Comitato di Coordinamento del CdF – mercoledì 20 maggio 2020

Partecipano all’incontro:

AIPO, ATO CMM, ARPA, Città Metropolitana di Milano Comuni di , , Carugo, , , Inverigo, Milano, , Padegno Dugnano Como Acqua srl, BrianzAcque, CAP Holding, Lariana Depur Legambiente Lombardia, WWF Lombardia, Parco Nord, PLIS GruBrìa

Gruppo di lavoro

Regione Lombardia, ERSAF, Team tecnico CdF, Geniusloci, Officina11

Sintesi dell’incontro

Viviane Iacone Regione Lombardia – introduce i lavori convenendo sull’utilità e l’efficacia di svolgere comitati tecnici e di coordinamento anche in modalità online; tale modalità verrà riproposta anche in futuro.

Dario Kian ERSAF – presenta le attività proposte per il 2020 rivolte ai firmatari del Contratto di Fiume, tra cui il percorso formativo dei Cantieri dell’Acqua, il Questionario di valutazione sull’andamento del processo, la sperimentazione di un percorso di incontri finalizzato a supportare l’attivazione dei progetti inclusi nel Programma delle azioni Contratto di Fiume Seveso.

Si rimanda alla presentazione allegata per la trattazione completa. Il team CdF è a disposizione per fornire dettagli, raccogliere proposte di lavoro.

Mila Campanini Regione Lombardia – illustra uno dei principali aggiornamenti al Programma delle Azioni del Contratto di Fiume Seveso riguardante l’attività di aggiornamento del censimento degli scarichi, coordinata da FLA in stretta collaborazione in particolare con i gestori. In particolare, si presenta quanto svolto da Brianzacque con il progetto Brianzastream. Il costo dell’attività è stimato in 260mila € e potrà avvalersi del contributo regionale di 100mila €. Si rimanda alla presentazione allegata per la trattazione completa.

Seguono alcune richieste di chiarimento

Callerio – CAP Holding chiede se è già stata attivata ai fini del rilevamento l’interlocuzione con i gestori, per poter stimare realisticamente i tempi. Campanini riferisce che a seguito della riunione (autunno 2019) utile a verificare lo stato dei DB coinvolgendo altri gestori, sarà FLA a coordinare tutte le attività. I prossimi passi sono legati alla delibera dell’aggiornamento Programma della Azioni Seveso e alla partenza delle attività compatibilmente con la situazione attuale. Di Finizio – Brianzacque aggiunge che il suo ente si sta coordinando con FLA e RL per definire i ruoli e i rapporti con i gestori; oltre ai tempi legati alla delibera di RL si stanno predisponendo i modelli per le convenzioni e le procedure, con previsione di attivazione entro fine anno.

Lunardi – Circolo di Legambiente chiede in che area sono collocati i 12km. Risponde Di Finizio descrivendo che le aree di competenza Brianzacque sono da Meda per il Tarò e Lentate per il Seveso fino a .

Del Pero – WWF Lombardia esprime dubbi sull’utilità del drone nell’area del Tarò visto che alcuni tratti sono sondabili solo accedendo al corso d’acqua. Aggiunge che occorre coinvolgere anche il Parco delle Groane e della Brughiera. Di Finizio precisa che in realtà è necessario applicare un approccio integrato: il rilievo con il drone integra altre metodologie a seconda delle possibilità e della sicurezza.

Marelli – Comune di Carugo chiede se saranno svolte verifiche anche sulla Roggia Vecchia da Mariano verso monte dove ci sono vari affluenti che recapitano scarichi. Di Finizio spiega che in questa prima fase si stanno individuando insieme a FLA alcuni affluenti principali, successivamente si procederà al censimento di corsi d’acqua minori; la rete degli stakeholder è fondamentale perché può fornire informazioni e segnalazioni utili ad ampliare l’indagine dove necessario.

Tagliabue – Como Acqua precisa che solo al completamento dell’acquisizione delle reti fognarie nel proprio territorio di competenza potranno avere una visione sinergica delle reti fognarie e degli scarichi.

Marco Callerio Cap Holding – illustra il progetto Seveso RIVER PARK nel cui masterplan sono presenti approcci Nature-Based Solution e rispondenza ai principi della normativa dell’Invarianza Idraulica; l’idea è realizzare un progetto pilota con un Parco dell’Acqua secondo i temi della qualificazione del sistema paesaggistico ambientale, del miglioramento dell’offerta fruitiva e della creazione di un sistema multifunzionale delle acque meteoriche. Al momento è avviata la progettazione di fattibilità tecnico-economica con l’obiettivo di completare la progettazione preliminare entro luglio 2020. Saranno necessari momenti di confronto con l’amministrazione e la popolazione prima di chiudere la progettazione esecutiva nel 2021 e avviare successivamente le fasi di acquisizione delle aree (privilegiando le opere sui lotti più facilmente accessibili). La stima dei costi è tra 6.6 – 9 mln€ e saranno coperti dalla tariffa del SII. Il contributo regionale potrà invece coprire i costi di opere paesaggistiche. Lo sviluppo della progettazione seguirà alcuni esempi italiani ed esteri (Essen, Kopenaghen, Parc Martin Luther King a Parigi, Parco Adda Sondrio, Parco via Keplero Pero). Si rimanda alla presentazione allegata per la trattazione completa.

Seguono alcune domande e considerazioni

Lunardi che se sia possibile ipotizzare il recupero delle acque di pioggia Carrefour senza scaricarle in rete fognaria? Callerio riferisce che si stanno facendo valutazioni per indagare come vengono gestite le acque meteo nelle aree private.

Lanzani – PLIS GruBrìa esprime disappunto sulla modalità con cui si è proposta l’idea, non essendo stato il Parco coinvolto ma solo informato sullo stato di avanzamento, come purtroppo già accaduto per altri interventi ‘calati dall’alto’ (metropolitana, vasche…). Rileva l’assenza di un disegno di coerenza complessiva condivisa dove posizionare una infrastruttura mista per la gestione delle acque e la necessità di una concreta forma di coinvolgimento e co-progettazione. Dal mix delle acque e dalla possibilità di trattenere acque bianche senza recapitarle in rete dipende la possibilità di potere garantire funzioni fruitive; il Parco chiede di progettare il disegno del verde in modo che sia coerente con il progetto del Parco; c’è un elemento compensativo che non si vede e non sta all’interno all’area di intervento.

Giuranna, Assessore LLPP e Ambiente condivide alcune riflessioni emerse nella nuova amministrazione in carica da giugno 2019: una prima informazione relativa al progetto Seveso RIVER PARK si è avuta a settembre 2019, non si è a conoscenza di atti formali precedenti relativi a questa progettualità per cui si chiede di ricostruire l'iter dell'idea progettuale; il comune ritiene il progetto pilota una opportunità (sui temi idraulica e rinaturalizzazione) ma al contempo registra perplessità, anche tra i cittadini, sulla localizzazione (nel PGT quell’area è un’area agricola interna al PLIS, non residuale). Chiede se sia possibile individuare altra area all'interno del territorio comunale o, in caso contrario, di motivare in modo convincente la scelta che richiede una variazione al PGT. Sarà opportuno approfondire il tema in dialogo con i residenti nel quartiere Calderara e con la cittadinanza di Paderno Dugnano. Chiede inoltre di chiarire chi acquisirà le aree (CAP o Comune) e di poter intervenire con soluzioni migliorative sulla rete di drenaggio di Calderara; esprime preferenza per fitodepurazione con processo subsuperficiale ritenuto efficace e senza conseguenze di odori e zanzare. Ricorda che a Paderno Dugnano nell'ambito delle mitigazioni ambientali per riqualificazione Rho Monza è stato elaborato un progetto “Infrastruttura Verde” (con forestazione urbana), del quale si dovrà tenere conto e con cui occorrerà raccordare l'intervento per coerenza paesaggistica. In questo senso, sottolinea l'importanza di realizzare un progetto di qualità dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Infine, chiede che sia chiarita l'entità economica prevista e l’attribuzione delle competenze per le attività di manutenzione dell’impianto e della pulizia periodica.

Interviene Campanini per ricordare che la proposta progettuale Seveso RIVER PARK risponde a una sollecitazione del territorio, inserita nell’ambito del percorso del Contratto di Fiume e si configura come un progetto condiviso e non calato dall’alto.

Callerio precisa che la progettualità Seveso RIVER PARK è ora in fase preliminare e vi è l’intenzione di organizzare momenti di confronto con tutti i portatori di interesse per la scelta delle soluzioni progettuali. Sul tema della manutenzione, certamente le funzioni di servizio idrico integrato saranno a cura di Cap Holding mentre altre tipologie di manutenzioni sono da concordare con il Parco e anche con l’eventuale coinvolgimento delle attività agricole confinanti.

Altre considerazioni dalla chat:

Lanzani rileva come sia necessario un masterplan più ampio rispetto al perimetro del progetto pilota e con investimenti differenziati sugli spazi aperti; una buona progettazione di masterplan ottimizza i tempi.

Del Pero segnala proposta progettuale di area di laminazione con oasi naturalistica sul Tarò tra Meda e Seveso.

Determinazioni finali

Alla luce di quanto esposto, il Comitato di Coordinamento conviene circa l’aggiornamento del Programma d’Azione del Contratto di Fiume Seveso come segue: • revisione dell’azione C - Aggiornamento del censimento degli scarichi • inclusione del progetto Seveso RIVER PARK, previa attivazione di un un efficace percorso di condivisione e co-progettazione del quale la struttura dei Contratti di Fiume potrà svolgere un ruolo di facilitatore.

Kian chiude l’incontro ricordando che:

• per l’aggiornamento delle attività il Team CdF contatterà i referenti per le verifiche di stato di avanzamento e attuazione delle azioni del programma; si invitano in ogni caso i referenti stessi a segnalare attività e iniziative.

Allegati

• Presentazione: Attività 2020 Contratto di Fiume Seveso • Presentazione: Aggiornamento del censimento degli scarichi lungo l’asta del T. Seveso • Presentazione: Seveso River Park. Parco dell’acqua di Paderno Dugnano