alcuni rocce dei MontiMonti LessiniLessini e, Lumachella a Pecten con campionialcuni campioni di stromatoliti, di stroma- di conseguenza,conseguenza, anche le guscio didi calcite. calcite. Interes- In - chetoliti, sono che sonodepositi depositi di ori- di relative testimonianze testimonianze pa-

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cialità scienti scientificafica del Cava-del prosegue lala ricca ricca collezione collezio- lierCavalier Attilio BenettiAttilio che,Benetti col- dine diammoniti ammoniti provenien-provenien- laborandoche, collaborando con numerose con ti dal Rosso Ammonitico e istituzioninumerose edistituzioni università ed dal Biancone. A questa età italianeuniversità e italianestraniere, e stra- ha appartengono le ammoniti datoniere, unha importantedato un impor- im- più grandi come quella pulsotante nelleimpulso conoscenze nelle cono- di che si può osservare in Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO questiscenze fossilidi questi ed fossili.ha arric- Per basso nella vetrina 14. chitoquesto il Museomotivo di nel un museoconsi- Sempre in questa vetrina stenteè presente numero un consistente di am- si scorgescorge l’interessantel’interessante moniti.numero diTra ammoniti. i tanti restiTra i forma a cuore del brachio- appartenentitanti resti appartenenti a questo a pode Pygophe catulloi del gruppoquesto gruppopossiamo possiamo segna- Titoniano (145 milioni di Lessinorhynchia benettii laresegnalare l’ammonite l’ammonite Reineckeia anni fa).fa). spReineckeia., conservatasp., conservata sia come Nella vetrina successiva leontologichepaleontologiche aumentano aumenta- modellosia come chemodello impronta che sono conservati reperti di notevolmente.no notevolmente. Nella Nella ve- esterna.impronta esterna. “ammoniti svolte” del trinavetrina relativa relativa al alTriassico Triassico è Da segnalaresegnalare anche anche la spe- la Cretaceo provenientiprovenienti interessanteè interessante notare notare il re- il ciespecie di brachiopodedi brachiopode con con il anche dada giacimentigiacimenti stra-stra- pertoreperto di diWorthenia Worthenia conta- con- nomeil nome specifico specifico dedicato dedicato a nieri. PrimaPrima didi estinguersiestinguersi bulatatabulata, tipico, tipico gasteropode gastero- Benettia Benetti LessinorhynchiaLessinorhynchia alla finefine deldel Cretaceo,Cretaceo, lele provenientepode proveniente dalla Dolomia dalla benettii.benettii. ammoniti come ultimo PrincipaleDolomia Principale della Val della dei Nella ricostruzionericostruzione paleo-paleo- tentativo didi sopravviven- sopravvi- Ronchi.Val dei Ronchi. geografia è possibileè possibile os- venza,za, si allungarono, si allungarono, devian- de- Nella vetrina successiva, servareosservare che che questoquesto set- viandodo dalla dallaloro tipicaloro formatipica relativa alal Giurassico, Giurassico, di- toretore delledelle Alpi nelAlpi Giuras- nel formaavvolta. avvolta. Molto interessantiMolto inte- ventadiventa preponderante preponderante la sicoGiurassico era localizzatoera localizzato al ressantiin questa in vetrinaquesta anchevetrina i presenza delle Ammoniti. margineal margine di di unun grandegrande ancheresti di Echinodermi,i resti di Echino- ovve- Questi organismi ora golfo marinomarino chiamato chiamato Te- dermi,ro ricci diovvero mare riccicome dila estinti, sono dei cefalo- tide,Tetide, mentre, mentre, sisi stavastava marespecie come Stenonaster la specie tuber- Ste- podi parenti dell’attuale smembrando, attraversoattraverso nonasterculatus, tuberculatusdel Cretaceo, del Nautilus, di cui nel museo lentissimilentissimi movimenti, movimenti, quel- CretaceoSuperiore. ASuperiore. questo perio- A sono conservateconservate alcune alcune ri- l’unicoquell’unico supercontinente supercontinen- questodo appartiene periodo appartiene anche il costruzioniricostruzioni e ile guscioil guscio se- chiamatote chiamato Pangea Pangea cheche ancheresto ildi resto squalo di squalo visibile, vi- zionatosezionato cheche mettemette in aveva caratterizzato la sibile,come unacome serie una di serie verte- di evidenza la suasua strutturastruttura storia geologicageologica preceden- prece- vertebre,bre, all’ingresso all’ingresso del interna. Le ammoniti rap- dente.te. museo. presentano anche la spe- Nelle vetrine successive Nelle vetrine succsuccessiveessive

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(17-18) sono conservati i lele nummulitinummuliti ee lala assiline,assiline, l’Orsodell’Orso delle delle Caverne Caverne rin- fossili del CenozoicoCenozoico fogliefoglie fossili ed unauna inte-inte- venutirinvenuti nei neiCovoli Covoli di Velo di dove, come dice il nome ressante noce di cocco. mentreVelo mentre le vetrine le vetrine 21 e 2221 (dal grecogreco kainòs kainòs, che, che si- Le vetrinevetrine centralicentrali riguar-riguar- espongonoe 22 espongono i reperti i reperti del significagnifica “recente”) “recente”) la va-la dano principalmente il vicinodel vicino Covolo Covolodi Campo- di varietàrietà e lee formele forme della della vita Quaternario, periodo di silvano,Camposilvano, come un come pugnale un vitadiventano diventano più più simili simili a tempotempo compresocompreso tra circacirca dipugnale selce di eselce forniscono e forni- quelle della vita attuale.attuale. 2 milionimilioni di anni fa ed un’indicazionescono un’indicazione sulle sullemo- In queste vetrine si pos- oggi. ViVi si sitrovano trovano le te-le dalitàmodalità di vitadi vita dell’uomo dell’uomo in sono osservare fossili di stimonianzetestimonianze dell’uomodell’uomo questein queste zone zone molte molte mi- lamellibranchi, gastero-gastero- primitivo e non solo. Nelle gliaiamigliaia di annidi anni fa. fa. podi, nautiloidi, pesci, vetrine 1919 ee 2020 si siposso- pos- Annessa al museo è stata macroforaminiferi come sonono osservare i restii restidel- realizzata una nuova strut- Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO

Vetrine che espongono esemplari di ammoniti

75 LESSINIA_3:Layout 1 6-03-2007 10:20 Pagina 12 Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO

Il Covolo

turaIL COVOLO polifunzionale adibita esempiostrati dei del Calcari carsismo, Grigi chedel generandoprofondità diun 70 grandemetri, aIl laboratorio-depositoCovolo di Camposilvano per interessaGiurassico tutta inferiore la Lessinia. o pozzomentre di crollo.l’imboccatura La voragi- si losi puòstudio considerare dei reperti. la suc- E’Lias, il risultatoche ha originatoinfatti del- un neapre così a creatasicirca quaranta ha una cessiva sala “naturale” l’erosioneampio stanzone carsica ipogeo, negli il formametri alellissoidale, di sotto dellacon ILdel COVOLOmuseo, di cui si consi- straticui volume dei Calcari superava Grigi del i unasuperficie profondità epigea. di 70 Ilglia Covolo vivamente di Camposilvano la visita. Giur250.000assico metri inferiore cubi. Ino metri,La grotta mentre è interessante l’imbocca- siQuest’ampia può considerare cavità la suc-rap- Lias,seguito che a hacrolli originato successivi, un turaanche si apreper ai circafenomeni qua- cessivapresenta sala un “naturale” suggestivo del ampioparte della stanzone volta ipogeo,è ceduta, il rantametereologici metri al diche sotto vi museo,esempio didel cui carsismo, si consiglia che cuigenerando volume unsuperava grande i dellahanno superficie luogo. epigea.Durante vivamenteinteressa tutta la visita. la Lessinia. Que- 250.000pozzo di crollo.metri Lacubi. voragi- In Lal’estate, grotta sottoè interessante la volta st’ampiaE’ il risultato cavità infatti rappre- del- seguitone così a creatasicrolli successivi, ha una anchedella caverna per i l’inversionefenomeni sental’erosione un carsicasuggestivo negli parteforma della ellissoidale, volta è conceduta, una meteorologicitermica produce chenubi convi

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precipitazionihanno luogo. acqueeDurante e Sinella narra fantasia che popolareil Covolo è cheLA VALLEporta alla cavità resi- talvoltal’estate, nevose. sotto Inoltrela volta il abbiala dimora ispirato di Dante“orchi” per e duale,DELLE SFINGIcorrispondente a pavimentodella caverna di ghiacciol’inversione che descrivere“fade”. la morfologia ciòUn chealtro rimane percorso dell’antica consi- sitermica forma produce durante nubi l’inver- con delL’accesso suo inferno, a questo mentre monu- grotta.gliabile è la visita alla no,precipitazioni permane fino acquee all’esta- e nellamento fantasia naturale popolare è facilitato è cosiddetta “Valle delle te,talvolta motivo nevose. che ha Inoltre spinto il lada dimoraun sentiero di “orchi” a cui sie LASfingi”, VALLE area di Riserva glipavimento abitanti diad ghiaccio utilizzare, che “fade”.accede aggirando il Museo DELLENaturale SFINGI ad Indirizzo sinsi forma dalla durantepreistoria, l’inver- tale L’accessoGeopalentologico, a questo monu-scen- Undidattico altro percorsodel Parco consi- della cavitàno, permane come fino frigorifero all’esta- mentodendo poinaturale sulla èpotente facili- gliabileLessinia èubicata la visita poco alla a naturale.te, motivo che ha spinto tatoconoide da un detriticasentiero a checui cosiddettanord del Museo, “Valle con delle svi- Sigli abitantinarra che ad utilizzare,il Covolo siporta accede alla cavitàaggirando residua- il Sfingi”,luppo est-ovest. area di RiservaIn un abbiasin dalla ispirato preistoria, Dante taleper Museole, corrispondente Geopaleontolo- a ciò Naturalepaesaggio alpestread Indirizzo grade- descriverecavità come la morfologiafrigorifero gico,che scendendorimane dell’antica poi sulla didatticovolissimo sidel può Parco osservare della delnaturale. suo inferno, mentre potentegrotta. conoide detritica Lessiniacome il lavoro ubicata degli poco agenti a

Scorcio della Valle delle Sfingi Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO

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ciosa,nel tempo precedentemente trasformati in dellaRICETTIVITA’ valle, incontrando fratturata.vere e proprio Su queste trincee frat- contrada Buse di Sotto, ture,naturali l’acqua molto spessoha eroso pro- cheOrari: peraltro presenta inte- fonde fino a 5-6 metri. dal 15 giugno al 15 settembre, maggiormente, scavando ressantitutti i giorni elementi etno- solchiL’accesso e canali, a questa nel tempovallet- grafici.9.30-12.30; 15.30-18.30. trasformatita, che richiama in vere le eciuda- pro- Dal 16 settembre al 15 giugno, priodas encantadas,trincee naturali ovvero molto le Museo Geopaleontologico di CAMPOSILVANO sabato e domenica, città di roccia spagnole e RICETTIVITA’ spesso profonde fino a 5-6 10-12; 14.30-16.30 metri.francesi, può essere effet- L’accessotuato in duea questamodi. Il val-più Orari:Gli altri giorni breve è quello che si rag- dalsu prenotazione15 giugno al 15telefonica. settembre, letta, che richiama le ciu- Chiuso il lunedì giunge dalla strada che tutti i giorni dadas encantadas, ovvero 9.30-12.30; 15.30-18.30. nordatmosferici del Museo, e del modella-con svi- leporta città al di Parparo, roccia spagnole segnala- e Visitabile da luppomento est-ovest.dei versanti Inabbia un francesi,to da un fungopuò essere di roccia effet- su Daldiversamente 16 settembre abili: al 15 giugno, paesaggiocontribuito alpestrea creare grade- una tuatoun piccolo in due modi.dosso, Il conpiù sabatosolo il museoe domenica, 10-12; 14.30-16.30 volissimoserie di monoliti si può cheosservare molto breveingresso è quello sul retroche si dellarag- comespesso il assumonolavoro degli la agentiforma giungecontrada dalla Il Brutto. strada che Gli altri giorni CONTATTI atmosferici“a fungo”, il ecui del cappello modella- è portaIl secondo, al Parparo, più paesaggi-segnalato su prenotazione telefonica. Chiuso il lunedì mentocostituito dei dalla versanti formazione abbia dastico, un fungoporta dialla roccia contrada su un Indirizzo: contribuitodel Rosso Ammoniticoa creare una e piccoloKunech dosso, sino a con raggiunge- ingresso VisitabileContrada Covolo da seriepoggia di sumonoliti un tipo che di rocciamolto sulre unaretro croce della in contrada pietra del Il diversamenteCamposilvano, abili: spessopiù erodibile assumono quale la laforma for- Brutto.1890. Si risale quindi la soloFrazione il museo di Velo Veronese “amazione fungo”, il ooliticacui cappello del è Ilvia secondo, Cavallara, più incontrando paesaggi- costituitoGruppo di dallaSan Vigilio.formazione ai margini della stessa Telefono: stico, porta alla contrada CONTATTI delLa valleRosso èAmmonitico cosparsa die Kunechalcune trinceesino a raggiungeredella Prima 045 6516005; fax 045 6516005 poggiaquesti funghisu un tipodi rocciadi roccia di unaGuerra croce Mondiale in pietra e scor- del Indirizzo: piùuna erodibilecerta dimensione quale la for-che 1890.gendo Si splendidi risale quindi panora- la via ContradaE-mail: Covolo mazionericordano le ooliticasfingi egizie,del Cavallara,mi, fra cui ilincontrando dolce paesag- ai Camposilvano,[email protected] Gruppoda cui dihanno San Vigilio. preso il marginigio della della Val stessaSguerza. alcune Frazione di Velo Veronese Lanome. valle Gli è cosparsa esperti spiega-di que- trinceeSuperato della un Primacancello, Guerra che Web: stino chefunghi queste di roccia forme di sono una Mondialedelimita il pascoloe scorgendo per le Telefono:www.lessiniamusei.it certadovute dimensione all’erosione che me ri- - splendidibestie, si panorami,gira a destra fra percui 045 6516005; fax 045 6516005 cordanoteo rica che le sfingi ha agito egizie, sulla da ilscendere dolce paesaggio nella dellatestata Val cuimassa hanno rocciosa, preso il prece-nome. Sguerza.della valle, incontrando E-mail: Glidentemente esperti spieganofratturata. che Su Superatocontrada unBuse cancello, di Sotto, che [email protected] queste formefratture, sono l’acquadovute delimitache peraltro il pascolo presenta per inle - all’erosioneha eroso maggiormente, meteorica che bestie,te ressanti si gira elementi a destra etno- per Web: hascavando agito sullasolchi massa e canali, roc- scenderegrafici. nella testata www.lessiniamusei.it

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rilievo. Nel 1972, per lala Nel 1995,1995, ilil GruppoGruppo Grotta di facilefacile percorribilitàpercorribilità internainterna Speleologico deldel C.A.I. Ve-Ve- Monte e la ricchezza di stupende rona haha scopertoscoperto ulterioriulteriori concrezioni, dopodopo una proseguimenti che hannohanno Capriolo serie di lavorilavori didi sistema-sistema- portato lo svilupposviluppo delladella zione, grazie anche al grotta ad oltre 240 m, concon di Roverè Veronese lavorolavoro didi numerosinumerosi speleo-speleo- una profondità didi circa 75 m. logi e al contributo della Alla fine degli anni ’90, di Gianfranco Caoduro, Bruno logi e al contributo della Alla fine degli anni ’90, Cassa di Risparmio di dopo quasi trent’annitrent’anni di Pellegrini, Roberto Zorzin Verona, la grottagrotta èè statastata utilizzo della grotta a aperta al pubblico.pubblico. TaleTale scopo turistico e didattico, cavità carsica è statastata inse-inse- grazie al lavoro degli ade- rita nelnel 19901990 dalladalla RegioneRegione renti alla CommissioneCommissione Veneto all’internoall’interno dei con-con- Speleologica Veronese ed aa “Grotta“Grotta didi MonteMonte finifini deldel ParcoParco delladella Lessinia.Lessinia. all’appoggio economico Capriolo”,Capriolo”, nota Lancheanche comecome “Grotta“Grotta Ldi Roverè 1000” o “Grotta“Grotta del Sogno”, si apre nel ter- ritorio deldel Comune Comune di Ro-di Roverèverè Veronese, Veronese, vicino vicino alla allacontrada contrada Capraia, Capraia, sul ver- sul versantesante meridionalemeridionale del Monte Capriolo, ad una quota di circa 1.005 m s.l.m. La cavità carsica, che si sviluppa all’interno dei calcari del Giurassico, è stata esplorata per la prima volta nel lontano 1957 dal dalGruppo GruppoSpeleo- Speleologicologico G.E.S. G.E.S.Falchi diFalchi Ve- dirona Verona e ecatastata catastata con il numeronumero 10711071 V/VR.V/VR. Successivamente, nel 1970nel 1970il Gruppo il Gruppo Amici Amicidella Mon-della Montagnatagna ha haaggiornato aggiornato il

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sotterraneo per ilil fascino,fascino, lala bellezzabellezza ee lele curiositàcuriosità dell’ambiente ipogeo. Infatti, uno deglidegli aspettiaspetti più affascinantiaffascinanti che colpi-colpi-

Grotta di Monte Capriolo ROVERE’ VERONESE sce chi visita la “Grotta di Monte Capriolo” è la gran- dissima varietà di colori e forme delle concrezioni. Stalattiti, stalagmiti, colon-colon - ne, coralloidi, colate, eccen- triche, cortine, “gours”, perle di grotta, ecc., sono ii più comuni depositi di concrezionamento che rivestono la maggior parte degli ambientiambienti sotterraneisotterranei della cavità.cavità. dell’Amministrazione “Grotta di Monte Capriolo”,Capriolo”, Le ricerche faunistichefaunistiche Comunale di Roverè V.se e per lele suesue peculiaripeculiari carat-carat- dell’Ente Parco Naturale teristiche,teristiche, rivesteriveste un Regionale della Lessinia,Lessinia, importanteimportante ruoloruolo didatticodidattico sono statistati effettuatieffettuati e di documentazionedocumentazione per lala importanti lavori di manu- formazioneformazione ee l’aggiorna-l’aggiorna- tenzione delle strutturestrutture mento culturaleculturale sui temitemi interne e di messa in sicu- naturalistici e scientifici;scientifici; rezza degli impianti di illu- infattiinfatti èè lala piùpiù importanteimportante minazione. grotta turistica del A partire dal 1993 sono ini- Veronese ed una delledelle piùpiù ziati una serie di studi bio- visitate del Veneto.Veneto. Attual- Attual- logici, idrogeologici e di mente, la cavità viene tutela ambientale della gestita dalladalla CommissioneCommissione cavità carsica. Per tali inda- Speleologica Veronese gini sonosono statestate installateinstallate (C.S.V.), inin collaborazionecollaborazione strumentazioni per il moni- con ilil ComuneComune didi RoverèRoverè toraggio dei più significativisignificativi V.se. Ogni anno,anno, migliaiamigliaia didi parametri chimico-fisici.chimico-fisici. persone si lascianolasciano attrarreattrarre L’ambiente ipogeo della dall’esperienza del turismoturismo

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effettuate all’interno della grotta hanno permesso di segnalare la presenza di numerose specie caverni-caverni- cole. Nel primo tratto della cavità sono abbastanza frequenti ragni troglofili (Meta(Meta menardiemenardi eNesticuse- Nesticus remita),eremita), oltreoltre adad alcune specie di Opilionidi non cavernicoli. Tra le specie troglobie, più specializza- te alla vita sotterranea, ricordiamo i Pseudoscor-Pseudoscor - pioni NeobisiumNeobisium torrei e Chthonius lessiniensis,lessiniensis, i Diplopodi Trogloiulus bol- dorii e OphyiulusOphyiulus major,major, gli OrtotteriOrtotteri TroglophilusTroglophilus neglectus ee TroglophilusTroglophilus cavicola,cavicola, i ColeotteriColeotteri Oro-Oro- trechus vicentinusvicentinus juccii,juccii, Orotrechus pominii e Speluncarius stefani.stefani. Tra i Coleotteri Cholevidi, infi-infi- ne, è segnalatasegnalata una Neo-Neo- batysciaba tyscia in corso di studio e probabilmenteprobabilmente apparte-apparte- nente ad una nuovanuova spe- cie. La specie più comune nella grotta è, comunque, Laemostenus schreibersi,schreibersi, un carabide troglofilo, pre- Grotta di Monte Capriolo ROVERE’ VERONESE datore. Anche i pipistrelli frequen- tano la grotta;grotta; si trattatratta per lo più di esemplari iso- latilati cheche sisi possonopossono vederevedere

81 LESSINIA_3:Layout 1 6-03-2007 10:20 Pagina 18 Grotta di Monte Capriolo ROVERE’ VERONESE

soprattutto durante la sta- RICETTIVITA’ gione invernale. gione invernale. Visitabile Orari:Orari: Visitabile Saranno realizzati a breve da diversamente abili: interventi per la sistema- metà giugno-primogiugno-primo da diversamente abili: interventi per la sistema- solo sese accompagnatiaccompagnati zione che prevedonoprevedono l’al-l’al- finefine settimanasettimana didi settembre,settembre, sabato 15-19;15-19; lungamento del percorso CONTATTI lungamento del percorso domenica 10-12;10-12; 15-1915-19 CONTATTI turistico interno,interno, conl’allesti- l’in- ferragostoferragosto 10-12;10-12; 15-1915-19 serimentomento di un di terrarioun’adeguata e un Indirizzo: segnaleticaacquario per didattica, l’esposizione l’al- Durante gligli altrialtri periodiperiodi Contrada Capraia dell’anno, con un preavviso Roverè Veronese lestimentodi specie cavernicole di un terrario e l’in- e dell’anno, visite guidate su pre- Roverè Veronese notazionedi almeno telefonica,5 giorni, con un Telefono: unserimento acquario di perun’adeguata l’esposi- preavvisovisite guidate di almeno 5 giorni, Telefono: zionesegnaletica di specie didattica. caverni- persu prenotazione un minimo di telefonica, 20 persone. 045 918484 cole. per un minimo di 20 persone. (Bruno Pellegrini)Pellegrini)

82 LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 1

MuseoMuseo La sede del Museo PaleontologicoPaleontologico ee PreistoricoPreistorico didi Sant’AnnaSant’Anna d’Alfaedod’Alfaedo

di Alberto Broglio, Leone Fasani, Antonio Guerreschi, Luciano Salzani, Paola Salzani, Marco Peresani, Paola Vesentini, Roberto Zorzin

nn unun nuovonuovo edificio sede attualeattuale ilil pianpian terrenoterreno importanteimportante materialemateriale pale-pale- Iappositamenteappositamente costruitocostrui- è dedicatodedicato allaalla paleontolo-paleontolo- ontologico. Il continuo secondoto secondo la la tradizionetradizione gia concon unun percorsopercorso didi alle-alle- susseguirsi di questi inte- Idegli edifici in pietra lessini- stimento ideato da Lorenzo ressanti ritrovamenti nelle degli edifici in pietra lessi- stimento ideato da Lorenzo ressanti ritrovamenti nelle nicici ha ha sedesede ilil Museo nel Sorbini e realizzato nel numerose cave dei montimonti cuore di unun territorioterritorio che 1998, dopo lala suasua morte,morte, Loffa e S. Giovanni, dovu- ha restituito un numeronumero da Roberto Zorzin; il to anche alla crescente incredibile di repertireperti fossilifossili secondo piano dal 20022002 disponibilità e collabora- e testimonianzetestimonianze umane fin ospita unauna rassegnarassegna com-com- zione della popolazionepopolazione dalle epoche più antiche in pleta delledelle documentazionidocumentazioni locale,locale, ha arricchitoarricchito a tal una soluzionesoluzione di continuitàcontinuità preistoriche. punto il numero dei reper- eccezionale. ti fossili disponibili da Sant’Anna, già nel 1961, LA SEZIONE poterli valorizzare ade- per iniziativa di FrancescoFrancesco DI PALEONTOLOGIA guatamente nellanella nuovanuova Zorzi, avevaaveva ospitatoospitato Nel territorioterritorio comunalecomunale didi struttura locale. Il materia- nella sede comunale un Sant’Anna d’Alfaedo,d’Alfaedo, aa par-par- lele paleontologicopaleontologico espostoesposto èè Museo di Storia Naturale, tiretire daglidagli annianni ’60,’60, sisi èè veri-veri- costituito prevalentementeprevalentemente testimonianza della note- ficatoficato unun incrementoincremento delledelle da macrofossili,macrofossili, tra cui pri-pri- vole ricchezza di questo attività estrattive a cielocielo meggiano i rettili ed i territorio, esplorato da aperto della cosiddetta pesci, che per le dimensio- preistorici e paleontologipaleontologi “Pietra di Prun”Prun” cheche haha por-por- ni ee ilil nonnon comunecomune statostato di a partire dall’800. NellaNella tatotato alal rinvenimento di conservazione costitui-costitui-

83 (Sezione di Paleontologia) (Sezione della Scaglia Rossa Veneta Veneta Rossa della Scaglia Ricostruzione paleoambientale paleoambientale Ricostruzione rocce. Uno stupendo tela- io dell’800 permette di apprezzare le tecniche del passato, costruttive di mediante la “Pietra come nota anche Prun”, di un Si tratta “lastame”. calcareo appar- orizzonte tenente alla formazione geologica della Scaglia che ha uno Veneta, Rossa spessore di circa 70-75 metri di cui solamente 7-8 dal Monte estratti vengono Loffa-Monte San Giovanni. rocce. Uno stupendo tela- io dell’800 permette di apprezzare le tecniche del passato, costruttive di mediante la “Pietra nota anche come Prun”, di un Si tratta “lastame”. calcareo appar- orizzonte tenente alla formazione geologica della Scaglia che ha uno Veneta, Rossa spessore di circa 70-75 metri di cui solamente 7-8 dal Monte estratti vengono Loffa-Monte San Giovanni. 84 84 Museo. Le cave sono Le cave Museo. Rossa Veneta – circa 70 Veneta Rossa milioni di anni fa). La visita alle sale espositi- inizia con un’introduzio- ve ne riguardante i concetti di e datazione, stratigrafia tettonica quali argomenti il necessari per illustrare tema dell’attività estratti- la mag- da cui proviene va, gior parte dei reperti espo- sono Le cave sti al Museo. secon- per questo illustrate do la tipologia, le caratteri- stiche e l’utilizzo delle Veneta – circa 70 milioni di Veneta anni fa). La visita alle sale espositi- inizia con un’introduzio- ve ne riguardante i concetti di e datazione, stratigrafia tettonica quali argomenti il necessari per illustrare tema dell’attività estratti- la mag- da cui proviene va, gior parte dei reperti espo- sti al secon- per questo illustrate do la tipologia, le caratteri- delle stiche e l’utilizzo vita degli scono una delle raccolte cretaciche più importanti d’Europa. è struttura- L’esposizione ta in modo da permette- del lettura re un’agevole territorio di Sant’Anna particolare ed in d’Alfaedo di ricostruire accurata- mente l’ambiente di vita degli organismi del passa- i mettendo in evidenza to, più significativi reperti del Cretacico superiore (for- mazione della Scaglia scono una delle raccolte cretaciche più importanti d’Europa. è struttura- L’esposizione da permette- in modo ta re del lettura un’agevole territorio di Sant’Anna ed in particolare d’Alfaedo la ricostruzione accurata dell’ambiente di organismi del passato, mettendo in evidenza i più significativi reperti del Cre- tacico superiore (forma- zione della Scaglia Rossa

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 2 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 15-03-20076:22Pagina3 ontologici chesonostati tà deiritrovamenti pale- evidenzia lastraordinarie- zione deirepertifossili perfetto statodiconserva- situata apianterreno. Il caratterizzano lasala mosasauri (rettilimarini) di tartarughe,squalie Alcuni stupendiesemplari li erettilimarini. branchi, tartarughe,squa- niti, echinodermi,lamelli- principalmente diammo- sedimentazione. Sitratta struito l’anticoambientedi di Prun,cuivienerico- entro icalcaridellaPietra fossili rinvenuti perlopiù glia precede alcunireperti paleoambientale dellaSca Un’accurata descrizione ontologici chesonostati tà deiritrovamenti pale- evidenzia lastraordinarie- zione deirepertifossili perfetto statodiconserva- situata apianterreno. Il caratterizzano lasala mosasauri (rettilimarini) di tartarughe,squalie Alcuni stupendiesemplari li erettilimarini. branchi, tartarughe,squa- niti, echinodermi,lamelli- principalmente diammo- sedimentazione. Sitratta struito l’anticoambientedi di Prun,cuivienerico- entro icalcaridellaPietra fossili rinvenuti perlopiù glia precedealcunireperti paleoambientale dellaSca- Un’accurata descrizione Fossili disquali - d’Alfaedo. territorio diSant’Anna cato allapreistoriadel Il secondopianoèdedi- DI PREISTORIA LA SEZIONE zione deilocalicavatori. recuperati grazie all’atten- rinvenuto aCàPalui. Nelle selce comequelloesposto, manufatti edabifaccialiin ma sciuto periodo scarsamentecono- tire dalPaleolitico inferiore, mento dellaLessiniaapar- storia delprimopopola- unapresentazione della ta “Giovanni Solinas”èallesti- Lungo leparetidellasala Il Paleolitico zione deilocalicavatori. recuperati grazie all’atten- d’Alfaedo. territorio diSant’Anna cato allapreistoriadel Il secondopianoèdedi- DI PREISTORIA LA SEZIONE rinvenuto aCàPalui. Nelle selce comequelloesposto, manufatti edabifaccialiin sciuto matestimoniatoda periodo scarsamentecono- tire dalPaleolitico inferiore, mento dellaLessiniaapar- storia delprimopopola- ta unapresentazionedella “Giovanni Solinas”èallesti- Lungo leparetidellasala IL PALEOLITICO testimoniato da 85 85 sione di di sione neanderthalensis legati all’estinzionedi conoscenza deiproblemi un importantecontributoalla La GrottadiFumanefornisce raccoglitori delTardiglaciale. i primi sapiense l’Uomo di mentano dettagliatamente del RiparoTagliente docu- della GrottadiFumanee monianze archeologiche litico superiore.Letesti- medio allafinedelPaleo- turale cheva dalPaleolitico elementi diunquadrocul- stocene edammirare gli diversi momenti zioni deiMontiLessiniin apprezzarelericostru- no vetrine successive siposso- due corna. che portaun sciamano, mostra lasagomadiuno come unfelideel’altra bile unanimale interpreta- gura significative: unacheraffi- Tra queste,duesonolepiù 35.000 annidalpresente). prime almondo(circa gnaziane: opered’artetra le famose pietredipinteauri- Dalla grottaprovengono le differenze comportamentali. Europa, evidenziandonele copricapo conduecorna. vista difronte,cheporta un sagoma diunosciamano, un felideel’altra mostra la come unmustelideo ra unanimaleinterpretabile significative: unacheraffigu- Tra questedue sonolepiù 35.000 annidalpresente). prime almondo(circa gnaziane: opered’artetra le famose pietredipinteauri- Dalla grottaprovengono le differenze comportamentali. Europa, evidenziandonele sione di neanderthalensis legati all’estinzionedi conoscenza deiproblemi un importantecontributoalla La GrottadiFumanefornisce del Tardiglaciale. e icacciatori-raccoglitori Neandertal, iprimisapiens mente l’Uomodi documentano dettagliata- e delRiparoTagliente che dellaGrottadiFumane testimonianze archeologi- Paleolitico superiore.Le medio allafinedel turale cheva dalPaleolitico elementi diunquadrocul- Pleistocene edammirare gli diversi momentidel zioni deiMontiLessiniin no apprezzarelericostru- vetrine successive siposso- come unmustelideo Homo sapiens Homo sapiens vista difronte, Neandertal, i copricapo con cacciatori- e alladiffu- e alladiffu- del Homo Homo Plei- in in

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO trasformazioni si manife- trasformazioni le prime attività stano e di allevamento, agricole primi dei la produzione di in ceramica, manufatti legati al mondo strumenti e accette in agricolo (asce falcetti in levigata, pietra e macinel- selce, macine diventano li). Le comunità dando semi-sedentarie, vil- forme di luogo a varie laggio. gli scavi Sui Monti Lessini trasformazioni si manife- trasformazioni le prime attività stano e di allevamento, agricole primi dei la produzione di in ceramica, manufatti legati al mondo strumenti e accette in agricolo (asce in levigata, falcetti pietra e macinel- selce, macine diventano li). Le comunità dando semi-sedentarie, forme di vil- luogo a varie laggio. gli scavi Sui Monti Lessini 86 86 IL NEOLITICO di importanti un’epoca In e profonde cambiamenti I reperti più importanti si più importanti I reperti alla produzio- riferiscono da arricchita ne artistica, di animali oppure incisioni geometrico anche di tipo con l’ocra. dipinte è inoltre una Rilevante di un giovane, sepoltura purtroppo parzialmente svuotata nel Medioevo. Il Neolitico importanti In un’epoca di e profonde cambiamenti I reperti più importanti si più importanti I reperti alla produzio- riferiscono da arricchita ne artistica, di animali oppure incisioni geometrico anche di tipo Rile- con l’ocra. dipinte inoltre una è vante giovane, di un sepoltura purtroppo parzialmente svuotata nel Medioevo. - ciale sono esposti ciale sono Parte della sala Parte della Sezione di Preistoria ma colonizzazione nel ma colonizzazione Tardigla epigravettiani i reperti a Riparo rinvenuti (Valpantena) Tagliente gruppi umani vive- dove e di caccia, raccolta vano popola- pesca in ambienti bisonti, ti da stambecchi, ed, in un alci e marmotte in secondo momento, con ambienti boschivi e cinghiali. cervi, caprioli A testimonianza della pri della A testimonianza A testimonianza della pri- della A testimonianza nel ma colonizzazione esposti glaciale sono Tardi epigravettiani i reperti Ta- a Riparo rinvenuti dove (Valpantena) gliente di vivevano gruppi umani pesca in e caccia, raccolta da ambienti popola-ti alci e stambecchi, bisonti, in un se- marmotte ed, in condo momento, con ambienti boschivi e cinghiali. cervi, caprioli

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 4 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 15-03-20076:22Pagina5 nuti aS. Am nucleo dimaterialirinve- Grezzana. Unpiccolo ravvisabili aLugodi geometrico lineare)sono sta Cultura (VBQIostile aspetti formatividique- Sui MontiLessinigli modalità codificate. con uncorredoesecondo seppellivano iloromorti pastorizia. Sappiamoche anche sull’allevamento ela per l’economiabasata ambientali, probabilmente alle diverse condizioni capacità diadattamento dimostrano unagrande Le comunitàesistenti quadrata (VBQ). tura deivasi abocca trova espressionelaCul Con ilVmillennioa.C. millennio a.C.). tentrionale (metàdelVI importante nell’Italiaset- bile allaCultura diFiorano, alla luceunvillaggioriferi- Grezzana hannoportato intrapresi aLugodi riferiscono allafasefinale quentata dagruppiche si a. C.laLessiniaviene fre- Nella metàdelVmillennio stile meandrospiralico. feribile allaIIfaseVBQo senza diunacomunitàri- testimonia invece lapre- S. AmbrogiodiValpolicella di materialirinvenuti a zana. Unpiccolonucleo ravvisabili aLugodiGrez- geometrico lineare)sono sta Cultura (VBQIostile aspetti formatividique- Sui MontiLessinigli modalità codificate. con uncorredoesecondo seppellivano iloromorti storizia. Sappiamoche sull’allevamento elapa- l’economia basataanche bientali, probabilmenteper alle diverse condizioniam- capacità diadattamento dimostrano unagrande Le comunitàesistenti quadrata (VBQ). tura deivasi abocca trova espressionelaCul- Con ilVmillennioa.C. millennio a.C.). tentrionale (metàdelVI importante nell’Italiaset- bile allaCultura diFiorano, alla luceunvillaggioriferi- Grezzana hannoportato intrapresi a Lugodi quentata dagruppiche si a. C.laLessiniaviene fre- Nella metàdelVmillennio drospiralico. fase VBQostilemean- comunità riferibileallaII invece lapresenzadiuna Valpolicella testimonia bro gio di - Molina, dove è statamessa è quellodiScalucce di Uno deisitipiùsignificativi menti “campignani”). picconi escalpelli(stru- senza distrumentiquali la frequenteediffusapre- numerose officinelitichee rata, comeattestanole veniva quiestratta elavo- alla ricercadellaselceche popolazioni preistoriche, interesse dapartedelle tale vede unrinnovato a. C.laLessiniaocciden- Tra ilIVedIIImillennio L’ETÀ DEIMETALLI zioni plastiche. posto perlopiùdadecora- materiale ceramico, com- Scalucce), sullabasedel lombare diNegrar ea (Passo delPiccon,aCo rire numeroseevidenze lennio a.C.),sonodarife- Neolitico (inizidelIVmil- Ad unafasepiùtardadel nell’Ottocento. dalle ricerchecompiute frammento proveniente a Scalucce,daununico sono testimonianze anche di ColombareNegrar. Vi gue, provengono dalsito anche seancora assaiesi- della Cultura VBQ. Tracce, riferiscono allafasefinale zioni plastiche. posto perlopiùdadecora- materiale ceramico, com- Scalucce), sullabasedel lombare diNegrar ea (Passo delPiccon,aCo- rire numeroseevidenze lennio a.C.),sonodarife- Neolitico (inizidelIVmil- Ad unafasepiùtardadel nell’Ottocento. dalle ricerchecompiute frammento proveniente a Scalucce,daununico sono testimonianze anche di ColombareNegrar. Vi gue, provengono dalsito anche seancora assaiesi- della Cultura VBQ. Tracce, Molina, dove èstatamessa è quellodiScalucce di Uno deisitipiùsignificativi pignani”). scalpelli (strumenti“cam- menti qualipicconie fusa presenzadistru- che elafrequentedif- le numeroseofficineliti- lavo-rata, come attestano che veniva quiestratta e alla ricercadellaselce popolazioni preistoriche, interesse dapartedelle tale vede unrinnovato a. C.laLessiniaocciden- Tra ilIVedIIImillennio L’Età deiMetalli 87 87 - Alla finedelIIImillennio a. a metope. rame eceramica decorata che harestituitoun’asciain capanna etracce dialtre , construtture diuna diamento diColombare Coevi sonoirestidell’inse- di tombali. trici edelementideicorre- ritrovati alcunirestischele- In questetombesonostati che caratterizza lalocalità. ridosso delgrande riparo le sepolturescopertea selce. Rilevanti sonoinoltre resti dilavorazione della mici eliticie,soprattutto, quan in luceun’eccezionale lafn e I ilni a. Alla finedelIIImillennio a metope. rame eceramica decorata che harestituitoun’asciain capanna etracce dialtre, Negrar, construtturediuna diamento diColombare Coevi sonoirestidell’inse- tombali. di trici edelementideicorre- ritrovati alcunirestischele- In questetombesonostati che caratterizza lalocalità. ridosso delgrande riparo le sepolturescopertea selce. Rilevanti sonoinoltre resti dilavorazione della eliticie,soprattutto, mici quantità dimanufatticera- in luceun’eccezionale Fumane (Aurigniaziano) rinvenuto nellaGrottadi Lo Sciamano, dipintosupietra tità dimanufatticera-

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO - ante il VI e V Monte Loffa, di Monte Loffa, stelrotto, con la caratteri- stelrotto, a fasce stica decorazione rosse e nere. Nei secoli successivi, però, si accen- tuano gli aspetti retici-alpi- ni, documentati soprattut- to nella tipologia di alcuni e dall’uso boccali e tazze dell’alfabeto retico nelle sigle presenti su alcuni vasi e sui pesi da telaio. Infine, la fase di romaniz- secolo a. C.) zazione (II-I nura o dell’anfiteatro bena- o dell’anfiteatro nura Gli insediamenti cense. quelli sono più significativi di Valpolicella, Giorgio di S. di Montorio, di Castelrotto, e di Briccio di di S. Un com- . importan- prensorio molto quello degli insedia- te era Loffa, di menti di Monte di Giovanni, Monte S. e della Castel Sottosengia Purga di Velo. insediative Le strutture e sono molto caratteristiche tipologia nella rientrano della “casa retica” e presen- massiccio di tano un utilizzo pietre e di lastre di calcare. materiale pre- La cultura senta una tipologia cerami- ca sostanzialmente paleo- il VI e V durante veneta, in secolo a. C. Si vedano di Ca particolare i vasi più significativi sono quelli sono significativi più di Valpolicella, Giorgio di S. di Montorio, di Castelrotto, e di Briccio di Lavagno di S. com- ai Colli. Un Colognola molto importan- prensorio insedia- quello degli te era menti di di Giovanni, Monte S. e della Castel Sottosengia Purga di Velo. insediative Le strutture e sono molto caratteristiche tipologia nella rientrano e presen- della “casa retica” massiccio di tano un utilizzo pietre e di lastre di calcare. materiale pre- La cultura senta una tipologia cerami- ca sostanzialmente paleo- veneta, dur in secolo a. C. Si vedano Ca- di particolare i vasi con la caratteri- stelrotto, a fasce stica decorazione rosse e nere. Nei secoli successivi, però, si accen- tuano gli aspetti retici alpi- ni, documentati soprattut- to nella tipologia di alcuni e dall’uso boccali e tazze dell’alfabeto retico nelle sigle presenti su alcuni vasi e sui pesi da telaio. Infine, la fase di romaniz- secolo a. C.) zazione (II-I è documentata soprattut- to dalla presenza di mone- - 88 88 Gli insediamenti L’ETÀ DEL FERRO E LA ROMANIZZAZIONE gli ultimi secoli del Durante II millennio a. C. (tarda età l’area dei del Bronzo) svolto aver Lessini sembra un ruolo piuttosto margi- cicli nale rispetto ai grandi di popolamento della pia- analogo ad altri della Lessinia (i cosiddetti “ca stellieri”), sorti probabil- mente per motivi strategici di difesa. Un aspetto particolare riguarda le numerose grotte utilizzati spesso per e covoli come la sepolture collettive, della nel vaio piccola cavità ver- (Monte Pastello, Lora d’Adige). sante Val stellieri”), sorti probabil- mente per motivi strategici di difesa. Un aspetto particolare riguarda le numerose grotte utilizzati spesso per e covoli come la sepolture collettive, della nel vaio piccola cavità ver- (Monte Pastello, Lora d’Adige). sante Val L’Età del Ferro e la Romanizzazione gli ultimi secoli del Durante II millennio a. C. (tarda età l’area dei del Bronzo) svolto aver Lessini sembra un ruolo piuttosto margi- cicli nale rispetto ai grandi di popolamento della pia- o dell’anfiteatro bena- nura cense. Alcune vetrine dell’Età dei Metalli della Sala di Preistoria dei Metalli dell’Età Alcune vetrine C. risalgono i resti di alcu- ne ciste litiche (cassoni in negli in luce venuti pietra) anni ’70 del secolo scorso sul Monte Loffa. Una di ancora queste conteneva alcuni resti di un inumato con corredo in selce. gli ultimi secoli Durante della prima metà del II secolo a. C. ed in quelli successivi, si intensificano gli insediamenti testimo- ritrovamenti niati da vari che richiamano ceramici a forme diffuse negli ambienti palafitticoli del territorio benacense, da cui probabilmente i gruppi Vi risalgono i giungevano. resti del villaggio fortificato delle Guaite, sito su altura C. risalgono i resti di alcu- ne ciste litiche (cassoni in in luce negli venuti pietra) anni ’70 del secolo scorso sul Monte Loffa. Una di ancora queste conteneva alcuni resti di un inumato con corredo in selce. Nella seconda metà del II si intensificano millennio, gli insediamenti testimo- ritrovamenti niati da vari che richiamano ceramici forme diffuse negli ambienti palafitticoli del territorio benacense, da cui probabilmente i gruppi Vi risalgono i giungevano. resti del villaggio fortificato delle Guaite, sito su altura analogo ad altri della Lessinia (i cosiddetti “ca-

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 6 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 15-03-20076:22Pagina7 te consigliataèl’escursio- del museoeassolutamen- Complementare alla visita IL PONTEDIVEJA ne vera epropria. cui seguiràun’occupazio- attraverso icommerci,a na èavvenuta prima che lapenetrazione roma- blicana, adimostrazione te romanediepocarepub- to dallapresenzadimone- è documentatasoprattut- che, conilcomplesso di ne alvicinoPonte di Veja te consigliataèl’escursio- del museoeassolutamen- Complementare allavisita IL PONTEDIVEJA ne vera epropria. cui seguiràun’occupazio- attraverso icommerci,a na èavvenuta prima che lapenetrazione roma- a blicana, te romanediepocarepub- Il Ponte diVeja dimostrazione d’Europa. Ilgrande arcodel dei piùbelliegrandi roccia, lungocirca50m, uno imponente pontenaturale in storici chegeologici.E’un se siapergliaspettiprei- sentano ungrande interes- Veja elesuegrottepre- Lessini Veronesi. IlPonte di mento naturale deiMonti mente ilpiùnotomonu- grotte associato, ècerta- che, conilcomplessodi ne alvicinoPonte diVeja calcari giurassici delRosso ponte, cheèimpostato nei d’Europa. Ilgrande arcodel dei piùbelliegrandi roccia, lungocirca50m,uno imponente pontenaturale in storici se siapergliaspettiprei- sentano ungrande interes- Veja elesuegrottepre- Lessini Veronesi. IlPonte di mento naturale deiMonti mente ilpiùnotomonu- grotte associato, ècerta- che geologici.E’un 89 89 a circa38milionidianni fa. dei fenomenicarsicidell’area permesso didatarelagenesi serie dielementichehanno te sonostatiriconosciutiuna cavità. Inunadiquestegrot- coli impraticabili epiccole grotte, oltreanumerosicuni- costituito dacinqueampie complesso carsicodiVeja è eleva percirca29metri.Il Ammonitico Vero calcari giurassici delRosso ponte, cheèimpostatonei milioni diannifa. carsici dell’areaacirca 38 tare lagenesideifenomeni che hannopermessodida- sciuti unaseriedielementi grotte sonostatiricono- cavità. Inunadiqueste nicoli impraticabili epiccole grotte, oltreanumerosicu- costituito dacinqueampie complesso carsicodiVeja è eleva percirca29metri.Il Ammonitico Veronese, si nese, si

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO Leone Fasani, Antonio Guerreschi, Leone Fasani, Antonio Guerreschi, Peresani, Luciano Salzani, Marco Paola Salzani, Paola Vesentini, Roberto Zorzin SCHEDA TECNICA Data costruzione edificioData costruzione 1986 Apertura sala inferiore 1998 ideato museale Percorso Sorbini, Roberto Zorzin Lorenzo AllestimentoApertura sala superiore 2002 museale ideatoPercorso Alessandra Broglio, Aspes, Alberto Mauro Pangrazio, Oreste Valdinoci AllestimentoWebspace Rossetto Valter www.lessiniamusei.it 90 90 CONTATTI Indirizzo: Bona Piazza Dalla d’Alfaedo Sant’Anna Telefono: 045 7532656; fax 045 6831112 “La Fonte”) (Cooperativa E-mail: [email protected] CONTATTI Indirizzo: Bona Piazza Dalla d’Alfaedo Sant’Anna Telefono: 045 7532656; fax 045 6831112 “La Fonte”) (Cooperativa E-mail: [email protected] Parte di una delle sale Parte di paleontologia, con macrofossili RICETTIVITA’ Orari: a 14 settembre, da 15 maggio sabato, mercoledì, e festivi, domenica 10-12, 15-17 14 maggio, da 15 settembre a solo sabato e domenica, 9.30-12.30; 15.30-18.30 Gli altri giorni su prenotazione telefonica Chiuso il lunedì Visitabile abili: da diversamente solo il Museo RICETTIVITA’ Orari: a 14 settembre, da 15 maggio sabato, mercoledì, e festivi, domenica 10-12, 15-17 a 14 maggio, da 15 settembre solo sabato e domenica, 9.30-12.30; 15.30-18.30 Gli altri giorni su prenotazione telefonica Chiuso il lunedì Visitabile abili: da diversamente solo il Museo

Museo Paleontologico e Preistorico di SANT’ANNA D’ALFAEDO LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 8 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 9

GrottaGrotta d’arte e produrre oggetti quando attorno al 1960 il ornamentali, raffinati ele- Maestromaestro G.G. Solinas segna- didi FumaneFumane menti didi identificazioneidentificazione lò comecome l’allargamentol’allargamento etnica. della stradastrada comunalecomunale di Alberto Broglio e Marco Peresani Le vicende che portarono avesse intaccato la base alla scoperta di questo sito dei depositi esponendo i risalgono al secolo scorso, livelli del Paleolitico meme--

La struttura che protegge la Grotta, progettata dall’architetto A. Rudi aa GrottaGrotta didi Fumane Lèè unouno straordinariostraordinario archivioarchivio delladella storia evolutiva dell’Uomo, rac- contata nei livelli paleoliti- ci dalle migliaia di oggetti rinvenuti negli scavi con- dotti dalle UniversitàUni versità di Ferrara e di Milano. Manufatti in selceselce scheg- giata, resti di mammiferimammiferi cacciati e macellati,macellati, focola- ri, accumuli di rifiuti docu- mentano le frequentazione da parte dell’Uomo di Neandertal e dei primi uomini moderni ((sapienssapiens) che colonizzaronocolonizzarono l’Euro-l’Euro- pa. Furono questi ultimi ad abbandonare gli ecce- zionali reperti riprodotti al Museo di Sant’AnnaSant’Anna D’Alfaedo che ritraggonoritraggono una popolazionepopolazione social- mente più evoluta, in grado di fabbricare utensi- li efficaci, comporre opere

91 - - sta nel siti e sul loro contenuto dai depositi di un cospicuo dai depositi che tampo- frana corpo di Esso è com- nò la cavità. da più accumuli posto dal- determinati rocciosi, del gelo-disgelo, l’azione massi dal crollo di grandi dalla parete soprastante, sedimenta- da episodi di di trasporto zione eolica e (colluvi). idrico localizzato delle caratteri- L’insieme che la stiche suggerisce sia avve- sua deposizione dell’ultimo nuta nel corso glaciale (27.000-17.000 anni fa), in condizioni cli- matiche tanto rigide ma non sufficientemente sfa- da impedire ai vorevoli cacciatori paleolitici di uti- lizzare la grotta come rifugio e a qualche car- di rintanarsi nella nivoro parte più interna, cospar- ossa, attual- sa di grandi mente non visibile. A questo punto si osserva sezione strati- la grande (lato sud est del grafica percorso attrezzato), cor- redata di tre pannelli di approfondimento sui de- positi e sul loro contenuto Esposta nel archeologico. un sondag- 1992 durante la sezione mostra gio, che scan- numerosi strati galleria è riempita dai è riempita galleria depositi un cospicuo di che tampo- frana corpo di Esso è com- nò la cavità. roc- più accumuli posto da determinati dal- ciosi, l’azione del gelo-disgelo, massi dal crollo di grandi soprastante, dalla parete sedimenta- da episodi di di trasporto zione eolica e (colluvi). idrico localizzato delle caratteri- L’insieme che la stiche suggerisce sia avve- sua deposizione dell’ultimo nuta nel corso glaciale (27.000-17.000 anni fa), in condizioni cli- matiche tanto rigide ma non sufficientemente sfa- da impedire ai vorevoli cacciatori paleolitici di uti- lizzare la grotta come rifugio e a qualche car nivoro di rintanarsi nella nivoro parte più interna, cospar- ossa, attual- sa di grandi mente non visibile. A questo punto si osserva sezione strati- la grande (lato sud est del grafica percorso attrezzato), cor- redata di tre pannelli di approfondimento sui de po Espo archeologico. 1992 durante un sondag- 1992 durante la sezione mostra gio, - Homo Homo Homo Homo e e 92 92 due specie così , due specie così uccelli, vegetali). uccelli, vegetali). delle pareti originarie del- l’antica grotta abitata, il percorso introduce diret- tamente all’area protetta rocciosa, dalla volta attualmente nodo centrale delle ricerche sull’organiz- zazione dell’abitato e sul modo di vita di neanderthalensis sapiens, dissimili biologicamente e morfologicamente ma en- perfettamente in- trambe le risor- di sfruttare grado se della montagna lessinea (selci ed altre pietre da scheggiare, prede ani- mali, pesci, uccelli, vege- una tali). Alla sinistra, lunga galleria è riempita neanderthalensis delle pareti originarie del- l’antica grotta abitata, il percorso introduce diret- tamente all’area protetta rocciosa, dalla volta attualmente nodo centrale delle ricerche sull’organiz- zazione dell’abitato e sul modo di vita di sapiens dissimili biologicamente e morfologicamente ma en perfettamente in trambe di sfruttare le risor- grado se da scheggiare della montagna lessinea (selci ed altre pietre da scheg- giare, prede animali, pesci, una lunga Alla sinistra, - - leo rata da depositi di rata Parte più interna della Grotta, attualmente non accessibile attualmente interna della Grotta, più Parte Parte più interna della Grotta, attualmente non accessibile della Grotta, attualmente più interna Parte litici. Dopo una prima sosta can- alla grande davanti la visita cellata protettiva, poche inizia imboccando, decine di metri più a monte, un sentiero attra- si accede il quale verso direttamente alla parte superiore della grotta. Scendendo lungo una sche in tuttora Gli scavi frana. corso stanno indagando l’ampia successione sedi- mentaria e mettendo in luce resti di abitati pa dio. Dopo le prime esplo- dio. interventi, e vari razioni grot- scoperta una venne ta completamente ma dio. Dopo le prime esplo- dio. interventi, e vari razioni scoperta una grot- venne ta completamente ma- da depositi di scherata in tuttora Gli scavi frana. corso stanno indagando l’ampia successione sedi- mentaria e mettendo in luce resti di abitati paleo- litici. Dopo una prima sosta can- alla grande davanti la visita cellata protettiva, poche inizia imboccando, decine di metri più a monte, un sentiero attra- il quale si accede verso direttamente alla parte superiore della grotta. Scendendo lungo una

Grotta di FUMANE LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 10 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 15-03-20076:22Pagina11 d’abitato dell’unitàBR11, esclude ilricco suolo recrudescenza e,se si arido conpuntediforte clima era piùfreddoe rispetto aiprecedenti.Il cambiamento litologico di sopra, segueunnetto frequentazioni umane.Al animali attestanoleprime manufatti edirestiossei Alcuni strati scuriricchidi ti daunaseriedilivelli. massi dicrollosonocoper- anni. Allabase,igrandi porale durato circa80.000 strati inunintervallo tem- zione neandertalianaregi- e imomentidifrequenta- discono glieventi climatici numerosi strati chescan- sembra avere condiziona- d’abitato dell’unitàBR11, esclude ilricco suolo recrudescenza e,sesi arido conpuntediforte clima era piùfreddoe rispetto aiprecedenti.Il cambiamento litologico di sopra, segueunnetto frequentazioni umane.Al animali attestanoleprime manufatti edirestiossei Alcuni strati scuriricchidi ti daunaseriedilivelli. massi dicrollosonocoper- anni. Allabase,igrandi durato circa80.000 porale strati inunintervallo tem- zione neandertalianaregi- e imomentidifrequenta- discono glieventi climatici Depositi piùantichidiFumanerisalentia80.000annifa macellazione delleprede di sostatemporanea perla nel corsodeltempo: luogo la grottacambiòfunzione Si hamododicredereche menti. colorazione scura aisedi- tanto daconferireuna si fanuovamente intensa presenza neandertaliana tane dimarmotta,dove la ca, talora interrottida cia concomponenteeoli- e inumerosilivelli dibrec- strati orizzontali di sabbie vorevoli sisedimentanogli zioni climatichemenosfa- sopraggiungere dicondi- diventa sporadica. Conil to lapresenzaumanache sembra avere condiziona- delle predeoppureper la ranea perlamacellazione da luogodisostatempo- nel corsodeltempo: la grottacambiòfunzione Si ha modo dicredereche menti. colorazione scura aisedi- tanto daconferireuna si fanuovamente intensa presenza neandertaliana tane dimarmotta,dove la ca, talora interrottida cia concomponenteeoli- e inumerosilivelli dibrec- strati orizzontali disabbie vorevoli sisedimentanogli zioni climatichemenosfa- sopraggiungere dicondi- diventa sporadica. Conil to lapresenzaumanache 93 93 ossa lunghevolontaria- colate edepezzate,le venivano scuoiate,disarti- sci ebisonti.Leprede caprioli, megaceri,camo- adulti eadulti,maanchea e stambecchigiovani- dirette soprattutto acervi attività venatorie erano ossei suggerisconochele dei fuochiaccesi.Resti bene conservate letracce altri materiali.Restano lavorazione dellepelliedi bricazione distrumenti, vità discheggiatura, fab- pazione intensa,conatti- delle pelli,luogoadoccu- oppure perlalavorazione ossa lunghevolontaria- colate edepezzate,le venivano scuoiate,disarti- sci ebisonti.Leprede caprioli, megaceri,camo- adulti eadulti,maanchea e stambecchigiovani- dirette soprattutto acervi attività venatorie erano ossei suggerisconochele dei fuochiaccesi.Resti bene conservate letracce altri materiali.Restano lavorazione dellepelliedi zione di scheggiatura, fabbrica- tensa, conattivitàdi luogo adoccupazionein- lavorazione dellepelli,a depositi Musteriani stru Sezione dei menti,

Grotta di FUMANE grotta, la visita tocca il la visita tocca grotta, più suggestivo momento di imma- si ha modo dove l’organizzazione ginare auri- degli accampamenti Contrariamente gnaziani. questi erano ai precedenti, alloggiati dotati di focolari circondati in buche, talora di pietra, da lastre di di aree strutture da riparo, diver- deputate ad attività di se come l’accumulo della cavi- rifiuti alle pareti della tà, la scheggiatura selce, la preparazione delle armi da getto accan- to ai focolari, lo stoccaggio di conchiglie marine, l’ac- La grande cumulo di ocra. quantità e la funzione di questo materiale coloran- dai Lessini te proveniente ma anche da altre località, su opere si è ritrovata cui la famosa d’arte tra dello sciamano, pietra nonchè su alcune pietre per staccate dalla volta a suggeri- effetto del gelo, re l’esistenza di una grotta dipinta. interamente I dati di Fumane permet- tono quindi di percepire come il passaggio cultura- le dal Musteriano (opera dell’Uomo di Neandertal) del- (opera all’Aurignaziano grotta, la visita tocca il la visita tocca grotta, più suggestivo momento ha modo di imma- si dove l’organizzazione ginare auri- degli accampamenti Contrariamente gnaziani. questi erano ai precedenti, alloggiati dotati di focolari circondati in buche, talora di pietra, da lastre di di aree strutture da riparo, diver- deputate ad attività di se come l’accumulo della cavi- rifiuti alle pareti della tà, la scheggiatura selce, la preparazione delle armi da getto accan- to ai focolari, lo stoccaggio di conchiglie marine, l’ac- La grande cumulo di ocra. quantità e la funzione di questo materiale coloran- dai Lessini te proveniente ma anche da altre località, su opere si è ritrovata cui la famosa d’arte tra dello sciamano, pietra nonchè su alcune pietre per staccate dalla volta a suggeri- effetto del gelo, re l’esistenza di una grotta dipinta. interamente I dati di Fumane permet- tono quindi di percepire come il passaggio cultura- le dal Musteriano (opera di Neandertal) dell’Uomo (opera all’Aurignaziano - - - Homo Nean- Homo Nean e connotato il e connotato il 94 94 mo moderno nelle ve di volta di questo giaci- di volta ve i Essi registrano mento. mutamenti climatici e ambientali che hanno in- il processo di quadrato estinzione di derthalensis del- successo adattativo l’Uomo moderno nelle stesse regioni. Si segnala A4, l’importanza del livello a marcare l’ultima occupa- zione neandertaliana. I testimo- soprastanti livelli niano abitati aurignaziani dei primi uomini anatomi- camente moderni. Soffermandosi nuovamen- te nell’area atriale della ve di volta di questo giaci- di questo di volta ve i Essi registrano mento. mutamenti climatici e ambientali che hanno in il processo di quadrato estinzione di derthalensis del successo adattativo l’Uo stesse regioni. Si segnala A4, l’importanza del livello a marcare l’ultima occupa- zione neandertaliana. I testimo- soprastanti livelli niano abitati aurignaziani dei primi uomini anatomi- camente moderni. Soffermandosi nuovamen- te nell’area atriale della - na), ca scoide. Focolari ed altre strutture dell’abitato aurignaziano ed altre strutture Focolari terizzata da raschiatoi rat da schegge di ricavati dimensioni. Anche grandi altre unità si distinguono per la presenza di scheg- stac- ge piccole e tozze, cate con un metodo denominato Di marcati con i livelli I vari simboli da A11 a A1 costi- tuiscono pertanto la chia- mente fratturate per recu- mente fratturate il midollo; le selci perare scheg- venivano grezze giate utilizzando il metodo In altri momen- Levallois. utilizzata un’in- ti veniva dustria litica differente (Musteriano Qui mente fratturate per recu- mente fratturate il midollo; le selci perare scheg- venivano grezze giate utilizzando il metodo momen- In altri Levallois. utilizzata un’in- ti veniva dustria litica differente (Musteriano Quina), carat- terizzata da raschiatoi da schegge di ricavati dimensioni. Anche grandi altre unità si distinguono per la presenza di scheg- stac- ge piccole e tozze, cate con un metodo denominato Discoide. marcati con i livelli I vari simboli da A11 a A1 costi- tuiscono pertanto la chia-

Grotta di FUMANE LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 12 Pagina 6:22 5-03-2007 1 LESSINIA_4:Layout LESSINIA_4:Layout 1 5-03-2007 6:22 Pagina 13

ne nelle Alpi (Glaciazione di Würm, tra 110.000 e 11.000 anni dal presente) e dall’altro di conoscere quali risorse del territorio lessineo furono sfruttate,sfruttate, ponendo a confrontoconfronto il comportamento dei cac- ciatori neandertaliani con quello dei cacciatori momo-- derni.

RICETTIVITA’

OrariOrari:: dell’Uomol’Uomo moderno) moderno) sia stato sia anche di oggetti ornamen- Su prenotazione telefonica statoun fenomeno un fenomeno brusco, mar-bru- tali tra cui centinaia di telefonica sco,cato anchemarcato da unaanche radica- da conchiglie marine prove- Visitabile da unale trasformazione radicale trasformazio- dell’indu- nienti dalle coste del diversamente abili: nestria dell’industria litica che produceva litica che Mediterraneo. parzialmente agibile producevalame e lamelle. lame e lamelle.Con le Questo giacimento fu dun- Conlame le lamesi confezionavano si confeziona- que frequentato in più vanostrumenti strumenti idonei aidonei macel- a periodi, più o meno lun- CONTATTI Grotta di FUMANE macellarelare le prede le prede(lame (lameritoc- ghi, dall’Uomo di Nean-Nean - Grotta di FUMANE Indirizzo: ritoccate),cate), a lavorare a lavorare le pelli le dertal lungo un arco di Vajo Manune, pelli(grattatoi), (grattatoi), l’osso l’osso e il palco e il tempo di almeno cinquan- nei pressi del Molino palcodei cervi dei cervi(bulini). (bulini). Le la-Le tamila anni e quindi,quindi, del Cao - Fumane lamellemelle facevano facevano parteparte di attorno a 35.000 anni da armi da getto o di stru- oggi, da uno dei primi Telefono: menti utilizzati per taglia- gruppi di Uomini moderni 045 7701920; re, incidere o segare. Tra migrati in Europa dal fax 045 7701920 le innovazioni va ricordata Vicino e Medio Oriente. (IAT Valpolicella di ) la lavorazionelavorazione sistematicasistematica Perciò esso offre la possi- dell’osso e della conchiglia bilità di studiare da un lato E-mail: per la fabbricazionefabbricazione di l’evoluzione del clima e [email protected] armi da caccia (zagaglie), dell’ambiente dei Lessini spatole, punteruoli, ma durante l’ultima glaciazio-

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Il Baito di Malga Derocon L’area sede del Centro di Educazione Ambientale Floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo di Giuliano Lazzarin

AreaArea Floro-faunisti-Floro-faunisti- L’caca di di Malga Dero-Dero- concon sisi trovatrova aa nord L’di Erbezzo, a circa 6 km di Erbezzo, a circa 6 km dal centro abitato. L’ambiente è quello tipico dell’alta Lessinia dove le malghe rappresentano la principale unità fondiaria in cui è suddiviso il terri- torio. Malga Derocon è situata in una piccola valle che con- fluisce nel Vajo dell’An-dell’An - guilla, in prossimità del ponte stradale che collega Erbezzo a Bosco Chiesa-Chiesa - nuova. QuiQui ha inizio la Foresta deidei Folignani,Folignani, l’area boscata più estesa del settore dellacentrale Lessinia della centrale.Lessinia. La Foresta, costi- tuita dada boschiboschi adad altoaltofu- fu- sto di abete rosso, abete bianco e faggio, ricopre

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tuttitutti i versanti dell’alto Vajo dell’Anguilla, dira- mandosi anche nellenelle vallivalli laterali.laterali. TuttaTutta l’areal’area èè caratterizzata dalla pre- senza didi numerosenumerose emer-emer- genze faunistiche ee flori- stiche ee perper questoquesto èè stata classificata zona di Riserva Naturale nonché Sito didi Interesse Comunitario (SIC). L’Area Floro-faunisticafloro-faunistica haha un’estensione di circa 5555 ettari, coincidente con quella originaria della malga. Il paesaggio che si presenta al visitatore è di un ambienteambiente prevalente-prevalente- mente forestale, con numerose radure, più o meno ampie,ampie, cheche inter-inter- rompono la continuitàcontinuità deldel bosco. Solo lungo il pen-pen- dio, che sale verso la som-som- mità deldel MonteMonte ScriccioScriccio (1.545 m s.l.m.), la coper- turatura erbaceaerbacea èè largamentelargamente prevalente nonostante lala presenza di numerosi affioramenti rocciosi.rocciosi. All’interno dell’Area si

trovatrova unun recintorecinto faunisticofaunistico Area Floro-faunistica di Malga Derocon ERBEZZO di circa 30 ettari, nel quale sono statistati immessiimmessi esem-esem- plari di cervo,cervo, capriolocapriolo e camoscio che vivono in Interno di Malga Derocon condizioni simili a quellequelle

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naturali. Il territorio, infat- naturali. Il territorio, infat- Esemplare maschio di cervo all’interno dell’area Floro-faunistica ti, è caratterizzato dall’al- ternanza di zone fittamen- te boscate e di praterie aperte ed offre loro un

Area Floro-faunistica di Malga Derocon ERBEZZO habitat ideale. La presenza di percorsi pedonali e di torrette di osservazione permette ai visitatori l’avvistamentol’avvistamento degli animali senza inter- poste barriere fisiche.fisiche. Inoltre, essendo l’area ricca di fauna selvatica,selvatica, può capitare di incontrare anche altri abitatori del bosco, come la Volpe, la prietà medicinali. ridotto le superfici foresta- Donnola, la Faina, la Le piante presenti sono li per estendere i pascoli, Lepre, lo Scoiattolo o il quelle tipiche della fagge- ma ha sfruttato intensa- Ghiro. ta, del margine del bosco e mente le areearee boscate,boscate, Nei pressi del baitobaito,, l’edifi- delle radure pascolive; tra alterandone lala struttura e cio al centro della malga queste sono comprese la composizione.composizione. Così,Così dove un tempo si lavorava alcune specie endemicheendemiche molte formazioni a ceduo il latte per produrre burro ed altre catalogate nel- hanno sostituito le fustaie Capriolo ed altre catalogate nel- hanno sostituito le fustaie e formaggi, è stato realiz- l’elenco della flora protettaprotetta originarie,originarie ee speciespecie pionie- zato un piccolo Giardino nella Regione deldel Veneto.Veneto. re come l’Abete rosso si Botanico, costituito da 60 Tutta la zona in cui rientra sono espanse prendendo il nicchie naturali che raccol- l’Area floro-faunistica è sopravvento su Faggio ed gono altrettante specie di ascrivibile alla fascia fitocli- Abete bianco. alberi, arbusti, erbe e matica del Fagetum, ossia Lungo i sentieri del recintorecinto felci, diffusi nei boschi e nell’area tipica delle fagge- faunistico sonosono evidenti le nei pascoli circostanti. te montane e delle abetine tracce lasciate dalle attività La visita al giardino è gui- miste, nelle quali Faggio,Faggio, antropiche nelnel bosco: le data da pannelli che Abete bianco ed Abete vecchie ceppaie di faggio e, descrivono le caratteristi-caratteristi- rosso ((Peccio)Peccio) sono le prin- soprattutto, le aie carbonili, che morfologiche ed eco- cipali specie arboree.arboree. a testimonianza dello sfrut- logiche delle specie, non- Tuttavia, l’uomo nel corso tamento della faggeta per ché alcune delle loro pro- dei secoli non solo ha la produzione di carbone di

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legna,legna, un’attivitàun’attività cosìcosì fio-fio- tà culturaliculturali ee didattichedidattiche crinale del Monte Scriccio, rente nel passatopassato per lala promosse dall’Entedall’Ente ParcoParco da Bocchetta della VallinaVallina quale lala LessiniaLessinia meritòmeritò tra cuicui visitevisite guidateguidate perper fino al cancellocancello didi entrataentrata l’appellativol’appellativo didi “montagna“montagna gruppi di visitatorivisitatori e gitegite al recinto. del carbon”. scolastiche. Il percorsopercorso all’internoall’interno ri-ri - Molte altrealtre traccetracce lasciatelasciate L’Area può essereessere facil-facil- chiede circa un’ora di dal lavorolavoro dell’uomodell’uomo sonosono mente raggiunta sia lungo cammino. Lungo il tragitto visibili all’internoall’interno dell’Areadell’Area percorsi pedonali sia usu-usu- si trovanotrovano numerosinumerosi ele- floro-faunistica:floro-faunistica: il brolbrol fruendofruendo deldel servizioservizio didi BusBus menti di interesse tra cui (brolo), dove sisi falciavafalciava navetta che parte dalla alcuni alberi monumentali. l’erbal’erba perper disporredisporre didi unauna piazza deldel paese.paese. Il primo che si incontra è riserva di foraggioforaggio concon cuicui Tutti i sentieri che conver- un grande Sorbo monta- alimentare gli animalianimali neinei gono versoverso l’areal’area floro-floro- no (Sorbus aria) che cre- periodi di cattivocattivo tempo,tempo, lala faunisticafaunistica sonosono segnalatisegnalati sce nell’impluvio del vajo. giassara,, perper immagazzi-immagazzi- dai segnavia del Parco con Probabilmente si tratta del nare ilil ghiaccioghiaccio necessarionecessario precise indicazioniindicazioni riguar-riguar- Sorbo montano più grande alla preparazionepreparazione deldel burro,burro, do i tempi di percorrenza. d’Italia, dato che quello di lala porcilaia,porcilaia, dovedove sisi alleva-alleva- I principaliprincipali punti di par-par- maggiori dimensioni che si vano alcuni maiali sfruttan- tenza sono il paese di trova in Toscana,Toscana, indivi-indivi- do gli scarti della lavorazio- Erbezzo, ContradaContrada Mene-Mene- duato nel censimentocensimento na-na- ne deldel latte. gazzi, MalgaMalga Derocchetto,Derocchetto, zionalezio nale eseguito dal Corpo Fino a pochipochi annianni fa,fa, MalgaMalga Bocchetta della Vallina, il Forestale dello Stato negli Derocon èè statastata utilizzatautilizzata Ponte dell’Anguilla.dell’Anguilla. anni ‘90, ha unun diametrodiametro per l’alpeggio del bestiame, I percorsipercorsi all’internoall’interno del fusto inferiore a que- che era condotto nei pasco- dell’Area Floro-faunisticafloro-faunistica sto. lili perper lala monticazionemonticazione esti-esti- sono stati allestiti con Più oltre, invece, una va. MoltoMolto tempotempo prima,prima, bacheche ed altre indica- deviazione dal sentierosentiero invece,invece, finofino agliagli annianni ‘60,‘60, sisi zioni in grado di descrive- principale portaporta adad un provvedeva direttamentedirettamente re i principali elementi gruppo di faggi secolari. nella malga alla lavorazione naturalistici cheche si incon- Tra questi,questi, l’esemplarel’esemplare del latte per produrre burro trano lungolungo ii sentieri. I più grande raggiunge un e formaggi. tracciati sono essenzial- diametro del fusto di oltre

L’Area Floro-faunistica è mente due: uno all’interno due metri.metri. Area Floro-faunistica di Malga Derocon ERBEZZO gestita dalla Comunità del recintorecinto faunistico,faunistico, che Il sentiero che si sviluppasviluppa Montana della Lessinia che si sviluppasviluppa su entrambientrambi i all’esterno del recinto fau- lala utilizzautilizza comecome CentroCentro didi versanti della valle; l’altro, nistico percorre tutto il cri-cri- Educazione Ambientale. mantenendosi all’esternoall’esterno nale del Monte Scriccio Qui sonosono effettuateeffettuate attivi-attivi- dell’Area, percorre tutto il attraversando delle aree in

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prevalenza a pascolo. CaprioloCaprioli sorpreso sorpresi all’interno all’interno del bosco del bosco Anche lungo questo tragitto non mancano alcuni esem-esem- plari arboreiarborei monumentali,monumentali, tra cui ii FaggiFaggi delladella Riserva Riserva

Area Floro-faunistica di Malga Derocon ERBEZZO di Malga DeroconDero con ed anco- ra un secondo esemplare di Sorbo montano. Sulla cima del MonteMonte Scriccio,Scriccio, inoltre,inoltre, esiste ancora una delle poche stazioni di Stella alpina (Leonthopodium(Leonthopodium al-al- pinum)pi num) presentipresenti sull’Alto-sull’Alto- piano.piano. Tra gli elementi naturalisticinaturalisti- cidi dimaggiore maggiore interesse interesse sono anche le tracce di carsismo. Malga Derocon,Derocon, infatti, si estende sui fianchi di una valle fluviocarsica, oggi priva di unun corsocorso d’acquad’acqua superficiale per la presenza di inghiottitoi,inghiottitoi, mascheratimascherati da detrito e suolo, in gradogrado di drenaredrenare l’acqua in pro-pro- fondità. Sulla pendice cheche risale verso lo Scriccio sono presenti abbondantiabbondanti affio-affio- ramenti rocciosi che recano traccia dell’azionedell’azione erosivaerosiva operata dai diversi processi morfologici. L’azioneL’azione solvente dell’ac-dell’ac- qua (carsismo) unitamen- te a quella del gelo e disgelo (crioclastismo) ha talora modellato i tavolati rocciosi nelle caratteristi-caratteristi-

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che “città di roccia”, rag- Camoscio sugli affioramenti rocciosi del Monte Scriccio gruppamenti didi grossigrossi Camoscio monoliti separati da pro-pro- fondefonde fessurefessure cheche fannofanno pensare a ruderiruderi didi anti-anti- che città.città. In corrispondenzacorrispondenza di que-que- sti affioramentiaffioramenti rocciosirocciosi sisi incontranoincontrano didi frequente anche alcune specie bota- niche a caratterecarattere endemi-endemi- co: la Festuca alpestre (Festuca(Festuca alpestris),alpestris), una graminacea che caratte- rizza una tipica associa- zione rupestre, presente inin particolare sui monoli- titi rocciosi che formano le “città didi roccia”, ee la Saxifraga deidei muri (Saxifraga petraea), facil-facil- mente riconoscibile ad ini- zio estate per l’abbondan- tete fioriturafioritura didi tantitanti piccolipiccoli RICETTIVITA’ CONTATTI fiorifiori bianchi.bianchi. Sulla dorsale, a circa metà Orari:Orari: Indirizzo: sentiero, si trova una tor- da 15 giugnogiugno alal 15 15 settembre, settembre, Malga Derocon, ErbezzoErbezzo retta di osservazione dalla tuttitutti ii giornigiorni 9-17.9-17. Gli altri giorni su Telefono:Telefono: quale sisi dominadomina l’interal’intera Gli altri giorni su prenotazione telefonica.telefonica. 334 2689288 Area Floro-faunistica.Floro-faunistica. DaDa 334 2689288 questa si puòpuò goderegodere didi Trasporto: Web:Web: uno splendidosplendido panoramapanorama Disponibile servizioservizio didi BusBus www.lessiniapark.itwww.lessiniamusei.it che spazia dal Lago di Navetta, susu prenotazioneprenotazione Area Floro-faunistica di Malga Derocon ERBEZZO Garda, al Monte Baldo, alle cimecime deldel GruppoGruppo deldel Visitabile Carega fino alla città di da diversamentediversamente abili:abili: Carega fino alla città di percorsi in parte agibili, Verona ed alla pianura cir- percorsi in parte agibili, se accompagnatiaccompagnati costante.

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confluenza didi tre vallivalli IL MUSEO BOTANICO Museo profondamente incise,incise, DELLA LESSINIA alla sommità delle quali La struttura museale fu Botanico dominano maestose alte inaugurata ufficialmenteufficialmente della Lessinia pareti didi rocciaroccia calcarea. calcarea. nel 1981, per poi essere L’abitato conserva tuttora successivamente ampliata di Molina le caratteristichecaratteristiche archi-archi- e riallestita nel 1996, nel- tettoniche tipiche della l’edificio delle ex scuole di Giuliano Lazzarin tettoniche tipiche della l’edificio delle ex scuole LesLessinia sinia occidentale,occidentale, con con le elementari, adiacente il leabitazioni abitazioni costruite costruite in pie- in campanile della chiesa. pietratra locale. locale. Il museo è stato dedica- Oltre all’architetturaall’architettura e to a Giovanni Zantedeschi alle famose cascate, il (1773-1845), medico e paese offre moltimolti altrialtri botanico, nativo di Molina, elementi e spunti di sicu- che esercitò la sua profes- lla testatatestata delladella ro interesse:interesse: il MuseoMuseo sione in provincia di BreBre- - AValle di Fumane,Fumane, Botanico, il mulino, il scia, prima a Tremosine e nella parte più baito di contrada (la mal- poi a BovegnoBovegno in ValVal- - occidentaleA della Valpoli - occidentale della Valpoli- ghetta) ee su tutto la trompia. Zantedeschi si cella,cel la, si trova l’abitato di natura. dedicò in particolare allo Molina. Il nome deriva dalla presenza, in passa- to, di numerosi mulini Museo Botanico to, di numerosi mulini della Lessinia azionati dalla forza idrau- lica di varie sorgenti, le stesse che danno luogo alle omonimeomonime cascate.cascate. Una visita a Molina è l’oc- casione per addentrarsiaddentrarsi in un ambienteambiente naturalenaturale che, oltre ad offrireoffrire splendidi paesaggi, fa rivivere le atmosfere di un antico borgo, dove il tempo sembrasembra essersiessersi fermato. MolinaMo lina è un pic- colo paese, circondato di prati e boschi, posto alla

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studio della flora delle Prealpi lombarde e fu La vetrina con il diorama in cui sono rappresentate Prealpi lombarde e fu le principali specie di funghi autore di numerosi scritti scientifici. Curzio Spren-Spren - gel, botanico tedesco suo contemporaneo, gli dedicò un genere di piante della famiglia delle Araceae che chiamò Zantedeschia,Zantedeschia, ge-ge- nenerere rappresentato dalla specie Z. aethiopica,aethiopica, una pianta nota più comune- mente come calla ed ampiamente coltivata co-co - me specie ornamentale. Il Museo è costituito da quattro sale ed un’aula didattica, disposte su due modo da rendere evidenti pregio scientifico, in quan- piani. All’ingresso si è le caratteristiche morfolo- to si concentranoconcentrano oltreoltre accolti da un book shop,shop, giche importanti per la 850 specie di piante supe- dove sono in vendita delle classificazione ed il ricono- riori, un numero molto pubblicazioni inerenti la scimento delle specie. Tra elevato se correlato alla Lessinia nonché dei pro- i campioni esposti sono modesta estensione del- dotti erboristicierboristici locali.locali. presenti anche numerose l’area. L’interesse floristico Interessante è anche felci ed orchidee, alle quali è determinato dall’elevata un’esposizione di vini pro- è dedicata la secondaseconda presenza di piante rare dotti dalle più rinomate sala. per la flora italiana, alle cantine della Valpolicella. La Valle di Fumane ed il quali si aggiungono nume- Le due sale, al piano ter- Monte Pastello sovrastan- rose specie endemiche ed

reno, sono dedicate alla te Molina sono entrambi altre di particolare inte- Museo Botanico della Lessinia di MOLINA flora del luogo. Siti di Interesse Comu-Comu - resse fitogeografico. L’allestimento è costituitocostituito nitario (SIC) per le nume- Tra le specie di maggiore da una serie di campioni rose emergenze floristiche rilievo vi sono le orchidee d’erbario, in mostra all’in- e faunistiche che lì si tro- selvatiche, particolarmen-particolarmen- terno di vetrine. In genere vano. In particolareparticolare la te abbondanti sui prati si tratta di piante frequen- varietà botanicabotanica del Pa-del aridi ed al margine dei ti nei boschi e nei prati cir- Pastellostello fa difa questodi questo mon- boschi. Questo gruppo di costanti Molina, esposte in montete un’area un’area di di rilevante piante è rappresentato sul

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Pastello da un vasto cam- tanza che l’erboristeria ha da valle sale versoverso pionario di specie, alcune avuto nella medicina tra- l’Altipiano finofino a raggiun- delle quali particolarmenteparticolarmente dizionale della Lessinia,Lessinia, gere le massime elevazio- rare. quando con i prodotti della ni. Lungo questo percorso Nella Valle, invece, l’am- natura si curavano le più si passa dai boschi misti di biente umido ed ombroso diverse malattie. E’ inte- querce caducifoglie e car- favorisce il prevalere di ressante scoprire in que- pini, tipici della fascia col- una vegetazione a carat- sta esposizioneesposizione come linare, fino allaalla mediamedia Museo Botanico della Lessinia di MOLINA tere forestale con il sotto- piante molto comuni, alle montagna, dove i boschi bosco ricco di muschi e quali spesso si dà poca di faggio prendono pro- felci. In questa zona, considerazione, abbianoabbiano gressivamente il soprav- lungo ilil fondofondovalle, valle, sono invece un elevato interes- vento. Più in alto ancora, presenti piccoli nuclei di se erboristico in virtù delle la vegetazionevegetazione forestaleforestale bosco mesofilo costituitocostituito loro particolariparticolari caratteri-caratteri- tende a lasciare sempre da tigli ed aceri che identi- stiche biochimiche. più spazio alla vegetazio- ficano una tipologia di Nella quarta sala, invece, ne erbaceaerbacea dei pascolipascoli vegetazione arborea relit- mediante pannelli e foto- mentre in corrispondenzacorrispondenza ta, ovunque molto rara.rara. grafie, il visitatore è gui- delle aree sommitali della Al primo piano la terza dato alla scoperta degli fascia alpina i cespugli di sala è dedicata alle piante ambienti vegetazionalivegetazionali pino mugo, di rododendro officinali. In questa sezio- della Lessinia attraverso e di ontano verde formano ne è documentata l’impor- un ipotetico itinerario che la fasciafascia vegetazionalevegetazionale

Vetrina delle orchidee

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Exiccata delle specie vegetali che popolano la fascia vegetazionale del faggio

cosiddetta degli arbustiarbusti dellegere delleattività attività didattiche didatti- li di costituire un Parco. contorti. E’ qui che, ad ini- quandoche quando il Museo il Museo è visitato è visi- Il Parco delle Cascate è zio estate, negli anfratti datato scolaresche. da scolaresche. situato poco a valle del- rocciosi e nelle radure l’abitato ed interessa tutta erbose, si ha una stupen- IL PARCO DELLE la parte superiore della da fioritura di piante dai CASCATE DI MOLINA Valle di Fumane,Fumane, dove fiori coloratissimi. Il Parco delle Cascate di confluiscono in essa la Val

Ritornando al piano terre- Molina, inaugurato nel Cesara ed il Vajo delle Museo Botanico della Lessinia di MOLINA no, vicino allealla prime due 1973, è sorto in seguito Scalucce, tutte valli con il sale, è presente un labo- alla proposta del professor caratteristico profilo a “V”, ratorio dove i visitatori si Giuseppe Perin, geologo e tipico del modellamento possono dilettare a rico- confratello dell’ordine di fluviale. Tutta la zona,zona, noscere le piante tramite Don Calabria. Colpito dal- infatti, è interessata da l’uso dello stereoscopio. l’unicità della zona pro- una fitta idrografia super- Questo spaziospazio è èutilizzato, soprat- pose alla comunità di ficiale dovuta alla presen- soprattutto,tutto utilizzato per persvolgere svol- Molina e alle autorità loca- za di livelli argillosi imper-

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meabili intercalati ai cal- Cascata del Marmittone meabili intercalati ai cal- cari cretacei del Biancone che impedisconoimpediscono alle acque meteoriche di filtra- re nel sottosuolo, origi- nando così numerose sor- genti perenni,perenni, dislocatedislocate soprattutto nella parte a Museo Botanico della Lessinia di MOLINA nord del paese. Più a valle la presenza di rocce a diversa erodibilità ha dato luogo alla formazione di numerose cascate, inter- vallate da solchi, nicchie e marmitte d’erosione visi- bili, oltre che lungo il corso attuale dei torrenti, anche sulle pareti rocciose laterali, a testimonianza degli eventi pregressi. Per visitare il Parco delle Cascate si deve raggiunge- re a piedi località Vaccarole percorrendo una ripida mulattiera delimitata dalle caratteristiche lastelaste di pie- tra delladella Lessinia. Lessinia. L’ingresso è stato realizza- to in corrispondenza di una vecchia abitazione rurale,rurale, adiacente due vecchi muli- ni, riadattata a biglietteriabiglietteria ed a servizioservizio di ristoro.ristoro. Attorno sono stati posizio- nati tavoli e panche che permettono al visitatore di sostare prima di incammi- narsi lungo i numerosi iti-

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nerari che si sviluppano nerari che si sviluppano al- Cascata Spolverona all’internol’interno del del Parco. Parco. Appena superato l’ingres- so, il sentierosentiero scende verso l’impluvio della valle, seguendo il percorso del torrente che scorre talora lento, formandoformando piccoli laghetti, e altrove impetuoso originando fra- gorose cascate i cui nomi rievocano situazioni e sug- gestioni particolari: la Cascata Verde, la Cascata del Pozzo dell’Orso, la Cascata del Marmittone, la Cascata Polverosa, ecc. Il percorsopercorso completo,completo, identificato dai segnavia di colore nero, richiede circa due ore di tempo e con- sente l’osservazione di tutte le cascate fino a rag- giungere l’imbocco del Vajo delle Scalucce, che rappresenta il punto più basso di tuttotutto l’itinerario.l’itinerario. In questa parte del Parco è particolarmente emozio-

nante la cascata del Pozzo Museo Botanico della Lessinia di MOLINA dell’Orso che precipita inclinata lungo una profon- da marmitta, che si aggira attraverso la Scala delle Vertigini, una stretta ma robusta scala in ferro che risale in diagonale la parete rocciosa fino ad avere

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un’incantevole visionevisione dal- Cascata Nera, l’alto della cascata stessa. che si può lambire l’alto della cascata stessa. dondolandosi La cascata del Pozzo su un’altalena dell’Orso èè l’unica ad aver appositamente mantenuto il nome origina- predisposta rio, che deriva da una leg- genda che narra di un plan- tigrado qui caduto,caduto, dopo Museo Botanico della Lessinia di MOLINA essere precipitato nel pozzo sovrastante, mentre fuggi- va inseguitoinseguito dada cacciatori. cacciatori. Il percorso medio, con segnavia didi colore rosso, si sviluppa, in particolare, nella parte orientale del Parco, senza salire al punto panoramico da dove si gode di una splendida vista sul- l’interal’intera ValleValle di di Breonio. Breonio. Il percorso più breve, con segnavia didi colore verde,verde, invece,invece, duradura solo mezz’oramezz’ora limitandosilimitandosi adad accompa- gnare il visitatore alle cascate presenti nella zona centrale deldel Parco.Parco.

Salamandra pezzata, uno degli ospiti più comuni del Parco delle Cascate

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RICETTIVITA’ Cascata del Tombolo Orari: Museo: Aprile-settembre,aprile-settembre, giorni festivi: tutti9.00-12.30; i giorni, 14.30;18.30 9-19.30 Orari Cascate: Ottobre-marzo,Aprile-settembre, domenica,tutti i giorni, 9-19.30 10-16 Ottobre-marzo, Museo:domenica, 10-16 aprile-settembre, giorni festivi: 9.00-12.30; 14.30;18.30 Gli altri giorni su prenotazione

GliVisitabile altri giorni da sudiversamente prenotazione abili: solo il Museo Visitabile da diversamente abili: soloCONTATTI il Museo

Indirizzo: CONTATTI Via Bacilieri, 19 Molina, frazione Indirizzo: di Fumane Via Bacilieri, 19 Molina,Telefono: frazione di Fumane 045 7720185; fax 045 7720185 Telefono: (Ufficio Turistico) 045 7720185;

faxE-mail: 045 7720185 Museo Botanico della Lessinia di MOLINA (Ufficio Turistico) [email protected]

E-mail:Web: [email protected] www.lessiniamusei.it www.cascatedimolina.it Web: www.lessiniamusei.it www.cascatedimolina.it

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Prezzario Musei 2007

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Museo Etnografico didi CrespadoroCrespadoro OffertaOfferta libera libera

Museo Paleontologico didi Ronca’Ronca’ Intero:Intero: €2; 2; ridotto: ridotto: €1 1; Famiglie:Famiglie: €5 5 Gratuito:Gratuito: residenti residenti del del Comune, Comune, persone persone diversamente diversamente abili abili

Mulino dei GajiGaji didi VestanovaVestanova Intero:Intero: €1 1

Museo dei FossiliFossili didi BolcaBolca Intero:Intero: €4 4Museo Museo dei dei Fossili Fossili e la Pesciara Intero:Intero: €5 5Museo Museo dei dei Fossili Fossili e Pesciarae Pesciara RidottoBiglietto (bambini famiglia: 7-14, 11 anziani, Museo famigliee Pesciara sup. (con 3 persone): 3 persone) €3 BigliettoBiglietto famiglia famiglia: (con 33 persone):Museo e €11Pesciara complessivi (con più Museo di 3 epersone) Pesciara GruppiGruppi e e scolaresche: scolaresche: €4 cadauno 4 Museo Museoe Pesciara e Pesciara Gratuito:Gratuito: bambini bambini fino fino ad ad 6 6 anni, anni; persone diversamente abili, scolareschepersone diversamente Comune di Vestenanovaabili, scolaresche Comune di Vestenanova

Museo dei TrombiniTrombini Intero:Intero: €0.60 0.60 di San BortoloBortolo delledelle MontagneMontagne

Museo del FerroFerro BattutoBattuto Intero:Intero: €1 1 e delle AnticheArti Antiche Arti didi CogolloCogollo

Museo dei CimbriCimbri didi GiazzaGiazza ContributoContributo libero libero a a favore favore dell’Associazione dell’Associazione

Museo Geopalontologico Intero:Intero: €3 3 e Covolo didi CamposilvanoCamposilvano RidottoRidotto (ragazzi, (ragazzi, gruppi gruppi ed ed anziani): anziani): €2 2

Grotta didel Monte Monte Capriolo Capriolo Intero:Intero: €2 2 di Roverè VeroneseVeronese RidottoRidotto: (comitive 1.50 (comitivee ragazzi): e €1.50ragazzi)

Museo Civico Etnografico Museo Civico Etnografico IngressoIngresso Museo Museo con con audioguida: audioguida: €1,50 1,50 “La Lessinia: l’uomo e l’ambiente” di “La Lessinia, l’uomo e l’ambiente” VisitaVisita guidata guidata Museo Museo e e Baito Baito della della Coletta Coletta (min. (min. 10 10 pers.): pers.): €3 3 Bosco Chiesanuova di Bosco Chiesanuova VisitaVisita guidata guidata Museo, Museo, Baito Baito della della Coletta Coletta e eLab. Lab. tematico: tematico: €5 5 LaboratorioLaboratorio tematico: tematico: €3 3 Gratuito:Gratuito: bambini bambini fino fino a a 10 10 anni, anni, persone persone diversamente diversamente abili, abili, scolareschescolaresche Comune Comune di di Bosco Bosco Chiesanuova Chiesanuova

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Museo ErgologicoErgologico “La“La Giassara”Giassara” OffertaOfferta libera libera di Cerro VeroneseVeronese

Mulino ee BaitoBaito didi BelloriBellori MulinoMulino e e baito baito: (bambini 5 (bambini comprensivo comprensivo di laboratorio): di laboratorio) €5 RidottoRidotto (diversamente (diversamente abili): abili): €3 3

Area Floro-faunisticaFloro-Faunistica Intero:Intero: €5 5; di Malga DeroconDerocon Ridotto:Ridotto: €3 3; Gratuito:Gratuito: bambini bambini fino fino a a 6 6 anni, anni; persone diversamente abili persone diversamente abili

Intero: €3 Museo PaleontologicoPaleontologico ee PreistoricoPreistorico Intero: 3 Ridotto (gruppi sup. 5 persone, bambini, anziani): €2 di Sant’Anna d’Alfaedod’Alfaedo Ridotto (gruppi sup. 5 persone, bambini, anziani): 2 Gratuito: bambini fino a 6 anni, persone diversamente abili, Gratuito: bambini fino a 6 anni, scolaresche Comune di S. Anna persone diversamente abili e scolaresche Comune di S. Anna Guida per gruppi superiori a 15 persone: €3 Guida per gruppi superiori a 15 persone: 3 Guida per mezza giornata (museo+ponte di Veja Guida per mezza giornata (museo+ponte di Veja o laboratorio): €6; per giornata intera: €9 o laboratorio): 6; per giornata intera: 9 Museo Botanico della Lessinia Museo Botanico: intero €2; ridotto (6-12 anni e > 60) €1 eMuseo Parco Botanico delle Cascate della diLessinia Molina Museo Botanico: intero 2; ridotto (6-12 anni e > 60) 1 Parco Cascate: intero €4; ridotto €2,50 e Parco delle Cascate di Molina Parco Cascate: intero 4; ridotto 2,50 Mulino di Lorenzo: intero €2; ridotto €1 Mulino di Lorenzo: intero 2; ridotto 1 Gratuito: bambini fino a 6 anni, persone diversamente abili Gratuito: bambini fino a 6 anni; Visite guidate (ambientali, archeologiche, storiche): persone diversamente abili Il Sentiero del Bosco: giornata intera €8, mezza g.ta € 6 Visite guidate (ambientali, archeologiche, storiche): Il Sentiero delle Grotte: giornata intera €11, m. g.ta €8 Il Sentiero del Bosco: giornata intera 8, mezza g.ta 6 Il Sentiero dei Molini: giornata intera €9, m. g.ta € 7 Il Sentiero delle Grotte: giornata intera 11, m. g.ta 8 Grotta di Fumane Il Sentiero dei Molini: giornata intera 9, m. g.ta 7 Gruppi inferiori a 10: €50 complessivi Gruppi di 10-25: €5 per persona Grotta di Fumane Gruppi inferiori a 10: 50 complessivi Gruppi superiori a 25: €4 per persona Gruppi di 10-25: 5 per persona Gruppi superiori a 25: 4 per persona

I prezzi possono subire variazioni. Si consiglia di visitare i siti www.lessiniapark.it e www.lessiniamusei.it

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Finito di stampare nel mese di febbraio 2007 da «Edizioni Stimmgraf s.r.l.» [email protected] - Verona - www.lessiniapark.it Info: Tel. 0456799211 -Fax.0456780677 Piazza Borgo,52-37021Bosco Chiesanuova(Verona) Parco NaturaleRegionaledella Lessinia COMUNITÀ MONTANA DELLA LESSINIA - [email protected] PROVINCIA DI VERONA

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