DI Provincia di Forlì – VI° Settore Edilizia Privata, Territorio e Ambiente Piazza Fratti n. 2 – 47034 Forlimpopoli (FC) Tel.0543/749210 Fascicolo 2020/06-02/13 PROT. N. 0001003 /2021

OGGETTO: PROCEDIMENTO UNICO PER L’ACCERTAMENTO DELLA CONFORMITA' URBANISTICA, APPOSIZIONE DEL VINCOLO PREORDINATO ALL'ESPROPRIO E DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA' E APPROVAZIONE DEL PROGETTO, AI SENSI DELL'ART. 52-QUATER DEL DPR 327/01 E S.M.I., RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DEL METANODOTTO DENOMINATO “RIFACIMENTO ALLACCIAMENTO COMUNE DI DN 150 (6”) DP 64 BAR ED OPERE CONNESSE CON RELATIVE DISMISSIONI” NEI COMUNI DI FORLIMPOPOLI, FORLI E MELDOLA (FC). DITTA: SNAM SOC. RETE GAS S.P.A. per tramite procuratore - manager FABRIZIO BONIFACINO - Piazza Santa Barbara, n. 7 – San Donato Milanese – 20097 (MI)

COMUNE DI FORLIMPOPOLI - DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA CONFERENZA DI SERVIZI ART. 14, COMMA 2, L.241/90 E S.M.I. indetta da ARPAE con nota PG/2020/133700 del 21-09-2020

PREMESSO CHE: – in data 23/07/2020, con nota PG 102262/2020, acquisita al prot. n. 13384 del 23/07/2020, ARPAE ha comunicato a questo Comune l'avvio del procedimento in oggetto, su istanza di SNAM Rete GAS S.p.A. presentata in data 24/06/2020; – in data 17/09/2020 con nota PG/133700/2020, pervenuta al prot. n. 17353, ARPAE ha indetto la Conferenza dei Servizi decisoria ai sensi dell'art. 14, comma 2, L. 241/90 e s.m.i., in forma semplificata, modalità asincrona, per l'esame del progetto definitivo redatto da SNAM RETE GAS S.p.A., identificato come “Allacciamento comune di Meldola DN 100 (4”), MOP 64 bar”, così articolato: tre varianti al metanodotto esistente: • 1° Variante per Rifacimento Allacciamento comune di Meldola DN 150 (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 1,787 km; [Comune di Forlimpopoli] • 2° Variante per Rifacimento Allacciamento comune di Meldola DN 150 (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 6,895 km; [Comune di Forlì] • 3° Variante per Rifacimento Allacciamento comune di Meldola DN 150 (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 0,053 km;[Comune di Meldola] ricollegamenti a due metanodotti, in particolare: • Variante per Ricoll. All. Zannoni DN 100 (4”), DP 64 bar, lunghezza 10 metri circa [Comune di Forli]; • Variante per Ricoll. All. Vallata Bidente DN 100 (4”), DP 64 bar, lunghezza 13 metri circa [Comune di Meldola]; contestuale dismissione di circa 8,2 chilometri di linea, comprensiva di: • smantellamento di un impianto (valvole n. 4100575/3, n. 4100575/3.1 e n. 4140041/1); [Comune di Forlimpopoli]; • realizzazione dell’impianto n.4100575/2.1 [Comune di Forlimpopoli]; • rifacimento dell’impianto con valvola n. 4100575/4.[Comune di Meldola]; • dismissione All. Zuccherificio SFIR DN 150 (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 0,001 km; [Comune di Forlimpopoli]; – SNAM ha prodotto dichiarazione art. 31 del D.lgs. 164_2000 e ss.mm.ii., circa l'interesse locale dell'intervento;

1 – con la suddetta nota di indizione della Conferenza ARPAE, competente per il procedimento amministrativo (Arpae S.A.C.), ha dichiarato che il provvedimento conclusivo del procedimento unico in oggetto, ai sensi dell'art 52 quater del DPR 327/2001: • costituirà variante agli strumenti urbanistici dei Comuni di Forlimpopoli, Forlì e Meldola per la localizzazione dell'infrastruttura e per l'apposizione del vincolo espropriativo (asservimento e occupazione temporanea) sulle aree interessate dal progetto; • comprenderà la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera; • sostituirà, anche ai fini urbanistici ed edilizi, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere e nulla osta comunque denominati necessari alla realizzazione e all'esercizio dell'infrastruttura, ad esclusione degli adempimenti previsti dalle norme di sicurezza vigenti; – ha inviato le comunicazioni ai proprietari delle aree interessate dall’intervento, in adempimento alle procedure espropriative per l'asservimento e l'occupazione temporanea; – ha provveduto al deposito sul BURERT del 22/07/2020, su un quotidiano diffuso nell’ambito territoriale interessato dall’intervento, e la pubblicazione all'Albo pretorio dei Comuni interessati, avendo fissato il termine per la presentazione delle osservazioni in 60 giorni; infine la pubblicazione sul sito informatico della Regione Emilia ; – ha indicato il collegamento internet (Google Drive) al quale reperire la documentazione completa relativa al progetto: https://drive.google.com/drive/folders/1rSms8KCCDL04LvIH9tpnCtmhXUyFio7D?usp=sharing

PRESO ATTO CHE: – ARPAE, con la predetta indizione, ha richiesto al Comune di Forlimpopoli: • Autorizzazione per il parallelismo e/o attraversamento delle seguenti strade: Strada Comunale delle Fondine, Strada Vicinale Via Bertaccini e Strada Vicinale Fornace Amici; • Parere inerente alla conformità urbanistica dell’opera e al titolo abilitativo edilizio; • Parere relativo alla variante urbanistica (localizzazione dell’infrastruttura) anche ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio; • Valutazione studio previsionale impatto acustico opere cantiere; – come previsto dall’art. 52-quater del D.P.R. 327/2001 e smi, sarà necessario acquisire le deliberazioni dei Consigli Comunali di Forlimpopoli, Forlì e Meldola per le valutazioni in merito alle proposte delle varianti urbanistiche, ai sensi delle specifiche competenze individuate dall'art 42 del D.Lgs. 267/00;

DATO ATTO CHE: – con nota in data 02/10/2020, prot. 18471/2020, nei termini fissati da ARPAE, questo Comune ha richiesto specifiche integrazioni alla documentazione pervenuta; – ARPAE con PG/146779/2020 in data 12/10/2020, acquisita al prot. com.le n. 19095, ha trasmesso la richiesta di tutte le integrazioni formulate dagli Enti; – in data 19/11/2020 ARPAE, con nota PG/168305/2020 acquisita al prot. com.le n. 22262, ha trasmesso le integrazioni elaborate da SNAM S.p.A., messe a disposizione al collegamento informatico sopracitato ed indicato i termini perentori (15/01/2020) per la trasmissione delle determinazioni degli Enti, precisandone modalità di espressione in termini di assenso/dissenso;

DATO ATTO INOLTRE CHE: - preliminarmente alla trasmissione delle integrazioni, ARPAE con nota PG/143696/2020 del 06/10/2020, acquisita al prot. Com.le n. 18744, ha trasmesso le osservazioni pervenute dai soggetti interessati a conclusione degli adempimenti di pubblicazione procedura di espropriazione per la realizzazione dell'intervento in oggetto, richiedendo a tutte le Amministrazioni partecipanti alla Conferenza, di esprimere eventuali considerazioni, stante quanto previsto all'art. 11 della L.R. 37/2002;

2 – in data 27/10/2020, con nota prot. 20232, questa Amministrazione Comunale ha trasmesso ad ARPAE le proprie considerazioni in merito alle osservazioni pervenute relative al territorio comunale di Forlimpopoli e presentate da: • Grandini Maurizio, comproprietario con Mancini Gisella, per tramite geom. Maltoni Franco (Fg. n. 17, p.lle 18, 324) – comproprietario con Mancini Gisella; • Casci Claudia, proprietaria, per tramite Studio Legale Avv. Marta Rolli e Studio legale Avv. Federica Gardini (Fg. 17, p.lle nn. 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137); – 04/12/2020 ARPAE, con nota PG/176942/2020 acquisita al prot. com.le n. 23357, ha tramesso le controdeduzioni di SNAM alle osservazioni pervenute;

VISTA la documentazione del progetto definitivo prodotta da SNAM RETE GAS S.p.A. con le integrazioni fornite in seno al procedimento unico e richiamati, in sintesi, i vari elementi del progetto: Caratteristiche generali del progetto: – il rifacimento riguarda l'attraversamento di tre Comuni, partendo da Meldola fino al punto di intercettazione a Nord della Via Emilia in Comune di Forlimpopoli, riconnettendo il precedente progetto già approvato denominato “Allacciamento Comune di Meldola DN 100 – Variante DN 150 per rifacimento attraversamento Fiume Ronco”, ora in fase di esecuzione; l'intervento contribuirà all’ammodernamento della rete di trasporto del gas naturale ed al suo potenziamento in linea con gli standard di affidabilità e flessibilità richiesti, connessi con il mantenimento della Rete di Trasporto; – la profondità minima di interramento sarà pari a 1,50 m. migliorativa rispetto a quanto indicato dal Decreto Ministeriale 17.04.2008, che prevede una copertura minima di 0,90 m.; – i metanodotti in progetto sono costituiti da tubi in acciaio saldati di testa, rispondenti a quanto prescritto al punto 2.1 del DM 17.04.2008 e saranno dotati di: • Protezioni meccaniche, ossia messe in opera all’interno di tubo di protezione metallico o cunicolo in c.a. in corrispondenza degli attraversamenti e di parallelismi con strutture viarie o fabbricati e, ove necessario, munito di sfiati; • Protezioni anticorrosive: passiva esterna e protezione attiva (catodica) con apparecchiature lungo la linea; – l'impianto sarà dotato di Telecontrollo costituito da una polifora portacavi telecomunicazioni, interrotta da pozzetti rompitratta; – la linea sarà accompagnata da due impianti (Punto di Intercettazione di Linea (P.I.L.) e punto di Intercettazione con Disgaggio (P.I.D.) costituiti da tubazioni, valvole e pezzi speciali, prevalentemente interrati, ubicati in aree recintate con pannelli in grigliato di ferro verniciato alti 2,9 m. dal piano impianto, su cordolo di calcestruzzo armato; – l’accessibilità all’area di lavoro è normalmente assicurata dalla viabilità ordinaria e verrà utilizzata dai soli mezzi dei servizi logistici; è prevista inoltre la realizzazione dell’adeguamento stradale e la realizzazione di strade provvisorie ove necessario, la realizzazione di tomboni per l’attraversamento di fossi, canali etc. con mezzi di cantiere. Gli elaborati di progetto prevedono la specifica distinzione tra i vari tipi di accesso.

Fasce Vincolo Preordinato Esproprio/Asservimento: – la nuova condotta determinerà una Fascia di vincolo preordinato all’esproprio/asservimento pari a 11,5 m. dall'asse della condotta (distanze minime da fabbricati ricavata dal D.M. 17.04.2008), per un totale di 23 mt. di larghezza (colorazione marrone sugli elaborati). – In casi particolari, quali la percorrenza in cunicolo o tubo di protezione sotto strade urbane, la fascia di vincolo/servitù può essere ridotta. Nel caso specifico viene ridotta nel tratto corrispondente all'attraversamento della rotatoria sulla Via Emilia (V9 e V15), ed è pari a 4 mt per lato dall'asse della condotta, alla luce della categoria di posa “C” della condotta, ai sensi del D.M. 17.04.2008 (tav. Dis. 10-DT-11E-1101 r3 “Planimetria Catastale con fascia di asservimento ed aree occupazione temporanea);

3 – è pertanto necessaria la costituzione di una servitù di metanodotto tra Snam Rete Gas e le proprietà, con divieto di costruire, ma lasciando inalterate le possibilità di utilizzo agricolo dei fondi asserviti (servitù non aedificandi); – il progetto prevede anche un asservimento temporaneo di per realizzare la cosiddetta “area di passaggio” (colorazione verde sugli elaborati) per le operazioni di lavoro (scavo della trincea, posa e saldatura dei tubi e di rinterro della condotta., ripristini) e il passaggio dei mezzi di soccorso. Normalmente hanno larghezza di 10 - 14 m, dei mezzi di servizio e di soccorso, ma in alcuni punti saranno previsti allargamenti per particolari punti di lavoro.

Dismissione dei gasdotti esistenti ed impianti connessi: – la rimozione della condotta e delle opere accessorie avviene mediante la realizzazione di uno scavo a cielo aperto con successivo rinterro e ripristini morfologici delle aree interessate dai lavori; ove la completa rimozione risulta essere infattibile e ove viene espresso esplicitamente dall’ente competente, può essere prevista: • l’inertizzazione non distruttiva della condotta stessa se presente il tubo di protezione; • intasamento della condotta con malta cementizia se assente il tubo di protezione; – lo smantellamento degli impianti e punti di linea nonché delle recinzioni ed i relativi accessi, consiste nello smontaggio delle valvole, dei relativi bypass e dei diversi apparati che li compongono (apparecchiature di controllo, ecc.) e nello smantellamento dei basamenti delle valvole in c.a. Al termine delle operazioni, è previsto il ripristino morfologico delle limitate aree interessate dagli scavi; – anche le operazioni di dismissione necessitano dell'apertura temporanea dell’area di passaggio, opportunamente individuata sugli elaborati, con colore grigio di larghezza di 10 m. Sono previsti allargamenti all’area di passaggio nei tratti in cui la condotta da dismettere attraversa canali, strade, etc...

CONSTATATO IN PARTICOLARE: – che le parti del progetto ricadenti nel Comune di Forlimpopoli riguardano: • realizzazione del tratto identificato come 1° variante per rifacimento Allacciamento comune di Meldola DN (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 1,787 km; • dismissione del tratto esistente DN (4”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 1,592 km; • dismissione All. Zuccherificio SFIR DN 150 (6”), DP 64 bar, di lunghezza pari a 0,001 km; • realizzazione dell’impianto P.I.L. n. 4100575/2.1 per una superficie di 18 mq. con strada di accesso di circa 90 ml. da realizzare e asservire (Elaborato 18125-10-DT-D-5260-r3) • smantellamento di un impianto (valvole n. 4100575/3, n. 4100575/3.1 e n. 4140041/1); – il tratto di metanodotto 1° variante è tecnicamente così caratterizzato:  Diametro nominale 150 mm (6”)  Materiale: Acciaio EN L360 NB/MB  Tubo di Protezione: DN 250 mm – Acciaio EN L360 MB  Lunghezza 1,787 km;  Spessore della condotta 7,1 mm;  Pressione di progetto = 64 bar (tipo di metanodotto 1^ specie);  Pressione di esercizio = MOP 64 bar;  Grado di utilizzazione f = 0,57;  Fascia di servitù = 11,5 + 11,5 metri;  Fascia di servitù ridotta = 4 + 4 metri;

4 – il nuovo tratto è collocato ad ovest dell'abitato, in area compresa tra la circonvallazione ovest e l'ambito fluviale del Ronco, con origine nell'attuale Impianto a nord della Via Emilia, fino al nuovo All. Com. Meldola-Variante Fiume Ronco, in prossimità delle vasche SFIR, in fase di esecuzione; – nel suo percorso attraverserà aree agricole di proprietà privata, costeggiando in parte l'esterno delle circonvallazioni, prevedendo l'attraversamento della Via Emilia in corrispondenza della rotatoria di accesso ovest alla città; – una parte del tracciato (V1 – V5 e V. 22 – V. 31) corre parallela a l tratto di metanodotto già esistente e da dismettere, con leggera traslazione verso nord; – in territorio comunale sono interessate dall'attraversamento le seguenti strade, di competenza Comunale, stante sia la proprietà che l'uso pubblico: • Strada Comunale delle Fondine (realizzato con trivellazione e tubo di protezione); • Strada vicinale dei Bertaccini (realizzato con trivellazione e tubo di protezione); • Strada Vicinale Fornace Amici (realizzato con scavo a cielo aperto); – La rimozione dell'attraversamento esistente di Via Nuove Fondine e Via Bertaccini è previsto con intasamento del tubo di protezione;

– Il progetto individua tutti i tipi di interferenza ed attraversamento da parte delle infrastrutture di rete ed i relativi Enti competenti consultati in seno alla conferenza, tra i quali anche la Società SFIR, sia per un tratto di allacciamento che per la condotta interrata che collega l'area ex Zuccherificio, ubicata nel centro urbano, alle vasche ubicate più a sud, in prossimità del Fiume Ronco (ELENCO Enti competenti Allegato 18125-00-LT-E-0155_r3, tra cui: Telecom, Hera, Enel, Consorzio di Bonifica, Anas, SFIR, Provincia, etc...); – i due impianti (dismissione e nuovo) sono entrambi localizzati in prossimità dell'intersezione SFIR (vicino al deposito comunale); il nuovo sarà costituito da box di altezza max. di 2,90 m. Dim. Box 3,30 x 4,95 con le caratteristiche sopra descritte, il nuovo impianto sarà servito da strada di accesso della lunghezza di 25 m. che dovrà essere realizzata e asservita;

5 PRESO ATTO dei criteri ambientali di buona progettazione che SNAM ha indicato come assunti dal progetto, oltre a quanto evidenziato negli strumenti di tutela urbanistica: • percorrere i corridoi tecnologici esistenti, per esempio in parallelo, ove presenti, ad altri metanodotti; • transitare, ove possibile, in ambiti a destinazione agricola, lontano dalle aree di sviluppo urbanistico e/o industriale; • selezionare i percorsi meno critici dal punto di vista del ripristino finale, per recuperare al meglio gli originari assetti morfologici e vegetazionali; • limitare il numero degli attraversamenti di fossi e scoline; Al fine del recupero ambientale, vengono realizzate le opere di ripristino. Tali opere consistono in due tipologie principali: • ripristini morfologici mirati, nel caso specifico, alla sistemazione idraulica dei fossi e delle scoline presenti; • ripristini vegetazionali, finalizzati alla costruzione, nel più breve tempo possibile, del manto vegetale presente prima dei lavori nelle zone con vegetazione naturale; nelle zone agricole, detti interventi sono mirati al recupero della fertilità originaria con recupero ed accantonamento, nella prima fase dei lavori, della parte di humus e successivo riposizionamento a lavori completati.

VERIFICATO che le aree interessate dall'intervento sono così classificate nella pianificazione territoriale e paesaggistica e negli strumenti urbanistici comunali:

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.) E PIANO STRUTTURALE COMUNALE (P.S.C.)

– ZONE DI TUTELA DEI CARATTERI AMBIENTALI DI LAGHI, BACINI E CORSI D’ACQUA – Art. 17 c. 2 del PTCP (ART. 17 P.T.C.P. - ART. 2.3 PSC); • lett. b) "Zone comprese entro il limite morfologico"; • lett. c) "Zone di tutela del paesaggio fluviale";

– SISTEMA DELLE AREE AGRICOLE (ART. 11 PTCP): • rete dei canali di Bonifica della Romagna Centrale (Scolo Ponticello Nuovo, Scolo Ponticello Fondine Emilia); • Filari tutelati (art. 10 PTCP – ART. 2.1 PSC); – TUTELA DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI E SOTTERRANEI - Zona A e B (ART. 28APTCP – ART. 2.13. e 2.14 PSC); – AMBITI PER LA RICONNESSIONE DELLE RETI ECOLOGICHE (ART. 54 P.T.CP – ART. 2.21 PSC); – PROGETTI DI TUTELA RECUPERO E VALORIZZAZIONE (ART. 32 PTCP - ART. 2.23 PSC);

PIANO STRUTTURALE COMUNALE – REGOLAMENTO URBANISTO EDILIZIO – POLO FUNZIONALE – POTENZIALE - “PARCO TERRITORIALE DEL FIUME RONCO” (ART. 6.3 PSC); – AREE DI VALORE NATURALE E AMBIENTALE (ART. A-17 L.R.20/2000 - ART. 8.3 PSC - PARCO FLUVIALE RONCO (ART. 3.9.1 RUE); – AMBITI PER LA RICONNESSIONE DELLA RETE ECOLOGICA (ART. 2.21 PSC) - RETE ECOLOGICA, FASCE A e B e C (ART. 4.13.1 – 4.13.2 – 4.13.3 RUE); – AMBITI AGRICOLI DI RILIEVO PAESAGGISTICO (ART. A-18 L.R. 20/2000) ART. 8.4 PSC - PARCO FLUVIALE RONCO (ART. 3.92 RUE ); – AMBITO AGRICOLO PERIURBANO (ART. 8.6 PSC e ART 3.9.4 RUE); – FASCE DI RIQUALIFICAZIONE DELLA VIA EMILIA – PISTA CICLABILE E SISTENTE (ART. 2.10 PSC- ART. 4.20 RUE); – FASCE DI RISPETTO VIA EMILIA, STRADA PROVINCIALE E CIRCONVALLAZIONE EMILIA (ART. 7.1PSC- ART. 4.17 RUE);

6 REGOLAMENTO URBANISTO EDILIZIO – FASCIA DI RISCHIO AEROPORTO (4.19bis RUE) - fasce B-C di rischio. – Infrastrutture viarie come individuate alla Tav. 2 del RUE “Limitazioni delle attività di trasformazione e d'uso dei territorio”;

PIANO STRALCIO PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO, VARIANTE CARTOGRAFICA E NORMATIVA DI “COORDINAMENTO PAI-PGRA” APPROVATA DALLA G.R. IL 5/12/2016, D.G.R. N. 2112/2016): • aree a moderata probabilita' di esondazione (art. 4) • aree di potenziale allagamento (art. 6);

ACCORDO TERRITORIALE tra la Provincia di Forlì/Cesena, l'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, il Servizio Tecnico di Bacino della Romagna ed i Comuni di Forlì e Forlimpopoli per la riqualificazione fluviale del Ronco - Bidente nel tratto fra il ponte della via Emilia e la confluenza del Torrente Salso", approvato con Delibera C.C. n.13 del 26/04/2012 e sottoscritto fra le parti in data 31/01/2013: il tratto inizale sud del progetto ricade nel sub-ambito definito: Ambito 9 - vasche ex SFIR: area di espansione delle piene;

– che il tratto interessato e le opere connesse, nel territorio di Forlimpopoli, NON ricadono in ambiti tutelati soggetti ad Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.lgs. 42/2004;

7 RICHIAMATO l'art. 3.10 del RUE “Condizioni di insediamento e di intervento nel territorio rurale” del R.U.E. vigente il quale recita: c9 E’ ammessa inoltre la realizzazione di tutte le infrastrutture a rete da parte degli Enti preposti. c10 Dovrà essere verificata, per qualsiasi intervento, la presenza di eventuali vincoli derivanti dalla pianificazioni sovraordinata e da reti infrastrutturali.

SI ESPRIMONO LE SEGUENTI VALUTAZIONI ISTRUTTORIE: 1 – Parere sulla variante urbanistica Poiché trattasi di infrastruttura tecnologica interrata per il trasporto della materia prima gas, nelle modalità descritte nel progetto, l'opera risulta in generale compatibile con i sistemi e le zone paesaggistici sopra indicati, anche con riferimento alle opere accessorie in quanto interventi puntuali. Tuttavia il tracciato di progetto non risulta presente nella strumentazione urbanistica comunale e SNAM non è proprietario dei terreni interessati. L'intervento pertanto è in variante alla pianificazione urbanistica vigente con necessità di apposizione di vincolo preordinato all'esproprio, come risultante dagli specifici elaborati: • Allegato 3 “Doc. 10-LT-E-0150 r 3 Elenco proprietari, Fogli e particelle catastali • Tav 18125-10-DT-11E 1101 r3 Piano Particellare di esproprio- Aree di servitù e occupazione temporanea”; • Allegato 18125 – 10 – LT- E – 9150 r.3 Elenco proprietari Aree di Occupazione temporanea opere in dismissione; • Tav 18125-10-DT-11E 9103 r3 Planimetria catastale con Aree di Occupazione temporanea opere in dismissione;

Esaminata in particolare la risposta elaborata da SNAM alla richiesta di integrazioni di questo Comune, e ritenuto che la stessa risulti complessivamente esaustiva in quanto:

Punto 1) Interferenza/parallelismo con filare tutelato. Dalle sovrapposizioni cartografiche effettuate, dai chiarimenti e dai particolari di dettaglio forniti circa gli accorgimenti dell'area di lavoro, vengono escluse interferenze negative nel parallelismo al filare tutelato dal PTCP (art. 10, comma 2, lett. b) e dal PSC (art. 2.1), ubicato in prossimità della SP 37. (Elaborato 18125 – DT – 5E-1130 r0). SNAM risponde che “anche a seguito dei sopralluoghi in fase di fattibilità, che il cantiere non interferirà con nessun filare, per tanto a seguito dei lavori verrà ripristinata la situazione ante operam attraverso l’intero ripristino dell’area attraverso inerbimenti a seguito della chiusura dello scavo della trincea”. Più in generale SNAM specifica che l'’intervento non prevede abbattimento di alberature.

8 9 Punto 2.Interferenza della servitù con la statua di “” in prossimità via Emilia; nell'allegato 10-DT-6E-1131 è individuata in 8, 6 mt. la distanza della base della statua dal'asse della tubazione. Considerato che, come anticipato, nell'attraversamento della Via Emilia, la fascia di asservimento è stata ridotta, si ricava che non sussiste interferenza di servitù con la statua. (Tav. 18125-10-DT-11e-1101_r3);

Punto 3) Interferenza del nuovo impianto PIL 4100575-2.1, con previsioni urbanistiche di innesto viabilità circonvallazione: con le integrazioni SNAM ha recepito quanto richiesto dalla nota dei Lavori Pubblici, spostando ad ovest della strada di accesso all'impianto, mantenendo libera la parte verso la via Emilia. Non è stata però indicata una distanza esatta. Si rinvia pertanto a quanto richiamato nell'allegato parere del Settore Lavori Pubblici Patrimonio e Progettazione che pone la seguente prescrizione, nel caso di necessità di intervento sull'intersezione viabilistica, dovuta allo sviluppo urbanistico in corso e/o futuro (si veda parere allegato prot. 811 in data 14/01/2021): “In previsione della realizzazione della rotatoria al posto dell'attuale incrocio fra l'asse di scorrimento e la Via Amendola, qualora il progetto prevedesse la modifica della posizione attuale dell'impianto fuori terra, si conferma la richiesta di impegno a SNAM affinchè provveda allo spostamento dell'impianto, a cura e sue spese, al momento della modifica di detta viabilità”.

10 Per quanto riguarda altri aspetti segnalati nella richiesta di integrazioni, nella relazione di integrazione fornita da SNAM sono state ripresi punto per punto, i contenuti della documentazione integrativa prodotta per il primo procedimento (2019) in risposta alla precedente richiesta di integrazioni (prot. com.le n. 14193 del 25/07/2019) che di seguito si riportano: • (punto3) La Rete ecologica in prossimità della S.P. n. 37 viene completamente salvaguardata e non si prevedono danneggiamenti o abbattimenti di alberature. L’impianto vegetazionale di mitigazione della stessa S.P. n. 37 (rete ecologica di rango provinciale) e esterno alle opere di costruzione. Per quanto riguarda la dismissione, la vegetazione a bordo strada non verrà compromessa in quanto il tratto in questione sotto strada verrà intasato senza la necessità di sradicamenti degli arbusti in questione.  (punto 4): Al fine del ripristino dell’area verranno utilizzate le essenze arboree / arbustive già utilizzate per la riqualificazione fluviale del Ronco-Bidente nel tratto fra il ponte della via Emilia e la confluenza del Torrente Salso.” Dette specificazioni, sono pertanto da ritenersi integrative del nuovo progetto definitivo proposto (2020) e, data la specificità dell'Ambito 9 dell'Accordo territoriale, ove ricade in parte il tracciato, si ritiene di dover ribadire che: • le operazioni di scavo interne al sub-ambito 9 vasche SFIR dell'Accordo Territoriale, in particolare quelle connesse alla rimozione della vecchia tubazione, dovranno avvenire rispettando la conformazione morfologica e naturalistica del luogo, oltreché la sicurezza degli argini; • dovrà essere ripristinato il percorso ciclabile - pedonale interessato, garantito il rispetto e la sicurezza degli argini esistenti;

Infine, verificato che in prossimità del nuovo tratto, la presenza di un edificio ex rurale a tipologia abitativa, insistente sulla P.lla n. 60 del Fg. 17, in angolo Via delle Fondine – Via Fornace Amici, è necessario che siano verificare le condizioni e le distanze di sicurezza previste.

2. Autorizzazione per il parallelismo e/o attraversamento delle strade comunali:

Il Settore Lavori Pubblici ha espresso il parere favorevole e rilasciato nulla osta agli attraversamenti delle strade comunali e di uso pubblico, secondo le prescrizioni allegate [VEDI ALLEGATO Prot. n. 811 in data 14/01/2021].

3. T itolo abilitativo edilizio

Si ritiene che il presente procedimento unico ai sensi del DPR 327/2001 art. 52 – quater e dell’art. 10 della L.R. 26/2004, art.16 (autorizzazione unica), rispetto alla disciplina edilizia regionale sia da inquadrare all’art.10 “procedure abilitative speciali” della L.R. 15/2013, il quale fa salva “ogni altra procedura autorizzativa speciale prevista dalle discipline settoriali che consente la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio.” Ai sensi dell’art. 52-quater il provvedimento conclusivo sostituirà anche il “titolo edilizio”. Fuori dai casi di cui alle procedure speciali sopra richiamate, tale intervento sarebbe soggetto a Permesso di Costruire e la deviazione di gasdotto nel suo complesso, è da intendersi come intervento di nuova costruzione, ai sensi della L.R. 15/2013 e ss.mm.ii. Ciò premesso e tenuto conto che: – il progetto ed ARPAE in seno alla indizione della Conferenza di servizi hanno definito tutti i tipi di competenza dei vari enti che il tracciato interessa man mano nel suo percorso, i quali esprimono i propri i pareri nulla osta o altro atto comunque denominato in seno alla conferenza (nota prot. ARPAE PG/133700/2020 in data 17/06/2020; – la documentazione contiene, in particolare: • “Doc. 00-RT-E-5006 - Relazione indagini terre e rocce da scavo;

11 • Dichiarazione di utilizzo art. 21 del d.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.; • “Dis. 00-DT-D-5149 – Carta della campagna ambientale”; • “Rapporti di prova”; • modello MUR A.1/D.1 (sismica)– Asseverazione da cui risulta che l'intervento è privo di rilevanza per la pubblica incolumità come da delibera di Giunta regionale n.2272/2016, in quanto: condotta interrata - voce A.2.4 , codice (L1). • Dichiarazioni antimafia; – l’opera è soggetta al parere di conformità del progetto ai sensi dell’Art. 3 del D.P.R. 151/2011 da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena. Allo stesso Comando, prima della messa in esercizio, verrà inviata la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.); – parte del percorso dell'infrastruttura ricade in fasce di rischio C e D del piano di rischio aeroportuale ove sono ammesse le Funzioni speciali per l’infrastrutturazione del territorio. In relazione a tale si prende atto che sono stati invitati quali componenti della Conferenza di servizi anche ENAC e ENAV che in tale sede saranno tenuti ad esprimersi in relazione all’autorizzazione ostacoli e pericoli per la navigazione aerea. – Valutazione di Incidenza, svolta in via cautelativa, dato che il tracciato ricade all'estreno dell'area SIC, la quale esclude incidenza negativa significativa rispetto ai siti vicini; in particolare la 1° variante risulta ad almeno 505 mt. dal sito Meandri Fiume Ronco escludendo anche un impatto significativo da rumore di cantiere; Si esprime parere favorevole ai fini abilitativi dell'intervento.

4 - Valutazione Acustica – cantiere L 'art. 11, comma 1 della L.R. 15/2001 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”, prevede che “Le autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile qualora comportino l'impiego di macchinari o impianti rumorosi, sono rilasciate dai Comuni anche in deroga ai limiti fissati all'art. 2 della Legge n. 447 del 1995, sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale...”; Il Comune di Forlimpopoli è dotato di classificazione acustica, la quale contiene la regolamentazione delle “Attività temporanee e cantieri” (art. 2.1.3 delle Norme Tecniche di Attuazione) in recepimento della “Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna n. 45/2002 recante i “Criteri per il rilascio delle autorizzazioni per particolari attività in attuazione dell’art. 11, comma 1 della Legge Regionale 15/2001”. La normativa comunale contiene un “REGOLAMENTO COMUNALE TIPO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE” ad integrazione dei criteri regionali. In data 21-09-2020, con D.G.R. n. 1197 “CRITERI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE, IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI NORMATIVI, AI SENSI DELL'ART. 11, COMMA 1, DELLA L.R. 9 MAGGIO 2001, N. 15.”, la Regione Emilia Romagna ha aggiornato i criteri già stabiliti con la D.G.R. n. 45 del 21/01/2002;

Dalla relazione previsionale di impatto acustico prodotta dal SNAM, emerge che: - Trattandosi di una condotta interrata, una volta in esercizio il nuovo metanodotto non causerà alcuna variazione del clima acustico delle aree interessate, né sarà causa di incremento del traffico veicolare dovuto ad operazioni ad esso connesse.  i limiti assoluti di immissione a tutti i recettori esaminati e localizzati nelle classi acustiche di appartenenza (III), non vengono superati per quanto riguarda i recettori di Forlimpopoli (R1, R2)  i limiti assoluti di emissione sono superati all’interno della fascia temporanea di lavoro, limite massimo oltre il quale i mezzi di cantiere non si troveranno ad operare. Per i lavoratori, durante la fase di cantiere, saranno previste protezioni individuali per la tutela della salute stessa dei singoli operatori. Per il Comune di Forlimpopoli,dalle simulazioni effettuate non risulterebbe la necessità di un rilascio di autorizzazione in deroga.

12 Tenuto conto degli aggiornamenti recentemente sopravvenuti con la DGR. 1197/2020, preso atto che già il Regolamento Comunale definisce criteri coerenti con tale aggiornamento, si esprime parere favorevole in merito alla valutazione previsionale acustica relativa al cantiere con le seguenti prescrizioni: – rispetto delle condizioni previste nelle Norme della Zonizzazione acustica comunale (cap 2.13. cantieri), come integrate da quelle di più recente istituzione di cui alla DGR. 1197 del 21-09- 2020, CRITERI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE, IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI NORMATIVI, AI SENSI DELL'ART. 11, COMMA 1, DELLA L.R. 9 MAGGIO 2001, N. 15., allegato, cap. 3; – in particolare occorre specificare, trattandosi di cantiere esterno, che durante gli orari in cui è consentito l'utilizzo di macchinari rumorosi non deve mai essere superato il valore limite Laeq 0 70 dB (A) con Tm > 10 minuti, rilevato in facciata ai ricettori. – obbligo di comunicazione dell'avvio cantiere almeno 20 gg. Prima, allo Sportello Unico del Comune; – qualora si verificasse l'impossibilità del rispetto anche di una sola delle condizioni di cui sopra, andrà fatta richiesta di specifica autorizzazione in deroga al Comune, secondo le modalità definite nella DGR 1197/2020.

DATO ATTO CHE: • in data 12/01/2021, il progetto di variante è stato sottoposto al parere per la Commissione per la Qualità Architettonica e Paesaggistica la quale ha espresso parere FAVOREVOLE (verbale n. 2); • il progetto di variante è stato sottoposto alla Giunta Comunale in data 14/01/2021 ai fini dell'avvio iter di variante urbanistica per il Consiglio Comunale, evidenziando le valutazioni sopra espresse in merito al presente parere di conformità; • E' stato acquisito il parere del Settore Lavori pubblici Patrimonio e Progettazione il quale ha dato il seguente parere, in data 08/01/2021, con prot. n. 811;

ATTESO CHE: • Nella strumentazione urbanistica del Comune di Forlimpopoli il tracciato dell'esistente Metanodotto è riportato nella tavola 2 del RUE “Limitazioni alle attività di trasformazione e d'uso del territorio” vigente, con le relative distanze/fasce di rispetto; • che, pertanto la variante di tracciato porterà alla modifica della suddetta tavola (vedi stralcio cartografico Allegato, con tratto colorazione rosso); • la modifica del tracciato comporta variante anche ai fini dell'apposizione della servitù ed al vincolo preordinato all'esproprio e, pertanto occorre predisporre apposita variante (POC Stralcio per opera pubblica) ai sensi del DPR. 52 quater e dell'art. 4 della L.R. 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l'uso del territorio”;

PRESO ATTO CHE l’opera in oggetto, per le dimensioni che sono inferiori ai 20 km, non è soggetta a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del DLgs. 3.4.2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”;

Alla luce di quanto sopra verificato e valutato:

SI ESPRIMONO LE SEGUENTI DETERMINAZIONI, sulla base della documentazione progettuale completa ed integrata, messa a disposizione da ARPAE al collegamento internet (Google Drive): https://drive.google.com/drive/folders/1rSms8KCCDL04LvIH9tpnCtmhXUyFio7D?usp=sharing

13 A) DI ESPRIMERE PARERE FAVOREVOLE, in linea generale, alla variante di tracciato proposta col progetto in esame, facendo tuttavia salva l'espressione di competenza del Consiglio Comunale sulla Variante Urbanistica, che dovrà essere acquisita in successiva sede, necessaria all'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio/apposizione di servitù, ai sensi dell'art. 52- quater del DPR 380/2001 e ss.mm.ii, con la seguente condizione, derivante da quanto indicato nel parere del Settore Lavori Pubblici Patrimonio e Progettazione, nel caso di necessità di intervento sull'intersezione viabilistica, dovuta allo sviluppo urbanistico in corso e/o futuro: “In previsione della realizzazione della rotatoria al posto dell'attuale incrocio fra l'asse di scorrimento e la Via Amendola, qualora il progetto prevedesse la modifica della posizione attuale dell'impianto fuori terra, si conferma la richiesta di impegno a SNAM affinchè provveda allo spostamento dell'impianto, a cura e sue spese, al momento della modifica di detta viabilità”.

B) Di dare atto che la variante, che sarà da sottoporre alla competenza del Consiglio Comunale di Forlimpopoli alla prima data utile, comporterà Variante specifica ai sensi della disciplina transitoria prevista all'art. 4 della L.R. 24/2017 “DISCIPLINA REGIONALE SULLA TUTELA E L'USO DEL TERRITORIO”, e del DPR 327/2001, art. 52 quater, assumendo valore di POC stralcio e Variante specifica alla tavola n. 2 del Limitazioni delle attività di trasformazione del territorio del Regolamento urbanistico edilizio, delle quali si allega stralcio.

C) Di allegare alla presente il parere favorevole del Settore Lavori Pubblici Patrimonio e Progettazione, ed il relativo nulla osta relativo agli attraversamenti delle strade comunali, prot. n. 811 del 14/01/2021, chiamando SNAM al rispetto delle prescrizioni in esso contenute;

D) Di ritenere compatibile sotto l'aspetto urbanistico ed edilizio l'intervento proposto specificando che, al fine del rilascio del titolo unico, il quale assumerà anche valore di permesso di costruire, dovranno essere rispettare tutte le prescrizioni ed indicazioni fornite dagli enti, nonché integrato con le seguenti: • le operazioni di scavo interne al sub-ambito 9 vasche SFIR dell'Accordo Territoriale, in particolare quelle connesse alla rimozione della vecchia tubazione dovranno avvenire rispettando la conformazione morfologica e naturalistica del luogo, oltrechè la sicurezza degli argini; • dovrà essere ripristinato il percorso ciclabile - pedonale interessato, garantito il rispetto e la sicurezza degli argini esistenti; • Per quanto riguarda la Rete ecologica in prossimità della SP 37, stante la stretta vicinanza dell'area di cantiere, se danneggiata o rimossa, andrà ricostituita nelle forme e nella tipologia della vegetazione esistente; parimenti dicasi per ogni eventuale danneggiamento o abbattimento di alberature, con rimando al Regolamento del verde comunale; • in prossimità dell'edificio insistente sulla P.lla n. 60 del Fg. 17, in angolo Via delle Fondine – Via Fornace Amici, è necessario che siano verificare le condizioni e le distanze di sicurezza previste, come già segnalato nella lettera prot. 20878 in esame delle osservazioni.

E) Di assentire, ai sensi della L.R. 15/2001 e ss.mm.i.ii, art. 11, SNAM s.p.a all'attività di cantiere, con le seguenti prescrizioni: • rispetto delle condizioni previste nelle Norme della Zonizzazione acustica comunale (cap 2.13. cantieri), come integrate da quelle di più recente istituzione di cui alla DGR. 1197 del 21-09-2020, CRITERI PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE, IN DEROGA AI LIMITI ACUSTICI NORMATIVI, AI SENSI DELL'ART. 11, COMMA 1, DELLA L.R. 9 MAGGIO 2001, N. 15., allegato, cap. 3; • in particolare occorre specificare, trattandosi di cantiere esterno, che durante gli orari in cui è consentito l'utilizzo di macchinari rumorosi non deve mai essere superato il valore limite Laeq 0 70 dB (A) con Tm > 10 minuti, rilevato in facciata ai ricettori.

14 • obbligo di comunicazione dell'avvio cantiere almeno 20 gg. Prima, allo Sportello Unico del Comune; • qualora si verificasse l'impossibilità del rispetto anche di una sola delle condizioni di cui sopra, andrà fatta richiesta di specifica autorizzazione in deroga al Comune, secondo le modalità definite nella DGR 1197/2020.

Forlimpopoli lì 15/01/2021

Il Responsabile del Procedimento IL RESPONSABILE DEL VI SETTORE Arch. Patrizia Pollini Arch. Raffaella Mazzotti

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