DI

PROVINCIA DI

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

AVVIO PROCEDIMENTO PGT: Delibera Consiglio Comunale n° 20 del 14 settembre 2009 AVVIO VAS: Delibera Consiglio Comunale n° 10 del 16 aprile 2011 ADOZIONE: Delibera Consiglio Comunale n° 27 del 19 dicembre 2012 APPROVAZIONE: Delibera Consiglio Comunale n° …………………………

DOCUMENTO DI PIANO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

IL SINDACO ………………………………………… Sergio Binda L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA ……………. dott. Matteo Binda ESTENSORE DEL PIANO …………………………arch. Tiziano Maranesi

Documento di Piano

Sommario

1. PREMESSA ...... 3 2. PERCORSO PARTECIPATO ...... 3 3. PROPOSTE, ISTANZE E SUGGERIMENTI PRESENTATI DAI CITTADINI ...... 5 4. QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO COMUNALE ...... 7 4.1 Situazione urbanistica ...... 8 4.2 Inquadramento territoriale ...... 8 4.3 Il sistema della mobilità ...... 9 4.4 Assetto del territorio urbano ed extraurbano ...... 10 4.5 Beni paesaggistici e culturali ...... 13 4.6 Assetto geologico, idrogeologico e sismico ...... 17 4.7 Determinazione delle principali dinamiche in atto ...... 19 5. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ DEL TERRITORIO ...... 23 6. QUADRO PROGRAMMATORIO DEL TERRITORIO COMUNALE...... 24 6.1 Individuazione degli obiettivi generali di sviluppo – verifica di sostenibilità ...... 25 7. DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI QUANTITATIVI DI SVILUPPO DEL PGT E COMPATIBILITA’ CON IL PTCP ...... 27 7.1 Dimensionamento e verifica del consumo di suolo ai sensi dell’art. 38 del PTCP ...... 27 7.2 Dimensionamento della rete ecologica provinciale a seguito degli interventi previsti dal Documento di Piano ...... 28 8. AMBITI DI TRASFORMAZIONE ...... 28 9. DIMENSIONAMENTO DI PIANO ...... 29

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1. PREMESSA

Il comune di Rezzago contava alla data del censimento del 2001, una popolazione residente di 274 abitanti; l’elaborazione ed i contenuti del documento di piano del PGT sono conseguentemente disciplinati dall’art. 10 bis, lettere 1, 3 e 4 della Legge regionale 11/03/2005 n. 12. Ai sensi dell’art. 10 bis comma 3 della LR 12/2005, il documento di piano definisce, in relazione alle peculiarità delle singole realtà territoriali e avvalendosi in via prioritaria di dati ed elaborazioni reperibili nei sistemi informativi di livello sovracomunale, il quadro conoscitivo del territorio comunale, considerando in particolare le previsioni derivanti dalla programmazione territoriale di livello sovraordinato, l’assetto del territorio urbano ed extraurbano, le caratteristiche del paesaggio agrario e dell’ecosistema, il sistema della mobilità, le presenze di interesse paesaggistico, storico - monumentale ed archeologico, nonché l’assetto geologico, idrogeologico e sismico, ai sensi dell’articolo 57, comma 1, lettera a), e finalizzando il quadro delle conoscenze alla determinazione delle principali dinamiche in atto, delle maggiori criticità del territorio e delle sue potenzialità, dando atto inoltre dell’avvenuta effettuazione dell’informazione preventiva e del confronto con la cittadinanza. Ai sensi dell’art. 8 comma 3 della LR 12/2005 il documento di piano non contiene previsioni che producano effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

2. PERCORSO PARTECIPATO

La partecipazione attiva dei cittadini, intesa non soltanto quale generico diritto all’informazione, bensì quale piena facoltà di formulare proposte e di collaborare con la Pubblica Amministrazione nell’ambito dei processi di redazione dei piani e programmi secondo le vigenti normative, si inserisce a pieno titolo fra le dinamiche di sussidiarietà (nello specifico, sussidiarietà orizzontale) di cui all’articolo 118 della Costituzione della Repubblica Italiana. L'articolo 10 della legge 18 giugno 2009, n° 69, aggiungendo il comma 2-bis all'articolo 29 della legge 7 agosto 1990, n° 241 ("Nuove norme sul procedimento amministrativo") ha elevato il principio della partecipazione al rango costituzionale, considerandolo prestazione essenziale dello Stato concernente i diritti civili e sociali che deve essere

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 3 garantito su tutto il territorio nazionale (di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione). La LR Lombardia 12/2005, “Legge per il Governo del Territorio”, all’articolo 1 cita il principio della partecipazione fra i criteri ispiratori alla base delle politiche di Governo del Territorio, riconoscendo al successivo articolo 2, comma 5, come il Governo del Territorio, nella nuova concezione fortemente voluta dal legislatore regionale, si caratterizzi per: a) la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti; b) la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni; c) la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati. Per sensibilizzare la popolazione ad una partecipazione attiva nell’ambito del procedimento di redazione del PGT ed insieme conoscerne gli orientamenti in termini di gestione e tutela del territorio, il Comune di Rezzago ha approvato il “Regolamento per la partecipazione dei cittadini alle scelte di pianificazione territoriale” con Deliberazione di Consiglio Comunale n° 10 del 16 aprile 2011. Nella logica di un approccio partecipativo e condiviso rispetto alle problematiche territoriali si è data quindi la necessaria pubblicità e diffusione al processo di formazione del PGT, cosicché anche i cittadini, in forma singola od associata, potessero apportare il proprio contributo. Oltre alla pubblicizzazione del procedimento attraverso i canali istituzionali, gli amministratori comunali si sono adoperati per far conoscere alla cittadinanza il processo di pianificazione in atto, sia con contatti personali sia presso i luoghi pubblici di ritrovo. Con la deliberazione della giunta Comunale n. 10 in data 16 aprile 2011 è stato dato avvio al procedimento di formazione del P/P e della Valutazione ambientale strategica; contestualmente sono stati individuati:  l’Autorità competente per la VAS;  i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati: ARPA Lombardia - dipartimento di Como ASL della Provincia di Como - Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia - Direzione Generale Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia -

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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia - Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio della Lombardia - Corpo Forestale dello Stato - Azienda Servizi Integrati Lambro - Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Como - Provincia di Como - Comunità Montana Triangolo Lariano - Comuni contermini: , , Caslino d'Erba - Autorità di Bacino del fiume Po;  le modalità di convocazione della Conferenza di Valutazione;  i settori del pubblico interessati all’iter decisionale;  le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni. Il Comune ha provveduto alla pubblicazione sul sito SIVAS degli atti inerenti l’avvio del procedimento e della identificazione dei soggetti da coinvolgere e il suo iter.

3. PROPOSTE, ISTANZE E SUGGERIMENTI PRESENTATI

DAI CITTADINI

Al fine di attivare le potenziali sensibilità presenti sul territorio, l’Amministrazione ha attivato momenti di approfondimento delle tematiche connesse al governo del territorio, assicurando un maggior coinvolgimento nelle scelte di pianificazione territoriale e promuovendo accordi negoziali tra privati ed Amministrazione. In fase di formazione del PGT sono pervenute presso gli uffici comunali, da parte dei cittadini o associazioni, n° 8 richieste / segnalazioni. I cittadini hanno formulato indicazioni di carattere generale, non specificatamente indirizzate all’utilizzo edificatorio di aree o a proposte di individuazione di ambiti di trasformazione. L’assenza di richieste di individuazione di nuovi potenziali ambiti di trasformazione se da un lato è indice che non sono in atto fenomeni di tensione speculativa legati all’utilizzo fondiario delle aree, d’altro canto denuncia la situazione di una realtà socio economica cristallizzata allo stato attuale, con scarse prospettive di sviluppo. In un siffatto contesto l’Amministrazione Comunale si è trovata costretta a redigere gli atti di pianificazione con una sorta di congelamento allo stato di fatto, che se ha positive ricadute nell’ambito della salvaguardia del territorio, nasconde in realtà un processo di immobilità economica.

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APPORTI COLLABORATIVI IN SEDE DI CONFERENZA VAS

DATA NOMINATIVO CONTRIBUTO 1 09/09/2011 ARPA Definizione della portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. Valutazione dei potenziali effetti ambientali. Individuazione delle criticità / potenzialità del territorio: l’impianto di depurazione di , verso cui recapita la rete fognaria di Rezzago, presenta problemi allo sfioratore di emergenza a causa della straordinaria quantità di acque estranee ed acque piovane allontanate nelle reti comunali e nel collettore consortile. E’ necessario adottare azioni volte ad individuare ed allontanare eventuali acque estranee presenti sul territorio comunale e proseguire l’attività di separazione delle acque piovane dalle acque reflue sulle reti fognarie nuove ed esistenti. Sistema vincolistico e strumenti di pianificazione sovraordinati. Indicazioni per l’elaborazione del monitoraggio. 2 12/09/2011 Consorzio Approvvigionamento Idrico: approfondire aspetti legati “Autorità alla caratterizzazione della rete acquedottistica. Inserire dell’Ambito nella carta dei vincoli del PGT la corretta ubicazione delle Territoriale fonti di approvvigionamento idrico e le relative aree di Ottimale della salvaguardia. Ai sensi dell’art. 94 del D.Lgs 152/2006 e Provincia di della DGR n.7/12693 del 10/04/2003 le aree ricadenti Como” nelle zone di salvaguardia sono soggette a limiti e restrizioni si dovrà pertanto procedere con l’individuazione dei centri di pericolo (tratti fognari, scarichi, ….) e all’eventuale stesura del piano/programma di salvaguardia. Rete fognaria e Depurazione: come inquadramento generale delle infrastrutture fognarie esistenti, si ritiene utile a introdurre l’informazione relativa alla popolazione residente e fluttuante allacciata alla fognatura valutando così la copertura dell’agglomerato. Al fine di individuare le aree senza fognatura pubblica si consiglia di evidenziare le porzioni di territorio sprovviste del territorio. Per quanto al momento possibile si raccomanda di valutare e

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verificare la capacità residua del depuratore sovra comunale di Merone considerando tutte le previsioni di sviluppo ipotizzate nei PGT dei restanti Comuni. 3 19/09/2011 Soprintendenza Indicare nelle tavole del PGT l’area ove insistono i resti per i Beni del castello medioevale trattandosi di zona a rischio Archeologici archeologico, prevedendo prescrizioni che progetti della Lombardia comportanti scavi vengano trasmessi allo scrivente ufficio per l’espressione del parere di competenza e l’eventuale programmazione di indagini archeologiche preliminari. 4 28/09/2011 Comunità Le aree a “bosco” indicate nella cartografia del Piano Montana devono corrispondere a quelle definite secondo i criteri Triangolo previsti all’art. 42 della L.R. n. 31/2008. Lariano La tavola dei vincoli è opportuno individui correttamente il “vincolo idrogeologico” di cui al RD n. 3267/1923 e quello costituito dal “bosco” di cui al D.Lgs n. 227/2001 e della L.R. 31/2008 atteso che le trasformazioni dei boschi sono vietate, fatte salve le autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti. 5 03/10/2011 Autorità di bacino Ritiene che sia la Regione Lombardia a svolgere la del Fiume Po valutazione di coerenza con il P.A.I. degli strumenti urbanistici oggetto di VAS, fermo restando la disponibilità di questa Autorità a fornire ogni utile contributo qualora si rendesse strettamente necessario.

4. QUADRO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO COMUNALE

Per la definizione del quadro conoscitivo del territorio comunale ci si è avvalsi in via prioritaria dei dati e delle elaborazioni reperibili nei sistemi informativi di livello sovra comunale, dei dati ISTAT relativi ai censimenti della popolazione, delle attività economiche e delle abitazioni, oltre che di quelli acquisiti presso l’Ufficio Anagrafe del Comune. Il Comune ha reso disponibile una nuova cartografia aerofotogrammetrica digitale comprendente tutto il territorio comunale. Il Comune ha inteso utilizzare tale strumento come base cartografica, con lo scopo di dotare il nuovo P.G.T. di un supporto più idoneo alla lettura aggiornata del territorio, condizione questa indispensabile per la stesura di un moderno strumento per il suo governo.

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4.1 Situazione urbanistica Il Comune di Rezzago è dotato di Piano Regolatore Generale adottato con deliberazione consigliare n. 16 del 07/07/1997 e approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione n° 352 del 26/03/1998. Il PRG è stato modificato con variante a procedura semplificata di cui all’art. 2 della L.R. n° 23/97 adottata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 26/02/2002 e definitivamente approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n° 12 del 02/07/2002. Lo studio geologico di supporto al vigente PRG è integrato e aggiornato secondo la DGR n. 8/7374 del 28/05/2008 sulla base dei criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del territorio, in attuazione dell’art. 57 comma 1 della LR 11/05/2005 n. 12. Il Comune è dotato di pianificazione geologica conforme ai criteri di attuazione in campo geologico della l.r. 12/05. Nel Piano Regolatore Generale erano stati previsti due piani attuativi sul territorio comunale, di cui solo uno è stato nel frattempo attuato. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto di procedere alla stesura di un nuovo P.G.T. in base alle disposizioni introdotte della Legge Regionale 12/2005, sebbene lo strumento urbanistico vigente, risalente a 14 anni addietro, possa ritenersi ancora rappresentativo delle esigenze funzionali in materia di governo del territorio; inoltre la realtà territoriale e socio economica del Comune non ha fatto registrare fenomeni di particolare rilievo. La nuova strumentazione urbanistica necessita comunque delle integrazioni nei contenuti e nella filosofia di elaborazione introdotti dalla Legge 12/2005. Il nuovo Piano di governo del territorio consentirà quindi al Comune di Rezzago di adeguare la pianificazione urbanistica alle attuali esigenze di sviluppo territoriale e sociale, adottando contemporaneamente una metodologia di gestione degli aspetti paesistici e territoriali correlata alle nuove disposizioni regionali.

4.2 Inquadramento territoriale Il territorio del comune di Rezzago è situato al centro dell’area conosciuta come “Triangolo Lariano”, compresa tra i due rami meridionali del Lago di Como, occupata

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 8 da rilievi montuosi prealpini e tagliata in senso verticale dal solco della Vallassina, entro cui scorre il primo tratto del fiume Lambro. Il territorio comunale è collocato ad un’altitudine che va dai 500 ai 1.069 metri sul livello del mare. Il nucleo abitato di Rezzago si trova nella parte Settentrionale, con esposizione Sud-Est; è presente un secondo piccolo nucleo abitato, in località Enco. Il territorio di Rezzago ha un’estensione di kmq. 3,8481 in base ai dati censuari ISTAT 2001 e in base alla cartografia tecnica comunale utilizzata quale base cartografica per la redazione degli elaborati di piano. La densità di popolazione in base alle risultanze del censimento 2001 è di 71,2 abitanti per Kmq. di territorio; in data 31/07/2011 (317 abitanti, di cui 167 maschi e 150 femmine) la densità di popolazione è pari a 82,4 ab/km². Il territorio comunale confina a Nord con i Comuni di Caglio e Asso; ad Est con il Comune di Asso; a Sud con il Comune di Caslino; ad Ovest con il Comune di Caglio.

4.3 Il sistema della mobilità La dislocazione di Rezzago nel cuore del “Triangolo Lariano”, ma ai margini delle principali direttrici Como – Erba – Lecco e Erba – Bellagio, fa sì che il centro abitato sia sottratto da ingenti flussi di traffico di livello provinciale. In termini di viabilità il territorio comunale dipende principalmente dalla strada provinciale n° 44 (Via Santa Valeria), dalla quale si diramano le strade di interesse comunale. Detto itinerario costituisce altresì un punto privilegiato di fruizione del paesaggio; punti di particolare valenza paesaggistica e panoramica sono individuati in località Barzaghino e Dosso Mattone. Il territorio comunale è servito (sebbene con frequenza alquanto limitata) da Linee di trasporto pubblico su gomma: in particolare la linea C37 Asso – Rezzago – Caglio – , gestita da ASF Autolinee. La rete ferroviaria tocca i vicini paesi di Asso – (Linea Asso – Milano, Ferrovie Nord Milano).

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4.4 Assetto del territorio urbano ed extraurbano

4.4.1 Impianto urbanistico e trasformazioni del territorio L'antico borgo di Rezzago sorge a 654 m d'altitudine. Il nucleo storico conserva tuttora l’aspetto di un antico borgo tardo - medievale, caratterizzato dalle sue case in pietra a vista, disposte a catena ed addossate le une alle altre, nonché dalle sue strette e contorte stradine lastricate. Diversi edifici nel nucleo di antica formazione conservano le caratteristiche originarie, sia nell’impianto urbanistico sia nell'architettura: ivi si riscontrano elementi architettonici di pregio, quali archi a volta, porticati e sovrastanti loggiati in legno. Il nucleo principale del paese ha la grazia dei luoghi isolati, dove il tempo sembra scorrere più lento o essersi addirittura fermato. Al di fuori del borgo, quali elementi caratterizzanti il paesaggio circostante, si segnala la presenza di castagneti. La viabilità principale di penetrazione nel nucleo dell’abitato è imperniata sulla via Maggiore e sulla via Gorizia, che si diramano dalla via Santa Valeria. Alla confluenza della via Maggiore con Via Giardini si trova Piazza Confalonieri, che rappresenta il centro ideale del paese. Oltre il centro storico l’edificazione è cresciuta in modo assai contenuto, prevalentemente lungo le principali arterie stradali.

4.4.2 Patrimonio edilizio Il censimento generale della popolazione del 2001 rilevava nel territorio comunale 375 abitazioni (357 in centri abitati e 18 in case sparse) delle quali 131 occupate da residenti, 215 da persone non residenti e 29 vuote. Negli ultimi anni si sta assistendo ad una progressiva diminuzione della percentuale di seconde case, con un conseguente sensibile aumento del numero di abitazioni occupate da popolazione residente nel territorio comunale. In relazione alla datazione del patrimonio edilizio, è possibile affermare che una larga maggioranza (60 %) degli edifici siti nel territorio comunale è antecedente al 1919; il 20 % degli edifici sono stati costruiti tra il 1919 e il 1945, mentre il restante 20 % risale ad anni successivi al Secondo dopoguerra. In relazione al titolo di godimento, il 90 % delle

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 10 abitazioni occupate da residenti sono in proprietà, mentre un 10 % circa sono condotte in affitto o in base ad altro titolo. Al censimento 2001, in abitazioni occupate da persone residenti la superficie media a disposizione era pari a 60 mq. La totalità delle abitazioni occupate rilevate al 2001 è dotata di almeno un servizio, la superficie media delle abitazioni occupate da residenti è pari a 80 mq, di quelle non occupate è pari a 30 mq. Alla stasi demografica corrisponde un modestissimo incremento nella produzione edilizia, con presenza di interventi volti soprattutto al recupero ed alla riqualificazione del patrimonio esistente. La cospicua entità del patrimonio edilizio complessivo in relazione al numero degli abitanti è dovuto alla presenza di una elevata percentuale di alloggi non occupati, dislocati prevalentemente nel centro storico. La cospicua superficie media delle abitazioni non occupate ed il loro numero, indicano la presenza nel comune di circa 7.500 mq. di superficie abitativa non utilizzata. La esiguità della produzione edilizia nelle nuove costruzioni riscontrata negli ultimi anni, il regime di godimento del patrimonio esistente (per la gran parte in proprietà degli occupanti), correlati anche con l’esiguo numero delle richieste e segnalazioni fatte pervenire dai cittadini in fase di avvio del procedimento del PGT, sono indicatori che nel comune non sono in atto fenomeni di tensione abitativa o di tensioni speculative sulle aree legate a richieste di seconde case per non residenti.

4.4.3 Nuclei storici Ai sensi dell’art. 25 del PTR, il PGT ha assunto quale base per l’identificazione e la perimetrazione dei nuclei e insediamenti storici, la prima levata delle tavolette I.G.M. 1/25.000. Ai sensi del comma 7 dell’art. 25 del PTR gli ambiti individuati, con i correttivi previsti al comma 6 dello stesso articolo, rappresentano la base tecnica di riferimento del Piano di Governo del Territorio per la predisposizione del quadro conoscitivo del Documento di piano al fine di individuare i nuclei di antica formazione e gli insediamenti rurali tradizionali da disciplinare tramite il Piano delle regole. Rispetto all’impianto urbanistico originario del Comune di Rezzago, rilevabile dalla carta di fine 800 (prima levata dell’I.G.M. del 1884), non si registrano stravolgimenti e/o significative modificazioni.

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Per la redazione del Piano di Governo del Territorio è stata confermata l’individuazione del nucleo di antica formazione del vigente PRG. Il nucleo storico di Rezzago presenta singoli edifici con caratteristiche architettoniche di pregio (case a catena, muratura in pietra, archi a volta, porticati e sovrastanti loggiati in legno). L’analisi del patrimonio edilizio esistente nei nuclei storici ha messo in luce la presenza di alcuni elementi interessanti che testimoniano i trascorsi medievali di Rezzago, uniti a qualche elemento di contrasto dovuto agli interventi più recenti, non perfettamente inseriti nel contesto urbanistico e territoriale. Le analisi compiute nella prima fase di redazione del Piano di Governo del Territorio hanno consentito una lettura complessiva del patrimonio edilizio nel centro storico, analizzando con precisione, per singolo fabbricato, la situazione esistente, al fine di acquisire gli elementi di analisi quantitative e qualitative a supporto delle successive decisioni progettuali. Lo stato di conservazione è da ritenersi medio – buono per l’80 % dei fabbricati, cattivo per il 15 % e solamente il 5 % presenta una condizione di degrado totale; la necessità di interventi di restauro conservativo a breve o a medio termine riguarda quindi 1/5 del patrimonio edilizio. Le destinazioni d’uso sono prevalentemente residenziali per l’80 % degli edifici; il 15 % presenta una destinazione d’uso mista ed il 5 % è utilizzato ad uso box ed accessori.

4.4.4 Nuclei rurali L’abitato del nucleo storico (l’insediamento più rappresentativo) è baricentrico rispetto al perimetro del territorio comunale. Nell’ambito agricolo – boschivo extraurbano si riscontrano in prevalenza castagneti (a Sud dell’abitato, in località Enco), con la presenza di n° 2 alberi monumentali (sorbi).

4.4.5 Ambiti urbani di formazione recente Il tessuto edilizio di recente formazione si è sviluppato prevalentemente in fregio alla via Santa Valeria. L’edificato di più recente impianto è sorto ai margini della viabilità di penetrazione in direzione del nucleo abitato, tra le strade comunali e la strada provinciale.

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Lungo la via Santa Valeria si riscontrano altresì alcuni edifici isolati sparsi, un insediamento artigianale (falegnameria) e n° 2 strutture turistico – ricettive.

4.4.6 Il sistema agricolo I processi produttivi hanno condotto ad un progressivo ridimensionamento dell’attività agricola, con una lenta perdita delle identità fondamentali dei paesaggi agrari. Attualmente sul territorio comunale vi sono 6 aziende agricole a conduzione familiare; di esse solo 4 risultano avere particelle iscritte al SIARL (Sistema Informativo Agricoltura Regione Lombardia). Ricorrendo per alcune di dette aree agricole i presupposti indicati dall’Amministrazione Provinciale di Como, il Comune procede all’individuazione di un’area agricola di efficacia prevalente, ai sensi dell’art. 15 della L.R. 12/2005.

4.5 Beni paesaggistici e culturali Elemento identificativo del paesaggio è indubbiamente il castagneto, uno dei più belli e famosi della zona, esteso a Sud del centro abitato, in località Enco. Vi è inoltre un’area boschiva, un tempo tenuta a ceduo, nella quale si riconoscono robinie, noccioli, carpini, querce e frassini; il sottobosco è relativamente povero. Grazie alla posizione sopraelevata del territorio comunale, la viabilità stradale di Rezzago costituisce il percorso di visuale dinamica dal quale si possono cogliere gli scorci più interessanti dell’abitato e del paesaggio circostante. All’interno degli ambiti paesaggistici si individuano i più significativi punti di emergenza visiva che per la loro particolare naturalità o emergenza paesistica si distinguono all’interno di un paesaggio già pregno di valori naturalistici ed ambientali: a tal proposito si segnalano su tutte le località “Barzaghino” e “Dosso Mattone”, i punti panoramici più significativi dai quali possono essere colte le componenti paesaggistiche del territorio comunale. Nel nucleo del Paese si riscontrano componenti del paesaggio urbano con presenza di elementi connotativi rilevanti, quali il significativo patrimonio storico-architettonico e l’interessante impianto urbanistico tardo-medievale. Il pregevole borgo antico è contraddistinto dalle sue case in pietra a vista addossate le une alle altre, con archi a volta, porticati e loggiati, e dalle sue strette e caratteristiche stradine lastricate.

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Il nucleo abitato di antico impianto appare con i contorni ben definiti; il modesto sviluppo edilizio del paese negli ultimi decenni è avvenuto lungo la direttrice viaria di Via Santa Valeria. Il centro del paese è tuttora ben conservato nell’impianto urbanistico e nei suoi caratteri connotativi (80 % degli edifici), mentre il 20 % circa degli edifici presenta fenomeni di degrado, di modesta o cospicua entità. Nel territorio comunale, così come nei Comuni adiacenti, non vi sono ambiti di elevata naturalità, quali siti di importanza comunitaria (SIC) né zone di protezione speciale (ZPS).

4.5.1 I funghi di terra I “funghi di terra” (altrimenti noti con il termine scientifico di “Piramidi di erosione”) si trovano sul fianco destro del vallone percorso dal torrente affluente del Lambro. Queste curiose strutture geomorfologiche si formano unicamente dove l’interazione tra diversi fattori geologici e climatici crea condizioni particolarmente favorevoli: tipicamente su terreni morenici, costituiti da materiali grossolani (massi e blocchi) dispersi in una matrice sabbiosa – limosa molto friabile, per l’azione erosiva delle acque di ruscellamento. In particolare la conca di Rezzago, scavata entro formazioni calcaree Retiche e Liassiche, è caratterizzata da un notevole riempimento di materiale morenico, testimonianza degli ultimi tre eventi glaciali. Le acque piovane di ruscellamento, esercitando la loro azione erosiva, asportano facilmente il materiale a granulometria più fine, ma sono costrette a deviare il loro corso in corrispondenza dei grandi sassi. In tal modo le grosse pietre proteggono il materiale sottostante dall’azione delle acque dilavanti, cosicché, mentre si ha un generale abbassamento della superficie topografica per erosione, si originano gradualmente delle forme colonnari, instabili, sormontate da un masso. Con il trascorrere del tempo, le piramidi si allungano e si assottigliano sempre di più, finchè, una volta crollato il cappello che le proteggeva, rimane la colonna di materiale minuto esposta agli agenti atmosferici, che viene così rapidamente erosa. Nel frattempo, per il medesimo processo, ricomincia la formazione di nuove strutture simili.

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I funghi di terra di Rezzago costituiscono geosito ai sensi dell’articolo 22, comma 3, del PTPR e sono sottoposti a tutela ai sensi della DGR 1 agosto 2003 - n. 7/13940 – “Istituzione del monumento naturale «Funghi di Terra di Rezzago», situato nel Comune di Rezzago (CO)”.

4.5.2 Beni culturali e archeologici

Degna di nota è soprattutto l’antica Chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, che sorge ai limiti dell’abitato e rappresenta uno dei più notevoli esempi di architettura romanica nella zona. Edificata attorno al 1100, forse sui resti di un antico tempio paleocristiano di cui sono peraltro state ritrovate le tracce durante gli interventi di restauro, sul fianco destro presenta un interessante campanile con quattro ordini di bifore; all’interno si possono trovare affreschi del tardo secolo XV ancora ben conservati. Pregevole anche la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Nascente, situata al centro del paese, la cui costruzione venne iniziata nel 1654, all’interno della quale sono conservate alcune tele seicentesche di discreto valore. Di rilevante valenza storico – archeologica è altresì struttura fortificata (edificata attorno all’anno 1000, durante il periodo delle lotte feudali) della quale sono ancora oggi visibili i ruderi.

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Si segnala infine, nel suo complesso, il borgo medievale, che conserva tuttora intatti i propri tratti caratteristici e, in particolare, alcuni edifici, specificamente sottosposti a vincolo da parte della Sovrintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici, sulle cui pareti esterne vi sono pregevoli dipinti risalenti al XVI – XVII secolo.

4.5.3 Analisi e classificazione della sensibilità paesistica del territorio comunale

La stesura del PGT avviene con una particolare attenzione agli aspetti riguardanti la tutela e la valorizzazione del paesaggio, concepito come valore ambientale, storico ed economico. Il Comune di Rezzago ha un territorio di estensione 3,8481 Kmq, con la presenza di valenze paesaggistiche ed ambientali e di rilevanze naturalistiche e geomorfologiche. Il lavoro svolto al riguardo consiste nella valutazione puntuale della sensibilità paesistica dei luoghi, attivato ai sensi dell’art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesistico Regionale, utilizzando allo scopo la traccia rappresentata dai “Contenuti paesaggistici del PGT“ di cui alla DGR 1681 del 29 dicembre 2005 e dalle “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti” di cui alla DGR 11045 dell’8 novembre 2002. Sono stati considerati anche gli approfondimenti operati dal PTCP per la miglior definizione degli ambiti paesistici alla scala sovralocale. La lettura degli aspetti paesaggistici del territorio è stata inoltre supportata da una rappresentazione grafica del paesaggio su un sistema di ortofoto, con lo scopo di evidenziare visivamente la classificazione effettuata. Le tavole del Piano delle Regole tengono conto di questa analisi e classificano gli ambiti di particolare rilevanza e sensibilità paesaggistica in zone omogenee che fissano norme di gestione e tutela del paesaggio. Detta analisi ricerca una classificazione puntuale della sensibilità dei luoghi, utilizzando la chiave di lettura fornita dalle citate “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti”, adattando l’articolazione esemplificativa ivi riportata alle caratteristiche del paesaggio in questione. L’analisi, volutamente sintetica, ricerca luoghi tra loro omogenei classificabili con diverse classi di sensibilità paesistica, dalla quale è scaturita in sede progettuale una destinazione d’uso che tiene conto dei valori del paesaggio; è stata condotta attraverso

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 16 l’utilizzo delle tre differenti modalità di valutazione proposte dalla delibera sopra citata e più precisamente: Sistemico (morfologico – strutturale); Vedutistico; Simbolico. L’applicazione di questi campi di valutazione, nelle diverse tipologie di paesaggio del Comune di Rezzago, nasce dal presupposto che l’intero territorio rappresenti un insieme di valori importanti in quanto rappresentativi di “paesaggi del passato” connessi con un livello di trasformazione recente relativamente basso e quindi sufficientemente integri per rappresentare una componente sistemica di forte caratterizzazione e sensibilità paesistica. Non si riscontrano ambiti sottoposti a vincolo di insieme di cui all’art. 136 del D.lgs 42/2004, mentre parte del territorio comunale (in particolare i funghi di terra di cui al paragrafo 4.5.1) è vincolata ai sensi dell’art. 142 del D.lgs 42/2004 (ex legge 431/85). La Tavola dei Vincoli del Documento di Piano riporta più dettagliatamente la vincolistica esistente. La lettura degli aspetti morfologico strutturali evidenzia strutture di un notevole interesse per quanto attiene la parte di maggiore naturalità del territorio. Per quanto riguarda la valutazione vedutistica, va ricordato che nella valutazione sintetica si sono indicati i punti di maggior visibilità sovralocale, ritenendo questi aspetti gli elementi di più alta sensibilità paesistica. La valutazione dal punto di vista simbolico tiene conto dell’appartenenza ad un ambito di discreta notorietà e richiamo turistico legati oltre che alle valenze naturalistiche, alla presenza di testimonianze ancora intatte di un tessuto residenziale, sociale ed economico tradizionale.

4.6 Assetto geologico, idrogeologico e sismico Ai sensi dell’art. 10 comma 7 lettera e), ai fini della prevenzione dei rischi geologici, idrogeologici e sismici, il Documento di Piano contiene la definizione dell’assetto geologico, idrogeologico e sismico comunale sulla base dei criteri ed indirizzi emanati dalla Giunta regionale. Per una approfondita disamina delle problematiche di ordine geologico, idrogeologico e sismico si rimanda allo studio di aggiornamento della normativa redatto dallo Studio Geologico sulla base dei “Criteri ed indirizzi per la definizione della componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del territorio, in attuazione

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 17 dell’art. 57 della L.R 11 marzo 2005, n. 12. Per fornire alcune sommarie indicazioni in ordine a tali problematiche si riportano di seguito alcuni aspetti salienti di tale studio, al fine di cogliere le problematiche generali che interessano il territorio comunale.

4.6.1 Inquadramento geologico – morfologico – idrografico Il territorio del Comune di Rezzago è caratterizzato da una morfologia ad alternanze d’impluvi e displuvi, profondamente influenzata dalla dinamica torrentizia e dall’elevato grado di erodibilità dei depositi superficiali. In particolare l’abitato principale di Rezzago è raccolto proprio in corrispondenza dell’area poco acclive a nord del territorio che risulta “separata” dall’estensione totale comunale dal solco profondo del Torrente Rezzago. Dal punto di vista altimetrico la zona più depressa si trova in corrispondenza del confine orientale del comune, dove si raggiunge la quota minima di circa 480 m s.l.m., mentre le aree più rilevate sono in corrispondenza del confine occidentale del comune, dove viene raggiunta una quota prossima a 1200 m s.l.m. In sintesi il territorio è caratterizzato da valori di pendenza moderati (fino a massimi del 50%) in corrispondenza del ripiano ove ubicato l’abitato principale, e per le parti alte del versante in destra idrografica del T. Rezzago; tali valori crescono poi in corrispondenza delle scarpate di raccordo fra tali elementi e gli impluvi principali e in corrispondenza dei rilievi più a monte, raggiungendo massimi oltre il 100% di pendenza, lungo le pareti rocciose a sud-est della Croce di Pizzallo. I caratteri geologico - strutturali dell’area in esame s’inseriscono in un quadro geodinamico regionale complesso, la cui definizione risulta in continuo approfondimento. Dall’analisi dei dati bibliografici relativi alle precipitazioni che vanno dal 1926 al 1977, si evidenzia come la zona sia interessata da un regime di piovosità annuale media elevato, riscontrandosi valori superiori a 1700 mm di pioggia/anno (valore minimo, nel 1927, di 714.1 mm di pioggia/anno e valore massimo, nel 1936 di 3038 mm di pioggia/anno (con valore medio ponderato alla stazione di Asso, per il periodo citato, di 1724.34 mm/anno). Sulla base di queste osservazioni possiamo desumere che i mesi più favorevoli ai moti franosi a causa del susseguirsi dei cicli di gelo-disgelo sono, in ordine decrescente: gennaio, dicembre, febbraio, marzo e novembre.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 18

Il territorio comunale di Rezzago è idealmente suddividibile in due fasce dalle caratteristiche peculiari, la prima rappresentata dalla parte montana, caratterizzata da un substrato roccioso carbonatico interessato da strutture carsiche profonde (che affiora solo sulle ripide scarpate del versante sud-est della costiera Dosso Mattone – Croce di Pizzallo) e dalla parte di valle caratterizzata invece dalla presenza continua e diffusa delle coperture glaciali. Quest’ultima presenta le tipiche alternanze di ripiani e scarpate degli ambienti deposizionali glaciali e fluvioglaciali con terrazzi definiti e orli continui di raccordo con le valli dei dreni principali. Il territorio comunale di Rezzago, è caratterizzato da condizioni d’instabilità o pericolosità principalmente legate alla dinamica torrentizia, in particolare in destra idrografica del T. Rezzago, e della Valle di Scei, mentre per la maggior parte della sua zona urbanizzata presenta condizioni generalmente stabili e a basso rischio, anche se va considerata con attenzione l’assetto idrogeologico e morfologico locale.

4.7 Determinazione delle principali dinamiche in atto

4.7.1 Situazione demografica Il comune di Rezzago conta al 01/01/2010, in base ai dati dell’anagrafe comunale, 326 abitanti ed una superficie territoriale di kmq 3,8481 (dati censuari ISTAT 2001) per una densità abitativa di 84,7 abitanti per chilometro quadrato. A partire dagli anni 50, si è registrata una sensibile flessione demografica ( – 27,3 % fra il 1951 e il 2001). Dal 2001 (picco minimo) al 2009 si riscontra nuovamente un incremento pari al 18,9 % della popolazione. Il fenomeno dello spopolamento è risultato particolarmente significativo dal secondo dopoguerra agli anni duemila, mentre negli ultimi anni il saldo migratorio positivo compensa ampiamente il saldo naturale prevalentemente negativo. I fenomeni dell’impoverimento delle classi giovanili con il conseguente invecchiamento della popolazione sono causati dalla scarsa disponibilità di occupazione nel comune, mentre la vicinanza con i comuni di Asso, Canzo, Erba, nonché i poli attrattori di Como, Lecco e Milano, dove sono consolidate attività economiche ed occasioni occupazionali, induce fenomeni di attrazione nei confronti della popolazione giovane dei comuni periferici. Il numero delle famiglie anagrafiche è rimasto costante dal 1993 al 2007; una sensibile crescita si è registrata soltanto negli anni più recenti (2008 e 2009). Il numero

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 19 medio dei componenti si attesta poco al di sopra dei 2 abitanti per famiglia (2,2). Al gennaio 2010 la popolazione di oltre 60 anni rappresenta il 28,5 % del totale (93 su 326). L’indice di vecchiaia, derivante dal rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e quella più giovane (0-14 anni) è pari, sempre nel 2010, al 192 %. Dall’analisi dei dati anagrafici risulta in atto (salvo i più recenti flussi migratori) un fenomeno di stasi demografica, confermato dagli indici di vecchiaia della popolazione residente. La tendenza in atto è purtroppo irreversibile in quanto anche le ipotesi di sviluppo legate alla potenziale attività turistica e di fruizione degli aspetti paesaggistici e territoriali hanno prevalentemente l’obiettivo di contenere per quanto possibile il fenomeno dello spopolamento del comune. Per quanto riguarda la popolazione scolastica la verifica effettuata sul corrente anno scolastico, conferma una sostanziale stabilità numerica, che prevede mediamente da 7 a 8 di bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, da 9 a 12 frequentanti la scuola primaria e da 5 a 9 ragazzi frequentanti la scuola secondaria di primo grado. La realtà territoriale del comune necessita di nuove energie e di una presenza maggiore di popolazione sul territorio per salvaguardare le indubbie ricchezze e risorse naturali esistenti, preservare dal degrado totale un patrimonio edilizio numericamente consistente e qualitativamente importante dal punto di vista storico e tipologico, e per svolgere opera di presidio e manutenzione del territorio. Diversamente il paese, proseguendo l’attuale tendenza demografica, risulterebbe poco più di una mera espressione geografica, ricca di fascino, di storia, di bellezze naturali ma povera di risorse umane.

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POPOLAZIONE RESIDENTE – MOVIMENTO NATURALE E MIGRATORIO dati al 31/12

ANNO M F TOT NATI MORTI SALDO IMMIGRATI EMIGRATI SALDO SALDO TOT NAT. MIGR. 1999 140 137 277 1 3 -2 9 13 -4 -6 2000 143 138 281 2 3 -1 6 1 +5 +4 2001 143 132 275 0 5 -5 5 6 -1 -6 2002 139 132 271 2 8 -6 7 5 +2 -4 2003 150 137 287 4 3 +1 19 4 +15 +16 2004 155 136 291 5 3 +2 16 14 +2 +4 2005 153 139 292 1 2 -1 14 12 +2 +1 2006 154 136 290 2 3 -1 12 13 -1 -2 2007 153 137 290 1 3 -2 17 15 +2 0 2008 156 147 303 2 3 -1 21 7 +14 +13 2009 167 159 326 5 3 +2 28 7 +21 +23

POPOLAZIONE RESIDENTE AI CENSIMENTI I dati si riferiscono al 31 dicembre di ogni anno. ANNO POPOLAZIONE RESIDENTE INDICE (1951 = 100) 1951 377 100 1961 329 87,3 1971 307 81,4 1981 287 76,1 1991 279 74,0 2001 274 72,7 2009 326 86,5

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 21

POPOLAZIONE E FAMIGLIE RESIDENTI PER FRAZIONE O VIA Dati del censimento 2001 FRAZIONE / VIA TOTALE di cui MASCHI FAMIGLIE VIA PER ASSO 3 2 1 VIA ANNUNCIATA BINDA 23 13 9 VIA ANTONIO BINDA 6 2 4 VIA DESIDERIO BINDA 9 3 4 PIAZZA CONFALONIERI 4 3 3 PIAZZA FELICE DE MATTIA 11 7 5 VIA PER ENCO 13 8 7 VIA GIARDINI 21 13 7 VIA GORIZIA 18 7 8 VIA MAGGIORE 36 18 19 VIA DEL POZZO 9 5 6 VIA SAN COSMO 8 4 3 VIA SANTA VALERIA 96 53 48 VIA DEL TORCHIO 7 3 4 VIA PER CAGLIO 3 2 2 LOC. ENCO 3 1 1 VIA PER GAGGIATE 1 1 1 TOTALE 271 145 142

CLASSI 0 - 5 6 - 10 11 - 14 15 - 19 20 - 24 25 - 29 30 - 59 60 - 64 > 65 TOT DI ETA’ POPOL. 18 9 10 14 24 24 134 22 71 326

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 22

4.7.2 Situazione economica La struttura economica e produttiva non presenta unità locali di particolare rilevanza sul territorio. In base al censimento industria e servizi, al 31/12/2001 risultavano insistere sul territorio del comune 18 Imprese (7 nell’industria, 8 nel commercio, 3 istituzioni), oltre a 6 imprese rientranti nella categoria “altri servizi”. Il censimento generale dell’agricoltura dell’anno 2000 rileva la presenza di 3 aziende agricole sul territorio comunale. Le unità produttive locali non offrono sufficienti occasioni occupazionali per la popolazione, costretta a ricercare fuori dal paese opportunità di lavoro. Le tre principali voci nell’economia del Comune di Rezzago sono rappresentate, nell’ordine, da: industria – turismo e commercio – agricoltura. In base ai dati censuari del 2001 la popolazione residente che giornalmente si sposta fuori dal comune di residenza è pari all’ 85 % della forza lavoro. Anche sotto l’aspetto produttivo e occupazionale emerge una situazione di immobilità. Questa tendenza è purtroppo irreversibile in quanto anche le ipotesi di sviluppo e occupazione che dipendono dalla discreta potenzialità turistica (peraltro attualmente in flessione) legata alla fruizione degli aspetti paesaggistici e territoriali, potrebbe solamente porsi l’obiettivo di contenere quanto possibile il fenomeno della scarsità di occasioni di lavoro offerte dalla zona.

5. CRITICITA’ E POTENZIALITA’ DEL TERRITORIO

In estrema sintesi, le criticità riscontrate sono le seguenti: - Il problema della viabilità: carenza di parcheggi, in particolare in occasione delle manifestazioni estive (Rassegna Cortili in Festa) ed autunnali (castagnata); scarsa disponibilità e frequenza del trasporto pubblico; necessità di introdurre, per ragioni di sicurezza stradale, opportuni dispositivi per la limitazione della velocità dei veicoli lungo la direttiva principale (strada provinciale). - La stasi demografica (leggero saldo positivo dovuto a fenomeni migratori) con il contestuale processo di invecchiamento della popolazione ed abbandono del territorio.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 23

- La stasi della attività economiche. - La mancanza di interesse rispetto a nuovi insediamenti abitativi o produttivi. - Problematiche di carattere idrogeologico, con la presenza di frane attive e quiescenti, che in alcuni casi isolati interessano anche la rete stradale comunale. - Necessità di recupero (con interventi di restauro conservativo) dei fabbricati fatiscenti all’interno del centro storico. - La diminuita percezione della sicurezza da parte dei cittadini, fattore che consiglia l’adozione di dispositivi di videosorveglianza a servizio del nucleo abitato. Una potenzialità del territorio è costituita dalla valenza del centro storico, le cui pregevoli caratteristiche architettoniche, tipiche di un borgo medievale, devono indubbiamente essere conservate e dal grado di elevata naturalità del territorio. Il settore turistico (anche a supporto ed integrazione dell’attività agricola) rappresenta una significativa potenzialità tra le attività economiche.

6. QUADRO PROGRAMMATORIO DEL TERRITORIO COMUNALE

La seconda fase del lavoro di stesura del Piano di governo del territorio riguarda l’assunzione delle finalità e la definizione degli obiettivi, attraverso una verifica delle analisi compiute ed una approfondita conoscenza della situazione di fatto, dopo un ampio dibattito con l’Amministrazione Comunale, anche in merito alla mancanza di significative indicazioni fornite dai cittadini e dalle realtà associative presenti sul territorio, valutando inoltre i rapporti tra il Comune con gli altri ambiti della Provincia. Il quadro programmatorio, strettamente collegato al quadro conoscitivo di cui al paragrafo 4, esprime gli obiettivi strategici, a carattere sia generale sia specifico, per ogni sistema territoriale. L’implementazione del quadro programmatorio avviene mediante specifiche politiche ed indirizzi con conseguenti direttive ed azioni disciplinate negli elaborati di P.G.T. e più precisamente nel Piano delle Regole, nel Piano dei Servizi e nei Piani Attuativi (Ambiti e Lotti di Trasformazione).

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 24

6.1 Individuazione degli obiettivi generali di sviluppo – verifica di sostenibilità La peculiarità del territorio comunale di Rezzago, caratterizzato come detto dall’antico borgo tardo – medievale e da una circostante area agricola – boschiva di particolare pregio, nella quale spicca il castagneto, pone tra gli obiettivi primari della pianificazione territoriale la salvaguardia del patrimonio paesaggistico ed architettonico esistente, cercando di concepire uno sviluppo compatibile con i valori presenti. La stesura del PGT segue l’analisi territoriale della situazione di fatto, cercando di promuovere alla scala territoriale le indicazioni strategiche fornite dall’Amministrazione comunale, traducendo le esigenze ed i bisogni individuati nelle prime fasi dei lavori, in scelte urbanistiche.

La situazione attuale del Comune presenta necessità di intervento e riqualificazione in vari settori, evidenziando contemporaneamente la necessità di tutela del territorio e del paesaggio, prima risorsa economico territoriale presente, attraverso una politica oculata di gestione territoriale.

I criteri e gli obiettivi individuati per la stesura del Piano di Governo del territorio possono essere conseguentemente riassunti come segue:

a- Tutela delle peculiarità del territorio e del paesaggio del Comune di Rezzago nel rispetto delle esigenze di trasformazione necessarie per soddisfare i bisogni degli abitanti e contenere lo spopolamento, favorendo uno sviluppo sostenibile, anche attraverso una specifica analisi della sensibilità paesaggistica dei luoghi.

b- Tutela di tutte le porzioni di territorio che presentano forte sensibilità paesistica, valorizzando gli aspetti percettivi del paesaggio, in sintonia con quanto disposto dal Piano Territoriale Regionale.

c- Valorizzazione delle emergenze storiche, ambientali, di cultura e tradizione locale, anche attraverso le indicazioni fornite dal Piano territoriale della Regione e dal Piano territoriale provinciale di coordinamento (viabilità di interesse paesistico, ambiti di elevata naturalità, punti di visuale sensibile).

d- Valorizzazione e tutela del patrimonio edilizio esistente attraverso la definizione di metodologie e modalità di intervento che facilitino il recupero del patrimonio

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 25

degradato, anche attraverso le indicazioni fornite dal Piano territoriale della Regione.

e- Definizione degli ambiti di potenziale sviluppo e trasformazione strettamente connessi ai fabbisogni abitativi dei cittadini, a seguito di loro eventuali indicazioni o richieste, e loro collocazione in zone di completamento ed espansione, cercando di dimensionare la capacità edificatoria in base alle effettive esigenze insediative, avendo quale obiettivo un utilizzo non intensivo del territorio. Collocazione delle aree di espansione e completamento in ambiti già parzialmente antropizzati, che non interferiscono con la percezione visiva del paesaggio.

f- Previsione di modesti interventi di razionalizzazione della viabilità e dei parcheggi esistenti, anche. in relazione all’accesso ed alla fruizione dei centri storici.

g- Mantenimento delle attività artigianali e commerciali esistenti con previsione del loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

In relazione ai nuclei di antica formazione si conferma l’intenzione di promuovere la valorizzazione e la tutela del borgo medievale e dell’intero patrimonio edilizio esistente, con una politica di incentivazione del recupero dello stesso, nel rispetto dei caratteri tipologici degli edifici e del contesto, tutelando anche la qualità complessiva del centro storico. Lo sviluppo di questo patrimonio viene promosso anche attraverso l’insediamento di funzioni compatibili: essi infatti devono continuare ad essere anche luoghi di fruibilità pubblica e di riconoscimento dell’identità locale. Obiettivi analoghi riguardano il sistema insediativo residenziale, in particolare per quanto concerne il recupero e il riutilizzo di volumi esistenti non pienamente sfruttati. In relazione alla mobilità e alle problematiche infrastrutturali esistenti sul territorio comunale, primaria è l’esigenza di parcheggi e posti auto, in particolar modo nell’immediata adiacenza del nucleo abitato. Per quanto concerne il sistema dei servizi e del verde urbano, nonché l’intero patrimonio comunale, compito principale dell’Amministrazione Comunale è quello di adoperarsi per garantirne nel tempo la piena efficienza. Compatibilmente con le risorse

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 26 economiche del Comune, si intende altresì pervenire al rivestimento sintetico del campo da calcio, al fine di garantirne la polifunzionalità. Infine, nell’ottica di tutelare il sistema rurale e paesaggistico-ambientale, esso sarà oggetto di attenta gestione, in quanto preziosa opportunità di valorizzazione del territorio. A tal proposito il punto di partenza sarà il riconoscimento e la tutela della rete ecologica provinciale nei suoi elementi costitutivi fondamentali. Ricorrendo per alcune delle aree agricole insistenti sul territorio comunale i presupposti indicati dall’Amministrazione Provinciale di Como, il Comune procede all’individuazione di un’area agricola di efficacia prevalente, ai sensi dell’art. 15 della L.R. 12/2005.

7. DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI QUANTITATIVI DI

SVILUPPO DEL PGT E COMPATIBILITA’ CON IL PTCP

7.1 Dimensionamento e verifica del consumo di suolo ai sensi dell’art. 38 del PTCP Il PGT vigente ha verificato le coerenze di sostenibilità insediativa secondo i criteri dettati dall’articolo 38 delle NTA del PTCP. Il Comune di Rezzago, in base ai parametri provinciali, può fruire di uno sviluppo su nuove aree di espansione limitandone il consumo a mq 9.431, come mostrato nella tabella seguente.

Verifica di compatibilità urbanistica secondo l'art. 38 delle N.T.A. del P.T.C.P. ST SUPERFICIE TERRITORIALE DEL COMUNE (fonte: ISTAT) mq 3.848.100 AU AREA URBANIZZATA mq 157.184 ICS INDICE DEL CONSUMO DEL SUOLO (rapporto % di AU rispetto % 4,08 ST) Classe REZZAGO APPARTIENE ALL’AMBITO TERRITORIALE N. 4 - A ICS (Triangolo Lariano) LAE LIMITE % AMMISSIBILE DI ESPANSIONE (% di AU) % 6 LAE SUPERFICIE AMMISSIBILE DELLE ESPANSIONI (AU x LAE) mq 9.431

Il PGT verifica il rispetto dei parametri di consumo di suolo disciplinati dall’art. 38 delle NTA del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, prevedendo un consumo di suolo pari a mq 4.660 (pari al 2,96 % dell’area urbanizzata), in misura largamente inferiore a quello ammesso.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 27

Il consumo di suolo previsto nel PGT è contenuto nella soglia di sostenibilità prevista dal PTCP, trascurando il ricorso all’incremento delle espansioni dovuto all’applicazione del coefficiente di premialità previsto dall’art. 40 delle NTA del PTCP. L’incentivo di incremento percentuale addizionale delle espansioni insediative (I Ad) potrà essere utilizzato in occasione di un successivo aggiornamento dello strumento urbanistico comunale oppure con successiva variante, come previsto all’art. 7 dal regolamento approvato dal Consiglio Provinciale in data 2 agosto 2006 con Deliberazione n° 59/35993, e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n° 38 - Serie Inserzioni e Concorsi, del giorno 20 settembre 2006.

7.2 Dimensionamento della rete ecologica provinciale a seguito degli interventi previsti dal Documento di Piano

In considerazione degli interventi di trasformazione degli ambiti strategici del Documento di Piano, l’estensione della rete ecologica del PTCP (modificata sulla scorta delle previsioni del Documento di Piano e misurata sulla base del rilievo aerofotogrammetrico comunale) risulta compressa dall’attuazione del nuovo Ambito di Trasformazione di cui al successivo paragrafo per una superficie complessiva di 4.660 mq.

8. AMBITI DI TRASFORMAZIONE

Sulla base delle rilevanze espresse nei paragrafi precedenti, l’Amministrazione Comunale ha scelto in sede di PGT di contenere il consumo di suolo, anche mediante una riduzione degli indici edificatori, e puntare in via prioritaria sulla riqualificazione urbana. Il Piano (e le relative scelte strategiche) si caratterizza anche per un’attenzione specifica verso le tematiche e i valori paesistici del territorio, che porta a concretizzare la tutela attraverso l’individuazione di regole e modalità per l’attuazione sostenibile degli Ambiti di Trasformazione. Il PGT individua 2 ambiti di trasformazione.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 28

Il primo Ambito di Trasformazione individuato ex novo dall’Amministrazione Comunale costituisce un’espansione verso Nord / Ovest di un PL che ha già completato il suo iter burocratico urbanistico ed attualmente risulta edificato parzialmente. Si tratta in massima parte di aree di proprietà della stessa Amministrazione Comunale. Tale ambito ricade all’interno della rete ecologica, ma è adiacente al tessuto urbano consolidato, con il quale si interseca perfettamente e del quale va a costituire il naturale completamento.

Il secondo Ambito di Trasformazione coincide con un PL già previsto dal Piano Regolatore Generale, ma che ad oggi non risulta ancora non attuato.

Gli Ambiti di Trasformazione si attueranno attraverso le modalità proprie del Piano Attuativo, di cui all’art. 12 della LR 12/2005. Nella normativa di attuazione del PGT, attraverso apposite schede di progetto, vengono riportati i parametri urbanistico – progettuali di detto Ambito di Trasformazione.

9. DIMENSIONAMENTO DI PIANO

Si riporta infine di seguito il dimensionamento complessivo del Piano, effettuato in considerazione dell’incremento del carico insediativo derivante dall’attuazione dei nuovi ambiti proposti dal PGT.

Area urbanizzata (AU) mq 157.184 Superficie territoriale ambito n° 1 (consumo di suolo) mq 4.660 Superficie territoriale ambito n° 2 (già compreso in AU) mq 7.760

Volume Incremento carico insediativo ambito n° 1 mc 3.728 25 ab ambito n° 2 mc 6.208 41 ab Totale mc 8.384 66 ab

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 29

AMBITO DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE N° 1

IL SITO

Ambito di Trasformazione ricadente in rete ecologica (comportante consumo di suolo).

L’ambito costituisce un’espansione verso Nord / Ovest, di un Piano di Lottizzazione già

attuato e parzialmente edificato, su aree in maggior parte di proprietà

dell’Amministrazione Comunale.

ELEMENTI DIMENSIONALI

Superficie territoriale: 4.660 mq

Indice: 0,8

Destinazione funzionale prevalente: Residenziale

Volume: 3.728 mc

Altezza massima: due piani fuori terra, secondo piano mansardato, più un piano interrato

AZIONI

Attuazione mediante intervento preventivo: Piano di Lottizzazione.

In sede di pianificazione attuativa, i contenuti previsionali del presente Documento di

Piano verranno integrati con le prescrizioni di dettaglio aventi ad oggetto, fra l’altro, la più

idonea ripartizione dei volumi all’interno dell’ambito, che dovranno essere allocati

preferibilmente nella porzione orientale dello stesso.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 30

AMBITO DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE N° 2

IL SITO Ambito di Trasformazione localizzato in area urbanizzata. L’ambito coincide con un PL già previsto dal Piano Regolatore Generale, sebbene ad oggi non attuato.

ELEMENTI DIMENSIONALI Superficie territoriale: 7.760 mq Indice: 0,8 Destinazione funzionale prevalente: Residenziale Volume: 6.208 mc Altezza massima: due piani fuori terra, secondo piano mansardato, più un piano interrato

AZIONI

Attuazione mediante intervento preventivo: Piano di Lottizzazione.

In sede di pianificazione attuativa, i contenuti previsionali del presente Documento di

Piano verranno integrati con le prescrizioni di dettaglio aventi ad oggetto, fra l’altro, la

più idonea ripartizione dei volumi all’interno dell’ambito, che dovranno essere allocati

preferibilmente nella porzione settentrionale dello stesso.

Documento di Piano – Comune di Rezzago – 31