novembre 2014 - n. 8 Vita Giuseppina Mensile dei giuseppini del m u r i a l d o AnnoAnno CXX CXX- N. -8 N. Novembre8 Novembre 2014 2014 - POSTE - POSTE ITALIANE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE S.P.A. - SPEDIZIONE D.L.INA.P. D.L.IN353/03A.P. 353/03 (CONV. IN (CONV. L.IN 27/02/2004 L. 27/02/2004 N. 46) 1N. ART. 46)COMMA 1ART. COMMA 1, ROMA 1, ROMA

Accendiamo la pace

1 3 l’orizzonte novembre 2014 - n. 8 Vita Giuseppina Dammi la mano In copertina Mensile dei giuseppini del M u r i a l d o L’orizzonte di p. Mario Aldegani ”Invochiamo con cuore ardente lo Spirito Santo, chiedendogli 4 cara vita giuseppina di preparare la strada della pace e dell’unità...” (Omelia di 5 grandangolo I ragazzi del ’99 Papa Francesco ad Amman, maggio 2014). Nella foto: Veglia di Giuseppe Novero di Pentecoste 2014 a Popesti-Leordeni (Romania). AnnoAnno CXX CXX- N. -8 N. Novembre8 Novembre 2014 2014 - POSTE - POSTE ITALIANE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE S.P.A. - SPEDIZIONE D.L.INA.P. D.L.IN353/03A.P. 353/03 (CONV. IN (CONV. L.IN 27/02/2004 L. 27/02/2004 N. 46) 1N. ART. 46)COMMA 1ART. COMMA 1, ROMA 1, ROMA Dammi la mano Accendiamo la pace 6 reportage ”Invoquemos con corazón ardiente el Espíritu Santo, 1 La Grande Guerra pidámosle que prepare el camino de la paz y de la unidad...” o letto da qualche parte questa storia. di p. Tullio Locatelli (Homilía de Papa Francisco a Amman, mayo 2014). Un padre e un bambino stanno girando fra gli scaffali di un grande magazzino. Il padre avanti, intento ad 8 periferie al centro En la foto: Vigilia de Pentecostés 2014 en Popesti-Leordeni (Rumania). Una periferia in cammino Hosservare i prodotti, il figlio dietro un passo, con il suo gelatino in una mano e un giocattolo sottobraccio. di Marius, Florin, Fabio “Invoquemos com o coração ardente o Espírito Santo, pedindo-lhe para preparar Ma un po’ immusonito. 11 f@D Murialdo o caminho da paz e da unidade... “. (Homilia do Papa Francisco em Amman, Il papà si gira spesso e gli ripete: “Dai, sbrigati….”. Alla fine, spazientito, si ferma e dice: “Allora… ti ho comprato “Un’esperienza indimenticabile” maio de 2014). Na foto: Vigília de Pentecostes 2014, Popesti-Leordeni (Romênia). a cura dei partecipanti al 1° stage il gelato, ti ho preso il giocattolo, cosa vuoi che ti dia ancora?”. Il figlio lo guarda e poi sussurra: “Dammi la mano”. “With fervent hearts, we invoke the Holy Spirit and ask him to prepare 12 C’era una volta... Dammi la mano. “Ma allora è come allora!” the path to peace and unity...” (Homily of Francis in Amman, May di p. Adelio Cola 2014). In the picture: 2014 Pentecost Vigil in Popesti-Leordeni (Romania) Sembra un’ovvietà dire che i ragazzi, i giovani, i figli hanno bisogno non soprattutto di cose, ma di attenzione, di 13 120 anni di Vita Giuseppina relazione, di ascolto. Ad multos annos! ita iuseppina mensile dei giuseppini del murialdo è logico che ogni genitore o educatore lo sa già che questo è il punto più importante. di p. Agostino Manfredini V G anno CXX - novembre 2014 n. 8 Ma forse qualche problema c’è. s o14 m m auo r im o ini di dio Padre Marcello Pagliero A volte con un regalo, con la risposta ad una richiesta uno pensa di aver assolto il suo compito o risolto il problema di p. Orides Ballardin Direttore responsabile Giuseppe Novero del figlio che chiede. 15 san giuseppe Redattore Modesto De Summa Perché si ha fretta, si ha altro da Gioie e dolori Redazione S. Agazzi - M. Aldegani - M. Regosa - A. Santonico di p. Tullio Locatelli fare, si vuole anche un po’ di tempo Segreteria F. De Summa - A. Romozzi 16 vita delle opere per sé. “Banchieri sociali” Editing G. Rocchetti Proprio questo, però, spesso chie- di Sara Armellin Progetto grafico S. Aureli de un ragazzo: di dedicargli tempo, 17 estate giovani Collaboratori A. Aimetta - G. Marzano “Fortunati!” ... di stare con lui, di dargli la mano. Editore Casa Generalizia della Pia Società Torinese di San Giuseppe di p. Fidenzio Nalin Dammi la mano. Indirizzo e contatti Via Belvedere Montello, 77 - 00166 Roma (Italia) 18 Protagonisti del nostro tempo Forse è la domanda di qualcosa di a cura del Clan - Thiene 1 Tel. 06.6247144 - Fax: 06.6240846 - Email: [email protected] più. 19 “Noi siamo ancora qua” www.giuseppini.org - www.murialdo.org di Paolo Boscolo C’è confusione, dubbio, inquietu- 20 Essenzialità, condivisione... Autorizzazione del Tribunale di Roma 26-7-1954 - n. 4072 del Registro della Stampa. dine spesso nel cuore di un giovane, di Anna La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. oggi. Numero iscrizione al ROC: 1321 - Partita Iva: 01209641008 21 emergenza ebola Forse un po’ di inconfessata paura. Concerto... Stampa Scuola Tipografica S. Pio X di Massimo Angeli Dammi la mano. Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma Libreria Editrice murialdo 22 Che ritorni presto la festa! Fammi capire che mi sei vicino. di p. Maurizio Boa, p. Luigi Cencin... Fammi capire che non sono solo. Dal 1895 con il nome di “Lettere Giuseppine” e poi dal 24 murialdine Accompagnami ascoltando le mie 1931 con il nome di “Vita Giuseppina” questa rivista Verso la pienezza dell’amore parole e anche i miei silenzi. a cura di sr. Emma Bellotto informa ed unisce tutti coloro che si riconoscono nel Non stringerla la mia mano quan- 25 engim carisma donato da San Leonardo Murialdo alla Chiesa. 12.000 allievi e 800 insegnanti do ti chiedo di provare da solo, ma a cura di Massimo Angeli Le eventuali offerte dei lettori di “Vita Giuseppina”, di cui si ringrazia non rifiutarmi la tua quando mi av- Papa Francesco e p. Mario Aldegani durante una pausa dei lavori 26 murialdo world anticipatamente, servono a sostenere le spese di stampa e di spedizione vicino e te la chiedo. del Sinodo sulla Famiglia. Vaticano, 6 ottobre 2014. Progetto “Parva” e papa Francesco della rivista e a sostenere le opere giuseppine nel mondo nelle loro Ti chiedo di accompagnarmi, non di guidarmi. a cura della redazione attività verso i giovani poveri (borse di studio, missioni, progetti...). Penso a quanto è importante e decisivo per un ragazzo che cresce poter contare su una mano amica. 27 focus economia Ma quanti fratelli abbiamo? abbonamento: ordinario € 20 - sostenitore € 50 - benefattore € 100 Penso a quanto è delicata la missione di un genitore e di un educatore, e grandissima la responsabilità di accom- di Alessandro Pellizzari Si possono spedire attraverso: pagnare la crescita di un’altra persona, insegnandogli, o meglio testimoniandogli, il senso vero della libertà. 28 volontari - C.C.P. 62635008 intestato a Vita Giuseppina Penso che Gesù, l’uomo più libero di ogni tempo, il più grande e più vero, è cresciuto avendo accanto un padre di Medase Ghana! - Bonifico bancario intestato a Casa Generalizia Pia Società Torinese nome Giuseppe, che gli ha insegnato la libertà e il senso della vita “dandogli la mano”. di Marta Brugnetti di san Giuseppe. IBAN: IT37 O 076 0103 2000 0006 2635 008 Così vorremmo fare noi, genitori o educatori, con i nostri ragazzi. n 29 Volontarie tuttofare a cura della redazione Specificando il nominativo dell’abbonamento e la causale: d. Mario Aldegani, padre generale 30 nella casa del padre abbonamento a VG, offerte per le missioni, offerte per S. Messe... Vita Giuseppina 8 l 2014 33 flash di vita 3 34 pagina d’oro 36 progetto i nostri santi grandangolo

Cara Vita Giuseppina... I RAGAZZI DEL ’99

nche la prima guerra mondiale ha avuto la sua meglio gioventù. Nel centenario dello scoppio del grande conflitto del Novecento, tra le tante rievocazioni, voglio fermarmi su Aquei ragazzi di 18 anni, spesso non compiuti, addestrati in fretta e spediti a combattere. Uno di loro suggerì addirittura le parole della celebre canzone del Piave. Ma tutti insieme, con l’innocenza e il coraggio della loro età, furono un’iniezione di speranza per i veterani. La cronaca militare dell’epoca così li descriveva, nell’ordine del giorno firmato dal generale Armando Diaz il 18 novembre 1917: “I giovani soldati della classe 1899 hanno avuto il battesimo del fuoco. Li ho visti questi ragazzi: andavano in prima linea cantando. Li ho visti tornare in esigua schiera. Cantavano ancora”. C’era sicuramente retorica in questa descrizione, ma la letteratura ha tratteggiato, come ha raccontato Gabriele D’Annunzio, il passaggio tremendo di un’intera generazione di adolescenti dalla famiglia alla trincea: “La madre vi ravvivava i capelli, accendeva la lampada dei vostri studi, rimboccava il lenzuolo del vostro riposo. Eravate fanciulli e ci apparite oggi così grandi”. Quei ragazzi erano nati al finire del secolo; fu l’ultima leva chiamata n dialogo I a resistere sul Piave. Spesso a costo della vita, perché in molti non tornarono. Un dato con i nostri lettori certo non esiste: partirono in 265.000, in un conflitto che per l’Italia ha significato Cara Vita Giuseppina, 600.000 morti e quasi 1.000.000 di feriti, di cui la metà mutilati. sono Bellosta Italo, Coordinatore Cent’anni dopo si stanno infittendo in tutta Europa importanti celebrazioni della Ex Allievi ed Amici del Murialdo, Grande Guerra; lo sta facendo anche il nostro Paese. L’Europa che celebra, un zona Nord-Ovest. secolo dopo, è l’Europa che da quasi settant’anni ha cancellato l’idea stessa Ho letto l’articolo “Esperienza in della guerra. Oggi il continente può ricordare finalmente in pace e riconciliato Guinea Bissau” di Tommaso Sas- con se stesso. Ma ci sono ancora sogni da condividere e da riaccendere, so su VG n. 2 (febbraio 2014). pre circondato dai bambini, che rasse la stessa aria. Quante cose soprattutto quando la curva della storia prende una brutta piega. E lo Condivido quanto riportato nell’ar- volevano essere fotografati e dovremmo imparare da loro, spe- spirito innocente e temerario dell’età è sempre un’iniezione di coraggio ticolo e mi permetto di aggiungere presi in braccio; i loro occhi ed i cialmente la condivisione. n alcune riflessioni che mi avevano loro sorrisi mi hanno conquistato, A Bissau ho avuto la fortuna di e di entusiasmo. colpito durante la mia permanen- aspettavano che arrivassi al cam- incontrare e lavorare con padre Giuseppe Novero za in Guinea Bissau (a Gennaio/ po per assalirmi (foto). Lidio e il confratello Beppe Ne- Febbraio 2012, durante la costru- La Messa era viva, vissuta con gro; due persone eccezionali, non zione del capannone polivalente una partecipazione coinvolgente, vi sono aggettivi per descriverli. nella nuova missione di Jerico in non come le nostre messe; lo scam- Sono stato molto fortunato ad Bissau di cui si parla nell’articolo). bio della pace tra i fedeli era reale aver fatto questa esperienza; la Durante la costruzione, ero sem- e non formale, come da noi, dove si consiglio a tutti, anche ai non più ha paura di incrociare tanto giovani. il saluto. Aleggiava Sono ricordi che ti restano den- un’atmosfera speciale. tro e ti cambiano. Scusate queste Come sarebbe bello mie riflessioni. Ciao a tutti che anche durante le Bellosta Italo - [email protected] nostre messe si respi- Vita Giuseppina 8 l 2014 5 Vita Giuseppina è anche su facebook: www.facebook.com/pages/Vita-Giuseppina-rivista reportage reportage

la grande guerra “Trovandomi qui, in questo luogo, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia”. Così Papa Francesco celebrando, il 13 settembre 2014, la Messa per il centenario della Grande Guerra al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia), che custodisce i resti di 100mila caduti del primo conflitto mondiale, 60mila dei quali ignoti (foto). In questa guerra furono arruolati anche preti e chierici. Si calcola che le presenze religiose sul fronte ammontarono a circa 20.000 uomini.

a grande guerra ebbe un im- sul Carso l’8 settembre 1917; Epifa- benedizione porti a me il frutto che patto grave e doloroso per la nio Mo, professo perpetuo, di anni bramo, cioè: rassegnazione, calma e LCongregazione dei Giuseppini 27, caduto in battaglia presso Asia- coraggio di compiere sino all’ultimo del Murialdo. go il 22 maggio 1916. il mio dovere per Dio e per la Patria. Nel giugno 1915 erano già 30 i con- Una settimana prima di cadere sul Rivolga ai fratelli tutti il mio affet- fratelli sotto le armi: 17 nei servizi sani- fronte il confratello Epifanio Mo scrisse tuoso saluto; io sono sempre unito a tari, 10 in fanteria, 3 in artiglieria. questa lettera a don Reffo: «Amatissi- loro, alla famiglia nostra, col pensie- All’inizio dell’anno 1916, il supe- mo Superiore, saranno queste le mie ro e col cuore, e spero che sino all’ul- riore generale don Eugenio Reffo ultime righe che scrivo a Lei? […] timo conserverò l’affetto loro e della annotava 55 confratelli sotto le armi; Grazie delle parole di consolazione Congregazione alla cui materna cura nel 1917 salivano a 86 di cui 26 sa- tutta celeste scrittemi di suo pugno fui educato e nutrito. Viva Iddio, la cerdoti, alcuni dei quali all’estero e nell’ultima sua; sono le esortazioni e sua legge, il suo amore, la sua gra- alcuni già prigionieri. consigli del padre al figlio lontano, zia: tutto si compia pel suo santissi- All’inizio del 1918 d. Reffo scriveva lontano, sbattuto fra la bufera dei mo e amabilissimo volere. Se muoio, che i confratelli sotto le armi erano 104. pericoli di guerra. Spero che la sua a tutti domando perdono dei miei Il 6 settembre 1915 nella vallata di mali esempi; spero, anzi son certo, Padola (provincia di Belluno) cadde che altri membri ben più degni di mai piùPeace la guerra! il primo giuseppino: Antonio Boasso me sorgeranno nella Congregazio- di anni 20. Seguirono: Michele Ma- ne a lavorare la buona semenza nel no más guerra! gni, di anni 20, novizio, morto sul campo del Signore, nel nome e nello no more war! Pasubio il 25 novembre 1916; Enrico spirito di San Giuseppe». n Mosele, chierico di anni 22, caduto não mais guerra! p. Tullio Locatelli Paz 6 Vita Giuseppina 8l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 Pace periferie al centro periferie al centro

La sfida culturale. na e culturale dei giovani-adulti per La nostra sfida di periferia Una periferia in cammino Una proposta unica nel suo ge- aiutarli a fare una lettura cristiana esistenziale. nere è la biblioteca pubblica “Mu- della vita in tutti i suoi aspetti. Non Popesti-Leordeni è una cittadi- L’oratorio “Murialdo” di Popesti-Leordeni in Romania è il centro propulsore di rialdo” in partenierato con il Co- potevano mancare le proposte mu- na di trentamila abitanti, a ridos- molteplici iniziative di animazione, di prevenzione e di attenzione ai “piccoli” mune di Popesti-Leordeni. sicali: corsi di chitarra e soprattutto so della capitale Bucarest, quasi Qui i nostri ragazzi e giovani tro- un coro polifonico di giovani-adulti sua periferia. I suoi abitanti sono del Vangelo. è una periferia in cammino che ha l’obiettivo di far crescere vano quotidianamente due giovani e un coro di voci bianche femmi- in gran parte cristiani-ortodossi. “onesti cittadini e buoni cristiani”. bibliotecari disponibili per aiutarli, nili, due cori ecumenici per canta- La parrocchia cattolica, la più nu- consigliarli; qui trovano la possibili- re insieme la pace, la fraternità, la merosa dell’arcidiocesi di Bucarest, tà di usufruire di internet, un luogo speranza, avvicinarsi e avvicinare al conta circa seimila cattolici. Fin dal tranquillo per studiare, fare ricer- gusto del bello, a Dio. Ma non tutti loro arrivo a Popesti-Leordeni i no- che, libri per la propria formazione hanno talenti musicali, ecco allora il stri primi giuseppini hanno aperto umana e intellettuale. corso di teatro per giovani aspiranti occhi, cuore e mani ai “piccoli” del Con caparbietà si è voluto ini- attori, i corsi di danza, di fotografia vangelo”. L’opera di solidarietà at- ziare una “Scuola per Genitori”, digitale… Fiore all’occhiello è la ri- tenta, umile e nascosta continua in giunta quest’anno alla sua terza vista “Vocile Oratoriului” che esce collaborazione con i laici assisten- edizione, in collaborazione con la due volte all’anno in 2.600 copie e do più di trenta famiglie povere e parrocchia cattolica, le tre scuole viene distribuita a tutte le famiglie con tanti bambini. Il nostro centro statali, le due scuole cattoliche per dei nostri ragazzi e alle famiglie cat- educativo “Nadino” accoglie gra- l’infanzia. toliche della parrocchia. Un modo tuitamente numerosi ragazzi della Da poco si è istituito, grazie di evangelizzazione, caro al Murial- scuola dell’obbligo provenienti da all’iniziativa di alcuni giovani ex- do, che tacitamente, senza far ru- famiglie disorganizzate o povere, animatori, un “Circolo Culturale” il more, entra nelle case, nelle menti offrendo loro un pasto, un aiuto cui obiettivo è la formazione uma- e nei cuori anche dei più lontani. scolastico, momenti di svago e di

umerosi e ammassati al por- cortile spalanca il grande portone, hanno i loro momenti di celebrità, tone d’ingresso dell’orato- salutato da un corale e affettuoso si sentono prima o poi dei cam- Nrio, ogni giorno, di molto “ciao, padre!” Li vedi appena e pioni, vivono la soddisfazione di in anticipo e sotto il sole cocente sono già a correre dietro un pallo- un canestro centrato, di un goal di un clima continentale che non ne scucito o a cimentarsi ai tavoli segnato, di una partita sofferta o da tregua: ecco i “nostri” ragazzi, da ping-pong nella sala giochi... vinta, tutti possono indossare una quelli che non vanno nè ai monti maglietta colorata e sudata. “Un luogo per il tempo libe- nè al mare, quelli che macinano Giocare e imparare a giocare. ro, un ambiente educativo”: qualche chilometro a piedi per Per coloro che lo desiderano l’ora- ecco la prima sfida dell’ “orato- venire all’oratorio, che nemmeno torio offre diverse opportunità e riu”, così familiarmente conosciu- sognano uno scooter, ma si ac- corsi per “imparare a giocare e to dai popesteni. Non ci sono spa- contentano di qualche sganghe- a giocare bene”: corsi di ping- zi e tempi per lo sport agonistico e rata bicicletta. Per loro, puntual- pong, di basket, di scacchi, di vol- selettivo. Tutti, bravi e meno bravi, mente, il giuseppino di turno e da ley, di karatè..

8 Vita Giuseppina 8l 2014 Vita Giuseppina 8l 2014 9 periferie al centro f@d murialdo PRIMO STAGE RESIDENZIALE DELLA F@D MURIALDO Viterbo-Torino, 20-28 luglio 2014 “Un’esperienza indimenticabile” la cronaca di uno stage for- l’archivio storico e la Mostra-Museo e propria esperienza di comunione. mativo, anzi no, è la testi- Murialdo di Torino. Una bellissima Per molti di noi è stata un’espe- èmonianza di un’esperienza di esperienza che ci ha permesso di rienza molto emozionante: la gio- comunione tenutasi da domenica avere una conoscenza più appro- ia di camminare sulle orme di San 20 a lunedì 28 luglio in Italia, con fondita del Murialdo. Leonardo ha riempito i nostri cuori. la partecipazione di studenti, do- Non potevano mancare le visite Questa esperienza ci ha permesso centi e tutor della F@D MURIALDO turistiche delle città di Roma, Viter- di sperimentare l’amore eterno e provenienti da Argentina, Brasile, bo, Pisa, Savona, Torino,… misericordioso di Dio e ci permette, Colombia, Messico e Italia… (foto). Tutti i nostri giorni iniziavano con al nostro ritorno, di trasmetterlo al Da lunedì 21 a mercoledì 23 lu- una proposta di preghiera. Le Mes- cuore dei nostri giovani. glio le nostre giornate sono state se sono state spazi interculturali di Grazie di cuore alla Congrega- di lavoro intenso e di condivisione, fede e di spiritualità che hanno, zione dei Giuseppini del Murialdo, presso la comunità dell’Istituto “S. indipendentemente dalla diversità a p. Mario Aldegani, a p. Alejan- Pietro” di Viterbo. Guidati dai do- delle lingue, provocato momenti di dro Bazán, a p. Giovenale Dotta. centi p. Giuseppe Rainone, p. Fidel vera comunione. Grazie a tutti i sacerdoti della Casa Antón, sr. Terezinha Militz, Silvana Ben presto ci siamo resi conto Generalizia, della Comunità “San Peña, De Rosa e p. Alejan- che i risultati hanno ampiamente Pietro” di Viterbo, degli “Artigia- dro Bazán abbiamo approfondito trasceso l’ambito del progetto F@D nelli” di Torino e delle varie opere diverse tematiche intorno alla spiri- Murialdo: chi è venuto pensando di di Rivoli, Pinerolo, Santa Margheri- tualità e alla pedagogia murialdina. partecipare ad un “corso formati- ta Ligure, Padova, Venezia e Oder- formazione. A seconda del “mer- posto” è stato lo slogan dell’in- Una comunità murialdina in Padre Giovenale Dotta è stato la vo residenziale della F@D Murial- zo: la loro disponibilità ci ha fatto cato” e delle richieste, la nostra contro diocesano dei giovani che divenire. nostra guida da giovedì 24 a do- do” ha trovato invece un gruppo sentire in famiglia. n opera offre ai giovani-lavoratori si è tenuto proprio qui al nostro Senza i numerosi laici e collabo- menica 27 luglio: abbiamo visitato di persone che è riuscito a rendere corsi di qualificazione professiona- oratorio nel mese di luglio. Nel ratori sarebbe impossibile tanta I partecipanti al primo stage resi- i luoghi di san Leonardo Murialdo, questo corso residenziale una vera le approvati dal ministero del lavo- frattempo si sta pensando a dare mole di lavoro che richiede pre- denziale della F@D MURIALDO ro e dell’educazione. vita ad un gruppo di scout aper- senza, creatività, fantasia. Il no- to ai ragazzi e giovani delle due stro impegno è la loro e la nostra La sfida dell’ evangelizzazione. confessioni cristiane, cattolica e formazione, insieme, alla scuola di La bella chiesa dedicata a San ortodossa. San Leonardo Murialdo. La nostra Leonardo Murialdo facente parte In autunno prenderà avvio, taci- comunità religiosa è aperta ad altri del complesso oratoriale richiama tamente, ogni primo mercoledì del giovani, romeni o italiani, che desi- lo specifico nostro: un centro di mese, un gruppo di preghiera, for- derano “venire e vedere” e maga- evangelizzazione e di vita cristia- se, di mamme apostoliche. ri, rimanere. na. Tre gruppi di adolescenti e Siamo convinti che il cuore pro- Credere, creare, crescere. giovani, un gruppo di animatori, pulsore del nostro oratorio abbia Tre verbi da coniugare con sfu- incontri di preghiera, proposte di bisogno di “mani levate al cielo” mature evangeliche, tre strade che servizio e di volontariato, anima- affinché il terreno sia buono e profumano di futuro. n zione delle due messe domenicali fertile, i seminatori, giuseppini e giovanili, giornate di spiritualità collaboratori, siano seminatori co- Marius, Florin e Fabio, sono le tracce di un cammino, raggiosi, attenti ai segni dei tempi, giuseppini del Murialdo, non sempre facile, ma costante alle mutevoli esigenze delle perso- dalla periferia esistenziale di Pope- per avvicinare i nostri ragazzi e ne e dei luoghi. sti-Leordeni (Bucarest) - Romania giovani a Cristo. “Gesù al primo

10 Vita Giuseppina 8l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 11 c’era una volta... ma questa è storia vera 120° anno di pubblicazione Ad multos annos!

questo 120° anniversario di Vita Salute a Torino. Detto e fatto. Grazie alle Giuseppina accetto la proposta comunità, alle opere e alle province che si In di parlare della mia esperienza di sentivano un’unica famiglia. economo generale per ricordare alcuni La cosa più bella? Incontrare di persona confratelli che hanno lasciato un’impron- tanti confratelli e laici, vedere e toccare ta importante in questo campo. con mano il tanto bene che il nostro ca- Ho iniziato il mio servizio nel 1988 ma risma fa fiorire a livello mondiale. Mentre già p. Italo Sarollo ci aveva insegnato la l’Anna Romozzi presidiava l’economato partita doppia. Cominciavano a nascere generale in casa generalizia. dei bilanci delle singole opere separati da L’ENGIM centrale non godeva ancora quelli delle comunità. Una vera conquista dei contributi statali: ci hanno pensato l’unico piano dei conti per tutti. Finché fr. Angelo e Francesco Farnesi. Occorre- nel capitolo generale del 2000 si è potuto va un organismo naturale prolungamen- presentare il primo bilancio consolidato, to della amministrazione centrale, una patrimoniale ed economico, dell’intera O.N.G. (organizzazione non governativa) congregazione: settori, opere, province, per intervenire in modo riconosciuto ed amministrazione centrale. Nelle monete efficiente a livello internazionale. Nasce locali e poi la conclusione in lire e in dol- l’Engim ong. Quanti collaboratori. lari. Ma ci è voluta la volontà, la costan- Un ultimo ricordo. Voi di “Vita Giusep- za, la competenza di fr. Angelo Benvivi. pina” non potete dimenticare il signor Disponibilità a tutta prova e amore alla Luigi Simeoni recentemente scomparso. congregazione. L’indirizzario è opera sua. Qualche buon “No hay problema!”, diceva don Italo. contributo per la rivista lo otteneva lui. Ma problemi ne ha avuti. Eccome! Alme- Ma quante carte bisognava preparare! no fino al 2001. 120 anni di Vita Giuseppina e non “Ma allora è come allora!” La cosa più bella che ricordo? Le aper- li dimostra! Un bel traguardo. Anche ture delle opere in Africa (ero ancora l’economato generale ha fatto la sua la conclusione spontanea d’una signora alla mono i praticanti come dipendenti. Qualcuno di loro è economo provinciale della fu provincia parte in collaborazione con la reda- quale viene spiegato il tipo di scuola presente riuscito a diventare imprenditore di piccole aziende. Il veneta), in Messico, in India. Figure come zione, con la tipografia di Pinerolo, èoggi nel Collegio degli Artigianelli di Torino: successo nel campo dell’iniziativa ha arriso non soltan- p. Antonino Maculan, p. Vittorino Pisi, p. con la tipografia S. Pio X di Roma, con professionale con diversi indirizzi. Essi non sono quelli to a studenti italiani, ma anche a qualche extracomu- Tarcisio Riondato non si possono dimenti- l’indimenticabile p. Vittorio Garuti. esistenti al tempo del suo rettore, san Leonardo Mu- nitario. Tra di loro alcuni lavorano stabilmente come care. E sempre quando le opere richiede- Ad multos annos! rialdo. Le circostanze storiche sono molto cambiate e meccanici, altri come pasticceri. Nel Collegio veniva vano grossi sacrifici ed erano a favore dei Lasciatemi concludere con un pensie- l’attenzione al mercato attuale del lavoro ha suggerito insegnato agli artigianelli dell’800 l’impegno persona- giovani poveri e dei poveri giovani la Prov- ro rivolto a p. Aldo Pacini. Gli ho lasciato un profondo aggiornamento nella speranza che gli al- le e la costanza nell’esercizio della professione. Oggi videnza, “sollecitata da San Giuseppe”, è una eredità pesante. Dal cielo mi perdo- lievi, quando usciranno dal collegio forniti di diploma gli allievi devono conoscere anche le leggi che regola- sempre intervenuta. Generosamente. nerà. n o qualifica, trovino la possibilità di un buon impiego. no i rapporti tra datori di lavoro e dipendenti. Una felice esperienza che non dimen- p. Agostino Manfredini Dopo la conveniente preparazione teorica e pratica Il santo Murialdo insegnava ai “suoi figli” a vivere tico: la comunione dei beni a progetto. dell’indirizzo professionale scelto dai singoli, si offre nel contesto della società del suo tempo. Oggi i suoi Proposta precisa: acquisto nuova sede Nelle foto dall’alto: loro la possibilità di darne prova nelle varie attività cit- figli cercano di imitarlo aiutando i nuovi artigianelli a della casa generalizia, apertura della con- p. Vittorio Garuti, p. Italo Sarollo,

tadine che accettano giovani apprendisti a fare prati- fare altrettanto. n gregazione in Messico, degna collocazio- il Volto del Murialdo formato dalle copertine di ca. I gestori talvolta, soddisfatti del lavoro svolto, assu- p. Adelio Cola - [email protected] ne dell’urna di S. Leonardo Murialdo alla Vita Giuseppina, Francesco Farnesi, Anna Romozzi e Modesto De Summa.

12 Vita Giuseppina 8l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 13 uomini di Dio san giuseppe Padre Marcello PAGLIERO gioie e dolori el primo libro delle Matricole del Collegio Arti- Volvera, nella nuova opera aperta per ricevere gli stu- gianelli leggiamo: “n° 460. Pagliero Marcello, denti avviati al sacerdozio provenienti dal Collegio Ar- na preghiera molto recitata dai devoti di Quando Gesù nasce possiamo immaginare la Ndi Battista e Converso Rosa, nato il 11 dicembre tigianelli. San Giuseppe si intitola così: “I sette dolori gioia di Maria e di Giuseppe, ma anche la loro 1853 a Settimo Torinese. Entrato nel Collegio il 28 feb- Aprendosi poi il Patronato Pio IX di Venezia, fu là invia- Ue le sette allegrezze di San Giuseppe”. Una preoccupazione per la precarietà della situazio- braio 1867, tipografo-compositore. Ottima condotta”. to nell’agosto del 1883. E il 23 agosto 1885 p. Marcello preghiera abbastanza lunga, divisa in sette par- ne, certo non la migliore e non la più desidera- Fu ricevuto amorevolmente da S. Leonardo Murialdo. “fa modestamente il suo ingresso alla Colonia”, scrive ti, a loro volta costituite da alcuni versetti trat- bile. Quando Gesù dodicenne viene ritrovato nel Suo maestro era il p. Sebastiano Mussetti. Certamente d. Reffo, dove, a settembre, sarà lui il maestro dei novizi. ti dal Vangelo, da alcune espressioni-guida che tempio, il cuore di Giuseppe si riempie di gioia, il Signore lo guardò subito con amore. Infatti il 19 mar- Fu molto addolorato per la morte del santo Fondatore spiegano gioie e dolori, quindi una preghiera da ma è difficile dimenticare l’angoscia e l’ansia nel zo 1872, Marcello ricevette la veste talare dalle mani (30 marzo 1900). Lo consolava, però, l’esempio di vita la- recitarsi insieme. Ad una prima lettura ci si ac- cercarlo tra le vie e le case di Gerusalemme, fino dell’Arcivescovo Lorenzo Gastaldi. sciato e la fama di santità. corge che qui la matematica non funziona: sette a risalire di nuovo al tempio. Il 19 marzo 1873, ancora chierico, partecipa alla fon- Partecipò al Capitolo Generale che elesse d. Giulio allegrezze e sette dolori, non fanno quattordici, Se questa preghiera è antica e un poco fuori dazione, nella Cappellina di S. Giuseppe degli Costantino come primo Superiore Generale ma sempre sette. moda, il messaggio è per tutti ancora attuale. La Artigianelli, della Pia Società Torinese di S. dopo il Murialdo. Infatti i sette momenti di preghiera sono cia- vita non può essere sempre letta a senso unico o Giuseppe insieme al teol. Leonardo Mu- Fu poi a Volvera, come direttore e for- scuno gioia e dolore insieme, offrendoci così un solo gioia o solo dolore, ma va interpretata te- rialdo, d. Eugenio Reffo, d. Giulio Co- matore, fino al 1919, quando si chiu- primo messaggio a partire dalla vita di san Giu- nendo presenti i due versanti, quello della gioia e stantino, d. Sebastiano Mussetti e al deva Volvera e si apriva il Collegio S. seppe: ogni avvenimento è stato vissuto da quello del dolore, che sono espressione dei nostri ch. Pier Giuseppe Milanese. Giuseppe di Rivoli (Villa Carignano) lui con gioia e con dolore, ogni momento desideri e delle nostre fragilità, dei nostri sogni e Il chierico Marcello, da quel gior- dove furono trasferiti studenti e no- della sua vita può essere letto sia come gio- delle nostre delusioni, della gioia che va a termi- no, come religioso giuseppino, co- vizi. E ne fu direttore fino all’agosto ioso sia come doloroso. In realtà gioia e dolore nare e del dolore che va a incominciare. minciò a dare incremento alla perla 1925. nella vita non si possono mai separare e insieme Ma la preghiera non dice solo questo: essa va in preziosa e nascosta della sua vita di La sua operosa vita si spense a ci dicono la volontà di Dio: questo è il messaggio profondità, perché è espressione di una fede, non santificazione, attingendo dai santi Torino il 10 marzo 1926. Il suo fare di tale devozione. la presentazione di un pensiero solo umano. San co-fondatori lo spirito, l’esempio, la e tacere, l’umiltà e la carità, lo por- I sette momenti della preghiera scandiscono tut- Giuseppe scopre in queste dimensioni della vita pietà, la fedeltà alla Regola e l’ardore tarono altissimo in cielo. Benedica ta la vita del santo: l’incarnazione di Gesù e la vo- come si presenta la volontà di Dio e che cosa gli apostolico nell’educazione dei giovani i giuseppini ottenendo dal Signore il cazione di Giuseppe, la nascita di Gesù a Betlem- viene chiesto, prende atto che la sua collaborazio- poveri e abbandonati. dono della silenziosa e indefessa labo- me, presentazione di Gesù al tempio, fuga e sog- ne ha un prezzo da pagare per raggiungere il fine. Nello stesso anno 1873 il suo lavoro con i riosità (fare e tacere), dell’umiltà e carità, e giorno in Egitto, ritorno dall’Egitto, ritrovamento Giuseppe ha condiviso la vita comune a tutti, ragazzi proseguì tra i corrigendi del Riformatorio dell’amore alla Madonna e a S. Giuseppe… di Gesù nel tempio, vita nascosta a perché la sua vocazione qua- di Boscomarengo sotto la guida di d. Giulio Costantino. Molteplici le testimonianze della sua santità: Nazaret. le custode del redentore non lo Nello stesso tempo si dedicava allo studio delle materie “Morì questo religioso esemplare come aveva de- La preghiera porta il devoto a ha tolto o esentato dalla fatica teologiche, sulle quali, periodicamente, dava gli esami siderato, con la preghiera sulle labbra” “A Volvera lo meditare sulle tappe più impor- del vivere quotidiano, o meglio, a Torino. Partecipava inoltre alle riunioni del Consiglio credevano un santo da miracoli…” (p. Giuseppe Ver- tanti della vita di Gesù fanciullo ed da quelle gioie e da quei dolori Superiore con gli altri co-fondatori. cellono). adolescente, perché è Lui il centro che “impastano” la vita umana. Cresceva come religioso, educatore di giovani e “È stata la copia più fedele delle virtù del Fondatore della preghiera. San Giuseppe ac- Gli è stato chiesto di essere fede- aspirante al sacerdozio sotto la guida di S. Leo- dei Giuseppini” (p. Ulrico Franchi). canto a Gesù, ma anche per custo- le nel partecipare ad un disegno nardo Murialdo, di d. Eugenio Reffo e di d. Giulio “Se desideri avere una cognizione precisa della san- dire servendo Gesù, condivide fino che era oltre ogni progetto uma- Costantino. tità del nostro Fondatore, andando a Rivoli, nell’Istitu- in fondo queste tappe della vita del no, ma che andava incarnato nel Nel dicembre del 1876 ricevette la tonsura e i quat- to S. Giuseppe, osserva bene la vita di quel direttore” Salvatore a lui affidato. In questa quotidiano di una esistenza sem- tro ordini minori, nel 1877 il suddiaconato, nell’apri- (don Reffo a p. Ferdinando Spegno). condivisone l’autore ci fa scorgere plice, umile, laboriosa, povera. le 1878 il diaconato e il 15 giugno 1878 l’ordinazione “Don Pagliero è stato un santo nascosto. Io accettavo i due sentimenti che attraversano Grazie a questa preghiera possia- sacerdotale. Grande fu la gioia sua e dei suoi familiari, volentieri di andare a predicare nell’Istituto S. Giuseppe; l’animo di San Giuseppe: gioia e mo scoprire ancora una volta un ma specialmente dei santi fondatori, che vedevano in come fu copia fedele del Servo di Dio Leonardo Murial- dolore insieme, preoccupazione e Giuseppe vicino e compagno di lui un confratello esemplare, che cresceva nel silenzio, do, suo superiore e amico!” (mons. Edoardo Bosia). n serenità. viaggio della nostra esistenza. n nell’ umiltà, nella fedeltà assoluta e nella santità. p. Orides Ballardin - [email protected] p. Tullio Locatelli Nel 1881 p. Marcello fu trasferito come direttore a

14 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 15 vita delle opere estate giovani “Banchieri sociali” Puoi diventare “banchiere sociale” investendo in un nuovo progetto: l’Agriturismo Murialdo di .

na nuova opportuni- che hanno visto sfilare ruspe e ca- colta fondi per il completamento tà di lavoro, socializ- mion, poi il rifacimento dei per- dei lavori dell’agriturismo. Infatti “Uzazione e integrazio- corsi esterni. Ora si sta mettendo grazie alla piattaforma web Terzo- ne per i ragazzi e giovani in situa- mano alla struttura vera e propria valore di Banca Prossima ogni sin- zione di disagio che sono accolti (foto) che ospiterà le cucine dove golo cittadino o persona giuridica nei vari progetti della Comunità: lavoreranno anche i ragazzi e la può prestare denaro direttamente “FORTUNATI” ecco perchè abbiamo pensato sala che potrà accogliere fino a alla Comunità Murialdo di Trevi- alla realizzazione di un Agrituri- 40 ospiti. so e diventare un vero e proprio smo all’interno della Biofattoria “L’agriturismo Murialdo di “banchiere sociale”, protagonista confidenze di Sociale e Didattica Murialdo di Treviso sarà non solo un’ottima attivo alla realizzazione di questo Treviso. Come fu per S. Leonardo occasione di socializzazione al la- progetto dall’alto valore sociale. I una sera d’estate Murialdo, che iniziò proprio dalle voro e di occupazione per tutti i prestiti sono sottoscrivibili con acilmente avevano già conclu- - Don, non chiamare disgrazia (vera- pretendere adesso che vadano più in colonie agricole a pensare al futu- ragazzi della Comunità”, conti- pochi semplici click per tutto il so quanto occorreva per met- mente hanno detto un’altra parola) e là di quello che hanno detto, ma di si- ro dei suoi giovani...”: a p. Mau- nuano Nicola e Adele, responsabi- mese di novembre collegandosi tere un po’ d’ordine nell’ango- poi … ci va bene anche così, perché, sai, curo ne sono convinti e non so dove ro brillano gli occhi. è entusiasta li della Biofattoria Murialdo, “sarà al sito www.terzovalore.it, nella F lo cucina, e i tre della squadriglia Fal- bisogna dire che noi siamo… fortunati. abbiano trovato la spontanea schiet- del progetto che finalmente, anche un completamento, ideale sezione dedicata al progetto della chi, che gironzolavano nelle vicinanze, - Eh?! tezza con cui hanno espresso la loro dopo anni di richieste, permessi e concreto, di molte attività che Comunità Murialdo. n avevano proprio l’aria di non aver nien- - Fortunati! Sì, noi siamo fortuna- opinione. Mi domando proprio quanti e verifiche di fattibilità, si sta fi- vengono svolte ogni giorno nella Per maggiori informazioni: te da fare. Era stata una giornata dura ti. Ma quanti ragazzi della nostra età ragazzi arrivino qualche volta a dirsi nalmente concretizzando. I lavori Biofattoria, in un’ottica di compi- cell. 392 2989060. di lavoro sotto la pioggia battente e il hanno la possibilità di fare le esperien- questo “noi siamo fortunati”. Più sor- di ristrutturazione del rustico che mento di un percorso dalla terra Sara Armellin cielo, da parte sua, portava ancora, su ze che facciamo noi? Stare insieme, prendente ancora, a dirlo apertamen- accoglie le persone che arrivano alla tavola”. tutto il fronte, un cappellaccio informe dovercela cavare, rischiare alle volte te, con convinzione. Penso soprattutto alla Biofattoria sono iniziati da un L’entusiasmo in Comunità Mu- di nuvole livide. Bisognava rassegnarsi, senza pensarci e poi imparare a met- ai tanti ragazzi che frequentano i nostri paio di mesi: prima le demolizio- rialdo è al massimo, tanto più ora Questo progetto è pubblicizzato anche nell’ultima pagina tra poco sarebbe stata ancora acqua. tere un po’ di sale in testa, romperci le campeggi estivi che non possono cer- ni, per la gioia dei ragazzi accolti che è attiva la campagna per la rac- di questo numero di VG. - Ciao, don … scatole e dopo doverle aggiustare… sì, tamente competere con le attrezzatu- Hanno le mani in tasca come i gran- loro non sanno, neanche si immagina- re, le attrazioni e la libertà di movimen- di che hanno fatto giornata e sanno no quanto noi siamo fortunati… to di un villaggio turistico, eppure sono bene come va la vita. Cosa aggiungere? Questa volta contenti di essere lì. Non arriveranno - Dura eh, ragazzi? sono stati loro a portare il discorso alla all’illuminazione esplicita di dirsi “noi - Oggi come ieri e l’altro ieri: abbia- sua naturale conclusione, anche se siamo fortunati” ma li vedi che sono mo il fango smaltato fino alle orecchie questa se ne sta lì a mezz’aria tra il gri- contenti. Eppure è tassativo di non e se continua così porteremo a spasso i gio del cielo e il bagnato per terra. E io portarsi appresso il telefonino. Allora si funghi che ci nascono sui piedi. non voglio perdermi la sfida di riuscire può sapere dove sta di casa la felicità nuovi spazi per - Cosa dite? Vien voglia di arrendersi ad accendere il fuoco per il cerchio di anche per i nostri ragazzi? l’agricoltura sociale questa sera. Aiutaci a costruire un’ esperienza …se continua così, meglio andare a casa. Un po’ di carta asciutta l’ho trovata diversa di Agriturismo - Parole sante, ragazzi, però, non è ocializzazione, biologico e biodiversità - Cosa dici, don? Stanotte si dorme e e anche un bel mucchietto di legnetta Ssaranno i suoi ingredienti. A due passi da Treviso, sui terreni della Casa Generalizia Pia Società Torinese di San Giuseppe domani finiamo le costruzioni. Poi co- una fortuna che viene per caso. e della sua Biofattoria, sta nascendo un nuovo fine e secca. Basta cercare. Vedrai che strumento di agricoltura sociale: l’Agriturismo Murialdo. mincia il bello… - Eh, già! Ciao, don, stai attento a non Puoi sostenere anche tu parte di il fuoco prenderà vita e dica pure qual- questo progetto, contribuendo al suo finanziamento con un prestito agevolato - Ma che bello volete che sia? Or- fare troppi segnali di fumo. Bastano le tramite la piattaforma Terzo Valore che lingua maligna che io uso diavoli- di Banca Prossima. nuvole che abbiamo sopra la testa. Per informazioni sulla piattaforma Terzo Valore e per altre mai l’estate ha preso la piega storta e informazioni telefona al 392 2989060 na… benedetta. n per altre informazioni sul progetto visita il sito: www.biofattoriamurialdo.it il Garda, che sta proprio al di là di quel Se ne vanno con l’aria da sfaccendati

COMUNITÀ MURIALDO p. Fidenzio Nalin Veneto monte, ci manda temporali a raffica. con la coscienza a posto. Non posso

16 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 17 ProtagonistiProtagonisti deldel nostronostro tempotempo “Noi“Noi siamosiamo ancoraancora qua”qua” i potrebbe dire, riprendendo il come sempre accompagnati dalla no nella vita di tutti i giorni. Insom- testo di una recente canzone presenza di don Tony, preziosa sia a ma, come diceva il nostro buon Sdi Vasco Rossi. Sono passati livello organizzativo che di riflessio- san Leonardo Murialdo, cerchiamo ormai 7 anni da quando si era pen- ni proposte (foto). di capire come poter far diventare sato e sognato di poter creare un Negli anni sono cambiate molte straordinario l’ordinario. gruppo e una proposta spirituale cose: dalle persone che sono en- Quest’anno partiamo senza guide per quei giovani adulti che magari trate o uscite nel corso del tempo, o figure esterne: saremo noi stessi a avevano finito dei percorsi in - par ai tanti luoghi in cui ci siamo tro- proporci degli spunti di riflessione e rocchia o che per altri motivi non vati per gli incontri, dalle diverse condivisione, con la speranza che erano più a diretto contatto con il guide che hanno accompagnato il possano diventare perle preziose mondo giovanile murialdino… nostro percorso, a chi si è sposato da portare nella vita nostra di tutti “E siamo ancora qua” con tanta o è diventato genitore portando i giorni e da donare a chi incrocerà voglia di continuare un percorso una ventata ulteriore di allegria e il nostro percorso di vita. E per far oi ragazzi del Clan Cirri Ma- te più impegnativa rispetto alle loro Anche nei momenti collettivi, in- che in questi anni ci ha regalato movimento al nostro gruppo con questo siamo consapevoli che dob- genta del Thiene 1 Patronato abitudini, dall’altra noi abbiamo im- fatti, “coraggio” è sempre stata la tanto dal punto di vista spirituale, tanti nuovi bimbi. biamo affidarci a Dio e chiedere il Nsan Gaetano dall’1 al 10 ago- parato a prestare attenzione alle ne- parola chiave; la veglia, ad esempio, ma anche dal punto di vista umano, Quello che non è cambiato è di suo aiuto. Solo così ancora una vol- sto 2014 abbiamo partecipato alla cessità di chi ci camminava affianco. è stato un momento di riflessione facendoci rafforzare amicizie che certo la voglia e l’entusiasmo di tut- ta sarà un cammino spirituale pre- terza Route Nazionale nella storia Giunti al termine della prima parte e confronto su diverse esperienze e di giorno in giorno sono diventate ti noi nel trovare e cercare, in questi zioso e di crescita. dello scoutismo italiano (foto). del campo, dopo una sosta rigene- testimonianze di coraggio riporta- sempre più vere e importanti. momenti, un’occasione d’incontro Buona strada… e a tutti quelli Nei primi cinque giorni, gemellati rante in patronato, siamo partiti alla te dall’esploratore Alex Bellini, dalla Così, con un week end a Tonezza con Dio e anche di confronto tra che vorranno accompagnarci dicia- con il clan del Campobasso 7, ab- volta di San Rossore, riserva naturale ballerina senza braccia Simona Atzo- a fine agosto, abbiamo cominciato di noi, cercando di condividere le mo che le porte sono sempre aper- n biamo percorso i sentieri dei nostri nei pressi di Pisa, nonché ex residen- ri, dall’astronauta Samantha Cristo- anche quest’anno il nostro percor- nostre storie e le nostre idee per te: “noi siamo ancora qua!” monti vicentini. Partendo a piedi dal za presidenziale. foretti e dalle due sorelle superstiti so di laboratorio di spiritualità, concretizzare poi la fede di ciascu- Paolo Boscolo Patronato San Gaetano, abbiamo Qui abbiamo vissuto cinque giorni al campo di concentramento di Au- toccato importanti tappe della storia in compagnia di circa 30.000 scout schwitz, Andra e Tatiana Bucci. locale e nazionale: come Villa Rossi, tra 16 e 21 anni. Da queste forti testimonianze ab- residenza di Alessandro Rossi a San- Le cose che subito ci hanno colpi- biamo colto che è importante non torso; Bosco di Tretto e le sue con- to sono state il permeante senso di arrendersi mai di fronte alle sfide del- trade; la cima del Priaforà nel monte appartenenza ad un’unica comunità la vita, messaggio rivolto soprattutto Novegno con le sue gallerie e trincee che si respirava in questa “città di a noi giovani, spesso spaventati o in- della prima guerra mondiale e infine tende”, i sorrisi di tutti i ragazzi e la certi nei confronti del nostro futuro. la vetta del monte Summano. disponibilità e gentilezza dei capi a Dal momento che lo scoutismo ci La condivisione dei passi lungo la servizio. insegna a darci degli obiettivi concre- strada con un gruppo scout prove- Il tempo di quei giorni è stato scan- ti a conclusione del percorso svolto, niente da un’altra regione d’Italia ci dito sia da attività per il singolo come tutti i clan hanno contribuito alla ste- ha piacevolmente sorpresi; grazie a laboratori e tavole rotonde, sia da sura di un documento chiamato Car- loro, infatti, abbiamo riscoperto i va- esperienze collettive come la cerimo- ta del Coraggio, in cui sono raccolti lori e la gioia della condivisione an- nia d’apertura, la veglia e la messa gli impegni di rover e scolte e le loro che nei momenti più faticosi. conclusiva. richieste nei confronti dello Stato ita- Un sorriso, una battuta, un gesto Tutte le attività erano impronta- liano, della Chiesa e dell’AGESCI. gentile non sono mai mancati duran- te sul tema della Route Nazionale: Siamo fieri di aver partecipato a te la strada. il coraggio, che ha caratterizzato il questo evento, consapevoli del fatto Pensiamo che la soddisfazione più percorso di ogni clan per tutto l’an- che tutti insieme, anche se lontani, grande sia stata quella di riuscire ad no secondo diverse declinazioni: co- siamo una forza e che possiamo dav- arrivare insieme alla vetta; da una raggio di amare, di essere Chiesa, vero cambiare le cose se lo vogliamo. parte, infatti, i ragazzi del Campo- di farsi ultimi, di essere cittadini e di Buona strada! n basso si sono cimentati in una rou- liberare il futuro. Clan Cirri Magenta - Thiene 1

18 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8l 2014 19 estate giovani emergenza ebola

' All’oratorio San Paolo di Roma Essenzialita CONCERTO PER BLOCCARE condivisione LA DIFFUSIONE DELL’EBOLA ' spiritualita IN SIERRA LEONE gente vede il nemico nel fratello, nel vicino, in chi ti ama; nessuno ti tocca, “Lanon accarezzi neanche i bambini e il nemico - l’ebola - avanza invisibile e letale”. Questo scrive padre Maurizio Boa, missionario Giuseppino in Sierra Leone, a proposito dell’epidemia che sta dila- gando in Africa. Per contribuire a contenere il contagio, l’ENGIM ha organizzato, il 3 ottobre nel Nuovo Teatro San Paolo, un concerto di beneficenza (locandina e foto), grazie alla disponibilità di Bruno Di Menna, giovane rivela- zione del tango argentino - che ha cantato una sele- zione del suo ultimo cd “Estación Tango” -, e dei bal- ssenzialità, condivisione, spiri- frontarsi con tanti giovani di varie zio della preghiera, ci ha permesso lerini Rosita Aleman e Martin Medina. Il ricavato della tualità. Tre parole che posso- nazionalità, di varie età, e di varie di ricaricare il cuore di una serenità serata servirà a spedire in Sierra Leone il materiale no racchiudere la settimana confessioni e rendersi conto come e una pace che lasciano il segno. E sanitario - guanti sterili, mascherine chirurgiche, tute che abbiamo vissuto quest’estate a nonostante la difficoltà di parlare e A Taizé, liberandoci di tante e visiere di protezione, materiale per le medicazioni Taizè, in Francia (dal 10 al 17 agosto). di capirsi, nonostante scelte e cam- comodità, e di tante cose super- e disinfettanti -, che l’ENGIM ha raccolto nelle ultime Eravamo in 7 giovani (foto) dal- mini diversi, ci si possa confronta- flue, ci siamo resi conto di come, settimane in tutta Italia. le opere di Thiene, Montecchio re sulla propria fede e si possano nell’essenzialità di ogni giorno “La sanità è al collasso, gli ospedali sono chiusi Maggiore e Montecatini Terme condividere scelte, valori, difficoltà vissuto, lì non ci è mancato nul- per paura del contagio e anche i centri dove ven- accompagnati da d. Tony Fabris a e sogni. Ritrovarsi poi alla sera in la, e anzi, impari a vivere ogni gono ospitati i malati di ebola, soprattutto i centri trascorrere qualche giorno nella chiesa, assieme a tutti questi giova- istante e ogni persona che ti si di Kenema e Kailahum, sono strapieni e non accol- comunità ecumenica di Taizé, tra ni, nella gioia dei canti o nel silen- avvicina come un dono prezio- gono più nessuno - scrive ancora padre Maurizio le colline della Francia, assieme ad so da cogliere e da conservare: Boa -. E la gente muore, da sola, nelle strade”. altri 4.000 giovani provenienti da un cielo stellato, un campo di gira- “Davanti a queste tragedie nessuno può tirarsi in- vari paesi del mondo. Un’occasione soli, una messa celebrata tra le ten- dietro - hanno sottolineato nei loro interventi padre preziosa per staccare la spina dalla de, un pezzo di pane condiviso, un Mario Aldegani, superiore generale dei Giuseppini vita quotidiana, per spegnere com- gioco improvvisato con ragazzi mai del Murialdo, e padre Antonio Lucente, presidente puter, cellulari e tv e per lasciare visti prima, un canto fatto assieme, dell’ENGIM -. E noi vogliamo farci prossimo dei nostri spazio alla preghiera e al silenzio. la fila per il pranzo sotto la pioggia, fratelli che sono nella sofferenza”. n Le giornate alternavano momen- una partita a carte… piccoli pezzi Per aiuti: ti di preghiera, momenti di cate- di Taizé che ancora fanno riaffiora- Conto Corrente Banca Popolare di Sondrio. Intestato: Engim. chesi e di condivisione sulla parola re il sorriso, e che speriamo di poter IBAN IT 78 E 05696 03217 000003166 X92 ascoltata: la vera ricchezza di Taizé rivivere presto! n è proprio l’opportunità di con- Anna Massimo Angeli

l 20 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8 2014 21 emergenza ebola emergenza ebola

morte, 1.305 i casi accertati di persone infette. dai la pace alzando le mani e agitandole in segno di… che ritorni presto la festa! La sanità è al collasso, lo era già prima, ma almeno festa e così per strada se incontri qualcuno. c’erano state notevoli avvisaglie di progresso e la mor- I funerali sono una tristezza. Poche ore e sei già sep- Il dramma dell’Ebola in Sierra Leone talità infantile non era più al primo posto nel mondo. pellito, non più con affetto e familiarità. raccontato dai Giuseppini presenti nel paese africano Ora gli ospedali sono chiusi per paura del contagio; i E ti lavi le mani con la clorina, una, due…volte al centri dove vengono ospitati i malati di ebola, soprat- giorno; e ogni volta che entri in un diverso edificio tutto i centri di Kenema e Kailahum (est della nazio- ti viene chiesto di farlo. Per strada, ad ogni posto di ne), sono pieni e non accolgono più nessuno. controllo, ti misurano la febbre e …ti lavi le mani. La Si parla di un periodo di mesi per fermare la malat- popolazione così è monitorata; se hai 38 di febbre, sei tia. E intanto? Niente scuola, niente università, niente finito, spedito subito in uno dei centri ebola dove tutti lavoro…Niente ospedali? E dove va la gente a curarsi? oggi hanno paura di andare, anche se danno un certa Il contagio ha innescato una grave crisi economica, garanzia di guarigione. che si avverte subito nell’aumento incontrollato dei Se oggi vomiti, hai ebola, ieri era malaria o eri in- prezzi, di tutti i prezzi, dal trasporto al cibo quotidia- cinta o avevi il tifo… oggi viene in mente subito solo no. ebola e le sue nefaste conseguenze: isolato, espulso, Le banche sono aperte per poche ore; le moto non segnato a dito. possono transitare dalle 19:00 per paura che venga- È logico che in questa situazione si vive di paura e si no trasportati casi sospetti da un luogo all’altro; i taxi sta bene solo quando si è in casa. non possono portare più di tre passeggeri. Sono vie- Una nazione che dopo la guerra ha conosciu- tati tutti gli incontri pubblici tranne quelli rivolti alla to la festa, il canto, le danze, ora è una nazione sensibilizzazione, in cui deve essere presente almeno spenta. Prima ci lamentavamo, quando di notte non un membro del Ministero della Sanità. riuscivamo a dormire, perché da una parte all’altra Discoteche, locali notturni, pub, centri commerciali, c’era gente che faceva chiasso, con musica a tutto cinema sono chiusi fino a nuovo avviso. Anche le clini- volume, comunque con espressioni di vita e voglia di che e gli ospedali sono stati chiusi. vivere. Per cercare di motivare gli infermieri e i medici a pre- Ora le notti sono fatte di silenzio, che sottintende sentarsi al lavoro (si rifiutano di farlo per paura del paura e attesa. contagio), il governo ha recentemente aumentato gli Che torni presto la festa, il canto e la gioia di vivere! stipendi e le indennità di rischio. Per questo la nostra preghiera. n Anche i rapporti umani sono intaccati da questa cri- 20 settembre 2014 si: vietato toccarsi, il contagio si trasmette attraverso i liquidi corporei. Prima ci si accoglieva con gioia, ora p. Maurizio Boa, p. Luigi Cencin arissimi, se tramite incontri di sensibilizzazione, ma altrettante no, ora ci si evita, hai paura di un abbraccio. In chiesa e i giuseppini in Sierra Leone da Lunsar vi passo alcune descrizioni ed emo- persone si mostrano diffidenti, ritenendo tutto questo (Freetown, Lunsar, Makeni). Czioni condivise con p. Maurizio che è nella ca- propaganda politica. pitale, Freetown. Non sono tanto ordinate, ma danno Altra cosa che si sente in giro è: le streghe; le stre- un quadro della situazione. ghe hanno diffuso la morte. Difficile scalzare questa Sierra Leone, paese povero e in grave difficoltà. credenza. L’emergenza ebola è ancora in crescita, non si riesce Ancora: ebola è stata inventata dai bianchi. Fratel Manolo, un carissimo amico dei Giuseppini. a frenare il contagio. Le autorità politiche e sanitarie Lo Stato che fa? Ora hanno dichiarato lo stato di Ha lavorato, pregato e sofferto per 30 anni in Sierra brancolano cercando ogni mezzo possibile per risolve- quarantena in tutta la Sierra Leone per 3 giorni, dal Leone. Un bell’esempio di vita religiosa, di generosità re la situazione. 19 al 21 settembre. Venerdì niente moschee, saba- missionaria e di responsabilità medica, sempre disposto Fino ad ora il contagio ha corso in fretta e la risposta to niente assemblee di chiese protestanti, domenica ad aiutare chiunque e ad ogni ora. Per noi religiosi non è stata altrettanto rapida. Il contagio sta ancora niente messe. Si preghi in casa. Vietati gli assembra- aveva delle attenzioni particolari. Morto di ebola, ora vincendo. menti. è in cielo e da là continua ad aiutrci insieme ai tanti Molti seguono le indicazioni illustrate su cartelli che Sierra Leone, uno dei paese più colpiti da questa “Fatebenefratelli”, che, in questi mesi, hanno perso gli operatori sanitari hanno appeso ogni dove e diffu- epidemia che non perdona: ad oggi 491 persone diversi confratelli e personale medico.

22 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 23 murialdine engim 12.000 allievi e 800 insegnanti

inquant’anni appena compiuti, ma con la vitalità zione, iscritti ai percorsi di e l’entusiasmo di un ventenne, p. Antonio Teodo- formazione professionale Cro Lucente è dal luglio 2011 Presidente naziona- per l’anno 2014/2015, sen- le dell’ENGIM. A lui Vita Giuseppina ha rivolto alcune za alcuna garanzia in merito domande sul futuro dell’Ente Nazionale Giuseppini del alla prosecuzione del loro Murialdo. percorso scolastico. E poi Padre Antonio, partiamo dalla ristrutturazio- 3500 allievi iscritti alle terze ne della sede nazionale, inaugurata di recente a annualità dell’anno scolasti- Roma. è per caso l’anticipo di altre novità all’inter- co 2013/2014 non ancora no dell’ENGIM? in aula dopo oltre 12 mesi In un certo modo sì. La ristrutturazione vuole aiuta- dal naturale avvio delle at- re i suoi dipendenti a trovare un nuovo modo di stare tività. Un vero e proprio insieme e lavorare meglio, ma vuole anche favorire le dramma per tante famiglie siciliane. Riguardo alle ini- sinergie, creando magari nuovi uffici o potenziandoli, ziative, abbiamo realizzato a metà ottobre una specie di proprio come stiamo facendo con l’ufficio comunicazio- “flash mob” a Palermo, un momento di contestazione ne. L’ente ha 12 mila allievi ed oltre 800 insegnanti, un per denunciare con un “silenzio funebre” le colpe di un mondo rilevante ma poco conosciuto anche alla stessa governo che dimentica i giovani siciliani e li mette nelle congregazione. mani delle mafie. verso la pienezza dell’amore All’ultima Assemblea nazionale si è parlato mol- A Tonezza, durante un incontro fra tutti gli ope- to della capacità della Formazione professionale di ratori dell’ENGIM, è stato presentato, invece, il a consacrazione religiosa è un atto di fede e ricevuto i voti delle giovani consorelle, ho rivolto alcune avviare i giovani al mondo del lavoro. Cosa manca lavoro della ONG ai vari ENGIM regionali. Quali amore a Dio, è la risposta alla sua chiamata. domande: per farle avere il giusto riconoscimento? relazioni pensa dovrebbero intercorrere tra l’una “LÈ un sì al Signore, donando a Lui la propria Che significato può avere fare i voti religiosi al Nonostante tante leggi, la formazione professionale è e le altre? vita in modo totale”. giorno d’oggi, quando il mondo moderno sembra un tema che stenta ad imporsi. L’obbligo di istruzione, Bisogna partire dal concetto che l’ENGIM è una cosa Con queste parole p. Roberto Landa, superiore pro- così lontano dai valori cristiani? per esempio, è solo teorico; nel Centro Sud ed in specie sola, mentre per tanti anni le due realtà sono state un vinciale dei Giuseppini del Murialdo in Messico, dà inizio Ogni nuova vocazione per me è sempre una “sorpre- in Sicilia non è così. I risultati incoraggiano ad investi- po’ scollate. Metterle in una relazione più stretta rap- all’omelia durante la solenne concelebrazione eucaristi- sa” dell’infinito amore di Dio! È un dono che il Signore re ancora nella FP, ma il Paese finanzia poco e come presenta un valore aggiunto per tutti. Ogni Regione do- ca di domenica 7 settembre ad Aguascalientes per la concede a coloro che, nella sua infinita misericordia, ha congregazione dobbiamo anticipare il mantenimento di vrà avere un ufficio internazionale e trovare fondi per prima professione religiosa di Brisa Villa Olguin e la rin- scelto per essere segno del suo amore proprio nel mon- molte attività. La nostra è una scelta di campo, e no- finanziare progetti di cooperazione all’estero, anche in novazione dei voti di altre due giovani Murialdine: Maria do odierno, dove sembra sparito il senso del dono di nostante tutti i problemi, a breve apriremo nuove sedi nuovi Paesi. de Jesus Reyes Muñoz e Julieta Jaimes Dominguez. sé, dove si cerca l’autorealizzazione, dove sembra che in Calabria e in Puglia. La FP risente, poi, di un grosso Quale è l’ENGIM che sogna, quello che vorrebbe La Chiesa di “San José Obrero” è gremita di fedeli l’essere importante dipenda dall’avere e dall’apparire. stigma, quello che considera il lavoro come una puni- vedere realizzato a breve termine? che partecipano alla Messa domenicale. Sono presenti Pronunciare i voti di povertà, castità e obbedienza è un zione per i ragazzi che non hanno voglia di studiare… Come detto nell’ultima assemblea, sogno un ente i familiari e parenti delle suore, i giovani dei gruppi par- modo concreto per dire con la vita che Gesù per noi è Ho detto tutto! che sappia coniugare concretamente il “Date e vi sarà rocchiali, religiosi e religiose di diverse congregazioni, gli tutto. Lei ha accennato alla difficile realtà siciliana. dato”, che sappia vivere un’economia del “noi” e che studenti dei Giuseppini, conoscenti e amici. Quale messaggio per queste giovani suore? Quali sono gli sviluppi della situazione e quali ini- contribuisca alla creazione di un nuovo welfare. Sogno Il clima di silenzio e preghiera è particolarmente com- Esprimo l’augurio che mi viene dal cuore con que- ziative si pensa di mettere in campo per sensibiliz- un’ENGIM che si faccia carico di tutte le sue componen- movente durante l’invocazione dello Spirito Santo sulle ste parole: carissime sorelle, siate un segno visibile zare le istituzioni al grave problema di tanti nostri ti, un’organizzazione in cui tutti sentano come proprio tre giovani Murialdine quando il celebrante e tutti i fede- dell’amore di Gesù verso i bambini, giovani e famiglie colleghi. un problema regionale, dove si possa vivere la solidarie- li tenendo le loro mani tese cantano sommessamente: specialmente le più povere; dall’intimità con il Signore La formazione professionale, quella “buona”, che va tà con il collega in difficoltà, e magari dare una piccolis- “Lo Spirito del Signore è presente in ciascuno di noi con che tanto vi ama attingete coraggio e forza per testimo- a testa alta e con la faccia pulita, ha il personale che sima parte del proprio salario per un progetto sociale o il suo Amore e la sua Tenerezza: è qui per trasformare la niare con gioia il vangelo; il vostro volto sereno esprima non riceve il compenso del lavoro quotidiano da più di di cooperazione internazionale. n nostra vita e renderci una cosa sola in Lui”. un anno, e, nonostante tutto, va ancora in aula con la bellezza di appartenere a Dio! n a cura di Massimo Angeli Alla superiora generale, suor Orsola Bertolotto, che ha gli studenti. Ci sono 2500 minori in obbligo di istru- A cura di sr. Emma Bellotto - [email protected]

24 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 25 murialdo world focus economia Progetto “Parva” ma quanti fratelli e papa Francesco abbiamo? ari lettori, Io credo che uno dei problemi non è scontato avere le economici contemporanei è che Cidee chiare sulla differenza essa non viene presa in conside- Attraverso www. esistente tra il concetto di solida- razione. La troppa competizione, murialdoworld.org rietà e quello di fraternità. che il mercato libero “senza rego- Possiamo innanzitutto dire che le” ha generato, ci porta a vede- potrete avere maggiori la solidarietà può anche non im- re l’altro come avversario e non informazioni sul progetto plicare la fraternità ma non vice- come partecipe di una medesima “Parva” e prenotare versa e cioè che sempre una so- “impresa” comune. l’acquisto del vostro CD che, cietà fraterna è anche solidale. Tale atteggiamento non fa bene su richiesta a info@ekuo. Prof. Stefano Zamagni, noto a noi stessi, perché ci sentiamo org o al 328 600 75 98, vi economista romagnolo, nomina- sempre minacciati dagli “altri”, potrà essere recapitato to nel 2013 da Papa Francesco e non fa bene al mercato, perché comodamente a casa. membro ordinario della Pontificia senza la fiducia reciproca l’econo- Il costo è di € 10,00 + € Accademia delle Scienze, nelle mia non sarà mai florida. 2,00 di spedizione ed è sue esternazioni spesso sottoli- Smith considerava alta- destinato alla campagna nea che la solidarietà può essere mente positiva la competizione in “Emergenza Ebola”. definita come il principio di orga- quanto essa stimola al migliora- nizzazione sociale che consente mento, all’efficienza e, a mio avvi- Per il prossimo Natale, quale ai diseguali di diventare eguali so, a certi livelli ha anche ragione. miglior regalo per tutti! mentre la fraternità consente Attenzione, però, alla sua estre- agli eguali di essere diversi. La mizzazione in quanto l’esagerata fraternità permette alle persone competizione toglie spazio alla lide Siviero, appassionata di come dono personale per il Santo Pensi che lo ascolterà? Elide, la vendita del CD “Par- che sono eguali nella loro digni- fraternità. Bibbia, è compositrice per Padre. Il Papa infatti al termine del- Penso che il Papa sia curioso di va” quale progetto andrà a fi- tà e nei loro diritti fondamentali La competizione va bene fino a cetra, strumento che suo- le liturgia eucaristica saluta uno ad vedere cosa gli viene regalato. Non nanziare nel 2014? E di esprimere diversamente il loro quando non lede la relazione fra- na da oltre vent’anni. Da questo uno i partecipanti. mi pare la persona che mette in un Non un progetto ma una campa- piano di vita o il loro carisma. terna con l’altro. amore per la musica è nato il CD Ho pensato che anche lui possa angolo le cose senza sapere cosa gna d’emergenza di Murialdo World Essendo la fraternità una di- Con ciò vi saluto, sorelle e fratelli “Parva”, una raccolta di 21 brani avere bisogno di un po’ di dolcez- siano. Certo, solo il pensiero che onlus contro la diffusione dell’ebola mensione inevitabilmente uma- miei! n per cetra, duetti cetra e flauto e sei za, di una musica buona che lo egli possa ascoltare la mia musica in Sierra Leone. Di nuovo una musi- na, trascurarla vorrebbe dire tra- Alessandro Pellizzari piccoli studi per quartetto d’archi, possa confortare nelle sue fatiche. mi emoziona … non so se lo farà. ca che fa bene e fa del bene! scurare qualcosa di noi stessi. [email protected] dalla cui vendita vengono finanzia- Infatti, mentre gli porgevo il CD gli Me lo auguro, perché è un CD che A questo punto mancherebbe ti progetti missionari giuseppini in ho proprio detto: rilassa, e sono certa che egli sa- «Santo Padre, solo la telefonata del papa, giusto? Sierra Leone. prebbe apprezzare queste note e questo è un dono per lei, per il suo Oh mamma! Magari! Ma non trovare sollievo per il suo cuore, la Cosa c’entra papa Francesco cuore, per quando ha bisogno di aspiro a tanto … Io mi auguro di (foto) sua anima, in mezzo a tutti i pro- con il CD “Parva”? riposarsi un po’»… cuore che questo cd venga diffu- blemi che ogni giorno deve affron- Ho avuto la grande grazia di po- Dall’emozione però non gli ho so il più possibile perché aiuta chi tare. La musica per cetra tocca le ter partecipare il giorno 8 settem- detto né che era musica per cetra lo ascolta e contemporaneamen- corde dell’anima, sa calmare, vie- bre, assieme a mio marito Leone, composta da me né che vi hanno te permette di sostenere chi deve ne usata anche a scopo terapeuti- alla messa che il Papa celebra ogni collaborato grandi artisti né che il ri- combattere contro il nemico invisi- co … Anche il Papa ha bisogno di giorno a Santa Marta. cavato del Cd finora ha già finanziato bile di nome EBOLA. n relax ogni tanto! Ho portato con me anche il CD una scuola agricola dei Giuseppini del Murialdo a Lunsar in Sierra Leone. A cura della Redazione

26 Vita Giuseppina 8 l 2014 Vita Giuseppina 8l 2014 27 volontari volontari MedaseMedase Ghana!Ghana! VOLONTARIE TUTTOFARE Un’esUn’espperienzerienzaa estivestivaa didi condivisionecondivisione

8 volontarie provenienti bile in tre tappe indiane: Murialdo cuore l’ansia di fare un servizio dal Veneto (Italia), pre- Illam in Tamil Nadu, Chempa- in missione, col desiderio di fare Leparate e motivate da raky ed Aroor in Kerala. qualcosa per gli altri, per ricarica- don Siro a questo incontro con l’In- Tutte ben motivate, alcune re lo spirito e la vita, “viaggiare dia, hanno vissuto la loro esperien- con esperienze educative e con per condividere” e per mettersi al za all’insegna dell’amicizia e del una forte carica spirituale, han- servizio. n o scorso agosto ho vissuto modo organico l’esperienza vissuta ni di bambini che sorridono, che ti sorriso, per un GREST indimentica- no vissuto l’esperienza con nel a cura della Redazione un’esperienza di condivisio- in quelle settimane! toccano, che ti tirano, che ti fanno Lne in Ghana, ospite della co- Le parole non sono sufficienti ad ballare. C’è musica ad altissimo vo- munità giuseppina “Murialdo esprimere gli stati d’animo che ti lume ovunque, anche in Ejisu Sere. Formation House” di Ejisu, nella riempiono: le emozioni sono difficili La danza sembra avere davvero un regione Ashanti, dove i Giuseppini da esprimere a voce. Certe sensa- ruolo importante anche nella quoti- sono presenti da 15 anni. zioni e certi momenti speciali rimar- dianità; tra un gioco e l’altro si orga- Io, Marilena e Cecilia, grazie all’or- ranno ben saldi nel mio cuore e nei nizzano sul momento gare di danza ganizzazione e agli incontri prepara- miei ricordi. tra bambini, piccoli o grandi, e tutti tori curati da don Siro, siamo atter- Ripenso al rosso della terra e al si muovono benissimo! rate in questo Stato del West Africa, verde della vegetazione, ai colora- Il confronto con una cultura è dove siamo rimaste 3 settimane. tissimi, rumorosissimi e affollatissimi incredibilmente arricchente, so- Abbiamo partecipato alle attività mercati, al traffico incredibile delle prattutto se affrontato con umiltà: estive, portando il nostro piccolo con- città, alla cordialità delle persone, consente di apprezzare le diversità tributo all’Estate Ragazzi, che prende al marcato senso di comunità che intese come fonte di ricchezza, non il nome di Murialdo Sere o Ejisu Sere. credo contraddistingua un po’ tutto come limite. Ogni pomeriggio si organizzavano il popolo africano. Ancora non rie- Grazie a don Siro per l’organizza- giochi e attività per bambini e ragazzi sco a quantificare tutte le mani che zione e per gli incontri preparatori. divisi in varie squadre, e il 15 agosto ho stretto, tutte le persone che mi Grazie a fr. Thomas e agli studenti abbiamo festeggiato l’Assunzione di hanno salutata con calorosi “Ak- della comunità di Ejisu per l’acco- Maria con una partecipata processio- waaba”, che significa benvenuto in glienza. n ne lungo le strade di Ejisu. lingua twi. Grazie, Murialdo Africa! Ma quanto è difficile raccontare in Con la mente torno alle immagi- Marta Brugnetti

28 Vita Giuseppina 8l 2014 Vita Giuseppina 8 l 2014 29 nella casa del padre nella casa del padre

Padre Alessandro Vignato Padre Michele Campanelli ë Volturino, 18 settembre 1934 ë Gambellara, 24 maggio 1927 † Roma, 18 agosto 2014 † , 4 agosto 2014 Padre Michelino ci ha lasciati lunedì 18 agosto, attorno alle ore 10, improvvisa- Padre Alessandro ci ha lasciati alle ore 6 del 4 agosto 2014, all’età di 86 anni. Da mente e senza dare alcun disturbo, mentre era in procinto di trasferirsi all’ospedale qualche mese era ricoverato presso il “Novello” di Vicenza, assistito e curato con “Gemelli” di Roma per alcuni controlli. Era arrivato da Lucera domenica 17 agosto. attenzione e premura. Sarà un caso, ma è morto nella camera che era stata la sua per tantissimi anni, nel suo Era nato il 24 maggio 1927 a Gambellara. Dopo gli anni della prima formazione letto, nella comunità di Roma S. Paolo. Era nato il 18 settembre 1934 a Volturino. Tra a Montecchio Maggiore e il noviziato a Vigone aveva professato per la prima volta un mese giusto avrebbe compiuto 80 anni. La Provvidenza gli aveva fatto incontrare nella Congregazione di S. Giuseppe nel 1946. Nel 1951 la professione perpetua, la Congregazione dei Giuseppini fin da piccolo. Dopo gli anni della prima formazione dopo gli anni di magistero fatti a Oderzo. Compiuti gli studi di teologia, è stato a Dipignano e il noviziato a Vigone aveva professato per la prima volta nel 1952. ordinato sacerdote a Viterbo il 26 marzo 1955. L’elenco delle comunità a cui è Nel 1958 la professione perpetua, dopo gli anni di magistero fatti a San Giuseppe Vesuviano e a Viterbo. Compiuti stato destinato testimonia del lungo e proficuo servizio apostolico reso in Congregazione: Oderzo, Santa Ma- gli studi di teologia, è stato ordinato sacerdote a Viterbo il 30 marzo 1963. Dopo l’ordinazione sacerdotale, la sua rinella, Padova (Camerini Rossi), Modena, Treviso (Turazza), Vicenza, Ponte di Piave, Modena (come Direttore), prima destinazione è stata Cefalù, quale insegnante di tecnologia e disegno nel centro di formazione professionale, Mirano, Padova (Sede Provinciale), Montecchio Maggiore, Conegliano e infine Vicenza. In queste comunità e dove – fino al 1971 – ha affinato anche l’esperienza di direzione e di conduzione del Centro. Proprio per l’esperienza Opere p.Alessandro ha ricoperto ruoli diversi di servizio - anche come Direttore - e si è speso con diversi incarichi maturata – e le qualità dimostrate – nel 1971 fu trasferito a Roma, presso il Pontificio Oratorio San Paolo, per dare e competenze per il bene di tanti ragazzi e giovani. Dal 1976 al 1982 ha svolto il servizio di superiore provinciale implemento e migliore organizzazione al Centro di formazione professionale, che, sotto la sua guida e direzione, della Provincia Veneta. Da alcuni anni la sua comunità di appartenenza era Vicenza. Quando le condizioni di salute divenne uno dei centri più qualificati di tutta la Regione Lazio. E qui rimase con compiti di direzione e di responsa- e di autonomia personale l’hanno reso necessario, ha trovato ricovero presso la struttura “Novello” di Vicenza, bilità per tantissimi anni, praticamente fino al 2006, anno in cui fu trasferito alla comunità della sede Provinciale, dove è stato assistito e curato con ammirevole carità fino a quando il Signore lo ha chiamato a sé. quale direttore. Qui vi rimase per tre anni, per ritornare, nel 2010, all’Oratorio San Paolo. E da ultimo, nel 2013, fu È stato un confratello di relazione, capace di stare in comunità, con i giovani e con le persone, in modo posi- trasferito alla comunità di Lucera. tivo, cordiale e sincero. Aperto ed espansivo, la conversazione con lui era cosa piacevole e riposante. Incline alla Lascia che ti dica, caro p. Michelino, che la tua improvvisa scomparsa ha riempito di dolore i tuoi confratelli, i tanti battuta, alla fine del suo dire c’era sempre la parola di benevola comprensione che veniva da un cuore aperto e amici, molti dei quali tuoi ex allievi, le tante persone che da te sono state in vari modi aiutate e sostenute. Avvertia- semplice, amichevole e ben disposto verso tutti. Anche nei momenti più difficili, in qualche situazione di partico- mo il vuoto che lasci nei nostri cuori, perché sappiamo di aver perso una fratello e un amico sincero. Ed è proprio lare sofferenza, ha saputo stemperare le inevitabili spigolosità con l’accettazione dell’obbedienza e con la sincera per questo che, nonostante il dolore, il cuore trabocca di ricordi e di cose belle, che urgono e che devono essere ricerca delle propria e altrui serenità. Religioso tutto d’un pezzo, senza compromessi, felice di vivere con generosa dette perché hanno il sapore del grazie che dobbiamo al Signore e che dobbiamo anche a te, per il tanto di bene dedizione la sua consacrazione al Signore e ai giovani. Sorretto da una spiritualità semplice ma profonda, è vissuto che attraverso di te è stato seminato. Per noi sei stato un confratello che ha sempre cercato di vivere la fraternità in da giuseppino nella fedeltà agli impegni di ogni giorno, nella laboriosità a volte nascosta, facendo dell’umiltà e modo semplice e costruttivo. Discreto e propositivo, capace di ascolto e di parola. Hai saputo essere paziente anche della carità le virtù sostanziali e robuste della sua personalità spirituale. Penso che la buona testimonianza che pos- nei momenti di difficoltà. Hai sempre cercato la concordia e l’unità. Hai amato sinceramente la Congregazione, i siamo raccogliere da p. Alessandro è la fede, l’amore, la fiducia nel Signore: il coraggio di spendersi, nonostante il confratelli e la comunità. Con te ci si poteva anche scontrare e confrontare sulle idee, ma mai essere in divisione di suo carattere, talvolta un po’ riottoso, cercasse di frenarlo un po’. Non ha cercato, ma non ha ricusato, il servizio cuore e di vita. Hai speso tutta la tua vita per i giovani, specialmente poveri, da vero giuseppino. A loro hai dato tutto dell’autorità, esercitandolo con semplicità e nella consapevolezza della dignità e del rispetto dovuto ai confratelli. il tuo tempo, le tue capacità, la tua intelligenza, la tua intraprendenza. Ti ricordiamo contento di stare in mezzo a Per lui non è stato facile interpretare il servizio di Direttore e di Provinciale. loro, generoso nel saluto e nella parola, attento a cogliere i loro momenti di difficoltà, sempre pronto a scusarli e a Portato per indole e carattere più a collaborare che a governare, ha dovuto affrontare momenti di sofferenza e sostenerli, con quella generosità di cuore che educa e che genera speranza e sicurezza. Quanti giovani devono a te di difficoltà, che ha saputo attraversare con dignità, consapevole anche dei limiti personali, ma sempre fiducioso il mestiere appreso nei centri professionali, quanti giovani hai avviato al lavoro, quanti ragazzi hai saputo indirizzare nell’aiuto del Signore e dei suoi confratelli. Ha speso bene il suo sacerdozio a favore dei giovani e delle persone sulle strade dell’impegno e della professione! (...) Per i tuoi giovani e per i tuoi collaboratori non c’erano porte chiuse. che ha incontrato sul suo lungo cammino. Ha amato il suo sacerdozio ed è sempre stato generoso nel servizio E la tua generosità la conosciamo bene. Molte volte offerta in silenzio, senza clamore, sempre con l’intuito del cuore ministeriale, pronto ad aiutare dove c’era bisogno, contento e disponibile anche nei servizi più semplici, come la che sa conoscere le sofferenze e le sa alleviare. preparazione dei bambini alla prima confessione e comunione. Per le missioni e i missionari ha sempre avuto un Ovunque sei stato, hai lasciato il ricordo e la nostalgia di cose belle, perché il gusto per l’arte che hai sempre col- occhio di particolar riguardo. Ha sostenuto i suoi confratelli e la Provincia Veneta nell’impegno della missione in tivato ha maturato in te sentimenti alti e nobili, di gratuità e di benevolenza. Mai ho sentito da te parole di astio o Sierra Leone. Ha collaborato generosamente con i volontari e l’organizzazione degli aiuti. Più volte ho sentito da di risentimento, ma sempre di benevola condiscendenza, di grande disponibilità, di sincera volontà di far prevalere lui parole di stima e di apprezzamento per i confratelli impegnati in terra di missione, che accompagnava con un le ragioni del bene. Da te ci si sentiva sempre accolti, perdonati e benvoluti. La stessa benevolenza che hai sempre pensiero di amicizia e di vicinanza spirituale. avuto per la tua famiglia di origine, di cui sovente parlavi con evidente orgoglio e affetto. Caro p.Alessandro da dove sei, continua ad amare la tua Congregazione, i tuoi confratelli e i tuoi familiari. Mentre preghiamo per te ti diciamo anche il nostro grazie. È il grazie dei tuoi confratelli, dei tuoi giovani, dei tuoi p. Lorenzo Sibona, superiore provinciale familiari, della tua figlioccia di cui andavi così fiero. Ognuno di noi sa il perché di questo grazie e lo affida al Signore, (tratto dall’omelia funebre) nel cui abbraccio vivrai e respirerai per sempre. (p. Lorenzo Sibona, superiore provinciale - tratto dall’omelia funebre)

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Fratmontecatiniel Angelo Benvi vtermei ë Treviso, 22 dicembre 1919 padova † Padova, 31 agosto 2014

Il Signore ha chiamato a sé il nostro fratello Angelo nella mattina di domenica 31 agosto. Da pochi giorni era ricoverato all’ospedale civile di Padova in seguito ad ictus. Da qualche tempo ormai fratel Angelo non stava bene e aveva bisogno di essere continuamente seguito, aiutato; i confratelli della comunità “Sacro Cuore” di Pa- dova lo hanno assistito ed accompagnato con tanta carità e pazienza. Fratel Angelo era nato a Treviso il 22 dicembre 1919. Nel 1926 ricevette il sacra- mento della confermazione dal vescovo Giacinto Longhin, oggi beato. Dopo il postulato a Oderzo, fu novizio a Vigone e qui il 6 novembre 1939 fece la sua prima professione. Professò in perpetuo a Oderzo il 9 agosto 1946. Dal 1939 al 1941 fu assistente al Collegio Artigianelli in Torino, quindi al Camerini Rossi di Padova dal 1941 al 1948;Iniziative dal 1948 murialdine al 1956 fu al Turazza di Treviso. Dopo un anno di esperienza negli Stati Uniti ad Albuquerque (1956-57), fu destinato all’opera di Pinerolo dal Sono state intense e partecipate le celebrazioni e le iniziative in onore di San Leonardo Murialdo, tenu- 1957 al 1961. tesi nella Parrocchia Corpus Domini di Montecatini, insieme ai giovani dell’Oratorio Murialdo e a Dal 1961 al 1985 fu all’Istituto Costantino di Mirano: il periodo più ricco e fruttuoso per fratel Angelo, in cui Anniversario: Padova, parrocchia S. Pio X. don Tony Fabris che ha tenuto una serie di incontri sulla spiritualità e il carisma del Murialdo. espresse al meglio la sua professionalità nella gestione di un centro di formazione professionale. Celebrazioni e festeggiamenti per il 50° di professione religiosa di fr. Valeriano Maragno, giuseppino del Murialdo. Dal 1985 entrava a far parte della comunità “Sacro Cuore” di Padova, già sede provinciale della Provincia Vene- ta quando si trovava nel Pensionato Universitario, poi come comunitàFormazione della Provincia murialdina Italiana in via Ognissanti, e, quindi, come comunità della Delegazione Centrale, da settembreSabato 2012. 10 Neimaggio primi anninella fratel Sala AngeloMercanti curò della ancora par - le relazioni per l’ENGiM Veneto, conoscendo molto bene la suarocchia organizzazione di Madonna e i suoi dell’Orto collegamenti a Venezia con le varie si è foggia associazioni interessate alla formazione professionale a livellotenuto regionale l’incontro e nazionale conclusivo (CONFAP; di un FICIAP). ciclo organizzaDel resto - si può affermare tranquillamente che l’organizzazione della formazioneto in collaborazione professionale dai in Giuseppini Veneto porta e dallal’impronta comu - del suo impegno generoso, della sua passione, della sua autorevolezzanità Parrocchiale. e della sua Momenti competenza belli esin importanti dai suoi inizi per nei primi anni ’70. crescere, pregare ed essere sempre più comunità, La congregazione fu la sua famiglia, essendo stato fin da nellopiccolo stile privato del Murialdo.della sua famiglia naturale. In essa prima fu accolto come orfano, poi ne divenne un confratello stimato e apprezzato. Per noi ricordare fratel Angelo significa ricordare una grande passione per la sua vocazione di religioso e di edu- catore, un grande attaccamento alla congregazione, un grande amore al Murialdo e al suo carisma. Pensando alla sua vita e alla sua testimonianza, mi viene invenezia mente subito San Giuseppe, nostro modello e patro- no, con le sue caratteristiche di laboriosità, di fedeltà, di umiltà e di servizio. spagna 25 anniLa laboriosità di sacerdozio! di fratel Angelo si racconta attraverso tutti gli anni della sua lunga vita, la sua sensibilità e attenzio- ne di educatore verso i tanti giovani che ha preparato al lavoro e alla vita, come San Giuseppe ha fatto con Gesù. Nei primi giorni del mese di luglio, presso la nostra opera Insegnando con l’esempio, prima che con la parola, che l’esperienza del lavoro costruisce la dignità di una per- di Orduna (Spagna), si sono incontrati per celebrare il 25° sona. anniversario di ordinazione sacerdotale p. Roberto Landa, Fratel Angelo, con la sua lunga vita ci ha raccontato una lunga e bella storia di religioso giuseppino, innamorato p. Avelino Gonzalez e p. Alessandro Agazzi; presso il della sua vocazione ed appassionato del carisma. Lo so che, per il suo carattere riservato e umile, non gli sarebbe santuario mariano di Arantzazu hanno ringraziato insieme piaciuto questo elogio funebre… ma l’ho voluto ricordare così, come davvero era, perché per noi resta una traccia il Signore per i moltissimi doni ricevuti in questi anni di mi- di luce per il cammino. A noi il compito di conservarne il ricordo e di seguirne le tracce. nistero sacerdotale, ricordando e benedicendo tutti coloro Grazie fratel Angelo. che il Signore ha messo sulla loro strada. Professione perpetua. d. Mario Aldegani, padre generale Nel corso della celebrazione eucaristica, condividendo le Sabato 27 settembre, nella par- (tratto dall’omelia funebre) loro riflessioni, hanno espresso la loro grande gioia nel rocchia di S. Michele Arcangelo pensare e rivivere questo tratto di strada, percorso come di Foggia, Alessandro Palladino giuseppini e sacerdoti. Ad multos annos, con l’aiuto di san ha professato i voti perpetui at-

l l torniato da tanti confratelli giu- Leonardo,32 Maria e Giuseppe! VitaVita Giuseppina Giuseppina 8 20148 l 2014 Vita Giuseppina 8 2014 33 seppini, giovani, amici e parenti. la pagina d’oro la pagina d’oro

Abbonamenti e offerte ricevute ROSANNA - COLLEONI UMBERTO - COLOMBINO LECCHI VANNA - LEO PINO - LEONI UMBERTO - LUCIANA - PULZE LUCIANA - RAFFO ETTORE -

m e n s i l e d e i g Se desideri ricevere l’AGENDA i u s e p p i n i d e l m dal 1 febbraio 2014 al 31 agosto 2014 da: ARTURO E ANNA - COLOMBO ROBERTO - COLUCCI LEPORE ANNA - LISA GIOVANNI - LIVOLI TIZIANA - LO RAGOGNA LUCIANA - RAMON MARCO - u r i a l d o

ANNAMARIA - CONFALONIERI FABIO - COPPOLELLA CHIATTO MARTIGNAGO IOLANDA - LO RUSSO ANNA za Josefi resen na in RAPACCIUOLO SAC. GIOVANNI - RAPPO LIVIO - RASI Vita di p Br 2015 della Famiglia del Murialdo Giuseppina ni asi l an e 0 presencia Jo 10 s de sefi DONATO - CORTELLAZZI ALESSANDRO - CORTI RITA - LOCATELLI GIOVANNI - LOCATELLI ISA - ño na a en ABBAZIA DI NOVACELLA - AIRO’ SILVANA - ALBINO ALBERTO - RAVASIO LUCIANO - RAVIDA’ SALVATORE 00 de presença B 1 os Jo ra an se s 0 fi il 10 ars of Jose na direttamente a casa tua scrivi a: ye ph n DONATA - COSIMI MADDALENA - COTZIA GIULIANO LOCATELLI RINALDO - LODINI SILVIO - LOMBARDO i 00 ne o ERMINIA ELEONORA - ALDEGANI FRANCO E ANGELA 1 B p - RAYBAUDI ANNA - REDONDI GIANNA E LINA - r r e s a e s i n l - CRACCO ARMIDO E ROBERTO - CRAGLIA CASTAGNA LUIGI - LONGO LUISA - LOZZA BOLIS EMILIA - LUCCA c e

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GIANCARLO - MAINERO DANIELE E BERGER ROMAGNOLI AGOSTINO - RONCAGLIA LORIS - CARMEN IN BAIOCATO - BACCICHETTO FRANCO - D’ADDESA MARIO - DAL BIANCO GIANPIETRO - DAL MARELLA - MAMPRIN AMEDEO - MAMPRIN GIANNI ROSONI RAG. MARIO - ROSSI ANTONIO - ROSSI BAESSO UMBERTO, CRACCO D. - BAGGI FAUSTO - CORSO ALESSANDRO - DAL MASO GIANNINA - MANETTO OTTORINO - MANGILI SERGIO - MANURI GIORGIO - ROSSO OSCAR - ROTA GIACOMO E ANNA Un bel regalo di Natale? BAGNAIA GIUSEPPINA - BAJO GIANBATTISTA - PALLADIN - DAL PONT PIERANGELO - DAL PRA MARIO GIORGIO - MANZINI RAG.GIOVANNI - MARAN MARIA - RUI ANDREINA - SACCARDI RAG.MAURO, BALDASSARRE LEOPOLDO - BALDECCHI ANDREA - - DAL ZILIO GINO - DALLA VALLE FRANCESCO - DALLA GIUSEPPE - MARCHESI DON GIOVANNI ‘PARROCCHIA LILIA E GIOVANNI - SACCARDI STEFANO - SALCINI “LA MELODIA DEL SILENZIO” VIA LUICIA - DALLARI DANIELA - DALLE CARBONARE S. AGNESE’ - MARIAN GIUSEPPE - MARIGNOLI ANNA BALDO FRANCO E TERESA - BALDOVIN ELIA - BARBIERI ANNAMARIA - SAMMARTINI GEROLAMA - di Rosalba Manes CRISTINA - BARDIN MARIO - BARDINELLA LUCIA - BRUNO - DALLE FUSINE LODOVICO - DALL’IGNA ELIO IRENE - MARINELLO MARESC.MARINO - MARINI SANDIONIGI MARIA - SANDRI ANTONIO - SANDRI - D’AMBROSI RITA - D’ANDREA AUGUSTA - DANIELI BARILARI GEOM. BRUNO - BARONI MARIUCCIA - EMANUELA - MARIOTTO BRUNO - MARTELLETTO ELISA - SANNITI VINCENZO - SARDI DOTT.ACHILLE - Libreria Editrice Murialdo (Roma 2014, LEM) BASSETTI STEFANO - BASSINI ANGELO - BATTIATO GIANCARLO - DE ANGELIS GOFFREDO - DE CHIARA MARIA - MARTELLETTO RAG. PIERGIORGIO - SAROLO UMBERTO - SAUSA FRANCA - SAVIO VIRGILIO ANNA MARIA - BECCARINI MARIO - BELLESE PAOLA GABRIELE - DE GASPARI GIAMPIETRO - DE RIENZO MARTELLOTTA GENNARO - MASARIE’ RAG. PAOLO - - SCAPICCHIO GIUSEPPE - SCARRANO MARIA - Il libro è stato presentato su Vita Giuseppina - BELLETTO PIERO - BELLINASO SILVANO - BELLINI MARIA GRAZIA - DE ROSA GENNARO E MARIA - DE MASCARELLO SILVANO - MASSANO GIOVANNI - OTELLO - BELLINO ERMANNO ED ELIDE - BELLON ROSSI PAOLA - DE SUMMA G. BATTISTA - DE ZEN MASTROSANTI - MATHAMEL FRANCO - MAZZOLA SCARZELLO MARCO - SCHIAVO EDDA DI FRANCESCHI di novembre (n. 7-2014) a pag. 15. PROF. GIORGIO - BELLOSTA ITALO - BELLOTTO DANILA FRANCESCO - DEI ROSSI ELIO - DEIDDA LUCA - DEL ANGELO - MAZZONE AGATA - MAZZUCATO LIVIO E - SCHOENEN GILBERT J. - SCIORSCI ELISA - SCOTTI - BENEDETTO LUIGI - BERARDENGO - BERARDENGO CANUTO MARCELLO - DEL CORTO ROMANA - DEL ANNA - MEINARDI GIUSEPPE - MELODIA PAOLO - ELIO - SCUDIERI GAETANA - SELMO GIROLAMO - DOTT. CONTARDO - BERGER MARIA LUISA - BERLOFFA NOTARO GIUSEPPE - DELIA LOREDANA - DELLAI MEROLA CANDIDA - MICCINI GIUSEPPE - MICHELI SERAFIN ELVIA E FABIO - SERAFIN RENZO - M.GRAZIA - BERNI DANIELE - BERNINI ANGELO - BORTOLINO - DI BARI AGOSTINO - DI DOMENICO LUCIA - MICHELI SORDI FERNANDA - MIETTO MARIA SEVASTANO GAETANA ANNARITA - SEVERIN CARLO COME AIUTARCI? Grazie a tutti BERNO DR. GIANFRANCO - BERTACCO GUERRINO - ACHILLE - DI LEO PROF.LIBERATORE - DI LUZIO GIOVANNA - MIGLIORINI BIANCHI C/O ALBERGO - SFERRUZZA FRANCESCO - SIBONA NATALINA - coloro che si BERTOLINI IVO E MARIA LUISA - BERTOLOTTO LENA E FRANCESCO E DE BONIS GIUSEPPINA - DI MARIA CARONA - MILANESI ACHILLE,DANIELA RANGO - SIEPE GRAZIA, GIUSEPPINA E GISELLA - SIMARI REGALA UN ABBONAMENTO CATERINA - BERTUZZI DON AMADIO - BETETTO LUIGI - DI MEGLIO GIUSEPPE - DI ROSSO VANDA - MILANESI ELENA - MILONE LINA - MINISCI - MIOTTO ROSSELLA - SIMARI ROSSELLA - SINIGAGLIA DARIO - A “VITA GIUSEPPINA” A UN ricordano di Vita DANIELA - BETTINI GIANNA - BIAGI RAG. ILARIO - DONA’ ADRIANO - DONA’ GIANNI - DOTTA GIOVANNI ADRIANO - MOCINI ALVARO - MOLINARI DR. GUIDO - SOCCIO PROF.COLOMBA - SPAGNUOLO RAFFAELE - Giuseppina attraverso BIAGINI VINICIO - BIANCHIN PROF.BRUNO - BICCHI - DRUSIAN ALIDA - DUTTO RIBA ADELINA - MOLINARO CARLO - MONTANARI FRANCESCA - AMICO O A UN PARENTE, SPILLER ILARIA - STAZZABOSCO MARIA - STELLA RAG. FRANCESCA - BIGUZZI - BIONDI GASTONE MARCO - ERRICHIELLO GIUSEPPE - ESPOSITO MARISA - MORESSA MARIA ZOE - MORETTI ANNA - MORICONI INSIEME AL NUMERO il rinnovo annuale MAURIZIO - STORTONI FRANCESCO - SUORE DI S. BIONDO ANTONIO CARLO - BOA SR. DANIELA - BOFFA FABRETTI MARIO - FABRIS GIOVANNI - FACCIO VINICIO - MOSCA CARLO - MOSCAROLI GIULIANA - dell’abbonamento e CHIARA - SUORE FIGLIE DI S.MARIA DELL’ORTO - DI VG RICEVERà UNA GILDA - BOIARDI LUIGI - BOLZONELLA LIBERO E CATERINO - FAMIGLIA CINQUEPALMI - FANTIN MOTTERLE ALBERTO - MURADOR LUCA - NARDELLO il sostegno generoso LILIANA - BONAITA VERA - BONALUMI MARIA - GIANCARLO - FANTOZZI QUIRINO - FARABEGOLI FRANCO E PANUZZI MARIA - NARDUCCI GIOVANNI - SUORE FRANCESCANE DI CRISTO RE - SUORE LETTERA DELLA REDAZIONE BONETTI SANTO - BONVICINI RAG.ENRICO - GRAZIANA - FARDELLA ANTONINA - FATTORELLO - NERI CLAUDIO - NERVO - NESPOLI RAG. MARIO - SOMASCHE,CASA ASSISTENZIALE - TADIELLO PRESENTANDO IL TUO alle nostre missioni. BORDIGNON TERESA E GHENO PARIDE - BOZZOLA FAVARETTO ERMANNO - FEDERICO ANNA MARIA - NICOLIN MARIO E BALLARDIN MARIA LIBERA - GIUSEPPE - TADIELLO GIUSEPPE - TADIELLO LUCIA - MATTIA - BRAVI MARIO - BRAZZAROLA CAV.BRUNO - FELET GIANPAOLO - FERRARO CHIARA - FERRERI NICOSIA GABRIELE - NOGAROLE DOTT. GIORGIO - TADIELLO MARIO - TAMBURRI DR. ARISTIDE - DONO. BRESSAN GIUSEPPE - BRICCOLA VALERIA - BROILO TERESA - FIGLIE DELLA CROCE - FILIPPINI COSTANZO NOVARESIO DOMENICO - NOVO AGNESE - OGLIARI TAMBURRI GIANLUCA - TARICCO NATALE - TEOCCHI “Vita Giuseppina” è la GIOVANNI - BRUGNETTI LEONELLO - BRUNETTA LUIGI, TERESA - FIN ADRIANO - FIORIN GIANNI - FLORIO GIUSEPPINA - OLCELLI STEFANO - ORI GEOM. SERGIO - TERENZI VINCENZO - TESONE ANTONIO - SECONDO - BRUNORI ANNA MARIA - BUCCI PAOLO E rivista dei Giuseppini LUIGI - FOGLIATO GIORGIO - FOLADORE ARMANDO - GIORGIO - ORIANI GAMBERONCI GIOVANNA - TESSARO MICHELA - TIBALDI CARLO - TICINELLI MARILENA - BURATTO GIUSEPPINA - BUSIN ENZO E FOLLA GIORGIO - FONTANA ELDA - FORCELLA CARLO ORIETTI CARLA - ORIOLI CARLA - PAIRA ZITA - del Murialdo e viene MARIROSA - CABRAS MARIO - CAFFARENA DR. GIOVANNI - TIVERON ADRIANO - TODISCO DR. - FORCHIGNONE ANTONIO - FORLANI LUCIANO - PALMIERI RAG.ANTONIO - PALUMBO LETIZIA - DOMENICO - TOMBA ROLANDO E GABRIELLA - inviata a chi ne fa RINALDO - CALABRESE ING. CARMELO - CALABRIA FORLENZA SALVATORE - FORNERO - FOSSATI PANTALEONI DR. ATTILIO - PANTANI BRUNA - PAOLIERI TONELLO GIOVANNI - TORTORELLA FRANCESCA DR.ANTONIO - CALANNA MARINA - CALCAGNO ANTONELLA - FRACASSO LUCIANO - FRANCESCHETTI GIANFRANCO - PARIETTI FIORENZO - PARPAGIOLA richiesta, alle famiglie e GIOVINA - TOSETTO SUOR GIULIANA - TOZZO ROSINA PAOLO - CALDERARO ALESSANDRO - CALGARO GIUSEPPE - FRANCESCHI MASSIMO - FRANCESCONI VERONESE MILENA - PARROCCHIA S.ANGELO - agli amici presenti nelle GIANFRANCO - CALISESI CARMEN - CALISTI ALBERTO IN COZZA - TRABATTONI LUIGI - TREVISAN FULVIO - MORENA - FRANCO MARIA - FRARACCI GELTRUDE - PASQUALETTO GIANNI - PASQUALOTTO GIUSEPPE E Opere giuseppine di - CAMPI VITTORE - CANDELLERO GIUSEPPE - CANELLA FRIGO MAURIZIO - FRULLANI A. - GAIGA FEDERICO - ROSSI ROSANNA - PATRIZIO MARIO - PATRON TRIASSI CORNELIA - TUFARELLI MARIA - TUZZI FLORA MARGHERITA IN DI MONACO - CAODURO ANTONIO GALATI RANDO ELDA - GALDIOLO MARIO - GALLICI RUGGERO - PATRUNO MICHELE E TINA - PAVINATO - URSO ERMINIA - VACCARI GIOVANNI - VALENTE tutto il mondo. - CAPELLA GUIDO - CAPITUMMINO FRANCESCO - CLAUDIA - GALLOCCHIO GALDINO - GAMBALETTA VITTORINO - PEDRALI LUCIANA - PEDRINA CAV. DINO LORETA - VANIN ANTONIO - VEDELAGO PIERLUIGI - CAPPELLETTO ENNIO - CAPRA GIUSEPPE - CAPRIOTTI LINO - GARAU PIETRO PAOLO - GARAVENTA ELIO - - PEGORARO GIUSEPPE - PEGORETTI ANNA - VEGETALI TERESINA - VENDITTI ELVIRA - VENDRAMINI NICOLA - CARACCI GIULIANO - CARRARO ELISABETTA GASTALDI - GEMO PIERGIORGIO - GENNARI PELLEGRINI NARCISO E GABRIELLA - PELLIZZARI CARLO - VENTURINI TONINO - VERCELLONO - CARREL ANTONIO - CASADEI ROBERTA - CASALI GIANLUCA - GHELLER MARISA - GIGLIO GARUTI PAOLO - PELLIZZON MICHELE - PENDEZZA ALBERTO - grazie a tutti coloro che ALDO - CASARIN EMMA - CASCIOLA RITA - CASSANITI CAROLINA - VERRILLO GABRIELLA - VIGNADEL MARGHERITA - GIOVANARDI RAG. NINO - PENNAZIO MARIA TERESA - PERATHONER MARCO - rinnoveranno l’abbonamento. PIETRO E SILVANA - CASSANO DOMENICO - CASTELLI BETTINELLI ALESSANDRA, PAOLO E FIAMMA - VILLANI GIOVINAZZO RAFFAELE - GIRARDELLO DR. DELFINO - PERLA GIUSEPPE - PERON GAETANO - PESARO TINA - ANDREA - CATTELAN GINO - CAVALLO SALVATORE PAOLO - VILLATA MARGHERITA - VILLOSIO - VOLPATO GIUBELLINO TERESA - GIUSTO GIOVANNI - GRAMOLA PESCI FIORELLA - PETRACCO TERESA - PEZZOTTA FRANCESCO - CAVEGGIONI CARLO - CECCHIN RINO - VOLPE ANTONIO - ZACCARIOTTO MAURIZIO - ogni piccolo contributo NICOLA - GRANDOLINI DAVIDE - GRASSELLI LUIGI - MARIA - PICCAROZZI MICHELA - PILLONCA COMM. BRUNO - CECI ANNINO - CELINO PASQUALE - CELLA ZACCHEO INS.LUCIANA - ZAMBON GIUSEPPE - GRECO LILIANA - GREGGIO ROLANDO - GRENDENE PAOLO - PINI GIANNI - PIOVESAN MARIA ROSA - per noi è un grande aiuto! PIETRO - CERASA VITTORIO - CERONI PROF. FABRIZIA ZANARDO PIETRO - ZANATTA GIANPAOLO - ZANCHI BETTINA - GUARAN ING. DANILO - GUIDOLIN DARIO PIRLETTI STEFANO - PIROZZI JERVOLINO MARIA - - CESCHEL CATERINA - CIATTARELLI CATERINA - - IACONA CARMELO - IMPIUMI P.I. SERGIO - INGLESE PISCOPO LEONARDO - PIZZEGHELLO GIORGIO - PLINI D. 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A due passi da Treviso, sui terreni della Casa Generalizia Pia Società Torinese di San Giuseppe e della sua Biofattoria, sta nascendo un nuovo strumento di agricoltura sociale: l’Agriturismo Murialdo. Puoi sostenere anche tu parte di questo progetto, contribuendo al suo finanziamento con un prestito agevolato tramite la piattaforma Terzo Valore di Banca Prossima.

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COMUNITÀ MURIALDO Veneto