15

REDAZIONE CRONACA [email protected] LECCOCRONACHE Tel 0341.357411 Fax 0341.368547 Ernesto Galigani [email protected], Edoardo Ceriani [email protected], Marco Corti [email protected], Gianluca Morassi [email protected], Roberto Crippa [email protected], Maura Galli [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Nicola Panzeri [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Lorenza Pagano [email protected]

[ SCUOLA ] Sit in del panino, la protesta dei genitori Hanno mangiato con tavolini fuori dalla Battisti di Acquate per chiedere di rivedere l’appalto mensa

Come annunciato hanno pranzato per sto si sono visti chiedere una somma mag- cura». Richiesta che difficilmente sarà ac- effetto contrario. Rischia di ritorcersi con- strada contro il caro mensa, contro il buo- giore del previsto. colta per una serie di leggi e leggine sulla si- tro. «Non hanno pensato che ci sono anche no pasto per non residenti che da inizio an- Una protesta educata ma decisa. Peccato che curezza. tanti studenti residenti in città che frequen- no scolastico (ma la decisione è del febbraio l’assessore all’istruzione Francesca Bonacina Durante il sit-in i genitori hanno diffuso una tano scuole in altri luoghi. Comuni che pre- scorso) è per tutti a 5,70 euro. Oltre il dop- non si sia fatta vedere. In molti l’aspettava- lettera aperta indirizzata al dove sto verranno a chiedere un contributo. Alla pio visto che fino a giugno buona parte del- no per aprire un dibattito, per confrontar- fanno notare: «La decisione di far pagare il fine sarà una spirale di ritorsione - proseguo- le famiglie pagava 2,60 euro, la quota richie- si. Peccato pure per l’assenza del dirigente contributo massimo agli utenti non residen- no i genitori -. Bastava lasciare le cose com’e- sta per la fascia media d reddito. scolastico Renato Cazzaniga, che poteva ti indipendentemente dal loro reddito fami- rano lo scorso anno». Chiari gli attacchi al- Fuori dalla scuola elementare di Acquate, passare anche solo per dimostrare solida- liare è illegittima, sbagliata e discriminante. l’assessore Bonacina. «Il far pagare il contri- sul bordo della strada, il tavolo apparecchia- rietà. E’ sbagliata perchè la mensa è il momento buto massimo non è una scelta di equità, co- to come se fosse un pic-nic, con tutte le vi- Questa mattina una delegazione di genitori fondamentale integrato, connotato e com- me afferma, in quanto equità è giustizia so- vande per il pranzo. In realtà ieri c’era ben busserà alla sua porta per chiedere l’autoriz- plementare nel progetto educativo. E’ discri- ciale e dunque andrebbe calcolato sul red- poco da festeggiare. Una protesta educata zazione ad utilizzare un locale della scuo- minante perchè il Comune di eroga dito familiare». Le proposte sono chiare: in- ma decisa con tanti genitori che ogni matti- la per la pausa pranzo. contributi alle scuole private indipendente- nanzitutto avere un locale dove far consu- na sono costretti, per motivi di lavoro, a por- «Chiediamo al dirigente di darci la possibi- mente dalla residenza o meno dei frequen- mare il pasto portato da casa, avviare un di- tare i loro figli nelle scuole cittadine. E ne lità di usare un’aula, dove far consumare tatori». scorso col Comune, per quanto possibile, e farebbero anche a meno se solo i tempi del ai nostri figli il pranzo che si porteranno Ma non solo: la proposta dell’assessore Bo- rivedere l’appalto con l’azienda che gestisce lavoro e della scuola coincidessero nei loro da casa - sbotta Lello Colombo, uno degli ar- nacina di chiedere un contributo ai Comu- il servizio mensa. Definito dai genitori «one- Comuni di residenza. Genitori che al mo- tefici della protesta -. Speriamo che ci aiuti. ni di residenza delle famiglie che frequen- rosissimo, tra i più cari della Lombardia». mento di acquistare il blocco dei buoni pa- Dobbiamo trovare una soluzione veloce e si- tano le scuole cittadine, rischia di avere un Paola Sandionigi

[ i motivi] GENITORI E FIGLI UNITI NELLA PROTESTA

Dall’alto Lello Colombo, Marsilia Paludi, Domenica Stelitano, Raffaella De Col e Claudio Trentani IL VIDEO laprovinciadilecco.it Il filmato Finiti i soldi: e le fotografie della protesta dei genitori contributi solo della scuola elementare di Acquate ai lecchesi per le tariffe della mensa

Sono 313 i bambini non residenti che frequentano le scuole della città, l’anno scorso 320 quindi sono 7 le fa- miglie che hanno rinunciato al servizio per i costi. Fino a giugno il buono pasto si pagava in base al reddito familiare, qualsiasi fosse la residenza della fami- glia, il resto veniva coperto dal Comu- ne. Con l’inizio del nuovo anno scola- stico la sorpresa: chi risiede fuori città che abbia un reddito minimo o alto pa- ga la stessa somma: 5,70 euro a pasto perché il Comune non dà più il contri- buto. Il resto dovrebbe essere coperto dai comuni di appartenenza che però fanno orecchie da mercante. Per i residenti invece resta il calcolo sul- la base del reddito familiare, valutato at- traverso determinati strumenti come l’I- see. Una calcolo che dovrebbe assicu- rare alle famiglie un esborso in base al- le reali possibilità economiche. Una fa- miglia media con due figli si colloca nel- la fascia bassa se il suo reddito non su- pera i 14.151 euro, che salgono a 28.818 euro come tetto massimo per la fascia [ LE INTERVISTE ] media e che portano a pagare la tariffa per fascia alta a chi li supera. La fascia bassa paga 1,55 euro a pasto, ovvero 7,75 euro a settimana, calcola- «Che ci diano almeno un’aula dove mangiare» to su cinque rientri pomeridiani: detta formula del tempo pieno, o delle 40 ore Vengono dai comuni limitrofi per necessità di lavoro e ora non possono permettersi di pagare settimanali. Il Comune di Lecco copre il 42% della spesa ovvero 4.20 euro. C’è chi come Marsilia Paludi, re- parco a mangiare i panini». per tante mamme di dover lavorare. Stellitano di Garlate -. Lavoro in ospe- La fascia media, quella dove si colloca sidente a , tutti i giorni Una situazione difficile anche per «Avrei scelto senza problemi la scuo- dale a Lecco e con la scuola a tempo la maggior parte delle famiglie, versa andrà a prendere le sue due figlie a Claudio Trentani residente ai Piani la di , dove sono pieno riesco a far coincidere i tempi. 2,60 euro a pasto, cioè 13 euro alla set- scuola e le porterà al parco a mangia- Resinelli, in territorio di Abbadia, con residente, se ci fosse stato il tempo pie- Potrei organizzarmi con mia mamma, timana, il Comune in questo caso versa re i panini preparati a casa. «Mi trovo attività di panificatore. «Per no - dice Raffaella De Col farla venire a prenderli, portarli da lei 3.10 euro a pasto. La fascia alta a cui ap- in una situazione molto difficile - rac- noi è stata un’amara sorpre- -. Ho chiesto a mio Comu- a mangiare e riaccompagnarli a scuo- partengono le famiglie con un reddito conta Marsilia Paludi -. Sto vendendo sa: nessuno ci ha avvisati ne un aiuto, un sostegno la. Ma purtroppo anche un’operazio- consistente paga 4,20 centesimi a pasto. la casa di Bosisio per trasferirmi defi- di questo incremento. A sa- «Con mille per il buono mensa ma ne così semplice qui diventa compli- Il Comune in questo caso aggiunge 1.50 nitivamente a Lecco, nel frattempo per perlo avremmo fatto i no- euro al mese niente di fatto, mi hanno cata. Se un bambino esce all’ora di euro. A questo punto come hanno già evitare di dover cambiare scuola alle stri conti e magari scelto non posso detto che non possono fa- pranzo non può più rientrare fino al- fatto molti comuni del territorio ad bambine ad anno scolastico già inizia- un’altra scuola. Già per evi- re nulla. Mi trovo in una si- le 14 e non può partecipare ai tornei. esempio , , Valmadrea, to, ho scelto la scuola di Acquate in tare di restare bloccati dal- permettermi tuazione difficile. Spero al- La scuola di Acquate è nota per i suoi il Comune ha deciso di finanziare la ret- quanto considerata una delle miglio- la neve, nei quattro mesi in- di spenderne meno che ci autorizzino a tornei dopo mensa, con tanto di clas- ta solo ai residenti perché non ha più ri per il progetto educativo. La scorsa vernali prendiamo in affit- 228» far portare ai nostri figli il sifiche e premiazioni, un’attività ludi- soldi, chiedendo ai vari Comuni di con- settimana mi sono trovata la sorpresa, to una casa a Mandello, loro pranzo da casa, e a ca e sportiva per fare aggregazione. Fa- tribuire per i propri alunni. Solo in 9 con la mia entrata mensile di mille eu- adesso ci troviamo anche consumarlo a scuola. Dob- cendoli uscire per il pranzo restereb- hanno risposto all’appello così che le ro non posso permettermi di spender- con questa spesa esorbitante da soste- biamo trovare una soluzione». bero tagliati fuori da tutto». Ma non famiglie si ritrovano a pagare la tariffa ne 228 al mese per i pasti in mensa. nere - continua Trentani -. Non so ve- Genitori che pretendono risposte. Che solo: «A Garlate tutti pagano 2,50 eu- intera indipendentemente dal reddito. Cercherò di far quadrare i tempi e dremo il da farsi, certo è che si tratta vogliono sapere cosa li aspetta. «Ho ro a pasto, anche chi viene da fuori». verrò a prendere le bambine all’usci- di tanti soldi». due figli all’elementare di Acquate e Barbara Valsecchi di Lecco ha deciso ta da scuola ed insieme andremo al Bilanci da far quadrare e la necessità uno all’asilo - sottolinea Domenica di essere solidale con chi viene da fuori