LA PROVINCIA 19 DOMENICA 4 OTTOBRE 2009 [ ] [ itinerari d’autore ]

[ DA TORNO A ] Una paurosa gita tra i misteri del Lario Van De Sfroos: «Oltre alla greenway, va lanciata la darkway». Leggende nere da far tremare i turisti

«Se fossimo in Francia, lad- Tra le tante storie che Davide ha dove decidono che una pietra è sentito raccontare sul lago, una la tomba del mago Merlino e un parla «addirittura di una miste- rigagnolo nascosto in un bosco la riosa via subacquea, che in alcu- LE TAPPE fonte dell’eterna giovinezza...». ni momenti di secca poteva per- Torno Mezzegra Se fossimo in Francia, sul lago di mettere di raggiungere l’Isola Co- fantasmi della Pliniana Como non avremmo soltanto una macina a piedi dalla riva». Pro- "greenway", il fortunato percorso prio l’Isola è l’epicentro, o meglio ponte del diavolo tra ville e giardini da a il crocevia, di tanti misteri. «Il ri- Lenno Cadenabbia, ma anche una to del fuoco, ancora praticato dal chiesa sommersa "darkway". Ovvero il viaggio tra gestore della locanda, ci ricorda i misteri del Lario, che Davide che nessuno in teoria poteva più Bonzanigo di Mezzegra prato delle streghe Van De Sfroos va caldeggiando abitarla dopo che fu distrutta dal da tempo, non soltanto con gli Barbarossa» e l’allora vescovo di Lezzeno amici e i fans, ma anche con le Como Vidulfo la scomunicò: Orrido istituzioni, che cavalcando il La- «Non suoneranno più le campa- riosauro potrebbero rilanciare il ne, non si metterà pietra su pie- turismo. tra, nessuno vi farà mai più l’oste, Da dove potrebbe partire questa pena la morte violenta». «Persi- Nesso "darkway"? «Da Torno, dove nel- TAPPA OBBLIGATA L’orrido di Nesso no il Santo Graal pare sia passa- la chiesa è conservato il sacro to di qui e, secondo alcune teorie, chiodo. Uno di quelli usati per sarebbe finito in Valtellina», ri- crocifiggere il Cristo, che qualcu- corda Van De Sfroos citando un no in passato decise di lasciare lì to al paese della madre, dove tut- gia di Lenno. Probabilmente, in- libro di Giovanni Galli, che si rifà come segno divino, dopo essere tora abita con la sua famiglia. E ai crociando dati scientifici e cre- a una leggenda millenaria secon- stato sorpreso da una tempesta». suoi figli racconta, tra le altre, la denze popolari, un’antica chiesa do cui un sacerdote britannico Poi, continua Van De Sfroos, «sa- storia del "praa de la tàca" che gli travolta da uno tsunami che, han- portò il sacro calice sull’Isola Co- liamo a Montepiatto, dove abbia- raccontava la zia quando era bam- no dimostrato i ricercatori dell’U- macina divenuta baluardo della mo la "pietra pendula", misterio- bino. «Le streghe di Lezzeno - niversità dell’Insubria, nell’XI se- resistenza cristiana contro i bar- so monolite già presente ai tem- spiega - salivano a Bonzanigo e colo sconvolse il centro lago. bari. «Poi ci sono il Lariosauro, il pi dei celti». «Per non parlare - su quel prato ballavano il sabba». «Un’altra chiesa romanica in una mistero dei pesci mummificati di completando l’elenco dei miste- Davide è convinto che «ci fosse- frazione di Lenno, quella di , le case stregate che RISTORO ri tornaschi - delle sette streghe e ro davvero dei raduni "particola- Sant’Andrea, presenta dei teschi servirebbero i ghostbusters per della Villa Pliniana», dove nelle ri": i rave party dell’epoca». Ma dentro una vetrina verso l’uscita. identificarle tutte...». Roba da tra- Torno Brienno notti tempestose sono state av- ad accendere la fantasia popola- Probabilmente risalgono al perio- scorrere una settimana da brivi- Crotto dei Platani vistate due figure che si tuffano re sarebbe stato il ritrovamento do in cui avevano trovato un ci- do, pause per ristorarsi incluse: (tel. 031/814003 4038) nel lago dal loggiato, avvolte in «di alcuni fossili del periodo prei- mitero sommerso. Sono messi lì «Al Crotto dei platani di Brienno un lenzuolo bianco, come pare storico, quando lì c’era il mare. La per ricordare al viandante che la si nasconde un fantasma. Fatevi Ossuccio Locanda dell'Isola usassero fare allo scoccare della gente li scambiava per segni la- sua vita terrena è destinata prima raccontare la sua storia dal gesto- comacina mezzanotte il principe Enrico Bel- sciati dalle streghe sconvolte dai o poi a finire... Ma un bambino ri- re». (tel. 0344/55083-56755) gioioso ed Anna Berthier, moglie riti demoniaci». «Sempre al "praa mane molto affascinato. E qual- Pietro Berra del Duca di Plaisance. Prima che de la tàca" si trova una pietra di cuno anche inquietato». (11.continua) questa scappasse via, lasciando origine extraterrestre - continua l’amante nella disperazione più Van De Sfroos - anche se non so- nera. no mai riuscito a identificarla e DIGRESSIONE IN VAL D’INTELVI «Proseguiamo lungo la costa l’ho vista solo in foto su un libro orientale - continua Van De Sfroos dedicato a Mezzegra». - e arriviamo all’orrido di Nesso. Nel paese di Davide Bernasconi Da a Milano: storia del fantasma del Duomo Poi al ponte del diavolo». Quel- molti, compresi giornalisti italia- lo che collega Lezzeno a Bellagio, ni e stranieri, arrivano attirati da (p. be.) La strada dei misteri del Lario, giun- ti in Duomo a Milano, compare alle spal- ammirare la Madonnina. In mezzo alla col- realizzato grazie allo zampino di un mistero più moderno: quello ti ad , pone davanti a un bivio. Il le degli sposi mentre escono dal portone tre bianca le figure marmoree sembrava- Belzebù, che in cambio pretese legato all’ultima notte di Musso- richiamo dei rintocchi provenienti dal- principale. Oltre alla funerea veste, gli no animarsi. Carlina credette che le statue un’anima, secondo i ben informa- lini, alla sua fucilazione e al car- la chiesa sommersa di Lenno è ingrandimenti hanno rivelato in- la ammonissero per la sua colpa segreta: ti quella del figlio del progettista. teggio con Churcill. Ma altri mi- forte, ma si possono provare quietanti occhi bianchi. Che sia portava in grembo un figlio concepito una «Anche Lezzeno era famosa per steri si perdono nella notte dei brividi non da meno salendo la Carlina, non c’è dubbio. A mattina d’agosto in cui si era concessa a le sue streghe - sottolinea il can- tempi. «Pensiamo al golfo di Ve- in Val d’Intelvi. Fermata d’ob- Schignano le spose si vesti- un biondo straniero lungo un torrente nel tautore laghée -. A bordo di bar- nere di Lenno e alla nostra bella bligo a Schignano dove, an- vano di nero per trarre in in- borgo natio. Lasciò la mano di Renzino e coni semoventi, comandati da campana sommersa...». Nostra, che quando non va in scena ganno gli "sgherri" del feu- si mise a correre per raggiungere la guglia uno stregone che li faceva sposta- dice Davide, perché qualche an- il Carnevale con le evocati- datario ed eludere lo "jus pri- della Madonnina e chiedere perdono. Ma re recitando litanie, raggiungeva- no fa, con altri amici si era fonda- ve maschere di legno dei mae noctis". Carlina giunse a sbagliò strada e spiccò il volo. Il suo cor- no la riva opposta, a Mezzegra». ta la «Compagnia della campana "bej" e dei "brüt", aleggia «un Milano una nebbiosa mattina di po fu cercato per giorni tra le contorte ar- Qui Davide Bernasconi gioca in perduta», per cercare di scopri- fantasma inquieto», come lo defi- ottobre di tanti anni fa con il suo chitetture del Duomo. Da allora la donna casa. Sebbene sia nato a Monza, re cosa si nascondesse dietro la nisce Davide Van De Sfroos. È quello del- Renzino per il viaggio di nozze. Con indos- di nero vestita compare nelle foto degli ma solo perché il papà comasco leggenda dei rintocchi di campa- la Carlina, figura di nero vestita che a vol- so ancora il vestito della cerimonia, i due sposi, come volesse augurare loro la for- allora lavorava a Milano come ne che nei giorni di vento salgo- te, nelle fotografie dei matrimoni celebra- giovani salirono sul tetto del Duomo per tuna che lei non ha avuto. spedizioniere, è da sempre lega- no dalle acque attorno alla spiag-